N o t i z i e d a l m o n d o d e g l i s w e N a n i m a l i Anno 1 | numero 3 | edizione Giugno-Agosto 2005 Arriva l’estate: è tempo di vacanze La tanto attesa estate è finalmente arrivata e ci aspetta un periodo di meritato riposo. Se in vacanza viene anche lui, il nostro amico a quattro zampe, non facciamoci trovare impreparati. In questo numero troverete utili informazioni su passaporto, microchips, certificato veterinario per viaggiare verso altri paesi. Dolci, teneri ma pieni di carattere Altro che Fido, Briciola, Birba o Pussy! Queste star a quattro zampe hanno nomi pieni di carattere; si chiamano Anstod, Bjornsletta, Farfui, Maky e inaugurano la photogallery dedicata ai fedelissimi compagni delle nostre giornate. Insieme a loro, nelle nostre case, ci fanno compagnia tanti altri piccoli ma grandi amici. A pagina undici vi portiamo alla scoperta del criceto e della cocorita: vivaci, simpatici e di poche pretese. indice Parliamo di... West Highland White Terrier pag. 2 Parliamo di... Il Carlino pag. 2 Parliamo di... Il richiamo (parte 2°) pag. 3 Parliamo di... Gatto Persiano pag. 4 Parliamo di... Il passaporto pag. 5 LE NOSTRE OFFERTE pag. 6 e 7 ACQUARIOFILIA Anstod di Carlo (Mongrando) Bjornsletta di Ombretta (Occhieppo Inferiore) Valori chimici dell’acqua d’acquario Gli acquari dei nostri lettori pag. 8 e 9 risposte ai lettori I vostri quesiti pag. 10 Il nostro Dizionario Gergo felin-cinofilo pag. 10 Alla scoperta di... Il criceto e la cocorita pag. 11 » Farfui di Stefania (Pollone) Maky di Roberto (Biella) NEL PROSSIMO NUMERO Rottweiler – Yorkshire terrier – Il Certosino Il Furetto – Il gatto nella storia 2a parte Nozioni di addestramento – La scelta dei pesci Notizie varie dal mondo felin-cinofilo e tanto altro ancora... « la bacheca I vostri annunci pag. 12 a cura di BIELLA Parliamo di... West Higland White Terrier Occhi molto grandi e sporgenti, orecchie piccole e ripiegate indietro. Il corpo corto e raccolto, il torace ampio, coda rotonda ed arricciata sull’anca. Gli arti sono forti, diritti e di media lunghezza. Il pelo è corto, morbido e liscio, di colore argento, albicocca, fulvo o nero. La taglia prevede solo il peso, quello ideale dovrebbe essere tra i 6,3 e 8,1 Kg. Origini, Storia e Caratteristiche fisiche È una razza di origine scozzese, selezionata dal Colonnello Malcolm che introdusse la linea di sangue del Sealyham nei piccoli cani scozzesi, comunemente chiamati terrier, che fino alla fine del XIX secolo non erano ben distinti tra loro. Malcolm riuscì a fissare il colore bianco affinché il cane fosse ben visibile nell’oscurità degli anfratti e delle tane. Viene definito “un candido Pierrot” ed il paragone è sicuramente azzeccato per quanto riguarda l’espressione del Westie: un misto di furbizia, curiosità e velata malinconia. L’aspetto generale è quello di un cane solido, piccolo ma pieno di ardore e di rusticità, la testa presenta un cranio leggermente bombato, dal contorno uniforme. Gli occhi sono ben distanziati, di grandezza media, il più possibile scuri. Le orecchie sono piccole, diritte, portate erette. La coda è lunga da 12 a 15 cm., portata fieramente. Il pelo è doppio: quello di copertura è duro e lungo circa 5 cm., il sottopelo è corto, soffice e denso, il colore è esclusivamente bianco. La taglia deve essere di 28 cm. circa. Carattere ed attitudini Il West Higland è un cane vivacissimo, allegro ed in possesso di una spiccata dose di malizia, coraggioso, piuttosto indipendente ma molto affettuoso. È un ottimo cane da tana, ma oggi è ricercato quasi esclusivamente per la compagnia. Sotto l’aria da tenero peluche nasconde tutto il tempe- Parliamo di... Carattere ed attitudini ramento del vero terrier dando luogo ad un favoloso mix di ardore e tenerezza. Può vivere indifferentemente in casa o in giardino essendo un cane rustico e robustissimo. Il pelo necessita di una accurata toelettatura. Carlino Origini, Storia e Caratteristiche fisiche Di origine molto antica, il Carlino è stato selezionato in Cina (era il cane prediletto dai Mandarini), ma è molto comune ed amato anche in Olanda ed in Inghilterra, tanto che entrambe le nazioni ne hanno reclamato la paternità in base all’ottimo lavoro di selezione svolto fin dai tempi remoti. In Italia è stato per molto tempo il compagno fedele delle dame dell’ottocento; in seguito la razza ha conosciuto momenti difficili, ma oggi è tornata ad essere molto apprezzata e diffusa. Il Carlino è un vero molosso ma in formato… bonsai! Compatto, quadrato, muscoloso, ha testa larga e rotonda, muso corto con rughe larghe e profonde. È un cagnolino dalla simpatia veramente unica, dolcissimo con tutti, pur amando il padrone più di ogni altra cosa, è disposto a grandi scambi di coccole anche con gli estranei. Adora ricevere visite ed in generale ha atteggiamenti più “umani” che canini ( ad esempio ama guardare la televisione seduto in poltrona, dormire a letto con la testa sul cuscino, ecc.). Ha un profondo senso dell’umorismo e si diverte giocando continuamente. Nonostante l’aspetto burbero, ha il vero carattere del cane da compagnia. Vive esclusivamente in casa, accanto al padrone; poiché non ha bisogno di fare troppa attività fisica, è adatto alle persone anziane. Il Carlino non è delicato come sembra: se tenuto in modo corretto, è una razza robusta che si ammala difficilmente. Il punto debole è costituito dagli occhi, facili ad arrossamenti ed infiammazioni: bisogna pulirli tutti i giorni! Inoltre, come tutti i cani a muso schiacciato patisce molto il caldo!... quindi se possibile bisogna tenerlo in Il richiamo Il cucciolo 2° parte Ormai il nostro cucciolo è cresciuto ed è arrivato il momento di modellare il nostro fantomatico esercizio “Il Richiamo”. Nella puntata precedente abbiamo sottolineato quanto è importante gratificare il cucciolo ogni volta che torna da noi e, pian piano, nell’esercizio avevamo inserito qualche difficoltà o distrazione. Ora vedremo come consolidare nel tempo quanto il nostro cane ha appreso. Ovviamente giunti a questo punto il nostro cucciolone deve essere già in grado di eseguire il comando “Vieni”, in un lasso di tempo molto breve e in un contesto di piccole distrazioni,(es. in presenza di 2 o 3 persone, durante il passaggio di un auto, motorino, ciclista ecc.), e nel caso foste riusciti ad inserire difficoltà maggiori ottenendo sempre un buon richiamo, vi troverete avvantaggiati per la seconda fase. Portate il cucciolone in un ambiente privo di distrazioni, liberatelo e quando si trova ad una distanza di circa 10-15 mt. da voi, chiamatelo “Luna Vieni”; se il cane si affretta a tornare da voi come dovrebbe fare, sarà gratificato con dei bocconcini (evitate di dare crocchette che solitamente usate come pasto), l’esercizio va ripetuto 2 o 3 volte. A questo punto, nel momento in cui chiamiamo il nostro cucciolone e lui comincia a muoversi nella nostra direzione, ci voltiamo dandogli le spalle e tenendo in mano dei bocconcini: il cane per ottenere il boccone dovrà portarsi di fronte a noi e in quel caso lo premieremo, avendo ottenuto ciò che volevamo. Se poi il vostro cane è in grado di sedersi a comando, potreste eventualmente impartirglielo quando vi è di fronte, facendogli capire che l’esercizio si è concluso solo in quel momento. Ripetete la sequenza 3 o 4 volte poi fate una pausa di 10 min. Ripetete l’esercizio altre 3 o 4 volte e concludetelo giocando con il vostro cucciolone. Per migliorare l’esercizio si dovranno inserire altre distrazioni fino ad ottenere un “Richiamo” ottimale in qualunque situazione ci si trovi. Ora vedremo alcuni errori da evitare: - non ripetete mai il comando più volte (es. Luna vieni, vieni, vieni ecc..), perché il cane si abituerà a tornare dopo essere stato chiamato 20 volte e questo non deve accadere; - evitate di utilizzare parole diverse dal comando che impartite, perché non farete altro che confonderlo; Come ultimo e grande consiglio cercate di divertirvi quando insegnate qualcosa al vostro cane, ne gioverete entrambi poiché educare il vostro cane è un modo per imparare a conoscervi. Come avrete notato non viene mai descritto come comportarsi nel caso in cui il cane non ubbidisca, semplicemente perché non basterebbe un libro per evidenziare ogni possibile comportamento del cane con eventuale risposta da parte vostra. Ricordatevi sempre che quello che leggete in questa rubrica e in quelle successive, sono solo dei consigli che non possono sostituire l’appoggio di un istruttore cinofilo qualificato. Nel prossimo numero: “Insegnamo al cane a non uscire dal cancello”. A cura del Centro Cinofilo Mr. DOG fidelity ard sistem c Zoomark, nell’intento di migliorare ed ottimizzare il sistema di raccolta dei bollini-fedeltà, ha attivato una “Fidelity Sistem Card” con carico elettronico dei punti, che potrà essere richiesta da ogni cliente. Le Card sono gratuite, personali e non cedibili, sono distribuite all’interno di Zoomark di Biella previa compilazione di un modulo di adesione con i propri dati personali. I suddetti dati saranno trattati esclusivamente da Zoomark a norma di legge e nel rispetto delle normative inerenti alla privacy. Parliamo di... Gatto Persiano Origini e caratteristiche I gatti a pelo lungo erano sconosciuti in Europa fino alla metà del XVI secolo. I primi antenati dei Persiani sono stati importati dalla Persia nel XVII secolo. Più tardi, Nicolas Fabrì portò in Francia dei gatti dalla Turchia (di tipo angora). Questi gatti furono molto apprezzati dall’aristocrazia europea (Luigi XV possedeva un persiano angora bianco). Nella prima metà del XIX secolo alcuni gatti persiani allevati in Italia ed introdotti in Francia ed Inghilterra, furono incrociati con dei persiani di origine turca; in quest’epoca fu organizzato un programma di allevamento e selezione da alcuni allevatori britannici, praticando degli incroci con dei gatti angora per migliorare la pelliccia. In seguito fu intrapreso un lavoro sistematico per estendere la gamma di colori e motivi, attualmente se ne annoverano più di 200 varietà. Il Persiano è un gatto di taglia medio/ grande, infatti pesa da 3 a 7 Kg. Ha un’andatura aristocratica e maestosa. È abbondante di pelo e sottopelo, molto denso, setoso e lungo su tutto il corpo; i colori sono tutti riconosciuti. La testa è rotonda e massiccia, il naso corto, largo, a volte all’insù. Muso corto con mento forte e mascelle larghe. Le orecchie piccole, arrotondate alla punta, molto distanziate, ben pelose all’interno. Gli occhi grandi, rotondi, ben aperti, di colore intenso e profondo. Il collo è corto, forte e ben muscoloso. Il corpo da medio a grande è possente, il petto lungo e profondo, la schiena larga. Ha un’ossatura corta e massiccia con muscolatura soda e ben sviluppata; le zampe corte, forti e diritte ed i piedi larghi e rotondi con lunghi ciuffi di peli tra le dita. La coda corta, proporzionata con il corpo, molto fornita di peli lunghi a formare un pennacchio. Parliamo di... la prolificità. Necessita di un quotidiana spazzola- Carattere Gatto placido, calmo, flemmatico, sedentario è perfettamente soddisfatto di una vita in appartamento: socievole, pacifico, mai aggressivo, dolce e molto affettuoso, manifesta un grande attaccamento al suo padrone. Vive facilmente con i suoi simili, con i cani ed i bambini; nei confronti degli estranei si mostra più distaccato. Per il suo equilibrio, ha bisogno di una vita tranquilla, sopporta bene la solitudine. I suoi miagolii sono rari e discreti. La maturità è raggiunta all’età di due anni; il parto è difficile e scarsa Il Gatto attraverso la storia Nel corso dei millenni l’immaginario collettivo ha attribuito al gatto significati simbolici diversi e spesso opposti. Da un’epoca all’altra, da un Paese all’altro, è stato tutto ed il contrario di tutto, dio e diavolo, portafortuna o fonte di tutti i mali. Mai un animale ha scatenato tanta passione, odio o adorazione. Padrone dell’universo nell’antichità, disprezzato e torturato nel Medioevo, ha dato prova di personalità al di fuori del comune fino a riappropriarsi, agli occhi dei contemporanei, della sua dignità e del suo fascino. 1° Parte: Dal 1785 al 1557 a.C. si impose presso gli Egizi il culto di Bastet, la dea-gatto raffigurata con il corpo di donna e la testa di gatto. Simbolo dell’amore e della fecondità, Bastet era venerata a Bubastis, importante città dell’Egitto ed a Saqqara dove fu eretto un tempio, il Bubasteion. L’allevamento dei gatti sacri era una pratica corrente: venivano nutriti con pane ammorbidito nel latte e con pesci del Nilo, quindi esibiti in una cesta per ricevere gli omaggi del popolo. Alla loro morte, erano avvolti in un lenzuolo ed affidati alle cure dell’imbalsamatore. Dal 950 a,C, prevalse l’uso della mummificazione; in seguito, durante la diffusione della cultura greca in Egitto e nel periodo dell’occupazione persiana, questa tradizione si consolidò e le mummie di gatto divennero sempre più numerose. La scoperta di sedici necropoli di gatti a Saqqara e a Bubastis rappresenta una prova inconfutabile della venerazione di cui erano oggetto questi felini. Il culto del gatto si estese anche al di fuori dell’Egitto: in Gallia ed in Gran Bretagna furono rinvenuti amuleti e piccole statue risalenti al I sec. a.C. Anche in Estremo Oriente il gatto era molto apprezzato. I monaci buddisti si dedicavano all’allevamento dei gatti sacri. Secondo la tradizione, una gatta bianca diede alla luce cinque gattini nel palazzo reale di Kyoto: da quel momento ai gatti furono riservate attenzioni reali. Il tempio consacrato alla dea Maneki-Neko, seduta con una zampa alzata in segno di benvenuto, testimonia l’adorazione che il paese del Sol Levante riserva a questo felino. Continua Il Passaporto... Per non essere clandestino! Come probabilmente già sapranno i più affezionati ed informati proprietari di cani, gatti ed altri animaletti da compagnia, dal 1 ottobre 2004 è entrata ufficialmente in vigore la nuova normativa per il trasporto di animali vivi all’interno dell’Unione Europea. La normativa prevede l’istituzione del Passaporto, un documento obbligatorio sia per gli animali in viaggio all’interno dell’U.E. sia per quelli provenienti da Paesi Terzi. Il passaporto è un libretto redatto in lingua italiana ed inglese, contenente informazioni specifiche riguardanti l’animale (razza, colore, sesso, età, peso, altezza, nazionalità), stato di salute, vaccinazioni, ecc. e tutti i dati per l’identificazione del proprietario. Se l’animale in viaggio proviene da un paese membro dell’UE, i casi possibili di applicazione della legge sono tre: 1) In viaggio verso altri paesi membri: servono passaporto (comprensivo di vaccinazione antirabbica, antiparassitaria ed echinococco), microchip o tatuaggio, certificato veterinario emesso non più di 24 h. prima della partenza. 2) In viaggio verso Gran Bretagna, Irlanda, Svezia e Malta: in questo caso servono passaporto (comprensivo di vaccinazione antirabbica, antizecche, parassiti ed echinococco, titolazione anticorpale), il microchip applicato sul corpo dell’animale ed il certificato veterinario di buona salute emesso non più di 24 h. prima della partenza. 3) In viaggio verso altri paesi: servono un certificato veterinario comprensivo della documentazione richiesta secondo TIM-TIMATIC, ed un certificato di buona salute emesso non più di 24 h. prima della partenza. Le compagnie aeree richiedono che la documentazione relativa agli animali trasportati venga fatta pervenire almeno 48 h. prima della partenza alfine di poter risolvere per tempo eventuali problemi di ordine burocratico. Attenzione: è molto importante che le carte del nostro fedele amico a quat- dove in vacanza con il cane Edizione 2005 - e 13,50 È una guida preziosa ed indispensabile che segnala regione per regione i più importanti alberghi, agriturismo, campeggi, spiagge, parchi, ecc. che saranno lieti di accogliere gli ospiti cinofili accompagnati dai propri amici a quattro zampe, dove sono riportati: - indirizzo - numero di telefono e fax - sito internet - e-mail - numero di cani ammessi - spazi accessibili - vicinanza ad un ambulatorio veterinario - eventuale disponibilità di dog-sitter Sarà un aiuto concreto per risolvere il piccolo ma grande problema che affligge i proprietari di cani all’approssimarsi delle vacanze. Reperibile presso Zoomark tro zampe siano assolutamente in regola, infatti nel caso di documentazione incompleta o non corretta comporta delle conseguenze che potrebbero essere anche gravi. È comunque permesso il trasporto in ambito comunitario di animali non vaccinati di età inferiore ai tre mesi purchè in possesso del passaporto e di un certificato veterinario di buona salute, tali animali non saranno comunque ammessi in Gran Bretagna, Irlanda, Svezia e Malta. Fino al 2012, sarà permesso identificare gli animali solo con il tatuaggio (se ben leggibile) che va riportato sul passaporto, eccetto in Gran Bretagna, Irlanda, Svezia e Malta che richiedono il microchip. Per ogni ulteriore informazione e per l’emissione della suddetta documentazione è possibile rivolgersi al servizio veterinario dell’ASL, al Consolato Italiano del paese di destinazione oppure al proprio medico veterinario di fiducia se abilitato per tali funzioni. 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La durezza La durezza dell’acqua è dovuta alla presenza di sostanze calcaree e di “derivati” di magnesio, solfati, cloruri, nitrati ed altri. Queste sostanze sono presenti sotto forma di ioni e maggiore è il loro numero, più alta è la durezza. In acquariologia si distingue in durezza totale, temporanea e permanente. La durezza totale, misurata in gradi tedeschi (°dGH) si può dividere in temporanea e permanente. La prima è la parte della durezza rimovibile con l’ebollizione dell’acqua e corrisponde in linea di massima con la quantità di bicarbonato presenti nell’acqua; viene misurata in °KH ed è chiamata anche durezza carbonatica. La durezza permanente invece è quella che resta nell’acqua anche dopo l’ebollizione. Per controllare i valori chimici della durezza e degli altri fattori ci sono dei pratici misuratori liquidi. Secondo il tipo di pesce che si vuole allevare si ha bisogno di differente durezza dell’acqua. Per un acquario d’acqua dolce con pesci che non hanno bisogno di valori estremi si può avere una durezza carbonatica compresa tra 4 e 10 °KH. il valore pH Con il valore pH si indica che una sostanza è acida, neutra o alcalina. La scala del pH e sud- Quando invece si riscontra un alto valore di nitrati significa che il filtro lavora in modo efficace ma si rende necessario un cambio parziale dell’acqua e l’uso di speciali resine che prevengono l’accumulo di nitrati. divisa tra 0 e 14; pH 7 corrisponde al punto neutro, con pH minore di 7 si ha acqua acida, con pH maggiore di 7 si ha acqua basica o alcalina. Nell’acqua dolce il pH deve essere compreso tra 6,5 e 7,5 anche se per alcuni pesci e per la loro riproduzione sono necessari valori diversi. In ogni caso è importante che il valore sia il più costante possibile tenendo conto che valore di pH durezza dell’acqua (KH) e anidride carbonica (CO2) sono strettamente collegati. ammoniaca, nitriti e nitrati Abbiamo già detto che tutte le sostanze organiche e azotate che sono presenti nell’acqua dell’acquario vengono trasformate grazie ai batteri e ad altri microrganismi. Questo però avviene per gradi. Il primo traguardo è la trasformazione in ammoniaca (con pH > 8) o ammonio (con pH < 8) entrambi tossici per gli organismi dell’acquario. Questi vengono poi elaborati dal filtro e trasformati in nitriti (NO2) sempre piuttosto tossici e successivamente in nitrati (NO3) tossici solo se presenti in alte concentrazioni. La presenza di ammonio e nitriti in acquario indica che il filtro non lavora bene (troppo mangime, troppi pesci, filtro sottodimensionato, flora batterica non ancora matura). Per i signori Bertolino di Rovasenda (VC) un acquario “convenzionale” non bastava. Hanno quindi deciso di spostarlo, eliminando il mobile di sostegno nero e modificando radicalmente filtro ed illuminazione. Il loro acquario che misura 1,5 metri di lunghezza per 50 cm di larghezza, è stato incassato nella parete che divide la cucina dal soggiorno. Dedicato a pesci ed invertebrati marini, è dotato di accessori tecnici d’avanguardia. Oltre ai valori chimici finora brevemente descritti ne esistono altri che in certi casi possono avere importanza per stabilire lo stato di salute di un acquario. A questo proposito vanno ricordati il ferro (elemento necessario per lo sviluppo delle piante), i fosfati (la cui presenza favorisce la crescita delle alghe) e l’ossigeno. Dell’acquario originale sono stati mantenuti solo i vetri ed il filtro biologico laterale che è stato potenziato da un filtro esterno anch’esso incassato nel muro e da uno schiumatoio “ALPHA SKIM“; il movimento dell’acqua è garantito da 2 pompe addizionali della portata di 1000 litri ora. L’impianto d’illuminazione è costituito da una plafoniera sospesa, temporizzata da due timer che ospita 3 lampade T5 da 54W blu attiniche e 3 lampade T5 da 54W a 15.000°K ideali sia per i pesci sia per i delicati invertebrati marini che ospita l’acquario. Durante l’inverno, un termoriscaldatore Askoll da 300w scalda l’acqua dell’acquario mentre per il periodo estivo la temperatura viene mantenuta costante da un refrigeratore Teco, accessorio indispensabile per evitare l’eccessivo riscaldamento dell’acqua ed il conseguente sbiancamento e successiva morte dei coralli. Non ci resta che parlare degli ospiti dell’acquario, tra i pesci vi sono: un Naso Lituratus, un Lienardella Fasciata, un Euxiphipops Navarchus (pesce angelo), due Amphiprion Ocellaris (pesci pagliaccio) ed altri mentre tra gli invertebrati sono presenti anemoni, coralli morbidi del genere Sarcophiton e Sinularie, attinodiscus, Plerogyra Sinuosa, nonché stelle di mare, lumache e ricci di diverso genere. La manutenzione dell’acquario è gestita da noi di Zoomark mensilmente, tramite cambio parziale dell’acqua, pulizia dei filtri ed integrazione settimanale di iodio, elementi traccia, calcio, stronzio ed alimento per gli invertebrati. I pesci vengono nutriti con artemie, krill, e gamberetti. i primi pesci L’inserimento in acquario dei primi pesci è il momento più coinvolgente della “carriera” di acquariofilo. La conoscenza delle necessità dei pesci che vogliamo allevare e quindi delle caratteristiche chimiche dell’acqua è di fondamentale importanza. Misuriamo bene i valori dell’acqua del nostro acquario prima di acquistare i pesci. In linea di massima i valori che dobbiamo avere per un acquario d’acqua dolce sono: ammonio e nitriti assenti nitrati e fosfati assenti o comunque molto bassi pH compreso tra 6,5 e 7,5 KH compreso tra 4 e 10 ASKOLL FERTILIZZANTE PER PIANTE D’ACQUARIO 118 ml e 236 ml sconto 25% Alla scoperta di... Risposte ai lettori Riceviamo dai nostri clienti alcuni interessanti quesiti a cui cercheremo di rispondere in modo esauriente * Da un po’ di tempo sento parlare di Microchip, cos’è esattamente? Roberto, Cossato. A partire da novembre 2004 i cani vengono identificati tramite microchip. Si tratta di un circuito elettronico miniaturizzato, riportante un codice univoco, che sarà associato al cane nella banca dati. L’identificazione consiste nella registrazione delle generalità del proprietario e delle caratteristiche dell’animale (razza, taglia, sesso, colore, ecc) a cui segue l’applicazione del microchip. Questa potrà essere eseguita dal Servizio Veterinario dell’ASL o dal proprio medico veterinario di fiducia, purché autorizzato; l’intervento sarà rapido e semplice come l’esecuzione di una puntura sottocutanea. La L.R. 18/2004 si riferisce ai cani non ancora registrati ed a quelli con tatuaggio illeggibile inoltre prevede che i proprietari di cucciolate registrino gli animali entro 60 gg. Non è possibile cedere o vendere animali non identificati dalla nascita. Chi intende acquistare un cane deve pertanto accertarsi che sia registrato e abbia il microchip, richiedendo una copia della scheda di identificazione. La registrazione informatizzata dei dati permetterà il miglior controllo dei cani randagi o clandestini e faciliterà la restituzione dei cani smarriti. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere al servizio veterinario dell’ASL di competenza o al comune di residenza. * Quest’anno andrò in vacanza con il mio cane e dovrò utilizzare l’aereo, quali regole sono previste? Marco, Mongrando. Di norma il cane vola come un bagaglio, cioè in un apposito scompartimento pressurizzato della stiva. Tuttavia ci sono alcune eccezioni…. In caso di viaggi brevi e di cani di piccola taglia, è possibile far rimanere il cane con noi in cabina, facendolo alloggiare in appositi trasportini omologati dalla I.A.T.A. Per i cani di taglia grossa il viaggio in cabina è consentito solo se accompagnano persone disabili. E’ sempre necessaria la prenotazione anche per il cane, perché diverse compagnie prevedono solo un ristretto numero di cani trasportabili. E per chi viaggia in nave? Solitamente sulle navi sono previsti appositi contenitori nei quali vengono messi i cani durante il viaggio. Se non fossero a disposizione, bisogna utilizzare un trasportino adeguato alle esigenze dell’animale, utile anche per i viaggi in treno. È comunque indispensabile informarsi prima di partire, sia perché occorre prenotare anche per il cane sia per evitare eventuali brutte sorprese…. Gergo felin-cinofilo Vi aiutiamo a capire il significato di molti termini usati nel gergo felin-cinofilo Termine che si riferisce alle zampe anteriori o posteriori a cane piazzato, con i piedi anteriori sulla stessa linea. Collie: Sperone: Unghia posta sul metatarso, assente nella maggior parte delle razze, obbligatoria per altre, può essere semplice o doppio. Nome attribuito generalmente a tutti i cani da pastore scozzesi (banalmente chiamato “Lassie”). Pennacchio: Presenza di peli spessi sulla coda, tipica dei gatti a pelo lungo (es. Persiano). Retriever: Definizione internazionale riferita al cane da riporto. 10 Il criceto russo, è un lontano parente del più comune criceto dorato e appartiene alla famiglia dei Cricetidi. Esistono due sottospecie che differiscono solo nell’aspetto fisico ed in alcuni tratti comportamentali, ma sono fisiologicamente uguali: - il Criceto russo Campbell - il Criceto russo Winter White (o Siberiano) Sono criceti di piccole dimensioni, !2 cm. massimo con un peso che va da 30 a 50 gr. Hanno una coda molto corta e le zampe sono ricoperte di peli. Come tutti i criceti, sono caratterizzati dalla presenza di due tasche guanciali che consentono la raccolta di grandi quantità di cibo che sarà trasportato nella tana e mangiato in un La cocorita Il nostro dizionario Appiombi: Criceto Russo Tabby: I gatti tabby hanno un pelame marcato da striature, rigature o macchie scure su un sottopelo chiaro. I tabby esistono in tutti i colori ed in particolare si distinguono: Tabby Blotched (o marmorizzato) – Tabby Mackerel (o tigrato) – Tabby Spotted (o maculato) – Tabby Ticket (classico dell’abissino). toelettatura specializzata SU PRENOTAZIONE inoltre Servizio di Self-Service Wash Tel. 015 405724 I pappagallini ondulati, di cui fan parte le Cocorite, sono fra gli alati quelli che godono le maggiori preferenze degli allevatori di tutto il mondo. Le cocorite non cantano, emettono solo un cicaleccio, né spiacevole né melodioso. Esse si adattano facilmente alla presenza dell’uomo. Inoltre la cocorita offre tantissime soddisfazioni: cerca le coccole e la compagnia del proprietario e anche dei suoi familiari, e se ha l’abitudine di fare ogni tanto qualche volo in libertà nella stanza, non tarda a posarsi presto sulle dita o sulla spalla della persona nota e cara. Le caratteristiche morfologiche: la lunghezza dalla testa alla punta della coda deve essere circa 21 cm., la testa allungata e ben proporzionata con occhi vivaci e simmetrici rispetto al becco che dovrà essere forte e robusto. Le ali devono avere una lunghezza pari ai 2/5 del corpo, le zampe sono robuste e prensili e la coda deve essere diritta e terminare con due penne lunghe. Il colore del piumag- secondo tempo. I criceti russi sono molto indipendenti e non necessitano di cure particolari, purtroppo a causa della loro breve vita (2/3 anni circa) non possono essere considerati animali da compagnia. L’alimentazione ideale, reperibile in commercio, è un mix composto da semi di girasole, chicchi di mais, grano, avena, orzo, soia, noci, ecc. integrando saltuariamente con della frutta varia. I criceti vanno nutriti possibilmente di sera , perché hanno una vita prevalentemente notturna, inoltre non fate mai mancare dell’acqua da bere. La pulizia della gabbia dovrebbe essere quotidiana, si consiglia di usare una lettiera naturale, come segatura o tutolo di mais. Infine, se avrete un po’ di pazienza riuscirete a conquistare la loro fiducia fino a farlo salire spontaneamente sulla vostra mano o addirittura annidarsi in una tasca!... gio deve essere brillante e vivace con le macchie ben definite; impossibile elencare tutte le varietà di colore, in quanto dall’originario ondulato di tinta verde è derivata un’infinita gamma di colori. Le cocorite sono dei pappagallini molto docili e mansueti e questo per loro a volte si trasforma in una condanna: molti infatti credono che le cocorite non necessitano di gabbie spaziose proprio perché si muovono raramente e spiccano piccoli voli. La gabbia delle cocorite dovrà essere ampia e spaziosa, così che i volatili vi si possano muovere a proprio agio. La gabbia inoltre dovrà essere provvista di numerosi punti d’appoggio, sui quali possano posarsi dedicandosi alle loro caratteristiche acrobazie ogni volta che lo desiderano. La cocorita è essenzialmente un uccello granivoro quindi l’alimentazione ideale sarà costituita da semi miscelati nella giusta misura, del tipo: miglio, avena, panico semi di girasole, grano, scagliola e niger oltre a specifici pastoncini. Nella gabbia non fate mai mancare l’osso di seppia, mentre sul fondo un igienico foglio sabbiato o del grit marino. 11 La bacheca qBassotti nani iscritti, vaccinati qRegalo cuccioli gatto comune, vendo a prezzo modico. Tel. 339 1725338. diversi colori, rivolgersi in negozio (Zoomark) – Tel. 015 405724. qDobermann nero-focato iscritti, qRegalo a persona amante cani vaccinati, per info: Tel. 392 2148226. qVolpino di Pomerania cuccioli simpaticissimi. Tel. 015 2423086 ore serali. 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