P A G I N A 34 MASSMEDIA IL SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI COMO - 8 MAGGIO 2010 DUE CORI IN CONCERTO A CHIAVENNA “Le chiavi d’argento” G li organizzatori della rassegna culturale “Le Chiavi d’Argento” – Incontri corali “G. D’Amato” hanno scelto di presentare, per la XXIX edizione del tradizionale concerto vocale che si terrà sabato 8 maggio alle ore 21 presso la chiesa di San Fedele in Chiavenna, due formazioni corali molto rinomate: il “Piccolo coro Artemìa” di Torviscosa (UD) diretto dal M° Denis Monte e accompagnato al pianoforte da Patrizia Dri e il “Torino Vocalensemble” diretto dal M° Carlo Pavese. In apertura di serata i fanciulli di Torviscosa propongono l’esecuzione di quattro canti popolari tradizionali del Friuli (La sclava, Un doi tre, Staimi a tenz, Il calderin) armonizzati per coro a tre voci dal compositore friulano Orlando Dipiazza: una danza, una conta, un canto natalizio e una “villotta” tipiche delle valli dell’Alto Friuli. Terminata la parentesi popolare si procede con una ricca scaletta di pezzi spazianti dal primo Ottocento al Novecento tra cui spiccano “Spring”, un inno alla primavera scritto per coro a tre voci pari dal compositore ungherese Bela Bartok (1881-1945), “Die Nacht”, un emozionante lied di Franz Schubert (1797-1828) su testo di Friedrich Adolf Krummacher, originariamente per coro maschile, proposto a quattro voci pari, “Maria Mater Gratiae”, un delicato mottetto per coro a due voci e pianoforte di Gabriel Faurè (1845-1924) e “Nachthelle”, Lied per solo, coro a quattro voci e pianoforte di Schubert, il cui testo dice: “La notte è lieta e pura, nel più luminoso splendore; le case guardano meravigliate completamente inondate d’argento. Il chiarore in me è così meraviglioso, così pieno e traboccante e dentro rende tutto libero e limpido, completamente senza dolore e rancore. Nella dimora del mio cuore non posso trattenere tutta questa luce, vuole uscire, deve uscire e infrange l’ultima barriera”. In chiusura della prima parte sarà possibile ascoltare tre brani tratti dalla celebre “A Ceremony of Carlos” op. 28 del compositore inglese Benjamin Britten (1913-1976). Il giovane ensemble di Torino diretto da Carlo Pavese ha scelto di approfondire un repertorio meno frequentato, ma alquanto suggestivo, quasi del tutto dedicato ad autori contemporanei. Un orientamento di studio, questo, che per l’efficacia della profondità interpretativa, ha porta- to il gruppo all’attenzione del panorama corale internazionale. Dopo una raffinata apertura dedicata a Felix Mendelssohn Bartholdy, con l’esecuzione del Salmo “Warum toben die Heiden” Op.78 n°1 per doppio coro, sarà possibile ascoltare: “O domine” per mezzosoprano e coro di Thomas Jennefelt (1954), “Ave Maria” per doppio coro di Sven D. Sarmströn (1942), “Four Shakespeare Songs” di Jakko Mäntyjärvi (1963) e “Water night” di Eric Whitacre (1970). Di quest’ultimo giovane autore americano, personalità di spicco nell’ambito della coralità mondiale, è già stato possibile conoscere ed apprezzare lo stile suggestivo dalle complesse architetture accordali grazie all’esecuzione di un altro suo brano, “Sleep”, avvenuta nella scorsa edizione della rassegna ad opera del coro “Calycanthus” di Parabiago (MI). Ingresso libero. ELENA OREGGIONI Tele IL comando Domenica 9. Le frontiere dello Spirito, C5,8,50. Intervista a padre Samir islamista sull’importanza del dialogo tra le religioni. A sua immagine, Rai1, 10,30. L’ispettore Barnaby, La7, 13,35. Viaggio nel mondo che non c’è, It1, 14,00. Film tv canadese per ragazzi. Una ragione per vivere e una per morire, R4, 16,15. Western con Bus Spencer. El Cid, La7, 17,00. Film d’avventura con S. Loren. Le carte di Moro, RaiStoria, 21,00. Doc. NCIS, Rai2, 21,00. Telefilm polizieschi. Tutti pazzi per amore 2, Rai1, 21,30. Fiction di successo . I delitti del cuoco, C5, 21,30. Con Bud Spencer. NCIS, Rai2, 21,00. Telefilm. Report, Rai3, 21,30. A misura d’auto. L’auto e gli italiani. La cena per farli conoscere, C5, 23,30. Bel film di Pupi Avati. Speciale Tg1, Rai1, 23,45. Glob l’osceno del villaggio, Rai3, 23,35. Si parla di comunicazione con ironia. Lunedì 10 Montalbano, Rai1, 21,10. Fiction: Il cane di terracotta. L’infedele, La7, 21,10. Attualità con G. Lerner. Chi l’ha visto?, Rai3, 21,05. Attualità. Italia’s got talent, C5, 21,10. Spettacolo alla ricerca di talenti. La 2° guerra mondiale a colori, RaiStoria, 21,00. Doc. Il comandante Florent, R4, 21,10. Poliziesco. Martedì 11. Garibaldi, RaiStoria, 19,00. Doc. Voglia di aria fresca, Rai1, 21,10. Varietà con C.Conti. Ballarò, Rai3, 21.10. Attualità. Vite straordinarie: I Savoia, R4, 21,10. Documenti. Senza traccia, Rai2, 21,05. Guerre, bugie e Tv, RaiStoria 21,00. Doc. Missione Natura, La7, 21,10. Documentari. Mercoledì 12. Il papa e i segreti di Fatima, Rai1, 21,10. Speciale Porta a porta. Scoop, R4, 21,05. Film commedia di Woody Allen. Tetris, La7, 21,10. Attualità. La mia super ex ragazza, Rai4, 21,10. Film commedia con U. Turman. Sfida senza regole, Rai3, 21,10. Thriller di Avnet con Al Pacino e R. De Niro. Giovedì 13. Donne detective 2, Rai1, 21,10. Fiction. Destini incrociati, R4, 21,10. Thriler con H. Ford. Law & Order, Rai3, 21,10. I delitti del cuoco, C5, 21,10. Fiction italiana. SOS Tata, La7, 21,10. Reality istruttivo. Parla con me, Rai3, 23,20. Spettacolo. Venerdì 14. Lo specchio della vita, R4, 16,20. Film drammatico di D. Sirk. Mi man- da Raitre, 21,10. Attualità. Crimini 2, Rai2, 21,05. Film tv giallo. La questura di Perugia è sulle tracce di una banda di criminali. Exit, La7, 21,10. Attualità con I.D’Amico. Don’t say a word, R4, 21,10. Thriller con M.Douglas. CSI, It1, 21,10. Poliziesco. Tv7, Rai1, 23,20. Attualità. Nerone, RaiStoria, 21,00. Fiction della serie Imperium. Sabato 15. Sulla via di Damasco, Rai2, 10,15. Rubrica religiosa. Poirot la parola alla difesa, R4, 15,05. Giallo. Camp rock, It1, 14,10. Film musicale per ragazzi. A sua immagine, Rai, 17,10.Attualità religiosa. Ti lascio una canzone, Rai1, 21,10. Spettacolo con A. Clerici alla ricerca di nuovi talenti. Sky hig, scuola di superpoteri, It1, 21,10. Film fantastico con K. Russel. Ulisse, Rai3, 21,30. Inventori ed invenzioni ( Leonardo, Edison, Marconi e altri). L’ispettore Barnaby, La7, 21,35. poliziesco inglese. Bones, R4,20,30. Telefilm. Tg2 Dossier, Rai2, 23,35. il settimanale il settimanale a cura di TIZIANO RAFFAINI LUGANO: PROSEGUE LA RASSEGNA “CELEBRATING CHOPIN” Un pubblico attento ha accolto con calorosi applausi il quarto concerto della rassegna “Celebrating Chopin – Le forme e gli amici” proposto nel pomeriggio di domenica 25 aprile presso l’Auditorio Stelio Molo di Lugano. “Celebrating Chopin” è un’iniziativa culturale promossa dalla “International Piano Association Switzerland” in collaborazione con RSI Rete Due e la prestigiosa “International Piano Academy – Lake Como” che si propone di far meglio conoscere la figura del celebre compositore polacco e l’ampio panorama culturale – musicale che lo ha stimolato nel suo percorso creativo. Fryderyk Chopin è considerato uno dei massimi esponenti del mondo musicale della prima metà dell’Ottocento e, in particolare, della letteratura per pianoforte a cui dedicò quasi tutte le sue composizioni. Il quarto appuntamento, dall’efficace titolo “Sera, notte e alba”, è stato affidato al pianista sudcoreano Hong – Chun Youn, che ha interpretato un intenso e ben strutturato percorso volto anche ad approfondire una delle forme compositive più care a Chopin: il Notturno. Sono stati eseguiti il Notturno n°4 di J. Field ( Dublino 1782 – Mosca 1837), il Notturno n°6 in re bemolle maggiore di G. Fauré ( Pamiers, Ariège 1845 - Parigi 1924) e il Notturno in Do diesis minore di F. Chopin. Una scelta efficace con la quale è stato possibile apprezzare l’evoluzione della forma del Notturno e il gusto stilistico dei tre compositori: Hong – Chun Youn ne ha dato un’attenta lettura, valorizzando fraseggio e cantabilità delle linee melodiche, ponendo una ricercata cura anche nel suono, sempre morbido e ricco di sfumature. Con energia, creatività interpretativa e ricercatezza timbrica è stata affrontata la celebre Sonatan°3 in si minore op.58 : un turbinio di suoni e temi malinconici hanno conquistato l’attenzione del pubblico in un’atmosfera che raramente si ha la possibilità di percepire durante un concerto. Il prossimo appuntamento con la rassegna è previsto per domenica 30 maggio e avrà come protagonista la promettente giovane pianista russa Iulianna Avdeeva, che propone per l’occasione un repertorio volto ad approfondire la forma Sonata e a confrontarne due magistrali esempi: la Sonata n°2 in si bemolle minore Op. 35 di F. Chopin (comprendente la famosissima “Marcia funebre”) e la Sonata n°1 in fa diesis minore op.11 di R. Schumann. Per ulteriori informazioni ed approfondimenti è presente in rete il sito www.pianoassociation.ch . Tutti i concerti hanno inizio alle ore 17 e sono in diretta radiofonica. ELENA OREGGIONI Bellini Bianca e Fernando B ianca e Fernando è un melodramma in due atti di Vincenzo Bellini (1801-1835) su libretto di Domenico Gilardoni, che si cimentava per la prima volta nel genere operistico. Il suo libretto presenta infatti una struttura più letteraria che teatrale. La prima rappresentazione, che ottenne un grande successo di critica e di pubblico, ebbe luogo al Teatro San Carlo di Napoli il 30 maggio 1826. Di primissimo ordine il cast degli interpreti: Henriette Méric-Lalande (Bianca), Giovanni Battista Rubini (Fernando) e Luigi Lablache (Filippo). Al suo debutto, per un riguardo al principe Ferdinando di Borbone, il titolo fu cambiato in Bianca e Gernando. Il soggetto è stato tratto da Bianca e Fernando alla tomba di Carlo IV, duca d’Agrigento, dramma di Carlo Roti. La partitura, purtroppo incompleta, si trova oggigiorno al Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli. Alcune copie si trovano nello stesso Conservatorio e al Museo belliniano di Catania. Nel 1828, in vista di una ripresa al Teatro Carlo Felice di Genova, Bellini diede origine a una seconda versione. Il libretto fu modificato da Felice Romani (librettista con il quale il musicista collaborò per la maggior parte delle sue opere) e da un anonimo poeta milanese. La partitura della nuova versione può essere ricostruita quasi completamente (è priva dell’allegro della Sinfonia) sulla base di varie fonti, incluse le copie della prima versione su cui Bellini annotò alcune modifiche. Bianca e Fernando, opera poco conosciuta, contiene in nuce vari tratti tipici della personalità del musicista. L’arte di Bellini emerge negli episodi cantabili, come nella Romanza di Bianca Sorgi, o padre. Questo lamento in sol minore, accompa- A L L ' O P E R A gnato dall’arpa, è un c h i a r o esempio della sua GRAMMA vena lirica. Cosa abbastanza inconsueta è fra le poche opere, alle soglie del romanticismo, senza una trama d’amore. Il talento di Bellini, già presente nel compositore venticinquemme, è soprattutto dedito alla vena melodica che conserva, ancora oggi, un’aura di magia. Legato a una concezione musicale antica, basata sul primato del canto, sia esso vocale che strumentale, il compositore siciliano portò prima a Milano e poi a Parigi un’eco di quella cultura mediterranea che l’Europa romantica aveva idealizzato nel mito della classicità. Il giovane Wagner ne fu tanto abbagliato da ambientare, proprio in Sicilia, la sua seconda opera, Il Divieto d’amare, additando la chiarezza del canto belliniano come esempio per gli operisti tedeschi e tentando di seguirlo a sua volta. GUIDA PEN TA Atto I: A tanto duol (cavatina di Fernando); Ah! Che l’alma invade un gel! (concertato). Atto II: Sorgi, o padre (romanza di Bianca); T’inoltra… No! Mia suora più non sei (duetto fra Bianca e Fernando); Tutti siam? (coro); Da gelido sudore (romanza di Carlo). a cura di ALBERTO CIMA