www.gazzetta.it sabato 8 febbraio 2014 1,30 €
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ITALIA
anno 118 - Numero
numero 32 - 33
italia: 51575158585149
3 Da sin. Il presidente Cio
Thomas Bach col
presidente russo Vladimir
Putin. Il presidente del
Consiglio Enrico Letta, i
fuochi d’artificio della
Cerimonia d’apertura. In
basso a sin. il portabandiera
azzurro Armin Zoeggeler
SOCHI 2014
GIOCHI AMO
Una sontuosa cerimonia
inaugurale ha dato il via
alla 22a edizione
invernale. Il premier
Letta tiene alta la nostra
bandiera: «Italia contro
ogni discriminazione».
L’arcobaleno dei tedeschi
L’Inter in 5 cambi
Prima per Hernanes
sì a Samuel e Guarin
Che asta per Pogba
Il Psg è a quota 70
ma Real e Chelsea...
GHIACCIO E SLITTINO
C’èè la Kostner
C
Zoeggeler prova
la sesta sinfonia
3 Maria
Sharapova
con la torcia
olimpica. La
tennista russa
è stata uno degli
ultimi tedofori
della cerimonia
di apertura
dell’Olimpiade di
Sochi 2014 (AP)
POLI A PAGINA 5
DOMANI DISCESA
Svindal
dal favorito
Innerhofer
e Paris: stupiteci
L’ARTICOLO A PAGINA 23
9 771120 506000
BOCCI, MALFITANO, PASOTTO
ALLE PAGINE 8-9-11
JUVE
DI ANDREA MONTI
40 2 0 8>
3 Michael Essien, 31 anni CANONIERO
ELEFANTE, TAIDELLI PAG. 18-19 COMMENTO DI CECERE PAG. 23
L’OLIMPIADE DI PUTIN
E LA NOSTRA
Una cerimonia fastosa, colossale esibizione
son et lumière di potenza geopolitica con
qualche vena pacchiana e un intoppo da
scongiuri (in apertura, il quinto cerchio luminoso non si materializza), ha inaugurato ieri
l’avventura di Sochi 2014. Finalmente - a Dio
piacendo - da oggi si parlerà anche di gare e
di atleti, di trionfi e di emozioni.
Perché sinora di questa
ventiduesima Olimpiade
della neve si è discusso all’infinito per motivi talvolta nobilissimi, altre volte
inconfessabili, ma tutti
distanti anni luce dallo sport e
dai suoi valori.
Stasera i rossoneri senza
Honda (gastroenterite), ma
sono tanti i dubbi sul suo
futuro. Anche Montolivo in
difficoltà. Benitez: «Troppo
pessimismo intorno a noi»
Mazzarri potrebbe schierare anche
D’Ambrosio con Milito e Palacio. Per il
dopo Branca salgono le azioni di Montali
ARCOBELLI, MERLO, MOLINARO DA PAGINA 2 A PAGINA 7
l'Editoriale
MILANO
REVOLUTION
Seedorf si affida
ai nuovi: a Napoli
con Essien-Taarabt
A PAGINA 6
BASKET FINAL EIGHT OK SIENA, REGGIO E BRINDISI
CICLO DUBAI TOUR
Sassari capolavoro
Milano, che batosta!
3 L’esultanza dei giocatori di Sassari e la delusione di Hackett
Kittel di forza
volate da re
Phinney leader
BARTEZZAGHI, CANFORA, CHIABOTTI, ORIANI PAG. 32-33
SCOGNAMIGLIO A PAGINA 30
IL ROMPI
PALLONE
DI GENE GNOCCHI
Primo tweet della
piccola Pia: «Purtroppo
è tutto vero, Balotelli
è mio papà».
w
LAUDISA A PAGINA 15
L’INTERVISTA ATALANTA ALLE 18 DAI VIOLA
Percassi pensa in grande:
«A Firenze il salto di qualità»
DI CHIARA, SARDELLI ALLE PAGINE 12-13
SERIE A 23a GIORNATA
Udinese in cerca di rilancio
Ma deve fare i conti col Chievo
PARTITE
OGGI
FIORENTINA-ATALANTA (2-0) ore 18
UDINESE-CHIEVO (1-2) ore 18
NAPOLI-MILAN (2-1) ore 20.45
DOMANI (ore 15)
TORINO-BOLOGNA (2-1) ore 12.30
VERONA-JUVENTUS (1-2)
LAZIO-ROMA (0-2)
LIVORNO-GENOA (0-0)
PARMA-CATANIA (0-0)
SAMPDORIA-CAGLIARI (2-2)
INTER-SASSUOLO (7-0) ore 20.45
CLASSIFICA
JUVENTUS 59
ROMA*
50
NAPOLI
44
FIORENTINA 41
VERONA
35
INTER
33
TORINO
33
PARMA*
32
LAZIO
31
MILAN
29
GENOA
ATALANTA
SAMPDORIA
CAGLIARI
UDINESE
CHIEVO
BOLOGNA
LIVORNO
SASSUOLO
CATANIA
* Una partita in meno.
27
27
25
24
23
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17
15
2
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
OLIMPIADI INVERNALI AL VIA LA XXII EDIZIONE
Grande Russia tra storia ed eleganza
Ma sfila anche la polemica sui gay
Maestosa cerimonia d’apertura: fanno discutere le divise arcobaleno dei tedeschi e le «t.A.T.u» pro-Putin
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNI
SOCHI (Russia)
Maestosa, geniale, sorprendente: la cerimonia d’apertura di Sochi 2014, cominciata
alle 20.14 di una sera fredda ma
bellissima, coglie nel segno. Se
le premesse sono queste, sarà
una grande Olimpiade. Lo show,
dai 40.000 del Fisht Stadium e
dai tre miliardi di telespettatori
sparsi nel mondo, sarà ricordato. Merito del produttore Konstantin Ernst, dei 12.000 «attori» che rendono grande lo spettacolo e di un Paese, il più vasto
del pianeta, che con orgoglio sa
valorizzare le proprie tradizioni
e la propria cultura.
Vai Armin La sfilata iniziale è
Letta tiene alta la ba
Il premier a Sochi
«L’Italia combatte
contro tutte
le discriminazioni»
Dopo la cerimonia spaghetti e subbuteo
Paura per un tentato dirottamento ucraino
der si confrontano prima, si riconoscono meglio dopo, accomunati in questo caleidoscopio colorato nel
gelo. Lo sport è una vetrina nella quale la sincerità
prevale più spesso sulla real politik.
DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO ARCOBELLI
SOCHI
Un giorno olimpico da potenti: da Putin a Letta. Il fuoco arde come le polemiche: tra tuoni, arresti,
dirottamenti ma anche cinque cerchi di leggerezza,
almeno quelli, spaghetti e subuteo. Il presidente del
Consiglio che ci mette la faccia, e il padrone di casa
che mostra i muscoli: Enrico che scatta in piedi emozionato col giaccone della delegazione a salutare i
fratelli d’Italia che partono (anzi sfilano) per un
viaggio pieno di speranze da medaglia (poche, attese, in verità). Lo Zar Vladimir che entra svelto per
primo, impettito di nero come un agente segreto
d’un tempo (lo fu davvero, del Kgb), sicuro come se
stesse mostrando i muscoli ed anche teso in tribuna a
fianco del presidente del Cio, Thomas Bach, e di una
giovane bionda. Gli volevano rovinare la festa, ma
poteva andargli peggio con quasi 60 capi di Stato e di
governo da ospitare. Lasciamoli divertire, applaudire: distanti da certe idee, divisi da una legge russa
che perseguita i gay al punto da non poter esprimersi
com’è successo a quattro manifestanti arrestati ieri a
San Pietroburgo, ma vicini grazie ai Giochi. I due lea-
L’arrivo Il premier prova a dissimulare i tanti pensieri sul futuro del suo Governo lasciati in mattinata
a Roma. Lo avevano pressato, attaccato ed invitato
ad esporre a Sochi un fazzoletto rosa in favore dei
diritti umani; aveva appreso che in Parlamento un
partito esponeva la bandiera arcobaleno come il doodle di Google, e per dare un segnale forte aveva
voluto soprattutto confrontarsi nel ricevimento ufficiale pre-cerimonia con il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, che alla vigilia dell’apertura
olimpica si era espresso duramente sulle discriminazioni sessuali: «Noi tutti dobbiamo alzare la voce
contro gli attacchi ai gay, dobbiamo essere contrari
ad ogni restrizioni». Anche il premier italiano lo ribadiva salutando il portabandiera Armin Zoeggeler: «I nostri atleti sono portatori dei valori che la
nostra bandiera in sè compendia: la libertà, l’eguaglianza, la condanna di ogni forma di discriminazione». Anche il premier olandese Mark Rutte incalza
Putin: «Concentriamoci sui Giochi, le aggressioni
IL RETROSCENA
La battaglia di Bach che piace a Roma
Thomas Bach ha
=
colpito il primo obiettivo:
Il Presidente del Consiglio Enrico Letta, 47 anni, che indossa il giaccone della delegazione azzurra,
saluta dalla tribuna gli atleti italiani durante la sfilata della cerimonia d’apertura. Il Premier, dopo aver
incontrato tra gli altri il segretario dell’Onu Ban-Ki Moon, quando ha lasciato lo Stadio Olimpico si è
recato a Casa Italia dove si è concesso un piatto di spaghetti e una partita a Subbuteo ANSA
scuotere la famiglia
olimpica dal dolce torpore
di una vita agiata e l’ha
costretta a parlare di un
futuro diverso, più umano
e «proletario», anche se in
banca c’è quasi un
miliardo di dollari
di riserva. Però quello
che ha più fatto discutere
nei corridoi sono le ipotesi
avanzate per la revisione
delle procedure
che le candidature future
dovranno seguire per
tagliare i costi inutili
alle città,che sognano di
diventare a cinque cerchi.
La commissione ad hoc su
questo tema dovrà anche
esprimersi sulla possibilità
di mantenere il criterio
di città unica ospitante
oppure se spalmare
l’avvenimento su più città
dello stesso paese o
ancora, fare come Platini
nel calcio europeo,
interessare più città in più
Paesi. La seconda e la terza
ipotesi non hanno trovato
subito il consenso
dei membri nei commenti
raccolti a caldo, perché
sarebbe la fine del concetto
di Villaggio Olimpico
Globale, che è alla base
di tutto. La discussione
sarà comunque accesa.
Se Roma dovesse entrare
nella corsa per il 2024,
quale ipotesi sarebbe più
favorevole? «Io credo —
dice Giovanni Malagò,
presidente del Coni —
che bisogna aspettare il
secondo round di dicembre
a Montecarlo per avere un
quadro più chiaro, ma per
quanto ci riguarda una
cosa è certa: Bach vuole
che le città possano creare
anche molte strutture
temporanee, in modo
da non creare impianti
permanenti inutili.
Mi piace il suo concetto
quando dice: non è la città
che si deve adeguare
all’Olimpiade, ma è
l’Olimpiade che deve
inserirsi magnificamente
nella vita di una città».
Gianni Merlo
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
snella e veloce. Le Nazionali, ordinate secondo l’alfabeto cirillico, sbucano su una mega passerella dal ventre dello stadio e
compiono un mezzo giro «di pista». Apre la Grecia, come sempre. Spiccano le divise multicolori della Germania che farebbero pensare a una protesta silenziosa contro le leggi gay ma
ufficialmente sono ispirate alla
mascotte variopinta di Monaco
‘72. Gli azzurri sono eleganti.
Dietro Armin Zoeggeler tanti
atleti, diversi allenatori e pochi
dirigenti: molte le bandierine
tricolori. La delegazione (113
atleti), è la nona più numerosa
(guidano gli Stati Uniti con
230) e una delle dodici sempre
presenti ai Giochi invernali. E’
Olimpiade-record: 88 Paesi, sei
più di Vancouver 2010. Per la
prima volta ci sono Dominica,
Malta, Paraguay, Timor Est, Togo, Tonga e Zimbabwe. Molti i
portabandiera noti: dagli sciatori Svindal (Norvegia) e Ivica
Kostelic (Croazia), all’hockeista
Chara (Slovacchia), dal saltatore con gli sci Ammann (Svizzera) al combinatista nordico
Lodwick (Stati Uniti). Per i padroni di casa c’è il bobbista Zubkov.
Lo show Poi lo spettacolo: secoli di storia gloriosa, partendo
dalle origini, in tre ore. Dall’epoca zarista a quella dell’Impero, dagli anni delle Rivoluzioni a quelli del movimento operaio. La rappresentazione mescola sapientemente passato e
presente. C’è Chaikovsky e c’è
Tolstoy, c’è Chekov e c’è Stravin-
1
sky. Ma c’è anche una cattedrale
di San Basilio danzante e ci sono gigantesche falci e martello
appese al cielo. Non può mancare il Bolshoi e un balletto su un
palcoscenico mai così grande.
Sopra avviene di tutto, il trasformismo impressiona. C’è neve artificiale e ci sono le tre mascotte. L’accompagnamento
musicale è più contemporaneo,
quasi tecno, che classico. Ci sono pure le t.A.T.u., duo pop che
ha mostrato orientamenti lesbici: il messaggio è chiaro. Coreografie e scenografie lasciano di
stucco.
Tripode I discorsi di Dmitry
Chernyshenko, capo del comitato organizzatore e di Thomas
Bach, presidente del Cio, sono
brevi ed efficaci. L’inno olimpi-
3
co è cantato dal soprano Anna
Netrebko. Poi, dopo il viaggio
più lungo della storia a cinque
cerchi, arriva la torcia. Un’ultima staffetta: da Maria Sharapova a Yelena Isinbayeva, da
Alexander Karelin ad Alina Kabaeva. Ad accendere il tripode
sono due leggende: l’hockeista
Vladislav Tretyak, portierone
dell’Urss che fu e Irina Rodnina,
che in coppia con partner diversi, nell’artistico anni Settanta,
vinse tre ori olimpici, dieci mondiali e undici europei. «E’ stata
una cerimonia grandiosa –
commenta Marco Balich, produttore che sta lavorando per
quella di chiusura e per le due
paralimpiche –: ha privilegiato
l’aspetto stupefacente a quello
emotivo». Squisitamente russa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Gazzetta.it
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Nella foto grande a sinistra, Armin
Zoeggeler portabadiera
1. Le divise arcobaleno della
Germania 2. Palloni che
riproducono la cattedrale di San
Basilio 3. Irina Rodnina e Vladislav
Tretyak accendono il braciere
4. La fiamma olimpica 5. Le t.A.T.u.
A destra, la modella Irina Shayk
introduce la Russia AFP/EPA/IPP
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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CRONACHE, COMMENTI
E LE FOTOGRAFIE PIÙ
BELLE DEI PROTAGONISTI
Segui l’Olimpiade di
Sochi sul sito della Gazzetta
con le cronache e i commenti
dei nostri inviati, le interviste
ai protagonisti con particolare
attenzione per gli italiani, le
gallery fotografiche delle gare
più belle e degli atleti più
vincenti, i video più curiosi.
Inoltre a disposizione tutti i
risultati aggiornati in tempo
reale.
ndiera a casa Putin
non servono». Ma intanto, una delle scrittrici russe
pià famose, Liudmila Ulitskaia, sarebbe sotto inchiesta (smentita dal governo) per «propaganda
omosessuale».
Candidatura Da Giovanni Malagò, capo dello
sport italiano, Letta si fa presentare i dirigenti del
Cio per gettare le basi della candidatura olimpica ormai quasi certa di Roma 2024. Poi il premier entra
nello stadio, coinvolto dalla sua prima cerimonia in
diretta. Fuori, la paura di attentati non svanisce purtroppo neanche durante la cerimonia. Dal cielo di
Sochi viene respinto un aereo turco partito da
Kharkiv, in Ucraina, con 110 persone che un attentatore ucraino che minaccia di avere una bomba intima
di dirottate sulla rotta del Mar Nero: il comandante
della Pegasus Airlines riesce in tempo a lanciare l’allarme e, grazie all’intervento di due F1 turchi il Boeing sarà fatto atterrare alla periferia di Istanbul, a
Sabiha Goeckcen. Passeggeri in salvo, artificieri a
bordo, teste di cuoio in azione per fermare l’attentatore. La Casa Bianca aveva lanciato giorni fa proprio
l’allarme «dentifrici-bomba» sui voli per la Russia.
Il presidente Enrico Letta gioca a subbuteo ANSA
Letta quasi sembra commuoversi, fiero di ascoltare
nell’accoglienza un forte boato a favore della nostra
delegazione: «Una grande emozione vedere la nostra squadra sfilare ed essere applaudita da tutto il
mondo. Giusto che i nostri atleti sentano che intorno a loro c’è la partecipazione di un Paese intero che
io sono qui a rappresentare. E sono qui anche per la
difesa dei diritti e per la lotta contro le discriminazioni. Questo è il segnale che io volevo dare: essere
accanto ai nostri ragazzi che hanno fatto grandi sacrifici per gareggiare». Alle 19.26 russe, dopo altri
tuoni pirotecnici nel Fisht stadium, Putin annuncia
l’apertura della 22a Olimpiade prima che la colomba
della pace possa volare e proteggere i Giochi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
grande emozione vedere la nostra squadra sfilare.
« Una
Giusto che i nostri atleti sentano che intorno a loro c’è la
partecipazione di un Paese intero che io qui rappresento»
ENRICO LETTA
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ITALIANO
Emozione Annunciano la delegazione azzurra e
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Casa Italia Letta, poi, arrivando a Casa Italia
rompe ogni protocollo, così come aveva fatto in tribuna scendendo due gradini per salutare gli azzurri. E come aveva fatto Malagò rinunciando a schierare i dirigenti in testa alla sfilata azzurra. Il premier
nella notte, prima di sedere a tavola con la spedizione italiana (Moratti è rimasto a Rosa Khutor) per la
spaghettata finale, si concede anche una partita a
Subbuteo: «Non c’è bisogno di sottolineare la posizione dell’Italia sui gay: Ban Ki-Moon, segretario generale dell’Onu, ha spiegato bene come la pensa il
mondo sportivo così come Bach ha spiegato quella
del Cio». Buona notte, Sochi.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
OLIMPIADI
GLI AZZURRI
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
italia: 51575158585149
FREESTYLE: GOBBE
Kloser, femore rotto
in allenamento
Heidi Kloser, 21enne
statunitense del freestyle, giovedì
sera si è rotta il femore destro e
ha lesionato alcuni legamenti del
ginocchio durante un allenamento
prima delle qualificazioni delle
gobbe, in programma oggi alle 19
con Deborah Scanzio. L’incidente è
avvenuto pochi istanti prima che
l’atleta si presentasse al
cancelletto. La Kloser si
presentava ai Giochi come quarta
nella Coppa di specialità.
IL FORFEIT DELL’EX TENNISTA
È morta la madre
di Billie Jean King
Belly Moffitt, la madre
91enne di Billie Jean King, è morta
ieri nella sua casa in Arizona. A suo
fianco c’era, oltre alla leggenda del
tennis, anche l’altro figlio, Randy
Moffitt, pitcher nel baseball.
Mercoledì Billie Jean King aveva
annunciato il forfeit alla cerimonia
d’apertura per motivi familiari. La
sua presenza era ritenuta
simbolica, dopo le polemiche sulla
legge russa che vieta la
«propaganda» omosessuale.
Kostner
L’angelo Carolina
e l’ultimo tabù
«Sono serena»
Insegue la medaglia olimpica sempre
sfuggita: oggi debutta nel corto a squadre
OGGI PATTINA ALLE ORE 18.23
Sarà il corto della danza ad aprire la seconda giornata della prova
a squadre: Anna Cappellini-Luca Lanotte pattineranno per settimi
alle 16.23 italiane. Carolina Kostner (alla terza Olimpiade della
carriera dopo Torino 2006 e di Vancouver 2010, dove fu nona e
sedicesima), sarà in pista per ultima, alle 18.23 italiane. Al termine
del suo esercizio le prime cinque accederanno ai programmi liberi.
Già stasera (dalle 20.01) le coppie (eventualmente BertonHotarek). Domani uomini, donne e danza per le medaglie
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNI
SOCHI
Un angelo vola su Sochi:
è Carolina Kostner. Ancora lei,
ancora qui, nel giorno del 27°
compleanno. Nonostante tutto: nonostante una carriera
infinita, decine di medaglie
pesanti conquistate e seri propositi di ritiro accantonati. Ha
una missione da compiere: salire su quell’unico podio negato, il podio olimpico. A Torino
2006 aveva 19 anni appena
compiuti e spalle troppo strette per il ruolo di portabandiera che le venne assegnato.
Non resse alla pressione e
chiuse nona. A Vancouver
2010 disputò la peggior gara
della vita: sedicesima, con cadute da Paperissima. «Non è
una campionessa», decretò
l’allora presidente del Coni,
Gianni Petrucci. Incauto. Carolina, dal via della stagione
seguente a oggi, ha disputato
23 gare senza mai uscire delle
migliori tre. E ha portato a cinque le medaglie mondiali, oro
di Nizza 2012 compreso e a
nove (consecutive) quelle europee, record eguagliato nella
storia della manifestazione.
Per ultima Un angelo vola su
Sochi: è Carolina Kostner. Stasera, di splendido bianco vestita, nel corto dell’inedita gara a squadre, planerà sul
ghiaccio dell’Iceberg con la
sua «Ave Maria», sulle commoventi note di Franz Schu-
«Sono capitana,
un ruolo che mi
onora anche se
non è proprio
nella mia indole»
bert. Il programma è nuovo
ma, sacrale e solenne, agli Europei di Budapest del mese
scorso, dove lo ha presentato
per la prima volta, ha subito
incantato. «Mi son sentita una
prima ballerina» disse, riferendosi alla reazione del pubblico. La gardenese, naturalmente capitana tricolore (con
Luca Lanotte vice), si esibirà
per ultima. Per via del ranking
mondiale, che la pone saldamente al primo posto. E per
una sorta di tributo dovuto,
come fosse un omaggio alla
sua longevità. Ancora lei, an-
ITALIA PER ORA OTTAVA
Si qualificano
ai liberi le prime
cinque squadre
Anna Cappellini-Luca
Lanotte e Carolina Kostner.
Stasera saranno affidate a loro
le speranze dell’Italia di
approdare tra le cinque
squadre che disputeranno i
liberi per le medaglie. Giovedì
Paul Parkinson ha preteso
troppo da se stesso e, con una
prova da dimenticare, ha
concluso 10° e ultimo con un
imbarazzante 53.94. Andava
meglio consigliato. Bene hanno
invece fatto Stefania BertonOndrej Hotarek, quarti nelle
coppie con 70.31, proprio
record italiano ritoccato di
93/100. Gli azzurri ora sono
ottavi con 8 punti, ma a 2 da
Germania, Francia e Usa. La
sfida per la quinta piazza sarà
presumibilmente con Cina (15)
e Francia. Per l’oro sfida tra la
Russia (19) di un gigantesco
Evgeny Plushenko (meglio solo
uno stellare Yuzuru Hanyu) e il
Canada (17).
cora qui: per sfatare un tabù.
Con in pista anche la giapponese Mao Asada, la russa
Julia Lipnitskaya e la statunitense Ashley Wagner, sarà
un’anteprima della gara individuale: delle super big, con
la Sud Corea non qualificata,
mancherà solo Yu-Na Kim.
In Baviera Tra le dieci formazioni in lizza, però, solo le
migliori cinque avranno accesso alla seconda parte di gara. Carolina, vada come vada
e come definito da tempo, ben
difficilmente pattinerà il libero di domani. Nel caso in cui
l’Italia si qualificasse, con ogni
probabilità, toccherebbe a Valentina Marchei. L’ex iridata,
nelle stesse ore, potrebbe infatti far ritorno a casa, a Oberstdorf, dove ultimerà la preparazione per la gara individuale di mercoledì 19 e giovedì
20, nel suo «nido», lontana da
inutili pressioni. Senza però
coach Michael Huth, che rimarrà a Sochi per seguire il ceco Tomas Verner, da una decina d’anni suo compagno di allenamenti. La vigilia di Carolina è st at a tranquilla:
mercoledì sera l’arrivo a Sochi, giovedì due allenamenti e
in serata sul kiss&cry azzurro
a fare il tifo per i compagni, ieri mattina un’ultima rifinitura. Con lei, come sempre, a
bordo balaustra, anche il capo
delegazione Walter Cecconi, il
dottor Davide Tornese e il fisioterapista Beppe Ferrari.
Poi, a malincuore, proprio
pensando all’imminente impegno agonistico, la rinuncia
a sfilare alla cerimonia di
apertura.
Le parole «Sono serena – dice in zona mista, mentre un
esercito di fotografi nipponici
si scatena per la Asada – tutto
qui funziona al meglio e il Villaggio è molto ospitale. Facciamo squadra anche lì: dormo in uno stanzone con Anna
Cappellini, Stefania Berton e
Nicole Della Monica. Sono fiera di essere capitana, è un ruolo che mi onora, anche se non
corrisponde esattamente alla
mia indole. Negli ultimi giorni, a Oberstdorf, ho lavorato
Dopo la gara
tornerà a casa
per preparare
senza pressioni
l’individuale
molto bene, nonostante la
contemporaneità con le gare
del Bavarian Open. Sono sempre gentilissimi, a noi sei o sette che stavamo per partire per
l’Olimpiade, hanno comunque garantito le ore-ghiaccio
necessarie». I dolori alla schie-
na sono sotto controllo, mamma Patrizia sarà in tribuna come prima tifosa: l’avventura,
l’ennesima avventura, può cominciare. Combinazione triplo toeloop-triplo toeloop, triplo loop e doppio axel, trottole
e sequenze di passi, passione e
cuore: vietato sbagliare. «Carolina – ha detto nelle scorse
ore pubblicamente miss Cappellini, fresca campionessa
d’Europa nella danza – è la cosa più bella che il pattinaggio
italiano abbia mai avuto». Da
sottoscrivere. Da ricordare.
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SABATO 8 FEBBRAIO 2014
SENZA CONSEGUENZA
Tongano e indiano
cadute e spavento
L’indiano Shiva Keshevan si
è ribaltato ieri nell’ultima curva
della seconda prova dello slittino
al Sanki sliding center, per
fortuna l’atleta asiatico se l’è
cavata solo con qualche
ammaccatura. Qualche tocco e
tuta abrasa per il tongano Bruno
Banani che ha preso il nome dello
sponsor, una marca di underwear
tedesca. Per inesperienza sta
facendo molte onde, così in gergo
si dice quando in curva lo slittino
LA GAZZETTA DELLO SPORT
5
va molto alto e l’atleta tocca il
bordo del budello di ghiaccio,
come si può vedere dalla sua tuta
stracciata sulle braccia. «Tutti
pensano che sia un pazzo, non
solo per il freddo, ma per quanto
è veloce e pericoloso questo
sport», ha dichiarato l’abitante di
Tonga.
Zoeggeler
Calma da alfiere
«Ora penso solo
alla mia slitta»
Ieri la cerimonia, da oggi cerca un podio storico
«Caldo? Ho la soluzione. Ritiro, non lo so ancora»
OGGI PRIME DUE MANCHE ALLE 15.30 E 17.40
Oggi alle 15.30 e 17.40 le prime due manche del singolo maschile, terzaa e
quarta sono in programma domani agli stessi orari. Nella classifica finale
ale
si sommano i tempi delle quattro manche. Armin Zoeggeler ha conquistato
stato
5 medaglie nelle 5 precedenti partecipazioni ai Giochi: 2 ori (2002 e 2006),
006),
un argento (1998) e due bronzi (1994 e 2010). Il 40enne di Foiana tra il
1995 e il 2011 ha vinto 6 ori mondiali e 10 coppe del Mondo, con 57 vittorie
orie
e 103 podi. Sposato con Monika, ha due figli: Nina e Thomas. In squadra
ra a
Sochi c’è anche la nipote, la 18enne Sandra Robatscher.
DAL NOSTRO INVIATO
MARISA POLI
ROSA KHUTOR (Russia)
Io e la mia slitta. È la storia di Armin Zoeggeler e della
compagna di una vita, siamo al
capitolo sei, l’Olimpiade da portabandiera e dei possibili record. Non l’ultimo, perché al
giornalista dell’Ap che gli chiede: «Immagino che si ritirerà
dopo questa Olimpiade?» riserva uno sguardo laser e una lunga pausa prima della risposta.
«Non lo so, ora penso a questa
gara. Poi vedremo». La prima
volta, vent’anni fa a Lillehammer, c’erano la Compagnoni e
Tomba a medaglia insieme a
lui. Inaugurò con un bronzo la
collezione olimpica continuata
fino a Vancouver con la sequenza argento, oro, oro, bronzo.
Pignolo Io e la mia slitta. Con
l’amato attrezzo compagno di
tante avventure e medaglie Zoeggeler si comporta come il personaggio della Grande Rapina
che Dashiel Hammett descriveva così: «Uno di quei pignoli
che, vedendo fuori dalla finestra un temporale, dicono: “Pare che piova”, nell’eventualità
che invece qualcuno stia but-
E’ il riferimento:
Loch, il favorito,
lo scruta con
timore, come per
rubargli i segreti
tando giù acqua dal tetto». Nulla lasciato al caso, mai, ancora
di più ora che Walter Plaikner, il
tecnico di sempre, è passato alla Russia con i tanti segreti. Ad
aiutarlo per la slitta è l’ex azzurro Haselrieder, insieme a un pool di aziende. «Ho provato ancora giovedì, nella seconda discesa ho cambiato il portapattini. Penso, anzi spero di aver
trovato la soluzione giusta»
spiega serafico con una scintilla
ad accendergli gli occhi. «Le
temperature sono a posto. Anche se fuori fa caldo, non vuol
dire nulla per il ghiaccio, il tempo (o come dice lui, il temporale) è quello che ci voleva. Le gare sono alla sera, le condizioni
saranno regolari» e lo dice Armin, a cui basta sfiorare la pista
con un dito per capire.
Prove Nel budello dello
Sanki Sliding Center che sembra un oleodotto da stasera si fa
sul serio con le prime due di
quattro manche che assegneranno le medaglie. A chi si è allertato dopo le ultime prove di
giovedì sera, Armin ha risposto
ieri con il terzo crono in quella
in cui tutti hanno tirato, a un
soffio dal favoritissimo Loch. Il
distacco dal tedesco olimpionico a Vancouver è di 0.122, quasi la metà accumulato in partenza, come sempre: nella
spinta la differenza di età (15
anni) si fa ancora più sentire.
La gara è già cominciata, lo
spettacolo è vederli vicini, è
leggere nei gesti e negli sguardi
quanto il medagliere, l’esperienza e la personalità di Zoeg-
CINQUE PODI
IN CINQUE EDIZIONI
Zoeggeler può diventare il primo
atleta invernale a medaglia in sei
edizioni. Con lui a 5, in attività
c’è Pechstein (Ger, pista lunga);
tra i ritirati Paruzzi (Ita, fondo);
Smetatina (Urs, fondo); Gross
(Ger, biathlon); Hackl (Ger,
slittino); Disl (Ger, biathlon);
Kirvesnievi (Fin, fondo)
geler solletichino i nervi al superfavorito. Giovedì sera, ad
esempio, Armin dopo il traguardo si è messo tranquillo vicino alla sua slitta, ha asciugato
i pattini, si è tolto i guanti, il casco. Loch, sceso qualche minuto dopo, ha scelto l’angolo lontano e controllato con sguardi
nervosi tutte le mosse del veterano azzurro.
GliAvversari
Felix Loch
24 anni, tedesco.
Oro a Vancouver
4 mondiali in 5
anni. È l’uomo da
battere
Albert
Demchenko
42 anni, russo.
Imprevedibile. Avrà
il ghiaccio indurito
apposta per lui
David
Moeller
32 anni, tedesco
In prova è stato
il migliore dietro
Loch
Dominik
Fischnaller
20 anni. Una
vittoria e tre podi
in Coppa, ieri
vicino ai migliori
Armin Zoeggeler, 40 anni, sulla pista di Sochi e portabandiera REUTERS/IPP
Record C’è una sola questione che importuna la placida
tranquillità di uno come Armin. Tutti, dal New York Times
alle ragazze del servizio news,
lo interrogano sulle possibili e
storiche 6 medaglie in 6 edizioni dei Giochi. «Il record? Sarà
difficile per me andare sul podio, molto molto difficile». Non
Dopo la sfilata, di
volata al villaggio:
«Un’esperienza
particolare, mi
sono emozionato»
nasconde l’orgoglio di essere
l’alfiere, senza accennare al fatto che per lui è stata la vigilia
più movimentata di sempre:
partenza alle 17 dal villaggio,
sfilata, ritorno alle 21.30 a Rosa Khutor. «È la mia sesta Olimpiade, la prima volta alla cerimonia d’apertura perché di solito le mie gare sono al mattino
dopo. È stata un’esperienza
particolare, un’emozione nuova. mi sono molto emozionato.
Fino a un minuto dopo l’ultima
prova non ci avevo pensato. È
un grande obiettivo, ma prima
c’è quello di aggiustare la mia
slitta». Solo Armin e la sua slitta, che la leggenda continui.
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6
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
SECONDA PROVA DONNE
OLIMPIADI
SCI
Migliore la Suter
13a l’azzurra Stuffer
Miglior tempo per Fabienne
Suter nella seconda prova della
discesa femminile: in 1’42”70 ha
preceduto Tina Weirather (11/100)
e Anna Fenninger (23/100).
Migliore azzurra Verena Stuffer, 13a
dopo aver rischiato di cadere: «A
metà tracciato si sono incrociati gli
sci e sono stata costretta a
frenare molto»; 15a Francesca
Marsaglia che prova per la discesa
della supercombinata. Dietro
Nadia e Elena Fachini (27a e 28a).
NELLA PRIMA PROVA
Paura Merighetti
ma mercoledì c’è
Un salto di 6 metri al
Solitary jump che lancia sullo
schuss della discesa e Daniela
Merighetti rischia grosso nelle
prima prova di giovedì: ricadendo
si è seduta sulle code degli sci,
senza cadere, ma sollecitando
molto le ginocchia. A far male è
soprattutto il sinistro, che ieri si
è gonfiato, ma gli esami hanno
escluso lesioni gravi. «Mercoledì
ci sarò» ha detto la Merighetti,
alla terza Olimpiade.
Due minuti in apnea
Discesa toboga: a caccia di Svindal
Velocità, curve lunghe e chiuse, salti da urlo: attenti a Bode Miller, può essere l’outsider
DAL NOSTRO INVIATO
PIERANGELO MOLINARO
ROSA KHUTOR (Russia)
I pareri sono tanti e un
concetto mette d’accordo tutti:
chi domani vincerà la medaglia d’oro della discesa maschile sarà uno sciatore tecnicamente completo, con gran forza atletica, tanto coraggio e un
pizzico di follia. Perché la pista
olimpica è completa, nel range
delle discese moderne con la
speranza che venga presto inserita nella Coppa del Mondo.
C’è tutto, velocità, curve lunghe e veloci e altre chiuse, salti
mozzafiato, onde a complicare
la vita, paraboliche, passaggi
ciechi a oltre 100 all’ora. Non si
potrà vincere il titolo più prestigioso per caso, un parvenu
ha le stesse possibilità di un
«sei» al superenalotto. Oltre
due minuti senza respiro, la
posizione di ricerca di velocità
è poco più che platonica perché gli sci sono quasi sempre in
curva, appoggiati sulle lamine
che però devono accarezzare
la neve, non morderla. E non
sarà facile, perché dopo un minuto le gambe cominciano a
urlare e c’è ancora davanti più
di un altro minuto. E più veloce.
Innerhofer può
volare nella prima
metà, Paris è
alterno, Fill e Heel
senza pressioni
I candidati Quanti saranno
capaci di affrontare tutte queste difficoltà col fioretto invece
della sciabola? Le due prove
sin qui disputate (oggi la terza) non hanno fatto emergere
un atleta in particolare. C’è chi
deve ancora capire davvero il
percorso, chi si è nascosto, chi
ha provato davvero in velocità
solo in alcuni tratti della discesa, chi ha capito che a tirare
tutte e tre le prove si rischia di
arrivare alla gara con i muscoli
intossicati dall’acido lattico.
Ieri, dopo il primo posto di Miller di giovedì (2’07”75), il più
veloce è stato Matthias Mayer
(2’06”51), ma la squadra austriaca era in selezione e
Mayer, seppur sicuro del pettorale, non voleva certo essere
più lento di chi rischiava la
panchina. Ieri ha brillato anche l’elvetico Janka, che sta ritrovando la condizione di
quattro anni fa, davanti a Svindal (8° giovedì). E il norvege-
metà Paris, capace
c
di trovare
velocità nel tr
tratto finale. Inner
è fra quelli ch
che finora si è nascosto. Si è llanciato davvero
solo in alcune parti, sa che sino
al salto dell’Orso
dell’O
può essere
davanti a tutti mentre deve difendersi negli ultimi 30 secondi. Ciò che gli manca quest’anno è quell
quella fiducia che ti
possono dare
solo podi e vittorie, fondam
mentale quando
devi prende
prendere il massimo dei
rischi. Più aalterno Paris. La
caduta di dicembre
dic
nelle prove in Val Gardena,
Gar
oltre che
condizione gli hanno fatto perdere fiducia n
nei mezzi e continuità. Ieri è pa
passato in zona mista a testa bas
bassa senza proferir
parola. Aveva provato dei passaggi veloci e due volte ha sbagliato rischian
rischiando di inchiodarsi nelle reti. Dominik
D
è imprevedibile, potrebbe
potre
fallire come
diventare la ssorpresa. Ieri ha
sorpreso Peter Fill: pareva lento, invece ha ffissato il 5° tempo
(a 62/100 da Mayer) con incredibile facil
facilità. Scia sciolto,
sereno e felice per la fresca nascita del figlio Leon. Non male
pure Heel (11
(11° a 1”46), ma deve credere di p
più in se stesso.
se, con la dote dell’anno straordinario che sta scrivendo, appare il più accreditato. Ha tutto per vincere, cominciando
dalla tranquillità.
Miller Ma molti indicano in
Miller l’uomo per questa pista.
Bode non vince dal dicembre
2012 (discesa di Beaver Creek)
ma ha già dimostrato a Kitzbuehel di essere in grandissima condizione. Scorrevole, veloce, tecnico, con la fantasia in
certi passaggi che solo lui può
esibire. E sempre spettacolare.
Ma non solo i soli. Con loro ci
sono il francese Theaux, che
ieri s’è spaventato nel primo
grande salto, il Trampolino
Russo, quando si è trovato ad
almeno 5 metri dalla neve, ma
che sulla neve ha il tocco di un
violinista; c’è lo svizzero
Kueng, emerso questa stagione, velocissimo nel finale. E gli
austriaci? C’è Mayer, ma col
grande rimpianto dell’assenza
di Reichelt per cui questa pista
sembra un abito su misura.
Gli azzurri E gli italiani? Da
due anni, da quando qui si corse per la Coppa del Mondo, si
pensa che l’atleta perfetto è
metà Innerhofer, per la prima
parte da curve sopraffine, e
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la nostra speranza
CHRISTOF INNERHOFER
Vonnsfila
«Mi diverto, ma non
sono qui per scherzo
Ho le mie chance»
Lindsey Vonn, la
sciatrice grande assente
all’Olimpiade per infortunio, ha
sfilato in abito da sera e con le
stampelle a New York in
concomitanza con la New York
Fashion Week.
Il discesista azzurro è carico: «Ho fame, incrocio le dita»
Il siparietto con Miller: «Bode, provo solo pezzi di pista»
E l’americano sornione: «Io non ho ancora iniziato a sciare»
DAL NOSTRO INVIATO
MARISA POLI
ROSA KHUTOR (Russia)
È stato amore a prima vista tra Christof Innerhofer e la
pista di Rosa Khutor, da quando due anni fa i destini si incrociarono per la prima gara
qui. Il braccio di ferro con l’altro pretendente, Bode Miller,
è già cominciato. Ieri dopo la
seconda prova Innerhofer si è
avvicinato allo statunitense
con un sorriso: «Sto provando
a pezzi, non sono ancora andato al massimo». L’altro ha risposto sornione: «Io non ho
ancora cominciato a sciare».
Christof, è sempre bella?
«Molto più di due anni fa. E’
molto simile a Beaver Creek».
Chi vede sul podio?
«Miller, Svindal, Mayer. E
aggiungerei Kueng».
Scusi: e Inner non c’è?
«E’ da un mese che sto bene,
scio bene e mi diverto. Non
faccio questi Giochi per scherzo. Provo a gestirmi al meglio,
voglio arrivare nelle condizioni migliori domenica».
Per questo nella prima prova ha fatto bene in alto e oggi
in mezzo?
«Qui non posso tirare tutti i
giorni dall’inizio alla fine, altrimenti domenica sarei ko. È
la mia linea, non sempre è facile tenerla: sei in partenza, la
pista è bella, sai che ti piace,
che puoi fare bene. E scii così… Stavolta ho provato dal
secondo intermedio in poi, in
cima credo che nessuno abbia
sciato come me… Poi ho spinto, ho provato i passaggi in
mezzo, le linee sono chiare».
E’ un cerchio grande, con tante cose che devono essere perfette quel giorno. Incrociamo
le dita e speriamo bene».
Quattro anni fa a Vancouver
la delusione di una medaglia
mancata di un soffio.
Sente l’attesa, cosa si
aspetta?
«Ho voglia di divertirmi. Ho
fame, ho voglia di scendere e
non pensare alle altre cose.
Domenica succederà quello
che succederà, non avrei potuto prepararmi meglio, voglio
arrivare al traguardo sapendo
che meglio non potevo fare. Le
chance ci sono, chi mi ha visto
in questi giorni lo sa, poi se
riuscirò a sfruttarle non si sa.
Christof innerhofer, 29 anni,
6 vittorie in Coppa (4 discese,
1 superG e 1 combinata); 6° in
superG, 8° combinata nel 2010
«Là fu completamente diverso, nelle prove ero verso il
ventesimo posto. Le possibilità di vincere qualcosa erano
davvero piccole. In questi 4
anni sono cambiate tante cose, ho avuto tanti bei successi.
Quindi la mentalità di come
affronto le gare non è diversa.
Due anni fa a Garmisch ero
tranquillo, sapevo che sarebbe
stata una sorpresa raccogliere
medaglie. Oggi dico: se faccio
qualcosa è una cosa in più».
C’è grande attesa.
«L’anno scorso andavamo
un po’ meglio. Io sento zero
pressione e l’obiettivo è di
arrivare con la stessa tranquillità domenica in partenza. Devo farlo, voglio farlo».
Dove si vince questa gara?
«Dall’inizio alla fine, è
una pista molto completa.
Fino a un minuto e mezzo,
un minuto e 40 sono solo
curve che non finiscono mai,
dove devi sciare sulla sciancratura e fare velocità, devi
spingere. Ho parlato anche
con gli altri ragazzi, qui non
è importante la linea come
in altre discese, qui conterà
il ritmo».
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SABATO 8 FEBBRAIO 2014
combinate da Vancouver (e due
Mondiali) ed è iscritta a sei gare,
per tentare un en plein clamoroso
con cui togliere a Stefania
Belmondo il record di longevità: a
33 anni e 324 giorni, diventerebbe
infatti la fondista più anziana
sorpassando il primato della
piemontese (33 anni e 27 giorni).
SCI DI FONDO
Bjoergen, 6 gare per
superare Belmondo
La Norvegia, paese più
medagliato con 107 ori, aspetta il
primo trionfo di Mari Bjoergen,
che ha dominato le ultime 3
Fourcade («Non sono Phelps...») e
i norvegesi Emil Svendsen e Ole
Ejnar Bjoerndalen, che potrebbe
eguagliare il primato assoluto di
medaglie olimpiche invernali: ne ha
11 (6 ori) dietro al fondista Bjoern
Daehlie con 12 (8 ori). Italia con
Lukas Hofer, Christian De Lorenzi,
Dominik e Markus Windisch.
BIATHLON
Bjoerndalen vuole
il primato di Daehlie
Comincia dalla 10 km sprint
maschile il programma di biathlon:
mattatori annunciati il leader di
Coppa del Mondo, Martin
DOMANI ORE 8 LA DISCESA IN DIRETTA SU SKY SPORT E CIELO (CANALE DIGITALE N. 26)
2045
1950
1750
Partenza
Babya Botoniar tube
Parabolica
Accola
Salto dell’orso
1550
Salto del lago
1350
1150
960
m0
Pendenza
massima
103%
250
Pendenza
minima
5%
750
Inizio
ore 8 italiane
Dislivello
1075 m
Lunghezza
3495 m
Capienza
7500 spettatori
Finale
1750
2250
2750
Thomas Morgenstern ha
rischiato di morire il 10 gennaio,
schiantandosi a Bad Mitterndorf,
ma oggi sarà regolarmente dal
Miller spettacolo
«L’infortunio mi ha
fatto venire fame»
Sguardo da
giocatore di poker
e passione intatta
«Vincerà chi
attaccherà di più»
Arrivo
1250
C’è Morgenstern
dopo lo schianto
7
trampolino per le qualificazioni
dall’hs-106. Gli avversari sono il
favorito Gregor Schlierenzauern
(all’Austria l’oro manca da 22 anni)
con il polacco Kamli Stoch, uomo
da battere in stagione, e lo
svizzero Simon Amman. Azzurri
senza speranza di medaglia:
Dellasega, Colloredo e Bresadola.
IL RITORNO A VANCOUVER CONQUISTÒ TRE MEDAGLIE
DISCESA LIBERA MASCHILE
Trampolino russo
SALTO
LA GAZZETTA DELLO SPORT
3495
Partenza
2045m
-ROSA KHUTOR (Russia)
Accola
la
a Subito curva secca a destra
Babya
a Curva a destra di tre porte, difficile da tenere
Botoniar
Boton
niar tube
e
Fondamentale prendere velocità
MONTE
AIBGA RIDGE
Parabolica
arrabolica
a
Trampolino
no russo
o
Prima una porta trappola, poi lo stacco
prenderre sulla destra
da prendere
30/40 metri di volo:
contano le 3 porte precedenti
edenti
Ultimo balzo
dopo una curva
a sinistra
Fondamentale
per l’entrata
in un piano
Salto di 60 metri,
poi il punto
più pendente:
si toccano i 150 km/h
Salto
S
alto dell’orso
de
so
Salto
S
Salt
o del
de
el lago
Finale
A volte pare che Bode
Miller viva con sufficienza ma
non è vero. Dietro a quello
sguardo da giocatore da poker
c’è un campione che vive solo
di passione. Sono i genitori yippie ad avergli insegnato di andare dove lo porta il cuore, anche quando il mondo non capisce. Bode è alla sua quinta
Olimpiade. Ha già 5 medaglie
al collo, una d’oro, ma pare gustare questa avventura in modo diverso. Quattro anni fa a
Vancouver sembrava sull’orlo
del ritiro, invece ora, a 36 anni,
appare motivato più che mai.
Merito forse di Morgan, sua
moglie, che l’attende sempre al
traguardo, che pare avergli dato quella serenità che mancava
da tempo. Se le chiedete chi è
Bode, lei vi risponderà: «È uomo capace di sorprendere, non
è mai banale».
Picasso Anche sugli sci Miller non è mai banale, sempre a
sfidare il limite delle leggi della
fisica. Spettacolo puro. Pure
sulla neve è sempre andato dove l’ha portato il cuore, spaziando fra tutte le specialità e
vincendo ovunque (33 in Coppa del Mondo), fra porte strette dello slalom e il sibilo del
vento dei 150 all’ora. «Questa è
l’Olimpiade della maturità —
dice Miller —. A Vancouver ero
in una grandissima forma, vinsi tre medaglie. All’inizio di
questa stagione, dopo un anno
e mezzo fuori, ero in grande ritardo, tecnicamente e fisicamente, ho lavorato duro e ho
Bode Miller, 36, in allenamento AP
raggiunto una buona condizione. Ma soprattutto sono tranquillo: all’Olimpiade ho già
vinto tutte le medaglie. Non è
che manchi l’emozione, l’Olimpiade è sempre qualcosa di
speciale, anzi sono i giorni in
cui forse mi sento più americano, perché per questa è l’unica
volta in cui i miei connazionali
seguono uno sport che non sia
football, baseball o basket».
L’esperienza Prima prova,
giovedì, miglior tempo. «Un ragazzino non dormirebbe la
notte, io non mi lascio impressionare, so che non significa
nulla. Chi ci crede lo avrà scritto negli occhi dietro al cancelletto di partenza. Il favorito? È
una pista difficilissima, tutti
possiamo sbagliare. Hanno aggiunto dei dossi che complicano la vita, ti spezzano il ritmo.
Direi Svindal, ma c’è tanta gente che sta bene e che potrebbe
battermi. Vincerà chi attaccherà di più, ma devi decidere come preparare gli sci, a quali
compromessi scendere. Fisicamente sono forse meno forte di
4 anni fa ma più esperto. E
poi... E poi quell’anno e mezzo
fermo mi ha fatto venire fame».
pa.m.
la guida
DIRETTE TV SU SKY SPORT E CIELO
A
Arrivo
Oggi alle 15.30 c’è Hofer
nella 10 km sprint di biathlon
970 m
Aksel Lund Svindal
(Nor), 31 anni
RCS
Gli otto favoriti
SVINDAL
(Nor, 31 anni)
Da tanto è
protagonista (25
vittorie in
Coppa), solo ora
ha raggiunto la
piena maturità.
Continuo e
sicuro, non ha
punti deboli
MILLER
(Usa, 36 anni)
Ha già vinto tutto,
ma ha trovato
nuove motivazioni.
Ha esperienza e lo
spettacolo nel
sangue. E’ fra i
pochi che non
subirà questa
pista terribile
MAYER
(Aut, 23 anni)
L’Austria è in
lutto per
l’infortunio a
Reichelt: Mayer
vanta solo 2 podi,
ma ha disputato
delle ottime
prove. Attento
alla pressione
THEAUX
(Fra, 29 anni)
E’ uno fra i
discesisti più
raffinati: più
aumentano le
difficoltà, più le
sue possibilità.
Solido,
difficilmente
sbaglia
KUENG
(Svi, 30 anni)
Kueng si è
affermato solo
quest’anno. Non
ha tanto talento,
ma potenza e
capacità di fare
scorrere gli sci,
dote fondamentale
negli ultimi 40”
GUAY
(Can, 32 anni)
Ha problemi a un
ginocchio e ha
saltato
Kitzbuehel. Ha
un talento
cristallino e, se
l’articolazione
tiene, sa come
fare la differenza
INNERHOFER
Maggior talento
azzurro,
tecnica perfetta
per la prima parte
tutta curve, dove
deve costruire il
suo vantaggio per
poi difendersi
nel finale
velocissimo
PARIS
Classe da vendere,
condizionato da un
incidente a
dicembre. Prove
alterne, chi crede
in lui non può non
includerlo tra i
favoriti. Può
stupire in ogni
momento
LE GARE DI OGGI
Ore 11 SCI DI FONDO 7.5 km TC e 7,5 km
TL donne (Italiani: Agreiter, Brocard, De
Martin, Piller).
Ore 12.30 PISTA LUNGA 5000 m uomini
(Giovannini).
Ore 15 e 19 FREESTYLE Qualificazione e
Finali Moguls donne (Scanzio).
Ore 15.30 BIATHLON 10 km sprint uomini
(De Lorenzi, Hofer, D.Windisch, M.Windisch).
Ore 15.30 e 17.40 Slittino 1a e 2a manche
Singolo uomini (D. Fischnaller, E. Rieder, Zoeggeler).
Ore 15.30 Pattinaggio di figura Gara a
squadre (Cappellini-Lanotte e Kostner.
Ore 17.30 Salto Qualificazione Trampolino piccolo uomini (Bresadola, Colloredo, Dellasega).
Ore 19.05 PATTINAGGIO DI FIGURA Programma libero coppie.
LE GARE DI DOMANI Ore 7.30 e 10.15
SNOWBOARD Slopestyle semifinale e finali.
Ore 8 SCI Discesa uomini (Paris, Innerhofer, Fill, Hell).
Ore 9 Hockey donne Svezia-Giappone.
Ore 11 SCI DI FONDO 15 km TC e 15 km TL
uomini (Clara, Di Centa, De Fabiani, Noeckler).
Ore 12.30 PISTA LUNGA 3000 m donne
(Lollobrigida).
Ore 14 Hockey donne Russia-Germania.
Ore 15.30 BIATHLON 7.5 km sprint donne
(Wierer, Oberhofer, Gontler, Ponza).
Ore 15.30 e 17.40 SLITTINO 3a e 4a manche singolo uomini.
Ore 16 PATTINAGGIO DI FIGURA Programma libero gara a squadre.
Ore 18.30 e 19.45 SALTO trampolino piccolo uomini (Bresadola Colloredo, Dellasega).
OGGI IN TV
Sky Sport Olimpiadi diretta su 5 canali.
Cielo (canale digitale n. 26) dalle 17.15
alle 20.45.
Rai Sport 1 ogni giorno commenti e highlights dalle 22.30 alle 23.45.
Eurosport dalle 12 alle 18 Sochi Express e alle 20 e 22 Davai Sochi.
LA LEGENDA
In grassetto le gare che assegnano
medaglie
8
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
CHI ENTRA
SERIE A ANTICIPI 23a GIORNATA
DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASOTTO
MILANELLO (Varese)
Il nuovo che avanza. Michael Essien e Adel Taarabt.
Nel caso del ghanese nuovo
non significa giovane, ma la
spiegazione è semplice: è stato
preso per dare esperienza e
piazzare un punto fermo – soprattutto in Champions – al
centro di una squadra sballottata a destra e a sinistra. Essien
e Taarabt. Rispettivamente la
penultima e l’ultima operazione del mercato rossonero in entrata a gennaio. Nemmeno il
tempo di respirare a fondo
l’aria di Milanello, che tocca
già a loro. Stasera quasi certamente Seedorf li butterà entrambi dentro dal primo minuto. Un battesimo affascinante e
impegnativo. Ma è giusto così:
serve gente fresca, soprattutto
di testa. Giocatori che non corrano il rischio di portarsi dietro
le scorie di una prima parte di
stagione da incubo.
S
Adel Taarabt,
24 anni, e
Michael Essien,
31, i due nuovi
acquisti
caldeggiati da
Seedorf: oggi a
napoli andranno
in campo
dall’inizio
Prove Seedorf racconta di
avere grandissima fiducia in
tutti e due. Essien è stato ricoperto di complimenti subito
dopo l’ufficializzazione del suo
arrivo, Taarabt è ovviamente
un talento da far ancora sbocciare, ma il Professore è certo
di riuscirci. Altrimenti non gli
darebbe fiducia in una sfida
complicata come quella di stasera. Anche perché le zolle su
cui si muovono Michael e Adel
sono le più delicate del campo.
Essien si piazzerà davanti alla
difesa, probabilmente con De
Jong, per cercare di dare sicurezza alla squadra, proteggendo i centrali e magari tentando
qualche incursione. Molto dipenderà dalla sua voglia di rivincita in mezzo a una stagione
che ha sancito l’esclusione dalla lista Champions col Chelsea
per mano di «daddy» Mou-
Il Milan vede Na
Essien+Taarabt
Muscoli e fantasia
per la risalita
Al San Paolo con i nuovi acquisti: il ghanese
deve lottare, il marocchino darà qualità
Perché vedere
NAPOLI-MILAN
Moduli a specchio con una
sfida nella sfida: Seedorf al
primo confronto da
allenatore con Rafa Benitez,
l’uomo di Istanbul
San Paolo ore 20.45
rinho. Questa inedita coppia
mediana ha un senso (oltre a
un certo grado di rischio) dal
momento che – viste le squalifiche concomitanti di Montolivo e Muntari – sarà quella titolare contro l’Atletico Madrid.
Dunque prime prove generali
di Coppa, che presumibilmente saranno replicate venerdì
prossimo contro il Bologna nell’anticipo di campionato. «Essien è un grande campione, è
una garanzia per quanto ci potrà dare, ed è ora di inserirlo»,
l’ha esaltato anche ieri Seedorf.
Qualità Qualche metro più
avanti sarà il momento di Taarabt, tratti caratteristici da bad
boy parzialmente ricusati, anch’egli in cerca di riscatto. E nel
suo caso, a differenza di Essien
che in carriera ha vinto tredici
titoli, a caccia di qualcosa che
luccichi da mettere in bacheca.
Pure lui arriva da una certa depressione stagionale: sedici
presenze e un gol con la maglia
del Fulham, ultimo in Premier.
«Non mi interessa se ha giocato
poco – osserva Seedorf –. E’ un
ragazzo che ha talento, e noi
siamo qui per tirargli fuori tutte le qualità, in modo da ammirarlo e apprezzarlo». Adel probabilmente avrebbe giocato titolare a prescindere, ma il k.o.
di Honda ha tolto ogni dubbio.
Quale lavoro si aspetta l’allenatore da lui? E’ lo stesso Clarence a spiegarlo: «I trequartisti
sono liberi di muoversi dietro
la punta, ma ci si difende in undici...». Almeno a parole, tutto
chiaro.
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LA COLONNA SONORA È PUBBLICATA DA SONY MUSIC ENTERTAINMENT ITALY SPA ED È DISPONIBILE IN CD E IN DIGITAL DOWNLOAD
“SOTTO UNA BUONA STELLA” IL NUOVO BRANO DI MICHELE
BRAVI DISPONIBILE IN DIGITALE DAL 13 FEBBRAIO
apoli e... cambia
Il mistero di Honda
Un virus oggi
Tanti dubbi domani
Fermato dalla gastroenterite, ma Keisuke non è
nel trio ideale. E pure Montolivo ha i suoi guai...
COME CAMBIA IL MILAN
ALESSANDRA BOCCI
MILANO
mato e ieri nella gastroenterite che aveva già colpito Kakà
nei giorni scorsi.
Keisuke Honda è arrivato al Milan con qualche mese
di ritardo (non per colpa sua),
qualche decina di giornalisti
al seguito e più di qualche ambizione. Dopo il primo periodo in Italia i cronisti giapponesi sono diminuiti, i titoli in prima pagina sono quasi spariti e
le ambizioni si sono spezzate
contro un muro di difficoltà
che neppure lui forse immaginava così alto. Keisuke Honda
era partito a razzo, facendo intravedere nel piccolo incubo
di Sassuolo-Milan un giocatore capace di essere risolutivo.
Pochi giorni più tardi ha fatto
gol contro lo Spezia in coppa
Italia, poi è caduto nell’anoni-
Problemi La gastroenterite
arriva a stoppare dubbi tattici
che stavano avanzando: pareva difficile che Seedorf riproponesse anche a Napoli il trio
creativo della partita giocata
contro il Torino. Il problema,
oltre alla scarsa propensione
ad agire anche in fase difensiva, riguarda proprio la posizione di Honda e Kakà, che devono trovare la misura reciproca. Kakà sulla fascia non è
il massimo, Honda neppure.
Uno dei due deve spostarsi,
adattarsi, ma ci vuole tempo
per riuscirci. La squadra di Seedorf è ancora un cantiere,
l’idea di calcio attrattivo, come lo ha definito ieri Benitez,
COSÌ COL TORINO (4-2-3-1)
ABBIATI
DE SCIGLIO BONERA
RAMI EMANUELSON
MUNTARI MONTOLIVO
HONDA
KAKA’
ROBINHO
PAZZINI
COSÌ OGGI (4-2-3-1)
ABBIATI
DE SCIGLIO
RAMI
MEXES EMANUELSON
ESSIEN
TAARABT
DE JONG
KAKA’
ROBINHO
BALOTELLI
GDS
LA GAZZETTA DELLO SPORT
molto positiva, ma al momento in questo progetto Honda
sembra un oggetto misterioso.
Un disco volante che plana
qua e là senza trovare mai il
posto giusto. E non è una buona notizia visto che Seedorf è
ben deciso a proseguire lungo
la strada che ha scelto, e abbastanza forte e appoggiato dalla società per farlo.
Ambientamento Passata la
gastroenterite sarà più chiaro
il piano di Seedorf per Keisuke, ma le quotazioni in questo momento sono in ribasso.
Il Milan di Seedorf prende forma e pare evidente che non
possa andare avanti con gli
stessi uomini delle prime partite. Si cambia davanti, ma anche a centrocampo, e Montolivo, che sta uscendo dalla coppia dei mediani, potrebbe
rientrare nel trio avanzato. Il
capitano e la maglia numero
dieci: esclusioni pesanti, ma i
dubbi sulla posizione dei due
con il nuovo sistema di gioco
restano, e le difficoltà pure:
basti dire che all’ultimo fixing
persino il giovane Saponara
sembrava favorito su Montolivo per prendere eventualmente il posto di Kakà appena uscito dal virus. Dato per scontato
che l’unico intoccabile è proprio Kakà e che Taarabt è un
acquisto benedetto dall’allenatore, resta un posto che Robinho, Honda, Saponara e magari Montolivo dovranno giocarsi tutte le volte: non era lo
scenario che aveva in mente
Honda. Fuori dalla Champions League per via delle regole (è già stato schierato dal
Cska Mosca), fuori oggi per la
gastroenterite. Domani si vedrà. Honda è arrivato su una
carrozza dorata e ora deve pedalare su una semplice bicicletta. In salita.
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9
CHI ESCE
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
S
Il capitano
Riccardo
Montolivo, 29
anni, e Keisuke
Honda, 27, in
questo
momento non
convincono il
tecnico
Seedorf
10
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
11
SERIE A ANTICIPI 23a GIORNATA
Allarme
Benitez:
«Male
in difesa»
«Non abbiamo ancora trovato
l’equilibrio, ma attorno
a noi c’è troppo pessimismo»
conquistare.
Carattere e gioco Sono due
aspetti sui quali si è soffermato, Benitez. «Dobbiamo sempre essere intensi così come
lo siamo stati a Roma. In campionato i giallorossi hanno un
vantaggio rispetto a noi, giocano una sola partita a settimana, ma nelle due sfide contro di loro credo che avremmo meritato di più». E’ inutile
chiedergli di stilare una classifica d’importanza sugli obbiettivi ancora possibili. La
qualificazione in Champions
League, l’Europa League o la
Coppa Italia? «A me non piace perdere. Siamo una squadra che scende sempre in
campo per vincere, ma io sono un allenatore che cerca
l’equilibrio. Qui non lo abbiamo ancora trovato, siamo forti in attacco ma dobbiamo difendere un po’ meglio».
Protezione
Seedorf:
«Non toccate
Balotelli»
«Un permesso per andare a
trovare la piccola Pia? Sono
cose private. Lui è decisivo»
Incubo Balotelli La semifinale di Coppa Italia ha rapito
o quasi l’ambiente napoletano. Prima di mercoledì c’è il
Milan, questa sera, che di sicuro non verrà in gita al San
Paolo: la squadra è motivata
e punterà sull’estro di Mario
Balotelli. «Il Milan ha tanti
giocatori di livello internazionale che possono fare la
differenza. Dobbiamo guardarli tutti, poi è logico che i
due difensori centrali dovranno stare attenti. Per me
Higuain deve fare la differenza. Adesso conta il Milan e
proviamo a vincere questa
Una voce dal
Qatar: una
superofferta al
tecnico. «Del
futuro non parlo»
Rafa Benitez, 53 anni, alla prima stagione sulla panchina del Napoli
DAL NOSTRO INVIATO
MIMMO MALFITANO
CASTELVOLTURNO (Napoli)
Basta con le chiacchiere, stavolta servono risposte
concrete. Due sconfitte in tre
giorni sono un macigno che
pesa come non mai sulle spalle di Rafa Benitez e del suo
Napoli. C’è stata la figuraccia
di Bergamo appena sei giorni
fa, compensata soltanto in
minima parte dalla prestazione di Coppa Italia, nonostante la Roma l’abbia battuto.
Tutto questo è accaduto alla
vigilia dell’anticipo di questa
sera, al San Paolo, contro il
Milan, squadra rinnovata, determinata a rimettersi in car-
reggiata dopo un girone d’andata tutt’altro che entusiasmante. Un’opportunità importante per entrambe le
squadre, intenzionate a non
lasciare nulla d’intentato.
«C’è troppo pessimismo intorno a noi, ma non abbiamo
toccato il punto più basso.
Dobbiamo migliorare la fase
difensiva che non facciamo
bene». Le perplessità le confessa senza alcun timore, l’allenatore spagnolo. Sa perfettamente che gli ultimi risultati non vanno bene, anche se
la sconfitta di misura rimediata all’Olimpico tiene in
piedi le possibilità di arrivare
in finale di Coppa Italia, e anche questo è un traguardo da
Clarence Seedorf, 37 anni, ha sostituito Massimiliano Allegri
partita, anche giocando male».
Ipotesi futuro Circolano
strane indiscrezioni, in questi
giorni. Raccontano di una
proposta milionaria fatta all’allenatore del Napoli per allenare la nazionale del Qatar.
Dieci milioni di euro a stagione: sarebbe questo l’ingaggio
che gli verrebbe offerto. L’argomento è stato archiviato
con una battuta dallo stesso
Benitez. «Non parlo ancora
arabo, ma ho la valigia pronta
visto l’ingaggio... Scherzi a
parte, sono da troppi anni nel
calcio per parlare di futuro.
Parlare oggi del mio futuro è
inutile».
DAL NOSTRO INVIATO
MANCINI
«Mario, stai
perdendo tempo»
MARCO PASOTTO
MILANELLO (Varese)
Tempus fugit. Il tempo vola, raccontava un po’ di anni fa
Virgilio. Ma la percezione dello
spazio temporale è qualcosa di
molto relativo e personale. Ad
esempio c’è chi, come Clarence
Seedorf, lo utilizza come un’opportunità, e non un nemico da
temere. E così, alla massa di tifosi che chiede quando il Milan
riuscirà davvero a ritrovarsi, il
Professore risponde sereno: «Il
tempo farà sì che venga costruito quanto stiamo cercando di fare. E il tempo ci dirà se le cose
sono state fatte bene, oppure
potevano essere fatte meglio. I
frutti del lavoro si raccolgono
sempre. Solo che non si può ancora dire quando». Tutto molto
filosofico. Altro che tempo tiranno. Seedorf sta portando
avanti un progetto in cui crede
fermamente, ma che parte da
una base complicata: «Sto lavorando in modo da far tornare
l’entusiasmo per il lavoro e la fatica. C’è lo spirito giusto, ma la
squadra ha vissuto momenti di
difficoltà troppo a lungo per
pensare di uscirne subito».
Studio Dunque, l’entusiasmo
(e la pazienza) come antidoto
alla depressione. Il tecnico chiede tempo anche perché più è
ampio l’orizzonte, meno pesano
i punti nella testa dei giocatori.
L’olandese l’ha fatto sin dal primo giorno: togliere pressione
alla squadra. Quindi non parlategli di esame, «perché per fare
un esame occorrono tante ore di
studio, e qui ne sono state fatte
ancora poche». Respinta al mittente anche la considerazione
che il Milan non vince un confronto diretto con una big da
quasi un anno: «Sento parlare di
test, ma non è così. E’ semplicemente una tappa per vedere a
che punto siamo. Qui c’è un progetto a lungo termine». Clarence guarda avanti e forse è meglio visto che sull’altra panchina
ci sarà Benitez. Nove anni fa
l’olandese era in campo quando
il Liverpool di Rafa compì il miracolo di Istanbul. «E’ un uomo
colto e preparato. Un grande del
calcio», dice Seedorf.
Pressione Balotelli invece
studia per diventarlo. Per lui
questa sarà una trasferta speciale, poiché a Napoli vivono
Raffaella Fico e la figlia Pia, che
Mario ha appena riconosciuto.
Ci si chiede se il Balo potrebbe
approfittarne per andare a trovarla (domani la squadra riposa), ma i tempi sembrano prematuri. La pressione mediatica
è enorme, i rapporti con la ex
compagna sono quelli che sono,
e probabilmente Mario abbraccerà la figlia quando ci saranno
condizioni più favorevoli. «Cosa
farei se mi chiedesse un permesso? – racconta Seedorf – Sono cose private. Lasciamolo stare. Io e lui abbiamo parlato di
come affrontare la partita e credo sia pronto a farlo. Non vedo,
né mi aspetto cambiamenti.
L’ho visto giocare in tanti ambienti caldi e spesso ha fatto la
differenza». A proposito di colloqui: Seedorf si è sentito anche
con Berlusconi, parlando «di
tante cose». Oltre al calcio, s’intende. Uno dei motivi per cui il
Cavaliere lo adora.
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IL CASO L’ATTACCANTE APPENA PASSATO AL MONTPELLIER GUIDAVA SENZA PATENTE
BRASILE CORI E MINACCE PER L’EX ROSSONERO
Niang rischia 5 anni di prigione
Pato senza pace: contestato
dai nuovi tifosi del San Paolo
Per l’incidente di
domenica dovrà
comparire davanti
al giudice
il 24 febbraio
quattro gare di Ligue 1, e uno
in Coppa di Francia. Ancora
Courbis: «Parliamo di un attaccante che potrebbe far vincere
l’Europeo 2016 alla Francia». Il
Montpellier escludere l’idea di
interrompere il prestito.
ALESSANDRO GRANDESSO
@agrandesso
PARIGI
Rischia fino a cinque anni di carcere e 75mila euro di
multa. Ma soprattutto di disintegrare una carriera ancora allo stato embrionale di grande
promessa. Un po’ come la Ferrari finita domenica contro un
albero in un incidente che il
rossonero M’Baye Niang, prestato al Montpellier, dovrà
spiegare davanti a un giudice il
24 febbraio, fronteggiando
l’accusa di guida con patente
non valida, lesioni involonta-
La Ferrari distrutta da Niang nell’incidente avvenuto vicino a Montpellier
rie, con l’aggravante della fuga. Nonostante le scuse a squadra, staff e dirigenti, il Montpellier valuta una punizione
adeguata: una multa salata e
un periodo di prova. L’allenatore Courbis: «Niang si è giocato l’ultimo jolly, ma può riscattarsi. Ha solo 19 anni e ha avu-
to pure la sfortuna di farsi consigliare male quando ha deciso
di andare al Milan, che poi però ha avuto la buona idea di
prestarcelo per farlo crescere.
Giocherà solo una delle prossime tre gare». Atto di rinuncia
rilevante visto che finora l’attaccante ha segnato tre gol in
I fatti Nel frattempo, emergono i dettagli dell’incidente.
Domenica, Niang zigzagava ad
alta velocità, superando anche
a destra, prima di finire contro
un albero, dopo aver «bruciato» un semaforo rosso e coinvolto sette vetture. Il giocatore
ha abbandonato l’auto, twittando che non era alla guida.
Messaggio poi cancellato. Giovedì in commissariato ha fatto
mea culpa, ma mercoledì, secondo l’Equipe, si sarebbe presentato a un torneo di tennis in
auto, litigando con l’addetto al
parcheggio che gli negava l’accesso.
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RIO DE JANEIRO Pato
non è nemmeno arrivato al San
Paolo e i suoi futuri tifosi già si
dimostrano ostili all’ex milanista
che viene dal rivale Corinthians.
I tifosi del San Paolo hanno
esibito uno striscione che non
ha bisogno di spiegazioni: «Pato
no». I gruppi ultrà hanno
intonato cori offensivi, con
parolacce, per protestare
contro l’arrivo del Papero.
Alcuni cronisti brasiliani già
scherzano per la coppia che
Pato formerà con la mezzala
Ganso, che in portoghese
significa oca. Un Papero e
un’Oca...
Pericolo Pato se ne va dal
Corinthians perché i tifosi non
perdonano il suo scarso
rendimento (17 gol in 63 partite)
in poco più di una stagione. Le
frange più pericolose della
tifoseria volevano persino
aggredirlo sabato scorso al
centro di allenamento del
Corinthians. Pato è stato ceduto
in prestito dal Corinthians al
San Paolo per due anni. Se nel
frattempo il Corinthians
deciderà di girarlo a un terzo
club, il San Paolo avrà diritto al
10 per cento. La rescissione
viene calcolata in base ai 15
milioni di euro pagati al Milan.
Accordo Il Corinthians pagherà
anche metà dello stipendio
mensile di Pato, che oggi si
aggira sui 107 mila euro, e tutti i
compensi che spettano alla
mezzala Jádson, l’uomo con cui
è stato scambiato il Papero.
Entrambi non possono giocare il
derby contro gli ex club nel
2014. Il San Paolo dovrà versare
al Corinthians 1 milione di reais
(poco più 307 mila euro) se
vuole far scendere in campo
Pato l’anno prossimo nel derby
di San Paolo.
Mauricio Cannone
12
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
SERIE A ANTICIPI 23a GIORNATA
FILIPPO DI CHIARA
MILANO
Presidente Percassi, la salvezza è in tasca: + 10 sulla retrocessione. Qual è il prossimo
traguardo della sua Atalanta? L’Europa?
«Alt, servono 40 punti. Poi parleremo d’altro... Comunque avverto nei miei calciatori
grande fiducia e autostima. Centrato l’obiettivo
magari potremmo alzare l’asticella... Io mi accontenterei di primeggiare nella parte destra
della classifica».
In casa l’Atalanta tiene testa alle grandi. Fuori
casa si fatica troppo: 9 sconfitte su 11 gare, così
male solo nel 2004-2005. E a Firenze l’Atalanta
non vince dal ‘93.
«Da quando sono tornato alla guida del club
non abbiamo mai vinto con la Fiorentina. E’ il
momento di provarci: i Della Valle hanno fatto
un lavoro straordinario e Montella fa giocare bene la sua squadra ma sono convinto che possiamo fare risultato, sarebbe il salto di qualità atteso anche fuori casa. I miei rimpianti del torneo
sono legati a tre gare esterne alla nostra portata:
Samp, Livorno e Sassuolo».
E’ giunto al quarto anno di presidenza. Che
progetti ha per il futuro?
«La mia priorità è consolidare l’Atalanta come
un’importante realtà della A tenendo sempre
d’occhio i bilanci. Poi stadio nuovo, valorizzazione del vivaio e del marchio Atalanta».
L’intervista
ANTONIO PERCASSI
«Stadio rifatto
e codice etico:
la mia Atalanta
per l’Europa»
Il presidente tra futuro e presente: «Ricostruirò
il Comunale. E a Firenze voglio il salto di qualità»
che piace tanto alla Juve e potremmo diventare
comproprietari... Il futuro dell’Atalanta con
questi giovani è in cassaforte».
Partiamo dallo stadio.
«A fine torneo presenteremo al Comune di
Bergamo un nuovo progetto: 24 mila posti tutti
a sedere, museo, store, ristoranti e niente barriere per un investimento da 30 milioni. sarà
una struttura per le famiglie. La nostra idea è
effettuare i lavori sul Comunale già esistente: se
sarà indetta una gara di vendita noi ci saremo,
altrimenti potremmo chiedere in concessione lo
stadio per 99 anni sul modello Udinese. Questo
è un passaggio fondamentale per non allargare
il gap con le grandi».
Questa settimana il giudice sportivo ha multato l’Atalanta di 30 mila euro per lo scoppio di
un petardo che ha ferito un cameraman nel match col Napoli. A gennaio è iniziato un processo
a carico di oltre 100 ultrà dell’Atalanta. La tifoseria è pronta per un impianto senza barriere?
«Credo che i nostri tifosi siano maturi per uno
stadio senza barriere . Il processo riguarda fatti
relativi alla passata gestione, ma episodi come
quello di domenica non devono verificarsi. Io
sono per il dialogo, la nostra linea ha avuto il
plauso dell’Osservatorio e fino ad oggi non è
mai accaduto niente di particolare».
Capitolo giovani. Dei tanti in giro per l’Italia
chi è pronto per tornare in prima squadra?
E Baselli? E’ pronto per una grande?
«
Con i nostri giovani
l’avvenire del club
è assicurato.
Baselli? Un anno
con noi gli farà bene
ANTONIO PERCASSI
PRESIDENTE ATALANTA
«
Abbiamo tanti
progetti: i sogni
dei tifosi sono
anche i miei.
Ed è vicino un
accordo con Nike
«Io spero che i giovani già in rosa come Nica,
Betancourt, Olausson possano avere più spazio.
Poi fuori abbiamo grandi risorse: l’elenco sarebbe lunghissimo, mi limito a citare Marilungo,
Capelli, Minelli, Nava, Molina, e poi Zappacosta
«Ha un avvenire assicurato. E’ stato riscattato
per 800 mila euro e vale almeno 8-10 volte di
più ma un altro anno con noi gli farà solo bene.
Qui c’è un’attenzione particolare per i giovani:
investiamo 3,5 milioni l’anno per il settore e siamo in attesa dell’autorizzazione per un nuovo
progetto da 3 milioni. A Zingonia il settore giovanile avrà una struttura autonoma e all’avanguardia».
4
A CAPO
DEL CLUB
S
Antonio
Percassi
60 anni, è stato
presidente
dell’Atalanta in
due diverse
occasioni, dal
‘90 al ‘94, poi
dal 2010 a oggi
S
Prima
gestione
158 partite
giocate, 49
vittorie, 52
pareggi, 57
sconfitte. Gli
allenatori avuti
alle dipendenze:
Frosio, Giorgi,
Lippi, Guidolin,
Prandelli e
Valdinoci
S
Seconda
gestione
149 partite
giocate, 59
vittoire, 38
pareggi e 52
sconfitte. Nella
seconda
gestione ha
sempre avuto
Colantuono
come allenatore
A proposito di giovani, cosa pensa di Livaja?
«E’ un ragazzo dalle potenzialità enormi, in
allenamento fa dei numeri straordinari. Ho
grande fiducia in lui, presto esploderà».
sportiva per tutti i tesserati, in linea con il dlgs
231 del 2001. Fra un mese saremo pronti e presenteremo questo nuovo modello».
A giugno quale tra i big sarà più difficile trattenere? E Colantuono? Rimarrà all’Atalanta per
il quinto anno?
«Denis io lo immagino con noi a vita, ha tanti
estimatori ma ha sposato il progetto. Con Maxi
Moralez c’è un discorso già avviato per il rinnovo: con lui ci vedremo a fine torneo. Bonaventura e Consigli? La storia dell’Atalanta dice che
questo club ha sempre valorizzato i giovani del
vivaio per poi cederli al momento giusto a club
più ricchi, riuscendo poi a trovare al suo interno
i nuovi talenti da lanciare. Non tarpiamo le ali a
nessuno: è lecito avere ambizioni, se capiterà
l’occasione giusta... Quanto a Colantuono, a
parte il lungo contratto (2016, ndr) sa bene di
avere alle spalle una società seria e un organico
forte. Lui è il tecnico ideale per questa squadra».
Diversi suoi colleghi di A hanno scelto di acquistare club all’estero.
«Per ora penso a consolidare l’Atalanta, tenendo in ordine i bilanci. Questa è la mia priorità. Comunque a livello di marketing stiamo cercando di valorizzare al meglio il marchio e siamo vicini a chiudere un accordo con Nike per il
prossimo torneo: non solo sponsorizzazione
tecnica, con Nike sarà una partnership ad ampio
raggio».
Non ci ha parlato di Europa... A fine 2013 ha
acquisito quote di Alitalia: più facile l’ingresso
degli arabi di Etihad nella compagnia aerea o il
raggiungimento di quel traguardo che a Bergamo manca da 22 anni?
«(sorride...) Sarebbe bello se si concretizzassero presto entrambe le prospettive. L’Atalanta
per me non è un business ma è passione, io e la
mia famiglia siamo i primi tifosi di questa squadra e conosciamo le richieste, i sogni della gente
che poi sono anche i nostri. So bene che l’Atalanta è fuori dall’Europa da tanti anni e farò il possibile per riportarla. Quando pronuncio questa
parola però lo faccio sempre sottovoce perché
non voglio creare illusioni: credo che un bilancio del nostro lavoro potrà essere fatto nell’arco
dei 10 anni di tempo».
Cosa si aspetta dalla trasferta a Firenze?
«Voglio vedere in campo la determinazione,
la ferocia agonistica che ci contraddistingue
quando giochiamo al Comunale e lottiamo alla
pari con le grandi. Ci terrei tanto ad invertire il
trend negativo».
Anche l’Atalanta è stata
toccata dalla piaga del
calcioscommesse. A
che punto siete col
codice etico?
«Nel
nostro
gruppo c’è un Internal Audit che da
un anno sta lavorando alla realizzazione di un protocollo
assolutamente innovativo in materia di
frode
Chi la conosce bene la descrive come una
persona alquanto superstiziosa. Quando si gioca in casa e il risultato non arriva i suoi spostamenti in tribuna sono frequenti...
«Vero, ma io sono innanzitutto molto religioso. Da calciatore all’epoca badavo ai calzettoni,
a radere la barba o meno. Da presidente inevitabilmente l’animo del tifoso viene fuori anche nel
quotidiano: pochi giorni fa ho comprato un abito nuovo e ho pensato: “Magari lo indosso a Firenze, chissà che...”». Passione nerazzurra.
L’ALTRA GARA DELLE 18 L’UDINESE QUEST’ANNO NON HA MAI VINTO 2 PARTITE DI FILA IN A: «SBAGLIATO PUNTARE SOLO ALLA FIORENTINA, NON SIAMO ANCORA SALVI»
Guidolin cerca il primo bis. Ma occhio a Chievo e coppa
classifica impedisce all’Udinese di avere già la
mente rivolta alla semifinale di ritorno di Coppa
Italia con la Fiorentina. «Il senso di pericolo è
ancora forte nel gruppo, non siamo fuori dalla
mischia». Ecco perché Guidolin chiede ai suoi
grande attenzione: «Conosco bene Corini, è
bravo, rigoroso e attento a tutto. Il Chievo fuori
casa è un osso duro, nell’ultima trasferta ha pareggiato a Napoli fino a pochi minuti dalla fine
stava vincendo». Mancheranno gli squalificati
Pinzi e Allan oltre all’infortunato Brkic, che sarà
ancora sostituito dal giovane Scuffet che Guidolin cerca di proteggere: «Lasciamolo lavorare
tranquillo». Maggiori le soluzioni nel reparto
offensivo: Di Natale dovrebbe essere inizialmente preferito a Muriel, la sua spalla potrebbe
essere Maicosuel con Nico Lopez pronto all’uso.
Prima convocazione in campionato per l’ultimo
arrivato Yebda.
Perché vedere
UDINESE-CHIEVO
I bianconeri per portarsi in una zona
tranquilla di classifica, il Chievo per non farsi
riprendere dalle concorrenti alla salvezza.
Friuli, ore 18
MEROI-TAVAN
Quest’anno l’Udinese non è mai riuscita a
vincere due partite di fila in campionato. Ci prova oggi con il Chievo: significherebbe allontanarsi in maniera forse decisiva dalla zona rossa.
«Non possiamo permetterci alcun calo di tensione - avverte Guidolin -, perché troveremo una
squadra pronta e per ottenere un risultato positivo dovremo dare il meglio». La situazione di
Francesco Guidolin, 58 anni ANSA
Come con Inter e Napoli Il Chievo punta a con-
4
IL NUMERO
6
i gol segnati
da Antonio
Di Natale in
venti partite
(1559 minuti
giocati) in
questa serie A:
1 su azione, 2
su punizione
e 3 su rigore
cedere il bis con l’Udinese, già battuta all’andata al Bentegodi. Anche per ritrovare un successo
che manca dalla gara col Sassuolo, esattamente
due mesi fa. Almeno a gara in corso, dovrebbe
arrivare il momento dell’esordio per alcuni dei
nuovi arrivati, come Guarente, Obinna e Stoian.
Canini sarà sicuramente in campo in una retroguardia rivoluzionata viste le contemporanee
assenze dell’infortunato Dainelli e dello squalificato Frey. Corini si aspetta una pronta reazione dopo il capitombolo interno di domenica
scorsa. «Con la Lazio è forse l’unica gara dove
dopo il 2-0 abbiamo accettato passivamente la
sconfitta e fornito una prestazione sotto tono.
Non sarà facile, perché l’ Udinese è squadra importante allenata da un grandissimo tecnico
che sa sempre toccare le corde giuste. Sono convinto che i ragazzi sapranno fornire una prestazione importante come hanno fatto a Milano
contro l’Inter e a Napoli».
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SABATO 8 FEBBRAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
13
Emergenza viola. Montella: «Fuori gli artigli»
Il tecnico: «Periodo delicato, ma se la Fiorentina è una big ora deve dimostrarlo». Gomez out
Vargas e Cuadrado, più un jolly d’attacco come Ilicic a ruotare intorno a Matri. Con l’ex Milan in cerca del primo squillo
davanti ai nuovi tifosi, dopo il
doppio acuto di Catania. Nei
tre difensori centrali c’è la conferma del neo arrivato Diakitè.
L’Atalanta non vince al Franchi
dal gennaio del 1993. Da allora sette successi gigliati e cinque pareggi. Al contrario dell’infermeria, la statistica gonfia le vele della Fiorentina.
Perché vedere
FIORENTINA-ATALANTA
I Viola per provare ad
accorciare sul Napoli in
orbita terzo posto,
i nerazzurri per mantenersi
al sicuro.
Franchi, ore 18
GIOVANNI SARDELLI
FIRENZE
Rischi A Borja Valero verrà
Artigli e barili. Ovvero
carattere e sofferenza. La Fiorentina si mostra nuda davanti
alla realtà del momento. Siamo forti ma anche in difficoltà, in sostanza, il ragionamento viola. «Già alla vigilia della
sfida contro il Genoa – attacca
Montella - avevo fatto intendere che stava iniziando un periodo delicato. Ma è in momenti
come questi che le squadre forti devono fare la differenza.
Tutti devono dare qualcosa in
più per ottenere il massimo
possibile. Dobbiamo tirare
fuori gli artigli. E raschiare il
barile». Fiorentina stanca ed
incerottata quindi. Ma obbligata a vincere. Il punto conquistato nelle due sfide con Genoa e Cagliari è bottino misero, se rapportato all’obiettivo
da centrare: il terzo posto. Ed
il Napoli, si pensa da queste
parti, non rallenterà per sempre.
Contati «Siamo in emergenza – prosegue il tecnico - soprattutto in un reparto». Il reparto in questione è il centrocampo, considerando le assenze di Aquilani ed Ambrosini
più l’usura di Pizarro. Il cileno,
comunque, giocherà. Spazio
anche per Anderson, nonostante i novanta minuti nelle
gambe, stando ai dati, non li
abbia ancora. I sette assenti, in
realtà, sono per così dire «ben
distribuiti». Due difensori (Hegazi e Tomovic), i due centrocampisti citati, e tre attaccanti,
Rebic, Rossi e Gomez. A proposito del tedesco l’aggiornamento è questo. Si allena con i
compagni, evitando ancora i
contrasti. Ergo non è pronto.
«Quando lo sarà verrà convocato», taglia corto l’Aeroplanino. «Convocarlo per “abbellire” la panchina non avrebbe
senso». E allora come organizzare la Viola per renderla nuovamente bella ed efficace?
L’idea è questa. Due esterni offensivi a presidiare le fasce,
CONSIGLIO FEDERALE
In Italia la quarta
conferenza Uefa
sulle discriminazioni
Un Consiglio federale di
«routine» nel quale si è
parlato soprattutto di
problemi amministrativi. Il
presidente federale Giancarlo
Abete ne ha approfittato per
ricordare due importanti
appuntamento: la quarta
conferenza europea contro la
discriminazione che si terrà in
Italia; la riunione della
Disciplinare Uefa a Roma il 20
e 21 marzo. Un «in bocca al
lupo» alla Nazionale di futsal
per la finale e infine un
omaggio a Maurizio Laudi,
indimenticato giudice sportivo
e nella Disciplinare Uefa, che
sarà ricordato alla finale di
Europa League a Torino.
Vincenzo Montella, 39 anni, alla sua seconda stagione alla guida
della Fiorentina. L’anno scorso si è classificato quarto ANSA
chiesto il massimo dello sforzo. Senza di lui dal primo minuto, contro Genoa e Cagliari,
la Fiorentina non ha mai vinto.
In Sardegna BV20 è entrato a
partita in corso. Ma non è bastato. Da quando è in Italia lo
8
i punti viola nel 2014
vittorie contro Livorno e
Catania, pari con Torino e
Genoa, k.o. contro il Cagliari
7
gol fatti da inizio anno
Uno al Livorno, tre al Catania
e al Genoa, nessuno contro
Torino e Cagliari
spagnolo per sole tre volte non
è sceso in campo dall’inizio.
Due sconfitte ed un pari lo score viola. Basta questo per rappresentarne l’importanza.
Borja inoltre è squalificato per
la Semifinale di ritorno di Tim
Cup in programma martedì
prossimo, al Franchi, contro
l’Udinese. Impossibile quindi
possa distrarsi. Pericolo che
Montella vuole allontanare
anche dalla mente degli altri:
«Non dobbiamo pensare che la
gara di Coppa Italia sia la più
importante: qualora accadesse, significherebbe dover ancora lavorare molto per migliorare. Noi vogliamo avvicinarci al terzo posto». Per farlo,
serve vincere. A partire da oggi.
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14
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
15
SERIE A LA CAPOLISTA
4
Che febbre
per Pogba
TALENTO
NATURALE
S
Paul
Pogba
Manchester
United
Paul Pogba ,
francese, è nato
a Lagny-surMarne il 15
marzo 1993. E’
alto 186 cm,
pesa 80 kg.
Cresciuto nelle
giovanili del
Manchester
United, ha
esordito in
prima squadra
nel 2011 e nel
2012 è arrivato
alla Juventus.
Nazionale
Talento naturale,
è entrato subito
nel giro della
Nazionale
francese, sin
dall’Under 16, e
l’anno scorso ha
esordito nella
Nazionale
maggiore
Il Psg insiste sui 70
Ma la Juve fa l’asta
con Real e Chelsea
Rinviato l’incontro con Raiola, ma resta l’intesa
tra la società bianconera e l’entourage di Paul
CARLO LAUDISA
@carlolaudisa
MILANO
Il pressing del Paris Saint
Germain si fa sempre più insistente, mentre la Juventus e il
gioiellino Paul Pogba allungano i tempi della trattativa per
il rinnovo. Infatti, in gran silenzio il club di Nasser Al Khelaifi continua a lusingare il
club di Andrea Agnelli e spinge per chiudere in fretta. Ormai l’offerta è salita a ben 70
milioni di euro, ma in casa
bianconera non ci sono frenesie. Anche perché dietro l’angolo e molto interessati al
francese ci sono anche il Real
Madrid e il Chelsea, pronti a
tener testa alla ricchissima società di proprietà dello sceicco
Al Thani.
L’asse La Juventus prende
tutto con calma, anche perché
finora Pogba ha assecondato
in tutto e per tutto la linea societaria. Non allarma, quindi
il rinvio dell’appuntamento
con Mino Raiola, il suo agente, impegnato in questi giorni
a Londra per altri affari. Da
tempo l’amministratore delegato Beppe Marotta ha in tasca una proposta di rinnovo
per il centrocampista francese
che porterebbe al prolungamento di contratto sino al
2018 con un aumento dell’ingaggio a 4,5 milioni di euro
netti, cifra che è al top degli
stipendi bianconeri. Oltre la
11
gol in Serie A
con la maglia della Juventus
in 49 partite disputate
dal 2012-2013
1
rete
con la casacca della
Nazionale francese e sette
presenze dal 2013
Juventus non può andare e
l’entourage del centrocampista lo sa bene. Così i giorni scivolano senza sussulti su questo fronte. Piuttosto l’attenzione va posta sulle mosse dei
club che in questi mesi si sono
messi in fila per il talento bianconero.
Il progetto La strategia del
Psg è ormai nota: dare un’impronta francese a una rosa da
rendere sempre più competitiva soprattutto in chiave
Champions League. In quest’ottica va registrata la recente acquisizione di Cabayé o il
palese corteggiamento a Pjanic della Roma per l’estate. Ma
è chiaro che Pogba rappresenta l’emblema della nuova
Francia che si appresta a vivere il Mondiale. E anche per
Il consenso E in questa strategia del passo dopo passo ovviamente c’è anche il ruolo di
Real Madrid e Chelsea, finora
rimasti in secondo piano in
una trattativa destinata ancora a vivere dei passaggi importanti. Sì, perché Pogba finora
non s’è sbilanciato per nessuna di queste soluzioni. E ciò
non può che fare il gioco della
Juventus, rafforzata da quest’unione di forze. E’ questo un
asse importante in una vicenda che fatalmente può condizionare (nel bene o nel male)
le strategie future del club
bianconero. Ovviamente l’ipotesi più lineare e suggestiva
prevederebbe la conferma del
NAZIONALE FEMMINILE IL C.T. IERI HA LASCIATO IL RITIRO, POI E’ TORNATO
Cabrini in ospedale
«Tranquilli, è solo
un calcolo renale»
GABRIELLA MANCINI
Apprensione per Antonio Cabrini. Ieri pomeriggio
su alcuni siti correva voce di
un malore, di un ricovero urgente all’ospedale di Novara
dove avrebbe passato la notte
scorsa. Per fortuna, invece,
niente di grave per il campione del mondo ’82, oggi commissario tecnico della Nazionale di calcio femminile.
Il c.t. Antonio Cabrini, 56 anni AFP
Stupito «Tutto bene — risponde al telefono verso sera,
con voce rilassata, un po’ stupito per le chiamate ricevute
—. Sì, ho avuto una bella colica renale, ma adesso è tutto a
posto. Sono tornato al centro
sportivo di Novarello, dove
siamo in ritiro da mercoledì
scorso, e ho ripreso il lavoro
con la squadra».
Girato come un calzino Tanto
rumore per nulla. «Sì — sorride — molte persone mi hanno
telefonato preoccupate, ma
tranquillizzo tutti. In mattinata ho avvertito una fitta mentre ero con la squadra, sono
andato all’ospedale di Novara
verso le 14.30 e alle 18 sono
uscito. Mi hanno girato come
un calzino, ma non è stato nulla di grave. Hanno beccato un
calcolo... cose da uomini...
non mi devono operare. Ci sono stato un po’ perché mi sono
sottoposto agli esami, come è
di routine». L’unica preoccupazione per il bell’Antonio,
per fortuna, è soltanto la preparazione della sfida contro la
Repubblica Ceca, partita di
qualificazione al Mondiale in
Canada che si giocherà giovedì a Novara
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MIRKO GRAZIANO
TORINO
Oggi il provino decisivo
per Barzagli: se non ce la fa è
pronto Caceres. Per il resto,
la formazione anti Verona
sembra fatta. Dunque, Buffon in porta, Bonucci e
Chiellini a completare il reparto difensivo, Pirlo in regia (ballottaggio con Marchisio), Vidal e Pogba interni, Lichtsteiner e Asamoah
sulle fasce, Tevez e Llorente
di punta. Quagliarella rischia la tribuna, è fra l’altro
fermo a 99 presenze con la
maglia della Juve.
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LAPRESSE
S
DAL NOSTRO INVIATO
gioiello bianconero. Ma in subordine è chiaro che una cessione a un super prezzo permetterebbe alla dirigenza juventina di pianificare il prossimo mercato estivo con
fondamenta importanti.
Tanto per dirne una, l’ingaggio di Osvaldo in prestito
nella sessione di mercato appena conclusasi va proprio in
questa direzione. Vale a dire
testare nei prossimi mesi un
attaccante di qualità che, poi,
andrebbe riscattato entro luglio per almeno 15 milioni di
euro. Né si dimentichi Fredy
Guarin. Con l’Inter ogni discorso è stato sospeso dopo le
polemiche per il mancato
scambio con Vucinic, ma è evidente il feeling bianconero per
il colombiano.
S
L’attaccante
Pablo
Daniel
Osvaldo, 28,
argentino
naturalizzato
italiano
Paul Pogba, 20
anni, francese,
centrocampista
della Juventus e
della Nazionale
francese. Veste la
maglia bianconera
dal 2012. Ha vinto
la medaglia d’oro
con l’Under 20
FORTE
Osvaldo
in panchina
«Juve, sei il
mio sogno»
Osvaldo e Vidal Panchina sicura, invece, per Osvaldo. «E’
un sogno essere qui, e voglio
conquistarmi la riconferma
per tanti anni. Conte è un fenomeno — ha detto l’italoargentino a JTV —. E’ preparatissimo e pretende molto, ma
i risultati si vedono». Il neoacquisto bianconero ha già in
testa un obiettivo. «Se vogliamo vincere lo scudetto dobbiamo battere il Verona, una
squadra con giocatori di qualità. Mi aspetto una grande
prestazione da parte loro. La
Roma? Ha dimostrato di essere davvero forte, gioca un
ottimo calcio ci farà sudare
fino alla fine». E da sudare ci
sarà anche per lo stesso Daniel Pablo Osvaldo, in concorrenza là davanti con Llorente soprattutto. «Abbiamo
un attacco importante —
continua —, e Fernando è
fortissimo. Tevez? Ho sempre tifato Boca, in Argentina pagavo il biglietto per
veder giocare Carlitos,
ora è fantastico essere un
suo compagno di squadra. I
miei idoli? Batistuta e Ronaldo, ho scelto il numero 18
perchè il 18 maggio è nato
mio figlio Gianluca». Così Vidal alla BBC: «Mi sento un
giocatore decisivo nel mio
ruolo, uno dei migliori al
mondo. E la Juve è la cosa
più bella che mi potesse capitare, gioco con calciatori eccezionali».
questo motivo la Juventus tiene duro, sa bene che la vetrina
brasiliana può rendere sempre più ricca l’asta per il talento sbarcato due estati fa a parametro zero dal Manchester
United e che ora fa gola alle
superpotenze del calcio europeo.
L’asta Il progetto juventino
di trattenere Pogba evidentemente deve fare i conti con
una situazione eccezionale.
Se il Psg è disposto a spendere
ben 70 milioni di euro e addirittura Raiola pensa a una
quotazione da 100 milioni, si
capisce bene come la società
bianconera deve soprattutto
avere l’accortezza di gestire
questa situazione con estrema
razionalità.
CONTRO IL VERONA
NAZIONALE DI CALCIO A CINQUE L’ULTIMO SUCCESSO DEGLI AZZURRI UNDICI ANNI FA
L’Italia sogna
il tetto d’Europa
contro la Russia
MARCO CALABRESI
Stefano Mammarella, 30 CASSELLA
I giocatori dell’Italia del
calcio a 11 (Bonucci, Pasqual,
El Shaarawy), ma anche Abete,
Malagò e Prandelli, hanno fatto il loro in bocca al lupo a quelli del calcio a 5. Dietro questi
14 ragazzi e al c.t. Roberto Menichelli, però, c’è l’Italia intera,
che vuole tornare sul tetto
d’Europa dopo 11 anni. Successe a Caserta, l’ultima e unica volta, nel 2003, e la Russia
oggi è ultimo ostacolo tra l’Italia e l’oro. Ci credono tutti,
compresi i 1.400 tifosi che avevano fatto richiesta di biglietti:
lo SportPaleis di Anversa, però,
è tutto esaurito (15mila posti).
Per tutti tranne Saad, che c’era
nel 2007 così come Menichelli
(era nello staff tecnico), sarà la
prima finale internazionale.
L’unico già diventato campione
d’Europa è Stefano Mammarella: ci riuscì nel 2011 con il
suo club, il Montesilvano, stasera cerca il bis contro il «collega» Gustavo, che gli ha tolto il
titolo di miglior portiere del
mondo dopo che l’abruzzese lo
aveva conquistato nel 2011 e
nel 2012. «Non sarà un incontro di boxe, ci sono due squadre – dice Mammarella –. Lui è
un grandissimo campione, ma
stasera voglio vincere io».
IN CAMPO (20.30, EUROSPORT)
ITALIA Mammarella, Ercolessi, Lima,
Romano, Leggiero, Honorio, De Luca,
Vampeta, Fortino, Merlim, Saad, Giasson, Murilo Ferreira, Miarelli. All. Menichelli
RUSSIA Gustavo, Lyskov, Sergeev, Kutuzov, Pula, Milovanov, Shayakhmetov,
Pereverzev, Eder Lima, Abramov, Robinho, Cirilo, Fukin, Poddubny. All. Skorovich
ARBITRI Gutierrez Lumbreras, Tomic e
Birkett
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16
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
SERIE A DOMANI LA SFIDA CAPITALE
Risultato finale
Avanti la Roma
1,95
Giallorossi in pole position
per la vittoria nel derby: il
secondo successo dopo
quello di settembre è bancato
a 1,95. Per la Lazio si sale a
3,80, il pareggio è a 3,40.
LA POLEMICA
Curve chiuse
«Norma perfetta
non ci sarà mai»
Il presidente federale Abete:
«Si parla delle sanzioni e si
tralasciano i comportamenti»
Under 2,5
v Muro Roma
identiKit
& CARRIERA
Quote bwin
KEVIN
STROOTMAN
Nato il
13/2/1990
a Ridderkerk
Punteggio “stretto”
1,80
Olanda
Ruolo
Centrocampista
Altezza
187 cm
Peso
78 kg
Le sue
squadre
Pronostico in bilico per
l’Under/Over. In lavagna vince
di un soffio l’esito basso
(meno di tre reti complessive
a 1,80), un risultato più
abbondante paga 1,90
Sparta
Rotterdam
Goal
Entrambe a segno
1,72
Lulic, 28 anni (LaPresse)
Gli ultimi due derby sono
finiti con una delle due
squadre a zero reti. Stavolta i
quotisti puntano sul Goal:
entrambe a segno valgono
1,72, il No Goal è a 2,00.
Primo tempo
Equilibrio al 45’
2,15
Roma favorita per il
risultato finale, ma almeno
per il primo tempo la lavagna
prevede equilibrio. Il
pareggio dopo 45 minuti è
avanti a 2,15.
Imprevisti da derby
Rischio rigore
2,85
Tre rigori sono stati dati
negli ultimi tre derby. Un
altro penalty si gioca a 2,85,
indipendentemente dalla
squadra a cui verrebbe
assegnato.
Verso la Champions
Garcia, che boom
1,02
Garcia, 49 anni (LaPresse)
Per lo scudetto sarà dura,
ma almeno la qualificazione
di Garcia in Champions
sembra certa, a 1,02.
Consulta
tutte le quote su
www.bwin.it
I tifosi della Roma senza curve per due partite
MAURIZIO GALDI
2007-2011
Presenze 72
Gol 8
allo United
«Strootman?
Si tratta solo
dai 40 in su»
No con provocazione giallorossa
a un’offerta inglese di 25 milioni
Garcia: «Kevin è una lavatrice»
ANDREA PUGLIESE
ROMA
Utrecht
«La norma perfetta non ci sarà mai, però
lo sforzo andrebbe fatto sui comportamenti». Il
presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, a
margine del Consiglio federale di ieri, torna
sulla chiusura «doppia» delle curve dell’Olimpico per le partite della Roma. Interviene dopo
aver già letto quanto detto dal presidente della
Lega di A, Maurizio Beretta («Questa idea di
punire il tutto per qualcuno evidentemente non
va bene, anzi, rischia di dare delle armi a piccole minoranze»).
Task force E Abete punta molto sul lavoro che
sta svolgendo la task force del Viminale di cui fa
parte il direttore generale della Figc, Antonello
Valentini: «La task force del Viminale è al lavoro
non solo per migliorare la qualità dei rapporti
con la tifoserie, ma anche per una possibile ulteriore segmentazione delle curve per cercare
di determinare una maggiore possibilità di individuazione dei responsabili. È senza dubbio
importante, doveroso e corretto salvaguardare
i tesserati, ma è cosa ben diversa far venire meno il principio della responsabilità oggettiva».
2011
Presenze 14
Gol 2
PSV Eindhoven
2011-2013
Presenze 62
Gol 7
In nazionale
dal 2011
Presenze 23
Gol 3
Roma
dal 2013
Presenze 19
Gol 5
Doppia chiusura Contestato da molti anche lo
«scivolamento della sanzione dalla Coppa Italia
al campionato. E Abete sottolinea: «Questo lo
vedranno gli organi competenti sia sulla base
delle norme vigenti sia sulla giurisprudenza conclude Abete - Non penso si tratti di un unico
caso. Sarà importante la valutazione della norma che viene fatta dall’organo di giustizia». Ma
ci sono i precedenti: su tutti la Supercoppa italiana, la Lazio ebbe una sanzione per quella finale e la sconto la prima giornata di campionato.
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Kevin Strootman, 23 anni,
esulta dopo il gol segnato
mercoledì scorso contro il
Napoli nella semifinale
d’andata di Coppa Italia ANSA
Venti milioni di sterline
più bonus, al cambio quasi 25
milioni di euro. È l’offerta che,
nel mercato appena concluso,
era pronto a mettere sul piatto
della bilancia il Manchester
United per avere subito Kevin
Strootman. «Per meno di 40
milioni non ci sediamo neanche», la risposta della Roma.
Sostanzialmente una provocazione, ma poi neanche tanto,
un modo netto per ribadire
l’assoluta incedibilità della «lavatrice» giallorossa (come l’ha
definito Rudi Garcia), uno a
cui dai i palloni difficili e li sa
rendere di colpo facili.
L’offerta Moyes, dunque, era
pronto a fare carte false per Kevin, il prototipo di giocatore di
cui ha bisogno il Manchester:
un centrocampista difensivo,
capace però di andare, attaccare e anche segnare (quest’anno
di gol ne ha fatti già 6, uno in
coppa e 5 in campionato, dove
è ad una sola rete dal suo record stagionale). Per questo
aveva contattato direttamente
Chiel Dekker, l’agente olandese di Strootman. «Kevin è molto felice alla Roma e la sua idea
e di starci a lungo — ha risposto Dekker — Si trova bene, il
club e la città gli piacciono».
Già, e anche Thara Pols, la sua
ragazza, si è ambientata alla
grande. Tra l’altro, Kevin oramai capisce sostanzialmente
bene l’italiano, anche se per
parlarlo in pubblico ha bisogno
di maggiore sicurezza. Nella
testa dell’olandese c’è però di
restare almeno un paio di stagioni alla Roma e crescere con
lei. Se poi, al termine di questi
due anni, la Roma avrà raggiunto standard europei, come
anche Kevin si augura, allora
non prenderà neanche in ipotesi l’idea di cambiare, altrimenti a 25-26 anni si sentirà
maturo per provare un’esperienza in un top club europeo.
Giovedì prossimo
compirà 24 anni,
vuole farsi un
regalo segnando
anche al derby
L’agente Dekker:
«Nella Capitale si
trova molto bene,
difficile che si
muova per un po’»
Pronto agli auguri Già, perché Kevin in campo gioca con
la serenità di un veterano, ma
QUI TRIGORIA 15 BABY A SCUOLA DA FRANCESCO
Totti: «Così si diventa leader di un gruppo»
(pug) A scuola da Totti,
con Francesco che ha fatto per
un po’ da maestro ai 15 giovani
della Nike Academy, talenti tra i
15 ed i 21 anni scelti in tutto il
mondo. «Il segreto per essere
leader di un gruppo? Non c’è,
forse l’unico è essere sempre a
disposizione di tutti - ha detto il
capitano giallorosso, che domani
giocherà il derby con la nuova
scarpa Nike - Io non sono uno di
tante parole, nello spogliatoio
parlo pochissimo, ma se c’è un
compagno che sta giù, una
parola in più per lui ce l’ho
sempre. E poi comprendere il
gruppo e rispettare il mister.
Ecco, il rispetto, fondamentale
soprattutto per i giovani: entrare
in punta dei piedi e poi prendere
tutto quel che si può». Poi
Francesco ha parlato della sua
vita nella Roma e per la Roma.
«Io ho avuto la fortuna di giocare
solo con una squadra e quello
che ho vinto a Roma vale più di
tutto il resto, perché Roma è una
città diversa da tutte le altre».
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TORNEO DI VIAREGGIO LA ROMA VINCE MA ESCE. PASSANO PALERMO, TORINO, ATALANTA E LIVORNO
Primavera giallorossa:
non basta Radonjic
«La Roma è una squadra
forte, che però ogni tanto si
addormenta». E poi magari,
come ieri, si sveglia troppo tardi. E le parole di Alberto De
Rossi a fine partita sono quanto mai opportune per una
squadra che mette sotto i colombiani dell’Envigado, rivelazione del Torneo di Viareggio, ma che nemmeno con la
vittoria riesce a qualificarsi alla fase successiva. Colpa dello
0-0 col Benfica e in quel primo
tempo sciagurato contro il Livorno: per passare oltre come
minimo gli amaranto avrebbero dovuto perdere coi portoghesi (e forse nemmeno sarebbe bastato, visto che passano
le due migliori seconde), è andata esattamente al contrario
e così per i giallorossi c’è pure
la beffa di tornare a casa battendo la capolista. De Rossi così ora pensa al campionato, si
concentra sugli altri due pezzi
da novanta che sta inserendo lì
davanti (Vestenicky e Berisha)
e si gode i progressi di Nemanja Radonjic. Il serbo a sinistra non si tiene e segna il primo gol giallorosso con un bel
diagonale mancino, il raddoppio ai colombiani lo infila di testa il centrale romeno Boldor,
che già nel primo tempo aveva
fatto palo.
Quelle che passano Passa il
Livorno, dunque, oltre alle
quattro prime: Palermo, Envigado, Torino e l’Atalanta di
Bangal. Ieri 3-2 in rimonta al
Club Guaranì e terzo gol in altrettante partite per il bomber
A
BABY
TALENTO
S
Nemanja
Radonjic,
classe 1996,
serbo,
attaccante
mancino: la
Roma l’ha
appena preso a
gennaio
del Mozambico. E il big match
del girone 2 premia sia Andeerlecht che Palermo: tutte e
due avevano battuto il Napoli
di misura, i rosaneri sarebbero
primi a causa della goleada più
ampia con l’Apia Leichhardt
(5-0 contro 3-0) ma il meccanismo delle migliori seconde
premia pure i campioni in carica. Che contro i rosanero fanno un primo tempo sparagnino, poi passano nella ripresa
con Mohamed Soumare (c’era
già l’anno scorso e si vide poco,
ora è tornato e ne ha già fatti
quattro) e si fanno rimontare
sull’1-1 al 4’ di recupero grazie
a un rigore di Malele. Oggi c’è
l’ultima tornata di gare della
prima fase, e occhio soprattutto al mischione del girone 7:
Empoli, Psv, Verona e Liac
New York hanno tutte una vittoria e una sconfitta. Vero, i veronesi alla prima hanno dato
un 10-2 agli yankees e quanto
a differenza reti un vantaggio
ce l’hanno, ma la suspense resta comunque.
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la guida
Colombiani k.o., ma primi
nel girone. Avanti l’Anderlecht
campione dell’anno scorso
IERI
GIRONE 1 Atalanta-Club Guaranì 3-2, NordsjaellandRappr. Serie D 2-1; classifica Atalanta 7, Nordsjaelland
5, Rappr. Serie D 3, Club Guaranì 1. GIRONE 2 Anderlecht-Palermo 1-1, Napoli-Apia Leichhardt 6-0; classifica
Palermo e Anderlecht 7, Napoli 3, Apia Lechhardt 0. GIRONE 3 Roma-Envigado 2-0, Benfica-Livorno 1-3; classifica Envigado e Livorno 6, Roma 4, Benfica 1. GIRONE
4 Stabaek-Siena 1-3, Torino-Santos Laguna 2-2; classifica Torino, Santos Laguna e Siena 5; Stabaek 0.
QUALIFICATE Atalanta, Palermo, Envigado, Torino, Anderlecht, Livorno.
OGGI ORE 15
GIRONE 5 Sampdoria-U17 Congo (a Sarzana), RijekaGenoa (a Chiavari); classifica Sampdoria 6, Rijeka e Genoa 3; U17 Congo 0. GIRONE 6 Lazio-Club Nacional (a
San Miniato), Belasica S.-Varese (a Lido di Camaiore);
classifica Club Nacional 4, Lazio e Varese 3, Belasica S.
1. GIRONE 7 Empoli-Liac New York (a Quarrata), Psv-Verona (a Viareggio); classifica Verona, Psv, Empoli e Liac
New York 3. GIRONE 8 Pakhtakor-Spezia (a La Spezia),
Parma-D. Brasil (a San Giuliano Terme); classifica Parma 6, D. Brasil, Pakhtakor 3, Spezia 0.
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
4 La Lazio sorride:
HA VINTO
2 SCUDETTI
S
Nazionale
Tedesco
Carriere
in 5 squadre
in fin dei conti ha pur sempre
soli 24 anni. Da compiere la
prossima settimana, giovedì
esattamente, il modo perfetto
per farsi gli auguri anticipati
già domani, nel derby, od eventualmente mercoledì sera, nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, a Napoli. Del resto, a
lui Garcia non rinuncia mai e
non lo farà neanche con la Lazio, ci mancherebbe altro. È
troppo importante Kevin nella
lettura delle linee di passaggio
in fase difensiva e nella fase di
transizione, quando c’è da ribaltare l’azione da difensiva in
offensiva. Uno degli aspetti su
cui Garcia vuole costruire la
partite di domani, uno dei segreti con cui punta a vincerla.
Pagina «nazi» E poi chissà,
magari per regalo la Roma sarà
riuscita finalmente anche a far
chiudere la pagina facebook
«Gioventù strootmaniana», dove l’immagine di Kevin è associata a contenuti a nazisti (ci
sono delle sue foto con cappello da gerarca, baffetto alla Hitler e svastiche al braccio). Una
pagina (con oltre 13mila
«like»)che si definisce «satirica», ma che sia alla Roma sia
allo stesso Kevin non piace per
niente. A Trigoria sono mesi
che provano (invano) a farla
chiudere, magari per il suo
compleanno ci penseranno
proprio i gestori della pagina
stessa a fargli un bel regalo...
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Miro Klose è
nato a Opole
(Polonia) il 5
giugno del 1978.
E’ stato
naturalizzato
tedesco da
piccolo e ha
iniziato la
carriera
nell’Homburg
Nel 1999 è
acquistato dal
Kaiserslaut
ern dove
rimane fino al
2004 e
ottenendo la
prima
convocazione in
nazionale. Klose
passa poi al
Werder
Brema dove
vince una Coppa
nazionale. Nel
2006 è il
capocannoniere
al Mondiale. Nel
2007 passa al
Bayern
Monaco:
vince due
scudetti e 5
Coppe nazionali.
Nel 2011
l’approdo alla
Lazio (a
parametro zero)
con cui vince la
Coppa Italia
2013
Klose giallo risolto
non salta il derby
Ieri il tedesco è volato in Germania per un consulto
medico: può giocare. Dopo la squalifica, riecco Mauri
DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO CIERI
FORMELLO (Roma)
Dov’è Klose? L’interrogativo, ieri, ha fatto il giro della
Roma laziale. Accompagnato
da una comprensibile e crescente apprensione. Perché
l’assenza del Totem tedesco al
penultimo allenamento prima
del derby non poteva non gettare nel panico l’intero mondo
biancoceleste. Normale, visto
che in questa Lazio Klose è più
che mai l’uomo-derby. Specie
ora che Hernanes non c’è più
(ma il Profeta non dimentica
la sua ex squadra: «domenica
Roma sarà biancoceleste», ha
twittato ieri).
Allarme rientrato Klose non
c’era, dunque, ieri a Formello.
Ma ci sarà oggi per la rifinitura
e, soprattutto, ci sarà domani
all’Olimpico. Questo il messaggio filtrato dal quartier generale biancoceleste nel tardo
pomeriggio. Allarme rientrato, quindi, anche se qualche
dubbio resta. La versione ufficiale parla di un’assenza per
un permesso concordato da
tempo. Motivazione che suona un po’ strana a 48 ore dal
derby. E infatti la versione uf-
ficiosa è un’altra. Klose ha fatto un blitz a Monaco di Baviera per un rapido consulto dal
suo ortopedico di fiducia. Oggetto del controllo quella spalla che si lussò a novembre e
che, di tanto in tanto, continua a dargli fastidio. Come ha
rivelato lo stesso Reja domenica scorsa a Verona. Il consulto
Miro Klose, 35
anni, è alla
Lazio
dall’estate
2011. Finora in
questo
campionato
ha segnato
cinque reti
LA GAZZETTA DELLO SPORT
è comunque andato bene, di
qui il giustificato ottimismo
sulla presenza dell’attaccante
domani contro la Roma.
Ultimo derby, anzi no Per Klose sarà il settimo derby. Il suo
bilancio nelle stracittadine è
decisamente positivo: quattro
vittorie, un pareggio e una
sconfitta. Con due gol realizzati (che diventano tre segnati
alla Roma, compreso quello
che fece ai giallorossi con il
Bayern in Champions). Numeri che ne fanno un uomo-derby. Etichetta che, peraltro, si
meritò già alla prima stracittadina disputata. Che regalò alla
Lazio con la famosa rete realizzata a dodici secondi dal
termine. A un derby, quello
del 26 maggio scorso, è anche
legato il ricordo più bello della
sua avventura laziale. Visto
che gli ha regalato la prima
coppa italiana dopo i sette trofei conquistati in Germania
con Bayern e Werder. Finora
non ha saltato neppure un
derby, Miro. Non salterà neppure quello di domani. Che
potrebbe essere l’ultimo per
lui, visto che il suo contratto
scade a giugno. Un’eventualità - che quello di domani sia
l’ultimo derby - che per Klose
sembrava scontata fino a non
molto tempo fa. Lo scenario è
però cambiato nelle ultime
settimane. Il tedesco, a sorpresa, sta valutando la possibilità di prolungare di una stagione la sua permanenza in
biancoceleste. E giocare quindi altri derby. Se ne riparlerà,
adesso conta solo il derby di
domani. Nel quale si rivedrà
dopo otto mesi di assenza anche Stefano Mauri. «Finalmente posso tornare a fare ciò
che amo: giocare a calcio. Non
vedo l’ora», ha fatto sapere ieri
il capitano.
FERRARI
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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17
18
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
SERIE A CRISI NERAZZURRA
LE PAROLE DI KOVAC DOPO LE FRASI DELL’ALLENATORE INTERISTA A TORINO
Il c.t. croato attacca Mazzarri
«Troppe critiche per Kovacic»
MILANO
«Kovacic ha soltanto 19 anni, è giovane e ha ancora molto da
imparare. Non ho nulla nei confronti di un allenatore che vuole
aiutarlo, ma in partite come quelle contro la Juventus sono i giocatori più esperti a doversi prendere
delle responsabilità, non un
19enne». Il messaggio senza giri
di parole a Walter Mazzarri lo
lancia Nico Kovac, commissario
tecnico della Croazia.
Critiche non normali A costo
di andare contro un collega, il selezionatore si espone per difendere Mateo Kovacic, protagonista di
una stagione fin qui non all’altezza delle aspettative. Un attacco a
Mazzarri per come sta gestendo il
baby centrocampista, pagato
quasi 15 milioni nel gennaio scorso. «Io da Mateo mi aspetto grandi cose, è normale che sbagli vista
l’età - aggiunge Kovac in riferimento alle parole del tecnico nerazzurro dopo la partita con la Juventus -. Non è normale però criticarlo così. Ho visto giocare l’Inter, la sua posizione di classifica
non dipende solo da Mateo».
Frasi e urla Ma cosa era successo allo Juventus Stadium? Che
nella conferenza post gara Mazzarri aveva mandato due messaggi ben precisi al talentino croato.
Numero uno: «Mi scoccia come
abbiamo preso il secondo e terzo
gol. Il primo può capitare, anche
se un ragazzo (appunto Kovacic,
ndr.) si dimentica di Lichtsteiner...». Numero due: «Pirlo era
troppo libero? Ci doveva andare
qualcuno, ma ci andava poco, faticava: su Pirlo doveva uscire Kovacic». Il tutto condito dalle urla e
rimproveri che nello spogliatoio
erano sì per tutto il gruppo, ma
anche con riferimenti specifici al
giovane. Vedremo se e come oggi
Mazzarri - che non vuole certo fare di Mateo un capro espiatorio risponderà a Kovac. Ma stando alle prove settimanali, un utilizzo
dal 1’ di Kovacic domani col Sassuolo sembra comunque improbabile.
lu.tai.
21
le gare di Kovacic
In campionato il croato ha
giocato titolare solo 7 volte.
Non ha ancora mai segnato
MATEO KOVACIC
CENTROCAMPISTA INTER
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA WALTEREVOLUTION
Da Samuel a Guarin: Inter con 5 cambi?
Il tecnico e un ribaltone mai visto: sicuro Hernanes, forse D’Ambrosio e Milito con Palacio
DA UNA DOMENICA ALL’ALTRA
COSÌ CONTRO LA JUVE (3-5-1-1)
HANDANOVIC
CAMPAGNARO ROLANDO JUAN JESUS
JONATHAN
KOVACIC
KUZMANOVIC
NAGATOMO
TAIDER
ALVAREZ
PALACIO
COSÌ CONTRO IL SASSUOLO? (3-5-2)
HANDANOVIC
ROLANDO
D’AMBROSIO
SAMUEL
JUAN JESUS
KUZMANOVIC
NAGATOMO
GUARIN
HERNANES
PALACIO
MILITO
50% D’Ambrosio
100% Samuel
100% Guarin, 100% Hernanes
70% Milito
50% Jonathan: un dubbio fino
all’ultimo sulla fascia destra
100% Rolando, 50% a testa
per Campagnaro e Juan Jesus
In mezzo al campo, Kuzmanovic (55%) e Taider (45%) si giocano
un posto al centro, fra il colombiano e il neo acquisto brasiliano
Il favorito al fianco di Palacio
Botta ha il 20%, Kovacic 10%
il condizionale, relativo ai cinque nuovi ingressi, è d’obbligo: forse mai come stavolta
Mazzarri si è portato dietro fino all’ultimo dubbi di formazione sui quali vuole riflettere
fino in fondo. Almeno fino a
dopo la rifinitura di oggi pomeriggio, visto che ieri il lavoro tattico è stato ridotto quasi
a zero, con la squadra di nuovo costretta a lavorare all’interno della tensostruttura.
Davvero sicuri di un posto
sembrano solo in sette: Handanovic, Samuel, Rolando,
Nagatomo, Hernanes, Guarin
e Palacio. Dunque cinque possibili novità, ma anche almeno
quattro dubbi da sciogliere.
Difesa Rolando, il migliore
allo Juventus Stadium, è la
certezza, ma in base agli allenamenti settimanali sembra
esserlo anche Samuel, che
tornerebbe titolare in campionato dopo tre mesi (ultima
Inter-Livorno del 9 novembre, ma ha giocato dal 1’ anche in Coppa Italia, a Udine
un mese fa). Il ballottaggio è
fra Campagnaro e Juan Jesus,
forse leggermente favorito il
brasiliano date le caratteristiche di Berardi: se gioca lui,
Samuel sta in mezzo con Rolando sul centrodestra; se
gioca l’argentino, Rolando
confermato in mezzo con Samuel sul centrosinistra.
GDS
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA ELEFANTE
APPIANO GENTILE (Como)
Per cambiare rotta, Walter Mazzarri cambia l’Inter. e
Forse (molto) più del solito:
addirittura cinque uomini rispetto alla gara contro la Juve.
Mai successo, da quando è all’Inter. Al massimo, da una
partita all’altra, fece quattro
variazioni di formazione fra
Inter-Fiorentina e Cagliari-Inter. Per il resto: due volte tre
cambi, dieci volte due cambi,
cinque volte un cambio e tre
volte (la prima proprio dopo
la gara con la Juve e prima del
Sassuolo) nessun cambio. Ma
in contemporanea con
Esterni Il dubbio riguarda la
fascia destra: a sinistra si va
verso l’ottava gara consecutiva di Nagatomo. Chance più o
meno identiche per Jonathan
e il neo acquisto D’Ambrosio.
Il primo, da un po’ in calo di
rendimento, ha recuperato
qualche posizione con gli ultimi allenamenti, però Mazzarri è molto tentato di lanciare
subito l’ex granata, non ancora al top della condizione, ma
garanzia di forza fisica e entusiasmo. Unica incognita: il debutto a San Siro in una gara
così delicata.
Centrocampo Le due mezzali saranno anche una delle
chiavi della gara dell’Inter: alla qualità, forza fisica, capacità di inserimento e propensione al tiro di Guarin e Hernanes, Mazzarri affida il compito
di aumentare la pericolosità
offensiva dell’Inter, allo stesso
tempo senza isolare troppo i
due uomini d’attacco. Fra il
colombiano e il brasiliano starà uno fra Kuzmanovic e Taider, a Torino entrambi in campo, ai fianchi di Kovacic. Scegliendo il serbo, Mazzarri priviligerebbe più il palleggio e la
capacità di impostazione, lasciando dunque più libertà
sotto questo punto di vista a
Hernanes; con il franco-algerino, il tecnico punterebbe ad
avere un po’ più di copertura e
dunque di protezione per la
difesa.
Attacco Palacio è la certezza, Milito al suo fianco (come
contro Genoa e Catania) la soluzione al momento più probabile. Ma Mazzarri potrebbe
anche stupire promuovendo
titolare (dopo quattro ingressi
consecutivi nella ripresa) Botta, che anche in settimana ha
confermato progressi di condizione. Più improbabile, ma
da non escludere, Kovacic in
versione trequartista, alle
spalle del Trenza come già in
più occasioni.
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SABATO 8 FEBBRAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
19
SERIE A CRISI NERAZZURRA
Non entreranno nuovi soci
Thohir avrà il 56% dell’Inter
Rileva le quote di Roeslani e pensa a Montali. Moratti: «Non soffriamo per il mio addio»
LUCA TAIDELLI
@LucaTaidelli
MILANO
Nessun nuovo azionista.
Sarà lo stesso Erick Thohir a rilevare il 14% delle quote Inter che
saranno liberate dal socio Roslan Roeslani, alle prese con un
ammanco di 175 milioni di dollari con la Bumi, azienda del ramo carbone.
Su due fronti Il presidente da
solo arriverà quindi ad avere il
56% del pacchetto interista e per
farlo sarà costretto ad un ulteriore sforzo economico. Ma non cederà le proprie quote nel DC United. Come spiegato nel seguente
EX INTERISTA
Julio Cesar
va a Toronto
col Mondiale
nel mirino
Julio Cesar, 34 anni ACTION IMAGES
MAURICIO CANNONE
RIO DE JANEIRO
Né Italia, né Brasile.
Nemmeno l’Inghilterra. Julio
Cesar si sta accordando con il
Toronto per giocare nella Mls
(la lega americana di cui fanno parte anche club canadesi). Il principale obiettivo dell’ex interista è mantenersi in
attività per garantirsi il Mondiale in Brasile. Martedì, il ct
Luiz Felipe Scolari diramerà la
lista per il test del 5 marzo col
Sudafrica, ultimo impegno
prima della convocazione ufficiale per il torneo iridato in
casa. Scolari, fin dall’anno
scorso, aveva detto che l’ex interista era il suo uomo di fiducia in porta. E con lui ha vinto
la Confederations da titolare.
Debutto Il portiere deve ancora stabilire la lunghezza del
contratto con Toronto. Arriva
in prestito dal Qpr, dove non
c’era più spazio per lui. Secondo le ultimi voci di mercato, il
Gremio negli ultimi giorni
aveva fatto un tentativo con
l’ex interista. Si tratta dello
stesso club che a fine anno
aveva mandato via l’ex rossonero Dida.
Bradley Il Toronto si sta rinforzando in vista della nuova
stagione, in cui debutterà il 15
marzo contro il Seattle Sounders. Una delle altre novità
della squadra canadese è l’ex
romanista Michael Bradley,
centrocampista della nazionale statunitense.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
comunicato, diffuso ieri: «DC
United che FC Internazionale
fanno parte del mio “portfolio” e
sono concentrato nel portare in
alto entrambi i club».
Settimana calda Thohir anticiperà il suo ritorno a Milano al
20 febbraio e ripartirà il 26. Vedrà dunque Inter-Cagliari (il
23), guiderà il Cda in cui verrà
nominato un nuovo consigliere
al posto di Roeslani - molto probabilmente un asiatico - e farcirà la sua agenda di incontri con
le varie branche della società.
Oltre all’individuazione del responsabile della comunicazione
che dovrà occuparsi dello sviluppo di tutta l’area digitale, sa-
rà l’occasione per definire l’uscita di Marco Branca, che ha sì ricevuto la lettera in cui l’Inter comunica che non intende più
avvalersi delle sue prestazioni,
ma che ha un contratto a tempo
indeterminato e quindi pretende una buonuscita, per la quale
va ancora trovata un’intesa. Al
nodo Branca è legato anche
quello dei nuovi quadri dirigenziali: lo statuto del club impedisce di assumere un d.t. se non è
uscito il precedente. L’idea di
Thohir è quella di arrivare a fine
stagione senza sostituire Branca, ma al più tardi a giugno
qualcosa nell’area tecnica e
sportiva dovrà cambiare per forza.
Le altre ipotesi Le ipotesi sono fondamentalmente tre, di cui
due interne. La prima pista porta
alla promozione dell’attuale d.s.
Piero Ausilio (e poi andrebbero
definite le funzioni di uomo
mercato); la seconda a Javier
Zanetti, che avrà un ruolo ancora da definire: dirigenziale o di
rappresentanza? Al capitano
non spiacerebbe certo diventare
il tramite tra squadra e società.
Ma l’opzione più probabile porta
a un uomo nuovo e sarebbero in
ascesa le quotazioni di Giampaolo Montali, attualmente libero
dopo le esperienze con Roma e
Juve.
Moratti Intanto dalla Russia
ha parlato Massimo Moratti.
«Thohir sta facendo bene, è appassionato - ha detto il presidente onorario -. Quest’anno soffriamo, ma non certo perché sono
andato via io. Se mi manca l’Inter? Non ho ancora avuto il tempo di rendermene conto, in fondo sono sempre lì però mi sforzo
di non essere invadente perché
questo è il mio nuovo ruolo».
Erick Thohir, 43 anni LAPRESSE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MALTEMPO E DETTAGLI
Oggi allenamento
a San Siro: come
a inizio stagione...
Le gocce (di pioggia)
che hanno fatto traboccare il
vaso. Da tempo gli
allenamenti alla Pinetina, e
dunque il lavoro pro rapidità e
brillantezza, sono
condizionati dal maltempo.
Ieri, la decisione già ipotizzata
da giorni: oggi pomeriggio la
squadra si allenerà a San
Siro. Scelta fatta anche per
favorire i nuovi Hernanes e
D’Ambrosio e lavorare meglio
sul campo, con più attenzione
ai dettagli, in particolare i
calci piazzati. Con una
suggestione sullo sfondo: a
inizio stagione Mazzarri fece
conferenza stampa prepartita
e allenamento a San Siro per
due volte e arrivarono due
vittorie (Cittadella e Genoa):
non è vero, ma ci credo...
20
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
SERIE A MERCATO
«Ciao Bologna
è stato bello»
Diamanti saluta
e va in Cina
Accordo nella notte con il Guangzhou
di Lippi. Al club 6,9 milioni di euro, al
giocatore triennale da 4 miliioni più bonus
Alessandro Diamanti, 30, con la nuova maglia del Guangzhou GZEVERGRANDEFC
«Felice di iniziare
con la famiglia
questa avventura:
nuova esperienza
di vita»
ALESSANDRO DIAMANTI
ATTACCANTE GUANGZHOU
ANDREA TOSI
BOLOGNA
«Sono contento di poter
iniziare insieme alla mia famiglia questa nuova avventura e
esperienza di vita. Ringrazio
tutta la società: il presidente
che ha capito la mia scelta, ii
compagni, il mister, lo staff,
tutti i dipendenti e soprattutto
la città di Bologna che in 2 anni
mi ha fatto sentire importante
in campo e fuori». E’ l’1.45 di
ieri quando una nota dell’Ansa
diffonde il saluto di Alino Diamanti al Bologna e al calcio italiano. Dopo una lunga riunione tenuta a Roma tra il presidente Guaraldi, l’agente Puccinelli, fiduciario del giocatore,
il mediatore Lippi jr e il presidente del Guangzhou, la firma
del passaggio di Diamanti al
club cinese arriva in nottata. E’
l’epilogo di una trattativa iniziata a metà gennaio, stoppata
dopo un primo accordo per la
mancanza di garanzie sui pagamenti e riavviata 3 giorni fa
complice l’uscita pubblica di
Guaraldi che svelava la volontà del suo capitano di andare
in Cina il cui mercato è ancora
aperto. Alla fine Guaraldi ottiene i soldi che voleva, il sunto
è 9 milioni tra risparmio sull’ingaggio, e la plusvalenza
(oltre 2 milioni) e il cash effettivo (6.9 milioni) che il Bologna incassa in una unica soluzione. Diamanti avrà un triennale sui 4 milioni a stagione
più bonus.
Spalle al muro Diamanti ora
è libero raggiungere Lippi che
lo ha voluto fortemente. Domani volerà a Marbella, in
Spagna, dove fa base il Guangzhou per la preparazione. Alino voleva questa esperienza,
ma dopo il 31 gennaio si era
messo il cuore in pace. E’ stato
Guaraldi a spingerlo a Canton
svelando le pressioni dei cinesi
e la voglia del capitano di assecondarle. A quel punto Diamanti si è sentito con le spalle
al muro e facile bersaglio dei
tifosi. La cessione è diventata
perciò inevitabile anche perché conveniva a tutti. Per la
cronaca, è il terzo capitano dopo Di Vaio e Portanova a lasciare Bologna nel giro di 18 mesi.
Questa continua diaspora dei
pezzi migliori è lo specchio
della crisi del Bologna. L’addio
di Diamanti innesca un effetto
domino su squadra, club e tifoseria. Senza Alino, tocca a Perez la fascia di capitano mentre
Ballardini deve inventarsi un
sistema di gioco diverso. Intanto l’ultimo acquisto Ibson è
disponibile per la trasferta di
Torino. La dirigenza ne esce
più spaccata: Guaraldi ha fatto
tutto da solo, senza ascoltare il
digì Zanzi e gli altri soci che volevano trattenere l’azzurro temendo la caduta in B. Ma alcuni sono usciti comunque allo
scoperto, come Futuro Rossoblù che raccoglie le categorie
professionali di Bologna. Con
un comunicato durissimo,
chiede le dimissioni di tutti i
dirigenti e il passaggio delle
quote sociali a soggetti più capaci e solidi. Il richiamo all’ex
presidente Massimo Zanetti è
molto forte. Infine i tifosi: oggi
è prevista una manifestazione
di sostegno alla squadra ma il
clima è pesante. Gli ultrà contestano Guaraldi, i forum attaccano anche Diamanti.
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Cellino: è fatta
per il Leeds
Ma il Cagliari
è in stand-by
Il 75% del club inglese è del patron.La
vendita della squadra sarda è in fase di
stallo. E Tabanelli può tornare in Italia
Massimo Cellino, 57 anni, proprietario del Cagliari dal 1992 ANSA
Il centrocampista
non è stato ancora
tesserato:
è messo ai margini
da McDermott
ANDREA TABANELLI
CENTROCAMPISTA
MARIO FRONGIA
ASSEMNI (Cagliari)
Sul filo che unisce Cagliari-Miami-Leeds continuano a registrarsi sorprese. Da un lato, è
maturata una nitida frenata sulle ipotesi di vendita del Cagliari.
Dall’altro, il Leeds United ha ufficializzato sul proprio sito la
cessione del 75 per cento delle
azioni a una società di Massimo
Cellino. La Eleonora Sport Ltd. è
dunque proprietaria di maggioranza della società che milita in
Championship. Il 25 per cento
rimane al gruppo che deteneva
l’intero pacchetto, la Gfh Capital
(Bahrein). Confermati anche il
presidente Nooruddin e l’amministratore delegato, Haigh. L’assetto va ora approvato dalla Federazione inglese. Cellino mer-
coledì sarà a Leeds per incontrare i dirigenti della Fa. Di fatto
dopo aver tentato di prendere
nel 2010 il West Ham, è in sella a
una società britannica. Il Leeds
conferma anche la bontà dell’offerta sarda: progetto, competenze nel mondo del calcio e solvibilità hanno convinto i venditori. E anche i dubbi su etica e probità sportiva stanno sfumando.
Infatti, per i problemi con la giustizia di eventuali acquirenti, si
tiene conto delle condanne passate in giudicato: l’inchiesta sull’Is Arenas Stadium di Quartu,
che ha visto Cellino in carcere
accusato di falso e tentato peculato, non è ancora chiusa. Mentre i vecchi guai con la giustizia
pesano solo se le condanne risalgono agli ultimi 10 anni. L’imprenditore ha avuto problemi
nel 2001. Dunque, via libera. Ma
al Leeds c’è il caso Tabanelli. Sul
giocatore c’è il veto della federazione inglese. Inoltre la mezzala, presa e inviata dal Cagliari
nello Yorkshire, subisce una sorta di mobbing: McDermott lo fa
allenare in solitudine. L’ex Cesena potrebbe tornare in Italia e
mettersi a disposizione di Lopez.
Cagliari in vendita Cellino da
Miami spariglia le carte. La vendita del Cagliari è in stallo. E le
trattative con gli emissari dell’emiro Al Thani e della Qatar
Foundation, proprietaria del
PSG? Un pour parler. Incluso il
presunto 98 per cento (pari a
circa 50 di milioni di euro) agli
arabi e il 2 alla famiglia Cellino.
Lo stesso film riguarderebbe le
avance di un gruppo americano
legato alla General Electric. Il
patron non commenta. Gli resta
la frustrazione per la questione
stadio: «Sono un illuso, non c’è
spazio per me. Devo cedere:
avevo un sogno, far crescere la
squadra della mia terra, dotarla
di uno stadio moderno e divertire i sardi. Non ci sono riuscito».
Al di là delle tecniche dilatorie e
dei bluff, il pressing dei pretendenti pare essersi arenato anche
per la mancanza di un impianto
di proprietà e a norma. «Spero
che chi compra abbia dall’amministrazione risposte migliori
di quelle che ho avuto io ». Intanto il sindaco di Cagliari Zedda ammette di aver avuto richiesta di informazioni da tre gruppi
esteri. Una cosa è certo: Cellino
vuole gettare la spugna. E riprendere la corsa in Inghilterra.
E’ passata un’era dall’acquisto
del club per 16 miliardi dalla famiglia Orrù: «Fino a ieri non sapevo cosa fosse un pallone«, disse alla firma. Era il giugno del
‘92.
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TRA PRESENTE E FUTURO
Maxi Lopez k.o.: ora Eder o Okaka
La Samp vuole blindare Sinisa
FILIPPO GRIMALDI
GENOVA
E il bomber del derby si
fermò. Almeno due settimane di
stop per Maxi Lopez, finito k.o.
in allenamento giovedì scorso:
«Infrazione al terzo dito del
piede destro», la diagnosi per
l’argentino, che verrà ora
monitorato dal professor
Claudio Mazzola, consulente
ortopedico di fiducia del club
blucerchiato, il quale avrà il
compito di ridurre al massimo i
tempi di recupero.
Le alternative Contro il Cagliari,
Mihajlovic è a un bivio: lanciare
dall’inizio come prima punta
Okaka, oppure spostare
nuovamente in avanti Eder,
dando spazio alle sue spalle al
vecchio tridente formato da
Gabbiadini, Krsticic e Soriano,
con Obiang dal primo minuto in
mediana al fianco di Palombo.
Maxi Lopez, 29 anni LAPRESSE
Plebiscito Sinisa Capitoloallenatore: la Samp guarda al
domani ed eserciterà di sicuro
l’opzione a suo favore per
rinnovare il contratto del tecnico
serbo (vincolato per ora sino a
fine stagione) sino al 30 giugno
2015. Tutto questo per bloccare
le voci di un ritorno di fiamma
della Serbia per il suo ex c.t. e di
un corteggiamento interista.
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SABATO 8 FEBBRAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
21
SERIE A
LA GUIDA
23
ª
GIORNATA
CLASSIFICA
SQUADRE
PUNTI
JUVENTUS
59
ROMA
50
NAPOLI
44
FIORENTINA 41
VERONA
35
INTER
33
TORINO
33
PARMA
32
LAZIO
31
MILAN
29
GENOA
27
ATALANTA
27
SAMPDORIA 25
CAGLIARI
24
UDINESE
23
CHIEVO
18
BOLOGNA
18
LIVORNO
17
SASSUOLO
17
CATANIA
15
G
22
21
22
22
22
22
22
21
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
PARTITE
V N
19 2
15 5
13 5
12 5
11 2
8 9
8 9
8 8
8 7
7 8
7 6
8 3
6 7
5 9
7 2
4 6
3 9
4 5
4 5
3 6
P
1
1
4
5
9
5
5
5
7
7
9
11
9
8
13
12
10
13
13
13
RETI
F S
54 16
45 11
44 26
40 24
37 35
39 27
35 28
32 27
29 29
35 32
23 28
24 30
26 32
21 31
22 32
16 29
20 38
22 40
23 48
16 40
CHAMPIONS PRELIMINARI CHAMPIONS
EUROPA LEAGUE RETROCESSIONE
FIORENTINA (3-5-1-1) UDINESE
ATALANTA (4-4-1-1) CHIEVO
OGGI Ore 18 ARBITRO Guida (2-0)
1
(3-5-1-1) NAPOLI
(3-5-2) MILAN
OGGI Ore 18 ARBITRO Banti (1-2)
OGGI Ore 20.45 ARB. Massa (2-1)
22 SCUFFET
NETO
3
2
DIAKITÈ G.RODRIGUEZ
(4-2-3-1) TORINO
(4-2-3-1) BOLOGNA
15
SAVIC
ANDERSON
BORJA VALERO
11
88
7
20
66
PIZARRO
VARGAS
CUADRADO
72
32
ILICIC
MATRI
DENIS
MORALEZ
19
11
CARMONA
RAIMONDI
10
17
21
77
CIGARINI
BONAVENTURA
LUCCHINI
BENALOUANE
27
3
2
29
STENDARDO
DEL GROSSO
75
HEURTAUX
5
DANILO
PEREYRA
LAZZARI
8
37
7
21
34
BADU
GABRIEL SILVA
BASTA
70
10
MAICOSUEL
DI NATALE
PALOSCHI
THÉRÉAU
43
77
L. RIGONI
SARDO
DRAMÈ
93
27
17
56
9
HETEMAJ
BENTIVOGLIO
12
CESAR
5
CANINI
47 CONSIGLI
DOMANI Ore 12.30 ARB. Irrati (2-1)
25 REINA
11
DOMIZZI
2
BERNARDINI
1 PUGGIONI
19
MAKSIMOVIC
BALOTELLI 45
TAARABT
23
ESSIEN
15
DE JONG
34
EMANUELSON MEXES RAMI DE SCIGLIO
28
5
13
2
32 ABBIATI
25
GLIK
DOMANI Ore 15 ARB. Orsato (0-2)
1 BERISHA
24
MORETTI
BASHA
FARNERUD
36
4
20
8
17
VIVES
S. MASIELLO
DARMIAN
11
CERCI
9 HIGUAIN
KAKA’
22
(4-3-3)
(4-3-3)
30 PADELLI
11
21
33
31
MAGGIO FERNANDEZ ALBIOL GHOULAM
88
8
JORGINHO
INLER
7
17
15
HAMSIK
CALLEJON
MERTENS
ROBINHO
7
(3-5-2) LAZIO
(3-5-2) ROMA
9
IMMOBILE
CRISTALDO
99
MORLEO
3
4
KRHIN
21
CHERUBIN
BIANCHI
9
PEREZ
GARICS
15
8
19
CHRISTODOULOPOULOS
14
NATALI
5
ANTONSSON
39
CAVANDA
20
BIAVA
3
DIAS
26
RADU
15
24
GONZALEZ LEDESMA
19
LULIC
87
CANDREVA
11
KLOSE
14
KEITA
27
GERVINHO
10
TOTTI
24
FLORENZI
6
16
STROOTMAN DE ROSSI
35
5
TOROSIDIS CASTAN
1 CURCI
15
PJANIC
17
13
BENATIA MAICON
26 DE SANCTIS
PANCHINA 25 Rosati, 12 Lupatelli, 4
Roncaglia, 5 Compper, 8 Bakic, 23
Pasqual, 14 Mati Fernandez, 17 Joaquin,
30 Matos, 27 Wolski.
ALLENATORE Montella
BALLOTT. nessuno. SQUAL. nessuno
DIFFIDATI Compper, Pizarro, Borja
Valero. INDISP. Hegazi, Gomez, Rossi,
Tomovic, Ambrosini, Aquilani, Rebic.
PANCHINA 30 Kelava, 4 Naldo, 6
Bubnjic, 27 Widmer, 19 Douglas, 18
Jadson, 14 Mlinar, 20 Yebda, 32 Bruno
Fernandes, 94 Zielinski, 17 Nico Lopez, 9
Muriel. ALL Guidolin. BALL. DomizziBubnjic 55-45%, Basta-Widmer 55-45.
SQUAL. Allan (1), Pinzi (1). DIFFIDATI
Heurtaux, Badu, Domizzi, Lazzari, Danilo,
Pereyra. INDISPONIBILI Brkic, Neuton.
PANCHINA 1 Rafael, 15 Colombo, 3
Uvini, 5 Britos, 85 Behrami, 20
Dzemaili, 22 Radosevic, 13 Bariti, 19
Pandev, 24 Insigne, 91 Zapata.
ALL. Benitez. BALLOTTAGGI HasmikInsigne 60-40%. SQUALIFICATI
nessuno. DIFFIDATI Albiol, Callejon,
Pandev, Inler, Higuain, Jorginho.
INDISP. Mesto, Zuniga, Reveillere
PANCHINA 23 L. Gomis, 32 Berni, 2
Rodriguez, 5 Bovo, 29 Vesovic, 26
Pasquale, 27 Kurtic, 77 Tachtsidis, 7 El
Kaddouri, 69 Meggiorini, 10 Barreto, 16
Larrondo. ALLENATORE Ventura.
BALLOTTAGGI Basha-El Kaddouri 6040%. SQUALIFICATI Gillet (16/08/2014).
DIFFIDATI Cerci, Glik, Immobile, Kurtic,
Maksimovic e Padelli. INDISP. Gazzi.
PANCHINA 22 Marchetti,
95 Strakosha, 2 Ciani, 27 Cana,
85 Novaretti, 23 Onazi, 17 Pereirinha,
6 Mauri, 21 Kakuta, 7 F.Anderson,
34 Perea. ALLENATORE Reja.
BALLOTTAGGI Gonzalez-Onazi 60-40
%. SQUALIFICATI Biglia (1). DIFFIDATI
Cavanda. INDISPONIBILI Alfaro,
Ederson, Konko, Postiga.
PANCHINA 37 Sportiello, 33 Yepes, 28
Brivio, 93 Nica, 5 Giorgi, 8 Migliaccio,
90 Kone, 23 Brienza, 44 Cazzola, 20
Estigarribia, 9 Bentancourt, 91 De Luca.
ALLENATORE Colantuono.
BALLOTTAGGI Del Grosso-Brivio 5545% Lucchini–Yepes 55-45%.
SQUALIF. nessuno. DIFFIDATI Denis.
INDISPONIBILI Bellini, Livaja, Baselli.
PANCHINA 25 Agazzi, 18 Squizzi, 33
Rubin, 4 Dos Santos, 24 Mbaye, 6
Kupisz, 7 Lazarevic, 23 Guarente, 39
Stoian, 31 Pellissier, 10 Obinna.
ALL. Corini. BALL. BentivoglioGuarente 55-45%, Paloschi-Obinna 6040%. SQUAL. Radovanovic (1), Frey (1).
DIFFIDATI. Hetemaj, Dainelli, Cesar,
Canini. INDISPONIB. Paredes, Dainelli.
PANCHINA 1 Amelia, 59 Gabriel,
20 Abate, 81 Zaccardo, 26 Silvestre,
21 Constant, 16 Poli, 18 Montolivo,
4 Muntari, 8 Saponara, 11 Pazzini,
37 Petagna. ALL. Seedorf. BALL.
Emanuelson-Abate 80-20%, KakàSaponara 60-40%. SQUAL. Bonera (1).
DIFF. De Sciglio, Muntari, Poli. IND. El
Shaarawy, Cristante, Birsa, Zapata, Honda.
PANCHINA 32 Stojanovic, 16 Malagoli,
6 Sørensen, 22 Mantovani, 75 Crespo,
13 Laxalt, 11 Friberg, 20 Ibson, 88
Paponi. ALLENATORE Ballardini.
BALLOTTAGGI Krhin-Friberg 70-30%.
SQUALIFICATI Kone e Moscardelli (1).
DIFFIDATI Krhin, Morleo, Perez.
INDISPONIBILI Cech, Della Rocca,
Pazienza, Acquafresca.
PANCHINA 1 Lobont, 28 Skorupski, 33
Jedvaj, 20 Bastos, 46 Romagnoli, 2
Toloi, 11 Taddei, 44 Nainggolan, 8 Ljajic,
22 Destro, 94 F. Ricci, 97 Battaglia.
ALLENATORE Garcia. BALLOTTAGGI
Pjanic-Nainggolan 55-45%, TorosidisBastos 80-20%. SQUALIFICATI
nessuno. DIFFIDATI Maicon, Pjanic,
Florenzi. INDISPONIB. Balzaretti, Dodò.
1
1.45
1
1.80
1
1.95
1
1.65
1
3.75
X
4.00
2
7.50
X
3.35
2
4.65
X
3.50
2
3.75
X
3.50
2
5.50
X
3.35
2
2.00
PROSSIMO TURNO
Venerdì 14 febbraio, ore 20.45
MILAN-BOLOGNA (3-3)
Sabato 15 febbraio, ore 20.45
FIORENTINA-INTER (1-2)
Domenica 16 febbraio, ore 15
CATANIA-LAZIO Ore 12.30 (1-3)
ATALANTA-PARMA (3-4)
CAGLIARI-LIVORNO (1-1)
GENOA-UDINESE (0-1)
JUVENTUS-CHIEVO (2-1)
SASSUOLO-NAPOLI (1-1)
ROMA-SAMPDORIA Ore 20.45 (2-0)
Lunedì 17 febbraio, ore 20.45
VERONA-TORINO (2-2)
LIVORNO
GENOA
(5-3-2) PARMA
(3-4-3) CATANIA
DOMANI h 15 ARB. Gervasoni (0-0)
CECCHERINI
CODA
2
17
23
85
7
EMERSON
PICCINI
CASTELLINI
24
BENASSI
10
LUCI
9
PAULINHO
19
GRECO
20
EMEGHARA
2
CASSANI
1 DA COSTA
29
6
PALETTA LUCARELLI
GARGANO
PAROLO
7
5
32
16
18
MARCHIONNI
GOBBI
BIABIANY
11
AMAURI
1 PERIN
14 RETI Rossi (5, Fiorentina).
12 RETI Berardi (5, Sassuolo).
11 RETI Tevez (1) e Vidal (2, Juventus); Immobile
(Torino).
10 RETI Palacio (Inter); Higuain (4, Napoli); Cerci (5)
e Toni (Verona).
9 RETI Denis (1, Atalanta); Gilardino (4, Genoa);
Llorente (Juventus); Balotelli (2, Milan); Callejon
(Napoli); Eder (3, Sampdoria).
8 RETI Paulinho (1 Livorno).
7 RETI Candreva (4, Lazio); Jorginho (Napoli; 7 con 5
rig. nel Verona); Cassano (Parma); Gabbiadini (Samp).
DOMANI Ore 15 ARBITRO Roca (2-2)
83 MIRANTE
ANTONELLI GILARDINO KONATE
13
11
77
MARCATORI
DOMANI h 15 ARB. Giacomelli (0-0)
1 BARDI
BERTOLACCI
DE CEGLIE
29
27
91
3
MATUZALEM
ANTONINI
MARCHESE BURDISSO DE MAIO
15
8
4
Giuseppe Rossi, 27 anni
(3-5-2) SAMPDORIA (4-2-3-1) VERONA
(3-5-2) CAGLIARI
(4-3-1-2) JUVENTUS
99
CASSANO
11
GABBIADINI
51
PINILLA
LODI
PERUZZI
BIRAGHI
33
10
2
4
15
RINAUDO
ALMIRON
3
SPOLLI
17
PALOMBO
14
OBIANG
10
KRSTICIC
21
SORIANO
23 EDER
BARRIENTOS BERGESSIO
27
9
5
ROLIN
29
28
3
19
DE SILVESTRI GASTALDELLO COSTA REGINI
14
BELLUSCI
27
VECINO
9
SAU
7
COSSU
5
CONTI
20
EKDAL
29
13
15
24
MURRU ASTORI ROSSETTINI PERICO
25 AVRAMOV
21 ANDUJAR
(4-3-3) INTER
(3-5-2) SASSUOLO
DOMANI Ore 15 ARB. Doveri (1-2)
1 RAFAEL
MORAS
AGOSTINI
29
18
25
33
MARQUES
CACCIATORE
2
5
10
ROMULO
DONATI HALLFREDSSON
15
ITURBE
9
TONI
21
GOMEZ
LLORENTE
14
ASAMOAH
22
6
POGBA
TEVEZ
10
PIRLO
21
3
19
CHIELLINI BONUCCI
1
DOMANI h 20.45 ARB. Peruzzo (7-0)
1 HANDANOVIC
35
ROLANDO
25
SAMUEL
4
CACERES
5
JUAN JESUS
GUARIN
HERNANES
35
13
17
88
55
D’AMBROSIO KUZMANOVIC NAGATOMO
8
22
PALACIO
MILITO
83
FLORO FLORES
LICHTSTEINER
26
23
VIDAL
(3-5-2)
(3-5-2)
25
BERARDI
BRIGHI
BIONDINI
3
16
45
22
87
LONGHI
CHIBSAH
ROSI
6
28
20
ARIAUDO CANNAVARO BIANCO
79 PEGOLO
BUFFON
PANCHINA 22 Anania, 37 Aldegani 27
Biagianti, 29 Borja, 14 Mosquera, 33
Valentini, 77 Rinaudo, 11 Mesbah, 21
Belfodil, 41 Duncan, 33 Valentini.
ALL. Di Carlo. BALLOTTAGGI CodaRinaudo 70-30%, Piccini-Mesbah 6040%. SQUALIFICATI Mbaye (1).
DIFFIDATI Emeghara, Luci, Paulinho.
INDISPONIBILI Siligardi (25 giorni).
PANCHINA 91 Bajza, 1 Pavarini, 35
Rossini, 19 Felipe, 3 Molinaro, 8
Galloppa, 23 Schelotto, 30 Acquah, 24
Munari, 26 Mauri, 10 Pozzi, 17 Palladino.
ALL. Donadoni. BALLOTTAGGI
Biabiany-Schelotto 55-45%, BiabianyAcquah 55-45%. SQUALIFICATI
nessuno. DIFFIDATI Acquah, Pozzi.
INDISPONIBILI Obi e Vergara.
PANCHINA 30 Fiorillo, 13 Berardi, 4
Salamon, 6 M. Rodriguez, 44 Fornasier,
5 Renan, 15 Wszolek, 22 Bjarnason, 12
Sansone, 77 Sestu, 9 Okaka.
ALLENATORE Mihajlovic.
BALL. Costa-Salamon 60-40%.
SQUALIFICATI Mustafi (1).
DIFFIDATI Costa, Wszolek, Sestu.
INDISPONIBILI Maxi Lopez, Mustafi.
PANCHINA 12 Nicolas, 6 Albertazzi, 23
Gonzalez, 4 Pillud, 30 Donadel, 14
Cirigliano, 26 Sala, 7 Marquinho, 6
Martinho, 11 Jankovic, 8 Cacia.
ALL. Mandorlini. BALL. AgostiniAlbertazzi 80-20%, Donati-Cirigliano
60-40%. SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Maietta, Romulo, Donadel,
Iturbe, Toni. INDISPONIBILI Maietta.
PANCHINA 30 Carrizo, 12 Castellazzi,
2 Jonathan, 6 Andreolli, 23 Ranocchia,
14 Campagnaro, 4 Zanetti, 10 Kovacic, 16
Mudingayi, 21 Taider, 9 Icardi, 20 Botta.
ALL. Mazzarri. BALLOTT. Juan JesusCampagnaro 55-45%, D’AmbrosioJonathan 55-45, Kuzmanovic-Taider 55-45.
SQUALIFIC. nessuno. DIFFID. Alvarez,
Nagatomo, Taider. IND. Cambiasso, Alvarez
PANCHINA 53 Bizzarri, 95 Albertoni,
90 Portanova, 20 Vrsaljko, 21 Motta, 69
Sturaro, 14 Cofie, 79 Cabral, 26
Centurion, 10 Sculli, 18 Fetfatzidis, 16
Calaiò. ALL. Gasperini. BALLOTTAGGI
Konate-Fetfatzidis 60-40%, De MaioPortanova 60-40%. SQUAL. nessuno.
DIFFIDATI Antonelli, Bertolacci, Cofie.
INDIS. Kucka, Gamberini, Donnarumma.
PANCHINA 35 Ficara, 6 Legrottaglie,
22 Alvarez, 24 Gyomber, 33 Capuano,
13 Izco, 8 Plasil, 18 Monzon, 11 Leto, 19
Castro, 26 Keko, 35 Fedato. ALL.
Maran. BALLOTTAGGI Biraghi-Alvarez
60-40%, Rinaudo-Izco 60-40%
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Castro, Biraghi, Legrottaglie.
INDISPONIBILI Frison.
PANCHINA 1 Silvestri, 34 Del Fabro, 3
Bastrini, 16 Eriksson, 22 Cabrera, 32
Adryan, 10 Ibraimi, 18 Nené.
ALLENATORE Lopez.
BALLOTTAGGI Vecino-Eriksson 6040%; Pinilla–Nenè 70-30%;
SQUALIFICATI Dessena (1).
DIFFIDATI Pisano.
INDISPONIBILI Pisano, Ibarbo.
PANCHINA 1 Buffon, 34 Rubinho, 15
Barzagli, 5 Ogbonna, 13 Peluso, 33 Isla,
8 Marchisio, 7 Pepe, 20 Padoin, 10
Giovinco, 18 Osvaldo, 9 Vucinic.
ALLENATORE Conte. BALLOTTAGGI
Pirlo-Marchisio 60-40%. CareresBarzagli 65-35%. SQUALIFICATI
nessuno. DIFFIDATI Tevez, Vidal e
Pogba. INDISPONIBILI nessuno.
PANCHINA 1 Pomini, 99 Polito, 2 Pucino,
21 Manfredini, 24 Gazzola, 7 Missiroli, 8
Marrone, 86 Ziegler, 10 Zaza, 70 Farias,
17 Sansone, 9 Floccari. ALL. Malesani.
BALL. Floro Flores-Floccari 55-45%,
Bianco-Manfredini 60-40%. SQUAL.
Mendes (1). DIFF. Biondini, Manfredini,
Pegolo, Rosi. IND. Masucci, Terranova,
Acerbi, Alexe, Magnanelli, Antei.
1
2.40
1
1.57
1
2.10
1
8.50
1
1.35
X
3.10
2
3.00
X
3.75
2
6.00
X
3.15
2
3.60
X
4.25
2
1.40
X
4.50
2
9.00
22
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
IL CALCIO CHE
la scheda
A CURA DI MARCO IARIA
Dal 1992 è il direttore sportivo del Chievo.
Il suo nome è legato indissolubilmente al miracolo della squadra di un quartiere di Verona partita dalla C1 e capace di rivaleggiare con le big
della Serie A, ma ora invischiata nella lotta per
non retrocedere. Ecco Giovanni Sartori, intervistato dai tifosi.
GIOVANNI SARTORI
56 ANNI
D.S. CHIEVO
Nato a Lodi il 31 marzo
1957, ha fatto il calciatore
negli anni Settanta e
Ottanta vestendo pure la
maglia del Milan e vincendo
lo scudetto 1979. Chiude la
carriera al Chievo, dove
diventa vice allenatore e,
poi, direttore sportivo.
Perché si sono preferiti prestiti “secchi” ad
acquisti in questa sessione di mercato? (da
Amedeo)
«Come strategia societaria preferiamo il prestito di giocatori per poter avere il tempo di valutarli un anno e poi eventualmente riscattarli.
Quando siamo fortemente convinti cerchiamo
di acquisire almeno la comproprietà. È normale
anche che il nostro mercato è condizionato dal
budget».
IL MIRACOLO Nel 1992 il
neo presidente Luca
Campedelli si fa affiancare
proprio da Sartori. Inizia così il
connubio che porta il Chievo
dalla C1 alla A. Il d.s., con un
budget limitato, si rende
protagonista di una serie di
colpi di mercato, da Corradi a
Perrotta. È il Chievo dei
miracoli che raggiunge l’apice
con Delneri in panchina con il
quinto posto nel massimo
campionato nel 2001-02. Il
Chievo scende in B nel 2007 e
risale subito senza però
ripetere gli exploit del passato.
Squadre come il Sassuolo si sono rinforzate
molto bene. Visto che hanno preso un Paolo
Cannavaro che anche se non più giovane è dotato di buona esperienza, come mai il Chievo
Si era pensato
a Cannavaro ma
niente accordo
Miccoli? Abbiamo
già Pellissier
SUL MERCATO DI GENNAIO
CANNAVARO CI INTERESSAVA
non ha pensato di prenderlo? E non avrebbe fatto comodo un giocatore come Miccoli almeno fino a giugno? (da Fabio Dionisi)
«Abbiamo pensato anche a Cannavaro. Dico
di più: abbiamo anche parlato con il suo procuratore ma non c’erano i presupposti economici
per poterlo portare al Chievo. Un giocatore come Miccoli noi ce l’abbiamo già in casa ed è Sergio Pellissier».
Considero positivamente le operazioni di
mercato di gennaio ma qualche perplessità sullo scambio dei portieri con il Cagliari mi è rimasta. Perché è stato concesso al Cagliari il diritto
di riscatto di Silvestri visto che si sapeva già
che Agazzi a giugno sarebbe passato a Milan?
(da Duca56)
«L’acquisto di Agazzi ha avuto la logica di cercare di rinforzarsi nel settore portieri, fermo restando che qualora Silvestri dovesse essere riscattato dal Cagliari, dietro abbiamo giovani
portieri altrettanto bravi come Seculin, Viotti e
Provedel».
Vorrei avere notizie sul caso Berisha. Non
aveva firmato contratto con il Chievo da gennaio 2014? Non ci sono state conseguenze a seguito del tesseramento con la Lazio? (da truefly1970)
«Berisha effettivamente aveva firmato un
contratto con noi a decorrere da gennaio 2014,
dopo è successo tutto quello che ormai tutti sanno ed è andato alla Lazio. L’analisi di quanto è
successo sta andando avanti nelle sedi opportune».
Vorrei sapere se Agazzi ha firmato solo per 6
mesi e se Dramé rinnoverà o andrà in scadenza.
(da manuel.peron.7)
«Agazzi ha firmato per 6 mesi e quest’estate
sarà libero di andare dove riterrà più opportuno. Dramé è in scadenza, siamo in trattativa per
cercare di rinnovare e speriamo di tenerlo con
noi».
«In A è difficile
lanciare i giovani
Il Chievo ci prova»
Il d.s. Sartori: «Quest’anno non sta andando
come speravamo. In giro abbiamo tanti talenti»
SU WWW.GAZZETTA.IT
Fate le domande
al n.1 della Samp
Edoardo Garrone
La prossima settimana tocca a Edoardo
Garrone, presidente della Sampdoria, essere
intervistato dai tifosi nell’ambito dell’iniziativa «Il
calcio che vogliamo». Domande sulla gestione
societaria della Samp ma anche sul calcio
italiano. Potete scriverle entrando nella
community della Sampdoria sul sito della
Gazzetta: http://gazzaspace.gazzetta.it/
community/group/details-2249-Sampdoria.action.
L’intervista al n.1 blucerchiato verrà pubblicata
sabato prossimo sulla Gazzetta.
Nell’ultimo anno qualcosa non è andato nel
verso giusto: mi riferisco al fatto che calciatori
come Lazarevic e Acosty non siano stati mai impiegati da Sannino, e anche ora con Corini non
trovino la possibilità di giocare. (da Simone e da
cardi.chievo)
«In effetti noi quest’anno abbiamo puntato su
tanti giovani ma l’approccio alla Serie A non è
stato così facile come tutti noi ci aspettavamo e
alla fine, come succede spesso in Italia, la necessità di dover mantenere la categoria ti porta a
puntare a giocatori esperti».
Visto che la Primavera di quest’anno è ottima,
vedremo qualche elemento stabilmente in prima squadra in un futuro prossimo? Non converrebbe cercare di costruirseli in casa i buoni giocatori anziché comprarli? (da md68)
«Certo che è molto più conveniente costruirseli in casa. È quello che il Chievo cerca di fare,
ma non è facile perché statisticamente pochissimi ragazzi da un settore giovanile arrivano alla
Che cosa capiterebbe a una società in crisi e
con pochi soldi come il Chievo se malauguratamente dovesse retrocedere? (da Clivense91)
«Non è detto che la retrocessione sarebbe sinonimo di fine ma sicuramente creerebbe difficoltà perché soprattutto per le società piccole la
retrocessione è una disgrazia economica. Il paracadute sarebbe una linfa per poter provare a
risalire subito in serie A come abbiamo fatto nel
2007».
Vista la soffocante vicinanza dell’Hellas Verona, non sarebbe il caso di separare nettamente le due realtà, anche cambiando i colori societari? (da AmeliePoulain)
«Dalla fine degli anni Cinquanta i nostri colo-
«
Perrotta, Corradi,
Legrottaglie e
Marazzina
le mie migliori
operazioni
SUL CHIEVO DEI MIRACOLI
I COLPI DI MERCATO
ri sono questi. Si tratta di tre quarti della storia
del Chievo. Ritengo corretto proseguire con
questi colori, sempre cercando di consolidare la
nostra immagine e identità».
C’è qualche speranza di vedere giocare in
prima squadra qualche giocatore della primavera come Da Silva? (da Matteo)
«A parte Da Silva ci sono anche Djiby e Sowe,
che stanno giocando nella Juve Stabia, Farias al
Sassuolo, Manfrin a Modena, Bellomo appena
passato allo Spezia, Sbaffo alla Reggina e Cisotti
nel Latina. Speriamo di vederli tutti presto protagonisti con la maglia del Chievo».
Quale pensa sia stata la sua migliore operazione di mercato sia in entrata che in uscita? (da
Matteo)
«Le migliori operazioni di mercato sia in entrata che in uscita sono tutte legate al Chievo
allenato da Delneri nel primo anno di Perrotta,
Corradi, Legrottaglie, Marazzina: quello è stato
il momento migliore per la valorizzazione dei
nostri giocatori».
Quali sono le competenze e i percorsi professionali tipici della carriera di un d.s.? È strettamente necessario aver avuto una carriera
sportiva per poi accedere a ruoli dirigenziali?
(da Mvb)
«Non è strettamente necessario anche se avere avuto un passato nel mondo del calcio ti aiuta
a capire meglio le situazioni, ad avere un buon
rapporto con i giocatori, con gli allenatori, i procuratori e in generale con tutto il sistema calcio.
Le competenze di un direttore dipendono da come è strutturata una società. In linea di massima
nelle grandi società ci sono vari settori: amministrativo, gestionale, di segreteria. Il direttore
sportivo ha principalmente competenze sull’area tecnica».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le dirette Sky dei Giochi Olimpici Sochi 2014 con la qualità della reteTIM.
Dal Super-G al Super-4G.
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«
prima squadra in A. Il campionato di A è difficilissimo e spesso esclude quasi automaticamente
il lancio di giovani. Si punta sempre sul giocatore pronto per arrivare al raggiungimento di
squadra. Comunque il nostro obiettivo è lanciare più che qualche Primavera – dove il salto di
età è notevole – quei giovani giocatori che da
fuori hanno già maturato uno o due campionati
di B».
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
milanInter
meno male che non ha a disposizione Honda,
E
altrimenti Seedorf avrebbe avuto la forte tentazione di schierare stasera a Napoli un Milan di
trequartisti. Buono, anzi ottimo, quando in possesso di palla. Ma quando ce l’hanno gli avversari?
Eh sì la rivoluzione di gioco e di mentalità portata
dal giovane tecnico olandese contiene parecchi
«ma». E’ comunque un segnale di carattere: voglio
costruire il mio ciclo con l’idea fissa di produrre
spettacolo e gol.
Ci vorrebbero undici campioni, però: arriveranno? Al San Paolo daremo un’occhiata più approfondita sulle condizioni di efficienza atletica
di Essien, che campione lo è (basta rivedere il suo
l’EDITORIALE
curriculum) e capiremo qualcosina di più su Taarabt, che sarà bravissimo come garantiscono gli
addetti ai lavori ma necessita di un periodo di ambientamento durante il quale sarà per forza catalogato fra gli oggetti misteriosi.
Nel frattempo bisogna annotare, dolenti, lo stato di difficoltà in cui si ritrova Montolivo, un azzurro sicuro del Mondiale, che fra Essien e De
Jong rischia di vedere poco il campo: nel modulo
Seedorf c’è posto per due mediani. E allora il
«Monto» dovrebbe trasformarsi in trequartista
(un altro...) per stare dietro a Balotelli, il che non
è esattamente il suo mestiere, ma un adattamento. Al quale stasera l’allenatore potrebbe ricorrere
laVignetta
I GIOCHI DI PUTIN
L’OLIMPIADE DI TUTTI
se Kakà (recuperato in extremis) non dovesse superare l’ultimo provino. Prandelli cosa ne pensa?
Anche Mazzarri sta preparando per domani sera grandi novità, ma col Sassuolo in casa rischia
assai meno di quello spericolato di un Seedorf.
Hernanes, Botta, D’Ambrosio: l’Inter pensa di aver
fatto il possibile per garantirsi l’Europa... C’è fame
di ripresa sulle due sponde del Naviglio. Nerazzurri e rossoneri ripartono dai rinforzi invernali
per invertire una stagione fin qui assai deludente.
Le tifoserie fremono, molti giocatori rischiano
forte: andiamo a vedere cosa viene fuori da questa
prima tappa del nuovo corso milanese.
Palazzo di vetro
di
RUGGIERO PALOMBO
Malagò vs Barelli
e pareri pro-veritate:
uno tira l’altro...
TwitTwit
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
giuri (in apertura, il quinto cerchio luminoso
non si materializza), ha inaugurato ieri l’avventura di Sochi 2014. Finalmente - a Dio piacendo
- da oggi si parlerà anche di gare e di atleti, di
trionfi e di emozioni. Perché sinora di questa
ventiduesima Olimpiade della neve si è discusso
all’infinito per motivi talvolta nobilissimi, altre
volte inconfessabili, ma tutti distanti anni luce
dallo sport e dai suoi valori.
Non è la prima volta che la politica turba la
quiete olimpica, e non sarà l’ultima. Solo gli ingenui possono pensare che i Giochi si iscrivano
nello spazio onirico dell’armonia universale.
Ogni due anni, estate e inverno, raccontano il
nostro tempo e le sue contraddizioni diventando un capitolo spesso fondamentale della grande Storia. Ma conviene a tutti preservarne lo
spirito perché è dono, magia, simbolo, speranza, patrimonio al di sopra delle parti, e funziona
proprio nelle relazioni tra i popoli più di mille
risoluzioni dell’Onu.
Per questo non siamo tra coloro che augurano
a Vladimir Putin di perdere la sua scommessa
planetaria. Anzi la Gazzetta confida che questa
bizzarra Olimpiade invernale tra mare e terra
costata uno sproposito - tra i 40 e i 50 miliardi di
euro, più di Pechino, il doppio di Londra - si concluda in modo spettacolare e senza incidenti com’è cominciata. Al di là di un certo disfattismo
di maniera che ha preso di mira rubinetti, sanitari, tendaggi e stanze d’albergo, occorre ammettere che la macchina organizzativa funziona
bene. Stadi e piste impeccabili, collegamenti
puntuali, un apparato di sicurezza insospettabilmente lieve e cortese nonostante la sua enormità.
Ciò detto non si può tacere ciò che sta dietro
al palcoscenico scintillante e ai fuochi artificiali
dello stadio Fisht. Un groviglio inestricabile di
affari, corruzione e volontà di potenza che trova
in Putin il regista e l’interprete perfetto. In sintesi, cominciando da Sochi: è davvero un bel posto, una sorta di Montecarlo sul Mar Nero. Gli
stanziamenti per i Giochi hanno prodotto una
spettacolare speculazione edilizia ad uso dello
zar, che già ci veniva in vacanza (come Stalin del
resto), e dei suoi sodali, testimoniata dai molti
cantieri ancora aperti e da alcuni vistosi disastri
ambientali.
Sochi è un diamante ma anche una spina
piantata nel cuore del Caucaso. Una volta, la zo-
na era abitata dagli adighi, meglio noti come circassi, uomini e donne di mitica bellezza sgomberati e sterminati nell’Ottocento dagli eserciti
di Mosca. La loro vicenda è un affluente, e non
secondario, di un fiume di sangue che bagna da
secoli la regione. Dagli zar all’Unione Sovietica
sino alla Russia attuale, la «pacificazione» dei
popoli del Caucaso ha generato rivolte, lutti infiniti e rigurgiti brutali di terrorismo di cui gli
estremisti ceceni sono solo gli attori più recenti.
Nel Caucaso si incrociano Oriente ed Occidente,
le rotte del petrolio e quelle delle armi. E proprio lì il nuovo sovrano del Cremlino ha organizzato la sua apoteosi. L’equivalente della foto di
un cacciatore che calca lo stivale sulla testa della
preda. Immagine recapitata al mondo insieme
ad alcune odiose leggi omofobe e liberticide per
testimoniare che nel Putin dei primi anni, dialogante almeno in politica estera, come in una matrioska ce n’era un altro deciso a riaffermare la
potenza e l’alterità della grande madre Russia.
Proprio sulla questione dell’omofobia e delle
libertà d’espressione si sono concentrate le polemiche degli ultimi mesi. Sacrosanto ma riduttivo. La discriminazione di genere, anche nello
sport, è un problema cruciale e va debellato: il
nostro prossimo Candido Cannavò Day sarà dedicato proprio ad una campagna contro l’omofobia nello sport. Ma ravvisiamo una certa frettolosa ipocrisia nella condanna universale della
nuova morale putiniana. All’Occidente, sfilare
in divisa arcobaleno costa meno che esprimersi
sui genocidi caucasici. Letta, si è detto, avrebbe
fatto meglio a restare a casa come Obama e la
Merkel. Non sono d’accordo: il presidente del
consiglio dev’essere vicino allo sport italiano e
ai suoi ideali, e non è un peccato se nel frattempo getta le basi per la candidatura di Roma
2024. Non è certo la sua presenza che aggiungerà o toglierà nulla al malfermo monumento che
Putin ha eretto a se stesso sulle rive del Mar Nero.
Per fortuna, già da oggi potremo occuparci di
sport con una superba squadra di inviati, molte
pagine speciali e un’ampia copertura web. Ci sono subito Zoeggeler e Fischnaller da seguire, un
vertiginoso tuffo a 150 all’ora nel colatoio ghiacciato dello slittino. Domani mattina appuntamento con Innerhofer e gli altri di Italjet sulla
stupenda pista della discesa. Poi la Kostner, la
Fontana, Pittin e tutti gli altri azzurri che, dal
fondo allo snowboard, onoreranno l’ovazione
con cui il pubblico di Sochi li ha accolti. Da novant’anni, lo spirito universale dei Giochi sulla
neve non cancella ma rende più lievi le umane
controversie regalandoci passione e vittorie indimenticabili. Speriamo sia così anche stavolta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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DI VALERIO MARINI
ice Malagò che «se uno è
D
sereno e ha fatto tutto per
bene, non vedo perché debba
na cerimonia fastosa, colossale esibizione
U
son et lumière di potenza geopolitica con
qualche vena pacchiana e un intoppo da scon-
23
SCOCCA L’ORA DEI NUOVI ARRIVATI
SEEDORF E MAZZARRI PER RIPARTIRE
di NICOLA CECERE
di ANDREA MONTI
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SALVATORE SANZO
Campione di scherma: ritirato
@Sochi2014: ci siamo quasi! In
bocca al lupo ai nostri toscani in
gara (e non solo) #Sochi @Olympics
@sanzo_toti
MARIA SHARAPOVA
Campionessa di tennis
Incredibile atmosfera per
l’#OpeningCeremony. Abbiamo
aspettato molti anni per questo
momento # Sochi2014
@MariaSharapova
ALDO MONTANO
Olimpionico di scherma
Apertura Giochi Olimpici Sochi2014!
In bocca al lupo a tutti gli atleti
italiani!!Tutti in piedi a tifare ITALIA
@aldomontano0586
MAURO BERRUTO
C.t. della nazione di pallavolo
Sochi 2014.La parte artistica
con S.Basilio ha più colori
della divisa della Germania e
del google doodle di oggi!
@mauroberruto
MAURIZIO FELUGO
Azzurro di pallanuoto
Inizia Sochi2014 e non posso
non pensare a london2012.
@MaurizioFelugo
reagire sopra le righe». Dimenticando che il Paolo Barelli cui
allude, che mostra «sorpresa e
incredulità» e dà mandato ai
suoi legali di tutelare l’immagine della Federnuoto, viene accusato nientemeno che di truffa aggravata. Non da figure
terze, ma dallo stesso Coni che
Malagò presiede.
Dice ancora Malagò che «il
nostro è un Paese strano: molti
si lamentano del fatto che uno
non esercita il proprio ruolo,
poi quando lo fa a qualcuno
non va bene lo stesso». E qui allude a se stesso e il ragionamento, tra pareri pro-veritate e
atti dovuti, non fa una piega. E
tuttavia, viene da domandarsi
perché tutta questa fretta, questi pareri e questa necessità
stavolta di andare diritti alla
Procura della Repubblica. Per
la federazione italiana sport
equestri, che ha un buco di bilancio stimato tra i sei e i sette
milioni di euro attribuito per
larghissima parte all’ex presidente Paulgross non è successo
altrettanto, niente pareri limitandosi il Coni al commissariamento post elezione della Dallari. Nemmeno quello, all’Hockey e Pattinaggio, dove il presidente Aracu è stato
condannato in primo grado a 4
anni per concussione relativa
alla Sanitopoli abruzzese e dove qualche pasticcetto contabile investe pure la federazione.
Due pesi e due misure? Malagò dice di no e, anche se dubitare è lecito, merita di essere
creduto. Al pari di Petrucci e
Pagnozzi, gli allora vertici di
Coni Servizi che curarono nell’aprile 2013 la transazione da
1,5 milioni di euro con la Federnuoto, e che affermano di
ignorare l’esistenza di quei 2,1
milioni che almeno in parte
per gli stessi capitoli di spesa
(piscina olimpica del Foro e
dintorni) Barelli aveva in precedenza incassato dal Mef. E
merita di essere creduto infine
lo stesso Barelli, che conferma
come su quel tavolo non si parlò mai di quei soldi, che erano
però presenti nei bilanci federnuoto degli anni precedenti,
voce «contributi statali». Bastava trovarli.
Breve riassunto: si chiama
legge-mancia quella che nel
marzo 2005 distribuisce per gli
anni a venire a destra e a manca (più a destra che a manca)
un bel po’ di quattrini. 200 milioni di euro, 2,1 dei quali se li
cucca Barelli, che a quei tempi
(e lo sarà per cinque anni) è vicecapogruppo di Forza Italia al
Senato. Nella successiva estate
Roma ottiene i Mondiali di
nuoto 2009, Barelli e Malagò,
che presiede comitato promotore e poi organizzatore, festeggiano insieme prima di vivere i successivi quattro anni
da separati in casa. Sono le stagioni in cui quei 2,1 milioni di
euro, insieme a tanti altri quattrini, non ultimi quelli per una
faraonica cerimonia di inaugurazione, vengono spesi nel nome di Roma 2009. Un’avventura Comune-Federnuoto-Comitato che finirà con molti onori
e l’onere di un disavanzo di circa 10 milioni di euro, e non
c’entrano le centinaia di milioni buttati per il celebre e mai
completato impianto di Tor
Vergata con le vele di Calatrava
care a Veltroni e le decine di
milioni dilapidati per più o meno improbabili piscine collaterali dalla Grandi Eventi di Bertolaso, Anemone e Balducci,
ora a processo.
Questo è il contesto. Più che
sulla relazione Befera, che sottolinea come i conti della Federnuoto sono in ordine ma c’è
l’anomalia di quelle spese che
riappaiono sul tavolo della
transazione a distanza di anni,
tutto si muove sul parere proveritate (la storia del Coni ne è
piena, dai tempi di Onesti e
Gattai) dell’avvocato Tognozzi. E’ lui, e per ora soltanto lui,
che ci vede dentro l’ipotesi di
truffa aggravata, da cui il passaggio delle carte (atto dovuto,
naturalmente) alla Procura di
Roma che ieri ha aperto un fascicolo «contro ignoti», nelle
mani del sostituto procuratore
Roberto Felici (quello del processo Grandi Eventi). Ma si sa
come vanno certe cose: un parere pro-veritate tira l’altro e a
quanto è dato sapere Barelli sta
per schierare l’artiglieria pesante...
«I panni più o meno sporchi
si lavano in famiglia mai in piscina». Questa battuta cliccata
sul nostro cellulare non è di
uno degli avversari (pochi) che
Malagò ha attualmente in Consiglio Nazionale. Ma proviene
da uno dei suoi (tanti) convinti
sostenitori e riassume il disagio con cui una buona parte del
mondo dello sport italiano e
dello stesso Foro Italico vive
questa vicenda. Al termine della quale, truffa o non truffa,
qualcuno finirà col farsi male.
Un vero peccato. Anche perché, non trattandosi di soldi
«spariti», Malagò e Coni Servizi, che hanno i cordoni della
borsa, avevano ben altre e meno aggressive strade per farsi
restituire l’eventuale maltolto.
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24
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
25
MONDO
La sfida di Hazard
«Diventerò come
Messi e Ronaldo»
Il belga del Chelsea è il miglior interprete del
calcio di Mourinho: «Lui mi ha trasformato»
Nella sfida ad alto contenuto
stellare di lunedì scorso sul
campo del Manchester City,
Hazard ha brillato più di tutti e
il giorno dopo i 9 in pagella raccolti su giornali importanti come Guardian e Times sono stati un tributo doveroso all’uomo
che non ha deciso la gara – merito ricaduto sulle spalle di Ivanovic -, ma che ne ha condizionato gli umori, contribuendo
non poco a fiaccare il morale
del City delle belle gioie.
Chiave di volta L’inafferrabilità di Hazard è stata una delle
chiavi del successo del Chelsea. Zabaleta sulla sua corsia e
Kolarov sul versante opposto,
quando il belga ha cambiato fascia, sono stati annichiliti dal
talento di questo ragazzo capace di dribblare alla velocità del
vento. Il fisico non proprio da
Superman, che lo rende più simile a Messi che a Cristiano
Ronaldo, lo rende più stabile di
quanto si creda. Abbatterlo
non è facile. Bisogna picchiare
duro e, soprattutto, rubargli il
tempo. Se proprio volessimo
accettare la provocazione della
sua frase di ieri, Hazard è un
Messi che gioca alla Cristiano
Ronaldo. È un piccoletto capace di raggiungere picchi di
sprint notevoli e, soprattutto,
molto acrobatico. Gioca come
Cristiano Ronaldo nella spinta
iniziale. Assomiglia al porto-
9
Reti in Premier
Hazard, con nove reti
all’attivo, è il miglior marcatore
stagionale del Chelsea
Eden Hazard, 23 anni, centrocampista belga del Chelsea: ha all’attivo 55 presenze e 18 reti nei Blues LAPRESSE
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINI
LONDRA
Voglio diventare come
Messi o Cristiano Ronaldo. Un
comune mortale o un giocatore normale sarebbe considerato uno squilibrato di fronte ad
un proclama del genere, ma
nel caso di Eden Hazard, il talento belga del Chelsea, la frase merita un minimo di attenzione. È uno dei pochi calciatori al mondo che può porsi un
obiettivo simile, o almeno tentare l’impresa. Hazard questo
ha detto ieri e su questo oggi,
con il venticinquesimo turno di
Premier, dobbiamo confrontarci.
Simbolo Hazard è uno dei
simboli del Chelsea mourinhiano. È sicuramente il mi-
gliore dei Blues per classe pura, rendimento, dedizione alla
causa. Dopo un iniziale impatto forte con l’allenatore portoghese, è diventato l’interprete
principe della seconda avventura londinese di Mou. I 9 gol
in Premier, capocannoniere
dei Blues, certificano un non
comune senso pratico. Ma
quello che più conta, per le fortune del Chelsea, è la sua assoluta rilevanza nello svolgimento del gioco. Hazard è l’uomo
che sconvolge il copione. È
quello che rompe gli equilibri
in campo perché il binomio
dribbling-velocità spacca le difese avversarie. È l’alter ego
londinese di un giocatore celebrato in questi giorni sulla
piazza romana, l’ivoriano Gervinho, che proprio nella capitale britannica non ha avuto
fortuna.
PREMIER 25a GIORNATA
Liverpool-Arsenal
sfida al vertice in tv
Il City va a Norwich
Oggi Liverpool-Arsenal
(Tv: Fox Sports, ore 13.45);
Aston Villa-West Ham;
Chelsea-Newcastle; Crystal
Palace-Wba; Norwich-Man
City; Southampton-Stoke City;
Sunderland-Hull; SwanseaCardiff. Domani TottenhamEverton; Man Utd-Fulham.
CLASS. Arsenal 55; Man City,
Chelsea 53; Liverpool 47; Everton 45;
Tottenham 44; Manchester United 40;
Newcastle 37; Southamp. 35; Aston
Villa 27; Stoke City 25; Swansea 24;
Norwich 24; Sunderland 24; Hull 24;
West Brom.23; Crystal Pal. 23; West
Ham 22; Cardiff 21; Fulham 19
ghese anche quando si accentra e prova il tiro di potenza. All’interno dell’area, quando invece cerca la giocata di fino
prima di piazzare la botta, allora ricorda Messi. Uno così fa
molto comodo a Mourinho. Lo
Special One, o Number One, ha
capito sin dal primo allenamento che Hazard avrebbe potuto essere l’uomo del destino.
Lo ha messo alla frusta e il belga all’inizio è rimasto quasi
spaventato dal sistema mourinhiano. Quando però i due
hanno cominciato a capirsi, il
belga è diventato quello che
Mou pensava: il talento che
può tenere il Chelsea in corsa
su vari fronti. «Mourinho mi ha
trasformato. Con lui so di poter
raggiungere i traguardi più importanti», ha detto il centrocampista.
Manaus, muore un altro operaio
nello stadio del debutto azzurro
MAURICIO CANNONE
RIO DE JANEIRO
Nuova tragedia nella costruzione dell’Arena Amazonia
di Manaus, lo stadio dove il 14
giugno si giocherà Italia-Inghilterra, prima partita degli
Azzurri al Mondiale brasiliano. Ieri mattina l’operaio portoghese Antonio José Pita Martins, 55 anni, stava smontando
una gru quando è stato colpito
alla testa da un oggetto metal-
lico. L’operaio è stato portato
al pronto soccorso e da lì trasferito in ospedale, dove è stato operato. L’uomo però non è
sopravvissuto all’intervento,
che si è reso necessario per il
trauma cranico aggravato da
molteplici lesioni al torace.
Sciopero Secondo l’Andrade
Gutierrez, azienda responsabile della costruzione dello stadio, l’equipaggiamento col
quale lavorava l’operaio non
veniva utilizzato dall’11 gennaio. Martins, invece, era impiegato della Martefer, azienda incaricata di montare le
strutture metalliche della facciata e della copertura della
nuova arena. La tragedia non
interrompe i lavori all’Arena
Amazonia (che, secondo gli organizzatori del Mondiale bra-
LIGA
23° TURNO
S
IN CAMPO
Ieri
EspanyolGranada 1-0
Oggi
Valencia-Betis;
Rayo V.-Malaga;
R.MadridVillarreal;
AlmeriaAtl.Madrid
Domani
Osasuna-Getafe;
Valladolid-Elche;
R.SociedadLevante;
SivigliaBarcellona
Lunedì
Celta VigoAth.Bilbao
S
CLASSIFICA
Atl.Madrid 57;
Barcellona,
R.Madrid 54;
Ath.Bilbao 43;
Villarreal 40;
Real Sociedad
36; Siviglia 31;
Espanyol 29*;
Valencia,
Levante 28;
Getafe, Celta 25;
Granada*,
Malaga, Elche
24; Almeria,
Osasuna 22;
Valladolid 20;
Rayo Vallecano
17; Betis 14
(*una gara
in più)
SPAGNA DOPO IL K.O. IN COPPA
L’Atletico vuole
girare pagina:
oggi c’è l’Almeria
Il Real senza lo squalificato
Ronaldo ospita il Villarreal
Domani c’è Barça-Siviglia
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
FILIPPO MARIA RICCI
@filippomricci
MADRID
Ripartire. Ricomporsi. Reagire. Dopo la
scoppola rimediata mercoledì al Bernabeu l’Atletico Madrid ha fretta di girare pagina, scordare il recente passato e guardare al futuro. La Copa del Rey sembra andata, restano Liga e Champions, in avvicinamento. Stasera la squadra di
Simeone difende i 3 punti di vantaggio che ha in
campionato su Real e Barça ad Almeria, squadra
che ha perso 5 delle ultime 6 partite. Poi martedì ci sarà il derby di ritorno, da giocare senza lo
squalificato Diego Costa, però per il Cholo l’attenzione è tutta sulla trasferta in Andalusia.
Critiche fondate «Ci sta che dopo una sconfitta
arrivino le critiche – ha detto ieri Simeone – ma
ricordiamo che questa è una squadra che non
perdeva da 23 partite. Cosa che da un lato ci
rende felici perché testimonia la nostra grande
crescita e dall’altro ci ricorda che non possiamo
abbassare la guardia, perché siamo osservati
nel migliori dei modi». Il Cholo è stato criticato
per aver schierato al Bernabeu Koke accanto a
Gabi in un «doble pivote» con più qualità e meno ermetismo e per aver gettato subito nella mischia Diego, appena sbarcato dalla Germania e
con pochi minuti giocati coi compagni. Però
l’idea dell’argentino era chiara, e aveva il suo
perché: sovrappopolare il centrocampo per
mandare in tilt la trojka Modric-Alonso-Di Maria, considerata più di governo che di lotta e invece scopertasi solidale, operaia e battagliera.
Sempre i soliti A preoccupare l’Atletico però
più del 3-0 sofferto al Bernabeu dovrebbero essere i numeri: nella classifica dei giocatori con
più minuti giocati in questa stagione i primi 5
sono tutto biancorossi, e 8 dei primi 13. Per questo Simeone ha insistito tanto per avere Diego e
insiste tanto sul paragone con Barça e Real, che
grazie a budget molto superiori a quello dell’Atletico confezionano rose più ampie a livello qualitativo.
Ronaldo out Prima dei Colchoneros gioca il
Madrid in casa col Villarreal che all’andata al
Madrigal lo ha fermato sul 2-2. Non ci sarà Ronaldo: ieri la commissione arbitri ha confermato le 3 giornate di squalifica al portoghese, e poi
ha mandato «in ghiacciaia» l’arbitro che lo ha
espulso, Ayza Gamez, per un mese. Incongruenza che alla Casa Blanca hanno sottolineato e criticato. In compenso dovrebbe tornare Bale convocato e teoricamente titolare.
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LA TRAGEDIA FINO A OGGI SEI PERSONE HANNO PERSO LA VITA NEI CANTIERI DEL MONDIALE BRASILIANO
All’Arena Amazonas
si continua
a costruire:
lavoratori in
sciopero lunedì
4
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Taccuino
GERMANIA
Vince il Leverkusen
Nell’anticipo della 20a giornata Borussia Mo.-Bayer Leverkusen 0-1. Oggi il Bayern capolista va
a Norimberga. Classifica (prime
posizioni): Bayern 53; Bayer 43;
Borussia Do. 36; Schalke 34.
FRANCIA
Pari per il St. Etienne
Tolosa-Saint Etienne 0-0
nell’anticipo della 24a giornata. Domani il big match Monaco-Psg.
Classifica (prime posizioni): Psg
54, Monaco 49, Saint Etienne e Lilla 41.
FIFA
Tragedie e intoppi Tre morti
in incidenti sul lavoro a Manaus, due a San Paolo, uno a
Brasília. Fino a oggi sono sei i
decessi collegati ai lavori per la
costruzione degli impianti del
Mondiale (sette se ci si aggiunge un operaio stroncato da un
Blatter si ricandida?
Joseph Blatter, presidente
della Fifa, è pronto a presentarsi
per ottenere il quinto mandato alla
guida della federcalcio mondiale
alle elezioni del 2015. «Se mi chiedessero di ricandidarmi, non direi
di no» ha detto ieri.
26
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
SERIE B L’INTERVISTA
«Sono Lafferty, chiamatemi Dylan gol»
L’attaccante del Palermo, sosia dell’eroe dei fumetti, col Padova cerca la terza rete di fila
Palermo è in testa».
FABRIZIO VITALE
PALERMO
Ha il volto di Dylan Dog,
la tempra di Braveheart, la resistenza di Highlander. Perché
ad Empoli di attaccanti ne era
rimasto soltanto uno e Kyle
Lafferty si è preso sulle spalle
un intero reparto mettendo a
segno il gol del momentaneo
vantaggio. Gli appellativi per
il nordirlandese si sprecano, la
somiglianza con l’indagatore
dell’incubo, però, è stata certificata dalla Sergio Bonelli Editore con un disegno che lo raffigura insieme al personaggio
di Tiziano Sclavi. Da qui il passaggio a Dylan gol è stato semplice. «Mi piace anche Braveheart – ammette Lafferty –
quando c’è da lottare, come a
Empoli dopo l’infortunio di
Hernandez, non mi tiro indietro. Peccato che quel gol non
sia servito a vincere, però abbiamo dimostrato perché il
Si diceva che non fosse un
bomber di razza e che lavorasse molto per la squadra.
Invece è già arrivato a quota 7.
S
Kyle Lafferty,
26 anni e la
vignetta della
Bonelli editore
LIVERANI
«E’ vero che gioco molto per
i compagni, ma i gol in carriera li ho fatti. Sono in una squadra forte e non ho voglia di
fermarmi».
Punta al suo record di 11 reti
stabilito con i Rangers Glasgow?
«Certo, sarebbe grave se
con un girone a disposizione
non riuscissi a segnare 4 gol.
Anzi, vorrei superarlo».
portarmi a Palermo per salvare la squadra, già allora Gattuso mi disse di andare perché la
Serie A è il top e mi avrebbe
completato, poi però è saltato
tutto. Il Palermo è stato uno
dei migliori club nella Serie A
degli ultimi anni. La stima di
Zamparini e l’arrivo di Rino
mi hanno convinto a scendere
di categoria. Dovevo salvare il
Palermo, adesso lo riporto dove merita».
chesomiglianza
A gennaio il Livorno l’avrebbe voluta in Serie A.
«Fa piacere essere cercato,
vuol dire che sto facendo bene. Però a Palermo mi trovo a
meraviglia e la Serie A la voglio conquistare con questa
maglia».
Finora ha segnato in tutti
modi, ma mai in tre partite
consecutive (col Modena era
squalificato).
Fa tanti gol, ma anche tanti
scherzi ai compagni di squadra...
»Sì mi piace rompere le scatole agli altri, la mia vittima
preferita è Sorrentino. Gliene
faccio di tutti i colori ma lui
non si offende mai...».
In quattro anni ai Rangers
ha vinto tre titoli, ha giocato in
Champions League ed è entrato in nazionale. Come mai è
finito nel Palermo in B?
«Spero di riuscirci con il Padova, sarebbe un giusto premio per quello che stiamo facendo».
Lei è a 7, Belotti a 6: l’obiettivo è raggiungere Hernandez
che è a quota 11....
Da Gattuso e Iachini cosa
ha imparato?
«Tutto nacque la scorsa stagione al Sion. Andai lì per giocare con Gattuso. A gennaio il
presidente Zamparini tentò di
«Sono due allenatori abbastanza simili, Gattuso spinge
molto sulle motivazioni, Ia-
«No, assolutamente. Non
importa chi segnerà di più».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Così oggi (ore 15) I TIFOSI DEL CARPI RACCOLGONO FONDI PER GLI ALLUVIONATI DEL MODENESE
CLASSIFICA
SQUADRE
PUNTI
PALERMO
EMPOLI
AVELLINO
CESENA
LANCIANO
TRAPANI
PESCARA
LATINA
SPEZIA
CARPI
BRESCIA
CROTONE
SIENA (-7)
TERNANA
VARESE
MODENA
NOVARA
BARI (-3)
CITTADELLA
REGGINA
PADOVA
JUVE STABIA
42
40
38
38
37
36
34
34
34
33
33
33
31
28
28
26
24
23
21
20
18
13
PARTITE
RETI
G V N P F S
23
23
23
24
24
23
23
23
23
22
23
23
23
23
23
23
23
23
23
23
22
23
12
11
10
9
10
9
9
8
9
10
7
9
9
7
7
6
5
6
4
5
4
2
6
7
8
11
7
9
7
10
7
3
12
6
11
7
7
8
9
8
9
5
6
7
5
5
5
4
7
5
7
5
7
9
4
8
3
9
9
9
9
9
10
13
12
14
34
33
28
29
23
32
33
23
24
27
34
32
36
29
30
28
21
23
21
18
18
21
18
19
23
19
21
26
27
20
29
28
30
32
25
28
32
25
31
26
32
34
33
39
PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSE
PROSSIMO TURNO
Sabato 15, ore 15
AVELLINO-LANCIANO (0-1)
BRESCIA-TERNANA (2-1)
CESENA-PALERMO (1-2)
EMPOLI-CARPI (2-0)
LATINA-CITTADELLA (0-0)
PADOVA-NOVARA (0-1)
REGGINA-TRAPANI (0-4)
SIENA-JUVE STABIA (2-2)
SPEZIA-CROTONE (0-1)
Ore 18
PESCARA-VARESE (2-3)
Domenica 16, ore 12.30
MODENA-BARI (0-1)
JUVE STABIA
REGGINA
JUVE STABIA
(5-3-2)
66 BENASSI
17 ZAMPANO
15 GHIRINGHELLI
23 LANZARO
28 CONTINI
30 LIVIERO
14 DJIBY
10 CASERTA
4 DE FALCO
9 DI CARMINE
11 FALCO
All. PEA
PANCHINA
33 Viotti,
19 Di Nunzio, 31
Romeo, 5
Giandonato, 7
Suciu, 13 Di Nardo,
16 Sowe, 18
Montini, 27 Parigini.
REGGINA
(4-1-4-1)
1 PIGLIACELLI
23 ADEJO
5 LUCIONI
6 IPSA
28 BARILLA’
2 STRASSER
3 MAICON
24DALL’OGLIO
4 PAMBOU
11 FISCHNALLER
10 DI MICHELE
All. GAGLIARDI-ZANIN
PANCHINA
12 Zandrini,
16 Di Lorenzo,
20 Frascatore,
21 Contessa, 7
Foglio, 8 Sbaffo, 27
Maza, 9 Gerardi, 17
Dumitru.
BARI
SIENA
BARI
(4-3-3)
1 GUARNA
2 SABELLI
23 CEPPITELLI
5 POLENTA
20 ZANON
8 SCIAUDONE
4 ROMIZI
10 LUGO
11 GALANO
16 JOAO SILVA
25 DEFENDI
All. ALBERTI-ZAVETTIERI
PANCHINA
12 Pena, 14 Samnick,
3 Chiosa,
27 Calderoni,
33 Delvecchio,
28 Beltrame,
17 Lores, 9 Cani,
26 Nadarevic.
CARPI
SPEZIA
SIENA
(3-4-3)
1 LAMANNA
17 BELMONTE
29 GIACOMAZZI
5 DELLAFIORE
6 ANGELO
30 PULZETTI
26 VALIANI
11 FEDDAL
20 ROSINA
27 ROSSETI
9 FABBRINI
All. BERETTA
PANCHINA
12 Farelli,
7 Ceccarelli, 18 Milos,
19 Morero, 3 Pamic,
8 Vergassola,
23 Schiavone,
24 Spinazzola,
14 Scapuzzi.
CARPI
(4-1-4-1)
1 COLOMBI
3 LETIZIA
2 PESOLI
21 ROMAGNOLI
6 GAGLIOLO
24 PORCARI
7 CONCAS
25 LOLLO
20 MEMUSHAJ
27 SGRIGNA
9 ARDEMAGNI
All. VECCHI
PANCHINA
22 Kovacsik,
14 Legati, 19
Pasciuti, 4 Bertoni,
26 Bianco, 8 De
Vitis, 17 Acosty, 11
Di Gaudio, 10
Mbakogu.
CITTADELLA
MODENA
SPEZIA
(4-2-3-1)
1 LEALI
18 SCHIATTARELLA
23 BIANCHETTI
4 LISUZZO
11 MAGNUSSON
7 SAMMARCO
17 SEYMOUR
27 RIVAS
10 BELLOMO
9 GIANNETTI
20 FERRARI
All. MANGIA
PANCHINA
22 Valentini,
2 Madonna,
8 Scozzarella, 13
Ciurria, 16 Ceccaroni,
26 Franco, 31 Orsic,
32 Passamonti,
35 Datkovic.
CITTADELLA
(4-3-3)
22 DI GENNARO
2 PECORINI
6 COLY
13 SCAGLIA
31 PUGLIESE
8 RIGONI
28 DI DONATO
32 JIDAYI
11 SURRACO
27 CORALLI
7 PISCITELLA
All. FOSCARINI
PANCHINA
1 Pierobon,
24 Marino,
3 Gasparetto, 21
Perez, 26 De Leidi,
16 Donnarumma, 4
Busellato, 23
Paolucci, 15 Alborno.
MODENA
(4-4-2)
12 PINSOGLIO
13 GOZZI
26CIONEK
88MARZORATI
29GAROFALO
17 MOLINA
24BIANCHI
20SALIFU
11 RIZZO
7 STANCO
15 BABACAR
All. NOVELLINO
PANCHINA
22 Costantino, 2
Calapai, 27
Manfrin, 5 Minarini,
4 Nardini, 30
Burrai, 23 Belloni,
10 Mazzarani, 32
Granoche.
CROTONE
PESCARA
CROTONE
(4-3-3)
22GOMIS
18 DEL PRETE
23SUAGHER
14 LIGI
7 MAZZOTTA
6 DEZI
8 CRISETIG
28CATALDI
29BERNARDESCHI
17 DIOP
11 GIANNONE
All. DRAGO
PANCHINA
1 Concetti,
5 Cremonesi,
13 Meola,
24 Ferrari,4 Galardo,
26 Matute,
16 Saric, 20
Pettinari, 27 Ishak
PESCARA
(3-4-3)
25 BELARDI
23 COSIC
21 SCHIAVI
2 ZUPARIC
14 BALZANO
28 BOVO
16 BRUGMAN
19 ROSSI
7 POLITANO
19 MANIERO
27 RAGUSA
All. MARINO
PANCHINA
22 Pelizzoli,
2 Zauri, 3 Salviato,
20 Nielsen,
8 Caprari, 17 Fornito,
46 Mascara,
10 Samassa,
32 Sforzini.
ARBITRO Manganiello di Pinerolo
GUARDALINEE Bagnoli-Carbone
PREZZI da 1 a 35 euro
TV Sky Calcio 7 HD
ARBITRO Ciampi di Roma
GUARDALINEE Fiorito-Santuari
PREZZI da 10 a 32 euro
TV Sky Calcio 12
ARBITRO Bruno di Torino
GUARDALINEE Manzini-Soricaro
PREZZI da 10 a 45 euro
TV Sky Calcio 10
ARBITRO Baracani di Firenze
GUARDALINEE Tegoni-Mondin
PREZZI da 10 a 55 euro
TV Sky Calcio 6 HD
(andata 2-3)
BARI Rientra Romizi a centrocampo,
Chiosa ha un polpaccio in disordine, se
non ce la fa c’è Polenta. Ballottaggio tra
Zanon e Calderoni. Dubbio Defendi o Nadarevic. Squalificati Fossati. Diffidati
Chiosa e Defendi e Sabelli.
SIENA Dubbio Rosseti, comunque convocato. In caso di assenza, Scapuzzi
punta centrale. Squalificati nessuno.
Diffidati D’Agostino e Milos.
(andata 2-0)
CARPI Probabile il ritorno al 4-1-4-1 con
Colombi e Gagliolo recuperati. Sgrigna in
vantaggio su Di Gaudio. Gli ultrà organizzano una raccolta fondi pro alluvionati
della Bassa modenese. Squalificati nessuno. Diffidati Porcari e Sgrigna.
SPEZIA Se Madonna dà forfait Schiattarella in difesa con Giannetti esterno dietro
Ferrari. Squalificati Migliore. Diffidati
Appelt, Baldanzeddu, Catellani, Ebagua.
(andata 0-2)
CITTADELLA Spazio ai neo acquisti Scaglia in
difesa, Rigoni in mezzo e Piscitella davanti nel
tridente con Surraco e Coralli. Di Donato in
vantaggio su Paolucci, Coly su Gasparetto.
Squalificati Colombo e Pellizzer. Diffidati
Busellato e Paolucci.
MODENA Marzorati al debutto per lo squalificato Zoboli. Confermati gli altri che hanno battuto il Varese. Squalificati Zoboli. Diffidati
Babacar, Cionek, Gozzi, Manfrin e Molina.
(andata 2-2)
CROTONE Fuori Bidaoui per infortunio e
De Giorgio per squalifica. Dubbio Cataldi a
centrocampo. Ballotaggio tra Giannone e
Pettinari in attacco. Torna Diop dopo la
squalifica. Squalificato De Giorgio. Diffidati Crisetig, Dezi e Matute.
PESCARA Bovo dal 1’ per Rizzo. Dietro
fuori Capuano e Bocchetti, davanti out
Cutolo. Squalificati Rizzo. Diffidati Cutolo, Maniero, Rossi e Salviato.
PALERMO
PADOVA
PALERMO
(3-5-2)
1 SORRENTINO
6 MUNOZ
19 TERZI
4 ANDELKOVIC
3 PISANO
15 BOLZONI
25 MARESCA
23 VERRE
28 DAPRELA’
18 LAFFERTY
11 HERNANDEZ
All. IACHINI
PANCHINA
22 Ujkani,
7 Lazaar, 29 Vitiello,
27 Ngoyi, 20 Vazquez,
14 Stevanovic,
13 Troianiello,
10 Di Gennaro,
33 Embalo.
TERNANA
AVELLINO
PADOVA
(4-3-1-2)
22 MAZZONI
31 ALMICI
3 SANTACROCE
24 BENEDETTI
19 VINICIUS
8 CUFFA
28 MUSACCI
33 MORETTI
20 PASQUATO
18 ROCCHI
10 VANTAGGIATO
All. SERENA
PANCHINA
1 Nocchi,
7 Ceccarelli,
26 Carini, 14 Osuji,
5 Iori, 6 La Camera,
11 Improta,
9 Feczesin,
16 Melchiorri.
TERNANA
(4-3-1-2)
22 BRIGNOLI
30 RISPOLI
MECCARIELLO
19
26 FARKAS
LAURO
6
GAVAZZI
8
MIGLIETTA
5
ZITO
3
MAIELLO
17
ANTENUCCI
7
LITTERI
9
All. TESSER
PANCHINA
1 Sala, 2 Masi,
13 Fazio, 4 Viola,
15 Valeri,
10 Nolè,
23 Russo,
28 Avenatti,
29 Falletti.
TRAPANI
EMPOLI
AVELLINO
(3-5-2)
22 TERRACCIANO
6 FABBRO
26 PECCARISI
19 PISACANE
2 ZAPPACOSTA
8 D’ANGELO
14 TOGNI
28 PIZZA
20 BITTANTE
29 CIANO
16 GALABINOV
ALL. RASTELLI
PANCHINA
1 Seculin,
27 Decarli,
13 De Vito,
11 Millesi,
4 Arini, 23 Abero,
7 Soncin, 10 Castaldo,
9 Biancolino.
TRAPANI
(4-4-2)
1 NORDI
2 GARUFO
4 PAGLIARULO
33 TERLIZZI
29 RIZZATO
7 BASSO
6 PIRRONE
14 CIARAMITARO
20 NIZZETTO
24 GAMBINO
11 MANCOSU
All. BOSCAGLIA
PANCHINA
12 Marcone,
3 Daì,
5 Ferri, 13 Priola,
8 Caccetta, 21 Feola,
16 Pacilli, 9 Abate,
10 Raimondi,
30 Iunco.
chini mi ha dato qualche movimento tattico in più, e poi ha
il merito di averci portato al
primo posto».
VARESE
LATINA
EMPOLI
(4-3-1-2)
28 BASSI
2 LAURINI
26 TONELLI
24 RUGANI
23 HYSAJ
25 ERAMO
6 VALDIFIORI
11 CROCE
18 VERDI
10 TAVANO
7 MACCARONE
All. SARRI
PANCHINA
22 Pelagotti, 5 Moro,
30 Barba, 29 Mario
Rui, 4 Castiglia, 19
Ronaldo, 18
Signorelli, 20
Pucciarelli, 9
Mchedlidze.
VARESE
(4-3-3)
1 BRESSAN
27 LAVERONE
19 REA
4 ELY
25 TREVISAN
8 CORTI
24 ZECCHIN
15 CRISTIANO
16 DI ROBERTO
14 PAVOLETTI
30 ODUAMADI
All. GAUTIERI
PANCHINA
22 Bastianoni,
13 Fiamozzi,
31 Ricci,
5 Damonte, 6 Blasi,
17 Falcone, 10 Neto
Pereira, 20 Forte, 23
Momenté.
LATINA
(3-5-2)
1 IACOBUCCI
23 BROSCO
4 COTTAFAVA
27 ESPOSITO
13 RISTOVSKI
8 CRIMI
18 MORRONE
21 LARIBI
19 ALHASSAN
11 PAOLUCCI
33 JONATHAS
All. BREDA
PANCHINA
12 Tozzo,
3 Bruscagin,
5 Bruno, 7 Viviani,
10 Gerbo,
15 Cisotti, 16 Milani,
28 Ricciardi,
31 Ghezzal.
ARBITRO Di Paolo di Avezzano
GUARDALINEE Raparelli-Liberti
PREZZI da 7 a 100 euro
TV Sky Calcio 11
ARBITRO Pairetto di Nichelino
GUARDALINEE Di Francesco-Di Vuolo
PREZZI da 9 a 150 euro
TV Sky Calcio 4 HD
ARBITRO Aureliano di Bologna
GUARDALINEE Paiusco-De Troia
PREZZI da 7 a 35 euro
TV Sky Sport 1 HD e Calcio 1 HD
ARBITRO Borriello di Mantova
GUARDALINEE Segna-Valeriani
PREZZI da 10 a 25 euro
TV Sky Calcio 5 HD
ARBITRO Abbattista di Molfetta
GUARDALINEE Vicinanza-Zappatore
PREZZI da 8 a 47 euro
TV Sky Calcio 9
(andata 1-3)
JUVE STABIA Infortunati Vitale, Mezavilla e Piccioni. Conferma in attacco per Di
Carmine e Sowe. Squalificati nessuno
Diffidati De Falco, Di Carmine, Ghiringhelli, Lanzaro e Mezavilla.
REGGINA Squadra che vince non si tocca. Reggina con lo stesso schieramento
che ha battuto il Bari e il Lanciano. Squalificati nessuno. Diffidati Colucci e Rigoni.
(andata 3-0)
PALERMO Belotti, Dybala e Barreto ancora
out. In porta torna Sorrentino. Rientra Daprelà.
In attacco recupera Hernandez, in coppia dal 1’
con Lafferty. Squalificati Morganella. Diffidati
Ujkani.
PADOVA Serena vara il modulo col trequartista.
Vinicius al debutto per Di Matteo squalificato, In
sei per tre posti a centrocampo. Ballottaggio
Vantaggiato-Melchiorri. Squalificati Di Matteo
Diffidati Benedetti, Moretti, Vantaggiato.
(andata 0-1)
TERNANA Tesser conferma l’undici che ha battuto
Carpi e Cittadella. Russo in panchina per la 1a convocazione.Squalificati nessuno. Diffidati Falletti, Farkas, Fazio, Masi, Meccariello, Miglietta e Zito.
AVELLINO Fuori gli infortunati Izzo e Ladriere, lo
squalificato Schiavon e Massimo per scelta tecnica. In mezzo probabile debutto di Pizza. In attacco
potrebbe rifiatare Castaldo per far spazio a Ciano.
Squalificati Schiavon. Diffidati Arini, Castaldo e
Izzo.
(andata 1-1)
TRAPANI Dietro out Martinelli. Convocato il neo acquisto Ferri. A centrocampo
rientra Ciaramitaro. Probabile staffetta
Iunco-Mancosu. Squalificati nessuno.
Diffidati Basso, Gambino, Nordi, Pagliarulo e Pirrone.
EMPOLI Sarri conferma la formazione del
pari col Palermo. Se Bassi non ce la fa c’è
Pelagotti. Squal. nessuno. Diffidati Croce, Hisaj, Mchedilidze, Moro e Pucciarelli.
(andata 3-0)
VARESE Pavoletti in dubbio per la febbre, pronto Neto Pereira. Trevisan al debutto per Grillo
squalificato. Di Roberto in campo dal 1’, ballottaggio tra Oduamadi e Forte. Torna Zecchin.
Squalificati Grillo. Diffidati Blasi, Pavoletti e
Zecchin.
LATINA Tutto confermato davanti e dietro. In
mediana tornano titolari Laribi e Crimi con la
conferma di Morrone. Squalificati nessuno
Diffidati Alhassan, Brosco, Bruno e Morrone.
TERNANA
Tesser, 2 su 2:
«Ma il difficile
arriva adesso»
Attilio Tesser, 55 anni LAPRESSE
MASSIMO LAURETI
TERNI
Fin qui ha fatto il pieno,
ma per Attilio Tesser «il merito
è tutto della squadra». Vincere
a Carpi e replicare col Cittadella al Liberati ha dato respiro alla classifica dei rossoverdi, anche se il tecnico minimizza
«perché dopo tre vittorie (l’ultima con Toscano) guardo la
classifica e siamo sempre lì».
Da qui il monito alla squadra
«che non deve abbassare la
guardia. Dobbiamo trovare
continuità nel gioco e nei risultati, ma gli ostacoli non mancano, a cominciare dall’Avellino». Però per l’allenatore di
Montebelluna, al di là degli avversari, è importante l’atteggiamento della squadra: «la
voglio determinata e umile, in
grado di non abbassare mai il
ritmo della partita». Quindi intensità, attenzione in difesa e
solita determinazione nello
sfruttare le palle inattive (con
lui quattro gol realizzati: un rigore e tre calci d’angolo). Tesser taumaturgo? Nemmeno a
pensarci, «però con la squadra
s’è stabilito un bel feeling e in
campo si vedono giocatori che
si aiutano, come piace a me».
Oggi l’Avellino sarà un test probante, ma altri ne verranno.
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IL POSTICIPO
Lunedì si gioca
Novara-Brescia
Il programma della 23
giornata di chiude col posticipo
di lunedì sera (ore 20.30,
andata 1-1) tra Novara e
Brescia. Arbitrerà la gara
Pinzani di Empoli.
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
27
SERIE B L’ANTICIPO DELLA 24a GIORNATA
Cesena, c’è Belingheri
poi Comi dà spettacolo
e il Lanciano rimedia
Prodezza
in acrobazia
del centravanti
di scuola Milan
PRIMO TEMPO 0-1
MARCATORI Belingheri (C) al 33’ p.t.; Comi
(L) al 31’ s.t.
LANCIANO (4-3-3)
Sepe 6,5; De Col 6, Troest 6, Amenta 6,5,
Mammarella 6,5 (dal 42’ s.t. Ferrario s.v.);
Casarini 6,5, Minotti 6 (dal 33’ s.t. Paghera 6), Buchel 6,5; Piccolo 6, Comi 7, Di
Cecco 5 (dal 1’ s.t. Ragatzu 6). PANCHINA
Aridità, Aquilanti, Vastola, Falcinelli,
Thiam, Gatto. ALLENATORE Baroni 6,5.
Coser 6,5; Volta 6, Capelli 6,5, Consolini 6,
Renzetti 6; Gagliardini 6,5, De Feudis 6,5,
Belingheri 6,5; D’Alessandro 6; Defrel 6,5
(dal 16’ s.t. Marilungo 6), Succi 5,5 (dal 33’
s.t. Rodriguez 6). PANCHINA Agliardi,
Alhassan, Camporese, Krajnc, Garritano,
Yabre, Bangoura. ALLENATORE Bisoli 6,5.
ARBITRO Mariani di Aprilia 6,5.
GUARDALINEE Borzomì 6,5-De Meo 6,5.
AMMONITI Consolini (C), De Feudis (C),
Minotti (L), Mammarella (L) per gioco
scorretto, Defrel (C), Amenta (L) per c.n.r.
NOTE paganti 1.296, incasso di 16.334 euro; abbonati 1.794, quota di 9.702 euro.
Tiri in porta 4-2. Tiri fuori 4-3. In fuorigioco 2-1. Angoli 3-1. Recuperi: p.t. 0, s.t. 3’.
NICOLA BERARDINO
LANCIANO (Chieti)
La chiave Nel Lanciano tornano titolari Amenta, Di Cecco e Comi rispetto alla formazione che ha perso a Reggio
Calabria. Nel Cesena, squalificato Cascione, Bisoli si affida
al 4-3-1-2. In difesa spazio a
Consolini con Renzetti che
viene arretrato. Rimpasto di
1
1
CESENA (4-3-1-2)
DAL NOSTRO INVIATO
Nella sfida da playoff del
Biondi, il Lanciano non riesce
a sorpassare in classifica il Cesena, ma il punto conquistato
dagli abruzzesi vale quanto
una vittoria. Una prodezza in
acrobazia di Gianmario Comi,
figlio d’arte, arrivato tre settimane fa, riagguanta al 31’ della ripresa una partita che sembrava ormai nelle mani del Cesena. Che si vede sfuggire la
terza vittoria di fila, ma inanella il settimo risultato utile e
soprattutto affianca l’Avellino
al terzo posto in attesa dei risultati di oggi. Ha lasciato il
segno Luca Belingheri, altro
rinforzo di gennaio, al secondo gol in bianconero.
LANCIANO
CESENA
Gianmario Comi, 21 anni, esulta dopo il gran gol dell’1-1 contro il Cesena LAPRESSE
La squadra di
Bisoli spreca
il 2-0 con Succi:
sfuma la terza
vittoria di fila
ruoli in mediana dove entra
Gagliardini. D’Alessandro trequartista. In prima linea riecco Defrel, mentre Marilungo
parte dalla panchina. Avvio di
gara che imperversa subito
nella tonnara di centrocampo.
Gli abruzzesi cercano il guizzo
e sganciano in avanti anche
Casarini (pericoloso al 7’, Coser devia). I romagnoli ruggiscono col pressing. De Feudis
orchestra una fitta ragnatela
di passaggi finalizzati ad improvvise accelerazioni. I primi
raid offensivi del Cesena mettono in apprensione il Lanciano, che però continua a proporsi al tiro con Comi e Piccolo. Il settore centrale del Cesena è granitico e guadagna
metri a metà tempo. Alla mezz’ora, in mischia, Succi calcia
alto un pallone pericoloso:
sembra il promo del gol. Che
arriva tre minuti dopo. Rapida
incursione di Defrel sulla destra, traversone radente che
sfugge al controllo di Sepe, difensori abruzzesi spiazzati,
sopraggiunge Belingheri che
insacca a un passo dalla porta.
Al 40’ l’ex del Livorno potrebbe raddoppiare ma sciupa il
solito invito di Defrel.
h
MIGLIORE
7
COMI
(Lanciano)
Con una
rovesciata
spettacolare
porta
il Lanciano
al meritato
pareggio.
Primo gol con
gli abruzzesi per
l’attaccante
scuola Milan,
arrivato a
gennaio dal
Novara,
dove aveva
segnato
una rete.
Un rinforzo che
dà spessore
ai sogni
del Lanciano.
CANNONIERI IN TRAPANI-EMPOLI
Mancosu-Tavano
sfida al vertice
Matteo Mancosu, 29 anni
Francesco Tavano, 34 anni
FRANCO CAMMARASANA
TRAPANI
Risale al 1995 l’ultimo confronto fra Empoli e
Trapani al Provinciale. Allora finì 1 a 1, con in gol
due giocatori destinati a far parlare di sé: Marco Materazzi per il Trapani, Vincenzo Montella per l’Empoli. Oggi gli attori saranno diversi ma è gente che
ha sempre il gol in canna. Più frecce nell’arco di Sarri
con Maccarone e Tavano ma Boscaglia ha in Matteo
Mancosu un’arma rivelatasi finora micidiale. Il «sardo atomico» ha già siglato 15 gol e non intende fermarsi. L’ingordigia, d’altro canto, sta nel dna di ogni
goleador: «Visto il girone di andata – dice – è normale che voglia ripetermi anche nel ritorno. I gol, però,
bisogna sempre farli, e non è facile».
Riscossa Dopo l’intervallo
Baroni inserisce Ragatzu al
posto di Di Cecco per accendere l’attacco. E il Lanciano si carica puntando ad assediare il
Cesena. Bisoli avvincenda Defrel, ormai in riserva, con Marilungo. Gli abruzzesi hanno
un cuore immenso e polmoni
d’acciaio: martellano azioni
senza graffiare. Così è il Cesena ad avvicinarsi al secondo
gol: alla mezz’ora Succi arriva
solo davanti a Sepe ma si fa ipnotizzare. Il ribaltamento di
fronte innesca il cross di Casarini dalla destra per la gran rovesciata di Comi. Il pareggio è
il punto d’arrivo di una partita
bella e vissuta fino all’ultimo
istante.
Per il record Giunto quest’anno in punta di piedi in
serie B col Trapani, Mancosu non pensava di poter
ripetere quanto già fatto in LegaPro. La squadra ha
però mantenuto la stessa fisionomia e quando i compagni lo hanno messo in condizione di poter esplodere la sua potenza e la sua rapidità anche in serie B.
le difese hanno fatto «crac». «Vorrei battere il record
di 15 reti della scorsa stagione – confessa – . Me ne
manca una e spero arrivi presto. Ma l’obiettivo più
importante è la salvezza col Trapani». Battesse il suo
record con l’Empoli, si terrebbe dietro Ciccio Tavano
che lo tallona con 14 gol in vetta alla classifica cannonieri. Intanto oggi spera di partire dal 1’ nonostante l’influenza che ancora lo debilita.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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PRIMA DIVISIONE L’ANTICIPO DELLA 21a GIORNATA
Como e Cremonese,
è un pari d’applausi
Il derby finisce 3-3 dopo una girandola di emozioni
I grigiorossi fermati da un super Le Noci (doppietta)
COMO-CREMONESE
in orbita da un super Le Noci,
scatenato contro la sua ex
squadra. Due gol in rapida
successione a firmare il sorpasso, uno più bello dell’altro:
il primo per la prontezza nel
colpire di prima intenzione
un pallone rinviato male da
Abbate al 21’, il secondo formidabile per precisione (doppio dribbling e destro dolcissimo all’incrocio). Difficile non
identificare Le Noci con tutto
il Como, che funziona solo
quando si accende il suo numero 10. Anche il terzo gol è
sgorgato dall’ultima invenzione di Le Noci, che ha ispirato il
primo gol tra i professionisti
di Antonio Palma, talentino
dai piedi fini (ma ha segnato
di testa...) cresciuti nei fertili
prati di Zingonia.
3-3
MARCATORI Brighenti (Cr) al 5’, Le Noci (Co) al 21’ e al 37’, Armellino (Cr) al
45’ p.t.; Caracciolo (Cr) al 26’, Palma
(Co) al 29’ s.t.
COMO (3-5-2) Melgrati 5,5; Ambrosini
5,5, Giosa 6, Marchi 6; Bencivenga 5,5
(dal 22’ s.t. Verachi 6), Schenetti 6,
Ardito 5,5, Palma 6,5, Fautario 6; Le
Noci 7,5 (dal 36’ s.t. Perna s.v.), Defendi 5 (dal 32’ s.t. Altinier s.v.). (Crispino, Capitanio, Panatti, Gallegos).
All. Colella 6.
CREMONESE (3-5-2) Quaini 5,5; Caracciolo 6, Moi 6, Abbate 6; Casali 6,5,
Bruccini 7, Armellino 6,5, Palermo 5
(dal 38’ s.t. Campo s.v.), Avogadri 5,5;
Della Rocca 6,5, Brighenti 6,5 (dal 42’
s.t. Caridi s.v.). (Galli, Giorgi, Loviso,
Minelli, Martina Rini). All. Torrente 6,5.
ARBITRO Giovani di Grosseto 6,5.
NOTE paganti 664, abbonati 969, incasso di 8.585,58 euro. Ammoniti Caracciolo, Marchi, Abbate, Ambrosini.
Angoli 1-8.
DAL NOSTRO INVIATO
ALEX FROSIO
COMO
Il derby era il progetto
del sorpasso per il Como, ma
il campo ha dimostrato che la
Cremonese è ancora davanti,
per impianto di gioco e non
solo per la classifica, come
certificato dal divertente pareggio dell’anticipo di Prima.
Cremonese subito in vantaggio, poi scavalcata, di nuovo
avanti e ripresa, ma sempre in
controllo, del pallone e del
Antonio
Palma, 20
anni, esulta
dopo il 3-3:
è il primo gol
in carriera
CUSA
gioco. Il Como, dieci gol fatti e
nove subiti nelle ultime tre
partite, rimane imbattuto in
casa, come da un anno a questa parte, ma in questa stagione nessuno era ancora riuscito a rifilargli tre reti a domicilio.
Super Le Noci Colpito a freddo nel congelatore del Sinigaglia dal colpo di testa di Brighenti, il Como è stato riportato a galla e poi direttamente
Cremo più squadra La Cremonese ha dato l’impressione
di essere più squadra. Torrente ha scelto un sistema meno
abituale, il 3-5-2 come il Como, ma è sembrato più a proprio agio rispetto agli avversari. Merito soprattutto della
catena di destra, dove Bruccini e l’imprendibile Casali (ma
in quel ruolo bisogna anche
coprire...) hanno creato i
maggiori danni, ma anche
delle combinazioni veloci e
dell’intesa tra gli attaccanti.
GIRONE A DOMANI LA 21a GIORNATA (ORE 14.30)
Entella, Troiano ok
Pavia senza Reato
Vicenza-Feralpi il 16
ALBINOLEFFE-ENTELLA (0-1)
ALBINOLEFFE In difesa possibile debutto di Tedeschi al fianco di Piccinni.
Dubbi sulla trequarti e in attacco: per
Salvi, Girasole, Pesenti e Cisse sarà infatti decisiva la rifinitura odierna. Torna
a disposizione Valoti che ha scontato i
tre turni di squalifica.
ENTELLA L’Entella recupera Troiano,
ma perde Moreo e, forse, Raggio Garibaldi. L’attaccante è stato fermato per
due giornate (la società presenterà ricorso), il centrocampista lamenta un
problema muscolare. Sta recuperando
da un infortunio il nuovo acquisto Botta,
che potrà essere arruolato solo per la
panchina. Sempre out i lungodegenti
Volpe e Rosso.
ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore.
ALTO ADIGE-VENEZIA
REGGIANA-PRO PATRIA (1-0)
REGGIANA Problemi a centrocampo
per Battistini: Viapiana è squalificato,
mentre Parola convive da un mese con
una caviglia malconcia, si è allenato a
singhiozzo e si spera recuperi in extremis. In attacco fuori Ruopolo (lussazione al gomito destro), probabile tandem
Anastasi-Cais, con Cavion o Alessi in
veste di rifinitore. In tribuna per la prima
volta il vescovo Massimo Camisasca.
PRO PATRIA Out per squalifica Mignanelli, in difesa probabile l’impiego di
(1-1)
ALTO ADIGE Rastelli ha a disposizione tutta la rosa tranne Cappelletti. Rientrano dopo la squalifica Pederzoli e Dell’Agnello, Minesso esordirà al Druso dal
primo minuto, Vassallo preferito a
Branca a centrocampo.
VENEZIA Vigorito è quasi out, bloccato dall’infortunio muscolare accusato
contro il Pavia, ballottaggio tra Fortunato e Dossena. Carcuro ha smaltito i postumi dell’influenza di inizio settimana,
sarà assente lo squalificato Capellini a
centrocampo, con Gallo e Martinelli a
giocarsi una maglia. Possibile la riconferma di Margiotta alle spalle di Bocalon
e Kirilov.
ARBITRO Formato di Benevento.
PAVIA-CARRARESE
CARRARESE Mister Remondina recupera il centravanti Merini, che potrebbe essere affiancato da Cellini. In
difesa in forte dubbio Teso. In prova
Gorzegno, ex Empoli.
ARBITRO Perotti di Legnano.
(0-0)
PAVIA Indisponibile Reato, infortunatosi domenica scorsa alla spalla, al suo
posto D’Orsi. Per la difesa in dubbio Allegra (contusione al piede). In attacco
esordio di Mancosu, con possibile conferma del 4-3-3. Piccoli infortuni risolti
per i nuovi arrivi Dia Pape e Ferri.
SECONDA DIVISIONE
Sfida salvezza
oggi a Gavorrano
Nel girone B di Seconda
divisione si anticipa alle 14.30
la sfida salvezza tra
Gavorrano, ultima in classifica,
e Aprilia (arbitra Cifelli di
Campobasso). All’andata finì
2-1 per la squadra laziale. La
classifica dopo la 22a giornata:
Teramo e Casertana p. 41;
Cosenza e Foggia 39; Castel
Rigone 32; Chieti (-1)
e Normanna 31; Melfi e Ischia
29; Vigor Lamezia e
Poggibonsi 28; Tuttocuoio 27;
Messina 26; Martina, Aprilia
e Sorrento 23; Arzanese 20;
Gavorrano 17.
GIRONE B L’ANTICIPO (14.30)
Girone A
CLASSIFICA
SQUADRE
PT
ENTELLA
41
PRO VERCELLI 37
CREMONESE
34
VICENZA (-4)
32
COMO
32
ALTO ADIGE
30
SAVONA
30
VENEZIA
30
ALBINOLEFFE (-1) 27
FERALPI SALO' 26
LUMEZZANE
23
REGGIANA
22
PRO PATRIA (-1) 19
CARRARESE
18
PAVIA
14
SAN MARINO
14
G
20
20
21
20
21
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
PARTITE
V N P
11 8 1
9 10 1
9 7 5
10 6 4
8 8 5
8 6 6
9 3 8
9 3 8
8 4 8
6 8 6
6 5 9
6 4 10
5 5 10
4 6 10
2 8 10
3 5 12
RETI
F S
29 14
24 13
29 22
27 17
27 20
33 26
30 30
26 26
27 29
23 24
28 29
22 26
17 24
25 35
14 25
14 35
PROSSIMO TURNO
Domenica 23 febbraio ore 14.30
ALBINOLEFFE-REGGIANA
(3-2)
ENTELLA-ALTO ADIGE
(2-1)
FERALPI-PAVIA
(1-1)
LUMEZZANE-CREMONESE
(1-2)
PRO PATRIA-VICENZA
(1-1)
PRO VERCELLI-COMO
(0-0)
SAVONA-SAN MARINO
(1-1)
VENEZIA-CARRARESE
(1-0)
9
le reti
di Giuseppe Le Noci in questo
campionato: la punta del Como
va a segno da tre gare di fila
Salernitana
contro la crisi
Ma L’Aquila vola
Oggi alle 14.30 l’anticipo del girone B tra
L’Aquila e Salernitana. Pagliari dovrà fare a meno del
solo Pedrelli. Corapi torna in mediana insieme a Del
Pinto e Agnello. In avanti, tridente con Frediani, Libertazzi e e uno tra De Sousa e Pià.
Qui Salernitana Due settimane fa Pestrin a L’Aquila
giocò la sua ultima partita con l’Ascoli, oggi la prima
con la Salernitana. Subentra a Perpetuini, squalificato. Novità pure in difesa: Sembroni e Pasqualini titolari. Indisponibili Tuia, Esposito, Ginestra e Molinari.
Per Gregucci è la prima trasferta con la Salernitana,
che non fa punti da 3 gare.
L’AQUILA (4-3-3) Testa; Scrugli, Pomante, Zaffagnini, Dallamano; Del
Pinto, Corapi, Agnello; De Sousa, Libertazzi, Frediani. (Addario, Ingrosso, Maltese, Gallozzi, Ciciretti, Vettraino, Pià) All. G. Pagliari.
SALERNITANA (4-2-3-1) Gori; Scalise, Bianchi, Sembroni, Pasqualini; Montervino, Pestrin; Foggia, Mancini, Gustavo; Mendicino. (Berardi, Luciani, Piva, Volpe, Ampuero, Mounard, Fofana). All. Gregucci.
ARBITRO Fiore di Barletta.
I PREMI CESTANI-LAUDANO
Scaccabarozzi al comando
Furiosa l’aggressione che ha
portato al 2-2 (gran destro di
Armellino) e al vantaggio dopo venti minuti di dominio a
inizio ripresa. Due difetti: sedersi dopo aver colpito a freddo, subendo l’uno-due di Le
Noci, e non tenere la concentrazione dopo il terzo gol (il
pari è nato da una rabona
controproducente di Palermo). Ma classifica e gioco
danno fiducia.
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GIRONE B DOMANI LA 23a GIORNATA (ORE 14.30)
Taino. A centrocampo torna disponibile
Casiraghi, che però dovrebbe partire
dalla panchina, dove non ci sarà l’allenatore Colombo (squalificato per due
turni) ma il vice Colleoni. Proseguono,
intanto, gli incontri tra il proprietario
Pietro Vavassori e i tre gruppi interessati a rilevare le quote societarie. A
questi pare si sia aggiunta anche la cordata rappresentata da Roberto Golda
Perini che ha chiesto di incontrare Vavassori che, dopo l’annunciato passaggio delle quote alla merchant bank, ha
precisato: «Io sto agendo su mandato di
questi signori».
ARBITRO Albertini di Ascoli.
SAN MARINO-LUMEZZANE (0-1)
SAN MARINO Contro il Lumezzane,
mister Cuttone deve fare i conti con le
squalifiche di Fogacci e Pacciardi. Se
per il primo pare scontata la sostituzione con il rientrante Ferrero al centro
della difesa con Cruz, ballottaggio a
centrocampo tra Magnanelli e Valeriani.
Poletti potrebbe rientrare dal 1’. In
avanti conferma per il trio Villanova,
Crocetti, Gavilan.
LUMEZZANE Il neo acquisto Cremaschi si candida a sostituire in difesa lo
squalificato Monticone. Non disponibile
per lo stesso motivo anche Franchini
che sconta il secondo dei tre turni di
squalifica. Sempre convalescente Benedetti. A centrocampo ballottaggio tra
Italiano e Bernardi.
ARBITRO Boggi di Salerno.
SAVONA-PRO VERCELLI (0-1)
SAVONA Ancori infortuni per il Savona che perde i nuovi acquisti Simoncelli
e Altobello per guai muscolari. Probabile la panchina per l’acciaccato Pani. Assenti invece sulla corsia di sinistra il lungodegente Giuliatto e lo squalificato
Carta. Ci sarà il rientrante Quintavalla.
PRO VERCELLI Greco e Statella sono infortunati. Marconi e Cosenza non
si sono allenati con regolarità in settimana per un affaticamento muscolare,
ma non sono in dubbio per domani. A
disposizione anche Pepe e Fabiano, reduci da infortunio. In attacco Marchi
potrebbe far coppia con Kuqi.
ARBITRO Pezzuto di Lecce.
POSTICIPATA
Vicenza-Feralpi si giocherà domenica
16 febbraio alle 14.30.
Ascoli, ecco Bellini
Lecce: Diniz è out
Pisa, Crescenzi sì
ASCOLI-GROSSETO
(1-0)
ASCOLI Ci sarà anche Francesco Bellini
domani al Del Duca. Sarà la prima da neopresidente dell’Ascoli. «Dateci tempo, perché la situazione che abbiamo trovato non è
buona, ma insieme potremo riportare
l’Ascoli ai fasti degli anni passati», le parole
d’insediamento di Bellini. Ridotta da 6 a 4
giornate la squalifica all’allenatore Giordano
che domani dovrebbe schierare in attacco
la coppia Tripoli-Topouzis.
GROSSETO Mister Acori ha deciso di presentarsi in campo con il 4-3-3. Biraschi
sembra destinato a sostituire Burzigotti al
centro della difesa, mentre sulla fascia è
ballottaggio tra Gotti e Legittimo. In dubbio
Ferretti, uscito anzitempo dalla partitella di
giovedì. In pre-allarme Giovio. Tra i convocati anche Pagano: partirà in panchina.
ARBITRO Aversano di Treviso.
BARLETTA-LECCE
PAGANESE-FROSINONE
(1-2)
PAGANESE Assenti Toppan, Velardi e De
Sena squalificati. Masi e Cioffi si sono infortunati nell’amichevole infrasettimanale. A
comporre il tris difensivo saranno Monopoli, Perrotta e Panariello. William dopo il lungo
infortunio è pronto al rientro dalla panchina.
FROSINONE Frara e Crivello hanno scontato la squalifica anche se la partita con la
Nocerina non si è giocata e saranno a disposizione. Stellone potrebbe optare per il
4-3-1-2. Dietro, ballottaggio M. Ciofani-Frabotta.
ARBITRO Pelagatti di Arezzo.
(2-2)
GUBBIO Roselli deve rinunciare a Baccolo
squalificato, a Falconieri infortunato e a Falzerano alle prese con una caviglia in disordine. Bartolucci invece è a disposizione, così
come Schetter che farà coppia in avanti con
Luparini nel 4-4-2.
VIAREGGIO Emergenza in attacco per
l’allenatore Lucarelli: Matteini è infortunato
e Romeo è in dubbio per un dolore al ginoc-
(2-2)
PONTEDERA-PISA
(2-1)
PONTEDERA Per domani si va verso un
Mannuci tutto esaurito. Pera è acciaccato,
al suo posto è pronto Picone. Assenti Grassi
e Luperini, torna disponibile Gasbarro. Probabile il debutto negli undici di Vettori in difesa.
PISA Assente Rozzio squalificato, Costa
recupera Crescenzi e ha il solo dubbio se
schierare la difesa a 3 o 4. In attacco ballottaggio Napoli-Forte.
ARBITRO Sacchi di Macerata.
RIPOSANO
Catanzaro e Benevento (avrebbe dovuto incontrare la Nocerina, vincerà 3-0 a tavolino).
(0-0)
BARLETTA Orlandi deve fare a meno dei
giovani Guglielmi e Cicerelli, squalificati. In
difesa spazio a Maccarone mentre dovrebbe essere Ilari a sostituire l’attaccante.
Sempre in attacco ballottaggio tra Ganz e La
Mantia. Dall’inizio anche l’altro ex Milan Innocenti.
LECCE Si blocca ancora Diniz, che quasi
certamente salterà il derby, insieme agli infortunati Martinez e Bellazzini e agli squalificati Papini e D’Ambrosio. Lerda sta pensando anche al 4-4-2, come alternativa al più
collaudato 4-2-3-1. Oggi rifinitura a porte
chiuse.
ARBITRO Serra di Torino.
GUBBIO-VIAREGGIO
chio destro. In preallarme c’è Benedetti. In
difesa, Lamorte è annunciato al rientro. Nel
4-3-3, a centrocampo Mungo, Galassi e
Della Latta favoriti su Gemignani e Gerevini.
ARBITRO Martinelli di Roma.
PERUGIA-PRATO
PERUGIA Mancherà lo squalificato Nicco
e al suo posto toccherà a Vitofrancesco,
avanzato sulla linea di centrocampo. In difesa Comotto giocherà a sinistra, mentre a
destra tornerà Conti. In avanti, al fianco di
Fabinho ed Eusepi ballottaggio tra Mazzeo e
Sprocati, con Henty fuori.
PRATO Ghinassi squalificato: ballottaggio
Lamma-Romàn per un posto da centrale difensivo. Stamani si decide per De Agostini:
se non ce la fa, al suo posto Armenise. Davanti Silva Reis-Magnaghi favoriti su LaniniPisanu.
ARBITRO Piscopo di Imperia.
SERIE D
Marano capolista
a Mezzocorona
Oggi alle 14.30 cinque
anticipi. Rinviate a mercoledì, per
il torneo di Viareggio, MezzolaraSancolombano e AnziolavinioCynthia .
GIRONE B PontisolaSambonifacese: Zingarelli di
Siena.
GIRONE C MezzocoronaMarano: Fiorini di Frosinone.
GIRONE F Bojano-Amiternina:
Natilla di Molfetta.
GIRONE H Puteolana-Gelbison (a
Bacoli): Liguori di Bergamo.
GIRONE I PomiglianoHinterreggio (a Secondigliano,
porte chiuse): Fagnano di Termoli.
LA SITUAZIONE
CLASSIFICA Perugia* p. 44; Frosinone
39; L’Aquila 35; Lecce 34; Pisa e Catanzaro
32; Benevento* 31; Pontedera 29; Salernitana* 27; Gubbio* e Prato 26; Grosseto 25;
Viareggio 21; Barletta 18; Ascoli* (-4) 15; Paganese 13; Nocerina (-2) esclusa 12.
PROSSIMO TURNO Domenica 16 febbraio (ore 14.30): Benevento-Gubbio (2-2);
Frosinone-Viareggio (0-0); GrossetoL’Aquila (0-1); Lecce-Paganese (1-0); PisaPerugia (1-0); Prato-Pontedera (2-2); Salernitana-Ascoli (1-1). Riposano Barletta e Catanzaro (avrebbe dovuto incontrare la Nocerina, vincerà 3-0 a tavolino).
PROCESSO NOCERINA
Ora è ufficiale, giovedì 13 la Corte di giustizia
federale deciderà sul ricorso presentato
dalla Nocerina (per l’esclusione dal campionato) e dei suoi tesserati squalificati da tre
anni e mezzo a un anno per illecito sportivo.
30
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
CICLISMO LA CORSA GAZZETTA
il progetto 2015
Alonso va veloce:
ingegneri della F.1
nella nuova squadra
Il pilota Ferrari ha già contattato esperti di
telemetria e simulatore per entrare nel team
Re nel deserto
Kittel rivoluzione
Resiste ai big,
fa bis in volata
Dubai Tour Tappa dura: attaccano Valverde
e l’iridato Rui Costa, poi la legge del tedesco
DAL NOSTRO INVIATO
CIRO SCOGNAMIGLIO
twitter@cirogazzetta
DUBAI (Emirati Arabi Uniti)
Le sue volate sono come
spallate. Spallate alla gerarchia dello sprint. Marcel Kittel
ha cominciato a darle per davvero all’ultimo Tour de France:
non succedeva da anni che
qualcuno fosse migliore in volata di Mark Cavendish, e questo ragazzo tipicamente tedesco (alto-biondo-possente-occhi chiari-capelli a spazzola) lo
battè 4-2, con annessi trionfi
nella prima e nell’ultima tappa,
quella sui Campi Elisi. L’unodue in ventiquattr’ore che ha
assestato all’inglese e al resto
della concorrenza al DubaiTour è certo meno prestigioso,
ma non è passato inosservato.
Interesse La neonata corsa
Gazzetta, che si conclude oggi
all’ombra degli 830 metri del
Burj Khalifa, il grattacielo più
alto al mondo, si sta regalando
vincitori grandi firme. Dopo
Phinney, 1° nella crono d’apertura che oggi gli varrà molto
il Ricordo
Il tedesco Marcel Kittel, 25 anni: 4 tappe al Tour, 3° successo 2014 BETTINI
probabilmente il trionfo finale,
ecco Kittel. Giovedì il 25enne
della Giant s’era imposto su Sagan a Palm Jumeirah, l’arcipelago artificiale. Cavendish lo
sprint non lo aveva disputato,
nonostante l’Omega fosse già
in fila ai meno 10. L’inglese ci
era rimasto male, e a chi gli
aveva chiesto che cosa fosse
successo, aveva risposto in malo modo: «Perché lo chiedi a
me? Chiedilo a lui, o a quell’altro», indicando i corridori che
gli passavano a fianco. «Ho
sbagliato io — ha detto Petacchi, qui penultimo uomo di
Cav, prima di Renshaw —: do-
oggi chiusura
2a TAPPA: 1. Marcel Kittel (Ger, ArgosShimano) 121,6 km in 2.50’30”, media
42,791; 2. Sagan (Slk); 3. Phinney
(Usa); 5. Nizzolo; 6. Ferrari; 40. Nibali.
3a TAPPA: 1. Marcel KITTEL (Ger, Argos-Shimano) 162,3 km in 3.47’52”,
media 42,735; 2. Lobato (Spa); 3. Sagan (Slk); 4. Van Baarle (Ola); 5. Van
Rensburg (S.Af); 11. Phinney (Usa); 25.
Nibali; 36. Cavendish (Gb) a 7”.
CLASSIFICA: 1. Taylor PHINNEY
(Bmc); 2. Cummings (Gb) a 15”; 3. Hansen (Dan) a 172; 4. Martin (Ger) a 23”;
5. Cancellara (Svi) a 26”.
OGGI: 4a e ultima tappa a Dubai, 123
km, arrivo al Burj Khalifa (Eurosport
dalle 11, RaiSport2 12.55).
po il ritiro in Argentina ho perso dei giorni. Non ho la forma
che vorrei, così non ho portato
fuori Renshaw e Cav al momento giusto».
Ecco Maradona Il successo di
ieri di Kittel in realtà è stato ancora significativo. La tappa,
che si concludeva nel deserto
ad Hatta (vicino alla frontiera
con l’Oman), presentava un
paio di strappi nel finale. Niente di trascendentale, ma sono
bastati per accendere i fuochi
d’artificio ad opera dei tanti vip
della corsa Gazzetta. Vincenzo
Nibali è stato tutto sommato
tranquillo (ha chiuso nel primo
gruppo). Si è mosso però Valverde, ha tirato forte la Cannondale per Sagan, poi terzo, e
ci hanno provato pure i due
campioni del Mondo, quello
della crono Tony Martin e quello in linea, Rui Costa: «Per essere la prima corsa, le sensazioni
sono migliori del previsto, per
questo ci ho provato», ha spiegato il portoghese della Lampre-Merida. Kittel è stato molto bravo a restare attaccato
«con lo sputo» ai migliori in salita, cioè per un niente, e poi allo sprint ha potuto gioire ancora (con Lobato 2° e Cavendish
36° a 7”). Con il successo nel
Criterium d’apertura al Down
Under, fanno già tre successi.
«Ero a limite e ho rischiato di
mollare anche all’ultimo chilometro – ha spiegato Kittel —.
Ma ce l’ho fatta, penso che la
scelta di venire a Dubai direttamente dall’Australia, ad allenarmi e a studiare i percorsi,
abbia pagato. Sono felice». E
oggi, prima di rifarsi vedere alla Vuelta Andalusia, può servire il tris: davanti a Diego Armando Maradona, atteso all’arrivo. Sarebbe un’altra, anche se piccola e non certo
definitiva, di quelle spallate.
DUBAI
Il paragone più calzante
è con una calamita. Questo è
stato per il Dubai Tour Fernando Alonso, che giovedì è arrivato al via della seconda tappa
(che poi ha seguito in auto).
Lo spagnolo della Ferrari si sta
allenando nell’Emirato — il
Mondiale di F.1 scatta il 16
marzo —, macinando chilometri in bici. Passione e non
solo, considerando il suo progetto di creare una nuova
squadra dal 2015. E il primo
colpo è stato quello dell’ex c.t.
Bettini direttore
tecnico, Abad
general manager,
Garcia marketing
Paolo Bettini, nel ruolo di direttore tecnico. Ora, se Alonso
ingaggiasse tutti i corridori
con i quali si è fatto una foto
(compresa quella con… Ferrari, il velocista della LampreMerida), di team ne creerebbe
almeno due. Ma le conversazioni con Sagan, Purito Rodriguez e l’iridato Rui Costa hanno incuriosito, perché soprattutto i primi due sono stati accostati alla squadra molte
volte: «Siamo in una fase di lavoro», ha detto Alonso.
Alla Gazzetta dello Sport,
in ogni caso, risulta che l’ingresso di Fernando nel ciclismo sia tutt’altro che un capriccio: l’idea è quella di un
Ballerini, sono già passati quattro anni
MARCO PASTONESI
BOTTEGONE (Pistoia)
S
Da sin.: il c.t.
Davide Cassani,
Matteo Ballerini,
Sabrina, la
maglia del team
jr per “Ballero”, il
d.s. Luca Scinto,
e Gianmarco
Ballerini
più autorevole del c.t. (Davide
Cassani) della Nazionale, che i
corridori delle altre nazionali
chiamano la Squadra, per dire il
prestigio, il fascino e la forza che
ancora e sempre possiede? Quale
attore più convincente di un direttore sportivo (Luca Scinto),
così spontaneo, istintivo, esube-
progetto a lungo termine, che
potrebbe impegnarlo una volta finita la carriera in F.1. Il
ruolo di general manager nella fase iniziale sarà svolto da
Luis Garcia Abad, mentre Kiko
Garcia si occuperà della parte
commerciale e dei rapporti
con le aziende.
Basi operative E proprio dal
suo sport, lo spagnolo vuole
trasferire conoscenze e tecnologie per monitorare il lavoro
degli atleti e migliorare le loro
prestazioni e le strategie di gara. Per esempio attraverso
l’uso della telemetria e del simulatore. L’idea è utilizzare ex
ingegneri di F.1, già contattati,
che non saranno soltanto consulenti, ma verranno inseriti
nella squadra con un proprio
ruolo. Inoltre la struttura avrà
più di una base operativa, in
relazione sia degli sponsor sia
degli allenamenti.
L’accostamento alla Specialized, che da tempo sta portando avanti progetti simili con la
McLaren, sembra logico. Il colosso americano di bici ha creato una sezione «Racing» in
cui lavorano l’ex pilota Jarno
Trulli, l’ex ingegnere elettronico ferrarista Gianni Sala e il telemetrista Matteo Flamigni,
uomo di Valentino Rossi alla
Yamaha. E le prove in velodromo sono servite, soprattutto a
Nibali. La Specialized si è dunque fatta avanti, per fornire
materiale e tecnologie al futuro team di Alonso. Ora è in attesa dei prossimi dettagli.
ci. sco.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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DAL NOSTRO INVIATO
Quale luogo migliore di
una zona (San Baronto) dove il
ciclismo ha radici e rami, storia e
tradizione, storie e tradizioni,
popolo e praticanti, tanto da essere paragonata alle Fiandre per
la concentrazione di squadre,
corridori e perfino campioni?
Quale posto migliore di una
scuola (l’istituto Martin Luther
King) dove s’incrociano esperienza e desideri, sapienza e curiosità, saggezza e sogni, cioè insegnanti e studenti? Quale punto
migliore di una palestra, che è il
teatro dello sport, il palcoscenico
di un’educazione salda e sana, la
platea di un’istruzione allegra e
divertente? Quale personaggio
Fernando Alonso, 32 anni, con il leader Taylor Phinney, 23 BETTINI
rante, appassionato? Quale testimone più importante di un uomo (Fabrizio Fabbri), che ha trascorso una vita a due ruote preoccupandosi di dare e non
osando mai pretendere di ricevere? Quale angelo custode (Franco Vita) più riservato e invisibile,
eppure più sensibile e alato, e og-
Franco
Ballerini
è morto il 7
febbraio 2010
mentre stava
disputando il
Rally Ronde di
Larciano (Pt).
Era c.t.
dal 2001:
aveva 45 anni
gi più inconsolabile perché non
ha più il suo angelo da custodire?
E, soprattutto, quale pubblico
più adatto dei ragazzi delle medie — facce fresche, occhi guizzanti, capelli agitati – che si affacciano alla vita come se fossero
su un balcone, pronti a trasformare la bicicletta in un tappeto
volante o in un libro parlante o
in una “play-list” a pedali? La
magia si è realizzata ieri mattina, grazie al quarto anniversario della morte di Franco Ballerini, con la moglie Sabrina, i figli
Gianmarco e Matteo, parenti e
amici. Si è ricordato, raccontato,
domandato e risposto, sorriso e
riso, insomma trascorse due ore
ciclistiche “surplace” o forse due
ore umane di corsa. Proprio alla
maniera del “Ballero”.
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DONNE LA PIACENTINA 2a
Qatar, Bronzini
vicina al successo
Ma è sempre Wild
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
31
MOTORI
La caccia
allo scoop
Grenoble tace
e su Schumi
via ai tam tam
Medici e famiglia danno poche notizie
Il web sbanda: «È morto. No, parla»
Lo striscione superstite: «Ti pensiamo»
All’ospedale di Grenoble è rimasto un solo striscione. Lo avevano deposto i tifosi
il 3 gennaio, 45° compleanno di Schumi: «I nostri pensieri con te e la tua famiglia»
DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO IANIERI
GRENOBLE (Francia)
Diluvia su Grenoble.
Una pioggia intensa, gelida,
che penetra dentro i vestiti,
rovesciata con cattiveria in
terra dalle nuvole basse. Davanti all’ingresso Chartreuse dell’Hopital Nord, un paio di chilometri alle porte
della città che nel 1968 ospitò l’Olimpiade invernale, la
gente cammina di fretta, facendo lo slalom tra infide
pozzanghere e il via vai incessante di taxi e ambulanze. A ricordare che lassù al
5° piano, in una stanza del
reparto di rianimazione ben
protetta agli sguardi estranei, è ricoverato da 40 giorni Michael Schumacher, è
rimasto solo uno striscione:
«Schumi, all our thoughts
with you and your family»,
tutti i nostri pensieri sono
con te e con la tua famiglia.
Lo avevano deposto su
un’aiuola alcuni tifosi lo
scorso 3 gennaio per il 45°
compleanno del campione
di Benetton, Ferrari e Mercedes, un mese dopo è ancora lì, fradicio di pioggia,
stancamente appeso a due
pali davanti all’ingresso, a
recitare quella che è la speranza dei tifosi di tutto il
mondo.
Falsità Ma come sta Schumi? È questa la domanda
che si fanno tutti all’indomani di una giornata nella
quale uno squallido messaggio su Twitter ha scatenato
l’ennesimo proliferare di voci incontrollate e, fortunatamente, infondate: «Schumacher è morto!». Sono state queste le terribili parole
che nel primo pomeriggio di
giovedì hanno dato il via a
un tam tam di notizie che dicevano tutto e il contrario di
tutto. E mentre in serata un
portavoce dell’Ospedale di
Grenoble era costretto a
smentire la notizia, in quelle
stesse ore ecco che un medico tedesco, tale Heinzpeter
Michael Schumacher, 45 LAPRESSE
Stop ai farmaci,
ma il tedesco
è ancora in coma
dopo oltre un
mese dalla caduta
Moecke, responsabile del
dipartimento di medicina
dell’ospedale Askepios, arrivava a decretare come
«Schumacher potrebbe trovarsi in una fase di coma vegetativo». Paradossalmente, sempre sui social
network c’era chi decretava
come il sette volte campione
del mondo avesse iniziato a
parlare mentre altre voci asserivano come negli ultimi
esami fatti l’encefalogramma del tedesco risultasse
piatto, cosa che significherebbe la totale assenza di
qualsiasi attività cerebrale.
Vergogna Tutto e il contrario di tutto, insomma, come
se ci si trovasse a parlare di
un nuovo scarico della Red
Bull o di una novità aerodi-
namica della Ferrari, dimenticando invece che dietro a tutto questo sciacallaggio c’è un uomo di 45 anni
che da 40 giorni sta cercando di sopravvivere a un terribile incidente sugli sci. All’ospedale francese i medici
ufficialmente tacciono, la
direzione della comunicazione ribadisce che non sono in previsione nuovi aggiornamenti sulle condizioni di Michael e anche la manager Sabine Kehm, sempre
più frastornata ma anche
arrabbiata per le notizie infondate, conferma che non
ci sono novità e che «non
posso continuare a smentire
speculazioni e voci senza
fondamento». Il fatto che da
due giorni l’ex giornalista
tedesca non si faccia vedere
e Grenoble e che la sua presenza non è prevista fino a
lunedì, per certi versi è la
conferma di come la situazione, pur restando grave,
sia stabile e non ci sia un
crescente allarme riguardo
le condizioni di Michael.
Attesa La verità, piuttosto, è che Schumacher è ancora in coma e che non si sa
per quanto tempo ancora ci
resterà: per due volte, nei
primi giorni di ricovero, i
medici hanno temuto per la
vita dell’ex pilota tedesco,
operato il giorno dell’incidente sciistico e Méribel e in
quello successivo per cercare di ridurre le gravi lesioni
cerebrali riportate nella caduta contro una roccia. Dopo un mese di coma farmacologico non si può quindi
concretamente pensare che
il risveglio avvenga in tempi
brevi. E se è vero che più a
lungo si protrarrà quel momento, maggiori potrebbero essere le complicazioni,
bisogna considerare come
lo stop alla somministrazione dei farmaci sia avvenuto
solo una settimana fa. Per
ora, l’unica cosa da fare è
aspettare. E, per chi crede,
magari pregare.
il calendario
Il 6 aprile a Sakhir
la prima diretta
in simultanea
Il calendario del Mondiale F.1 2014 è
formato da 19 gran premi. In tondo
quelli che andranno in onda in diretta
esclusiva su Sky, in neretto quelli
che verranno trasmessi in diretta sia
da Sky sia dalla Rai.
16 marzo Australia (Melbourne)
30 marzo Malesia (Sepang)
6 aprile Bahrain (Sakhir)
20 aprile Cina (Shanghai)
11 maggio Spagna (Barcellona)
25 maggio Monaco (Montecarlo)
8 giugno Canada (Montreal)
22 giugno Austria (Zeltweg)
6 luglio Gran Bretagna (Silverstone)
20 luglio Germania (Hockenheim)
27 luglio Ungheria (Budapest)
24 agosto Belgio (Spa)
7 settembre Italia (Monza)
21 settembre Singapore
(Marina Bay)
5 ottobre Giappone (Suzuka)
12 ottobre Russia (Sochi)
2 novembre Stati Uniti (Austin)
9 novembre Brasile (Interlagos)
23 novembre Abu Dhabi
(Yas Marina)
ANDREA CREMONESI
Australia e Malesia, gare
prestigiose come Montecarlo,
Silverstone e Spa, poi Barcellona, prima tappa europea,
quindi la tedesca Hockeheim,
la new entry russa Sochi, teatro in questi giorni dell’Olimpiade invernale e poi il Brasile
penultimo atto del Mondiale:
saranno queste le 10 «esclusive» di Sky del 2014. Cioè le gare di F.1 che andranno in diretta sulla tv a pagamento (29,90
euro mensili quelli per il pacchetto sport) e che poi la Rai
manderà in onda in differita
(alle 14 quelle asiatiche, alle
21 le europee).
L’ok definitivo è arrivato ieri da Londra, perché spetta alla Fom benedire la spartizione
tra la tv di Stato che manda in
onda comunque nove gare in
diretta e la pay tv di Rupert
Murdoch.
Criteri Il Mondiale (in diret-
ta) della Rai, che ha confermato il team degli anni scorsi,
scatterà dunque in Bahrain
S
29 dicembre
Alle 11.07
Michael
Schumacher
cade mentre
scia fuoripista a
Meribel (Fra).
Viene ricoverato
a Grenoble dove
arriva in coma.
Ha una
emorragia
cerebrale
ed è operato
S
30 dicembre
I medici lo
operano
di nuovo: ci
sono lesioni
cerebrali diffuse
S
3 gennaio
Schumi compie
45 anni.
I ferraristi si
riuniscono sotto
l’ospedale
S
6 gennaio
La famiglia
annuncia:
«Michael è
fuori pericolo»
S
29 gennaio
A 30 giorni
dall’incidente
l’Equipe rivela
che i medici
hanno iniziato la
fase di risveglio.
Il giorno dopo la
conferma
dal clan
S
6 febbraio
Su Twitter:
«Schumi è
morto».
L’ospedale di
Grenoble
smentisce
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Taccuino
LE GARE IN TELEVISIONE MONZA IN CHIARO SULLA TV DI STATO
Il GP di Sochi a Sky
La Rai scommette
su un grande finale
4
40 GIORNI
D’ANSIA
(gara che dovrebbe partire alle 18 locali, le 17 in Italia) per
poi toccare Cina, Canada, Austria, Ungheria, Monza, Singapore, Stati Uniti (Austin) e
Abu Dhabi, l’ultima tappa stagionale che tra l’altro (salvo ripensamenti) attribuirà punteggio doppio. «Il primo criterio della nostra scelta — spiega Maurizio Losa, vice
direttore RaiSport — è stato
quello di scegliere i gran premi della fascia serale per non
costringere i nostri telespettatori a fare notte (le gare vanno
trasmesse in differita di almeno tre ore; n.d.r.). Il secondo
criterio è stato quello di continuare a trasmettere le gare
asiatiche (che si corrono
quando è mattina in Italia;
n.d.r.) all’orario consueto delle 14».
Bilancio Ma come è andato il
2013? Primo anno della rivoluzione televisiva, che ha visto
appunto la pay tv sbarcare di
nuovo nel Mondiale? La media ufficiosa tra Sky e Rai è
stata di 5 milioni di spettatori
a gara, 1,2 in meno del 2012
ultima stagione tutta coperta
dalla Tv di Stato. In particolare la Rai nelle gare in diretta
ha avuto una media di 5 milioni di spettatori, e di 3,4 per
quelle in differita. Un calo legato solo al fatto che Vettel ha
ucciso il Mondiale con netto
anticipo?
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RALLY DI SVEZIA
Latvala in testa
Ogier, che errore
La Lotus si tiene il forchettone
Ecco il muso a «forchettone» della nuova Lotus E22 in una foto
fatta circolare dalla squadra. Ieri la vettura di Enstone ha fatto la
prima uscita in pista a Jerez sfruttando un «filming day»
«Un errore stupido». Sebastien Ogier (Volkswagen) fa il mea
culpa per l’uscita di strada nell’ottava speciale, mentre era in testa
al Rally di Svezia. L’iridato ha perso
circa 4 minuti e mezzo: addio a ogni
sogno di gloria. La Volkswagen si
consola con il duo composto da
Jari-Matti Latvala (1°) e Andreas
Mikkelsen (2°), divisi da soli 3”6.
Ogier, nella seconda parte della
giornata, ha tentato di risalire: è 9°
a 3’38”4. Anche Robert Kubica
(Ford) è finito nella neve: è 29° a oltre 24’. Oggi il gran finale, con le ultime 8 speciali.
RUOTE SCOPERTE
IL 21 IN BAHRAIN LA DECISIONE
Liuzzi in Giappone
Un treno di gomme in più a chi va in Q3
Così potrebbero cambiare le qualifiche
Dopo un paio di stagioni sulle vetture a ruote coperte, nel 2014
Vitantonio Liuzzi torna al volante di
una monoposto. L’ex F.1 sbarca in
Giappone grazie a un accordo con
la Honda: correrà la Super Formula con il Team Real al volante delle
nuove SF14 Dallara e la Super GT
con l’Autobacs Racing Team Aguri.
(a.cr.) Il 21 febbraio,
durante i test del Bahrain, i team
si riuniranno per decidere se
modificare il format delle
qualifiche: l’obiettivo è
disincentivare coloro che
restano ai box per conservare
gomme in vista della gara. Un
problema che si trascina da
tempo, almeno da quando, a
partire dal 2010, sono esplose le
soste ai box e di conseguenza la
necessità di salvaguardare più
treni possibili. La proposta è
quella di assegnare un treno
supplementare di pneumatici
(quelli della mescola più morbida)
ai piloti che si qualificano in Q3,
in modo tale che non rinuncino
alla battaglia per la pole. Perché
la norma passi, è necessario che
sia favorevole il 70% dei team.
Ferrari, Red Bull. Mercedes,
McLaren e Lotus sarebbero già
schierati per il sì.
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HONDA FA SUL SERIO
Hrc anche nel cross
Da quest’anno, la squadra
Honda nel Mondiale Mx1 di cross
prende il nome di Team Hrc. Confermati i due piloti del 2013: Max
Nagl ed Evgeny Bobryshev.
32
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
BASKET LA COPPA ITALIA: I QUARTI DI FINALE
le Pagelle
DI CHIABO
SVOLTA MARQUES GREEN
LA PEGGIORE DI HACKETT
MILANO 5.5
GENTILE 6 Primo tempo da 13 punti in 14’ con 3
schiacciate, poi completamente sparito
MELLI 5.5 Tre assist nei primi 10’ in campo, quando
rientra non c’è.
HACKETT 5 Forse la peggior partita a Milano, subisce
10 falli ma perde 4 palloni e si fa stoppare da Devecchi
l’ultimo tiro.
KANGUR 7 E’ tornato lo specialista della mattonella,
micidiale nel terzo quarto, la partita gira (male) sul suo
4o fallo. Da lì non entra più e Milano va a rotoli.
LANGFORD 6.5 Tanti rimbalzi quanti punti nei primi 20”
(5), fa i punti che rintuzzano la fuga di Sassari. E’ anche
il miglior rimbalzista.
SAMUELS N.G. Fa 2 falli in 3’ e non ha più chanches.
WALLACE 5 Inutile, -10 di plus minus in 10’.
MIGLIORE
h 7.5 ILLAWAL
Parte col botto, 10 punti nel primo quarto, 8 nel terzo.
Ma quando rientra nell’ultimo quarto è tardi.
MOSS 6.5 Non efficace sui piccoli avversari come altre
volte, ma nei momenti decisivi c’è. Strane le tre perse.
JERRELLS 5 Pasticcia in regia per 10’.
SASSARI 7
Nell’ultimo quarto si scatena
D. Diener, fuori la strafavorita
Banchi: «Sono molto deluso»
MILANO
80
SASSARI
82
(24-11, 38-30; 66-59)
M.GREEN 7.5 E’ l’uomo della svolta nel 2o tempo, rompe
il ghiaccio da 3, non soffre gli avversari più alti, 3
recuperi, 4 assist
C. GREEN 7 Il migliore nel primo tempo quando tutto
andava storto, sempre solido e positivo.
DEVECCHI 6.5 Su Langford, prende la sventagliata
iniziale. Ma è lui su Hackett a salvare la vittoria alla fine.
T.DIENER 6 Non gioca male visto il momento difficile,
ma la svolta arriva quando esce e non entra più.
B.SACCHETTI 6.5 Dà più consistenza più di Thomas.
h
Incredibile
rimonta
Sassari gela
Milano
IL MIGLIORE
8 D.DIENER
EA7 MILANO: Hackett 5 (0/4, 1/3), Langford 16 (3/9, 2/6), Gentile 13 (4/8, 1/4),
Melli (0/1 da 3), Lawal 20 (9/11); Kangur 12
(4/7 da 3), Samuels (0/1), Wallace 2 (1/3),
Moss 10 (1/1, 2/6), Jerrells 2 (1/3). N.e.:
Cerella, Gigli. All.: Banchi.
BANCO SARDEGNA SASSARI: T. Diener 6
(2/3, 0/2), Devecchi 2 (1/2, 0/1), Thomas 9
(4/11, 0/3), C.Green 15 (3/4, 1/5), Tessitori 8
(4/6); M.Green 9 (0/1, 3/5), B. Sacchetti 6
(2/3, 0/3), D.Diener 24 (4/6, 4/10), Vanuzzo 3 (0/1, 1/2). N.e.: Chessa, Gordon.
All.: R. Sacchetti.
Non fa canestro per tutto il 1o tempo (voto 4.5), ne fa 22
nella ripresa, 13 nell’ultimo quarto, 9 nel 13-0 decisivo.
ARBITRI: Lamonica, Lanzarini, Martolini.
VANUZZO 6 Non efficace come altre volte, ma marca i
pivot.
TESSITORI 6 Non fa disastri, ma è nei 5 che si fanno
stendere all’inizio da Lawal, suo avversario diretto.
THOMAS 6 Dopo le critiche fatte all’egoismo dei
compagni, un primo tempo da 0/5 e 3 perse. Nove punti
nella ripresa lo rimettono in pista.
NOTE - T.l.: Mil 12/18, Sas 15/17. Rimb.: Mil
48 (Langford, Lawal 8), Sas 33 (Sacchetti, Thomas 6). Ass.: Mil 19 (Gentile,
Moss 5), Sas 16 (M.Green 4). Progr.: 5’
16-6, 15’ 29-17, 25’ 51-42, 35’ 68-72. Instant replay: tripla D.Diener, annullata
24” , 14’19” (29-17), rimessa a Milano
38’58” (80-82). Spett.: 8256.
LOCMAN
ITALY
LUCA CHIABOTTI
MILANO
Drake Diener e Marques
Green danno un colpo letale alla teoria dell’invincibilità di Milano. Sassari elimina gli strafavoriti, soffre quando non le entra una tripla, va via facilmente
appena si accendono i suoi tiratori e l’EA7, come il palo della
banda dell’Ortica, è l’unica a
non accorgersi al Forum che la
partita non è più una passerella. E quando subisce un 13-0, si
sveglia ma è tardi. Il finale è
bellissimo e contro Moss e Langford decide la difesa, con Devecchi che toglie a un Hackett
spento il canestro che ne avrebbe fatto un eroe. Così la semifinale è la meno attesa, SassariReggio, e Meo Sacchetti deve
pagare una cena alla squadra di
Menetti, portata dal coach ad
®
esempio, nel prepartita, come
spirito positivo e vincente:
«Siamo contenti e credo lo siano anche le altre semifinaliste
perché non c’è più Milano — dice Meo che compie un capolavoro psicologico rimettendo la
sua squadra in pista in un momento difficile —, all’intervallo, sotto solo di 8 con Drake e
Thomas da 0/10 ho detto che
non poteva andare avanti così.
Ci abbiamo sempre provato, in
un momento di forma non brillante, la chiave è stata la difesa,
poi c’è stata la solita fiammata
di Drake».
Rosa Eppure, senza Gordon,
Sassari si fa passare sopra da
Milano e da Lawal fino al 18-6
dell’avvio. L’EA7 tocca il +16
all’inizio del secondo quarto e
l’impressione è che se Luca
Banchi non dovesse far giocare
la sua rosa smisurata puntando
solo sulle cose che funzionano
meglio, tipo Lawal, la sua squadra non avrebbe dei cali come
nel secondo quarto, dove produce solo un 6/20 al tiro mentre la Dinamo con 0/8 da tre,
1/14 all’intervallo, riesce addirittura a rientrare fino al 36-32
di inizio ripresa. Il 3/3 di Kangur da tre sembra togliere la suspense ritrovata. Ma quando M.
Green segna la seconda tripla
personale, sulle 20 tentate fino
a quel momento da Sassari, la
partita cambia e Milano non se
ne accorge. Il 13-0, che diventa
un 21-6 con il Drake Show per il
72-77 a 1’54” dalla fine. «Un
k.o. pesante, sono molto deluso
— dice Banchi — abbiamo indirizzato bene la gara ma non siamo mai riusciti a controllarla
davvero. Non abbiamo avuto la
solita intensità, una sconfitta
che deve farci meditare». Quello che nessuno pensava accadesse è successo. Per Giorgio
Armani l’incubo continua.
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le final eight
Alle 18 Enel-Mps, alle 20.30
Dinamo-Reggio su Gazzetta.it
Oggi alle 10.30, in occasione delle Final Eight, si terrà l’Assemblea di Lega.
I QUARTI DI FINALE
Montepaschi Siena-Acea Roma 76-67
Enel Brindisi-Umana Venezia 83-70
Acqua Vitasnella Cantù-Grissin Bon Reggio Emilia 77-84
EA7 Milano-Banco di Sardegna Sassari 80-82
LA PRIMA PARTITA DALMONTE: «SE BATTIAMO IN TESTA, IL MOTIVO È INTUIBILE»
Green e Siena
mandano a casa
una piccola Roma
La Mens Sana domina l’Acea che soffre
l’assenza di Taylor. Crespi: «Il passato?
È solo l’ultima partita di campionato»
MARIO CANFORA
MILANO
MONTECRISTO
Movimento meccanico automatico S.I.O. (Scuola Italiana di Orologeria)
o cronografo al quarzo. Titanio e acciaio. Impermeabile fino a 10 atm.
Quando conta, Siena c’è.
Stavolta non si può dire contro
pronostico, visto che nel quarto di finale i bookmaker la davano favorita nei confronti di
Roma. Ma la determinazione e
se vogliamo semplicità con cui
ha messo k.o. l’Acea è di quelle
che oggi devono far preoccupare (e non poco) Brindisi,
l’avversaria di questa inedita
semifinale. Questione di mentalità, anche se rispetto alla
squadra dello scorso anno qui
c’è poco o nulla. «Tutti ci chiedono del passato di Siena, il
passato per noi è solo nell’ultima partita, persa, di Bologna.
Ho visto grande serenità mentale, come non essere contento
di quest’esordio», dice il coach
senese Marco Crespi.
Serenità Già, la serenità. Che
è poi quella che ti fa entrare in
campo con gli occhi della tigre:
7-0, poi 10-2. Numeri che dopo
3 minuti potrebbero dire poco,
invece sono la testimonianza
di come si possa subito incanalare la gara sul binario giusto.
Roma è una Rometta modesta,
di scarsa qualità, che si aggrappa a soluzioni individuali per
restare attaccata al match. Fallisce tutto, o quasi. Anche perché quando ti manca il play titolare (leggi Jordan Taylor, ormai un ex), hai voglia di convincerti che con Goss può
essere lo stesso. Non è così,
non può esserlo. Gli assetti di
una squadra non si comprano
al bar, si studiano ore e ore in
allenamento. Certo, qualcosa
in più ci si aspettava. Come
SIENA
ROMA
76
67
(24-15, 47-37; 58-51)
MONTEPASCHI SIENA: Haynes 18 (1/3, 4/8),
Green 19 (5/8, 2/3), Carter 4 (0/2, 1/2), Nelson 6
(0/3, 2/4), Ortner 5 (2/6); Hunter 10 (5/7), Viggiano 7 (0/1, 2/3), Cournooh (0/1 da tre), Janning 5 (0/1, 1/4), Ress 2 (1/1), Udom (0/1 da
tre). N.e.: Cappelletti. All.: Crespi.
ACEA ROMA: Goss 9 (2/8, 1/3), D’Ercole (0/2 da
tre), Hosley 22 (3/9, 2/5), Jones 2 (0/1, 0/2),
Mbakwe 9 (3/7); Baron 16 (5/5, 2/6), Moraschini 4 (1/1, 0/1), Szewczyk 5 (1/3 da tre), Righetti. N.e.: Tonolli, Finamore. All.: Dalmonte.
ARBITRI: Cerebuch, Sabetta, Vicino.
NOTE - T.l. Sie 12/16, Rom 21/22. Rimb.: Sie 39
(Ortner 10), Rom 26 (Mbakwe 8). Ass.: Sie 20
(Nelson 8), Rom 9 (Goss 5). F. tec.: panchina
Roma 22’19” (50-39), Viggiano 38’52” (7660). Usc. 5 f.: Viggiano 38’52” (76-60). Progr.: 5’ 13-4, 15’ 38-28, 25’ 56-43, 35’ 69-58.
Erick Green, 22 anni, 1.90 CIAM
mentalità e «testa» nella partita. Ma se nei rimbalzi offensivi
si fa sempre la figura delle belle statuine (8-1 già al riposo
lungo, 12-5 il dato finale) il 3115 di inizio secondo quarto
mette già un bel punto sul primo quarto. Il tutto mentre Green segna da ogni posizione,
Nelson aggiunge 5 assist al 2/4
da tre, Hunter domina sotto i
tabelloni.
Grigiore La Rometta ha pochi
sussulti, avvolta nello stesso
grigiore (con pioggia) che c’è
all’esterno del Forum all’ora
del pranzo. Sul 56-51, al 28’,
Moraschini solo soletto sbaglia
la tripla del possibile -2. Baron
poco dopo infila invece quella
del 58-54, ma l’avventura in
Coppa si ferma qui, nonostante
Hosley cerchi di ridurre al minimo la sconfitta. «La squadra
ha avuto grande fiducia e ha
fatto vedere un primo tempo di
grande qualità», continua Crespi, mentre Luca Dalmonte
aspetta il nuovo play come una
specie di Messia: «Non piango
mai, resto tranquillo, sereno,
ma se oggi battiamo in testa e
abbiamo problemi al motore il
motivo potrete intuirlo...».
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SABATO 8 FEBBRAIO 2014
Il presidente di
Sassari Stefano
Sardara abbraccia
Drake Diener, 32 anni
CIAM-MARCHI
La favola
di Reggio
In semifinale
coi bambini
Battuta Cantù senza Brunner
e Cinciarini ma con Mussini e
Pini. E un grande White
CANTÙ
REGGIO EMILIA
77
84
(15-24, 33-44; 61-62)
ACQUA VITASNELLA CANTÙ: Ragland 11
(4/8, 1/5), Jenkins 2 (1/3, 0/3), Aradori 16
(6/7, 0/2), Leunen 13 (2/3, 2/4), Uter 8 (1/6);
Jones 2 (1/2), Rullo 5 (1/1, 1/3), Cusin 11
(2/4), Gentile 9 (1/5, 2/4). N.e.: Abass, Cesana, Marconato. All.: Sacripanti.
GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Mussini 3
(0/1, 1/1), Bell 20 (3/12, 2/5), White 25 (7/8,
3/5), Silins 2 (0/1 da 3), Cervi 2 (1/2); A.Filloy
5 (0/3, 1/2), Antonutti 3 (0/1, 1/1), Frassineti, Kaukenas 17 (4/8, 2/3), Pini 7 (3/3).
N.e.: A.Cinciarini. All.: Menetti.
SEMIFINALI
Oggi alle 18: Brindisi-Siena
Alle 20.30: Sassari-Reggio Emilia
FINALE
Domani alle 18
DIRETTA Tutte le partite in diretta su Rai Sport e streaming
su Gazzetta.it con il commento tecnico di Dan Peterson.
COPPA DEL RE (pe.m.) Quarti a Malaga: Barcellona-Tenerife
102-60 (Huertas 13); Valencia-Vitoria 74-73 (Martinez 13;
Nocioni 18, Poeta 0 in 18’); Real Madrid-Canarias 83-60 (Mirotic 17); Malaga-Saragozza 74-79 (C. Medley 21).
le Pagelle
DI CANF.
HUNTER DI SOSTANZA
HOSLEY NON MOLLA MAI
SIENA 7
VIGGIANO 6 Merita la sufficienza, subisce un po’
Hosley, dà una buona mano a rimbalzo.
HUNTER 7 Sfiora la doppia doppia (10 punti e 9
rimbalzi), presenza di sostanza e qualità nei pressi dei
tabelloni.
COURNOOH 6 Dieci minuti di tranquillità, pensando
solo a far girare la palla.
HAYNES 7 Ne segna 18 con ben 4 triple, sempre
intenso, seconda parte di gara eccelsa.
CARTER 5 Manco doveva giocare, parte lo stesso in
quintetto ma si vede che non è fisicamente apposto.
JANNING 5 Una tripla, tre palle perse e poco altro.
RESS 6 Solito apporto ben distribuito nell’arco della
gara.
ORTNER 6 Malino al tiro, però 10 rimbalzi.
NELSON 7 Inizio di grande personalità, cala nella
seconda parte ma 8 assist (5 nei primi 20’) hanno
lasciato il segno.
MIGLIORE
h 7.5 ILGREEN
Immarcabile per gli esterni romani, è lui che dà
l’allungo iniziale della Montepaschi: 7/11 da campo, 5
falli subiti.
ROMA 5.5
GOSS 5 Fa quel che può, si nota che non è contento
di giocare fuori ruolo per l’assenza di Taylor.
JONES 4 Altra prova da dimenticare per l’ala grande
americana, pasticcione in attacco e abulico in difesa.
D’ERCOLE 4 Green e Haynes gli scivolano via, in
attacco si nasconde: virgola in 11’.
MIGLIORE
h 6.5 ILHOSLEY
Non una grande prova, spadella alla grande (5/14 dal
campo) ma bilancia con 10/10 nei liberi e almeno ha la
voglia di non mollare mai.
BARON 6,5 Parte bene, prova con successo a uscire
dalle maglie difensive senesi, chiuderà con 16 punti.
SZEWCZYK 6 Sufficienza di fiducia, una tripla,
condizione fisica comunque approssimativa.
MORASCHINI 4,5 Gioca tanto, 24’, e male.
Evanescente nelle due parti del campo.
MBAKWE 6,5 Vede palloni col contagocce, in difesa è
però spesso mostruoso, come si è visto dalle due
atleticitissime stoppate consecutive: dategli al più
presto un play che lo faccia divertire sotto canestro...
ARBITRI: Mattioli, Begnis, Bartoli.
NOTE - T.l.: Can 21/35, Reg 18/19. Rimb.:
Can 35 (Leunen, Ragland, Aradori 6), Reg
35 (Bell 11). Ass.: Can 10 (Ragland, Gentile
3), Reg 15 (White, Bell 6). Progr.: 5’ 7-11,
15’, 23-30, 25’ 49-51, 35’ 67-72. Usc. 5f.:
Cervi 35’21” (67-72), Silins 35’38” (67-72),
Pini 37’28” (70-74).
MASSIMO ORIANI
MILANO
Non ce ne vogliano i vinti,
ma sono questi i momenti che
rendono unico lo sport, che ti
fanno venire la pelle d’oca, anche se sei spettatore disinteressato. Gli occhi lucidi del ds Alex
Frosini mentre esce dal campo,
James White, uno che ha vissuto la Nba in quintetto coi Knicks, che si batte il petto e urla la
sua gioia verso il pubblico (e poi
su Twitter la definisce una delle
più belle vittorie della carriera), i ragazzini Federico Mussini e Giovanni Pini che affrontano un quarto di Coppa Italia come una partitella al campetto:
sono le istantanee del trionfo di
Reggio Emilia, presentatasi alla
sfida con Cantù senza l’asse
play-pivot (Cinciarini-Brunner), k.o. alla vigilia. «Siamo
stati bravi ad esaltarci nella difficoltà — racconta coach Menetti — aumentando il livello di
concentrazione». Appena arrivato in sala stampa il coach reggiano aveva scherzato: «Non
vedo la Coppa. Avevo detto alla
Lega che se vincevamo questa
partita dovevamo portarcela a
casa». Già, perché di impresa
vera si tratta. E come ogni impresa ha il rovescio della medaglia. «Reggio si è esaltata in alcune individualità — spiega Sacripanti — Noi siamo scesi in
campo contratti, col peso di dover vincere per forza e non siamo stati capaci di governare la
situazione. Poi i 14 tiri liberi
sbagliati hanno inciso tanto».
Bimbo La partenza con Mus-
sini in quintetto, uno che a vederlo pensi sia un bambino che
ha fatto invasione di campo, invece di esaltare Ragland, lo ha
quasi stregato. D’accordo che il
‘96 era stato il miglior realizzatore all’ultimo Jordan Brand
Classic, ma sulla carta il play di
Cantù avrebbe dovuto farne un
sol boccone. Invece si è capito
subito che la pressione stava
schiacciando l’Acqua Vitasnella. Reggio è andata a +15 sul
25-40, reagendo alla grande al
primo break canturino (tornati
a -3 da -10 ). «Mussini ha saputo
di essere in quintetto quando
l’ha letto sul tabellone in spogliatoio un’ora e 10’ prima della
palla a due — spiegava Menetti
— Gli ho detto che non doveva
fare il Cinciarini e di ricordarsi
le regole». Detto, fatto. Quando
Cantù ha superato per la prima
volta (63-62 a inizio 4° periodo), ci si aspettava il naturale
crollo reggiano. Che invece non
è mai arrivato. Anzi. Era proprio Pini a riportarla avanti e
Kaukenas a siglare il match
point. Da standing ovation.
Grazie per i brividi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Dopo lo 0-11 iniziale, i campioni
d’inverno rimontano con l’ala che
chiude con 27 punti. E arriva Hodge
DI M.O.
BELL E KAUKENAS DA 8
JENKINS, UN DISASTRO
CANTÙ 5
JONES 5 In meno di 7’ combina solo pasticci.
UTER 5 Sbaglia troppo prendendosi anche tiri che non
ci stanno.
RULLO 6 Uno sprazzo, una tripla in 11’, fa il suo.
h
IL MIGLIORE
6 LEUNEN
Un po’ più «leonino» del solito, 6 rimbalzi in 33’. Dopo il
disastro di Pesaro una buona reazione.
JENKINS 4 Continua il momento disastroso. In 18’ -3 di
valutazione. Sacripanti aveva anche messo dei giochi
in attacco per lui, per sbloccarlo.
RAGLAND 5 Passano 20’ tra un canestro e l’altro. Non
riesce quasi mai ad andar via al ragazzino Mussini.
Solo 3 assist in 32’.
ARADORI 5 Fatica dannatamente contro le doti
atletiche superiori di White e in attacco non trova mai
ritmo per essere decisivo.
CUSIN 5 Più che altro per i 5 liberi sbagliati che pesano
tanto.
GENTILE 5 Esagera con un paio di tiri scriteriati,
soprattutto l’ultimo, che costa tanto a Cantù.
REGGIO EMILIA 8
h
IL MIGLIORE
8 WHITE
Devastante. Si esalta come fosse al Madison, gioca
una partita totale con 6 rimbalzi e soprattutto 6 assist.
FILLOY 6.5 Bravo a gestire il finale di partita, quando la
palla scotta, non sbagliando nulla.
ANTONUTTI 6.5 In 11’ una tripla pesante.
BELL 8 Si avvicina alla quadrupla doppia (20 punti, 11
rimbalzi, 6 assist e anche 7 falli subiti). Forza qualche
tiro ma è una spina costante nel fianco canturino.
MUSSINI 7 Faccia tosta da veterano, tiene Ragland alla
grande e non dà mai l’impressione di essere in difficoltà
nonostante il palcoscenico.
KAUKENAS 8 Passano gli anni, ma lui continua a far
canestro. Anche 6 falli subiti in 25’.
CERVI 6 Pasticcia in attacco ma in difesa fa sentire i
suoi 214 centimetri sporcando un sacco di tiri.
SILINS 6.5 Lotta come un leone e spende bene i suoi 5
falli.
PINI 7.5 Da applausi. Si fa trovar pronto quando
Menetti lo chiama, non facile non avendo praticamente
mai giocato in stagione.
le Pagelle
PAOLO BARTEZZAGHI
MILANO
Esultano i brindisini sulle tribune con le magliette azzurre con la scritta «Campioni
d’inverno». Con la semifinale
che giocheranno oggi contro
Siena («Ha vinto negli ultimi
secoli», dice Piero Bucchi), vivranno un altro momento storico. L’unico che ha esperienza
di questo livello, infortunato
Massimo Bulleri, è proprio
Bucchi che di Coppe Italia ne
ha vinte due. Quando gli ricordano che ogni volta che ha passato il primo turno, ha poi vinto la Coppa, Bucchi dice in modo sornione: «Non ho sentito».
Al via Venezia si ferma in
fretta, dopo un avvio inatteso e
bruciante. In tre minuti segna
11 punti e ne subisce zero. Alle
perse e altri errori al tiro di
Brindisi, reagisce con attacchi
rapidi ed efficaci. La forza dei
campioni d’inverno esce in
questo momento. Bucchi chiama un timeout, subisce altri
due punti ma la squadra comincia la vera partita. Cambia
faccia in difesa, Jerome Dyson
inizia a dipingere pallacane-
BRINDISI
VENEZIA
DI P.B.
BENE JAMES E DYSON
SMITH NUMERO 1 REYER
BRINDISI 7.5
Michael Snear, 23 anni, 1.96 CAST
stro con la sua classe e visione
del gioco. In modo lento ma
inesorabile, Brindisi erode il
vantaggio che la Reyer aveva
costruito. E nel secondo quarto, le lascia campo. «La loro intensità e determinazione è stata decisiva — dice Zare Markovski — abbiamo concesso 28
punti nel secondo quarto,
troppi». Dopo 13 minuti, Brindisi sorpassa con una tripla di
Matteo Formenti che esce presto dal campo per un infortu-
83
70
(16-20, 44-35; 60-53)
ENEL BRINDISI: Dyson 12 (4/8, 0/3), Snaer
27 (8/8, 3/6), Lewis (0/3, 0/2), James 10
(2/5, 1/3), Zerini 4 (1/1, 0/1); Todic 8 (1/4,
1/2), Formenti 5 (1/1, 1/1), Chiotti (0/3),
Campbell 17 (2/6, 4/9). N.e.: Morciano,
Jurtom, Leggio. All.: Bucchi.
UMANA VENEZIA: Johnson (0/1, 0/2),
Taylor 18 (3/7, 3/6), Linhart 8 (2/3, 1/5),
Smith 19 (6/9, 1/6), Crosariol 12 (6/7); Peric (0/2, 0/1), Giachetti, Rosselli 4 (1/2,
0/1), Vitali 9 (0/2, 2/4), Akele (0/1 da 3).
N.e.: Magro. All.: Markovski.
ARBITRI: Paterrnicò, Taurino, Baldini.
NOTE - T.l.: Bri 15/20, Ven 13/18. Rimb.:
Bri 40 (James 9), Ven 34 (Smith 7). Ass.:
Bri 15 (Snaer 4), Ven 17 (Smith 6). Progr.:
5’ 5-14, 15’ 31-22, 25’ 51-41, 35’ 68-50.
33
le Pagelle
LA NOVITÀ BUCCHI: «CI SIAMO SCIOLTI IN DIFESA E ABBIAMO ATTACCATO MEGLIO»
Brindisi in festa
con super Snaer
Ciao Venezia
LA GAZZETTA DELLO SPORT
nio a un piede. Oggi, non ci sarà. Chi, invece, entra prepotentemente in gioco è Michael
Snaer. Protagonista del brutto
inizio con due palle perse, segna 12 punti nel parziale, 5 su
5 al tiro e due assist. Difficile
discuterlo ancora dopo una
partita così.
Hodge Anzi, Brindisi è a un
passo dalla firma di Walter Hodge, guardia americana con
passaporto dominicano, attualmente a Vitoria con Sergio
Scariolo, che piaceva anche a
Roma. Un’aggiunta che testimonia la serietà delle intenzioni di Brindisi. La squadra di
Bucchi trova buoni tiri, crea
usando la linea di fondo. Arriva a 12 punti di vantaggio nel
terzo quarto e solo a metà dell’ultimo trema un poco quando
Venezia torna a -5 (64-59) e
perde due palloni consecutivi
per diminuire ancora il vantaggio. Snaer sblocca il punteggio e inizia la discesa. «All’inizio — dice Bucchi — eravamo contratti, siamo giovani
e alle prime esperienze. Quando la squadra si è sciolta in difesa, ha migliorato la circolazione della palla».
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JAMES 7 Solido in difesa, è l’unico che riesce ad
arginare un poco Smith, miglior rimbalzista di
squadra.
TODIC 6 Le quattro perse abbassano la sua
valutazione.
FORMENTI 6.5 Si fa male a un piede dopo un
buonissimo impatto sulla partita.
DYSON 7 Alcuni movimenti e assist splendidi, 8 falli
subiti.
LEWIS 5 I falli lo limitano, il canestro non lo vede.
CHIOTTI 5 Come sopra.
ZERINI 6.5 Lungo atipico, soffre Crosariol che è lungo
vero ma apre il campo ed è tatticamente utile.
h
IL MIGLIORE
8 SNAER
Perde due palloni a inizio partita poi non sbaglia più
nulla. Segna 12 punti nel secondo quarto, quando
Brindisi prende in mano la partita. Due recuperi e
anche 4 assist.
CAMPBELL 7 Secondo rimbalzista di squadra (8),
prende molti tiri (15), realizza anche un azione da 4
punti. Senza Bulleri sarà sempre più importante.
VENEZIA 6
PERIC 5 Poteva essere un’arma tattica, si perde nei
falli pur raccogliendo 6 rimbalzi in 17 minuti.
GIACHETTI N.G. Ancora in ripresa dall’infortunio,
gioca due minuti, un assist.
ROSSELLI 6.5 Si spende in difesa anche contro
Dyson.
LINHART 5.5 Sparacchia da fuori, subisce gli
avversari diretti più fisici e reattivi.
VITALI 5 Ancora a pezzi dopo la bronchite, perde 6
palloni che pesano più dei 5 assist.
TAYLOR 6.5 Eccellente solista, come spesso gli
accade sovente fuori dalle righe in attacco.
h
IL MIGLIORE
7 SMITH
Miglior realizzatore, rimbalzista e agli assist.
Giocatore tatticamente complicato da marcare.
AKELE N.G. In due minuti, una tripla che non arriva al
ferro.
JOHNSON 5 Esordio con una palla persa al primo
attacco. Zero punti e contro di lui Dyson si diverte.
CROSARIOL 7 Presenza costante sotto canestro, ma
contro i lunghi mobili di Brindisi serve meno di altri.
34
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
RUGBY DOMANI UN RILANCIO IN AZZURRO
Riecco Minto il «cinese»
La Francia è avvisata
Il Sei Nazioni 2013 da protagonista e 8 mesi di stop per infortunio
Allo Stade de France il flanker sarà titolare al posto di Zanni
Francesco Minto, 26enne seconda linea del Benetton Treviso. Vanta 8 caps, ma ha saltato il tour di giugno e i test di novembre 2013 BREGANI
VALERIA BENEDETTI
ROMA
«Yao» è rientrato. In
punta di piedi com’è nel suo
stile, ma come suggerisce anche la prudenza visto che finora il rapporto con l’azzurro è
stato tutto luci e ombre. Le luci sono gli otto caps, di cui cinque nel Sei Nazioni scorso, un
torneo da protagonista in cui
ha contribuito alle due vittorie
azzurre, a partire dal successo
proprio con la Francia che gli
azzurri ancora sognano. Le
ombre sono i lunghi mesi alle
prese con i problemi fisici derivati da un’ernia cervicale
che gli hanno richiuso le porte
di una Nazionale conquistata
faticosamente a 25 anni
(l’esordio è stato nel test match del 17 novembre 2012 con
gli All Blacks all’Olimpico).
Di nuovo titolare Francesco
Minto tiene socchiusi quegli
Il c.t.: «Un cambio
per aumentare la
concorrenza e far
riposare
Alessandro»
occhi a mandorla che gli sono
valsi il soprannome (riferito a
Yao Ming, il famoso ex cestista
cinese) e preferisce tenersi da
parte anche se Brunel gli ha
puntato un bel riflettore addosso: dopo i ventitrè minuti
contro il Galles nel match
d’apertura, il flanker miranese torna titolare per la prima
volta dopo il Sei Nazioni 2013.
È uno dei cinque cambi decisi
dal commissario tecnico, che
l’ha lanciato in Nazionale, per
la sfida di domenica con la
Francia. Si prende la maglia
numero sei di Alessandro Zanni (che veniva da cinquantasei
partite consecutive in azzurro), che però sarà presente in
FRANCIA-ITALIA DOMANI ALLE 16, DIRETTA SU DMAX
Iannone, esordio da titolare
Parisse e Castro come Lo Cicero
Cinque cambi rispetto al
Galles, fiducia in regia alla coppia
Allan-Gori, partita da record per
capitan Parisse e Martin
Castrogiovanni che raggiungono
a quota 103 caps l’ex Lo Cicero
in vetta alla classifica degli
azzurri più presenti. Sono le cifre
della formazione anti Francia
varata dal c.t.. Spicca l’esordio
da titolare nel Sei Nazioni di
Tommaso Iannone che va a
sostituire Angelo Esposito.
Brunel ci tiene a precisare: «La
scelta di Iannone non ha nulla a
che vedere con l’errore di Angelo
col Galles. Tommaso ha fatto
vedere buone cose e ha bisogno
di mettersi alla prova. Col Galles
mi garantiva una copertura per
diversi ruoli (ala/estremo, ndr),
stavolta questo compito tocca a
Esposito. Rientra Gonzalo
Garcia, assente dal test match
con Samoa di giugno. In 2a linea
Furno entra per Bortolami
mentre in prima De Marchi
sostituisce Rizzo. Mirco
Bergamasco, Barbieri, Sgarbi e
Derbyshire sono tornati ai club.
Così in campo allo Stade de
France domani alle 16 (diretta
Dmax, can.52 digitale terrestre)
FRANCIA Dulin; Huget,
Bastareaud, Fofana, Bonneval;
Plisson, Doussain; Picamoles, Le
Roux, Nyanga; Maestri, Pape;
Mas, Szarzewski, Domingo. A
disp. Kayser, Forestier, Slimani,
Vahaamahina, Chouly,
Machenaud, Trinh-Duc, Fickou.
ITALIA McLean; Iannone,
Campagnaro, Garcia, Sarto;
Allan, Gori; Parisse, Ma.
Bergamasco, Minto; Furno,
Geldenhuys; Castrogiovanni,
Ghiraldini, De Marchi. A disp.
Giazzon, Rizzo, Cittadini,
Bortolami, Zanni, Botes,
Orquera, Esposito.
panchina. Non vuole parlare
Minto, per concentrarsi meglio. E finora il profilo basso
ha funzionato per uno che poco più di un mese fa diceva:
«Spero di essere in gruppo,
magari posso sperare di giocare la terza o la quarta partita».
Invece Brunel non solo l’ha
convocato per sostituire l’infortunato Fuser, ma l’ha messo in gioco subito, spiegando:
«Credo sia molto importante
dare concorrenza interna al
gruppo - ha detto il c.t. al terzo
Sei Nazioni alla guida dell’Italia – ed anche la scelta di Minto per Zanni, ad esempio, va in
questa direzione: inoltre ci
permette di dare un po’ di respiro ad Alessandro dopo la
frattura al naso della scorsa
settimana».
Un lungo calvario Otto mesi
di stop, da quando a maggio
sono cominciati i problemi fisici che lo hanno escluso dal
tour estivo dell’Italia, il rischio
di restare lontano dai campi
da rugby ancora più a lungo,
l’operazione. Poi lo sprint: le
intenzioni di rientro a inizio
gennaio e i primi 18’ minuti di
partita col Benetton contro
Leicester a metà mese. Francesco ha lavorato in silenzio per
prendersi la sua rivincita, per
riprendere il suo posto in campo, col club e con la Nazionale.
Un lungo percorso per l’atleta
veneto che gioca a Treviso dal
2010 (vive in casa con Nitoglia
e con l’altro azzurro Campagnaro) e che ha iniziato a giocare a rugby perché «con mio
fratello ce ne davamo di santa
ragione in continuazione e allora mio padre pensò che era
meglio mandarci a sfogare su
un campo da rugby». Adesso i
suoi fratelli, Stefano e Alessio,
sono i suoi primi tifosi. E di sostegno ne avrà bisogno contro
la Francia che di certo non ha
dimenticato lo smacco subito
l’anno scorso all’Olimpico e
vorrà punire «les italiens» allo
Stade de France. Una cosa è sicura, «Yao» anche stavolta farà del suo meglio per non farli
esultare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Taccuino
LE ALTRE PARTITE
Oggi Irlanda-Galles
e Scozia-Inghilterra
Oggi a Dublino, Irlanda-Galles (ore 15.30, diretta DMax canale
52 digitale terrestre) è un passaggio chiave per due squadre che
ambiscono al Grande Slam. I capitani tornano titolari: il 2a linea Paul
O’Connell per i Verdi, il flanker Sam
Warburton per i Dragoni. A Murrayfield, l’Inghilterra fa visita alla
Scozia (ore 18.30, diretta DMax)
senza alcun cambio rispetto al XV
battuto a Parigi, mentre nel Cardo il
capitano Kelly Brown non sarà
nemmeno in panchina.
Classifica: Irlanda (+22), Galles
(+8), Francia (+2) 2; Inghilterra (-2),
Italia (-8), Scozia (-22) 0.
UNDER 20 Oggi alle 20.55 ad Agen
(diff. RaiSport 2 ore 1), Francia-Italia under 20.
ORE 14, DIR. ITALIA 2
Celtic: Treviso
ospita gli Scarlets
(e.sp.) Per il 13° turno di Celtic,
Treviso ospita a Monigo gli Scarlets
(ore 14, diretta Italia2). Goosen ritrova gli azzurri Sgarbi, Derbyshire e
Barbieri. Di Bernardo e Semenzato in
mediana, Berquist estremo. In panchina i permit Swanepoel e Bacchin
(Mogliano) e Jacopo Sarto (Padova).
Il XV: Berquist; Nitoglia, Pratichetti,
Sgarbi, Williams; Di Bernardo, Semenzato; Filippucci, Derbyshire, Loamanu; Van Zyl, Bernabò; Rouyet,
Sbaraglini, Muccignat.
Altre. Ieri: Ulster-Ospreys 10-7. Oggi:
Munster-Cardiff. Domani: DragonsEdimburgo, Glasgow-Connacht; Zebre-Leinster (ore 18).
Classifica: Munster 43; Leinster 40;
Ulster*** 41; Ospreys*** 40; Glasgow** 33; Dragons 24; Scarlets 23;
Edimburgo*, Cardiff 22; Treviso* 19;
Zebre 14; Connacht 12. (*: una in meno; ***: una in più)
TROFEO ECCELLENZA (i.m.) Oggi
alle 15 al Battaglini, finale del Trofeo
di Eccellenza Rovigo-Fiamme Oro.
Ieri è morto Giancarlo Zuin, 62 anni,
giocatore di entrambe le squadre negli anni ‘70. I funerali lunedì alle 15 a
Rovigo, chiesa Commenda.
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
35
TENNIS PRIMO TURNO DELLE AZZURRE
Knapp e Giorgi
Ora l’Italia siete voi
«Possiamo farcela»
Senza Errani, Vinci e Pennetta, l’Italia campione di
Fed Cup rischia nel derby giovane sul cemento Usa
DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO LOPES PEGNA
Cleveland (Usa)
Su una cosa non si discute, l’eleganza. Perché sul design degli abiti indossati alla festa pre-sorteggio, le azzurre
strapazzano le americane. Sul
resto, sarà battaglia. «Sulla
carta, le nostre avversarie sono
chiaramente favorite, ma mica
siamo venuti qui a farci una
passeggiata in riva al lago»,
mette le mani avanti e allo stesso tempo rassicura Corrado Barazzutti, il capitano che dal
2006 ha portato in Italia quattro Federation Cup. Anche perché l’Italia, campione in carica
(vittoria sulla Russia per 4-0 a
Cagliari), si ritrova senza le sue
campionesse. E’ storia nota:
Sara Errani, Roberta Vinci e
Flavia Pennetta hanno chiesto
e ottenuto dalla Federtennis un
turno di riposo in questo primo
round per dedicarsi ai loro tornei.
Debuttanti Così, a Cleveland,
stritolata da temperature da
freezer (-18°C), contro gli Stati
Esperienza Anche la debuttante Camila Giorgi, 22 anni e
numero 84, pare tutt’altro che
spaventata dalla responsabilità
di traghettare l’Italia al secondo turno: «Nessuna tensione.
Anzi, mi fa piacere: è una nuova e bellissima esperienza. Se
Errani, Vinci e Pennetta sono
state un esempio per me? In verità, da bambina seguivo il tennis maschile: Agassi, Sampras,
Rafter. E anche ora». Contro la
sua avversaria, Madison Keys,
a cui regala 47 posizioni in
classifica, ci ha perso nel 2012
in tre set: «Ma non stavo bene,
mi ero da poco infortunata al
tendine della spalla. Conta come mi sento io, non mi preoccupo delle altre». Tostissima,
proprio come le altre azzurrine: la nostra meglio gioventù.
Uniti che abbiamo battuto
(senza le Williams) le ultime
tre volte ci sono le nostre giovani, quasi tutte debuttanti: Karin Knapp (l’unica ad aver già
giocato), Camila Giorgi, Nastassja Burnett e Alice Matteucci. Ma anche gli Usa non
avranno Serena, Venus e Sloane Stephens e manderanno
nella mischia le seconde linee.
«Sarà un match complicato,
perché tre delle nostre non
hanno alcuna esperienza in
questa competizione», si schermisce la capitana, Mary Joe
Fernandez.
Storia Il primo confronto sarà fra la Knapp, numero 40, e
Christina McHale numero 62
(l’unica ad aver disputato qualche partita di Fed Cup), in vantaggio su entrambe le nostre
singolariste nei testa-a-testa.
Ma Karin è un osso duro. Dopo
i problemi al cuore e al ginocchio del 2008, l’italiana di Brunico strappata allo sci, l’anno
passato aveva raggiunto gli ottavi di Wimbledon e solo un paio di settimane fa, agli Australian Open, ha dato filo da tor-
cere alla Sharapova perdendo
10-8 al terzo. Dice: «La McHale
è una difficile, ma a Roma lo
scorso aprile ero arrivata tardi
al torneo, perché avevo vinto
quello precedente, e si giocava
sulla terra e all’aperto. Mi mise
in difficoltà con battuta e dritto, ma qui sarà un’altra storia».
Sembra sicura del fatto suo nonostante la pressione di dover
sostituire le «grandi assenti»:
«Mi hanno incoraggiato e fatto
decine di in bocca al lupo. Ma
ora tocca a noi far vedere che
ce la possiamo cavare. Sara,
Roberta e Flavia hanno dato
tanto alla Fed Cup e io ho avuto
la fortuna di condividere con
loro qualche situazione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
5
finali di Coppa azzurre
ultimi 8 anni: 4 vinte (2006,
2009, 2010 e 2013), una persa
nel 2007 in Russia (lu.mar).
4
Taccuino
GRUPPO
MONDIALE Terra di Vina del Mar
Fognini in semifinale
S
A Vina Del Mar (Cile,
Weekend
a Cleveland
Diretta
RaiSport2
Oggi e domani
Usa-Italia,
SpagnaRepubblica
Ceca
SlovacchiaGermania,
Australia-Russia
1° turno gruppo
mondiale di Fed
Cup.
Usa-Italia a
Cleveland
(cemento
indoor).
OGGI
Ore 19 italiane
(diretta
RaiSport2):
Christina
McHale (Usa) c.
KARIN KNAPP
(Ita),
precedenti:
McHale 1-0; a
seguire:
Madison Keys
(Usa) v. CAMILA
GIORGI (Ita),
precedenti:
Keys 1-0
DOMANI
Ore 18:
Keys-KNAPP
(inedito); a
seguire
McHale-GIORGI
(1-0 McHale),
Davis-Riske c.
BURNETTMATTEUCCI.
Karin Knapp, 26 anni, n. 70 della classifica Wta EPA
Alé Comunicazione
GIORNO DELLA MEMORIA 2014
427.000 , terra), il n. 1 del torneo,
da 15 del mondo, Fabio Fognini supera Bedene e poi nei quarti Jeremy
Chardy (Fra, 44 Atp). Quarti: Giraldo (Col) b. Garcia Lopez (Spa) 3-6
6-4 6-2; FOGNINI b. Chardy 6-4 3-6
6-2; secondo turno: FOGNINI b.
Bedene (Slo) 6-4 7-6 (0); Chardy
(Fra) b. Carreno (Spa) 6-3 7-6(5);
Gimeno-Traver (Spa) b. Zeballos
(Arg) 6-2 6-4; Daniel (Gia) b. Delbonis (Arg) 1-6 7-6(5) 7-6(7); Almagro
(Spa) b. Alund (Arg) 4-6 6-3 6-4.
A Zagabria (Cro, 485.000 , cemento indoor), spicca il successo
dei quarti del talento monello
Evans, in prospettiva coppa Davis
in Italia (ma sulla terra). Quarti:
Haas (Ger) b. Kuznetsov (Rus) 7-6
(6) 6-4; Evans (Gbr) b. Kohlschreiber (Ger) 6-4 2-6 6-4; Cilic (Cro) b.
Dodig (Cro) 7-5 6-4; Phau (Ger) b.
Sela (Isr) 6-4 6-3; secondo t.: Haas
b. Becker (Ger) 4-6 6-3 6-3; Dodig
b. Karlovic (Cro) 7-6(5) 6-3; Kuznetsov b. Sijsling (Ola) 1-6 6-3 7-6(5);
Kohlschreiber b. Golubev (Kaz) 6-4
6-2; Phau b. Youzhny (Rus) 4-6 7-5
6-1; Evans b. Berrer (Ger) 1-6 6-1
7-6(4); Sela b. Lacko (Slk) 6-3 6-2.
A Montpellier (Fra, 485.000 sintetico indoor), quarti: Gasquet (Fra) b.
Olivetti (Fra) 6-4 6-2; Janowicz (Pol)
b. Roger-Vasselin (Fra) 6-2 6-4;
Monfils (Fra) b. Istomin (Uzb) 6-4
6-4; Nieminen (Fin) b. Gicquel (Fra)
6-3 3-6 7-6(5).
STOP NADAL (pe. m.) Una colite
nega a Rafa Nadal il torneo Atp di
Baires (Arg, terra) da lunedì. Rientra
il 17 a Rio de Janeiro (Bra)?
RIECCO DELPO Il polso migliora:
dopo la visita negli Usa dal dottor
Richard Berger, che l’aveva operato
nel 2010, e 20 giorni di cure, Juan
Martin del Potro rientra lunedì a
Rotterdam (Ola, sint. indoor).
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La Nazionale Italiana di Calcio,
in occasione degli Europei 2012
in Polonia e Ucraina,
visita il campo di sterminio nazista
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DAL 27 GENNAIO A € 7,90* CON CORRIERE DELLA SERA E LA GAZZETTA DELLO SPORT
36
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
PALLAVOLO DOPO L’ANDATA DEI QUARTI
ENTRAMBE SCONFITTE 3-0 LE SQUADRE ITALIANE. ANCORA IN CORSA LATINA IN CHALLENGE CUP
Allarme Europa per l’Italia v Vibo sfida
Modena
Champions senza azzurro?
La partita
ANTICIPO DI A-1 MASCHILE
LATINA
SOGNA
Per Piacenza e Trento, la prossima settimana, l’ultima chiamata per
restare in gara ai massimi livelli continentali. La nuova forza dei russi
NICOLA BALDO
MATTEO MARCHETTI
Dopo oltre 30 anni l’Italia
rischia di non avere una squadra nelle final four di Champions League (uomini e donne). Frutto di una serie di coincidenze e di una serie di nefandezze regolamentari che l’Italia
deve subire causa la federazione europea (i cui rapporti internazionali fanno acqua come
uno scolapasta). Ma resta l’assunto. L’Italia rischia di essere
fuori dalla Champions.
Piacenza Il compito di Piacenza sarà sulla carta ancora
più duro rispetto a Trento: il
Copra Elior dopo lo 0-3 del PalaBanca avrà l’obbligo di vincere da tre punti a Kazan conquistando anche il successivo
golden set. «Al PalaBanca i
russi - spiega Samuele Papi hanno tenuto un livello di battuta altissimo. Conoscevamo
la loro forza nel fondamentale,
ma onestamente speravamo
facessero qualche errore in più
in una gara in cui invece sono
stati quasi perfetti». Logico
aspettarsi una sfida di altissimo livello: «Quando arrivi tra
le prime 6 d’Europa devi attenderti gare durissime, soprattutto dalla nostra parte del tabellone. Un set potevamo anche portarlo a casa, sarebbe
cambiato poco da regolamento, ma poteva servire per il morale». Subito dimenticata la
gara di andata, Piacenza è già
concentrata sulla sfida decisiva di mercoledì: «Noi sfavoriti? Non lo so. Abbiamo l’obbligo di crederci e di disputare
una grande partita a Kazan».
Dove il Copra Elior spera di
contare sul capitano Zlatanov
assente nella sfida del PalaBanca per infortunio. «Chiariamo subito una cosa - attacca
lo schiacciatore - finché non
cadrà l’ultimo pallone noi saremo in corsa e sgomiteremo
per arrivare primi al traguardo. Non è un modo di dire, siamo convinti di qualificarci per
la Final Four, andiamo a Kazan
per vincere e possiamo farlo».
Senza nascondersi le difficoltà
di una sfida con i russi a casa
Invalicabile: il muro di Kazan è stato invalicabile per il Copra Piacenza sconfitto con il punteggio più netto in casa TARANTINI
1981
L’ultima volta
(a.a.) Dopo quell’anno almeno una
squadra italiana (uomini o donne) ha
raggiunto le Final Four di Champions
loro: «Sono molto forti e molto
fisici, ci hanno creato grossi
problemi al servizio e sappiamo che in casa possono battere
ancora meglio. Ma noi abbiamo dobbiamo crearci l’opportunità per arrivare al golden
set, ne abbiamo tutti i mezzi».
Super Russia Il Belgorie Belgorod di oggi che ricorda un
po’, sotto alcuni punti di vista,
la Trento di ieri. «Un po’ com’era per noi in passato – commenta Roberto Serniotti, allenatore di Trentino – ora Belgorod è una squadra fisica ma
non solo fisica. C’è tanta fisicità, ma anche tanta tecnica:
gente come Grozer o Muserskiy sanno giocare, lo si vede
anche nei fondamentali più
semplici, non sono solo grandi
e grossi. In più, come la vecchia Trento, hanno una grande
continuità nella battuta al salto». L’ultima volta che una
squadra italiana non arrivò alle Final Four di Champions fu
il 2005 ed alla fine, a Salonicco, la spuntò proprio Serniotti
allora alla guida dei francesi
del Tours. «Ancora non è successo che quest’anno non ci siano squadre italiane – ribatte
il tecnico – la sorpresa è che
non sia ancora in corsa Macerata, la squadra probabilmente più attrezzata». Dopo il 3-0
dell’andata giovedì la Diatec
sarà chiamata a rovesciare la
frittata. «Ci crediamo e ci crederemo fino alla fine prima di
tutto dovremo ribaltare il discorso di battuta e ricezione rispetto all’andata. Dobbiamo
battere meglio e contenere la
loro esuberanza al servizio.
Fatto quello sono convinto che
ce la possiamo giocare. Per riuscirci confido in un PalaTrento
caldo, prima dell’andata sapevamo che da loro sarebbe stata
dura, stavano vivendo un momento positivo per la vittoria
nella Coppa di Russia».
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clic
PRENOTAZIONI DI COPPA ITALIA
ECCO TUTTI GLI INDIRIZZI
Per una Final Four che potrebbe
sfuggire alle squadre italiane, una che è già
certa, quella di Coppa Italia e che si
giocherà al PalaDozza di Bologna l’8 e 9
marzo e per la quale i tifosi stanno già
facendo le
prenotazioni.
Le semifinali della
Coppa Italia, anche
quest’anno targata Del
Monte, fra MacerataPerugia e PiacenzaTrento sono
“prenotabili” già
adesso presso la Lega
pallavolo maschile, Via
Rivani, 6 – Bologna
(051/4195660
[email protected], orari:
dal lunedì al venerdì ore 918), On line:
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ervizi/vendita.asp.
Per
passare
serve il
golden set
(a.a.) Si fa
complicata la
situazione
Coppe per le
formazioni
italiane. Dopo
l’eliminazione in
Champions delle
compagini
femminili
rischiano anche
i club maschili.
Con le sconfitte
in 3 set
all’andata di
Trento a
Belgord e quella
casalinga di
Piacenza con
Kazan, si rischia
di non avere
rappresentati
italiane in
Champions nelle
Final Four. Nel
ritorno,
mercoledì 12 la
squadra di
Monti a Kazan e
il giorno dopo
quella di
Serniotti col
Belgorod,
dovranno
vincere 3-0 o 31 per portare le
avversarie al
golden set.
Potrebbe
restare solo la
Andreoli Latina
a rappresentare
il nostro Paese,
dopo aver
ipotecato la
qualificazione
espugnando il
terreno degli
sloveni del
Kamnik
nell’andata dei
quarti di
Challenge Cup
dei delusi
(mi.fa. - p.r.) L’anticipo
della 16a di A-1 si gioca a Vibo
Valentia. La Callipo Calabria
(ancora a secco nel girone di ritorno) sfida Modena in emergenza assoluta. Assenti sicuri
Ogurcak e Villena, out per problemi di carattere muscolare. In
forte dubbio anche il palleggiatore Steuerwald con il giovane
Trinidad in preallarme e pronto
a chiudere la diagonale con Gavotto. Stringeranno i denti Cisolla e Forni, ex di turno, in convalescenza dopo il virus influenzale che lo ha colpito in
settimana. Difficile ipotizzare il
sestetto sul quale Blengini punterà oggi (fischio d’inizio ore
17, Rai Sport 2). Modena dopo
3 sconfitte consecutive, è chiamata a riprendere una marcia
interrotta a Ravenna alla seconda di ritorno. Quella di Vibo
tappa importante in chiave
playoff tenendo conto anche
dei prossimi 3 impegni con
Trento, Verona e Macerata.
Tranne Quesque, che dovrebbe
tornare a disposizione dalla
prossima giornata, i ranghi di
Casa Modena sono completi.
Spazio alla diagonale Bruninho-Bartman, Deroo e Kovacevic di banda, Sala e Beretta al
centro.
CLASSIFICA: Macerata 40; Piacenza
34; Trento 31; Perugia 30; Cuneo, Verona
21; Città di Castello 20; Modena 19; Vibo
Valentia 15; Ravenna, Molfetta, Latina 12
Taccuino
Don Mazzi a Verona
Al termine dell’allenamento
della Calzedonia Verona, don Antonio Mazzi ha incontrato il tecnico
Andrea Giani.
AMICI (an. me.) In preparazione alla
sfida con la Lube Macerata, l’Altotevere Città di Castello ha battuto
3-2 (25-18, 25-21, 17-25, 24-26, 1510) l’Algeria. Miglior realizzatore
Dolfo (20).
ARGENTINO (a.a.) Julio Velasco
sta per firmare come ct dell’Argentina. Anche se si attende il via libera
dalla federazione iraniana con cui
Velasco era legato. Per Velasco si
tratta di un ritorno dopo aver fatto il
secondo fino all’82. Sarà un italiano
a guidare l’Iran ai Mondiali, dove sarà primo avversario dell’Italia.
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
37
TUTTENOTIZIE & RISULTATI
GOLF JOBURG OPEN A JOHANNESBURG
ATLETICA ALL’APERTO A KINGSTON IN GIAMAICA
BOXE WSB IN GERMANIA: 3-2 ITALIANO
Molinari in Sudafrica
leader dopo due giri
Oggi debutta Blake
Forse c’è anche Bolt
Szello è decisivo
Thunder vittoriosi
Edoardo in vetta
con Lee : «Contento
del mio gioco»
Nei 400 l’iridato
torna dopo 8 mesi
Usain in dubbio
Successi pure
per il filippino
Barriga e Djelkhir
(f.co.) Edoardo Molinari mantiene la vetta dello Joburg Open in Sudafrica, confermando di aver ritrovato la
strada del gioco ideale. Edoardo, che la settimana prossima compirà 33 anni, potrebbe regalarsi la qualificazione
all’Open Championship, terzo Major stagionale che quest’anno si gioca a Hoylake. I
primi tre classificati allo Joburg infatti sono ammessi direttamente all’Open. A dividere la vetta con lui a -11 dopo i primi due giri c’è lo scozzese Craig Lee.
(si.g.) Oggi a Kingston
(Giam) debutti stagionali di
Yohan Blake e Warren Weir,
che correranno i 400 nel
Camperdown Classic. Blake,
assente dalle gare da 8 mesi
per un infortunio muscolare
alla coscia destra che gli ha
fatto perdere i Mondiali di
Mosca, ha un personale di
46”23 siglato nel 2013. Non è
escluso che, a sorpresa, nel
meeting si riveda anche Usain
Bolt che in passato ha sempre
debuttato in questo meeting:
questo è quanto si sussurra
negli ambienti vicini al club di
Glen Mills, i Racers.
Importante successo
dei Dolce & Gabbana Italia
Thunder a Francoforte contro il Team Germany in una
trasferta difficile. Decisivo
l’ultimo punto del massimo
ungherese Szello dopo le
vittorie del filippino Barriga e del francese Djelkhir.
In attesa dell’impegno degli
ucraini oggi in Argentina, i
Thunder guidano la classifica del Girone A con 17
punti contro i 15 degli Otamans, che hanno tuttavia
due incontri in meno.
Occasioni «Sono stati due
ottimi giri di golf - ha detto il
maggiore dei Molinari - e ho
colpito la palla davvero bene». Per lui ieri 4 birdie al Royal Johannesburg: «L’East
Edoardo Molinari, 32 anni SCACCINI
Course non ti concede molte
chance di birdie, ma io sono
stato abile a crearmele ugualmente. Da qualche mese riesco a colpire in modo tale da
cogliere la maggior parte delle volte il fairway e questo fa
la differenza per tenere bassi
i punteggi». Hanno superato
il taglio Francesco Laporta
(69 70) e Lorenzo Gagli (68
71), 54.i con 139 (-4), fuori
Andrea Pavan, 140° con 144
(72 72,+1), e a Marco Crespi, 161° con 146 (70 76, +3).
In California a una festa
Eastwood salva direttore di torneo
che stava soffocando a Pebble Beach
Golfista ed eroe. Clint
Eastwood, a una festa dei
volontari del torneo di Pebble
Beach ha salvato la vita al
direttore del torneo Steve John
(foto Ap) che stava soffocando
per un pezzo di formaggio.
IPPICA
CARICA ITALIANA
BASKET NBA
IL PROSSIMO WEEKEND
DIBABA ANCORA RECORD
(si.g.) Due record del mondo in sei
giorni per Genzebe Dibaba, la più giovane delle sorelle etiopi, che dopo il
3’55”17 nei 1500 di Karlsruhe, giovedì
a Stoccolma (Sve) ha demolito quello
dei 3000 metri di ben 7 secondi, correndo in 8’16”60. Una prestazione che
anche all’aperto, tolte le chiacchierate cinesi, sarebbe la migliore all time.
Trainata fino ai 1000 dalla lepre azzurra Judit Varga (2’48”7), la Dibaba è
poi passata in 5’34”3 ai 2000, a soli 4
secondi dal record del mondo di Gabriela Szabo sulla distanza (e secondo tempo mondiale di sempre). L’atleta etiope, che compie oggi 23 anni, ha
corso le due metà in 4’12” e 4’04”, e
ora punta al titolo iridato dei 3000
metri a Sopot, fra un mese. La beniamina di casa, Abeba Aregawi, ha centrato il primato europeo dei 1500 (gara dove Elisa Cusma è uscita ben presto di scena stroncata dal ritmo troppo alto) con 3’57”91: fino a una
PALLANUOTO
LA 5a DI RITORNO
Oropuro cerca
la cinquina
a Vincennes
Ufficiale: Belinelli
all’All Star Game
per la sfida da tre
Nell’anticipo
il Posillipo batte
la Canottieri
Un’occasione abbordabile
per il nostro Oropuro Bar oggi a
Parigi, vigilia del Prix de France
con l’ultima corsa di Ready Cash..
Reduce dal buon quinto posto Nel
Luxembourg, Oropuro Bar (M.
Smorgon) scende oggi di
categoria nel Prix De Munich (m
2100) malgrado l’ultimo numero in
seconda fila (il 15). e potrebbe
conquistare il quinto successo a
Vincennes. Il primo nel Prix
Verroken del 2011, quindi una
sensazionale tripletta seguire in un
mese, tra fine gennaio e febbraio
2013, conquistando Mirande, Le
Gonidec (foto FORNI) Mayenne).
Domani invece carica azzurra nel
Prix de Juvigny (m 2700) con ben
5 cavalli su 13 concorrenti . Si
tratta di Paradiziac, Pedro Alonso
Nino, Paper Caf, Pablo di Jesolo e
Plutonio. Così invece nel Prix de
France (m 2100). 1 Noras Bean (B.
Goop); 2 Timoko (Verbeeck); 3
Ready Cash (Nivard); 4 Severino
(D. Bonne) ; 6 The Best Madrik
(J.E. Dubois) ; 7 Royal Dream (J.Ph.
Dubois) ; 8 Up and Quick (Bazire) ;
9 Tiego d’Etang (Ch. Bigeon) ; 10
Yarrah Boko (P. Vercruysse); 11
Universe de Pan (Ph. Daugeard) ;
12 Uhlan du Val (C. Megissier) ; 13
Triode de Felliere (A. Barrier); 14
Santa Rosa France (W. Bigeon)
Ora è ufficiale: Marco
Belinelli (nella foto USA TODAY)
parteciperà alla gara al tiro da tre
punti del prossimo weekend all’All
Star Game di New Orleans. Il Beli
non è più il miglior tiratore della
lega. Con il 44.4 per cento, è
quarto dietro a Marshall (Lakers),
Morrow (New Orleans) e Korver
(Atlanta) e alla pari di Tolliver
(Charlotte). I suoi avversari
saranno Kevin Love, Kyrie Irving,
Stephen Curry, Bradley Beal, Joe
Johnson (al posto di Korver),
Arron Afflalo e Damian Lillard. La
guardia di Portland sarà il primo a
partecipare a tre eventi, visto che
giocherà l’All Star Game e farà la
gara delle schiacciate dove
sfiderà Paul George, Irving,
Terrence Ross, Ben McLemore e
Harrison Barnes. Giovedì Belinelli
ha segnato 12 punti in 34’ nella
sconfitta a Brooklyn di San
Antonio senza Duncan, Ginobili,
Leonard e Parker che, dopo
l’Europlayer Gazzetta, ha vinto
anche il premio della Fiba come
miglior giocatore del 2013.
RISULTATI Brooklyn-San Antonio
103-89 (Anderson 22, Williams 16;
Joseph 18, Green 17); Golden
State-Chicago 102-87 (Curry 34,
Thompson 22; Gibson 26, Hinrich
15).
POSILLIPO-CAN.NAPOLI 10-9
(4-2, 4-2, 2-1, 0-4)
Dooa Posillipo: Negri, Dolce, Rossi,
Foglio, G.Mattiello, Radovic 4, Renzuto
1, Gallo 2, Klikovac 3, Bertoli, Mandolini,
Saccoia. N.e. Cappuccio. All. Cufino.
Canottieri Napoli: Vassallo, Buonocore
1, Campopiano, Borrelli, Dar.Brguljan 2,
Morelli, Ronga 1, Primorac 1, Parisi 1,
Velotto 2, Baraldi, Esposito 1, Turiello.
All. Zizza. Arbitri: Pinato e Savarese.
Note: sup. num. Posillipo 8 (3 gol),
Canottieri 9 (3). Usc. 3 f. Gallo 29’46’’.
(f.nap.) Il Posillipo imprime
subito un ritmo forsennato alla
gara e castiga dalla distanza o in
controfuga ogni disattenzione a
uomini pari della Canottieri,
costretta sul 7-3 a inserire Turiello
per Vassallo. I rossoverdi,
trascinati da Radovic scappano
fino al 10-4, ma ritengono la
pratica chiusa troppo presto e la
Canottieri chiude con onore (nella
foto AFP, il posillipino Gallo).
Oggi (ore 15): Brescia-Promogest
Quartu, Florentia-Carpisa Yamamay
Acquachiara, Bogliasco-Nervi, ComoPro Recco, Carisa Savona-Lazio.
Class.: Pro Recco 42; Brescia 40;
Posillipo* 34; Acquachiara 30; Savona
27; Canottieri Napoli* 25; Como 22;
Lazio 18; Florentia, Bogliasco 12;
Quartu 9; Nervi 0. (*una partita in più)
DONNE La 4 a di ritorno: MessinaOrizzonte, Bologna-Prato (15),
Imperia-Rapallo (16), Firenze-Padova,
Bogliasco-Blu Team Catania (16.30).
Yohan Blake, 24 anni REUTERS
settimana fa, prima dello tsunami Dibaba, sarebbe stato anche record
mondiale.
TRICOLORI JR: OGGI LA TROST
(si.g.) Oggi e domani ad Ancona, campionati italiani juniores e under 23.
Nella categoria maggiore Perini e Fofana (60 hs), i gemelli Dini nel mezzofondo, Secci (peso), e tra le ragazze
Hooper (60), Trost (alto), Malavisi
(asta) e Derkach (lungo); tra le under
20 Furlani (alto) e Cestonaro (lungo e
triplo).
ITALIANI ALL’ESTERO
Ad Arnstadt (Ger) torna oggi nell’alto
Marco Fassinotti che troverà tra gli
altri Ukhov, a Padova meeting con
Schembri (triplo) e Manuela Levorato
(60), a Genova Giordano Benedetti
assaggia i 3000 metri. Domani a Gand
(Bel), tra le iscritte degli 800 Elisa Cusma. A Schio (Vi). Uomini. Peso: Dodoni 18.06; Dal Soglio 17.85. Donne.
Peso: Stevanato 15.25.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il filippino Mark Barriga BOZZANI
I risultati. Team Germany-Italia
Thunder 2-3. Kg 49: BARRIGA b.
Berceanu (Ger) 3-0 48-47; 50-45;
49-46); 56: DJELKHIR b. El Hag
(Ger) 3-0 (8-47; 48-47; 49-46); 64:
Sopa (Ger) b. STANKOVIC 3-0
(49-46; 49-46; 49-46); 75: Radovan (Ger) b. JURATONI 3-0 (49-46;
50-45; 49-46); 91: SZELLO b. Witt
(Ger) 03-0 (50-45, 50-45, 49-46).
BLANDAMURA EUROPEO (r.g.) Dopo aver deposto Maxim Bursak
(Ucr, 29-2-1) dall’Europeo medi a
seguito della sconfitta con Jarrod
Fletcher (Aus. 18-1) per l’Internazionale Wba, l’EbuU ha designato
cosfidanti alla cintura vacante
l’italiano Emy Blandamura (22) e il
mancino inglese Billy Joe Saunders (19). Trattativa privata fino al
3 marzo.
TRASFERTA AMARA (r.g.) A Montreal in Canada, il leggero siracusano Michelino Di Mari (2-3-1) è
stato battuto dal locale Michael
Gadbois (10-0-2) ai punti (58-56)
sui sei round. Verdetto casalingo.
Il maestro Salvatore Melluzzo ha
detto che il pari sarebbe stato un
regalo per il canadese.
AZZURRI FINALISTI (i.m.) Manuel
Cappai e Fabio Turchi in finale oggi a Debrecen (Ung) al 58° torneo
Bocksai, primo impegno stagionale dell’Italia élite. Risultati. Ottavi: 60 Hassain (Egi) b. Cosenza
2-1, 91 Turchi b. Taborsky (Cze)
3-0. Quarti: 52 Cappai b. Azamat
(Rus) 2-1, 69 Di Russo b. Rudan
(Cro) 3-0, 91 Turchi b. Honka (Fin)
3-0. Semifinali: 52 Cappai b.
Tanko (Svk) 3-0, 69 Bartha (Ung)
b. Di Russo 2-1, 91 Turchi b. Filippov (Rus) kot 3.
IWBL (m.moro.) Questa sera alle
21 inizia il 1° torneo italiano a squadre femminile con due riunioni in
programma: girone A Amazzoni c.
Nereidi a Livorno; girone B Furie
c. Driadi a Montecorvino (Sa). In
contemporanea si disputeranno
6 match tra Elite I e II serie (kg
51,54,57,60,64,69)
AVVENTURA
IPPICA
PONTRANDOLFO SFIDA
L’OCEANO ARTICO
IERI QUINTE’
12-5-17-16-3
(a.fr.) Il 42enne di Pordenone, Michele
Pontrandolfo, parte il 16 febbraio verso
Ottawa per raggiungere poi Cape Discovery, a nord del Canada, da dove
mercoledì 5 marzo inizierà la traversata
dell’Oceano Artico che tentò già nel 2010
e 2011. Se andrà in porto sarà la prima
spedizione italiana in solitaria assoluta
sul Polo Nord geografico. Una sfida contro il tempo: in soli 46 giorni, invece dei
canoni 60, dovrà percorrere quasi mille
km senza aiuti esterni, trainando con gli
sci due slitte da 140 kg totali, con temperature medie di - 40 C (la minima è - 54 C)
e venti fino a 110 km/h. Aggiornamenti
sul blog Gazzetta.
(e.lan.) A Foggia (m. 1600) vittoria ad alta
quota di Nonno Borgi, figlio di Sec Mo,
derbywinner 1995 allevato dal mitico
Capitano Mori. 1 Nonno Borgi (V. D’Alessandro jr.); 2 Maraja; 3 Passione d’Ete; 4
Narzis Lady; 5 Oro Bull. Tot: 19,97, 4,86,
10,66, 2,65 (397,90). Quinté: N.V. Quarté: N.V. Tris: € 3.670,38.
OGGI QUINTÉ A TREVISO (e.lan.) Piccola maratona sui 2620 m, con partenza
ad handicap dai nastri, al S. Artemio (inizio convegno ore 15.050). Tra i sedici
anziani di categoria D-F al via scegliamo
Oci Ciornie Jet (13), Prevedello (15), Melody Dechiari (11), Nemes By Pass (7),
Naxos Bi (10), Lion By Pass (6).
SI CORRE ANCHE: Tr.: Vincennes
(13.30), Aversa (14.45). Gl.: Lingfield
(14.30), Siracusa (14.50).
GINNASTICA
SERIE A DI ARTISTICA
AL VIA A FIRENZE
Il Campionato italiano di Serie A di Ginnastica Artistica parte oggi al «Mandela
Forum» di Firenze. Ci sarà Vanessa
Ferrari, argento mondiale al corpo libero di Anversa 2013 e in gara con la Brixia
Brescia. Dopo la prima tappa si gareggerà a Torino l’8 marzo e a Carate Brianza per la finale del 5 aprile.
GOLF
LADY WOODS E MOLINARO Giulia Molinaro, 63ª con 149 colpi (77 72, +3), è rimasta in gara nel Volvik ladies Masters,
torneo del Let che si sta svolgendo sul
percorso del Royal Pines Resort (par
73), a Benowa nel Queensland in Australia. Sono invece uscite al taglio Diana Luna, 71ª con 150 (76 74, +4) e fuori
per un colpo, e Giulia Sergas, 80ª con
151 (77 74, +5). Cambio della guardia in
vetta alla graduatoria dove si sono portate con 136 (-10) Cheyenne Woods (69
67), nipote di Tiger Woods, e la sudafricana Stacy Lee Bregman (69 67).
NUOTO
CASO FEDERNUOTO
APERTO UN FASCICOLO
La procura di Roma ha aperto un fascicolo, per il momento contro ignoti, sul
caso che coinvolge la Federnuoto e denunciato dal Coni. Un’ipotesi di truffa aggravata, legata all’inserimento di fatture
per oltre 820 mila euro per lavori di manutenzione della piscina olimpica del Foro Italico, in un contenzioso con la Coni
Servizi, proprietaria dell’impianto.
PALLAVOLO
A-1 DONNE (m.l.) Si giocano oggi due anticipi della 13a. Al PalaNorda ci sarà Aguero presentata in settimana da Casalmaggiore. Programma. Ore 20.30: Rebecchi
Nordmeccanica Piacenza-Robur Tiboni
Urbino; Foppapedretti Bergamo-Pomì
Casalmaggiore (RaiSport 1, ore 23.30).
Classifica: Piacenza 27; Modena 25; Conegliano 24; Bergamo 22; Novara 18; Busto Arsizio 17; Urbino 14; Casalmaggiore
13; Ornavasso 10; Frosinone 6; Forlì 4.
SPORT INVERNALI
SCI: COPPA EUROPA (s.f.) Nella 2A discesa maschile della Val Sarentino (Bz),
vinta ancora da Silvan Zurbriggen (Svi),
Klotz 9° a 1”20 e Pangrazzi 12° a 1”34. Cinque italiani nei 16 ieri nella supercombinata vinta dallo svizzero Weber: Pangrazzi
7° a 81/100, Patscheider 9° a 84/100, Buzzi
10° a 1”, Klotz 12° a 1”05, Casse 16° a 1”17.
Annullato per neve il superG in calendario
sempre ieri nella località altoatesina.
VELA
COPPA AMERICA (r.ra.) Anche per la
35° America’s Cup si allungano i tempi
per conoscere la sede dove si svolgeranno le regate visto che la scelta di San
Francisco non è più così scontata perché la città a vuole rivedere al ribasso gli
accordi economici. La pubblicazione del
nuovo protocollo è stata confermata a
marzo ma per conoscere la località bisognerà aspettare almeno fino all’estate.
Questa situazione di incertezza mette in
difficoltà gli sfidanti Team Australia, Luna Rossa, Artemis e Team New Zealand
che non possono programmare la loro
attività e soprattutto crea molti problemi
ai team come quello francese e quello inglese che vorrebbero partecipare ma
sono ancora alla ricerca di sponsor.
AGITAZIONE SINDACALE
Niente Sportweek
Appuntamento al 15
A causa dell’agitazione
sindacale della redazione, oggi
Sportweek non sarà in edicola.
La pubblicazione del nostro
settimanale riprenderà
regolarmente sabato
prossimo, 15 febbraio.
HOCKEY GHIACCIO
EUROCHALLENGE: ITALIA OK
CONTRO LA BIELORUSSIA
(m.l.) A Danzica (Pol) nell’Euro Challenge
dopo la sconfitta di venerdì all’esordio
(2-1 per i padroni di casa della Polonia)
l’Italia senior guidata da coach Tom Pokel ha battuto ieri la Bielorussia 2-1 (0-1,
1-0, 1-0)con reti dell’oriundo Ihnacak e
A. Helfer in powerplay. Oggi (sabato 8
febbraio) chiusura con gli azzurri che
affrontano (ore 17) l’Ungheria. Classifica: Polonia* 3 (2-1), Italia 3 (3-3), Bielorussia 3 (3-3); Ungheria* 0 (1-2). (* una
gara in meno)
Unione Europea
Avviso relativo agli appalti aggiudicati
I.1) Amministrazione Aggiudicatrice: Biogem S.c. a r.l. - Via Camporeale - Area PIP 83031 Ariano Irpino (Avellino); II.1.1) Oggetto: “Fornitura di arredi e attrezzature scientifiche da laboratorio” nell'ambito del progetto di “Completamento della sede Biogem ed attivazione del Centro Biostart’ - Regione Campania P.O. FESR 2007/2013 - O.O. 2.1 “Interventi su aree scientifiche di
rilevanza strategiche” Parco Progetti Regionali - Asse 2 - Obiettivo Operativo 2.1 “La tua Campania cresce in Europa” - CIG:
52880637A1 - CUP: E97J10000100002; II.1.5) CPV: codice 39181000-4; IV.1.1) Procedura: aperta; IV.3.2) Bando di gara
pubblicato su GUUE del 13/08/2013 e GURI n. 96 del 16/08/2013; V.1) Data aggiudicazione definitiva: 24/01/2014; V.2) Offerte ricevute: 2; V.3) Aggiudicatario: MOMO LINE Srl; V.4) Prezzo di aggiudicazione: € 660.431,37 per fornitura e montaggio
ed € 5.000,00 per oneri della sicurezza a totale di € 665.431,37. VI.1) Finanziamento: Regione Campania P.O. FESR 2007/2013
- O.O. 2.1 “Interventi su aree scientifiche di rilevanza strategiche” Parco Progetti Regionali - Asse 2 - Obiettivo Operativo 2.1
“La tua Campania cresce in Europa” - CUP: E97J10000100002; VI.4) Data di invio del presente avviso alla Commissione Europea per la pubblicazione sulla GUUE: 03/02/20114.
Ariano Irpino, 05/02/2014
Il Responsabile del Procedimento - geom. Pasqualino Miano
38
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
Il fatto del giorno
_staffetta o no
DI GIORGIO DELL'ARTI
[email protected]
È una buona domanda, ma
viviamo in un Paese che la rende quasi ridicola. Lo Stato drena
un sacco di soldi col fisco e i partiti comprano consenso redistribuendoli. Questa pratica si chiama pomposamente «politica industriale». Tutto il sistema si
regge su questo. Quindi se tu
continui a drenare, ma restituisci poco, le tribù non possono
che ribellarsi. D’altra parte il va
e vieni di euro serve a mantenere una quantità abnorme di gente improduttiva, ma portatrice
di voti... Insomma, Squinzi è un
capo-tribù che non si può non
ascoltare. Dicendo a chiare lettere che il governo ha stufato, e
quindi o si cambia passo o deve
succedere qualcosa...
Tra 15 giorni
potremmo
avere Renzi
presidente
del Consiglio?
Il leader del Pd ha dato appuntamento
al 20: si deciderà se far cadere Letta
o andare avanti. Ma per il Sindaco,
a Palazzo Chigi, potrebbe essere dura
Dunque, tra una quindicina di giorni, potremmo vedere Matteo Renzi a Palazzo Chigi. Caso davvero eccezionale: il
nostro non è deputato né senatore e bisognerà vedere se lascerà la carica di sindaco di Firenze, rinunciando anche a partecipare alle elezioni per il rinnovo di quel consiglio comunale.
1
Può succedere sul serio?
Dopo l’elezione di Renzi al
vertice del partito, due mesi
fa, Enrico Letta ha chiesto un
patto di governo. In due parole significava questo: tu, segretario, mettiti intorno a un
tavolo con me, presidente del
Consiglio, e decidiamo insieme che cosa fare. E anche: i
gruppi parlamentari sono formati in gran parte da uomini e
donne della vecchia gestione,
i tuoi sono pochi e non occu-
pano posizioni a Palazzo Chigi. Definiamo perciò nel patto
anche il rimpasto, cioè prendiamo alcuni ministri dell’attuale governo e mandiamoli
via, e al posto loro mettiamo
degli uomini tuoi. Oltretutto ha fatto capire Letta - il Nuovo
Centrodestra, con cinque ministri, è sovrarappresentato.
Sarà semplice ridurre la loro
delegazione. Anche di alcuni
di quelli del Pd sarà facile fare
a meno: non so, Zanonato
(bersaniano doc), è uno che si
può accomodare.
2
Mi viene in mente che la De
Girolamo, costretta ad andare
via dalle faccende beneventane, non è stata sostituita. Letta ha tenuto la delega dell’Agricoltura per sé, evidentemente con l’intenzione di assegnarla poi. Zanonato non è
5
Renzi.
Il padrone del gioco Matteo Renzi, 39 anni, segretario
del Pd e sindaco di Firenze, punta a guidare il governo ANSA
stato attaccato proprio da una
del suo partito, la governatora
del Friuli Debora Serracchiani,
per la crisi dell’Electrolux?
Già, e in questi due episodi
non c’è niente di casuale. Senonché Renzi, innovando rispetto alle pratiche di un tempo, ha detto che lui di rimpasto non vuol sentir parlare,
Letta assegni le poltrone a chi
crede, se vuole rimpastare
rimpasti senza ricorrere (necessariamente) a dei renziani. Quanto al patto di governo, se ne parlerà solo dopo
l’approvazione della legge
elettorale - ha detto Renzi - e,
possibilmente, l’avvio delle
altre due riforme, quella relativa al declassamento del Senato e quella che riscrive i poteri delle Regioni.
3
Quindi come viene fuori la
notizie
Tascabili
L’agenzia spaziale
Processo al via il 3 aprile
Il presidente dell’Agenzia
Spaziale Italiana (Asi), Enrico
Saggese, si è dimesso ieri.
Dopo le notizie relative
all’inchiesta sulle tangenti per
appalti nell’Asi, e che lo vede
fra i sette indagati, Saggese
ha rimesso a disposizione il
suo mandato con una lettera
al ministro per l’Istruzione,
l’Università e la Ricerca, Maria
Chiara Carrozza. Le dimissioni
sono state accettate. Saggese
si è difeso: «Sono totalmente
estraneo ai fatti contestati».
Stamina: tentata truffa
alla Regione Piemonte
Va a giudizio Vannoni
Il fondatore di Stamina Foundation, Davide
Vannoni, è stato rinviato a giudizio per la tentata
truffa alla Regione Piemonte. Lo ha deciso il gup di
Torino, il legale di Vannoni aveva invece chiesto la
prescrizione del reato o, in alternativa, l’assoluzione.
Il processo comincerà il 3 aprile e fa seguito
all’inchiesta del pm Giancarlo Avenati Bassi. La
vicenda risale al 2008, quando Vannoni fece
richiesta alla Regione Piemonte di un finanziamento
di 500 mila euro, prima concesso e poi revocato,
per avviare una ricerca di laboratorio sulle cellule
staminali, senza avere i requisiti scientifici e
inventandosi addirittura l’esistenza di sei pazienti.
«Stanno cercando in tutti i modi di fermarci, ma non
abbandoniamo i pazienti» questa la replica del
presidente di Stamina Foundation.
Davide Vannoni è a capo di Stamina Foundation LAPRESSE
4
Ha il diritto la Confindustria
di impicciarsi delle questioni
politiche romane?
storia che Letta si farà da parte, addirittura entro febbraio?
Il governo vivacchia, Letta
s’è permesso di presentare
come un successo i 500 milioni di investimento promessi dal Kuwait, il cui fondo
ha a disposizione capitali per
1.600 miliardi. Eccetera. Il
presidente del Consiglio ha
preso l’abitudine di presentare i suoi microstanziamenti o
le sue minidecisioni come
successi rivoluzionari, come
se il cacciavite con cui si esercita nel suo bricolage quotidiano fosse una gru. La cosa
è risultata stridente con la realtà, e proprio mentre Letta
era a colloquio col principe
degli Emirati, è giunto un attacco del presidente della
Confindustria,
Giorgio
Squinzi, il quale non parlava
a titolo personale, ma a nome del sistema industriale
del Paese.
A
Tangenti all’Asi
Saggese lascia:
«Sono innocente»
La fabbrica in Friuli
Electrolux cambia
il piano industriale
Porcia non chiude
Lo stabilimento di Porcia
(Pordenone) non chiude, il piano per Susegana (Treviso)
può essere migliorato, il taglio
dell’orario di lavoro a 6 ore
sarà in campo solo se la perdita di salario sarà sostenuta
da ammortizzatori sociali:
Electrolux cambia rotta
e, in una lettera a governo e
sindacati, ha preannunciato un
«piano B». È la disponibilità a
superare i nodi della vertenza
che avevano destato timore.
PER LUSI
CHIESTI
7 ANNI
Renzi ieri ha twittato: «A me
conviene votare, all’Italia no».
Come a dire: mi sacrifico per il
Paese e, se me lo chiedono, sono
pronto a entrare a Palazzo Chigi. Credo che sarebbe uno sbaglio e infatti caldeggiano questa
soluzione proprio i nemici interni del sindaco, cioè la sinistra
del Pd, speranzosa di far polpette del suo avversario una volta
che questi sia caduto nella loro
padella. D’altra parte, una volta
approvata la legge elettorale,
sarà difficile andare al voto per
via dell’esistenza del Senato e
della possibilità, concreta, che
le elezioni anticipate si concludano con una doppia maggioranza, magari risultato di un
doppio ballottaggio.... Oltre tutto, Berlusconi ha già detto che a
un eventuale governo Renzi lui
vuole partecipare, Renzi gli ha
risposto di no, ma per questa via
potrebbe saltare pure il patto
per le riforme. L’ideale sarebbe
che Letta restasse lì dov’è, e si
desse una mossa, lasciando a
Renzi-Berlusconi, di procedere
sulla strada delle riforme. Il garbuglio dovrebbe essere sciolto il
20 febbraio, in occasione di una
nuova direzione Ds. Berlusconi
assisterà alla battaglia con molto interesse.
TORINO VIOLÒ UN SIGILLO
Baita No Tav
Il pm: «A Grillo
9 mesi di cella»
Beppe Grillo ha 65 anni ANSA
Le grane, per Beppe
Grillo, arrivano dal passato.
I pm della procura di Torino
hanno chiesto di condannarlo a
9 mesi di carcere nell’ambito
di un processo contro i No Tav:
l’episodio risale al 5 dicembre
2010, quando il leader dell’M5S,
durante una manifestazione
contro l’Alta Velocità, entrò in
una baita-presidio dei No Tav in
Val di Susa, violando un sigillo.
Un ufficiale dei carabinieri lo
aveva informato che si trattava
di un reato, ma Grillo superò la
soglia e poi uscì mimando il
gesto delle manette. Il
processo vede imputate 21
persone (con richieste fino a 18
mesi). Per Grillo, i 9 mesi sono
dovuti anche alla recidiva per
una precedente condanna per
diffamazione. Non solo: l’excomico rischia di essere
indagato (su atti delle Procure
di Roma, Bergamo e Teramo)
per «istigazione di militari a
disobbedire alle leggi». Tutto
nasce da un esposto del
parlamentare Pd Fausto Raciti:
quando, in dicembre, l’Italia era
attraversata dalle proteste dei
Forconi, Grillo scrisse una
lettera aperta chiedendo a
Polizia, Esercito e Carabinieri
«di non proteggere più questa
classe politica che ha portato
l’Italia allo sfacelo». Il reato può
costargli 5 anni di cella. Il
fondatore del M5S ha replicato
con una battuta: «Spero in un
decreto svuota-carceri in modo
che la mia preoccupazione
diventi più sostenibile».
Il risparmiatore
DI FRANCESCO
CARLÀ*
Il caso Alitalia fa discutere
ma l’Ue non vuole esporsi
Massimiliano Latorre (a destra)
e Salvatore Girone, i 2 marò in India
I due fucilieri in India
Marò, si allontana
la pena di morte
Accusa di pirateria
Si allontana lo spettro della
pena di morte per i due marò in
India. L’ipotesi, già formulata nei
giorni scorsi, è stata riportata
anche ieri dai giornali indiani:
secondo un’agenzia di stampa,
il ministero degli Interni di New
Delhi avrebbe rinunciato ad
invocare la pena capitale nei capi
di accusa della polizia (la Nia),
uniformandosi alla posizione degli
Esteri e della Giustizia. Ma verrebbe mantenuto lo strumento
della legge anti-pirateria contro
Massimiliano Latorre e Salvatore
Girone, i due fucilieri di marina
italiani accusati della morte di due
pescatori indiani il 15 febbraio
2012. L’Italia, puntualizza però
l’inviato speciale Staffan De
Mistura, commenterà soltanto
notizie ufficiali, in attesa della
prossima udienza della Corte
suprema, che arriverà lunedì.
La trattativa tra Alitalia e la
compagnia degli Emirati
S Arabi Uniti Etihad sembra
Ex tesoriere
della
Margherita
Sette anni e
mezzo all’ex
tesoriere della
Margherita Luigi
Lusi: li ha
chiesti la
Procura di
Roma. Lusi si
sarebbe
impossessato di
oltre 25 milioni
destinati al
partito
giunta a una fase decisiva.
I viaggiatori, e i contribuenti
italiani, attendono con ansia
buone notizie. Insieme ai 1900
dipendenti potenzialmente in
esubero. Mentre gli arabi
aspettano di vedere meglio i
numeri dell’esangue bilancio
Alitalia, i tedeschi di
Lufthansa attaccano
l’alleanza tra le due
compagnie e la definiscono
un aiuto di Stato mascherato.
Le questioni chiave sono
relative ai debiti di Alitalia
(un miliardo in totale circa, di
cui 415 milioni sono stati
spostati al 2015) e a chi se ne
assume l’onere reale.
«Respingiamo le ripetute
sovvenzioni e la parziale
nazionalizzazione delle
compagnie aeree,
indipendentemente che siano
acquistate da Stati europei o
da società a controllo
statale al di fuori
dell’Unione», dicono i
tedeschi. Il ministro
dei trasporti
italiano,
Maurizio Lupi, non è
d’accordo («è una trattativa
tra privati») e sostiene che
Lufthansa sembra temere la
concorrenza del nuovo
gruppo aereo in formazione.
Nel frattempo la Ue si è
dichiarata incompetente.
Questa diatriba fa venire in
mente due domande. La
prima: come si fa a
distinguere gli aiuti di Stato
che alterano la concorrenza
europea, dalle operazioni di
fusione e acquisizione nei
settori industriali? In tutti i
Paesi della Ue ogni volta che
un’ industria cara alla politica
si trova in difficoltà, le regole
subiscono alterazioni e
distorsioni in corso di partita.
Seconda domanda: è
possibile, senza una unione
politica, immaginare
un’Europa in cui i vantaggi
competitivi del «pesce
grande» vengano calmierati
dall’interesse generale?
Questo senza dimenticare i
limiti di casi come Alitalia.
*Presidente
www.finanzaworld.it
[email protected]
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
39
ALTRI MONDI
Liberi i due tecnici italiani
rapiti 20 giorni fa in Libia
Salvi Scalise e Gallo: erano stati sequestrati da uomini armati
La Farnesina: «Grande soddisfazione». I familiari: «Che gioia»
di Mu’ammar Gheddafi, avvenuta due anni e mezzo fa. A
denunciare la scomparsa dei
due tecnici era stato il fratello
di Luciano Scalise, anche lui
in Cirenaica per lavoro. L’uomo aveva presentato denuncia all’ambasciata italiana di
Tripoli. Ieri, intanto, proprio
nella capitale è stato respinto
un attacco di uomini armati
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maggiore dell’esercito libico.
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Gli operai sono
atterrati ieri
a Ciampino:
lunedì verranno
interrogati
liberazione è stata accolta
con grande gioia: «Siamo
contentissimi», è stata la prima reazione dei familiari di
Scalise. «Ora non vedo l’ora di
poter stringere tra le mie
braccia mio padre», ha aggiunto la figlia Maria. Grande
emozione anche a Feroleto
Antico, nel Catanzarese, paese di origine di Gallo. Il sindaco, Pietro Fazio, ha detto di
aver incontrato i familiari
dell’operaio: «C’è aria di
grande felicità. Ora attendiamo il suo ritorno nel nostro
paese. E vedremo di organizzare anche dei festeggiamenti». Intanto i due tecnici saranno interrogati dal magistrato all’inizio della prossima settimana.
CASO CUTRÌ FURGONE ASSALTATO A VARESE
Ergastolano evaso
Preso il fratello,
pure lui nella banda
CAOS
IN BOSNIA
S
Scontri
a Sarajevo:
200 feriti
Esplode la
protesta sociale
in Bosnia
Erzegovina:
in migliaia ieri
sono scesi in
strada in varie
città per
protestare
contro
corruzione e
disoccupazione.
Sono scoppiati
scontri con
la polizia e
il bilancio è di
circa 200 feriti.
I dimostranti
hanno assaltato
il palazzo della
presidenza e un
altro edificio
governativo a
Sarajevo. Alcuni
ragazzi hanno
poi appiccato
il fuoco, mentre
la polizia antisommossa ha
sparato gas
lacrimogeni
per cercare
di fermarli e ha
usato
i manganelli
Daniele Cutrì, 23 anni, arrestato dai carabinieri ANSA
C’è un altro arrestato per la fuga di Domenico Cutrì, l’ergastolano 32enne evaso lunedì davanti al tribunale di Gallarate (Varese)
dopo un conflitto a fuoco durante il quale era
stato ferito un altro fratello, Antonino, poi
morto in ospedale. In manette è finito il terzo
fratello, Daniele, 23 anni. Era nella casa di famiglia a Inveruno, nel Milanese. E, per l’accusa, faceva parte del commando che ha liberato
il 32enne. I militari hanno atteso qualche passo
falso, qualche movimento che fosse utile per
capire dove si trovi «Mimmo». Quando hanno
capito che era inutile, è scattato il blitz, di fronte al quale il ragazzo non ha opposto resistenza. Ieri è stata fermata anche la compagna di
suo fratello Antonino, Carlotta di Lauro, che li
avrebbe aiutati nel progetto e nell’attuazione
della fuga. La donna si trovava, insieme al figlio di 5 anni, nella casa dei genitori a Cuggiono (Mi), dove era tornata da poche ore. Gli investigatori sono ora impegnati a identificare
anche un certo Franco, che avrebbe partecipato all’azione che ha portato anche al ferimento
di due agenti di polizia penitenziaria. La caccia
degli investigatori ai fuggitivi prosegue senza
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L’arrivo di Luciano Gallo e Francesco Scalise, ieri allo scalo di Ciampino ANSA
Corsi
Mostre
Gli annunci si ricevono tutti i giorni su:
Le reazioni La notizia della
Spettacoli
Un sorriso appena accennato e un saluto con la
mano prima di salire a bordo
di un’auto e lasciare l’aeroporto di Ciampino. Due uomini stanchi provati e con la
barba lunga, due voluminosi
piumini arancioni indossati
sopra un paio di jeans. Così è
avvenuto il ritorno a Roma
dei tecnici italiani, Francesco
Scalise, 62 anni e Luciano
Gallo, 52, rapiti in Libia lo
scorso 17 gennaio e liberati
con un’azione congiunta tra
autorità libiche e italiane. I
due sono arrivati ieri alle
17.30 con un Falcon 900 e
non hanno voluto rilasciare
dichiarazioni. Il governo italiano non ha precisato se sia
stato necessario un blitz dei
militari. Soddisfatto il ministro degli Esteri Emma Bonino: «Provo grande gioia e
soddisfazione.
Desidero
esprimere un sentito ringraziamento a tutti quelli che
hanno contribuito al buon
esito della vicenda in un contesto ambientale difficile», è
stato il suo messaggio. Partiti
lo scorso 9 gennaio per il nord
Africa, Scalise e Gallo si trovavano a Derna, in Cirenaica,
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Rubriche in abbinata facoltativa:
n. 4: Corriere della Sera € 4,42;
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n. 16: Corriere della Sera € 1,67;
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40
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
IL 3° SINGOLO DELL’ALBUM
ALTRI MONDI
Nuova hit di Ligabue
in radio da lunedì
Arriva in radio da lunedì
«Per sempre», 3° singolo di Ligabue estratto dal suo 10° album di
inediti «Mondovisione», il più ven-
5
topfivedvd
LA CLASSIFICA
I funerali
Addio a Hoffman:
Hollywood
gli rende omaggio
Funerali privati, ieri a
New York, per l’attore Philip
Seymour Hoffman: in alto,
l’ingresso del feretro, a destra
Mimi O’Donnell, compagna di
Hoffman, con due dei loro tre
figli. Una seconda cerimonia ha
salutato il premio Oscar: fra i
tanti divi, Cate Blanchett (a lato,
con il marito Andrew Upton),
Meryl Streep e Joaquin Phoenix.
Intanto, tra gli arrestati dopo la
morte per overdose di Hoffman
c’è Robert Vineberg, pusher, ex
sassofonista di Amy Winehouse.
L’attore su Rai 1 in un film tv ispirato all’oro olimpico Maddaloni
«È una storia di periferia per dire no alla droga e alla camorra»
IL ROMANZO DI GRATTACASO
Un campione
sconfitto
da vita e calcio
Beppe Fiorello interpreta Gianni Maddaloni in «L’oro di Scampia»,
lunedì su Rai 1: è il maestro di judo e papà di Pino, oro a Sidney
Non è facile raccontare
la vita in un quartiere come
Scampia. Più difficile testimoniare come la speranza arrivi
da uno sport «minore» come il
judo. Ci ha provato Gianni
PINO MADDALONI
JUDOKA ORO A SIDNEY 2000
Maddaloni nel libro La mia vita sportiva, documentando
l’esperienza della sua palestra, preziosa per sottrarre
manovalanza alla camorra e
forgiare il figlio Pino fino all’oro olimpico a Sydney. Una
storia vera che ha ispirato il
film tv L’oro di Scampia: Rai 1
lo propone lunedì in prima serata con la regia di Marco Pontecorvo e Beppe Fiorello nella
parte del maestro Maddaloni.
Tra le «Vele» La forza del
L’oro di Scampia sta nel rispet-
IL SEGUITO DI «SHINING»
King è il più venduto
con «Doctor Sleep»
Ben 30 mila copie vendute
in soli sette giorni: «Doctor Sleep»
(edizioni Sperling&Kupfer), il nuovo
romanzo di Stephen King, seguito
to dei luoghi, Scampia, le famigerate «Vele», già di grande
impatto in Gomorra di Matteo
Garrone. Scene vere girate
sotto scorta dalla polizia, judoka veri, quelli della palestra
di Maddaloni, altri raccolti in
alcune palestre napoletane.
«Questo film racconta la voglia di riscatto di chi vuole dire
no alla droga, alla camorra.
Una storia di periferia, una
delle tante. Anche la mia lo
era, quella di un paesino siciliano in cui c’era un morto ammazzato ogni 15 giorni. Sarei
potuto scivolare dalla parte
sbagliata», racconta Fiorello,
che per calarsi nel personaggio è ingrassato 8 chili, tutti in
muscoli, ed è diventato cintura nera. Pino, oggi tecnico della nazionale maschile di judo
proiettata a Rio e che dal padre Gianni ha raccolto l’eredità di salva-ragazzi a Scampia,
è più crudo: «Non credo più
che qualcosa cambi nel quartiere e nel Paese. Mio padre
ancora ci crede, ma dopo il
mio oro ha avuto solo un capannone dove allenare i bambini, freddo in inverno e caldo
in estate. E dopo le minacce
della camorra, è stato pure costretto a spostare la palestra».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
(cont.) Freccia, sinistro
divino, aspettava solo le luci
abbaglianti di certi stadi. Il
grande calcio avrebbe lucidato
il talento di Josè Pagliara, detto
Freccia, centrocampista geniale
e sfrontato. Poi, a far calare il
sipario, un’entrata assassina,
la cessione in C, il tritacarne del
calcioscommesse e
un’esistenza che va in pezzi tra
le pagine. Così «La linea di
fondo» (Nutrimenti, 16,90 euro,
250 pagine), romanzo di
esordio di Claudio Grattacaso,
restituisce la figura eroica di un
fuoriclasse, sconfitto dalla vita
e dallo sport. L’autore, un
insegnante salernitano classe
1962 scoperto dal premio
Calvino e ora in odore di
cinquina allo Strega, racconta
tanto dolore e ostinazione, ma
non indugia mai nel moralismo.
E quando il suo campione in
barella, con la gamba spezzata,
supera «la linea di fondo» del
campo, ci si accorge della
parabola universale: Freccia è
simbolo di ogni fallimento e
ferita. È una rosa non colta,
una promessa disattesa per
tutti: tifosi, moglie e figlia. Ma
questo sconfitto, torturato dai
fantasmi del passato, finirà per
trovare pace là dove tutto è
iniziato: nel campetto d’infanzia
il calcio e la vita sono la stessa,
magnifica, cosa.
La corsa agli
Oscar favorisce
«La grande
bellezza» (nella
foto, Sabrina
Ferilli) nella
classifica
Univideo dei dvd
più venduti. Il
fantasy trionfa
con «Shadow hunters - Città
di ossa» e
(ancora!) «Harry
Potter»
1
La grande
bellezza
di Paolo
Sorrentino
2
Shadowhunters Città
di ossa
di Harald Zwart
3
Sotto
assedio White
House Down
di Roland
Emmerich
4
Monsters
University
di Dan Scanlon
5
Harry
Potter-serie
completa
(registi vari)
di «Shining», conquista il primo
posto della classifica Nielsen dei
libri più venduti in Italia. Il
romanzo racconta come Dan
Torrance, il piccolo «Danny»
sopravvissuto all’incendio
dell’Overlook Hotel, sia diventato
un uomo che aiuta i malati
terminali, assistito da un gatto.
gazzaWeekend
A CURA DI
FRANCESCO RIZZO
Domani la prima a Cremona
La bella addormentata:
un balletto di mille colori
Uno scatto di Mulas in mostra
Cintura nera Fiorello:
«Con il judo racconto
il riscatto di Scampia»
TIZIANA BOTTAZZO
ROMA
duto del 2013. Il video del brano,
diretto da Cosimo Alemà e girato
a Cinecittà, sarà proiettato
in anteprima venerdì in 447 sale
digitali UCI Cinemas. Il rocker ha
pure annunciato cambi nella band:
il bassista Davide Pezzin sostituirà
Kaveh Rastegar, mentre esce dal
gruppo il tastierista José Fiorilli.
Mostra a Merano
Il circo da tasca
in 36 immagini
Il balletto classico? Sì, ma pensato anche per chi
meno lo conosce grazie alla coloratissima, scatenata
messa in scena de «La bella addormentata» di
Ciajkovskij, ripensata e arricchita dalla compagnia
Gärtnerplatztheater di Monaco: la prima nazionale va in
scena domani sera (20.30) a Cremona, al teatro
Ponchielli. Il libretto originale viene riletto in modo
originale e contemporaneo, anche attraverso una
nuova interpretazione del linguaggio fisico. Biglietti da
19 euro, per gli studenti posto unico da 8 euro.
LA BELLA ADDORMENTATA AL TEATRO PONCHIELLI
DI CREMONA, INFORMAZIONI: TEATROPONCHIELLI.IT
L’amicizia fra un maestro
della fotografia, Ugo Mulas e un
grande scultore Usa, Alexander
Calder, si trasforma in 36 scatti
«vintage», raccolti da Merano
Arte, in cui il primo racconta le
opere del secondo. In particolare,
figure umane e animali, costruiti
con filo metallico, spago, gomma
e stracci, che rappresentano il
mondo del circo, utilizzati e messi
in scena da Calder stesso per dar
vita a spettacoli improvvisati.
CIRCUS CALDER A MERANO
(BOLZANO), INGRESSO 5/6 EURO
Un momento del balletto «La bella addormentata»
A Milano, finali nazionali di Fifa 14 e Pokemon
Lo scudetto del joypad
Lo «scudetto» dei videogame, ma
anche un montepremi di 15mila euro:
tutto in palio dal vivo, alla Personal
Gamer Arena di Buccinasco (Milano). Le
finali nazionali sono cominciate a fine
gennaio ma oggi e domani si assegnano
i titoli di Fifa 14 (Ps3) e di Pokemon
(Nintendo 3Ds). Oggi alle 10 si
comincerà con una fase a gironi di Fifa
14 che porterà poi al match conclusivo.
Tra i favoriti per il titolo Lonewolf, terzo
al mondo per i World Cyber Games 2011. Un momento delle finali
Domani le star saranno Luigi Lo Giudice,
tra i primi otto ai Mondiali Pokemon Vancouver 2013 e Michael
Maneia, vincitore di 3Ds Challenge. Tutte le finali, che proseguono
fino al 23 febbraio con giochi come League of Legends e Pes 14 (il
22 e 23), saranno in diretta streaming su personalgamer.it: per
assistere dal vivo, si può richiedere l’invito sullo stesso sito.
PERSONAL GAMER-FINALI DEL CAMPIONATO ITALIANO DI VIDEOGIOCHI
A BUCCINASCO (MILANO) OGGI E DOMANI, INFO: PERSONALGAMER.IT
Due giorni di festa
Escursione alle Eolie
Bologna in bici Nel Vulcano...
per tutte le età c’è un mondo
A Bologna un weekend a pedali JPEG
Fra 2011 e 2012 in Italia si
sono vendute più biciclette che
automobili: ma in termini di
sicurezza, per chi pedala, resta
moltissimo da fare. Bologna lo
ricorda con un festa di due giorni:
oggi, in piazza Maggiore, giochi,
mostre fotografiche, elezioni della
peggiore pista ciclabile italiana,
film, musica, bici-officina e
appuntamenti per i più piccoli.
Domani, due visite guidate
gratuite di circa 3 ore attraverso
la città, la sua storia e i suoi canali,
non sempre nascosti sotto le
strade e gli edifici. Tra gli
organizzatori, Salvaiciclisti.it.
BICI SENZA FRONTIERE A
BOLOGNA (BICISENZAFRONTIERE.IT)
Il gran cratere dell’isola
di Vulcano, uno dei luoghi più
affascinanti delle isole Eolie, in
Sicilia, si può visitare dall’interno.
Godendo, lungo la salita, di una
splendida vista sull’arcipelago,
per poi scoprire la «fossa» che è
stata teatro dell’ultima eruzione
della storia dell’isola, verificatasi
tra il 1888 e il 1890. L’occasione
è offerta domani da Nesos, con
partenza in mattinata da Lipari:
un’escursione che permette di
ammirare, senza pericolo, come
la vegetazione abbia lentamente
ricolonizzato il vulcano: dalla
ginestra del Tirreno nella parte
bassa alle piante pioniere, come
l’erba romice, che si incontrano
procedendo verso la vetta.
L’esplorazione dura 3 ore ed è
considerata di bassa difficoltà.
Il vulcano presenta ancora
un’intensa attività di fumarole,
oltre a getti di vapore in cresta
e sottomarini e fanghi sulfurei.
IL GRAN CRATERE DI
VULCANO DOMANI DALLE 9.30, PER
ISCRIZIONI: SICILIAINCAMMINO.IT
A
I ROSSI
IN VETRINA
S
A Torino
si celebrano
i... «pel
di carota»
Sono non più del
2% della
popolazione
mondiale: una
rarità che merita
una mostra. Alla
fondazione
Sandretto Re
Rebaudengo di
Torino, Marina
Rosso espone le
foto di persone
con i capelli
rossi, cercate
girando per
mezza Europa e
partecipando
raduni come il
Redhead day in
Olanda. Un’idea
curiosa che
diventa anche
un libro,
dedicato a una
«tribù» che
rischia
l’estinzione: nel
2011, la banca
del seme più
grande del
mondo voleva
smettere di
accettare
donatori con i
capelli rossi
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
P.R. BRUT DI MONTE ROSSA
L’ELEGANZA DEL FRANCIACORTA
Se cercate uno spumante Blanc de Blancc di
ottimo rapporto qualità-prezzo puntate sul P.R.. di
maMonte Rossa. E’ il Franciacorta voluto da Emanuele Rabotti per festeggiare i 35 anni della preo di
stigiosa azienda bresciana. Il metodo classico
casa Monte Rossa si chiama P.R. in omaggio a
aPaola Rovetta e Paolo Rabotti, genitori di Emanuele e pionieri del Franciacorta.
Di un bel colore giallo vivace e luminoso ill
P.R. ha un profumo fine e complesso con ri-chiami di lamponi gialli e menta fresca. In boc-n
ca morbido e di grande bevibilità chiude con
sfumature mandorlate e saline.
IL CAVIALE DIVENTA
DEMOCRATICO
FRANCIACORTA P.R. BRUT di Monte
Rossa, Bornato di Cazzago S. Martino
(Brescia). UVE: Chardonnay (65%), vino di
riserva (35%). Prezzo: circa 18 euro
Il voto
89/100
Rapporto qualità-prezzo:
Vantaggioso *****
Si abbina alla grande con:
mortadella con gnocco fritto
Degustare ascoltando:
Vasco Rossi: «Vado al massimo»
ilTema
CUTTAIA, IL MAGO DI LICATA
CHE CAMBIA LA SEPPIA IN UOVO
Domani a Milano lo chef siciliano apre il super congresso di cucina Identità Golose
E spiega perché è importante preparare i piatti con una «golosa intelligenza»
DAL NOSTRO INVIATO
1
3
LICATA (Agrigento)
Pino Cuttaia fa avanti e
indietro fra ristorante e negozio. L’ha chiamato «Uovo di seppia», come il piatto simbolo della Madia. Piove a dirotto a Licata. La cittadina in provincia di
Agrigento una volta era nota
per le imprese di Zeman, adesso
lo sta diventando per quelle di
Cuttaia, uno dei cuochi più creativi d’Italia. Sarà lui, domani
alle 10, alla Fiera di Milano ad
aprire la decima edizione di
Identità Golose 2014, il convegno di alta cucina più stuzzicante d’Italia. Lo ha inventato
Paolo Marchi, giornalista e gastronomo, che quest’anno ha
scelto un tema difficile: «Una
golosa intelligenza». E cosa c’è
di più goloso e intelligente di un
uovo che in realtà è una seppia
ripiena e lascia il cliente muto
tra stupore e sapore? Infatti è il
piatto simbolo di Identità Golose 2014.
L’intelligenza dell’imperfezione «Questo negozio è una vetri-
na a disposizione di tutti - spiega Cuttaia facendo vedere i sughi e le torte che prepara -. Non
puoi venire a mangiare alla Madia? D’accordo, vieni qui e con
un euro entri nell’intimo del
cuoco. Guarda queste tagliatelle. Le ho voluto fare così rugose,
irregolari. La memoria dell’imperfezione. Mi ricordo il gesto
della mamma che una volta
preparate le appoggiava sul letto. Come se le mettesse a dormire, un gesto di tenerezza e di
protezione».
1. Il famoso uovo di seppia; 2. Il
merluzzo affumicato travestito
da pizza; 3. Pino Cuttaia, 46 anni
L’intelligenza della modestia
«Quando hai un locale importante hai la presunzione di sapere tutto. Ma a un certo punto
tutto viene messo in discussione. Trent’anni fa non dovevi faticare: la farina era buona, le
uova erano buone e tu preparavi una buona pasta. Ora devi
andarli a cercare. Sono in grado
di discutere con un contadino
sulle caratteristiche di un pomodoro per ore. Come se parlassi di calcio! Adesso sto ragionando sulla sogliola. Ho chiesto
al pescivendolo: “Che importanza ha per te?” E mi ha detto è
il pesce che aggiusta la cassetta.
E’ pregiato. Io attingo dal sapere dell’artigiano». Entra un fornitore. Deve preparare le etichette per le lasagne. «Come le chiamiamo? Semplicemente lasa-
menti è pigro e tirchio».
L’intelligenza di Licata «Dopo
tante esperienze torni a casa. Il
cuoco fa una vita pesante, deve
avere gli affetti vicino. Se sei a
casa, non puoi scappare di fronte ad un ostacolo. Diventi più
forte». Cuttaia riceve una telefonata: sono arrivati i primi clienti
del ristorante. Prende l’ombrello.
«Andiamo devo cucinare». Non
c’è un vice? La domanda viene accolta con un certo stupore.
2
gne? O pasticcio come si dice
qui?». Cuttaia afferra delle graziose scatole bianche con un singolo pezzo di pasta incollato fuori, come un bottone. «A questa
idea ci tengo. Me l’ha data mia
madre che fa la sarta. Vuoi provare una pasta di grande livello? Prenditi 100 grammi e vivi
un’esperienza con un euro».
L’intelligenza della tradizione
«La cucina si è evoluta. Una volta
veniva tramandato il gesto e il
cuoco non si chiedeva nulla. Oggi se vedo il pasticciere che setaccia a mano la ricotta sono felice.
Mi evoca un ricordo. Che bello! Il
pasticciere però deve chiedersi il
perché delle cose e scegliere di
continuare così. E non lo deve fare solo perché non vuole spendere per i nuovi macchinari. Altri-
L’intelligenza dell’illusione Pino entra, va in sala a chiedere ai
clienti cosa vogliono mangiare.
Dà consigli, fa qualche battuta,
poi torna rapido in cucina. Il suo
menù è tutto un gioco di prestigio.
L’uovo-seppia, il merluzzo-pizza,
la pasta-al-pesce-senza-pesce. Deliziose illusioni. «La Sicilia mi fa
pensare. Qui il tempo ha ancora
un valore. Il cibo in tutte le civiltà finisce per diventare un segno
di lusso e di potere. Ma l’illusione può cambiare le carte anche
al povero. Qui a Licata si fa la pasta con il finto pesce: è l’albume
dell’uovo a creare l’illusione che
dentro ci siano i crostacei. Ma
una cosa è l’illusione, un’altra è
lo show. La settimana scorsa ero
a un convegno, a Madrid. A un
certo punto sono entrati dei cuochi, hanno colorato delle tovagliette con strisce di marmellata
e lanciato in aria un uovo di cioccolato che si è spaccato proiettando dappertutto biscotti. Da
raccogliere e intingere nella
marmellata. Ho pensato alle
persone che hanno fame e non
mi è piaciuto».
mic
pagina a cura di PIER BERGONZI E DANIELE MICCIONE
41
laPasta
di LUCA GARDINI Campione del mondo dei sommelier 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4
OGGI C’È
FOOD&WINE
S
IDENTITA’
GOLOSE
Milano
Congressi
Da domani a
martedì sale sul
palco il meglio
della cucina.
Domani: Cuttaia,
Cracco, Crippa,
Beck, Negrini e
Pisani, Scabin.
Lunedì: Romito,
Bottura, Oldani,
Assenza, Pepe,
Cedroni, Acurio.
Martedì i migliori
chef thailandesi.
Focus su pane,
pizza, birra,
acqua, dessert,
cucina naturale.
Biglietto: 50 S
MILANO
FOOD&WINE
Da oggi a lunedì,
sempre a Milano
Congressi, vino e
cucina d’autore.
Attesi 100
produttori
selezionati da
Helmuth Kocher.
Tra i cuochi i
Cerea, Siccardi,
Battisti, Canzian,
Iannotti.
Biglietto: 30 (mic) Calvisius produce grande caviale
con storioni d’allevamento. Da qualche tempo
sta cercando di ampliare la base degli «appassionati». Nascono così mini confezioni al supermercato e ora questi ottimi ravioli di storione
bianco e caviale. Sono molto
delicati e nascono in coppia
con il burro al caviale. Un
buon prodotto. Confezione da
250 grammi a 4,50 euro da
Zoppi&Gallotti di Milano.
Agro Ittica Lombarda di
Calvisano: www.calvisius.it
Sostiene
loChef
DI ENRICO BARTOLINI
MORBIDE E CROCCANTI
ECCO CHE COSA RENDE
SPECIALI LE ANIMELLE
Enrico Bartolini, 34 anni, è tra i grandi
talenti della cucina italiana. Ha lavorato con
Alajmo e conquistato le due stelle al Devero
Ristorante di Cavenago Brianza. Fa piatti dal
grande impatto, dei «classici contemporanei»
come ama dire.
------------------------------------------------L’animella è il nome popolare del timo, una
ghiandola situata nel collo dei vitelli e degli agnelli.
È una frattaglia nobile che adoro per la speciale
consistenza: morbida ma che richiede l’uso dei
denti. Per me l’ideale è rosolarla con il
burro in padella in modo da darle una
croccantezza esterna unica. Io faccio
così: inclino la padella e con un
cucchiaio continuo a raccogliere
il burro e a versarlo sopra le
animelle finché non si sono
tostate alla perfezione.
Certo, anche fritte sono
ottime, ma si rinuncia a questo contrasto di
consistenze che, secondo me, è il punto forte del
piatto. Nel mio ristorante faccio le «Animelle
glassate servite con latte di cocco fresco» e le
accompagno a rapanelli e altre radici tagliate
finissime e condite con olio, sale, pepe e menta.
Il consiglio
ilVino
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Le animelle in genere vanno
ordinate, possibilmente da un
macellaio di qualità visto che
parliamo pur sempre di una
ghiandola. Quando le compriamo
la prima pelle è stata eliminata ma
sono ancora avvolte da una
membrana. Un tessuto di troppo
che va tolto. Non è difficile, basta
sbollentarle e tagliare la pelle con
il coltello. Poi vanno divise in pezzi
grandi a piacere e, se non si vuol
perdere tempo a rosolarla, si
possono mettere in forno per
un’ora. Se avete quello elettrico
tenetelo a 70-80°, quello a gas va
messo al minimo con la bocca
aperta. Consiglio di accostarle a
verdure dal gusto deciso come
una rucola selvatica oppure delle
cime di rapa ripassate in padella.
Chi vuole un accoppiamento più
originale provi con purè di patate
e panna montata acida.
42
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
GAZZALOOK SPECIALE UNDERWEAR
con grande piacere. Dolce e
Gabbana non hanno lesinato
negli anni aperture straordinarie dei loro negozi per Beckham e signora. Giorgio Armani inventò per lui una giacca di lana che diventò poi un
cavallo di battaglia in tante
collezioni, ed è stato anche il
primo a metterlo in mutande
per la sua pubblicità. Ora
Victoria e Becks hanno deciso
di mettersi in proprio, ciascuno per suo conto e a modo suo.
Victoria firma collezioni costose vendute in tanti magazzini di lusso nel mondo, David
collabora da due anni con il gigante della moda economica
H&M, dopo essersi divertito a
disegnare scarpe e tute per lo
sponsor tecnico di una volta.
Non andrà più sulla copertina di Sports Illustrated,
ma è sempre un notevole
uomo immagine, e nessuno dei suoi nipotini del
calcio potrà presumibilmente raggiungere i
suoi livelli.
L’imprenditore
in mutande: Becks
può ancora tutto
Compra un club della Mls a Miami e a 38 anni
col fascino di sempre si spoglia un’altra volta
ALESSANDRA BOCCI
Quando ha lanciato la
sua prima collezione intima,
un paio di anni fa, e ha detto di
amare moltissimo i long john,
che poi sarebbero i mutandoni
lunghi che si usavano una volta, alcuni fra i giornalisti maschi presenti non hanno potuto evitare di ridere e sospirare,
pensando che su di loro quei
mutandoni avrebbero fatto
l’effetto del costume di SuperPippo. Ma David Beckham
l’icona può dire, e soprattutto
fare, e indossare, ciò che vuole. Ed è sempre stato così.
diatico. E’ anche grazie alla
sua fama che ha potuto convincere LeBron James a diventare suo socio nell’acquisizione di un club della Mls. Ed è
sempre grazie alla sua fama
che ha superato gli ostacoli
burocratici e portato il grande
calcio statunitense a Miami.
Impresa non semplice, soprattutto per uno che ha passato
tutta la sua vita americana sulla costa opposta, e rivale.
David
Beckham,
38 anni, qui
accanto
elegantissimo
nei giorni scorsi
a Miami. Sotto
in mutande per
la campagna
2014 di H&M:
indossa dei
boxer a righe,
pack da 3 pezzi
€29,95
Questioni di stile Ma Becks è
veramente un’icona universale, e per lui in passato gli stilisti hanno litigato e lavorato
LAPRESSE
Tendenze e magie
Perché Beckham è
Beckham. E’ modaiolo, ma non stanca. Sa indovinare
le tendenze e interpretarle con
naturalezza: disegna biancheria da
macho e quando è in
giro con i figli si veste come un ventenne, ma nelle occasioni ufficiali non si è mai
presentato con abiti meno che
impeccabili. Si dedica allo yoga, si rilassa con i mattoncini
Lego, si mostra in mutande
(sul video) durante il SuperBowl e pudicamente dice pure
che è un po’ preoccupato per
le reazioni. Tanti anni fa, Alex
Ferguson lo criticò per il suo
legame con l’allora cantante
pop Victoria. «Troppi impegni
mondani, si distrae dal calcio». Ferguson era figlio di una
Britannia che non esiste più,
Beckham era già allora il progetto di un divo. Lanciava mode e dopo quindici anni lo fa
anche meglio. E questo chiude
l’argomento.
Nuove imprese Ne ha fatta di
strada quello che una volta era
noto come Spice Boy. Ora è un
uomo tatuato dappertutto e
comunque elegante, un imprenditore, un padre che può
essere efficiente quanto Brad
Pitt che pure viaggia sempre
con cinquanta figli attaccati al
collo, un marito che ha saputo
superare con la moglie Victoria tanti momenti oscuri. Ha
inventato mode, cavalcato polemiche, è stato il primo metrosexual e la più grande icona
del calcio mondiale. Ora che è
pensionato e ha pensato di
comprarsi un club a Miami
(nessuna città americana è
più appropriata come buen retiro) David conserva una robusta dose di fascino massme-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DAVIDBECKHAM
uomo
1 Calvin Klein Underwear
Boxer aderente con banda elastica
€31
2 Dirk Bikkembergs
Slip dal colore acceso €34
3 Julipet Tshirt (€30) e slip (€16)
linea Light Cotton
4 Intimissimi
Maglia a girocollo (€16) e boxer
elasticizzati rigati (€12)
5 HUE-goldenpoint T-shirt in
cotone con cuciture a contrasto
(€16) e boxer a pois (€12)
6 Tommy Hilfiger
Bodywear Boxer aderente con
fantasia tartan €30
7 Yamamay Boxer in cotone
stretch con bande a contrasto (€10)
8 Dsquared2 Canottiera
in cotone (€30) e slip con elastico
(€23)
9 Perofil Boxer realizzati con
cellulosa naturale e altamente
traspiranti (€25)
A CURA DI FABRIZIO SCLAVI
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SABATO 8 FEBBRAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
43
ALTRI MONDI
Oroscopo
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
24/8 - 22/9
LE PAGELLE
Ariete 7+
Toro 7
Gemelli 8
Cancro 6-
Leone 7+
Vergine 6-
DI ANTONIO CAPITANI
Dialettica, dinamismo,
creatività e
bottarelline di glutei
vivificano il sabato.
Oltre che il privato,
poco romantico,
forse, ma suino q.b.
I ritmi si placano e,
impegni permettendo,
potete rigenerarvi.
Ok shopping, incassi,
lavoro, palestra.
Ma c’è minimalismo
fornicatorio.
Luna e Marte
vi fortificano
nel corpo e nello
spirito. E voi
vincete in ogni
ambito! Baldorie
sudombelicali
stagliansi.
Non sbattetevi, non
lagnatevi e sappiate
che nel raccoglimento
produrrete e creerete.
Fornicazione
mortificatina.
O, al max, clandestina.
La Luna lancia un
assist a svaghi, lavoro
e privat. Successoni
giungono, dunque,
insieme ad impulsi
suini irrefrenabili
(e appagati).
Lavoro e affetti non
girano, il fisico è
moscio, l’umore
sfigocorrosivo. State
su, organizzatevi,
fornicate.
E fatevela, una risata.
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Bilancia 7,5
Scorpione 5,5
Sagittario 5,5
Capricorno 6-
Acquario 7,5
Pesci 6-
La Luna propizia è
elemento di fascino,
intuito e creatività
vincenti. Ma non siate
infantili. Lavoro ok,
sudombelico
brillanterrimo.
La cupezza incalza.
E voi attirate pioggia,
lampi e gelo. Ussignùr,
state su e applicatevi
nel lavoro.
Spese incaute,
sudombelico mogio.
Non saltate a
conclusioni d’impulso,
evitate i tiri alla fune.
E non permettete
al cattivo umore
di sopraffarvi. Spiragli
suini si aprono.
La tolleranza cola
a picco. Rendendovi
retrogradi e
polverizzazebedei.
Evitate. Il fascino c’è,
ma il sudombelico
s’ammoscia. Ussignùr.
Sabato super! Certo,
Saturno è il deus ex
machina delle
Olimpiadi Infernali
(nel lavoro, in amore,
ecc), ma superate
tutto, suinally too.
Evitate mosse
azzardate e sbotti
umorali, non tagliate
a dadini gli zebedei
altrui e producete.
Noie in casa,
sudombelico stizzoso.
RGERVINHO
L’attaccante ivoriano
della Roma è nato ad
Anyama il 27 maggio 1987.
Ha giocato con i belgi del
Beveren, i francesi del Le
Mans e del Lilla, e con gli
inglesi dell’Arsenal
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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
DIRETTORE RESPONSABILE
ANDREA MONTI
[email protected]
PRESIDENTE
Angelo Provasoli
VICEDIRETTORE VICARIO
Gianni Valenti
[email protected]
VICE PRESIDENTE
Roland Berger
Testata di proprietà de “La Gazzetta
dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2014
AMMINISTRATORE DELEGATO
Pietro Scott Jovane
CONSIGLIERI
Fulvio Conti,
Luca Garavoglia,
Attilio Guarneri,
Piergaetano Marchetti,
Laura Mengoni,
Carlo Pesenti
DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI
Alessandro Bompieri
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VICEDIRETTORI
Franco Arturi
[email protected]
Stefano Cazzetta
[email protected]
Ruggiero Palombo
[email protected]
Umberto Zapelloni
[email protected]
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A Sochi la tavola dello
snowboarder russo
Alexey Sobolev è già
un caso. Figura l’immagine
di una donna con
passamontagna rosso
e con un coltello in mano.
Un’icona che sembra
richiamare le Pussy Riot,
il gruppo femminile di
musica punk ormai noto
in tutto il mondo per le
performance contro Putin.
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Il video prodotto dal
Canadian institute of
diversity and inclusion è
un’ironica denuncia delle
discriminazioni contro i
gay, uno dei temi caldi
delle Olimpiadi invernali
russe. La disciplina scelta
è lo slittino, specialità
doppio: «Le Olimpiadi
sono sempre state un po’
gay. Lottiamo perché
restino ancora tali...»
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Snowborder russo
con la passione
per le Pussy Riot
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LA GALLERY
Ironia anti-Putin
«L’Olimpiade
è sempre gay...»
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IL VIDEO
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339
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ISSN 1120-5067
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La tiratura di giovedì 6 febbraio
è stata di 293.252 copie
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COLLATERALI
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storie Disney N. 3 9,29 - con DVD NBA History N.
4 12,29 - Le ricette di Master Chef N. 5 9,29 - con
English da Zero N. 7 11,29 - con libro Rafa Nadal 14,29 - con La Grande Boxe N. 10 11,29 - con Supereroi il Mito N. 12 11,29 - con Robot Collection N. 8
14,29 - con Manara, maestro dell’Eros N. 16 12,29 - con I Mitici Bud Spencer e Terence Hill Gold
Edition N. 18 11,29 - con I Love Italia N. 19 5,29
- con DVD Holly e Benji N. 20 11,29 - con DVD Ken
il Guerriero N. 24 11,29 - con Ferrari Build Up N. 16
11,29 - con I Classici dell’Avventura N. 29 8,20
- con Lucky Luke N. 29 5,29 - con Lamborghini
Collection N. 32 14,29 - con Passione Rally N. 43
14,29 - con Michel Vaillant N. 62 4,29
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Portogallo/Isole 2,00; SK Slov. 2,20; Slovenia 2,00; Spagna/Isole 2,00; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. (con Sportweek) Fr. 3,50; Hong Kong HK$ 45; Ungheria Huf. 650; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.
44
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
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