www.gazzetta.it sabato 8 febbraio 2014 1,30 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 - TEL. 0262821 - REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 - TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO ITALIA anno 118 - Numero numero 32 - 33 italia: 51575158585149 3 Da sin. Il presidente Cio Thomas Bach col presidente russo Vladimir Putin. Il presidente del Consiglio Enrico Letta, i fuochi d’artificio della Cerimonia d’apertura. In basso a sin. il portabandiera azzurro Armin Zoeggeler SOCHI 2014 GIOCHI AMO Una sontuosa cerimonia inaugurale ha dato il via alla 22a edizione invernale. Il premier Letta tiene alta la nostra bandiera: «Italia contro ogni discriminazione». L’arcobaleno dei tedeschi L’Inter in 5 cambi Prima per Hernanes sì a Samuel e Guarin Che asta per Pogba Il Psg è a quota 70 ma Real e Chelsea... GHIACCIO E SLITTINO C’èè la Kostner C Zoeggeler prova la sesta sinfonia 3 Maria Sharapova con la torcia olimpica. La tennista russa è stata uno degli ultimi tedofori della cerimonia di apertura dell’Olimpiade di Sochi 2014 (AP) POLI A PAGINA 5 DOMANI DISCESA Svindal dal favorito Innerhofer e Paris: stupiteci L’ARTICOLO A PAGINA 23 9 771120 506000 BOCCI, MALFITANO, PASOTTO ALLE PAGINE 8-9-11 JUVE DI ANDREA MONTI 40 2 0 8> 3 Michael Essien, 31 anni CANONIERO ELEFANTE, TAIDELLI PAG. 18-19 COMMENTO DI CECERE PAG. 23 L’OLIMPIADE DI PUTIN E LA NOSTRA Una cerimonia fastosa, colossale esibizione son et lumière di potenza geopolitica con qualche vena pacchiana e un intoppo da scongiuri (in apertura, il quinto cerchio luminoso non si materializza), ha inaugurato ieri l’avventura di Sochi 2014. Finalmente - a Dio piacendo - da oggi si parlerà anche di gare e di atleti, di trionfi e di emozioni. Perché sinora di questa ventiduesima Olimpiade della neve si è discusso all’infinito per motivi talvolta nobilissimi, altre volte inconfessabili, ma tutti distanti anni luce dallo sport e dai suoi valori. Stasera i rossoneri senza Honda (gastroenterite), ma sono tanti i dubbi sul suo futuro. Anche Montolivo in difficoltà. Benitez: «Troppo pessimismo intorno a noi» Mazzarri potrebbe schierare anche D’Ambrosio con Milito e Palacio. Per il dopo Branca salgono le azioni di Montali ARCOBELLI, MERLO, MOLINARO DA PAGINA 2 A PAGINA 7 l'Editoriale MILANO REVOLUTION Seedorf si affida ai nuovi: a Napoli con Essien-Taarabt A PAGINA 6 BASKET FINAL EIGHT OK SIENA, REGGIO E BRINDISI CICLO DUBAI TOUR Sassari capolavoro Milano, che batosta! 3 L’esultanza dei giocatori di Sassari e la delusione di Hackett Kittel di forza volate da re Phinney leader BARTEZZAGHI, CANFORA, CHIABOTTI, ORIANI PAG. 32-33 SCOGNAMIGLIO A PAGINA 30 IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI Primo tweet della piccola Pia: «Purtroppo è tutto vero, Balotelli è mio papà». w LAUDISA A PAGINA 15 L’INTERVISTA ATALANTA ALLE 18 DAI VIOLA Percassi pensa in grande: «A Firenze il salto di qualità» DI CHIARA, SARDELLI ALLE PAGINE 12-13 SERIE A 23a GIORNATA Udinese in cerca di rilancio Ma deve fare i conti col Chievo PARTITE OGGI FIORENTINA-ATALANTA (2-0) ore 18 UDINESE-CHIEVO (1-2) ore 18 NAPOLI-MILAN (2-1) ore 20.45 DOMANI (ore 15) TORINO-BOLOGNA (2-1) ore 12.30 VERONA-JUVENTUS (1-2) LAZIO-ROMA (0-2) LIVORNO-GENOA (0-0) PARMA-CATANIA (0-0) SAMPDORIA-CAGLIARI (2-2) INTER-SASSUOLO (7-0) ore 20.45 CLASSIFICA JUVENTUS 59 ROMA* 50 NAPOLI 44 FIORENTINA 41 VERONA 35 INTER 33 TORINO 33 PARMA* 32 LAZIO 31 MILAN 29 GENOA ATALANTA SAMPDORIA CAGLIARI UDINESE CHIEVO BOLOGNA LIVORNO SASSUOLO CATANIA * Una partita in meno. 27 27 25 24 23 18 18 17 17 15 2 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 FEBBRAIO 2014 OLIMPIADI INVERNALI AL VIA LA XXII EDIZIONE Grande Russia tra storia ed eleganza Ma sfila anche la polemica sui gay Maestosa cerimonia d’apertura: fanno discutere le divise arcobaleno dei tedeschi e le «t.A.T.u» pro-Putin DAL NOSTRO INVIATO ANDREA BUONGIOVANNI SOCHI (Russia) Maestosa, geniale, sorprendente: la cerimonia d’apertura di Sochi 2014, cominciata alle 20.14 di una sera fredda ma bellissima, coglie nel segno. Se le premesse sono queste, sarà una grande Olimpiade. Lo show, dai 40.000 del Fisht Stadium e dai tre miliardi di telespettatori sparsi nel mondo, sarà ricordato. Merito del produttore Konstantin Ernst, dei 12.000 «attori» che rendono grande lo spettacolo e di un Paese, il più vasto del pianeta, che con orgoglio sa valorizzare le proprie tradizioni e la propria cultura. Vai Armin La sfilata iniziale è Letta tiene alta la ba Il premier a Sochi «L’Italia combatte contro tutte le discriminazioni» Dopo la cerimonia spaghetti e subbuteo Paura per un tentato dirottamento ucraino der si confrontano prima, si riconoscono meglio dopo, accomunati in questo caleidoscopio colorato nel gelo. Lo sport è una vetrina nella quale la sincerità prevale più spesso sulla real politik. DAL NOSTRO INVIATO STEFANO ARCOBELLI SOCHI Un giorno olimpico da potenti: da Putin a Letta. Il fuoco arde come le polemiche: tra tuoni, arresti, dirottamenti ma anche cinque cerchi di leggerezza, almeno quelli, spaghetti e subuteo. Il presidente del Consiglio che ci mette la faccia, e il padrone di casa che mostra i muscoli: Enrico che scatta in piedi emozionato col giaccone della delegazione a salutare i fratelli d’Italia che partono (anzi sfilano) per un viaggio pieno di speranze da medaglia (poche, attese, in verità). Lo Zar Vladimir che entra svelto per primo, impettito di nero come un agente segreto d’un tempo (lo fu davvero, del Kgb), sicuro come se stesse mostrando i muscoli ed anche teso in tribuna a fianco del presidente del Cio, Thomas Bach, e di una giovane bionda. Gli volevano rovinare la festa, ma poteva andargli peggio con quasi 60 capi di Stato e di governo da ospitare. Lasciamoli divertire, applaudire: distanti da certe idee, divisi da una legge russa che perseguita i gay al punto da non poter esprimersi com’è successo a quattro manifestanti arrestati ieri a San Pietroburgo, ma vicini grazie ai Giochi. I due lea- L’arrivo Il premier prova a dissimulare i tanti pensieri sul futuro del suo Governo lasciati in mattinata a Roma. Lo avevano pressato, attaccato ed invitato ad esporre a Sochi un fazzoletto rosa in favore dei diritti umani; aveva appreso che in Parlamento un partito esponeva la bandiera arcobaleno come il doodle di Google, e per dare un segnale forte aveva voluto soprattutto confrontarsi nel ricevimento ufficiale pre-cerimonia con il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, che alla vigilia dell’apertura olimpica si era espresso duramente sulle discriminazioni sessuali: «Noi tutti dobbiamo alzare la voce contro gli attacchi ai gay, dobbiamo essere contrari ad ogni restrizioni». Anche il premier italiano lo ribadiva salutando il portabandiera Armin Zoeggeler: «I nostri atleti sono portatori dei valori che la nostra bandiera in sè compendia: la libertà, l’eguaglianza, la condanna di ogni forma di discriminazione». Anche il premier olandese Mark Rutte incalza Putin: «Concentriamoci sui Giochi, le aggressioni IL RETROSCENA La battaglia di Bach che piace a Roma Thomas Bach ha = colpito il primo obiettivo: Il Presidente del Consiglio Enrico Letta, 47 anni, che indossa il giaccone della delegazione azzurra, saluta dalla tribuna gli atleti italiani durante la sfilata della cerimonia d’apertura. Il Premier, dopo aver incontrato tra gli altri il segretario dell’Onu Ban-Ki Moon, quando ha lasciato lo Stadio Olimpico si è recato a Casa Italia dove si è concesso un piatto di spaghetti e una partita a Subbuteo ANSA scuotere la famiglia olimpica dal dolce torpore di una vita agiata e l’ha costretta a parlare di un futuro diverso, più umano e «proletario», anche se in banca c’è quasi un miliardo di dollari di riserva. Però quello che ha più fatto discutere nei corridoi sono le ipotesi avanzate per la revisione delle procedure che le candidature future dovranno seguire per tagliare i costi inutili alle città,che sognano di diventare a cinque cerchi. La commissione ad hoc su questo tema dovrà anche esprimersi sulla possibilità di mantenere il criterio di città unica ospitante oppure se spalmare l’avvenimento su più città dello stesso paese o ancora, fare come Platini nel calcio europeo, interessare più città in più Paesi. La seconda e la terza ipotesi non hanno trovato subito il consenso dei membri nei commenti raccolti a caldo, perché sarebbe la fine del concetto di Villaggio Olimpico Globale, che è alla base di tutto. La discussione sarà comunque accesa. Se Roma dovesse entrare nella corsa per il 2024, quale ipotesi sarebbe più favorevole? «Io credo — dice Giovanni Malagò, presidente del Coni — che bisogna aspettare il secondo round di dicembre a Montecarlo per avere un quadro più chiaro, ma per quanto ci riguarda una cosa è certa: Bach vuole che le città possano creare anche molte strutture temporanee, in modo da non creare impianti permanenti inutili. Mi piace il suo concetto quando dice: non è la città che si deve adeguare all’Olimpiade, ma è l’Olimpiade che deve inserirsi magnificamente nella vita di una città». Gianni Merlo SABATO 8 FEBBRAIO 2014 snella e veloce. Le Nazionali, ordinate secondo l’alfabeto cirillico, sbucano su una mega passerella dal ventre dello stadio e compiono un mezzo giro «di pista». Apre la Grecia, come sempre. Spiccano le divise multicolori della Germania che farebbero pensare a una protesta silenziosa contro le leggi gay ma ufficialmente sono ispirate alla mascotte variopinta di Monaco ‘72. Gli azzurri sono eleganti. Dietro Armin Zoeggeler tanti atleti, diversi allenatori e pochi dirigenti: molte le bandierine tricolori. La delegazione (113 atleti), è la nona più numerosa (guidano gli Stati Uniti con 230) e una delle dodici sempre presenti ai Giochi invernali. E’ Olimpiade-record: 88 Paesi, sei più di Vancouver 2010. Per la prima volta ci sono Dominica, Malta, Paraguay, Timor Est, Togo, Tonga e Zimbabwe. Molti i portabandiera noti: dagli sciatori Svindal (Norvegia) e Ivica Kostelic (Croazia), all’hockeista Chara (Slovacchia), dal saltatore con gli sci Ammann (Svizzera) al combinatista nordico Lodwick (Stati Uniti). Per i padroni di casa c’è il bobbista Zubkov. Lo show Poi lo spettacolo: secoli di storia gloriosa, partendo dalle origini, in tre ore. Dall’epoca zarista a quella dell’Impero, dagli anni delle Rivoluzioni a quelli del movimento operaio. La rappresentazione mescola sapientemente passato e presente. C’è Chaikovsky e c’è Tolstoy, c’è Chekov e c’è Stravin- 1 sky. Ma c’è anche una cattedrale di San Basilio danzante e ci sono gigantesche falci e martello appese al cielo. Non può mancare il Bolshoi e un balletto su un palcoscenico mai così grande. Sopra avviene di tutto, il trasformismo impressiona. C’è neve artificiale e ci sono le tre mascotte. L’accompagnamento musicale è più contemporaneo, quasi tecno, che classico. Ci sono pure le t.A.T.u., duo pop che ha mostrato orientamenti lesbici: il messaggio è chiaro. Coreografie e scenografie lasciano di stucco. Tripode I discorsi di Dmitry Chernyshenko, capo del comitato organizzatore e di Thomas Bach, presidente del Cio, sono brevi ed efficaci. L’inno olimpi- 3 co è cantato dal soprano Anna Netrebko. Poi, dopo il viaggio più lungo della storia a cinque cerchi, arriva la torcia. Un’ultima staffetta: da Maria Sharapova a Yelena Isinbayeva, da Alexander Karelin ad Alina Kabaeva. Ad accendere il tripode sono due leggende: l’hockeista Vladislav Tretyak, portierone dell’Urss che fu e Irina Rodnina, che in coppia con partner diversi, nell’artistico anni Settanta, vinse tre ori olimpici, dieci mondiali e undici europei. «E’ stata una cerimonia grandiosa – commenta Marco Balich, produttore che sta lavorando per quella di chiusura e per le due paralimpiche –: ha privilegiato l’aspetto stupefacente a quello emotivo». Squisitamente russa. © RIPRODUZIONE RISERVATA 2 3 Gazzetta.it 4 Nella foto grande a sinistra, Armin Zoeggeler portabadiera 1. Le divise arcobaleno della Germania 2. Palloni che riproducono la cattedrale di San Basilio 3. Irina Rodnina e Vladislav Tretyak accendono il braciere 4. La fiamma olimpica 5. Le t.A.T.u. A destra, la modella Irina Shayk introduce la Russia AFP/EPA/IPP LA GAZZETTA DELLO SPORT 5 CRONACHE, COMMENTI E LE FOTOGRAFIE PIÙ BELLE DEI PROTAGONISTI Segui l’Olimpiade di Sochi sul sito della Gazzetta con le cronache e i commenti dei nostri inviati, le interviste ai protagonisti con particolare attenzione per gli italiani, le gallery fotografiche delle gare più belle e degli atleti più vincenti, i video più curiosi. Inoltre a disposizione tutti i risultati aggiornati in tempo reale. ndiera a casa Putin non servono». Ma intanto, una delle scrittrici russe pià famose, Liudmila Ulitskaia, sarebbe sotto inchiesta (smentita dal governo) per «propaganda omosessuale». Candidatura Da Giovanni Malagò, capo dello sport italiano, Letta si fa presentare i dirigenti del Cio per gettare le basi della candidatura olimpica ormai quasi certa di Roma 2024. Poi il premier entra nello stadio, coinvolto dalla sua prima cerimonia in diretta. Fuori, la paura di attentati non svanisce purtroppo neanche durante la cerimonia. Dal cielo di Sochi viene respinto un aereo turco partito da Kharkiv, in Ucraina, con 110 persone che un attentatore ucraino che minaccia di avere una bomba intima di dirottate sulla rotta del Mar Nero: il comandante della Pegasus Airlines riesce in tempo a lanciare l’allarme e, grazie all’intervento di due F1 turchi il Boeing sarà fatto atterrare alla periferia di Istanbul, a Sabiha Goeckcen. Passeggeri in salvo, artificieri a bordo, teste di cuoio in azione per fermare l’attentatore. La Casa Bianca aveva lanciato giorni fa proprio l’allarme «dentifrici-bomba» sui voli per la Russia. Il presidente Enrico Letta gioca a subbuteo ANSA Letta quasi sembra commuoversi, fiero di ascoltare nell’accoglienza un forte boato a favore della nostra delegazione: «Una grande emozione vedere la nostra squadra sfilare ed essere applaudita da tutto il mondo. Giusto che i nostri atleti sentano che intorno a loro c’è la partecipazione di un Paese intero che io sono qui a rappresentare. E sono qui anche per la difesa dei diritti e per la lotta contro le discriminazioni. Questo è il segnale che io volevo dare: essere accanto ai nostri ragazzi che hanno fatto grandi sacrifici per gareggiare». Alle 19.26 russe, dopo altri tuoni pirotecnici nel Fisht stadium, Putin annuncia l’apertura della 22a Olimpiade prima che la colomba della pace possa volare e proteggere i Giochi. © RIPRODUZIONE RISERVATA grande emozione vedere la nostra squadra sfilare. « Una Giusto che i nostri atleti sentano che intorno a loro c’è la partecipazione di un Paese intero che io qui rappresento» ENRICO LETTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ITALIANO Emozione Annunciano la delegazione azzurra e Ruoteclassiche + Volume “LeYoungtimer” € 9,90 solo Ruoteclassiche € 5,20 Casa Italia Letta, poi, arrivando a Casa Italia rompe ogni protocollo, così come aveva fatto in tribuna scendendo due gradini per salutare gli azzurri. E come aveva fatto Malagò rinunciando a schierare i dirigenti in testa alla sfilata azzurra. Il premier nella notte, prima di sedere a tavola con la spedizione italiana (Moratti è rimasto a Rosa Khutor) per la spaghettata finale, si concede anche una partita a Subbuteo: «Non c’è bisogno di sottolineare la posizione dell’Italia sui gay: Ban Ki-Moon, segretario generale dell’Onu, ha spiegato bene come la pensa il mondo sportivo così come Bach ha spiegato quella del Cio». Buona notte, Sochi. LE NUOVE LEVE DEL COLLEZIONISMO LE AUTOMOBILI SULLE QUALI INVESTIRE OGGI, SECONDO RUOTECLASSICHE LA PRIMA GUIDA ALLE STORICHE DI DOMANI! 70 modelli per tutte le tasche prodotti tra il 1986 e il 1992 Più di 500 pagine d’epoca con le prove di Quattroruote Spaccati, testi approfonditi e schede tecniche Una nuova raccolta in 4 uscite, ogni volume € 4,70 in più IL 1° VOLUME È IN EDICOLA CON RUOTECLASSICHE DI FEBBRAIO 4 LA GAZZETTA DELLO SPORT OLIMPIADI GLI AZZURRI SABATO 8 FEBBRAIO 2014 italia: 51575158585149 FREESTYLE: GOBBE Kloser, femore rotto in allenamento Heidi Kloser, 21enne statunitense del freestyle, giovedì sera si è rotta il femore destro e ha lesionato alcuni legamenti del ginocchio durante un allenamento prima delle qualificazioni delle gobbe, in programma oggi alle 19 con Deborah Scanzio. L’incidente è avvenuto pochi istanti prima che l’atleta si presentasse al cancelletto. La Kloser si presentava ai Giochi come quarta nella Coppa di specialità. IL FORFEIT DELL’EX TENNISTA È morta la madre di Billie Jean King Belly Moffitt, la madre 91enne di Billie Jean King, è morta ieri nella sua casa in Arizona. A suo fianco c’era, oltre alla leggenda del tennis, anche l’altro figlio, Randy Moffitt, pitcher nel baseball. Mercoledì Billie Jean King aveva annunciato il forfeit alla cerimonia d’apertura per motivi familiari. La sua presenza era ritenuta simbolica, dopo le polemiche sulla legge russa che vieta la «propaganda» omosessuale. Kostner L’angelo Carolina e l’ultimo tabù «Sono serena» Insegue la medaglia olimpica sempre sfuggita: oggi debutta nel corto a squadre OGGI PATTINA ALLE ORE 18.23 Sarà il corto della danza ad aprire la seconda giornata della prova a squadre: Anna Cappellini-Luca Lanotte pattineranno per settimi alle 16.23 italiane. Carolina Kostner (alla terza Olimpiade della carriera dopo Torino 2006 e di Vancouver 2010, dove fu nona e sedicesima), sarà in pista per ultima, alle 18.23 italiane. Al termine del suo esercizio le prime cinque accederanno ai programmi liberi. Già stasera (dalle 20.01) le coppie (eventualmente BertonHotarek). Domani uomini, donne e danza per le medaglie DAL NOSTRO INVIATO ANDREA BUONGIOVANNI SOCHI Un angelo vola su Sochi: è Carolina Kostner. Ancora lei, ancora qui, nel giorno del 27° compleanno. Nonostante tutto: nonostante una carriera infinita, decine di medaglie pesanti conquistate e seri propositi di ritiro accantonati. Ha una missione da compiere: salire su quell’unico podio negato, il podio olimpico. A Torino 2006 aveva 19 anni appena compiuti e spalle troppo strette per il ruolo di portabandiera che le venne assegnato. Non resse alla pressione e chiuse nona. A Vancouver 2010 disputò la peggior gara della vita: sedicesima, con cadute da Paperissima. «Non è una campionessa», decretò l’allora presidente del Coni, Gianni Petrucci. Incauto. Carolina, dal via della stagione seguente a oggi, ha disputato 23 gare senza mai uscire delle migliori tre. E ha portato a cinque le medaglie mondiali, oro di Nizza 2012 compreso e a nove (consecutive) quelle europee, record eguagliato nella storia della manifestazione. Per ultima Un angelo vola su Sochi: è Carolina Kostner. Stasera, di splendido bianco vestita, nel corto dell’inedita gara a squadre, planerà sul ghiaccio dell’Iceberg con la sua «Ave Maria», sulle commoventi note di Franz Schu- «Sono capitana, un ruolo che mi onora anche se non è proprio nella mia indole» bert. Il programma è nuovo ma, sacrale e solenne, agli Europei di Budapest del mese scorso, dove lo ha presentato per la prima volta, ha subito incantato. «Mi son sentita una prima ballerina» disse, riferendosi alla reazione del pubblico. La gardenese, naturalmente capitana tricolore (con Luca Lanotte vice), si esibirà per ultima. Per via del ranking mondiale, che la pone saldamente al primo posto. E per una sorta di tributo dovuto, come fosse un omaggio alla sua longevità. Ancora lei, an- ITALIA PER ORA OTTAVA Si qualificano ai liberi le prime cinque squadre Anna Cappellini-Luca Lanotte e Carolina Kostner. Stasera saranno affidate a loro le speranze dell’Italia di approdare tra le cinque squadre che disputeranno i liberi per le medaglie. Giovedì Paul Parkinson ha preteso troppo da se stesso e, con una prova da dimenticare, ha concluso 10° e ultimo con un imbarazzante 53.94. Andava meglio consigliato. Bene hanno invece fatto Stefania BertonOndrej Hotarek, quarti nelle coppie con 70.31, proprio record italiano ritoccato di 93/100. Gli azzurri ora sono ottavi con 8 punti, ma a 2 da Germania, Francia e Usa. La sfida per la quinta piazza sarà presumibilmente con Cina (15) e Francia. Per l’oro sfida tra la Russia (19) di un gigantesco Evgeny Plushenko (meglio solo uno stellare Yuzuru Hanyu) e il Canada (17). cora qui: per sfatare un tabù. Con in pista anche la giapponese Mao Asada, la russa Julia Lipnitskaya e la statunitense Ashley Wagner, sarà un’anteprima della gara individuale: delle super big, con la Sud Corea non qualificata, mancherà solo Yu-Na Kim. In Baviera Tra le dieci formazioni in lizza, però, solo le migliori cinque avranno accesso alla seconda parte di gara. Carolina, vada come vada e come definito da tempo, ben difficilmente pattinerà il libero di domani. Nel caso in cui l’Italia si qualificasse, con ogni probabilità, toccherebbe a Valentina Marchei. L’ex iridata, nelle stesse ore, potrebbe infatti far ritorno a casa, a Oberstdorf, dove ultimerà la preparazione per la gara individuale di mercoledì 19 e giovedì 20, nel suo «nido», lontana da inutili pressioni. Senza però coach Michael Huth, che rimarrà a Sochi per seguire il ceco Tomas Verner, da una decina d’anni suo compagno di allenamenti. La vigilia di Carolina è st at a tranquilla: mercoledì sera l’arrivo a Sochi, giovedì due allenamenti e in serata sul kiss&cry azzurro a fare il tifo per i compagni, ieri mattina un’ultima rifinitura. Con lei, come sempre, a bordo balaustra, anche il capo delegazione Walter Cecconi, il dottor Davide Tornese e il fisioterapista Beppe Ferrari. Poi, a malincuore, proprio pensando all’imminente impegno agonistico, la rinuncia a sfilare alla cerimonia di apertura. Le parole «Sono serena – dice in zona mista, mentre un esercito di fotografi nipponici si scatena per la Asada – tutto qui funziona al meglio e il Villaggio è molto ospitale. Facciamo squadra anche lì: dormo in uno stanzone con Anna Cappellini, Stefania Berton e Nicole Della Monica. Sono fiera di essere capitana, è un ruolo che mi onora, anche se non corrisponde esattamente alla mia indole. Negli ultimi giorni, a Oberstdorf, ho lavorato Dopo la gara tornerà a casa per preparare senza pressioni l’individuale molto bene, nonostante la contemporaneità con le gare del Bavarian Open. Sono sempre gentilissimi, a noi sei o sette che stavamo per partire per l’Olimpiade, hanno comunque garantito le ore-ghiaccio necessarie». I dolori alla schie- na sono sotto controllo, mamma Patrizia sarà in tribuna come prima tifosa: l’avventura, l’ennesima avventura, può cominciare. Combinazione triplo toeloop-triplo toeloop, triplo loop e doppio axel, trottole e sequenze di passi, passione e cuore: vietato sbagliare. «Carolina – ha detto nelle scorse ore pubblicamente miss Cappellini, fresca campionessa d’Europa nella danza – è la cosa più bella che il pattinaggio italiano abbia mai avuto». Da sottoscrivere. Da ricordare. © RIPRODUZIONE RISERVATA SABATO 8 FEBBRAIO 2014 SENZA CONSEGUENZA Tongano e indiano cadute e spavento L’indiano Shiva Keshevan si è ribaltato ieri nell’ultima curva della seconda prova dello slittino al Sanki sliding center, per fortuna l’atleta asiatico se l’è cavata solo con qualche ammaccatura. Qualche tocco e tuta abrasa per il tongano Bruno Banani che ha preso il nome dello sponsor, una marca di underwear tedesca. Per inesperienza sta facendo molte onde, così in gergo si dice quando in curva lo slittino LA GAZZETTA DELLO SPORT 5 va molto alto e l’atleta tocca il bordo del budello di ghiaccio, come si può vedere dalla sua tuta stracciata sulle braccia. «Tutti pensano che sia un pazzo, non solo per il freddo, ma per quanto è veloce e pericoloso questo sport», ha dichiarato l’abitante di Tonga. Zoeggeler Calma da alfiere «Ora penso solo alla mia slitta» Ieri la cerimonia, da oggi cerca un podio storico «Caldo? Ho la soluzione. Ritiro, non lo so ancora» OGGI PRIME DUE MANCHE ALLE 15.30 E 17.40 Oggi alle 15.30 e 17.40 le prime due manche del singolo maschile, terzaa e quarta sono in programma domani agli stessi orari. Nella classifica finale ale si sommano i tempi delle quattro manche. Armin Zoeggeler ha conquistato stato 5 medaglie nelle 5 precedenti partecipazioni ai Giochi: 2 ori (2002 e 2006), 006), un argento (1998) e due bronzi (1994 e 2010). Il 40enne di Foiana tra il 1995 e il 2011 ha vinto 6 ori mondiali e 10 coppe del Mondo, con 57 vittorie orie e 103 podi. Sposato con Monika, ha due figli: Nina e Thomas. In squadra ra a Sochi c’è anche la nipote, la 18enne Sandra Robatscher. DAL NOSTRO INVIATO MARISA POLI ROSA KHUTOR (Russia) Io e la mia slitta. È la storia di Armin Zoeggeler e della compagna di una vita, siamo al capitolo sei, l’Olimpiade da portabandiera e dei possibili record. Non l’ultimo, perché al giornalista dell’Ap che gli chiede: «Immagino che si ritirerà dopo questa Olimpiade?» riserva uno sguardo laser e una lunga pausa prima della risposta. «Non lo so, ora penso a questa gara. Poi vedremo». La prima volta, vent’anni fa a Lillehammer, c’erano la Compagnoni e Tomba a medaglia insieme a lui. Inaugurò con un bronzo la collezione olimpica continuata fino a Vancouver con la sequenza argento, oro, oro, bronzo. Pignolo Io e la mia slitta. Con l’amato attrezzo compagno di tante avventure e medaglie Zoeggeler si comporta come il personaggio della Grande Rapina che Dashiel Hammett descriveva così: «Uno di quei pignoli che, vedendo fuori dalla finestra un temporale, dicono: “Pare che piova”, nell’eventualità che invece qualcuno stia but- E’ il riferimento: Loch, il favorito, lo scruta con timore, come per rubargli i segreti tando giù acqua dal tetto». Nulla lasciato al caso, mai, ancora di più ora che Walter Plaikner, il tecnico di sempre, è passato alla Russia con i tanti segreti. Ad aiutarlo per la slitta è l’ex azzurro Haselrieder, insieme a un pool di aziende. «Ho provato ancora giovedì, nella seconda discesa ho cambiato il portapattini. Penso, anzi spero di aver trovato la soluzione giusta» spiega serafico con una scintilla ad accendergli gli occhi. «Le temperature sono a posto. Anche se fuori fa caldo, non vuol dire nulla per il ghiaccio, il tempo (o come dice lui, il temporale) è quello che ci voleva. Le gare sono alla sera, le condizioni saranno regolari» e lo dice Armin, a cui basta sfiorare la pista con un dito per capire. Prove Nel budello dello Sanki Sliding Center che sembra un oleodotto da stasera si fa sul serio con le prime due di quattro manche che assegneranno le medaglie. A chi si è allertato dopo le ultime prove di giovedì sera, Armin ha risposto ieri con il terzo crono in quella in cui tutti hanno tirato, a un soffio dal favoritissimo Loch. Il distacco dal tedesco olimpionico a Vancouver è di 0.122, quasi la metà accumulato in partenza, come sempre: nella spinta la differenza di età (15 anni) si fa ancora più sentire. La gara è già cominciata, lo spettacolo è vederli vicini, è leggere nei gesti e negli sguardi quanto il medagliere, l’esperienza e la personalità di Zoeg- CINQUE PODI IN CINQUE EDIZIONI Zoeggeler può diventare il primo atleta invernale a medaglia in sei edizioni. Con lui a 5, in attività c’è Pechstein (Ger, pista lunga); tra i ritirati Paruzzi (Ita, fondo); Smetatina (Urs, fondo); Gross (Ger, biathlon); Hackl (Ger, slittino); Disl (Ger, biathlon); Kirvesnievi (Fin, fondo) geler solletichino i nervi al superfavorito. Giovedì sera, ad esempio, Armin dopo il traguardo si è messo tranquillo vicino alla sua slitta, ha asciugato i pattini, si è tolto i guanti, il casco. Loch, sceso qualche minuto dopo, ha scelto l’angolo lontano e controllato con sguardi nervosi tutte le mosse del veterano azzurro. GliAvversari Felix Loch 24 anni, tedesco. Oro a Vancouver 4 mondiali in 5 anni. È l’uomo da battere Albert Demchenko 42 anni, russo. Imprevedibile. Avrà il ghiaccio indurito apposta per lui David Moeller 32 anni, tedesco In prova è stato il migliore dietro Loch Dominik Fischnaller 20 anni. Una vittoria e tre podi in Coppa, ieri vicino ai migliori Armin Zoeggeler, 40 anni, sulla pista di Sochi e portabandiera REUTERS/IPP Record C’è una sola questione che importuna la placida tranquillità di uno come Armin. Tutti, dal New York Times alle ragazze del servizio news, lo interrogano sulle possibili e storiche 6 medaglie in 6 edizioni dei Giochi. «Il record? Sarà difficile per me andare sul podio, molto molto difficile». Non Dopo la sfilata, di volata al villaggio: «Un’esperienza particolare, mi sono emozionato» nasconde l’orgoglio di essere l’alfiere, senza accennare al fatto che per lui è stata la vigilia più movimentata di sempre: partenza alle 17 dal villaggio, sfilata, ritorno alle 21.30 a Rosa Khutor. «È la mia sesta Olimpiade, la prima volta alla cerimonia d’apertura perché di solito le mie gare sono al mattino dopo. È stata un’esperienza particolare, un’emozione nuova. mi sono molto emozionato. Fino a un minuto dopo l’ultima prova non ci avevo pensato. È un grande obiettivo, ma prima c’è quello di aggiustare la mia slitta». Solo Armin e la sua slitta, che la leggenda continui. © RIPRODUZIONE RISERVATA 6 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 FEBBRAIO 2014 SECONDA PROVA DONNE OLIMPIADI SCI Migliore la Suter 13a l’azzurra Stuffer Miglior tempo per Fabienne Suter nella seconda prova della discesa femminile: in 1’42”70 ha preceduto Tina Weirather (11/100) e Anna Fenninger (23/100). Migliore azzurra Verena Stuffer, 13a dopo aver rischiato di cadere: «A metà tracciato si sono incrociati gli sci e sono stata costretta a frenare molto»; 15a Francesca Marsaglia che prova per la discesa della supercombinata. Dietro Nadia e Elena Fachini (27a e 28a). NELLA PRIMA PROVA Paura Merighetti ma mercoledì c’è Un salto di 6 metri al Solitary jump che lancia sullo schuss della discesa e Daniela Merighetti rischia grosso nelle prima prova di giovedì: ricadendo si è seduta sulle code degli sci, senza cadere, ma sollecitando molto le ginocchia. A far male è soprattutto il sinistro, che ieri si è gonfiato, ma gli esami hanno escluso lesioni gravi. «Mercoledì ci sarò» ha detto la Merighetti, alla terza Olimpiade. Due minuti in apnea Discesa toboga: a caccia di Svindal Velocità, curve lunghe e chiuse, salti da urlo: attenti a Bode Miller, può essere l’outsider DAL NOSTRO INVIATO PIERANGELO MOLINARO ROSA KHUTOR (Russia) I pareri sono tanti e un concetto mette d’accordo tutti: chi domani vincerà la medaglia d’oro della discesa maschile sarà uno sciatore tecnicamente completo, con gran forza atletica, tanto coraggio e un pizzico di follia. Perché la pista olimpica è completa, nel range delle discese moderne con la speranza che venga presto inserita nella Coppa del Mondo. C’è tutto, velocità, curve lunghe e veloci e altre chiuse, salti mozzafiato, onde a complicare la vita, paraboliche, passaggi ciechi a oltre 100 all’ora. Non si potrà vincere il titolo più prestigioso per caso, un parvenu ha le stesse possibilità di un «sei» al superenalotto. Oltre due minuti senza respiro, la posizione di ricerca di velocità è poco più che platonica perché gli sci sono quasi sempre in curva, appoggiati sulle lamine che però devono accarezzare la neve, non morderla. E non sarà facile, perché dopo un minuto le gambe cominciano a urlare e c’è ancora davanti più di un altro minuto. E più veloce. Innerhofer può volare nella prima metà, Paris è alterno, Fill e Heel senza pressioni I candidati Quanti saranno capaci di affrontare tutte queste difficoltà col fioretto invece della sciabola? Le due prove sin qui disputate (oggi la terza) non hanno fatto emergere un atleta in particolare. C’è chi deve ancora capire davvero il percorso, chi si è nascosto, chi ha provato davvero in velocità solo in alcuni tratti della discesa, chi ha capito che a tirare tutte e tre le prove si rischia di arrivare alla gara con i muscoli intossicati dall’acido lattico. Ieri, dopo il primo posto di Miller di giovedì (2’07”75), il più veloce è stato Matthias Mayer (2’06”51), ma la squadra austriaca era in selezione e Mayer, seppur sicuro del pettorale, non voleva certo essere più lento di chi rischiava la panchina. Ieri ha brillato anche l’elvetico Janka, che sta ritrovando la condizione di quattro anni fa, davanti a Svindal (8° giovedì). E il norvege- metà Paris, capace c di trovare velocità nel tr tratto finale. Inner è fra quelli ch che finora si è nascosto. Si è llanciato davvero solo in alcune parti, sa che sino al salto dell’Orso dell’O può essere davanti a tutti mentre deve difendersi negli ultimi 30 secondi. Ciò che gli manca quest’anno è quell quella fiducia che ti possono dare solo podi e vittorie, fondam mentale quando devi prende prendere il massimo dei rischi. Più aalterno Paris. La caduta di dicembre dic nelle prove in Val Gardena, Gar oltre che condizione gli hanno fatto perdere fiducia n nei mezzi e continuità. Ieri è pa passato in zona mista a testa bas bassa senza proferir parola. Aveva provato dei passaggi veloci e due volte ha sbagliato rischian rischiando di inchiodarsi nelle reti. Dominik D è imprevedibile, potrebbe potre fallire come diventare la ssorpresa. Ieri ha sorpreso Peter Fill: pareva lento, invece ha ffissato il 5° tempo (a 62/100 da Mayer) con incredibile facil facilità. Scia sciolto, sereno e felice per la fresca nascita del figlio Leon. Non male pure Heel (11 (11° a 1”46), ma deve credere di p più in se stesso. se, con la dote dell’anno straordinario che sta scrivendo, appare il più accreditato. Ha tutto per vincere, cominciando dalla tranquillità. Miller Ma molti indicano in Miller l’uomo per questa pista. Bode non vince dal dicembre 2012 (discesa di Beaver Creek) ma ha già dimostrato a Kitzbuehel di essere in grandissima condizione. Scorrevole, veloce, tecnico, con la fantasia in certi passaggi che solo lui può esibire. E sempre spettacolare. Ma non solo i soli. Con loro ci sono il francese Theaux, che ieri s’è spaventato nel primo grande salto, il Trampolino Russo, quando si è trovato ad almeno 5 metri dalla neve, ma che sulla neve ha il tocco di un violinista; c’è lo svizzero Kueng, emerso questa stagione, velocissimo nel finale. E gli austriaci? C’è Mayer, ma col grande rimpianto dell’assenza di Reichelt per cui questa pista sembra un abito su misura. Gli azzurri E gli italiani? Da due anni, da quando qui si corse per la Coppa del Mondo, si pensa che l’atleta perfetto è metà Innerhofer, per la prima parte da curve sopraffine, e © RIPRODUZIONE RISERVATA la nostra speranza CHRISTOF INNERHOFER Vonnsfila «Mi diverto, ma non sono qui per scherzo Ho le mie chance» Lindsey Vonn, la sciatrice grande assente all’Olimpiade per infortunio, ha sfilato in abito da sera e con le stampelle a New York in concomitanza con la New York Fashion Week. Il discesista azzurro è carico: «Ho fame, incrocio le dita» Il siparietto con Miller: «Bode, provo solo pezzi di pista» E l’americano sornione: «Io non ho ancora iniziato a sciare» DAL NOSTRO INVIATO MARISA POLI ROSA KHUTOR (Russia) È stato amore a prima vista tra Christof Innerhofer e la pista di Rosa Khutor, da quando due anni fa i destini si incrociarono per la prima gara qui. Il braccio di ferro con l’altro pretendente, Bode Miller, è già cominciato. Ieri dopo la seconda prova Innerhofer si è avvicinato allo statunitense con un sorriso: «Sto provando a pezzi, non sono ancora andato al massimo». L’altro ha risposto sornione: «Io non ho ancora cominciato a sciare». Christof, è sempre bella? «Molto più di due anni fa. E’ molto simile a Beaver Creek». Chi vede sul podio? «Miller, Svindal, Mayer. E aggiungerei Kueng». Scusi: e Inner non c’è? «E’ da un mese che sto bene, scio bene e mi diverto. Non faccio questi Giochi per scherzo. Provo a gestirmi al meglio, voglio arrivare nelle condizioni migliori domenica». Per questo nella prima prova ha fatto bene in alto e oggi in mezzo? «Qui non posso tirare tutti i giorni dall’inizio alla fine, altrimenti domenica sarei ko. È la mia linea, non sempre è facile tenerla: sei in partenza, la pista è bella, sai che ti piace, che puoi fare bene. E scii così… Stavolta ho provato dal secondo intermedio in poi, in cima credo che nessuno abbia sciato come me… Poi ho spinto, ho provato i passaggi in mezzo, le linee sono chiare». E’ un cerchio grande, con tante cose che devono essere perfette quel giorno. Incrociamo le dita e speriamo bene». Quattro anni fa a Vancouver la delusione di una medaglia mancata di un soffio. Sente l’attesa, cosa si aspetta? «Ho voglia di divertirmi. Ho fame, ho voglia di scendere e non pensare alle altre cose. Domenica succederà quello che succederà, non avrei potuto prepararmi meglio, voglio arrivare al traguardo sapendo che meglio non potevo fare. Le chance ci sono, chi mi ha visto in questi giorni lo sa, poi se riuscirò a sfruttarle non si sa. Christof innerhofer, 29 anni, 6 vittorie in Coppa (4 discese, 1 superG e 1 combinata); 6° in superG, 8° combinata nel 2010 «Là fu completamente diverso, nelle prove ero verso il ventesimo posto. Le possibilità di vincere qualcosa erano davvero piccole. In questi 4 anni sono cambiate tante cose, ho avuto tanti bei successi. Quindi la mentalità di come affronto le gare non è diversa. Due anni fa a Garmisch ero tranquillo, sapevo che sarebbe stata una sorpresa raccogliere medaglie. Oggi dico: se faccio qualcosa è una cosa in più». C’è grande attesa. «L’anno scorso andavamo un po’ meglio. Io sento zero pressione e l’obiettivo è di arrivare con la stessa tranquillità domenica in partenza. Devo farlo, voglio farlo». Dove si vince questa gara? «Dall’inizio alla fine, è una pista molto completa. Fino a un minuto e mezzo, un minuto e 40 sono solo curve che non finiscono mai, dove devi sciare sulla sciancratura e fare velocità, devi spingere. Ho parlato anche con gli altri ragazzi, qui non è importante la linea come in altre discese, qui conterà il ritmo». © RIPRODUZIONE RISERVATA SABATO 8 FEBBRAIO 2014 combinate da Vancouver (e due Mondiali) ed è iscritta a sei gare, per tentare un en plein clamoroso con cui togliere a Stefania Belmondo il record di longevità: a 33 anni e 324 giorni, diventerebbe infatti la fondista più anziana sorpassando il primato della piemontese (33 anni e 27 giorni). SCI DI FONDO Bjoergen, 6 gare per superare Belmondo La Norvegia, paese più medagliato con 107 ori, aspetta il primo trionfo di Mari Bjoergen, che ha dominato le ultime 3 Fourcade («Non sono Phelps...») e i norvegesi Emil Svendsen e Ole Ejnar Bjoerndalen, che potrebbe eguagliare il primato assoluto di medaglie olimpiche invernali: ne ha 11 (6 ori) dietro al fondista Bjoern Daehlie con 12 (8 ori). Italia con Lukas Hofer, Christian De Lorenzi, Dominik e Markus Windisch. BIATHLON Bjoerndalen vuole il primato di Daehlie Comincia dalla 10 km sprint maschile il programma di biathlon: mattatori annunciati il leader di Coppa del Mondo, Martin DOMANI ORE 8 LA DISCESA IN DIRETTA SU SKY SPORT E CIELO (CANALE DIGITALE N. 26) 2045 1950 1750 Partenza Babya Botoniar tube Parabolica Accola Salto dell’orso 1550 Salto del lago 1350 1150 960 m0 Pendenza massima 103% 250 Pendenza minima 5% 750 Inizio ore 8 italiane Dislivello 1075 m Lunghezza 3495 m Capienza 7500 spettatori Finale 1750 2250 2750 Thomas Morgenstern ha rischiato di morire il 10 gennaio, schiantandosi a Bad Mitterndorf, ma oggi sarà regolarmente dal Miller spettacolo «L’infortunio mi ha fatto venire fame» Sguardo da giocatore di poker e passione intatta «Vincerà chi attaccherà di più» Arrivo 1250 C’è Morgenstern dopo lo schianto 7 trampolino per le qualificazioni dall’hs-106. Gli avversari sono il favorito Gregor Schlierenzauern (all’Austria l’oro manca da 22 anni) con il polacco Kamli Stoch, uomo da battere in stagione, e lo svizzero Simon Amman. Azzurri senza speranza di medaglia: Dellasega, Colloredo e Bresadola. IL RITORNO A VANCOUVER CONQUISTÒ TRE MEDAGLIE DISCESA LIBERA MASCHILE Trampolino russo SALTO LA GAZZETTA DELLO SPORT 3495 Partenza 2045m -ROSA KHUTOR (Russia) Accola la a Subito curva secca a destra Babya a Curva a destra di tre porte, difficile da tenere Botoniar Boton niar tube e Fondamentale prendere velocità MONTE AIBGA RIDGE Parabolica arrabolica a Trampolino no russo o Prima una porta trappola, poi lo stacco prenderre sulla destra da prendere 30/40 metri di volo: contano le 3 porte precedenti edenti Ultimo balzo dopo una curva a sinistra Fondamentale per l’entrata in un piano Salto di 60 metri, poi il punto più pendente: si toccano i 150 km/h Salto S alto dell’orso de so Salto S Salt o del de el lago Finale A volte pare che Bode Miller viva con sufficienza ma non è vero. Dietro a quello sguardo da giocatore da poker c’è un campione che vive solo di passione. Sono i genitori yippie ad avergli insegnato di andare dove lo porta il cuore, anche quando il mondo non capisce. Bode è alla sua quinta Olimpiade. Ha già 5 medaglie al collo, una d’oro, ma pare gustare questa avventura in modo diverso. Quattro anni fa a Vancouver sembrava sull’orlo del ritiro, invece ora, a 36 anni, appare motivato più che mai. Merito forse di Morgan, sua moglie, che l’attende sempre al traguardo, che pare avergli dato quella serenità che mancava da tempo. Se le chiedete chi è Bode, lei vi risponderà: «È uomo capace di sorprendere, non è mai banale». Picasso Anche sugli sci Miller non è mai banale, sempre a sfidare il limite delle leggi della fisica. Spettacolo puro. Pure sulla neve è sempre andato dove l’ha portato il cuore, spaziando fra tutte le specialità e vincendo ovunque (33 in Coppa del Mondo), fra porte strette dello slalom e il sibilo del vento dei 150 all’ora. «Questa è l’Olimpiade della maturità — dice Miller —. A Vancouver ero in una grandissima forma, vinsi tre medaglie. All’inizio di questa stagione, dopo un anno e mezzo fuori, ero in grande ritardo, tecnicamente e fisicamente, ho lavorato duro e ho Bode Miller, 36, in allenamento AP raggiunto una buona condizione. Ma soprattutto sono tranquillo: all’Olimpiade ho già vinto tutte le medaglie. Non è che manchi l’emozione, l’Olimpiade è sempre qualcosa di speciale, anzi sono i giorni in cui forse mi sento più americano, perché per questa è l’unica volta in cui i miei connazionali seguono uno sport che non sia football, baseball o basket». L’esperienza Prima prova, giovedì, miglior tempo. «Un ragazzino non dormirebbe la notte, io non mi lascio impressionare, so che non significa nulla. Chi ci crede lo avrà scritto negli occhi dietro al cancelletto di partenza. Il favorito? È una pista difficilissima, tutti possiamo sbagliare. Hanno aggiunto dei dossi che complicano la vita, ti spezzano il ritmo. Direi Svindal, ma c’è tanta gente che sta bene e che potrebbe battermi. Vincerà chi attaccherà di più, ma devi decidere come preparare gli sci, a quali compromessi scendere. Fisicamente sono forse meno forte di 4 anni fa ma più esperto. E poi... E poi quell’anno e mezzo fermo mi ha fatto venire fame». pa.m. la guida DIRETTE TV SU SKY SPORT E CIELO A Arrivo Oggi alle 15.30 c’è Hofer nella 10 km sprint di biathlon 970 m Aksel Lund Svindal (Nor), 31 anni RCS Gli otto favoriti SVINDAL (Nor, 31 anni) Da tanto è protagonista (25 vittorie in Coppa), solo ora ha raggiunto la piena maturità. Continuo e sicuro, non ha punti deboli MILLER (Usa, 36 anni) Ha già vinto tutto, ma ha trovato nuove motivazioni. Ha esperienza e lo spettacolo nel sangue. E’ fra i pochi che non subirà questa pista terribile MAYER (Aut, 23 anni) L’Austria è in lutto per l’infortunio a Reichelt: Mayer vanta solo 2 podi, ma ha disputato delle ottime prove. Attento alla pressione THEAUX (Fra, 29 anni) E’ uno fra i discesisti più raffinati: più aumentano le difficoltà, più le sue possibilità. Solido, difficilmente sbaglia KUENG (Svi, 30 anni) Kueng si è affermato solo quest’anno. Non ha tanto talento, ma potenza e capacità di fare scorrere gli sci, dote fondamentale negli ultimi 40” GUAY (Can, 32 anni) Ha problemi a un ginocchio e ha saltato Kitzbuehel. Ha un talento cristallino e, se l’articolazione tiene, sa come fare la differenza INNERHOFER Maggior talento azzurro, tecnica perfetta per la prima parte tutta curve, dove deve costruire il suo vantaggio per poi difendersi nel finale velocissimo PARIS Classe da vendere, condizionato da un incidente a dicembre. Prove alterne, chi crede in lui non può non includerlo tra i favoriti. Può stupire in ogni momento LE GARE DI OGGI Ore 11 SCI DI FONDO 7.5 km TC e 7,5 km TL donne (Italiani: Agreiter, Brocard, De Martin, Piller). Ore 12.30 PISTA LUNGA 5000 m uomini (Giovannini). Ore 15 e 19 FREESTYLE Qualificazione e Finali Moguls donne (Scanzio). Ore 15.30 BIATHLON 10 km sprint uomini (De Lorenzi, Hofer, D.Windisch, M.Windisch). Ore 15.30 e 17.40 Slittino 1a e 2a manche Singolo uomini (D. Fischnaller, E. Rieder, Zoeggeler). Ore 15.30 Pattinaggio di figura Gara a squadre (Cappellini-Lanotte e Kostner. Ore 17.30 Salto Qualificazione Trampolino piccolo uomini (Bresadola, Colloredo, Dellasega). Ore 19.05 PATTINAGGIO DI FIGURA Programma libero coppie. LE GARE DI DOMANI Ore 7.30 e 10.15 SNOWBOARD Slopestyle semifinale e finali. Ore 8 SCI Discesa uomini (Paris, Innerhofer, Fill, Hell). Ore 9 Hockey donne Svezia-Giappone. Ore 11 SCI DI FONDO 15 km TC e 15 km TL uomini (Clara, Di Centa, De Fabiani, Noeckler). Ore 12.30 PISTA LUNGA 3000 m donne (Lollobrigida). Ore 14 Hockey donne Russia-Germania. Ore 15.30 BIATHLON 7.5 km sprint donne (Wierer, Oberhofer, Gontler, Ponza). Ore 15.30 e 17.40 SLITTINO 3a e 4a manche singolo uomini. Ore 16 PATTINAGGIO DI FIGURA Programma libero gara a squadre. Ore 18.30 e 19.45 SALTO trampolino piccolo uomini (Bresadola Colloredo, Dellasega). OGGI IN TV Sky Sport Olimpiadi diretta su 5 canali. Cielo (canale digitale n. 26) dalle 17.15 alle 20.45. Rai Sport 1 ogni giorno commenti e highlights dalle 22.30 alle 23.45. Eurosport dalle 12 alle 18 Sochi Express e alle 20 e 22 Davai Sochi. LA LEGENDA In grassetto le gare che assegnano medaglie 8 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 FEBBRAIO 2014 CHI ENTRA SERIE A ANTICIPI 23a GIORNATA DAL NOSTRO INVIATO MARCO PASOTTO MILANELLO (Varese) Il nuovo che avanza. Michael Essien e Adel Taarabt. Nel caso del ghanese nuovo non significa giovane, ma la spiegazione è semplice: è stato preso per dare esperienza e piazzare un punto fermo – soprattutto in Champions – al centro di una squadra sballottata a destra e a sinistra. Essien e Taarabt. Rispettivamente la penultima e l’ultima operazione del mercato rossonero in entrata a gennaio. Nemmeno il tempo di respirare a fondo l’aria di Milanello, che tocca già a loro. Stasera quasi certamente Seedorf li butterà entrambi dentro dal primo minuto. Un battesimo affascinante e impegnativo. Ma è giusto così: serve gente fresca, soprattutto di testa. Giocatori che non corrano il rischio di portarsi dietro le scorie di una prima parte di stagione da incubo. S Adel Taarabt, 24 anni, e Michael Essien, 31, i due nuovi acquisti caldeggiati da Seedorf: oggi a napoli andranno in campo dall’inizio Prove Seedorf racconta di avere grandissima fiducia in tutti e due. Essien è stato ricoperto di complimenti subito dopo l’ufficializzazione del suo arrivo, Taarabt è ovviamente un talento da far ancora sbocciare, ma il Professore è certo di riuscirci. Altrimenti non gli darebbe fiducia in una sfida complicata come quella di stasera. Anche perché le zolle su cui si muovono Michael e Adel sono le più delicate del campo. Essien si piazzerà davanti alla difesa, probabilmente con De Jong, per cercare di dare sicurezza alla squadra, proteggendo i centrali e magari tentando qualche incursione. Molto dipenderà dalla sua voglia di rivincita in mezzo a una stagione che ha sancito l’esclusione dalla lista Champions col Chelsea per mano di «daddy» Mou- Il Milan vede Na Essien+Taarabt Muscoli e fantasia per la risalita Al San Paolo con i nuovi acquisti: il ghanese deve lottare, il marocchino darà qualità Perché vedere NAPOLI-MILAN Moduli a specchio con una sfida nella sfida: Seedorf al primo confronto da allenatore con Rafa Benitez, l’uomo di Istanbul San Paolo ore 20.45 rinho. Questa inedita coppia mediana ha un senso (oltre a un certo grado di rischio) dal momento che – viste le squalifiche concomitanti di Montolivo e Muntari – sarà quella titolare contro l’Atletico Madrid. Dunque prime prove generali di Coppa, che presumibilmente saranno replicate venerdì prossimo contro il Bologna nell’anticipo di campionato. «Essien è un grande campione, è una garanzia per quanto ci potrà dare, ed è ora di inserirlo», l’ha esaltato anche ieri Seedorf. Qualità Qualche metro più avanti sarà il momento di Taarabt, tratti caratteristici da bad boy parzialmente ricusati, anch’egli in cerca di riscatto. E nel suo caso, a differenza di Essien che in carriera ha vinto tredici titoli, a caccia di qualcosa che luccichi da mettere in bacheca. Pure lui arriva da una certa depressione stagionale: sedici presenze e un gol con la maglia del Fulham, ultimo in Premier. «Non mi interessa se ha giocato poco – osserva Seedorf –. E’ un ragazzo che ha talento, e noi siamo qui per tirargli fuori tutte le qualità, in modo da ammirarlo e apprezzarlo». Adel probabilmente avrebbe giocato titolare a prescindere, ma il k.o. di Honda ha tolto ogni dubbio. Quale lavoro si aspetta l’allenatore da lui? E’ lo stesso Clarence a spiegarlo: «I trequartisti sono liberi di muoversi dietro la punta, ma ci si difende in undici...». Almeno a parole, tutto chiaro. © RIPRODUZIONE RISERVATA O T T O S LA COLONNA SONORA È PUBBLICATA DA SONY MUSIC ENTERTAINMENT ITALY SPA ED È DISPONIBILE IN CD E IN DIGITAL DOWNLOAD “SOTTO UNA BUONA STELLA” IL NUOVO BRANO DI MICHELE BRAVI DISPONIBILE IN DIGITALE DAL 13 FEBBRAIO apoli e... cambia Il mistero di Honda Un virus oggi Tanti dubbi domani Fermato dalla gastroenterite, ma Keisuke non è nel trio ideale. E pure Montolivo ha i suoi guai... COME CAMBIA IL MILAN ALESSANDRA BOCCI MILANO mato e ieri nella gastroenterite che aveva già colpito Kakà nei giorni scorsi. Keisuke Honda è arrivato al Milan con qualche mese di ritardo (non per colpa sua), qualche decina di giornalisti al seguito e più di qualche ambizione. Dopo il primo periodo in Italia i cronisti giapponesi sono diminuiti, i titoli in prima pagina sono quasi spariti e le ambizioni si sono spezzate contro un muro di difficoltà che neppure lui forse immaginava così alto. Keisuke Honda era partito a razzo, facendo intravedere nel piccolo incubo di Sassuolo-Milan un giocatore capace di essere risolutivo. Pochi giorni più tardi ha fatto gol contro lo Spezia in coppa Italia, poi è caduto nell’anoni- Problemi La gastroenterite arriva a stoppare dubbi tattici che stavano avanzando: pareva difficile che Seedorf riproponesse anche a Napoli il trio creativo della partita giocata contro il Torino. Il problema, oltre alla scarsa propensione ad agire anche in fase difensiva, riguarda proprio la posizione di Honda e Kakà, che devono trovare la misura reciproca. Kakà sulla fascia non è il massimo, Honda neppure. Uno dei due deve spostarsi, adattarsi, ma ci vuole tempo per riuscirci. La squadra di Seedorf è ancora un cantiere, l’idea di calcio attrattivo, come lo ha definito ieri Benitez, COSÌ COL TORINO (4-2-3-1) ABBIATI DE SCIGLIO BONERA RAMI EMANUELSON MUNTARI MONTOLIVO HONDA KAKA’ ROBINHO PAZZINI COSÌ OGGI (4-2-3-1) ABBIATI DE SCIGLIO RAMI MEXES EMANUELSON ESSIEN TAARABT DE JONG KAKA’ ROBINHO BALOTELLI GDS LA GAZZETTA DELLO SPORT molto positiva, ma al momento in questo progetto Honda sembra un oggetto misterioso. Un disco volante che plana qua e là senza trovare mai il posto giusto. E non è una buona notizia visto che Seedorf è ben deciso a proseguire lungo la strada che ha scelto, e abbastanza forte e appoggiato dalla società per farlo. Ambientamento Passata la gastroenterite sarà più chiaro il piano di Seedorf per Keisuke, ma le quotazioni in questo momento sono in ribasso. Il Milan di Seedorf prende forma e pare evidente che non possa andare avanti con gli stessi uomini delle prime partite. Si cambia davanti, ma anche a centrocampo, e Montolivo, che sta uscendo dalla coppia dei mediani, potrebbe rientrare nel trio avanzato. Il capitano e la maglia numero dieci: esclusioni pesanti, ma i dubbi sulla posizione dei due con il nuovo sistema di gioco restano, e le difficoltà pure: basti dire che all’ultimo fixing persino il giovane Saponara sembrava favorito su Montolivo per prendere eventualmente il posto di Kakà appena uscito dal virus. Dato per scontato che l’unico intoccabile è proprio Kakà e che Taarabt è un acquisto benedetto dall’allenatore, resta un posto che Robinho, Honda, Saponara e magari Montolivo dovranno giocarsi tutte le volte: non era lo scenario che aveva in mente Honda. Fuori dalla Champions League per via delle regole (è già stato schierato dal Cska Mosca), fuori oggi per la gastroenterite. Domani si vedrà. Honda è arrivato su una carrozza dorata e ora deve pedalare su una semplice bicicletta. In salita. © RIPRODUZIONE RISERVATA 9 CHI ESCE SABATO 8 FEBBRAIO 2014 S Il capitano Riccardo Montolivo, 29 anni, e Keisuke Honda, 27, in questo momento non convincono il tecnico Seedorf 10 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 FEBBRAIO 2014 SABATO 8 FEBBRAIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 11 SERIE A ANTICIPI 23a GIORNATA Allarme Benitez: «Male in difesa» «Non abbiamo ancora trovato l’equilibrio, ma attorno a noi c’è troppo pessimismo» conquistare. Carattere e gioco Sono due aspetti sui quali si è soffermato, Benitez. «Dobbiamo sempre essere intensi così come lo siamo stati a Roma. In campionato i giallorossi hanno un vantaggio rispetto a noi, giocano una sola partita a settimana, ma nelle due sfide contro di loro credo che avremmo meritato di più». E’ inutile chiedergli di stilare una classifica d’importanza sugli obbiettivi ancora possibili. La qualificazione in Champions League, l’Europa League o la Coppa Italia? «A me non piace perdere. Siamo una squadra che scende sempre in campo per vincere, ma io sono un allenatore che cerca l’equilibrio. Qui non lo abbiamo ancora trovato, siamo forti in attacco ma dobbiamo difendere un po’ meglio». Protezione Seedorf: «Non toccate Balotelli» «Un permesso per andare a trovare la piccola Pia? Sono cose private. Lui è decisivo» Incubo Balotelli La semifinale di Coppa Italia ha rapito o quasi l’ambiente napoletano. Prima di mercoledì c’è il Milan, questa sera, che di sicuro non verrà in gita al San Paolo: la squadra è motivata e punterà sull’estro di Mario Balotelli. «Il Milan ha tanti giocatori di livello internazionale che possono fare la differenza. Dobbiamo guardarli tutti, poi è logico che i due difensori centrali dovranno stare attenti. Per me Higuain deve fare la differenza. Adesso conta il Milan e proviamo a vincere questa Una voce dal Qatar: una superofferta al tecnico. «Del futuro non parlo» Rafa Benitez, 53 anni, alla prima stagione sulla panchina del Napoli DAL NOSTRO INVIATO MIMMO MALFITANO CASTELVOLTURNO (Napoli) Basta con le chiacchiere, stavolta servono risposte concrete. Due sconfitte in tre giorni sono un macigno che pesa come non mai sulle spalle di Rafa Benitez e del suo Napoli. C’è stata la figuraccia di Bergamo appena sei giorni fa, compensata soltanto in minima parte dalla prestazione di Coppa Italia, nonostante la Roma l’abbia battuto. Tutto questo è accaduto alla vigilia dell’anticipo di questa sera, al San Paolo, contro il Milan, squadra rinnovata, determinata a rimettersi in car- reggiata dopo un girone d’andata tutt’altro che entusiasmante. Un’opportunità importante per entrambe le squadre, intenzionate a non lasciare nulla d’intentato. «C’è troppo pessimismo intorno a noi, ma non abbiamo toccato il punto più basso. Dobbiamo migliorare la fase difensiva che non facciamo bene». Le perplessità le confessa senza alcun timore, l’allenatore spagnolo. Sa perfettamente che gli ultimi risultati non vanno bene, anche se la sconfitta di misura rimediata all’Olimpico tiene in piedi le possibilità di arrivare in finale di Coppa Italia, e anche questo è un traguardo da Clarence Seedorf, 37 anni, ha sostituito Massimiliano Allegri partita, anche giocando male». Ipotesi futuro Circolano strane indiscrezioni, in questi giorni. Raccontano di una proposta milionaria fatta all’allenatore del Napoli per allenare la nazionale del Qatar. Dieci milioni di euro a stagione: sarebbe questo l’ingaggio che gli verrebbe offerto. L’argomento è stato archiviato con una battuta dallo stesso Benitez. «Non parlo ancora arabo, ma ho la valigia pronta visto l’ingaggio... Scherzi a parte, sono da troppi anni nel calcio per parlare di futuro. Parlare oggi del mio futuro è inutile». DAL NOSTRO INVIATO MANCINI «Mario, stai perdendo tempo» MARCO PASOTTO MILANELLO (Varese) Tempus fugit. Il tempo vola, raccontava un po’ di anni fa Virgilio. Ma la percezione dello spazio temporale è qualcosa di molto relativo e personale. Ad esempio c’è chi, come Clarence Seedorf, lo utilizza come un’opportunità, e non un nemico da temere. E così, alla massa di tifosi che chiede quando il Milan riuscirà davvero a ritrovarsi, il Professore risponde sereno: «Il tempo farà sì che venga costruito quanto stiamo cercando di fare. E il tempo ci dirà se le cose sono state fatte bene, oppure potevano essere fatte meglio. I frutti del lavoro si raccolgono sempre. Solo che non si può ancora dire quando». Tutto molto filosofico. Altro che tempo tiranno. Seedorf sta portando avanti un progetto in cui crede fermamente, ma che parte da una base complicata: «Sto lavorando in modo da far tornare l’entusiasmo per il lavoro e la fatica. C’è lo spirito giusto, ma la squadra ha vissuto momenti di difficoltà troppo a lungo per pensare di uscirne subito». Studio Dunque, l’entusiasmo (e la pazienza) come antidoto alla depressione. Il tecnico chiede tempo anche perché più è ampio l’orizzonte, meno pesano i punti nella testa dei giocatori. L’olandese l’ha fatto sin dal primo giorno: togliere pressione alla squadra. Quindi non parlategli di esame, «perché per fare un esame occorrono tante ore di studio, e qui ne sono state fatte ancora poche». Respinta al mittente anche la considerazione che il Milan non vince un confronto diretto con una big da quasi un anno: «Sento parlare di test, ma non è così. E’ semplicemente una tappa per vedere a che punto siamo. Qui c’è un progetto a lungo termine». Clarence guarda avanti e forse è meglio visto che sull’altra panchina ci sarà Benitez. Nove anni fa l’olandese era in campo quando il Liverpool di Rafa compì il miracolo di Istanbul. «E’ un uomo colto e preparato. Un grande del calcio», dice Seedorf. Pressione Balotelli invece studia per diventarlo. Per lui questa sarà una trasferta speciale, poiché a Napoli vivono Raffaella Fico e la figlia Pia, che Mario ha appena riconosciuto. Ci si chiede se il Balo potrebbe approfittarne per andare a trovarla (domani la squadra riposa), ma i tempi sembrano prematuri. La pressione mediatica è enorme, i rapporti con la ex compagna sono quelli che sono, e probabilmente Mario abbraccerà la figlia quando ci saranno condizioni più favorevoli. «Cosa farei se mi chiedesse un permesso? – racconta Seedorf – Sono cose private. Lasciamolo stare. Io e lui abbiamo parlato di come affrontare la partita e credo sia pronto a farlo. Non vedo, né mi aspetto cambiamenti. L’ho visto giocare in tanti ambienti caldi e spesso ha fatto la differenza». A proposito di colloqui: Seedorf si è sentito anche con Berlusconi, parlando «di tante cose». Oltre al calcio, s’intende. Uno dei motivi per cui il Cavaliere lo adora. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL CASO L’ATTACCANTE APPENA PASSATO AL MONTPELLIER GUIDAVA SENZA PATENTE BRASILE CORI E MINACCE PER L’EX ROSSONERO Niang rischia 5 anni di prigione Pato senza pace: contestato dai nuovi tifosi del San Paolo Per l’incidente di domenica dovrà comparire davanti al giudice il 24 febbraio quattro gare di Ligue 1, e uno in Coppa di Francia. Ancora Courbis: «Parliamo di un attaccante che potrebbe far vincere l’Europeo 2016 alla Francia». Il Montpellier escludere l’idea di interrompere il prestito. ALESSANDRO GRANDESSO @agrandesso PARIGI Rischia fino a cinque anni di carcere e 75mila euro di multa. Ma soprattutto di disintegrare una carriera ancora allo stato embrionale di grande promessa. Un po’ come la Ferrari finita domenica contro un albero in un incidente che il rossonero M’Baye Niang, prestato al Montpellier, dovrà spiegare davanti a un giudice il 24 febbraio, fronteggiando l’accusa di guida con patente non valida, lesioni involonta- La Ferrari distrutta da Niang nell’incidente avvenuto vicino a Montpellier rie, con l’aggravante della fuga. Nonostante le scuse a squadra, staff e dirigenti, il Montpellier valuta una punizione adeguata: una multa salata e un periodo di prova. L’allenatore Courbis: «Niang si è giocato l’ultimo jolly, ma può riscattarsi. Ha solo 19 anni e ha avu- to pure la sfortuna di farsi consigliare male quando ha deciso di andare al Milan, che poi però ha avuto la buona idea di prestarcelo per farlo crescere. Giocherà solo una delle prossime tre gare». Atto di rinuncia rilevante visto che finora l’attaccante ha segnato tre gol in I fatti Nel frattempo, emergono i dettagli dell’incidente. Domenica, Niang zigzagava ad alta velocità, superando anche a destra, prima di finire contro un albero, dopo aver «bruciato» un semaforo rosso e coinvolto sette vetture. Il giocatore ha abbandonato l’auto, twittando che non era alla guida. Messaggio poi cancellato. Giovedì in commissariato ha fatto mea culpa, ma mercoledì, secondo l’Equipe, si sarebbe presentato a un torneo di tennis in auto, litigando con l’addetto al parcheggio che gli negava l’accesso. © RIPRODUZIONE RISERVATA RIO DE JANEIRO Pato non è nemmeno arrivato al San Paolo e i suoi futuri tifosi già si dimostrano ostili all’ex milanista che viene dal rivale Corinthians. I tifosi del San Paolo hanno esibito uno striscione che non ha bisogno di spiegazioni: «Pato no». I gruppi ultrà hanno intonato cori offensivi, con parolacce, per protestare contro l’arrivo del Papero. Alcuni cronisti brasiliani già scherzano per la coppia che Pato formerà con la mezzala Ganso, che in portoghese significa oca. Un Papero e un’Oca... Pericolo Pato se ne va dal Corinthians perché i tifosi non perdonano il suo scarso rendimento (17 gol in 63 partite) in poco più di una stagione. Le frange più pericolose della tifoseria volevano persino aggredirlo sabato scorso al centro di allenamento del Corinthians. Pato è stato ceduto in prestito dal Corinthians al San Paolo per due anni. Se nel frattempo il Corinthians deciderà di girarlo a un terzo club, il San Paolo avrà diritto al 10 per cento. La rescissione viene calcolata in base ai 15 milioni di euro pagati al Milan. Accordo Il Corinthians pagherà anche metà dello stipendio mensile di Pato, che oggi si aggira sui 107 mila euro, e tutti i compensi che spettano alla mezzala Jádson, l’uomo con cui è stato scambiato il Papero. Entrambi non possono giocare il derby contro gli ex club nel 2014. Il San Paolo dovrà versare al Corinthians 1 milione di reais (poco più 307 mila euro) se vuole far scendere in campo Pato l’anno prossimo nel derby di San Paolo. Mauricio Cannone 12 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 FEBBRAIO 2014 SERIE A ANTICIPI 23a GIORNATA FILIPPO DI CHIARA MILANO Presidente Percassi, la salvezza è in tasca: + 10 sulla retrocessione. Qual è il prossimo traguardo della sua Atalanta? L’Europa? «Alt, servono 40 punti. Poi parleremo d’altro... Comunque avverto nei miei calciatori grande fiducia e autostima. Centrato l’obiettivo magari potremmo alzare l’asticella... Io mi accontenterei di primeggiare nella parte destra della classifica». In casa l’Atalanta tiene testa alle grandi. Fuori casa si fatica troppo: 9 sconfitte su 11 gare, così male solo nel 2004-2005. E a Firenze l’Atalanta non vince dal ‘93. «Da quando sono tornato alla guida del club non abbiamo mai vinto con la Fiorentina. E’ il momento di provarci: i Della Valle hanno fatto un lavoro straordinario e Montella fa giocare bene la sua squadra ma sono convinto che possiamo fare risultato, sarebbe il salto di qualità atteso anche fuori casa. I miei rimpianti del torneo sono legati a tre gare esterne alla nostra portata: Samp, Livorno e Sassuolo». E’ giunto al quarto anno di presidenza. Che progetti ha per il futuro? «La mia priorità è consolidare l’Atalanta come un’importante realtà della A tenendo sempre d’occhio i bilanci. Poi stadio nuovo, valorizzazione del vivaio e del marchio Atalanta». L’intervista ANTONIO PERCASSI «Stadio rifatto e codice etico: la mia Atalanta per l’Europa» Il presidente tra futuro e presente: «Ricostruirò il Comunale. E a Firenze voglio il salto di qualità» che piace tanto alla Juve e potremmo diventare comproprietari... Il futuro dell’Atalanta con questi giovani è in cassaforte». Partiamo dallo stadio. «A fine torneo presenteremo al Comune di Bergamo un nuovo progetto: 24 mila posti tutti a sedere, museo, store, ristoranti e niente barriere per un investimento da 30 milioni. sarà una struttura per le famiglie. La nostra idea è effettuare i lavori sul Comunale già esistente: se sarà indetta una gara di vendita noi ci saremo, altrimenti potremmo chiedere in concessione lo stadio per 99 anni sul modello Udinese. Questo è un passaggio fondamentale per non allargare il gap con le grandi». Questa settimana il giudice sportivo ha multato l’Atalanta di 30 mila euro per lo scoppio di un petardo che ha ferito un cameraman nel match col Napoli. A gennaio è iniziato un processo a carico di oltre 100 ultrà dell’Atalanta. La tifoseria è pronta per un impianto senza barriere? «Credo che i nostri tifosi siano maturi per uno stadio senza barriere . Il processo riguarda fatti relativi alla passata gestione, ma episodi come quello di domenica non devono verificarsi. Io sono per il dialogo, la nostra linea ha avuto il plauso dell’Osservatorio e fino ad oggi non è mai accaduto niente di particolare». Capitolo giovani. Dei tanti in giro per l’Italia chi è pronto per tornare in prima squadra? E Baselli? E’ pronto per una grande? « Con i nostri giovani l’avvenire del club è assicurato. Baselli? Un anno con noi gli farà bene ANTONIO PERCASSI PRESIDENTE ATALANTA « Abbiamo tanti progetti: i sogni dei tifosi sono anche i miei. Ed è vicino un accordo con Nike «Io spero che i giovani già in rosa come Nica, Betancourt, Olausson possano avere più spazio. Poi fuori abbiamo grandi risorse: l’elenco sarebbe lunghissimo, mi limito a citare Marilungo, Capelli, Minelli, Nava, Molina, e poi Zappacosta «Ha un avvenire assicurato. E’ stato riscattato per 800 mila euro e vale almeno 8-10 volte di più ma un altro anno con noi gli farà solo bene. Qui c’è un’attenzione particolare per i giovani: investiamo 3,5 milioni l’anno per il settore e siamo in attesa dell’autorizzazione per un nuovo progetto da 3 milioni. A Zingonia il settore giovanile avrà una struttura autonoma e all’avanguardia». 4 A CAPO DEL CLUB S Antonio Percassi 60 anni, è stato presidente dell’Atalanta in due diverse occasioni, dal ‘90 al ‘94, poi dal 2010 a oggi S Prima gestione 158 partite giocate, 49 vittorie, 52 pareggi, 57 sconfitte. Gli allenatori avuti alle dipendenze: Frosio, Giorgi, Lippi, Guidolin, Prandelli e Valdinoci S Seconda gestione 149 partite giocate, 59 vittoire, 38 pareggi e 52 sconfitte. Nella seconda gestione ha sempre avuto Colantuono come allenatore A proposito di giovani, cosa pensa di Livaja? «E’ un ragazzo dalle potenzialità enormi, in allenamento fa dei numeri straordinari. Ho grande fiducia in lui, presto esploderà». sportiva per tutti i tesserati, in linea con il dlgs 231 del 2001. Fra un mese saremo pronti e presenteremo questo nuovo modello». A giugno quale tra i big sarà più difficile trattenere? E Colantuono? Rimarrà all’Atalanta per il quinto anno? «Denis io lo immagino con noi a vita, ha tanti estimatori ma ha sposato il progetto. Con Maxi Moralez c’è un discorso già avviato per il rinnovo: con lui ci vedremo a fine torneo. Bonaventura e Consigli? La storia dell’Atalanta dice che questo club ha sempre valorizzato i giovani del vivaio per poi cederli al momento giusto a club più ricchi, riuscendo poi a trovare al suo interno i nuovi talenti da lanciare. Non tarpiamo le ali a nessuno: è lecito avere ambizioni, se capiterà l’occasione giusta... Quanto a Colantuono, a parte il lungo contratto (2016, ndr) sa bene di avere alle spalle una società seria e un organico forte. Lui è il tecnico ideale per questa squadra». Diversi suoi colleghi di A hanno scelto di acquistare club all’estero. «Per ora penso a consolidare l’Atalanta, tenendo in ordine i bilanci. Questa è la mia priorità. Comunque a livello di marketing stiamo cercando di valorizzare al meglio il marchio e siamo vicini a chiudere un accordo con Nike per il prossimo torneo: non solo sponsorizzazione tecnica, con Nike sarà una partnership ad ampio raggio». Non ci ha parlato di Europa... A fine 2013 ha acquisito quote di Alitalia: più facile l’ingresso degli arabi di Etihad nella compagnia aerea o il raggiungimento di quel traguardo che a Bergamo manca da 22 anni? «(sorride...) Sarebbe bello se si concretizzassero presto entrambe le prospettive. L’Atalanta per me non è un business ma è passione, io e la mia famiglia siamo i primi tifosi di questa squadra e conosciamo le richieste, i sogni della gente che poi sono anche i nostri. So bene che l’Atalanta è fuori dall’Europa da tanti anni e farò il possibile per riportarla. Quando pronuncio questa parola però lo faccio sempre sottovoce perché non voglio creare illusioni: credo che un bilancio del nostro lavoro potrà essere fatto nell’arco dei 10 anni di tempo». Cosa si aspetta dalla trasferta a Firenze? «Voglio vedere in campo la determinazione, la ferocia agonistica che ci contraddistingue quando giochiamo al Comunale e lottiamo alla pari con le grandi. Ci terrei tanto ad invertire il trend negativo». Anche l’Atalanta è stata toccata dalla piaga del calcioscommesse. A che punto siete col codice etico? «Nel nostro gruppo c’è un Internal Audit che da un anno sta lavorando alla realizzazione di un protocollo assolutamente innovativo in materia di frode Chi la conosce bene la descrive come una persona alquanto superstiziosa. Quando si gioca in casa e il risultato non arriva i suoi spostamenti in tribuna sono frequenti... «Vero, ma io sono innanzitutto molto religioso. Da calciatore all’epoca badavo ai calzettoni, a radere la barba o meno. Da presidente inevitabilmente l’animo del tifoso viene fuori anche nel quotidiano: pochi giorni fa ho comprato un abito nuovo e ho pensato: “Magari lo indosso a Firenze, chissà che...”». Passione nerazzurra. L’ALTRA GARA DELLE 18 L’UDINESE QUEST’ANNO NON HA MAI VINTO 2 PARTITE DI FILA IN A: «SBAGLIATO PUNTARE SOLO ALLA FIORENTINA, NON SIAMO ANCORA SALVI» Guidolin cerca il primo bis. Ma occhio a Chievo e coppa classifica impedisce all’Udinese di avere già la mente rivolta alla semifinale di ritorno di Coppa Italia con la Fiorentina. «Il senso di pericolo è ancora forte nel gruppo, non siamo fuori dalla mischia». Ecco perché Guidolin chiede ai suoi grande attenzione: «Conosco bene Corini, è bravo, rigoroso e attento a tutto. Il Chievo fuori casa è un osso duro, nell’ultima trasferta ha pareggiato a Napoli fino a pochi minuti dalla fine stava vincendo». Mancheranno gli squalificati Pinzi e Allan oltre all’infortunato Brkic, che sarà ancora sostituito dal giovane Scuffet che Guidolin cerca di proteggere: «Lasciamolo lavorare tranquillo». Maggiori le soluzioni nel reparto offensivo: Di Natale dovrebbe essere inizialmente preferito a Muriel, la sua spalla potrebbe essere Maicosuel con Nico Lopez pronto all’uso. Prima convocazione in campionato per l’ultimo arrivato Yebda. Perché vedere UDINESE-CHIEVO I bianconeri per portarsi in una zona tranquilla di classifica, il Chievo per non farsi riprendere dalle concorrenti alla salvezza. Friuli, ore 18 MEROI-TAVAN Quest’anno l’Udinese non è mai riuscita a vincere due partite di fila in campionato. Ci prova oggi con il Chievo: significherebbe allontanarsi in maniera forse decisiva dalla zona rossa. «Non possiamo permetterci alcun calo di tensione - avverte Guidolin -, perché troveremo una squadra pronta e per ottenere un risultato positivo dovremo dare il meglio». La situazione di Francesco Guidolin, 58 anni ANSA Come con Inter e Napoli Il Chievo punta a con- 4 IL NUMERO 6 i gol segnati da Antonio Di Natale in venti partite (1559 minuti giocati) in questa serie A: 1 su azione, 2 su punizione e 3 su rigore cedere il bis con l’Udinese, già battuta all’andata al Bentegodi. Anche per ritrovare un successo che manca dalla gara col Sassuolo, esattamente due mesi fa. Almeno a gara in corso, dovrebbe arrivare il momento dell’esordio per alcuni dei nuovi arrivati, come Guarente, Obinna e Stoian. Canini sarà sicuramente in campo in una retroguardia rivoluzionata viste le contemporanee assenze dell’infortunato Dainelli e dello squalificato Frey. Corini si aspetta una pronta reazione dopo il capitombolo interno di domenica scorsa. «Con la Lazio è forse l’unica gara dove dopo il 2-0 abbiamo accettato passivamente la sconfitta e fornito una prestazione sotto tono. Non sarà facile, perché l’ Udinese è squadra importante allenata da un grandissimo tecnico che sa sempre toccare le corde giuste. Sono convinto che i ragazzi sapranno fornire una prestazione importante come hanno fatto a Milano contro l’Inter e a Napoli». © RIPRODUZIONE RISERVATA SABATO 8 FEBBRAIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 13 Emergenza viola. Montella: «Fuori gli artigli» Il tecnico: «Periodo delicato, ma se la Fiorentina è una big ora deve dimostrarlo». Gomez out Vargas e Cuadrado, più un jolly d’attacco come Ilicic a ruotare intorno a Matri. Con l’ex Milan in cerca del primo squillo davanti ai nuovi tifosi, dopo il doppio acuto di Catania. Nei tre difensori centrali c’è la conferma del neo arrivato Diakitè. L’Atalanta non vince al Franchi dal gennaio del 1993. Da allora sette successi gigliati e cinque pareggi. Al contrario dell’infermeria, la statistica gonfia le vele della Fiorentina. Perché vedere FIORENTINA-ATALANTA I Viola per provare ad accorciare sul Napoli in orbita terzo posto, i nerazzurri per mantenersi al sicuro. Franchi, ore 18 GIOVANNI SARDELLI FIRENZE Rischi A Borja Valero verrà Artigli e barili. Ovvero carattere e sofferenza. La Fiorentina si mostra nuda davanti alla realtà del momento. Siamo forti ma anche in difficoltà, in sostanza, il ragionamento viola. «Già alla vigilia della sfida contro il Genoa – attacca Montella - avevo fatto intendere che stava iniziando un periodo delicato. Ma è in momenti come questi che le squadre forti devono fare la differenza. Tutti devono dare qualcosa in più per ottenere il massimo possibile. Dobbiamo tirare fuori gli artigli. E raschiare il barile». Fiorentina stanca ed incerottata quindi. Ma obbligata a vincere. Il punto conquistato nelle due sfide con Genoa e Cagliari è bottino misero, se rapportato all’obiettivo da centrare: il terzo posto. Ed il Napoli, si pensa da queste parti, non rallenterà per sempre. Contati «Siamo in emergenza – prosegue il tecnico - soprattutto in un reparto». Il reparto in questione è il centrocampo, considerando le assenze di Aquilani ed Ambrosini più l’usura di Pizarro. Il cileno, comunque, giocherà. Spazio anche per Anderson, nonostante i novanta minuti nelle gambe, stando ai dati, non li abbia ancora. I sette assenti, in realtà, sono per così dire «ben distribuiti». Due difensori (Hegazi e Tomovic), i due centrocampisti citati, e tre attaccanti, Rebic, Rossi e Gomez. A proposito del tedesco l’aggiornamento è questo. Si allena con i compagni, evitando ancora i contrasti. Ergo non è pronto. «Quando lo sarà verrà convocato», taglia corto l’Aeroplanino. «Convocarlo per “abbellire” la panchina non avrebbe senso». E allora come organizzare la Viola per renderla nuovamente bella ed efficace? L’idea è questa. Due esterni offensivi a presidiare le fasce, CONSIGLIO FEDERALE In Italia la quarta conferenza Uefa sulle discriminazioni Un Consiglio federale di «routine» nel quale si è parlato soprattutto di problemi amministrativi. Il presidente federale Giancarlo Abete ne ha approfittato per ricordare due importanti appuntamento: la quarta conferenza europea contro la discriminazione che si terrà in Italia; la riunione della Disciplinare Uefa a Roma il 20 e 21 marzo. Un «in bocca al lupo» alla Nazionale di futsal per la finale e infine un omaggio a Maurizio Laudi, indimenticato giudice sportivo e nella Disciplinare Uefa, che sarà ricordato alla finale di Europa League a Torino. Vincenzo Montella, 39 anni, alla sua seconda stagione alla guida della Fiorentina. L’anno scorso si è classificato quarto ANSA chiesto il massimo dello sforzo. Senza di lui dal primo minuto, contro Genoa e Cagliari, la Fiorentina non ha mai vinto. In Sardegna BV20 è entrato a partita in corso. Ma non è bastato. Da quando è in Italia lo 8 i punti viola nel 2014 vittorie contro Livorno e Catania, pari con Torino e Genoa, k.o. contro il Cagliari 7 gol fatti da inizio anno Uno al Livorno, tre al Catania e al Genoa, nessuno contro Torino e Cagliari spagnolo per sole tre volte non è sceso in campo dall’inizio. Due sconfitte ed un pari lo score viola. Basta questo per rappresentarne l’importanza. Borja inoltre è squalificato per la Semifinale di ritorno di Tim Cup in programma martedì prossimo, al Franchi, contro l’Udinese. Impossibile quindi possa distrarsi. Pericolo che Montella vuole allontanare anche dalla mente degli altri: «Non dobbiamo pensare che la gara di Coppa Italia sia la più importante: qualora accadesse, significherebbe dover ancora lavorare molto per migliorare. Noi vogliamo avvicinarci al terzo posto». Per farlo, serve vincere. A partire da oggi. © RIPRODUZIONE RISERVATA 14 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 FEBBRAIO 2014 SABATO 8 FEBBRAIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 15 SERIE A LA CAPOLISTA 4 Che febbre per Pogba TALENTO NATURALE S Paul Pogba Manchester United Paul Pogba , francese, è nato a Lagny-surMarne il 15 marzo 1993. E’ alto 186 cm, pesa 80 kg. Cresciuto nelle giovanili del Manchester United, ha esordito in prima squadra nel 2011 e nel 2012 è arrivato alla Juventus. Nazionale Talento naturale, è entrato subito nel giro della Nazionale francese, sin dall’Under 16, e l’anno scorso ha esordito nella Nazionale maggiore Il Psg insiste sui 70 Ma la Juve fa l’asta con Real e Chelsea Rinviato l’incontro con Raiola, ma resta l’intesa tra la società bianconera e l’entourage di Paul CARLO LAUDISA @carlolaudisa MILANO Il pressing del Paris Saint Germain si fa sempre più insistente, mentre la Juventus e il gioiellino Paul Pogba allungano i tempi della trattativa per il rinnovo. Infatti, in gran silenzio il club di Nasser Al Khelaifi continua a lusingare il club di Andrea Agnelli e spinge per chiudere in fretta. Ormai l’offerta è salita a ben 70 milioni di euro, ma in casa bianconera non ci sono frenesie. Anche perché dietro l’angolo e molto interessati al francese ci sono anche il Real Madrid e il Chelsea, pronti a tener testa alla ricchissima società di proprietà dello sceicco Al Thani. L’asse La Juventus prende tutto con calma, anche perché finora Pogba ha assecondato in tutto e per tutto la linea societaria. Non allarma, quindi il rinvio dell’appuntamento con Mino Raiola, il suo agente, impegnato in questi giorni a Londra per altri affari. Da tempo l’amministratore delegato Beppe Marotta ha in tasca una proposta di rinnovo per il centrocampista francese che porterebbe al prolungamento di contratto sino al 2018 con un aumento dell’ingaggio a 4,5 milioni di euro netti, cifra che è al top degli stipendi bianconeri. Oltre la 11 gol in Serie A con la maglia della Juventus in 49 partite disputate dal 2012-2013 1 rete con la casacca della Nazionale francese e sette presenze dal 2013 Juventus non può andare e l’entourage del centrocampista lo sa bene. Così i giorni scivolano senza sussulti su questo fronte. Piuttosto l’attenzione va posta sulle mosse dei club che in questi mesi si sono messi in fila per il talento bianconero. Il progetto La strategia del Psg è ormai nota: dare un’impronta francese a una rosa da rendere sempre più competitiva soprattutto in chiave Champions League. In quest’ottica va registrata la recente acquisizione di Cabayé o il palese corteggiamento a Pjanic della Roma per l’estate. Ma è chiaro che Pogba rappresenta l’emblema della nuova Francia che si appresta a vivere il Mondiale. E anche per Il consenso E in questa strategia del passo dopo passo ovviamente c’è anche il ruolo di Real Madrid e Chelsea, finora rimasti in secondo piano in una trattativa destinata ancora a vivere dei passaggi importanti. Sì, perché Pogba finora non s’è sbilanciato per nessuna di queste soluzioni. E ciò non può che fare il gioco della Juventus, rafforzata da quest’unione di forze. E’ questo un asse importante in una vicenda che fatalmente può condizionare (nel bene o nel male) le strategie future del club bianconero. Ovviamente l’ipotesi più lineare e suggestiva prevederebbe la conferma del NAZIONALE FEMMINILE IL C.T. IERI HA LASCIATO IL RITIRO, POI E’ TORNATO Cabrini in ospedale «Tranquilli, è solo un calcolo renale» GABRIELLA MANCINI Apprensione per Antonio Cabrini. Ieri pomeriggio su alcuni siti correva voce di un malore, di un ricovero urgente all’ospedale di Novara dove avrebbe passato la notte scorsa. Per fortuna, invece, niente di grave per il campione del mondo ’82, oggi commissario tecnico della Nazionale di calcio femminile. Il c.t. Antonio Cabrini, 56 anni AFP Stupito «Tutto bene — risponde al telefono verso sera, con voce rilassata, un po’ stupito per le chiamate ricevute —. Sì, ho avuto una bella colica renale, ma adesso è tutto a posto. Sono tornato al centro sportivo di Novarello, dove siamo in ritiro da mercoledì scorso, e ho ripreso il lavoro con la squadra». Girato come un calzino Tanto rumore per nulla. «Sì — sorride — molte persone mi hanno telefonato preoccupate, ma tranquillizzo tutti. In mattinata ho avvertito una fitta mentre ero con la squadra, sono andato all’ospedale di Novara verso le 14.30 e alle 18 sono uscito. Mi hanno girato come un calzino, ma non è stato nulla di grave. Hanno beccato un calcolo... cose da uomini... non mi devono operare. Ci sono stato un po’ perché mi sono sottoposto agli esami, come è di routine». L’unica preoccupazione per il bell’Antonio, per fortuna, è soltanto la preparazione della sfida contro la Repubblica Ceca, partita di qualificazione al Mondiale in Canada che si giocherà giovedì a Novara © RIPRODUZIONE RISERVATA MIRKO GRAZIANO TORINO Oggi il provino decisivo per Barzagli: se non ce la fa è pronto Caceres. Per il resto, la formazione anti Verona sembra fatta. Dunque, Buffon in porta, Bonucci e Chiellini a completare il reparto difensivo, Pirlo in regia (ballottaggio con Marchisio), Vidal e Pogba interni, Lichtsteiner e Asamoah sulle fasce, Tevez e Llorente di punta. Quagliarella rischia la tribuna, è fra l’altro fermo a 99 presenze con la maglia della Juve. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA LAPRESSE S DAL NOSTRO INVIATO gioiello bianconero. Ma in subordine è chiaro che una cessione a un super prezzo permetterebbe alla dirigenza juventina di pianificare il prossimo mercato estivo con fondamenta importanti. Tanto per dirne una, l’ingaggio di Osvaldo in prestito nella sessione di mercato appena conclusasi va proprio in questa direzione. Vale a dire testare nei prossimi mesi un attaccante di qualità che, poi, andrebbe riscattato entro luglio per almeno 15 milioni di euro. Né si dimentichi Fredy Guarin. Con l’Inter ogni discorso è stato sospeso dopo le polemiche per il mancato scambio con Vucinic, ma è evidente il feeling bianconero per il colombiano. S L’attaccante Pablo Daniel Osvaldo, 28, argentino naturalizzato italiano Paul Pogba, 20 anni, francese, centrocampista della Juventus e della Nazionale francese. Veste la maglia bianconera dal 2012. Ha vinto la medaglia d’oro con l’Under 20 FORTE Osvaldo in panchina «Juve, sei il mio sogno» Osvaldo e Vidal Panchina sicura, invece, per Osvaldo. «E’ un sogno essere qui, e voglio conquistarmi la riconferma per tanti anni. Conte è un fenomeno — ha detto l’italoargentino a JTV —. E’ preparatissimo e pretende molto, ma i risultati si vedono». Il neoacquisto bianconero ha già in testa un obiettivo. «Se vogliamo vincere lo scudetto dobbiamo battere il Verona, una squadra con giocatori di qualità. Mi aspetto una grande prestazione da parte loro. La Roma? Ha dimostrato di essere davvero forte, gioca un ottimo calcio ci farà sudare fino alla fine». E da sudare ci sarà anche per lo stesso Daniel Pablo Osvaldo, in concorrenza là davanti con Llorente soprattutto. «Abbiamo un attacco importante — continua —, e Fernando è fortissimo. Tevez? Ho sempre tifato Boca, in Argentina pagavo il biglietto per veder giocare Carlitos, ora è fantastico essere un suo compagno di squadra. I miei idoli? Batistuta e Ronaldo, ho scelto il numero 18 perchè il 18 maggio è nato mio figlio Gianluca». Così Vidal alla BBC: «Mi sento un giocatore decisivo nel mio ruolo, uno dei migliori al mondo. E la Juve è la cosa più bella che mi potesse capitare, gioco con calciatori eccezionali». questo motivo la Juventus tiene duro, sa bene che la vetrina brasiliana può rendere sempre più ricca l’asta per il talento sbarcato due estati fa a parametro zero dal Manchester United e che ora fa gola alle superpotenze del calcio europeo. L’asta Il progetto juventino di trattenere Pogba evidentemente deve fare i conti con una situazione eccezionale. Se il Psg è disposto a spendere ben 70 milioni di euro e addirittura Raiola pensa a una quotazione da 100 milioni, si capisce bene come la società bianconera deve soprattutto avere l’accortezza di gestire questa situazione con estrema razionalità. CONTRO IL VERONA NAZIONALE DI CALCIO A CINQUE L’ULTIMO SUCCESSO DEGLI AZZURRI UNDICI ANNI FA L’Italia sogna il tetto d’Europa contro la Russia MARCO CALABRESI Stefano Mammarella, 30 CASSELLA I giocatori dell’Italia del calcio a 11 (Bonucci, Pasqual, El Shaarawy), ma anche Abete, Malagò e Prandelli, hanno fatto il loro in bocca al lupo a quelli del calcio a 5. Dietro questi 14 ragazzi e al c.t. Roberto Menichelli, però, c’è l’Italia intera, che vuole tornare sul tetto d’Europa dopo 11 anni. Successe a Caserta, l’ultima e unica volta, nel 2003, e la Russia oggi è ultimo ostacolo tra l’Italia e l’oro. Ci credono tutti, compresi i 1.400 tifosi che avevano fatto richiesta di biglietti: lo SportPaleis di Anversa, però, è tutto esaurito (15mila posti). Per tutti tranne Saad, che c’era nel 2007 così come Menichelli (era nello staff tecnico), sarà la prima finale internazionale. L’unico già diventato campione d’Europa è Stefano Mammarella: ci riuscì nel 2011 con il suo club, il Montesilvano, stasera cerca il bis contro il «collega» Gustavo, che gli ha tolto il titolo di miglior portiere del mondo dopo che l’abruzzese lo aveva conquistato nel 2011 e nel 2012. «Non sarà un incontro di boxe, ci sono due squadre – dice Mammarella –. Lui è un grandissimo campione, ma stasera voglio vincere io». IN CAMPO (20.30, EUROSPORT) ITALIA Mammarella, Ercolessi, Lima, Romano, Leggiero, Honorio, De Luca, Vampeta, Fortino, Merlim, Saad, Giasson, Murilo Ferreira, Miarelli. All. Menichelli RUSSIA Gustavo, Lyskov, Sergeev, Kutuzov, Pula, Milovanov, Shayakhmetov, Pereverzev, Eder Lima, Abramov, Robinho, Cirilo, Fukin, Poddubny. All. Skorovich ARBITRI Gutierrez Lumbreras, Tomic e Birkett © RIPRODUZIONE RISERVATA 16 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 FEBBRAIO 2014 SERIE A DOMANI LA SFIDA CAPITALE Risultato finale Avanti la Roma 1,95 Giallorossi in pole position per la vittoria nel derby: il secondo successo dopo quello di settembre è bancato a 1,95. Per la Lazio si sale a 3,80, il pareggio è a 3,40. LA POLEMICA Curve chiuse «Norma perfetta non ci sarà mai» Il presidente federale Abete: «Si parla delle sanzioni e si tralasciano i comportamenti» Under 2,5 v Muro Roma identiKit & CARRIERA Quote bwin KEVIN STROOTMAN Nato il 13/2/1990 a Ridderkerk Punteggio “stretto” 1,80 Olanda Ruolo Centrocampista Altezza 187 cm Peso 78 kg Le sue squadre Pronostico in bilico per l’Under/Over. In lavagna vince di un soffio l’esito basso (meno di tre reti complessive a 1,80), un risultato più abbondante paga 1,90 Sparta Rotterdam Goal Entrambe a segno 1,72 Lulic, 28 anni (LaPresse) Gli ultimi due derby sono finiti con una delle due squadre a zero reti. Stavolta i quotisti puntano sul Goal: entrambe a segno valgono 1,72, il No Goal è a 2,00. Primo tempo Equilibrio al 45’ 2,15 Roma favorita per il risultato finale, ma almeno per il primo tempo la lavagna prevede equilibrio. Il pareggio dopo 45 minuti è avanti a 2,15. Imprevisti da derby Rischio rigore 2,85 Tre rigori sono stati dati negli ultimi tre derby. Un altro penalty si gioca a 2,85, indipendentemente dalla squadra a cui verrebbe assegnato. Verso la Champions Garcia, che boom 1,02 Garcia, 49 anni (LaPresse) Per lo scudetto sarà dura, ma almeno la qualificazione di Garcia in Champions sembra certa, a 1,02. Consulta tutte le quote su www.bwin.it I tifosi della Roma senza curve per due partite MAURIZIO GALDI 2007-2011 Presenze 72 Gol 8 allo United «Strootman? Si tratta solo dai 40 in su» No con provocazione giallorossa a un’offerta inglese di 25 milioni Garcia: «Kevin è una lavatrice» ANDREA PUGLIESE ROMA Utrecht «La norma perfetta non ci sarà mai, però lo sforzo andrebbe fatto sui comportamenti». Il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, a margine del Consiglio federale di ieri, torna sulla chiusura «doppia» delle curve dell’Olimpico per le partite della Roma. Interviene dopo aver già letto quanto detto dal presidente della Lega di A, Maurizio Beretta («Questa idea di punire il tutto per qualcuno evidentemente non va bene, anzi, rischia di dare delle armi a piccole minoranze»). Task force E Abete punta molto sul lavoro che sta svolgendo la task force del Viminale di cui fa parte il direttore generale della Figc, Antonello Valentini: «La task force del Viminale è al lavoro non solo per migliorare la qualità dei rapporti con la tifoserie, ma anche per una possibile ulteriore segmentazione delle curve per cercare di determinare una maggiore possibilità di individuazione dei responsabili. È senza dubbio importante, doveroso e corretto salvaguardare i tesserati, ma è cosa ben diversa far venire meno il principio della responsabilità oggettiva». 2011 Presenze 14 Gol 2 PSV Eindhoven 2011-2013 Presenze 62 Gol 7 In nazionale dal 2011 Presenze 23 Gol 3 Roma dal 2013 Presenze 19 Gol 5 Doppia chiusura Contestato da molti anche lo «scivolamento della sanzione dalla Coppa Italia al campionato. E Abete sottolinea: «Questo lo vedranno gli organi competenti sia sulla base delle norme vigenti sia sulla giurisprudenza conclude Abete - Non penso si tratti di un unico caso. Sarà importante la valutazione della norma che viene fatta dall’organo di giustizia». Ma ci sono i precedenti: su tutti la Supercoppa italiana, la Lazio ebbe una sanzione per quella finale e la sconto la prima giornata di campionato. © RIPRODUZIONE RISERVATA Kevin Strootman, 23 anni, esulta dopo il gol segnato mercoledì scorso contro il Napoli nella semifinale d’andata di Coppa Italia ANSA Venti milioni di sterline più bonus, al cambio quasi 25 milioni di euro. È l’offerta che, nel mercato appena concluso, era pronto a mettere sul piatto della bilancia il Manchester United per avere subito Kevin Strootman. «Per meno di 40 milioni non ci sediamo neanche», la risposta della Roma. Sostanzialmente una provocazione, ma poi neanche tanto, un modo netto per ribadire l’assoluta incedibilità della «lavatrice» giallorossa (come l’ha definito Rudi Garcia), uno a cui dai i palloni difficili e li sa rendere di colpo facili. L’offerta Moyes, dunque, era pronto a fare carte false per Kevin, il prototipo di giocatore di cui ha bisogno il Manchester: un centrocampista difensivo, capace però di andare, attaccare e anche segnare (quest’anno di gol ne ha fatti già 6, uno in coppa e 5 in campionato, dove è ad una sola rete dal suo record stagionale). Per questo aveva contattato direttamente Chiel Dekker, l’agente olandese di Strootman. «Kevin è molto felice alla Roma e la sua idea e di starci a lungo — ha risposto Dekker — Si trova bene, il club e la città gli piacciono». Già, e anche Thara Pols, la sua ragazza, si è ambientata alla grande. Tra l’altro, Kevin oramai capisce sostanzialmente bene l’italiano, anche se per parlarlo in pubblico ha bisogno di maggiore sicurezza. Nella testa dell’olandese c’è però di restare almeno un paio di stagioni alla Roma e crescere con lei. Se poi, al termine di questi due anni, la Roma avrà raggiunto standard europei, come anche Kevin si augura, allora non prenderà neanche in ipotesi l’idea di cambiare, altrimenti a 25-26 anni si sentirà maturo per provare un’esperienza in un top club europeo. Giovedì prossimo compirà 24 anni, vuole farsi un regalo segnando anche al derby L’agente Dekker: «Nella Capitale si trova molto bene, difficile che si muova per un po’» Pronto agli auguri Già, perché Kevin in campo gioca con la serenità di un veterano, ma QUI TRIGORIA 15 BABY A SCUOLA DA FRANCESCO Totti: «Così si diventa leader di un gruppo» (pug) A scuola da Totti, con Francesco che ha fatto per un po’ da maestro ai 15 giovani della Nike Academy, talenti tra i 15 ed i 21 anni scelti in tutto il mondo. «Il segreto per essere leader di un gruppo? Non c’è, forse l’unico è essere sempre a disposizione di tutti - ha detto il capitano giallorosso, che domani giocherà il derby con la nuova scarpa Nike - Io non sono uno di tante parole, nello spogliatoio parlo pochissimo, ma se c’è un compagno che sta giù, una parola in più per lui ce l’ho sempre. E poi comprendere il gruppo e rispettare il mister. Ecco, il rispetto, fondamentale soprattutto per i giovani: entrare in punta dei piedi e poi prendere tutto quel che si può». Poi Francesco ha parlato della sua vita nella Roma e per la Roma. «Io ho avuto la fortuna di giocare solo con una squadra e quello che ho vinto a Roma vale più di tutto il resto, perché Roma è una città diversa da tutte le altre». © RIPRODUZIONE RISERVATA TORNEO DI VIAREGGIO LA ROMA VINCE MA ESCE. PASSANO PALERMO, TORINO, ATALANTA E LIVORNO Primavera giallorossa: non basta Radonjic «La Roma è una squadra forte, che però ogni tanto si addormenta». E poi magari, come ieri, si sveglia troppo tardi. E le parole di Alberto De Rossi a fine partita sono quanto mai opportune per una squadra che mette sotto i colombiani dell’Envigado, rivelazione del Torneo di Viareggio, ma che nemmeno con la vittoria riesce a qualificarsi alla fase successiva. Colpa dello 0-0 col Benfica e in quel primo tempo sciagurato contro il Livorno: per passare oltre come minimo gli amaranto avrebbero dovuto perdere coi portoghesi (e forse nemmeno sarebbe bastato, visto che passano le due migliori seconde), è andata esattamente al contrario e così per i giallorossi c’è pure la beffa di tornare a casa battendo la capolista. De Rossi così ora pensa al campionato, si concentra sugli altri due pezzi da novanta che sta inserendo lì davanti (Vestenicky e Berisha) e si gode i progressi di Nemanja Radonjic. Il serbo a sinistra non si tiene e segna il primo gol giallorosso con un bel diagonale mancino, il raddoppio ai colombiani lo infila di testa il centrale romeno Boldor, che già nel primo tempo aveva fatto palo. Quelle che passano Passa il Livorno, dunque, oltre alle quattro prime: Palermo, Envigado, Torino e l’Atalanta di Bangal. Ieri 3-2 in rimonta al Club Guaranì e terzo gol in altrettante partite per il bomber A BABY TALENTO S Nemanja Radonjic, classe 1996, serbo, attaccante mancino: la Roma l’ha appena preso a gennaio del Mozambico. E il big match del girone 2 premia sia Andeerlecht che Palermo: tutte e due avevano battuto il Napoli di misura, i rosaneri sarebbero primi a causa della goleada più ampia con l’Apia Leichhardt (5-0 contro 3-0) ma il meccanismo delle migliori seconde premia pure i campioni in carica. Che contro i rosanero fanno un primo tempo sparagnino, poi passano nella ripresa con Mohamed Soumare (c’era già l’anno scorso e si vide poco, ora è tornato e ne ha già fatti quattro) e si fanno rimontare sull’1-1 al 4’ di recupero grazie a un rigore di Malele. Oggi c’è l’ultima tornata di gare della prima fase, e occhio soprattutto al mischione del girone 7: Empoli, Psv, Verona e Liac New York hanno tutte una vittoria e una sconfitta. Vero, i veronesi alla prima hanno dato un 10-2 agli yankees e quanto a differenza reti un vantaggio ce l’hanno, ma la suspense resta comunque. © RIPRODUZIONE RISERVATA la guida Colombiani k.o., ma primi nel girone. Avanti l’Anderlecht campione dell’anno scorso IERI GIRONE 1 Atalanta-Club Guaranì 3-2, NordsjaellandRappr. Serie D 2-1; classifica Atalanta 7, Nordsjaelland 5, Rappr. Serie D 3, Club Guaranì 1. GIRONE 2 Anderlecht-Palermo 1-1, Napoli-Apia Leichhardt 6-0; classifica Palermo e Anderlecht 7, Napoli 3, Apia Lechhardt 0. GIRONE 3 Roma-Envigado 2-0, Benfica-Livorno 1-3; classifica Envigado e Livorno 6, Roma 4, Benfica 1. GIRONE 4 Stabaek-Siena 1-3, Torino-Santos Laguna 2-2; classifica Torino, Santos Laguna e Siena 5; Stabaek 0. QUALIFICATE Atalanta, Palermo, Envigado, Torino, Anderlecht, Livorno. OGGI ORE 15 GIRONE 5 Sampdoria-U17 Congo (a Sarzana), RijekaGenoa (a Chiavari); classifica Sampdoria 6, Rijeka e Genoa 3; U17 Congo 0. GIRONE 6 Lazio-Club Nacional (a San Miniato), Belasica S.-Varese (a Lido di Camaiore); classifica Club Nacional 4, Lazio e Varese 3, Belasica S. 1. GIRONE 7 Empoli-Liac New York (a Quarrata), Psv-Verona (a Viareggio); classifica Verona, Psv, Empoli e Liac New York 3. GIRONE 8 Pakhtakor-Spezia (a La Spezia), Parma-D. Brasil (a San Giuliano Terme); classifica Parma 6, D. Brasil, Pakhtakor 3, Spezia 0. SABATO 8 FEBBRAIO 2014 4 La Lazio sorride: HA VINTO 2 SCUDETTI S Nazionale Tedesco Carriere in 5 squadre in fin dei conti ha pur sempre soli 24 anni. Da compiere la prossima settimana, giovedì esattamente, il modo perfetto per farsi gli auguri anticipati già domani, nel derby, od eventualmente mercoledì sera, nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, a Napoli. Del resto, a lui Garcia non rinuncia mai e non lo farà neanche con la Lazio, ci mancherebbe altro. È troppo importante Kevin nella lettura delle linee di passaggio in fase difensiva e nella fase di transizione, quando c’è da ribaltare l’azione da difensiva in offensiva. Uno degli aspetti su cui Garcia vuole costruire la partite di domani, uno dei segreti con cui punta a vincerla. Pagina «nazi» E poi chissà, magari per regalo la Roma sarà riuscita finalmente anche a far chiudere la pagina facebook «Gioventù strootmaniana», dove l’immagine di Kevin è associata a contenuti a nazisti (ci sono delle sue foto con cappello da gerarca, baffetto alla Hitler e svastiche al braccio). Una pagina (con oltre 13mila «like»)che si definisce «satirica», ma che sia alla Roma sia allo stesso Kevin non piace per niente. A Trigoria sono mesi che provano (invano) a farla chiudere, magari per il suo compleanno ci penseranno proprio i gestori della pagina stessa a fargli un bel regalo... © RIPRODUZIONE RISERVATA Miro Klose è nato a Opole (Polonia) il 5 giugno del 1978. E’ stato naturalizzato tedesco da piccolo e ha iniziato la carriera nell’Homburg Nel 1999 è acquistato dal Kaiserslaut ern dove rimane fino al 2004 e ottenendo la prima convocazione in nazionale. Klose passa poi al Werder Brema dove vince una Coppa nazionale. Nel 2006 è il capocannoniere al Mondiale. Nel 2007 passa al Bayern Monaco: vince due scudetti e 5 Coppe nazionali. Nel 2011 l’approdo alla Lazio (a parametro zero) con cui vince la Coppa Italia 2013 Klose giallo risolto non salta il derby Ieri il tedesco è volato in Germania per un consulto medico: può giocare. Dopo la squalifica, riecco Mauri DAL NOSTRO INVIATO STEFANO CIERI FORMELLO (Roma) Dov’è Klose? L’interrogativo, ieri, ha fatto il giro della Roma laziale. Accompagnato da una comprensibile e crescente apprensione. Perché l’assenza del Totem tedesco al penultimo allenamento prima del derby non poteva non gettare nel panico l’intero mondo biancoceleste. Normale, visto che in questa Lazio Klose è più che mai l’uomo-derby. Specie ora che Hernanes non c’è più (ma il Profeta non dimentica la sua ex squadra: «domenica Roma sarà biancoceleste», ha twittato ieri). Allarme rientrato Klose non c’era, dunque, ieri a Formello. Ma ci sarà oggi per la rifinitura e, soprattutto, ci sarà domani all’Olimpico. Questo il messaggio filtrato dal quartier generale biancoceleste nel tardo pomeriggio. Allarme rientrato, quindi, anche se qualche dubbio resta. La versione ufficiale parla di un’assenza per un permesso concordato da tempo. Motivazione che suona un po’ strana a 48 ore dal derby. E infatti la versione uf- ficiosa è un’altra. Klose ha fatto un blitz a Monaco di Baviera per un rapido consulto dal suo ortopedico di fiducia. Oggetto del controllo quella spalla che si lussò a novembre e che, di tanto in tanto, continua a dargli fastidio. Come ha rivelato lo stesso Reja domenica scorsa a Verona. Il consulto Miro Klose, 35 anni, è alla Lazio dall’estate 2011. Finora in questo campionato ha segnato cinque reti LA GAZZETTA DELLO SPORT è comunque andato bene, di qui il giustificato ottimismo sulla presenza dell’attaccante domani contro la Roma. Ultimo derby, anzi no Per Klose sarà il settimo derby. Il suo bilancio nelle stracittadine è decisamente positivo: quattro vittorie, un pareggio e una sconfitta. Con due gol realizzati (che diventano tre segnati alla Roma, compreso quello che fece ai giallorossi con il Bayern in Champions). Numeri che ne fanno un uomo-derby. Etichetta che, peraltro, si meritò già alla prima stracittadina disputata. Che regalò alla Lazio con la famosa rete realizzata a dodici secondi dal termine. A un derby, quello del 26 maggio scorso, è anche legato il ricordo più bello della sua avventura laziale. Visto che gli ha regalato la prima coppa italiana dopo i sette trofei conquistati in Germania con Bayern e Werder. Finora non ha saltato neppure un derby, Miro. Non salterà neppure quello di domani. Che potrebbe essere l’ultimo per lui, visto che il suo contratto scade a giugno. Un’eventualità - che quello di domani sia l’ultimo derby - che per Klose sembrava scontata fino a non molto tempo fa. Lo scenario è però cambiato nelle ultime settimane. Il tedesco, a sorpresa, sta valutando la possibilità di prolungare di una stagione la sua permanenza in biancoceleste. E giocare quindi altri derby. Se ne riparlerà, adesso conta solo il derby di domani. Nel quale si rivedrà dopo otto mesi di assenza anche Stefano Mauri. «Finalmente posso tornare a fare ciò che amo: giocare a calcio. Non vedo l’ora», ha fatto sapere ieri il capitano. FERRARI © RIPRODUZIONE RISERVATA INESAURIBILE € 119 € 119 2 minuti di luce = 24 ore di energia Energia inesauribile, come i tuoi sogni. 17 18 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 FEBBRAIO 2014 SERIE A CRISI NERAZZURRA LE PAROLE DI KOVAC DOPO LE FRASI DELL’ALLENATORE INTERISTA A TORINO Il c.t. croato attacca Mazzarri «Troppe critiche per Kovacic» MILANO «Kovacic ha soltanto 19 anni, è giovane e ha ancora molto da imparare. Non ho nulla nei confronti di un allenatore che vuole aiutarlo, ma in partite come quelle contro la Juventus sono i giocatori più esperti a doversi prendere delle responsabilità, non un 19enne». Il messaggio senza giri di parole a Walter Mazzarri lo lancia Nico Kovac, commissario tecnico della Croazia. Critiche non normali A costo di andare contro un collega, il selezionatore si espone per difendere Mateo Kovacic, protagonista di una stagione fin qui non all’altezza delle aspettative. Un attacco a Mazzarri per come sta gestendo il baby centrocampista, pagato quasi 15 milioni nel gennaio scorso. «Io da Mateo mi aspetto grandi cose, è normale che sbagli vista l’età - aggiunge Kovac in riferimento alle parole del tecnico nerazzurro dopo la partita con la Juventus -. Non è normale però criticarlo così. Ho visto giocare l’Inter, la sua posizione di classifica non dipende solo da Mateo». Frasi e urla Ma cosa era successo allo Juventus Stadium? Che nella conferenza post gara Mazzarri aveva mandato due messaggi ben precisi al talentino croato. Numero uno: «Mi scoccia come abbiamo preso il secondo e terzo gol. Il primo può capitare, anche se un ragazzo (appunto Kovacic, ndr.) si dimentica di Lichtsteiner...». Numero due: «Pirlo era troppo libero? Ci doveva andare qualcuno, ma ci andava poco, faticava: su Pirlo doveva uscire Kovacic». Il tutto condito dalle urla e rimproveri che nello spogliatoio erano sì per tutto il gruppo, ma anche con riferimenti specifici al giovane. Vedremo se e come oggi Mazzarri - che non vuole certo fare di Mateo un capro espiatorio risponderà a Kovac. Ma stando alle prove settimanali, un utilizzo dal 1’ di Kovacic domani col Sassuolo sembra comunque improbabile. lu.tai. 21 le gare di Kovacic In campionato il croato ha giocato titolare solo 7 volte. Non ha ancora mai segnato MATEO KOVACIC CENTROCAMPISTA INTER © RIPRODUZIONE RISERVATA LA WALTEREVOLUTION Da Samuel a Guarin: Inter con 5 cambi? Il tecnico e un ribaltone mai visto: sicuro Hernanes, forse D’Ambrosio e Milito con Palacio DA UNA DOMENICA ALL’ALTRA COSÌ CONTRO LA JUVE (3-5-1-1) HANDANOVIC CAMPAGNARO ROLANDO JUAN JESUS JONATHAN KOVACIC KUZMANOVIC NAGATOMO TAIDER ALVAREZ PALACIO COSÌ CONTRO IL SASSUOLO? (3-5-2) HANDANOVIC ROLANDO D’AMBROSIO SAMUEL JUAN JESUS KUZMANOVIC NAGATOMO GUARIN HERNANES PALACIO MILITO 50% D’Ambrosio 100% Samuel 100% Guarin, 100% Hernanes 70% Milito 50% Jonathan: un dubbio fino all’ultimo sulla fascia destra 100% Rolando, 50% a testa per Campagnaro e Juan Jesus In mezzo al campo, Kuzmanovic (55%) e Taider (45%) si giocano un posto al centro, fra il colombiano e il neo acquisto brasiliano Il favorito al fianco di Palacio Botta ha il 20%, Kovacic 10% il condizionale, relativo ai cinque nuovi ingressi, è d’obbligo: forse mai come stavolta Mazzarri si è portato dietro fino all’ultimo dubbi di formazione sui quali vuole riflettere fino in fondo. Almeno fino a dopo la rifinitura di oggi pomeriggio, visto che ieri il lavoro tattico è stato ridotto quasi a zero, con la squadra di nuovo costretta a lavorare all’interno della tensostruttura. Davvero sicuri di un posto sembrano solo in sette: Handanovic, Samuel, Rolando, Nagatomo, Hernanes, Guarin e Palacio. Dunque cinque possibili novità, ma anche almeno quattro dubbi da sciogliere. Difesa Rolando, il migliore allo Juventus Stadium, è la certezza, ma in base agli allenamenti settimanali sembra esserlo anche Samuel, che tornerebbe titolare in campionato dopo tre mesi (ultima Inter-Livorno del 9 novembre, ma ha giocato dal 1’ anche in Coppa Italia, a Udine un mese fa). Il ballottaggio è fra Campagnaro e Juan Jesus, forse leggermente favorito il brasiliano date le caratteristiche di Berardi: se gioca lui, Samuel sta in mezzo con Rolando sul centrodestra; se gioca l’argentino, Rolando confermato in mezzo con Samuel sul centrosinistra. GDS DAL NOSTRO INVIATO ANDREA ELEFANTE APPIANO GENTILE (Como) Per cambiare rotta, Walter Mazzarri cambia l’Inter. e Forse (molto) più del solito: addirittura cinque uomini rispetto alla gara contro la Juve. Mai successo, da quando è all’Inter. Al massimo, da una partita all’altra, fece quattro variazioni di formazione fra Inter-Fiorentina e Cagliari-Inter. Per il resto: due volte tre cambi, dieci volte due cambi, cinque volte un cambio e tre volte (la prima proprio dopo la gara con la Juve e prima del Sassuolo) nessun cambio. Ma in contemporanea con Esterni Il dubbio riguarda la fascia destra: a sinistra si va verso l’ottava gara consecutiva di Nagatomo. Chance più o meno identiche per Jonathan e il neo acquisto D’Ambrosio. Il primo, da un po’ in calo di rendimento, ha recuperato qualche posizione con gli ultimi allenamenti, però Mazzarri è molto tentato di lanciare subito l’ex granata, non ancora al top della condizione, ma garanzia di forza fisica e entusiasmo. Unica incognita: il debutto a San Siro in una gara così delicata. Centrocampo Le due mezzali saranno anche una delle chiavi della gara dell’Inter: alla qualità, forza fisica, capacità di inserimento e propensione al tiro di Guarin e Hernanes, Mazzarri affida il compito di aumentare la pericolosità offensiva dell’Inter, allo stesso tempo senza isolare troppo i due uomini d’attacco. Fra il colombiano e il brasiliano starà uno fra Kuzmanovic e Taider, a Torino entrambi in campo, ai fianchi di Kovacic. Scegliendo il serbo, Mazzarri priviligerebbe più il palleggio e la capacità di impostazione, lasciando dunque più libertà sotto questo punto di vista a Hernanes; con il franco-algerino, il tecnico punterebbe ad avere un po’ più di copertura e dunque di protezione per la difesa. Attacco Palacio è la certezza, Milito al suo fianco (come contro Genoa e Catania) la soluzione al momento più probabile. Ma Mazzarri potrebbe anche stupire promuovendo titolare (dopo quattro ingressi consecutivi nella ripresa) Botta, che anche in settimana ha confermato progressi di condizione. Più improbabile, ma da non escludere, Kovacic in versione trequartista, alle spalle del Trenza come già in più occasioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA SABATO 8 FEBBRAIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 19 SERIE A CRISI NERAZZURRA Non entreranno nuovi soci Thohir avrà il 56% dell’Inter Rileva le quote di Roeslani e pensa a Montali. Moratti: «Non soffriamo per il mio addio» LUCA TAIDELLI @LucaTaidelli MILANO Nessun nuovo azionista. Sarà lo stesso Erick Thohir a rilevare il 14% delle quote Inter che saranno liberate dal socio Roslan Roeslani, alle prese con un ammanco di 175 milioni di dollari con la Bumi, azienda del ramo carbone. Su due fronti Il presidente da solo arriverà quindi ad avere il 56% del pacchetto interista e per farlo sarà costretto ad un ulteriore sforzo economico. Ma non cederà le proprie quote nel DC United. Come spiegato nel seguente EX INTERISTA Julio Cesar va a Toronto col Mondiale nel mirino Julio Cesar, 34 anni ACTION IMAGES MAURICIO CANNONE RIO DE JANEIRO Né Italia, né Brasile. Nemmeno l’Inghilterra. Julio Cesar si sta accordando con il Toronto per giocare nella Mls (la lega americana di cui fanno parte anche club canadesi). Il principale obiettivo dell’ex interista è mantenersi in attività per garantirsi il Mondiale in Brasile. Martedì, il ct Luiz Felipe Scolari diramerà la lista per il test del 5 marzo col Sudafrica, ultimo impegno prima della convocazione ufficiale per il torneo iridato in casa. Scolari, fin dall’anno scorso, aveva detto che l’ex interista era il suo uomo di fiducia in porta. E con lui ha vinto la Confederations da titolare. Debutto Il portiere deve ancora stabilire la lunghezza del contratto con Toronto. Arriva in prestito dal Qpr, dove non c’era più spazio per lui. Secondo le ultimi voci di mercato, il Gremio negli ultimi giorni aveva fatto un tentativo con l’ex interista. Si tratta dello stesso club che a fine anno aveva mandato via l’ex rossonero Dida. Bradley Il Toronto si sta rinforzando in vista della nuova stagione, in cui debutterà il 15 marzo contro il Seattle Sounders. Una delle altre novità della squadra canadese è l’ex romanista Michael Bradley, centrocampista della nazionale statunitense. © RIPRODUZIONE RISERVATA comunicato, diffuso ieri: «DC United che FC Internazionale fanno parte del mio “portfolio” e sono concentrato nel portare in alto entrambi i club». Settimana calda Thohir anticiperà il suo ritorno a Milano al 20 febbraio e ripartirà il 26. Vedrà dunque Inter-Cagliari (il 23), guiderà il Cda in cui verrà nominato un nuovo consigliere al posto di Roeslani - molto probabilmente un asiatico - e farcirà la sua agenda di incontri con le varie branche della società. Oltre all’individuazione del responsabile della comunicazione che dovrà occuparsi dello sviluppo di tutta l’area digitale, sa- rà l’occasione per definire l’uscita di Marco Branca, che ha sì ricevuto la lettera in cui l’Inter comunica che non intende più avvalersi delle sue prestazioni, ma che ha un contratto a tempo indeterminato e quindi pretende una buonuscita, per la quale va ancora trovata un’intesa. Al nodo Branca è legato anche quello dei nuovi quadri dirigenziali: lo statuto del club impedisce di assumere un d.t. se non è uscito il precedente. L’idea di Thohir è quella di arrivare a fine stagione senza sostituire Branca, ma al più tardi a giugno qualcosa nell’area tecnica e sportiva dovrà cambiare per forza. Le altre ipotesi Le ipotesi sono fondamentalmente tre, di cui due interne. La prima pista porta alla promozione dell’attuale d.s. Piero Ausilio (e poi andrebbero definite le funzioni di uomo mercato); la seconda a Javier Zanetti, che avrà un ruolo ancora da definire: dirigenziale o di rappresentanza? Al capitano non spiacerebbe certo diventare il tramite tra squadra e società. Ma l’opzione più probabile porta a un uomo nuovo e sarebbero in ascesa le quotazioni di Giampaolo Montali, attualmente libero dopo le esperienze con Roma e Juve. Moratti Intanto dalla Russia ha parlato Massimo Moratti. «Thohir sta facendo bene, è appassionato - ha detto il presidente onorario -. Quest’anno soffriamo, ma non certo perché sono andato via io. Se mi manca l’Inter? Non ho ancora avuto il tempo di rendermene conto, in fondo sono sempre lì però mi sforzo di non essere invadente perché questo è il mio nuovo ruolo». Erick Thohir, 43 anni LAPRESSE © RIPRODUZIONE RISERVATA MALTEMPO E DETTAGLI Oggi allenamento a San Siro: come a inizio stagione... Le gocce (di pioggia) che hanno fatto traboccare il vaso. Da tempo gli allenamenti alla Pinetina, e dunque il lavoro pro rapidità e brillantezza, sono condizionati dal maltempo. Ieri, la decisione già ipotizzata da giorni: oggi pomeriggio la squadra si allenerà a San Siro. Scelta fatta anche per favorire i nuovi Hernanes e D’Ambrosio e lavorare meglio sul campo, con più attenzione ai dettagli, in particolare i calci piazzati. Con una suggestione sullo sfondo: a inizio stagione Mazzarri fece conferenza stampa prepartita e allenamento a San Siro per due volte e arrivarono due vittorie (Cittadella e Genoa): non è vero, ma ci credo... 20 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 FEBBRAIO 2014 SERIE A MERCATO «Ciao Bologna è stato bello» Diamanti saluta e va in Cina Accordo nella notte con il Guangzhou di Lippi. Al club 6,9 milioni di euro, al giocatore triennale da 4 miliioni più bonus Alessandro Diamanti, 30, con la nuova maglia del Guangzhou GZEVERGRANDEFC «Felice di iniziare con la famiglia questa avventura: nuova esperienza di vita» ALESSANDRO DIAMANTI ATTACCANTE GUANGZHOU ANDREA TOSI BOLOGNA «Sono contento di poter iniziare insieme alla mia famiglia questa nuova avventura e esperienza di vita. Ringrazio tutta la società: il presidente che ha capito la mia scelta, ii compagni, il mister, lo staff, tutti i dipendenti e soprattutto la città di Bologna che in 2 anni mi ha fatto sentire importante in campo e fuori». E’ l’1.45 di ieri quando una nota dell’Ansa diffonde il saluto di Alino Diamanti al Bologna e al calcio italiano. Dopo una lunga riunione tenuta a Roma tra il presidente Guaraldi, l’agente Puccinelli, fiduciario del giocatore, il mediatore Lippi jr e il presidente del Guangzhou, la firma del passaggio di Diamanti al club cinese arriva in nottata. E’ l’epilogo di una trattativa iniziata a metà gennaio, stoppata dopo un primo accordo per la mancanza di garanzie sui pagamenti e riavviata 3 giorni fa complice l’uscita pubblica di Guaraldi che svelava la volontà del suo capitano di andare in Cina il cui mercato è ancora aperto. Alla fine Guaraldi ottiene i soldi che voleva, il sunto è 9 milioni tra risparmio sull’ingaggio, e la plusvalenza (oltre 2 milioni) e il cash effettivo (6.9 milioni) che il Bologna incassa in una unica soluzione. Diamanti avrà un triennale sui 4 milioni a stagione più bonus. Spalle al muro Diamanti ora è libero raggiungere Lippi che lo ha voluto fortemente. Domani volerà a Marbella, in Spagna, dove fa base il Guangzhou per la preparazione. Alino voleva questa esperienza, ma dopo il 31 gennaio si era messo il cuore in pace. E’ stato Guaraldi a spingerlo a Canton svelando le pressioni dei cinesi e la voglia del capitano di assecondarle. A quel punto Diamanti si è sentito con le spalle al muro e facile bersaglio dei tifosi. La cessione è diventata perciò inevitabile anche perché conveniva a tutti. Per la cronaca, è il terzo capitano dopo Di Vaio e Portanova a lasciare Bologna nel giro di 18 mesi. Questa continua diaspora dei pezzi migliori è lo specchio della crisi del Bologna. L’addio di Diamanti innesca un effetto domino su squadra, club e tifoseria. Senza Alino, tocca a Perez la fascia di capitano mentre Ballardini deve inventarsi un sistema di gioco diverso. Intanto l’ultimo acquisto Ibson è disponibile per la trasferta di Torino. La dirigenza ne esce più spaccata: Guaraldi ha fatto tutto da solo, senza ascoltare il digì Zanzi e gli altri soci che volevano trattenere l’azzurro temendo la caduta in B. Ma alcuni sono usciti comunque allo scoperto, come Futuro Rossoblù che raccoglie le categorie professionali di Bologna. Con un comunicato durissimo, chiede le dimissioni di tutti i dirigenti e il passaggio delle quote sociali a soggetti più capaci e solidi. Il richiamo all’ex presidente Massimo Zanetti è molto forte. Infine i tifosi: oggi è prevista una manifestazione di sostegno alla squadra ma il clima è pesante. Gli ultrà contestano Guaraldi, i forum attaccano anche Diamanti. © RIPRODUZIONE RISERVATA Cellino: è fatta per il Leeds Ma il Cagliari è in stand-by Il 75% del club inglese è del patron.La vendita della squadra sarda è in fase di stallo. E Tabanelli può tornare in Italia Massimo Cellino, 57 anni, proprietario del Cagliari dal 1992 ANSA Il centrocampista non è stato ancora tesserato: è messo ai margini da McDermott ANDREA TABANELLI CENTROCAMPISTA MARIO FRONGIA ASSEMNI (Cagliari) Sul filo che unisce Cagliari-Miami-Leeds continuano a registrarsi sorprese. Da un lato, è maturata una nitida frenata sulle ipotesi di vendita del Cagliari. Dall’altro, il Leeds United ha ufficializzato sul proprio sito la cessione del 75 per cento delle azioni a una società di Massimo Cellino. La Eleonora Sport Ltd. è dunque proprietaria di maggioranza della società che milita in Championship. Il 25 per cento rimane al gruppo che deteneva l’intero pacchetto, la Gfh Capital (Bahrein). Confermati anche il presidente Nooruddin e l’amministratore delegato, Haigh. L’assetto va ora approvato dalla Federazione inglese. Cellino mer- coledì sarà a Leeds per incontrare i dirigenti della Fa. Di fatto dopo aver tentato di prendere nel 2010 il West Ham, è in sella a una società britannica. Il Leeds conferma anche la bontà dell’offerta sarda: progetto, competenze nel mondo del calcio e solvibilità hanno convinto i venditori. E anche i dubbi su etica e probità sportiva stanno sfumando. Infatti, per i problemi con la giustizia di eventuali acquirenti, si tiene conto delle condanne passate in giudicato: l’inchiesta sull’Is Arenas Stadium di Quartu, che ha visto Cellino in carcere accusato di falso e tentato peculato, non è ancora chiusa. Mentre i vecchi guai con la giustizia pesano solo se le condanne risalgono agli ultimi 10 anni. L’imprenditore ha avuto problemi nel 2001. Dunque, via libera. Ma al Leeds c’è il caso Tabanelli. Sul giocatore c’è il veto della federazione inglese. Inoltre la mezzala, presa e inviata dal Cagliari nello Yorkshire, subisce una sorta di mobbing: McDermott lo fa allenare in solitudine. L’ex Cesena potrebbe tornare in Italia e mettersi a disposizione di Lopez. Cagliari in vendita Cellino da Miami spariglia le carte. La vendita del Cagliari è in stallo. E le trattative con gli emissari dell’emiro Al Thani e della Qatar Foundation, proprietaria del PSG? Un pour parler. Incluso il presunto 98 per cento (pari a circa 50 di milioni di euro) agli arabi e il 2 alla famiglia Cellino. Lo stesso film riguarderebbe le avance di un gruppo americano legato alla General Electric. Il patron non commenta. Gli resta la frustrazione per la questione stadio: «Sono un illuso, non c’è spazio per me. Devo cedere: avevo un sogno, far crescere la squadra della mia terra, dotarla di uno stadio moderno e divertire i sardi. Non ci sono riuscito». Al di là delle tecniche dilatorie e dei bluff, il pressing dei pretendenti pare essersi arenato anche per la mancanza di un impianto di proprietà e a norma. «Spero che chi compra abbia dall’amministrazione risposte migliori di quelle che ho avuto io ». Intanto il sindaco di Cagliari Zedda ammette di aver avuto richiesta di informazioni da tre gruppi esteri. Una cosa è certo: Cellino vuole gettare la spugna. E riprendere la corsa in Inghilterra. E’ passata un’era dall’acquisto del club per 16 miliardi dalla famiglia Orrù: «Fino a ieri non sapevo cosa fosse un pallone«, disse alla firma. Era il giugno del ‘92. © RIPRODUZIONE RISERVATA TRA PRESENTE E FUTURO Maxi Lopez k.o.: ora Eder o Okaka La Samp vuole blindare Sinisa FILIPPO GRIMALDI GENOVA E il bomber del derby si fermò. Almeno due settimane di stop per Maxi Lopez, finito k.o. in allenamento giovedì scorso: «Infrazione al terzo dito del piede destro», la diagnosi per l’argentino, che verrà ora monitorato dal professor Claudio Mazzola, consulente ortopedico di fiducia del club blucerchiato, il quale avrà il compito di ridurre al massimo i tempi di recupero. Le alternative Contro il Cagliari, Mihajlovic è a un bivio: lanciare dall’inizio come prima punta Okaka, oppure spostare nuovamente in avanti Eder, dando spazio alle sue spalle al vecchio tridente formato da Gabbiadini, Krsticic e Soriano, con Obiang dal primo minuto in mediana al fianco di Palombo. Maxi Lopez, 29 anni LAPRESSE Plebiscito Sinisa Capitoloallenatore: la Samp guarda al domani ed eserciterà di sicuro l’opzione a suo favore per rinnovare il contratto del tecnico serbo (vincolato per ora sino a fine stagione) sino al 30 giugno 2015. Tutto questo per bloccare le voci di un ritorno di fiamma della Serbia per il suo ex c.t. e di un corteggiamento interista. © RIPRODUZIONE RISERVATA SABATO 8 FEBBRAIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 21 SERIE A LA GUIDA 23 ª GIORNATA CLASSIFICA SQUADRE PUNTI JUVENTUS 59 ROMA 50 NAPOLI 44 FIORENTINA 41 VERONA 35 INTER 33 TORINO 33 PARMA 32 LAZIO 31 MILAN 29 GENOA 27 ATALANTA 27 SAMPDORIA 25 CAGLIARI 24 UDINESE 23 CHIEVO 18 BOLOGNA 18 LIVORNO 17 SASSUOLO 17 CATANIA 15 G 22 21 22 22 22 22 22 21 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 PARTITE V N 19 2 15 5 13 5 12 5 11 2 8 9 8 9 8 8 8 7 7 8 7 6 8 3 6 7 5 9 7 2 4 6 3 9 4 5 4 5 3 6 P 1 1 4 5 9 5 5 5 7 7 9 11 9 8 13 12 10 13 13 13 RETI F S 54 16 45 11 44 26 40 24 37 35 39 27 35 28 32 27 29 29 35 32 23 28 24 30 26 32 21 31 22 32 16 29 20 38 22 40 23 48 16 40 CHAMPIONS PRELIMINARI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONE FIORENTINA (3-5-1-1) UDINESE ATALANTA (4-4-1-1) CHIEVO OGGI Ore 18 ARBITRO Guida (2-0) 1 (3-5-1-1) NAPOLI (3-5-2) MILAN OGGI Ore 18 ARBITRO Banti (1-2) OGGI Ore 20.45 ARB. Massa (2-1) 22 SCUFFET NETO 3 2 DIAKITÈ G.RODRIGUEZ (4-2-3-1) TORINO (4-2-3-1) BOLOGNA 15 SAVIC ANDERSON BORJA VALERO 11 88 7 20 66 PIZARRO VARGAS CUADRADO 72 32 ILICIC MATRI DENIS MORALEZ 19 11 CARMONA RAIMONDI 10 17 21 77 CIGARINI BONAVENTURA LUCCHINI BENALOUANE 27 3 2 29 STENDARDO DEL GROSSO 75 HEURTAUX 5 DANILO PEREYRA LAZZARI 8 37 7 21 34 BADU GABRIEL SILVA BASTA 70 10 MAICOSUEL DI NATALE PALOSCHI THÉRÉAU 43 77 L. RIGONI SARDO DRAMÈ 93 27 17 56 9 HETEMAJ BENTIVOGLIO 12 CESAR 5 CANINI 47 CONSIGLI DOMANI Ore 12.30 ARB. Irrati (2-1) 25 REINA 11 DOMIZZI 2 BERNARDINI 1 PUGGIONI 19 MAKSIMOVIC BALOTELLI 45 TAARABT 23 ESSIEN 15 DE JONG 34 EMANUELSON MEXES RAMI DE SCIGLIO 28 5 13 2 32 ABBIATI 25 GLIK DOMANI Ore 15 ARB. Orsato (0-2) 1 BERISHA 24 MORETTI BASHA FARNERUD 36 4 20 8 17 VIVES S. MASIELLO DARMIAN 11 CERCI 9 HIGUAIN KAKA’ 22 (4-3-3) (4-3-3) 30 PADELLI 11 21 33 31 MAGGIO FERNANDEZ ALBIOL GHOULAM 88 8 JORGINHO INLER 7 17 15 HAMSIK CALLEJON MERTENS ROBINHO 7 (3-5-2) LAZIO (3-5-2) ROMA 9 IMMOBILE CRISTALDO 99 MORLEO 3 4 KRHIN 21 CHERUBIN BIANCHI 9 PEREZ GARICS 15 8 19 CHRISTODOULOPOULOS 14 NATALI 5 ANTONSSON 39 CAVANDA 20 BIAVA 3 DIAS 26 RADU 15 24 GONZALEZ LEDESMA 19 LULIC 87 CANDREVA 11 KLOSE 14 KEITA 27 GERVINHO 10 TOTTI 24 FLORENZI 6 16 STROOTMAN DE ROSSI 35 5 TOROSIDIS CASTAN 1 CURCI 15 PJANIC 17 13 BENATIA MAICON 26 DE SANCTIS PANCHINA 25 Rosati, 12 Lupatelli, 4 Roncaglia, 5 Compper, 8 Bakic, 23 Pasqual, 14 Mati Fernandez, 17 Joaquin, 30 Matos, 27 Wolski. ALLENATORE Montella BALLOTT. nessuno. SQUAL. nessuno DIFFIDATI Compper, Pizarro, Borja Valero. INDISP. Hegazi, Gomez, Rossi, Tomovic, Ambrosini, Aquilani, Rebic. PANCHINA 30 Kelava, 4 Naldo, 6 Bubnjic, 27 Widmer, 19 Douglas, 18 Jadson, 14 Mlinar, 20 Yebda, 32 Bruno Fernandes, 94 Zielinski, 17 Nico Lopez, 9 Muriel. ALL Guidolin. BALL. DomizziBubnjic 55-45%, Basta-Widmer 55-45. SQUAL. Allan (1), Pinzi (1). DIFFIDATI Heurtaux, Badu, Domizzi, Lazzari, Danilo, Pereyra. INDISPONIBILI Brkic, Neuton. PANCHINA 1 Rafael, 15 Colombo, 3 Uvini, 5 Britos, 85 Behrami, 20 Dzemaili, 22 Radosevic, 13 Bariti, 19 Pandev, 24 Insigne, 91 Zapata. ALL. Benitez. BALLOTTAGGI HasmikInsigne 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Albiol, Callejon, Pandev, Inler, Higuain, Jorginho. INDISP. Mesto, Zuniga, Reveillere PANCHINA 23 L. Gomis, 32 Berni, 2 Rodriguez, 5 Bovo, 29 Vesovic, 26 Pasquale, 27 Kurtic, 77 Tachtsidis, 7 El Kaddouri, 69 Meggiorini, 10 Barreto, 16 Larrondo. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI Basha-El Kaddouri 6040%. SQUALIFICATI Gillet (16/08/2014). DIFFIDATI Cerci, Glik, Immobile, Kurtic, Maksimovic e Padelli. INDISP. Gazzi. PANCHINA 22 Marchetti, 95 Strakosha, 2 Ciani, 27 Cana, 85 Novaretti, 23 Onazi, 17 Pereirinha, 6 Mauri, 21 Kakuta, 7 F.Anderson, 34 Perea. ALLENATORE Reja. BALLOTTAGGI Gonzalez-Onazi 60-40 %. SQUALIFICATI Biglia (1). DIFFIDATI Cavanda. INDISPONIBILI Alfaro, Ederson, Konko, Postiga. PANCHINA 37 Sportiello, 33 Yepes, 28 Brivio, 93 Nica, 5 Giorgi, 8 Migliaccio, 90 Kone, 23 Brienza, 44 Cazzola, 20 Estigarribia, 9 Bentancourt, 91 De Luca. ALLENATORE Colantuono. BALLOTTAGGI Del Grosso-Brivio 5545% Lucchini–Yepes 55-45%. SQUALIF. nessuno. DIFFIDATI Denis. INDISPONIBILI Bellini, Livaja, Baselli. PANCHINA 25 Agazzi, 18 Squizzi, 33 Rubin, 4 Dos Santos, 24 Mbaye, 6 Kupisz, 7 Lazarevic, 23 Guarente, 39 Stoian, 31 Pellissier, 10 Obinna. ALL. Corini. BALL. BentivoglioGuarente 55-45%, Paloschi-Obinna 6040%. SQUAL. Radovanovic (1), Frey (1). DIFFIDATI. Hetemaj, Dainelli, Cesar, Canini. INDISPONIB. Paredes, Dainelli. PANCHINA 1 Amelia, 59 Gabriel, 20 Abate, 81 Zaccardo, 26 Silvestre, 21 Constant, 16 Poli, 18 Montolivo, 4 Muntari, 8 Saponara, 11 Pazzini, 37 Petagna. ALL. Seedorf. BALL. Emanuelson-Abate 80-20%, KakàSaponara 60-40%. SQUAL. Bonera (1). DIFF. De Sciglio, Muntari, Poli. IND. El Shaarawy, Cristante, Birsa, Zapata, Honda. PANCHINA 32 Stojanovic, 16 Malagoli, 6 Sørensen, 22 Mantovani, 75 Crespo, 13 Laxalt, 11 Friberg, 20 Ibson, 88 Paponi. ALLENATORE Ballardini. BALLOTTAGGI Krhin-Friberg 70-30%. SQUALIFICATI Kone e Moscardelli (1). DIFFIDATI Krhin, Morleo, Perez. INDISPONIBILI Cech, Della Rocca, Pazienza, Acquafresca. PANCHINA 1 Lobont, 28 Skorupski, 33 Jedvaj, 20 Bastos, 46 Romagnoli, 2 Toloi, 11 Taddei, 44 Nainggolan, 8 Ljajic, 22 Destro, 94 F. Ricci, 97 Battaglia. ALLENATORE Garcia. BALLOTTAGGI Pjanic-Nainggolan 55-45%, TorosidisBastos 80-20%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Maicon, Pjanic, Florenzi. INDISPONIB. Balzaretti, Dodò. 1 1.45 1 1.80 1 1.95 1 1.65 1 3.75 X 4.00 2 7.50 X 3.35 2 4.65 X 3.50 2 3.75 X 3.50 2 5.50 X 3.35 2 2.00 PROSSIMO TURNO Venerdì 14 febbraio, ore 20.45 MILAN-BOLOGNA (3-3) Sabato 15 febbraio, ore 20.45 FIORENTINA-INTER (1-2) Domenica 16 febbraio, ore 15 CATANIA-LAZIO Ore 12.30 (1-3) ATALANTA-PARMA (3-4) CAGLIARI-LIVORNO (1-1) GENOA-UDINESE (0-1) JUVENTUS-CHIEVO (2-1) SASSUOLO-NAPOLI (1-1) ROMA-SAMPDORIA Ore 20.45 (2-0) Lunedì 17 febbraio, ore 20.45 VERONA-TORINO (2-2) LIVORNO GENOA (5-3-2) PARMA (3-4-3) CATANIA DOMANI h 15 ARB. Gervasoni (0-0) CECCHERINI CODA 2 17 23 85 7 EMERSON PICCINI CASTELLINI 24 BENASSI 10 LUCI 9 PAULINHO 19 GRECO 20 EMEGHARA 2 CASSANI 1 DA COSTA 29 6 PALETTA LUCARELLI GARGANO PAROLO 7 5 32 16 18 MARCHIONNI GOBBI BIABIANY 11 AMAURI 1 PERIN 14 RETI Rossi (5, Fiorentina). 12 RETI Berardi (5, Sassuolo). 11 RETI Tevez (1) e Vidal (2, Juventus); Immobile (Torino). 10 RETI Palacio (Inter); Higuain (4, Napoli); Cerci (5) e Toni (Verona). 9 RETI Denis (1, Atalanta); Gilardino (4, Genoa); Llorente (Juventus); Balotelli (2, Milan); Callejon (Napoli); Eder (3, Sampdoria). 8 RETI Paulinho (1 Livorno). 7 RETI Candreva (4, Lazio); Jorginho (Napoli; 7 con 5 rig. nel Verona); Cassano (Parma); Gabbiadini (Samp). DOMANI Ore 15 ARBITRO Roca (2-2) 83 MIRANTE ANTONELLI GILARDINO KONATE 13 11 77 MARCATORI DOMANI h 15 ARB. Giacomelli (0-0) 1 BARDI BERTOLACCI DE CEGLIE 29 27 91 3 MATUZALEM ANTONINI MARCHESE BURDISSO DE MAIO 15 8 4 Giuseppe Rossi, 27 anni (3-5-2) SAMPDORIA (4-2-3-1) VERONA (3-5-2) CAGLIARI (4-3-1-2) JUVENTUS 99 CASSANO 11 GABBIADINI 51 PINILLA LODI PERUZZI BIRAGHI 33 10 2 4 15 RINAUDO ALMIRON 3 SPOLLI 17 PALOMBO 14 OBIANG 10 KRSTICIC 21 SORIANO 23 EDER BARRIENTOS BERGESSIO 27 9 5 ROLIN 29 28 3 19 DE SILVESTRI GASTALDELLO COSTA REGINI 14 BELLUSCI 27 VECINO 9 SAU 7 COSSU 5 CONTI 20 EKDAL 29 13 15 24 MURRU ASTORI ROSSETTINI PERICO 25 AVRAMOV 21 ANDUJAR (4-3-3) INTER (3-5-2) SASSUOLO DOMANI Ore 15 ARB. Doveri (1-2) 1 RAFAEL MORAS AGOSTINI 29 18 25 33 MARQUES CACCIATORE 2 5 10 ROMULO DONATI HALLFREDSSON 15 ITURBE 9 TONI 21 GOMEZ LLORENTE 14 ASAMOAH 22 6 POGBA TEVEZ 10 PIRLO 21 3 19 CHIELLINI BONUCCI 1 DOMANI h 20.45 ARB. Peruzzo (7-0) 1 HANDANOVIC 35 ROLANDO 25 SAMUEL 4 CACERES 5 JUAN JESUS GUARIN HERNANES 35 13 17 88 55 D’AMBROSIO KUZMANOVIC NAGATOMO 8 22 PALACIO MILITO 83 FLORO FLORES LICHTSTEINER 26 23 VIDAL (3-5-2) (3-5-2) 25 BERARDI BRIGHI BIONDINI 3 16 45 22 87 LONGHI CHIBSAH ROSI 6 28 20 ARIAUDO CANNAVARO BIANCO 79 PEGOLO BUFFON PANCHINA 22 Anania, 37 Aldegani 27 Biagianti, 29 Borja, 14 Mosquera, 33 Valentini, 77 Rinaudo, 11 Mesbah, 21 Belfodil, 41 Duncan, 33 Valentini. ALL. Di Carlo. BALLOTTAGGI CodaRinaudo 70-30%, Piccini-Mesbah 6040%. SQUALIFICATI Mbaye (1). DIFFIDATI Emeghara, Luci, Paulinho. INDISPONIBILI Siligardi (25 giorni). PANCHINA 91 Bajza, 1 Pavarini, 35 Rossini, 19 Felipe, 3 Molinaro, 8 Galloppa, 23 Schelotto, 30 Acquah, 24 Munari, 26 Mauri, 10 Pozzi, 17 Palladino. ALL. Donadoni. BALLOTTAGGI Biabiany-Schelotto 55-45%, BiabianyAcquah 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Acquah, Pozzi. INDISPONIBILI Obi e Vergara. PANCHINA 30 Fiorillo, 13 Berardi, 4 Salamon, 6 M. Rodriguez, 44 Fornasier, 5 Renan, 15 Wszolek, 22 Bjarnason, 12 Sansone, 77 Sestu, 9 Okaka. ALLENATORE Mihajlovic. BALL. Costa-Salamon 60-40%. SQUALIFICATI Mustafi (1). DIFFIDATI Costa, Wszolek, Sestu. INDISPONIBILI Maxi Lopez, Mustafi. PANCHINA 12 Nicolas, 6 Albertazzi, 23 Gonzalez, 4 Pillud, 30 Donadel, 14 Cirigliano, 26 Sala, 7 Marquinho, 6 Martinho, 11 Jankovic, 8 Cacia. ALL. Mandorlini. BALL. AgostiniAlbertazzi 80-20%, Donati-Cirigliano 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Maietta, Romulo, Donadel, Iturbe, Toni. INDISPONIBILI Maietta. PANCHINA 30 Carrizo, 12 Castellazzi, 2 Jonathan, 6 Andreolli, 23 Ranocchia, 14 Campagnaro, 4 Zanetti, 10 Kovacic, 16 Mudingayi, 21 Taider, 9 Icardi, 20 Botta. ALL. Mazzarri. BALLOTT. Juan JesusCampagnaro 55-45%, D’AmbrosioJonathan 55-45, Kuzmanovic-Taider 55-45. SQUALIFIC. nessuno. DIFFID. Alvarez, Nagatomo, Taider. IND. Cambiasso, Alvarez PANCHINA 53 Bizzarri, 95 Albertoni, 90 Portanova, 20 Vrsaljko, 21 Motta, 69 Sturaro, 14 Cofie, 79 Cabral, 26 Centurion, 10 Sculli, 18 Fetfatzidis, 16 Calaiò. ALL. Gasperini. BALLOTTAGGI Konate-Fetfatzidis 60-40%, De MaioPortanova 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Antonelli, Bertolacci, Cofie. INDIS. Kucka, Gamberini, Donnarumma. PANCHINA 35 Ficara, 6 Legrottaglie, 22 Alvarez, 24 Gyomber, 33 Capuano, 13 Izco, 8 Plasil, 18 Monzon, 11 Leto, 19 Castro, 26 Keko, 35 Fedato. ALL. Maran. BALLOTTAGGI Biraghi-Alvarez 60-40%, Rinaudo-Izco 60-40% SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Castro, Biraghi, Legrottaglie. INDISPONIBILI Frison. PANCHINA 1 Silvestri, 34 Del Fabro, 3 Bastrini, 16 Eriksson, 22 Cabrera, 32 Adryan, 10 Ibraimi, 18 Nené. ALLENATORE Lopez. BALLOTTAGGI Vecino-Eriksson 6040%; Pinilla–Nenè 70-30%; SQUALIFICATI Dessena (1). DIFFIDATI Pisano. INDISPONIBILI Pisano, Ibarbo. PANCHINA 1 Buffon, 34 Rubinho, 15 Barzagli, 5 Ogbonna, 13 Peluso, 33 Isla, 8 Marchisio, 7 Pepe, 20 Padoin, 10 Giovinco, 18 Osvaldo, 9 Vucinic. ALLENATORE Conte. BALLOTTAGGI Pirlo-Marchisio 60-40%. CareresBarzagli 65-35%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Tevez, Vidal e Pogba. INDISPONIBILI nessuno. PANCHINA 1 Pomini, 99 Polito, 2 Pucino, 21 Manfredini, 24 Gazzola, 7 Missiroli, 8 Marrone, 86 Ziegler, 10 Zaza, 70 Farias, 17 Sansone, 9 Floccari. ALL. Malesani. BALL. Floro Flores-Floccari 55-45%, Bianco-Manfredini 60-40%. SQUAL. Mendes (1). DIFF. Biondini, Manfredini, Pegolo, Rosi. IND. Masucci, Terranova, Acerbi, Alexe, Magnanelli, Antei. 1 2.40 1 1.57 1 2.10 1 8.50 1 1.35 X 3.10 2 3.00 X 3.75 2 6.00 X 3.15 2 3.60 X 4.25 2 1.40 X 4.50 2 9.00 22 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 FEBBRAIO 2014 IL CALCIO CHE la scheda A CURA DI MARCO IARIA Dal 1992 è il direttore sportivo del Chievo. Il suo nome è legato indissolubilmente al miracolo della squadra di un quartiere di Verona partita dalla C1 e capace di rivaleggiare con le big della Serie A, ma ora invischiata nella lotta per non retrocedere. Ecco Giovanni Sartori, intervistato dai tifosi. GIOVANNI SARTORI 56 ANNI D.S. CHIEVO Nato a Lodi il 31 marzo 1957, ha fatto il calciatore negli anni Settanta e Ottanta vestendo pure la maglia del Milan e vincendo lo scudetto 1979. Chiude la carriera al Chievo, dove diventa vice allenatore e, poi, direttore sportivo. Perché si sono preferiti prestiti “secchi” ad acquisti in questa sessione di mercato? (da Amedeo) «Come strategia societaria preferiamo il prestito di giocatori per poter avere il tempo di valutarli un anno e poi eventualmente riscattarli. Quando siamo fortemente convinti cerchiamo di acquisire almeno la comproprietà. È normale anche che il nostro mercato è condizionato dal budget». IL MIRACOLO Nel 1992 il neo presidente Luca Campedelli si fa affiancare proprio da Sartori. Inizia così il connubio che porta il Chievo dalla C1 alla A. Il d.s., con un budget limitato, si rende protagonista di una serie di colpi di mercato, da Corradi a Perrotta. È il Chievo dei miracoli che raggiunge l’apice con Delneri in panchina con il quinto posto nel massimo campionato nel 2001-02. Il Chievo scende in B nel 2007 e risale subito senza però ripetere gli exploit del passato. Squadre come il Sassuolo si sono rinforzate molto bene. Visto che hanno preso un Paolo Cannavaro che anche se non più giovane è dotato di buona esperienza, come mai il Chievo Si era pensato a Cannavaro ma niente accordo Miccoli? Abbiamo già Pellissier SUL MERCATO DI GENNAIO CANNAVARO CI INTERESSAVA non ha pensato di prenderlo? E non avrebbe fatto comodo un giocatore come Miccoli almeno fino a giugno? (da Fabio Dionisi) «Abbiamo pensato anche a Cannavaro. Dico di più: abbiamo anche parlato con il suo procuratore ma non c’erano i presupposti economici per poterlo portare al Chievo. Un giocatore come Miccoli noi ce l’abbiamo già in casa ed è Sergio Pellissier». Considero positivamente le operazioni di mercato di gennaio ma qualche perplessità sullo scambio dei portieri con il Cagliari mi è rimasta. Perché è stato concesso al Cagliari il diritto di riscatto di Silvestri visto che si sapeva già che Agazzi a giugno sarebbe passato a Milan? (da Duca56) «L’acquisto di Agazzi ha avuto la logica di cercare di rinforzarsi nel settore portieri, fermo restando che qualora Silvestri dovesse essere riscattato dal Cagliari, dietro abbiamo giovani portieri altrettanto bravi come Seculin, Viotti e Provedel». Vorrei avere notizie sul caso Berisha. Non aveva firmato contratto con il Chievo da gennaio 2014? Non ci sono state conseguenze a seguito del tesseramento con la Lazio? (da truefly1970) «Berisha effettivamente aveva firmato un contratto con noi a decorrere da gennaio 2014, dopo è successo tutto quello che ormai tutti sanno ed è andato alla Lazio. L’analisi di quanto è successo sta andando avanti nelle sedi opportune». Vorrei sapere se Agazzi ha firmato solo per 6 mesi e se Dramé rinnoverà o andrà in scadenza. (da manuel.peron.7) «Agazzi ha firmato per 6 mesi e quest’estate sarà libero di andare dove riterrà più opportuno. Dramé è in scadenza, siamo in trattativa per cercare di rinnovare e speriamo di tenerlo con noi». «In A è difficile lanciare i giovani Il Chievo ci prova» Il d.s. Sartori: «Quest’anno non sta andando come speravamo. In giro abbiamo tanti talenti» SU WWW.GAZZETTA.IT Fate le domande al n.1 della Samp Edoardo Garrone La prossima settimana tocca a Edoardo Garrone, presidente della Sampdoria, essere intervistato dai tifosi nell’ambito dell’iniziativa «Il calcio che vogliamo». Domande sulla gestione societaria della Samp ma anche sul calcio italiano. Potete scriverle entrando nella community della Sampdoria sul sito della Gazzetta: http://gazzaspace.gazzetta.it/ community/group/details-2249-Sampdoria.action. L’intervista al n.1 blucerchiato verrà pubblicata sabato prossimo sulla Gazzetta. Nell’ultimo anno qualcosa non è andato nel verso giusto: mi riferisco al fatto che calciatori come Lazarevic e Acosty non siano stati mai impiegati da Sannino, e anche ora con Corini non trovino la possibilità di giocare. (da Simone e da cardi.chievo) «In effetti noi quest’anno abbiamo puntato su tanti giovani ma l’approccio alla Serie A non è stato così facile come tutti noi ci aspettavamo e alla fine, come succede spesso in Italia, la necessità di dover mantenere la categoria ti porta a puntare a giocatori esperti». Visto che la Primavera di quest’anno è ottima, vedremo qualche elemento stabilmente in prima squadra in un futuro prossimo? Non converrebbe cercare di costruirseli in casa i buoni giocatori anziché comprarli? (da md68) «Certo che è molto più conveniente costruirseli in casa. È quello che il Chievo cerca di fare, ma non è facile perché statisticamente pochissimi ragazzi da un settore giovanile arrivano alla Che cosa capiterebbe a una società in crisi e con pochi soldi come il Chievo se malauguratamente dovesse retrocedere? (da Clivense91) «Non è detto che la retrocessione sarebbe sinonimo di fine ma sicuramente creerebbe difficoltà perché soprattutto per le società piccole la retrocessione è una disgrazia economica. Il paracadute sarebbe una linfa per poter provare a risalire subito in serie A come abbiamo fatto nel 2007». Vista la soffocante vicinanza dell’Hellas Verona, non sarebbe il caso di separare nettamente le due realtà, anche cambiando i colori societari? (da AmeliePoulain) «Dalla fine degli anni Cinquanta i nostri colo- « Perrotta, Corradi, Legrottaglie e Marazzina le mie migliori operazioni SUL CHIEVO DEI MIRACOLI I COLPI DI MERCATO ri sono questi. Si tratta di tre quarti della storia del Chievo. Ritengo corretto proseguire con questi colori, sempre cercando di consolidare la nostra immagine e identità». C’è qualche speranza di vedere giocare in prima squadra qualche giocatore della primavera come Da Silva? (da Matteo) «A parte Da Silva ci sono anche Djiby e Sowe, che stanno giocando nella Juve Stabia, Farias al Sassuolo, Manfrin a Modena, Bellomo appena passato allo Spezia, Sbaffo alla Reggina e Cisotti nel Latina. Speriamo di vederli tutti presto protagonisti con la maglia del Chievo». Quale pensa sia stata la sua migliore operazione di mercato sia in entrata che in uscita? (da Matteo) «Le migliori operazioni di mercato sia in entrata che in uscita sono tutte legate al Chievo allenato da Delneri nel primo anno di Perrotta, Corradi, Legrottaglie, Marazzina: quello è stato il momento migliore per la valorizzazione dei nostri giocatori». Quali sono le competenze e i percorsi professionali tipici della carriera di un d.s.? È strettamente necessario aver avuto una carriera sportiva per poi accedere a ruoli dirigenziali? (da Mvb) «Non è strettamente necessario anche se avere avuto un passato nel mondo del calcio ti aiuta a capire meglio le situazioni, ad avere un buon rapporto con i giocatori, con gli allenatori, i procuratori e in generale con tutto il sistema calcio. Le competenze di un direttore dipendono da come è strutturata una società. In linea di massima nelle grandi società ci sono vari settori: amministrativo, gestionale, di segreteria. Il direttore sportivo ha principalmente competenze sull’area tecnica». © RIPRODUZIONE RISERVATA Le dirette Sky dei Giochi Olimpici Sochi 2014 con la qualità della reteTIM. Dal Super-G al Super-4G. POWERED BY 4G LTE « prima squadra in A. Il campionato di A è difficilissimo e spesso esclude quasi automaticamente il lancio di giovani. Si punta sempre sul giocatore pronto per arrivare al raggiungimento di squadra. Comunque il nostro obiettivo è lanciare più che qualche Primavera – dove il salto di età è notevole – quei giovani giocatori che da fuori hanno già maturato uno o due campionati di B». SABATO 8 FEBBRAIO 2014 milanInter meno male che non ha a disposizione Honda, E altrimenti Seedorf avrebbe avuto la forte tentazione di schierare stasera a Napoli un Milan di trequartisti. Buono, anzi ottimo, quando in possesso di palla. Ma quando ce l’hanno gli avversari? Eh sì la rivoluzione di gioco e di mentalità portata dal giovane tecnico olandese contiene parecchi «ma». E’ comunque un segnale di carattere: voglio costruire il mio ciclo con l’idea fissa di produrre spettacolo e gol. Ci vorrebbero undici campioni, però: arriveranno? Al San Paolo daremo un’occhiata più approfondita sulle condizioni di efficienza atletica di Essien, che campione lo è (basta rivedere il suo l’EDITORIALE curriculum) e capiremo qualcosina di più su Taarabt, che sarà bravissimo come garantiscono gli addetti ai lavori ma necessita di un periodo di ambientamento durante il quale sarà per forza catalogato fra gli oggetti misteriosi. Nel frattempo bisogna annotare, dolenti, lo stato di difficoltà in cui si ritrova Montolivo, un azzurro sicuro del Mondiale, che fra Essien e De Jong rischia di vedere poco il campo: nel modulo Seedorf c’è posto per due mediani. E allora il «Monto» dovrebbe trasformarsi in trequartista (un altro...) per stare dietro a Balotelli, il che non è esattamente il suo mestiere, ma un adattamento. Al quale stasera l’allenatore potrebbe ricorrere laVignetta I GIOCHI DI PUTIN L’OLIMPIADE DI TUTTI se Kakà (recuperato in extremis) non dovesse superare l’ultimo provino. Prandelli cosa ne pensa? Anche Mazzarri sta preparando per domani sera grandi novità, ma col Sassuolo in casa rischia assai meno di quello spericolato di un Seedorf. Hernanes, Botta, D’Ambrosio: l’Inter pensa di aver fatto il possibile per garantirsi l’Europa... C’è fame di ripresa sulle due sponde del Naviglio. Nerazzurri e rossoneri ripartono dai rinforzi invernali per invertire una stagione fin qui assai deludente. Le tifoserie fremono, molti giocatori rischiano forte: andiamo a vedere cosa viene fuori da questa prima tappa del nuovo corso milanese. Palazzo di vetro di RUGGIERO PALOMBO Malagò vs Barelli e pareri pro-veritate: uno tira l’altro... TwitTwit IL CINGUETTIO DEL GIORNO giuri (in apertura, il quinto cerchio luminoso non si materializza), ha inaugurato ieri l’avventura di Sochi 2014. Finalmente - a Dio piacendo - da oggi si parlerà anche di gare e di atleti, di trionfi e di emozioni. Perché sinora di questa ventiduesima Olimpiade della neve si è discusso all’infinito per motivi talvolta nobilissimi, altre volte inconfessabili, ma tutti distanti anni luce dallo sport e dai suoi valori. Non è la prima volta che la politica turba la quiete olimpica, e non sarà l’ultima. Solo gli ingenui possono pensare che i Giochi si iscrivano nello spazio onirico dell’armonia universale. Ogni due anni, estate e inverno, raccontano il nostro tempo e le sue contraddizioni diventando un capitolo spesso fondamentale della grande Storia. Ma conviene a tutti preservarne lo spirito perché è dono, magia, simbolo, speranza, patrimonio al di sopra delle parti, e funziona proprio nelle relazioni tra i popoli più di mille risoluzioni dell’Onu. Per questo non siamo tra coloro che augurano a Vladimir Putin di perdere la sua scommessa planetaria. Anzi la Gazzetta confida che questa bizzarra Olimpiade invernale tra mare e terra costata uno sproposito - tra i 40 e i 50 miliardi di euro, più di Pechino, il doppio di Londra - si concluda in modo spettacolare e senza incidenti com’è cominciata. Al di là di un certo disfattismo di maniera che ha preso di mira rubinetti, sanitari, tendaggi e stanze d’albergo, occorre ammettere che la macchina organizzativa funziona bene. Stadi e piste impeccabili, collegamenti puntuali, un apparato di sicurezza insospettabilmente lieve e cortese nonostante la sua enormità. Ciò detto non si può tacere ciò che sta dietro al palcoscenico scintillante e ai fuochi artificiali dello stadio Fisht. Un groviglio inestricabile di affari, corruzione e volontà di potenza che trova in Putin il regista e l’interprete perfetto. In sintesi, cominciando da Sochi: è davvero un bel posto, una sorta di Montecarlo sul Mar Nero. Gli stanziamenti per i Giochi hanno prodotto una spettacolare speculazione edilizia ad uso dello zar, che già ci veniva in vacanza (come Stalin del resto), e dei suoi sodali, testimoniata dai molti cantieri ancora aperti e da alcuni vistosi disastri ambientali. Sochi è un diamante ma anche una spina piantata nel cuore del Caucaso. Una volta, la zo- na era abitata dagli adighi, meglio noti come circassi, uomini e donne di mitica bellezza sgomberati e sterminati nell’Ottocento dagli eserciti di Mosca. La loro vicenda è un affluente, e non secondario, di un fiume di sangue che bagna da secoli la regione. Dagli zar all’Unione Sovietica sino alla Russia attuale, la «pacificazione» dei popoli del Caucaso ha generato rivolte, lutti infiniti e rigurgiti brutali di terrorismo di cui gli estremisti ceceni sono solo gli attori più recenti. Nel Caucaso si incrociano Oriente ed Occidente, le rotte del petrolio e quelle delle armi. E proprio lì il nuovo sovrano del Cremlino ha organizzato la sua apoteosi. L’equivalente della foto di un cacciatore che calca lo stivale sulla testa della preda. Immagine recapitata al mondo insieme ad alcune odiose leggi omofobe e liberticide per testimoniare che nel Putin dei primi anni, dialogante almeno in politica estera, come in una matrioska ce n’era un altro deciso a riaffermare la potenza e l’alterità della grande madre Russia. Proprio sulla questione dell’omofobia e delle libertà d’espressione si sono concentrate le polemiche degli ultimi mesi. Sacrosanto ma riduttivo. La discriminazione di genere, anche nello sport, è un problema cruciale e va debellato: il nostro prossimo Candido Cannavò Day sarà dedicato proprio ad una campagna contro l’omofobia nello sport. Ma ravvisiamo una certa frettolosa ipocrisia nella condanna universale della nuova morale putiniana. All’Occidente, sfilare in divisa arcobaleno costa meno che esprimersi sui genocidi caucasici. Letta, si è detto, avrebbe fatto meglio a restare a casa come Obama e la Merkel. Non sono d’accordo: il presidente del consiglio dev’essere vicino allo sport italiano e ai suoi ideali, e non è un peccato se nel frattempo getta le basi per la candidatura di Roma 2024. Non è certo la sua presenza che aggiungerà o toglierà nulla al malfermo monumento che Putin ha eretto a se stesso sulle rive del Mar Nero. Per fortuna, già da oggi potremo occuparci di sport con una superba squadra di inviati, molte pagine speciali e un’ampia copertura web. Ci sono subito Zoeggeler e Fischnaller da seguire, un vertiginoso tuffo a 150 all’ora nel colatoio ghiacciato dello slittino. Domani mattina appuntamento con Innerhofer e gli altri di Italjet sulla stupenda pista della discesa. Poi la Kostner, la Fontana, Pittin e tutti gli altri azzurri che, dal fondo allo snowboard, onoreranno l’ovazione con cui il pubblico di Sochi li ha accolti. Da novant’anni, lo spirito universale dei Giochi sulla neve non cancella ma rende più lievi le umane controversie regalandoci passione e vittorie indimenticabili. Speriamo sia così anche stavolta. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA DI VALERIO MARINI ice Malagò che «se uno è D sereno e ha fatto tutto per bene, non vedo perché debba na cerimonia fastosa, colossale esibizione U son et lumière di potenza geopolitica con qualche vena pacchiana e un intoppo da scon- 23 SCOCCA L’ORA DEI NUOVI ARRIVATI SEEDORF E MAZZARRI PER RIPARTIRE di NICOLA CECERE di ANDREA MONTI LA GAZZETTA DELLO SPORT SALVATORE SANZO Campione di scherma: ritirato @Sochi2014: ci siamo quasi! In bocca al lupo ai nostri toscani in gara (e non solo) #Sochi @Olympics @sanzo_toti MARIA SHARAPOVA Campionessa di tennis Incredibile atmosfera per l’#OpeningCeremony. Abbiamo aspettato molti anni per questo momento # Sochi2014 @MariaSharapova ALDO MONTANO Olimpionico di scherma Apertura Giochi Olimpici Sochi2014! In bocca al lupo a tutti gli atleti italiani!!Tutti in piedi a tifare ITALIA @aldomontano0586 MAURO BERRUTO C.t. della nazione di pallavolo Sochi 2014.La parte artistica con S.Basilio ha più colori della divisa della Germania e del google doodle di oggi! @mauroberruto MAURIZIO FELUGO Azzurro di pallanuoto Inizia Sochi2014 e non posso non pensare a london2012. @MaurizioFelugo reagire sopra le righe». Dimenticando che il Paolo Barelli cui allude, che mostra «sorpresa e incredulità» e dà mandato ai suoi legali di tutelare l’immagine della Federnuoto, viene accusato nientemeno che di truffa aggravata. Non da figure terze, ma dallo stesso Coni che Malagò presiede. Dice ancora Malagò che «il nostro è un Paese strano: molti si lamentano del fatto che uno non esercita il proprio ruolo, poi quando lo fa a qualcuno non va bene lo stesso». E qui allude a se stesso e il ragionamento, tra pareri pro-veritate e atti dovuti, non fa una piega. E tuttavia, viene da domandarsi perché tutta questa fretta, questi pareri e questa necessità stavolta di andare diritti alla Procura della Repubblica. Per la federazione italiana sport equestri, che ha un buco di bilancio stimato tra i sei e i sette milioni di euro attribuito per larghissima parte all’ex presidente Paulgross non è successo altrettanto, niente pareri limitandosi il Coni al commissariamento post elezione della Dallari. Nemmeno quello, all’Hockey e Pattinaggio, dove il presidente Aracu è stato condannato in primo grado a 4 anni per concussione relativa alla Sanitopoli abruzzese e dove qualche pasticcetto contabile investe pure la federazione. Due pesi e due misure? Malagò dice di no e, anche se dubitare è lecito, merita di essere creduto. Al pari di Petrucci e Pagnozzi, gli allora vertici di Coni Servizi che curarono nell’aprile 2013 la transazione da 1,5 milioni di euro con la Federnuoto, e che affermano di ignorare l’esistenza di quei 2,1 milioni che almeno in parte per gli stessi capitoli di spesa (piscina olimpica del Foro e dintorni) Barelli aveva in precedenza incassato dal Mef. E merita di essere creduto infine lo stesso Barelli, che conferma come su quel tavolo non si parlò mai di quei soldi, che erano però presenti nei bilanci federnuoto degli anni precedenti, voce «contributi statali». Bastava trovarli. Breve riassunto: si chiama legge-mancia quella che nel marzo 2005 distribuisce per gli anni a venire a destra e a manca (più a destra che a manca) un bel po’ di quattrini. 200 milioni di euro, 2,1 dei quali se li cucca Barelli, che a quei tempi (e lo sarà per cinque anni) è vicecapogruppo di Forza Italia al Senato. Nella successiva estate Roma ottiene i Mondiali di nuoto 2009, Barelli e Malagò, che presiede comitato promotore e poi organizzatore, festeggiano insieme prima di vivere i successivi quattro anni da separati in casa. Sono le stagioni in cui quei 2,1 milioni di euro, insieme a tanti altri quattrini, non ultimi quelli per una faraonica cerimonia di inaugurazione, vengono spesi nel nome di Roma 2009. Un’avventura Comune-Federnuoto-Comitato che finirà con molti onori e l’onere di un disavanzo di circa 10 milioni di euro, e non c’entrano le centinaia di milioni buttati per il celebre e mai completato impianto di Tor Vergata con le vele di Calatrava care a Veltroni e le decine di milioni dilapidati per più o meno improbabili piscine collaterali dalla Grandi Eventi di Bertolaso, Anemone e Balducci, ora a processo. Questo è il contesto. Più che sulla relazione Befera, che sottolinea come i conti della Federnuoto sono in ordine ma c’è l’anomalia di quelle spese che riappaiono sul tavolo della transazione a distanza di anni, tutto si muove sul parere proveritate (la storia del Coni ne è piena, dai tempi di Onesti e Gattai) dell’avvocato Tognozzi. E’ lui, e per ora soltanto lui, che ci vede dentro l’ipotesi di truffa aggravata, da cui il passaggio delle carte (atto dovuto, naturalmente) alla Procura di Roma che ieri ha aperto un fascicolo «contro ignoti», nelle mani del sostituto procuratore Roberto Felici (quello del processo Grandi Eventi). Ma si sa come vanno certe cose: un parere pro-veritate tira l’altro e a quanto è dato sapere Barelli sta per schierare l’artiglieria pesante... «I panni più o meno sporchi si lavano in famiglia mai in piscina». Questa battuta cliccata sul nostro cellulare non è di uno degli avversari (pochi) che Malagò ha attualmente in Consiglio Nazionale. Ma proviene da uno dei suoi (tanti) convinti sostenitori e riassume il disagio con cui una buona parte del mondo dello sport italiano e dello stesso Foro Italico vive questa vicenda. Al termine della quale, truffa o non truffa, qualcuno finirà col farsi male. Un vero peccato. Anche perché, non trattandosi di soldi «spariti», Malagò e Coni Servizi, che hanno i cordoni della borsa, avevano ben altre e meno aggressive strade per farsi restituire l’eventuale maltolto. © RIPRODUZIONE RISERVATA 24 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 FEBBRAIO 2014 SABATO 8 FEBBRAIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 25 MONDO La sfida di Hazard «Diventerò come Messi e Ronaldo» Il belga del Chelsea è il miglior interprete del calcio di Mourinho: «Lui mi ha trasformato» Nella sfida ad alto contenuto stellare di lunedì scorso sul campo del Manchester City, Hazard ha brillato più di tutti e il giorno dopo i 9 in pagella raccolti su giornali importanti come Guardian e Times sono stati un tributo doveroso all’uomo che non ha deciso la gara – merito ricaduto sulle spalle di Ivanovic -, ma che ne ha condizionato gli umori, contribuendo non poco a fiaccare il morale del City delle belle gioie. Chiave di volta L’inafferrabilità di Hazard è stata una delle chiavi del successo del Chelsea. Zabaleta sulla sua corsia e Kolarov sul versante opposto, quando il belga ha cambiato fascia, sono stati annichiliti dal talento di questo ragazzo capace di dribblare alla velocità del vento. Il fisico non proprio da Superman, che lo rende più simile a Messi che a Cristiano Ronaldo, lo rende più stabile di quanto si creda. Abbatterlo non è facile. Bisogna picchiare duro e, soprattutto, rubargli il tempo. Se proprio volessimo accettare la provocazione della sua frase di ieri, Hazard è un Messi che gioca alla Cristiano Ronaldo. È un piccoletto capace di raggiungere picchi di sprint notevoli e, soprattutto, molto acrobatico. Gioca come Cristiano Ronaldo nella spinta iniziale. Assomiglia al porto- 9 Reti in Premier Hazard, con nove reti all’attivo, è il miglior marcatore stagionale del Chelsea Eden Hazard, 23 anni, centrocampista belga del Chelsea: ha all’attivo 55 presenze e 18 reti nei Blues LAPRESSE DAL NOSTRO CORRISPONDENTE STEFANO BOLDRINI LONDRA Voglio diventare come Messi o Cristiano Ronaldo. Un comune mortale o un giocatore normale sarebbe considerato uno squilibrato di fronte ad un proclama del genere, ma nel caso di Eden Hazard, il talento belga del Chelsea, la frase merita un minimo di attenzione. È uno dei pochi calciatori al mondo che può porsi un obiettivo simile, o almeno tentare l’impresa. Hazard questo ha detto ieri e su questo oggi, con il venticinquesimo turno di Premier, dobbiamo confrontarci. Simbolo Hazard è uno dei simboli del Chelsea mourinhiano. È sicuramente il mi- gliore dei Blues per classe pura, rendimento, dedizione alla causa. Dopo un iniziale impatto forte con l’allenatore portoghese, è diventato l’interprete principe della seconda avventura londinese di Mou. I 9 gol in Premier, capocannoniere dei Blues, certificano un non comune senso pratico. Ma quello che più conta, per le fortune del Chelsea, è la sua assoluta rilevanza nello svolgimento del gioco. Hazard è l’uomo che sconvolge il copione. È quello che rompe gli equilibri in campo perché il binomio dribbling-velocità spacca le difese avversarie. È l’alter ego londinese di un giocatore celebrato in questi giorni sulla piazza romana, l’ivoriano Gervinho, che proprio nella capitale britannica non ha avuto fortuna. PREMIER 25a GIORNATA Liverpool-Arsenal sfida al vertice in tv Il City va a Norwich Oggi Liverpool-Arsenal (Tv: Fox Sports, ore 13.45); Aston Villa-West Ham; Chelsea-Newcastle; Crystal Palace-Wba; Norwich-Man City; Southampton-Stoke City; Sunderland-Hull; SwanseaCardiff. Domani TottenhamEverton; Man Utd-Fulham. CLASS. Arsenal 55; Man City, Chelsea 53; Liverpool 47; Everton 45; Tottenham 44; Manchester United 40; Newcastle 37; Southamp. 35; Aston Villa 27; Stoke City 25; Swansea 24; Norwich 24; Sunderland 24; Hull 24; West Brom.23; Crystal Pal. 23; West Ham 22; Cardiff 21; Fulham 19 ghese anche quando si accentra e prova il tiro di potenza. All’interno dell’area, quando invece cerca la giocata di fino prima di piazzare la botta, allora ricorda Messi. Uno così fa molto comodo a Mourinho. Lo Special One, o Number One, ha capito sin dal primo allenamento che Hazard avrebbe potuto essere l’uomo del destino. Lo ha messo alla frusta e il belga all’inizio è rimasto quasi spaventato dal sistema mourinhiano. Quando però i due hanno cominciato a capirsi, il belga è diventato quello che Mou pensava: il talento che può tenere il Chelsea in corsa su vari fronti. «Mourinho mi ha trasformato. Con lui so di poter raggiungere i traguardi più importanti», ha detto il centrocampista. Manaus, muore un altro operaio nello stadio del debutto azzurro MAURICIO CANNONE RIO DE JANEIRO Nuova tragedia nella costruzione dell’Arena Amazonia di Manaus, lo stadio dove il 14 giugno si giocherà Italia-Inghilterra, prima partita degli Azzurri al Mondiale brasiliano. Ieri mattina l’operaio portoghese Antonio José Pita Martins, 55 anni, stava smontando una gru quando è stato colpito alla testa da un oggetto metal- lico. L’operaio è stato portato al pronto soccorso e da lì trasferito in ospedale, dove è stato operato. L’uomo però non è sopravvissuto all’intervento, che si è reso necessario per il trauma cranico aggravato da molteplici lesioni al torace. Sciopero Secondo l’Andrade Gutierrez, azienda responsabile della costruzione dello stadio, l’equipaggiamento col quale lavorava l’operaio non veniva utilizzato dall’11 gennaio. Martins, invece, era impiegato della Martefer, azienda incaricata di montare le strutture metalliche della facciata e della copertura della nuova arena. La tragedia non interrompe i lavori all’Arena Amazonia (che, secondo gli organizzatori del Mondiale bra- LIGA 23° TURNO S IN CAMPO Ieri EspanyolGranada 1-0 Oggi Valencia-Betis; Rayo V.-Malaga; R.MadridVillarreal; AlmeriaAtl.Madrid Domani Osasuna-Getafe; Valladolid-Elche; R.SociedadLevante; SivigliaBarcellona Lunedì Celta VigoAth.Bilbao S CLASSIFICA Atl.Madrid 57; Barcellona, R.Madrid 54; Ath.Bilbao 43; Villarreal 40; Real Sociedad 36; Siviglia 31; Espanyol 29*; Valencia, Levante 28; Getafe, Celta 25; Granada*, Malaga, Elche 24; Almeria, Osasuna 22; Valladolid 20; Rayo Vallecano 17; Betis 14 (*una gara in più) SPAGNA DOPO IL K.O. IN COPPA L’Atletico vuole girare pagina: oggi c’è l’Almeria Il Real senza lo squalificato Ronaldo ospita il Villarreal Domani c’è Barça-Siviglia DAL NOSTRO CORRISPONDENTE FILIPPO MARIA RICCI @filippomricci MADRID Ripartire. Ricomporsi. Reagire. Dopo la scoppola rimediata mercoledì al Bernabeu l’Atletico Madrid ha fretta di girare pagina, scordare il recente passato e guardare al futuro. La Copa del Rey sembra andata, restano Liga e Champions, in avvicinamento. Stasera la squadra di Simeone difende i 3 punti di vantaggio che ha in campionato su Real e Barça ad Almeria, squadra che ha perso 5 delle ultime 6 partite. Poi martedì ci sarà il derby di ritorno, da giocare senza lo squalificato Diego Costa, però per il Cholo l’attenzione è tutta sulla trasferta in Andalusia. Critiche fondate «Ci sta che dopo una sconfitta arrivino le critiche – ha detto ieri Simeone – ma ricordiamo che questa è una squadra che non perdeva da 23 partite. Cosa che da un lato ci rende felici perché testimonia la nostra grande crescita e dall’altro ci ricorda che non possiamo abbassare la guardia, perché siamo osservati nel migliori dei modi». Il Cholo è stato criticato per aver schierato al Bernabeu Koke accanto a Gabi in un «doble pivote» con più qualità e meno ermetismo e per aver gettato subito nella mischia Diego, appena sbarcato dalla Germania e con pochi minuti giocati coi compagni. Però l’idea dell’argentino era chiara, e aveva il suo perché: sovrappopolare il centrocampo per mandare in tilt la trojka Modric-Alonso-Di Maria, considerata più di governo che di lotta e invece scopertasi solidale, operaia e battagliera. Sempre i soliti A preoccupare l’Atletico però più del 3-0 sofferto al Bernabeu dovrebbero essere i numeri: nella classifica dei giocatori con più minuti giocati in questa stagione i primi 5 sono tutto biancorossi, e 8 dei primi 13. Per questo Simeone ha insistito tanto per avere Diego e insiste tanto sul paragone con Barça e Real, che grazie a budget molto superiori a quello dell’Atletico confezionano rose più ampie a livello qualitativo. Ronaldo out Prima dei Colchoneros gioca il Madrid in casa col Villarreal che all’andata al Madrigal lo ha fermato sul 2-2. Non ci sarà Ronaldo: ieri la commissione arbitri ha confermato le 3 giornate di squalifica al portoghese, e poi ha mandato «in ghiacciaia» l’arbitro che lo ha espulso, Ayza Gamez, per un mese. Incongruenza che alla Casa Blanca hanno sottolineato e criticato. In compenso dovrebbe tornare Bale convocato e teoricamente titolare. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA TRAGEDIA FINO A OGGI SEI PERSONE HANNO PERSO LA VITA NEI CANTIERI DEL MONDIALE BRASILIANO All’Arena Amazonas si continua a costruire: lavoratori in sciopero lunedì 4 © RIPRODUZIONE RISERVATA Taccuino GERMANIA Vince il Leverkusen Nell’anticipo della 20a giornata Borussia Mo.-Bayer Leverkusen 0-1. Oggi il Bayern capolista va a Norimberga. Classifica (prime posizioni): Bayern 53; Bayer 43; Borussia Do. 36; Schalke 34. FRANCIA Pari per il St. Etienne Tolosa-Saint Etienne 0-0 nell’anticipo della 24a giornata. Domani il big match Monaco-Psg. Classifica (prime posizioni): Psg 54, Monaco 49, Saint Etienne e Lilla 41. FIFA Tragedie e intoppi Tre morti in incidenti sul lavoro a Manaus, due a San Paolo, uno a Brasília. Fino a oggi sono sei i decessi collegati ai lavori per la costruzione degli impianti del Mondiale (sette se ci si aggiunge un operaio stroncato da un Blatter si ricandida? Joseph Blatter, presidente della Fifa, è pronto a presentarsi per ottenere il quinto mandato alla guida della federcalcio mondiale alle elezioni del 2015. «Se mi chiedessero di ricandidarmi, non direi di no» ha detto ieri. 26 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 FEBBRAIO 2014 SERIE B L’INTERVISTA «Sono Lafferty, chiamatemi Dylan gol» L’attaccante del Palermo, sosia dell’eroe dei fumetti, col Padova cerca la terza rete di fila Palermo è in testa». FABRIZIO VITALE PALERMO Ha il volto di Dylan Dog, la tempra di Braveheart, la resistenza di Highlander. Perché ad Empoli di attaccanti ne era rimasto soltanto uno e Kyle Lafferty si è preso sulle spalle un intero reparto mettendo a segno il gol del momentaneo vantaggio. Gli appellativi per il nordirlandese si sprecano, la somiglianza con l’indagatore dell’incubo, però, è stata certificata dalla Sergio Bonelli Editore con un disegno che lo raffigura insieme al personaggio di Tiziano Sclavi. Da qui il passaggio a Dylan gol è stato semplice. «Mi piace anche Braveheart – ammette Lafferty – quando c’è da lottare, come a Empoli dopo l’infortunio di Hernandez, non mi tiro indietro. Peccato che quel gol non sia servito a vincere, però abbiamo dimostrato perché il Si diceva che non fosse un bomber di razza e che lavorasse molto per la squadra. Invece è già arrivato a quota 7. S Kyle Lafferty, 26 anni e la vignetta della Bonelli editore LIVERANI «E’ vero che gioco molto per i compagni, ma i gol in carriera li ho fatti. Sono in una squadra forte e non ho voglia di fermarmi». Punta al suo record di 11 reti stabilito con i Rangers Glasgow? «Certo, sarebbe grave se con un girone a disposizione non riuscissi a segnare 4 gol. Anzi, vorrei superarlo». portarmi a Palermo per salvare la squadra, già allora Gattuso mi disse di andare perché la Serie A è il top e mi avrebbe completato, poi però è saltato tutto. Il Palermo è stato uno dei migliori club nella Serie A degli ultimi anni. La stima di Zamparini e l’arrivo di Rino mi hanno convinto a scendere di categoria. Dovevo salvare il Palermo, adesso lo riporto dove merita». chesomiglianza A gennaio il Livorno l’avrebbe voluta in Serie A. «Fa piacere essere cercato, vuol dire che sto facendo bene. Però a Palermo mi trovo a meraviglia e la Serie A la voglio conquistare con questa maglia». Finora ha segnato in tutti modi, ma mai in tre partite consecutive (col Modena era squalificato). Fa tanti gol, ma anche tanti scherzi ai compagni di squadra... »Sì mi piace rompere le scatole agli altri, la mia vittima preferita è Sorrentino. Gliene faccio di tutti i colori ma lui non si offende mai...». In quattro anni ai Rangers ha vinto tre titoli, ha giocato in Champions League ed è entrato in nazionale. Come mai è finito nel Palermo in B? «Spero di riuscirci con il Padova, sarebbe un giusto premio per quello che stiamo facendo». Lei è a 7, Belotti a 6: l’obiettivo è raggiungere Hernandez che è a quota 11.... Da Gattuso e Iachini cosa ha imparato? «Tutto nacque la scorsa stagione al Sion. Andai lì per giocare con Gattuso. A gennaio il presidente Zamparini tentò di «Sono due allenatori abbastanza simili, Gattuso spinge molto sulle motivazioni, Ia- «No, assolutamente. Non importa chi segnerà di più». © RIPRODUZIONE RISERVATA Così oggi (ore 15) I TIFOSI DEL CARPI RACCOLGONO FONDI PER GLI ALLUVIONATI DEL MODENESE CLASSIFICA SQUADRE PUNTI PALERMO EMPOLI AVELLINO CESENA LANCIANO TRAPANI PESCARA LATINA SPEZIA CARPI BRESCIA CROTONE SIENA (-7) TERNANA VARESE MODENA NOVARA BARI (-3) CITTADELLA REGGINA PADOVA JUVE STABIA 42 40 38 38 37 36 34 34 34 33 33 33 31 28 28 26 24 23 21 20 18 13 PARTITE RETI G V N P F S 23 23 23 24 24 23 23 23 23 22 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 22 23 12 11 10 9 10 9 9 8 9 10 7 9 9 7 7 6 5 6 4 5 4 2 6 7 8 11 7 9 7 10 7 3 12 6 11 7 7 8 9 8 9 5 6 7 5 5 5 4 7 5 7 5 7 9 4 8 3 9 9 9 9 9 10 13 12 14 34 33 28 29 23 32 33 23 24 27 34 32 36 29 30 28 21 23 21 18 18 21 18 19 23 19 21 26 27 20 29 28 30 32 25 28 32 25 31 26 32 34 33 39 PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSE PROSSIMO TURNO Sabato 15, ore 15 AVELLINO-LANCIANO (0-1) BRESCIA-TERNANA (2-1) CESENA-PALERMO (1-2) EMPOLI-CARPI (2-0) LATINA-CITTADELLA (0-0) PADOVA-NOVARA (0-1) REGGINA-TRAPANI (0-4) SIENA-JUVE STABIA (2-2) SPEZIA-CROTONE (0-1) Ore 18 PESCARA-VARESE (2-3) Domenica 16, ore 12.30 MODENA-BARI (0-1) JUVE STABIA REGGINA JUVE STABIA (5-3-2) 66 BENASSI 17 ZAMPANO 15 GHIRINGHELLI 23 LANZARO 28 CONTINI 30 LIVIERO 14 DJIBY 10 CASERTA 4 DE FALCO 9 DI CARMINE 11 FALCO All. PEA PANCHINA 33 Viotti, 19 Di Nunzio, 31 Romeo, 5 Giandonato, 7 Suciu, 13 Di Nardo, 16 Sowe, 18 Montini, 27 Parigini. REGGINA (4-1-4-1) 1 PIGLIACELLI 23 ADEJO 5 LUCIONI 6 IPSA 28 BARILLA’ 2 STRASSER 3 MAICON 24DALL’OGLIO 4 PAMBOU 11 FISCHNALLER 10 DI MICHELE All. GAGLIARDI-ZANIN PANCHINA 12 Zandrini, 16 Di Lorenzo, 20 Frascatore, 21 Contessa, 7 Foglio, 8 Sbaffo, 27 Maza, 9 Gerardi, 17 Dumitru. BARI SIENA BARI (4-3-3) 1 GUARNA 2 SABELLI 23 CEPPITELLI 5 POLENTA 20 ZANON 8 SCIAUDONE 4 ROMIZI 10 LUGO 11 GALANO 16 JOAO SILVA 25 DEFENDI All. ALBERTI-ZAVETTIERI PANCHINA 12 Pena, 14 Samnick, 3 Chiosa, 27 Calderoni, 33 Delvecchio, 28 Beltrame, 17 Lores, 9 Cani, 26 Nadarevic. CARPI SPEZIA SIENA (3-4-3) 1 LAMANNA 17 BELMONTE 29 GIACOMAZZI 5 DELLAFIORE 6 ANGELO 30 PULZETTI 26 VALIANI 11 FEDDAL 20 ROSINA 27 ROSSETI 9 FABBRINI All. BERETTA PANCHINA 12 Farelli, 7 Ceccarelli, 18 Milos, 19 Morero, 3 Pamic, 8 Vergassola, 23 Schiavone, 24 Spinazzola, 14 Scapuzzi. CARPI (4-1-4-1) 1 COLOMBI 3 LETIZIA 2 PESOLI 21 ROMAGNOLI 6 GAGLIOLO 24 PORCARI 7 CONCAS 25 LOLLO 20 MEMUSHAJ 27 SGRIGNA 9 ARDEMAGNI All. VECCHI PANCHINA 22 Kovacsik, 14 Legati, 19 Pasciuti, 4 Bertoni, 26 Bianco, 8 De Vitis, 17 Acosty, 11 Di Gaudio, 10 Mbakogu. CITTADELLA MODENA SPEZIA (4-2-3-1) 1 LEALI 18 SCHIATTARELLA 23 BIANCHETTI 4 LISUZZO 11 MAGNUSSON 7 SAMMARCO 17 SEYMOUR 27 RIVAS 10 BELLOMO 9 GIANNETTI 20 FERRARI All. MANGIA PANCHINA 22 Valentini, 2 Madonna, 8 Scozzarella, 13 Ciurria, 16 Ceccaroni, 26 Franco, 31 Orsic, 32 Passamonti, 35 Datkovic. CITTADELLA (4-3-3) 22 DI GENNARO 2 PECORINI 6 COLY 13 SCAGLIA 31 PUGLIESE 8 RIGONI 28 DI DONATO 32 JIDAYI 11 SURRACO 27 CORALLI 7 PISCITELLA All. FOSCARINI PANCHINA 1 Pierobon, 24 Marino, 3 Gasparetto, 21 Perez, 26 De Leidi, 16 Donnarumma, 4 Busellato, 23 Paolucci, 15 Alborno. MODENA (4-4-2) 12 PINSOGLIO 13 GOZZI 26CIONEK 88MARZORATI 29GAROFALO 17 MOLINA 24BIANCHI 20SALIFU 11 RIZZO 7 STANCO 15 BABACAR All. NOVELLINO PANCHINA 22 Costantino, 2 Calapai, 27 Manfrin, 5 Minarini, 4 Nardini, 30 Burrai, 23 Belloni, 10 Mazzarani, 32 Granoche. CROTONE PESCARA CROTONE (4-3-3) 22GOMIS 18 DEL PRETE 23SUAGHER 14 LIGI 7 MAZZOTTA 6 DEZI 8 CRISETIG 28CATALDI 29BERNARDESCHI 17 DIOP 11 GIANNONE All. DRAGO PANCHINA 1 Concetti, 5 Cremonesi, 13 Meola, 24 Ferrari,4 Galardo, 26 Matute, 16 Saric, 20 Pettinari, 27 Ishak PESCARA (3-4-3) 25 BELARDI 23 COSIC 21 SCHIAVI 2 ZUPARIC 14 BALZANO 28 BOVO 16 BRUGMAN 19 ROSSI 7 POLITANO 19 MANIERO 27 RAGUSA All. MARINO PANCHINA 22 Pelizzoli, 2 Zauri, 3 Salviato, 20 Nielsen, 8 Caprari, 17 Fornito, 46 Mascara, 10 Samassa, 32 Sforzini. ARBITRO Manganiello di Pinerolo GUARDALINEE Bagnoli-Carbone PREZZI da 1 a 35 euro TV Sky Calcio 7 HD ARBITRO Ciampi di Roma GUARDALINEE Fiorito-Santuari PREZZI da 10 a 32 euro TV Sky Calcio 12 ARBITRO Bruno di Torino GUARDALINEE Manzini-Soricaro PREZZI da 10 a 45 euro TV Sky Calcio 10 ARBITRO Baracani di Firenze GUARDALINEE Tegoni-Mondin PREZZI da 10 a 55 euro TV Sky Calcio 6 HD (andata 2-3) BARI Rientra Romizi a centrocampo, Chiosa ha un polpaccio in disordine, se non ce la fa c’è Polenta. Ballottaggio tra Zanon e Calderoni. Dubbio Defendi o Nadarevic. Squalificati Fossati. Diffidati Chiosa e Defendi e Sabelli. SIENA Dubbio Rosseti, comunque convocato. In caso di assenza, Scapuzzi punta centrale. Squalificati nessuno. Diffidati D’Agostino e Milos. (andata 2-0) CARPI Probabile il ritorno al 4-1-4-1 con Colombi e Gagliolo recuperati. Sgrigna in vantaggio su Di Gaudio. Gli ultrà organizzano una raccolta fondi pro alluvionati della Bassa modenese. Squalificati nessuno. Diffidati Porcari e Sgrigna. SPEZIA Se Madonna dà forfait Schiattarella in difesa con Giannetti esterno dietro Ferrari. Squalificati Migliore. Diffidati Appelt, Baldanzeddu, Catellani, Ebagua. (andata 0-2) CITTADELLA Spazio ai neo acquisti Scaglia in difesa, Rigoni in mezzo e Piscitella davanti nel tridente con Surraco e Coralli. Di Donato in vantaggio su Paolucci, Coly su Gasparetto. Squalificati Colombo e Pellizzer. Diffidati Busellato e Paolucci. MODENA Marzorati al debutto per lo squalificato Zoboli. Confermati gli altri che hanno battuto il Varese. Squalificati Zoboli. Diffidati Babacar, Cionek, Gozzi, Manfrin e Molina. (andata 2-2) CROTONE Fuori Bidaoui per infortunio e De Giorgio per squalifica. Dubbio Cataldi a centrocampo. Ballotaggio tra Giannone e Pettinari in attacco. Torna Diop dopo la squalifica. Squalificato De Giorgio. Diffidati Crisetig, Dezi e Matute. PESCARA Bovo dal 1’ per Rizzo. Dietro fuori Capuano e Bocchetti, davanti out Cutolo. Squalificati Rizzo. Diffidati Cutolo, Maniero, Rossi e Salviato. PALERMO PADOVA PALERMO (3-5-2) 1 SORRENTINO 6 MUNOZ 19 TERZI 4 ANDELKOVIC 3 PISANO 15 BOLZONI 25 MARESCA 23 VERRE 28 DAPRELA’ 18 LAFFERTY 11 HERNANDEZ All. IACHINI PANCHINA 22 Ujkani, 7 Lazaar, 29 Vitiello, 27 Ngoyi, 20 Vazquez, 14 Stevanovic, 13 Troianiello, 10 Di Gennaro, 33 Embalo. TERNANA AVELLINO PADOVA (4-3-1-2) 22 MAZZONI 31 ALMICI 3 SANTACROCE 24 BENEDETTI 19 VINICIUS 8 CUFFA 28 MUSACCI 33 MORETTI 20 PASQUATO 18 ROCCHI 10 VANTAGGIATO All. SERENA PANCHINA 1 Nocchi, 7 Ceccarelli, 26 Carini, 14 Osuji, 5 Iori, 6 La Camera, 11 Improta, 9 Feczesin, 16 Melchiorri. TERNANA (4-3-1-2) 22 BRIGNOLI 30 RISPOLI MECCARIELLO 19 26 FARKAS LAURO 6 GAVAZZI 8 MIGLIETTA 5 ZITO 3 MAIELLO 17 ANTENUCCI 7 LITTERI 9 All. TESSER PANCHINA 1 Sala, 2 Masi, 13 Fazio, 4 Viola, 15 Valeri, 10 Nolè, 23 Russo, 28 Avenatti, 29 Falletti. TRAPANI EMPOLI AVELLINO (3-5-2) 22 TERRACCIANO 6 FABBRO 26 PECCARISI 19 PISACANE 2 ZAPPACOSTA 8 D’ANGELO 14 TOGNI 28 PIZZA 20 BITTANTE 29 CIANO 16 GALABINOV ALL. RASTELLI PANCHINA 1 Seculin, 27 Decarli, 13 De Vito, 11 Millesi, 4 Arini, 23 Abero, 7 Soncin, 10 Castaldo, 9 Biancolino. TRAPANI (4-4-2) 1 NORDI 2 GARUFO 4 PAGLIARULO 33 TERLIZZI 29 RIZZATO 7 BASSO 6 PIRRONE 14 CIARAMITARO 20 NIZZETTO 24 GAMBINO 11 MANCOSU All. BOSCAGLIA PANCHINA 12 Marcone, 3 Daì, 5 Ferri, 13 Priola, 8 Caccetta, 21 Feola, 16 Pacilli, 9 Abate, 10 Raimondi, 30 Iunco. chini mi ha dato qualche movimento tattico in più, e poi ha il merito di averci portato al primo posto». VARESE LATINA EMPOLI (4-3-1-2) 28 BASSI 2 LAURINI 26 TONELLI 24 RUGANI 23 HYSAJ 25 ERAMO 6 VALDIFIORI 11 CROCE 18 VERDI 10 TAVANO 7 MACCARONE All. SARRI PANCHINA 22 Pelagotti, 5 Moro, 30 Barba, 29 Mario Rui, 4 Castiglia, 19 Ronaldo, 18 Signorelli, 20 Pucciarelli, 9 Mchedlidze. VARESE (4-3-3) 1 BRESSAN 27 LAVERONE 19 REA 4 ELY 25 TREVISAN 8 CORTI 24 ZECCHIN 15 CRISTIANO 16 DI ROBERTO 14 PAVOLETTI 30 ODUAMADI All. GAUTIERI PANCHINA 22 Bastianoni, 13 Fiamozzi, 31 Ricci, 5 Damonte, 6 Blasi, 17 Falcone, 10 Neto Pereira, 20 Forte, 23 Momenté. LATINA (3-5-2) 1 IACOBUCCI 23 BROSCO 4 COTTAFAVA 27 ESPOSITO 13 RISTOVSKI 8 CRIMI 18 MORRONE 21 LARIBI 19 ALHASSAN 11 PAOLUCCI 33 JONATHAS All. BREDA PANCHINA 12 Tozzo, 3 Bruscagin, 5 Bruno, 7 Viviani, 10 Gerbo, 15 Cisotti, 16 Milani, 28 Ricciardi, 31 Ghezzal. ARBITRO Di Paolo di Avezzano GUARDALINEE Raparelli-Liberti PREZZI da 7 a 100 euro TV Sky Calcio 11 ARBITRO Pairetto di Nichelino GUARDALINEE Di Francesco-Di Vuolo PREZZI da 9 a 150 euro TV Sky Calcio 4 HD ARBITRO Aureliano di Bologna GUARDALINEE Paiusco-De Troia PREZZI da 7 a 35 euro TV Sky Sport 1 HD e Calcio 1 HD ARBITRO Borriello di Mantova GUARDALINEE Segna-Valeriani PREZZI da 10 a 25 euro TV Sky Calcio 5 HD ARBITRO Abbattista di Molfetta GUARDALINEE Vicinanza-Zappatore PREZZI da 8 a 47 euro TV Sky Calcio 9 (andata 1-3) JUVE STABIA Infortunati Vitale, Mezavilla e Piccioni. Conferma in attacco per Di Carmine e Sowe. Squalificati nessuno Diffidati De Falco, Di Carmine, Ghiringhelli, Lanzaro e Mezavilla. REGGINA Squadra che vince non si tocca. Reggina con lo stesso schieramento che ha battuto il Bari e il Lanciano. Squalificati nessuno. Diffidati Colucci e Rigoni. (andata 3-0) PALERMO Belotti, Dybala e Barreto ancora out. In porta torna Sorrentino. Rientra Daprelà. In attacco recupera Hernandez, in coppia dal 1’ con Lafferty. Squalificati Morganella. Diffidati Ujkani. PADOVA Serena vara il modulo col trequartista. Vinicius al debutto per Di Matteo squalificato, In sei per tre posti a centrocampo. Ballottaggio Vantaggiato-Melchiorri. Squalificati Di Matteo Diffidati Benedetti, Moretti, Vantaggiato. (andata 0-1) TERNANA Tesser conferma l’undici che ha battuto Carpi e Cittadella. Russo in panchina per la 1a convocazione.Squalificati nessuno. Diffidati Falletti, Farkas, Fazio, Masi, Meccariello, Miglietta e Zito. AVELLINO Fuori gli infortunati Izzo e Ladriere, lo squalificato Schiavon e Massimo per scelta tecnica. In mezzo probabile debutto di Pizza. In attacco potrebbe rifiatare Castaldo per far spazio a Ciano. Squalificati Schiavon. Diffidati Arini, Castaldo e Izzo. (andata 1-1) TRAPANI Dietro out Martinelli. Convocato il neo acquisto Ferri. A centrocampo rientra Ciaramitaro. Probabile staffetta Iunco-Mancosu. Squalificati nessuno. Diffidati Basso, Gambino, Nordi, Pagliarulo e Pirrone. EMPOLI Sarri conferma la formazione del pari col Palermo. Se Bassi non ce la fa c’è Pelagotti. Squal. nessuno. Diffidati Croce, Hisaj, Mchedilidze, Moro e Pucciarelli. (andata 3-0) VARESE Pavoletti in dubbio per la febbre, pronto Neto Pereira. Trevisan al debutto per Grillo squalificato. Di Roberto in campo dal 1’, ballottaggio tra Oduamadi e Forte. Torna Zecchin. Squalificati Grillo. Diffidati Blasi, Pavoletti e Zecchin. LATINA Tutto confermato davanti e dietro. In mediana tornano titolari Laribi e Crimi con la conferma di Morrone. Squalificati nessuno Diffidati Alhassan, Brosco, Bruno e Morrone. TERNANA Tesser, 2 su 2: «Ma il difficile arriva adesso» Attilio Tesser, 55 anni LAPRESSE MASSIMO LAURETI TERNI Fin qui ha fatto il pieno, ma per Attilio Tesser «il merito è tutto della squadra». Vincere a Carpi e replicare col Cittadella al Liberati ha dato respiro alla classifica dei rossoverdi, anche se il tecnico minimizza «perché dopo tre vittorie (l’ultima con Toscano) guardo la classifica e siamo sempre lì». Da qui il monito alla squadra «che non deve abbassare la guardia. Dobbiamo trovare continuità nel gioco e nei risultati, ma gli ostacoli non mancano, a cominciare dall’Avellino». Però per l’allenatore di Montebelluna, al di là degli avversari, è importante l’atteggiamento della squadra: «la voglio determinata e umile, in grado di non abbassare mai il ritmo della partita». Quindi intensità, attenzione in difesa e solita determinazione nello sfruttare le palle inattive (con lui quattro gol realizzati: un rigore e tre calci d’angolo). Tesser taumaturgo? Nemmeno a pensarci, «però con la squadra s’è stabilito un bel feeling e in campo si vedono giocatori che si aiutano, come piace a me». Oggi l’Avellino sarà un test probante, ma altri ne verranno. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL POSTICIPO Lunedì si gioca Novara-Brescia Il programma della 23 giornata di chiude col posticipo di lunedì sera (ore 20.30, andata 1-1) tra Novara e Brescia. Arbitrerà la gara Pinzani di Empoli. SABATO 8 FEBBRAIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 27 SERIE B L’ANTICIPO DELLA 24a GIORNATA Cesena, c’è Belingheri poi Comi dà spettacolo e il Lanciano rimedia Prodezza in acrobazia del centravanti di scuola Milan PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Belingheri (C) al 33’ p.t.; Comi (L) al 31’ s.t. LANCIANO (4-3-3) Sepe 6,5; De Col 6, Troest 6, Amenta 6,5, Mammarella 6,5 (dal 42’ s.t. Ferrario s.v.); Casarini 6,5, Minotti 6 (dal 33’ s.t. Paghera 6), Buchel 6,5; Piccolo 6, Comi 7, Di Cecco 5 (dal 1’ s.t. Ragatzu 6). PANCHINA Aridità, Aquilanti, Vastola, Falcinelli, Thiam, Gatto. ALLENATORE Baroni 6,5. Coser 6,5; Volta 6, Capelli 6,5, Consolini 6, Renzetti 6; Gagliardini 6,5, De Feudis 6,5, Belingheri 6,5; D’Alessandro 6; Defrel 6,5 (dal 16’ s.t. Marilungo 6), Succi 5,5 (dal 33’ s.t. Rodriguez 6). PANCHINA Agliardi, Alhassan, Camporese, Krajnc, Garritano, Yabre, Bangoura. ALLENATORE Bisoli 6,5. ARBITRO Mariani di Aprilia 6,5. GUARDALINEE Borzomì 6,5-De Meo 6,5. AMMONITI Consolini (C), De Feudis (C), Minotti (L), Mammarella (L) per gioco scorretto, Defrel (C), Amenta (L) per c.n.r. NOTE paganti 1.296, incasso di 16.334 euro; abbonati 1.794, quota di 9.702 euro. Tiri in porta 4-2. Tiri fuori 4-3. In fuorigioco 2-1. Angoli 3-1. Recuperi: p.t. 0, s.t. 3’. NICOLA BERARDINO LANCIANO (Chieti) La chiave Nel Lanciano tornano titolari Amenta, Di Cecco e Comi rispetto alla formazione che ha perso a Reggio Calabria. Nel Cesena, squalificato Cascione, Bisoli si affida al 4-3-1-2. In difesa spazio a Consolini con Renzetti che viene arretrato. Rimpasto di 1 1 CESENA (4-3-1-2) DAL NOSTRO INVIATO Nella sfida da playoff del Biondi, il Lanciano non riesce a sorpassare in classifica il Cesena, ma il punto conquistato dagli abruzzesi vale quanto una vittoria. Una prodezza in acrobazia di Gianmario Comi, figlio d’arte, arrivato tre settimane fa, riagguanta al 31’ della ripresa una partita che sembrava ormai nelle mani del Cesena. Che si vede sfuggire la terza vittoria di fila, ma inanella il settimo risultato utile e soprattutto affianca l’Avellino al terzo posto in attesa dei risultati di oggi. Ha lasciato il segno Luca Belingheri, altro rinforzo di gennaio, al secondo gol in bianconero. LANCIANO CESENA Gianmario Comi, 21 anni, esulta dopo il gran gol dell’1-1 contro il Cesena LAPRESSE La squadra di Bisoli spreca il 2-0 con Succi: sfuma la terza vittoria di fila ruoli in mediana dove entra Gagliardini. D’Alessandro trequartista. In prima linea riecco Defrel, mentre Marilungo parte dalla panchina. Avvio di gara che imperversa subito nella tonnara di centrocampo. Gli abruzzesi cercano il guizzo e sganciano in avanti anche Casarini (pericoloso al 7’, Coser devia). I romagnoli ruggiscono col pressing. De Feudis orchestra una fitta ragnatela di passaggi finalizzati ad improvvise accelerazioni. I primi raid offensivi del Cesena mettono in apprensione il Lanciano, che però continua a proporsi al tiro con Comi e Piccolo. Il settore centrale del Cesena è granitico e guadagna metri a metà tempo. Alla mezz’ora, in mischia, Succi calcia alto un pallone pericoloso: sembra il promo del gol. Che arriva tre minuti dopo. Rapida incursione di Defrel sulla destra, traversone radente che sfugge al controllo di Sepe, difensori abruzzesi spiazzati, sopraggiunge Belingheri che insacca a un passo dalla porta. Al 40’ l’ex del Livorno potrebbe raddoppiare ma sciupa il solito invito di Defrel. h MIGLIORE 7 COMI (Lanciano) Con una rovesciata spettacolare porta il Lanciano al meritato pareggio. Primo gol con gli abruzzesi per l’attaccante scuola Milan, arrivato a gennaio dal Novara, dove aveva segnato una rete. Un rinforzo che dà spessore ai sogni del Lanciano. CANNONIERI IN TRAPANI-EMPOLI Mancosu-Tavano sfida al vertice Matteo Mancosu, 29 anni Francesco Tavano, 34 anni FRANCO CAMMARASANA TRAPANI Risale al 1995 l’ultimo confronto fra Empoli e Trapani al Provinciale. Allora finì 1 a 1, con in gol due giocatori destinati a far parlare di sé: Marco Materazzi per il Trapani, Vincenzo Montella per l’Empoli. Oggi gli attori saranno diversi ma è gente che ha sempre il gol in canna. Più frecce nell’arco di Sarri con Maccarone e Tavano ma Boscaglia ha in Matteo Mancosu un’arma rivelatasi finora micidiale. Il «sardo atomico» ha già siglato 15 gol e non intende fermarsi. L’ingordigia, d’altro canto, sta nel dna di ogni goleador: «Visto il girone di andata – dice – è normale che voglia ripetermi anche nel ritorno. I gol, però, bisogna sempre farli, e non è facile». Riscossa Dopo l’intervallo Baroni inserisce Ragatzu al posto di Di Cecco per accendere l’attacco. E il Lanciano si carica puntando ad assediare il Cesena. Bisoli avvincenda Defrel, ormai in riserva, con Marilungo. Gli abruzzesi hanno un cuore immenso e polmoni d’acciaio: martellano azioni senza graffiare. Così è il Cesena ad avvicinarsi al secondo gol: alla mezz’ora Succi arriva solo davanti a Sepe ma si fa ipnotizzare. Il ribaltamento di fronte innesca il cross di Casarini dalla destra per la gran rovesciata di Comi. Il pareggio è il punto d’arrivo di una partita bella e vissuta fino all’ultimo istante. Per il record Giunto quest’anno in punta di piedi in serie B col Trapani, Mancosu non pensava di poter ripetere quanto già fatto in LegaPro. La squadra ha però mantenuto la stessa fisionomia e quando i compagni lo hanno messo in condizione di poter esplodere la sua potenza e la sua rapidità anche in serie B. le difese hanno fatto «crac». «Vorrei battere il record di 15 reti della scorsa stagione – confessa – . Me ne manca una e spero arrivi presto. Ma l’obiettivo più importante è la salvezza col Trapani». Battesse il suo record con l’Empoli, si terrebbe dietro Ciccio Tavano che lo tallona con 14 gol in vetta alla classifica cannonieri. Intanto oggi spera di partire dal 1’ nonostante l’influenza che ancora lo debilita. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA 28 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 FEBBRAIO 2014 SABATO 8 FEBBRAIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 29 PRIMA DIVISIONE L’ANTICIPO DELLA 21a GIORNATA Como e Cremonese, è un pari d’applausi Il derby finisce 3-3 dopo una girandola di emozioni I grigiorossi fermati da un super Le Noci (doppietta) COMO-CREMONESE in orbita da un super Le Noci, scatenato contro la sua ex squadra. Due gol in rapida successione a firmare il sorpasso, uno più bello dell’altro: il primo per la prontezza nel colpire di prima intenzione un pallone rinviato male da Abbate al 21’, il secondo formidabile per precisione (doppio dribbling e destro dolcissimo all’incrocio). Difficile non identificare Le Noci con tutto il Como, che funziona solo quando si accende il suo numero 10. Anche il terzo gol è sgorgato dall’ultima invenzione di Le Noci, che ha ispirato il primo gol tra i professionisti di Antonio Palma, talentino dai piedi fini (ma ha segnato di testa...) cresciuti nei fertili prati di Zingonia. 3-3 MARCATORI Brighenti (Cr) al 5’, Le Noci (Co) al 21’ e al 37’, Armellino (Cr) al 45’ p.t.; Caracciolo (Cr) al 26’, Palma (Co) al 29’ s.t. COMO (3-5-2) Melgrati 5,5; Ambrosini 5,5, Giosa 6, Marchi 6; Bencivenga 5,5 (dal 22’ s.t. Verachi 6), Schenetti 6, Ardito 5,5, Palma 6,5, Fautario 6; Le Noci 7,5 (dal 36’ s.t. Perna s.v.), Defendi 5 (dal 32’ s.t. Altinier s.v.). (Crispino, Capitanio, Panatti, Gallegos). All. Colella 6. CREMONESE (3-5-2) Quaini 5,5; Caracciolo 6, Moi 6, Abbate 6; Casali 6,5, Bruccini 7, Armellino 6,5, Palermo 5 (dal 38’ s.t. Campo s.v.), Avogadri 5,5; Della Rocca 6,5, Brighenti 6,5 (dal 42’ s.t. Caridi s.v.). (Galli, Giorgi, Loviso, Minelli, Martina Rini). All. Torrente 6,5. ARBITRO Giovani di Grosseto 6,5. NOTE paganti 664, abbonati 969, incasso di 8.585,58 euro. Ammoniti Caracciolo, Marchi, Abbate, Ambrosini. Angoli 1-8. DAL NOSTRO INVIATO ALEX FROSIO COMO Il derby era il progetto del sorpasso per il Como, ma il campo ha dimostrato che la Cremonese è ancora davanti, per impianto di gioco e non solo per la classifica, come certificato dal divertente pareggio dell’anticipo di Prima. Cremonese subito in vantaggio, poi scavalcata, di nuovo avanti e ripresa, ma sempre in controllo, del pallone e del Antonio Palma, 20 anni, esulta dopo il 3-3: è il primo gol in carriera CUSA gioco. Il Como, dieci gol fatti e nove subiti nelle ultime tre partite, rimane imbattuto in casa, come da un anno a questa parte, ma in questa stagione nessuno era ancora riuscito a rifilargli tre reti a domicilio. Super Le Noci Colpito a freddo nel congelatore del Sinigaglia dal colpo di testa di Brighenti, il Como è stato riportato a galla e poi direttamente Cremo più squadra La Cremonese ha dato l’impressione di essere più squadra. Torrente ha scelto un sistema meno abituale, il 3-5-2 come il Como, ma è sembrato più a proprio agio rispetto agli avversari. Merito soprattutto della catena di destra, dove Bruccini e l’imprendibile Casali (ma in quel ruolo bisogna anche coprire...) hanno creato i maggiori danni, ma anche delle combinazioni veloci e dell’intesa tra gli attaccanti. GIRONE A DOMANI LA 21a GIORNATA (ORE 14.30) Entella, Troiano ok Pavia senza Reato Vicenza-Feralpi il 16 ALBINOLEFFE-ENTELLA (0-1) ALBINOLEFFE In difesa possibile debutto di Tedeschi al fianco di Piccinni. Dubbi sulla trequarti e in attacco: per Salvi, Girasole, Pesenti e Cisse sarà infatti decisiva la rifinitura odierna. Torna a disposizione Valoti che ha scontato i tre turni di squalifica. ENTELLA L’Entella recupera Troiano, ma perde Moreo e, forse, Raggio Garibaldi. L’attaccante è stato fermato per due giornate (la società presenterà ricorso), il centrocampista lamenta un problema muscolare. Sta recuperando da un infortunio il nuovo acquisto Botta, che potrà essere arruolato solo per la panchina. Sempre out i lungodegenti Volpe e Rosso. ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore. ALTO ADIGE-VENEZIA REGGIANA-PRO PATRIA (1-0) REGGIANA Problemi a centrocampo per Battistini: Viapiana è squalificato, mentre Parola convive da un mese con una caviglia malconcia, si è allenato a singhiozzo e si spera recuperi in extremis. In attacco fuori Ruopolo (lussazione al gomito destro), probabile tandem Anastasi-Cais, con Cavion o Alessi in veste di rifinitore. In tribuna per la prima volta il vescovo Massimo Camisasca. PRO PATRIA Out per squalifica Mignanelli, in difesa probabile l’impiego di (1-1) ALTO ADIGE Rastelli ha a disposizione tutta la rosa tranne Cappelletti. Rientrano dopo la squalifica Pederzoli e Dell’Agnello, Minesso esordirà al Druso dal primo minuto, Vassallo preferito a Branca a centrocampo. VENEZIA Vigorito è quasi out, bloccato dall’infortunio muscolare accusato contro il Pavia, ballottaggio tra Fortunato e Dossena. Carcuro ha smaltito i postumi dell’influenza di inizio settimana, sarà assente lo squalificato Capellini a centrocampo, con Gallo e Martinelli a giocarsi una maglia. Possibile la riconferma di Margiotta alle spalle di Bocalon e Kirilov. ARBITRO Formato di Benevento. PAVIA-CARRARESE CARRARESE Mister Remondina recupera il centravanti Merini, che potrebbe essere affiancato da Cellini. In difesa in forte dubbio Teso. In prova Gorzegno, ex Empoli. ARBITRO Perotti di Legnano. (0-0) PAVIA Indisponibile Reato, infortunatosi domenica scorsa alla spalla, al suo posto D’Orsi. Per la difesa in dubbio Allegra (contusione al piede). In attacco esordio di Mancosu, con possibile conferma del 4-3-3. Piccoli infortuni risolti per i nuovi arrivi Dia Pape e Ferri. SECONDA DIVISIONE Sfida salvezza oggi a Gavorrano Nel girone B di Seconda divisione si anticipa alle 14.30 la sfida salvezza tra Gavorrano, ultima in classifica, e Aprilia (arbitra Cifelli di Campobasso). All’andata finì 2-1 per la squadra laziale. La classifica dopo la 22a giornata: Teramo e Casertana p. 41; Cosenza e Foggia 39; Castel Rigone 32; Chieti (-1) e Normanna 31; Melfi e Ischia 29; Vigor Lamezia e Poggibonsi 28; Tuttocuoio 27; Messina 26; Martina, Aprilia e Sorrento 23; Arzanese 20; Gavorrano 17. GIRONE B L’ANTICIPO (14.30) Girone A CLASSIFICA SQUADRE PT ENTELLA 41 PRO VERCELLI 37 CREMONESE 34 VICENZA (-4) 32 COMO 32 ALTO ADIGE 30 SAVONA 30 VENEZIA 30 ALBINOLEFFE (-1) 27 FERALPI SALO' 26 LUMEZZANE 23 REGGIANA 22 PRO PATRIA (-1) 19 CARRARESE 18 PAVIA 14 SAN MARINO 14 G 20 20 21 20 21 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 PARTITE V N P 11 8 1 9 10 1 9 7 5 10 6 4 8 8 5 8 6 6 9 3 8 9 3 8 8 4 8 6 8 6 6 5 9 6 4 10 5 5 10 4 6 10 2 8 10 3 5 12 RETI F S 29 14 24 13 29 22 27 17 27 20 33 26 30 30 26 26 27 29 23 24 28 29 22 26 17 24 25 35 14 25 14 35 PROSSIMO TURNO Domenica 23 febbraio ore 14.30 ALBINOLEFFE-REGGIANA (3-2) ENTELLA-ALTO ADIGE (2-1) FERALPI-PAVIA (1-1) LUMEZZANE-CREMONESE (1-2) PRO PATRIA-VICENZA (1-1) PRO VERCELLI-COMO (0-0) SAVONA-SAN MARINO (1-1) VENEZIA-CARRARESE (1-0) 9 le reti di Giuseppe Le Noci in questo campionato: la punta del Como va a segno da tre gare di fila Salernitana contro la crisi Ma L’Aquila vola Oggi alle 14.30 l’anticipo del girone B tra L’Aquila e Salernitana. Pagliari dovrà fare a meno del solo Pedrelli. Corapi torna in mediana insieme a Del Pinto e Agnello. In avanti, tridente con Frediani, Libertazzi e e uno tra De Sousa e Pià. Qui Salernitana Due settimane fa Pestrin a L’Aquila giocò la sua ultima partita con l’Ascoli, oggi la prima con la Salernitana. Subentra a Perpetuini, squalificato. Novità pure in difesa: Sembroni e Pasqualini titolari. Indisponibili Tuia, Esposito, Ginestra e Molinari. Per Gregucci è la prima trasferta con la Salernitana, che non fa punti da 3 gare. L’AQUILA (4-3-3) Testa; Scrugli, Pomante, Zaffagnini, Dallamano; Del Pinto, Corapi, Agnello; De Sousa, Libertazzi, Frediani. (Addario, Ingrosso, Maltese, Gallozzi, Ciciretti, Vettraino, Pià) All. G. Pagliari. SALERNITANA (4-2-3-1) Gori; Scalise, Bianchi, Sembroni, Pasqualini; Montervino, Pestrin; Foggia, Mancini, Gustavo; Mendicino. (Berardi, Luciani, Piva, Volpe, Ampuero, Mounard, Fofana). All. Gregucci. ARBITRO Fiore di Barletta. I PREMI CESTANI-LAUDANO Scaccabarozzi al comando Furiosa l’aggressione che ha portato al 2-2 (gran destro di Armellino) e al vantaggio dopo venti minuti di dominio a inizio ripresa. Due difetti: sedersi dopo aver colpito a freddo, subendo l’uno-due di Le Noci, e non tenere la concentrazione dopo il terzo gol (il pari è nato da una rabona controproducente di Palermo). Ma classifica e gioco danno fiducia. © RIPRODUZIONE RISERVATA GIRONE B DOMANI LA 23a GIORNATA (ORE 14.30) Taino. A centrocampo torna disponibile Casiraghi, che però dovrebbe partire dalla panchina, dove non ci sarà l’allenatore Colombo (squalificato per due turni) ma il vice Colleoni. Proseguono, intanto, gli incontri tra il proprietario Pietro Vavassori e i tre gruppi interessati a rilevare le quote societarie. A questi pare si sia aggiunta anche la cordata rappresentata da Roberto Golda Perini che ha chiesto di incontrare Vavassori che, dopo l’annunciato passaggio delle quote alla merchant bank, ha precisato: «Io sto agendo su mandato di questi signori». ARBITRO Albertini di Ascoli. SAN MARINO-LUMEZZANE (0-1) SAN MARINO Contro il Lumezzane, mister Cuttone deve fare i conti con le squalifiche di Fogacci e Pacciardi. Se per il primo pare scontata la sostituzione con il rientrante Ferrero al centro della difesa con Cruz, ballottaggio a centrocampo tra Magnanelli e Valeriani. Poletti potrebbe rientrare dal 1’. In avanti conferma per il trio Villanova, Crocetti, Gavilan. LUMEZZANE Il neo acquisto Cremaschi si candida a sostituire in difesa lo squalificato Monticone. Non disponibile per lo stesso motivo anche Franchini che sconta il secondo dei tre turni di squalifica. Sempre convalescente Benedetti. A centrocampo ballottaggio tra Italiano e Bernardi. ARBITRO Boggi di Salerno. SAVONA-PRO VERCELLI (0-1) SAVONA Ancori infortuni per il Savona che perde i nuovi acquisti Simoncelli e Altobello per guai muscolari. Probabile la panchina per l’acciaccato Pani. Assenti invece sulla corsia di sinistra il lungodegente Giuliatto e lo squalificato Carta. Ci sarà il rientrante Quintavalla. PRO VERCELLI Greco e Statella sono infortunati. Marconi e Cosenza non si sono allenati con regolarità in settimana per un affaticamento muscolare, ma non sono in dubbio per domani. A disposizione anche Pepe e Fabiano, reduci da infortunio. In attacco Marchi potrebbe far coppia con Kuqi. ARBITRO Pezzuto di Lecce. POSTICIPATA Vicenza-Feralpi si giocherà domenica 16 febbraio alle 14.30. Ascoli, ecco Bellini Lecce: Diniz è out Pisa, Crescenzi sì ASCOLI-GROSSETO (1-0) ASCOLI Ci sarà anche Francesco Bellini domani al Del Duca. Sarà la prima da neopresidente dell’Ascoli. «Dateci tempo, perché la situazione che abbiamo trovato non è buona, ma insieme potremo riportare l’Ascoli ai fasti degli anni passati», le parole d’insediamento di Bellini. Ridotta da 6 a 4 giornate la squalifica all’allenatore Giordano che domani dovrebbe schierare in attacco la coppia Tripoli-Topouzis. GROSSETO Mister Acori ha deciso di presentarsi in campo con il 4-3-3. Biraschi sembra destinato a sostituire Burzigotti al centro della difesa, mentre sulla fascia è ballottaggio tra Gotti e Legittimo. In dubbio Ferretti, uscito anzitempo dalla partitella di giovedì. In pre-allarme Giovio. Tra i convocati anche Pagano: partirà in panchina. ARBITRO Aversano di Treviso. BARLETTA-LECCE PAGANESE-FROSINONE (1-2) PAGANESE Assenti Toppan, Velardi e De Sena squalificati. Masi e Cioffi si sono infortunati nell’amichevole infrasettimanale. A comporre il tris difensivo saranno Monopoli, Perrotta e Panariello. William dopo il lungo infortunio è pronto al rientro dalla panchina. FROSINONE Frara e Crivello hanno scontato la squalifica anche se la partita con la Nocerina non si è giocata e saranno a disposizione. Stellone potrebbe optare per il 4-3-1-2. Dietro, ballottaggio M. Ciofani-Frabotta. ARBITRO Pelagatti di Arezzo. (2-2) GUBBIO Roselli deve rinunciare a Baccolo squalificato, a Falconieri infortunato e a Falzerano alle prese con una caviglia in disordine. Bartolucci invece è a disposizione, così come Schetter che farà coppia in avanti con Luparini nel 4-4-2. VIAREGGIO Emergenza in attacco per l’allenatore Lucarelli: Matteini è infortunato e Romeo è in dubbio per un dolore al ginoc- (2-2) PONTEDERA-PISA (2-1) PONTEDERA Per domani si va verso un Mannuci tutto esaurito. Pera è acciaccato, al suo posto è pronto Picone. Assenti Grassi e Luperini, torna disponibile Gasbarro. Probabile il debutto negli undici di Vettori in difesa. PISA Assente Rozzio squalificato, Costa recupera Crescenzi e ha il solo dubbio se schierare la difesa a 3 o 4. In attacco ballottaggio Napoli-Forte. ARBITRO Sacchi di Macerata. RIPOSANO Catanzaro e Benevento (avrebbe dovuto incontrare la Nocerina, vincerà 3-0 a tavolino). (0-0) BARLETTA Orlandi deve fare a meno dei giovani Guglielmi e Cicerelli, squalificati. In difesa spazio a Maccarone mentre dovrebbe essere Ilari a sostituire l’attaccante. Sempre in attacco ballottaggio tra Ganz e La Mantia. Dall’inizio anche l’altro ex Milan Innocenti. LECCE Si blocca ancora Diniz, che quasi certamente salterà il derby, insieme agli infortunati Martinez e Bellazzini e agli squalificati Papini e D’Ambrosio. Lerda sta pensando anche al 4-4-2, come alternativa al più collaudato 4-2-3-1. Oggi rifinitura a porte chiuse. ARBITRO Serra di Torino. GUBBIO-VIAREGGIO chio destro. In preallarme c’è Benedetti. In difesa, Lamorte è annunciato al rientro. Nel 4-3-3, a centrocampo Mungo, Galassi e Della Latta favoriti su Gemignani e Gerevini. ARBITRO Martinelli di Roma. PERUGIA-PRATO PERUGIA Mancherà lo squalificato Nicco e al suo posto toccherà a Vitofrancesco, avanzato sulla linea di centrocampo. In difesa Comotto giocherà a sinistra, mentre a destra tornerà Conti. In avanti, al fianco di Fabinho ed Eusepi ballottaggio tra Mazzeo e Sprocati, con Henty fuori. PRATO Ghinassi squalificato: ballottaggio Lamma-Romàn per un posto da centrale difensivo. Stamani si decide per De Agostini: se non ce la fa, al suo posto Armenise. Davanti Silva Reis-Magnaghi favoriti su LaniniPisanu. ARBITRO Piscopo di Imperia. SERIE D Marano capolista a Mezzocorona Oggi alle 14.30 cinque anticipi. Rinviate a mercoledì, per il torneo di Viareggio, MezzolaraSancolombano e AnziolavinioCynthia . GIRONE B PontisolaSambonifacese: Zingarelli di Siena. GIRONE C MezzocoronaMarano: Fiorini di Frosinone. GIRONE F Bojano-Amiternina: Natilla di Molfetta. GIRONE H Puteolana-Gelbison (a Bacoli): Liguori di Bergamo. GIRONE I PomiglianoHinterreggio (a Secondigliano, porte chiuse): Fagnano di Termoli. LA SITUAZIONE CLASSIFICA Perugia* p. 44; Frosinone 39; L’Aquila 35; Lecce 34; Pisa e Catanzaro 32; Benevento* 31; Pontedera 29; Salernitana* 27; Gubbio* e Prato 26; Grosseto 25; Viareggio 21; Barletta 18; Ascoli* (-4) 15; Paganese 13; Nocerina (-2) esclusa 12. PROSSIMO TURNO Domenica 16 febbraio (ore 14.30): Benevento-Gubbio (2-2); Frosinone-Viareggio (0-0); GrossetoL’Aquila (0-1); Lecce-Paganese (1-0); PisaPerugia (1-0); Prato-Pontedera (2-2); Salernitana-Ascoli (1-1). Riposano Barletta e Catanzaro (avrebbe dovuto incontrare la Nocerina, vincerà 3-0 a tavolino). PROCESSO NOCERINA Ora è ufficiale, giovedì 13 la Corte di giustizia federale deciderà sul ricorso presentato dalla Nocerina (per l’esclusione dal campionato) e dei suoi tesserati squalificati da tre anni e mezzo a un anno per illecito sportivo. 30 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 FEBBRAIO 2014 CICLISMO LA CORSA GAZZETTA il progetto 2015 Alonso va veloce: ingegneri della F.1 nella nuova squadra Il pilota Ferrari ha già contattato esperti di telemetria e simulatore per entrare nel team Re nel deserto Kittel rivoluzione Resiste ai big, fa bis in volata Dubai Tour Tappa dura: attaccano Valverde e l’iridato Rui Costa, poi la legge del tedesco DAL NOSTRO INVIATO CIRO SCOGNAMIGLIO twitter@cirogazzetta DUBAI (Emirati Arabi Uniti) Le sue volate sono come spallate. Spallate alla gerarchia dello sprint. Marcel Kittel ha cominciato a darle per davvero all’ultimo Tour de France: non succedeva da anni che qualcuno fosse migliore in volata di Mark Cavendish, e questo ragazzo tipicamente tedesco (alto-biondo-possente-occhi chiari-capelli a spazzola) lo battè 4-2, con annessi trionfi nella prima e nell’ultima tappa, quella sui Campi Elisi. L’unodue in ventiquattr’ore che ha assestato all’inglese e al resto della concorrenza al DubaiTour è certo meno prestigioso, ma non è passato inosservato. Interesse La neonata corsa Gazzetta, che si conclude oggi all’ombra degli 830 metri del Burj Khalifa, il grattacielo più alto al mondo, si sta regalando vincitori grandi firme. Dopo Phinney, 1° nella crono d’apertura che oggi gli varrà molto il Ricordo Il tedesco Marcel Kittel, 25 anni: 4 tappe al Tour, 3° successo 2014 BETTINI probabilmente il trionfo finale, ecco Kittel. Giovedì il 25enne della Giant s’era imposto su Sagan a Palm Jumeirah, l’arcipelago artificiale. Cavendish lo sprint non lo aveva disputato, nonostante l’Omega fosse già in fila ai meno 10. L’inglese ci era rimasto male, e a chi gli aveva chiesto che cosa fosse successo, aveva risposto in malo modo: «Perché lo chiedi a me? Chiedilo a lui, o a quell’altro», indicando i corridori che gli passavano a fianco. «Ho sbagliato io — ha detto Petacchi, qui penultimo uomo di Cav, prima di Renshaw —: do- oggi chiusura 2a TAPPA: 1. Marcel Kittel (Ger, ArgosShimano) 121,6 km in 2.50’30”, media 42,791; 2. Sagan (Slk); 3. Phinney (Usa); 5. Nizzolo; 6. Ferrari; 40. Nibali. 3a TAPPA: 1. Marcel KITTEL (Ger, Argos-Shimano) 162,3 km in 3.47’52”, media 42,735; 2. Lobato (Spa); 3. Sagan (Slk); 4. Van Baarle (Ola); 5. Van Rensburg (S.Af); 11. Phinney (Usa); 25. Nibali; 36. Cavendish (Gb) a 7”. CLASSIFICA: 1. Taylor PHINNEY (Bmc); 2. Cummings (Gb) a 15”; 3. Hansen (Dan) a 172; 4. Martin (Ger) a 23”; 5. Cancellara (Svi) a 26”. OGGI: 4a e ultima tappa a Dubai, 123 km, arrivo al Burj Khalifa (Eurosport dalle 11, RaiSport2 12.55). po il ritiro in Argentina ho perso dei giorni. Non ho la forma che vorrei, così non ho portato fuori Renshaw e Cav al momento giusto». Ecco Maradona Il successo di ieri di Kittel in realtà è stato ancora significativo. La tappa, che si concludeva nel deserto ad Hatta (vicino alla frontiera con l’Oman), presentava un paio di strappi nel finale. Niente di trascendentale, ma sono bastati per accendere i fuochi d’artificio ad opera dei tanti vip della corsa Gazzetta. Vincenzo Nibali è stato tutto sommato tranquillo (ha chiuso nel primo gruppo). Si è mosso però Valverde, ha tirato forte la Cannondale per Sagan, poi terzo, e ci hanno provato pure i due campioni del Mondo, quello della crono Tony Martin e quello in linea, Rui Costa: «Per essere la prima corsa, le sensazioni sono migliori del previsto, per questo ci ho provato», ha spiegato il portoghese della Lampre-Merida. Kittel è stato molto bravo a restare attaccato «con lo sputo» ai migliori in salita, cioè per un niente, e poi allo sprint ha potuto gioire ancora (con Lobato 2° e Cavendish 36° a 7”). Con il successo nel Criterium d’apertura al Down Under, fanno già tre successi. «Ero a limite e ho rischiato di mollare anche all’ultimo chilometro – ha spiegato Kittel —. Ma ce l’ho fatta, penso che la scelta di venire a Dubai direttamente dall’Australia, ad allenarmi e a studiare i percorsi, abbia pagato. Sono felice». E oggi, prima di rifarsi vedere alla Vuelta Andalusia, può servire il tris: davanti a Diego Armando Maradona, atteso all’arrivo. Sarebbe un’altra, anche se piccola e non certo definitiva, di quelle spallate. DUBAI Il paragone più calzante è con una calamita. Questo è stato per il Dubai Tour Fernando Alonso, che giovedì è arrivato al via della seconda tappa (che poi ha seguito in auto). Lo spagnolo della Ferrari si sta allenando nell’Emirato — il Mondiale di F.1 scatta il 16 marzo —, macinando chilometri in bici. Passione e non solo, considerando il suo progetto di creare una nuova squadra dal 2015. E il primo colpo è stato quello dell’ex c.t. Bettini direttore tecnico, Abad general manager, Garcia marketing Paolo Bettini, nel ruolo di direttore tecnico. Ora, se Alonso ingaggiasse tutti i corridori con i quali si è fatto una foto (compresa quella con… Ferrari, il velocista della LampreMerida), di team ne creerebbe almeno due. Ma le conversazioni con Sagan, Purito Rodriguez e l’iridato Rui Costa hanno incuriosito, perché soprattutto i primi due sono stati accostati alla squadra molte volte: «Siamo in una fase di lavoro», ha detto Alonso. Alla Gazzetta dello Sport, in ogni caso, risulta che l’ingresso di Fernando nel ciclismo sia tutt’altro che un capriccio: l’idea è quella di un Ballerini, sono già passati quattro anni MARCO PASTONESI BOTTEGONE (Pistoia) S Da sin.: il c.t. Davide Cassani, Matteo Ballerini, Sabrina, la maglia del team jr per “Ballero”, il d.s. Luca Scinto, e Gianmarco Ballerini più autorevole del c.t. (Davide Cassani) della Nazionale, che i corridori delle altre nazionali chiamano la Squadra, per dire il prestigio, il fascino e la forza che ancora e sempre possiede? Quale attore più convincente di un direttore sportivo (Luca Scinto), così spontaneo, istintivo, esube- progetto a lungo termine, che potrebbe impegnarlo una volta finita la carriera in F.1. Il ruolo di general manager nella fase iniziale sarà svolto da Luis Garcia Abad, mentre Kiko Garcia si occuperà della parte commerciale e dei rapporti con le aziende. Basi operative E proprio dal suo sport, lo spagnolo vuole trasferire conoscenze e tecnologie per monitorare il lavoro degli atleti e migliorare le loro prestazioni e le strategie di gara. Per esempio attraverso l’uso della telemetria e del simulatore. L’idea è utilizzare ex ingegneri di F.1, già contattati, che non saranno soltanto consulenti, ma verranno inseriti nella squadra con un proprio ruolo. Inoltre la struttura avrà più di una base operativa, in relazione sia degli sponsor sia degli allenamenti. L’accostamento alla Specialized, che da tempo sta portando avanti progetti simili con la McLaren, sembra logico. Il colosso americano di bici ha creato una sezione «Racing» in cui lavorano l’ex pilota Jarno Trulli, l’ex ingegnere elettronico ferrarista Gianni Sala e il telemetrista Matteo Flamigni, uomo di Valentino Rossi alla Yamaha. E le prove in velodromo sono servite, soprattutto a Nibali. La Specialized si è dunque fatta avanti, per fornire materiale e tecnologie al futuro team di Alonso. Ora è in attesa dei prossimi dettagli. ci. sco. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA DAL NOSTRO INVIATO Quale luogo migliore di una zona (San Baronto) dove il ciclismo ha radici e rami, storia e tradizione, storie e tradizioni, popolo e praticanti, tanto da essere paragonata alle Fiandre per la concentrazione di squadre, corridori e perfino campioni? Quale posto migliore di una scuola (l’istituto Martin Luther King) dove s’incrociano esperienza e desideri, sapienza e curiosità, saggezza e sogni, cioè insegnanti e studenti? Quale punto migliore di una palestra, che è il teatro dello sport, il palcoscenico di un’educazione salda e sana, la platea di un’istruzione allegra e divertente? Quale personaggio Fernando Alonso, 32 anni, con il leader Taylor Phinney, 23 BETTINI rante, appassionato? Quale testimone più importante di un uomo (Fabrizio Fabbri), che ha trascorso una vita a due ruote preoccupandosi di dare e non osando mai pretendere di ricevere? Quale angelo custode (Franco Vita) più riservato e invisibile, eppure più sensibile e alato, e og- Franco Ballerini è morto il 7 febbraio 2010 mentre stava disputando il Rally Ronde di Larciano (Pt). Era c.t. dal 2001: aveva 45 anni gi più inconsolabile perché non ha più il suo angelo da custodire? E, soprattutto, quale pubblico più adatto dei ragazzi delle medie — facce fresche, occhi guizzanti, capelli agitati – che si affacciano alla vita come se fossero su un balcone, pronti a trasformare la bicicletta in un tappeto volante o in un libro parlante o in una “play-list” a pedali? La magia si è realizzata ieri mattina, grazie al quarto anniversario della morte di Franco Ballerini, con la moglie Sabrina, i figli Gianmarco e Matteo, parenti e amici. Si è ricordato, raccontato, domandato e risposto, sorriso e riso, insomma trascorse due ore ciclistiche “surplace” o forse due ore umane di corsa. Proprio alla maniera del “Ballero”. © RIPRODUZIONE RISERVATA DONNE LA PIACENTINA 2a Qatar, Bronzini vicina al successo Ma è sempre Wild SABATO 8 FEBBRAIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 31 MOTORI La caccia allo scoop Grenoble tace e su Schumi via ai tam tam Medici e famiglia danno poche notizie Il web sbanda: «È morto. No, parla» Lo striscione superstite: «Ti pensiamo» All’ospedale di Grenoble è rimasto un solo striscione. Lo avevano deposto i tifosi il 3 gennaio, 45° compleanno di Schumi: «I nostri pensieri con te e la tua famiglia» DAL NOSTRO INVIATO PAOLO IANIERI GRENOBLE (Francia) Diluvia su Grenoble. Una pioggia intensa, gelida, che penetra dentro i vestiti, rovesciata con cattiveria in terra dalle nuvole basse. Davanti all’ingresso Chartreuse dell’Hopital Nord, un paio di chilometri alle porte della città che nel 1968 ospitò l’Olimpiade invernale, la gente cammina di fretta, facendo lo slalom tra infide pozzanghere e il via vai incessante di taxi e ambulanze. A ricordare che lassù al 5° piano, in una stanza del reparto di rianimazione ben protetta agli sguardi estranei, è ricoverato da 40 giorni Michael Schumacher, è rimasto solo uno striscione: «Schumi, all our thoughts with you and your family», tutti i nostri pensieri sono con te e con la tua famiglia. Lo avevano deposto su un’aiuola alcuni tifosi lo scorso 3 gennaio per il 45° compleanno del campione di Benetton, Ferrari e Mercedes, un mese dopo è ancora lì, fradicio di pioggia, stancamente appeso a due pali davanti all’ingresso, a recitare quella che è la speranza dei tifosi di tutto il mondo. Falsità Ma come sta Schumi? È questa la domanda che si fanno tutti all’indomani di una giornata nella quale uno squallido messaggio su Twitter ha scatenato l’ennesimo proliferare di voci incontrollate e, fortunatamente, infondate: «Schumacher è morto!». Sono state queste le terribili parole che nel primo pomeriggio di giovedì hanno dato il via a un tam tam di notizie che dicevano tutto e il contrario di tutto. E mentre in serata un portavoce dell’Ospedale di Grenoble era costretto a smentire la notizia, in quelle stesse ore ecco che un medico tedesco, tale Heinzpeter Michael Schumacher, 45 LAPRESSE Stop ai farmaci, ma il tedesco è ancora in coma dopo oltre un mese dalla caduta Moecke, responsabile del dipartimento di medicina dell’ospedale Askepios, arrivava a decretare come «Schumacher potrebbe trovarsi in una fase di coma vegetativo». Paradossalmente, sempre sui social network c’era chi decretava come il sette volte campione del mondo avesse iniziato a parlare mentre altre voci asserivano come negli ultimi esami fatti l’encefalogramma del tedesco risultasse piatto, cosa che significherebbe la totale assenza di qualsiasi attività cerebrale. Vergogna Tutto e il contrario di tutto, insomma, come se ci si trovasse a parlare di un nuovo scarico della Red Bull o di una novità aerodi- namica della Ferrari, dimenticando invece che dietro a tutto questo sciacallaggio c’è un uomo di 45 anni che da 40 giorni sta cercando di sopravvivere a un terribile incidente sugli sci. All’ospedale francese i medici ufficialmente tacciono, la direzione della comunicazione ribadisce che non sono in previsione nuovi aggiornamenti sulle condizioni di Michael e anche la manager Sabine Kehm, sempre più frastornata ma anche arrabbiata per le notizie infondate, conferma che non ci sono novità e che «non posso continuare a smentire speculazioni e voci senza fondamento». Il fatto che da due giorni l’ex giornalista tedesca non si faccia vedere e Grenoble e che la sua presenza non è prevista fino a lunedì, per certi versi è la conferma di come la situazione, pur restando grave, sia stabile e non ci sia un crescente allarme riguardo le condizioni di Michael. Attesa La verità, piuttosto, è che Schumacher è ancora in coma e che non si sa per quanto tempo ancora ci resterà: per due volte, nei primi giorni di ricovero, i medici hanno temuto per la vita dell’ex pilota tedesco, operato il giorno dell’incidente sciistico e Méribel e in quello successivo per cercare di ridurre le gravi lesioni cerebrali riportate nella caduta contro una roccia. Dopo un mese di coma farmacologico non si può quindi concretamente pensare che il risveglio avvenga in tempi brevi. E se è vero che più a lungo si protrarrà quel momento, maggiori potrebbero essere le complicazioni, bisogna considerare come lo stop alla somministrazione dei farmaci sia avvenuto solo una settimana fa. Per ora, l’unica cosa da fare è aspettare. E, per chi crede, magari pregare. il calendario Il 6 aprile a Sakhir la prima diretta in simultanea Il calendario del Mondiale F.1 2014 è formato da 19 gran premi. In tondo quelli che andranno in onda in diretta esclusiva su Sky, in neretto quelli che verranno trasmessi in diretta sia da Sky sia dalla Rai. 16 marzo Australia (Melbourne) 30 marzo Malesia (Sepang) 6 aprile Bahrain (Sakhir) 20 aprile Cina (Shanghai) 11 maggio Spagna (Barcellona) 25 maggio Monaco (Montecarlo) 8 giugno Canada (Montreal) 22 giugno Austria (Zeltweg) 6 luglio Gran Bretagna (Silverstone) 20 luglio Germania (Hockenheim) 27 luglio Ungheria (Budapest) 24 agosto Belgio (Spa) 7 settembre Italia (Monza) 21 settembre Singapore (Marina Bay) 5 ottobre Giappone (Suzuka) 12 ottobre Russia (Sochi) 2 novembre Stati Uniti (Austin) 9 novembre Brasile (Interlagos) 23 novembre Abu Dhabi (Yas Marina) ANDREA CREMONESI Australia e Malesia, gare prestigiose come Montecarlo, Silverstone e Spa, poi Barcellona, prima tappa europea, quindi la tedesca Hockeheim, la new entry russa Sochi, teatro in questi giorni dell’Olimpiade invernale e poi il Brasile penultimo atto del Mondiale: saranno queste le 10 «esclusive» di Sky del 2014. Cioè le gare di F.1 che andranno in diretta sulla tv a pagamento (29,90 euro mensili quelli per il pacchetto sport) e che poi la Rai manderà in onda in differita (alle 14 quelle asiatiche, alle 21 le europee). L’ok definitivo è arrivato ieri da Londra, perché spetta alla Fom benedire la spartizione tra la tv di Stato che manda in onda comunque nove gare in diretta e la pay tv di Rupert Murdoch. Criteri Il Mondiale (in diret- ta) della Rai, che ha confermato il team degli anni scorsi, scatterà dunque in Bahrain S 29 dicembre Alle 11.07 Michael Schumacher cade mentre scia fuoripista a Meribel (Fra). Viene ricoverato a Grenoble dove arriva in coma. Ha una emorragia cerebrale ed è operato S 30 dicembre I medici lo operano di nuovo: ci sono lesioni cerebrali diffuse S 3 gennaio Schumi compie 45 anni. I ferraristi si riuniscono sotto l’ospedale S 6 gennaio La famiglia annuncia: «Michael è fuori pericolo» S 29 gennaio A 30 giorni dall’incidente l’Equipe rivela che i medici hanno iniziato la fase di risveglio. Il giorno dopo la conferma dal clan S 6 febbraio Su Twitter: «Schumi è morto». L’ospedale di Grenoble smentisce © RIPRODUZIONE RISERVATA Taccuino LE GARE IN TELEVISIONE MONZA IN CHIARO SULLA TV DI STATO Il GP di Sochi a Sky La Rai scommette su un grande finale 4 40 GIORNI D’ANSIA (gara che dovrebbe partire alle 18 locali, le 17 in Italia) per poi toccare Cina, Canada, Austria, Ungheria, Monza, Singapore, Stati Uniti (Austin) e Abu Dhabi, l’ultima tappa stagionale che tra l’altro (salvo ripensamenti) attribuirà punteggio doppio. «Il primo criterio della nostra scelta — spiega Maurizio Losa, vice direttore RaiSport — è stato quello di scegliere i gran premi della fascia serale per non costringere i nostri telespettatori a fare notte (le gare vanno trasmesse in differita di almeno tre ore; n.d.r.). Il secondo criterio è stato quello di continuare a trasmettere le gare asiatiche (che si corrono quando è mattina in Italia; n.d.r.) all’orario consueto delle 14». Bilancio Ma come è andato il 2013? Primo anno della rivoluzione televisiva, che ha visto appunto la pay tv sbarcare di nuovo nel Mondiale? La media ufficiosa tra Sky e Rai è stata di 5 milioni di spettatori a gara, 1,2 in meno del 2012 ultima stagione tutta coperta dalla Tv di Stato. In particolare la Rai nelle gare in diretta ha avuto una media di 5 milioni di spettatori, e di 3,4 per quelle in differita. Un calo legato solo al fatto che Vettel ha ucciso il Mondiale con netto anticipo? © RIPRODUZIONE RISERVATA RALLY DI SVEZIA Latvala in testa Ogier, che errore La Lotus si tiene il forchettone Ecco il muso a «forchettone» della nuova Lotus E22 in una foto fatta circolare dalla squadra. Ieri la vettura di Enstone ha fatto la prima uscita in pista a Jerez sfruttando un «filming day» «Un errore stupido». Sebastien Ogier (Volkswagen) fa il mea culpa per l’uscita di strada nell’ottava speciale, mentre era in testa al Rally di Svezia. L’iridato ha perso circa 4 minuti e mezzo: addio a ogni sogno di gloria. La Volkswagen si consola con il duo composto da Jari-Matti Latvala (1°) e Andreas Mikkelsen (2°), divisi da soli 3”6. Ogier, nella seconda parte della giornata, ha tentato di risalire: è 9° a 3’38”4. Anche Robert Kubica (Ford) è finito nella neve: è 29° a oltre 24’. Oggi il gran finale, con le ultime 8 speciali. RUOTE SCOPERTE IL 21 IN BAHRAIN LA DECISIONE Liuzzi in Giappone Un treno di gomme in più a chi va in Q3 Così potrebbero cambiare le qualifiche Dopo un paio di stagioni sulle vetture a ruote coperte, nel 2014 Vitantonio Liuzzi torna al volante di una monoposto. L’ex F.1 sbarca in Giappone grazie a un accordo con la Honda: correrà la Super Formula con il Team Real al volante delle nuove SF14 Dallara e la Super GT con l’Autobacs Racing Team Aguri. (a.cr.) Il 21 febbraio, durante i test del Bahrain, i team si riuniranno per decidere se modificare il format delle qualifiche: l’obiettivo è disincentivare coloro che restano ai box per conservare gomme in vista della gara. Un problema che si trascina da tempo, almeno da quando, a partire dal 2010, sono esplose le soste ai box e di conseguenza la necessità di salvaguardare più treni possibili. La proposta è quella di assegnare un treno supplementare di pneumatici (quelli della mescola più morbida) ai piloti che si qualificano in Q3, in modo tale che non rinuncino alla battaglia per la pole. Perché la norma passi, è necessario che sia favorevole il 70% dei team. Ferrari, Red Bull. Mercedes, McLaren e Lotus sarebbero già schierati per il sì. © RIPRODUZIONE RISERVATA HONDA FA SUL SERIO Hrc anche nel cross Da quest’anno, la squadra Honda nel Mondiale Mx1 di cross prende il nome di Team Hrc. Confermati i due piloti del 2013: Max Nagl ed Evgeny Bobryshev. 32 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 FEBBRAIO 2014 BASKET LA COPPA ITALIA: I QUARTI DI FINALE le Pagelle DI CHIABO SVOLTA MARQUES GREEN LA PEGGIORE DI HACKETT MILANO 5.5 GENTILE 6 Primo tempo da 13 punti in 14’ con 3 schiacciate, poi completamente sparito MELLI 5.5 Tre assist nei primi 10’ in campo, quando rientra non c’è. HACKETT 5 Forse la peggior partita a Milano, subisce 10 falli ma perde 4 palloni e si fa stoppare da Devecchi l’ultimo tiro. KANGUR 7 E’ tornato lo specialista della mattonella, micidiale nel terzo quarto, la partita gira (male) sul suo 4o fallo. Da lì non entra più e Milano va a rotoli. LANGFORD 6.5 Tanti rimbalzi quanti punti nei primi 20” (5), fa i punti che rintuzzano la fuga di Sassari. E’ anche il miglior rimbalzista. SAMUELS N.G. Fa 2 falli in 3’ e non ha più chanches. WALLACE 5 Inutile, -10 di plus minus in 10’. MIGLIORE h 7.5 ILLAWAL Parte col botto, 10 punti nel primo quarto, 8 nel terzo. Ma quando rientra nell’ultimo quarto è tardi. MOSS 6.5 Non efficace sui piccoli avversari come altre volte, ma nei momenti decisivi c’è. Strane le tre perse. JERRELLS 5 Pasticcia in regia per 10’. SASSARI 7 Nell’ultimo quarto si scatena D. Diener, fuori la strafavorita Banchi: «Sono molto deluso» MILANO 80 SASSARI 82 (24-11, 38-30; 66-59) M.GREEN 7.5 E’ l’uomo della svolta nel 2o tempo, rompe il ghiaccio da 3, non soffre gli avversari più alti, 3 recuperi, 4 assist C. GREEN 7 Il migliore nel primo tempo quando tutto andava storto, sempre solido e positivo. DEVECCHI 6.5 Su Langford, prende la sventagliata iniziale. Ma è lui su Hackett a salvare la vittoria alla fine. T.DIENER 6 Non gioca male visto il momento difficile, ma la svolta arriva quando esce e non entra più. B.SACCHETTI 6.5 Dà più consistenza più di Thomas. h Incredibile rimonta Sassari gela Milano IL MIGLIORE 8 D.DIENER EA7 MILANO: Hackett 5 (0/4, 1/3), Langford 16 (3/9, 2/6), Gentile 13 (4/8, 1/4), Melli (0/1 da 3), Lawal 20 (9/11); Kangur 12 (4/7 da 3), Samuels (0/1), Wallace 2 (1/3), Moss 10 (1/1, 2/6), Jerrells 2 (1/3). N.e.: Cerella, Gigli. All.: Banchi. BANCO SARDEGNA SASSARI: T. Diener 6 (2/3, 0/2), Devecchi 2 (1/2, 0/1), Thomas 9 (4/11, 0/3), C.Green 15 (3/4, 1/5), Tessitori 8 (4/6); M.Green 9 (0/1, 3/5), B. Sacchetti 6 (2/3, 0/3), D.Diener 24 (4/6, 4/10), Vanuzzo 3 (0/1, 1/2). N.e.: Chessa, Gordon. All.: R. Sacchetti. Non fa canestro per tutto il 1o tempo (voto 4.5), ne fa 22 nella ripresa, 13 nell’ultimo quarto, 9 nel 13-0 decisivo. ARBITRI: Lamonica, Lanzarini, Martolini. VANUZZO 6 Non efficace come altre volte, ma marca i pivot. TESSITORI 6 Non fa disastri, ma è nei 5 che si fanno stendere all’inizio da Lawal, suo avversario diretto. THOMAS 6 Dopo le critiche fatte all’egoismo dei compagni, un primo tempo da 0/5 e 3 perse. Nove punti nella ripresa lo rimettono in pista. NOTE - T.l.: Mil 12/18, Sas 15/17. Rimb.: Mil 48 (Langford, Lawal 8), Sas 33 (Sacchetti, Thomas 6). Ass.: Mil 19 (Gentile, Moss 5), Sas 16 (M.Green 4). Progr.: 5’ 16-6, 15’ 29-17, 25’ 51-42, 35’ 68-72. Instant replay: tripla D.Diener, annullata 24” , 14’19” (29-17), rimessa a Milano 38’58” (80-82). Spett.: 8256. LOCMAN ITALY LUCA CHIABOTTI MILANO Drake Diener e Marques Green danno un colpo letale alla teoria dell’invincibilità di Milano. Sassari elimina gli strafavoriti, soffre quando non le entra una tripla, va via facilmente appena si accendono i suoi tiratori e l’EA7, come il palo della banda dell’Ortica, è l’unica a non accorgersi al Forum che la partita non è più una passerella. E quando subisce un 13-0, si sveglia ma è tardi. Il finale è bellissimo e contro Moss e Langford decide la difesa, con Devecchi che toglie a un Hackett spento il canestro che ne avrebbe fatto un eroe. Così la semifinale è la meno attesa, SassariReggio, e Meo Sacchetti deve pagare una cena alla squadra di Menetti, portata dal coach ad ® esempio, nel prepartita, come spirito positivo e vincente: «Siamo contenti e credo lo siano anche le altre semifinaliste perché non c’è più Milano — dice Meo che compie un capolavoro psicologico rimettendo la sua squadra in pista in un momento difficile —, all’intervallo, sotto solo di 8 con Drake e Thomas da 0/10 ho detto che non poteva andare avanti così. Ci abbiamo sempre provato, in un momento di forma non brillante, la chiave è stata la difesa, poi c’è stata la solita fiammata di Drake». Rosa Eppure, senza Gordon, Sassari si fa passare sopra da Milano e da Lawal fino al 18-6 dell’avvio. L’EA7 tocca il +16 all’inizio del secondo quarto e l’impressione è che se Luca Banchi non dovesse far giocare la sua rosa smisurata puntando solo sulle cose che funzionano meglio, tipo Lawal, la sua squadra non avrebbe dei cali come nel secondo quarto, dove produce solo un 6/20 al tiro mentre la Dinamo con 0/8 da tre, 1/14 all’intervallo, riesce addirittura a rientrare fino al 36-32 di inizio ripresa. Il 3/3 di Kangur da tre sembra togliere la suspense ritrovata. Ma quando M. Green segna la seconda tripla personale, sulle 20 tentate fino a quel momento da Sassari, la partita cambia e Milano non se ne accorge. Il 13-0, che diventa un 21-6 con il Drake Show per il 72-77 a 1’54” dalla fine. «Un k.o. pesante, sono molto deluso — dice Banchi — abbiamo indirizzato bene la gara ma non siamo mai riusciti a controllarla davvero. Non abbiamo avuto la solita intensità, una sconfitta che deve farci meditare». Quello che nessuno pensava accadesse è successo. Per Giorgio Armani l’incubo continua. © RIPRODUZIONE RISERVATA le final eight Alle 18 Enel-Mps, alle 20.30 Dinamo-Reggio su Gazzetta.it Oggi alle 10.30, in occasione delle Final Eight, si terrà l’Assemblea di Lega. I QUARTI DI FINALE Montepaschi Siena-Acea Roma 76-67 Enel Brindisi-Umana Venezia 83-70 Acqua Vitasnella Cantù-Grissin Bon Reggio Emilia 77-84 EA7 Milano-Banco di Sardegna Sassari 80-82 LA PRIMA PARTITA DALMONTE: «SE BATTIAMO IN TESTA, IL MOTIVO È INTUIBILE» Green e Siena mandano a casa una piccola Roma La Mens Sana domina l’Acea che soffre l’assenza di Taylor. Crespi: «Il passato? È solo l’ultima partita di campionato» MARIO CANFORA MILANO MONTECRISTO Movimento meccanico automatico S.I.O. (Scuola Italiana di Orologeria) o cronografo al quarzo. Titanio e acciaio. Impermeabile fino a 10 atm. Quando conta, Siena c’è. Stavolta non si può dire contro pronostico, visto che nel quarto di finale i bookmaker la davano favorita nei confronti di Roma. Ma la determinazione e se vogliamo semplicità con cui ha messo k.o. l’Acea è di quelle che oggi devono far preoccupare (e non poco) Brindisi, l’avversaria di questa inedita semifinale. Questione di mentalità, anche se rispetto alla squadra dello scorso anno qui c’è poco o nulla. «Tutti ci chiedono del passato di Siena, il passato per noi è solo nell’ultima partita, persa, di Bologna. Ho visto grande serenità mentale, come non essere contento di quest’esordio», dice il coach senese Marco Crespi. Serenità Già, la serenità. Che è poi quella che ti fa entrare in campo con gli occhi della tigre: 7-0, poi 10-2. Numeri che dopo 3 minuti potrebbero dire poco, invece sono la testimonianza di come si possa subito incanalare la gara sul binario giusto. Roma è una Rometta modesta, di scarsa qualità, che si aggrappa a soluzioni individuali per restare attaccata al match. Fallisce tutto, o quasi. Anche perché quando ti manca il play titolare (leggi Jordan Taylor, ormai un ex), hai voglia di convincerti che con Goss può essere lo stesso. Non è così, non può esserlo. Gli assetti di una squadra non si comprano al bar, si studiano ore e ore in allenamento. Certo, qualcosa in più ci si aspettava. Come SIENA ROMA 76 67 (24-15, 47-37; 58-51) MONTEPASCHI SIENA: Haynes 18 (1/3, 4/8), Green 19 (5/8, 2/3), Carter 4 (0/2, 1/2), Nelson 6 (0/3, 2/4), Ortner 5 (2/6); Hunter 10 (5/7), Viggiano 7 (0/1, 2/3), Cournooh (0/1 da tre), Janning 5 (0/1, 1/4), Ress 2 (1/1), Udom (0/1 da tre). N.e.: Cappelletti. All.: Crespi. ACEA ROMA: Goss 9 (2/8, 1/3), D’Ercole (0/2 da tre), Hosley 22 (3/9, 2/5), Jones 2 (0/1, 0/2), Mbakwe 9 (3/7); Baron 16 (5/5, 2/6), Moraschini 4 (1/1, 0/1), Szewczyk 5 (1/3 da tre), Righetti. N.e.: Tonolli, Finamore. All.: Dalmonte. ARBITRI: Cerebuch, Sabetta, Vicino. NOTE - T.l. Sie 12/16, Rom 21/22. Rimb.: Sie 39 (Ortner 10), Rom 26 (Mbakwe 8). Ass.: Sie 20 (Nelson 8), Rom 9 (Goss 5). F. tec.: panchina Roma 22’19” (50-39), Viggiano 38’52” (7660). Usc. 5 f.: Viggiano 38’52” (76-60). Progr.: 5’ 13-4, 15’ 38-28, 25’ 56-43, 35’ 69-58. Erick Green, 22 anni, 1.90 CIAM mentalità e «testa» nella partita. Ma se nei rimbalzi offensivi si fa sempre la figura delle belle statuine (8-1 già al riposo lungo, 12-5 il dato finale) il 3115 di inizio secondo quarto mette già un bel punto sul primo quarto. Il tutto mentre Green segna da ogni posizione, Nelson aggiunge 5 assist al 2/4 da tre, Hunter domina sotto i tabelloni. Grigiore La Rometta ha pochi sussulti, avvolta nello stesso grigiore (con pioggia) che c’è all’esterno del Forum all’ora del pranzo. Sul 56-51, al 28’, Moraschini solo soletto sbaglia la tripla del possibile -2. Baron poco dopo infila invece quella del 58-54, ma l’avventura in Coppa si ferma qui, nonostante Hosley cerchi di ridurre al minimo la sconfitta. «La squadra ha avuto grande fiducia e ha fatto vedere un primo tempo di grande qualità», continua Crespi, mentre Luca Dalmonte aspetta il nuovo play come una specie di Messia: «Non piango mai, resto tranquillo, sereno, ma se oggi battiamo in testa e abbiamo problemi al motore il motivo potrete intuirlo...». © RIPRODUZIONE RISERVATA SABATO 8 FEBBRAIO 2014 Il presidente di Sassari Stefano Sardara abbraccia Drake Diener, 32 anni CIAM-MARCHI La favola di Reggio In semifinale coi bambini Battuta Cantù senza Brunner e Cinciarini ma con Mussini e Pini. E un grande White CANTÙ REGGIO EMILIA 77 84 (15-24, 33-44; 61-62) ACQUA VITASNELLA CANTÙ: Ragland 11 (4/8, 1/5), Jenkins 2 (1/3, 0/3), Aradori 16 (6/7, 0/2), Leunen 13 (2/3, 2/4), Uter 8 (1/6); Jones 2 (1/2), Rullo 5 (1/1, 1/3), Cusin 11 (2/4), Gentile 9 (1/5, 2/4). N.e.: Abass, Cesana, Marconato. All.: Sacripanti. GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Mussini 3 (0/1, 1/1), Bell 20 (3/12, 2/5), White 25 (7/8, 3/5), Silins 2 (0/1 da 3), Cervi 2 (1/2); A.Filloy 5 (0/3, 1/2), Antonutti 3 (0/1, 1/1), Frassineti, Kaukenas 17 (4/8, 2/3), Pini 7 (3/3). N.e.: A.Cinciarini. All.: Menetti. SEMIFINALI Oggi alle 18: Brindisi-Siena Alle 20.30: Sassari-Reggio Emilia FINALE Domani alle 18 DIRETTA Tutte le partite in diretta su Rai Sport e streaming su Gazzetta.it con il commento tecnico di Dan Peterson. COPPA DEL RE (pe.m.) Quarti a Malaga: Barcellona-Tenerife 102-60 (Huertas 13); Valencia-Vitoria 74-73 (Martinez 13; Nocioni 18, Poeta 0 in 18’); Real Madrid-Canarias 83-60 (Mirotic 17); Malaga-Saragozza 74-79 (C. Medley 21). le Pagelle DI CANF. HUNTER DI SOSTANZA HOSLEY NON MOLLA MAI SIENA 7 VIGGIANO 6 Merita la sufficienza, subisce un po’ Hosley, dà una buona mano a rimbalzo. HUNTER 7 Sfiora la doppia doppia (10 punti e 9 rimbalzi), presenza di sostanza e qualità nei pressi dei tabelloni. COURNOOH 6 Dieci minuti di tranquillità, pensando solo a far girare la palla. HAYNES 7 Ne segna 18 con ben 4 triple, sempre intenso, seconda parte di gara eccelsa. CARTER 5 Manco doveva giocare, parte lo stesso in quintetto ma si vede che non è fisicamente apposto. JANNING 5 Una tripla, tre palle perse e poco altro. RESS 6 Solito apporto ben distribuito nell’arco della gara. ORTNER 6 Malino al tiro, però 10 rimbalzi. NELSON 7 Inizio di grande personalità, cala nella seconda parte ma 8 assist (5 nei primi 20’) hanno lasciato il segno. MIGLIORE h 7.5 ILGREEN Immarcabile per gli esterni romani, è lui che dà l’allungo iniziale della Montepaschi: 7/11 da campo, 5 falli subiti. ROMA 5.5 GOSS 5 Fa quel che può, si nota che non è contento di giocare fuori ruolo per l’assenza di Taylor. JONES 4 Altra prova da dimenticare per l’ala grande americana, pasticcione in attacco e abulico in difesa. D’ERCOLE 4 Green e Haynes gli scivolano via, in attacco si nasconde: virgola in 11’. MIGLIORE h 6.5 ILHOSLEY Non una grande prova, spadella alla grande (5/14 dal campo) ma bilancia con 10/10 nei liberi e almeno ha la voglia di non mollare mai. BARON 6,5 Parte bene, prova con successo a uscire dalle maglie difensive senesi, chiuderà con 16 punti. SZEWCZYK 6 Sufficienza di fiducia, una tripla, condizione fisica comunque approssimativa. MORASCHINI 4,5 Gioca tanto, 24’, e male. Evanescente nelle due parti del campo. MBAKWE 6,5 Vede palloni col contagocce, in difesa è però spesso mostruoso, come si è visto dalle due atleticitissime stoppate consecutive: dategli al più presto un play che lo faccia divertire sotto canestro... ARBITRI: Mattioli, Begnis, Bartoli. NOTE - T.l.: Can 21/35, Reg 18/19. Rimb.: Can 35 (Leunen, Ragland, Aradori 6), Reg 35 (Bell 11). Ass.: Can 10 (Ragland, Gentile 3), Reg 15 (White, Bell 6). Progr.: 5’ 7-11, 15’, 23-30, 25’ 49-51, 35’ 67-72. Usc. 5f.: Cervi 35’21” (67-72), Silins 35’38” (67-72), Pini 37’28” (70-74). MASSIMO ORIANI MILANO Non ce ne vogliano i vinti, ma sono questi i momenti che rendono unico lo sport, che ti fanno venire la pelle d’oca, anche se sei spettatore disinteressato. Gli occhi lucidi del ds Alex Frosini mentre esce dal campo, James White, uno che ha vissuto la Nba in quintetto coi Knicks, che si batte il petto e urla la sua gioia verso il pubblico (e poi su Twitter la definisce una delle più belle vittorie della carriera), i ragazzini Federico Mussini e Giovanni Pini che affrontano un quarto di Coppa Italia come una partitella al campetto: sono le istantanee del trionfo di Reggio Emilia, presentatasi alla sfida con Cantù senza l’asse play-pivot (Cinciarini-Brunner), k.o. alla vigilia. «Siamo stati bravi ad esaltarci nella difficoltà — racconta coach Menetti — aumentando il livello di concentrazione». Appena arrivato in sala stampa il coach reggiano aveva scherzato: «Non vedo la Coppa. Avevo detto alla Lega che se vincevamo questa partita dovevamo portarcela a casa». Già, perché di impresa vera si tratta. E come ogni impresa ha il rovescio della medaglia. «Reggio si è esaltata in alcune individualità — spiega Sacripanti — Noi siamo scesi in campo contratti, col peso di dover vincere per forza e non siamo stati capaci di governare la situazione. Poi i 14 tiri liberi sbagliati hanno inciso tanto». Bimbo La partenza con Mus- sini in quintetto, uno che a vederlo pensi sia un bambino che ha fatto invasione di campo, invece di esaltare Ragland, lo ha quasi stregato. D’accordo che il ‘96 era stato il miglior realizzatore all’ultimo Jordan Brand Classic, ma sulla carta il play di Cantù avrebbe dovuto farne un sol boccone. Invece si è capito subito che la pressione stava schiacciando l’Acqua Vitasnella. Reggio è andata a +15 sul 25-40, reagendo alla grande al primo break canturino (tornati a -3 da -10 ). «Mussini ha saputo di essere in quintetto quando l’ha letto sul tabellone in spogliatoio un’ora e 10’ prima della palla a due — spiegava Menetti — Gli ho detto che non doveva fare il Cinciarini e di ricordarsi le regole». Detto, fatto. Quando Cantù ha superato per la prima volta (63-62 a inizio 4° periodo), ci si aspettava il naturale crollo reggiano. Che invece non è mai arrivato. Anzi. Era proprio Pini a riportarla avanti e Kaukenas a siglare il match point. Da standing ovation. Grazie per i brividi. © RIPRODUZIONE RISERVATA Dopo lo 0-11 iniziale, i campioni d’inverno rimontano con l’ala che chiude con 27 punti. E arriva Hodge DI M.O. BELL E KAUKENAS DA 8 JENKINS, UN DISASTRO CANTÙ 5 JONES 5 In meno di 7’ combina solo pasticci. UTER 5 Sbaglia troppo prendendosi anche tiri che non ci stanno. RULLO 6 Uno sprazzo, una tripla in 11’, fa il suo. h IL MIGLIORE 6 LEUNEN Un po’ più «leonino» del solito, 6 rimbalzi in 33’. Dopo il disastro di Pesaro una buona reazione. JENKINS 4 Continua il momento disastroso. In 18’ -3 di valutazione. Sacripanti aveva anche messo dei giochi in attacco per lui, per sbloccarlo. RAGLAND 5 Passano 20’ tra un canestro e l’altro. Non riesce quasi mai ad andar via al ragazzino Mussini. Solo 3 assist in 32’. ARADORI 5 Fatica dannatamente contro le doti atletiche superiori di White e in attacco non trova mai ritmo per essere decisivo. CUSIN 5 Più che altro per i 5 liberi sbagliati che pesano tanto. GENTILE 5 Esagera con un paio di tiri scriteriati, soprattutto l’ultimo, che costa tanto a Cantù. REGGIO EMILIA 8 h IL MIGLIORE 8 WHITE Devastante. Si esalta come fosse al Madison, gioca una partita totale con 6 rimbalzi e soprattutto 6 assist. FILLOY 6.5 Bravo a gestire il finale di partita, quando la palla scotta, non sbagliando nulla. ANTONUTTI 6.5 In 11’ una tripla pesante. BELL 8 Si avvicina alla quadrupla doppia (20 punti, 11 rimbalzi, 6 assist e anche 7 falli subiti). Forza qualche tiro ma è una spina costante nel fianco canturino. MUSSINI 7 Faccia tosta da veterano, tiene Ragland alla grande e non dà mai l’impressione di essere in difficoltà nonostante il palcoscenico. KAUKENAS 8 Passano gli anni, ma lui continua a far canestro. Anche 6 falli subiti in 25’. CERVI 6 Pasticcia in attacco ma in difesa fa sentire i suoi 214 centimetri sporcando un sacco di tiri. SILINS 6.5 Lotta come un leone e spende bene i suoi 5 falli. PINI 7.5 Da applausi. Si fa trovar pronto quando Menetti lo chiama, non facile non avendo praticamente mai giocato in stagione. le Pagelle PAOLO BARTEZZAGHI MILANO Esultano i brindisini sulle tribune con le magliette azzurre con la scritta «Campioni d’inverno». Con la semifinale che giocheranno oggi contro Siena («Ha vinto negli ultimi secoli», dice Piero Bucchi), vivranno un altro momento storico. L’unico che ha esperienza di questo livello, infortunato Massimo Bulleri, è proprio Bucchi che di Coppe Italia ne ha vinte due. Quando gli ricordano che ogni volta che ha passato il primo turno, ha poi vinto la Coppa, Bucchi dice in modo sornione: «Non ho sentito». Al via Venezia si ferma in fretta, dopo un avvio inatteso e bruciante. In tre minuti segna 11 punti e ne subisce zero. Alle perse e altri errori al tiro di Brindisi, reagisce con attacchi rapidi ed efficaci. La forza dei campioni d’inverno esce in questo momento. Bucchi chiama un timeout, subisce altri due punti ma la squadra comincia la vera partita. Cambia faccia in difesa, Jerome Dyson inizia a dipingere pallacane- BRINDISI VENEZIA DI P.B. BENE JAMES E DYSON SMITH NUMERO 1 REYER BRINDISI 7.5 Michael Snear, 23 anni, 1.96 CAST stro con la sua classe e visione del gioco. In modo lento ma inesorabile, Brindisi erode il vantaggio che la Reyer aveva costruito. E nel secondo quarto, le lascia campo. «La loro intensità e determinazione è stata decisiva — dice Zare Markovski — abbiamo concesso 28 punti nel secondo quarto, troppi». Dopo 13 minuti, Brindisi sorpassa con una tripla di Matteo Formenti che esce presto dal campo per un infortu- 83 70 (16-20, 44-35; 60-53) ENEL BRINDISI: Dyson 12 (4/8, 0/3), Snaer 27 (8/8, 3/6), Lewis (0/3, 0/2), James 10 (2/5, 1/3), Zerini 4 (1/1, 0/1); Todic 8 (1/4, 1/2), Formenti 5 (1/1, 1/1), Chiotti (0/3), Campbell 17 (2/6, 4/9). N.e.: Morciano, Jurtom, Leggio. All.: Bucchi. UMANA VENEZIA: Johnson (0/1, 0/2), Taylor 18 (3/7, 3/6), Linhart 8 (2/3, 1/5), Smith 19 (6/9, 1/6), Crosariol 12 (6/7); Peric (0/2, 0/1), Giachetti, Rosselli 4 (1/2, 0/1), Vitali 9 (0/2, 2/4), Akele (0/1 da 3). N.e.: Magro. All.: Markovski. ARBITRI: Paterrnicò, Taurino, Baldini. NOTE - T.l.: Bri 15/20, Ven 13/18. Rimb.: Bri 40 (James 9), Ven 34 (Smith 7). Ass.: Bri 15 (Snaer 4), Ven 17 (Smith 6). Progr.: 5’ 5-14, 15’ 31-22, 25’ 51-41, 35’ 68-50. 33 le Pagelle LA NOVITÀ BUCCHI: «CI SIAMO SCIOLTI IN DIFESA E ABBIAMO ATTACCATO MEGLIO» Brindisi in festa con super Snaer Ciao Venezia LA GAZZETTA DELLO SPORT nio a un piede. Oggi, non ci sarà. Chi, invece, entra prepotentemente in gioco è Michael Snaer. Protagonista del brutto inizio con due palle perse, segna 12 punti nel parziale, 5 su 5 al tiro e due assist. Difficile discuterlo ancora dopo una partita così. Hodge Anzi, Brindisi è a un passo dalla firma di Walter Hodge, guardia americana con passaporto dominicano, attualmente a Vitoria con Sergio Scariolo, che piaceva anche a Roma. Un’aggiunta che testimonia la serietà delle intenzioni di Brindisi. La squadra di Bucchi trova buoni tiri, crea usando la linea di fondo. Arriva a 12 punti di vantaggio nel terzo quarto e solo a metà dell’ultimo trema un poco quando Venezia torna a -5 (64-59) e perde due palloni consecutivi per diminuire ancora il vantaggio. Snaer sblocca il punteggio e inizia la discesa. «All’inizio — dice Bucchi — eravamo contratti, siamo giovani e alle prime esperienze. Quando la squadra si è sciolta in difesa, ha migliorato la circolazione della palla». © RIPRODUZIONE RISERVATA JAMES 7 Solido in difesa, è l’unico che riesce ad arginare un poco Smith, miglior rimbalzista di squadra. TODIC 6 Le quattro perse abbassano la sua valutazione. FORMENTI 6.5 Si fa male a un piede dopo un buonissimo impatto sulla partita. DYSON 7 Alcuni movimenti e assist splendidi, 8 falli subiti. LEWIS 5 I falli lo limitano, il canestro non lo vede. CHIOTTI 5 Come sopra. ZERINI 6.5 Lungo atipico, soffre Crosariol che è lungo vero ma apre il campo ed è tatticamente utile. h IL MIGLIORE 8 SNAER Perde due palloni a inizio partita poi non sbaglia più nulla. Segna 12 punti nel secondo quarto, quando Brindisi prende in mano la partita. Due recuperi e anche 4 assist. CAMPBELL 7 Secondo rimbalzista di squadra (8), prende molti tiri (15), realizza anche un azione da 4 punti. Senza Bulleri sarà sempre più importante. VENEZIA 6 PERIC 5 Poteva essere un’arma tattica, si perde nei falli pur raccogliendo 6 rimbalzi in 17 minuti. GIACHETTI N.G. Ancora in ripresa dall’infortunio, gioca due minuti, un assist. ROSSELLI 6.5 Si spende in difesa anche contro Dyson. LINHART 5.5 Sparacchia da fuori, subisce gli avversari diretti più fisici e reattivi. VITALI 5 Ancora a pezzi dopo la bronchite, perde 6 palloni che pesano più dei 5 assist. TAYLOR 6.5 Eccellente solista, come spesso gli accade sovente fuori dalle righe in attacco. h IL MIGLIORE 7 SMITH Miglior realizzatore, rimbalzista e agli assist. Giocatore tatticamente complicato da marcare. AKELE N.G. In due minuti, una tripla che non arriva al ferro. JOHNSON 5 Esordio con una palla persa al primo attacco. Zero punti e contro di lui Dyson si diverte. CROSARIOL 7 Presenza costante sotto canestro, ma contro i lunghi mobili di Brindisi serve meno di altri. 34 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 FEBBRAIO 2014 RUGBY DOMANI UN RILANCIO IN AZZURRO Riecco Minto il «cinese» La Francia è avvisata Il Sei Nazioni 2013 da protagonista e 8 mesi di stop per infortunio Allo Stade de France il flanker sarà titolare al posto di Zanni Francesco Minto, 26enne seconda linea del Benetton Treviso. Vanta 8 caps, ma ha saltato il tour di giugno e i test di novembre 2013 BREGANI VALERIA BENEDETTI ROMA «Yao» è rientrato. In punta di piedi com’è nel suo stile, ma come suggerisce anche la prudenza visto che finora il rapporto con l’azzurro è stato tutto luci e ombre. Le luci sono gli otto caps, di cui cinque nel Sei Nazioni scorso, un torneo da protagonista in cui ha contribuito alle due vittorie azzurre, a partire dal successo proprio con la Francia che gli azzurri ancora sognano. Le ombre sono i lunghi mesi alle prese con i problemi fisici derivati da un’ernia cervicale che gli hanno richiuso le porte di una Nazionale conquistata faticosamente a 25 anni (l’esordio è stato nel test match del 17 novembre 2012 con gli All Blacks all’Olimpico). Di nuovo titolare Francesco Minto tiene socchiusi quegli Il c.t.: «Un cambio per aumentare la concorrenza e far riposare Alessandro» occhi a mandorla che gli sono valsi il soprannome (riferito a Yao Ming, il famoso ex cestista cinese) e preferisce tenersi da parte anche se Brunel gli ha puntato un bel riflettore addosso: dopo i ventitrè minuti contro il Galles nel match d’apertura, il flanker miranese torna titolare per la prima volta dopo il Sei Nazioni 2013. È uno dei cinque cambi decisi dal commissario tecnico, che l’ha lanciato in Nazionale, per la sfida di domenica con la Francia. Si prende la maglia numero sei di Alessandro Zanni (che veniva da cinquantasei partite consecutive in azzurro), che però sarà presente in FRANCIA-ITALIA DOMANI ALLE 16, DIRETTA SU DMAX Iannone, esordio da titolare Parisse e Castro come Lo Cicero Cinque cambi rispetto al Galles, fiducia in regia alla coppia Allan-Gori, partita da record per capitan Parisse e Martin Castrogiovanni che raggiungono a quota 103 caps l’ex Lo Cicero in vetta alla classifica degli azzurri più presenti. Sono le cifre della formazione anti Francia varata dal c.t.. Spicca l’esordio da titolare nel Sei Nazioni di Tommaso Iannone che va a sostituire Angelo Esposito. Brunel ci tiene a precisare: «La scelta di Iannone non ha nulla a che vedere con l’errore di Angelo col Galles. Tommaso ha fatto vedere buone cose e ha bisogno di mettersi alla prova. Col Galles mi garantiva una copertura per diversi ruoli (ala/estremo, ndr), stavolta questo compito tocca a Esposito. Rientra Gonzalo Garcia, assente dal test match con Samoa di giugno. In 2a linea Furno entra per Bortolami mentre in prima De Marchi sostituisce Rizzo. Mirco Bergamasco, Barbieri, Sgarbi e Derbyshire sono tornati ai club. Così in campo allo Stade de France domani alle 16 (diretta Dmax, can.52 digitale terrestre) FRANCIA Dulin; Huget, Bastareaud, Fofana, Bonneval; Plisson, Doussain; Picamoles, Le Roux, Nyanga; Maestri, Pape; Mas, Szarzewski, Domingo. A disp. Kayser, Forestier, Slimani, Vahaamahina, Chouly, Machenaud, Trinh-Duc, Fickou. ITALIA McLean; Iannone, Campagnaro, Garcia, Sarto; Allan, Gori; Parisse, Ma. Bergamasco, Minto; Furno, Geldenhuys; Castrogiovanni, Ghiraldini, De Marchi. A disp. Giazzon, Rizzo, Cittadini, Bortolami, Zanni, Botes, Orquera, Esposito. panchina. Non vuole parlare Minto, per concentrarsi meglio. E finora il profilo basso ha funzionato per uno che poco più di un mese fa diceva: «Spero di essere in gruppo, magari posso sperare di giocare la terza o la quarta partita». Invece Brunel non solo l’ha convocato per sostituire l’infortunato Fuser, ma l’ha messo in gioco subito, spiegando: «Credo sia molto importante dare concorrenza interna al gruppo - ha detto il c.t. al terzo Sei Nazioni alla guida dell’Italia – ed anche la scelta di Minto per Zanni, ad esempio, va in questa direzione: inoltre ci permette di dare un po’ di respiro ad Alessandro dopo la frattura al naso della scorsa settimana». Un lungo calvario Otto mesi di stop, da quando a maggio sono cominciati i problemi fisici che lo hanno escluso dal tour estivo dell’Italia, il rischio di restare lontano dai campi da rugby ancora più a lungo, l’operazione. Poi lo sprint: le intenzioni di rientro a inizio gennaio e i primi 18’ minuti di partita col Benetton contro Leicester a metà mese. Francesco ha lavorato in silenzio per prendersi la sua rivincita, per riprendere il suo posto in campo, col club e con la Nazionale. Un lungo percorso per l’atleta veneto che gioca a Treviso dal 2010 (vive in casa con Nitoglia e con l’altro azzurro Campagnaro) e che ha iniziato a giocare a rugby perché «con mio fratello ce ne davamo di santa ragione in continuazione e allora mio padre pensò che era meglio mandarci a sfogare su un campo da rugby». Adesso i suoi fratelli, Stefano e Alessio, sono i suoi primi tifosi. E di sostegno ne avrà bisogno contro la Francia che di certo non ha dimenticato lo smacco subito l’anno scorso all’Olimpico e vorrà punire «les italiens» allo Stade de France. Una cosa è sicura, «Yao» anche stavolta farà del suo meglio per non farli esultare. © RIPRODUZIONE RISERVATA Taccuino LE ALTRE PARTITE Oggi Irlanda-Galles e Scozia-Inghilterra Oggi a Dublino, Irlanda-Galles (ore 15.30, diretta DMax canale 52 digitale terrestre) è un passaggio chiave per due squadre che ambiscono al Grande Slam. I capitani tornano titolari: il 2a linea Paul O’Connell per i Verdi, il flanker Sam Warburton per i Dragoni. A Murrayfield, l’Inghilterra fa visita alla Scozia (ore 18.30, diretta DMax) senza alcun cambio rispetto al XV battuto a Parigi, mentre nel Cardo il capitano Kelly Brown non sarà nemmeno in panchina. Classifica: Irlanda (+22), Galles (+8), Francia (+2) 2; Inghilterra (-2), Italia (-8), Scozia (-22) 0. UNDER 20 Oggi alle 20.55 ad Agen (diff. RaiSport 2 ore 1), Francia-Italia under 20. ORE 14, DIR. ITALIA 2 Celtic: Treviso ospita gli Scarlets (e.sp.) Per il 13° turno di Celtic, Treviso ospita a Monigo gli Scarlets (ore 14, diretta Italia2). Goosen ritrova gli azzurri Sgarbi, Derbyshire e Barbieri. Di Bernardo e Semenzato in mediana, Berquist estremo. In panchina i permit Swanepoel e Bacchin (Mogliano) e Jacopo Sarto (Padova). Il XV: Berquist; Nitoglia, Pratichetti, Sgarbi, Williams; Di Bernardo, Semenzato; Filippucci, Derbyshire, Loamanu; Van Zyl, Bernabò; Rouyet, Sbaraglini, Muccignat. Altre. Ieri: Ulster-Ospreys 10-7. Oggi: Munster-Cardiff. Domani: DragonsEdimburgo, Glasgow-Connacht; Zebre-Leinster (ore 18). Classifica: Munster 43; Leinster 40; Ulster*** 41; Ospreys*** 40; Glasgow** 33; Dragons 24; Scarlets 23; Edimburgo*, Cardiff 22; Treviso* 19; Zebre 14; Connacht 12. (*: una in meno; ***: una in più) TROFEO ECCELLENZA (i.m.) Oggi alle 15 al Battaglini, finale del Trofeo di Eccellenza Rovigo-Fiamme Oro. Ieri è morto Giancarlo Zuin, 62 anni, giocatore di entrambe le squadre negli anni ‘70. I funerali lunedì alle 15 a Rovigo, chiesa Commenda. SABATO 8 FEBBRAIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 35 TENNIS PRIMO TURNO DELLE AZZURRE Knapp e Giorgi Ora l’Italia siete voi «Possiamo farcela» Senza Errani, Vinci e Pennetta, l’Italia campione di Fed Cup rischia nel derby giovane sul cemento Usa DAL NOSTRO INVIATO MASSIMO LOPES PEGNA Cleveland (Usa) Su una cosa non si discute, l’eleganza. Perché sul design degli abiti indossati alla festa pre-sorteggio, le azzurre strapazzano le americane. Sul resto, sarà battaglia. «Sulla carta, le nostre avversarie sono chiaramente favorite, ma mica siamo venuti qui a farci una passeggiata in riva al lago», mette le mani avanti e allo stesso tempo rassicura Corrado Barazzutti, il capitano che dal 2006 ha portato in Italia quattro Federation Cup. Anche perché l’Italia, campione in carica (vittoria sulla Russia per 4-0 a Cagliari), si ritrova senza le sue campionesse. E’ storia nota: Sara Errani, Roberta Vinci e Flavia Pennetta hanno chiesto e ottenuto dalla Federtennis un turno di riposo in questo primo round per dedicarsi ai loro tornei. Debuttanti Così, a Cleveland, stritolata da temperature da freezer (-18°C), contro gli Stati Esperienza Anche la debuttante Camila Giorgi, 22 anni e numero 84, pare tutt’altro che spaventata dalla responsabilità di traghettare l’Italia al secondo turno: «Nessuna tensione. Anzi, mi fa piacere: è una nuova e bellissima esperienza. Se Errani, Vinci e Pennetta sono state un esempio per me? In verità, da bambina seguivo il tennis maschile: Agassi, Sampras, Rafter. E anche ora». Contro la sua avversaria, Madison Keys, a cui regala 47 posizioni in classifica, ci ha perso nel 2012 in tre set: «Ma non stavo bene, mi ero da poco infortunata al tendine della spalla. Conta come mi sento io, non mi preoccupo delle altre». Tostissima, proprio come le altre azzurrine: la nostra meglio gioventù. Uniti che abbiamo battuto (senza le Williams) le ultime tre volte ci sono le nostre giovani, quasi tutte debuttanti: Karin Knapp (l’unica ad aver già giocato), Camila Giorgi, Nastassja Burnett e Alice Matteucci. Ma anche gli Usa non avranno Serena, Venus e Sloane Stephens e manderanno nella mischia le seconde linee. «Sarà un match complicato, perché tre delle nostre non hanno alcuna esperienza in questa competizione», si schermisce la capitana, Mary Joe Fernandez. Storia Il primo confronto sarà fra la Knapp, numero 40, e Christina McHale numero 62 (l’unica ad aver disputato qualche partita di Fed Cup), in vantaggio su entrambe le nostre singolariste nei testa-a-testa. Ma Karin è un osso duro. Dopo i problemi al cuore e al ginocchio del 2008, l’italiana di Brunico strappata allo sci, l’anno passato aveva raggiunto gli ottavi di Wimbledon e solo un paio di settimane fa, agli Australian Open, ha dato filo da tor- cere alla Sharapova perdendo 10-8 al terzo. Dice: «La McHale è una difficile, ma a Roma lo scorso aprile ero arrivata tardi al torneo, perché avevo vinto quello precedente, e si giocava sulla terra e all’aperto. Mi mise in difficoltà con battuta e dritto, ma qui sarà un’altra storia». Sembra sicura del fatto suo nonostante la pressione di dover sostituire le «grandi assenti»: «Mi hanno incoraggiato e fatto decine di in bocca al lupo. Ma ora tocca a noi far vedere che ce la possiamo cavare. Sara, Roberta e Flavia hanno dato tanto alla Fed Cup e io ho avuto la fortuna di condividere con loro qualche situazione». © RIPRODUZIONE RISERVATA 5 finali di Coppa azzurre ultimi 8 anni: 4 vinte (2006, 2009, 2010 e 2013), una persa nel 2007 in Russia (lu.mar). 4 Taccuino GRUPPO MONDIALE Terra di Vina del Mar Fognini in semifinale S A Vina Del Mar (Cile, Weekend a Cleveland Diretta RaiSport2 Oggi e domani Usa-Italia, SpagnaRepubblica Ceca SlovacchiaGermania, Australia-Russia 1° turno gruppo mondiale di Fed Cup. Usa-Italia a Cleveland (cemento indoor). OGGI Ore 19 italiane (diretta RaiSport2): Christina McHale (Usa) c. KARIN KNAPP (Ita), precedenti: McHale 1-0; a seguire: Madison Keys (Usa) v. CAMILA GIORGI (Ita), precedenti: Keys 1-0 DOMANI Ore 18: Keys-KNAPP (inedito); a seguire McHale-GIORGI (1-0 McHale), Davis-Riske c. BURNETTMATTEUCCI. Karin Knapp, 26 anni, n. 70 della classifica Wta EPA Alé Comunicazione GIORNO DELLA MEMORIA 2014 427.000 , terra), il n. 1 del torneo, da 15 del mondo, Fabio Fognini supera Bedene e poi nei quarti Jeremy Chardy (Fra, 44 Atp). Quarti: Giraldo (Col) b. Garcia Lopez (Spa) 3-6 6-4 6-2; FOGNINI b. Chardy 6-4 3-6 6-2; secondo turno: FOGNINI b. Bedene (Slo) 6-4 7-6 (0); Chardy (Fra) b. Carreno (Spa) 6-3 7-6(5); Gimeno-Traver (Spa) b. Zeballos (Arg) 6-2 6-4; Daniel (Gia) b. Delbonis (Arg) 1-6 7-6(5) 7-6(7); Almagro (Spa) b. Alund (Arg) 4-6 6-3 6-4. A Zagabria (Cro, 485.000 , cemento indoor), spicca il successo dei quarti del talento monello Evans, in prospettiva coppa Davis in Italia (ma sulla terra). Quarti: Haas (Ger) b. Kuznetsov (Rus) 7-6 (6) 6-4; Evans (Gbr) b. Kohlschreiber (Ger) 6-4 2-6 6-4; Cilic (Cro) b. Dodig (Cro) 7-5 6-4; Phau (Ger) b. Sela (Isr) 6-4 6-3; secondo t.: Haas b. Becker (Ger) 4-6 6-3 6-3; Dodig b. Karlovic (Cro) 7-6(5) 6-3; Kuznetsov b. Sijsling (Ola) 1-6 6-3 7-6(5); Kohlschreiber b. Golubev (Kaz) 6-4 6-2; Phau b. Youzhny (Rus) 4-6 7-5 6-1; Evans b. Berrer (Ger) 1-6 6-1 7-6(4); Sela b. Lacko (Slk) 6-3 6-2. A Montpellier (Fra, 485.000 sintetico indoor), quarti: Gasquet (Fra) b. Olivetti (Fra) 6-4 6-2; Janowicz (Pol) b. Roger-Vasselin (Fra) 6-2 6-4; Monfils (Fra) b. Istomin (Uzb) 6-4 6-4; Nieminen (Fin) b. Gicquel (Fra) 6-3 3-6 7-6(5). STOP NADAL (pe. m.) Una colite nega a Rafa Nadal il torneo Atp di Baires (Arg, terra) da lunedì. Rientra il 17 a Rio de Janeiro (Bra)? RIECCO DELPO Il polso migliora: dopo la visita negli Usa dal dottor Richard Berger, che l’aveva operato nel 2010, e 20 giorni di cure, Juan Martin del Potro rientra lunedì a Rotterdam (Ola, sint. indoor). archivio FIGC/AS Photo - per gentile concessione * Più il prezzo del quotidiano – Servizio clienti 02 6379 7510 PER SCOPRIRE CHI SONO I VERI CAMPIONI Musiche: Concerto per violino e orchestra di GIOVANNI ALLEVI CON L’ACQUISTO DI QUESTO DVD CONTRIBUISCI AI PROGETTI DELLA FONDAZIONE MUSEO DELLA SHOAH ONLUS La Nazionale Italiana di Calcio, in occasione degli Europei 2012 in Polonia e Ucraina, visita il campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau. una produzione DAL 27 GENNAIO A € 7,90* CON CORRIERE DELLA SERA E LA GAZZETTA DELLO SPORT 36 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 FEBBRAIO 2014 PALLAVOLO DOPO L’ANDATA DEI QUARTI ENTRAMBE SCONFITTE 3-0 LE SQUADRE ITALIANE. ANCORA IN CORSA LATINA IN CHALLENGE CUP Allarme Europa per l’Italia v Vibo sfida Modena Champions senza azzurro? La partita ANTICIPO DI A-1 MASCHILE LATINA SOGNA Per Piacenza e Trento, la prossima settimana, l’ultima chiamata per restare in gara ai massimi livelli continentali. La nuova forza dei russi NICOLA BALDO MATTEO MARCHETTI Dopo oltre 30 anni l’Italia rischia di non avere una squadra nelle final four di Champions League (uomini e donne). Frutto di una serie di coincidenze e di una serie di nefandezze regolamentari che l’Italia deve subire causa la federazione europea (i cui rapporti internazionali fanno acqua come uno scolapasta). Ma resta l’assunto. L’Italia rischia di essere fuori dalla Champions. Piacenza Il compito di Piacenza sarà sulla carta ancora più duro rispetto a Trento: il Copra Elior dopo lo 0-3 del PalaBanca avrà l’obbligo di vincere da tre punti a Kazan conquistando anche il successivo golden set. «Al PalaBanca i russi - spiega Samuele Papi hanno tenuto un livello di battuta altissimo. Conoscevamo la loro forza nel fondamentale, ma onestamente speravamo facessero qualche errore in più in una gara in cui invece sono stati quasi perfetti». Logico aspettarsi una sfida di altissimo livello: «Quando arrivi tra le prime 6 d’Europa devi attenderti gare durissime, soprattutto dalla nostra parte del tabellone. Un set potevamo anche portarlo a casa, sarebbe cambiato poco da regolamento, ma poteva servire per il morale». Subito dimenticata la gara di andata, Piacenza è già concentrata sulla sfida decisiva di mercoledì: «Noi sfavoriti? Non lo so. Abbiamo l’obbligo di crederci e di disputare una grande partita a Kazan». Dove il Copra Elior spera di contare sul capitano Zlatanov assente nella sfida del PalaBanca per infortunio. «Chiariamo subito una cosa - attacca lo schiacciatore - finché non cadrà l’ultimo pallone noi saremo in corsa e sgomiteremo per arrivare primi al traguardo. Non è un modo di dire, siamo convinti di qualificarci per la Final Four, andiamo a Kazan per vincere e possiamo farlo». Senza nascondersi le difficoltà di una sfida con i russi a casa Invalicabile: il muro di Kazan è stato invalicabile per il Copra Piacenza sconfitto con il punteggio più netto in casa TARANTINI 1981 L’ultima volta (a.a.) Dopo quell’anno almeno una squadra italiana (uomini o donne) ha raggiunto le Final Four di Champions loro: «Sono molto forti e molto fisici, ci hanno creato grossi problemi al servizio e sappiamo che in casa possono battere ancora meglio. Ma noi abbiamo dobbiamo crearci l’opportunità per arrivare al golden set, ne abbiamo tutti i mezzi». Super Russia Il Belgorie Belgorod di oggi che ricorda un po’, sotto alcuni punti di vista, la Trento di ieri. «Un po’ com’era per noi in passato – commenta Roberto Serniotti, allenatore di Trentino – ora Belgorod è una squadra fisica ma non solo fisica. C’è tanta fisicità, ma anche tanta tecnica: gente come Grozer o Muserskiy sanno giocare, lo si vede anche nei fondamentali più semplici, non sono solo grandi e grossi. In più, come la vecchia Trento, hanno una grande continuità nella battuta al salto». L’ultima volta che una squadra italiana non arrivò alle Final Four di Champions fu il 2005 ed alla fine, a Salonicco, la spuntò proprio Serniotti allora alla guida dei francesi del Tours. «Ancora non è successo che quest’anno non ci siano squadre italiane – ribatte il tecnico – la sorpresa è che non sia ancora in corsa Macerata, la squadra probabilmente più attrezzata». Dopo il 3-0 dell’andata giovedì la Diatec sarà chiamata a rovesciare la frittata. «Ci crediamo e ci crederemo fino alla fine prima di tutto dovremo ribaltare il discorso di battuta e ricezione rispetto all’andata. Dobbiamo battere meglio e contenere la loro esuberanza al servizio. Fatto quello sono convinto che ce la possiamo giocare. Per riuscirci confido in un PalaTrento caldo, prima dell’andata sapevamo che da loro sarebbe stata dura, stavano vivendo un momento positivo per la vittoria nella Coppa di Russia». © RIPRODUZIONE RISERVATA clic PRENOTAZIONI DI COPPA ITALIA ECCO TUTTI GLI INDIRIZZI Per una Final Four che potrebbe sfuggire alle squadre italiane, una che è già certa, quella di Coppa Italia e che si giocherà al PalaDozza di Bologna l’8 e 9 marzo e per la quale i tifosi stanno già facendo le prenotazioni. Le semifinali della Coppa Italia, anche quest’anno targata Del Monte, fra MacerataPerugia e PiacenzaTrento sono “prenotabili” già adesso presso la Lega pallavolo maschile, Via Rivani, 6 – Bologna (051/4195660 [email protected], orari: dal lunedì al venerdì ore 918), On line: www.bookingshow.it, punti vendita in Italia: www.bookingshow.it/s ervizi/vendita.asp. Per passare serve il golden set (a.a.) Si fa complicata la situazione Coppe per le formazioni italiane. Dopo l’eliminazione in Champions delle compagini femminili rischiano anche i club maschili. Con le sconfitte in 3 set all’andata di Trento a Belgord e quella casalinga di Piacenza con Kazan, si rischia di non avere rappresentati italiane in Champions nelle Final Four. Nel ritorno, mercoledì 12 la squadra di Monti a Kazan e il giorno dopo quella di Serniotti col Belgorod, dovranno vincere 3-0 o 31 per portare le avversarie al golden set. Potrebbe restare solo la Andreoli Latina a rappresentare il nostro Paese, dopo aver ipotecato la qualificazione espugnando il terreno degli sloveni del Kamnik nell’andata dei quarti di Challenge Cup dei delusi (mi.fa. - p.r.) L’anticipo della 16a di A-1 si gioca a Vibo Valentia. La Callipo Calabria (ancora a secco nel girone di ritorno) sfida Modena in emergenza assoluta. Assenti sicuri Ogurcak e Villena, out per problemi di carattere muscolare. In forte dubbio anche il palleggiatore Steuerwald con il giovane Trinidad in preallarme e pronto a chiudere la diagonale con Gavotto. Stringeranno i denti Cisolla e Forni, ex di turno, in convalescenza dopo il virus influenzale che lo ha colpito in settimana. Difficile ipotizzare il sestetto sul quale Blengini punterà oggi (fischio d’inizio ore 17, Rai Sport 2). Modena dopo 3 sconfitte consecutive, è chiamata a riprendere una marcia interrotta a Ravenna alla seconda di ritorno. Quella di Vibo tappa importante in chiave playoff tenendo conto anche dei prossimi 3 impegni con Trento, Verona e Macerata. Tranne Quesque, che dovrebbe tornare a disposizione dalla prossima giornata, i ranghi di Casa Modena sono completi. Spazio alla diagonale Bruninho-Bartman, Deroo e Kovacevic di banda, Sala e Beretta al centro. CLASSIFICA: Macerata 40; Piacenza 34; Trento 31; Perugia 30; Cuneo, Verona 21; Città di Castello 20; Modena 19; Vibo Valentia 15; Ravenna, Molfetta, Latina 12 Taccuino Don Mazzi a Verona Al termine dell’allenamento della Calzedonia Verona, don Antonio Mazzi ha incontrato il tecnico Andrea Giani. AMICI (an. me.) In preparazione alla sfida con la Lube Macerata, l’Altotevere Città di Castello ha battuto 3-2 (25-18, 25-21, 17-25, 24-26, 1510) l’Algeria. Miglior realizzatore Dolfo (20). ARGENTINO (a.a.) Julio Velasco sta per firmare come ct dell’Argentina. Anche se si attende il via libera dalla federazione iraniana con cui Velasco era legato. Per Velasco si tratta di un ritorno dopo aver fatto il secondo fino all’82. Sarà un italiano a guidare l’Iran ai Mondiali, dove sarà primo avversario dell’Italia. SABATO 8 FEBBRAIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 37 TUTTENOTIZIE & RISULTATI GOLF JOBURG OPEN A JOHANNESBURG ATLETICA ALL’APERTO A KINGSTON IN GIAMAICA BOXE WSB IN GERMANIA: 3-2 ITALIANO Molinari in Sudafrica leader dopo due giri Oggi debutta Blake Forse c’è anche Bolt Szello è decisivo Thunder vittoriosi Edoardo in vetta con Lee : «Contento del mio gioco» Nei 400 l’iridato torna dopo 8 mesi Usain in dubbio Successi pure per il filippino Barriga e Djelkhir (f.co.) Edoardo Molinari mantiene la vetta dello Joburg Open in Sudafrica, confermando di aver ritrovato la strada del gioco ideale. Edoardo, che la settimana prossima compirà 33 anni, potrebbe regalarsi la qualificazione all’Open Championship, terzo Major stagionale che quest’anno si gioca a Hoylake. I primi tre classificati allo Joburg infatti sono ammessi direttamente all’Open. A dividere la vetta con lui a -11 dopo i primi due giri c’è lo scozzese Craig Lee. (si.g.) Oggi a Kingston (Giam) debutti stagionali di Yohan Blake e Warren Weir, che correranno i 400 nel Camperdown Classic. Blake, assente dalle gare da 8 mesi per un infortunio muscolare alla coscia destra che gli ha fatto perdere i Mondiali di Mosca, ha un personale di 46”23 siglato nel 2013. Non è escluso che, a sorpresa, nel meeting si riveda anche Usain Bolt che in passato ha sempre debuttato in questo meeting: questo è quanto si sussurra negli ambienti vicini al club di Glen Mills, i Racers. Importante successo dei Dolce & Gabbana Italia Thunder a Francoforte contro il Team Germany in una trasferta difficile. Decisivo l’ultimo punto del massimo ungherese Szello dopo le vittorie del filippino Barriga e del francese Djelkhir. In attesa dell’impegno degli ucraini oggi in Argentina, i Thunder guidano la classifica del Girone A con 17 punti contro i 15 degli Otamans, che hanno tuttavia due incontri in meno. Occasioni «Sono stati due ottimi giri di golf - ha detto il maggiore dei Molinari - e ho colpito la palla davvero bene». Per lui ieri 4 birdie al Royal Johannesburg: «L’East Edoardo Molinari, 32 anni SCACCINI Course non ti concede molte chance di birdie, ma io sono stato abile a crearmele ugualmente. Da qualche mese riesco a colpire in modo tale da cogliere la maggior parte delle volte il fairway e questo fa la differenza per tenere bassi i punteggi». Hanno superato il taglio Francesco Laporta (69 70) e Lorenzo Gagli (68 71), 54.i con 139 (-4), fuori Andrea Pavan, 140° con 144 (72 72,+1), e a Marco Crespi, 161° con 146 (70 76, +3). In California a una festa Eastwood salva direttore di torneo che stava soffocando a Pebble Beach Golfista ed eroe. Clint Eastwood, a una festa dei volontari del torneo di Pebble Beach ha salvato la vita al direttore del torneo Steve John (foto Ap) che stava soffocando per un pezzo di formaggio. IPPICA CARICA ITALIANA BASKET NBA IL PROSSIMO WEEKEND DIBABA ANCORA RECORD (si.g.) Due record del mondo in sei giorni per Genzebe Dibaba, la più giovane delle sorelle etiopi, che dopo il 3’55”17 nei 1500 di Karlsruhe, giovedì a Stoccolma (Sve) ha demolito quello dei 3000 metri di ben 7 secondi, correndo in 8’16”60. Una prestazione che anche all’aperto, tolte le chiacchierate cinesi, sarebbe la migliore all time. Trainata fino ai 1000 dalla lepre azzurra Judit Varga (2’48”7), la Dibaba è poi passata in 5’34”3 ai 2000, a soli 4 secondi dal record del mondo di Gabriela Szabo sulla distanza (e secondo tempo mondiale di sempre). L’atleta etiope, che compie oggi 23 anni, ha corso le due metà in 4’12” e 4’04”, e ora punta al titolo iridato dei 3000 metri a Sopot, fra un mese. La beniamina di casa, Abeba Aregawi, ha centrato il primato europeo dei 1500 (gara dove Elisa Cusma è uscita ben presto di scena stroncata dal ritmo troppo alto) con 3’57”91: fino a una PALLANUOTO LA 5a DI RITORNO Oropuro cerca la cinquina a Vincennes Ufficiale: Belinelli all’All Star Game per la sfida da tre Nell’anticipo il Posillipo batte la Canottieri Un’occasione abbordabile per il nostro Oropuro Bar oggi a Parigi, vigilia del Prix de France con l’ultima corsa di Ready Cash.. Reduce dal buon quinto posto Nel Luxembourg, Oropuro Bar (M. Smorgon) scende oggi di categoria nel Prix De Munich (m 2100) malgrado l’ultimo numero in seconda fila (il 15). e potrebbe conquistare il quinto successo a Vincennes. Il primo nel Prix Verroken del 2011, quindi una sensazionale tripletta seguire in un mese, tra fine gennaio e febbraio 2013, conquistando Mirande, Le Gonidec (foto FORNI) Mayenne). Domani invece carica azzurra nel Prix de Juvigny (m 2700) con ben 5 cavalli su 13 concorrenti . Si tratta di Paradiziac, Pedro Alonso Nino, Paper Caf, Pablo di Jesolo e Plutonio. Così invece nel Prix de France (m 2100). 1 Noras Bean (B. Goop); 2 Timoko (Verbeeck); 3 Ready Cash (Nivard); 4 Severino (D. Bonne) ; 6 The Best Madrik (J.E. Dubois) ; 7 Royal Dream (J.Ph. Dubois) ; 8 Up and Quick (Bazire) ; 9 Tiego d’Etang (Ch. Bigeon) ; 10 Yarrah Boko (P. Vercruysse); 11 Universe de Pan (Ph. Daugeard) ; 12 Uhlan du Val (C. Megissier) ; 13 Triode de Felliere (A. Barrier); 14 Santa Rosa France (W. Bigeon) Ora è ufficiale: Marco Belinelli (nella foto USA TODAY) parteciperà alla gara al tiro da tre punti del prossimo weekend all’All Star Game di New Orleans. Il Beli non è più il miglior tiratore della lega. Con il 44.4 per cento, è quarto dietro a Marshall (Lakers), Morrow (New Orleans) e Korver (Atlanta) e alla pari di Tolliver (Charlotte). I suoi avversari saranno Kevin Love, Kyrie Irving, Stephen Curry, Bradley Beal, Joe Johnson (al posto di Korver), Arron Afflalo e Damian Lillard. La guardia di Portland sarà il primo a partecipare a tre eventi, visto che giocherà l’All Star Game e farà la gara delle schiacciate dove sfiderà Paul George, Irving, Terrence Ross, Ben McLemore e Harrison Barnes. Giovedì Belinelli ha segnato 12 punti in 34’ nella sconfitta a Brooklyn di San Antonio senza Duncan, Ginobili, Leonard e Parker che, dopo l’Europlayer Gazzetta, ha vinto anche il premio della Fiba come miglior giocatore del 2013. RISULTATI Brooklyn-San Antonio 103-89 (Anderson 22, Williams 16; Joseph 18, Green 17); Golden State-Chicago 102-87 (Curry 34, Thompson 22; Gibson 26, Hinrich 15). POSILLIPO-CAN.NAPOLI 10-9 (4-2, 4-2, 2-1, 0-4) Dooa Posillipo: Negri, Dolce, Rossi, Foglio, G.Mattiello, Radovic 4, Renzuto 1, Gallo 2, Klikovac 3, Bertoli, Mandolini, Saccoia. N.e. Cappuccio. All. Cufino. Canottieri Napoli: Vassallo, Buonocore 1, Campopiano, Borrelli, Dar.Brguljan 2, Morelli, Ronga 1, Primorac 1, Parisi 1, Velotto 2, Baraldi, Esposito 1, Turiello. All. Zizza. Arbitri: Pinato e Savarese. Note: sup. num. Posillipo 8 (3 gol), Canottieri 9 (3). Usc. 3 f. Gallo 29’46’’. (f.nap.) Il Posillipo imprime subito un ritmo forsennato alla gara e castiga dalla distanza o in controfuga ogni disattenzione a uomini pari della Canottieri, costretta sul 7-3 a inserire Turiello per Vassallo. I rossoverdi, trascinati da Radovic scappano fino al 10-4, ma ritengono la pratica chiusa troppo presto e la Canottieri chiude con onore (nella foto AFP, il posillipino Gallo). Oggi (ore 15): Brescia-Promogest Quartu, Florentia-Carpisa Yamamay Acquachiara, Bogliasco-Nervi, ComoPro Recco, Carisa Savona-Lazio. Class.: Pro Recco 42; Brescia 40; Posillipo* 34; Acquachiara 30; Savona 27; Canottieri Napoli* 25; Como 22; Lazio 18; Florentia, Bogliasco 12; Quartu 9; Nervi 0. (*una partita in più) DONNE La 4 a di ritorno: MessinaOrizzonte, Bologna-Prato (15), Imperia-Rapallo (16), Firenze-Padova, Bogliasco-Blu Team Catania (16.30). Yohan Blake, 24 anni REUTERS settimana fa, prima dello tsunami Dibaba, sarebbe stato anche record mondiale. TRICOLORI JR: OGGI LA TROST (si.g.) Oggi e domani ad Ancona, campionati italiani juniores e under 23. Nella categoria maggiore Perini e Fofana (60 hs), i gemelli Dini nel mezzofondo, Secci (peso), e tra le ragazze Hooper (60), Trost (alto), Malavisi (asta) e Derkach (lungo); tra le under 20 Furlani (alto) e Cestonaro (lungo e triplo). ITALIANI ALL’ESTERO Ad Arnstadt (Ger) torna oggi nell’alto Marco Fassinotti che troverà tra gli altri Ukhov, a Padova meeting con Schembri (triplo) e Manuela Levorato (60), a Genova Giordano Benedetti assaggia i 3000 metri. Domani a Gand (Bel), tra le iscritte degli 800 Elisa Cusma. A Schio (Vi). Uomini. Peso: Dodoni 18.06; Dal Soglio 17.85. Donne. Peso: Stevanato 15.25. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il filippino Mark Barriga BOZZANI I risultati. Team Germany-Italia Thunder 2-3. Kg 49: BARRIGA b. Berceanu (Ger) 3-0 48-47; 50-45; 49-46); 56: DJELKHIR b. El Hag (Ger) 3-0 (8-47; 48-47; 49-46); 64: Sopa (Ger) b. STANKOVIC 3-0 (49-46; 49-46; 49-46); 75: Radovan (Ger) b. JURATONI 3-0 (49-46; 50-45; 49-46); 91: SZELLO b. Witt (Ger) 03-0 (50-45, 50-45, 49-46). BLANDAMURA EUROPEO (r.g.) Dopo aver deposto Maxim Bursak (Ucr, 29-2-1) dall’Europeo medi a seguito della sconfitta con Jarrod Fletcher (Aus. 18-1) per l’Internazionale Wba, l’EbuU ha designato cosfidanti alla cintura vacante l’italiano Emy Blandamura (22) e il mancino inglese Billy Joe Saunders (19). Trattativa privata fino al 3 marzo. TRASFERTA AMARA (r.g.) A Montreal in Canada, il leggero siracusano Michelino Di Mari (2-3-1) è stato battuto dal locale Michael Gadbois (10-0-2) ai punti (58-56) sui sei round. Verdetto casalingo. Il maestro Salvatore Melluzzo ha detto che il pari sarebbe stato un regalo per il canadese. AZZURRI FINALISTI (i.m.) Manuel Cappai e Fabio Turchi in finale oggi a Debrecen (Ung) al 58° torneo Bocksai, primo impegno stagionale dell’Italia élite. Risultati. Ottavi: 60 Hassain (Egi) b. Cosenza 2-1, 91 Turchi b. Taborsky (Cze) 3-0. Quarti: 52 Cappai b. Azamat (Rus) 2-1, 69 Di Russo b. Rudan (Cro) 3-0, 91 Turchi b. Honka (Fin) 3-0. Semifinali: 52 Cappai b. Tanko (Svk) 3-0, 69 Bartha (Ung) b. Di Russo 2-1, 91 Turchi b. Filippov (Rus) kot 3. IWBL (m.moro.) Questa sera alle 21 inizia il 1° torneo italiano a squadre femminile con due riunioni in programma: girone A Amazzoni c. Nereidi a Livorno; girone B Furie c. Driadi a Montecorvino (Sa). In contemporanea si disputeranno 6 match tra Elite I e II serie (kg 51,54,57,60,64,69) AVVENTURA IPPICA PONTRANDOLFO SFIDA L’OCEANO ARTICO IERI QUINTE’ 12-5-17-16-3 (a.fr.) Il 42enne di Pordenone, Michele Pontrandolfo, parte il 16 febbraio verso Ottawa per raggiungere poi Cape Discovery, a nord del Canada, da dove mercoledì 5 marzo inizierà la traversata dell’Oceano Artico che tentò già nel 2010 e 2011. Se andrà in porto sarà la prima spedizione italiana in solitaria assoluta sul Polo Nord geografico. Una sfida contro il tempo: in soli 46 giorni, invece dei canoni 60, dovrà percorrere quasi mille km senza aiuti esterni, trainando con gli sci due slitte da 140 kg totali, con temperature medie di - 40 C (la minima è - 54 C) e venti fino a 110 km/h. Aggiornamenti sul blog Gazzetta. (e.lan.) A Foggia (m. 1600) vittoria ad alta quota di Nonno Borgi, figlio di Sec Mo, derbywinner 1995 allevato dal mitico Capitano Mori. 1 Nonno Borgi (V. D’Alessandro jr.); 2 Maraja; 3 Passione d’Ete; 4 Narzis Lady; 5 Oro Bull. Tot: 19,97, 4,86, 10,66, 2,65 (397,90). Quinté: N.V. Quarté: N.V. Tris: € 3.670,38. OGGI QUINTÉ A TREVISO (e.lan.) Piccola maratona sui 2620 m, con partenza ad handicap dai nastri, al S. Artemio (inizio convegno ore 15.050). Tra i sedici anziani di categoria D-F al via scegliamo Oci Ciornie Jet (13), Prevedello (15), Melody Dechiari (11), Nemes By Pass (7), Naxos Bi (10), Lion By Pass (6). SI CORRE ANCHE: Tr.: Vincennes (13.30), Aversa (14.45). Gl.: Lingfield (14.30), Siracusa (14.50). GINNASTICA SERIE A DI ARTISTICA AL VIA A FIRENZE Il Campionato italiano di Serie A di Ginnastica Artistica parte oggi al «Mandela Forum» di Firenze. Ci sarà Vanessa Ferrari, argento mondiale al corpo libero di Anversa 2013 e in gara con la Brixia Brescia. Dopo la prima tappa si gareggerà a Torino l’8 marzo e a Carate Brianza per la finale del 5 aprile. GOLF LADY WOODS E MOLINARO Giulia Molinaro, 63ª con 149 colpi (77 72, +3), è rimasta in gara nel Volvik ladies Masters, torneo del Let che si sta svolgendo sul percorso del Royal Pines Resort (par 73), a Benowa nel Queensland in Australia. Sono invece uscite al taglio Diana Luna, 71ª con 150 (76 74, +4) e fuori per un colpo, e Giulia Sergas, 80ª con 151 (77 74, +5). Cambio della guardia in vetta alla graduatoria dove si sono portate con 136 (-10) Cheyenne Woods (69 67), nipote di Tiger Woods, e la sudafricana Stacy Lee Bregman (69 67). NUOTO CASO FEDERNUOTO APERTO UN FASCICOLO La procura di Roma ha aperto un fascicolo, per il momento contro ignoti, sul caso che coinvolge la Federnuoto e denunciato dal Coni. Un’ipotesi di truffa aggravata, legata all’inserimento di fatture per oltre 820 mila euro per lavori di manutenzione della piscina olimpica del Foro Italico, in un contenzioso con la Coni Servizi, proprietaria dell’impianto. PALLAVOLO A-1 DONNE (m.l.) Si giocano oggi due anticipi della 13a. Al PalaNorda ci sarà Aguero presentata in settimana da Casalmaggiore. Programma. Ore 20.30: Rebecchi Nordmeccanica Piacenza-Robur Tiboni Urbino; Foppapedretti Bergamo-Pomì Casalmaggiore (RaiSport 1, ore 23.30). Classifica: Piacenza 27; Modena 25; Conegliano 24; Bergamo 22; Novara 18; Busto Arsizio 17; Urbino 14; Casalmaggiore 13; Ornavasso 10; Frosinone 6; Forlì 4. SPORT INVERNALI SCI: COPPA EUROPA (s.f.) Nella 2A discesa maschile della Val Sarentino (Bz), vinta ancora da Silvan Zurbriggen (Svi), Klotz 9° a 1”20 e Pangrazzi 12° a 1”34. Cinque italiani nei 16 ieri nella supercombinata vinta dallo svizzero Weber: Pangrazzi 7° a 81/100, Patscheider 9° a 84/100, Buzzi 10° a 1”, Klotz 12° a 1”05, Casse 16° a 1”17. Annullato per neve il superG in calendario sempre ieri nella località altoatesina. VELA COPPA AMERICA (r.ra.) Anche per la 35° America’s Cup si allungano i tempi per conoscere la sede dove si svolgeranno le regate visto che la scelta di San Francisco non è più così scontata perché la città a vuole rivedere al ribasso gli accordi economici. La pubblicazione del nuovo protocollo è stata confermata a marzo ma per conoscere la località bisognerà aspettare almeno fino all’estate. Questa situazione di incertezza mette in difficoltà gli sfidanti Team Australia, Luna Rossa, Artemis e Team New Zealand che non possono programmare la loro attività e soprattutto crea molti problemi ai team come quello francese e quello inglese che vorrebbero partecipare ma sono ancora alla ricerca di sponsor. AGITAZIONE SINDACALE Niente Sportweek Appuntamento al 15 A causa dell’agitazione sindacale della redazione, oggi Sportweek non sarà in edicola. La pubblicazione del nostro settimanale riprenderà regolarmente sabato prossimo, 15 febbraio. HOCKEY GHIACCIO EUROCHALLENGE: ITALIA OK CONTRO LA BIELORUSSIA (m.l.) A Danzica (Pol) nell’Euro Challenge dopo la sconfitta di venerdì all’esordio (2-1 per i padroni di casa della Polonia) l’Italia senior guidata da coach Tom Pokel ha battuto ieri la Bielorussia 2-1 (0-1, 1-0, 1-0)con reti dell’oriundo Ihnacak e A. Helfer in powerplay. Oggi (sabato 8 febbraio) chiusura con gli azzurri che affrontano (ore 17) l’Ungheria. Classifica: Polonia* 3 (2-1), Italia 3 (3-3), Bielorussia 3 (3-3); Ungheria* 0 (1-2). (* una gara in meno) Unione Europea Avviso relativo agli appalti aggiudicati I.1) Amministrazione Aggiudicatrice: Biogem S.c. a r.l. - Via Camporeale - Area PIP 83031 Ariano Irpino (Avellino); II.1.1) Oggetto: “Fornitura di arredi e attrezzature scientifiche da laboratorio” nell'ambito del progetto di “Completamento della sede Biogem ed attivazione del Centro Biostart’ - Regione Campania P.O. FESR 2007/2013 - O.O. 2.1 “Interventi su aree scientifiche di rilevanza strategiche” Parco Progetti Regionali - Asse 2 - Obiettivo Operativo 2.1 “La tua Campania cresce in Europa” - CIG: 52880637A1 - CUP: E97J10000100002; II.1.5) CPV: codice 39181000-4; IV.1.1) Procedura: aperta; IV.3.2) Bando di gara pubblicato su GUUE del 13/08/2013 e GURI n. 96 del 16/08/2013; V.1) Data aggiudicazione definitiva: 24/01/2014; V.2) Offerte ricevute: 2; V.3) Aggiudicatario: MOMO LINE Srl; V.4) Prezzo di aggiudicazione: € 660.431,37 per fornitura e montaggio ed € 5.000,00 per oneri della sicurezza a totale di € 665.431,37. VI.1) Finanziamento: Regione Campania P.O. FESR 2007/2013 - O.O. 2.1 “Interventi su aree scientifiche di rilevanza strategiche” Parco Progetti Regionali - Asse 2 - Obiettivo Operativo 2.1 “La tua Campania cresce in Europa” - CUP: E97J10000100002; VI.4) Data di invio del presente avviso alla Commissione Europea per la pubblicazione sulla GUUE: 03/02/20114. Ariano Irpino, 05/02/2014 Il Responsabile del Procedimento - geom. Pasqualino Miano 38 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 FEBBRAIO 2014 Il fatto del giorno _staffetta o no DI GIORGIO DELL'ARTI [email protected] È una buona domanda, ma viviamo in un Paese che la rende quasi ridicola. Lo Stato drena un sacco di soldi col fisco e i partiti comprano consenso redistribuendoli. Questa pratica si chiama pomposamente «politica industriale». Tutto il sistema si regge su questo. Quindi se tu continui a drenare, ma restituisci poco, le tribù non possono che ribellarsi. D’altra parte il va e vieni di euro serve a mantenere una quantità abnorme di gente improduttiva, ma portatrice di voti... Insomma, Squinzi è un capo-tribù che non si può non ascoltare. Dicendo a chiare lettere che il governo ha stufato, e quindi o si cambia passo o deve succedere qualcosa... Tra 15 giorni potremmo avere Renzi presidente del Consiglio? Il leader del Pd ha dato appuntamento al 20: si deciderà se far cadere Letta o andare avanti. Ma per il Sindaco, a Palazzo Chigi, potrebbe essere dura Dunque, tra una quindicina di giorni, potremmo vedere Matteo Renzi a Palazzo Chigi. Caso davvero eccezionale: il nostro non è deputato né senatore e bisognerà vedere se lascerà la carica di sindaco di Firenze, rinunciando anche a partecipare alle elezioni per il rinnovo di quel consiglio comunale. 1 Può succedere sul serio? Dopo l’elezione di Renzi al vertice del partito, due mesi fa, Enrico Letta ha chiesto un patto di governo. In due parole significava questo: tu, segretario, mettiti intorno a un tavolo con me, presidente del Consiglio, e decidiamo insieme che cosa fare. E anche: i gruppi parlamentari sono formati in gran parte da uomini e donne della vecchia gestione, i tuoi sono pochi e non occu- pano posizioni a Palazzo Chigi. Definiamo perciò nel patto anche il rimpasto, cioè prendiamo alcuni ministri dell’attuale governo e mandiamoli via, e al posto loro mettiamo degli uomini tuoi. Oltretutto ha fatto capire Letta - il Nuovo Centrodestra, con cinque ministri, è sovrarappresentato. Sarà semplice ridurre la loro delegazione. Anche di alcuni di quelli del Pd sarà facile fare a meno: non so, Zanonato (bersaniano doc), è uno che si può accomodare. 2 Mi viene in mente che la De Girolamo, costretta ad andare via dalle faccende beneventane, non è stata sostituita. Letta ha tenuto la delega dell’Agricoltura per sé, evidentemente con l’intenzione di assegnarla poi. Zanonato non è 5 Renzi. Il padrone del gioco Matteo Renzi, 39 anni, segretario del Pd e sindaco di Firenze, punta a guidare il governo ANSA stato attaccato proprio da una del suo partito, la governatora del Friuli Debora Serracchiani, per la crisi dell’Electrolux? Già, e in questi due episodi non c’è niente di casuale. Senonché Renzi, innovando rispetto alle pratiche di un tempo, ha detto che lui di rimpasto non vuol sentir parlare, Letta assegni le poltrone a chi crede, se vuole rimpastare rimpasti senza ricorrere (necessariamente) a dei renziani. Quanto al patto di governo, se ne parlerà solo dopo l’approvazione della legge elettorale - ha detto Renzi - e, possibilmente, l’avvio delle altre due riforme, quella relativa al declassamento del Senato e quella che riscrive i poteri delle Regioni. 3 Quindi come viene fuori la notizie Tascabili L’agenzia spaziale Processo al via il 3 aprile Il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Enrico Saggese, si è dimesso ieri. Dopo le notizie relative all’inchiesta sulle tangenti per appalti nell’Asi, e che lo vede fra i sette indagati, Saggese ha rimesso a disposizione il suo mandato con una lettera al ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, Maria Chiara Carrozza. Le dimissioni sono state accettate. Saggese si è difeso: «Sono totalmente estraneo ai fatti contestati». Stamina: tentata truffa alla Regione Piemonte Va a giudizio Vannoni Il fondatore di Stamina Foundation, Davide Vannoni, è stato rinviato a giudizio per la tentata truffa alla Regione Piemonte. Lo ha deciso il gup di Torino, il legale di Vannoni aveva invece chiesto la prescrizione del reato o, in alternativa, l’assoluzione. Il processo comincerà il 3 aprile e fa seguito all’inchiesta del pm Giancarlo Avenati Bassi. La vicenda risale al 2008, quando Vannoni fece richiesta alla Regione Piemonte di un finanziamento di 500 mila euro, prima concesso e poi revocato, per avviare una ricerca di laboratorio sulle cellule staminali, senza avere i requisiti scientifici e inventandosi addirittura l’esistenza di sei pazienti. «Stanno cercando in tutti i modi di fermarci, ma non abbandoniamo i pazienti» questa la replica del presidente di Stamina Foundation. Davide Vannoni è a capo di Stamina Foundation LAPRESSE 4 Ha il diritto la Confindustria di impicciarsi delle questioni politiche romane? storia che Letta si farà da parte, addirittura entro febbraio? Il governo vivacchia, Letta s’è permesso di presentare come un successo i 500 milioni di investimento promessi dal Kuwait, il cui fondo ha a disposizione capitali per 1.600 miliardi. Eccetera. Il presidente del Consiglio ha preso l’abitudine di presentare i suoi microstanziamenti o le sue minidecisioni come successi rivoluzionari, come se il cacciavite con cui si esercita nel suo bricolage quotidiano fosse una gru. La cosa è risultata stridente con la realtà, e proprio mentre Letta era a colloquio col principe degli Emirati, è giunto un attacco del presidente della Confindustria, Giorgio Squinzi, il quale non parlava a titolo personale, ma a nome del sistema industriale del Paese. A Tangenti all’Asi Saggese lascia: «Sono innocente» La fabbrica in Friuli Electrolux cambia il piano industriale Porcia non chiude Lo stabilimento di Porcia (Pordenone) non chiude, il piano per Susegana (Treviso) può essere migliorato, il taglio dell’orario di lavoro a 6 ore sarà in campo solo se la perdita di salario sarà sostenuta da ammortizzatori sociali: Electrolux cambia rotta e, in una lettera a governo e sindacati, ha preannunciato un «piano B». È la disponibilità a superare i nodi della vertenza che avevano destato timore. PER LUSI CHIESTI 7 ANNI Renzi ieri ha twittato: «A me conviene votare, all’Italia no». Come a dire: mi sacrifico per il Paese e, se me lo chiedono, sono pronto a entrare a Palazzo Chigi. Credo che sarebbe uno sbaglio e infatti caldeggiano questa soluzione proprio i nemici interni del sindaco, cioè la sinistra del Pd, speranzosa di far polpette del suo avversario una volta che questi sia caduto nella loro padella. D’altra parte, una volta approvata la legge elettorale, sarà difficile andare al voto per via dell’esistenza del Senato e della possibilità, concreta, che le elezioni anticipate si concludano con una doppia maggioranza, magari risultato di un doppio ballottaggio.... Oltre tutto, Berlusconi ha già detto che a un eventuale governo Renzi lui vuole partecipare, Renzi gli ha risposto di no, ma per questa via potrebbe saltare pure il patto per le riforme. L’ideale sarebbe che Letta restasse lì dov’è, e si desse una mossa, lasciando a Renzi-Berlusconi, di procedere sulla strada delle riforme. Il garbuglio dovrebbe essere sciolto il 20 febbraio, in occasione di una nuova direzione Ds. Berlusconi assisterà alla battaglia con molto interesse. TORINO VIOLÒ UN SIGILLO Baita No Tav Il pm: «A Grillo 9 mesi di cella» Beppe Grillo ha 65 anni ANSA Le grane, per Beppe Grillo, arrivano dal passato. I pm della procura di Torino hanno chiesto di condannarlo a 9 mesi di carcere nell’ambito di un processo contro i No Tav: l’episodio risale al 5 dicembre 2010, quando il leader dell’M5S, durante una manifestazione contro l’Alta Velocità, entrò in una baita-presidio dei No Tav in Val di Susa, violando un sigillo. Un ufficiale dei carabinieri lo aveva informato che si trattava di un reato, ma Grillo superò la soglia e poi uscì mimando il gesto delle manette. Il processo vede imputate 21 persone (con richieste fino a 18 mesi). Per Grillo, i 9 mesi sono dovuti anche alla recidiva per una precedente condanna per diffamazione. Non solo: l’excomico rischia di essere indagato (su atti delle Procure di Roma, Bergamo e Teramo) per «istigazione di militari a disobbedire alle leggi». Tutto nasce da un esposto del parlamentare Pd Fausto Raciti: quando, in dicembre, l’Italia era attraversata dalle proteste dei Forconi, Grillo scrisse una lettera aperta chiedendo a Polizia, Esercito e Carabinieri «di non proteggere più questa classe politica che ha portato l’Italia allo sfacelo». Il reato può costargli 5 anni di cella. Il fondatore del M5S ha replicato con una battuta: «Spero in un decreto svuota-carceri in modo che la mia preoccupazione diventi più sostenibile». Il risparmiatore DI FRANCESCO CARLÀ* Il caso Alitalia fa discutere ma l’Ue non vuole esporsi Massimiliano Latorre (a destra) e Salvatore Girone, i 2 marò in India I due fucilieri in India Marò, si allontana la pena di morte Accusa di pirateria Si allontana lo spettro della pena di morte per i due marò in India. L’ipotesi, già formulata nei giorni scorsi, è stata riportata anche ieri dai giornali indiani: secondo un’agenzia di stampa, il ministero degli Interni di New Delhi avrebbe rinunciato ad invocare la pena capitale nei capi di accusa della polizia (la Nia), uniformandosi alla posizione degli Esteri e della Giustizia. Ma verrebbe mantenuto lo strumento della legge anti-pirateria contro Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due fucilieri di marina italiani accusati della morte di due pescatori indiani il 15 febbraio 2012. L’Italia, puntualizza però l’inviato speciale Staffan De Mistura, commenterà soltanto notizie ufficiali, in attesa della prossima udienza della Corte suprema, che arriverà lunedì. La trattativa tra Alitalia e la compagnia degli Emirati S Arabi Uniti Etihad sembra Ex tesoriere della Margherita Sette anni e mezzo all’ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi: li ha chiesti la Procura di Roma. Lusi si sarebbe impossessato di oltre 25 milioni destinati al partito giunta a una fase decisiva. I viaggiatori, e i contribuenti italiani, attendono con ansia buone notizie. Insieme ai 1900 dipendenti potenzialmente in esubero. Mentre gli arabi aspettano di vedere meglio i numeri dell’esangue bilancio Alitalia, i tedeschi di Lufthansa attaccano l’alleanza tra le due compagnie e la definiscono un aiuto di Stato mascherato. Le questioni chiave sono relative ai debiti di Alitalia (un miliardo in totale circa, di cui 415 milioni sono stati spostati al 2015) e a chi se ne assume l’onere reale. «Respingiamo le ripetute sovvenzioni e la parziale nazionalizzazione delle compagnie aeree, indipendentemente che siano acquistate da Stati europei o da società a controllo statale al di fuori dell’Unione», dicono i tedeschi. Il ministro dei trasporti italiano, Maurizio Lupi, non è d’accordo («è una trattativa tra privati») e sostiene che Lufthansa sembra temere la concorrenza del nuovo gruppo aereo in formazione. Nel frattempo la Ue si è dichiarata incompetente. Questa diatriba fa venire in mente due domande. La prima: come si fa a distinguere gli aiuti di Stato che alterano la concorrenza europea, dalle operazioni di fusione e acquisizione nei settori industriali? In tutti i Paesi della Ue ogni volta che un’ industria cara alla politica si trova in difficoltà, le regole subiscono alterazioni e distorsioni in corso di partita. Seconda domanda: è possibile, senza una unione politica, immaginare un’Europa in cui i vantaggi competitivi del «pesce grande» vengano calmierati dall’interesse generale? Questo senza dimenticare i limiti di casi come Alitalia. *Presidente www.finanzaworld.it [email protected] SABATO 8 FEBBRAIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 39 ALTRI MONDI Liberi i due tecnici italiani rapiti 20 giorni fa in Libia Salvi Scalise e Gallo: erano stati sequestrati da uomini armati La Farnesina: «Grande soddisfazione». I familiari: «Che gioia» di Mu’ammar Gheddafi, avvenuta due anni e mezzo fa. A denunciare la scomparsa dei due tecnici era stato il fratello di Luciano Scalise, anche lui in Cirenaica per lavoro. L’uomo aveva presentato denuncia all’ambasciata italiana di Tripoli. Ieri, intanto, proprio nella capitale è stato respinto un attacco di uomini armati contro la sede dello Stato maggiore dell’esercito libico. DANIELE VAIRA oppure nei giorni feriali presso l’agenzia: Milano Via Solferino, 22 tel.02/6282.7555 - 02/6282.7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale inserite in queste pagine devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03). ABILE esperta referenziata impiegata ufficio commerciale customer care inglese francese pc offerte ordini offresi. 331.12.23.422 ABILE impiegato commerciale, in mobilità, pluriesperienza ordini, offerte, bolle, inglese buono, francese ottimo, Office. 339.48.09.594. ABILE tecnico commerciale esperienza pluriennale settore amplificazione sonora evacuazione offresi. Cell: 320.41.04.317 ASSISTENZA Excel integrato da Access. 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Ed erano impegnati nella costruzione di alcune strade. I due operai erano stati rapiti da un gruppo armato. Del resto, la Cirenaica è una regione in cui imperversano le milizie islamiche a partire dalla caduta AUTISTA di direzione, fattorino, esperienza ventennale e referenziato, iscritto liste mobilità. 338.18.10.874 AUTISTA di fiducia, esperienza ventennale, referenziato, cerca lavoro anche part-time. 333.95.76.523 AUTISTA patenti B,C,CQC, pluriennale esperienza accompagnatore disabili/ scuole cerca lavoro. Disponibilità immediata. 393.43.72.282 CONDUTTORE manutentore di impianti condizionamento riscaldamento con patente secondo grado vapore. Disponibilità immediata. 328.42.68.082. CAMERIERA ai piani offresi per lavoro presso albergo a Lourdes. 342.71.41.992 CAMP BOSS- Pluriennale esperienza. Valuta proposte. Disponibilita' immediata. 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Milano/ hinterland 392.09.61.401 Gli operai sono atterrati ieri a Ciampino: lunedì verranno interrogati liberazione è stata accolta con grande gioia: «Siamo contentissimi», è stata la prima reazione dei familiari di Scalise. «Ora non vedo l’ora di poter stringere tra le mie braccia mio padre», ha aggiunto la figlia Maria. Grande emozione anche a Feroleto Antico, nel Catanzarese, paese di origine di Gallo. Il sindaco, Pietro Fazio, ha detto di aver incontrato i familiari dell’operaio: «C’è aria di grande felicità. Ora attendiamo il suo ritorno nel nostro paese. E vedremo di organizzare anche dei festeggiamenti». Intanto i due tecnici saranno interrogati dal magistrato all’inizio della prossima settimana. CASO CUTRÌ FURGONE ASSALTATO A VARESE Ergastolano evaso Preso il fratello, pure lui nella banda CAOS IN BOSNIA S Scontri a Sarajevo: 200 feriti Esplode la protesta sociale in Bosnia Erzegovina: in migliaia ieri sono scesi in strada in varie città per protestare contro corruzione e disoccupazione. Sono scoppiati scontri con la polizia e il bilancio è di circa 200 feriti. I dimostranti hanno assaltato il palazzo della presidenza e un altro edificio governativo a Sarajevo. Alcuni ragazzi hanno poi appiccato il fuoco, mentre la polizia antisommossa ha sparato gas lacrimogeni per cercare di fermarli e ha usato i manganelli Daniele Cutrì, 23 anni, arrestato dai carabinieri ANSA C’è un altro arrestato per la fuga di Domenico Cutrì, l’ergastolano 32enne evaso lunedì davanti al tribunale di Gallarate (Varese) dopo un conflitto a fuoco durante il quale era stato ferito un altro fratello, Antonino, poi morto in ospedale. In manette è finito il terzo fratello, Daniele, 23 anni. Era nella casa di famiglia a Inveruno, nel Milanese. E, per l’accusa, faceva parte del commando che ha liberato il 32enne. I militari hanno atteso qualche passo falso, qualche movimento che fosse utile per capire dove si trovi «Mimmo». Quando hanno capito che era inutile, è scattato il blitz, di fronte al quale il ragazzo non ha opposto resistenza. Ieri è stata fermata anche la compagna di suo fratello Antonino, Carlotta di Lauro, che li avrebbe aiutati nel progetto e nell’attuazione della fuga. La donna si trovava, insieme al figlio di 5 anni, nella casa dei genitori a Cuggiono (Mi), dove era tornata da poche ore. Gli investigatori sono ora impegnati a identificare anche un certo Franco, che avrebbe partecipato all’azione che ha portato anche al ferimento di due agenti di polizia penitenziaria. La caccia degli investigatori ai fuggitivi prosegue senza sosta in Italia e all’estero. © RIPRODUZIONE RISERVATA ITALIANA laureata pieni voti, maturità classica: offresi come baby sitter/dopo scuola ragazzi 6-16 anni. Ottima preparazione italiano, latino, matematica, inglese, tedesco. 0039.349.61.01.540 BADANTE regolare, referenziata, offresi fissa Milano, hinterland. Disponibile sabato/domenica 320.94.63.401 BADANTE signora referenziata, cerco lavoro fisso disponibile anche weekend. 328.40.56.917 CERCO lavoro come badante, domestica, 14 anni di esperienza, anche cucina. 338.10.06.968 OPERATORE sanitario con referenze disponibile come assistente ed aiuto domestico. 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Soddisfatto il ministro degli Esteri Emma Bonino: «Provo grande gioia e soddisfazione. Desidero esprimere un sentito ringraziamento a tutti quelli che hanno contribuito al buon esito della vicenda in un contesto ambientale difficile», è stato il suo messaggio. Partiti lo scorso 9 gennaio per il nord Africa, Scalise e Gallo si trovavano a Derna, in Cirenaica, A ACQUISTIAMO Argento, Oro, Monete, Diamanti. QUOTAZIONI: •ORO USATO: Euro 18,05/gr. •ARGENTO USATO : Euro 205,00/kg. •GIOIELLERIA CURTINI via Unione 6 - 02.72.02.27.36 335.64.82.765 MM Duomo-Missori E FUORISTRADA, qualsiasi cilindrata, pagamento immediato. Autogiolli, Milano. 02.89504133 - 02.89511114 TARIFFE PER PAROLA IVA ESCLUSA Rubriche in abbinata obbligatoria: Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport: n. 0: € 4,00; n. 1: € 2,08; n. 2, 3, 14: € 7,92; n. 5, 6, 7, 8, 9, 12, 20: € 4,67; n. 10: € 2,92; n. 1: € 3,25; n. 13: € 9,17; n. 15: € 4,17; n. 17: € 4,58; n. 18, 19: € 3,33; n. 21: € 5,00; n. 24: € 5,42. Rubriche in abbinata facoltativa: n. 4: Corriere della Sera € 4,42; Gazzetta dello Sport € 1,67; abbinata € 5,00. n. 16: Corriere della Sera € 1,67; Gazzetta dello Sport € 0,83; abbinata € 2,08. n. 22: Corriere della Sera € 4,08; Gazzetta dello Sport € 2,92; abbinata € 4,67. n. 23: Corriere della Sera € 4,08; Gazzetta dello Sport € 2,92; abbinata € 5,00. 40 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 FEBBRAIO 2014 IL 3° SINGOLO DELL’ALBUM ALTRI MONDI Nuova hit di Ligabue in radio da lunedì Arriva in radio da lunedì «Per sempre», 3° singolo di Ligabue estratto dal suo 10° album di inediti «Mondovisione», il più ven- 5 topfivedvd LA CLASSIFICA I funerali Addio a Hoffman: Hollywood gli rende omaggio Funerali privati, ieri a New York, per l’attore Philip Seymour Hoffman: in alto, l’ingresso del feretro, a destra Mimi O’Donnell, compagna di Hoffman, con due dei loro tre figli. Una seconda cerimonia ha salutato il premio Oscar: fra i tanti divi, Cate Blanchett (a lato, con il marito Andrew Upton), Meryl Streep e Joaquin Phoenix. Intanto, tra gli arrestati dopo la morte per overdose di Hoffman c’è Robert Vineberg, pusher, ex sassofonista di Amy Winehouse. L’attore su Rai 1 in un film tv ispirato all’oro olimpico Maddaloni «È una storia di periferia per dire no alla droga e alla camorra» IL ROMANZO DI GRATTACASO Un campione sconfitto da vita e calcio Beppe Fiorello interpreta Gianni Maddaloni in «L’oro di Scampia», lunedì su Rai 1: è il maestro di judo e papà di Pino, oro a Sidney Non è facile raccontare la vita in un quartiere come Scampia. Più difficile testimoniare come la speranza arrivi da uno sport «minore» come il judo. Ci ha provato Gianni PINO MADDALONI JUDOKA ORO A SIDNEY 2000 Maddaloni nel libro La mia vita sportiva, documentando l’esperienza della sua palestra, preziosa per sottrarre manovalanza alla camorra e forgiare il figlio Pino fino all’oro olimpico a Sydney. Una storia vera che ha ispirato il film tv L’oro di Scampia: Rai 1 lo propone lunedì in prima serata con la regia di Marco Pontecorvo e Beppe Fiorello nella parte del maestro Maddaloni. Tra le «Vele» La forza del L’oro di Scampia sta nel rispet- IL SEGUITO DI «SHINING» King è il più venduto con «Doctor Sleep» Ben 30 mila copie vendute in soli sette giorni: «Doctor Sleep» (edizioni Sperling&Kupfer), il nuovo romanzo di Stephen King, seguito to dei luoghi, Scampia, le famigerate «Vele», già di grande impatto in Gomorra di Matteo Garrone. Scene vere girate sotto scorta dalla polizia, judoka veri, quelli della palestra di Maddaloni, altri raccolti in alcune palestre napoletane. «Questo film racconta la voglia di riscatto di chi vuole dire no alla droga, alla camorra. Una storia di periferia, una delle tante. Anche la mia lo era, quella di un paesino siciliano in cui c’era un morto ammazzato ogni 15 giorni. Sarei potuto scivolare dalla parte sbagliata», racconta Fiorello, che per calarsi nel personaggio è ingrassato 8 chili, tutti in muscoli, ed è diventato cintura nera. Pino, oggi tecnico della nazionale maschile di judo proiettata a Rio e che dal padre Gianni ha raccolto l’eredità di salva-ragazzi a Scampia, è più crudo: «Non credo più che qualcosa cambi nel quartiere e nel Paese. Mio padre ancora ci crede, ma dopo il mio oro ha avuto solo un capannone dove allenare i bambini, freddo in inverno e caldo in estate. E dopo le minacce della camorra, è stato pure costretto a spostare la palestra». © RIPRODUZIONE RISERVATA (cont.) Freccia, sinistro divino, aspettava solo le luci abbaglianti di certi stadi. Il grande calcio avrebbe lucidato il talento di Josè Pagliara, detto Freccia, centrocampista geniale e sfrontato. Poi, a far calare il sipario, un’entrata assassina, la cessione in C, il tritacarne del calcioscommesse e un’esistenza che va in pezzi tra le pagine. Così «La linea di fondo» (Nutrimenti, 16,90 euro, 250 pagine), romanzo di esordio di Claudio Grattacaso, restituisce la figura eroica di un fuoriclasse, sconfitto dalla vita e dallo sport. L’autore, un insegnante salernitano classe 1962 scoperto dal premio Calvino e ora in odore di cinquina allo Strega, racconta tanto dolore e ostinazione, ma non indugia mai nel moralismo. E quando il suo campione in barella, con la gamba spezzata, supera «la linea di fondo» del campo, ci si accorge della parabola universale: Freccia è simbolo di ogni fallimento e ferita. È una rosa non colta, una promessa disattesa per tutti: tifosi, moglie e figlia. Ma questo sconfitto, torturato dai fantasmi del passato, finirà per trovare pace là dove tutto è iniziato: nel campetto d’infanzia il calcio e la vita sono la stessa, magnifica, cosa. La corsa agli Oscar favorisce «La grande bellezza» (nella foto, Sabrina Ferilli) nella classifica Univideo dei dvd più venduti. Il fantasy trionfa con «Shadow hunters - Città di ossa» e (ancora!) «Harry Potter» 1 La grande bellezza di Paolo Sorrentino 2 Shadowhunters Città di ossa di Harald Zwart 3 Sotto assedio White House Down di Roland Emmerich 4 Monsters University di Dan Scanlon 5 Harry Potter-serie completa (registi vari) di «Shining», conquista il primo posto della classifica Nielsen dei libri più venduti in Italia. Il romanzo racconta come Dan Torrance, il piccolo «Danny» sopravvissuto all’incendio dell’Overlook Hotel, sia diventato un uomo che aiuta i malati terminali, assistito da un gatto. gazzaWeekend A CURA DI FRANCESCO RIZZO Domani la prima a Cremona La bella addormentata: un balletto di mille colori Uno scatto di Mulas in mostra Cintura nera Fiorello: «Con il judo racconto il riscatto di Scampia» TIZIANA BOTTAZZO ROMA duto del 2013. Il video del brano, diretto da Cosimo Alemà e girato a Cinecittà, sarà proiettato in anteprima venerdì in 447 sale digitali UCI Cinemas. Il rocker ha pure annunciato cambi nella band: il bassista Davide Pezzin sostituirà Kaveh Rastegar, mentre esce dal gruppo il tastierista José Fiorilli. Mostra a Merano Il circo da tasca in 36 immagini Il balletto classico? Sì, ma pensato anche per chi meno lo conosce grazie alla coloratissima, scatenata messa in scena de «La bella addormentata» di Ciajkovskij, ripensata e arricchita dalla compagnia Gärtnerplatztheater di Monaco: la prima nazionale va in scena domani sera (20.30) a Cremona, al teatro Ponchielli. Il libretto originale viene riletto in modo originale e contemporaneo, anche attraverso una nuova interpretazione del linguaggio fisico. Biglietti da 19 euro, per gli studenti posto unico da 8 euro. LA BELLA ADDORMENTATA AL TEATRO PONCHIELLI DI CREMONA, INFORMAZIONI: TEATROPONCHIELLI.IT L’amicizia fra un maestro della fotografia, Ugo Mulas e un grande scultore Usa, Alexander Calder, si trasforma in 36 scatti «vintage», raccolti da Merano Arte, in cui il primo racconta le opere del secondo. In particolare, figure umane e animali, costruiti con filo metallico, spago, gomma e stracci, che rappresentano il mondo del circo, utilizzati e messi in scena da Calder stesso per dar vita a spettacoli improvvisati. CIRCUS CALDER A MERANO (BOLZANO), INGRESSO 5/6 EURO Un momento del balletto «La bella addormentata» A Milano, finali nazionali di Fifa 14 e Pokemon Lo scudetto del joypad Lo «scudetto» dei videogame, ma anche un montepremi di 15mila euro: tutto in palio dal vivo, alla Personal Gamer Arena di Buccinasco (Milano). Le finali nazionali sono cominciate a fine gennaio ma oggi e domani si assegnano i titoli di Fifa 14 (Ps3) e di Pokemon (Nintendo 3Ds). Oggi alle 10 si comincerà con una fase a gironi di Fifa 14 che porterà poi al match conclusivo. Tra i favoriti per il titolo Lonewolf, terzo al mondo per i World Cyber Games 2011. Un momento delle finali Domani le star saranno Luigi Lo Giudice, tra i primi otto ai Mondiali Pokemon Vancouver 2013 e Michael Maneia, vincitore di 3Ds Challenge. Tutte le finali, che proseguono fino al 23 febbraio con giochi come League of Legends e Pes 14 (il 22 e 23), saranno in diretta streaming su personalgamer.it: per assistere dal vivo, si può richiedere l’invito sullo stesso sito. PERSONAL GAMER-FINALI DEL CAMPIONATO ITALIANO DI VIDEOGIOCHI A BUCCINASCO (MILANO) OGGI E DOMANI, INFO: PERSONALGAMER.IT Due giorni di festa Escursione alle Eolie Bologna in bici Nel Vulcano... per tutte le età c’è un mondo A Bologna un weekend a pedali JPEG Fra 2011 e 2012 in Italia si sono vendute più biciclette che automobili: ma in termini di sicurezza, per chi pedala, resta moltissimo da fare. Bologna lo ricorda con un festa di due giorni: oggi, in piazza Maggiore, giochi, mostre fotografiche, elezioni della peggiore pista ciclabile italiana, film, musica, bici-officina e appuntamenti per i più piccoli. Domani, due visite guidate gratuite di circa 3 ore attraverso la città, la sua storia e i suoi canali, non sempre nascosti sotto le strade e gli edifici. Tra gli organizzatori, Salvaiciclisti.it. BICI SENZA FRONTIERE A BOLOGNA (BICISENZAFRONTIERE.IT) Il gran cratere dell’isola di Vulcano, uno dei luoghi più affascinanti delle isole Eolie, in Sicilia, si può visitare dall’interno. Godendo, lungo la salita, di una splendida vista sull’arcipelago, per poi scoprire la «fossa» che è stata teatro dell’ultima eruzione della storia dell’isola, verificatasi tra il 1888 e il 1890. L’occasione è offerta domani da Nesos, con partenza in mattinata da Lipari: un’escursione che permette di ammirare, senza pericolo, come la vegetazione abbia lentamente ricolonizzato il vulcano: dalla ginestra del Tirreno nella parte bassa alle piante pioniere, come l’erba romice, che si incontrano procedendo verso la vetta. L’esplorazione dura 3 ore ed è considerata di bassa difficoltà. Il vulcano presenta ancora un’intensa attività di fumarole, oltre a getti di vapore in cresta e sottomarini e fanghi sulfurei. IL GRAN CRATERE DI VULCANO DOMANI DALLE 9.30, PER ISCRIZIONI: SICILIAINCAMMINO.IT A I ROSSI IN VETRINA S A Torino si celebrano i... «pel di carota» Sono non più del 2% della popolazione mondiale: una rarità che merita una mostra. Alla fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, Marina Rosso espone le foto di persone con i capelli rossi, cercate girando per mezza Europa e partecipando raduni come il Redhead day in Olanda. Un’idea curiosa che diventa anche un libro, dedicato a una «tribù» che rischia l’estinzione: nel 2011, la banca del seme più grande del mondo voleva smettere di accettare donatori con i capelli rossi SABATO 8 FEBBRAIO 2014 P.R. BRUT DI MONTE ROSSA L’ELEGANZA DEL FRANCIACORTA Se cercate uno spumante Blanc de Blancc di ottimo rapporto qualità-prezzo puntate sul P.R.. di maMonte Rossa. E’ il Franciacorta voluto da Emanuele Rabotti per festeggiare i 35 anni della preo di stigiosa azienda bresciana. Il metodo classico casa Monte Rossa si chiama P.R. in omaggio a aPaola Rovetta e Paolo Rabotti, genitori di Emanuele e pionieri del Franciacorta. Di un bel colore giallo vivace e luminoso ill P.R. ha un profumo fine e complesso con ri-chiami di lamponi gialli e menta fresca. In boc-n ca morbido e di grande bevibilità chiude con sfumature mandorlate e saline. IL CAVIALE DIVENTA DEMOCRATICO FRANCIACORTA P.R. BRUT di Monte Rossa, Bornato di Cazzago S. Martino (Brescia). UVE: Chardonnay (65%), vino di riserva (35%). Prezzo: circa 18 euro Il voto 89/100 Rapporto qualità-prezzo: Vantaggioso ***** Si abbina alla grande con: mortadella con gnocco fritto Degustare ascoltando: Vasco Rossi: «Vado al massimo» ilTema CUTTAIA, IL MAGO DI LICATA CHE CAMBIA LA SEPPIA IN UOVO Domani a Milano lo chef siciliano apre il super congresso di cucina Identità Golose E spiega perché è importante preparare i piatti con una «golosa intelligenza» DAL NOSTRO INVIATO 1 3 LICATA (Agrigento) Pino Cuttaia fa avanti e indietro fra ristorante e negozio. L’ha chiamato «Uovo di seppia», come il piatto simbolo della Madia. Piove a dirotto a Licata. La cittadina in provincia di Agrigento una volta era nota per le imprese di Zeman, adesso lo sta diventando per quelle di Cuttaia, uno dei cuochi più creativi d’Italia. Sarà lui, domani alle 10, alla Fiera di Milano ad aprire la decima edizione di Identità Golose 2014, il convegno di alta cucina più stuzzicante d’Italia. Lo ha inventato Paolo Marchi, giornalista e gastronomo, che quest’anno ha scelto un tema difficile: «Una golosa intelligenza». E cosa c’è di più goloso e intelligente di un uovo che in realtà è una seppia ripiena e lascia il cliente muto tra stupore e sapore? Infatti è il piatto simbolo di Identità Golose 2014. L’intelligenza dell’imperfezione «Questo negozio è una vetri- na a disposizione di tutti - spiega Cuttaia facendo vedere i sughi e le torte che prepara -. Non puoi venire a mangiare alla Madia? D’accordo, vieni qui e con un euro entri nell’intimo del cuoco. Guarda queste tagliatelle. Le ho voluto fare così rugose, irregolari. La memoria dell’imperfezione. Mi ricordo il gesto della mamma che una volta preparate le appoggiava sul letto. Come se le mettesse a dormire, un gesto di tenerezza e di protezione». 1. Il famoso uovo di seppia; 2. Il merluzzo affumicato travestito da pizza; 3. Pino Cuttaia, 46 anni L’intelligenza della modestia «Quando hai un locale importante hai la presunzione di sapere tutto. Ma a un certo punto tutto viene messo in discussione. Trent’anni fa non dovevi faticare: la farina era buona, le uova erano buone e tu preparavi una buona pasta. Ora devi andarli a cercare. Sono in grado di discutere con un contadino sulle caratteristiche di un pomodoro per ore. Come se parlassi di calcio! Adesso sto ragionando sulla sogliola. Ho chiesto al pescivendolo: “Che importanza ha per te?” E mi ha detto è il pesce che aggiusta la cassetta. E’ pregiato. Io attingo dal sapere dell’artigiano». Entra un fornitore. Deve preparare le etichette per le lasagne. «Come le chiamiamo? Semplicemente lasa- menti è pigro e tirchio». L’intelligenza di Licata «Dopo tante esperienze torni a casa. Il cuoco fa una vita pesante, deve avere gli affetti vicino. Se sei a casa, non puoi scappare di fronte ad un ostacolo. Diventi più forte». Cuttaia riceve una telefonata: sono arrivati i primi clienti del ristorante. Prende l’ombrello. «Andiamo devo cucinare». Non c’è un vice? La domanda viene accolta con un certo stupore. 2 gne? O pasticcio come si dice qui?». Cuttaia afferra delle graziose scatole bianche con un singolo pezzo di pasta incollato fuori, come un bottone. «A questa idea ci tengo. Me l’ha data mia madre che fa la sarta. Vuoi provare una pasta di grande livello? Prenditi 100 grammi e vivi un’esperienza con un euro». L’intelligenza della tradizione «La cucina si è evoluta. Una volta veniva tramandato il gesto e il cuoco non si chiedeva nulla. Oggi se vedo il pasticciere che setaccia a mano la ricotta sono felice. Mi evoca un ricordo. Che bello! Il pasticciere però deve chiedersi il perché delle cose e scegliere di continuare così. E non lo deve fare solo perché non vuole spendere per i nuovi macchinari. Altri- L’intelligenza dell’illusione Pino entra, va in sala a chiedere ai clienti cosa vogliono mangiare. Dà consigli, fa qualche battuta, poi torna rapido in cucina. Il suo menù è tutto un gioco di prestigio. L’uovo-seppia, il merluzzo-pizza, la pasta-al-pesce-senza-pesce. Deliziose illusioni. «La Sicilia mi fa pensare. Qui il tempo ha ancora un valore. Il cibo in tutte le civiltà finisce per diventare un segno di lusso e di potere. Ma l’illusione può cambiare le carte anche al povero. Qui a Licata si fa la pasta con il finto pesce: è l’albume dell’uovo a creare l’illusione che dentro ci siano i crostacei. Ma una cosa è l’illusione, un’altra è lo show. La settimana scorsa ero a un convegno, a Madrid. A un certo punto sono entrati dei cuochi, hanno colorato delle tovagliette con strisce di marmellata e lanciato in aria un uovo di cioccolato che si è spaccato proiettando dappertutto biscotti. Da raccogliere e intingere nella marmellata. Ho pensato alle persone che hanno fame e non mi è piaciuto». mic pagina a cura di PIER BERGONZI E DANIELE MICCIONE 41 laPasta di LUCA GARDINI Campione del mondo dei sommelier 2010 © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 OGGI C’È FOOD&WINE S IDENTITA’ GOLOSE Milano Congressi Da domani a martedì sale sul palco il meglio della cucina. Domani: Cuttaia, Cracco, Crippa, Beck, Negrini e Pisani, Scabin. Lunedì: Romito, Bottura, Oldani, Assenza, Pepe, Cedroni, Acurio. Martedì i migliori chef thailandesi. Focus su pane, pizza, birra, acqua, dessert, cucina naturale. Biglietto: 50 S MILANO FOOD&WINE Da oggi a lunedì, sempre a Milano Congressi, vino e cucina d’autore. Attesi 100 produttori selezionati da Helmuth Kocher. Tra i cuochi i Cerea, Siccardi, Battisti, Canzian, Iannotti. Biglietto: 30 (mic) Calvisius produce grande caviale con storioni d’allevamento. Da qualche tempo sta cercando di ampliare la base degli «appassionati». Nascono così mini confezioni al supermercato e ora questi ottimi ravioli di storione bianco e caviale. Sono molto delicati e nascono in coppia con il burro al caviale. Un buon prodotto. Confezione da 250 grammi a 4,50 euro da Zoppi&Gallotti di Milano. Agro Ittica Lombarda di Calvisano: www.calvisius.it Sostiene loChef DI ENRICO BARTOLINI MORBIDE E CROCCANTI ECCO CHE COSA RENDE SPECIALI LE ANIMELLE Enrico Bartolini, 34 anni, è tra i grandi talenti della cucina italiana. Ha lavorato con Alajmo e conquistato le due stelle al Devero Ristorante di Cavenago Brianza. Fa piatti dal grande impatto, dei «classici contemporanei» come ama dire. ------------------------------------------------L’animella è il nome popolare del timo, una ghiandola situata nel collo dei vitelli e degli agnelli. È una frattaglia nobile che adoro per la speciale consistenza: morbida ma che richiede l’uso dei denti. Per me l’ideale è rosolarla con il burro in padella in modo da darle una croccantezza esterna unica. Io faccio così: inclino la padella e con un cucchiaio continuo a raccogliere il burro e a versarlo sopra le animelle finché non si sono tostate alla perfezione. Certo, anche fritte sono ottime, ma si rinuncia a questo contrasto di consistenze che, secondo me, è il punto forte del piatto. Nel mio ristorante faccio le «Animelle glassate servite con latte di cocco fresco» e le accompagno a rapanelli e altre radici tagliate finissime e condite con olio, sale, pepe e menta. Il consiglio ilVino LA GAZZETTA DELLO SPORT Le animelle in genere vanno ordinate, possibilmente da un macellaio di qualità visto che parliamo pur sempre di una ghiandola. Quando le compriamo la prima pelle è stata eliminata ma sono ancora avvolte da una membrana. Un tessuto di troppo che va tolto. Non è difficile, basta sbollentarle e tagliare la pelle con il coltello. Poi vanno divise in pezzi grandi a piacere e, se non si vuol perdere tempo a rosolarla, si possono mettere in forno per un’ora. Se avete quello elettrico tenetelo a 70-80°, quello a gas va messo al minimo con la bocca aperta. Consiglio di accostarle a verdure dal gusto deciso come una rucola selvatica oppure delle cime di rapa ripassate in padella. Chi vuole un accoppiamento più originale provi con purè di patate e panna montata acida. 42 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 FEBBRAIO 2014 GAZZALOOK SPECIALE UNDERWEAR con grande piacere. Dolce e Gabbana non hanno lesinato negli anni aperture straordinarie dei loro negozi per Beckham e signora. Giorgio Armani inventò per lui una giacca di lana che diventò poi un cavallo di battaglia in tante collezioni, ed è stato anche il primo a metterlo in mutande per la sua pubblicità. Ora Victoria e Becks hanno deciso di mettersi in proprio, ciascuno per suo conto e a modo suo. Victoria firma collezioni costose vendute in tanti magazzini di lusso nel mondo, David collabora da due anni con il gigante della moda economica H&M, dopo essersi divertito a disegnare scarpe e tute per lo sponsor tecnico di una volta. Non andrà più sulla copertina di Sports Illustrated, ma è sempre un notevole uomo immagine, e nessuno dei suoi nipotini del calcio potrà presumibilmente raggiungere i suoi livelli. L’imprenditore in mutande: Becks può ancora tutto Compra un club della Mls a Miami e a 38 anni col fascino di sempre si spoglia un’altra volta ALESSANDRA BOCCI Quando ha lanciato la sua prima collezione intima, un paio di anni fa, e ha detto di amare moltissimo i long john, che poi sarebbero i mutandoni lunghi che si usavano una volta, alcuni fra i giornalisti maschi presenti non hanno potuto evitare di ridere e sospirare, pensando che su di loro quei mutandoni avrebbero fatto l’effetto del costume di SuperPippo. Ma David Beckham l’icona può dire, e soprattutto fare, e indossare, ciò che vuole. Ed è sempre stato così. diatico. E’ anche grazie alla sua fama che ha potuto convincere LeBron James a diventare suo socio nell’acquisizione di un club della Mls. Ed è sempre grazie alla sua fama che ha superato gli ostacoli burocratici e portato il grande calcio statunitense a Miami. Impresa non semplice, soprattutto per uno che ha passato tutta la sua vita americana sulla costa opposta, e rivale. David Beckham, 38 anni, qui accanto elegantissimo nei giorni scorsi a Miami. Sotto in mutande per la campagna 2014 di H&M: indossa dei boxer a righe, pack da 3 pezzi €29,95 Questioni di stile Ma Becks è veramente un’icona universale, e per lui in passato gli stilisti hanno litigato e lavorato LAPRESSE Tendenze e magie Perché Beckham è Beckham. E’ modaiolo, ma non stanca. Sa indovinare le tendenze e interpretarle con naturalezza: disegna biancheria da macho e quando è in giro con i figli si veste come un ventenne, ma nelle occasioni ufficiali non si è mai presentato con abiti meno che impeccabili. Si dedica allo yoga, si rilassa con i mattoncini Lego, si mostra in mutande (sul video) durante il SuperBowl e pudicamente dice pure che è un po’ preoccupato per le reazioni. Tanti anni fa, Alex Ferguson lo criticò per il suo legame con l’allora cantante pop Victoria. «Troppi impegni mondani, si distrae dal calcio». Ferguson era figlio di una Britannia che non esiste più, Beckham era già allora il progetto di un divo. Lanciava mode e dopo quindici anni lo fa anche meglio. E questo chiude l’argomento. Nuove imprese Ne ha fatta di strada quello che una volta era noto come Spice Boy. Ora è un uomo tatuato dappertutto e comunque elegante, un imprenditore, un padre che può essere efficiente quanto Brad Pitt che pure viaggia sempre con cinquanta figli attaccati al collo, un marito che ha saputo superare con la moglie Victoria tanti momenti oscuri. Ha inventato mode, cavalcato polemiche, è stato il primo metrosexual e la più grande icona del calcio mondiale. Ora che è pensionato e ha pensato di comprarsi un club a Miami (nessuna città americana è più appropriata come buen retiro) David conserva una robusta dose di fascino massme- © RIPRODUZIONE RISERVATA DAVIDBECKHAM uomo 1 Calvin Klein Underwear Boxer aderente con banda elastica €31 2 Dirk Bikkembergs Slip dal colore acceso €34 3 Julipet Tshirt (€30) e slip (€16) linea Light Cotton 4 Intimissimi Maglia a girocollo (€16) e boxer elasticizzati rigati (€12) 5 HUE-goldenpoint T-shirt in cotone con cuciture a contrasto (€16) e boxer a pois (€12) 6 Tommy Hilfiger Bodywear Boxer aderente con fantasia tartan €30 7 Yamamay Boxer in cotone stretch con bande a contrasto (€10) 8 Dsquared2 Canottiera in cotone (€30) e slip con elastico (€23) 9 Perofil Boxer realizzati con cellulosa naturale e altamente traspiranti (€25) A CURA DI FABRIZIO SCLAVI [email protected] 1 6 4 8 7 2 3 9 5 SABATO 8 FEBBRAIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 43 ALTRI MONDI Oroscopo 21/3 - 20/4 21/4 - 20/5 21/5 - 21/6 22/6 - 22/7 23/7 - 23/8 24/8 - 22/9 LE PAGELLE Ariete 7+ Toro 7 Gemelli 8 Cancro 6- Leone 7+ Vergine 6- DI ANTONIO CAPITANI Dialettica, dinamismo, creatività e bottarelline di glutei vivificano il sabato. Oltre che il privato, poco romantico, forse, ma suino q.b. I ritmi si placano e, impegni permettendo, potete rigenerarvi. Ok shopping, incassi, lavoro, palestra. Ma c’è minimalismo fornicatorio. Luna e Marte vi fortificano nel corpo e nello spirito. E voi vincete in ogni ambito! Baldorie sudombelicali stagliansi. Non sbattetevi, non lagnatevi e sappiate che nel raccoglimento produrrete e creerete. Fornicazione mortificatina. O, al max, clandestina. La Luna lancia un assist a svaghi, lavoro e privat. Successoni giungono, dunque, insieme ad impulsi suini irrefrenabili (e appagati). Lavoro e affetti non girano, il fisico è moscio, l’umore sfigocorrosivo. State su, organizzatevi, fornicate. E fatevela, una risata. 23/9 - 22/10 23/10 - 22/11 23/11 - 21/12 22/12 - 20/1 21/1 - 19/2 20/2 - 20/3 Bilancia 7,5 Scorpione 5,5 Sagittario 5,5 Capricorno 6- Acquario 7,5 Pesci 6- La Luna propizia è elemento di fascino, intuito e creatività vincenti. Ma non siate infantili. Lavoro ok, sudombelico brillanterrimo. La cupezza incalza. E voi attirate pioggia, lampi e gelo. Ussignùr, state su e applicatevi nel lavoro. Spese incaute, sudombelico mogio. Non saltate a conclusioni d’impulso, evitate i tiri alla fune. E non permettete al cattivo umore di sopraffarvi. Spiragli suini si aprono. La tolleranza cola a picco. Rendendovi retrogradi e polverizzazebedei. Evitate. Il fascino c’è, ma il sudombelico s’ammoscia. Ussignùr. Sabato super! Certo, Saturno è il deus ex machina delle Olimpiadi Infernali (nel lavoro, in amore, ecc), ma superate tutto, suinally too. Evitate mosse azzardate e sbotti umorali, non tagliate a dadini gli zebedei altrui e producete. Noie in casa, sudombelico stizzoso. RGERVINHO L’attaccante ivoriano della Roma è nato ad Anyama il 27 maggio 1987. Ha giocato con i belgi del Beveren, i francesi del Le Mans e del Lilla, e con gli inglesi dell’Arsenal Gazzetta.it (*99 &* ,! * "7 #!' & (*99 4-1,#!% 4* #!' !,!' 4)* ! )',1 3 (2* (*29 ,$!, 4* "7 '6 )',1- (* ,! * "7 #!' . (/*99 (*99 ,! * "7 #!' (3 ,$!, 4* "7 '6 )',1- (*99 ,! "7 )',1 ( "7 #!' ( "7 4),#!' #!' ,! * "7 #!' 3 ,! * "7 #!' / ! 8!'%!* $6 (*29 &*99 (*99 ,! * "7 #!' (*99 ,! * "7 )',1 ( "7 #!' ( (*99 &* >XqqXD\k\f @\i` 8 :LI8 ;@ 8C>?<IF , (/ 8E:FE8 * (* C\^\e[X d`e dXo ) - (, * (* $* + (/ Kfi`ef * , Jfc\ ;\Yfc` :8DGF98JJF * (( Elmfcf Df[\iXk` :8K8E@8 * (- =@I<EQ< + 39*29 '% $!!%#* ! )',1 ( ((*99 @e dXkk`eXkX g` elY` \ cfZXc` g`f^^\ Xc Jl[# cfZXc` jlc C\mXek\ C`^li\# jl Efi[ KfjZXeX \ jlc =i`lc` M\e\q`X >`lc`X2 Xdg`f jfc\^^`Xd\ekf Xckifm\% E\cc\ fi\ gfd\i`[`Xe\ \ j\iXc` d`^c`fiX Xc Jl[# g\^^`fiX Xc Efi[ \ KfjZXeX Zfe g`f^^\ [`]]lj\% Ki`\jk\ Ki\ekf ) 8fjkX ( 0 D`cXef * . >\efmX - . (+ 0 (* G\il^`X , (' () $( (' D@C8EF + . IFD8 E8GFC@ - (, 0 (, G8C<IDF . 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Bonacossa © 2014 AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Attilio Guarneri, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni, Carlo Pesenti DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Alessandro Bompieri 9Xi` - (( 0 , :X^c`Xi` 0 (- Gfk\eqX (( (+ / / VICEDIRETTORI Franco Arturi [email protected] Stefano Cazzetta [email protected] Ruggiero Palombo [email protected] Umberto Zapelloni [email protected] :XdgfYXjjf EXgfc` IFD8 KI@<JK< 8ii`mX leX `ek\ejX g\ikliYXq`fe\ [Xcc8kcXek`Zf Zfe dXck\dgf ]fik\ Xc Efi[ \ jlccX KfjZXeX \ g`f^^\ jgXij\ XeZ_\ jlcc\ i\^`fe` Z\ekiXc`# jg\Z`\ k`ii\e`Z_\% E\m\ Xc Efi[ X gXik`i\ [X ,''&-'' d# fcki\ (+'' d `e 8gg\ee`ef% MX d\^c`f Xc Jl[% - (' I<>>@F :8C89I@8 KiXdfekX ;fgf[fdXe` Le ]ifek\ `ejkXY`c\ XkkiXm\ijX c\ i\^`fe` k`ii\e`Z_\ Zfe g`f^^\ jgXij\ \ hlXcZ_\ ifm\jZ`f `e dXkk`eXkX2 m`X m`X d`^c`fiX `e ^`fieXkX% 8[[\ejXd\ek` Zfe cfZXc` g`f^^\ f ]`fZZ_` X -'' d jl <jk 8cg` \ =i`lc`# k\dgf g` jfc\^^`Xkf Xckifm\% CÊ8hl`cX GFK<EQ8 Jfi^\ ;fdXe` / (+ (( KiXdfekX www.gazzetta.it (( ' Jfi^\ A Sochi la tavola dello snowboarder russo Alexey Sobolev è già un caso. Figura l’immagine di una donna con passamontagna rosso e con un coltello in mano. Un’icona che sembra richiamare le Pussy Riot, il gruppo femminile di musica punk ormai noto in tutto il mondo per le performance contro Putin. 8eZfeX =`i\eq\ C8HL@C8 Dfjj` Il video prodotto dal Canadian institute of diversity and inclusion è un’ironica denuncia delle discriminazioni contro i gay, uno dei temi caldi delle Olimpiadi invernali russe. La disciplina scelta è lo slittino, specialità doppio: «Le Olimpiadi sono sempre state un po’ gay. Lottiamo perché restino ancora tali...» (* () ><EFM8 E\m\ Snowborder russo con la passione per le Pussy Riot (( Dfckf ]fik` :Xcd` LA GALLERY Ironia anti-Putin «L’Olimpiade è sempre gay...» 9fcf^eX , :fg\ikf D8I@ IL VIDEO (' (( M\e\q`X . =fik` K\dgfiXc` (.*99 ,! ( $-!#* ! )',1 3 4,'-)',1 Ifm\jZ` G`f^^`X 4)* ! )',1 3 F^^` 9FCF>E8 :8>C@8I@ ,!$ $!!%#* ! )',1 ( %!5!4# "7 #!$)!! 2 98I@ M<EK@ 4), %%!- (&*99 (*99 (.*29 8FJK8 :@<CF (/*99 !%'#' $-!# ,!$ $% "7 #!$)!! 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Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero. PREZZI ALL’ESTERO: Albania 2,00; Argentina $ 17,30; Austria 2,00; Belgio 2,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro 2,00; Croazia Hrk 15; Egitto 2,00; Francia 2,00; Germania 2,00; Grecia 2,00; Irlanda 2,00; Lux 2,00; Malta 1,85; Monaco P. 2,00; Olanda 2,00; Portogallo/Isole 2,00; SK Slov. 2,20; Slovenia 2,00; Spagna/Isole 2,00; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. (con Sportweek) Fr. 3,50; Hong Kong HK$ 45; Ungheria Huf. 650; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00. 44 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 FEBBRAIO 2014