Storia della musica
Musica e prima modernità
Musica e spettacolo
nel Cinquecento
Scenografia a luoghi deputati, Passione di Valenciennes
Piero della
Francesca,
Pala di Brera
(circa 1470)
Scena prospettica
Palladio, scena per il teatro Olimpico di Vicenza
Scena da La pellegrina, I intermedio, L’armonia
delle sfere
Scena da La pellegrina, II intermedio,
Contesa tra le Muse e le Pieridi
Scena da La pellegrina, III intermedio,
Apollo uccide il drago di Delfi
B. Buontalenti, bozzetto dal III
intermedio de La pellegrina
B. Buontalenti, bozzetto dal IV intermedio de
La pellegrina, L’annuncio dell’età dell’oro
Scena da La pellegrina, V intermedio, Arione
e il delfino
Scena dal VI intermedio de La pellegrina, Giove don ai
mortali il ritmo e l’armonia
Intermedi della Pellegrina, Firenze 1589, Intermedio VI, Emilio de’
Cavalieri, O fortunato giorno
Tutti (a 7 cori) :
O fortunato giorno
Poi ché di gioia e speme
Lieta canta la Terra e ‘l Ciel insieme.
Ma quanto fia più adorno
Quando farà ritorno
Per Ferdinando ogni real costume,
E con eterne piume
Da l’uno a l’altro polo
La Fama andrà col suo gran nome a volo.
Intermedi della Pellegrina, Firenze 1589, Intermedio I, L’armonia
delle sfere, Vittoria Archilei, Dalle più alte sfere
L’Armonia (discende da una nuvola cantando):
Dalle più alte sfere,
di celesti Sirene amica scorta,
son l’Armonia, ch’a voi vengo, o mortali,
poscia che fino al Ciel battendo l’ali
l’alta fiamma n’apporta,
che mai sì nobil coppia il Sol non vide,
qual voi nova Minerva e forte Alcide.
Bernardo
Buontalenti,
Bozzetto per
l’Armonia che
scende dal
cielo nel primo
Intermedio
della Pellegrina
“Dalle più
alte sfere”,
una pagina
del libro-parte
del “cantus”,
cioè soprano
“Dalle più
alte sfere”
partitura
moderna
Monodia con basso continuo,
Monodia con basso continuo
Madrigale polifonico
Giulio Caccini,
L’Euridice, Firenze,
Marescotti 1600
J. Peri, L’Euridice, prologo
Jacopo Peri (libretto: Ottavio Rinuccini) L’Euridice, prologo
Io, che d’alti sospir vaga e di pianti
spars’or di doglia, or di minacce il volto
fei negl’ampi teatri al popol folto
scolorir di pietà volti, e sembianti.
Non sangue sparso d’innocenti vene
non ciglia spente di tiranno insano,
spettacolo infelice al guardo umano
canto su meste, e lagrimose scene.
Lungi via lungi pur da regi tetti
simolacri funesti, ombre d’affanni,
ecco i mesti coturni, e i foschi panni
cangio, e desto nei cor più dolci affetti. […]
Jacopo Peri (libretto: Ottavio Rinuccini),
L’Euridice, scena II
ARCETRO:
Ahi, morte invida e ria,
così recidi il fior dell’altrui speme?
Così turbi d’amor gl’almi contenti?
Lasso, ma indarno a’ venti
ove morte n’assal volan le strida?
Fia più senno il seguirlo, acciò non vinto
da soverchio dolor sé stesso uccida.
Jacopo Peri (libretto: Ottavio Rinuccini),
L’Euridice, scena I
Coro: Al canto, al ballo, all’ombre, al prato adorno
alle bell’onde, e liete
tutti, o pastor, correte
dolce cantando in sì beato giorno.
Ninfa: Selvaggia diva, e boscherecce ninfe,
satiri e voi silvani
reti lasciat’ e cani,
venite al suon delle correnti linfe.
Coro: Al canto, al ballo, all’ombra, al prato adorno
[…]
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Diapositiva 1 - Dipartimento di Arti e Scienze dello Spettacolo