Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2, NE/TN o t s Se o s n e S Ricordo di Don Renato Valorzi PERIODICO D’INFORMAZIONE DELL’UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI ONLUS – SEZIONE PROVINCIALE DI TRENTO Anno I - Numero 4 - dicembre 2012 - Trimestrale Premio Braille al Presidente Dellai Dalla gloria olimpica a quella paralimpica Sestoo Sens EDITORIALE Il Premio Louis Braille, arrivato alla sua XVII edizione, si è svolto il 31 luglio u.s presso la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma e ha visto premiare le persone che si distinguono nella lotta per l’emancipazione dei minorati della vista. IN QUESTO NUMERO: persone 3Ricordo di Don Renato Valorzi notizie 4 Premio Braille al Presidente Dellai ausili 6 Nuovi ausili per la mobilità Durante la serata è stato consegnato il premio anche al Presidente della Provincia Autonoma di Trento Lorenzo Dellai per il suo distinto impegno nel favorire costantemente il processo di integrazione dei non vedenti . iniziative 7Dieci ristoranti a misura di ciechi ed ipovedenti acconti r 8 La favola nel bosco, ossia come ho conosciuto un mondo speciale natura 11 Inaugurato il sentiero didattico Quest’anno l’iniziativa è stata dedicata allo stato d’emergenza del lavoro dei ciechi, che insieme all’istruzione, ha sempre costituito la via maestra per la piena conquista dell’integrazione sociale e per la dignità di ogni uomo. spettacolo 12 All’Arena di Verona per la “Carmen” 13 ll labirinto sensoriale di Pergine Spettacolo Aperto sport 14 Assunta Legnante, quale miglior esempio per chi deve affrontare problemi di vista 15 Dal Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Trento Onlus: Inizio di stagione senza respiro Per me è stata una serata davvero speciale, con un ricco programma musicale reso possibile dalla presenza di importanti artisti italiani, accompagnati da una Grande Orchestra Sinfonica di Udmurtia (Russia). Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus Sezione Provinciale di Trento Via della Malvasia, 15 - Trento Tel: 0461/915990 - Fax: 0461/915306 Questa esperienza di integrazione e solidarietà rimarrà sicuramente nei miei ricordi più belli. Direttore responsabile: Lorenzo Andreatta Aut. Tribunale di Trento n° 1335 del 05/10/2007. Stampa: Effe e Erre Litografica Via E. Sestan, 29 - Trento Ivanna Marini Presidente dell’UICI di Trento Grafica: Maira Eccel 2 PERSONE Ricordo di Don Renato Valorzi Caro Don Renato, Per i ciechi e gli ipovedenti che ti hanno conosciuto, apprezzato e amato, la tua improvvisa morte è stata fonte di profondo dolore e nostalgia. Si, perché nei pochi anni in cui sei stato la guida spirituale del Movimento Apostolico Ciechi, abbiamo potuto conoscere la tua gioia di vivere e di servire il Signore in tutti coloro che incontravi. Ricordiamo con quale tenerezza e calore sapevi avvicinare le persone negli incontri e nelle visite ai ciechi nelle case di riposo. Chi scrive ha avuto la gioia di essere con te alcuni giorni prima della tua dipartita nella visita a due associate, ospiti in casa di riposo a Riva. Durante il viaggio ci raccontavi con entusiasmo della tua recente esperienza di pellegrino al santuario di Santiago di Compostela, assieme ai componenti del coro parrocchiale di Villazzano. Eri entusiasta poi di far parte, come solista, della prossima esecuzione di un oratorio in onore del beato Antonio Rosmini. Ci raccontavi anche della tua missione e amicizia con una comunità cubana, della gioia di aver fatto giungere gli strumenti per formare un complesso bandistico, e tante altre cose. Seguivi con passione anche l’impegno missionario del Movimento, ma tutto ciò che facevi, per te era fonte di gioia. Innamo- rato com’eri della bellezza e armonia di Dio, amavi le armonie e le musiche create dall’uomo. Per questo ci raccontavi dell’ammirazione che avevi provato nel vedere l’abilità con cui un organista cieco, proveniente dalla Francia, sapeva destreggiarsi da solo, fra registri, tastiere e pedaliere all’inaugurazione di un organo restaurato. Come non ricordare le “Giornate Nazionali della Condivisione” del Movimento Apostolico Ciechi, svoltesi a Trento nello scorso marzo, per organizzare le quali hai profuso tante energie? Per questo evento hai anche composto un inno, stampato anche in braille, che gli aderenti al gruppo, provenienti da ogni dove, hanno cantato, riempiendo di armonia e preghiera le volte del Duomo. In quella occasione hai anche cantato, con la tua bella e potente voce, il Magnificat. La tua nascita al Cielo è avvenuta nelle prime ore del giorno dedicato a Maria, il sabato. Per questo mi piace pensare che sia stata Lei, la Madre dei Sacerdoti, a volerti per cantare le sue lodi nella Corale del Cielo. Grazie, Don Renato, per quanto ci hai dato! Ricordati di noi, che ancora camminiamo nella notte! Claudio Forti 3 La cerimonia a Roma all’Auditorium Parco della Musica CONSEGNATO DALL’UNIONE CIECHI NAZIONALE IL PREMIO BRAILLE AL PRESIDENTE DELLAI Dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti - un universo di circa un milione e mezzo di persone - un importante riconoscimento al Presidente della Provincia Autonoma di Trento Lorenzo Dellai. Si tratta del premio Braille, consegnato ogni anno a personalità della politica e delle istituzioni, del mondo imprenditoriale, di quello dei media, distintesi per il loro impegno in favore dei ciechi. La cerimonia di consegna della diciassettesima edizione ha avuto luogo martedì 31 luglio all’Auditorium Parco della musica di Roma, nell’ambito, come di consueto, di una manifestazione che ha visto ospiti anche cantanti e musicisti di fama internazionale. L’intera manifestazione è stata trasmessa su Rai Uno in seconda serata giovedì 16 agosto. “Per aver favorito costantemente il processo di integrazione dei ciechi trentini che hanno conosciuto la gioia delle pari opportunità”; con queste motivazioni l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, presieduta dal Prof. Tommaso Daniele, ha voluto assegnare quest’anno a Lorenzo Dellai uno dei cinque premi del 2012, una medaglia d’oro con il profilo di Louis Braille da un lato e dall’altro la scritta “Vinse il buio indicando ai ciechi le vie della cultura”. Il tutto nell’ambito di una toccante manifestazione tenutasi a Roma, all’Auditorium Parco della Musica. Oltre a Dellai sono stati premiati la conduttrice radiofonica Enrica Bonaccorti, la scrittrice Amelia Impel- 4 NOTIZIE lizzeri, il gruppo di verifica dell’accessibilità dei siti web Osservatorio Siti Internet, la responsabile dell’Ufficio di Consulenza per le Persone Sordocieche Angelina Pimpinella, il giornalista televisivo Andrea Vianello. “Sono molto orgoglioso di questo riconoscimento - ha detto Dellai - che giro subito in primo luogo al Trentino nel suo complesso, perché le pari opportunità per chi soffre di qualche disabilità sono una sfida che coinvolge tutti, e che giro in particolare all’Unione Ciechi e Ipovedenti, perché senza il suo stimolo e il suo instancabile impegno molto del cammino che abbiamo fatto in questi anni non sarebbe stato possibile.” Un cammino ancora difficile, specie in questo momento di crisi globale, come ricordato dal Presidente Nazionale Tommaso Daniele, soprattutto per quanto riguarda le opportunità offerte ai ciechi dal mondo del lavoro, giudicate altrettanto importanti delle tradizionali misure di welfare. L’evento ha visto esibirsi Francesco Baccini, Eugenio Bennato, Eugenio Finardi, Ninni Gibboni, Antonello Ron- di, Yasko e Massimo Tagliata, oltre alla Grande Orchestra Sinfonica di Udmurtia (Russia) diretti dal maestro Leonardo Quadrini. Fra un momento musicale e l’altro, la consegna dei premi. “Dellai, fin dai tempi in cui era sindaco di Trento, è sempre stato molto attento a tutte le richieste della categoria dei disabili visivi - sottolinea Ferdinando Ceccato, dirigente Nazionale dell’Unione Ciechi e Ipovedenti - sostenendo con convinzione le nostre iniziative così come quelle della Cooperativa Sociale IRIFOR DEL TRENTINO Onlus e dell’Associazione Progresso Ciechi. Nel 2006 è diventato socio onorario dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, proprio a testimonianza di questo stretto rapporto di stima e della volontà da parte sua di abbattere ogni tipo di barriera architettonica, ma soprattutto sociale alla piena autonomia e integrazione nella comunità trentina dei disabili visivi.” Immagini ed interviste a Lorenzo Dellai e Ferdinando Ceccato a cura dell’ufficio stampa. 5 ausili Nuovi ausili per la mobilità Il “Sistema di Posizionamento Globale”, (in inglese: Global Positioning System, abbreviato GPS) è disponibile, per usi civili, da una ventina d’anni. Le ridotte dimensioni di telefoni cellulari, smartphone, apparecchi dedicati che lo supportano, consentono estrema portabilità, tanto che anche i ciechi e gli ipovedenti li possono consultare per la verifica della loro posizione sul territorio, pianificare e navigare i loro percorsi, sia a piedi che in automobile che con altri mezzi di spostamento come treni, pulmann, ecc. presunto, a quale velocità si viaggia. Le stesse informazioni si possono disporre anche nei percorsi a piedi e, inoltre si può sfruttare la guida vocale del navigatore che indica, su un percorso programmato, dove e quando si deve deviare e in quale direzione. La tolleranza sul posizionamento, anche di 15-20 metri è un inconveniente trascurabile per chi viaggia in automobile e ci vede, un limite importante per chi cammina e non vede. C’è da tener conto anche che in talune vie urbane strette e con alti palazzi o sotto i portici, si può perdere la ricezione satellitare. Ciò può costituire un ulteriore tassello per l’autonomia, nonostante alcune condizioni e limiti non trascurabili. Il GPS necessita di uno strumento accessibile alla disabilità visiva, dotato di lettore di schermo con sintesi vocale, di software compatibile col lettore di schermo. Soddisfatte queste esigenze, si potrà consultare il proprio apparecchio per verificare dove ci si trova in un determinato momento: Città, indirizzo, coordinate geografiche, altezza relativa al livello del mare. Si spera che alcuni limiti tecnici possano venir superati, in futuro, con i nuovi sistemi satellitari in corso di allestimento, tuttavia è impensabile che un disabile visivo possa acquisire autonomia nella mobilità personale solo con il sistema di posizionamento globale senza aver usato con profitto gli ausili tradizionali, senza paziente apprendimento, senza aver sviluppato il proprio senso di orientamento, senza la voglia di mettersi in gioco, consapevole delle sue possibilità ma anche dei limiti e rischi. Viaggiando con ogni mezzo di trasporto, sapere quanto manca alla destinazione in distanza e in tempo Bepi Weiss 6 iniziative Dieci ristoranti a misura di ciechi ed ipovedenti Posate e bicchieri disposti in modo da agevolare chi non vede garantendo così la «normalità» di una cena “La disabilità sensoriale”, ha spiegato la Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Verona Roberta Mancini, “è ancora poco considerata: è più scontato associare alle barriere architettoniche l’abbattimento delle scale o l’installazione di ascensori per chi è in carrozzina, che ai problemi e alle esigenze di chi ha una disabilità della vista o dell’udito. Per questo tale iniziativa per noi è importantissima, come inizio di una nuova cultura dell’accoglienza. Bastano pochi accorgimenti per rendere accessibili a tutti i locali. Ricordiamo che quando entra in una stanza nuova, il cieco ha nell’immediato solo il 17% delle informazioni disponibili, contro l’83% delle persone normodotate”. Il Consigliere dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Giovanni Vangi ha quindi dimostrato il funzionamento di un semplice apparecchio tecnologico (costa 80 euro) che grazie ad “un’etichetta vocale preregistrata” legge e trasforma gli scritti in informazioni vocali, a beneficio di chi non conosce il braille: può leggere il menu ma anche la scritta “toilette”, tanto per fare qualche esempio. E il Presidente Arena ha garantito l’acquisto per i dieci ristoranti del progetto. VERONA. Il progetto, già da qualche mese, è diventato realtà: dieci ristoranti (ma il numero è destinato a crescere) di Verona e provincia, aderendo all’invito della Cooperativa Azalea e della Sezione di Verona dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, si sono formati ed attrezzati in modo da agevolare l’ospitalità delle persone cieche ed ipovedenti, adottando menu in braille e una serie di accorgimenti specifici su come apparecchiare la tavola, disporre posate e bicchieri e servire il cibo nei piatti. L’iniziativa è stata presentata da Confcommercio che, tramite l’associazione ristoratori scaligera, se ne è fatta promotrice, all’interno del più ampio progetto “Turismo per tutti, nel cuore dell’ospitalità” che vede la partecipazione anche della Provincia di Verona. “Si tratta della prima iniziativa del genere in Italia e crediamo che potrà fare scuola. Questo del resto è solo l’inizio, molti altri ristoranti potranno aderire alla proposta, pensata per abbattere le barriere che limitano le persone con problemi della vista”, ha spiegato il Presidente di Confesercenti Paolo Arena, affiancato dal Presidente dell’Associazione Ristoratori Gianni Veronesi. “Siamo convinti che potrà anche diventare una valida risorsa turistica”. Ketti Cristoforetti 7 La favola nel bosco, ossia come ho conosciuto un mondo speciale Sono le 8 del mattino di mercoledì 15 agosto 2012, quando, telefonicamente, degli amici mi invitano a Ranzo, un piccolo e ridente paesino di montagna in Val dei Laghi, adagiato sulle pendici del monte Gazza, qualche chilometro sopra il lago di Toblino. Posso partecipare alla Ranzolonga, una camminata che, partendo ed arrivando presso il centro sportivo del paese, s’inoltra attraverso boschi incantati caratterizzati dalla presenza di piante secolari di vario tipo. Accetto di buon grado e a metà pomeriggio mi trovo alla partenza a fianco di numerosissimi altri partecipanti. Mi avvio imponendomi il ritmo più lento possibile, desidero rimanermene stac- cata in coda da sola con i miei pensieri. Scopro molto presto che il percorso è disseminato di vari punti di ristoro custoditi da volontari molto cortesi che propongono prodotti tutti di alta qualità. Ognuna di queste stazioni è contraddistinta dall’esposizione ora di un quadro, ora di una scultura, ora di un mano fatto, praticamente si è sempre in presenza di un’opera d’arte. Confesso tutto il mio stupore quando, arrestatami per l’assaggio dei vini, mi ritrovo, quale guida alla degustazione, una persona completamente nulla vedente. Il ragazzone in questione, tanto prestante quanto gentile e garbato, coglie al volo il mio imbarazzo per cancellarlo di col- 8 RACCONTI po. “Ciao!”, esordisce con una risata esagerata, “Posso farti scegliere fra 3 possibilità: un notissimo vino Trentino, un altro messo a punto in Alto Adige, mentre il terzo è un prodotto extra regionale. Ti do del tu, perché mi sembra che possiamo avere, più o meno, la stessa età”. Verrò a sapere più tardi che abbiamo solo qualche mese di differenza. “Uno dei modi più funzionali per fruire di una buona bottiglia”, mi sento spiegare, “è quello di leggere l’etichetta; pensa che da qualche tempo questo lo può fare anche chi non vede; vi sono degli appositi apparecchi che, posizionati correttamente, sono in grado di leggere, mediante una voce artificiale, qualsiasi tipo di scritto. Con questo sistema i non vedenti si sono laureati, si mantengono aggiornati oppure, più semplicemente, si dedicano a piacevoli letture”. Ho appena il tempo di sorseggiare qualche goccia del bianco altoatesino scelto, che mi ritrovo un telefonino cellulare fra le mani; resto completamente spiazzata quando mi accorgo che ogni qualvolta ne premo un tasto, una sintesi vocale, così mi dicono si chiami il dispositivo parlante, recita perfettamente quello che appare sul display. Non so da dove spunti, ma viene sottoposto alla mia attenzione un numero di Sesto Senso; lo sfoglio brevemente, mentre le informazioni fioccano puntuali: “Questo è un giornalino confezionato da persone non ed ipovedenti, i quali sono affiancati, per le foto, l’impaginazione e la grafica da amici vedenti”. Lo trovo accattivante e comunico con entusiasmo il mio recapito per poterlo ricevere regolarmente. Ad un tratto le dimostrazioni cessano per lasciare il posto a dei veri e propri test sotto forma di giochi. Con il mio cavaliere stabilisco dove si trovi il nord; poi, una volta chiusi gli occhi, giro lentamente su me stessa fino a quando distinguo nitidamente la brezza sul mio volto. Riapro gli occhi e, calcolando la rotazione eseguita, sono in grado di capire esattamente da quale parte giunge la ventilazione e quindi di quale tipo di vento si tratti. Vengo invitata, successivamente, ad annusare con attenzione le fragranze emesse dalle varie erbe. Mentre ascolto il frusciare delle foglie sugli alberi, mi sento domandare: “Lo senti questo fischio acutissimo che riesce comunque a riprodurre delle note musicali quasi precise? Questo, non ci si può sbagliare, è il merlo; il gorgheggio invece più debole quello che va 9 RACCONTI continuamente in calando appartiene al fringuello. Se tu noti, c’è un terzo cinguettio, meno invadente, più leggero, ma nello stesso tempo incredibilmente soave, si tratta dell’usignolo”. Sono a dir poco stupita, esterrefatta. Mi rendo perfettamente conto che tutto torna alla perfezione; come mai non ci ho mai fatto caso prima? A questo punto vorrei che il mio sommelier, se lo è o non lo è poco importa, mi accompagnasse per l’ultimo tratto che mi resta da fare. “Non posso”! Cantilena neutro, “devo rimanere qui fino all’ultimo passante”. Questa volta, per lo meno a me, la sua risata sembra meno slanciata. Come tutte le più belle favole che conosciamo è chiaro che anche questa deve per forza avere un finale ed alcuni ritardatari, probabilmente gente che se l’è presa più comoda di me, provvede alla bisogna. Muovo i primi passi per andarmene, ma giunta sul limitare del grande prato, mi volto per rubare un’ultima immagine; scorgo il gigante buono che cerca di prendere in braccio un bambino piccolissimo arrivato lì con una giovane coppia che si è munita di bicchieri in men che non si dica. Rientro alla base dove l’allegria prosegue frenetica. Vengo sollecitata da più parti, ma preferisco rimanere in disparte a riflettere sul mio incontro fatato. Scende la sera e gran parte degli abitanti raggiunge il posto per consumare la cena e per godere della serata musicale che ne segue. Cerco con lo sguardo il mio enologo e, non trovandolo, parto a caccia di notizie. Le trovo facilmente presso 5-6 ragazzotti, che ridendo forte si districano con delle fresche, spu- meggianti birre fra le mani, mentre altre sono allineate su di un tavolino già pronte per la beva. “Questa sera non c’è”! Sentenzia sicuro uno di loro. “Gli avevano chiesto di suonare con il suo gruppo durante la festa, ha declinato l’invito perché impegnato con i vini”. Ritorno al mio posto con un’ulteriore riflessione da metabolizzare… Dunque i ciechi suonano; e a quanto pare lo fanno in maniera accettabile se vengono chiamati ad intrattenere. Per quanto mi riguarda la giornata potrebbe tranquillamente finire qui, anche se in perfetto relax attendo la chiusura ufficiale. Con amici e parenti raggiungo la mia abitazione in fondo valle con un unico desiderio impellente; guadagnare prima possibile il mio lettuccio, per poter rivivere mentalmente tutto ciò che mi è accaduto fotogramma per fotogramma. Il sonno mi coglie serena, poi a partire dal mattino successivo, subito fin dalla prima colazione, dopo averlo più volte detto a me stessa, ho cominciato ad insegnare ai miei figli ad apprezzare quello che si ha. M. P. 10 natura inaugurato il sentiero didattico frutto della collaborazione tra Museo delle Scienze, Cooperativa Sociale IRIFOR e UICI Non solo Trentino. Ad agosto abbiamo visitato la Val di Funes. Dopo aver assaporato la cucina altoatesina a Malga Zannes, siamo stati ospiti della Casa del Parco Naturale Puez Odle a S.Maddalena. I due esperti Ruth e Nail, ci hanno illustrato la geografia del parco con modelli tridimensionali in legno delle montagne e spiegato la geologia con bellissimi campioni da toccare. Ci hanno raccontato curiosità e abitudini degli animali che vivono nel parco naturale attraverso molti oggetti da toccare quali pellicce, penne, uova, crani e una ricostruzione in scala reale di un nido di aquila. Non è solo un percorso geologico quello inaugurato il 31 agosto alle Viote di Monte Bondone, ma è il segno della grande collaborazione che c’è tra enti di tutela e di ricerca sulla disabilità visiva come Cooperativa Sociale IRIFOR e UICI e una realtà di ricerca e divulgazione scientifica come il Museo delle Scienze (Sesto Senso numero 3). Da più di anno numerosi rappresentanti dell’Unione Ciechi si sono lasciati coinvolgere in attività ed escursioni naturalistiche alla scoperta delle ricchezze delle montagne che ci circondano. Fossili, rocce e minerali ma anche conchiglie, oli essenziali e strumenti di ricerca. E poi animali, fiori e piante delle Alpi sono stati gli argomenti toccati con mano. Le attività si sono svolte nelle sale espositive del Museo delle Scienze, nelle sedi dei gruppi AMA; ma anche al Giardino Botanico Alpino sul Monte Bondone. In più di un’occasione Serena l’esperta del Museo, ci ha fatto assaggiare le erbe spontanee usate in cucina come il levistico ovvero il sedano selvatico e il rabarbaro, accarezzare il pelo della stella alpina utile per ripararla dai forti raggi del sole, e sentire la granulosità dello spinacio di monte. Il patrimonio naturale è un bene che appartiene a tutti. Renderlo accessibile tenendo conto delle esigenze di ognuno di noi significa poter dare a tutti il diritto di conoscerlo e di apprezzarlo e il dovere di conservarlo. Nota breve: il percorso didattico geologico è descritto in un catalogo in formato nero, Braille e audio che si può richiedere in prestito nelle biblioteche del Comune di Trento e del Museo delle Scienze. Rossana Todesco Responsabile Museo delle Scienze 11 spettacolo ALL’ARENA DI VERONA PER LA “CARMEN” Quest’estate la nostra Sezione ha organizzato un’interessante uscita all’Arena di Verona per assistere all’opera “Carmen”, una delle più seguite al mondo ed un classico del repertorio operistico. L’iniziativa è stata subito accolta con entusiasmo da un buon numero di soci insieme ai loro accompagnatori. Precedentemente alla partenza si è svolto un incontro in cui è stata data lettura del libretto dell’opera per prepararsi e seguire al meglio i quattro atti in cui si divide tale capolavoro. Prima di assistere all’opera si è giunti in Piazza dei Signori dove si è gustata in compagnia un ottima cena rinfrescati da una leggera brezza serale. Giunti poi al meraviglioso ed antico teatro sotto le stelle, pullulante di persone, l’atmosfera appare magica e sembra di ritornare in epoche lontane. Quando lo spettacolo ha inizio, sul famoso palcoscenico, appare la maestosità della scenografia, degli artisti e strumentisti; l’esaltazione cresce ascoltando le descrizioni dettagliate dei propri accompagnatori ed i commenti appassionati e coinvolgenti degli spettatori vicini. Le voci portentose dei protagonisti e le musiche armoniose dell’orchestra si fondono all’unisono creando un vortice di emozioni difficili da descrivere a parole. Al termine della serata tutte le persone, commosse ed entusiaste, sono esplose in un applauso fragoroso e vigoroso. Il giorno successivo, dopo una buona colazione in hotel, i soci interessati hanno potuto visitare la città di Verona concedendosi un po’ di shopping ed ammirando Castelvecchio, Piazza Brà, il celebre balcone di Romeo e Giulietta e la Torre dei Lamberti. Vista la soddisfazione percepibile nei volti stanchi, ma felici di tutti, l’esperienza si potrà riproporre anche l’anno prossimo. Ferruccio Morandi 12 spettacolo Per una selva oscura ll labirinto sensoriale di Pergine Spettacolo Aperto realizzato con la collaborazione dell’UICI “Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita.” Così iniziava il labirinto sensoriale al buio “Per una selva oscura” organizzato e prodotto da Pergine Spettacolo Aperto grazie alla collaborazione di alcuni membri dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti: Cinzia, Walter, e Martino di Trento, Roberta e Giovanni di Verona. Una traccia audio e l’allestimento della stanza accompagnavano l’esplorazione di un mondo fantastico fatto di casette delle streghe, cappellai matti, angoli dei giochi e ragnatele. “Se non andate nel bosco, mai nulla vi accadrà, e la vostra vita non avrà mai inizio.” Un invito a tuffarsi e lasciarsi travolgere, a sperimentare la “vastità del mare senza vederlo” come ha scritto una delle visitatrici sul diario disponibile per i commenti all’uscita. Come un moderno Virgilio la guida si presentava ai visitatori all’inizio del percorso e li invitava ad entrare nel bosco, dove piante e versi d’uccello lo introducevano in questo luogo in cui la vista perdeva la sua funzione primaria. Lo spettatore-attore esplorava con le mani gli oggetti della strana collezione della strega e con i piedi la via di fuga dalla quella casa inquietante. Voci di bimbi lo accompagnavano all’angolo del gioco, dove poteva dar sfogo al bambino che è in ciascuno di noi. Immagini e ricordi venivano poi evocati attraverso degli odori, fino a giungere alla tranquillità sussurrata della brezza di mare. L’uscita era, infine, una rinascita: il battito di un cuore che ri-porta alla luce. Il labirinto sensoriale si inseriva nel più ampio contesto della 37° edizione del festival Pergine Spettacolo Aperto, che ha avuto luogo a Pergine Valsugana dal 6 al 14 luglio 2012. Il tema del festival erano proprio i sensi, le percezioni e le dispercezioni, in una visione dei sensi come punto di accesso al mondo e all’interiorità. Federica Petronilli Coordinatrice Progetto “No Limits” Pergine Spettacolo Aperto 13 sport Assunta Legnante quale miglior esempio per chi deve affrontare problemi di vista ROMA. Una carriera agonistica arrestatasi bruscamente dopo le Olimpiadi di Pechino 2008 ed un’altra che prende il via incredibilmente. rezione al lancio, ecco perchè i margini di miglioramento sono notevoli, lo sviluppo della tecnica di lancio le porterà nuove soddisfazioni, come quelle che fino a poco tempo fa raccoglieva regolarmente. Dalla gloria olimpica a quella paralimpica il passo è breve per Assunta Legnante, trentaquattrenne Napoletana primatista italiana assoluta nel getto del peso. La sua vita da atleta si interrompe a causa della ciecità totale derivata da un glaucoma congenito per riprendere nel settore paralimpico, proprio da lì, dalla sua specialità. Personaggio, prima ancora che atleta, che non lascia nulla al caso, da vedente ha avuto la soddisfazione di imporsi agli Europei indoor nel 2007 e, dopo essere stata capitano degli azzurri ai Mondiali, ha preso parte alle Olimpiadi Cinesi di 4 anni or sono. Ancora oggi detiene i record Italiani, con 19,04 all’aperto, 19.20 indoor. Accade tutto in 15 giorni di prove, nel maggio 2012, e quando si presenta ai campionati italiani assoluti, nella categoria dei non vedenti, scaglia l’attrezzo là dove nessuna atleta paralimpica era mai arrivata. Nel corso delle gare di Torino s’impossessa autorevolmente del record del mondo, 13 metri e 27 centimetri ben oltre l’11,84 della Cinese Liangmin Z hang. Nei mesi successivi la misura viene migliorata ulteriormente. Alle paralimpiadi Londinesi di qualche mese fa la campionessa, Ascolana di adozione, ha immediatamente messo le cose in chiaro; la gara avrebbe potuto chiudersi per manifesta inferiorità delle avversarie. 16.74, ennesima miglior prestazione Mondiale, con le colleghe di Assunta relegate al riduttivo ruolo di sparring-partner. A guidarla in pedana, adesso, è Andrea Tonelli, che è anche il suo compagno nella vita. Il fulmineo primato del mondo viene ottenuto lanciando da ferma, senza alcuna traslocazione, il movimento rotatorio che imprime velocità e di- Walter Faes 14 SPORT Dal Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Trento Onlus: inizio di stagione senza respiro cesso per una formazione Italiana mista, creata per l’evento e denominata Ciavai. A fine mese, nei giorni 27 e 28 si è disputata a Dortmund in Germania la coppa dei campioni. Livello di gioco altissimo tenendo conto che tutti i teams presenti si sono laureati campioni Nazionali nel proprio Paese. Quando l’equilibrio regna sovrano ci vuole un pizzico di buona sorte negli episodi decisivi ed è quella che è mancata ai giallo blu, se è vero come è vero che i nostri hanno fallito, solamente per un punto, la qualificazione alle semi finali. La coppa ha preso la via di Innsbruck a casa del Tirol, con il Trento finito sesto su dieci. Capo cannoniere assoluto della manifestazione il fromboliere Tridentino Toigo, autore di ben 34 reti, ma è difficilissimo stabilire se ciò deve essere motivo di gioia, oppure se si debba pensare alla mancata possibilità di un risultato migliore se si fosse sfruttata meglio tale potenzialità. Nei giorni 3 e 4 novembre, in Sicilia, e precisamente a Ragusa, i nostri rappresentanti, che partono quali campioni in carica, hanno dato vita alle prime partite valevoli per il Campionato Italiano di serie A. Dopo 6 incontri, su un totale di 22, ci si è sistemati in terza posizione. Come gran parte delle persone probabilmente già sa, ogni stagione sportiva incomincia nel mese di settembre, per concludersi nel mese di giugno dell’anno successivo. Così è stato anche per il G. S. D. Non Vedenti di Trento. Il tutto ha preso il via sabato 15 settembre, quando all’interno di una riuscitissima manifestazione denominata Sport Abilmente ed organizzata dalla Circoscrizione Ravina-Romagnano in piazza a Ravina, noto sobborgo della città di Trento, gli appartenenti al nostro sodalizio, hanno gestito, accanto a miriadi di altre attività, un proprio spazio all’interno del quale è stata allestita una piccola mostra fotografica, un settore da percorrere completamente al buio accompagnati da guide non vedenti, oltre ad aver fatto conoscere agli intervenuti le discipline del Tandem e dello Showdown; davvero notevole l’interesse dimostrato soprattutto dai più giovani. Poi la partecipazione agli innumerevoli tornei internazionali di torball: Sabato 22 Settembre primo posto ad una rassegna di 6 squadre in quel di Borgo Valsugana; Vittoria replicata il 13 di Ottobre a Bolzano in occasione dell’Arge Alp, qui al via si era in 8. In data 20 Ottobre Alpencup ad Innsbruck, con 12 fra le migliori compagini in Europa. Per i nostri colori ne è scaturito un sesto posto senza infamia e senza lode. Suc- Marco Altamonte 15 Festa di amicizia e varietà 9a edizione L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Sezione Provinciale di Trento, in collaborazione con Musicandove di Lavis, organizza in data venerdì 15 Febbraio 2013 con inizio alle ore 20.00 la nona edizione della “Festa di amicizia e varietà” che si terrà presso il teatro auditorium della biblioteca, in Via Filzi a Lavis. Questa serata per la Sezione risulta un’occasione per ritrovarsi e trascorrere delle piacevoli ore grazie al deside- rio degli iscritti di condividere le proprie passioni. La presenza sul palco di artisti esterni alla nostra realtà avrà lo scopo di favorire la conoscenza della nostra problematica e sostenere l’integrazione dei non vedenti in contesti di socializzazione. Nel varietà, della durata indicativa di due ore e mezza, si alterneranno momenti di musica, poesia, comicità. L’incontro si concluderà con un piccolo rinfresco. Prenotazioni: Nella speranza di ricevere molte adesioni all’iniziativa, anche da parte di persone vicine alla nostra Associazione, si chiede cortesemente di prenotarsi telefonicamente al 0461.915990 entro e non oltre il 08 febbraio 2013 per permetterci di organizzare al meglio l’evento.