Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2, NE/TN
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Ricordo
di Don Renato Valorzi
PERIODICO D’INFORMAZIONE DELL’UNIONE ITALIANA DEI CIECHI
E DEGLI IPOVEDENTI ONLUS – SEZIONE PROVINCIALE DI TRENTO
Anno I - Numero 4 - dicembre 2012 - Trimestrale
Premio Braille
al Presidente Dellai
Dalla gloria olimpica
a quella paralimpica
Sestoo
Sens
EDITORIALE
Il Premio Louis Braille, arrivato alla
sua XVII edizione, si è svolto il 31
luglio u.s presso la Sala Petrassi
dell’Auditorium Parco della Musica
di Roma e ha visto premiare le persone che si distinguono nella lotta
per l’emancipazione dei minorati
della vista.
IN QUESTO NUMERO:
persone
3Ricordo di Don Renato Valorzi
notizie
4 Premio Braille al Presidente Dellai
ausili
6 Nuovi ausili per la mobilità
Durante la serata è stato consegnato il premio anche al Presidente
della Provincia Autonoma di Trento
Lorenzo Dellai per il suo distinto impegno nel favorire costantemente il
processo di integrazione dei non
vedenti .
iniziative
7Dieci ristoranti a misura di ciechi ed
ipovedenti
acconti
r
8 La favola nel bosco, ossia come ho
conosciuto un mondo speciale
natura
11 Inaugurato il sentiero didattico
Quest’anno l’iniziativa è stata dedicata allo stato d’emergenza del
lavoro dei ciechi, che insieme
all’istruzione, ha sempre costituito
la via maestra per la piena conquista dell’integrazione sociale e per la
dignità di ogni uomo.
spettacolo
12 All’Arena di Verona per la “Carmen”
13 ll labirinto sensoriale di Pergine
Spettacolo Aperto
sport
14 Assunta Legnante, quale miglior esempio
per chi deve affrontare problemi di vista
15 Dal Gruppo Sportivo Dilettantistico Non
Vedenti Trento Onlus:
Inizio di stagione senza respiro
Per me è stata una serata davvero
speciale, con un ricco programma
musicale reso possibile dalla presenza di importanti artisti italiani,
accompagnati da una Grande Orchestra Sinfonica di Udmurtia (Russia).
Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus
Sezione Provinciale di Trento
Via della Malvasia, 15 - Trento
Tel: 0461/915990 - Fax: 0461/915306
Questa esperienza di integrazione
e solidarietà rimarrà sicuramente
nei miei ricordi più belli.
Direttore responsabile: Lorenzo Andreatta
Aut. Tribunale di Trento n° 1335 del 05/10/2007.
Stampa: Effe e Erre Litografica
Via E. Sestan, 29 - Trento
Ivanna Marini
Presidente dell’UICI di Trento
Grafica: Maira Eccel
2
PERSONE
Ricordo di Don
Renato Valorzi
Caro Don Renato,
Per i ciechi e gli ipovedenti che ti hanno
conosciuto, apprezzato e amato, la tua
improvvisa morte è stata fonte di profondo dolore e nostalgia. Si, perché nei
pochi anni in cui sei stato la guida spirituale del Movimento Apostolico Ciechi,
abbiamo potuto conoscere la tua gioia
di vivere e di servire il Signore in tutti
coloro che incontravi. Ricordiamo con
quale tenerezza e calore sapevi avvicinare le persone negli incontri e nelle
visite ai ciechi nelle case di riposo.
Chi scrive ha avuto la gioia di essere con te alcuni giorni prima della tua
dipartita nella visita a due associate,
ospiti in casa di riposo a Riva. Durante
il viaggio ci raccontavi con entusiasmo
della tua recente esperienza di pellegrino al santuario di Santiago di Compostela, assieme ai componenti del coro
parrocchiale di Villazzano. Eri entusiasta poi di far parte, come solista, della
prossima esecuzione di un oratorio in
onore del beato Antonio Rosmini. Ci
raccontavi anche della tua missione
e amicizia con una comunità cubana,
della gioia di aver fatto giungere gli
strumenti per formare un complesso
bandistico, e tante altre cose. Seguivi
con passione anche l’impegno missionario del Movimento, ma tutto ciò che
facevi, per te era fonte di gioia. Innamo-
rato com’eri della bellezza e armonia di
Dio, amavi le armonie e le musiche create dall’uomo. Per questo ci raccontavi
dell’ammirazione che avevi provato nel
vedere l’abilità con cui un organista cieco, proveniente dalla Francia, sapeva
destreggiarsi da solo, fra registri, tastiere e pedaliere all’inaugurazione di un
organo restaurato.
Come non ricordare le “Giornate Nazionali della Condivisione” del Movimento Apostolico Ciechi, svoltesi a Trento
nello scorso marzo, per organizzare
le quali hai profuso tante energie? Per
questo evento hai anche composto un
inno, stampato anche in braille, che gli
aderenti al gruppo, provenienti da ogni
dove, hanno cantato, riempiendo di armonia e preghiera le volte del Duomo.
In quella occasione hai anche cantato,
con la tua bella e potente voce, il Magnificat.
La tua nascita al Cielo è avvenuta nelle
prime ore del giorno dedicato a Maria,
il sabato. Per questo mi piace pensare
che sia stata Lei, la Madre dei Sacerdoti, a volerti per cantare le sue lodi nella
Corale del Cielo.
Grazie, Don Renato, per quanto ci hai
dato! Ricordati di noi, che ancora camminiamo nella notte!
Claudio Forti
3
La cerimonia a Roma all’Auditorium Parco della Musica
CONSEGNATO DALL’UNIONE
CIECHI NAZIONALE IL PREMIO
BRAILLE AL PRESIDENTE DELLAI
Dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli
Ipovedenti - un universo di circa un
milione e mezzo di persone - un importante riconoscimento al Presidente della Provincia Autonoma di Trento Lorenzo Dellai. Si tratta del premio
Braille, consegnato ogni anno a personalità della politica e delle istituzioni,
del mondo imprenditoriale, di quello
dei media, distintesi per il loro impegno in favore dei ciechi. La cerimonia
di consegna della diciassettesima edizione ha avuto luogo martedì 31 luglio
all’Auditorium Parco della musica di
Roma, nell’ambito, come di consueto, di una manifestazione che ha visto ospiti anche cantanti e musicisti di
fama internazionale. L’intera manifestazione è stata trasmessa su Rai Uno
in seconda serata giovedì 16 agosto.
“Per aver favorito costantemente il
processo di integrazione dei ciechi
trentini che hanno conosciuto la gioia delle pari opportunità”; con queste
motivazioni l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, presieduta dal
Prof. Tommaso Daniele, ha voluto assegnare quest’anno a Lorenzo Dellai
uno dei cinque premi del 2012, una
medaglia d’oro con il profilo di Louis
Braille da un lato e dall’altro la scritta “Vinse il buio indicando ai ciechi le
vie della cultura”. Il tutto nell’ambito di
una toccante manifestazione tenutasi a Roma, all’Auditorium Parco della
Musica. Oltre a Dellai sono stati premiati la conduttrice radiofonica Enrica
Bonaccorti, la scrittrice Amelia Impel-
4
NOTIZIE
lizzeri, il gruppo di verifica dell’accessibilità dei siti web Osservatorio Siti
Internet, la responsabile dell’Ufficio di
Consulenza per le Persone Sordocieche Angelina Pimpinella, il giornalista
televisivo Andrea Vianello.
“Sono molto orgoglioso di questo riconoscimento - ha detto Dellai - che
giro subito in primo luogo al Trentino
nel suo complesso, perché le pari opportunità per chi soffre di qualche disabilità sono una sfida che coinvolge
tutti, e che giro in particolare all’Unione Ciechi e Ipovedenti, perché senza
il suo stimolo e il suo instancabile impegno molto del cammino che abbiamo fatto in questi anni non sarebbe
stato possibile.”
Un cammino ancora difficile, specie
in questo momento di crisi globale,
come ricordato dal Presidente Nazionale Tommaso Daniele, soprattutto
per quanto riguarda le opportunità offerte ai ciechi dal mondo del lavoro,
giudicate altrettanto importanti delle
tradizionali misure di welfare.
L’evento ha visto esibirsi Francesco
Baccini, Eugenio Bennato, Eugenio
Finardi, Ninni Gibboni, Antonello Ron-
di, Yasko e Massimo Tagliata, oltre
alla Grande Orchestra Sinfonica di
Udmurtia (Russia) diretti dal maestro
Leonardo Quadrini. Fra un momento musicale e l’altro, la consegna dei
premi.
“Dellai, fin dai tempi in cui era sindaco di Trento, è sempre stato molto
attento a tutte le richieste della categoria dei disabili visivi - sottolinea Ferdinando Ceccato, dirigente Nazionale
dell’Unione Ciechi e Ipovedenti - sostenendo con convinzione le nostre
iniziative così come quelle della Cooperativa Sociale IRIFOR DEL TRENTINO Onlus e dell’Associazione Progresso Ciechi. Nel 2006 è diventato
socio onorario dell’Unione Italiana dei
Ciechi e degli Ipovedenti, proprio a testimonianza di questo stretto rapporto
di stima e della volontà da parte sua di
abbattere ogni tipo di barriera architettonica, ma soprattutto sociale alla
piena autonomia e integrazione nella
comunità trentina dei disabili visivi.”
Immagini ed interviste a Lorenzo Dellai
e Ferdinando Ceccato a cura dell’ufficio stampa.
5
ausili
Nuovi ausili per
la mobilità
Il “Sistema di Posizionamento Globale”, (in inglese: Global Positioning System, abbreviato GPS) è disponibile,
per usi civili, da una ventina d’anni. Le
ridotte dimensioni di telefoni cellulari,
smartphone, apparecchi dedicati che
lo supportano, consentono estrema
portabilità, tanto che anche i ciechi e
gli ipovedenti li possono consultare
per la verifica della loro posizione sul
territorio, pianificare e navigare i loro
percorsi, sia a piedi che in automobile che con altri mezzi di spostamento
come treni, pulmann, ecc.
presunto, a quale velocità si viaggia.
Le stesse informazioni si possono disporre anche nei percorsi a piedi e,
inoltre si può sfruttare la guida vocale
del navigatore che indica, su un percorso programmato, dove e quando
si deve deviare e in quale direzione.
La tolleranza sul posizionamento, anche di 15-20 metri è un inconveniente trascurabile per chi viaggia in automobile e ci vede, un limite importante
per chi cammina e non vede. C’è da
tener conto anche che in talune vie
urbane strette e con alti palazzi o sotto i portici, si può perdere la ricezione
satellitare.
Ciò può costituire un ulteriore tassello per l’autonomia, nonostante alcune condizioni e limiti non trascurabili.
Il GPS necessita di uno strumento
accessibile alla disabilità visiva, dotato di lettore di schermo con sintesi vocale, di software compatibile
col lettore di schermo. Soddisfatte
queste esigenze, si potrà consultare
il proprio apparecchio per verificare dove ci si trova in un determinato
momento: Città, indirizzo, coordinate
geografiche, altezza relativa al livello
del mare.
Si spera che alcuni limiti tecnici possano venir superati, in futuro, con
i nuovi sistemi satellitari in corso di
allestimento, tuttavia è impensabile
che un disabile visivo possa acquisire autonomia nella mobilità personale solo con il sistema di posizionamento globale senza aver usato con
profitto gli ausili tradizionali, senza
paziente apprendimento, senza aver
sviluppato il proprio senso di orientamento, senza la voglia di mettersi in
gioco, consapevole delle sue possibilità ma anche dei limiti e rischi.
Viaggiando con ogni mezzo di trasporto, sapere quanto manca alla
destinazione in distanza e in tempo
Bepi Weiss
6
iniziative
Dieci ristoranti a misura
di ciechi ed ipovedenti
Posate e bicchieri disposti in modo da agevolare chi
non vede garantendo così la «normalità» di una cena
“La disabilità sensoriale”, ha spiegato la Presidente dell’Unione Italiana
Ciechi e Ipovedenti di Verona Roberta
Mancini, “è ancora poco considerata:
è più scontato associare alle barriere
architettoniche l’abbattimento delle
scale o l’installazione di ascensori
per chi è in carrozzina, che ai problemi e alle esigenze di chi ha una
disabilità della vista o dell’udito. Per
questo tale iniziativa per noi è importantissima, come inizio di una nuova
cultura dell’accoglienza. Bastano pochi accorgimenti per rendere accessibili a tutti i locali. Ricordiamo che
quando entra in una stanza nuova, il
cieco ha nell’immediato solo il 17%
delle informazioni disponibili, contro
l’83% delle persone normodotate”.
Il Consigliere dell’Unione Italiana
Ciechi e Ipovedenti Giovanni Vangi
ha quindi dimostrato il funzionamento di un semplice apparecchio tecnologico (costa 80 euro) che grazie
ad “un’etichetta vocale preregistrata”
legge e trasforma gli scritti in informazioni vocali, a beneficio di chi non conosce il braille: può leggere il menu
ma anche la scritta “toilette”, tanto
per fare qualche esempio. E il Presidente Arena ha garantito l’acquisto
per i dieci ristoranti del progetto.
VERONA. Il progetto, già da qualche
mese, è diventato realtà: dieci ristoranti (ma il numero è destinato a crescere) di Verona e provincia, aderendo all’invito della Cooperativa Azalea
e della Sezione di Verona dell’Unione
Italiana Ciechi e Ipovedenti, si sono
formati ed attrezzati in modo da agevolare l’ospitalità delle persone cieche ed ipovedenti, adottando menu
in braille e una serie di accorgimenti
specifici su come apparecchiare la
tavola, disporre posate e bicchieri e
servire il cibo nei piatti.
L’iniziativa è stata presentata da Confcommercio che, tramite l’associazione ristoratori scaligera, se ne è fatta
promotrice, all’interno del più ampio
progetto “Turismo per tutti, nel cuore
dell’ospitalità” che vede la partecipazione anche della Provincia di Verona.
“Si tratta della prima iniziativa del genere in Italia e crediamo che potrà
fare scuola. Questo del resto è solo
l’inizio, molti altri ristoranti potranno
aderire alla proposta, pensata per
abbattere le barriere che limitano le
persone con problemi della vista”,
ha spiegato il Presidente di Confesercenti Paolo Arena, affiancato dal
Presidente dell’Associazione Ristoratori Gianni Veronesi. “Siamo convinti
che potrà anche diventare una valida
risorsa turistica”.
Ketti Cristoforetti
7
La favola nel bosco,
ossia come ho conosciuto
un mondo speciale
Sono le 8 del mattino di mercoledì 15
agosto 2012, quando, telefonicamente,
degli amici mi invitano a Ranzo, un piccolo e ridente paesino di montagna in
Val dei Laghi, adagiato sulle pendici del
monte Gazza, qualche chilometro sopra il lago di Toblino. Posso partecipare
alla Ranzolonga, una camminata che,
partendo ed arrivando presso il centro
sportivo del paese, s’inoltra attraverso
boschi incantati caratterizzati dalla presenza di piante secolari di vario tipo.
Accetto di buon grado e a metà pomeriggio mi trovo alla partenza a fianco
di numerosissimi altri partecipanti. Mi
avvio imponendomi il ritmo più lento
possibile, desidero rimanermene stac-
cata in coda da sola con i miei pensieri.
Scopro molto presto che il percorso è
disseminato di vari punti di ristoro custoditi da volontari molto cortesi che
propongono prodotti tutti di alta qualità. Ognuna di queste stazioni è contraddistinta dall’esposizione ora di un
quadro, ora di una scultura, ora di un
mano fatto, praticamente si è sempre in
presenza di un’opera d’arte. Confesso
tutto il mio stupore quando, arrestatami
per l’assaggio dei vini, mi ritrovo, quale
guida alla degustazione, una persona
completamente nulla vedente. Il ragazzone in questione, tanto prestante
quanto gentile e garbato, coglie al volo
il mio imbarazzo per cancellarlo di col-
8
RACCONTI
po. “Ciao!”, esordisce con una risata
esagerata, “Posso farti scegliere fra 3
possibilità: un notissimo vino Trentino,
un altro messo a punto in Alto Adige,
mentre il terzo è un prodotto extra regionale. Ti do del tu, perché mi sembra che possiamo avere, più o meno,
la stessa età”. Verrò a sapere più tardi che abbiamo solo qualche mese di
differenza. “Uno dei modi più funzionali per fruire di una buona bottiglia”,
mi sento spiegare, “è quello di leggere
l’etichetta; pensa che da qualche tempo questo lo può fare anche chi non
vede; vi sono degli appositi apparecchi
che, posizionati correttamente, sono in
grado di leggere, mediante una voce
artificiale, qualsiasi tipo di scritto. Con
questo sistema i non vedenti si sono
laureati, si mantengono aggiornati oppure, più semplicemente, si dedicano
a piacevoli letture”. Ho appena il tempo
di sorseggiare qualche goccia del bianco altoatesino scelto, che mi ritrovo un
telefonino cellulare fra le mani; resto
completamente spiazzata quando mi
accorgo che ogni qualvolta ne premo
un tasto, una sintesi vocale, così mi dicono si chiami il dispositivo parlante,
recita perfettamente quello che appare
sul display. Non so da dove spunti, ma
viene sottoposto alla mia attenzione un
numero di Sesto Senso; lo sfoglio brevemente, mentre le informazioni fioccano puntuali: “Questo è un giornalino
confezionato da persone non ed ipovedenti, i quali sono affiancati, per le foto,
l’impaginazione e la grafica da amici
vedenti”. Lo trovo accattivante e comunico con entusiasmo il mio recapito per
poterlo ricevere regolarmente.
Ad un tratto le dimostrazioni cessano
per lasciare il posto a dei veri e propri
test sotto forma di giochi. Con il mio
cavaliere stabilisco dove si trovi il nord;
poi, una volta chiusi gli occhi, giro lentamente su me stessa fino a quando
distinguo nitidamente la brezza sul mio
volto. Riapro gli occhi e, calcolando la
rotazione eseguita, sono in grado di capire esattamente da quale parte giunge
la ventilazione e quindi di quale tipo di
vento si tratti. Vengo invitata, successivamente, ad annusare con attenzione
le fragranze emesse dalle varie erbe.
Mentre ascolto il frusciare delle foglie
sugli alberi, mi sento domandare: “Lo
senti questo fischio acutissimo che riesce comunque a riprodurre delle note
musicali quasi precise? Questo, non ci
si può sbagliare, è il merlo; il gorgheggio invece più debole quello che va
9
RACCONTI
continuamente in calando appartiene
al fringuello. Se tu noti, c’è un terzo cinguettio, meno invadente, più leggero,
ma nello stesso tempo incredibilmente
soave, si tratta dell’usignolo”. Sono a
dir poco stupita, esterrefatta. Mi rendo
perfettamente conto che tutto torna alla
perfezione; come mai non ci ho mai fatto caso prima?
A questo punto vorrei che il mio sommelier, se lo è o non lo è poco importa,
mi accompagnasse per l’ultimo tratto che mi resta da fare. “Non posso”!
Cantilena neutro, “devo rimanere qui
fino all’ultimo passante”. Questa volta,
per lo meno a me, la sua risata sembra
meno slanciata.
Come tutte le più belle favole che conosciamo è chiaro che anche questa
deve per forza avere un finale ed alcuni ritardatari, probabilmente gente che
se l’è presa più comoda di me, provvede alla bisogna. Muovo i primi passi
per andarmene, ma giunta sul limitare
del grande prato, mi volto per rubare
un’ultima immagine; scorgo il gigante
buono che cerca di prendere in braccio
un bambino piccolissimo arrivato lì con
una giovane coppia che si è munita di
bicchieri in men che non si dica. Rientro alla base dove l’allegria prosegue
frenetica. Vengo sollecitata da più parti,
ma preferisco rimanere in disparte a riflettere sul mio incontro fatato. Scende
la sera e gran parte degli abitanti raggiunge il posto per consumare la cena
e per godere della serata musicale
che ne segue. Cerco con lo sguardo il
mio enologo e, non trovandolo, parto
a caccia di notizie. Le trovo facilmente
presso 5-6 ragazzotti, che ridendo forte si districano con delle fresche, spu-
meggianti birre fra le mani, mentre altre sono allineate su di un tavolino già
pronte per la beva.
“Questa sera non c’è”! Sentenzia sicuro uno di loro. “Gli avevano chiesto
di suonare con il suo gruppo durante la festa, ha declinato l’invito perché
impegnato con i vini”. Ritorno al mio
posto con un’ulteriore riflessione da
metabolizzare… Dunque i ciechi suonano; e a quanto pare lo fanno in maniera accettabile se vengono chiamati
ad intrattenere.
Per quanto mi riguarda la giornata
potrebbe tranquillamente finire qui,
anche se in perfetto relax attendo la
chiusura ufficiale.
Con amici e parenti raggiungo la mia
abitazione in fondo valle con un unico
desiderio impellente; guadagnare prima possibile il mio lettuccio, per poter
rivivere mentalmente tutto ciò che mi
è accaduto fotogramma per fotogramma. Il sonno mi coglie serena, poi a
partire dal mattino successivo, subito
fin dalla prima colazione, dopo averlo
più volte detto a me stessa, ho cominciato ad insegnare ai miei figli ad apprezzare quello che si ha.
M. P.
10
natura
inaugurato il
sentiero didattico
frutto della collaborazione tra
Museo delle Scienze, Cooperativa
Sociale IRIFOR e UICI
Non solo Trentino. Ad agosto abbiamo visitato la Val di Funes. Dopo aver
assaporato la cucina altoatesina a
Malga Zannes, siamo stati ospiti della Casa del Parco Naturale Puez Odle
a S.Maddalena. I due esperti Ruth e
Nail, ci hanno illustrato la geografia
del parco con modelli tridimensionali
in legno delle montagne e spiegato la
geologia con bellissimi campioni da
toccare. Ci hanno raccontato curiosità e abitudini degli animali che vivono nel parco naturale attraverso molti
oggetti da toccare quali pellicce, penne, uova, crani e una ricostruzione in
scala reale di un nido di aquila.
Non è solo un percorso geologico
quello inaugurato il 31 agosto alle
Viote di Monte Bondone, ma è il segno della grande collaborazione che
c’è tra enti di tutela e di ricerca sulla disabilità visiva come Cooperativa
Sociale IRIFOR e UICI e una realtà
di ricerca e divulgazione scientifica
come il Museo delle Scienze (Sesto
Senso numero 3).
Da più di anno numerosi rappresentanti dell’Unione Ciechi si sono lasciati coinvolgere in attività ed escursioni naturalistiche alla scoperta delle
ricchezze delle montagne che ci circondano.
Fossili, rocce e minerali ma anche
conchiglie, oli essenziali e strumenti
di ricerca. E poi animali, fiori e piante
delle Alpi sono stati gli argomenti toccati con mano.
Le attività si sono svolte nelle sale
espositive del Museo delle Scienze,
nelle sedi dei gruppi AMA; ma anche
al Giardino Botanico Alpino sul Monte
Bondone. In più di un’occasione Serena l’esperta del Museo, ci ha fatto
assaggiare le erbe spontanee usate in
cucina come il levistico ovvero il sedano selvatico e il rabarbaro, accarezzare il pelo della stella alpina utile per ripararla dai forti raggi del sole, e sentire
la granulosità dello spinacio di monte.
Il patrimonio naturale è un bene che
appartiene a tutti. Renderlo accessibile tenendo conto delle esigenze
di ognuno di noi significa poter dare
a tutti il diritto di conoscerlo e di apprezzarlo e il dovere di conservarlo.
Nota breve: il percorso didattico geologico è descritto in un catalogo in
formato nero, Braille e audio che si
può richiedere in prestito nelle biblioteche del Comune di Trento e del Museo delle Scienze.
Rossana Todesco
Responsabile Museo delle Scienze
11
spettacolo
ALL’ARENA DI VERONA
PER LA “CARMEN”
Quest’estate la nostra Sezione ha
organizzato un’interessante uscita all’Arena di Verona per assistere
all’opera “Carmen”, una delle più seguite al mondo ed un classico del repertorio operistico.
L’iniziativa è stata subito accolta con
entusiasmo da un buon numero di
soci insieme ai loro accompagnatori.
Precedentemente alla partenza si è
svolto un incontro in cui è stata data
lettura del libretto dell’opera per prepararsi e seguire al meglio i quattro
atti in cui si divide tale capolavoro.
Prima di assistere all’opera si è giunti
in Piazza dei Signori dove si è gustata in compagnia un ottima cena rinfrescati da una leggera brezza serale.
Giunti poi al meraviglioso ed antico
teatro sotto le stelle, pullulante di
persone, l’atmosfera appare magica
e sembra di ritornare in epoche lontane.
Quando lo spettacolo ha inizio, sul
famoso palcoscenico, appare la maestosità della scenografia, degli artisti e strumentisti; l’esaltazione cresce
ascoltando le descrizioni dettagliate
dei propri accompagnatori ed i commenti appassionati e coinvolgenti
degli spettatori vicini.
Le voci portentose dei protagonisti e
le musiche armoniose dell’orchestra
si fondono all’unisono creando un
vortice di emozioni difficili da descrivere a parole.
Al termine della serata tutte le persone, commosse ed entusiaste, sono
esplose in un applauso fragoroso e
vigoroso.
Il giorno successivo, dopo una buona colazione in hotel, i soci interessati
hanno potuto visitare la città di Verona concedendosi un po’ di shopping
ed ammirando Castelvecchio, Piazza
Brà, il celebre balcone di Romeo e
Giulietta e la Torre dei Lamberti.
Vista la soddisfazione percepibile nei
volti stanchi, ma felici di tutti, l’esperienza si potrà riproporre anche l’anno prossimo.
Ferruccio Morandi
12
spettacolo
Per una selva oscura
ll labirinto sensoriale di Pergine Spettacolo Aperto realizzato
con la collaborazione dell’UICI
“Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura ché la
diritta via era smarrita.” Così iniziava
il labirinto sensoriale al buio “Per una
selva oscura” organizzato e prodotto
da Pergine Spettacolo Aperto grazie
alla collaborazione di alcuni membri
dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli
Ipovedenti: Cinzia, Walter, e Martino di
Trento, Roberta e Giovanni di Verona.
Una traccia audio e l’allestimento della stanza accompagnavano l’esplorazione di un mondo fantastico fatto di
casette delle streghe, cappellai matti,
angoli dei giochi e ragnatele.
“Se non andate nel bosco, mai nulla
vi accadrà, e la vostra vita non avrà
mai inizio.” Un invito a tuffarsi e lasciarsi travolgere, a sperimentare
la “vastità del mare senza vederlo”
come ha scritto una delle visitatrici
sul diario disponibile per i commenti
all’uscita.
Come un moderno Virgilio la guida
si presentava ai visitatori all’inizio del
percorso e li invitava ad entrare nel
bosco, dove piante e versi d’uccello
lo introducevano in questo luogo in
cui la vista perdeva la sua funzione
primaria. Lo spettatore-attore esplorava con le mani gli oggetti della
strana collezione della strega e con
i piedi la via di fuga dalla quella casa
inquietante. Voci di bimbi lo accompagnavano all’angolo del gioco,
dove poteva dar sfogo al bambino
che è in ciascuno di noi. Immagini
e ricordi venivano poi evocati attraverso degli odori, fino a giungere alla
tranquillità sussurrata della brezza di
mare. L’uscita era, infine, una rinascita: il battito di un cuore che ri-porta
alla luce.
Il labirinto sensoriale si inseriva nel
più ampio contesto della 37° edizione del festival Pergine Spettacolo
Aperto, che ha avuto luogo a Pergine
Valsugana dal 6 al 14 luglio 2012. Il
tema del festival erano proprio i sensi, le percezioni e le dispercezioni, in
una visione dei sensi come punto di
accesso al mondo e all’interiorità.
Federica Petronilli
Coordinatrice Progetto “No Limits”
Pergine Spettacolo Aperto
13
sport
Assunta Legnante
quale miglior esempio per chi
deve affrontare problemi di
vista
ROMA. Una carriera agonistica arrestatasi bruscamente dopo le Olimpiadi di Pechino 2008 ed un’altra
che prende il via incredibilmente.
rezione al lancio, ecco perchè i margini di miglioramento sono notevoli,
lo sviluppo della tecnica di lancio le
porterà nuove soddisfazioni, come
quelle che fino a poco tempo fa raccoglieva regolarmente.
Dalla gloria olimpica a quella paralimpica il passo è breve per Assunta
Legnante, trentaquattrenne Napoletana primatista italiana assoluta nel
getto del peso. La sua vita da atleta si interrompe a causa della ciecità totale derivata da un glaucoma
congenito per riprendere nel settore
paralimpico, proprio da lì, dalla sua
specialità.
Personaggio, prima ancora che atleta, che non lascia nulla al caso, da
vedente ha avuto la soddisfazione di
imporsi agli Europei indoor nel 2007
e, dopo essere stata capitano degli
azzurri ai Mondiali, ha preso parte alle Olimpiadi Cinesi di 4 anni or
sono. Ancora oggi detiene i record
Italiani, con 19,04 all’aperto, 19.20
indoor.
Accade tutto in 15 giorni di prove,
nel maggio 2012, e quando si presenta ai campionati italiani assoluti,
nella categoria dei non vedenti, scaglia l’attrezzo là dove nessuna atleta paralimpica era mai arrivata. Nel
corso delle gare di Torino s’impossessa autorevolmente del record del
mondo, 13 metri e 27 centimetri ben
oltre l’11,84 della Cinese Liangmin Z
hang. Nei mesi successivi la misura
viene migliorata ulteriormente.
Alle paralimpiadi Londinesi di qualche mese fa la campionessa, Ascolana di adozione, ha immediatamente messo le cose in chiaro; la
gara avrebbe potuto chiudersi per
manifesta inferiorità delle avversarie. 16.74, ennesima miglior prestazione Mondiale, con le colleghe di
Assunta relegate al riduttivo ruolo
di sparring-partner. A guidarla in
pedana, adesso, è Andrea Tonelli,
che è anche il suo compagno nella
vita.
Il fulmineo primato del mondo viene
ottenuto lanciando da ferma, senza
alcuna traslocazione, il movimento
rotatorio che imprime velocità e di-
Walter Faes
14
SPORT
Dal Gruppo Sportivo Dilettantistico
Non Vedenti Trento Onlus:
inizio di stagione
senza respiro
cesso per una formazione Italiana mista, creata per l’evento e denominata
Ciavai. A fine mese, nei giorni 27 e 28
si è disputata a Dortmund in Germania
la coppa dei campioni. Livello di gioco
altissimo tenendo conto che tutti i teams presenti si sono laureati campioni
Nazionali nel proprio Paese. Quando
l’equilibrio regna sovrano ci vuole un
pizzico di buona sorte negli episodi
decisivi ed è quella che è mancata ai
giallo blu, se è vero come è vero che i
nostri hanno fallito, solamente per un
punto, la qualificazione alle semi finali.
La coppa ha preso la via di Innsbruck
a casa del Tirol, con il Trento finito sesto su dieci. Capo cannoniere assoluto della manifestazione il fromboliere
Tridentino Toigo, autore di ben 34 reti,
ma è difficilissimo stabilire se ciò deve
essere motivo di gioia, oppure se si
debba pensare alla mancata possibilità di un risultato migliore se si fosse
sfruttata meglio tale potenzialità.
Nei giorni 3 e 4 novembre, in Sicilia,
e precisamente a Ragusa, i nostri rappresentanti, che partono quali campioni in carica, hanno dato vita alle prime partite valevoli per il Campionato
Italiano di serie A. Dopo 6 incontri, su
un totale di 22, ci si è sistemati in terza
posizione.
Come gran parte delle persone probabilmente già sa, ogni stagione sportiva
incomincia nel mese di settembre, per
concludersi nel mese di giugno dell’anno successivo. Così è stato anche per
il G. S. D. Non Vedenti di Trento. Il tutto ha preso il via sabato 15 settembre,
quando all’interno di una riuscitissima
manifestazione denominata Sport Abilmente ed organizzata dalla Circoscrizione Ravina-Romagnano in piazza a
Ravina, noto sobborgo della città di
Trento, gli appartenenti al nostro sodalizio, hanno gestito, accanto a miriadi di altre attività, un proprio spazio
all’interno del quale è stata allestita una
piccola mostra fotografica, un settore
da percorrere completamente al buio
accompagnati da guide non vedenti,
oltre ad aver fatto conoscere agli intervenuti le discipline del Tandem e dello
Showdown; davvero notevole l’interesse dimostrato soprattutto dai più giovani. Poi la partecipazione agli innumerevoli tornei internazionali di torball:
Sabato 22 Settembre primo posto ad
una rassegna di 6 squadre in quel di
Borgo Valsugana; Vittoria replicata il
13 di Ottobre a Bolzano in occasione
dell’Arge Alp, qui al via si era in 8. In data
20 Ottobre Alpencup ad Innsbruck, con
12 fra le migliori compagini in Europa.
Per i nostri colori ne è scaturito un sesto
posto senza infamia e senza lode. Suc-
Marco Altamonte
15
Festa di amicizia
e varietà
9a edizione
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Sezione Provinciale di Trento,
in collaborazione con Musicandove
di Lavis, organizza in data venerdì
15 Febbraio 2013 con inizio alle ore
20.00 la nona edizione della “Festa di
amicizia e varietà” che si terrà presso
il teatro auditorium della biblioteca,
in Via Filzi a Lavis.
Questa serata per la Sezione risulta
un’occasione per ritrovarsi e trascorrere delle piacevoli ore grazie al deside-
rio degli iscritti di condividere le proprie passioni. La presenza sul palco di
artisti esterni alla nostra realtà avrà lo
scopo di favorire la conoscenza della
nostra problematica e sostenere l’integrazione dei non vedenti in contesti di
socializzazione.
Nel varietà, della durata indicativa di
due ore e mezza, si alterneranno momenti di musica, poesia, comicità.
L’incontro si concluderà con un piccolo rinfresco.
Prenotazioni:
Nella speranza di ricevere molte adesioni all’iniziativa,
anche da parte di persone vicine alla nostra Associazione,
si chiede cortesemente di prenotarsi telefonicamente
al 0461.915990 entro e non oltre il 08 febbraio 2013
per permetterci di organizzare al meglio l’evento.
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Numero 4 - Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus