30 GIORNI DI INTERCESSIONE PER IL MONDO MUSULMANO Chiamata alla preghiera con fede, speranza e amore dal 1993 1 8 G I U G N O – 17 L U G L I O 2 0 1 5 Benvenuti Cari amici intercessori L ’anno scorso, proprio dopo aver inviato al tipografo la guida alla preghiera per il 2014, il coordinatore internazionale del libretto “30 Giorni di intercessione per il mondo musulmano” è andato con il Signore. La morte di Ron è stata improvvisa e inaspettata, una grande perdita per il movimento di preghiera. Abbiamo voluto onorarlo in questa edizione per il suo impegno di amare i musulmani attraverso la preghiera e l’istruzione del Corpo di Cristo al coinvolgimento nel mondo musulmano e all’intercessione per i musulmani. Prima di morire, Ron aveva preparato qualcosa per l’edizione 2015. Voleva che fosse improntata su una serie di articoli di David Garrison. Generosamente David ha condiviso il contenuto dei suoi articoli con i nostri lettori, per un’edizione che siamo certi vi incoraggerà molto quando leggerete l’impatto globale di oltre vent’anni di preghiera assidua per il mondo musulmano, suscitata anche da questi libretti. Ringraziamo anche gli altri volontari della squadra di “30 Days International” per la loro pazienza e il loro sostegno nel produrre questa guida per il 2015. Vogliamo chiedere ai nostri lettori di ricordare la squadra in preghiera. Continuiamo a pregare! In questa edizione Ciò in cui credono i musulmani 2 Il nostro obiettivo 4 Lu Luoghi 5 9 sstanze nella “Casa dell’islam” 6 Ini Iniziamo! 7 La Notte della Potenza 32 Pa Passi pratici 36 Gli editori, 30 Days International 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 1 Ciò in cui 97% 93% credono oggi 77% i musulmani 63% 9% La maggior parte dei musulmani I 5 Pilastri: Le percentuali praticate La dichiarazione di fede in Allah e nel suo profeta Maometto Il digiuno durante il mese del Ramadan La donazione di elemosine caritatevoli (Zakat) crede nei “5 Pilastri”. La percentuale che crede nelle 5 credenze principali è ripartita come segue: L’osservazione delle cinque preghiere quotidiane (Salat) Il pellegrinaggio a La Mecca (Hajj) La fede nel destino (fatalismo) espressa nelle parole ”Inscia Allah” (se Dio vuole): Un solo Dio (Allah) 97% Medio Oriente e Nord Africa Giorno del giudizio e cielo 94% Asia meridionale 91% Giorno del giudizio e inferno 87% Asia sudorientale 89% Angeli 88% Asia centrale 88% Europa sudorientale 57% Il Corano è letteralmente la parola di Dio 80% negli Stati Uniti solo Maometto e altri profeti 2 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 50% 97% 93% È possibile avere più di una interpretazione corretta degli insegnamenti di fede islamica? Altri dati importanti: Molti musulmani hanno oggetti nella loro casa per scongiurare il malocchio. Ecco alcune percentuali: Ecco le percentuali dei musulmani provenienti da diverse nazioni che credono sia possibile: Tunisia 58% Stati Uniti 57% Libano 45% Turchia 37% Afghanistan 36% Russia 35% Egitto 29% Indonesia 4% Giordania 23% La questione dei sunniti e degli sciiti: Egitto 21% Kyrghizistan e Malesia 17% Oltre il 50% dei musulmani in Europa e in Asia centrale si autodefi nisce “musulmano” anziché sunnita o sciita. L’importanza della religione per i musulmani In Nordamerica, meno del 25% dei musulmani, aff erma che la religione è molto importante nella loro vita. Nell’Africa subsahariana, in Afghanistan e in Indonesia, almeno il 50% frequenta la moschea varie volte la settimana. In molti Paesi si possono recitare poesie per lodare Allah, ma non in Pakistan o in Indonesia. Almeno il 50% è “preoccupato a causa dei gruppi religiosi estremisti nel proprio Paese”. La stragrande maggioranza considera la prostituzione, l’omosessualità, il suicidio, l’aborto, l’eutanasia e l’uso di alcolici, immoralità. Almeno il 50% considera il divorzio una pratica moralmente accettabile. Almeno il 50% crede che una moglie debba sempre ubbidire al marito. Almeno il 50% crede che sia un dovere religioso cercare di convertire altri alla fede islamica. Percentuale campione di sunniti che ritiene che gli sciiti NON siano veri musulmani: Da notare: Iraq 14% Libano 21% Tunisia 41% Marocco 50% Egitto 53% Quasi la metà dei musulmani negli USA dice che tutti (7%) o la maggioranza (41%) dei loro amici intimi sono musulmani; l’altra metà dice che alcuni (36%) o quasi nessuno(14%) dei loro amici intimi sono musulmani. Che opportunità per diventare amici intimi con i colleghi e amici musulmani! FONTE: pewforum.org/2013 “The World’s Muslims: Religion, Politics and Society”, un’indagine fatta in 39 Paesi, con una popolazione musulmana rilevante, 38,000 interviste in oltre 80 lingue. 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 3 30 Giorni di intercessione Incoraggiare, istruire ed equpaggiare sin dal 1993 In B enché i problemi affrontati dal mondo musulmano cambino mu ogni anno, l’obiettivo og dei libretti “30 Giorni de di intercessione per il mondo musulmano” m rimane uguale: rim incoraggiare, istruire in e equipaggiare. Pregando ci P impegnamo in un im atto a d’amore per i popoli musulmani p in i tutto il mondo e compiamo una parte c del comandamento di Gesù di amare il nostro prossimo. Incoraggiare “30 Days International” iniziò con un gruppo di persone che sentirono il desiderio di cambiare il loro modo di vedere i musulmani nel modo in cui Dio stesso li vede: come individui, famiglie e tribù. Incoraggiamo i nostri lettori a 4 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 pregare per questo stesso desiderio e a lasciarsi guidare nella preghiera da Dio, con la conoscenza amorevole che Egli ha del mondo musulmano. Istruire Con più informazioni che mai a disposizione, è necessario usare discernimento riguardo alla nostra comprensione del mondo intorno a noi. Questo libretto attinge le informazioni sul mondo musulmano da persone che vivono fra i musulmani e cercano di dare eco alle loro voci. “30 Days International” ritiene che possiamo capire meglio ciò che i musulmani credono ascoltando loro stessi. Speriamo di aiutare i nostri lettori a riconoscere la diversità che esiste nella cultura e nella teologia all’interno del mondo musulmano. Equipaggiare Durante il mese del Ramadan molti musulmani cercano un incontro con Dio e una comprensione migliore delle sue vie. Questo ci permette di pregare specificatamente affinché Dio parli e agisca nella loro vita. Ogni anno riceviamo testimonianze che è proprio ciò che Egli sta facendo. Il Ramadan è il periodo perfetto per parlare con gli amici musulmani di come viviamo la nostra quotidianità e il nostro rapporto con Lui. Per avere informazioni ulteriori sul movimento dei “30 Days” e per avere idee sul modo di pregare efficacemente, visita il nostro sito web: www.30-days.net (in inglese) Pregando, ci impegnamo in un atto d’amore per i popoli musulmani in tutto il mondo. Dove ci porteranno le nostre preghiere? I numeri sulla cartina indicano la pagina nella quale troverete l’articolo che parla di quella zona 21 22 20 30 33 13 23.2% 8 23 26 10 24 25 12 della popolazione mondiale si miliardi di considera musulmano, cioè 1,6 il: sti que Di . persone 62% vive nel Sud Est Asiatico; ica; vive in Medio Oriente e nel Nordafr 28 11 35 16 27 15 20% 16% vive nell’Africa subsahariana; 3% in Europa. Meno dell’ 1% vive nel nel continente (Pew Research Centre, dicembre 17 14 LO SAPEVI CHE IL... americano (nord, sud e caraibi). 18 19 2012) 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 5 Nove stanze nella “Casa dell’islam” Q uest’anno, il libretto è stato strutturato intorno al libro recentemente pubblicato da David Garrison, intitolato “A Wind in the House of Islam” (Un vento nella casa dell’islam). Il libro esplora nove zone geoculturali di identità musulmana, descritte come “stanze nella casa dell’islam” dove gruppi di persone si stanno muovendo verso Gesù. Queste “nove stanze” vengono identificate nelle pagine di questo libretto, per darci ulteriori spunti per le nostre preghiere. Tu rke sta n No rd Afr ica Mondo Persiano Asia sudMondo Arabo occidentale Afr ica occ ide nta le Afr ica ori en tal e Asia sudorientale Ind on esi a-M ale sia 6 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 # 1 Conversioni senza precedenti Giovedì 18 Giugno P er quasi quattordici secoli, l’islam e il cristianesimo sono stati coinvolti in una lotta spirituale per milioni di anime. Per più di dodici di questi secoli, l’islam è stato chiaramente il vincitore. Da quando il profeta arabo Maometto fondò la sua religione nel 622, milioni di cristiani sono stati spazzati nella “Casa dell’islam”, il nome dato dai musulmani al loro impero religioso mondiale. Si è mai verificato l’opposto? Ci sono mai stati gruppi musulmani, movimenti di almeno mille credenti battezzati, che si sono convertiti dall’islam al cristianesimo? Durante i primi 350 anni della storia islamica, mentre le popolazioni cristiane dal Medio Oriente fino alla Spagna venivano sconfitte dagli eserciti musulmani, e in seguito convertite alla fede islamica, ci fu solo un movimento nella direzione opposta. Secondo la storia, nel 982 d.C., dodicimila uomini arabi musulmani, probabilmente con le loro famiglie, vollero essere battezzati. Altre due conversioni di massa si verificarono nel XII e nel XIII secolo nei Paesi ora conosciuti come il Libano e la Libia. Nei sei secoli a seguire non ci è riportato una sola conversione storica di massa di musulmani a Cristo. Poi, nel 1870, sull’isola remota di Giava, accadde il primo movimento moderno di conversioni di massa, seguito da un secondo movimento in Etiopia (dal 1890 al 1920). Nel 1967 cominciammo a vedere un altro movimento, di nuovo in Indonesia, dove oltre due milioni di musulmani furono battezzati in centinaia di chiese cristiane. Negli ultimi due decenni del XX secolo, avvennero risvegli in Algeria, nell’Asia centrale, in Bangladesh e in Iran. Nei primi quattordici anni del XXI secolo sono sorti nuovi movimenti dall’islam a Cristo in tutto il mondo musulmano, dall’Africa occidentale fino all’Indonesia e in tutto il territorio fra loro. Nei nostri giorni siamo testimoni dell’ondata maggiore e più diffusa di tutta la storia di musulmani che si rivolgono a Cristo. COME POSSIAMO PREGARE? l Non è per caso che l’ondata attuale di conversioni dall’islam a Cristo sia accompagnata da un aumento di preghiera per il mondo musulmano. Pregate affinché lo Spirito di Dio continui a soffiare attraverso il mondo musulmano, portando milioni di loro a capire di avere bisogno di essere salvati solo attraverso Cristo! 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 7 # 2 Afghanistan - chi cerca, trova! Venerdì 19 Giugno A sia su d -o cc id en ta le E ssere discepoli è una sfida difficile e pericolosa in una nazione dove chi si profila come un seguace d di Gesù si espone alle violenze degli e estremisti. Tuttavia, un credente afgano ccondivide la sua storia che dimostra come ricercatori seri stanno trovando ciò che cercano... “Attraverso i social media trovai uno dei nostri giovani credenti. Ero molto cauto e restio a incontrarlo faccia a faccia, ma per sbaglio gli mandai il numero del mio cellulare. Lui mi chiamò giorno e notte, chiedendomi di incontrarlo con un po’ di Nuovi Testamenti. Pregai sulla questione e poi acconsentii di incontrarlo. Diedi l’addio ai miei familiari e baciai i miei figli. Con un altro credente giovane guidai la macchina verso il suo quartiere e parcheggiai la macchina lontano dal posto dove mi stava aspettando. Dissi al mio amico: ‘Se non senti niente da me fra 10 minuti, avvia la macchina e lasciate tutti quanti immediatamente la città’. Quando incontrai questo fratello, mi abbracciò calorosamente. Era molto felice di vedermi... ma a dire la verità, 8 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 mentre lui stava cercando di avvicinarsi, io stavo ancora pensando come avrei potuto scappare! Mi rassicurò però, perciò gli diedi i due Nuovi Testamenti e lui fu commosso. Aveva trovato ciò che desiderava da molto tempo. Il giorno seguente ci rincontrammo e lui mi raccontò la sua storia. Aveva cercato di sentire parlare di Gesù, ma non trovava nessuno nella città dove abita. Perciò decise di mettere da parte un po’ di soldi e di comprare un computer di seconda mano. Si allacciò a internet e imparò p da sé a usare la posta elettronica e i social media. Così cominciò a cercare altri credenti nella nostra nazione. Malgrado tutti questi ostacoli infine mi ha trovato! È molto entusiasta di conoscere di più Gesù, e non solo lui, ma anche i suoi familiari. Condivide ciò che sta comprendendo anche e con gli altri. Dio opera in modi che a volte non comprendiamo, ma diamo a Lui la gloria!”. COME POSSIAMO PREGARE? l Pregate per gli afgani che vogliono conoscere di più Gesù Cristo, affinché riescano a ricevere gli insegnamenti che cercano. l Pregate affinché ci sia pace nel Paese e libertà di adorare e di ubbidire a Dio. l Pregate affinché i credenti nascosti siano protetti incoraggiati. p gg # 3 Nove stanze nella “Casa dell’islam” Sabato 20 Giugno N ove Stan ze S e vogliamo pregare efficacemente per il mondo musulmano, dobbiamo vederlo come esso cconsidera sé stesso e com’è in realtà. Il giurista musulmano Abu Hanifa (699g 767 d.C.) divise il mondo in due “case”: la casa dell’islam (Dar al-Islam in arabo) e la casa della guerra (Dar al-Harb). La casa dell’islam comprende tutte le nazioni dove i musulmani costituiscono la maggioranza e dove la legge islamica ha portato la popolazione alla sottomissione all’islam. La casa della guerra invece è costituita dai Paesi in cui i musulmani costituiscono la minoranza e dove l’islam non domina ancora. La “Casa dell’islam” con i suoi 1,6 miliardi di aderenti è tutt’altro che un insieme uniforme. Estendendosi per migliaia di chilometri dall’Africa occidentale fino all’Indonesia, la “Casa dell’islam” è eterogenea tanto quanto lo è la religione cristiana. I musulmani dell’Africa occidentale sono di cultura, lingua e concezione del mondo molto differenti dai musulmani in Iran, Bangladesh o Indonesia. Per pregare intelligentemente per il mondo musulmano dobbiamo vederlo in tutta la sua diversità culturale. Geoculturalmente la “Casa dell’islam” può essere divisa in nove regioni o “stanze” distinte. Queste nove stanze sono: 1. Africa occidentale; 2. Nord Africa; 3. Africa orientale; 4. Mondo Arabo; 5. Mondo Persiano; 6. Turkestan; 7. Asia sud-occidentale; 8. Asia sudorientale; 9. Indonesia e Malesia. L’Africa occidentale e orientale è piena di musulmani, che in gran parte sono di provenienza tribale e animistico. Il Nord Africa era in precedenza una zona cristiana che produsse parecchi dei primi padri della Chiesa più celebri. l mondo persiano seguiva soprattutto lo zoroastrismo, prima che fosse conquistato dagli eserciti islamici nel VII secolo. Il Turkestan nell’Asia centrale era il domicilio di tribù turco-mongole shamaniste, con comunità sparse di cristiani nestoriani, prima che queste furono sradicate nei secoli XIV-XVI da Tamerlano e le orde d’oro. Gli stessi conquistatori turchi soggiogarono i popoli dell’Asia occidentale dell’odierno Afghanistan, Pakistan e l’India occidentale nei secoli successivi. L’avanzata verso est dell’islam sovvertì i regni indù e buddisti nell’odierna India orientale, in Bangladesh e nel Myanmar occidentale. Nel XIII secolo l’islam aveva già messo piede nell’arcipelago indonesiano, gradualmente convertendo la spiritualità indù nell’attuale Malaysia e in Indonesia. COME POSSIAMO PREGARE? l Pregate per tutte le nove stanze della “Casa dell’islam”, menzionandole per nome. Chiedete a Dio di spandere il Suo Spirito sui musulmani in questi luoghi, affinché si accorgano di avere bisogno della salvezza nella persona di Gesù Cristo. 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 9 # 4 L’università di Dhaka in Bangladesh Domenica 21 Giugno A sia su d -o ri e n ta le L ’università di Dhaka è l’università maggiore e più antica del Bangladesh. Fu istituita nel 1921 1 e nei suoi primi anni godeva la reputazione di essere “la Oxford d dell’Oriente”. Ospita una grande varietà di istituti e dipartimenti di varie discipline con più di 38.000 studenti e oltre 3.000 membri dello staff. Il motto dell’università è: “La verità vincerà!”. Uno dei professori più anziani ama guidare i visitatori alla scalinata d’ingresso dell’edificio dove c’è un grande monumento che raffigura due uomini e una donna che avanzano eroicamente. Esso ricorda al visitatore che l’università di Dhaka ha contribuito significativamente alla storia moderna del Bangladesh. Dopo la secessione dall’India, l’università è diventata il centro di movimenti progressisti e democratici. “Continueremo questa tradizione”, ci assicura il professore. Negli anni recenti si è istituito un piccolo dipartimento chiamato: “Dipartimento per Religioni mondiali e Cultura”. Nelle classi non insegnano solo i professori universitari; anche gli esponenti di queste religioni sono Hanno l’opportunità di insegnare tutto il Vangelo e di raccontare delle storie su Gesù Cristo. 10 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 invitati a insegnare. Questo dà ai cristiani, che costuiscono in Bangladesh una piccola minoranza dello 0,5%, l’opportunità di farsi sentire nella società del Paese. Hanno l’opportunità di insegnare tutto il Vangelo e di raccontare delle storie su Gesù Cristo. Circa 300 studenti hanno l’opportunità di leggere parti della Bibbia e di conoscere ogni anno la Buona Novella. Il dipartimento favorisce il dialogo, ma non il sincretismo. Essi dicono: “Dobbiamo conoscere bene la fede l’uno dell’altro per poter rispettare le convinzioni del prossimo!”. COME POSSIAMO PREGARE? l Pregate affinché il Dipartimento per Religioni mondiali e Cultura continui la sua politica di apertura. l Pregate affinché il cuore e la mente degli studenti siano aperti e che il motto dell’università diventi realtà: “La verità vincerà!”. l Pregate affinché Dio guidi gli insegnanti e i professori cristiani nel loro insegnamento. # 5 L’Africa occidentale: una storia di due oceani Lunedì 22 Giugno A fr ic a occi de nt al e L ’Africa occidentale è la storia di due oceani: ad ovest c’è l’Oceano Atlantico, al nord il grande deserto del d Sahara. Questi oceani hanno p permesso l’accesso agli oltre 300 milioni di abitanti della regione. Dall’Oceano Atlantico gli europei iniziarono ad arrivare nel XV secolo per fondare centri commerciali da dove prendevano schiavi e oro, e avanzavano per formare colonie nel territorio fra la Mauritania nel nord fino alla Nigeria nel sud. L’altro oceano, quello del Sahara che spesso manchiamo di vedere, aveva già fornito l’accesso ai conquistatori del nord che arrivarono secoli prima. Il Sahara, per molto tempo una barriera impenetrabile, diede accesso agli invasori arabi e berberi dell’Africa settentrionale. Entrarono con e carovane di cammelli, giustamente g chiamati “le navi del deserto”, già AFRICA OCCIDENTALE Nazioni Etnie musulmane Popolazione totale Popolazione musulmana dall’VIII secolo in cerca delle stesse cose preziose: schiavi, avorio e oro. Lasciandosi dietro la loro fede islamica. Negli anni ‘60, i movimenti d’indipendenza liberarono l’Africa occidentale, ma il conflitto più antico fra cristiani e musulmani è aumentato. Oggi l’Africa occidentale è divisa da popoli musulmani nel nord e nell’est e i popoli cristiani che si trovano lungo la costa atlantica nell’ovest e nel sud. I primi tesori di schiavi, avorio e oro sono stati soppiantati da altre attrattive, come i diamanti che hanno provocato guerre e genocidi in Sierra Leone e in Liberia (1980-2002) e da abbondanti giacimenti di petrolio che hanno causato sia ricchezze sia conflitti nella g Nigeria. COME POSSIAMO PREGARE? l Pregate per le decine di gruppi islamici nascenti che si rivolgano a Cristo. Sene gal 22 514 335.556.076 105.239.092 Nell’ultimo secolo il cristianesimo è cresciuto velocemente in Africa occidentale e molte delle ricchezze della regione sono state sotto il controllo delle società cristiane vicino alla costa atlantica. I musulmani nelle aride zone interne invece hanno visto deteriorare la loro sorte a causa del riscaldamento globale e dell’avanzata del Sahara, che ha fagocitato le loro terre agricole e i pascoli. Il risultato è una popolazione islamica sempre più impoverita e disperata, che favorisce le azioni militari di gruppi come Boko Haram in Nigeria, Ansaru e il Movimento per Unità e Jihad nell’Africa occidentale. Gam bia Guin ea-B issau Mau ritan ia Guin ea Sierr a Leon e Libe ria l Pregate per i bisogni fisici e spirituali dei Mali Burk ina Faso Cost a D’Av orio Ghan a Togo Nige r Ciad musulmani in Africa occidentale. l Pregate affinché Dio protegga l’Africa Nige ria Repu bbli ca Cent rafri cana Cam erun occidentale dai gruppi islamici militanti come Boko Haram, Ansaru e il Movimento per Unità e Jihad. Beni n 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 11 # 6 I popoli del Mali settentrionale Martedì 23 Giugno A fr ic a occi de nt al e I l nord del Mali è coperto dall’enorme mare di sabbia del Sahara meridionale. Il territorio è cconosciuto per i Tuareg che cavalcano i ccammelli nelle loro vesti azzurre. Meno conosciuti sono i Songhai che vivono lungo il fiume Niger nel nordest del Mali, soprattutto nelle città di Gao e Timbuctu. Dalla metà del XV secolo fino alla fine del XVI secolo, i Songhai formavano uno degli imperi islamici più vasti della storia. Tuttora questa zona è in gran parte non raggiunta dal Vangelo: il 99% della popolazione è musulmana e ci sono pochissimi cristiani. Le due lingue più parlate nel Mali settentrionale sono il tamasheq e il songhai. Da alcuni anni esiste il Nuovo 12 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 Testamento in tamasheq. Il Nuovo Testamento in songhai è appena stato pubblicato e distribuito fra la popolazione a gennaio del 2015. La Parola di Dio in queste lingue è la chiave per i cuori di questi popoli. I conflitti continui e la crescita dell’estremismo dalle insorgenze ribelli nel 2012 e 2013, hanno causato la delusione di molti abitanti dall’islam. Questo fatto ha creato una grande apertura alla fede in Gesù, ma gli operai sono troppo pochi per affrontare gli enormi bisogni fisici e spirituali di questa regione. Fatima è storpia a un piede a causa della poliomielite. Durante gli anni si è aperta di più a Gesù e ha persino aiutato a tradurre la Bibbia. Tuttavia non ha il coraggio di confessare apertamente la sua fede in Gesù per paura di essere espulsa dalla sua famiglia. Ciò vale per molti altri nel nord del Mali. COME POSSIAMO PREGARE? l Pregate affinché ci sia pace invece dei continui conflitti in questa regione. l Pregate affinché sempre più persone nel Mali settentrionale abbiano l’opportunità di comprendere il messaggio di Cristo e la Sua potenza di trasformare e di portare la pace. l Pregate per un numero più grande di cristiani che possano dimostrare l’amore di Gesù in questo territorio. # 7 Nord Africa, la fede dei nostri padri Mercoledì 24 Giugno N o rd Afr ic a P er secoli, l’Africa settentrionale è stata una zona profondamente cristiana che ha fornito alcuni dei leader le della Chiesa più sublimi della f fede. Agostino, Tertulliano, Ciprio, Perpetua e Felicia hanno ispirato e insegnato generazioni di cristiani fino al giorno d’oggi. Nonostante questa grande eredità, l’arrivo dell’islam nel VII secolo segnò l’inizio della fine di uno dei baluardi più forti del cristianesimo. Verso il XII secolo, con l’invasione di tribù beduine arabe il cristianesimo indigeno fu quasi sradicato. Oggi, le nazioni nordafricane dalla Mauritania fino alla Libia rivendicano di essere islamiche al 99%, ma qualcosa sta cambiando. Tuni sia Maro cco Alge ria Libia Mau ritan ia NORD AFRICA 6 Nazioni 82 Etnie musulmane 100.631.350 Popolazione totale 99.029.643 a lman Popolazione musu Storicamente il Nord Africa è la terra dei popoli berberi, popoli indigeni e montanari che hanno subito secoli di invasioni. Gran parte della popolazione è un miscuglio di cultura berbera e araba, ed è stata al centro del conflitto secolare tra l’islam e l’Occidente. Rafiq è uno dei milioni di berberi che hanno lasciato la loro patria in Nord Africa per cercare una vita migliore in Europa. Si considerava più europeo che musulmano. Come musicista e compositore dotato, fu incoraggiato a scrivere un musical. Per qualche ragione a lui sconosciuta, Rafiq scelse la vita di Gesù come soggetto del suo musical, si immerse nella lettura dei Vangeli e divenne un seguace di Cristo. Rafiq riportò con sé in Nord Africa la sua fede appena trovata, dove si ritrovò in mezzo a un risveglio di migliaia di berberi che, come lui, avevano scoperto ciò che il loro antenato Agostino aveva descritto quindici secoli prima scrivendo: “L’anima non trova riposo, finché non lo trova in Te”. Un ex musulmano convertito a Cristo ha detto: “I nostri antenati erano seguaci di Gesù. Agostino era un berbero come noi. Stiamo solo ritornando alla fede dei nostri padri”. COME POSSIAMO PREGARE? l Pregate per altre conversioni in Nordafrica. l Pregate per il ministero radiofonico e televisivo satellitare che ha contribuito a questi risvegli. l Pregate per le famiglie cristiane in Nord Africa che cercano di educare i loro figli come credenti in mezzo a forti opposizioni. Le nazioni nordafricane dalla Mauritania fino alla Libia rivendicano di essere islamiche al 99%, ma qualcosa sta cambiando. 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 13 # 8 Ciad, un’opportunità nel cuore dell’Africa Giovedì 25 Giugno A fr ic a occi de nt al e M usa vive con la sua famiglia estesa in un piccolo villaggio del Ciad. Fa la prima elementare e condivide il suo insegnante e l’aula ccon altri 210 scolari. Il più delle volte deve sedersi per terra perché non ci sono panche sufficienti. Purtroppo, l’insegnante di Musa parla francese, una lingua che Musa non comprende bene, perché egli parla l’arabo del Ciad. Molte volte Musa e i suoi compagni vanno a scuola inutilmente, perché l’insegnante non si fa vedere. Quando c’è, spendono la maggior parte del tempo ripetendo ciò che dice l’insegnante. Musa è bravo a memorizzare le lezioni, ma non comprende sempre ciò che sta ripetendo. Lascerà le scuole elementari anche lui, come la maggioranza dei bambini del Ciad, senza aver imparato a leggere e a scrivere? Abdallah, il cugino di Musa, vive in un altro villaggio. Il padre di Abdallah è l’imam del paese. Per lui, i suoi numerosi figli e la loro istruzione sono importanti, ma le scuole pubbliche della zona non riuscivano a soddisfare le sue esigenze. Perciò chiese a un 14 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 operaio cristiano di venire e iniziare una scuola per i suoi figli. Abdallah ama la sua scuola. È uno dei venti scolari, fra cui i suoi fratellini, le sue sorelline e alcuni ragazzi dei vicini che possono permettersi di pagare l’insegnamento privato. Il suo maestro è capace di insegnare sia in francese sia in arabo. Il ragazzo ama anche ascoltare le storie bibliche che il maestro racconta ogni mattina. È molto diverso dal ripetere senza capire! La situazione catastrofica dell’istruzione pubblica in Ciad ha spinto i musulmani di tutto il Paese a chiedere scuole cristiane per i loro figli. Accolgono una buona istruzione per i loro figli come una parte delle benedizioni del Regno di Dio. COME POSSIAMO PREGARE? l Pregate affinché i bambini del Ciad abbiano l’opportunità di ricevere una buona istruzione. l Pregate affinché gli insegnanti abbiano saggezza e coraggio nell’insegnamento e nell’esposizione del messaggio di Cristo. l Pregate affinché il seme della Parola di Dio cresca e porti frutto, e che molte famiglie comincino a seguire Gesù. # 9 L’Africa orientale, una chiamata per la Macedonia Venerdì 26 Giugno Afr ic a or ie n tale Le etnie cristiane sono state coinvolte per generazioni in conflitti con i musulmani. AFRICA ORIENTALE Nazioni Etnie musulmane Popolazione Popolazione musulmana C ome in Africa occidentale, anche i 357 milioni di abitanti dell’Africa orientale sono stati sfruttati per m molto tempo dagli invasori musulmani e cristiani. Le etnie cristiane sono state coinvolte per generazioni in conflitti con i musulmani. L’islam arrivò per la prima volta in Africa orientale quando Maometto mandò nel 614 d.C. un gruppo dei suoi seguaci nel regno cristiano degli Aksumiti in cerca di protezione, perché erano perseguitati dalla loro tribù dei Quraysh. Nei secoli seguenti questo o punto di appoggio islamico si espanse nse nel Corno dell’Africa, fino a diventarci rci nei successivi mille anni la religione dominante. Ma le cose stanno cambiando. Elias era un missionario dell’Africaa orientale che viveva nei campi profughi somali sovrappopolati di una grande città nel Corno dell’Africa. Una sera si spaventò perché qualcuno bussava pe alla porta. Fuori c’era al 19 uno sceicco somalo di u 298 nome Abdul-Ahad. Elias n 357.412.280 si chiese se quella sera il 78.359.098 gruppo militante somalo Al-Shabab si sarebbe vendicato su un altro cristiano. Elias aprì la porta e lo sceicco gli chiese senza preamboli: “Il sangue di Gesù è il riscatto per i peccati di tutti gli abitanti del mondo? Sì o no?”. “Sì”, rispose Elias nervosamente. Lo sceicco rispose duramente: “Sei un bugiardo!”. Dopo un momento di esitazione aggiunse: “Il sangue di Gesù non può perdonare i miei peccati”. Abdul-Ahad raccontò a Elias le crudeltà che aveva commesso nel Mogadiscio devastato dalla guerra. Poi Sudan Eritrea Gibuti Sudan Etiopi Somal ia a merid ionale Ruand a Ugand a Kenya Burun di Tanza nia Malaw i Mozam bico Zimbabwe Madag ascar l’anziano sceicco cominciò a tremare e piangere. “Ho bisogno di essere liberato”, disse. Elias gli rispose: “Se stasera tu ed io ci accordiamo in preghiera, Dio ti perdonerà”. Lo sceicco pregò con Elias e quella sera fu salvato. Prima di andarsene, Abdul-Ahad si volse a Elias, lo prese per il braccio e gli disse: “Guardandomi per strada, vedi il mio turbante musulmano e la mia barba, e hai paura di me. E per dirti la verità, ci vestiamo così per impaurirvi. Ma tu devi sapere... devi sapere che interiormente siamo vuoti. Non avere paura di noi. Abbiamo bisogno del Vangelo”. “Questa fu la mia chiamata per la Macedonia”, disse Elias. “Non l’ho mai dimenticata”. COME POSSIAMO PREGARE? l Pregate affinché un numero maggiore dei milioni di cristiani in Africa orientale rispondano alla chiamata e condividino con i loro vicini musulmani il Vangelo di Cristo. l Pregate affinché i musulmani in Somalia, e nei Paesi vicini lacerati dalla guerra, trovino la pace e la libertà nel Vangelo di Gesù Cristo. Swazil and Sudafr ica 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 15 # 10 Gli Orma e i Wardei dell’Africa orientale Sabato 27 Giugno Afr ic a or ie n tale La vita degli Orma e dei Wardei ci ricorda i versetti di Giovanni 10:14-16 dove Gesù si definisce il buon Pastore. U n cristiano locale scrive: “Al tramonto mi piace sedermi davanti alla porta e guardare ccome gli Orma riportano il bestiame n nel loro villaggio. Prima passano i ragazzi con le capre e le pecore, poi gli uomini con le mucche. Mentre raggiungono il villaggio, sentiamo i rumori degli animali mischiati con le voci dei bambini che cantano e il suono di tamburi. Quando gli animali tornano nel villaggio c’è gioia. Il pastore conosce ogni animale, e gli animali conoscono il pastore e anche la strada, ma a volte ne manca uno. Allora il pastore torna nei boschetti gridando ‘Oi! Oi! Oi’ finché lo trova. Se non lo trova quella sera, l’indomani tutta la famiglia lo cerca finché lo trovano”. I circa 53.000 Wardei hanno uno stile di vita simile a quello degli Orma e vivono nel delta del fiume Tana in Kenya. Le informazioni su loro sono poche, e ci sono pochissime missioni che cercano di raggiungerli specificatamente. Vivono isolati da altre etnie, benché alcuni si siano sposati con gli Orma. I membri di altre tribù in arrivo ai loro villaggi di solito fanno qualche 16 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 altro lavoro. Normalmente le donne dei Wardei costruiscono le proprie case. Raccolgono la legna, cucinano, vendono il latte, attingono l’acqua e curano i piccoli vitelli. Gli uomini pasturano il bestiame girovagando in cerca di pascoli. Seguono la religione islamica e alcuni sposano più di una moglie, soprattutto coloro che hanno molto bestiame e una posizione di rilievo nel villaggio. È molto comune fra gli uomini Wardei masticare “miraa” (o chat). È una pianta locale che agisce come una droga. È un grande affare e viene esportata anche in Paesi europei. Secondo la tradizione, i Wardei discendono dagli Orma e furono tenuti prigionieri dai Somali per quattro generazioni. Quando il Kenya divenne indipendente, essi tornarono in Kenya. Ciò potrebbe spiegare il fatto che parlano il somalo e non più l’orma. Comunque, le due etnie condividono la storia e il loro stile di vita; preghiamo per loro affinché trovino il vero Buon Pastore. COME POSSIAMO PREGARE? l Pregate affinché le due etnie trovino l’unico e vero Buon Pastore. l Pregate per gli uomini e le donne che sono dipendenti dal chat, affinché siano liberati dalla loro dipendenza e dal narcotraffico. l Pregate affinché i credenti di altre etnie portino la Buona Notizia del Pastore che diede la Sua vita per le pecore agli Orma e i Wardei. # 11 Il mondo arabo: io so dove sto andando Domenica 28 Giugno M o n d o A ra b o LA STANZ A CEN TRALE DEL LA CASA DEL L’IS L AM I l mondo arabo è la “stanza centrale” della “Casa dell’islam”. È un insieme di razze e di nazionalità che ttestimoniano l’eredità dei conquistatori aarabi musulmani del VII secolo. Oggi la Lega Araba si estende su 22 nazioni, e coloro che parlano l’arabo formano numericamente il gruppo linguistico al quarto o quinto posto del mondo. La tivù satellitare, i programmi radio e la testimonianza dei missionari e dei cristiani antichi danno a molti musulmani arabi l’opportunità di ascoltare il messaggio del Vangelo, ma solo lo Spirito Santo può convincerli del loro bisogno di un Salvatore. Uno di questi ex musulmani convertiti a Cristo è il 58enne Mahad, un uomo d’affari in pensione. Tuni sia Maro cco Mau ritan ia Alge ria MONDO ARABO 21 Nazioni 240 Etnie musulmane 236,992,225 Popolazione totale 73,439 204,4 a lman musu e Popolazion Libia Siria Liba no Iraq Gior dani a Kuw ait Egit to Suda n Saud i Arab ia Qata r Oma n Yem en Da quando ha creduto, Mahad ha condotto 70 famiglie a Cristo. Mahad guida una rete di credenti segreti nello studio della Bibbia e nell’adorazione. Per Mahad la svolta accadde quando la sua amata moglie morì. Egli cadde in una depressione che fece deteriorare la sua salute e causò la necessità di un intervento a cuore aperto. Non dimenticherò mai quella visione… e da quel giorno il mio cuore è legato a Gesù. “I dottori mi dissero che avevo il 5% di possibilità di sopravvivere. Mentre mi praticavano l’anestesia pregai, ma m non trovai la pace. Mentre perdevo n ccoscienza, gridai tre volte ‘Gesù!’. Immediatamente provai pace. Mentre ero sotto anestesia ebbi una visione. e Vidi un bellissimo prato verde e in V mezzo al prato vidi Gesù che teneva per m mano mia moglie. Erano molto felici! m SSapevo che nel mondo fisico dovevo essere morto, ma per me andava bene, e perché stavo per essere con loro. p Quando ero a pochi metri, mi fermai; cominciai a cadere, e loro si ritirarono da me. Io invece non volevo tornare. Non dimenticherò mai quella visione. L’operazione riuscì, e da quel giorno il mio cuore è legato a Gesù. Prima dell’operazione avevo paura di morire, ma ora so che morendo andrò a stare insieme a mia moglie e a Gesù. Mia moglie amava Gesù. Non me ne parlava mai, ma Lo voleva sempre vicino”. Mahad tiene in mano un ricordino turistico di gesso che ritrae l’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci. “Lei l’ha comprato molti anni fa”, dice con un sorriso. “Quando andremo in cielo le chiederò perché l’ha comprato”. COME POSSIAMO PREGARE? l Pregate affinché gli abitanti della zona di origine della Bibbia si convertano alla fede della Bibbia. l Pregate affinché Dio protegga i neoconvertiti ex musulmani dalla persecuzione che affrontano perché seguono Cristo. l Pregate per i milioni di musulmani arabi che devono ancora sentire la Buona Novella di Gesù Cristo. 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 17 # 12 Egitto: il leader di una chiesa clandestina racconta Lunedì 29 Giugno M o n d o A ra b o A gennaio del 2014, l’Egitto ha assunto una nuova Costituzione. L’articolo 1 dice che l’Egitto è uno u Stato islamico. Nell’articolo 2 è d dichiarato che l’islam è la religione di Stato e che la Sharia (la legge islamica) è “la fonte della legislazione” del Paese. Benché la Costituzione protegga meglio di quelle precedenti i diritti delle minoranze religiose (cristiani, ebrei) in Egitto, non c’è completa libertà di religione. È tuttora considerato illegale convertirsi a una religione differente. Bolos conduce un’organizzazione cristiana clandestina nella sua patria, l’Egitto. Ci racconta: “Da un lato, i cristiani in Egitto sono pieni di gioia e di un amore sentito per i loro connazionali; dall’altro rischiano la vita, perché hanno lasciato l’islam e sono considerati apostati. Tuttavia sono una testimonianza per Gesù attraverso l’amore che dimostrano ai loro parenti e conoscenti. Quest’amore ha già portato famiglie intere alla fede nel Dio vivente. Il nostro ministero è rischioso perché non abbiamo la libertà di fede goduta da altre nazioni. Lavoriamo di nascosto perché in Egitto è pericoloso parlare 18 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 di Gesù ai musulmani. Il pericolo non proviene soltanto dal governo; tutta la società egiziana non lo accetta. Gli egiziani che hanno trovato la fede in Gesù desiderano ardentemente passare l’amore che hanno trovato agli altri egiziani. Noi li sosteniamo con corsi e con la nostra rete. Oppure li aiutiamo a iniziare una piccola attività in proprio, per esempio come tassista, per sostenersi e per essere finanziariamente indipendenti se devono abbandonare l’ambiente musulmano. Offriamo anche servizi sanitari: prestiamo ai poveri esami clinici gratuiti e medicine urgenti. Cerchiamo di essere più saggi possibile. Procacciamo o sempre l’amicizia, non discussioni o argomentazioni. I nostri vicini musulmani vedono il nostro modo d’agire. Si aprono, cominciano a fare delle domande e noi parliamo loro dell’amore di Dio. Desidero con tutto il mio cuore che migliaia, anzi milioni, di musulmani egiziani trovino la fede vivente in Gesù e diventino testimoni della loro fede ovunque vivono. Si sta edificando il Regno di Dio qui in Egitto”. COME POSSIAMO PREGARE? l Pregate perché i familiari dei neoconvertiti egiziani conoscano anch’essi Cristo. l Pregate per la nascita di molte altre comunità familiari da parte di famiglie musulmane che decidono di seguire Gesù. l Pregate affinché Dio incoraggi i credenti egiziani a rimanere fermi e doni loro le parole e la saggezza per raggiungere i loro vicini con il Vangelo. # 13 Il mondo persiano - come lo vedo io Martedì 30 Giugno D opo la destituzione dello scià dell’Iran e la nascita della M on d o Pe rs ian o Repubblica Islamica degli Ayatollah nel 1979, i quasi 100 milioni A di musulmani sciiti dell’Iran sono d stati considerati dall’Occidente come membri de “l’asse della malvagità” nel nostro mondo. C’è però un’altra realtà che si sviluppa nella regione persiana della “Casa dell’islam”, una realtà di redenzione e rigenerazione. Dopo l’ascesa al potere degli ayatollah, centinaia di migliaia di profughi iraniani sono fuggiti in altri Paesi del mondo. Ovunque sono arrivati, sono nate nuove comunità di ex musulmani iraniani convertiti a Gesù Cristo. Dicono di aver rigettato il sentiero dell’islam radicale in cambio della Via di Gesù. Durante gli ultimi vent’anni, Dio ha usato ciò che l’uomo aveva destinato per far del male, per produrre il Suo Gesù mi ha portata bene. Il collasso economico, la dilagante tossicodipendenza, avanti. Gesù mi ha dato una pace le guerre disastrose con l’Iraq e con l’Occidente, insieme con la soprannaturale. testimonianza audace di credenti, hanno contribuito ad attirare migliaia di iraniani alla fede in Gesù Cristo. Due anni fa, Nadia e la sua famiglia fuggirono dall’Iran. Nella loro nuova patria ricevettero un caldo benvenuto da parte della comunità cristiana. Nadia e suo marito parteciparono ad una conferenza sul matrimonio designato ad aiutare le coppie di provenienza musulmana a ricostruire i loro matrimoni su principi cristiani, e di insegnare la concezione cristiana dell’amore fra marito e moglie. Uno degli esercizi per il marito era quello di esprimere il suo amore verso la moglie. Il marito di Nadia era uno dei volontari. Prese Nadia per la mano e la portò di fronte a tutto il gruppo. Sorrise e le disse francamente: “Nadia, ti amo”, e la baciò pubblicamente davanti a tutti. Poco tempo dopo Nadia ci disse arrossita: “È stata la prima volta nel nostro matrimonio che mio marito mi ha detto di amarmi”. Poco dopo, il marito morì inaspettatamente. Quando chiesto come potesse sopportare tanto dolore e tante perdite lei rispose: “È stata la promessa di Gesù: ‘Venite a Me, voi tutti che siete stanchi e travagliati, e Io vi darò riposo’. Gesù mi ha portata avanti. Gesù mi ha dato una pace soprannaturale”. COME POSSIAMO PREGARE? l Pregate affinché i leader iraniani non conducano i milioni di iraniani alla rovina. l Pregate per le migliaia di iraniani che si convertono, affinché crescano profondamente e abbondantemente nella conoscenza di Cristo. l Pregate affinché i cristiani in Occidente sostituiscano il loro odio e la loro paura verso ll’Iran Iran con amore e compassione. Tagi kista n Iran Afgh anis tan MONDO PERSIANO Nazioni Etnie musulmane Popolazione totale Popolazione musulmana 3 105 99,009,985 97,957,533 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 19 # 14 Cittadini di lingua usbeca nel sud del Kirghizistan Mercoledì 1 Luglio Tu rke st an C i sono circa 800.000 persone di lingua usbeca nel sud del Kirghizistan, fra cui uygur, turchi e usbechi etnici. La maggioranza di lo loro abita vicino alla frontiera con 20 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 l’Uzbekistan, nella parte kirghisa della Valle Fergana. Questa ricca zona agricola è una delle zone più densamente popolate dell’Asia centrale. La lotta per il commercio, per le tterre e per l’acqua è stata spesso causa di conflitti, in particolare fra le cau diverse etnie. div Nell’ultimo decennio è aumentato N nazionalismo kirghiso che ha reso il n difficile la vita per le minoranze di lingua usbeca. Dopo i tumulti etnici del 2010 le pressioni si sono etn intensificate, con discriminazioni legali int politiche e la perdita di opportunità ep economiche. Quasi tutti quelli che ec parlano l’usbeco si definiscono pa musulmani, ma recentemente m l’influenza dell’islam è cresciuta, come l’i è cresciuto il fondamentalismo. Esteriormente la maggioranza trova la sua identità nell’islam, ma tr alcuni sono sinceramente in cerca a di d Dio. Nadim parla l’usbeco e abita nella campagna del Kirghizistan con n sua s moglie e cinque figli. Per oltre vent’anni aveva sofferto di incubi v frequenti e si è rivolto a molti dottori f e psicologi. Nadim sapeva che ci sarebbe voluto un miracolo per far finire gli incubi e stava pensando di fare un viaggio a La Mecca, quando incontrò alcuni cristiani disposti a pregare con lui e la sua famiglia. Gli incubi continuavano ancora, ma ogni volta che qualcuno pregava per lui nel nome di Gesù, Nadim dormiva tranquillo tutta la notte. Ora è completamente libero dagli incubi. Da quando ha ricevuto un Nuovo Testamento, Nadim lo porta sempre in tasca. È zelante nello studio della Scrittura; così tutta la sua famiglia e i loro conoscenti hanno anch’essi l’opportunità di ascoltare la Parola di Dio. COME POSSIAMO PREGARE? l Pregate per coloro che cercano Dio come Nadim, affinché incontrino Gesù tramite credenti, segni e miracoli e attraverso la Parola di Dio. l Pregate affinché non solo persone singole, ma anche famiglie e comunità intere si convertano ed entrino nel Regno di Dio. l Pregate affinché ci siano giustizia e speranza per le minoranze di lingua usbeca nel sud del Kirghizistan. # 15 Turkestan: il Cristo vivente Giovedì I 2 Luglio l Turkestan è un territorio di 200 milioni di persone appartenenti a 227 etnie turche in 15 Paesi. Si e estende per oltre 6.000km nelle steppe d dell’Asia centrale, dal posto della sua origine etnica nei monti Altaj sulla frontiera occidentale della Mongolia, attraverso la turbolenta regione del Caucaso fino all’odierna Turchia e gli Stati balcanici. Da quando, nel 1453, gli Ottomani hanno conquistato Costantinopoli, i musulmani turchi hanno preteso che il Turkestan fosse un baluardo islamico. Negli ultimi vent’anni, però, lo Spirito di Dio si è m mosso nel Turkestan e ha 15 aattirato migliaia di turchi 227 ccentroasiatici alla nuova 203,251,345 159,225,454 Tu rke st an TURKESTAN Nazioni Etnie musulmane Popolazione totale Popolazione musulmana Russia Kazak istan Bosnia -Erzeg ovina Serbia Bulgar ia Kosov o Monte negro Armen ia Turchi a Iraq Uzbek istan Kirghi zistan Cina Turkm enista n Azerba igian Afgha nistan vita in Gesù Cristo. L’odierno risveglio ha le sue radici nell’immigrazione sforzata di migliaia di evangelici di origine tedesca nell’Asia centrale. Questa immigrazione fu imposta da Josef Stalin negli anni ‘40. Stalin temeva la presenza di questi tedeschi etnici vicino al fronte della sua guerra contro i nazisti tedeschi. Perciò li esiliò nel lontano Turkestan, senza pensare che li stava portando in una delle maggiori concentrazioni di musulmani sulla terra. Quando nel 1989 la Cortina di Ferro crollò, migliaia di missionari evangelici occidentali entrarono in Asia centrale per la prima volta, portando traduzioni della Bibbia, trasmissioni evangeliche e ministeri che condividevano l’amore e la compassione di Cristo. Oggi molte delle chiese da loro aperte sono state chiuse e i ministeri a occidentali sono stati espulsi. Tuttavia o gli g ex musulmani convertiti a Cristo in Turkestan si uniscono in comunità clandestine e condividono a sottovoce c l’amore e la potenza del Vangelo con i l’ loro lo amici, familiari e vicini. Quando si chiede agli ex musulmani convertiti a Cristo in Turkestan che cosa li ha portati alla fede in Gesù Cristo, essi menzionano il ruolo dei sogni, l’importanza di avere un Nuovo Testamento nella propria lingua, la visione del film “Jesus”, e altri fattori. Il più importante però, che connette ogni testimonianza, è la scoperta di un Cristo vivente che ha ascoltato ed esaudito le loro preghiere. Invece delle promesse vuote del comunismo, dell’islam culturale o dell’ateismo secolare, il Cristo vivente ha colmato un vuoto profondo nella loro anima che niente aveva mai riempito. COME POSSIAMO PREGARE? l Pregate per i cristiani ex musulmani perseguitati e per le chiese in Turkestan. l Pregate affinché l’attuale oppressione di missioni cristiane in Turkestan induca gli ex musulmani turchi, convertiti a Cristo, ad evangelizzare più audacemente. l Pregate per le migliaia di villaggi in Turkestan che non hanno nessuna testimonianza del Vangelo. 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 21 # 16 Bosnia-Erzegovina: la cultura, il conflitto, la croce Venerdì 3 Luglio Tu rke st an I l Paese straordinariamente bello della Bosnia-Erzegovina divenne scenario di una delle guerre più d devastanti del XX secolo. Chi oggi ccammina lungo le vie della capitale Sarajevo, nota i muri costellati dai buchi di pallottole che ricordano tristemente che la città ha subito un assedio crudele di quasi quattro anni. Uno degli episodi più nefasti di questa guerra fu l’esecuzione di 8000 uomini e ragazzi musulmani nella cittadina di Srebrenica da parte delle forze serbo-bosniache. Il nazionalismo religioso in BosniaErzegovina divenne un idolo che portò dis distruzioni sel selvagge. LLe radici di questo co conflitto va vanno cercate ne nel 1389 qu quando un es esercito turco m musulmano sc sconfi sse i se etnici. serbi Q Quando il c comunismo 22 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 crollò negli anni ‘90, le antiche rivalità etniche cominciarono a ribollire. Scoppiarono battaglie fra i serbi, che erano cristiani ortodossi, i croati che erano cattolici e i musulmani bosniaci. Tutte le parti usavano la religione, e tristemente la croce di Gesù, il simbolo definitivo dell’amore, fu alzata come stendardo dalle forze croate cattoliche, nonché dalle forze serbe ortodosse. La guerra era molto complicata e molte atrocità vennero perpetrate da tutte le parti. La guerra non era di carattere religioso, eppure la religione serviva per definire i vari gruppi etnici. La religione cristiana fu usata come giustificazione della guerra e come motivo di battaglia. Quanto era lontano tutto questo dal messaggio di Gesù che disse di amare i nemici a un popolo sotto il giogo brutale dell’occupazione romana. Quanto era lontano questo tribalismo religioso da Gesù che disse che non importa su quale monte adoriamo Dio, ma che è importante adorare il Padre in spirito e verità (Giovanni 4:21-24). Come possiamo aspettarci di vedere i musulmani della Bosnia-Erzegovina attuale convertirsi alla religione di coloro che commisero il massacro di Srebrenica? Come potranno capire ciò che Gesù ha fatto sulla croce quando essa è stata contaminata così bruttamente dalla guerra? Eppure i musulmani della Bosnia-Erzegovina hanno disperatamente bisogno di incontrare Gesù, il Re della Pace. COME POSSIAMO PREGARE? l Pregate affinché i seguaci di Gesù in Bosnia-Erzegovina siano capaci di testimoniare con coraggio la bellezza del Vangelo di grazia di Gesù. l Pregate affinché i giovani musulmani bosniaci siano protetti dagli eccessi dell’estremismo e sviluppino una fame che solo Gesù può saziare. Pregate affinché sognino Gesù. l Pregate affinché una riconciliazione profonda permei il Paese e lo guidi a convertirsi a Gesù, Colui in cui non c’è né Giudeo, greco, croato, serbo, bosniaco, musulmano, ortodosso o cattolico. # 17 Asia sud-occidentale: Un cambiamento è in arrivo Sabato Q uesta zona comprende l’Afghanistan, il Pakistan e l’India occidentale. L’Asia sudA sia su d -o cc id en ta le ooccidentale abbraccia le crepe fra le cciviltà in competizione di indù, turchi, persiani e dravidici, che hanno prodotto p generazioni di conflitto fra i 315 milioni di musulmani in 186 etnie distinte. In contrasto con alcuni angoli del mondo musulmano, dove le mogli e le figlie al purdah, g sono sottoposte p cioè la pratica cio di nascondere donne dal le d Afgh anis tan pubblico come pu tributo al loro tri Paki stan grande valore, gr musulmani im Indi a tribali delle tr zone zo più interne dell’Asia sudd occidentale non o hanno questo h ideale. Per loro id le donne sono ASIA SUD- OCCIDENTALE solo oggetti di s Nazioni 3 proprietà. p Etnie musulmane 186 Ahmed, un Popolazione totale 713,922,175 ex musulmano Popolazione musulmana 315,998,874 4 Luglio convertito a Cristo, spiega: “Nella nostra cultura le donne sono come scarpe. Le portiamo e quando sono vecchie le buttiamo. Se una donna fa qualcosa che non piace al marito, lui la prende per i capelli, la trascina al cimitero e la seppellisce viva”. Per i cristiani nell’Asia sud-occidentale questo comportamento sta cambiando. La svolta accadde quando due missionarie americane organizzarono un corso per una decine di donne dei villaggi tribali musulmani. All’ultimo momento, però, i mariti decisero di venire al posto delle donne! Donna, una delle insegnanti, racconta: “Il primo giorno fu un fiasco. Gli uomini tribali erano shockati dall’idea che due donne potessero insegnar loro qualcosa”. Durante una conversazione Ahmed chiese: “Non dobbiamo picchiare le nostre mogli? Cosa ne dice la Bibbia?”. Seguì una discussione profonda nella quale Donna evidenziò molti passi rilevanti delle Scritture nei quali si parla dell’amore sacrificale che il marito deve avere verso la moglie. Il giorno successivo Ahmed disse: “Per tutta la notte non abbiamo dormito. Abbiamo parlato di ciò che Gesù ha detto sulle donne e come noi dobbiamo trattare le nostre mogli”. Uno dopo l’altro, gli uomini si alzarono dicendo: “Non picchierò più mia moglie. Da ora in poi tratteremo le nostre mogli con rispetto”. Poteva essere così semplice? Ahmed ammise: “Non è stato facile. Per noi implica un gran cambiamento”. COME POSSIAMO PREGARE? l Pregate affinché si ponga fine alle guerre, alle ingiustizie, ai conflitti e ai massacri nell’Asia sud-occidentale. l Pregate affinché i neocredenti crescano sempre più nella sommiglianza a Cristo. l Pregate affinché Dio continui a suscitare musulmani che accettino la fede e la nuova vita in Gesù Cristo. 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 23 # 18 Gli Shaikh di lingua marathi Domenica 5 Luglio A sia sud- occid en ta le /o rie nt al e C i sono oltre 200 milioni di musulmani Shaikh nel mondo. La maggioranza di loro vive in India, in P Pakistan e in Bangladesh. I musulmani SShaikh costituiscono la parte maggiore d dei musulmani sunniti nell’altopiano del Deccan dell’India centrale. I musulmani Shaikh di lingua marathi sono contadini che vivono prevalentemente nello stato federato di Maharashtra dove il marathi è la lingua di stato. Si stima che ci siano 2,5 milioni di Shaikh di lingua marathi. Una volta il termine “Shaikh” si applicava solo alle tribù di pura discendenza araba, ma ora si usa per alcuni popoli islamici specifici nell’India centro-sud che tre o più generazioni fa si sono convertiti dalle caste indù inferiori, e per coloro che si sono convertiti dalle caste indù superiori nel nord dell’India attraverso l’opera di missionari islamici sufi. A volte le comunità degli Shaikh in India si tengono separate dagli altri musulmani intorno a loro, ma più spesso si mischiano. Gli Shaikh non hanno mestieri tradizionali. Nelle zone rurali sono generalmente operai agricoli. Nelle 24 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 zone urbane sono abbastanza istruiti e lavorano spesso come piccoli imprenditori e nei servizi governativi e privati. Praticamente tutti gli Shaikh sono musulmani sunniti, benché le loro pratiche possano essere tutt’altro che ortodosse. In genere, l’islam in India ha forti elementi mistici. La venerazione dei santi musulmani locali è molto comune e le loro tombe sono decorate in modo stravagante. La musica devota e il canto presso le tombe dei santi sono cose normali. La devozione ad Allah è profondamente sentita. In grande misura, gli insegnamenti sufi hanno portato un universalismo fra gli Shaikh, cioè l’idea che tutti i sentieri religiosi portano infine ad Allah. Gli Shaikh di lingua marathi celebrano le feste e i giorni sacri principali dei musulmani sunniti. I bambini ricevono un’istruzione religiosa basilare e negli anni recenti il sempre crescente ceto medio indiano è in grado di assicurare ai figli un’istruzione superiore. Con il recente sviluppo economico alcuni sono stati influenzati profondamente dalla secolarizzazione e La devozione ad Allah è profondamente sentita. dal materialismo. Non estono Bibbie o libri cristiani nella loro versione della lingua marathi, benché la Bibbia in lingua marathi tradizionale sia ampiamente disponibile. Molti parlano anche l’urdu o l’indi, e in queste lingue esistono Bibbie e il film “Jesus”. COME POSSIAMO PREGARE? l Pregate affinché i contadini Shaikh di lingua marathi, che ascoltano il Vangelo, lo comprendano e rispondano con fede. l Pregate affinché i neoconvertiti fra gli Shaikh di lingua marathi siano fondati sulla Parola di Dio e crescano ogni giorno in fede, amore e ubbidienza a Dio. l Pregate per metodi creativi di raggiungere gli analfabeti fra gli Shaikh di lingua marathi. Pregate affinché Dio fornisca i materiali necessari (fra cui le Scritture, programmi audio, ecc.) e la possibilità di distribuirli in massa. # 19 L’Asia sud-orientale: la Bibbia completa Lunedì 6 Luglio L ’Asia sud-orientale è una zona che conta oltre 800 milioni di abitanti di cui quasi 290 milioni A sia su d -o ri e n ta le ssono musulmani. Il centro della regione d dell’Asia sud-orientale è costituito d dai bengali del Bangladesh e dello stato federato indiano del Bengala occidentale, ma ci sono anche altre 64 etnie musulmane. Ed è proprio qui che lo Spirito Santo dà vita nuova in Gesù Cristo a molti musulmani. Quando il missionario William Carey p p pubblicò la prima Bibbia bengala nel 18 1809, la maggior parte de bengali era indù o dei m musulmana. Così Carey si vi messo davanti a un vide Indi a bi bivio: sapeva che la sua Birm ania sc scelta del vocabolario re religioso avrebbe attirato m i musulmani oppure gli sh Bang lade in alla Bibbia. Carey indù p preferì appellarsi alla p popolazione indù, a Sri Lank s scegliendo la ASIA SUD- ORIENTALE parola sanscrita Nazioni Ishwar per tradurre 4 Etnie musulmane “ “Dio” piuttosto 65 Popolazione totale c Khoda, parola che 844,398,260 Popolazione musulmana 283,393,591 usata dai musulmani. Per i successivi 170 anni, la traduzione scelta da Carey convinceva i musulmani che i cristiani adoravano qualche dio diverso, probabilmente un dio induista. Nei primi anni ‘70, i traduttori producevano i primi Vangeli di una traduzione revisionata e adottarono la parola Khoda per tradurre “Dio”. Infatti Khoda era una parola urdu generalmente usata sia dai musulmani sia dai cristiani in Pakistan orientale e occidentale. I traduttori capivano che l’unico modo di portare i musulmani alla concezione giusta di Dio era quello di dar loro la Bibbia completa nella propria lingua. Con questa pubblicazione, molti musulmani in Asia sud-orientale stanno leggendo la Bibbia per conto loro. Capiscono per la prima volta che il Dio della Bibbia non è un dio indù, ma piuttosto Colui che creò i cieli e la terra e che li ama al punto di offrire Suo Figlio in sacrificio per salvarli dai loro peccati. COME POSSIAMO PREGARE? l Pregate affinché sempre più musulmani dell’Asia sud-orientale incontrino il Dio della Bibbia. l Pregate affinché ci sia amore e armonia fra i cristiani di provenienza non musulmana e i cristiani ex musulmani. l Pregate per i milioni di musulmani nell’Asia sud-orientale che tuttora non hanno mai udito il Vangelo di Gesù. È proprio qui che lo Spirito Santo dà vita nuova in Gesù Cristo a molti musulmani. 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 25 # 20 Kanpur, la “Manchester dell’Oriente” Martedì 7 Luglio A sia su d -o ri e n ta le S ituata sulle rive del fiume Gange, nell’area di Kanpur circa 300 inglesi Kanpur è fra i maggiori centri furono massacrati. Questo fu seguito industriali e universitari dell’India da un altro massacro a Bibighar, dove ssettentrionale. Con i suoi circa quattro circa 120 donne e bambini inglesi m milioni di abitanti è la città maggiore furono smembrati e buttati in un pozzo. d dello stato federato di Uttar Pradesh. Secondo certi storici, questo scempio La religione maggiore nella città fu una reazione a notizie di violenze è l’induismo, ma circa il 20% della perpetrate da un battaglione di popolazione è musulmano. Sono in liberazione della Compagnia delle Indie Orientali in arrivo da Allahabad. gran parte poveri e analfabeti. Troppo Tumulti locali e bande criminali spesso scoppiano hanno contaminato il passato di violenze e tumulti: molti musulmani È stata la scena Kanpur. Il famoso incidente del 1913 della moschea di Kanpur non hanno niente di alcune delle divenne il primo simbolo delle da perdere tranne battaglie più la loro vita. importanti dell’India politiche musulmane nazionali in India. Per costruire una strada, gli Kanpur ha una per la libertà. inglesi vollero demolire o spostare storia lunga di i bagni della moschea per le violenze. È stata la abluzioni rituali. Questo fu considerato scena di alcune delle battaglie una minaccia all’islam; furono istituiti più importanti dell’India per la libertà, dei comitati per difendere la moschea e di scontri fra gente di varie politiche, seguiti da aspri tumulti. culture e religioni. La prima guerra Nel 1931, l’attivista per il movimento d’indipendenza, chiamata anche d’indipendenza Ganesh Shankar l’Ammutinamento Indiano Sepoy del Vidyarthi, fondatore ed editore del 1857, fu la prima ribellione massiccia giornale rivoluzionario indiano “Pratap” contro il regime della Compagnia e leader del Congresso Nazionale Britannica delle Indie Orientali. In un Indiano, fu ucciso in tumulti fra posto ora chiamato “Massacro Ghat” 26 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 musulmani e indù che causarono la morte di 166 persone, mentre altre 480 furono ferite. Nel 1992, Kala Bacha (“bambino nero”), un criminale noto, alleato con il partito politico BJP, fu attivo in vari tumulti a Kanpur, inclusi quelli che seguirono alla demolizione della moschea Babri Mashid ad Ayodhya a 200 km da Kanpur. E nel 2001, la distruzione delle statue di Buddha in Afghanistan e il susseguente incenerimento del Corano da indù a Delhi suscitarono altri tumulti a Kanpur in cui erano coinvolti membri del Movimento di Studenti Islamici dell’India. COME POSSIAMO PREGARE? l Dio vuole ristabilire la pace a Kanpur. Pregate per la riconciliazione fra i vari gruppi religiosi. l Pregate affinché l’amore e la compassione di Dio siano dimostrati dai pochi cristiani che vivono a Kanpur, e che il corpo di Cristo sia risvegliato e riempito dell’amore di Dio. l Pregate affinché Dio mandi più operai a Kampur a portare il messaggio del Re della Pace. #M 21 Indo-Malesia, tre ondate ercoledì 8 Luglio In d o -M ale sia L a regione indo-malese della “Casa dell’islam” si estende dalla penisola malese attraverso il vasto arcipelago a indonesiano di oltre 18.000 is isole, e nelle nazioni circonvicine di Singapore, del Brunei, nelle Filippine e nel sud della Thailandia e ospita oltre 200 milioni di musulmani. Gli attuali movimenti di numerosi musulmani verso il cristianesimo cominciarono nel 1870 con il ministero di Sadrach Surapranata, un indonesiano convertito a Cristo. Verso il 1873, l’evangelista Sadrach aveva visto oltre 2.500 musulmani giavanesi convertiti a Cristo. Nell’anno della sua morte, nel 1924, il numero di ex musulmani indonesiani convertiti a Cristo fu stimato fra 10.000 e 20.000 battezzati. Nella regione ci sono state tre ondate di conversioni di musulmani a Cristo: la prima avvenne durante l’opera pionieristica di Sadrach. La seconda accadde dal 1967 al 1971 e seguì un fallito colpo di stato comunista al quale il governo militare rispose con la soppressione violenta. Tutti gli indonesiani furono obligati a dichiarare la loro aderenza a una delle cinque religioni accettate della nazione: l’islam, l’induismo, il buddismo, il cattolicesimo o il protestantesimo. In un razzia di casa in casa contro tutti quelli che non si erano dichiarati, i vigilanti islamici guidarono l’assalto ai propri fratelli di fede, uccidendo circa 500.000 uomini, donne e bambini. Scandalizzati dalla violenza, circa 2,8 milioni di indonesiani si rivolsero poi al cristianesimo e furono battezzati, prevalentemente nelle chiese protestanti della nazione. Oggi la crescita della Chiesa in Indonesia continua in modo meno drammatico. Sempre più musulmani ascoltano il Vangelo nelle loro lingue e rispondono all’amore di Cristo. La fedele testimonianza dei cristiani locali si estende in ogni angolo di questa nazione. INDO -MALESIA Nazioni Etnie musulmane Popolazione totale Popolazione musulmana 6 282 283,696,115 201,000,020 Filip pine Brun ei Male sia Male sia Sing apor e Indo nesi a Indo nesi a Indo nesi a (Bor neo) (Sul awe si) (Sum atra ) Indo nesi a (Gia va) COME POSSIAMO PREGARE? l Pregate affinché il Vangelo continui a raggiungere ogni angolo della regione indo-malese. l Pregate per gli ex musulmani convertiti a Cristo che stanno sopportando persecuzioni, che prendano una ferma posizione in Gesù Cristo. l Pregate per i cristiani e i missionari che con coraggio continuano a evangelizzare le 282 etnie musulmane. 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 27 # 22 I malesi pattani della Thailandia Giovedì 9 Luglio I malesi pattani sono un’etnia di musulmani devoti che vive nella Thailandia meridionale. I circa 3,5 milioni di pattani sono di discendenza malese. Hanno una ricca eredità culturale e sono artigiani molto abili. Quest’abilità si denota dai loro pescherecci colorati chiamati “korlae” e dagli altri prodotti artigianali. Molti fra loro si sostengono con la pesca, altri negli stabilimenti che lavorano il pesce, nelle piantagioni di caucciù, o coltivando frutta e verdura. Tuttavia, gran parte dei musulmani nel sud della Thailandia guadagna meno della paga minima. Molti sono vittime della povertà causata da paghe basse e da un alto tasso di natalià. La 28 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 maggioranza dei malesi pattani abita in province lontane dal centro direzionale thailandese, perciò i malesi pattani si sentono speciali e indipendenti. Ogni volta però che il governo cerca di centralizzare il controllo nelle province, la loro indipendenza è minacciata. Ciò ha causato in loro un risentimento verso il governo. La maggioranza dei malesi pattani parla un dialetto malese. Nei villaggi si parla di rado il thai. Il thai viene usato a scuola o per i contatti con gli ufficiali governativi e con i buddisti. Il dialetto malese però rimane la loro lingua del cuore. I malesi pattani vivono generalmente in comunità chiuse e compatte; l’accettazione sociale è importante. I giovani però sono sempre più influenzati dalla tivù e dai film, la tossicodipendenza e l’immoralità stanno aumentando. I problemi politici ed economici si combinano con quelli ambientali, minando spesso il modo tradizionale di vivere dei malesi pattani. Essi vivono in un tempo di crisi e le loro reazioni violente all’instabilità stanno diventando sempre più preoccupanti. La maggioranza dei thailandesi è buddista, ma i malesi pattani sono musulmani. In mezzo a tutti i cambiamenti e le crisi che hanno sperimentato recentemente, l’islam è stato un fattore costante per i malesi pattani. Sin dagli inizi dell’antico regno malese in Thailandia, l’islam ha influenzato maggiormente la loro cultura. Seguono strettamente la sharia, la legge islamica insegnata nei pondok, le tradizionali scuole islamiche. A causa della loro dedizione all’islam, i malesi pattani hanno un’identità distinta in Thailandia. COME POSSIAMO PREGARE? l Pregate affinché si sviluppino opportunità d’istruzione che aiutino a infrangere il ciclo di povertà per i malesi pattani. l Pregate affinché un numero maggiore di malesi pattani legga e ascolti la storia di Gesù e sperimenti la sua potenza trasformatrice. l Pregate affinché lo Spirito Santo conceda saggezza e favore alle missioni e ai collaboratori cristiani che si dedicano a questa etnia. # 23 Ponti di Dio nel mondo musulmano (prima parte) Venerdì 10 Luglio Afr ic a o ri e n tale n’inchiesta fra oltre mille ex musulmani convertiti a Cristo conteneva la domanda: “Cosa ha u usato Dio per portarti alla fede in Gesù C Cristo? Raccontaci la tua testimonianza”. LLe loro risposte ci danno una comprensione dei ponti (o modi) che Dio usa per portare i musulmani a Cristo. Oggi guardiamo i primi cinque: U si sono verificati durante gli ultimi 20 anni. Non è per caso che coincidono con 25 anni di preghiera suscitata anche dai semplici libretti “30 Giorni”. Le vostre preghiere hanno efficacemente distrutto le fortezze (II Corinzi 10:4) nel mondo musulmano e aperto la porta (Apocalisse 3:8) ai musulmani per ascoltare e ubbidire il Vangelo. l’opera convincente dello Spirito Santo. 1. La fede 3. La Scrittura l Pregate per un aumento di Per fede i missionari cristiani di generazioni precedenti entrarono nella “Casa dell’islam” per proclamare il Vangelo, che incontrava resistenze accanite. Molti fra questi missionari non videro mai delle conversioni. Fu la fede di “questa grande schiera di testimoni” (Ebrei 12:1) che aiutò a produrre la raccolta che vediamo oggi. Dio ha promesso che la Sua Parola non sarebbe tornata a vuoto (Isaia 55:11). Però, se la Bibbia non viene tradotta nelle lingue dei perduti, come può essere compresa e creduta (Romani 10:14)? Negli ultimi trent’anni sono state tradotte, nelle lingue parlate dai musulmani, molte più Scritture che nei tredici secoli precedenti. 2. La preghiera 4. L’attività dello Spirito Santo Durante il corso degli ultimi quattordici secoli ci sono stati 82 movimenti documentati di musulmani che si avvicinavano a Cristo. Di questi, diversi Gesù promise che lo Spirito Santo avrebbe “convinto il mondo di peccato, di giustizia e di giudizio” (Giovanni 16:8). Prima di ogni conversione c’è stata fede, preghiere, traduzioni della Bibbia, attività dello Spirito Santo e una testimonianza fedele di cristiani al mondo musulmano. l Pregate affinché i cristiani passino per questi cinque ponti che Dio ha provveduto per portare la Buona Novella ai musulmani. l Chiedete Dio di mostrarvi cosa vuole che facciate personalmente per rafforzare o per attraversare questi ponti. 5. La fedele testimonianza I movimenti odierni di musulmani verso Cristo sono il risultato di innumerevoli cristiani fedeli che hanno condiviso il Vangelo con i musulmani. COME POSSIAMO PREGARE? Negli ultimi trent’anni sono state fatte più traduzioni della Bibbia nelle lingue parlate dai musulmani che nei tredici secoli precedenti. 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 29 # 24 I profughi siriani: non molto diversi da me Sabato 11 Luglio M o n d o A ra b o Per un momento salì dal suo oceano di dolore al nostro piccolo mondo per consolarci. Y usra è una siriana musulmana di 39 anni. Come gran parte delle case dei profughi, la sua ospitava o tre generazioni. I suoi sette figli erano sparsi nella stanza, fissandoci curiosi con i loro occhi scuri. La nonna, incredibilmente rugosa e corpulenta, era seduta sul suo cuscino logoro per terra. Ad un certo momento l’anziana cominciò a parlare degli orrori che aveva visto e dei dolori che le tormentavano il corpo e l’anima. Mi alzai di scatto dalla mia stuoia, presi la sua mano e mi offrii di pregare per lei nel nome di Gesù, Colui che guarisce. Le sue parole divennero un gemito e le lacrime le colarono lungo le rughe del volto mentre ci raccontava dei suoi figli che mancavano. Poi visitammo la famiglia giù. Jake chiacchierava con gli uomini di politica e della guerra, mentre le donne parlavano della famiglia, delle perdite e del dolore. Quando ci alzammo per andarcene, la nonna, Umm Ahmad, mi baciò e mise le sue mani sul mio grembo. Gridò: “Il Signore ti benedica con gemelli! Ti dia un’abbondanza doppia perché il tuo cuore è puro e 30 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 hai pregato per la nostra famiglia!”. Recentemente la mia gravidanza era finita con un aborto. Le parole della nonna mi colpirono il cuore come se una freccia amorevole fosse scoccata diritta dal cuore di Dio. Quando le dissi che avevamo perso il nostro bambino, prese la mia mano e la tenne a lungo. Per un momento salì dal suo oceano di dolore al nostro piccolo mondo per consolarci. Poi additò la sua nuora e sussurrò: “Lei ne ha perso uno nello stesso giorno in cui è successo a te. Dio ti dia ciò che ti è stato tolto”. Poi Yusra scese al piano di sotto. Umm Ahmad cominciò a benedirmi nuovamente, dicendo questa volta: “Il Signore ti dia due paia di gemelli!”. Sorrisi e guardai Yusra che aveva gemelli. Lei ci disse che in realtà avrebbe avuto due paia di gemelli, ma che anche lei aveva subito un aborto. Rimanemmo zitte per un po’, sorseggiando il nostro tè caldo, condividendo reciprocamente un po’ del nostro dolore. Yusra ruppe il silenzio, dicendo qualcosa di scherzoso. Ridemmo tutti: persone che normalmente erano separate da frontiere, nazionalità e cultura, in questo momento sentimmo tutti la stessa cosa. COME POSSIAMO PREGARE? l Pregate affinché i credenti in Gesù diano una testimonianza amorevole quando aprono le loro braccia ai profughi. l Pregate affinché i profughi siriani siano fortificati con speranza e con soccorsi pratici, per potersi alzare e ricostruirsi la vita. l Pregate affinché si moltiplichino nuove chiese fra i profughi siriani. # 25 Ponti di Dio nel mondo musulmano (seconda parte) Domenica 12 Luglio Afr ic a O cc id e ntale L a nostra inchiesta fra oltre mille ex musulmani convertiti a Cristo rivelò i vari ponti che Dio sta usando oggi. Segue S la seconda parte: 6. Imparare dal Corpo di Cristo 6 Gesù disse ai Suoi discepoli: “Io vi farò pescatori di uomini” (Matteo 4:19). Gesù sapeva che i pescatori buoni erano anche buoni allievi, e infatti abbiamo molto da imparare. Se vogliamo guadagnare il mondo musulmano per Cristo, dobbiamo essere allievi umili. 7. La comunicazione moderna Una ragione perché i musulmani più di prima stanno venendo a Cristo sta nel fatto che il Vangelo è proclamato più ampiamente e più efficacemente che mai prima. I progressi tecnologici nella televisione satellitare, la radio, il video e internet diffondono il Vangelo ovunque in modi che pochi decenni fa erano impensabili. 8. La scoperta “Provate e vedrete quanto il SIGNORE è buono! (Salmo 34:8). Storicamente, i musulmani si sono ribellati alla notizia che sono perduti e bisognosi del Vangelo, ma quando lo scoprono per conto loro - attraverso incontri con il Cristo Vivente - essi sono afferrati dalla stessa potenza del Vangelo che cattura i credenti ovunque. La nostra sfida è quella di creare mezzi attraverso i quali i musulmani possano scoprire per conto loro la Buona Novella di Gesù Cristo. 9. Lo stesso islam COME POSSIAMO PREGARE? l Pregate affinché i cristiani riconoscano l’importanza di questi cinque ponti e li attraversino per portare la Buona Novella ai musulmani. l Pregate affinché questi ponti attirino più musulmani alla fede in Cristo. l Chiedete a Dio come vuole che attraversiate questi ponti per portare la Buona Novella di Gesù Cristo ai musulmani nel vostro ambiente. I conflitti religiosi violenti fra i musulmani stessi risultano essere spesso una ragione per cui essi si convertono. 10. L’indigenazione La parola indigenazione significa che la predicazione diventa indigena. Benché i movimenti verso Cristo inizino con qualcuno da fuori che porta il Vangelo - come anche Cristo venne nel nostro mondo da fuori - tuttavia il Vangelo prende radici e si moltiplica davvero quando è “fatto proprio” dagli stessi credenti ex musulmani che lo traducono nella loro cultura e visione del mondo. I conflitti violenti fra i musulmani stessi risultano essere spesso una ragione per cui gli ex musulmani si sono rivolti al Re della Pace per essere salvati. 30 Giorni di pregiera per il mondo musulmano 2015 31 # 26 La Notte della Potenza: aspettare Dio! Lunedì 13 Luglio I Maometto credeva di morire. Poi musulmani riconoscono molti eventi l’angelo gli disse: “Iqraa”, che significa: storici che sono rilevanti per la loro “Leggi!”. Maometto rispose di essere fede. Nessuno di essi però è più analfabeta e non in grado di leggere. iimportante del ricordo della prima Gabriele ripetè il comando altre due rivelazione del Corano a Maometto. volte. Poi Gabriele gli rivelò i primi Questo evento è commemorato nella versetti del Corano (Sura 96:1-5): Notte della Potenza, o Lailat Al Qadr, “Leggi! In nome del tuo Signore conosciuta anche come la Notte del che ha creato, ha creato l’uomo da Destino. un’aderenza. Leggi, ché il tuo Signore è La storia della rivelazione a il Generosissimo, Colui Che ha insegnato Maometto viene raccontata ai bambini mediante il calamo, che ha insegnato musulmani in tutto il mondo ed è per all’uomo quello che loro di ispirazione. non sapeva.” Maometto si Il profeta raccontò ritirava spesso Molti musulmani credono che leciò che era successo nella grotta Hira preghiere fatte nella Notte della ad un parente vicino a La Mecca, Potenza siano più efficaci. il quale disse a dove trascorreva Maometto che era molte giornate in stato scelto come meditazione. Si profeta e mandato da Dio per chiamare dice che rifletteva sul come risolvere i la società all’adorazione dell’unico Dio e problemi della miseria dei più poveri, a condurre una vita giusta. e come affrontare l’aumento del Per commemorare questo evento, comportamento egoista e abusivo nella i musulmani trascorrono gli ultimi società. dieci giorni del Ramadan in una Nel mese del Ramadan del 610 d.C., adorazione più intensa, recitando il Maometto fu visitato dall’arcangelo Corano e pregando ferventemente, in Gabriele. Secondo delle fonti, Gabriele particolare per il perdono dei peccati. Si lo afferrò e lo premette al punto che 32 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 suppone che la Notte della Potenza sia avvenuta in questa 26esima notte. Molti musulmani credono che le preghiere fatte nella Notte della Potenza siano più efficaci e considerate mille volte più benefiche. In questa notte attendono una rivelazione di Dio. Preghiamo affinché ciò accada! COME POSSIAMO PREGARE? l Molti musulmani hanno sogni o visioni di Gesù nella Notte della Potenza. Pregate affinché, attraverso Gesù, molti ricevano la rivelazione vera. l Pregate affinché i musulmani in cerca di rivelazione abbiano incontri con cristiani che li aiutino a capire la rivelazione di Dio mediante Gesù. l Pregate affinché in questa notte di attesa intensa molti trovino ciò che stanno cercando. # 27 La fede nel miracolo Martedì 14 Luglio M o n d o A ra b o F olle intere di profughi siriani hanno varcato la frontiera della Giordania e affollano adesso la nostra n zona. La chiesa che frequento c cristiani arabi locali ha aperto le con porte per abbracciare, amare e aiutare queste persone preziose che hanno perso così tanto. Ora interi gruppi di siriani arrivano in chiesa chiedendo che si preghi per loro nel nome di Gesù! Sperimentano il Suo potere di esaudire le preghiere e così cominciano ad aprirsi a Lui. p fa incontrai “Umm Non molto tempo Bader”, una musulmana siriana che ogni domenica si siede nella seconda fila in chiesa, la testa coperta, senza preoccuparsi della differenza che c’è fra lei e i cristiani intorno a sé. È una vedova anziana, chinata a causa della schiena curva e con le mani nodose, forse a causa di tutte le fatiche sopportate. Alcuni dei suoi figli sono morti; altri sono ancora in Siria dove li ha rintracciati recentemente perché Gesù ha esaudito le sue preghiere di ritrovarli. Segue la storia miracolosa che ha raccontato per dare gloria a Gesù: Recentemente un uomo chiamato Isa entrò nella casa di Umm Bader verso le 2.30 del mattino; le diede 100 dinari giordani (circa 120 euro). Lei credeva che fosse un fratello della chiesa, chiamato Isa, ma quando quell’uomo disse che a quell’ora era sicuramente stato a letto a fianco di sua moglie, lei comprese che doveva essere stato Isa Al-Masih - Gesù il Messia! La stessa mattina, in chiesa, chiese le nostre preghiere perché suo nipote era stato catturato dall’ISIS e stava per essere giustiziato dai terroristi. Sarebbe significata una morte sicura. Lei scoprì in seguito che nella stessa ora in cui Gesù l’aveva visitata di notte, il suo nipote fu rilasciato dall’ISIS. I terroristi avevano appena massacrato gli altri condannati prima di lui. L’estremista che doveva ucciderlo lo guardò semplicemente e gli disse di andarsene senza dare nessuna spiegazione. Lo stesso giorno il nipote arrivò a casa da sua madre. Incredibile! Fu un vero miracolo! Spesso Umm Bader si alza in piedi in mezzo alla chiesa piena di arabi cristiani per glorificare Gesù per le preghiere esaudite. COME POSSIAMO PREGARE? l Pregate affinché Gesù appaia vivente a molti profughi siriani per mostrare loro il Suo amore e la Sua signoria. l Pregate perché i credenti di Gesù in tutto il mondo aprano le braccia per amare i profughi, e la loro bocca per condividere la Buona Novella con loro. l Pregate affinché nascano presto nuove comunità che si moltiplichino fra i profughi siriani. 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 33 # 28 Ostacoli alle conversioni Mercoledì 15 Luglio Alcuni ostacoli alle conversioni si trovano nelle stesse comunità cristiane. P er quasi quattordici secoli, i musulmani e i cristiani hanno combattuto fra loro per le anime di tanti milioni di persone. Milioni di cristiani sono stati spazzati via dai musulmani. Alcuni ostacoli alle conversioni si trovano nelle stesse comunità cristiane. Eccone cinque: 1. La disunità cristiana Con le sue oltre 40.000 denominazioni, la cristianità è irreparabilmente frammentata. Se vogliamo guadagnare il mondo per Cristo, dobbiamo concentrarci sul Vangelo e non sulle diversità che ci dividono. paura” (I Giovanni 4:18), questo amore può fortificarci per guadagnare il mondo musulmano alla fede in Lui. convertirono all’islam. Quando i cristiani ignorano le ingiustizie sociali, aprono le porte all’islam. 3. Imitare l’islam 5. L’ignoranza e l’apatia L’islam ha elevato la sua cultura del VII secolo come l’ideale di Dio per il mondo, ha esaltato il suo Corano allo stato di divinità, ha imposto un sentiero legalistico verso il cielo, ha minacciato gli apostati e persino i critici con la pena capitale e ha allargato le sue frontiere con la potenza militare. A volte i cristiani hanno cercato di fare le stesse cose. Questi, però, non sono i metodi di Gesù. Se vogliamo guadagnare il mondo musulmano per Cristo, l’unico modo è quello di seguire la via di Cristo. Per oltre cinque secoli i cristiani in Occidente potevano ignorare la sfida dell’islam. Tutto ciò cambio l’11 settembre del 2001, quando l’ignoranza e l’apatia occidentali crollarono insieme con le Torri Gemelli. Ancora oggi, molti cristiani preferiscono ritirarsi nella sicurezza dei loro quartieri residenziali, ignorando la realtà crescente di un mondo musulmano diventato parte del nostro mondo. Se vogliamo partecipare alla grande raccolta di musulmani, dobbiamo scuoterci di dosso l’ignoranza e l’apatia. 2. La paura e l’odio Quando i cristiani si sentono minacciati dai musulmani, spesso provano paura che può degenerare in rabbia e odio. Infatti, la minaccia dell’islam non è infondata. L’islam è un’ideologia totalitaria che schiaccia il dissenso ovunque sorga. I musulmani, però, non sono un’ideologia, ma esseri umani perduti, senza un Salvatore. Solo Cristo offre “l’amore perfetto che caccia via la 34 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 4. Ingiustizie ignorate Mentre le armate arabe avanzavano nel mondo bizantino, trovavano una civiltà che aveva abbracciato la religione cristiana ma ignorato molte ingiustizie come la schiavitù. I giuristi islamici colsero l’opportunità dichiarando che nessun padrone cristiano poteva avere uno schiavo musulmano. Di conseguenza migliaia di schiavi si COME POSSIAMO PREGARE? l Pregate affinché i cristiani sostituiscano la loro paura e il loro odio con l’amore e la testimonianza, per poter partecipare alla grande raccolta di musulmani nel Regno di Dio. # 29 I Nanumba del Ghana Giovedì 16 Luglio Afr ic a o cc id e ntale A bdallah è uno dei circa 100.000 Nanumba. Con la sua famiglia vive nella capitale tradizionale della d sua etnia: il paese Bimbilla, situato n nell’angolo sud-orientale della parte s settentrionale del Ghana. Come vero Nanumba, Abdallah è stato educato nell’islam, ma nella sua vita quotidiana l’animismo ha avuto un ruolo ugualmente importante. Quando gli chiediamo perché è diventato cristiano, ci racconta la sua storia con un sorriso. “Perché ho visto la luce!”, risponde. “L’ho vista ogni tanto per molti anni: una luce indescrivibilmente pura. Era diversa dalla luce che avevo visto nei miei contatti con la magia o gli spiriti maligni! Una notte ho visto in sogno sorgere questa luce su mia figlia. Poco tempo dopo, un pastore di una tribù apparentata è venuto a casa mia e ha invitato mia figlia a frequentare la scuola cristiana gestita da sua moglie. Pensando al sogno ho acconsentito. Le ho permesso persino di raccontarci cosa aveva imparato durante i culti a scuola. A quel tempo ero seriamente malato. Un giorno la preside si è sentita guidata a pregare per i parenti malati lati dei suoi allievi. Sdraiato sulla mia stuoia, quella mattina ho visto ad un tratto la luce e sono stato guarito to istantaneamente. Quando mia figlia ia mi raccontava delle preghiere, ho saputo da dove era venuta la mia guarigione. Ho iniziato a frequentare are la chiesa con mia figlia. Il pastore haa preso del tempo per spiegarmi il Vangelo e dopo poche settimane io o e mia figlia ci siamo affidate a Gesù, ù, il nostro Signore e Salvatore”. In questo angolo lontano di una regione remota dell’Africa occidentale, la luce di Gesù splende e come una candela nelle tenebre. COME POSSIAMO PREGARE?? l Pregate affinché Dio prepari moltii Nanumba a un incontro con i cristiani. l Pregate affinché i pochi cristiani a Bimbilla (prevalentemente operai di altre tribù) siano zelanti nell’evangelizzazione dei Nanumba. l Pregate per i neoconvertiti come Abdallah, affinché crescano nella fede e diventino testimoni audaci. In questo angolo lontano di una regione remota dell’Africa occidentale, la luce di Gesù splende come una candela nelle tenebre. 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 35 # 30 Passi pratici Venerdì 17 Luglio D io è all’opera nel mondo musulmano. Il Suo Spirito attira migliaia di musulmani alla nuova vita in Gesù Cristo. Ma come possiamo partecipare in ciò che Dio sta facendo? Ecco cinque passi che possiamo fare da subito: 1. Pregare per i musulmani A un ex musulmano convertito a Cristo in Nordafrica fu chiesto: “Perché, secondo te, tanti tuoi connazionali hanno sogni e visioni di Gesù?”. Egli rispose: “Credo che le preghiere di tante persone nel mondo siano salite al cielo, dove si sono unite in grandi nuvole monsoniche. Oggi stanno piovendo dall’alto miracoli di grazia e di salvezza sul mio popolo”. 2. Sostenere l’evangelizzazione e i ministeri tra i musulmani I musulmani non credono in Gesù Cristo solo a motivo di un sogno o una visione. “Come crederanno in Colui del quale non hanno sentito parlare?” (Romani 10:14). Sta a noi comunicare il Vangelo ai musulmani. Oggi ci sono molti ministeri efficaci per raggiungere i musulmani, 36 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 ma hanno bisogno del nostro sostegno in preghiera. Dobbiamo contribuire all’evangelizzazione efficace dei musulmani. 3. Andare dai musulmani “E come potranno sentirne parlare, se non c’è chi Lo annunzi?” (Romani 10:14). Alcuni che stanno pregando con questo libretto di “30 Giorni” saranno chiamati a portare il Vangelo ai musulmani. A meno che non superiamo le barriere di paura e odio, di ignoranza e apatia, saremo solo spettatori della grande storia di redenzione fra i musulmani. 4. Considerare i musulmani nel proprio Paese Molti musulmani sono emigrati, spesso per scampare ai terrori nei loro Paesi, o semplicemente per trovare una speranza migliore per i loro figli. Come considerate i musulmani immigrati nella vostra nazione? Con pregiudizi ed evitandoli, o come un’opportunità senza pari di convidere loro l’amore e la grazia di Gesù Cristo? 5. Condividere il Vangelo Ci sono molti metodi per comunicare l’amore e il Vangelo di Gesù Cristo agli islamici. Facendolo faremo parte della grande storia di redenzione fra i musulmani. COME POSSIAMO PREGARE? l Pregate per i musulmani nel vostro Paese e nel mondo, ogni volta che leggete di loro o sentite le loro notizie al telegiornale. l Pregate per i missionari e per gli ex musulmani convertiti a Cristo, che portano il Vangelo negli angoli più remoti. l Pregate affinché Dio susciti più testimoni tra i musulmani, e chiedete a Dio cosa vuole che voi facciate per condividere la vostra fede con loro, sia nel vostro Paese sia nel mondo. Il Suo Spirito attira migliaia di musulmani alla nuova vita in Gesù Cristo. Pubblicazione italiana a cura di: META Onlus C.P. 11210 20110 Milano www.metaitalia.org SOLI DEO GLORIA C.P. 113 29100 Piacenza Si ringrazia SOLI DEO GLORIA per l’appoggio concreto nella distribuzione del libretto per il quale è stato possibile ancora una volta pubblicarlo. Per mancanza di ordini e di interesse ci vediamo, purtroppo, costretti a sospendere questa iniziativa annuale in corso da molti anni. © Copyright 2015 30 Days International Si ringrazia PORTE APERTE O.N.L.U.S. per la traduzione e la revisione dei testi. Designed by Jonathan Edwards ISBN: 978-1-902144-45-0 www.jonathanedwardsdesign.com [email protected]