30 GIORNI
DI INTERCESSIONE PER
IL MONDO MUSULMANO
Chiamata alla preghiera
con fede, speranza e amore
dal 1993
1 8 G I U G N O – 17 L U G L I O 2 0 1 5
Benvenuti
Cari amici intercessori
L
’anno scorso, proprio dopo aver inviato al
tipografo la guida alla preghiera per il 2014, il
coordinatore internazionale del libretto “30 Giorni
di intercessione per il mondo musulmano” è andato
con il Signore. La morte di Ron è stata improvvisa
e inaspettata, una grande perdita per il movimento
di preghiera. Abbiamo voluto onorarlo in questa
edizione per il suo impegno di amare i musulmani
attraverso la preghiera e l’istruzione del Corpo di
Cristo al coinvolgimento nel mondo musulmano e
all’intercessione per i musulmani.
Prima di morire, Ron aveva preparato qualcosa per
l’edizione 2015. Voleva che fosse improntata su una serie
di articoli di David Garrison. Generosamente David ha
condiviso il contenuto dei suoi articoli con i nostri lettori,
per un’edizione che siamo certi vi incoraggerà molto
quando leggerete l’impatto globale di oltre vent’anni di
preghiera assidua per il mondo musulmano, suscitata
anche da questi libretti.
Ringraziamo anche gli altri volontari della squadra di
“30 Days International” per la loro pazienza e il loro
sostegno nel produrre questa guida per il 2015.
Vogliamo chiedere ai nostri lettori di ricordare la
squadra in preghiera. Continuiamo a pregare!
In questa edizione
Ciò in cui credono i musulmani 2
Il nostro obiettivo
4
Lu
Luoghi
5
9 sstanze nella “Casa dell’islam” 6
Ini
Iniziamo!
7
La Notte della Potenza
32
Pa
Passi pratici
36
Gli editori, 30 Days International
30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 1
Ciò in cui
97% 93%
credono oggi
77%
i musulmani
63% 9%
La maggior parte dei musulmani
I 5 Pilastri:
Le percentuali praticate
La
dichiarazione di
fede in Allah e
nel suo profeta
Maometto
Il digiuno
durante il mese
del Ramadan
La donazione
di elemosine
caritatevoli
(Zakat)
crede nei “5 Pilastri”.
La percentuale che crede nelle 5
credenze principali è ripartita come
segue:
L’osservazione
delle cinque
preghiere
quotidiane
(Salat)
Il
pellegrinaggio
a La Mecca
(Hajj)
La fede nel destino (fatalismo)
espressa nelle parole ”Inscia Allah” (se
Dio vuole):
Un solo Dio (Allah)
97%
Medio Oriente e Nord Africa
Giorno del giudizio e cielo
94%
Asia meridionale
91%
Giorno del giudizio e inferno
87%
Asia sudorientale
89%
Angeli
88%
Asia centrale
88%
Europa sudorientale
57%
Il Corano è letteralmente la parola di Dio 80%
negli Stati Uniti solo
Maometto e altri profeti
2 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015
50%
97%
93%
È possibile avere più di una
interpretazione corretta degli
insegnamenti di fede islamica?
Altri dati importanti:
Molti musulmani hanno oggetti nella
loro casa per scongiurare il malocchio.
Ecco alcune percentuali:
Ecco le percentuali dei musulmani
provenienti da diverse nazioni che
credono sia possibile:
Tunisia
58%
Stati Uniti
57%
Libano
45%
Turchia
37%
Afghanistan
36%
Russia
35%
Egitto
29%
Indonesia
4%
Giordania
23%
La questione dei sunniti e degli sciiti:
Egitto
21%
Kyrghizistan e Malesia
17%
Oltre il 50% dei musulmani in Europa
e in Asia centrale si autodefi nisce
“musulmano” anziché sunnita o sciita.
L’importanza della religione per i
musulmani
In Nordamerica, meno del 25% dei
musulmani, aff erma che la religione è
molto importante nella loro vita.
Nell’Africa subsahariana, in Afghanistan e
in Indonesia, almeno il 50% frequenta la
moschea varie volte la settimana.
In molti Paesi si possono recitare poesie
per lodare Allah, ma non in Pakistan o in
Indonesia.
Almeno il 50% è “preoccupato a causa
dei gruppi religiosi estremisti nel proprio
Paese”.
La stragrande maggioranza considera
la prostituzione, l’omosessualità, il
suicidio, l’aborto, l’eutanasia e l’uso di
alcolici, immoralità.
Almeno il 50% considera il divorzio una
pratica moralmente accettabile.
Almeno il 50% crede che una moglie
debba sempre ubbidire al marito.
Almeno il 50% crede che sia un dovere
religioso cercare di convertire altri alla
fede islamica.
Percentuale campione di sunniti che
ritiene che gli sciiti NON siano veri
musulmani:
Da notare:
Iraq
14%
Libano
21%
Tunisia
41%
Marocco
50%
Egitto
53%
Quasi la metà dei musulmani negli USA
dice che tutti (7%) o la maggioranza (41%)
dei loro amici intimi sono musulmani;
l’altra metà dice che alcuni (36%) o quasi
nessuno(14%) dei loro amici intimi sono
musulmani.
Che opportunità per diventare amici
intimi con i colleghi e amici musulmani!
FONTE: pewforum.org/2013 “The World’s Muslims: Religion, Politics and Society”, un’indagine fatta in 39 Paesi, con
una popolazione musulmana rilevante, 38,000 interviste in oltre 80 lingue.
30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 3
30 Giorni di intercessione
Incoraggiare, istruire ed equpaggiare sin dal 1993
In
B
enché i problemi
affrontati
dal mondo
musulmano cambino
mu
ogni anno, l’obiettivo
og
dei libretti “30 Giorni
de
di intercessione per il
mondo musulmano”
m
rimane uguale:
rim
incoraggiare,
istruire
in
e equipaggiare.
Pregando
ci
P
impegnamo
in un
im
atto
a d’amore per i
popoli
musulmani
p
in
i tutto il mondo e
compiamo
una parte
c
del comandamento di Gesù di amare il
nostro prossimo.
Incoraggiare
“30 Days International” iniziò con un
gruppo di persone che sentirono il
desiderio di cambiare il loro modo di
vedere i musulmani nel modo in cui Dio
stesso li vede: come individui, famiglie
e tribù. Incoraggiamo i nostri lettori a
4 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015
pregare per questo stesso desiderio e a
lasciarsi guidare nella preghiera da Dio,
con la conoscenza amorevole che Egli
ha del mondo musulmano.
Istruire
Con più informazioni che mai a
disposizione, è necessario usare
discernimento riguardo alla nostra
comprensione del mondo intorno a noi.
Questo libretto attinge le informazioni
sul mondo musulmano da persone
che vivono fra i musulmani e cercano
di dare eco alle loro voci. “30 Days
International” ritiene che possiamo
capire meglio ciò che i musulmani
credono ascoltando loro stessi.
Speriamo di aiutare i nostri lettori a
riconoscere la diversità che esiste nella
cultura e nella teologia all’interno del
mondo musulmano.
Equipaggiare
Durante il mese del Ramadan molti
musulmani cercano un incontro con
Dio e una comprensione migliore
delle sue vie. Questo ci permette di
pregare specificatamente affinché Dio
parli e agisca nella loro vita. Ogni anno
riceviamo testimonianze che è proprio
ciò che Egli sta facendo. Il Ramadan è
il periodo perfetto per parlare con gli
amici musulmani di come viviamo la
nostra quotidianità e il nostro rapporto
con Lui.
Per avere informazioni ulteriori sul
movimento dei “30 Days” e per avere idee
sul modo di pregare efficacemente, visita
il nostro sito web: www.30-days.net (in
inglese)
Pregando, ci impegnamo
in un atto d’amore per
i popoli musulmani in
tutto il mondo.
Dove ci porteranno le nostre preghiere?
I numeri sulla cartina indicano la pagina nella quale troverete l’articolo che parla di quella zona
21
22
20
30 33
13
23.2%
8
23 26
10
24
25
12
della popolazione mondiale si
miliardi di
considera musulmano, cioè 1,6
il:
sti
que
Di
.
persone
62% vive nel Sud Est Asiatico;
ica;
vive in Medio Oriente e nel Nordafr
28
11 35
16
27
15
20%
16% vive nell’Africa subsahariana;
3% in Europa.
Meno dell’ 1% vive nel nel continente
(Pew Research Centre, dicembre
17
14
LO SAPEVI CHE IL...
americano (nord, sud e caraibi).
18
19
2012)
30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 5
Nove stanze nella “Casa dell’islam”
Q
uest’anno, il libretto è stato
strutturato intorno al libro
recentemente pubblicato da
David Garrison, intitolato “A Wind in
the House of Islam” (Un vento nella casa
dell’islam). Il libro esplora nove zone
geoculturali di identità musulmana,
descritte come “stanze nella casa
dell’islam” dove gruppi di persone si
stanno muovendo verso Gesù. Queste
“nove stanze” vengono identificate
nelle pagine di questo libretto, per darci
ulteriori spunti per le nostre preghiere.
Tu rke sta n
No rd Afr ica
Mondo
Persiano Asia
sudMondo Arabo
occidentale
Afr ica
occ ide nta le
Afr ica
ori en tal e
Asia
sudorientale
Ind on esi a-M ale sia
6 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015
# 1 Conversioni senza precedenti
Giovedì
18 Giugno
P
er quasi quattordici secoli, l’islam e
il cristianesimo sono stati coinvolti
in una lotta spirituale per milioni di
anime. Per più di dodici di questi secoli,
l’islam è stato chiaramente il vincitore.
Da quando il profeta arabo Maometto
fondò la sua religione nel 622, milioni di
cristiani sono stati spazzati nella “Casa
dell’islam”, il nome dato dai musulmani
al loro impero religioso mondiale.
Si è mai verificato l’opposto? Ci sono
mai stati gruppi musulmani, movimenti
di almeno mille credenti battezzati,
che si sono convertiti dall’islam al
cristianesimo?
Durante i primi 350 anni della storia
islamica, mentre le popolazioni
cristiane dal Medio Oriente fino alla
Spagna venivano sconfitte dagli eserciti
musulmani, e in seguito convertite alla
fede islamica, ci fu solo un movimento
nella direzione opposta. Secondo la
storia, nel 982 d.C., dodicimila uomini
arabi musulmani, probabilmente con le
loro famiglie, vollero essere battezzati.
Altre due conversioni di massa si
verificarono nel XII e nel XIII secolo nei
Paesi ora conosciuti come il Libano e
la Libia. Nei sei secoli a seguire non ci è
riportato una sola conversione storica
di massa di musulmani a Cristo. Poi, nel
1870, sull’isola remota di Giava, accadde
il primo movimento
moderno di conversioni
di massa, seguito da un
secondo movimento
in Etiopia (dal 1890
al 1920). Nel 1967
cominciammo a
vedere un altro
movimento,
di nuovo in
Indonesia,
dove
oltre due
milioni di musulmani furono battezzati
in centinaia di chiese cristiane. Negli
ultimi due decenni del XX secolo,
avvennero risvegli in Algeria, nell’Asia
centrale, in Bangladesh e in Iran. Nei
primi quattordici anni del XXI secolo
sono sorti nuovi movimenti dall’islam
a Cristo in tutto il mondo musulmano,
dall’Africa occidentale fino all’Indonesia
e in tutto il territorio fra loro. Nei nostri
giorni siamo testimoni dell’ondata
maggiore e più diffusa di tutta la storia
di musulmani che si rivolgono a Cristo.
COME POSSIAMO PREGARE?
l Non è per caso che l’ondata attuale
di conversioni dall’islam a Cristo sia
accompagnata da un aumento di
preghiera per il mondo musulmano.
Pregate affinché lo Spirito di Dio
continui a soffiare attraverso il mondo
musulmano, portando milioni di loro a
capire di avere bisogno di essere salvati
solo attraverso Cristo!
30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 7
# 2 Afghanistan - chi cerca, trova!
Venerdì
19 Giugno
A sia
su d -o cc id en ta le
E
ssere discepoli è una sfida difficile
e pericolosa in una nazione dove
chi si profila come un seguace
d
di Gesù si espone alle violenze degli
e
estremisti. Tuttavia, un credente afgano
ccondivide la sua storia che dimostra
come ricercatori seri stanno trovando
ciò che cercano...
“Attraverso i social media trovai uno
dei nostri giovani credenti. Ero molto
cauto e restio a incontrarlo faccia
a faccia, ma per sbaglio gli mandai
il numero del mio cellulare. Lui mi
chiamò giorno e notte, chiedendomi
di incontrarlo con un po’ di Nuovi
Testamenti. Pregai sulla questione e
poi acconsentii di incontrarlo. Diedi
l’addio ai miei familiari e baciai i miei
figli. Con un altro credente giovane
guidai la macchina verso il suo quartiere
e parcheggiai la macchina lontano dal
posto dove mi stava aspettando. Dissi
al mio amico: ‘Se non senti niente da
me fra 10 minuti, avvia la macchina e
lasciate tutti quanti immediatamente
la città’.
Quando incontrai questo fratello, mi
abbracciò calorosamente. Era molto
felice di vedermi... ma a dire la verità,
8 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015
mentre lui stava cercando di avvicinarsi,
io stavo ancora pensando come avrei
potuto scappare! Mi rassicurò però,
perciò gli diedi i due Nuovi Testamenti
e lui fu commosso. Aveva trovato ciò
che desiderava da molto tempo. Il
giorno seguente ci rincontrammo e lui
mi raccontò la sua storia.
Aveva cercato di sentire parlare
di Gesù, ma non trovava nessuno
nella città dove abita. Perciò decise
di mettere da parte un po’ di soldi e
di comprare un computer di seconda
mano. Si allacciò a internet e imparò
p
da sé a usare la posta elettronica e i
social media. Così
cominciò a cercare
altri credenti nella
nostra nazione.
Malgrado tutti
questi ostacoli
infine mi ha trovato!
È molto entusiasta
di conoscere di
più Gesù, e non
solo lui, ma anche
i suoi familiari.
Condivide ciò che sta
comprendendo anche
e
con gli altri. Dio opera in modi che a
volte non comprendiamo, ma diamo a
Lui la gloria!”.
COME POSSIAMO PREGARE?
l Pregate per gli afgani che vogliono
conoscere di più Gesù Cristo, affinché
riescano a ricevere gli insegnamenti che
cercano.
l Pregate affinché ci sia pace nel Paese e
libertà di adorare e di ubbidire a Dio.
l Pregate affinché i credenti nascosti
siano protetti
incoraggiati.
p
gg
# 3 Nove stanze nella “Casa dell’islam”
Sabato
20 Giugno
N ove Stan ze
S
e vogliamo pregare efficacemente
per il mondo musulmano,
dobbiamo vederlo come esso
cconsidera sé stesso e com’è in realtà. Il
giurista musulmano Abu Hanifa (699g
767 d.C.) divise il mondo in due “case”:
la casa dell’islam (Dar al-Islam in arabo)
e la casa della guerra (Dar al-Harb).
La casa dell’islam comprende tutte le
nazioni dove i musulmani costituiscono
la maggioranza e dove la legge
islamica ha portato la popolazione alla
sottomissione all’islam. La casa della
guerra invece è costituita dai Paesi in cui
i musulmani costituiscono la minoranza
e dove l’islam non domina ancora.
La “Casa dell’islam” con i suoi 1,6
miliardi di aderenti è tutt’altro che
un insieme uniforme. Estendendosi
per migliaia di chilometri dall’Africa
occidentale fino all’Indonesia, la “Casa
dell’islam” è eterogenea tanto quanto lo
è la religione cristiana.
I musulmani dell’Africa occidentale
sono di cultura, lingua e concezione del
mondo molto differenti dai musulmani
in Iran, Bangladesh o Indonesia. Per
pregare intelligentemente per il mondo
musulmano dobbiamo vederlo in tutta
la sua diversità culturale.
Geoculturalmente la “Casa dell’islam”
può essere divisa in nove regioni o
“stanze” distinte. Queste nove stanze
sono: 1. Africa occidentale; 2. Nord
Africa; 3. Africa orientale; 4. Mondo
Arabo; 5. Mondo Persiano; 6. Turkestan;
7. Asia sud-occidentale; 8. Asia sudorientale; 9. Indonesia e Malesia.
L’Africa occidentale e orientale
è piena di musulmani, che in gran
parte sono di provenienza tribale e
animistico.
Il Nord Africa era in precedenza una
zona cristiana che produsse parecchi
dei primi padri della Chiesa più celebri.
l mondo persiano seguiva soprattutto
lo zoroastrismo, prima che fosse
conquistato dagli eserciti islamici nel VII
secolo.
Il Turkestan nell’Asia centrale era
il domicilio di tribù turco-mongole
shamaniste, con comunità sparse di
cristiani nestoriani, prima che queste
furono sradicate nei secoli XIV-XVI da
Tamerlano e le orde d’oro.
Gli stessi conquistatori turchi
soggiogarono i popoli dell’Asia
occidentale dell’odierno Afghanistan,
Pakistan e l’India occidentale nei secoli
successivi.
L’avanzata verso est dell’islam
sovvertì i regni indù e buddisti
nell’odierna India orientale, in
Bangladesh e nel Myanmar occidentale.
Nel XIII secolo l’islam aveva già messo
piede nell’arcipelago indonesiano,
gradualmente convertendo la
spiritualità indù nell’attuale Malaysia e
in Indonesia.
COME POSSIAMO PREGARE?
l Pregate per tutte le nove stanze della
“Casa dell’islam”, menzionandole per
nome. Chiedete a Dio di spandere il Suo
Spirito sui musulmani in questi luoghi,
affinché si accorgano di avere bisogno
della salvezza nella persona di
Gesù Cristo.
30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 9
# 4 L’università di Dhaka in Bangladesh
Domenica
21 Giugno
A sia
su d -o ri e n ta le
L
’università di Dhaka è l’università
maggiore e più antica del
Bangladesh. Fu istituita nel
1921
1
e nei suoi primi anni godeva
la reputazione di essere “la Oxford
d
dell’Oriente”.
Ospita una grande
varietà di istituti e dipartimenti di varie
discipline con più di 38.000 studenti e
oltre 3.000 membri dello staff. Il motto
dell’università è: “La verità vincerà!”.
Uno dei professori più anziani
ama guidare i visitatori alla scalinata
d’ingresso dell’edificio dove c’è un
grande monumento che raffigura due
uomini e una donna che avanzano
eroicamente. Esso ricorda al visitatore
che l’università di Dhaka ha contribuito
significativamente alla storia moderna
del Bangladesh. Dopo la secessione
dall’India, l’università è diventata il
centro di movimenti progressisti e
democratici. “Continueremo questa
tradizione”, ci assicura il professore.
Negli anni recenti si è istituito
un piccolo dipartimento chiamato:
“Dipartimento per Religioni mondiali
e Cultura”. Nelle classi non insegnano
solo i professori universitari; anche
gli esponenti di queste religioni sono
Hanno l’opportunità di
insegnare tutto il Vangelo e di
raccontare delle storie su
Gesù Cristo.
10 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015
invitati a insegnare. Questo dà ai
cristiani, che costuiscono in Bangladesh
una piccola minoranza dello 0,5%,
l’opportunità di farsi sentire nella
società del Paese. Hanno l’opportunità
di insegnare tutto il Vangelo e di
raccontare delle storie su Gesù Cristo.
Circa 300 studenti hanno l’opportunità
di leggere parti della Bibbia e di
conoscere ogni anno la Buona Novella.
Il dipartimento favorisce il dialogo,
ma non il sincretismo. Essi dicono:
“Dobbiamo conoscere bene la fede
l’uno dell’altro per poter rispettare le
convinzioni del prossimo!”.
COME POSSIAMO PREGARE?
l Pregate affinché il Dipartimento per
Religioni mondiali e Cultura continui la
sua politica di apertura.
l Pregate affinché il cuore e la mente
degli studenti siano aperti e che il
motto dell’università diventi realtà: “La
verità vincerà!”.
l Pregate affinché Dio guidi gli
insegnanti e i professori cristiani nel
loro insegnamento.
# 5 L’Africa occidentale: una storia di due oceani
Lunedì
22 Giugno
A fr ic a occi de nt al
e
L
’Africa occidentale è la storia di
due oceani: ad ovest c’è l’Oceano
Atlantico, al nord il grande deserto
del
d Sahara. Questi oceani hanno
p
permesso
l’accesso agli oltre 300 milioni
di abitanti della regione. Dall’Oceano
Atlantico gli europei iniziarono ad
arrivare nel XV secolo per fondare
centri commerciali da dove prendevano
schiavi e oro, e avanzavano per formare
colonie nel territorio fra la Mauritania
nel nord fino alla Nigeria nel sud. L’altro
oceano, quello del Sahara che spesso
manchiamo di vedere, aveva già fornito
l’accesso ai conquistatori del nord che
arrivarono secoli prima.
Il Sahara, per molto tempo una
barriera impenetrabile, diede accesso
agli invasori arabi e berberi dell’Africa
settentrionale. Entrarono con
e
carovane di cammelli, giustamente
g
chiamati “le navi del deserto”, già
AFRICA OCCIDENTALE
Nazioni
Etnie musulmane
Popolazione totale
Popolazione musulmana
dall’VIII secolo in cerca delle stesse
cose preziose: schiavi, avorio e oro.
Lasciandosi dietro la loro fede islamica.
Negli anni ‘60, i movimenti
d’indipendenza liberarono l’Africa
occidentale, ma il conflitto più antico
fra cristiani e musulmani è aumentato.
Oggi l’Africa occidentale è divisa da
popoli musulmani nel nord e nell’est e
i popoli cristiani che si trovano lungo la
costa atlantica nell’ovest e nel sud.
I primi tesori di schiavi, avorio e oro
sono stati soppiantati da altre attrattive,
come i diamanti che hanno provocato
guerre e genocidi in Sierra Leone e in
Liberia (1980-2002) e da abbondanti
giacimenti di petrolio che hanno
causato sia ricchezze sia conflitti nella
g
Nigeria.
COME POSSIAMO PREGARE?
l Pregate per le decine di gruppi islamici
nascenti che si rivolgano a Cristo.
Sene gal
22
514
335.556.076
105.239.092
Nell’ultimo secolo il cristianesimo
è cresciuto velocemente in Africa
occidentale e molte delle ricchezze
della regione sono state sotto il
controllo delle società cristiane vicino
alla costa atlantica. I musulmani nelle
aride zone interne invece hanno visto
deteriorare la loro sorte a causa del
riscaldamento globale e dell’avanzata
del Sahara, che ha fagocitato le loro
terre agricole e i pascoli. Il risultato è
una popolazione islamica sempre più
impoverita e disperata, che favorisce
le azioni militari di gruppi come
Boko Haram in Nigeria, Ansaru e il
Movimento per Unità e Jihad nell’Africa
occidentale.
Gam bia
Guin ea-B issau
Mau ritan ia
Guin ea
Sierr a Leon e
Libe ria
l Pregate per i bisogni fisici e spirituali dei
Mali
Burk ina
Faso
Cost a
D’Av orio
Ghan a
Togo
Nige r
Ciad
musulmani in Africa occidentale.
l Pregate affinché Dio protegga l’Africa
Nige ria
Repu bbli ca
Cent rafri cana
Cam erun
occidentale dai gruppi islamici
militanti come Boko Haram, Ansaru e il
Movimento per Unità e Jihad.
Beni n
30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 11
# 6 I popoli del Mali settentrionale
Martedì
23 Giugno
A fr ic a occi de nt al
e
I
l nord del Mali è coperto
dall’enorme mare di sabbia del
Sahara meridionale. Il territorio è
cconosciuto per i Tuareg che cavalcano i
ccammelli nelle loro vesti azzurre. Meno
conosciuti sono i Songhai che vivono
lungo il fiume Niger nel nordest del
Mali, soprattutto nelle città di Gao e
Timbuctu. Dalla metà del XV secolo
fino alla fine del XVI secolo, i Songhai
formavano uno degli imperi islamici
più vasti della storia. Tuttora questa
zona è in gran parte non raggiunta
dal Vangelo: il 99% della popolazione
è musulmana e ci sono pochissimi
cristiani.
Le due lingue più parlate nel Mali
settentrionale sono il tamasheq e il
songhai. Da alcuni anni esiste il Nuovo
12 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015
Testamento in tamasheq. Il Nuovo
Testamento in songhai è appena
stato pubblicato e distribuito fra la
popolazione a gennaio del 2015. La
Parola di Dio in queste lingue è la chiave
per i cuori di questi popoli.
I conflitti continui e la crescita
dell’estremismo dalle insorgenze ribelli
nel 2012 e 2013, hanno causato la
delusione di molti abitanti dall’islam.
Questo fatto ha creato una grande
apertura alla fede in Gesù, ma gli operai
sono troppo pochi per affrontare gli
enormi bisogni fisici e spirituali di
questa regione.
Fatima è storpia a un piede a causa
della poliomielite. Durante gli anni
si è aperta di più a Gesù e ha persino
aiutato a tradurre la Bibbia. Tuttavia
non ha il coraggio di confessare
apertamente la sua fede in Gesù per
paura di essere espulsa dalla sua
famiglia. Ciò vale per molti altri nel nord
del Mali.
COME POSSIAMO PREGARE?
l Pregate affinché ci sia pace invece dei
continui conflitti in questa regione.
l Pregate affinché sempre più persone
nel Mali settentrionale abbiano
l’opportunità di comprendere il
messaggio di Cristo e la Sua potenza di
trasformare e di portare la pace.
l Pregate per un numero più grande di
cristiani che possano dimostrare
l’amore di Gesù in questo territorio.
# 7 Nord Africa, la fede dei nostri padri
Mercoledì
24 Giugno
N o rd Afr ic a
P
er secoli, l’Africa settentrionale è
stata una zona profondamente
cristiana che ha fornito alcuni dei
leader
le
della Chiesa più sublimi della
f
fede.
Agostino, Tertulliano, Ciprio,
Perpetua e Felicia hanno ispirato e
insegnato generazioni di cristiani fino
al giorno d’oggi. Nonostante questa
grande eredità, l’arrivo dell’islam nel VII
secolo segnò l’inizio della fine di uno
dei baluardi più forti del cristianesimo.
Verso il XII secolo, con l’invasione di
tribù beduine arabe il cristianesimo
indigeno fu quasi sradicato. Oggi, le
nazioni nordafricane dalla Mauritania
fino alla Libia rivendicano di essere
islamiche al 99%, ma qualcosa sta
cambiando.
Tuni sia
Maro cco
Alge ria
Libia
Mau ritan ia
NORD AFRICA
6
Nazioni
82
Etnie musulmane
100.631.350
Popolazione totale
99.029.643
a
lman
Popolazione musu
Storicamente il Nord Africa è la terra
dei popoli berberi, popoli indigeni e
montanari che hanno subito secoli di
invasioni. Gran parte della popolazione
è un miscuglio di cultura berbera e
araba, ed è stata al centro del conflitto
secolare tra l’islam e l’Occidente.
Rafiq è uno dei milioni di berberi che
hanno lasciato la loro patria in Nord
Africa per cercare una vita migliore in
Europa. Si considerava più europeo
che musulmano. Come musicista e
compositore dotato, fu incoraggiato a
scrivere un musical. Per qualche ragione
a lui sconosciuta, Rafiq scelse la vita di
Gesù come soggetto del suo musical,
si immerse nella lettura dei Vangeli e
divenne un seguace di Cristo.
Rafiq riportò con sé in Nord Africa la
sua fede appena trovata, dove si ritrovò
in mezzo a un risveglio di migliaia
di berberi che, come lui, avevano
scoperto ciò che il loro antenato
Agostino aveva descritto quindici secoli
prima scrivendo: “L’anima non trova
riposo, finché non lo trova in Te”. Un
ex musulmano convertito a Cristo ha
detto: “I nostri antenati erano seguaci
di Gesù. Agostino era un berbero come
noi. Stiamo solo ritornando alla fede dei
nostri padri”.
COME POSSIAMO PREGARE?
l Pregate per altre conversioni in
Nordafrica.
l Pregate per il ministero radiofonico e
televisivo satellitare che ha contribuito
a questi risvegli.
l Pregate per le famiglie cristiane in
Nord Africa che cercano di educare i
loro figli come credenti in mezzo a forti
opposizioni.
Le nazioni nordafricane
dalla Mauritania fino alla
Libia rivendicano di essere
islamiche al 99%, ma
qualcosa sta cambiando.
30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 13
# 8 Ciad, un’opportunità nel cuore dell’Africa
Giovedì
25 Giugno
A fr ic a occi de nt al
e
M
usa vive con la sua famiglia
estesa in un piccolo villaggio
del Ciad. Fa la prima elementare
e condivide il suo insegnante e l’aula
ccon altri 210 scolari. Il più delle volte
deve sedersi per terra perché non ci
sono panche sufficienti. Purtroppo,
l’insegnante di Musa parla francese, una
lingua che Musa non comprende bene,
perché egli parla l’arabo del Ciad.
Molte volte Musa e i suoi compagni
vanno a scuola inutilmente, perché
l’insegnante non si fa vedere.
Quando c’è, spendono la maggior
parte del tempo ripetendo ciò che
dice l’insegnante. Musa è bravo
a memorizzare le lezioni, ma non
comprende sempre ciò che sta
ripetendo. Lascerà le scuole elementari
anche lui, come la maggioranza dei
bambini del Ciad, senza aver imparato a
leggere e a scrivere?
Abdallah, il cugino di Musa, vive in
un altro villaggio. Il padre di Abdallah
è l’imam del paese. Per lui, i suoi
numerosi figli e la loro istruzione sono
importanti, ma le scuole pubbliche
della zona non riuscivano a soddisfare
le sue esigenze. Perciò chiese a un
14 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015
operaio cristiano di venire e iniziare
una scuola per i suoi figli. Abdallah ama
la sua scuola. È uno dei venti scolari,
fra cui i suoi fratellini, le sue sorelline
e alcuni ragazzi dei vicini che possono
permettersi di pagare l’insegnamento
privato. Il suo maestro è capace di
insegnare sia in francese sia in arabo. Il
ragazzo ama anche ascoltare le storie
bibliche che il maestro racconta ogni
mattina. È molto diverso dal ripetere
senza capire!
La situazione catastrofica
dell’istruzione pubblica in Ciad ha
spinto i musulmani di tutto il Paese
a chiedere scuole cristiane per i loro
figli. Accolgono una buona istruzione
per i loro figli come una parte delle
benedizioni del Regno di Dio.
COME POSSIAMO PREGARE?
l Pregate affinché i bambini del Ciad
abbiano l’opportunità di ricevere una
buona istruzione.
l Pregate affinché gli insegnanti
abbiano saggezza e coraggio
nell’insegnamento e nell’esposizione
del messaggio di Cristo.
l Pregate affinché il seme della Parola di
Dio cresca e porti frutto, e che molte
famiglie comincino a seguire Gesù.
# 9 L’Africa orientale, una chiamata per la Macedonia
Venerdì
26 Giugno
Afr ic a or ie n tale
Le etnie
cristiane
sono state
coinvolte per
generazioni in
conflitti con i
musulmani.
AFRICA ORIENTALE
Nazioni
Etnie musulmane
Popolazione
Popolazione musulmana
C
ome in Africa occidentale, anche
i 357 milioni di abitanti dell’Africa
orientale sono stati sfruttati per
m
molto tempo dagli invasori musulmani
e cristiani. Le etnie cristiane sono state
coinvolte per generazioni in conflitti
con i musulmani.
L’islam arrivò per la prima volta in
Africa orientale quando Maometto
mandò nel 614 d.C. un gruppo dei
suoi seguaci nel regno cristiano degli
Aksumiti in cerca di protezione, perché
erano perseguitati dalla loro tribù dei
Quraysh. Nei secoli seguenti questo
o
punto di appoggio islamico si espanse
nse
nel Corno dell’Africa, fino a diventarci
rci
nei successivi mille anni la religione
dominante. Ma le cose stanno
cambiando.
Elias era un missionario dell’Africaa
orientale che viveva nei campi
profughi somali sovrappopolati
di una grande città nel Corno
dell’Africa. Una sera si spaventò
perché qualcuno bussava
pe
alla porta. Fuori c’era
al
19
uno sceicco somalo di
u
298
nome Abdul-Ahad. Elias
n
357.412.280 si chiese se quella sera il
78.359.098
gruppo militante somalo Al-Shabab si
sarebbe vendicato su un altro cristiano.
Elias aprì la porta e lo sceicco gli chiese
senza preamboli: “Il sangue di Gesù è il
riscatto per i peccati di tutti gli abitanti
del mondo? Sì o no?”.
“Sì”, rispose Elias nervosamente.
Lo sceicco rispose duramente: “Sei
un bugiardo!”. Dopo un momento di
esitazione aggiunse: “Il sangue di Gesù
non può perdonare i miei peccati”.
Abdul-Ahad raccontò a Elias le
crudeltà che aveva commesso nel
Mogadiscio devastato dalla guerra. Poi
Sudan
Eritrea
Gibuti
Sudan Etiopi Somal ia
a
merid ionale
Ruand a Ugand a
Kenya
Burun di
Tanza nia
Malaw i
Mozam bico
Zimbabwe
Madag ascar
l’anziano sceicco cominciò a tremare
e piangere. “Ho bisogno di essere
liberato”, disse. Elias gli rispose: “Se
stasera tu ed io ci accordiamo in
preghiera, Dio ti perdonerà”.
Lo sceicco pregò con Elias e quella
sera fu salvato. Prima di andarsene,
Abdul-Ahad si volse a Elias, lo prese per
il braccio e gli disse: “Guardandomi per
strada, vedi il mio turbante musulmano
e la mia barba, e hai paura di me. E
per dirti la verità, ci vestiamo così per
impaurirvi. Ma tu devi sapere... devi
sapere che interiormente siamo vuoti.
Non avere paura di noi. Abbiamo
bisogno del Vangelo”. “Questa fu la mia
chiamata per la Macedonia”, disse Elias.
“Non l’ho mai dimenticata”.
COME POSSIAMO PREGARE?
l Pregate affinché un numero maggiore
dei milioni di cristiani in Africa
orientale rispondano alla chiamata e
condividino con i loro vicini musulmani
il Vangelo di Cristo.
l Pregate affinché i musulmani in
Somalia, e nei Paesi vicini lacerati dalla
guerra, trovino la pace e la libertà nel
Vangelo di Gesù Cristo.
Swazil and
Sudafr ica
30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 15
# 10 Gli Orma e i Wardei dell’Africa orientale
Sabato
27 Giugno
Afr ic a or ie n tale
La vita degli
Orma e dei
Wardei ci
ricorda i
versetti di
Giovanni
10:14-16
dove Gesù si
definisce il
buon Pastore.
U
n cristiano locale scrive: “Al
tramonto mi piace sedermi
davanti alla porta e guardare
ccome gli Orma riportano il bestiame
n
nel loro villaggio. Prima passano i
ragazzi con le capre e le pecore, poi
gli uomini con le mucche. Mentre
raggiungono il villaggio, sentiamo i
rumori degli animali mischiati con le
voci dei bambini che cantano e il suono
di tamburi. Quando gli animali tornano
nel villaggio c’è gioia. Il pastore conosce
ogni animale, e gli animali conoscono
il pastore e anche la strada, ma a volte
ne manca uno. Allora il pastore torna
nei boschetti gridando ‘Oi! Oi! Oi’ finché
lo trova. Se non lo trova quella sera,
l’indomani tutta la famiglia lo cerca
finché lo trovano”.
I circa 53.000 Wardei hanno uno
stile di vita simile a quello degli Orma
e vivono nel delta del fiume Tana
in Kenya. Le informazioni su loro
sono poche, e ci sono pochissime
missioni che cercano di raggiungerli
specificatamente. Vivono isolati da altre
etnie, benché alcuni si siano sposati con
gli Orma. I membri di altre tribù in arrivo
ai loro villaggi di solito fanno qualche
16 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015
altro lavoro. Normalmente le donne
dei Wardei costruiscono le proprie
case. Raccolgono la legna, cucinano,
vendono il latte, attingono l’acqua
e curano i piccoli vitelli. Gli uomini
pasturano il bestiame girovagando in
cerca di pascoli. Seguono la religione
islamica e alcuni sposano più di una
moglie, soprattutto coloro che hanno
molto bestiame e una posizione di
rilievo nel villaggio.
È molto comune fra gli uomini Wardei
masticare “miraa” (o chat). È una pianta
locale che agisce come una droga. È un
grande affare e viene esportata anche
in Paesi europei.
Secondo la tradizione, i Wardei
discendono dagli Orma e furono
tenuti prigionieri dai Somali per
quattro generazioni. Quando il
Kenya divenne indipendente, essi
tornarono in Kenya. Ciò potrebbe
spiegare il fatto che parlano il
somalo e non più l’orma. Comunque,
le due etnie condividono la storia e il
loro stile di vita; preghiamo per loro
affinché trovino il vero Buon Pastore.
COME POSSIAMO PREGARE?
l Pregate affinché le due etnie trovino
l’unico e vero Buon Pastore.
l Pregate per gli uomini e le donne che
sono dipendenti dal chat, affinché
siano liberati dalla loro dipendenza e
dal narcotraffico.
l Pregate affinché i credenti di altre etnie
portino la Buona Notizia del Pastore
che diede la Sua vita per le pecore agli
Orma e i Wardei.
# 11 Il mondo arabo: io so dove sto andando
Domenica
28 Giugno
M o n d o A ra b o
LA STANZ A
CEN TRALE
DEL LA CASA
DEL L’IS L AM
I
l mondo arabo è la “stanza centrale”
della “Casa dell’islam”. È un insieme
di razze e di nazionalità che
ttestimoniano l’eredità dei conquistatori
aarabi musulmani del VII secolo. Oggi
la Lega Araba si estende su 22 nazioni,
e coloro che parlano l’arabo formano
numericamente il gruppo linguistico
al quarto o quinto posto del mondo.
La tivù satellitare, i programmi radio
e la testimonianza dei missionari e
dei cristiani antichi danno a molti
musulmani arabi l’opportunità di
ascoltare il messaggio del Vangelo, ma
solo lo Spirito Santo può convincerli
del loro bisogno di un Salvatore. Uno di
questi ex musulmani convertiti a Cristo
è il 58enne Mahad, un uomo d’affari in
pensione.
Tuni sia
Maro cco
Mau ritan ia
Alge ria
MONDO ARABO
21
Nazioni
240
Etnie musulmane
236,992,225
Popolazione totale
73,439
204,4
a
lman
musu
e
Popolazion
Libia
Siria
Liba no
Iraq
Gior dani a
Kuw ait
Egit to
Suda n
Saud i
Arab ia Qata r
Oma n
Yem en
Da quando ha creduto, Mahad ha
condotto 70 famiglie a Cristo. Mahad
guida una rete di credenti segreti nello
studio della Bibbia e nell’adorazione.
Per Mahad la svolta accadde quando
la sua amata moglie morì. Egli cadde in
una depressione che fece deteriorare
la sua salute e causò la necessità di un
intervento a cuore aperto.
Non dimenticherò mai quella
visione… e da quel giorno il
mio cuore è legato a Gesù.
“I dottori mi dissero che avevo il 5%
di possibilità di sopravvivere. Mentre
mi praticavano l’anestesia pregai, ma
m
non trovai la pace. Mentre perdevo
n
ccoscienza, gridai tre volte ‘Gesù!’.
Immediatamente provai pace. Mentre
ero sotto anestesia ebbi una visione.
e
Vidi un bellissimo prato verde e in
V
mezzo al prato vidi Gesù che teneva per
m
mano mia moglie. Erano molto felici!
m
SSapevo che nel mondo fisico dovevo
essere morto, ma per me andava bene,
e
perché stavo per essere con loro.
p
Quando ero a pochi metri, mi fermai;
cominciai a cadere, e loro si ritirarono
da me. Io invece non volevo tornare.
Non dimenticherò mai quella visione.
L’operazione riuscì, e da quel giorno
il mio cuore è legato a Gesù. Prima
dell’operazione avevo paura di morire,
ma ora so che morendo andrò a stare
insieme a mia moglie e a Gesù. Mia
moglie amava Gesù. Non me ne parlava
mai, ma Lo voleva sempre vicino”.
Mahad tiene in mano un ricordino
turistico di gesso che ritrae l’Ultima
Cena di Leonardo Da Vinci. “Lei l’ha
comprato molti anni fa”, dice con un
sorriso. “Quando andremo in cielo le
chiederò perché l’ha comprato”.
COME POSSIAMO PREGARE?
l Pregate affinché gli abitanti della zona
di origine della Bibbia si convertano
alla fede della Bibbia.
l Pregate affinché Dio protegga i
neoconvertiti ex musulmani dalla
persecuzione che affrontano perché
seguono Cristo.
l Pregate per i milioni di musulmani
arabi che devono ancora sentire la
Buona Novella di Gesù Cristo.
30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 17
# 12 Egitto: il leader di una chiesa clandestina racconta
Lunedì
29 Giugno
M o n d o A ra b o
A
gennaio del 2014, l’Egitto ha
assunto una nuova Costituzione.
L’articolo 1 dice che l’Egitto è
uno
u Stato islamico. Nell’articolo 2 è
d
dichiarato
che l’islam è la religione di
Stato e che la Sharia (la legge islamica) è
“la fonte della legislazione” del Paese.
Benché la Costituzione protegga
meglio di quelle precedenti i diritti delle
minoranze religiose (cristiani, ebrei)
in Egitto, non c’è completa libertà di
religione. È tuttora considerato illegale
convertirsi a una religione differente.
Bolos conduce un’organizzazione
cristiana clandestina nella sua patria,
l’Egitto. Ci racconta:
“Da un lato, i cristiani in Egitto sono
pieni di gioia e di un amore sentito per
i loro connazionali; dall’altro rischiano
la vita, perché hanno lasciato l’islam e
sono considerati apostati. Tuttavia sono
una testimonianza per Gesù attraverso
l’amore che dimostrano ai loro parenti e
conoscenti. Quest’amore ha già portato
famiglie intere alla fede nel Dio vivente.
Il nostro ministero è rischioso perché
non abbiamo la libertà di fede goduta
da altre nazioni. Lavoriamo di nascosto
perché in Egitto è pericoloso parlare
18 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015
di Gesù ai musulmani. Il pericolo non
proviene soltanto dal governo; tutta
la società egiziana non lo accetta. Gli
egiziani che hanno trovato la fede in
Gesù desiderano ardentemente passare
l’amore che hanno trovato agli altri
egiziani. Noi li sosteniamo con corsi e
con la nostra rete. Oppure li aiutiamo a
iniziare una piccola attività in proprio,
per esempio come tassista, per
sostenersi e per essere finanziariamente
indipendenti se devono abbandonare
l’ambiente musulmano. Offriamo
anche servizi sanitari: prestiamo ai
poveri esami clinici gratuiti e medicine
urgenti. Cerchiamo di essere più
saggi possibile. Procacciamo
o sempre
l’amicizia, non discussioni
o argomentazioni. I nostri
vicini musulmani vedono
il nostro modo d’agire.
Si aprono, cominciano a
fare delle domande e noi
parliamo loro dell’amore
di Dio. Desidero con tutto
il mio cuore che migliaia,
anzi milioni, di musulmani
egiziani trovino la fede
vivente in Gesù e diventino
testimoni della loro fede ovunque
vivono. Si sta edificando il Regno di Dio
qui in Egitto”.
COME POSSIAMO PREGARE?
l Pregate perché i familiari dei
neoconvertiti egiziani conoscano
anch’essi Cristo.
l Pregate per la nascita di molte altre
comunità familiari da parte di famiglie
musulmane che decidono di seguire
Gesù.
l Pregate affinché Dio incoraggi i
credenti egiziani a rimanere fermi e
doni loro le parole e la saggezza per
raggiungere i loro vicini con il Vangelo.
# 13 Il mondo persiano - come lo vedo io
Martedì
30 Giugno
D
opo la destituzione dello scià
dell’Iran e la nascita della
M on d o Pe rs ian o
Repubblica Islamica degli
Ayatollah nel 1979, i quasi 100 milioni
A
di musulmani sciiti dell’Iran sono
d
stati considerati dall’Occidente come
membri de “l’asse della malvagità” nel
nostro mondo. C’è però un’altra realtà
che si sviluppa nella regione persiana
della “Casa dell’islam”, una realtà di
redenzione e rigenerazione.
Dopo l’ascesa al potere degli
ayatollah, centinaia di migliaia di
profughi iraniani sono fuggiti in altri
Paesi del mondo. Ovunque sono
arrivati, sono nate nuove comunità
di ex musulmani iraniani convertiti a
Gesù Cristo. Dicono di aver rigettato
il sentiero dell’islam radicale in
cambio della Via di Gesù. Durante
gli ultimi vent’anni, Dio ha usato ciò
che l’uomo aveva destinato per far
del male, per produrre il Suo
Gesù mi ha portata bene. Il collasso economico, la
dilagante tossicodipendenza,
avanti. Gesù mi
ha dato una pace le guerre disastrose con l’Iraq e
con l’Occidente, insieme con la
soprannaturale.
testimonianza audace di credenti,
hanno contribuito ad attirare
migliaia di iraniani alla fede in Gesù
Cristo.
Due anni fa, Nadia e la sua famiglia
fuggirono dall’Iran. Nella loro nuova
patria ricevettero un caldo benvenuto
da parte della comunità cristiana.
Nadia e suo marito parteciparono
ad una conferenza sul matrimonio
designato ad aiutare le coppie di
provenienza musulmana a ricostruire
i loro matrimoni su principi cristiani,
e di insegnare la concezione cristiana
dell’amore fra marito e moglie.
Uno degli esercizi per il marito era
quello di esprimere il suo amore verso
la moglie. Il marito di Nadia era uno dei
volontari. Prese Nadia per la mano e la
portò di fronte a tutto il gruppo. Sorrise
e le disse francamente: “Nadia, ti amo”, e
la baciò pubblicamente davanti a tutti.
Poco tempo dopo Nadia ci disse
arrossita: “È stata la prima volta nel
nostro matrimonio che mio marito
mi ha detto di amarmi”. Poco dopo, il
marito morì inaspettatamente. Quando
chiesto come potesse sopportare tanto
dolore e tante perdite lei rispose: “È
stata la promessa di Gesù: ‘Venite a Me,
voi tutti che siete stanchi e travagliati,
e Io vi darò riposo’. Gesù mi ha portata
avanti. Gesù mi ha dato una pace
soprannaturale”.
COME POSSIAMO PREGARE?
l Pregate affinché i leader iraniani non
conducano i milioni di iraniani alla
rovina.
l Pregate per le migliaia di iraniani
che si convertono, affinché crescano
profondamente e abbondantemente
nella conoscenza di Cristo.
l Pregate affinché i cristiani in Occidente
sostituiscano il loro odio e la loro paura
verso ll’Iran
Iran con amore e compassione.
Tagi kista n
Iran
Afgh anis tan
MONDO PERSIANO
Nazioni
Etnie musulmane
Popolazione totale
Popolazione musulmana
3
105
99,009,985
97,957,533
30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 19
# 14 Cittadini di lingua usbeca nel sud del Kirghizistan
Mercoledì
1 Luglio
Tu rke st an
C
i sono circa 800.000 persone
di lingua usbeca nel sud del
Kirghizistan, fra cui uygur, turchi
e usbechi etnici. La maggioranza di
lo
loro abita vicino alla frontiera con
20 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015
l’Uzbekistan, nella parte kirghisa
della Valle Fergana. Questa ricca
zona agricola è una delle zone più
densamente popolate dell’Asia
centrale. La lotta per il commercio, per
le tterre e per l’acqua è stata spesso
causa di conflitti, in particolare fra le
cau
diverse etnie.
div
Nell’ultimo decennio è aumentato
N
nazionalismo kirghiso che ha reso
il n
difficile la vita per le minoranze
di lingua usbeca. Dopo i tumulti
etnici del 2010 le pressioni si sono
etn
intensificate, con discriminazioni legali
int
politiche e la perdita di opportunità
ep
economiche. Quasi tutti quelli che
ec
parlano l’usbeco si definiscono
pa
musulmani, ma recentemente
m
l’influenza dell’islam è cresciuta, come
l’i
è cresciuto il fondamentalismo.
Esteriormente la maggioranza
trova
la sua identità nell’islam, ma
tr
alcuni
sono sinceramente in cerca
a
di
d Dio. Nadim parla l’usbeco e abita
nella
campagna del Kirghizistan con
n
sua
s moglie e cinque figli. Per oltre
vent’anni
aveva sofferto di incubi
v
frequenti
e si è rivolto a molti dottori
f
e psicologi. Nadim sapeva che ci
sarebbe voluto un miracolo per far
finire gli incubi e stava pensando di fare
un viaggio a La Mecca, quando incontrò
alcuni cristiani disposti a pregare
con lui e la sua famiglia. Gli incubi
continuavano ancora, ma ogni volta che
qualcuno pregava per lui nel nome di
Gesù, Nadim dormiva tranquillo tutta
la notte. Ora è completamente libero
dagli incubi. Da quando ha ricevuto
un Nuovo Testamento, Nadim lo porta
sempre in tasca. È zelante nello studio
della Scrittura; così tutta la sua famiglia
e i loro conoscenti hanno anch’essi
l’opportunità di ascoltare la Parola di
Dio.
COME POSSIAMO PREGARE?
l Pregate per coloro che cercano Dio
come Nadim, affinché incontrino Gesù
tramite credenti, segni e miracoli e
attraverso la Parola di Dio.
l Pregate affinché non solo persone
singole, ma anche famiglie e comunità
intere si convertano ed entrino nel
Regno di Dio.
l Pregate affinché ci siano giustizia e
speranza per le minoranze di lingua
usbeca nel sud del Kirghizistan.
# 15 Turkestan: il Cristo vivente
Giovedì
I
2 Luglio
l Turkestan è un territorio di 200
milioni di persone appartenenti
a 227 etnie turche in 15 Paesi. Si
e
estende per oltre 6.000km nelle steppe
d
dell’Asia centrale, dal posto della sua
origine etnica nei monti Altaj sulla
frontiera occidentale della Mongolia,
attraverso la turbolenta regione del
Caucaso fino all’odierna Turchia e gli
Stati balcanici.
Da quando, nel 1453, gli Ottomani
hanno conquistato Costantinopoli, i
musulmani turchi hanno preteso che il
Turkestan fosse un baluardo islamico.
Negli ultimi vent’anni,
però, lo Spirito di Dio si è
m
mosso nel Turkestan e ha
15
aattirato migliaia di turchi
227
ccentroasiatici alla nuova
203,251,345
159,225,454
Tu rke st an
TURKESTAN
Nazioni
Etnie musulmane
Popolazione totale
Popolazione musulmana
Russia
Kazak istan
Bosnia -Erzeg ovina
Serbia
Bulgar ia
Kosov o
Monte negro
Armen ia
Turchi a
Iraq
Uzbek istan
Kirghi zistan
Cina
Turkm enista n
Azerba igian
Afgha nistan
vita in Gesù Cristo.
L’odierno risveglio ha le sue radici
nell’immigrazione sforzata di migliaia
di evangelici di origine tedesca nell’Asia
centrale. Questa immigrazione fu
imposta da Josef Stalin negli anni ‘40.
Stalin temeva la presenza di questi
tedeschi etnici vicino al fronte della
sua guerra contro i nazisti tedeschi.
Perciò li esiliò nel lontano Turkestan,
senza pensare che li stava portando in
una delle maggiori concentrazioni di
musulmani sulla terra.
Quando nel 1989 la Cortina di Ferro
crollò, migliaia di missionari evangelici
occidentali entrarono in Asia centrale
per la prima volta, portando traduzioni
della Bibbia, trasmissioni evangeliche e
ministeri che condividevano l’amore e
la compassione di Cristo.
Oggi molte delle chiese da loro
aperte
sono state chiuse e i ministeri
a
occidentali
sono stati espulsi. Tuttavia
o
gli
g ex musulmani convertiti a Cristo
in Turkestan si uniscono in comunità
clandestine
e condividono a sottovoce
c
l’amore
e la potenza del Vangelo con i
l’
loro
lo amici, familiari e vicini.
Quando si chiede agli ex musulmani
convertiti a Cristo in Turkestan che
cosa li ha portati alla fede in Gesù
Cristo, essi menzionano il ruolo dei
sogni, l’importanza di avere un Nuovo
Testamento nella propria lingua, la
visione del film “Jesus”, e altri fattori. Il
più importante però, che connette ogni
testimonianza, è la scoperta di un Cristo
vivente che ha ascoltato ed esaudito le
loro preghiere. Invece delle promesse
vuote del comunismo, dell’islam
culturale o dell’ateismo secolare, il
Cristo vivente ha colmato un vuoto
profondo nella loro anima che niente
aveva mai riempito.
COME POSSIAMO PREGARE?
l Pregate per i cristiani ex musulmani
perseguitati e per le chiese in Turkestan.
l Pregate affinché l’attuale oppressione
di missioni cristiane in Turkestan
induca gli ex musulmani turchi,
convertiti a Cristo, ad evangelizzare più
audacemente.
l Pregate per le migliaia di villaggi in
Turkestan che non hanno nessuna
testimonianza del Vangelo.
30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 21
# 16 Bosnia-Erzegovina: la cultura, il conflitto, la croce
Venerdì
3 Luglio
Tu rke st an
I
l Paese straordinariamente bello
della Bosnia-Erzegovina divenne
scenario di una delle guerre più
d
devastanti del XX secolo. Chi oggi
ccammina lungo le vie della capitale
Sarajevo, nota i muri costellati dai buchi
di pallottole che ricordano tristemente
che la città ha subito un assedio
crudele di quasi quattro anni. Uno degli
episodi più nefasti di questa guerra fu
l’esecuzione di 8000 uomini e ragazzi
musulmani nella cittadina di Srebrenica
da parte delle forze serbo-bosniache.
Il nazionalismo religioso in BosniaErzegovina divenne un idolo che portò
dis
distruzioni
sel
selvagge.
LLe radici
di questo
co
conflitto
va
vanno cercate
ne
nel 1389
qu
quando
un
es
esercito
turco
m
musulmano
sc
sconfi
sse i
se etnici.
serbi
Q
Quando
il
c
comunismo
22 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015
crollò negli anni ‘90, le antiche rivalità
etniche cominciarono a ribollire.
Scoppiarono battaglie fra i serbi, che
erano cristiani ortodossi, i croati che
erano cattolici e i musulmani bosniaci.
Tutte le parti usavano la religione, e
tristemente la croce di Gesù, il simbolo
definitivo dell’amore, fu alzata come
stendardo dalle forze croate cattoliche,
nonché dalle forze serbe ortodosse.
La guerra era molto complicata e
molte atrocità vennero perpetrate
da tutte le parti. La guerra non era di
carattere religioso, eppure la religione
serviva per definire i vari gruppi etnici.
La religione cristiana fu usata come
giustificazione della guerra e come
motivo di battaglia. Quanto era lontano
tutto questo dal messaggio di Gesù
che disse di amare i nemici a un popolo
sotto il giogo brutale dell’occupazione
romana. Quanto era lontano questo
tribalismo religioso da Gesù che disse
che non importa su quale monte
adoriamo Dio, ma che è importante
adorare il Padre in spirito e verità
(Giovanni 4:21-24).
Come possiamo aspettarci di vedere
i musulmani della Bosnia-Erzegovina
attuale convertirsi alla religione di
coloro che commisero il massacro di
Srebrenica? Come potranno capire
ciò che Gesù ha fatto sulla croce
quando essa è stata contaminata così
bruttamente dalla guerra? Eppure i
musulmani della Bosnia-Erzegovina
hanno disperatamente bisogno di
incontrare Gesù, il Re della Pace.
COME POSSIAMO PREGARE?
l Pregate affinché i seguaci di Gesù in
Bosnia-Erzegovina siano capaci di
testimoniare con coraggio la bellezza
del Vangelo di grazia di Gesù.
l Pregate affinché i giovani musulmani
bosniaci siano protetti dagli eccessi
dell’estremismo e sviluppino una fame
che solo Gesù può saziare. Pregate
affinché sognino Gesù.
l Pregate affinché una riconciliazione
profonda permei il Paese e lo guidi
a convertirsi a Gesù, Colui in cui non
c’è né Giudeo, greco, croato, serbo,
bosniaco, musulmano, ortodosso o
cattolico.
# 17 Asia sud-occidentale: Un cambiamento è in arrivo
Sabato
Q
uesta zona comprende
l’Afghanistan, il Pakistan e
l’India occidentale. L’Asia sudA sia
su d -o cc id en ta le ooccidentale abbraccia le crepe fra le
cciviltà in competizione di indù, turchi,
persiani e dravidici, che hanno prodotto
p
generazioni di conflitto fra i 315 milioni
di musulmani in 186 etnie distinte.
In contrasto con alcuni angoli del
mondo musulmano, dove le mogli
e le figlie
al purdah,
g sono sottoposte
p
cioè la pratica
cio
di nascondere
donne dal
le d
Afgh anis tan
pubblico come
pu
tributo al loro
tri
Paki stan
grande valore,
gr
musulmani
im
Indi a
tribali delle
tr
zone
zo più interne
dell’Asia
sudd
occidentale
non
o
hanno
questo
h
ideale.
Per loro
id
le donne sono
ASIA SUD- OCCIDENTALE
solo
oggetti di
s
Nazioni
3
proprietà.
p
Etnie musulmane
186
Ahmed, un
Popolazione totale
713,922,175
ex musulmano
Popolazione musulmana
315,998,874
4 Luglio
convertito a Cristo, spiega: “Nella nostra
cultura le donne sono come scarpe.
Le portiamo e quando sono vecchie le
buttiamo. Se una donna fa qualcosa
che non piace al marito, lui la prende
per i capelli, la trascina al cimitero e la
seppellisce viva”.
Per i cristiani nell’Asia sud-occidentale
questo comportamento sta cambiando.
La svolta accadde quando due
missionarie americane organizzarono
un corso per una decine di donne dei
villaggi tribali musulmani. All’ultimo
momento, però, i mariti decisero di
venire al posto delle donne!
Donna, una delle insegnanti,
racconta: “Il primo giorno fu un fiasco.
Gli uomini tribali erano shockati
dall’idea che due donne potessero
insegnar loro qualcosa”.
Durante una conversazione Ahmed
chiese: “Non dobbiamo picchiare le
nostre mogli? Cosa ne dice la Bibbia?”.
Seguì una discussione profonda nella
quale Donna evidenziò molti passi
rilevanti delle Scritture nei quali si parla
dell’amore sacrificale che il marito deve
avere verso la moglie.
Il giorno successivo Ahmed disse: “Per
tutta la notte non abbiamo dormito.
Abbiamo parlato di ciò che Gesù ha
detto sulle donne e come noi dobbiamo
trattare le nostre mogli”. Uno dopo
l’altro, gli uomini si alzarono dicendo:
“Non picchierò più mia moglie. Da ora
in poi tratteremo le nostre mogli con
rispetto”.
Poteva essere così semplice? Ahmed
ammise: “Non è stato facile. Per noi
implica un gran cambiamento”.
COME POSSIAMO PREGARE?
l Pregate affinché si ponga fine alle
guerre, alle ingiustizie, ai conflitti e ai
massacri nell’Asia sud-occidentale.
l Pregate affinché i neocredenti crescano
sempre più nella sommiglianza a Cristo.
l Pregate affinché Dio continui a
suscitare musulmani che accettino la
fede e la nuova vita in Gesù Cristo.
30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 23
#
18 Gli Shaikh di lingua marathi
Domenica
5 Luglio
A sia sud-
occid en ta le /o rie
nt al e
C
i sono oltre 200 milioni di
musulmani Shaikh nel mondo. La
maggioranza di loro vive in India, in
P
Pakistan e in Bangladesh. I musulmani
SShaikh costituiscono la parte maggiore
d
dei musulmani sunniti nell’altopiano del
Deccan dell’India centrale. I musulmani
Shaikh di lingua marathi sono contadini
che vivono prevalentemente nello stato
federato di Maharashtra dove il marathi
è la lingua di stato. Si stima che ci siano
2,5 milioni di Shaikh di lingua marathi.
Una volta il termine “Shaikh” si
applicava solo alle tribù di pura
discendenza araba, ma ora si usa per
alcuni popoli islamici specifici nell’India
centro-sud che tre o più generazioni
fa si sono convertiti dalle caste indù
inferiori, e per coloro che si sono
convertiti dalle caste indù superiori
nel nord dell’India attraverso l’opera
di missionari islamici sufi. A volte
le comunità degli Shaikh in India si
tengono separate dagli altri musulmani
intorno a loro, ma più spesso si
mischiano.
Gli Shaikh non hanno mestieri
tradizionali. Nelle zone rurali sono
generalmente operai agricoli. Nelle
24 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015
zone urbane sono abbastanza istruiti
e lavorano spesso come piccoli
imprenditori e nei servizi governativi e
privati.
Praticamente tutti gli Shaikh sono
musulmani sunniti, benché le loro
pratiche possano essere tutt’altro che
ortodosse. In genere, l’islam in India ha
forti elementi mistici. La venerazione
dei santi musulmani locali è molto
comune e le loro tombe sono decorate
in modo stravagante. La musica devota
e il canto presso le tombe dei santi sono
cose normali. La devozione ad Allah
è profondamente sentita. In grande
misura, gli insegnamenti sufi hanno
portato un universalismo fra gli Shaikh,
cioè l’idea che tutti i sentieri religiosi
portano infine ad Allah.
Gli Shaikh di lingua marathi
celebrano le feste e i giorni sacri
principali dei musulmani sunniti. I
bambini ricevono un’istruzione religiosa
basilare e negli anni recenti il sempre
crescente ceto medio indiano è in
grado di assicurare ai figli un’istruzione
superiore. Con il recente sviluppo
economico alcuni sono stati influenzati
profondamente dalla secolarizzazione e
La devozione ad Allah è
profondamente sentita.
dal materialismo.
Non estono Bibbie o libri cristiani
nella loro versione della lingua
marathi, benché la Bibbia in lingua
marathi tradizionale sia ampiamente
disponibile. Molti parlano anche l’urdu
o l’indi, e in queste lingue esistono
Bibbie e il film “Jesus”.
COME POSSIAMO PREGARE?
l Pregate affinché i contadini Shaikh
di lingua marathi, che ascoltano il
Vangelo, lo comprendano e rispondano
con fede.
l Pregate affinché i neoconvertiti fra gli
Shaikh di lingua marathi siano fondati
sulla Parola di Dio e crescano ogni
giorno in fede, amore e ubbidienza a
Dio.
l Pregate per metodi creativi di
raggiungere gli analfabeti fra gli Shaikh
di lingua marathi. Pregate affinché Dio
fornisca i materiali necessari (fra cui le
Scritture, programmi audio, ecc.) e la
possibilità di distribuirli in massa.
# 19 L’Asia sud-orientale: la Bibbia completa
Lunedì
6 Luglio
L
’Asia sud-orientale è una zona
che conta oltre 800 milioni di
abitanti di cui quasi 290 milioni
A sia
su d -o ri e n ta le ssono musulmani. Il centro della regione
d
dell’Asia sud-orientale è costituito
d
dai bengali del Bangladesh e dello
stato federato indiano del Bengala
occidentale, ma ci sono anche altre 64
etnie musulmane. Ed è proprio qui che
lo Spirito Santo dà vita nuova in Gesù
Cristo a molti musulmani.
Quando il missionario William Carey
p
p
pubblicò la prima
Bibbia bengala nel
18
1809, la maggior parte
de bengali era indù o
dei
m
musulmana.
Così Carey si
vi messo davanti a un
vide
Indi a
bi
bivio:
sapeva che la sua
Birm ania
sc
scelta
del vocabolario
re
religioso
avrebbe attirato
m
i
musulmani
oppure gli
sh
Bang lade
in alla Bibbia. Carey
indù
p
preferì
appellarsi alla
p
popolazione
indù,
a
Sri Lank
s
scegliendo
la
ASIA SUD- ORIENTALE
parola sanscrita
Nazioni
Ishwar per tradurre
4
Etnie musulmane
“
“Dio”
piuttosto
65
Popolazione totale
c Khoda, parola
che
844,398,260
Popolazione musulmana
283,393,591
usata dai musulmani.
Per i successivi 170 anni, la traduzione
scelta da Carey convinceva i musulmani
che i cristiani adoravano qualche dio
diverso, probabilmente un dio induista.
Nei primi anni ‘70, i traduttori
producevano i primi Vangeli di una
traduzione revisionata e adottarono
la parola Khoda per tradurre “Dio”.
Infatti Khoda era una parola urdu
generalmente usata sia dai musulmani
sia dai cristiani in Pakistan orientale e
occidentale.
I traduttori capivano che l’unico
modo di portare i musulmani alla
concezione giusta di Dio era quello
di dar loro la Bibbia completa nella
propria lingua.
Con questa pubblicazione, molti
musulmani in Asia sud-orientale stanno
leggendo la Bibbia per conto loro.
Capiscono per la prima volta che il
Dio della Bibbia non è un dio indù, ma
piuttosto Colui che creò i cieli e la terra
e che li ama al punto di offrire Suo Figlio
in sacrificio per salvarli dai loro peccati.
COME POSSIAMO PREGARE?
l Pregate affinché sempre più musulmani
dell’Asia sud-orientale incontrino il Dio
della Bibbia.
l Pregate affinché ci sia amore e armonia
fra i cristiani di provenienza non
musulmana e i cristiani ex musulmani.
l Pregate per i milioni di musulmani
nell’Asia sud-orientale che tuttora non
hanno mai udito il Vangelo di Gesù.
È proprio qui
che lo Spirito Santo
dà vita nuova
in Gesù Cristo
a molti musulmani.
30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 25
# 20 Kanpur, la “Manchester dell’Oriente”
Martedì
7 Luglio
A sia
su d -o ri e n ta le
S
ituata sulle rive del fiume Gange,
nell’area di Kanpur circa 300 inglesi
Kanpur è fra i maggiori centri
furono massacrati. Questo fu seguito
industriali e universitari dell’India
da un altro massacro a Bibighar, dove
ssettentrionale. Con i suoi circa quattro
circa 120 donne e bambini inglesi
m
milioni di abitanti è la città maggiore
furono smembrati e buttati in un pozzo.
d
dello stato federato di Uttar Pradesh.
Secondo certi storici, questo scempio
La religione maggiore nella città
fu una reazione a notizie di violenze
è l’induismo, ma circa il 20% della
perpetrate da un battaglione di
popolazione è musulmano. Sono in
liberazione della Compagnia delle Indie
Orientali in arrivo da Allahabad.
gran parte poveri e analfabeti. Troppo
Tumulti locali e bande criminali
spesso scoppiano
hanno contaminato il passato di
violenze e tumulti:
molti musulmani
È stata la scena Kanpur. Il famoso incidente del
1913 della moschea di Kanpur
non hanno niente
di alcune delle
divenne il primo simbolo delle
da perdere tranne
battaglie più
la loro vita.
importanti dell’India politiche musulmane nazionali in
India. Per costruire una strada, gli
Kanpur ha una
per la libertà.
inglesi vollero demolire o spostare
storia lunga di
i bagni della moschea per le
violenze. È stata la
abluzioni rituali. Questo fu considerato
scena di alcune delle battaglie
una minaccia all’islam; furono istituiti
più importanti dell’India per la libertà,
dei comitati per difendere la moschea
e di scontri fra gente di varie politiche,
seguiti da aspri tumulti.
culture e religioni. La prima guerra
Nel 1931, l’attivista per il movimento
d’indipendenza, chiamata anche
d’indipendenza Ganesh Shankar
l’Ammutinamento Indiano Sepoy del
Vidyarthi, fondatore ed editore del
1857, fu la prima ribellione massiccia
giornale rivoluzionario indiano “Pratap”
contro il regime della Compagnia
e leader del Congresso Nazionale
Britannica delle Indie Orientali. In un
Indiano, fu ucciso in tumulti fra
posto ora chiamato “Massacro Ghat”
26 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015
musulmani e indù che causarono la
morte di 166 persone, mentre altre
480 furono ferite. Nel 1992, Kala Bacha
(“bambino nero”), un criminale noto,
alleato con il partito politico BJP, fu
attivo in vari tumulti a Kanpur, inclusi
quelli che seguirono alla demolizione
della moschea Babri Mashid ad
Ayodhya a 200 km da Kanpur. E nel
2001, la distruzione delle statue di
Buddha in Afghanistan e il susseguente
incenerimento del Corano da indù
a Delhi suscitarono altri tumulti a
Kanpur in cui erano coinvolti membri
del Movimento di Studenti Islamici
dell’India.
COME POSSIAMO PREGARE?
l Dio vuole ristabilire la pace a Kanpur.
Pregate per la riconciliazione fra i vari
gruppi religiosi.
l Pregate affinché l’amore e la
compassione di Dio siano dimostrati
dai pochi cristiani che vivono a Kanpur,
e che il corpo di Cristo sia risvegliato e
riempito dell’amore di Dio.
l Pregate affinché Dio mandi più operai
a Kampur a portare il messaggio del Re
della Pace.
#M 21 Indo-Malesia, tre ondate
ercoledì
8 Luglio
In d o -M ale sia
L
a regione indo-malese della
“Casa dell’islam” si estende dalla
penisola malese attraverso il vasto
arcipelago
a
indonesiano di oltre 18.000
is
isole,
e nelle nazioni circonvicine di
Singapore, del Brunei, nelle Filippine e
nel sud della Thailandia e ospita oltre
200 milioni di musulmani. Gli attuali
movimenti di numerosi musulmani
verso il cristianesimo cominciarono
nel 1870 con il ministero di Sadrach
Surapranata, un indonesiano convertito
a Cristo.
Verso il 1873, l’evangelista Sadrach
aveva visto oltre 2.500 musulmani
giavanesi convertiti a Cristo. Nell’anno
della sua morte, nel 1924, il numero di
ex musulmani indonesiani convertiti
a Cristo fu stimato fra 10.000 e 20.000
battezzati.
Nella regione ci sono state tre ondate
di conversioni di musulmani a Cristo:
la prima avvenne durante l’opera
pionieristica di Sadrach. La seconda
accadde dal 1967 al 1971 e seguì un
fallito colpo di stato comunista al
quale il governo militare rispose con
la soppressione violenta. Tutti gli
indonesiani furono obligati a dichiarare
la loro aderenza a una delle cinque
religioni accettate della
nazione: l’islam, l’induismo,
il buddismo, il cattolicesimo
o il protestantesimo. In un
razzia di casa in casa contro
tutti quelli che non si erano
dichiarati, i vigilanti islamici
guidarono l’assalto ai propri
fratelli di fede, uccidendo
circa 500.000 uomini, donne
e bambini. Scandalizzati dalla
violenza, circa 2,8 milioni di
indonesiani si rivolsero poi
al cristianesimo e furono
battezzati, prevalentemente
nelle chiese protestanti della
nazione.
Oggi la crescita della Chiesa in
Indonesia continua in modo meno
drammatico. Sempre più musulmani
ascoltano il Vangelo nelle loro lingue
e rispondono all’amore di Cristo. La
fedele testimonianza dei cristiani locali
si estende in ogni angolo di questa
nazione.
INDO -MALESIA
Nazioni
Etnie musulmane
Popolazione totale
Popolazione musulmana
6
282
283,696,115
201,000,020
Filip pine
Brun ei
Male sia
Male sia
Sing apor e
Indo nesi a Indo nesi a
Indo nesi a
(Bor neo) (Sul awe si)
(Sum atra )
Indo nesi a
(Gia va)
COME POSSIAMO PREGARE?
l Pregate affinché il Vangelo continui a
raggiungere ogni angolo della regione
indo-malese.
l Pregate per gli ex musulmani convertiti
a Cristo che stanno sopportando
persecuzioni, che prendano una ferma
posizione in Gesù Cristo.
l Pregate per i cristiani e i missionari
che con coraggio continuano a
evangelizzare le 282 etnie musulmane.
30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 27
# 22 I malesi pattani della Thailandia
Giovedì
9 Luglio
I
malesi pattani sono un’etnia di
musulmani devoti che vive nella
Thailandia meridionale. I circa 3,5
milioni di pattani sono di discendenza
malese.
Hanno una ricca eredità culturale e
sono artigiani molto abili. Quest’abilità
si denota dai loro pescherecci colorati
chiamati “korlae” e dagli altri prodotti
artigianali. Molti fra loro si sostengono
con la pesca, altri negli stabilimenti
che lavorano il pesce, nelle piantagioni
di caucciù, o coltivando
frutta e verdura.
Tuttavia, gran parte
dei musulmani
nel sud della
Thailandia
guadagna meno
della paga
minima. Molti
sono vittime
della povertà
causata da paghe
basse e da un alto
tasso di natalià.
La
28 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015
maggioranza dei malesi pattani abita in
province lontane dal centro direzionale
thailandese, perciò i malesi pattani si
sentono speciali e indipendenti. Ogni
volta però che il governo cerca di
centralizzare il controllo nelle province,
la loro indipendenza è minacciata. Ciò
ha causato in loro un risentimento verso
il governo.
La maggioranza dei malesi pattani
parla un dialetto malese. Nei villaggi si
parla di rado il thai. Il thai viene usato
a scuola o per i contatti con gli ufficiali
governativi e con i buddisti. Il dialetto
malese però rimane la loro lingua del
cuore.
I malesi pattani vivono generalmente
in comunità chiuse e compatte;
l’accettazione sociale è importante.
I giovani però sono sempre più
influenzati dalla tivù e dai film, la
tossicodipendenza e l’immoralità
stanno aumentando. I problemi politici
ed economici si combinano con quelli
ambientali, minando spesso il modo
tradizionale di vivere dei malesi pattani.
Essi vivono in un tempo di crisi e le loro
reazioni violente all’instabilità stanno
diventando sempre più preoccupanti.
La maggioranza dei thailandesi
è buddista, ma i malesi pattani
sono musulmani. In mezzo a tutti
i cambiamenti e le crisi che hanno
sperimentato recentemente, l’islam è
stato un fattore costante per i malesi
pattani. Sin dagli inizi dell’antico
regno malese in Thailandia, l’islam
ha influenzato maggiormente la loro
cultura. Seguono strettamente la sharia,
la legge islamica insegnata nei pondok,
le tradizionali scuole islamiche. A causa
della loro dedizione all’islam, i malesi
pattani hanno un’identità distinta in
Thailandia.
COME POSSIAMO PREGARE?
l Pregate affinché si sviluppino
opportunità d’istruzione che aiutino a
infrangere il ciclo di povertà per i malesi
pattani.
l Pregate affinché un numero maggiore
di malesi pattani legga e ascolti la
storia di Gesù e sperimenti la sua
potenza trasformatrice.
l Pregate affinché lo Spirito Santo
conceda saggezza e favore alle missioni
e ai collaboratori cristiani che si
dedicano a questa etnia.
# 23 Ponti di Dio nel mondo musulmano (prima parte)
Venerdì
10 Luglio
Afr ic a
o ri e n tale
n’inchiesta fra oltre mille ex
musulmani convertiti a Cristo
conteneva la domanda: “Cosa ha
u
usato Dio per portarti alla fede in Gesù
C
Cristo? Raccontaci la tua testimonianza”.
LLe loro risposte ci danno una
comprensione dei ponti (o modi) che
Dio usa per portare i musulmani a
Cristo. Oggi guardiamo i primi cinque:
U
si sono verificati durante gli ultimi 20
anni. Non è per caso che coincidono
con 25 anni di preghiera suscitata anche
dai semplici libretti “30 Giorni”. Le
vostre preghiere hanno efficacemente
distrutto le fortezze (II Corinzi 10:4)
nel mondo musulmano e aperto la
porta (Apocalisse 3:8) ai musulmani per
ascoltare e ubbidire il Vangelo.
l’opera convincente dello Spirito Santo.
1. La fede
3. La Scrittura
l Pregate per un aumento di
Per fede i missionari cristiani di
generazioni precedenti entrarono
nella “Casa dell’islam” per proclamare
il Vangelo, che incontrava resistenze
accanite. Molti fra questi missionari non
videro mai delle conversioni. Fu la fede
di “questa grande schiera di testimoni”
(Ebrei 12:1) che aiutò a produrre la
raccolta che vediamo oggi.
Dio ha promesso che la Sua Parola non
sarebbe tornata a vuoto (Isaia 55:11).
Però, se la Bibbia non viene tradotta
nelle lingue dei perduti, come può
essere compresa e creduta (Romani
10:14)? Negli ultimi trent’anni sono
state tradotte, nelle lingue parlate dai
musulmani, molte più Scritture che nei
tredici secoli precedenti.
2. La preghiera
4. L’attività dello Spirito Santo
Durante il corso degli ultimi quattordici
secoli ci sono stati 82 movimenti
documentati di musulmani che si
avvicinavano a Cristo. Di questi, diversi
Gesù promise che lo Spirito Santo
avrebbe “convinto il mondo di peccato,
di giustizia e di giudizio” (Giovanni 16:8).
Prima di ogni conversione c’è stata
fede, preghiere, traduzioni della
Bibbia, attività dello Spirito Santo e una
testimonianza fedele di cristiani al
mondo musulmano.
l Pregate affinché i cristiani passino
per questi cinque ponti che Dio ha
provveduto per portare la Buona
Novella ai musulmani.
l Chiedete Dio di mostrarvi cosa vuole
che facciate personalmente per
rafforzare o per attraversare questi
ponti.
5. La fedele testimonianza
I movimenti odierni di musulmani verso
Cristo sono il risultato di innumerevoli
cristiani fedeli che hanno condiviso il
Vangelo con i musulmani.
COME POSSIAMO PREGARE?
Negli ultimi trent’anni sono state fatte più traduzioni della Bibbia nelle lingue parlate
dai musulmani che nei tredici secoli precedenti.
30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 29
# 24 I profughi siriani: non molto diversi da me
Sabato
11 Luglio
M o n d o A ra b o
Per un
momento
salì dal suo
oceano di
dolore al
nostro piccolo
mondo per
consolarci.
Y
usra è una siriana musulmana
di 39 anni. Come gran parte
delle case dei profughi, la sua
ospitava
o
tre generazioni. I suoi sette
figli erano sparsi nella stanza, fissandoci
curiosi con i loro occhi scuri. La nonna,
incredibilmente rugosa e corpulenta,
era seduta sul suo cuscino logoro
per terra. Ad un certo momento
l’anziana cominciò a parlare degli
orrori che aveva visto e dei dolori che
le tormentavano il corpo e l’anima. Mi
alzai di scatto dalla mia stuoia, presi la
sua mano e mi offrii di pregare per lei
nel nome di Gesù, Colui che guarisce.
Le sue parole divennero un gemito e le
lacrime le colarono lungo le rughe del
volto mentre ci raccontava dei suoi figli
che mancavano.
Poi visitammo la famiglia giù. Jake
chiacchierava con gli uomini di politica
e della guerra, mentre le donne
parlavano della famiglia, delle perdite
e del dolore. Quando ci alzammo per
andarcene, la nonna, Umm Ahmad,
mi baciò e mise le sue mani sul mio
grembo. Gridò: “Il Signore ti benedica
con gemelli! Ti dia un’abbondanza
doppia perché il tuo cuore è puro e
30 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015
hai pregato per la nostra famiglia!”.
Recentemente la mia gravidanza era
finita con un aborto. Le parole della
nonna mi colpirono il cuore come se
una freccia amorevole fosse scoccata
diritta dal cuore di Dio. Quando le dissi
che avevamo perso il nostro bambino,
prese la mia mano e la tenne a lungo.
Per un momento salì dal suo oceano
di dolore al nostro piccolo mondo per
consolarci. Poi additò la sua nuora e
sussurrò: “Lei ne ha perso uno nello
stesso giorno in cui è successo a te. Dio
ti dia ciò che ti è stato tolto”.
Poi Yusra scese al piano di sotto.
Umm Ahmad cominciò a benedirmi
nuovamente, dicendo questa volta:
“Il Signore ti dia due paia di gemelli!”.
Sorrisi e guardai Yusra che aveva
gemelli. Lei ci disse che in realtà
avrebbe avuto due paia di gemelli,
ma che anche lei aveva subito un
aborto. Rimanemmo zitte per un
po’, sorseggiando il nostro tè caldo,
condividendo reciprocamente un po’
del nostro dolore.
Yusra ruppe il silenzio, dicendo
qualcosa di scherzoso. Ridemmo tutti:
persone che normalmente erano
separate da frontiere, nazionalità e
cultura, in questo momento sentimmo
tutti la stessa cosa.
COME POSSIAMO PREGARE?
l Pregate affinché i credenti in Gesù
diano una testimonianza amorevole
quando aprono le loro braccia ai
profughi.
l Pregate affinché i profughi siriani siano
fortificati con speranza e con soccorsi
pratici, per potersi alzare e ricostruirsi la
vita.
l Pregate affinché si moltiplichino nuove
chiese fra i profughi siriani.
# 25 Ponti di Dio nel mondo musulmano (seconda parte)
Domenica
12 Luglio
Afr ic a
O cc id e ntale
L
a nostra inchiesta fra oltre mille ex
musulmani convertiti a Cristo rivelò
i vari ponti che Dio sta usando oggi.
Segue
S
la seconda parte:
6. Imparare dal Corpo di Cristo
6
Gesù disse ai Suoi discepoli: “Io vi farò
pescatori di uomini” (Matteo 4:19). Gesù
sapeva che i pescatori buoni erano
anche buoni allievi, e infatti abbiamo
molto da imparare. Se vogliamo
guadagnare il mondo musulmano per
Cristo, dobbiamo essere allievi umili.
7. La comunicazione moderna
Una ragione perché i musulmani più di
prima stanno venendo a Cristo sta nel
fatto che il Vangelo è proclamato più
ampiamente e più efficacemente che
mai prima. I progressi tecnologici nella
televisione satellitare, la radio, il video e
internet diffondono il Vangelo ovunque
in modi che pochi decenni fa erano
impensabili.
8. La scoperta
“Provate e vedrete quanto il SIGNORE
è buono! (Salmo 34:8). Storicamente, i
musulmani si sono ribellati alla notizia
che sono perduti e bisognosi del
Vangelo, ma quando lo scoprono per
conto loro - attraverso incontri con il
Cristo Vivente - essi sono afferrati dalla
stessa potenza del Vangelo che cattura
i credenti ovunque. La nostra sfida è
quella di creare mezzi attraverso i quali
i musulmani possano scoprire per conto
loro la Buona Novella di Gesù Cristo.
9. Lo stesso islam
COME POSSIAMO PREGARE?
l Pregate affinché i cristiani riconoscano
l’importanza di questi cinque ponti e
li attraversino per portare la Buona
Novella ai musulmani.
l Pregate affinché questi ponti attirino
più musulmani alla fede in Cristo.
l Chiedete a Dio come vuole che
attraversiate questi ponti per portare
la Buona Novella di Gesù Cristo ai
musulmani nel vostro ambiente.
I conflitti religiosi violenti fra i
musulmani stessi risultano essere
spesso una ragione per cui essi si
convertono.
10. L’indigenazione
La parola indigenazione significa che
la predicazione diventa indigena.
Benché i movimenti verso Cristo inizino
con qualcuno da fuori che porta il
Vangelo - come anche Cristo venne
nel nostro mondo da fuori - tuttavia il
Vangelo prende radici e si moltiplica
davvero quando è “fatto proprio” dagli
stessi credenti ex musulmani che lo
traducono nella loro cultura e visione
del mondo.
I conflitti violenti fra i
musulmani stessi risultano
essere spesso una ragione
per cui gli ex musulmani si
sono rivolti al Re della Pace
per essere salvati.
30 Giorni di pregiera per il mondo musulmano 2015 31
# 26 La Notte della Potenza: aspettare Dio!
Lunedì
13 Luglio
I
Maometto credeva di morire. Poi
musulmani riconoscono molti eventi
l’angelo gli disse: “Iqraa”, che significa:
storici che sono rilevanti per la loro
“Leggi!”. Maometto rispose di essere
fede. Nessuno di essi però è più
analfabeta e non in grado di leggere.
iimportante del ricordo della prima
Gabriele ripetè il comando altre due
rivelazione del Corano a Maometto.
volte. Poi Gabriele gli rivelò i primi
Questo evento è commemorato nella
versetti del Corano (Sura 96:1-5):
Notte della Potenza, o Lailat Al Qadr,
“Leggi! In nome del tuo Signore
conosciuta anche come la Notte del
che ha creato, ha creato l’uomo da
Destino.
un’aderenza. Leggi, ché il tuo Signore è
La storia della rivelazione a
il Generosissimo, Colui Che ha insegnato
Maometto viene raccontata ai bambini
mediante il calamo, che ha insegnato
musulmani in tutto il mondo ed è per
all’uomo quello che
loro di ispirazione.
non sapeva.”
Maometto si
Il profeta raccontò
ritirava spesso
Molti musulmani credono che leciò che era successo
nella grotta Hira
preghiere fatte nella Notte della ad un parente
vicino a La Mecca,
Potenza siano più efficaci.
il quale disse a
dove trascorreva
Maometto che era
molte giornate in
stato scelto come
meditazione. Si
profeta e mandato da Dio per chiamare
dice che rifletteva sul come risolvere i
la società all’adorazione dell’unico Dio e
problemi della miseria dei più poveri,
a condurre una vita giusta.
e come affrontare l’aumento del
Per commemorare questo evento,
comportamento egoista e abusivo nella
i musulmani trascorrono gli ultimi
società.
dieci giorni del Ramadan in una
Nel mese del Ramadan del 610 d.C.,
adorazione più intensa, recitando il
Maometto fu visitato dall’arcangelo
Corano e pregando ferventemente, in
Gabriele. Secondo delle fonti, Gabriele
particolare per il perdono dei peccati. Si
lo afferrò e lo premette al punto che
32 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015
suppone che la Notte della Potenza sia
avvenuta in questa 26esima notte. Molti
musulmani credono che le preghiere
fatte nella Notte della Potenza siano
più efficaci e considerate mille volte più
benefiche.
In questa notte attendono una
rivelazione di Dio. Preghiamo affinché
ciò accada!
COME POSSIAMO PREGARE?
l Molti musulmani hanno sogni o visioni
di Gesù nella Notte della Potenza.
Pregate affinché, attraverso Gesù, molti
ricevano la rivelazione vera.
l Pregate affinché i musulmani in
cerca di rivelazione abbiano incontri
con cristiani che li aiutino a capire la
rivelazione di Dio mediante Gesù.
l Pregate affinché in questa notte di
attesa intensa molti trovino ciò che
stanno cercando.
# 27 La fede nel miracolo
Martedì
14 Luglio
M o n d o A ra b o
F
olle intere di profughi siriani
hanno varcato la frontiera della
Giordania e affollano adesso la
nostra
n
zona. La chiesa che frequento
c cristiani arabi locali ha aperto le
con
porte per abbracciare, amare e aiutare
queste persone preziose che hanno
perso così tanto. Ora interi gruppi di
siriani arrivano in chiesa chiedendo che
si preghi per loro nel nome di Gesù!
Sperimentano il Suo potere di esaudire
le preghiere e così cominciano ad
aprirsi a Lui.
p fa incontrai “Umm
Non molto tempo
Bader”, una musulmana siriana che
ogni domenica si siede nella seconda
fila in chiesa, la testa coperta, senza
preoccuparsi della differenza che
c’è fra lei e i cristiani intorno a sé. È
una vedova anziana, chinata a causa
della schiena curva e con le mani
nodose, forse a causa di tutte le fatiche
sopportate. Alcuni dei suoi figli sono
morti; altri sono ancora in Siria dove
li ha rintracciati recentemente perché
Gesù ha esaudito le sue preghiere di
ritrovarli. Segue la storia miracolosa che
ha raccontato per dare gloria a Gesù:
Recentemente un uomo chiamato
Isa entrò nella casa di Umm Bader verso
le 2.30 del mattino; le diede 100 dinari
giordani (circa 120 euro). Lei credeva
che fosse un fratello della chiesa,
chiamato Isa, ma quando quell’uomo
disse che a quell’ora era sicuramente
stato a letto a fianco di sua moglie, lei
comprese che doveva essere stato Isa
Al-Masih - Gesù il Messia!
La stessa mattina, in chiesa, chiese
le nostre preghiere perché suo nipote
era stato catturato dall’ISIS e stava per
essere giustiziato dai terroristi. Sarebbe
significata una morte sicura. Lei scoprì
in seguito che nella stessa ora in cui
Gesù l’aveva visitata di notte, il suo
nipote fu rilasciato dall’ISIS. I terroristi
avevano appena massacrato gli altri
condannati prima di lui. L’estremista
che doveva ucciderlo lo guardò
semplicemente e gli disse di andarsene
senza dare nessuna spiegazione. Lo
stesso giorno il nipote arrivò a casa
da sua madre. Incredibile! Fu un vero
miracolo!
Spesso Umm Bader si alza in piedi in
mezzo alla chiesa piena di arabi cristiani
per glorificare Gesù per le preghiere
esaudite.
COME POSSIAMO PREGARE?
l Pregate affinché Gesù appaia vivente a
molti profughi siriani per mostrare
loro il Suo amore e la Sua signoria.
l Pregate perché i credenti di Gesù in
tutto il mondo aprano le braccia per
amare i profughi, e la loro bocca per
condividere la Buona Novella con loro.
l Pregate affinché nascano presto nuove
comunità che si moltiplichino fra i
profughi siriani.
30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 33
# 28 Ostacoli alle conversioni
Mercoledì
15 Luglio
Alcuni
ostacoli alle
conversioni
si trovano
nelle stesse
comunità
cristiane.
P
er quasi quattordici secoli, i
musulmani e i cristiani hanno
combattuto fra loro per le anime
di tanti milioni di persone. Milioni di
cristiani sono stati spazzati via dai
musulmani.
Alcuni ostacoli alle conversioni si
trovano nelle stesse comunità cristiane.
Eccone cinque:
1. La disunità cristiana
Con le sue oltre 40.000 denominazioni,
la cristianità è irreparabilmente
frammentata. Se vogliamo guadagnare
il mondo per Cristo, dobbiamo
concentrarci sul Vangelo e non sulle
diversità che ci dividono.
paura” (I Giovanni 4:18), questo amore
può fortificarci per guadagnare il
mondo musulmano alla fede in Lui.
convertirono all’islam. Quando i cristiani
ignorano le ingiustizie sociali, aprono le
porte all’islam.
3. Imitare l’islam
5. L’ignoranza e l’apatia
L’islam ha elevato la sua cultura del
VII secolo come l’ideale di Dio per il
mondo, ha esaltato il suo Corano allo
stato di divinità, ha imposto un sentiero
legalistico verso il cielo, ha minacciato
gli apostati e persino i critici con la
pena capitale e ha allargato le sue
frontiere con la potenza militare. A volte
i cristiani hanno cercato di fare le stesse
cose. Questi, però, non sono i metodi
di Gesù. Se vogliamo guadagnare il
mondo musulmano per Cristo, l’unico
modo è quello di seguire la via di Cristo.
Per oltre cinque secoli i cristiani in
Occidente potevano ignorare la
sfida dell’islam. Tutto ciò cambio l’11
settembre del 2001, quando l’ignoranza
e l’apatia occidentali crollarono insieme
con le Torri Gemelli. Ancora oggi, molti
cristiani preferiscono ritirarsi nella
sicurezza dei loro quartieri residenziali,
ignorando la realtà crescente di un
mondo musulmano diventato parte del
nostro mondo. Se vogliamo partecipare
alla grande raccolta di musulmani,
dobbiamo scuoterci di dosso
l’ignoranza e l’apatia.
2. La paura e l’odio
Quando i cristiani si sentono minacciati
dai musulmani, spesso provano paura
che può degenerare in rabbia e odio.
Infatti, la minaccia dell’islam non
è infondata. L’islam è un’ideologia
totalitaria che schiaccia il dissenso
ovunque sorga. I musulmani, però, non
sono un’ideologia, ma esseri umani
perduti, senza un Salvatore. Solo Cristo
offre “l’amore perfetto che caccia via la
34 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015
4. Ingiustizie ignorate
Mentre le armate arabe avanzavano nel
mondo bizantino, trovavano una civiltà
che aveva abbracciato la religione
cristiana ma ignorato molte ingiustizie
come la schiavitù. I giuristi islamici
colsero l’opportunità dichiarando
che nessun padrone cristiano poteva
avere uno schiavo musulmano. Di
conseguenza migliaia di schiavi si
COME POSSIAMO PREGARE?
l Pregate affinché i cristiani sostituiscano
la loro paura e il loro odio con l’amore e
la testimonianza, per poter partecipare
alla grande raccolta di musulmani nel
Regno di Dio.
# 29 I Nanumba del Ghana
Giovedì
16 Luglio
Afr ic a
o cc id e ntale
A
bdallah è uno dei circa 100.000
Nanumba. Con la sua famiglia
vive nella capitale tradizionale
della
d
sua etnia: il paese Bimbilla, situato
n
nell’angolo
sud-orientale della parte
s
settentrionale
del Ghana. Come vero
Nanumba, Abdallah è stato educato
nell’islam, ma nella sua vita quotidiana
l’animismo ha avuto un ruolo
ugualmente importante.
Quando gli chiediamo perché è
diventato cristiano, ci racconta la
sua storia con un sorriso. “Perché ho
visto la luce!”, risponde. “L’ho vista
ogni tanto per molti anni: una luce
indescrivibilmente pura. Era diversa
dalla luce che avevo visto nei miei
contatti con la magia o gli spiriti
maligni! Una notte ho visto in sogno
sorgere questa luce su mia figlia. Poco
tempo dopo, un pastore di una tribù
apparentata è venuto a casa mia e
ha invitato mia figlia a frequentare la
scuola cristiana gestita da sua moglie.
Pensando al sogno ho acconsentito. Le
ho permesso persino di raccontarci cosa
aveva imparato durante i culti a scuola.
A quel tempo ero seriamente
malato. Un giorno la preside si è sentita
guidata a pregare per i parenti malati
lati
dei suoi allievi. Sdraiato sulla mia
stuoia, quella mattina ho visto ad
un tratto la luce e sono stato guarito
to
istantaneamente. Quando mia figlia
ia
mi raccontava delle preghiere, ho
saputo da dove era venuta la mia
guarigione. Ho iniziato a frequentare
are
la chiesa con mia figlia. Il pastore haa
preso del tempo per spiegarmi il
Vangelo e dopo poche settimane io
o
e mia figlia ci siamo affidate a Gesù,
ù,
il nostro Signore e Salvatore”.
In questo angolo lontano di
una regione remota dell’Africa
occidentale, la luce di Gesù splende
e
come una candela nelle tenebre.
COME POSSIAMO PREGARE??
l Pregate affinché Dio prepari moltii
Nanumba a un incontro con i cristiani.
l Pregate affinché i pochi cristiani
a Bimbilla (prevalentemente
operai di altre tribù) siano zelanti
nell’evangelizzazione dei Nanumba.
l Pregate per i neoconvertiti come
Abdallah, affinché crescano nella fede
e diventino testimoni audaci.
In questo angolo lontano di
una regione remota dell’Africa
occidentale, la luce di Gesù
splende come una candela nelle
tenebre.
30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015 35
# 30 Passi pratici
Venerdì
17 Luglio
D
io è all’opera nel mondo
musulmano. Il Suo Spirito attira
migliaia di musulmani alla nuova
vita in Gesù Cristo. Ma come possiamo
partecipare in ciò che Dio sta facendo?
Ecco cinque passi che possiamo fare da
subito:
1. Pregare per i musulmani
A un ex musulmano convertito a Cristo
in Nordafrica fu chiesto: “Perché,
secondo te, tanti tuoi connazionali
hanno sogni e visioni di Gesù?”. Egli
rispose: “Credo che le preghiere di tante
persone nel mondo siano salite al cielo,
dove si sono unite in grandi nuvole
monsoniche. Oggi stanno piovendo
dall’alto miracoli di grazia e di salvezza
sul mio popolo”.
2. Sostenere l’evangelizzazione e
i ministeri tra i musulmani
I musulmani non credono in Gesù Cristo
solo a motivo di un sogno o una visione.
“Come crederanno in Colui del quale
non hanno sentito parlare?” (Romani
10:14). Sta a noi comunicare il Vangelo ai
musulmani. Oggi ci sono molti ministeri
efficaci per raggiungere i musulmani,
36 30 Giorni di preghiera per il mondo musulmano 2015
ma hanno bisogno del nostro sostegno
in preghiera. Dobbiamo contribuire
all’evangelizzazione efficace dei
musulmani.
3. Andare dai musulmani
“E come potranno sentirne parlare, se
non c’è chi Lo annunzi?” (Romani 10:14).
Alcuni che stanno pregando con questo
libretto di “30 Giorni” saranno chiamati
a portare il Vangelo ai musulmani. A
meno che non superiamo le barriere
di paura e odio, di ignoranza e apatia,
saremo solo spettatori della grande
storia di redenzione fra i musulmani.
4. Considerare i musulmani nel
proprio Paese
Molti musulmani sono emigrati, spesso
per scampare ai terrori nei loro Paesi,
o semplicemente per trovare una
speranza migliore per i loro figli. Come
considerate i musulmani immigrati
nella vostra nazione? Con pregiudizi
ed evitandoli, o come un’opportunità
senza pari di convidere loro l’amore e la
grazia di Gesù Cristo?
5. Condividere il Vangelo
Ci sono molti metodi per comunicare
l’amore e il Vangelo di Gesù Cristo
agli islamici. Facendolo faremo parte
della grande storia di redenzione fra i
musulmani.
COME POSSIAMO PREGARE?
l Pregate per i musulmani nel vostro
Paese e nel mondo, ogni volta che
leggete di loro o sentite le loro notizie al
telegiornale.
l Pregate per i missionari e per gli ex
musulmani convertiti a Cristo, che
portano il Vangelo negli angoli più
remoti.
l Pregate affinché Dio susciti più
testimoni tra i musulmani, e chiedete
a Dio cosa vuole che voi facciate per
condividere la vostra fede con loro, sia
nel vostro Paese sia nel mondo.
Il Suo Spirito attira migliaia di
musulmani alla nuova vita in
Gesù Cristo.
Pubblicazione italiana a cura di:
META Onlus
C.P. 11210
20110 Milano
www.metaitalia.org
SOLI DEO GLORIA
C.P. 113
29100 Piacenza
Si ringrazia SOLI DEO GLORIA per l’appoggio
concreto nella distribuzione del libretto per il quale
è stato possibile ancora una volta pubblicarlo.
Per mancanza di ordini e di interesse ci vediamo,
purtroppo, costretti a sospendere questa iniziativa
annuale in corso da molti anni.
© Copyright 2015
30 Days International
Si ringrazia PORTE APERTE O.N.L.U.S. per la
traduzione e la revisione dei testi.
Designed by Jonathan Edwards
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RAMADAN 2015 - INTERCESSIONE ANNUALE PER IL MONDO