Comune di Cesano Boscone Asilo Nido “ La Coccinella“ Programmazione Anno Scolastico 2012-2013 1 Introduzione Il gioco è una delle cose più serie che ci sia al mondo, nel senso che esso è una formidabile attività di apprendimento. Quando diciamo che il bambino piccolo, prima dei tre anni, gioca, in realtà sta imparando tutto sul mondo. Nell‘infanzia il gioco è fondamentale quanto il cibo e il sonno. Concorrendo alla strutturazione della personalità del bambino, l‘attività ludica è il germe del suo avvenire, da essa dipendono i suoi futuri comportamenti. Il gioco è prima di tutto divertimento. Il bambino gioca spontaneamente perché prova una sensazione di benessere. Giocando s’ impara: non è un luogo comune, ma una verità importante. Tema del progetto educativo 2012\2013: LE STAGIONI La creazione artistica rappresenta un fattore determinante per la promozione e lo sviluppo della creatività e delle potenzialità di ciascun bambino. L’esperienza conoscitiva parte dall’osservazione della natura e dell’ambiente circostante: i bambini vengono quindi invitati ad esplorare forme, oggetti, colori relativi ad ogni stagione. Questo accompagnerà i bambini in un percorso ricco di esperienze sensoriali diversificate: dal gioco libero, alla sperimentazione di diverse tecniche pittoriche ed espressive, alla ricerca delle emozioni suscitate dall’ambiente. Sperimentando la manipolazione, l’osservazione, l’esplorazione e l’esercizio di semplici attività manuali e costruttive, s’intende promuovere contemporaneamente la coordinazione oculo – manuale e lo sviluppo della fantasia creativa fino a giungere al piacere dell’invenzione: l’esperienza visiva e manuale avvicinerà il bambino a diversi linguaggi espressivi affinandone la capacità di osservazione e creazione e suggerendogli un modo di procedere che gli consentirà di realizzare i suoi “capolavori”. Il progetto si divide in quattro unità di apprendimento: 1.AUTUNNO 2.INVERNO 3.PRIMAVERA 4.ESTATE La durata del progetto coincide con l’intero anno educativo2012/2013 OBIETTIVI: •Osservare l’ambiente circostante •Riconoscere le caratteristiche delle stagioni •Passare dall’esplorazione senso percettiva alla rappresentazione •Utilizzare diverse tecniche espressive METODOLOGIA: Nel nido d’infanzia, le educatrici accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità dei bambini e creano occasioni e stimoli sempre nuovi per attivare le scoperte. Il gioco è, nell’età dell’infanzia, la principale modalità per sviluppare la conoscenza del reale e del mondo circostante. Il gioco favorisce l’instaurarsi di rapporti attivi e creativi sia sul terreno cognitivo che relazionale e linguistico, consentendo al bambino di trasformare la realtà secondo le sue esigenze interiori, di realizzare le sue potenzialità e di rivelarsi a se stesso e agli altri in una molteplicità di aspetti. Le esperienze promosse al nido attraverso una metodologia ludica sono finalizzate a sviluppare nel bambino la sua originaria curiosità orientandola in un positivo clima di esplorazione e ricerca. Il bambino maturerà con il tempo adeguate strategie di pensiero che lo condurranno a conoscere la realtà che lo circonda e a relazionarsi positivamente con gli altri. DOCUMENTAZIONE: La documentazione è uno strumento essenziale per esplicitare, all’interno ed all’esterno della realtà scolastica, le esperienze vissute con i bambini. L’attività di documentazione consente di rileggere i percorsi in un’ottica di flessibilità e miglioramento continuo. La documentazione avviene attraverso la raccolta degli elaborati dei bambini, le fotografie e l’elaborazione di cartelloni informativi per i genitori. PRIMA UNITA’ DI APPRENDIMENTO: L’AUTUNNO I bambini osservano dalla finestra della sezione il cadere delle foglie dagli alberi del giardino nel periodo autunnale. Segue l’uscita all’aperto per toccare le foglie umide e raccoglierle nei nostri carretti. Le educatrici richiamano l’attenzione dei bambini nei confronti dell’odore e dei colori di foglie, cortecce, muschio. La rielaborazione dell’esperienza prevede un grande collage del materiale raccolto da appendere in salone; l’utilizzo di colori a tempera (pennelli) e a dita che richiamano il paesaggio osservato; scoperta di alcuni frutti di stagione (castagna e pera) e loro rappresentazione grafica attraverso l’utilizzo di collage e pastelli a cera. SECONDA UNITA’ DI APPRENDIMENTO: L’INVERNO I bambini osservano l’avanzare dell’inverno: la brina, i rami spogli, una possibile nevicata, i colori grigi. Scoprono, attraverso il gusto, gli agrumi (limone, arancio, mandarino) ed esprimono le loro sensazioni. Gran parte del periodo è impegnato nella realizzazione di lavoretti e addobbi in occasione delle festività del Natale, carnevale, festa del papà. Si prevede la manipolazione di pasta di sale; la stesura di tempera, colla vinilica; assemblaggio di cartoni; utilizzo di cotone e stoffe. TERZA UNITA’ DI APPRENDIMENTO: LA PRIMAVERA I bambini osservano l’arrivo della primavera nella fioritura di prati e alberi, nell’accendersi dei colori, nel cinguettio degli uccellini. Riprendono frequenti le uscite in giardino in modo da favorire il contatto diretto con elementi naturali quali acqua e terra. Affiancati dalle educatrici, i bimbi vivono l’esperienza di far nascere dal seme un fiore. I bambini alternano alle loro creazioni artistiche, con l’utilizzo di diverse tecniche pittoriche e nuovi materiali, la preparazione di lavoretti e biglietti di auguri in occasione delle festività pasquali e della festa della mamma. QUARTA UNITA’ DI APPRENDIMENTO: L’ESTATE L’attenzione dei bambini è richiamata dall’aumento della temperatura che annuncia l’estate. Questo ci consente di vivere il giardino in modo libero, di sviluppare il senso del movimento del proprio corpo, di appropriarsi dello spazio acquisendo padronanza motoria e relazionandosi con i compagni. I bambini hanno, all’aperto, la possibilità di immergere le mani e i piedi nel colore per “lasciare traccia di sé”; distendere, dilatare, mescolare il colore e l’acqua al fine di acquisire una consapevolezza del sé e rafforzare la fiducia nelle proprie capacità. ALLA SCOPERTA DEI CINQUE SENSI: Il progetto dedicato alla scoperta delle quattro stagioni, non può escludere il coinvolgimento e la valorizzazione dei 5 sensi. Si tratta di un percorso di esperienze ed attività che metteranno in luce il valore della scoperta, dello sviluppo dell’immaginazione, della comprensione del valore che i 5 sensi hanno nella vita quotidiana. Un ruolo importante verrà dato al gioco, considerato una condizione ottimale per i bambini che assimilano e scoprono divertendosi, senza fare alcuna fatica. I bambini impareranno a conoscere e a capire il proprio corpo attraverso sensazioni nate da semplici stimoli dell’ambiente esterno. Tutto il lavoro sarà diviso in diverse tappe che metteranno in luce, in tempi diversi, ogni particolare aspetto dei 5 sensi. FASI: v IL TATTO: il tatto rappresenta, per il bambino, uno dei sensi più facilmente utilizzabili. Sin da piccolo, diventa uno strumento eccezionale per scoprire, ricordare, giocare con gli oggetti. Crescendo, il bambino impara a percepire, attraverso il tatto, una realtà sempre più sofisticata delle cose e a riconoscere gli oggetti attraverso le mani. In questo percorso verrà privilegiata la scoperta di materiali diversi da toccare attraverso la manipolazione spontanea e guidata. v L’UDITO: l’udito è uno dei sensi più preziosi per il bambino. Attraverso il suono egli sviluppa le caratteristiche del linguaggio e della comunicazione. In questa fase verrà privilegiata la conoscenza dei suoni della natura. v IL GUSTO: attraverso il gusto, il bambino porta a compimento le sue esperienze conoscitive più particolari e soggettive. Questo percorso prevede che il bambino assaggi sapori diversi tra loro ed esprima le sue reazioni. v LA VISTA: la vista è uno dei sensi più sviluppati nei bambini. Già all’età di due e tre anni si perfeziona notevolmente, diventa più ricca di particolari, consente al bambino di effettuare discrepanze tra forme e colori. In questa fase solleciteremo l’osservazione dei fenomeni naturali. v L’OLFATTO: l’olfatto è il senso che accompagna buona parte della vita di un neonato ma, crescendo, il bambino perfeziona questa capacità. In quest’area verrà privilegiata la scoperta di tanti tipi di odori: più o meno familiari, piacevoli e sgradevoli, gli odori della natura. IL CESTINO DEI TESORI: Il cestino dei tesori si inserisce all’interno del progetto sulle 4 stagioni, e in relazione ai 5 sensi, come primo approccio al gioco euristico (o di scoperta). Il cervello dei bambini si sviluppa rapidamente ed in risposta agli stimoli ambientali attraverso i sensi: tatto, olfatto, gusto, udito, vista e attraverso il movimento del corpo. Abbiamo pensato di proporre il Cestino dei Tesori, che fornisce una ricca varietà di oggetti comuni scelti per stimolare tutti i sensi, garantendo una ricchezza di esperienze ai piccoli. Da qui il bisogno di esplorare e scoprire da soli il modo in cui si comportano gli oggetti nello spazio attraverso azioni quali riempire e svuotare contenitori, infilare, impilare, mettere in equilibrio. Il contenuto del Cestino dei Tesori è costituito da oggetti non definibili come “giocattoli”, ma reperibili nell’ambiente domestico e verso i quali i bambini pongono attenzione. Il bambino potrà compiere a suo piacimento diverse azioni con tali oggetti: guardare, toccare, mettere in bocca, scuotere, battere, lasciare cadere, raccogliere, selezionare quelli che ritiene più interessanti e scartarne altri. Tutto il corpo viene coinvolto in questa esperienza che suscita curiosità, desiderio di prendere autonomamente possesso di ciò che è nuovo e a portata di mano. OBIETTIVI: Ø Offrire ai bambini un’attività cognitivamente interessante, facilitando le possibilità di esplorazione, scoperta, concentrazione, scelta Ø Stimolare i 5 sensi METODOLOGIE PREVISTE: Lo scopo è offrire il massimo interesse attraverso: Ø Il tatto: consistenza, forma, peso Ø L’olfatto: varietà di odori Ø Il gusto: ambito più limitato, ma possibile Ø L’udito: squilli, tintinnii, scoppiettii, scricchiolii Ø La vista: colore, forma, lucentezza, lunghezza Ø La sensazione del corpo in movimento Oggetti naturali : Pigne Grosse conchiglie Castagne Piume Tappi di sughero Spugna naturale Oggetti di materiali naturali: Gomitolo di lana o cotone Piccoli cestini Pennello da barba Pennello da tempera Pennello per il trucco Spazzolino da denti Calzascarpe di osso Spazzola per le scarpe Oggetti di legno: Scatolette Strumenti musicali Forme geometriche Grossi anelli da tenda Portatovagliolo Cucchiaio o spatola Portauovo Ciotolina Cubi e mattoncini Oggetti di metallo Cucchiai di varie dimensioni Frusta da cucina Scatole Piccolo imbuto Grossi anelli da tenda Spremi aglio Fischietto Portachiavi legati insieme Triangolo musicale Portauovo Colino Coperchi Bicchierino Oggetti in pelle, tessuto, gomma, pelo: Borsellino Borsetta Piumino da borotalco Bambolina di stoffa Portagioie Tappo da vasca Piccolo orsacchiotto di stoffa o peluche Sacchettini di tessuto anche con fiori purchè siano ben cuciti Carta, cartone Scatolette Cilindri di cartone della carta da cucina ^ SUDDIVISIONE SPAZI DEL NIDO ^ SCHEMA E MODALITA’ D’INSERIMENTO ^ UNA GIORNATA “TIPO” AL NIDO ^ PROGRAMMAZIONE SEZIONE MEDI ^ PROGRAMMAZIONE SEZIONE GRANDI La suddivisione degli spazi Spazio Medi (da 1 a 2 anni) salone comune suddiviso in vari angoli a seconda delle attività e dei bisogni; sala per il pranzo utilizzata anche per attività dove è necessario l’utilizzo dei tavolini; bagno. Spazio Grandi (da 2 a 3 anni) salone comune suddiviso in spazi a seconda delle attività e dei bisogni; spazio per il pranzo utilizzato anche per attività a tavolino; bagno. Stanza magica: uno spazio dove tutto si trasforma dedicato a : giochi di movimento corporeo e di rilassamento con la “pallestra”; dove scopriamo e tocchiamo nuove prospettive con il gioco “euristico”; dove ascoltiamo musica e cantiamo canzoncine; dove facciamo giochi di drammatizzazione e attività fantastiche : - Racconti - Oggi sono: un principe Una principessa Un personaggio fantastico Un animale Condivisa a turnazione tra le sezioni Stanza delle emozioni: uno spazio dove esprimersi liberamente attraverso: la pittura e il disegno “ LE MIE PRIME TRACCE” con tempere a dita, pennelli, spugnette, rullini di gommapiuma, pennarelli, matite e pastelli a cera e tanti colori; Manipolazioni attraverso le sensazioni e l’esperienza con materiali e attività diversi tra loro, ogni stimolo sensoriale evoca emozioni e reazioni ..…conosciamole insieme con: - Vasche sensoriali e manipolative di gruppo - Vasche sensoriali e manipolative individuali Con - farine varie; schiuma da barba; pasta, riso, cereali; acqua, neve, foglie, pigne, castagne e molto atro ancora… Condivisa a turnazione tra le sezioni Spazio Casetta : Gioco Simbolico: facciamo finta di ( preparare una buona pappa, fare la nanna, lavarsi e pulirsi ) Gioco con la bambole: vestire, svestire, cullare, lavare Travestimenti: allo SPECCHIO o con i TRUCCHI giochiamo con borse, foulard, gonne, sciarpe, cappelli, … Condivisa a turnazione tra le sezioni Spazio Suoni e Musica : Canzoni (dal vivo) Ascolto di suoni e musica (registrati) Utilizzo di strumenti per creare suoni Costruzione di piccoli strumenti Con la musica balliamo e\o ci rilassiamo Condivisa a turnazione tra le sezioni Schema e modalità d’inserimento Presso la nostra struttura l’inserimento ha una durata di due settimane e in alcuni casi può essere protratto. Questo periodo è molto delicato e nasce da questo l’importanza della gradualità e della continuità nella relazione tra genitori e educatrici, fra famiglia e nido. Prima Settimana 1° - 2° GIORNO : Entrata 9.30 uscita 10.30. Il genitore rimane in sezione con il bimbo\a. 3° GIORNO : Entrata ore 9,30 uscita ore 10.30\11.00 Il genitore rimane in sezione con il bimbo\a 4°-5° GIORNO : Entrata 9.30 uscita 11.30 Il genitore si allontana durante la mattinata, per tornare a prendere il proprio bimbo dopo il pasto. Seconda Settimana 6° GIORNO : Entrata 9.30 uscita 11,45 Il genitore si allontana durante la mattinata, per tornare a prendere il proprio bimbo dopo il pasto 7° -8° GIORNO : Entrata ore 9.30 uscita ore 12.00 Il genitore si allontana durante la mattinata e torna qualche momento dopo il pasto. 9° GIORNO : Entrata ore 9.30 uscita ore 12.30 Il genitore si allontana durante la mattinata e torna circa un ora dopo il pasto. 10° GIORNO : Entrata ore 9.30 uscita ore 12.30\13.30 Il genitore si allontana durante la mattinata e torna a prendere il proprio bambino\a nel normale orario d’uscita dal nido. Gli orari potranno subire modifiche in base ai ritmi di ciascun bambino\a e alle esigenze della coppia genitoriale Una giornata “tipo” al nido Ore 7,30\9,00 Apertura Asilo Nido, accoglienza bambini e gioco libero. Ore 9,00 Facciamo una piccola merenda con pane o frutta Ore 9,30 Inizio attività guidate in piccolo e/o in grande gruppo a seconda delle sezioni e delle esigenze dei bambini Ore 10,30/11,00 Momento dell’igiene personale Ore 11,00 Momento del pranzo Ore 12,30\13,00 Momento dell’igiene personale e preparazione al momento dell’uscita dal nido Area continuità tra famiglia e nido Feste : Le feste che si terranno al Nido rappresentano un momento di condivisione importante tra le famiglie e il personale coinvolto per l’educazione e la crescita dei bambini. Insieme si preparano e si progettano la festa di Natale e la festa di fine anno che vedranno come protagonisti i bambini Altre feste come quella di Carnevale non prevede il coinvolgimento dei genitori ma solo quello dei bambini e delle educatrici. Psicologa : Sono previsti 3 incontri per ogni sezione nell’arco dell’intero anno scolastico che coinvolge i genitori dei bambini, le educatrici di sezione e la psicologa. Ogni incontro è un valore aggiunto alla crescita dei bambini ed alla crescita individuale e di gruppo di noi adulti in quanto ci si confronta su tematiche importanti che coinvolgono fasi e momenti di crescita dei bambini stessi in relazione con gli adulti e col mondo che li circonda. Atelier per adulti: Incontri di gruppo per: ° preparazione piccoli oggetti di utilizzo al nido ° preparazione addobbi e feste (costumi, ecc…) ° preparazione piccole rappresentazioni per bambini ° e tanto altro…… Programmazione Sezione Medi PIANO DI LAVORO “Non ci può essere un lavoro che riesca bene e di soddisfazione senza gioco; non ci può essere pensiero valido e sano senza gioco.” Charles Dickens, 1854 Il nostro piano di lavoro nella prima parte dell’anno, punta sulla stimolazione dei sensi e consiste nell’aiutare il bambino a sviluppare le sue capacità cognitive, affettive, sociali e motorie attraverso i seguenti momenti e attività: *Abilità di movimento e di manipolazione : la mobilità apre nuovi orizzonti, una volta che ha imparato bene a muoversi a carponi, il bambino tenta di raggiungere la posizione eretta con l’entusiasmo e la curiosità tipica delle nuove conquiste, cresce in lui una sensazione del tutto nuova: “ Posso fare tutto da solo” ma poiché non ha ancora il senso del pericolo e della prudenza, viene progettato uno spazio che risulti sicuro e al contempo stimolante. * Manipolazione : consiste nella sperimentazione di diverse sensazioni tattili attraverso la proposta di materiale vario. Tale momento è utile per lo sviluppo della motricità fine, per la coordinazione oculo-manuale, conoscenza e acquisizione del rapporto causa-effetto anche attraverso i travasi. * Motoria : è svolta attraverso l’utilizzazione della “ pallestra “, del percorso delle “ sensazioni “ . La finalità sta nello sviluppo della coordinazione motoria, della capacità di strutturare risposte diverse a seconda dello stimolo e nello sviluppo dello schema corporeo ( presa di coscienza corporea ), acquisizione dell’equilibrio e rilassamento. * Pittura : è svolta con pennarelli, matite, pastelli a cera, tempere, colori a dita e gessetti. Ad ogni bambino è dato un foglio che può essere di misura e colore diverso. E’ proposta ai bambini una gamma di colori in modo che ognuno possa scegliere. La finalità sta nello sviluppo della percezione dello spazio bianco e colorato, nella conoscenza e distinzione dei materiali offerti, dando l’opportunità al bambino di dare un’espressione di sé. * Farina bianca e acqua : sono proposti separatamente per l’esplorazione del materiale e successivamente l’educatrice impasta la farina con l’acqua in presenza dei bambini, la divide e la mette a loro disposizione. La finalità è quella di favorire lo sviluppo della motricità fine per familiarizzare con le sensazioni molle-duro, liscio-ruvido, stimolare lo sviluppo delle capacità tattili del bambino. L’alimentazione Durante questo secondo anno, il bambino passa dalla quasi completa dipendenza dall’adulto alla capacità di mangiare da solo incuriosito anche da nuovi sapori e nuove consistenze. Attività di routine: Il pasto : diventa un momento creativo e significativo nell’immagine che il bambino si fa di se stesso: permettere ai bambini di essere attivi quando mangiano, usando anche le dita, dà due vantaggi: primo, non sono sempre obbligati ad aspettare l’aiuto ed il controllo dell’adulto rispettando il suo impulso all’autonomia; secondo, prendendo il cibo con le mani hanno la possibilità di fare nuove e varie esperienze tattili. Quando iniziamo a dargli la pappa con il cucchiaio, offriamo al bambino un altro cucchiaio per “aiutare” la sua capacità di usarlo. Tutto succede in modo naturale, senza forzature e senza fretta. Comunicazione e linguaggio Durante il secondo anno di vita, i bambini fanno un grande salto dal balbettio, che può contenere una o due parole riconoscibili, ad un vocabolario di oltre 300 parole, arrivando alla fine del secondo anno di vita a formulare frasi di tre o quattro parole e cominciano ad apparire le prime forme grammaticali. E’ importante ricordare che il ritmo ed i tempi con cui i bambini imparano a parlare, come per altre aree di sviluppo, varia enormemente da bambino a bambino, sebbene tenda a seguire una sequenza coerente. Per questo scopo è importante: Parlare con i bambini e ascoltarli Tenere particolarmente monitorata i rumori di sottofondo Parole ed oggetti: un aspetto importante nello sviluppo del linguaggio è quello di collegare le parole agli oggetti soprattutto nella fase in cui si sta ampliando il vocabolario Attività: * Musica e filastrocche : la varietà del repertorio musicale del nido ha come finalità lo sviluppo delle capacità di coordinamento motorio abbinato alle sequenze musicali e delle capacità linguistiche abbinate alla varietà delle parole ed al piacere del ritmo nell’esprimerle e nel ripeterle con continuità L’educatrice partecipa attivamente cantando e mimando, scandendo i ritmi col battito delle mani e invitando il bambino ad imitarla. I bambini amano le canzoni inventate che parlano di loro stessi e delle cose che fanno ogni giorno: per effetto della risonanza emotiva che queste evocano stimola ulteriormente la ripetizione delle parole. * Libri e racconti: a quest’età i bambini stanno compiendo un salto cognitivo: dall’identificare un oggetto comune, ad esempio una mela, a indicarne la figura per imparare dagli adulti come si chiama. Collegare una realtà concreta con l’astrazione di una fotografia a colori è un complesso processo cognitivo. Per essere utili le illustrazioni di un libro devono essere realistiche, non falsificate con colori e forme lontani dalla realtà. Ad esempio gli ALBUM sono formati da piccole schede di fotografie contenenti ritagli di giornali che raffigurano immagini reali di vario tipo conosciute dai bambini. L’educatrice si siede nell’angolo lettura e offre, ad ogni bambino, un album e insieme li guardano, li commentano e li confrontano. La cura del corpo E’ prioritaria in quanto il bambino di quest’età comunica col proprio corpo e con un linguaggio chiamato gestuale, quelli che sono i suoi bisogni. Offrire al bambino la possibilità di svolgere azioni collegate con il movimento, con l’esplorazione e con la percezione, tali da aiutarlo nella costruzione di sé come persona. Ai bambini di quest’età ( 12-24 mesi), caratterizzati da un’intelligenza pratica, hanno bisogno di manipolare oggetti anziché le parole e al posto dei concetti utilizza movimenti e percezioni. * impariamo a conoscere il nostro corpo occupandoci della propria igiene: lavarsi la faccia, le manine e il momento del cambio del pannolino sono momenti importanti per questo tipo di esperienze, sono caratterizzati da un’intensità emotiva legata anche al piacere delle cure e delle coccole e la relazione con l’educatrice con la quale interagisce è fondamentale. Programmazione Sezione Grandi PIANO DI LAVORO Il bambino di quest’età si sta avviando ad un’altra gran conquista e cioè all’acquisizione del controllo sfinterico. Tale conquista sarà un’impresa lunga e difficile ed acquisterà una serie di significati in rapporto all’interazione che egli istituisce con le figure adulte che si occupano di lui. Nel trattenere ( rifiutare ) o nell’espellere ( donare ) le feci ( sentite dal bambino come una parte di se ) egli soddisfa due bisogni : il primo riguarda il piacere che egli prova nel momento della defecazione, piacere provocato dal fatto che la mucosa anorettale in questo periodo è sede di piacere come in una prima fase lo era la mucosa boccale. Il secondo bisogno è soddisfatto in quanto il bambino ha l’esigenza di esercitare un controllo su di se e contemporaneamente sul mondo esterno. L’atto del defecare permette al bambino tutto ciò. Egli, infatti, defecando esercita un controllo su di se perché è lui che decide se trattenere o lasciare andare il suo prodotto quando vuole e un controllo sugli altri in quanto il bambino nell’atto di defecare dimostra affetto a chi si occupa di lui e nell’atto di trattenere dimostra la propria ostilità e rifiuto. Durante il terzo anno di vita, il bambino compie ulteriore progressi a tutti i livelli. Dal punto di vista motorio ora egli, non soltanto può compiere molti più movimenti, ma è perfettamente cosciente di questa sua autonomia corporea ed è per questo motivo che ama misurare la propria capacità fisica con tutto e su tutto. Questo fa si che il bambino compia un altro gran passo nella presa di coscienza di sé e lo aiuta a progredire verso la conquista spaziale e sociale del mondo. Adesso il bambino smette di parlare in terza persona ( “Angela mangia, Michele vuole bere”, ecc. ) e inizia a parlare in prima persona ( “ Io voglio bere, io ho sete “ ). Nel corso del terzo anno di vita, il bambino comincia a prendere coscienza delle differenze sessuali ( fase fallica ), lo si vedrà infatti, spogliarsi volentieri, osservare gli altri compagni mentre fanno la pipì, toccarli e farsi toccare, imitarsi; non è raro infatti vedere maschi che vogliono fare pipì come le femmine, o femmine che tentano di farla in piedi come i maschi. L’imitazione adesso è molto più complessa, il bambino si serve degli oggetti in modo sempre più differenziato e completo cambiando di volta in volta l’oggetto reale in oggetto rappresentativo-simbolico, secondo le proprie necessità di gioco. Il gioco imitativo, in questo periodo, è rafforzato dal linguaggio che è la forma simbolica per eccellenza, in quanti permette al bambino di staccarsi dall’azione reale facendola divenire un rappresentazione mentale. Infine il gioco simbolico gli permette di potenziare la propria socialità. E’ infatti in questa forma di gioco che il bambino esprime le proprie tensioni e la propria gioia, immedesimandosi in una realtà da imitare e riuscendo così a capire meglio il significato e le regole. Anche a livello grafico-pittorico si fanno ulteriori passi: all’inizio il bambino non disegna con l’intento di rappresentare qualche cosa, ma scopre di volta in volta quello che disegna. Solo più tardi il bambino comincerà a pensare che cosa vuole disegnare, prima ancora di farlo; in questa fase però egli non è ancora in grado di riprodurre fedelmente ciò che vede. Circa verso la fine del terzo anno di vita, il bambino comincia a giustapporre ( mettere al posto giusto ) gli elementi del disegno, prova ne sono i “ pupazzi testoni “ che vogliono rappresentare lo schema corporeo con un grande cerchio a cui vengono confusamente collegati dei segni filiformi che stanno ad indicare le estremità. Lo sforzo del terzo anno di vita, insomma, è teso all’acquisizione di una sempre maggiore chiarificazione del mondo circostante, ad una sempre maggiore autonomia e padronanza rispetto ad esso e alla ricerca del proprio ruolo nel gruppo sociale. Alla fine del terzo anno di vita, il bambino è ormai sufficientemente autonomo, esprime molto chiaramente la voglia di fare da solo, è in grado nella maggioranza dei casi di esprimersi con un linguaggio socialmente comprensibile a tal punto che egli è maturo per essere diplomato al passaggio alla scuola materna ( a partire da maggio organizzeremo incontri con le colleghe delle scuole materne zonali al fine di fare conoscere la vita del nido. Inoltre per favorire l’inserimento dei bambini alla scuola materna, li accompagneremo alla stessa, dove trascorreranno delle ore di gioco ). Dopo aver riflettuto brevemente sui progressi e sugli sforzi che il bambino compie durante il terzo anno di vita, possiamo ora tentare di formulare una proposta di lavoro che cerchi di essere la più completa possibile. Partiamo dal linguaggio : intorno ai venticinque-ventisei mesi di vita si entra nella fase in cui il bambino inizia ad usare sempre meglio il linguaggio, imparando nuovi termini e sistemandoli sempre meglio all’interno della frase, sebbene gli altri linguaggi continueranno a coronare la comunicazione verbale. E’ necessario, infatti, ricordare che tutti gli altri aspetti della comunicazione non verbale quali quello grafico, gestuale, corporeo, mimico, ecc. sono altrettanto importanti e vengono a completare la funzione del linguaggio verbale in tutta la vita. Audiovisivi, registratori, burattini, libri cartonati, i vari centri d’interesse quali quello della casa, del negozio, di pittura o altri sono tutti mezzi eccellenti per una stimolazione del linguaggio adeguata e corretta. Grossa parte dell’educazione passa attraverso la comunicazione verbale : insegnare il nome e i versi degli animali, portare il bambino all’osservazione sempre più corretta della realtà circostante, significa anche elaborare e rafforzare il linguaggio esprimendo correttamente bisogni, sentimenti, percezioni ecc. Altro aspetto da non tralasciare è l’attività motoria; in questo periodo della vita ( ma non solo in questo ) è ancora troppo importante muoversi, saltare, correre, toccare, vedere ecc. Lo spazio, il tempo, la causa sono tutti concetti che il bambino al di sotto dei quattro anni di vita non è ancora in grado di interiorizzare in quanto tali. Per un bambino di tre o quattro anni il passato o il futuro sono aspetti della realtà da lui percepiti in modo vago o confuso. Tuttavia, le basi di queste conoscenze, si pongono in questo periodo e si pongono proprio attraverso esperienze psicomotorie. I concetti tipologici come, grande, piccolo, vicino, lontano, davanti, dietro ecc. , sono i primi che il bambino riesce a comprendere. I ritmi della giornata scanditi verbalmente dalle educatrici fanno si che il bambino percepisca i piccoli tempi, ( prima del pasto si lavano le mani, dopo la merenda arrivano le mamme ), questi sono tutti concetti che essendo legati al quotidiano hanno un senso logico più comprensibile. Ciò avviene anche per il concetto di spazio. Il bambino che corre, corre in uno spazio e in un tempo preciso. Il dire ai bambini : “corriamo fino al cancello e vediamo chi arriva prima”, significa dare concretezza a concetti che altrimenti sarebbero troppo astratti per loro. Per concludere, tutta la stimolazione deve avvenire sulla base d’esperienze concrete, ma soprattutto in forma di gioco, in modo tale che non sia troppo pesante o troppo semplicistica, così da permettere a tutti i bambini, in eguale misura, di esternare le proprie potenzialità e tendenze personali. Si progettano le attività educative nelle diverse aree di sviluppo : Area motoria Area cognitiva Area comunicativo-sociale AREA MOTORIA : corsa controllata, lanci controllati di una palla, manipolazione raffinata ( incastri ecc.), mangiare con il cucchiaio tenendolo con il palmo, asciugarsi le mani, schema corporeo, educazione al ritmo. Attività : percorsi, gimcane, giochi con scatoloni, girotondi, giochi imitativi d’animali, costruzioni, momento di routine al bagno e a tavola, gioco dello schema corporeo, movimenti con musica e strumenti, canzoncine mimate, gioco dei travestimenti. AREA COGNITIVA : uso del pensiero simbolico, forme elementari di classificazioni ( oggetti della cucina, oggetti del bagno, ecc. ), spazio ( lontano-vicino, piccolo-grande, dentro-fuori ). Attività : gioco della casetta, gioco dei mestieri, gioco dei travestimenti, drammatizzazione di fiabe o storie, tombole figurate, uso di contenitori ( per il dentro-fuori ), disegno e collage, manipolazione con travasi ( sabbia, farina bianca farina gialla, acqua ), gioco dei rumori. AREA COMUNICATIVO-SOCIALE : produzione di frasi di due o più parole, acquisizione del nome delle cose e il suo utilizzo. I bambini acquisiscono differenze grammaticali come il singolare, il plurale, il maschile e il femminile. Attività : Lettura di libri, canzoni e fiabe, giochi simbolici con espressione linguistica, drammatizzazione.