PERCHÉ LA FIGURA DEL
“COMUNICATORE MUSEALE”
Marco Merlini
Coordinatore del progetto MU.COM.
Roma, 10 giugno 2011
PRIMO TREND
E’ crescente il contributo economico dei settori culturali,
sia in termini diretti (pil, sviluppo e occupazione) che
indiretti (collegamenti fra creatività e innovazione,
connessioni con il settore ICT, sviluppo regionale).
All’interno di questo contesto, i musei stentano però ad
uscire dallo spazio “tradizionale”, caratterizzato da un
approccio non-economico e da istituzioni sovvenzionate.
SECONDO TREND
D'altra parte, i musei sono all'interno di una tendenza
internazionale che assume il turismo culturale come uno
dei maggiori comparti di traino economico.
Ma è una positiva tendenza cui essi contribuiscono in
modo insufficiente e di cui beneficiano scarsamente,
prevalendo ancora la funzione di conservazione di
capolavori rispetto al sentirsi e a operare come unità di
promozione turistica:
richiamando l’interesse dell’opinione pubblica,
diventando molla economica di intere aree,
promuovendo l’apertura di inediti mercati e
attivando un indotto incentrato sulla fruizione di attività
turistiche culturali sostenibili e consistenti.
L’incrocio tra questi due trend di sviluppo ha portato i
musei a sviluppare la loro capacità ed efficacia
comunicativa al fine di promuovere i beni culturali presso
classi sempre più ampie e stratificate di pubblico.
O meglio a comprendere quanto dovrebbero sviluppare la
loro capacità ed efficacia comunicativa. Nonostante
l’esistenza di buone pratiche, permangono infatti ostacoli a
tale auspicato cambiamento di ruolo dei musei dovuti in
buona misura alla carenza di competenze professionali in
grado di attivare un'intensa attività di comunicazione con il
grande pubblico, i media e gli stakeholders che
compongono il capitale socio-culturale locale, indirizzando
tale dialogo al fine di accrescere la competitività del
territorio.
Il Comunicatore Museale è proprio la figura professionale
cui spetta:
 promuovere la propria istituzione presso il grande
pubblico e prendersi cura del successo sul pubblico delle
diverse iniziative proposte dal Museo
 dialogare con i media
 essere l’elemento di connessione tra l’istituzione
museale e gli attori del territorio, mobilitando sinergie
all'interno della rete degli attori locali al fine di generare
benefici socio-economici di sistema.
Questo ruolo sta diventando strategico all'interno dei
Musei e delle associazioni culturali gestione dei musei.
Ma…
1)
Pur se fondamentale, l'esperto di comunicazione non è sempre
presente nei musei, in particolare nel caso di enti di modeste
dimensioni. Essi stanno ricorrendo a scampoli di competenze
comunicative presenti in figure quali l'addetto stampa o l'esperto di
marketing. Tutti i musei da noi interpellati sono comunque
consapevoli che la mancanza di comunicatore tout court sta
diventando un vincolo cogente. Non per nulla, i grandi musei
nazionali hanno spesso un intero Dipartimento dell'informazione e
della comunicazione.
2)
In Italia l’offerta formativa non affida le competenze comunicative a
360 gradi a un comunicatore tout court, ma le frantuma in una serie
di figure collaterali e complementari come l’organizzatore di eventi, il
Pr, l’addetto di ufficio stampa, il curatore dell’immagine… L’offerta
attuale non è quindi in grado di rispondere alle caratteristiche di
specificità professionale della comunicazione museale.
3)
Eppure le ricerche su scala europea dimostrano il fabbisogno e lo
spazio occupazionale di questa specifica figura professionale in
ambito museale.
Il nostro progetto intende contribuire a colmare questo vuoto
costruendo il quadro delle competenze di riferimento e il relativo
percorso formativo per la figura del Comunicatore museale.
In particolare, verrà condotta la progettazione e il testaggio di un
Modulo di apprendimento per la figura del Comunicatore
museale che acquisirà nuove competenze di base e riconosciute.
La taratura e validazione del modello avverrà attraverso laboratori
locali di sperimentazione e project works.
La capitalizzazione e inserimento dell’innovazione avverrà
nell’attività ordinaria dei musei che partecipano all’iniziativa. Una
specifica attività di trasferimento della figura specialistica del
Comunicatore avverrà nei Paesi che hanno come perno turisticoculturale il Danubio.
A chi rivolgiamo la nostra offerta di cooperazione e supporto:
 adulti occupati nei musei
 giovani in formazione e al primo accesso al mercato del
lavoro
L'occupabilità di questa figura non si esaurisce all'interno dello
staff di un museo, ma come professionista o dipendente di
un'associazione/cooperativa che cura il dispositivo
comunicativo di uno o più musei o di una rete. Un tale
organismo può nascere anche a partire dalla nostra
iniziativa. Infatti l'associazionismo non profit non solo ha
spesso in gestione l'istituzione museale, ma ha la
propensione al lavoro di rete e crea sul territorio le
infrastrutture socio-culturali che lo rendono più vivibile sia
per i residenti che per i visitatori
La giornata di oggi intende presentare e discutere una
ricerca che abbiamo realizzato che ha per sfondo
l’occupabilità della figura del Comunicatore Museale:
 La situazione attuale della comunicazione museale
 Le competenze distintive del Comunicatore Museale e
delle figure analoghe e correlate
 L’Offerta e i fabbisogni formativi per il Comunicatore
Museale
 Verso uno standard professionale del “Comunicatore
Museale
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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COMUNICATORE MUSEALE - MUSEUM communicator