S.D.S-D.S.M. E ASSOCIAZIONI UNA ESPERIENZA DI CO-PROGETTAZIONE PER: Dislocazione dei comuni territorio B.V.C Le problematiche connesse all’abitare Le caratteristiche socio-economiche della Zona hanno reso difficoltoso il reperimento di appartamenti in affitto per tutte quelle persone, tra cui gli utenti del Servizio di Salute Mentale, che per condizione economica e /o stato di salute o comportamento, non diano garanzie di affidabilità sufficienti. Il problema è reso acuto anche per la consistente immigrazione di singoli e nuclei familiari STESSA RICHIESTA SOLITA RISPOSTA Nessuna agenzia sociale può rispondere da sola in modo sostenibile Interventi S.D.S potenziamento degli interventi di edilizia popolare e sull’emergenza abitativa. Le problematiche connesse all’abitare sono state recepite come bisogno prioritario nel P.I.S. tavolo tecnico per l’individuazione di strategie e risorse. Interventi UFSMA-Associazioni Dal 2005 L’UFSMA per la realizzazione dei progetti connessi all’abitare, ha costituito un gruppo di lavoro composto da: un Ass.Sociale coordinatore due psichiatri uno psicologo due Ass.Sociali un’Educ.Professionale un Inf.Professionale Attività svolta dagli operatori del gruppo collegamento con gli Amministratori ed i funzionari dei Comuni per le politiche sociali e con le Associazioni. Collaborazione con le equipe curanti per l’individuazione degli utenti da inserire nel progetto coordinamento delle attività di supporto alle esperienze avviate. Avvio di progetti per la Vita indipendente anche attraverso la formazione di piccoli gruppi di discussione e di scambio di esperienze di utenti interessati partecipazione. al tavolo tecnico coordinato dal rappresentante della giunta della S.d. S., in modo da inserire le azioni svolte nella strategia complessiva collegata all’abitare ed alla risoluzione complessiva delle problematiche emergenti. ANNO 2006 U.F.S.M.A. avvia un progetto per l’abitare supportato per una situazione individuale ed una di coabitazione Partners: •ASSOCIAZIONE AZZURROROSA •ASSOCIAZIONE VELASENTITE •ASSOCIAZIONE IL VILLAGGIO ASSOCIAZIONE AZZURROROSA L' Ass. Telefono Azzurro-Rosa collabora con il Dipartimento di Salute Mentale su situazioni specifiche di soggetti con problemi di disagio e disturbo psichico da tempo, insieme ad altre Ass. di volontariato (Caritas, AUSER, ARCI Solidarietà ecc) Dal 2005 il rapporto si è maggiormente strutturato e si è sostanziato in progetti condivisi di cui l'Ass. è stata partner del DSM come soggetto promotore ed attuatore o viceversa In questo progetto svolge attività di intermediazione tra il Sevizio, i proprietari ed i soggetti beneficiari del progetto, stipulando i contratti di locazione quadriennali e ponendosi come garante del contratto di sublocazione agli utenti. Offre attività di supporto nella conduzione della vita quotidiana; accompagnamento ed orientamento sul territorio; attività occupazionali e di socializzazione promosse e realizzate dall’Associazione stessa. L'esigenza di questa collaborazione è scaturita: - dalla consapevolezza dell'Ass. della sempre più frequente necessità di sostegno psicologico e di interventi psichiatrici per bambini e donne assistite dai volontari - necessità di formazione per i volontari stessi e di consulenza specialistica. - In particolare l'impegno da alcuni anni dell'ass. per donne e bambini migranti ha messo a contatto i volontari, così come i servizi, con storie di sofferenze devastanti che hanno causato traumi emotivi e disturbi psichici per i quali non è sufficiente l'intervento di accoglienza ed assistenza solidale. L'aumento delle richieste di intervento per nuclei multiproblematici con presenza di persone con problemi psichiatrici di notevole complessità, ha ulteriormente motivato l'Ass. alla collaborazione con il DSM. ASSOCIAZIONE VELASENTITE Il tempo liberato e il sostegno alla vita indipendente Alla ricerca di strategie di “accompagnamento” verso un inserimento lavorativo sostenibile Libero mercato Coop spazio libero Bau- house (gestione canile comprensoriale La rete informale Il tempo liberato SVILUPPARE IL PROCESSO DI AUTOPROMOZIONE DEGLI UTENTI UTILIZZANDO IL TEMPO LIBERO MOBILIZZARE RISORSE PERSONALI E DI GRUPPO E FACILITARE MODALITA’ DI RELAZIONI AMICALI SPONTANEE E DI INIZIATIVE AUTOGESTITE FAVORIRE L’EMERGERE DI FORME SPONTANEE DI AIUTO E DI RECIPROCO INCONTRO CHE POSSONO COSTITUIRE LA BASE PER L’INIZIO DI AZIONI DI FACILITAZIONE ALL’ABITARE DA PARTE DELL’ASS.STESSA PER ESPERIENZE INDIVIDUALI E DI GRUPPO Il Villaggio ha come scopo quello di facilitare l'accesso alla casa a quella fascia di popolazione che, per ragioni legate alla diffidenza e al pregiudizio dei proprietari immobiliari, si trova in difficoltà a reperire un alloggio I suoi utenti sono quindi extracomunitari in regola con le leggi vigenti , o italiani segnalati dai servizi sociali. Svolge ricerca continua dell’immobile in base alla richiesta fornisce soluzioni di problemi pratici inerenti all’alloggio offre informazione sui servizi presenti sul territorio L’ABITARE SUPPORTATO OBIETTIVO GENERALE Costruire una rete che coinvolga istituzioni sanitarie e sociali, cooperazione sociale e volontariato, gruppi di utenti dei servizi in diverse condizioni di marginalità e cittadini comunque interessati al bene comune Mantenere un rapporto dinamico con la comunità, che risponda ai principi della solidarietà e della promozione di azioni di inclusione. Consolidare l’interazione tra servizio pubblico ed associazione degli utenti con lo scopo di promuovere un percorso emancipativo permanente e utilizzabile dai nuovi utenti, finalizzato ad una loro crescente autonomia rispetto ai servizi socio-sanitari. Obiettivi specifici del progetto •Rispondere al bisogno di soluzioni abitative per persone con disturbo psichico seguite dal DSM della Zona Bassa Val di Cecina Consolidare la rete di soggetti istituzionali e del volontariato che definiscano e mettano in atto con continuità strategie per il reperimento di risorse per l’abitare. garantire un sistema di servizi residenziali con caratteristiche di mobilità e di appropriatezza permettendo alle persone che hanno terminato il loro percorso e che per diversi motivi non possono rientrare in famiglia, la dimissione verso forme abitative in autonomia o variamente supportate. DESTINATARI DEL PROGETTO persone con disturbo psichico seguite dal DSM della Zona Bassa Val di Cecina, che nell’ambito del loro progetto terapeutico riabilitativo necessitano di trovare una collocazione abitativa in autonomia IN PARTICOLARE persone che hanno terminato il loro percorso residenziale e che per diversi motivi non possono rientrare in famiglia, giovani con necessità di distacco da ambienti familiari multiproblematici e fortemente patogeni •adulti, già assistiti dal Servizio con progetti domiciliari e semiresidenziali, ai quali è venuto meno il supporto dei familiari che possono e vogliono evitare l’ingresso in strutture residenziali. Ora che mi avete motivato a svincolarmi e essere autonoma uscendo di casa…………. dove vado ad abitare!!!!!? Risultati attesi. creazione di un sistema in rete fra Amministrazioni Comunali, DSM, Associazioni di volontariato che già svolgono un’azione di intermediazione con la proprietà privata e associazioni di utenti , che permetta di trovare per utenti del DSM che ne hanno per diversi motivi necessità, soluzioni abitative in cui vivere con il supporto, anche economico, delle Istituzioni, degli operatori socio sanitari e volontari, gradatamente decrescente, in modo da poter utilizzare le risorse per nuovi utenti. costruzione di eventuali percorsi facilitati per accedere agli interventi per l’abitare previsti dalle Amministrazioni Comunali e per l’edilizia popolare . Il progetto tiene conto dell’impegno di dare in uso al DSM un appartamento del Comune di Rosignano, già destinato ad attività socio sanitarie, che potrebbe permettere l’accoglienza anche temporanea, di persone avviate ad abitare in autonomia Promozione di una graduale consapevolezza e assunzione di responsabilità rispetto alla gestione della vita quotidiana in condizioni di graduale minore dipendenza dai Servizi, per quelle persone che si ritiene possano proporselo come obiettivo del proprio progetto terapeutico Azioni di avvio a programmi di inserimento al lavoro per le persone coinvolte nel progetto , per divenire autosufficienti economicamente. • Creare le condizioni formative, esperienziali, sociali, che permettano l’inserimento al lavoro di persone con diverse forme di disabilità , tra cui soggetti con disturbo psichico. • Attivazione di un sistema di sostegno con interventi individuali e di gruppo che garantisca l’accesso e il mantenimento dell’inserimento al lavoro per le persone con maggiori necessità di “accompagnamento” • Interventi motivazionali,di orientamento, di valutazione e autovalutazione di interessi e competenze • Monitoraggio sistematico dell’andamento dei tirocini e degli inserimenti, con la persona interessata, la famiglia, l’ambiente di lavoro • Allargamento della rete comunicativa con le istituzioni del mondo del lavoro attraverso la costituzione di una rete più strutturata e coordinata fra amministratori, funzionari degli Enti Locali, rappresentanti delle categorie del lavoro profit e noprofit, associazioni degli utenti . Stato dell’arte Giugno 2007 Sono in atto 4 esperienze singole di cui una con appartamento di proprietà La Regione fornisce risorse economiche (E 27.000,00) per il pagamento degli affitti, tramite contributi agli utenti Il Comune di Rosignano mette a disposizione E 8.400,00 per pagamento affitti in ambito P.I.S. in attesa di rendere disponibile un appartamento Gli utenti sono informati che devono gradualmente diventare autosufficienti sul piano economico Si è costituito un piccolo Gruppo di utenti coordinato dagli educatori per prepararsi alla vita indipendente • Casa La casa è un letto dove puoi riposare la casa è un ombrello che ti può riparare quando piove la casa è divertimento, dove giochi, balli e canti la casa è una mamma che ti accoglie quando ti senti solo la casa la casa è la casa è un posto indimenticabile. (Margherita ) FINE