Anno VII N 142 Dom 18 - Lun. 19 giugno 1978 - L 200 Quotidiano - Spedizione In abbonamento postale Gruppo 1 70 - Direttors: Enrico Deaglio - Direttore responsabile; M i c h e l e Taverna - Redazione: 578371 Amministrazione e diffusione: tel. 5742108, ccp n. 49795008 intestato a " L o t t a C o n t i n u a " , v i a Dandolo 10. Roma - Prezzo all'estero: floma numero 14442 del 13.3.197?. Autorizzazione a giornale murale del Tribunale di Roma n. 15751 del 7.1.1975 - Tipografia: « 1 5 G i u g n o » , via fem. L. 15.000 - Estero anno L. 50.000, sem. L 25.000 - Sped. posta ordinaria, s u richiesta può essere effettuata per posta aerea - Versamento Ccicessionaila esclusiva per la pubblicità: Publiradio. Via San Calimero 1, M i l a n o - Telefono (02) 5463463-5488119. "Di sicura fede democraticaj scelto senza pregiudiziali e discriminazioni..." Purché sia un democristiano Il PCI è orientato a imporre un altro boss democristiano alla presidenza della Repubblica. Andreotti, Zaccagnini o, perché no. Pantani sono i nomi che circolano tra Piazza del Gesù e via delle Botteghe Oscure. Per confondere le acque, cominceranno con l'avanzare proprie candidature. « Nessuno che non sia politico di professione ha sufficiente prestigio » afferma Natta, capogruppo del PCI. La FLM si .rilancia Amnistia sempre sulle parole e chiede più fantasma L'amnistia è un istituto giuridico fiducia atto a rimettere in libertà solo i Qualche critica al governo, qualche parola dura in vista dei contratti, qualche gioco di corrente. Poi encefalogramma piatto. Lotte: Quasi niente. Obiettivi: tutto nel vago Il convegno Donne e Informazione . Roma, 17 — E' cominciato venerdì pome"ggio, con l'assemblea generale, il convepio nazionale Donne e Informazione. La par^ minale della discussione è stata sopratwtto intorno a quale metodo seguire per 1' snaamento dei lavori, se dividersi in gruppi ® SI concluderà oggi. detenuti per peccati « veniali » e dare un' immagine paterna, anche se severa, dello Stato, ma, per come viene « concessa » questa volta, ben pochi potranno beneficiarne; fra questi non vi saranno senz'altro i detenuti politici (nel paginone centrale) BARRICATE A FRANCOFORTE Francoforte, ultimor'ora — Violenta battaglia di strada ieri pomeriggio a Francoforte. Oltre 10 mila compagni impediscono un raduno nazionale dei fascisti tedeschi nel 25° anniversario della rivolta popolare di Berlino, repressa nel sangue dal regime della R.D.T. Sul numero di martedì, un servizio sulla rivolta del 17 giugno 1953. « ...E se si facesse un bel libretto su Andreotti? » Un'intervista a Camilla Cedema, autrice di «Giovanni Leone: la carriera di un presidente ». (neU'interno) ^luti dalle Bahamas. Il vs. aff.to Presidente Due o tre cose che so di... L'inserto settimanale di avvisi via dei Magazzini Generali 32 a. Teletoni 571798-5740813-57408M Svizzera tr. 1,10 - Autorizzazione: Registrazione del Tribunal» ril dei Magazzini Generali 30 - Abbonamenti: Italia anno L. 30.00» da effettuarsi su ccp r. 49795008 intestato a " L o t t a Continua' "Napoli 59 Il camice bianco, la mascherina sul viso, le mani dietro la schiena che non riescono a resistere al gesto scaramantico delle coma mentre attraversa le corsie dell' ospedale Cotugno di I^apoli nei giorni del colera. Una scena grottesca e tragica che esprime in una sola immagine un rapporto fra le « pagliette » e il « popolo ». Rapporto che con straordinaria acutezza Gramsci aveva sapido cogliere e descrivere. In fondo Giovanni Leone è stato il presidente che con maggiore efficacia ha dimostrato quanto la carica di capo dello Stato sia inutile e nel suo caso addirittura dannosa. Quasi tutti i personaggi più rappresentativi della DC hanno una storia comune con quella di Leone ma molti di loro hanno saputo fondare il loro potere con il controllo di strutture nuove, determinate dallo sviluppo economico di questi anni, e per questo basti pensare alla storia di personaggi come Bisaglia De Mita Gullotti e contemporaneamen te alle Partecipazioni statali alla Cassa per il Mezzogiorno e all'apparato dello Stato. Così in fondo non è stato per Leone rimasto sostanzialmente il rappresentante di un ruolo di sostanziale asservimento. di passiva media zione degli interessi di altri, senza molto disquisire chi questi altri fossero, purché i suoi « valori » si realizzassero e questi sono niente di più di quelli di una certa borghesia meridionale, arrivista tra sformista e sostanzialmente reazionaria nutrita di una cultura servile e re retorica che vuole rabbonire e raggirare la gente. A molti meridionali deve essere capitato, e a me è capitato, di sentire un senso di vergogna quando nei suoi appelli al la nazione (che dietro opportuni consigli si sono sempre più diradati) Leone parlava con quella in flessione dialettale e con quel paternalismo volgare. Si provava un senso di vergogna forse perché si aveva paura che quel personaggio potesse essere preso a simbolo delle masse meridionali mentre si sentiva che in quelle parole e in quelle inflessioni c'era invece una sto ria lunga di imbrogli e repressioni che hanno tanto pesato sui proletari del Sud. Si sentiva che quel personaggio alimentava razzismo e diffidenza verso i « Napoli ». Abbiamo imparato a sentir parlare con quella cadenza ancora più pronunciata, più dura tanti proletari e compagni meridionali e abbiamo sentito che in quel caso essa rappresentava un'altra realtà che sempre dì più ha smentito schemi ed immagini delle masse meridionali. Alcuni mesi fa su il Giornale di Montanelli apparve un articolo in cui si irrideva al -modo di esprimersi di Mimmo Finto in Parlamento, al suo «t italiano » così pieno di espressioni meridionali. Ecco ora possiamo provare a confrontare questi due « Napoli » da ogni punto di vista: per l'umanità, l'intelligenza l'onestà, la cultura o per qualunque altro criterio Mimmo Pinto è fra coloro che hanno denuncia to Leone per i suoi traffici illegali. Mimmo Pinto è fra coloro che si sono battuti per il « SI » che tanti consensi ha raccolto nel meridione e che hanno determinato le dimissioni del Presidente della Repubblica. Anche questo è emblematico: colui che meglio di ogni altro ha rappresentato un certo modo di essere dell'intellettuale (si fa per dire) meridionale viene messo da parte da un « popolo » che non è più quello che lui tanto « amava ». Il sud è cambiato e non basta certo tutto V impegno del PCI per ricacciarlo dietro per alimentare di lui una immagine che non corrisponde più alla realtà. Leone è stato costretto a dimettersi, forse con queste dimissioni, per la prima volta, suo malgrado, ha compiuto un atto polito « all'altezza dei tempi » aprendo magari la strada ad una modificazione del ruolo del Capo dello Stato. Per chi ha votato iSI» per i « Napoli » l'elezione di qualunque altro deVMcristiano come Leone esprimerebbe solo ignoranza, sopraffazione, meschinità e superstizione. E. P.