La Francia da Enrico IV a
Luigi XIII
Le premesse dell’assolutismo regio
Enrico IV e Maria de’ Medici
Maximilien de Béthune duca di Sully
(1560-1641)
Principale ministro di
Enrico IV
1596 - Intendente delle
finanze
1598 - Sovrintendente
delle finanze
Il Palais Royal a Parigi: residenza
preferita da Enrico IV
Specializzazione delle funzioni
A partire dal regno di Enrico IV
 Il Consiglio del re tende a spersonalizzarsi e a
suddividersi in sezioni.
 I Segretari di Stato (originariamente i notai del re)
tendono ad assumere un ruolo preminente in seno
al Consiglio.
 Le funzioni amministrative tendono a differenziarsi e
a specializzarsi, dotandosi di organi (consigli,
segreterie, uffici, ecc.) ad hoc.
 Si passa dalla progressiva estensione delle
competenze e del numero degli ufficiali regi alla
costituzione di un corpo autonomo di professionisti
al servizio dello Stato
Caratteristica dello Stato moderno è la presenza di una
BUROCRAZIA PERMANENTE
come?
chi?
competenza professionale e amministrativa
organizzazione gerarchica
vendita delle cariche e degli uffici (venalità)
- funzionari borghesi
- nobiltà “di servizio”
Il problema del reclutamento e della formazione del personale
amministrativo, fra Cinque e Seicento, viene risolto in maniera diversa:
1. - reclutamento di giuristi borghesi
2. - integrazione di nobili di servizio
1. venalità degli uffici e delle cariche
2. integrazione delle élites locali nell’amministrazione
3. cessione di potere all’aristocrazia
L’organizzazione degli uffici prevede di conseguenza una
progressiva
1. specializzazione delle competenze
2. razionalizzazione delle funzioni
3. rafforzamento del legame fra i funzionari e lo Stato
Offices e Officiers in Francia
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Officiers è il termine con il quale, nella Francia di
antico regime, si indicano i titolari di offices (=uffici)
regi, per lo più venali.
L’ufficio è un titolo d’onore: una «dignità ordinaria
con funzioni pubbliche» (Loyseau).
L’officier si distingue per la «dignità» più che per la
funzione che esercita.
L’ufficio è una titolarità non revocabile, come la
proprietà, diversamente dalla commissione che è
un incarico temporaneo e revocabile (l’intendente è
un commissaire, non un officier).
La “paulette” e la venalità degli uffici
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Con un editto del 1604 (sovrano Enrico IV, ministro
Sully) viene per la prima volta concessa
la trasmissione dell’Ufficio per via ereditaria, previo
pagamento di una tassa annua pari a 1/60 del
valore dell’Ufficio.
Pare che l’editto fosse stato concepito per favorire
l’appaltatore delle finanze Paulet, da cui il nome di
Paulette (“la saponetta dei villani”) con il quale il
provvedimento è ricordato.
UFFICIO
FUNZIONE PUBBLICA
(delegata dal sovrano)
= articolazione del potere
centrale
Organo di governo e
Strumento fiscale
FUNZIONE PATRIMONIALE
(dal 1604 trasmissibile e
alienabile)
= veicolo di ascesa sociale
Al principio del XVII secolo si è ancora in una fase di transizione
dalla monarchia patrimoniale e contrattuale (=mosaico di poteri)
alla monarchia assoluta (=sistema di poteri)
La VENALITÀ è una forma di contratto
(dignità e potere in cambio di denaro) con il sovrano.
Il dilemma che si pone è la scelta fra
FEDELTÀ
(mantenimento dei
legami feudali)
EFFICIENZA
(scioglimento dai
legami feudali)
di qui la frequente scelta di ecclesiastici come consiglieri dei principi (almeno nella prima fase),
in quanto essi garantiscono al tempo stesso:
sapere, e non rivalità militare, proprietaria, dinastica, col sovrano.
Utilità e limiti della venalità
Il risultato è un rafforzamento delle élites a spese della loro
autonomia in quanto ceto sociale distinto dallo Stato (es.: nobiltà
di servizio).

Una parte della nobiltà si trasforma progressivamente da ceto
autonomo, soggetto di contrattazione col sovrano, in corpo dello
Stato, subordinato al sovrano e al sistema.
Inizialmente la VENALITÀ è uno strumento nelle mani del sovrano
per garantire
1. nuove entrate nelle casse dello Stato
2. l’estensione della rete di ufficiali al proprio servizio
Successivamente diventa un ostacolo alla razionalizzazione dello
Stato e al rafforzamento del legame fra ufficiali e sovrano.
GLI
Quanti sono gli
officiers?
OFFICIERS
IN FRANCIA
1520 (Francesco I)
1550 (Enrico II)
1610 (Enrico IV)
1665 (Luigi XIV)
5.000
8.000
50.000
80.000
(= titolari di uffici)
Chi sono gli officiers?
“classe governativa”
(P. Goubert)
1. origini alto-borghesi
2. famiglia notabile
3. patrimonio consistente
(casa a Parigi, villa in
campagna, signoria)
4. studi superiori (Collegio
dei Gesuiti + Facoltà di
Diritto)
5. praticantato presso uffici
6. fedeltà al sovrano
L’emergere di una nuova “classe
governativa”
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Gli Officiers rappresentano il “vertice” del Terzo Stato.
Secondo lo storico francese Roland Mousnier sono un “ordine
di fatto”, paragonabile alla nobiltà di toga.
Spesso – ma non necessariamente – dopo una più o meno lunga
carriera entrano a far parte della nobiltà di toga.
Es.: I Lefebvre d’Ormesson (secc. XVI-XVIII) passano dagli uffici di finanza
alla presidenza della Camera dei Conti, alla direzione del Dipartimento delle
imposte dirette (tenuta per 70 anni consecutivi), al titolo ducale.
I grandi giuristi: Cujace e Bodin
Nascita di una “burocrazia”
BUROCRAZIA (dal francese bureau = scrittoio,
ufficio): sistema di potere dominato dai funzionari.
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Il termine viene usato per la prima volta a metà del
XVIII secolo da Vincent de Gournay e poi
impiegato dagli economisti fisiocratici per
denunciare il potere crescente dei funzionari
governativi nella vita pubblica.
La burocrazia permanente e di conseguenza la
professione e la carriera del burocrate (segretario,
ufficiale, officier, ecc.) nasce con lo Stato moderno,
come conseguenza delle nuove necessità poste
dall’amministrazione di territori sempre più ampi e
della progressiva crisi politica dell’aristocrazia
feudale.
Il concetto di «carriera»
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Il concetto di carriera (dal francese carrière = strada lastricata
per il passaggio dei carri) nella moderna accezione compare
relativamente tardi nella storia della lingua italiana ed è in stretta
relazione con i nuovi modi di organizzazione dello Stato
moderno.
«Passare di grado in grado nei più alti posti nella carriera»,
ovvero «indirizzo dato alla propria vita, studio, professione,
impiego», legato all’idea di «un forte impegno intellettuale e
morale, e un’esperienza lunga, non sempre facile, spesso
contrastata, fatta di dedizione e ambizione».
Nel significato di servizio amministrativo di Stato il vocabolo
viene attestato da fonti letterarie non anteriori al Seicento,
mentre nel significato militare esso sembrerebbe consolidarsi
solo nel Settecento.
Il servizio alle dipendenze dello Stato diventa una “carriera”.
La nobiltà “di toga”
Nobiltà di toga (Noblesse de robe)
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Titolo ereditario.
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Origine più recente rispetto alla
nobiltà di sangue

Titolo concesso dal sovrano solo a
chi ha esercitato a lungo cariche di
giustizia e di finanza.

Gode di minor prestigio sociale, ma
controlla le principali magistrature
leve del potere politico e
amministrativo.

Deriva la sua ricchezza dalle rendite
derivate dagli uffici ed in misura
minore dalla terra.

Dipende dal sovrano al quale deve la
sua fortuna.

Rappresenta dall’ 1 al 3% della
popolazione.
L’assassinio di Enrico IV

1610 – Enrico IV assassinato da Ravaillac, un fanatico
cattolico
La reggente Maria de’ Medici

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Madre di Luigi XIII,
assume la reggenza in
nome del figlio nel 1610.
Sotto il suo governo gli
sforzi compiuti da Enrico
IV per organizzare uno
stato efficiente vengono
rapidamente vanificati
Concino Concini: il “favorito” della
Reggente

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Gentiluomo fiorentino e
gran favorito di Maria
de’ Medici, assume la
direzione degli affari
durante la reggenza,
entra presto in urto con
la nobiltà di corte che lo
accusa di corruzione.
Nel 1617 viene fatto
assassinare dall’ormai
maggiorenne Luigi XIII
1614 – convocazione degli Stati
Generali di Francia

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Convocati dalla reggente nel 1614 per
definire l’equilibrio dei poteri prima del
passaggio dei poteri al giovane Luigi XIII, gli
Stati generali di Francia rappresentano il
rafforzamento dei ceti rispetto alla monarchia.
Sarà questa l’ultima riunione degli Stati
Generali volta prima del 1789.
Il regno di Luigi XIII (1610-1643)

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Salito al potere nel 1617,
dopo l’eliminazione di
Concini e l’allontanamento
della madre dalla corte,
Luigi XIII cederà presto le
redini del governo all’abile
cardinale Richelieu.
Il suo regno coincide con la
guerra dei trent’anni.
Il cardinale Richelieu (1585-1642)


Armand-Jean du Plessis
de Richelieu, Segretario di
Stato di Luigi XIII dal 1624
al 1642, riprende la politica
assolutistica di Enrico IV,
tesa a rafforzare lo Stato.
Abilissimo diplomatico,
impegnato a lungo nella
guerra dei trent’anni, riesce
a tessere le fila della
coalizione antiasburgica
rafforzando il peso della
Francia.
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