17 / 20 giugno ‘10
Carmen e Salome a Valencia
Sull’avveniristico palcoscenico del Palau de les Arts la CARMEN di Bizet con la regia
di Carlos Saura (protagonisti Elina Garanča e Marcelo Álvarez),
la SALOME di Strauss con la voce di Camilla Nylund. Sul podio Zubin Mehta.
venerdì 18 giugno
PALAU DE LES ARTS REINA SOFIA
Carmen
Opéra-comique in quattro atti di Georges Bizet
Libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, dalla novella omonima di Prosper Mérimée
Zubin Mehta
Carlos Saura
direttore
regia
Elina Garanča
Marcelo Álvarez
Paulo Szot
Marina Rebeka
Carmen
Don José
Escamillo
Micaela
Cor de la Generalitat Valenciana
Orquestra de la Comunitat Valenciana
Il capolavoro di Georges Bizet è anche l’ultima composizione del musicista francese, che morì a soli 37 anni poco dopo
la sfortunatissima prima dell’opera, avvenuta all’Opéra–Comique di Parigi il 3 marzo 1875. Fu probabilmente l’eccessiva modernità del libretto a scandalizzare il pubblico parigino, irritato dalla libertà di costumi della protagonista e
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dalla verosimiglianza di personaggi tragicamente passionali. Ambientata nella Siviglia dei gitani e dei toreri, Carmen
è un’opera straordinaria sia per l’efficacia della tensione narrativa che per la qualità dell’orchestrazione e la ricchezza
dell’invenzione melodica, nella quale confluiscono elementi folklorici e di danza.
Il Palau de les Arts riprende l’allestimento firmato dal grande regista spagnolo Carlos Saura, già autore nel 1983 del
pluripremiato film “Carmen”. Diretti da Zubin Mehta, Carmen e Don Josè avranno la voce di due dei protagonisti più apprezzati dell’attuale scena internazionale: la mezzosoprano lettone Elina Garančaa
e il tenore argentino Marcelo Álvarez.
sabato 19 giugno (OPZIONALE)
PALAU DE LES ARTS REINA SOFIA
Salome
Dramma in un atto di Richard Strauss
Libretto di Hedwig Lachmann, dal poema di Oscar Wilde
Zubin Mehta
Francisco Negrín
direttore
regia
Camilla Nylund
Albert Dohmen
Siegfried Jerusalem
Salome
Jokanaan
Herodes
Cor de la Generalitat Valenciana
Orquestra de la Comunitat Valenciana
Dopo l’insuccesso di Guntram (1894) e il successo tiepido di Feuersnot (1901), Saalome rappresenta il più improvviso e al contempo discusso capolavoro della storiaa
dell’opera tedesca post-wagneriana. Raccolse inoltre fin dalle sue prime appariizioni un successo tanto più straordinario e clamoroso, se si considera che l’opera
ra
ebbe battesimo in un’epoca in cui il pubblico di tutta Europa andava dividendosi
si
tra fautori dell’avanguardia e della tradizione. O forse, proprio a causa di ciò, talee
successo è giustificabile, essendo Salome opera ambivalente: un lavoro - per staree
alle parole che Thomas Mann mette in bocca ad Adrian Leverkühn, il personaggio
o
del suo Doktor Faustus - «in cui come non mai avanguardismo e sicurezza di succcesso sono uniti in esemplare confidenza», lavoro di un «rivoluzionario fortunato,
o,
audace e conciliante al tempo stesso!». Salome è a ogni modo una delle opere del
el
Novecento più rappresentate al mondo, anche se nei primi decenni della sua storiaa
la circolazione fu penalizzata, oltre che dalla scabrosità del soggetto, dalla censura
ra
nazista in Germania e da quella puritana in ambiente anglosassone.
L’idea di musicare la Salome di Wilde fu suggerita a Strauss dal poeta viennnese Anton Lindner, che si cimentò in una prova di riduzione del testo. Strauss, tuttavia, preferì la traduzione
tedesca della scrittrice Hedwig Lachmann utilizzata per una rappresentazione in prosa della tragedia - protagonista la grande Sarah Bernhardt - che ebbe luogo a Breslavia e alla quale assistette. Il testo del bellissimo libretto corrisponde dunque, se non per qualche taglio e qualche variante, alla fedele traduzione dell’originale francese di Oscar Wilde. All’epoca della composizione di Salome (dai primi mesi del 1902 al giugno
1905) risalgono anche le prime schermaglie del lungo e controverso rapporto che Strauss intrattenne con
Hugo von Hofmannsthal, suo futuro librettista. Il letterato aveva sottoposto un suo soggetto al musicista
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e al rifiuto di questi, impegnato appunto con Salome, reagì facendo notare come la corretta pronuncia dell’accento del nome della sensuale fanciulla protagonista dell’opera non fosse né ‘Sàlome’ (alla tedesca) né ‘Salomé’
(alla francese, come compare in Wilde), bensì ‘Salòme’ alla greca; Strauss continuò tuttavia a intendere il nome
secondo la pronuncia tedesca. (da “Il Dizionario dell’Opera”)
VALENCIA : TRA STORIA E FUTURO
Terza città spagnola per popolosità e grandezza, Valencia vanta un cuore molto antico. Fondata dai Romani nel II secolo
a.c., passò attraverso la dominazione visigota, musulmana, aragonese, diventando nel XV secolo (la cosiddetta “epoca d’oro
valenciana”) uno dei poli commerciali più importanti d’Europa, tanto che furono i suoi banchieri a prestare a Isabella di Castiglia il denaro per finanziare la spedizione di Colombo.
Nel delizioso centro cittadino sono perfettamente visibili le testimonianze di un’eredità storica tanto stratificata. Ad esempio la splendida Cattedrale risalente al XIII secolo è in realtà una sorta di microcosmo della storia architettonica valenciana, dal
romanico al gotico al barocco. Imperdibile una visita al Miguelete, il campanile ottagonale considerato per secoli il simbolo della città, dalla cui sommità si gode di
un panorama magnifico: palazzi neoclassici e torri medievali, piazzette frequentate e
chiostri segretamente incantevoli. La Lonja, elegante sede dell’antica borsa della seta
e raro esempio di edificio gotico ad uso civile, è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, mentre lo sfarzoso Palacio del Marqués de Dos Aguas
(XV sec) ospita la collezione del Museo Nacional de Cerámica. In epoche a noi più
vicine anche il Modernismo ha lasciato le proprie tracce: assolutamente da vedere il
Mercado Central appena restaurato, il Mercado di Colón, la minuscola Plaza de la
Redonda, le belle ceramiche colorate della Estación del Norte e le facciate di tanti
palazzi del centro cittadino.
Da
D oltre
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di i annii la
l Comunitat
C
it Valenciana sta lavorando con successo ad un grande progetto di rivalutazione turistica e culturale di Valencia. Figura chiave della trasformazione urbanistica l’architetto Santiago Calatrava, ideatore
della Ciutat de les Arts i de les Ciències: un’area collocata tra il centro storico e il litorale, dove le sinuosità dello spazio
giocano ad ingannare il visitatore e lo proiettano verso dimensioni futuribili. Il complesso prende forma progressivamente: dopo il Museu de les Ciències, l’Hemisfèric e l’Oceanogràfic (il più grande acquario d’Europa), nel 2006 è stato
inaugurato il Palau de les Arts Reina Sofia. Simile ad uno squalo giutgantesco o ad un’astronave di originale bellezza, il Palau è una strutlo
tura maestosa, con quattro sale per la musica classica e lo spettacolo
edal vivo, e in pochissimo tempo si è imposto come uno dei palcoscenici più interessanti del momento.
NOTEINVIAGGIO è un progetto nato dalla collaborazione tra l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il tour operator Alderan, nel comune desiderio di offrire agli amanti di musica e arte un importante strumento di approfondimento. Un’iniziativa che si
colloca nel quadro dell’ampia attività di promozione e divulgazione della cultura musicale che l’Accademia porta avanti da sempre, e che vuole essere l’occasione per andare alla scoperta dei luoghi seguendo il filo conduttore di musica, arte, cultura.
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Variazioni
Il programma potrebbe subire variazioni in relazione ad eventuali cambiamenti da parte del teatro.
Gli Hotel proposti
Hotel Ad Hoc Monumental (3*) - www.adhochoteles.com
Questo piccolo hotel nasce dall’accurata ristrutturazione di un edificio costruito nel 1881. Si trova nel
centro storico di Valencia, in una strada tranquilla vicino alla Cattedrale e ai bei giardini del Turia. Le
camere sono arredate in stile tradizionale, alcune con mobili di antiquariato.
Hotel SH Inglés (3*) - www.hotelinglesboutique.com
L’hotel SH Inglés è un grazioso piccolo hotel collocato nel cuore storico di Valencia, accanto allo sfarzoso Palacio del Marqués de Dos Aguas. Arredamento moderno, ottimo standard di servizi.
Hotel Vincci Lys (4*) - www.vinccihoteles.com
Collocato nel cuore di Valencia, in una vivace area pedonale adiacente alla centralissima Plaza del
Ayuntamento, l’hotel Vincci Lys è una struttura moderna ed elegante, con camere spaziose arredate
in modo raffinato. Atmosfera particolarmente piacevole e riposante.
Quote individuali di partecipazione
c/o Hotel Ad Hoc Monumental :
in camera doppia 430,00 euro
supp. camera singola 150,00 euro
c/o Hotel SH Inglés :
in camera doppia 430,00 euro
supp. camera singola 190,00 euro
c/o Hotel Vincci Lys :
in camera doppia 460,00 euro
poltrona Salome (1a categoria - opzionale) :
supp. camera singola 220,00 euro
150,00 euro
Le quote comprendono:
- 3 notti (in GIO 17 / out DOM 20) in uno degli hotel proposti - a scelta e secondo disponibilità al
momento della prenotazione - con trattamento di pernottamento e prima colazione;
- poltrona di 1a categoria per Carmen (Salome opzionale);
- assicurazione medico – bagaglio.
Le quote non comprendono:
- viaggio dall’Italia (vedi nota*) e trasferimenti in genere;
- pasti;
- mance, extra e tutto quanto non indicato alla voce “la quota comprende”.
(nota*) Collegamenti aerei con Valencia dalle principali città italiane, sia con compagnie di linea
che low-cost. Quotazioni e prenotazioni su richiesta.
Agli Abbonati dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e agli Amici di Santa Cecilia sarà riservata una riduzione del 5%.
informazioni e prenotazioni
NOTEINVIAGGIO di Alderan srl - via Giuseppe Sacconi, 4/B – 00196 Roma
tel (+39) 06.3220657/9 – fax (+39) 06.62209895 - www.noteinviaggio.it - [email protected]
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