Le macchine per i trattamenti ing. Maines Fernando Fondazione E.Mach – C.I.F. Indice 1. Generalità; 2. Atomizzatore: irroratrici a polverizzazione meccanica con getto portato; 3. Nebulizzatori: irroratrici a polverizzazione pneumatica con getto portato. 4. Impolveratrici; 5. Manutenzione e sicurezza. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 2 Premesse agronomiche (1) • La difesa è l’operazione che l’imprenditore agricolo mette in atto in risposta o in prevenzione agli attacchi sulle colture, da parte di parassiti animali o vegetali. • vengono impiegati: o o o o mezzi agronomici; meccanici o fisici; biologici; (soprattutto) chimici: • 24/09/2009 distribuiti sul bersaglio per mezzo di apposite attrezzature. ing. Maines Fernando meccanica viticola 3 Premesse agronomiche (2) • Fitofarmaci: o o • • • • • antiparassitari; diserbanti; fitoregolatori; fertilizzanti fogliari. di solito sono caratterizzati dalla presenza di: o • sono tutti quei composti di natura chimica, utilizzati in agricoltura per proteggere le piante coltivate da molteplici avversità; si distinguono in: o principio attivo: sostanza che esplica l’azione biocida; coformulanti e sostanze inerti. può presentare molteplici formulazioni commerciali: o polvere, soluzione, emulsione, microincapsulato, stato granulare o gassoso. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 4 Premesse agronomiche (3) • Gli obiettivi tecnici dell’irrorazione sono: o o massima copertura, massima uniformità, buona penetrazione: dipendono da: • • condizione climatiche (vento o piogge); dall’efficienza dell’irroratrice. • i fattori che influenzano il risultato di un trattamento sono: o o o o tempestività d’intervento; efficacia del prodotto impiegato; copertura; uso di coadiuvanti: • o prodotti aggiunti in miscela al principio attivo per ottimizzare l’efficacia (emulsionanti, bagnanti, …). corrette condizioni climatiche. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 5 Premesse agronomiche (4) • Tempestività dell’intervento: o essenziale intervenire nel momento di massima vulnerabilità del patogeno: • anche operando con i migliori mezzi, non è possibile correggere l’errore dovuto ad un errato momento di intervento. • efficacia del principio attivo: o non sempre il principio attivo di un fitofarmaco lavora nelle migliori condizioni a causa di: • • 24/09/2009 situazioni climatiche che possono favorire o sfavorire il trattamento; errori di dosaggio o di distribuzione. ing. Maines Fernando meccanica viticola 6 Premesse agronomiche (5) • Massima copertura: o o o l’efficacia del trattamento varia in misura diretta con la densità delle gocce sul bersaglio; la densità varia in funzione del diametro delle gocce e del volume di miscela distribuita per unità di superficie: • • • • • normale ( > 1000 L/ha); medio ( 500 ÷ 1000 L/ha); basso ( 200 ÷ 500 L/ha); volume bassissimo (50 ÷ 200 L/ha); volume ultrabasso (meno di 50 L/ha). • una macchina operante a volumi ridotti consente migliore polverizzazione del fitofarmaco e una buona copertura. le gocce estendono la loro azione in una fascia di 100 μm a prescindere dalle loro dimensioni: 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 7 Classificazione • In base al modo di operare le irroratrici si dividono in: o o o irroratrici a polverizzazione meccanica a getto proiettato (colture erbacee); irroratrici a polverizzazione meccanica a getto portato (note come “atomizzatori”); irroratrici a polverizzazione pneumatica a getto portato (nebulizzatori). 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 8 Principali differenze • Atomizzatori: o o o o solo 2/3 dell’aria viene utilizzata; l’aria segue la rotazione dell’elica (scompensi velocità); la controelica sottrae il 20% di potenza; macchina assorbe da 10 - 25 kW. • nebulizzatori: o o o o utilizzo di tutta l’aria; omogeneità e velocità costante d’uscita; sfruttamento del 100% dell’aria; macchina assorbe dai 5 - 20 kW. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 9 Atomizzatori 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 10 Definizione • Con il termine atomizzatore si intendono le irroratrici a polverizzazione meccanica con getto portato: o attrezzature che effettuano il trattamento attraverso l’intervento di: • • una pompa per la frantumazione della miscela in piccole gocce; una corrente d’aria prodotta da un ventilatore per il trasporto delle gocce: – o principale caratteristica che distingue gli atomizzatori irroratrici “classiche”. sono delle macchine trainate, portate o semoventi che provvedono alla distribuzione del prodotto antiparassitario miscelato con l’acqua sulle piante durante il passaggio nel filare. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 11 Schema di funzionamento (1) 1. Serbatoio; 2. boccaporto; 3. agitatore idraulico; 4. filtro a rete; 5. pompa alternativa; 6. regolatore di pressione; 7. manometro; 8. ventilatore assiale; 9. valvole; 10. raggiera portaugelli. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 12 Funzionamento di un atomizzatore • Il funzionamento dipende dalla PTO: o o o o movimento della pompa e dell’elica; circolazione della miscela; formazione del flusso d’aria; erogazione del prodotto. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 13 Classificazione (1) • Attrezzature spalleggiate; o manuali, a motore a carburazione, a motore elettrico. • attrezzature carrellate; • atomizzatori semoventi per zone impervie. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 14 Classificazione (2) • • • • Attrezzature portate; semitrainati; trainati; semoventi. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 15 Struttura (1) • Un atomizzatore è costituito da: o o o o o o o o o serbatoio; telaio; pompa; agitatore; manometro; filtri ; organo di fuga dell’aria; circuito idraulico; organi di distribuzione: • o o sistema di polverizzazione ed erogazione del prodotto; organi di aggancio; organi di comando del flusso. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 16 Struttura 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 17 Telaio • Struttura: o o di ridotta altezza per facilitare le operazioni di rabbocco; resistente alle torsioni, alla corrosione: • o o si utilizzano elementi in acciaio zincato oppure in alluminio. in grado di non trasmettere colpi al serbatoio; munita di la ruota d’appoggio. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 18 Telaio • Timone con occhio all’estremità per il collegamento alla trattrice: o o rigido; sterzante: • • o o apposita scatola ad ingranaggi (omologati,per la circolazione stradale solo se fissabili); consente all’albero cardanico di lavorare sempre dritto. sterzante ai bracci inferiori all’attacco a tre punti; ambivalente. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 19 Serbatoio (1) • Il serbatoio principale assume varie forme e dimensioni a seconda del tipo di irroratrice: o in genere è costituito da materiali leggeri, lisci e inerti alla corrosione: • • o o vetroresina; polietilene. montato su di un telaio di acciaio; presenta spigoli arrotondati per facilitarne la pulizia. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 20 Serbatoio (2) • All’interno del serbatoio sono sistemati dei dispositivi per l’agitazione del liquido. • volumi utili: o • • macchine portate dal trattore: ≤ 1,5 m³; macchine trainate o semoventi: ≤ 6 m³. • per evitare straripamenti. capacità maggiorata del 10%: 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 21 Serbatoio (3) • Il serbatoio presenta diverse aperture: o apertura superiore: • • consiste in un ampio boccaporto che serve per la pulizia ed il carico; possibile presenza di filtro-cestello con premiscelatore: – miscelare i vari prodotti in tutta sicurezza (per operatore e per ambiente) ed in modo corretto. » o apertura inferiore: • o o evita perdite di prodotto, si risparmia tempo e si riducono i costi. dotata di tappo filettato e viene utilizzata per lo scarico del prodotto non utilizzato. innesto sistema di aspirazione; scarico di fondo. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 22 Serbatoio (4) 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 23 Indicatore di livello • A fasce trasparenti; • a galleggianti interni e con indicatore esterno; • a tubi graduati trasparenti esterni 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 24 Serbatoi supplementari (1) • Lavaimpianto: o o • • A. B. C. D. E. per la pulizia in campo delle irroratrici; capacità: 10 volte il volume residuo; il 10% del volume nominale del serbatoio principale. Deviatore a tre vie; getto rotante; serbatoio indipendente; agitatore boccaporto. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 25 Serbatoi supplementari (2) • Serbatoio sistema lavamani: o o di 15 L con acqua pulita per pulizia mani e viso; coperchio a chiusura stagna. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 26 Serbatoio (6) • Nuovo indirizzo: o due serbatoi separati: uno per l’acqua ed uno per il prodotto fitosanitario. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 27 Il circuito idraulico • Il circuito idraulico è composto da: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 24/09/2009 regolatore di pressione; manometro; gruppo pompante; serbatoio; distribuzione; ritorno; filtri. ing. Maines Fernando meccanica viticola 28 Gruppo pompante (1) • Il gruppo pompante è costituito da una o più pompe: o centrifughe: • • elevate portate (150 - 900 dm³/min); limitate pressioni di esercizio (2-12 bar). – o per lo più impiegate per macchine di grosse dimensioni o per la polverizzazione pneumatica. volumetriche alternative (più frequentemente). • alimentato da PTO della trattrice. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 29 Gruppo pompante (2) o Pompe alternative (più frequentemente): • a membrana: – – – • per pressioni ≤ 50 bar. vantaggi: lunga durata e costruzione semplice. svantaggi: più ingombrante della pompa a pistoni. a pistoni: – portate che vanno dai 60 ai 300 dm³/min: » – – – 24/09/2009 rigorosamente proporzionali al regime di rotazione del motore. pressione è compresa tra 80-100 bar. vantaggio: ridotti ingombri. Poco diffusa a causa della sua particolare sensibilità alla qualità dell’acqua impiegata nella preparazione della miscela antiparassitaria ing. Maines Fernando meccanica viticola 30 Gruppo pompante (2) • • • • • Stantuffo; membrana; aspirazione; mandata; compensatore pneumatico: o per limitare le continue variazioni di pressione causate dal moto alternativo: • camera d’aria in pressione separata dal circuito idraulico. • valvole; • regolatore di pressione: o dispositivo che permette di mantenere costante la pressione del prodotto che arriva agli ugelli. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 31 Manometro • Strumento essenziale per il controllo del funzionamento e della regolazione: o scala di lettura adeguata: • o o o o graduazione fino a singola atm. un fondo scala idoneo alle pressioni di lavoro; diametro adatto; in bagno di glicerina; in posizione ben visibile dal posto di guida. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 32 Agitatore • Deve garantire l’omogeneità della miscela durante tutto l’intervento: o il sistema deve assicurare che la concentrazione della stessa non si discosti oltre il 15% del valore iniziale. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 33 Sistema di trasporto • E’ l’insieme di tubazioni che consente il trasporto del prodotto fitosanitario fino agli organi disperdenti e del sistema filtrante: o tubazioni che trasportano la miscela dal serbatoio alla pompa: • o o possono essere in ottone, acciaio inox, ,polietilenema più frequentemente in gomma rinforzata per resistere alle pressioni. insieme di spine o di elettrovalvole che indirizzano o interrompono i vari flussi; un dispositivo di aspirazione che permette di aspirare i prodotti antiparassitari liquidi direttamente dal serbatoio. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 34 Filtri (1) • Sono di tipo meccanico: o costituiti da reti multiple con maglie inferiori a 1 mm. • sono posti con maglie progressivamente più strette: o o o o alla bocca di riempimento del serbatoio; sulla tubazione in aspirazione della pompa; sulla mandata degli organi in aspirazione; prima degli organi di polverizzazione. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 35 Filtri (2) • Sequenza di filtrazione: o o o maglie da 0,5 a 1 mm (10 ÷ 30 mesh = numero maglie per pollice quadrato); maglie da 0,3 a 0,5 mm (30 ÷ 50 mesh); maglie da 0,15 a 0,3 mm (50 ÷ 100 mesh). 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 36 Filtri (4) • Filtro autopulente. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 37 Sistema di polverizzazione • Sono i dispositivi che consentono il frazionamento e la dispersione del prodotto fitosanitario. • si distinguono in: o o ugelli; sistema di ventilazione. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 38 Ventilatori assiali (1) • Sono i dispositivi di fuga dell’aria più utilizzati: o o o o o hanno il compito di mettere in movimento una massa d’aria per trasportare le gocce fino al “bersaglio”; volume d’aria fra i 20000 e i 60000 m3/h (fino a 80000); l’aria ha una velocità tra i 20 e i 60 m/s; posto posteriormente al serbatoio; può avere un numero di pale variabile. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 39 Ventilatori assiali (2) 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 40 Ventole assiali: soluzioni speciali (1) • Dispositivo di recupero dell’aria: o consente di recuperare l’aria prodotta dal ventilatore nella parte inferiore (chiusa) e canalizzarla nella parte medio-alta. • deflettori: o con l’obiettivo di dirigere meglio la corrente d’aria verso il bersaglio 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 41 Ventole assiali: soluzioni speciali (2) • Ventole con raddrizzatori di flusso: o permette di migliorare la distribuzione dell’aria sui due lati della ventola. • controventola: o riduce l’asimmetria delle ventole normali. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 42 Ventole assiali: soluzioni speciali (3) • Due ventilatori controrotanti: o si ottiene un grande volume di aria ed una sua migliore ripartizione laterale. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 43 Convogliatori a flussi orizzontali (1) • Detti anche “a torre”: o consentono di orientare meglio l’aria verso la vegetazione. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 44 Soluzioni speciali (1) • Ventole orizzontali; • testate orientabili: o a comando idraulico permette alla macchina di adattarsi alle pendenze trasversali 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 45 Ventilatori tangenziali (1) • Ventola di tipo tangenziale: l’aria viene fatta uscire mediante rotori cilindri verticali con delle lamelle: velocità di 18 m/s (3 - 4 volte di più degli assiali); o portate ridotte (da 15.000 a 30000 m³/h); o svolgono il compito di frazionare ulteriormente le goccioline grazie all’alta velocità dell’aria. • utilizzato solo negli impianti a spalliera (raggiunge altezze pari a 2,5 m). o 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 46 Ventilatori tangenziali (2) • Le ventole tangenziali: o o o disposte parallelamente alla parete fogliare; aspirano l’aria dalla parte anteriore e la spingono sotto un angolo semiretto penetrante e vorticoso verso il bersaglio; generano una corrente d’aria molto compatta, uniforme e con una minima dispersione verso l’alto: • si ottiene una distribuzione ottimale con ridotta deriva. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 47 Principali produttori (1) • Tonini; • Lockmann; • Futura – Unigreen. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 48 Principali produttori (2) • Ricosma; • Waibl. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 49 Principali produttori (3) • Favaro; • Steiner. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 50 Principali produttori (4) • Ideal; • Lockmann; • Favaro. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 51 Principali produttori (5) • Mitterer; • Caffini. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 52 Diffusori multipli orientabili • Basati sul principio della distribuzione tangenziale – orizzontale; • flusso prodotto da un ventilatore assiale o, più frequentemente, tangenziale: o alimentano mediante apposite tubazioni flessibili in materiale plastico, una serie di diffusori a geometria variabile: • all’estremità sono applicati gli ugelli). • è possibile: o o o adattare la macchina alle diverse forme di allevamento; ridurre la distanza che le gocce devono compiere per raggiungere il bersaglio; eseguire trattamenti su più filari in contemporanea qualora si adottassero telai scavallanti. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 53 Cannoni • Utilizzato per trattare zone in pendio difficilmente raggiungibili: o o o gittata che può arrivare a 10 ÷12 m; ventola, di tipo centrifugo, fornisce la corrente d’aria con elevata velocità necessaria a portare le gocce di miscela a bersagli; ugelli sono posti all’uscita della corrente d’aria su di un diffusore che può essere fisso o direzionabile. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 54 Ugelli (1) • Svolgono il compito di frazionare per pressione la miscela liquida; • sono costituiti da: o o o un corpo filettato; una ghiera di bloccaggio; una testina o piastrina con foro calibrato. • si distinguono in base al funzionamento in varie tipologie: o o a ventaglio (getto piatto); a cono. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 55 Ugelli (2) • Generalmente sono presenti 7 ugelli per lato che possono aprirsi: o o contemporaneamente; in modo indipendente tramite apposite spine o centraline • sono disposti: o o a semicerchio nella ventola classica; verticalmente nelle torri. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 56 Ugelli a cono (1) • Il getto assume una forma conica (vuota) in quanto, oltre ai costituenti fondamentali, presentano: o o un vorticatore: • è una piastrina con uno o più canali obliqui che hanno la funzione di imprimere moto rotatorio al liquido: – in ottone (non più usato): – – – plastica; acciaio inox; ceramiche speciali. » incapacità di mantenere costante nel tempo la forma e il diametro del foro. una camera di turbolenza di forma cilindrica. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 57 Ugelli a cono (2) • tipo tradizionale: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 24/09/2009 ghiera di serraggio; corpo dell’ugello; filtro; piastra vorticatrice o convogliatore; guarnizione; disco di ceramica. ing. Maines Fernando meccanica viticola 58 Ugelli a cono (3) • tipo moderno (Albuz): 1. 2. 3. 4. 5. 6. 24/09/2009 ghiera di serraggio; orifizio calibrato in allumina; diffusore o piastra vorticatrice incorporata; corpo dell’ugello; dispositivo antigoccia; guarnizione. ing. Maines Fernando meccanica viticola 59 Ugelli a cono (4) • Le gocce che si formano hanno diametri che vanno da 70-400 nm. • la quantità di miscela erogata dipende da: o diametro delle gocce che varia da 150 a 600 μm: • • • o o intervallo ideale: 150 ÷ 350 μm; < 150 μm: deriva; > 600 μm: scarsa copertura e gocciolamento. volume di acqua utilizzato per ettaro; concentrazione del prodotto. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 60 Materiali per piastrine (1) 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 61 Materiali per piastrine (2) 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 62 Ugelli a ventaglio • Ugelli a ventaglio: sono costituiti da un corpo ed una ghiera come quelli a cono, ma differenziano per la piastrina e la forma del foro: o o o o la testina è costituita da una specie d’imbuto cilindrico che presenta un foro di forma ellittica e ad angoli vivi. la pressione d’utilizzo è sempre di 3,0 bar gli ugelli più utilizzati sono i tipi Albuz e Teejet, che presentano colore diverso a seconda delle caratteristiche. il getto che si genera è appiattito e le gocce assumuno diametro che va da 300 a 600 nm. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 63 Ugelli a specchio • I componenti sono gli stessi, a differenza della testina che un condotto di efflusso circolare e presenta una superficie a specchio, sulla quale va a sbattere il liquido: o o o i materiali di costruzione sono gli stessi degli altri tipi di ugelli; le pressioni dove è possibile operare sono piuttosto basse (0,7-2 bar); le gocce che si formano sono piuttosto grandi (500 -1000 nm). 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 64 Portata degli ugelli • • Per raddoppiare la portata è necessario quadruplicare la pressione; la differenza fra la portata di un ugello e quella media non deve superare il 5% per gli ugelli a ventaglio e il 10% per quelli a cono vuoto; • dove: o o o o q = portata ugello in l/min c = coefficiente di forma (0,2 ÷ 0,5); d = diametro ugello in mm Pr = pressione d’esercizio in bar . 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 65 Confronto fra tipologie di ugelli (2) 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 66 Confronto fra tipologie di ugelli (2) 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 67 Ugelli ad induzione (1) • Producono gocce grosse piene di aria ce scoppiano in molte gocce piccole quando giungono a bersaglio: o o meno soggette a deriva; alta capacità di bagnare e di aderire alla vegetazione. • • • • • • 24/09/2009 riduzione della deriva; migliore copertura; ottimale penetrazione; diminuzione del volume impiegato; calo delle perdite per gocciolamento; visibilità del trattamento. ing. Maines Fernando meccanica viticola 68 Ugelli ad induzione (2) • Struttura: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. raccordo; adattatore filettato; piastrina dosatrice; foro di aspirazione dell’aria; camera di induzione; zona di attenuazione della turbolenza: polmone compensatore; ugello terminale per la distribuzione della soluzione attiva, può essere a ventaglio o a cono vuoto. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 69 Ugelli ad induzione (3) • Prodotti Arag: 1. 2. 3. 4. 5. 6. pastiglia calibrata; foro di aspirazione dell’aria; camera di miscelazione; camera di stabilizzazione; serbatoio dell’aria; orifizio d’uscita. • prodotti Nozal. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 70 Ugelli (3) • Gli ugelli possono essere posti: o o nel flusso d’aria; fuori del flusso d’aria: • 24/09/2009 realizzano una distribuzione più uniforme e una migliore copertura perché il getto risulta meno perturbato. ing. Maines Fernando meccanica viticola 71 Sistemi antigoccia • Sono dei dispositivi che impediscono il gocciolamento degli ugelli: o semplici valvole a membrana flessibile che sfruttano la pressione di una molla tarata o la pressione pneumatica nel caso della pressione ad aria. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 72 Testate porta ugelli • Si può notare il colore diverso delle testine che indica caratteristiche diverse. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 73 Sigle di identificazione 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 74 Parametri (Albuz) 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 75 Organi di comando (1) • La circolazione del liquido nel circuito è regolata da dispositivi per l’apertura/chiusura del circuiti e la regolazione (regolatori di portata): o manuali: • o o poste in cabina, per aprire separatamente o contemporaneamente gli ugelli selezionati; a comando elettrico (elettrovalvole); a comando pneumatico. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 76 Organi di comando: centraline (1) • Centraline: o o comandano le elettrovalvole che direzionano i flussi; possono compensare la pressione in funzione dei giri del motore e velocità di avanzamento. • consentono di azionare la macchina irroratrice dal trattore senza dover portare in cabina le tubazioni di comando dell’irroratrice: – o costituiscono un potenziale fattore di rischio per l’operatore. comandi elettrici azionabili via radio da un trasmettitore: • 24/09/2009 cabina del trattore completamente chiusa (nessun cavo o, peggio, tubazione collega l’irroratrice al posto guida). ing. Maines Fernando meccanica viticola 77 Organi di comando: centraline (2) • Vero è proprio computer in grado di svolgere le seguenti funzioni: o o o o o apertura e chiusura degli ugelli; segnalazione della velocità effettiva di lavoro, della velocità di rotazione della ventola, della quantità di miscela erogata per unità di superficie, degli ugelli in uso e della loro portata, della superficie trattata, della distanza percorsa e del tempo di lavoro; raccolta ed elaborazione delle informazioni sulla quantità di miscela ancora presente nel serbatoio e sul probabile consumo di miscela in un determinata appezzamento; segnalazione di eventuali anomalie; controllo in continuo della pressione di esercizio. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 78 Organi di comando: centraline (3) • Sistemi di regolazione della portata in funzione della velocità di avanzamento: o o o • o centralina di comando; valvola di regolazione della portata ad azionamento elettrico; sensore di velocità; sensore di portata. variano automaticamente la portata erogata al variare della velocità di avanzamento (in un intervallo compreso fra 4,5 e 7 km/h): o in un intervallo compreso tra 5 e 15 bar (intervallo di polverizzazione ottimale): • o si dovranno pertanto adottare ugelli in grado di erogare il volume richiesto ad una pressione media di 10 bar. tutto ciò assicura un maggior comfort per l’operatore ed una maggior correttezza esecutiva anche in situazioni operative difficili. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 79 Nebulizzatori 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 80 Definizione • Il nebulizzatore è classificato come: o macchina per la distribuzione dei fitofarmaci a polverizzazione pneumatica a getto portato: • • 24/09/2009 sfrutta la velocità dell’aria messa in movimento da una turbina per polverizzare la miscela liquida. vantaggi: 1. nebulizzazione finissima e costante indipendentemente dal volume del liquido erogato; 2. distribuzione uniforme dei principi attivi; 3. tempestività e rapidità di esecuzione; 4. efficacia superiore nei trattamenti sia anticrittogamici che insetticidi; 5. assenza di maltrattamenti alle pianta; 6. riduzione dell’inquinamento del suolo. ing. Maines Fernando meccanica viticola 81 Premesse agronomiche • I nebulizzatori possono distribuire indifferentemente: o • • • • • volume normale (oltre 1000 L/ha); medio volume (500-1000 L/ha); basso volume (200-500 L/ha); bassissimo volume (50-200 L/ha); ultra-basso volume (meno di 50 L/ha). • goccioline da 50 a 150 micron secondo l’occorrenza senza variazioni di pressione (1,5 atm); con micronizzazione uniforme: – – o il patogeno risulta maggiormente coperto dal prodotto fitosanitario; maggior efficacia del p.a. con notevoli risparmi di: • • • • 24/09/2009 acqua di soluzione (oltre il 90%); prodotto chimico (oltre il 30%); tempo mano d'opera (oltre il 60%); carburante (oltre il 40%). ing. Maines Fernando meccanica viticola 82 Basso volume (1) • Motivazioni tecniche: o o o o o o carenza di acqua; lontananza dei punti di rifornimento; viabilità precaria e/o difficile; ingombro delle attrezzature (macchine più piccole, leggere e manovrabili); durata del trattamento (minori rifornimenti, riduzione dei tempi morti); qualità del trattamento (minore gocciolamento, migliore copertura ed efficacia). • motivazioni agronomiche: o o o attrezzature più leggere che compattano meno il terreno; migliore adesività delle gocce anche su vegetazione bagnata; minor imbrattamento dei frutti. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 83 Basso volume (2) • Motivazioni sociali: o o o carenza di manodopera; miglioramento delle condizioni di lavoro (minore esposizione degli operatori); minor impatto visivo della nuvola antiparassitaria. • motivazioni ambientali: o o possibili riduzione fino a un 20 % del formulato impiegato; riduzioni dei fenomeni indesiderati (gocciolamento, deriva, ecc.). • motivazioni economiche: o o o o aumento dell’autonomia di lavoro, per i minori rifornimenti d’acqua riduzione dei tempi di lavoro fino al 40-50% e oltre; riduzione del fabbisogno energetico umano e meccanico (operatore, combustibili, lubrificanti, ecc.); riduzione complessiva dei costi della difesa fino al 50%. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 84 Classificazione • In funzione del modo in cui sono utilizzati: o o o o a zaino; portati; trainati; semoventi. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 85 Principio di funzionamento (1) • Il nebulizzatore sfrutta la velocità dell’aria: o messa in movimento dalla turbina: o esce in pressione radialmente dalla turbina: • • • posta in posizione orizzontale oppure verticale dietro al serbatoio. si immette nelle tubazioni dell’aria per finire poi alle bocche di uscita o al diffusore elettrostatico. colpisce violentemente le gocce appena fuoriuscite dalle tubazioni della miscela: – o o o attraverso appositi diffusori pneumatici (non sono presenti ugelli veri e propri); svolge poi anche la funzione di trasporto sulla chioma della coltura arborea. velocità impressa dal ventilatore: • superiore ai 200 km/h (60 m/s); rapporto tra il volume di aria e quello di prodotto è di 6-10000 : 1. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 86 Principio di funzionamento (2) • Se si divide il cubo di 300 micron per il cubo di 50 micron, troveremo che quest’ultimo è contenuto nel primo 6 volte in lunghezza, 6 volte in larghezza e 6 volte in altezza, vale a dire 216 volte: o o o una goccia di un atomizzatore corrisponde a ben 216 goccioline di un nebulizzatore; intorno a ciascuna goccia (a prescindere dalla sua dimensione) esiste una zona larga 100 micron, nella quale il principio attivo esplica efficacemente la sua azione. la superficie coperta da 216 goccioline di 50 micron è assai più vasta di quella coperta dalla goccia di 300 micron. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 87 Dimensioni delle gocce • La superficie coperta da 216 goccioline di 50 micron è assai più vasta di quella coperta dalla goccia di 300 micron; • dimensione influisce su deriva ed evaporazione. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 88 Svantaggi • I nebulizzatori, producendo gocce di dimensioni e peso ridottissimo, subiscono i problemi di deriva dovuti in maggior parte al vento: o o le gocce con una massa ridotta non riescono a caricarsi di sufficiente energia cinetica per arrivare sulla chioma in tempi brevi, quindi vengono sviate dal vento; la chioma delle colture non rimane bagnata per molto tempo. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 89 Elementi costitutivi 0. 1. 2. 3. 4. 5. Telaio (vedi atomizzatore); serbatoio (vedi atomizzatore); filtro; ventilatore centrifugo; agitatore; pompa: o o • di tipo centrifugo o a membrana (vedi atomizzatore) a bassa pressione: può essere sostituita da: • un sistema pneumatico che mette in pressione il serbatoio sfruttando parte dell’aria in uscita dal ventilatore); effetto venturi sulla condotta dell’aria. 6. sistema di tubazioni; 7. valvola dosatrice; 8. diffusori. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 90 Ventilatore centrifugo • Mette in pressione l’aria: o o sviluppa un volume d’aria fra i 5000 e i 15000 m3/h; velocità maggiore di 60 m/s (200km/h). • alimentato mediante PTO; o regolato con 2 velocità di rotazione. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 91 Ventilatore centrifugo vs assiale 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 92 Tubazioni di alimentazione • E’ un sistema di tubazioni per il trasporto dell’aria e del prodotto (circuito di ricircolo). 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 93 Diffusori • Per gli atomizzatori pneumatici si utilizzano diffusori a “ventaglio”: o o maggior polverizzazione; una scarsa portata. • diverse configurazioni: o o o o a cannone; a 2 lobi; a uscita multipla; scavalca fila. • Funzionano secondo il principio di Venturi. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 94 Diffusori a cannone • Un’unica bocca di lancio di grande diametro: o direzionano il flusso d’aria e miscela in un’unica direzione: • 24/09/2009 si arriva con questo metodo a distanze maggiori. ing. Maines Fernando meccanica viticola 95 Diffusori a due lobi • Direzionano il flusso d’aria a destra e a sinistra della macchina: o o in condizioni favorevoli (assenza di vento), si arriva a circa 8 - 10 m di distanza; si trattano le 2 chiome nelle colture disposte a filari. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 96 Diffusori ad uscita multipla (1) • Suddivisa in numerosi boccagli montati su supporti: o o i boccagli possono essere orientati in funzione della chioma da trattare; modelli che possono nebulizzare la miscela su tutto il filare con delle strutture scavalca-fila: • sistemi a comando elettoidraulico per adattare la struttura alla vegetazione. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 97 Diffusori ad uscita multipla (2) 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 98 Diffusori ad uscita multipla (2) • Sistemi a comando eletroidraulico radio-assistito per adattare la struttura alla vegetazione. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 99 Nebulizzatore vs atomizzatore 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 100 Soluzioni particolari: ugelli rotativi • Velocità di rotazione è di circa 10 ÷ 15000 giri/min, mossi dalla corrente d’aria generata dalla ventola assiale. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 101 Soluzioni particolari: polverizzazione elettrostatica • Agli ugelli vengono installati elettrodi che generano un campo elettrico e carica positivamente le gocce; o mentre la catena scarica a terra il polo negativo. • le gocce si respingono fra di loro (sono di uguale segno): o o conservano le dimensioni originarie; sono attratte dalla vegetazione che ha la carica di segno opposto (-). 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 102 Nebulizzatore a velo sottile • Brevetto Siapa: o o miscela fuoriesce da fori calibrati e si distribuisce lungo tondino di acciaio; corrente d’aria stacca dal tondino una popolazione continua e omogenea di gocce. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 103 La nebulizzazione pneumatica Cima • fortissima corrente d’aria: o o o velocità maggiore di 150 m/s; trova un’opportuna strozzatura sul tubo di immissione; la miscela priva di pressione, viene portata ed immessa al centro della strozzatura. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 104 Impolveratrici 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 105 Premesse agronomiche • Le impolveratrici sono utilizzate per la distribuzione dello zolfo o di altri prodotti alla stato polverulento. o o o tre principali difetti: • • • non omogenea distribuzione del prodotto con grandi perdite a terra; impaccamento dello zolfo con successivo ingolfamento della macchina; possibilità di autocombustione del prodotto all’interno della macchina. • con conseguente riduzione della ricerche per migliorare le impolveratrici ed i prodotti a loro destinati. lo sviluppo tecnologico ha favorito i trattamenti in formulazione liquida: attualmente son trattamenti tornati in auge: • per la loro maggior efficacia in determinate fasi fenologiche, come la prechiusura del grappolo: – • 24/09/2009 lo zolfo formulato come polvere secca viene preferito alle formulazioni liquide, contro lo sviluppo dell’oidio, vista la miglior efficacia del trattamento effettuato con le polveri. grazie anche all’agricoltura biologica o comunque eco-compatibile. ing. Maines Fernando meccanica viticola 106 Classificazione • Le impolveratrici si possono suddividere in: o manuali: • a soffietto: – – o – sono attrezzi poco efficaci, faticosi da azionare e di ridotta capacità. in plastica o materiale metallico queste solforatrici sono ancora utilizzate per orti, giardini, ecc. normalmente contengono circa 1 kg di polvere. • a zaino; • • • portate, semiportate, trainate. collegate alla trattrice: • in base al principio di funzionamento: o o o tradizionali; meccanica; pneumatica. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 107 Impolveratrici a zaino (1) • Operatore comanda mediante una leva a movimento alternativo dall’alto al basso, una coppia di soffietti che aspira l’aria in una camera di miscela: o un agitatore a rete o a palette: • • deriva il moto dalla leva; ha il compito di introdurre la polvere nella camera di miscela: – o per ottenere una buona uniformità di distribuzione è necessario: • o o la nuvola che in essa si forma viene diretta mediante un tubo flessibile che l’operatore impugna con l’altra mano. l’operatore abbia una certa esperienza; sono alquanto affaticanti., capacità del serbatoio va da 4 ad 8 kg di polvere. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 108 Impolveratrici a zaino (2) • Per migliorare l’uniformità di distribuzione: o o • ventilatore centrifugo per produrre la corrente d’aria; alimentatore meccanico a spazzola rotante, a vite, a filtro vibrante: • per ridurre la faticosità: o o motori elettrici alimentati da batteria di accumulatori (problemi di peso); piccolo motore (per lo più a due tempi) della potenza di CV 1,5-2,5: • • una manovella e un moltiplicatore ad ingranaggi, hanno la capacità di erogare fino a 2kg/min di polvere con una buona uniformità grazie all’uso di alimentatore di alimentatore meccanici. impolveratrici a carriola o a carrello: o o derivavano il moto da queste mediante catene o cinghie. spinta dall’operatore o trainata dalla trattrice. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 109 Impolveratrici tradizionali (1) • Presentano una struttura molto semplice: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 24/09/2009 coperchio a vite; serbatoio in polietilene, turbina radiale; dosatore; moltiplicatore di giri; telaio. ing. Maines Fernando meccanica viticola 110 Impolveratrici tradizionali (2) • Struttura: o o o sistema di distribuzione con ventilatore; sistema di dosaggio meccanico a caduta; erogatori tradizionali. • la polvere cade sulla ventola: o il volume d’aria di quest’ultima determina la portata della macchina: • o in giornate senza vento riesce a trattare diversi filari. a quantità di prodotto a ettaro si controlla allargando o chiudendo il foro di uscita. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 111 Impolveratrici tradizionali (3) • Le polveri, e lo zolfo in particolare, ha la tendenza a compattarsi: o il serbatoio è bene sia equipaggiato con un sistema agitatoretrituratore interno: • consente alla polvere di arrivare con regolarità sul flusso di aria. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 112 Impolveratrici ad estrazione meccanica • L’uscita dello zolfo dal serbatoio avviene per depressione causata dal flusso d’aria. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 113 Impolveratrici ad estrazione pneumatica (1) • Ventole con doppia aspirazione: o o o una preleva aria dall’esterno e l’altra dal serbatoio; l’aria, attraversando il deposito del prodotto (con capacità va da 25 a 600 kg) si carica di polvere e la trasporta verso la ventola; si mischia con l’aria proveniente dall’esterno ed è poi distribuita in modo convenzionale. • è il metodo più efficiente di estrazione dal serbatoio: o o la polvere è mantenuta in sospensione dal continuo massaggio dell’aria nel serbatoio; aria uscendo porta all’esterno le polveri. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 114 Impolveratrici ad estrazione pneumatica (2) • L’aria immessa nel serbatoio, talvolta, ha solo il compito di evitare il compattamento del prodotto (il serbatoio si trova leggermente in pressione); o o 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola la polvere viene immessa nella corrente d’aria principale (prodotta da una ventola posta anteriormente) da una catena che ha anche il compito di agitare il prodotto; la miscela, attraverso un tubo che passa sotto al serbatoio, giunge fino ai ventagli posteriori. 115 Impolveratrici pneumatiche elettrostatiche (1) • In prossimità dei diffusori vengono posti: o o due ugelli micronizzatori emettono acqua nebulizzata ad ultra basso volume; dispositivo per fornire carica elettrica alle microparticelle di polvere: • elettrodi percorsi da corrente ad altissima tensione e bassissimo amperaggio. • le gocce si respingono evitando di confluire; • si viene a creare un campo di attrazione tra le gocce (caricate positivamente) e la vegetazione (caricata negativamente) o consentono di aumentare del 29% la quantità di zolfo che cade sulle foglie. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 116 Impolveratrici pneumatiche elettrostatiche (2) 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 117 Diffusori 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 118 Innovazione e tarature delle macchine 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 119 Evoluzione delle attrezzature (1) • Nuove soluzioni in grado di contenere fenomeno delle perdite: o principali indirizzi di ricerca riguardano i seguenti aspetti: • • • sistemi per il recupero del prodotto che ha oltrepassato la vegetazione; sistemi per la distribuzione del prodotto solo in presenza del bersaglio; sistemi in grado di adeguare automaticamente i parametri della distribuzione al tipo di vigneto trattato: – 24/09/2009 macchine munite di dosatore per ciascun diffusore in modo da regolare in modo molto preciso in base alla forma di allevamento ed alla fase di sviluppo vegetativo. ing. Maines Fernando meccanica viticola 120 Evoluzione delle attrezzature (2) • I dispositivi per il recupero del prodotto che oltrepassa il filare trattato: o • consentono di ridurre quasi completamente l’incidenza delle perdite per deriva e operare la distribuzione anche in giornate relativamente ventose. sono costituiti da: o deflettori o collettori posti al di là della pianta di vite irrorata allo scopo di formare una parete riflettente: • • o con forma arcuata; con la funzione principale di deviare il getto verso la parete vegetativa. sistema che consente di rinviare il prodotto recuperato al serbatoio principale dell’irroratrice : • 24/09/2009 alla base del deflettore. ing. Maines Fernando meccanica viticola 121 Evoluzione delle attrezzature (3) • Il sistema consente di recuperare fra il 50% (prime fasi vegetative) e il 25% (piena vegetazione) della miscela applicata: o o o prestazioni vengono migliorate predisponendo: le pareti su bracci ad azionamento idraulico, che consentono di adeguare la loro posizione rispetto al filare e di agevolare le manovre di svolta; l’inserimento sulla parete esterna di una fessura di aspirazione, in modo che la miscela nebulizzata in eccesso venga captata dallo scudo evitandone la dispersione a terra o nell’aria. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 122 Evoluzione delle attrezzature (4) • Adozione di tunnel che consentono di racchiudere la vegetazione durante la fase di distribuzione del prodotto fitoiatrico: o due pareti: • • • o coppa in acciaio inox: • • o realizzate in polietilene o fibra di vetro (all’interno delle quali è inserita una barra con i relativi ugelli; collegate nella parte superiore da una copertura flessibile che impedisce la dispersione verticale delle particelle irrorate; un sistema oleodinamico permette di variare la loro distanza reciproca (l’altezza è compresa fra 1,5 e 2,0 m e la lunghezza fra 0,7 e 1,0 m) e di adattarla, quindi, alla dimensione della parete vegetativa. sul lato inferiore di parete verticale; circondata da un guaina flessibile in materiale plastico che raccoglie il prodotto intercettato dalla parete verticale. il liquido recuperato viene inviato (mediante una pompa azionata da un motore elettrico) in un filtro e, successivamente, reimmesso nel serbatoio principale: • 24/09/2009 recuperi fino all’80% nelle prime fasi vegetative. ing. Maines Fernando meccanica viticola 123 Evoluzione delle attrezzature (5) • Irroratrici in grado di distribuire il prodotto solo in presenza del bersaglio: o sensori (ottici o a ultrasuoni), posizionati a diverse altezze sulla parte anteriore dell’irroratrice: • • o o o in grado di individuare la presenza della vegetazione; collegati a una centralina elettronica che, regola automaticamente, grazie a un sistema di elettrovalvole, l’attivazione degli ugelli. il profilo di distribuzione risulta adeguato alla dimensione del bersaglio trattato; l’erogazione della miscela viene interrotta in assenza della pianta. risparmio di prodotto distribuito rispetto all’impiego di un’irroratrice tradizionale sono in media dell’ordine del 20 ÷ 30%. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 124 Evoluzione delle attrezzature (6) • Le irroratrici in grado di adeguare automaticamente i parametri della distribuzione al tipo di vigneto trattato: o impiego di transponder, in grado di “riconoscere” le caratteristiche del vigneto in cui opera: • o • la macchina può regolare automaticamente: • • • la portata degli ugelli e del ventilatore; il numero di ugelli attivi; la direzione del flusso d’aria secondo i valori impostati in un apposito software. prototipi in grado di adeguare automaticamente la posizione degli ugelli sui due lati della macchina nei vigneti caratterizzati da una considerevole pendenza trasversale: o o • sesto d’impianto, forma di allevamento, stadio vegetativo, dimensioni dei filari, densità della vegetazione. pendolo elettronico che rileva il grado di pendenza trasversale; attuatori idraulici che regolano automaticamente la distanza fra gli ugelli delle due semibarre; significativamente ridotta la dispersione del prodotto al di sopra del filare a monte e al di sotto del filare a valle. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 125 Sicurezza (1) • Attenzione ai comportamenti scorretti per la salute ... e per l’ambiente: o o o evitare la tracimazione dal serbatoio; adozione obbligatoria dei dispositivi antigoccia; evitare una dissennata distribuzione degli antiparassitari. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 126 Sicurezza (2) • La sicurezza richiede una costante e corretta manutenzione: o o o o o o o controllo olio della pompa; controllo albero cardanico; controllo dei filtri; controllo e pulizia ugelli; controllo agitatore; lavaggio serbatoio dopo l’intervento; utilizzo dei d.p.i.. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 127 Sicurezza (3) • Indossare i DPI idonei • non trattare in presenza di vento • l’utilizzo di una trattrice con cabina pressurizzata munita di filtro: o condizione ideale. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 128 Metodiche e prescrizioni (1) • • Essenziale adottare opportune precauzioni e metodiche per ridurre rischi per l’ambiente, l’operatore e i consumatori. preparazione della miscela: o o o leggere attentamente l’etichetta; preparare miscela all’aperto possibilmente in prossimità delle colture da trattare; utilizzare le dosi (ad ettaro o ad ettolitro) indicate dal produttore in etichetta: • • • • o o riferite alla quantità d’acqua (grammi o centimetri cubici di formulato in 100 litri); espresse in percentuale (es. 0,30% che equivale a 300 g in 99,700 L d’acqua); rapportate alla quantità di formulato per unità di superficie (g/ha); importante ricordare che nel passaggio dal volume normale di riferimento a volumi più bassi o più alti, la dose ad ettaro rimane uguale variando quindi la concentrazione della miscela. impiegare le vasche premiscelatrici; lavare, prima dell’ultima distribuzione, tutti gli strumenti impiegati per la preparazione della miscela e recuperare le acque di lavaggio nel serbatoio dell’irroratrice. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 129 Metodiche e prescrizioni (2) • distribuzione della miscela: o o o o o o o o o o o o o effettuare i trattamenti tenendo conto della effettiva presenza e dello stadio di sviluppo delle infestanti; accertarsi che il prodotto diserbante che si intende impiegare sia consentito per la coltura che si vuole trattare; attenersi al numero di trattamenti eventualmente prescritti in etichetta e ripetere il trattamento solo dopo che è trascorso il periodo di tempo indicato eventualmente in etichetta; non operare in presenza di vento per non contaminare altre colture o i bacini idrici (nella tabella successiva viene descritta la correlazione fra le condizioni di vento in e la possibilità di trattare con barra irroratrice); attenersi scrupolosamente alle particolari modalità di impiego indicate in etichetta; provvedere ad allontanare dalla zona del trattamento persone ed animali eventualmente presenti; rispettare le necessarie misure di protezione ivi inclusi i periodi d’attesa o gli intervalli di agibilità oppure i tempi di rientro eventualmente riportati in etichetta; mantenere la velocità di avanzamento costante; controllare il buon funzionamento degli ugelli; mantenere l’agitazione per evitare precipitati nella miscela; controllare che la barra sia parallela al terreno; evitare sovrapposizioni e zone non trattate; al termine dell’impiego della macchina è opportuno svuotare completamente il serbatoio e lavare serbatoio, pompa e barra con acqua pulita. Per un accurato lavaggio è bene riempire il serbatoio con acqua e addizionare specifiche soluzioni (ammoniacali, aceto, appositi detergenti) in base ai prodotti utilizzati. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 130 Metodiche e prescrizioni (3) • la manutenzione: o o o o o o o lavare accuratamente, dopo ogni utilizzo, la macchina; verificare ed eventualmente sostituire le parti più soggette ad usura (pompa, ammortizzatore a membrana, manometro, filtri, guarnizioni e barra); verificare che la pressione di carica dell’ammortizzatore a membrana non sia superiore a quella della pressione di esercizio degli ugelli (ad esempio per una pressione di esercizio 3,0 bar di deve adottare una pressione del compensatore di 2,5 bar); verificare la taratura del manometro affinché possa fornire indicazioni precise e leggibili; controllare l’integrità della intelaiatura metallica che costituisce il telaio tubolare della barra, lubrificare gli snodi e i movimenti a cremagliera, verificare la tenuta del sistema idraulico; controllare il livello di usura degli ugelli per poter verificare la portata e confrontarla con i valori degli ugelli nuovi. prima del rimessaggio invernale, svuotare i circuiti dell’acqua di lavaggio. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 131 Metodiche e prescrizioni (4) • Regolazione (da effettuarsi prima di utilizzare l’irroratrice) in base al tipo di trattamento, alle condizioni operative ed ambientali, al grado di frantumazione delle goccioline irrorate, al volume da distribuire, alla modalità (se solo sulla fila o se anche nell’interfilare), allo sviluppo della coltura e coltura e dell’insetto o del patogeno : o o o • il volume da distribuire è generalmente compreso tra 150 ÷ 200 l/ha per il diserbo in postemergenza, 400 ÷ 500 l/ha per trattamenti in copertura (si può giungere a 1000 L/ha nel caso di diserbo su tutta la superficie); la pressione di esercizio da utilizzare è in funzione della dimensione delle gocce, della turbolenza e dalla polverizzazione che meglio soddisfano il trattamento; la velocità di avanzamento, normalmente compresa fra i 4 ÷ 10 km/h, va individuata in base alle condizioni di lavoro (natura del terreno, sviluppo vegetativo, …). Scelta la velocità di lavoro si deve individuare la marcia in grado di garantire un numero di giri del motore, tale da poter azionare la presa di potenza intorno ai 500 giri al minuto. Questo è importante quando si utilizzano irroratrici con agitatore idraulico, in quanto un numero minore di giri della p.d.p. determina una portata minore della pompa, con un ritorno di flusso ridotto nel serbatoio insufficiente per l’agitazione del prodotto. A titolo di esempio, con ugelli a specchio o a ventaglio, ad una pressione di 1,5 atm ed una velocità di avanzamento di 3 ÷ 4 km/h si distribuiscono 200 ÷ 300 litri/ettaro. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 132 Taratura (1) • Per assicurare efficienza nel tempo è necessaria una costante e rigorosa taratura per la regolazione dei seguenti parametri: o o o o quantità di miscela; velocità di avanzamento; pressione della pompa; volume d’aria. • eseguiti da tecnici qualificati presso centri adeguatamente attrezzati: o o banchi prova, con cilindri graduati, per effettuare il controllo della portata degli ugelli; …. 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 133 Taratura (2) • Verifica delle irroratrici: o prima di acquistare un nuovo atomizzatore: • o richiedere il verbale di prova che certifichi la sua giusta regolazione e corretta funzionalità. controllo è bene venga ripetuto ogni cinque anni: • • 24/09/2009 ormai è un obbligo oppure è richiesto per poter rispettare i protocolli della produzione integrata prescritti da consorzi o da “programmi qualità”. la verifica deve essere eseguita da personale specializzato presso appositi centri abilitati al rilascio di un verbale di prova compilato a seguito del controllo dell’irroratrice. ing. Maines Fernando meccanica viticola 134 Taratura (3) • Le verifiche ripristinare l’ottimale taratura della testata erogatrice riguardano: o determinazione del grafico di distribuzione. • • o misura della velocità della trattrice: • • o o (dovrebbe riprodurre il profilo delle piante da trattare); ottenuti mediante appositi banchi prova, costituiti da cilindri graduati da collegare agli ugelli, per effettuare il controllo della portata; in corrispondenza dei diversi rapporti del cambio verifica del corretto funzionamento dei sistemi di segnalazione della velocità di avanzamento (tachimetro); verifica della portata della pompa mediante apposito flussometro; controlli sul manometro: • • verifica della sua precisione, della visibilità dal posto di guida; verifica della scala di lettura: – 24/09/2009 un buon manometro, oltre ad essere in bagno di glicerina, dovrà avere un diametro di almeno 65 mm. ing. Maines Fernando meccanica viticola 135 Taratura (4) • Valutazione della portata di ogni ugello (l/min): q = Q * L * V / (600 * n) dove: o o o • o Note la velocità di avanzamento e la larghezza di lavoro si ricava: o o • il tempo per trattare un ha; si determina la portata della testata distributrice in l/min noti il tempo di lavoro e la dose ha, (utilizzando un’apposita tabella). verifica della regolazione del sistema di erogazione dell’aria: o • Q = volume da distribuire (l/ha); L = larghezza di lavoro (m); V = velocità di avanzamento (km/h); n = numero di ugelli presenti sulla macchina. si effettua il test dei nastri secondo la metodologia evidenziata in figura. verifica in campo dell’efficacia della taratura: o mediante l’utilizzo delle cartine idrosolubili: • da dsitribuire correttamente (sia sulla superficie della chioma che all’interno della vegetazione). 24/09/2009 ing. Maines Fernando meccanica viticola 136