IL GRUPPO GIOVANI
IMPRENDITORI PER TORINO
Un’occasione unica ed irripetibile. È l’opportunità
che si presenta, a breve, per la Città, per il nostro territorio e per tutto il Paese.
È risaputo, infatti, che l’avvenimento olimpico, pur
di breve durata, accenderà tutti i riflettori su Torino,
sul nostro Piemonte e sulle rispettive risorse.
La portata non solo economica ma anche psicologica è notevole: la manifestazione olimpica – occasione
di investimento, di rinnovo e di crescita – rappresenta,
infatti, un ulteriore stimolo per tutte le nostre imprese,
costrette a muoversi quotidianamente in un complicato scenario di domanda internazionale per affrontare
la competizione dei mercati.
I giochi olimpici sono un evento ed un’opportunità
da non perdere: in quell’occasione tutte le nostre
risorse dovranno essere valorizzate e presentate al
mondo intero come vere e proprie eccellenze uniche.
Torino 2006 deve far superare quel senso di incertezza sul futuro che, oggi, sembra avvolgere tutti noi.
Il nostro Paese, e soprattutto la nostra Città, ai
XX Giochi Olimpici invernali intende vincere, in termini di visibilità e di crescita.
Questo obiettivo si potrà raggiungere però, solo con
una forte intesa di tutti gli attori in campo.
Noi giovani imprenditori, siamo disponibili a partecipare alla partita, con il nostro entusiasmo e la
nostra capacità di lavorare insieme, come ambasciatori
di Torino, per essere protagonisti della trasformazione
della nostra Città e per condividere i valori sportivi ed
umani, di pace, di coesione e fratellanza che sono alla
base delle Olimpiadi.
Il Presidente
Alberto Dal Poz
È un complesso che, dal 1996, raccogliendo l’eredità dell’Orchestra Sinfonica Giovanile della città di
Ivrea – culla di una grande tradizione musicale legata al
Teatro Civico “G. Giacosa” – si inserisce in un circuito
concertistico più ampio, al fine di valorizzare la propria
produzione musicale.
Dopo il debutto ufficiale presso l’Auditorium del
Lingotto di Torino, l’attività dell’Orchestra si è fatta
sempre più intensa, realizzando finora oltre cinquecento concerti, articolati in un ricco repertorio che spazia su diversi generi musicali: sinfonico, lirico, da
camera, barocco, operetta nonchè jazz.
Contestualmente alla nascita di questa giovane
realtà artistica, viene costituita l’Associazione Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte, per promuovere l’attività concertistica dei giovani talenti,
attraverso la produzione e l’organizzazione di manifestazioni musicali di alto livello. Gli obiettivi che caratterizzano l’attività di questa Associazione senza fini di
lucro sono la formazione orchestrale dei giovani, l’attività di sostegno all’impiego professionale giovanile e la
diffusione della cultura musicale nella scuola attraverso
conferenze didattico-musicali e lezioni-concerto.
L’Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte
L’ORCHESTRA SINFONICA
GIOVANILE DEL PIEMONTE
Oggi, con un organico di oltre 120 musicisti e la
produzione di una stagione concertistica e cameristica,
l’Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte – per il
livello musicale raggiunto, proporzionale all’entusiasmo profuso dai suoi giovani musicisti – rappresenta
un patrimonio artistico, culturale ed umano ormai
inserito nel circuito delle grandi realtà artistiche.
A fianco della stagione musicale vera e propria,
tiene concerti per prestigiose istituzioni private, esibendosi anche in occasione di importanti eventi culturali. Collabora con il Centro Studi Musicali “Carlo
Mosso”, La Nuova Arca - Accademia della Voce di
Torino, l’Associazione “Antidogma Musica”, l’Accademia Corale “Stefano Tempia”, il Comitato Brixia in
Jubilo di Brescia, il Festival di musica sacra di MonteCarlo.
Nel corso di questo periodo si sono alternati sul
podio della giovane formazione piemontese prestigiosi
direttori quali Guido Maria Guida, Marcello Rota,
Marco Balderi, Carla Delfrate, Beppe Vessicchio,
Fabrizio Maria Carminati, Massimiliano Caldi,
Nicholas Carty, Julian Kovatchev e György Györiványi
Ráth.
L’Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte, oltre
ai programmi musicali classici, propone anche opere di
non frequente ascolto, ma reinterpretate in chiave
moderna. Da qui nascono stimolanti collaborazioni
come quella con Piero Chiambretti, nell’esilarante
favola musicale di Prokofiev “Pierino e il lupo”, quella
Nel 1998 è stato fondato il Coro dell’Orchestra
Sinfonica del Piemonte che affianca l’Orchestra nelle
produzioni sinfonico-corali e liriche e che ha già all’attivo una serie di collaborazioni con l’Accademia Corale
“Stefano Tempia”, con il coro “Francesco Veniero” di
Torino, con la Schola Cantorum “San Gregorio
Magno” di Trecate e con il coro “Januensis” di Genova.
Tra le opere eseguite: i Carmina Burana di Orff, concerti di cori d’opera di vari autori, la Messe Solennelle à
Sainte Cécile di Gounod, la Nona Sinfonia di
Beethoven e, presso il Teatro Regio di Torino, la Messa
da Requiem di Verdi.
Negli ultimi anni – su invito del Ministero degli
Affari Esteri – l’Orchestra ha effettuato tournées in
Francia, esibendosi nelle città di Metz, Strasburgo e
Mulhouse, ed una in Corea, presso la prestigiosa sala
L’Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte
Dal tronco principale dell’Orchestra si sono organizzati e distinti gruppi cameristici, con organici variabili quali il Gruppo di Fiati, l’Assieme di Ottoni ed il
Gruppo d’Archi, l’Assieme d’Archi Viennese, la Big Band
e l’Ensemble Femminile, che, attraverso un’intensa attività, da un lato stimolano la ricerca e la professionalità
e dall’altro valorizzano repertori specialistici.
L’Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte
con Milva, nella emozionante interpretazione de
“I sette peccati capitali” di Kurt Weill su testo di Bertolt
Brecht e quella con la Banda Osiris, che ha dato vita
allo spettacolo “Diabolus in musica”, proposto in tutta
Italia.
del Seoul Arts Center (una delle più belle dell’Asia) ed
alla Concert Hall di Taejon, riscuotendo unanimi consensi di pubblico e critica.
Nell’agosto del 2003 l’Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte ha partecipato allo Young Euro Classic Festival, esibendosi nella Konzerthaus di Berlino,
alla presenza
del Presidente
della Repubblica Federale
Tedesca. Successivamente,
nell’ambito
delle manifestazioni per il
semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea,
l’Orchestra si è esibita a Stoccarda, nella sede della
Radio televisione del Wuttenberg.
Nel corso dell’edizione 2002 del Torino Film
Festival l’Orchestra ha partecipato al film documentario “Una grande fortuna” di Francesco Cabras ed
Alberto Molinari, eseguendone la colonna sonora,
composta ed arrangiata dal maestro Alessandro Molinari e diretta, per l’occasione, dal maestro Gianni
Monte.
Nel giugno 2003 l’Orchestra, diretta dal maestro
Beppe D’Onghia, ha accompagnato Lucio Dalla al
Teatro Alfieri di Torino, eseguendo alcuni dei più
famosi brani del cantautore bolognese.
I Giovani musicisti sono anche stati invitati, in più
occasioni, nel Principato di Monaco, dove sono previsti ulteriori concerti per il futuro. In particolare, nel
2000 è stato eseguito il Requiem di Mozart nella
Cattedrale di Monte-Carlo, alla presenza di S.A.S. il
Principe Alberto di Monaco, e, nel novembre 2004, la
Misa Tango di Bacalov, diretta dall’autore.
Di recente, all’interno della propria sede di Ivrea,
è stato realizzato il Piccolo Auditorium “Mozart”, in cui
si svolgono i concerti della Piccola Sinfonica e dei
Gruppi Cameristici.
Gianni Monte
Eporediese di nascita, inizia giovanissimo gli studi musicali
e, grazie ad una borsa
di studio della Olivetti, segue i corsi per
contrabbasso del Collegio Internazionale di
Musica del Foro Italico di Roma. Presso
questa prestigiosa sede
del
Conservatorio
“Santa Cecilia” perfeziona gli studi e, a soli 19 anni,
diventa il più giovane diplomato d’Italia in contrabbasso con il massimo dei voti.
Vincitore di numerosi concorsi nazionali ed internazionali suona per prestigiose formazioni orchestrali,
quali l’Orchestra Sinfonica della Rai, l’Orchestra di
Cagliari, Trieste, Barcellona, Johannesburg, nonché
l’Orchestra Goulbelchian di Lisbona.
Ottiene diversi riconoscimenti internazionali, partecipando a numerose tournées in Europa, in America ed
in Giappone come contrabbassista de I Solisti Veneti,
incidendo dischi ed intervenendo con successo a
numerose trasmissioni televisive.
Dal 1967 è Primo Contrabbasso dell’Orchestra del
Teatro Regio di Torino. Contemporaneamente alla sua
attività orchestrale si dedica con notevole passione alla
direzione d’orchestra, dopo aver seguito i corsi del
M°. Franco Ferrara a Venezia e a Roma. Ricopre la
carica di Direttore d’Orchestra Stabile dell’Assieme
Strumentale Gruppo d’Archi di Torino, formazione nata
in seno al Teatro Regio.
In questa veste si dedica, con particolare interesse,
alla diffusione della musica verso i giovani e realizza,
per conto del Teatro Regio, ben oltre 300 concerti, partecipando anche a festivals di musica contemporanea
ed a molte tournées in Italia ed in Europa.
Gianni Monte
IL DIRETTORE
Grande richiamo ottengono quella siciliana, in
occasione dei festeggiamenti per gli 800 anni della
ricostruzione della Cattedrale di Palermo, la partecipazione al festival internazionale Settembre Musica di
Torino ed al Festival di Edimburgo.
Ha diretto varie rappresentazioni musicali e piccole
opere quali produzioni musicali del Teatro Regio di
Torino.
L’attenzione per i giovani lo porta a fondare, nel
1973, il Liceo Musicale di Ivrea che, nel panorama
didattico musicale, rappresenta un punto di riferimento insostituibile per la formazione di giovani strumentisti. La sua personalità multiforme per preparazione ed esperienza culmina nella fondazione
dell’Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte, di cui
ricopre il ruolo di Direttore Artistico e Stabile.
Ospite delle maggiori formazioni orchestrali, ha
tenuto, con l’Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte, numerose tournées in Corea, Francia, Germania, Svizzera e Principato di Monaco.
Il Gruppo Giovani Imprenditori
ringrazia
A.I.B.E.S.
Associazione Italiana Barmen e Sostenitori
Sezione Piemonte
dina fiori
Piazza Galimberti, 17 - Torino
T O R I N O
FastWeb
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FASTWEB, anche per l’edizione 2005, ha scelto di
aderire al Concerto per Natale promosso dal
Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale Torino per la propensione ad affiancare alla
propria attività di sviluppo di servizi avanzati di
comunicazione iniziative di elevato valore culturale,
in uno scambio virtuoso tra arte e tecnologia.
Buona serata e FELICE NATALE.
Il Sunshine Gospel Choir è un coro Gospel costituito da
circa 35 elementi diretti da Alessandro Negro, coadiuvato
dalla voce solista di Beppe Nicolosi ed accompagnati da una
sezione ritmica (Enzo Degioia tastiere, Roberto Seccamani
chitarra, Michele Bornengo basso, Federico Ariano batteria).
Nato ufficialmente nel 1998, vincitore del Gospel Jubilee
Festival nel 2001 come miglior coro italiano distintosi per
impegno e professionalità, il Sunshine Gospel Choir ha al suo
attivo più di 140 concerti effettuati in piazze, teatri e chiese,
tra cui il Teatro Regio, il Colosseo, il Teatro Nuovo ed il
Carignano di Torino, il Teatro di Modena e lo Sporting di
Montecarlo.
Il Sunshine Gospel Choir ha effettuato, negli anni, un
percorso di formazione canora e storico-culturale sulle radici
del genere Gospel, avvalendosi del sostegno del reverendo
Lee Brown, autore, interprete e musicista di fama internazionale. Questa collaborazione ha reso il Sunshine Gospel Choir
una formazione brillante, in grado di soddisfare le aspettative
di un pubblico anche internazionale e ricevendo numerosi
consensi.
Negli ultimi anni il Sunshine Gospel Choir ha ospitato e
collaborato attivamente con artisti internazionali di chiara
fama: oltre al citato reverendo Lee Brown, Theresa Burnette,
Dennis Lagree, Harriet Lewis, Gigi Warner, Pops Wilson,
David B. Whitley ed una attivissima e continua collaborazione con The Freedom Family. Il coro ha al suo attivo anche
collaborazioni con artisti italiani di fama come Luciana Littizzetto ed Al Bano.
Sunshine Gospel Choir
SUNSHINE GOSPEL CHOIR
Il coro, la cui attività è gestita dall’Associazione Culturale
Sunshine, ha fra i suoi obiettivi istituzionali la divulgazione e
la formazione musicale. A tal proposito collabora con vari
enti all’organizzazione di seminari, spettacoli dal vivo, iniziative culturali, corsi di Coro Gospel e concerti realizzati per
Comuni, Associazioni, Agenzie, Fiere, Teatri.
Ha inoltre al suo attivo la produzione di diversi cd.
Nel Settembre 2001 è stato pubblicato il primo cd “One”,
esaurito in due mesi e, apprezzato da più parti, già alla terza
ristampa.
Nel Giugno 2002 è uscito il secondo cd “I’ve got to
move”, live in collaborazione con il reverendo Lee Brown,
The Freedom Family ed il Praise the Lord Gospel Choir.
Da quel momento il Sunshine ha insistito sul perfezionamento tecnico vocale anche con seminari sull’interpretazione:
risultato di questi sforzi è il terzo cd “From the rain”.
Prodotto dall’Associazione Sunshine con la direzione artistica
di Alex Negro e la partecipazione del duo torinese A.T.P.C.;
il cd, uscito a dicembre 2002, ha riscosso un’ottimo successo
ed è stato elogiato anche da molti esperti del settore.
Il Sunshine vanta anche diverse collaborazioni in programmi di prima serata su emittenti televisive nazionali e
locali.
Il 15 Settembre 2004 è stata avviata un’importante
collaborazione con AMREF ITALIA, sfociata nel progetto
“Sunshine for AMREF”: il 50% del ricavato del quarto cd
“I can Fly” viene devoluto a “CHILD IN NEED”, progetto,
patrocinato dal Segretariato Sociale RAI, di sostegno ai bambini del Kenia.
Recentemente è stato pubblicato il quinto cd del coro
“Merry Christmas”, contenente un repertorio prevalentemente natalizio.
La parola ‘‘Gospel’’ nella cristianità significa “good news”,
cioè buone notizie. Il termine deriva, infatti, dalla parola in
Antico Inglese, come una traslazione dal greco evangelion
(Evangelo).
Con Musica Gospel si intende appunto la musica caratterizzata da contenuti, principi e valori tipici della fede cristiana
biblica. Essa affonda le proprie radici molto lontano nel
tempo, basti pensare alle composizioni del libro dei Salmi.
Il che significa che il popolo di Dio, da tempo immemorabile, ha trovato nella musica e nel canto uno strumento privilegiato e di grande efficacia per esprimere al Signore le proprie lodi, la propria riconoscenza, ma anche i propri guai e la
propria sofferenza.
L’età moderna non ha modificato questi scenari: infatti, a
partire dai drammatici secoli della tratta degli schiavi, sono
stati poi conosciuti come il «cuore» della tradizione musicale
afroamericana: gli spirituals.
Una tradizione contrassegnata dalla tenace fiducia nel
Dio-Liberatore e Redentore della Bibbia nutrita da gran parte
della gente di colore, che si rispecchiava interamente nelle tristi condizioni del popolo d’Israele, schiavo in Egitto ai tempi
di Mosè.
Il Gospel
IL GOSPEL
all’avvento ed alla diffusione della radio, del giradischi e delle
tournée.
Il gospel divenne popolare grazie a Tom Dorsey, il pianista blues di Chicago che scrisse “If you see my saviour” (1930),
“Precious lord” (1932) e “Take my hand”, ispirandosi ai canti
che aveva ascoltato nella sua infanzia dal padre, predicatore
della Georgia.
Dopo il successo di quel brano, Dorsey portò le sue composizioni di chiesa in chiesa; fu anche il primo ad organizzare
un quartetto gospel di cantanti femminili. Dopo di lui le
grandi interpreti di spiritual e gospel trovarono un pubblico
bianco altrettanto ben disposto verso il classic blues ed i loro
inni sacri divennero dei successi.
Durante gli anni ’30 la fenomenologia del gospel si stabilizzò quindi attorno a due tipi di formazione: il Quartetto
Gospel, che vestiva in frac, cantava a cappella battendo il
ritmo con schiocchi di dita e armonizzava nello stile detto dei
barbieri (“barbershop”), ed il Coro Femminile, che vestiva in
abiti ecclesiastici, cantava accompagnato dal piano e batteva il
tempo con le mani.
A partire più o meno dagli anni ’50, la musica Gospel
segnò un ulteriore passo in avanti, arrivando ad abbracciare
altri generi musicali cari alle persone di colore, e non soltanto
a loro (come il blues, il jazz, la soul music).
A diffondere le prime forme di gospel furono le crociate
evangeliche dei predicatori protestanti della seconda metà
del secolo diciannovesimo. Molti di loro, intorno al 1870,
giravano la nazione cantando i propri sermoni alla gente.
Furono loro a creare l’innodia gospel.
I grandi esponenti della musica gospel furono, per esempio, Mahalia Jackson, Paul Robeson, Marian Anderson,
Andraé Crouch, Jessy Dixon, Edwin Hawkins, The Golden
Gate Quartet, The Mighty Clouds of Joy, The Beautiful
Zion Choir, Emma Richards.
Dopo la Guerra Civile le sette religiose si moltiplicarono
a dismisura, creando una sorta di medioevo anarchico delle
fedi protestanti. Ciascuna si riteneva libera di adottare le
proprie prassi di preghiera, ed alcune non esitarono ad usare
la musica per attrarre i peccatori. Queste vennero chiamate
“folk church”, proprio per denotare la loro tolleranza nei
confronti del folklore negro.
Essi crebbero e s’imposero all’attenzione pubblica influenzando anche altri artisti ed altri generi, capaci di coniugare
testi d’ispirazione cristiana con musicalità sempre più all’avanguardia.
Fu così che le pratiche religiose diffuse fra gli schiavi
(call-and-response, clapping, stomping, improvvisazioni vocali,
ring shout, etc.) emersero e divennero un fatto riconosciuto
dai predicatori.
Tuttavia, soltanto nel corso di quest’ultimo secolo la musica gospel ha fatto strada al di fuori dei suoi confini, grazie
Tra questi, se ne citano alcuni tra i più famosi: Larry Norman, Barry McGuire, Chuck Girard, Cliff Richard, Sweet
Comfort Band, The Imperials, Rez Band, Petra, The
Second Chapter of Acts, Phil Keaggy, Randy Stonehill, Amy
Grant, M.W. Smith, Whitney Houston, Take 6, BeBe &
CeCe Winans.
OGGI
Affascinante, imponente, capace di stupire ogni
volta, oggi come ottanta anni fa quando venne
costruito: nel corso della sua vita Lingotto ha
saputo essere un punto di riferimento, un simbolo
di nuove realtà sociali e politiche.
Stabilimento concepito secondo canoni architettonici razionali ed innovativi, Lingotto venne
costruito sul progetto di Giacomo Mattè Trucco tra
il 1917 ed il 1922, adottando soluzioni architettoniche inedite, segnando una svolta decisiva nello
sviluppo dell’industria italiana: con la sua nascita
un’epoca si chiudeva ed un’altra si apriva.
Diverse generazioni di lavoratori si sono date il
cambio nelle officine di questo grande complesso
industriale, lavorando alla costruzione di automobili, motori per aviazione, veicoli commerciali,
elettrodomestici …
Ogni volta Lingotto ha saputo rinnovarsi per
rispondere alle nuove esigenze, proprio come è
avvenuto anche nel 1983, quando l’attività
produttiva è cessata ed è iniziata la più grande metamorfosi di questa fabbrica-laboratorio.
Su progetto di Renzo Piano lo stabilimento si trasforma in un modernissimo centro polifunzionale,
attorno al quale negli anni a seguire ruoterà il nuovo
modello di sviluppo della città di Torino, che reinventa il suo ruolo aprendosi all’innovazione dei servizi, del terziario, del turismo.
Sono anni di frenetica attività, durante i quali
il cantiere viene visitato da architetti ed ingegneri di
tutto il mondo.
Quando nel 1994 a Lingotto si inaugura il Centro Congressi, le immagini della sua avveniristica
Bolla fanno il giro del mondo, così come in occasione dell’Assemblea NATO del 1995 e dell’Assemblea Intergovernativa del 1996.
Il Lingotto oggi
IL LINGOTTO
Lingotto è infatti una realtà dai mille volti ed
ospita: il Centro Fieristico, sede di manifestazioni di
rilevanza nazionale ed internazionale; il Centro
Congressi Lingotto, che quest’anno ha compiuto
10 anni di attività; il cinema multisala
Pathè-Lingotto; uffici di imprese del terziario avanzato; la Facoltà di Ingegneria dell’Automobile del
Politecnico di Torino.
Non solo, perché Lingotto accoglie il visitatore
anche con i numerosi servizi di cui è dotato:
l’Hotel Le Meridien, un quattro stelle super con 240
camere che, con l’Art+Tech (5 stelle) ha aumentato
la capienza a 380 camere; la Galleria Commerciale
con bar, ristoranti e negozi per lo shopping;
una banca, un ufficio postale ed un’agenzia viaggi
interna; un parcheggio con 5000 posti auto e
addirittura un eliporto privato per esigenze speciali.
Ancora una volta Lingotto è quindi il simbolo
della Torino nuova, di una città che ha saputo
realizzare le proprie aspirazioni di metropoli internazionale aperta al turismo, che guarda alla
futuristica Bolla ed allo Scrigno, che contiene
la prestigiosa collezione d’arte della Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, come ad un sogno finalmente realizzato.
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Concerto Libretto 2005