Agrofarmaci :
Caratteristiche generali di
impiego
AGROFARMACI
Parliamo di…
•
Cosa sono gli agrofarmaci
•
Tipologie di impiego
•
Formulazione degli agrofarmaci
•
Miscelazione di diversi prodotti
•
Gli Adiuvanti
•
Norme di sicurezza per l’
impiego
1
AGROFARMACI - DEFINIZIONE
I prodotti fitosanitari (agrofarmaci o
fitofarmaci) sono tutti quei prodotti, di
sintesi o naturali, che vengono utilizzati per
combattere le principali avversità delle
piante (malattie infettive, fisiopatie,
parassiti e fitofagi animali, piante infestanti).
AGROFARMACI –Sviluppo di un prodotto
1 –2 prodotti
30 prodotti
5000 prodotti
Sviluppo e vendita
100’
000 –200’
000
prodotti
Valutazione in campo
Profilo
Tempo = 10 ANNI
Scoperta –prima sintesi
La lunga strada verso il mercato di un agrofarmaco
2
Ricerca
Synthesis
Lead generation /
Sviluppo
Production process
Development
Biologia
Produzione
Tossicologia e impatto
ecologico
Optimisation
Formulation Development / Optimisation
Ricerca
Production (Pilot)
Production (large scale)
Screening
Use optimisation
Small plot trials
Sviluppo
Fieldtrials
Agronomical assessment
Regulatorytrials
Mammal tox (akute, subchronical, chronical
Sicurezza
Toxicity; Mutagenicity etc)
Metabolism (Plant, Diatarysafety)
Residues (Methodes, analyses)
Ambiente
Degradation (Soil, Wtaer , Air)
Vendita sul mercato
Chimica
AGROFARMACI : Processo di sviluppo
Environment (Toxicity Fish, Bird,
Micororganism, Arthropodes)
Year
99
anni 02
00 1001
03
04
05
Tipologie di impiego degli
agrofarmaci
3
MECCANISMO D’
AZIONE E CARATTERISTICHE
DEI FORMULATI - ERBICIDI
Erbicidi di contatto: eliminano la parte che è stata colpita dal prodotto,
lasciando inalterato l’
apparato radicale
Parametri: granulometria del principio attivo, agenti adesivanti e
ricoprenti
Erbicidi sistemici: permettono al principio attivo di entrare in circolo
nella pianta e di eliminare anche l’
apparato radicale.
Parametri: ausilio di adjuvants e coformulanti che possano meglio
veicolare il principio attivo
Erbicidi ad azione residuale (o antigerminello): impediscono al seme di
germinare, eliminano le infestati al primissimo stadio di sviluppo e
vengono distribuiti sul del terreno.
Parametri: controllo delle condizioni del terreno (es. pH) in funzione
della stabilità del principio attivo ad esempio con tamponi, utilizzo
di formulati ad elevata residualità (es. CS) e di agenti antiossidanti
MECCANISMO D’
AZIONE E CARATTERISTICHE
DEI FORMULATI - INSETTICIDI
Insetticidi con azione per ingestione: la loro efficacia si esplica in
seguito all’
ingestione del prodotto da parte dell’
insetto
Insetticidi con azione per contatto: agiscono sia per contatto diretto,
sia per il contatto tra la superficie trattata ed il corpo degli insetti
Insetticidi con azione per asfissia: agiscono sull’
apparato respiratorio
dell’
insetto
Gli insetticidi sul mercato possono essere caratterizzati da più azioni
combinate tra loro
Parametri: granulometria, buona capacità dispersiva, stabilità ai diversi
pH
4
MECCANISMO D’
AZIONE E CARATTERISTICHE
DEI FORMULATI - FUNGICIDI
Fungicidi di copertura: il prodotto si deposita sulla superficie
del vegetale
Parametri: granulometria del principio attivo, agenti
adesivanti
Fungicidi penetranti: agiscono penetrando più o meno
superficialmente all’
interno dei tessuti della pianta.
Parametri: ausilio di adjuvants e coformulanti che possano
veicolare al meglio il principio attivo
Le formulazioni degli
agrofarmaci
5
TIPI DI FORMULAZIONE
Liquidi
Solidi
granuli idrodisperdibili(WG)
sospensioni acquose concentrate(SC)
granuli solubili (SG)
dispersioni in olio (OD)
polveri bagnabili (WP)
liquidi emulsionabili (EC)
water soluble bag (WSB)
macro/microemulsioni (EW/ME)
polveri solubili (PS)
suspoemulsioni (SE)
granulari (G)
sospensioni di microcapsule (CS)
TIPI DI FORMULAZIONE
WG/SG –WATER DISPERSIBLE
GRANULE/SOLUBLE GRANULE (GRANULI
DISPERDIBILI/SOLUBILI IN ACQUA)
formulazione solida in cui i componenti
(principio attivo, disperdenti, inerti)
opportunamente scelti vengono
macinati insieme ottenendo una
premiscela omogenea che può essere
poi granulata mediante diverse
tecnologie (estrusione,
agglomerazione,…)
CARATTERISTICHE RICHIESTE:
DISPERDIBILITA’
/SOLUBILITA’COMPLETA, STABILITA’DELLA
SOSPENSIONE, OTTIMIZZAZIONE DELLA DIMENSIONE DELLE
PARTICELLE
6
TIPI DI FORMULAZIONE
WP/SP –WETTABLE
POWDER/SOLUBLE POWDER
(POLVERI BAGNABILI/POLVERI
SOLUBILI)
formulazione solida ottenuta in
genere miscelando il principio
attivo con i disperdenti, i bagnanti
e gli inerti più adatti e macinando
insieme i componenti
CARATTERISTICHE RICHIESTE:
STABILITA’DELLA SOSPENSIONE, BAGNABILITA’
ADEGUATA O SOLUBILITA’COMPLETA,
OTTIMIZZAZIONE DELLA DIMENSIONE DELLE
PARTICELLE
TIPI DI FORMULAZIONE
SC/OD –SUSPENSION CONCENTRATE/OIL
DISPERSION (SOSPENSIONE CONCENTRATA E
DISPERSIONE IN OLIO)
formulazione liquida in cui il principio attivo
viene finemente macinato e disperso
mediante l’
ausilio di disperdenti e bagnanti in
maniera omogenea in acqua o olio;
completano la formulazione addensanti,
antischiuma e antibatterici
CARATTERISTICHE RICHIESTE:
STABILITA’DELLA SOSPENSIONE, ASSENZA DI FENOMENI DI
CRESCITA CRISTALLINA, OTTIMIZZAZIONE DELLA
GRANULOMETRIA
7
TIPI DI FORMULAZIONE
EC –EMULSIFIABLE CONCENTRATE
(LIQUIDO EMULSIONABILE)
formulazione liquida in cui il principio
attivo è sciolto nel solvente più adatto
insieme agli emulsionanti
CARATTERISTICHE RICHIESTE:
STABILITA’DELL’
EMULSIONE, ASSENZA DI
FENOMENI DI CRISTALLIZZAZIONE
TIPI DI FORMULAZIONE
EW –EMULSION OIL IN WATER
(EMULSIONE OLIO/ACQUA)
formulazione liquida (tipo latte)
in cui il principio attivo e un
solvente adatto vengono
emulsionati in acqua mediante
agitazione ad alto shear in presenza di una
piccola quantità di tensioattivo;
completano la formulazione addensanti,
antischiuma e antibatterici
CARATTERISTICHE RICHIESTE:
ASSENZA DI FENOMENI DI CRISTALLIZZAZIONE E DI SEPARAZIONE DI
FASE, OTTIMIZZAZIONE DELLA GRANULOMETRIA
8
TIPI DI FORMULAZIONE
ME –MICROEMULSION
(MICROEMULSIONE)
formulazione liquida
(trasparente) in cui il principio
attivo e un solvente adatto
vengono spontaneamente
emulsionati in acqua per mezzo
di una grande quantità di
tensioattivi
CARATTERISTICHE RICHIESTE:
ASSENZA DI FENOMENI DI CRISTALLIZZAZIONE E DI
SEPARAZIONE DI FASE
TIPI DI FORMULAZIONE
CS –CAPSULE SUSPENSION (SOSPENSIONE di
MICROCAPSULE)
formulazione liquida in cui il principio
attivo ed eventualmente una piccola
porzione di un solvente adatto sono
sospese in acqua sotto forma di piccole
gocce circondate da una pellicola
semipermeabile plastica che ne
permette il rilascio in maniera
controllata
CARATTERISTICHE RICHIESTE:
STABILITA’DELLA SOSPENSIONE, ASSENZA DI FENOMENI DI
CRISTALLIZZAZIONE, OTTIMIZZAZIONE DELLA
GRANULOMETRIA
9
CENNI SULL’
EVOLUZIONE DELLA TECNOLOGIA
SULL’
FORMULATIVA
microemulsioni –emulsioni olio in acqua (alto contenuto di
tensioattivi)
granuli disperdibili in acqua (minore necessità di
attenzione alla pulizia degli imballi)
sospensioni concentrate (maggiore attenzione alla pulizia
degli imballi)
sospensioni di microcapsule (presenza di una piccola
porzione di solvente, maggiore attenzione alla pulizia degli
imballi)
polveri bagnabili (polverosità)
liquidi emulsionabili (presenza di solventi)
MISCELE TRA FORMULAZIONI
MISCELE

IN MOLTE SITUAZIONI OPERATIVE PRATICHE SI RICORRE ALLA
MISCELA DI PRODOTTI DIRETTAMENTE ESEGUITA NEL SERBATOIO
DEGLI IRRORATORI

es. SOSPENSIONE CONCENTRATA in miscela con SOSPENSIONE DI
MICROCAPSULE

STESSO FORMULATO, PIU’PRINCIPI ATTIVI

SPESSO SI POSSONO VERIFICARE INCOMPATIBILITA’
…COME E’POSSIBILE MINIMIZZARE QUESTI POSSIBILI PROBLEMI ?
10
MISCELE TRA FORMULAZIONI
REGOLE DI BASE PER LA CORRETTA
MISCELAZIONE TRA AGROFARMACI

attenersi alle indicazioni dell’
etichetta

effettuare eventualmente test preliminari su piccola
scala in assenza di indicazioni sulla miscibilità dei
diversi formulati

segnalare eventuali incompatibilità

utilizzare una corretta sequenza di inserimento in
botte dei vari formulati
Il corretto ordine di inserimento degli
agrofarmaci nel serbatoio dell’
irroratrice
dell’
MINIMIZZARE EVENTUALI PROBLEMI DI MISCIBILITA’TRA I
FORMULATI
In caso di miscele si consiglia di introdurre i prodotti
nel serbatoio secondo questa sequenza:
•regolatori di pH
•sacchetti idrosolubili (WSB) WATER SOLUBLE BAG
•granuli idrosolubili (SG) , polveri solubili (SP)
•granuli dispersibili (WG)
•polveri bagnabili (WP)
•sospensioni concentrate (SC)
•suspoemulsioni (SE)
•emulsioni acquose (EW/ME)
•emulsioni concentrate (EC)
•concentrati solubili in acqua (SL)
•bagnanti, fertilizzanti, prodotti antideriva
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Adiuvanti
ADIUVANTI
sono sostanze di per sé prive di significativa attività biologica
in grado di modificare il comportamento e/o le proprietà
chimico-fisiche e migliorare l’
efficacia di un determinato
agrofarmaco
coformulanti di varia natura (disperdenti, emulsionanti,
bagnanti, antigelo, addensanti, anti deriva……) scelti sulla
base di regole chimico-fisiche consolidate per garantire la
“qualità”del formulato
additivi tank-mix e/o ready mix in buona parte appartenenti alle
stesse classi chimiche ma selezionati sulla base di regole da
definire con l’
obiettivo di ottimizzare l’
efficacia biologica del
formulato
12
ADIUVANTI: TIPOLOGIE FUNZIONALI
• bagnanti
• adesivanti (stickers)
• agenti antideriva
• antischiuma
• tamponi
• detergenti
• attivatori
• ricoprenti (spreaders)
• agenti compatibilizzanti
• coloranti
• stabilizzanti UV
• antiossidanti
Quante tipologie di coadiuvanti sono
disponibili?
disponibili?
I coadiuvanti possono essere composti da un’ampia
varietà di sostanze chimiche rendendo disponibili
diversi tipi di prodotti.
Solitamente in letteratura, vengono considerate tre
grandi categorie sulla base delle caratteristiche che
i coadiuvanti conferiscono alla miscela fitosanitaria.
Queste categorie sono:
Attivatori (Activators)
Modificatori della nebulizzazione (Spray Modifiers)
Coadiuvanti vari (Utility Modifiers)
13
Adiuvanti - Attivatori
Un attivatore è una sostanza che migliora l’attività di un fitofarmaco
rispetto a quanto si può ottenere utilizzando il fitofarmaco da solo.
Gli attivatori possono essere ulteriormente classificati in tensioattivi, oli
vegetali, emulsioni di oli ed emulsioni di oli concentrati.
T IPICA RISPOST A DOSE DI UN FIT OFARMACO
Con e Senza un Coadiuvante
100
RISPOSTA/%CONTROLLO
90
80
70
60
50
40
Senza Coadiuvante
30
Con Coadiuvante
20
10
0
0
0.2
0.5
1X
1.4
2X
DOSE FITOFARMACO
Adiuvanti - Attivatori
Acqua
Acqua
+
tensioattivo
TENSIOATTIVI
1s
2s
3s
4s
I tensioattivi chiamati anche
semplicemente bagnanti, sono
impiegati per alterare le
proprietà della superficie dei
liquidi.
Un tensioattivo tipicamente
contiene un gruppo fortemente
polare e un gruppo non polare. Il
gruppo polare è attratto dalle
molecole d’acqua (idrofilo),
mentre il gruppo non polare è
attratto da sostanze lipidiche
(lipofilo).
14
Adiuvanti - Attivatori
TENSIOATTIVI
I tensioattivi a basse concentrazioni essi
agiscono come bagnanti riducendo la
tensione
superficiale dell’ acqua e
aumentando l’
area coperta da una singola
goccia.
Ad alte concentrazioni invece fungono da
emulsionanti. Un emulsione è necessaria
quando due liquidi che normalmente non si
mescolebbero (es. acqua e olio) devono
essere combinati.
Una
formulazione
“EC” (Concentrato
Emulsionabile) è un tipico esempio di una
formulazione dove un coadiuvante è stato
aggiunto durante lo stadio formulativo prima
di entrare sul mercato.
Separazione delle
due fasi fra liquidi
immiscibili
Stessi liquidi immiscibili con
l’
aggiunta di un tensioattivo:
formazione dell’emulsione
stabile
Adiuvanti –Modificatori della nebulizzazione
I modificatori, alterano le caratteristiche
della miscela fitosanitaria nella botte,
durante l’erogazione della miscela
(nebulizzazione) o quando la miscela
giunge sulla superficie vegetale.
Fra i modificatori si annoverano:
disperdenti, adesivanti, disperdentiadesivanti e addensanti.
15
Adiuvanti -Modificatori della nebulizzazione
Gli agenti disperdenti sono impiegati per aumentare l’area
coperta da una singola goccia. Normalmente sono rappresentati
da tensioattivi anionici o organosiliconi.
Acqua
Acqua
+
tensioattivo
1s
2s
3s
4s
Recentemente gli organosiliconi sono
divenuti molto popolari per le loro uniche
proprietà
di
ridurre
la
tensione
superficiale dell’acqua e di disperdere le
goccie su una superficie più di venti volte
maggiore rispetto ai tensioattivi anionici.
Disperdenti
Adiuvanti -Modificatori della nebulizzazione
Gli agenti adesivanti sono impiegati per migliorare l’
aderenza della
miscela fitoiatrica sul target. Vengono impiegati principalente per
ridurre il dilavamento della miscela.
L’
effetto “goccia”
Acqua
Acqua
+
adesivante
Efficacia di un
disperdente/adesivante sulla
bagnatura dei blocchi di paraffina
Acqua
Acqua
+
adesivante
Acqua
+
Adesivante/
disperdente
Diperdenteadesivante
+
Adesivanti
16
Adiuvanti -Modificatori della nebulizzazione
Gli agenti addensanti vengono addizionati alla miscela fitoiatrica
allo scopo di ridurre la deriva
Effetto dell’aggiunta di un addensante
sull’angolo di irrorazione e sul
diagramma di distribuzione di un ugello
(Teejet ® XR8003VS @ 3 bar)
Addensan
te
2% glifosate v/v
2% glifosate v/v +
0.25% addensante v/v
Addensanti
Altri Adiuvantii:
Adiuvantii: Oli vegetali, emulsioni di oli ed
emulsioni di oli concentrati
Gli oli vegetali e gli oli in generale possiedono un generale
interesse grazie alla loro utilità che conferiscono alle miscele
fitosanitarie in particolare nelle applicazioni a basso volume.
Infatti rallentano i tempi di evaporazione della miscela,
diminuiscono la deriva, migliorano la penetrazione nella massa
fogliare e migliorano la copertura. Tutte queste caratteristiche
migliorano l’efficacia fitosanitaria.
Le emulsioni di oli, possono essere di origine vegetale o minerale
e sono vendute con l’aggiunta di un 1-2% di tensioattivo.
Queste hanno la stessa funzione di un bagnante nella miscela
fitosanitaria.
Le emulsioni di oli concentrati possono essere sempre di origine
vegetale o minerale ma contengono più del 20% di tensioattivo.
Vengono principalmente impiegate per migliorare la penetrazione
del p.a. nella cuticola vegetale e per ridurre la tensione
superficale delle goccie nebulizzate. Essi inoltre prolungano I
tempi di evaporazione e ritenzione su alcune infestanti
migliorando l’efficacia della miscela.
17
Coadiuvanti vari
Tra i coadiuvanti vari troviamo, agenti antischiuma, concimi azotati,
saponi di potassio e soluzioni tampone.
Gli agenti antischiuma sono prodotti atti ad impedire la formazione di
schiuma durante la preparazione e l’agitazione della miscela
fitofarmaceutica nella botte. L’
eliminazione della schiuma permette di
ridurre i tempi di riempimento della botte, i rischi di imbrattamento
dell’operatore e delle macchine e i rischi di contaminazione ambientali.
I concimi azotati a basso titolo di azoto svolgono un ruolo di sinegizzante
nei confronti di alcuni erbicidi (es. glifosate) influenzando positivamente
i processi di assorbimento da parte delle malerbe.
I saponi di potassio sono coadiuvanti dei prodotti per la nutrizione delle
piante e possono disgregare o danneggiare la cuticola dei fitofagi e sono
impiegati per i lavaggi dei residui organici (melata) presenti su
vegetazione e frutta.
Le soluzioni tampone assicurano che il prodotto fitosanitario venga
adeguatamente disperso o solubilizzato in acque a reazione acida o
basica.
Sicurezza per l’
impiego degli
agrofarmaci–impiego dei DPI
18
L’
utilizzo dei DPI (Dispositivi
(Dispositivi di Protezione
Individuale)
Individuale)
Û Perché
Perché proteggersi?
proteggersi?
 I prodotti fitosanitari sono prodotti
specialistici
L’
ESPOSIZIONE dell ’
utilizzatore in
agricoltura é elevata
D.L.gs. 81/2008 –testo unico sulla salute
e sicurezza nei luoghi di lavoro
Normativa EurepGap
L’
utilizzo dei DPI (Dispositivi
(Dispositivi di
Protezione Individuale)
Individuale)
L’
esposizione dell’
operatore agricolo
•Esposizone DIRETTA (contatto con il prodotto)
•LUNGHE DURATE di esposizione (4-8 ore/giorno, 10 - 15
settimane all ’
anno)
•Esposizione in funzione della FASE del trattamento
(preparazione, distribuzione, pulizia) e del MODO di
applicazione (meccanico, manuale), RIENTRO nelle zone
trattate
19
L’
utilizzo dei DPI (Dispositivi
(Dispositivi di
Protezione Individuale)
Individuale)
Cosa sono i DPI?
“Si intende per Dispositivo di Protezione Individuale (DPI)
qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore
allo scopo di proteggerlo da rischi e conforme al Decreto
Legislativo n. 475 del 4/12/92”
•
•
•
•
Alcuni esempi:
Tute
Guanti in gomma
Maschere con filtro
Scarpe con puntale rigido
L’
utilizzo dei DPI (Dispositivi
(Dispositivi di Protezione
Individuale)
Individuale)
Perchè usare i DPI?
• In Italia ogni anno vengono segnalati diversi casi di
intossicazione derivante dall’
utilizzo di sostanze nocive di
varia natura in agricoltura
• La legge italiana (D.L. 626/94) ha reso obbligatori ormai da
tempo DPI adeguati per le aziende che hanno operai
• Perchè dedichiamo la massima attenzione (e molti soldi) alla
protezione dei nostri raccolti e dei nostri allevamenti ed e’
giusto che facciamo altrettanto
per la nostra salute
• Per dimostrare concretamente all’
opinione pubblica la
professionalita’(del mondo dell’
agricoltura)e l’
attenzione
che dedichiamo alla sicurezza (anche per gli alimenti che
produciamo)
20
L’
utilizzo dei DPI (Dispositivi
(Dispositivi di Protezione
Individuale)
Individuale)
Quando usare i DPI?
•In generale, ogni qualvolta veniamo a contatto con sostanze
pericolose (carburanti, vernici, agrofarmaci, concimi, agenti
biologici, ecc.)
•Durante la preparazione della miscela e la distribuzione di
agrofarmaci
•Durante le fasi di pulizia delle irroratrici e delle botti
L’
utilizzo dei DPI (Dispositivi
(Dispositivi di
Protezione Individuale)
Individuale)
Categorie di D.P.I.
consigliate.
Tutti i DPI devono
essere certificati e
contraddistinti dal
marchio
21
L’
etichetta degli
agrofarmaci: normativa
e caratteristiche
tecniche
Normativa
Società Produttrice di
Agrofarmaci
Presentazione di un
dossier registrativo
Modalità d‘
impiego
(dose, coltura, tempo)
Proprietà chimico-fisiche
Tossicità acuta e cronica
Destino e Comportamento ambientale
Rischio per l‘
operatore
Rischio per le specie non bersaglio
Rischio per il consumatore
Autorità regolatorie
Valutazione
Revisione ed analisi del dossier
Definizione delle condizioni d‘
impiego
Autorizzazione alla vendita
ETICHETTA
22
Normativa
…. dalle 30.000 alle 120.000 pagine per circa 9 metri di scaffali
Lettura dell’
etichetta
dell’
•L’
etichetta è un documento ufficiale che
contiene tutte le informazioni sul prodotto, il
suo corretto utilizzo e le raccomandazioni.
•È obbligatorio seguire le istruzioni riportate
sull’
etichetta.
•Leggete tutta l’
etichetta, anche se vi sembrerà
ripetitiva. Non date per scontato che
l’
informazione risultante dalle etichette sia la
stessa per tutti i prodotti.
23
Normativa
Gli agrofarmaci possono essere
immessi in commercio solo se su tutti
gli imballaggi e contenitori sono
apposte le etichette
regolarmente autorizzate dal
Ministero del Lavoro, della Salute e
delle Politiche Sociali redatte in
lingua italiana. Le etichette
devono riportare in modo indelebile e
chiaro le seguenti indicazioni (D.lgs
14 marzo 2003 n.65):
•denominazione o nome
commerciale dell’
agrofarmaco
•il nome e l’
indirizzo completi del
titolare dell’
autorizzazione
•il numero di registrazione e la data
di autorizzazione
•il nome e l’
indirizzo del
responsabile dell’
imballaggio,
dell’
etichettatura e della
distribuzione nel caso in cui non
Lettura dell’
etichetta
dell’
FRASI DI RISCHIO
SIMBOLO DI PERICOLO
Per evitare rischi per l’
uomo e per
l’
ambiente seguire le istruzioni per l’
uso
CONSIGLI DI PRUDENZA
24
Nozioni di pericolo, esposizione
e rischio
Gli agrofarmaci sono prodotti autorizzati dal Ministero della Salute e se
impiegati come previsto in etichetta, non comportano
rischi per l’
utilizzatore, l’
ambiente e il Consumatore finale.
Sovente si fa confusione tra il concetto di pericolo e di rischio.
RISCHIO = PERICOlO x ESPOSIZIONE
Il pericolo è una caratteristica intrinseca del prodotto che non può
essere modificata quando questo viene impiegato. Nel
caso degli agrofarmaci l’
indicazione della pericolosità del prodotto è
riportata in etichetta tramite i simboli e le precauzioni
tossicologiche.
Normativa registrazione degli agrofarmaci
Autorizzazione basata sulla valutazione del rischio
PERICOLO: effetto potenziale indesiderato di una sostanza,
normalmente definito con test di laboratorio
ESPOSIZIONE: durata e intensità del “
contatto”di un
organismo vivente con la sostanza
RISC
HIO
RISCHIO: probabilità che l’
effetto si manifesti; è il risultato
dell’
equazione
RISCHIO = PERICOLO X ESPOSIZIONE
Vengono autorizzati solo gli agrofarmaci che sono efficaci ,
selettivi e NON presentano rischi per la salute dell’
uomo
(operatore, consumatore) e dell’
ambiente.
25
Nozioni di pericolo, esposizione
e rischio
Con l’
entrata in vigore del regolamento CLP, dal 2015 alcuni
simboli per l’
identificazione del pericolo indicati in etichetta
saranno sostituiti
Corrosivity
Aquatic Effects
Harmful
Flammability
Organ Damage
Toxic/Fatal
Grazie per l’
attenzione!
26
Scarica

Agrofarmaci : Caratteristiche generali di impiego