S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica Il quadro legislativo nazionale in materia di acustica Rassegna cronologica Simone Secchi Dipartimento di Tecnologie dell’Architettura e Design “Pierluigi Spadolini” Università degli Studi di Firenze [email protected] http://www.taed.unifi.it/fisica_tecnica 1956 S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica DPR 19 marzo 1956, n. 303 Norme generali per l'igiene del lavoro. .... 1991 DPCM del 1º marzo 1991 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno DL 277 del 15 agosto 1991 Attuazione delle direttive CEE in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizioni ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro .... 1994 DL 626 del 19 settembre 1994 Prescrive misure per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori durante il lavoro in tutti i settori di attività privata e pubblici S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica DPCM del 1º marzo 1991 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno Legge 26 ottobre 1995, n. 447 S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica (Legge quadro sull’inquinamento acustico Lo Stato Obiettivi Le Regioni Criteri e Indirizzi I Comuni Attuazione S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica Legge 447/95 Demanda ad una serie di decreti specifici la piena attuazione Carattere fortemente preventivo Relazione preventiva di impatto acustico Relazione previsionale di clima acustico S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica Legge 447/95 Decreti attuativi Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore (DPCM 14/11/97) Traffico ferroviario (DPR 459/98) Infrastrutture Trasporto Stradale (DPR 30/03/04) Rumore attività motoristiche (DPR 304/01) Rumore aeromobili civili (DM 31.10.97 - DPR 496/97 - DPR 476/99) Requisiti acustici delle sorgenti sonore nei luoghi di intrattenimento danzante e di pubblico spettacolo (DPR 215/99) Risanamento delle infrastrutture di trasporto (DM 29/11/00) S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica 1997 (1) DPCM 5 dicembre 1997 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici DPR 496 del 11 dicembre 1997 Regolamento recante norme per la riduzione dell'inquinamento acustico prodotto dagli aeromobili civili. S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica Requisiti acustici passivi degli edifici, dei loro componenti e degli impianti tecnologici (DPCM 5/12/97) Isolamento acustico di facciata Livello di rumore da calpestio S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica Potere fonoisolante di pareti interne Il DPCM 5/12/97 residenze, alberghi, pensioni e assimilabili 50 40 63 scuole e simili 50 48 58 ospedali, cliniche, case di cura e simili 55 45 58 uffici, per attività ricreative, il culto, il commercio o simili 50 42 55 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici Categoria edificio S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica 1997 (2) DECRETO 31 ottobre 1997 Metodologia di misura del rumore aeroportuale .... DPCM 18 settembre 1997 Determinazione dei requisiti delle sorgenti sonore nei luoghi di intrattenimento danzante DPCM 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore DPCM 14 novembre 1997 S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore 1) Valore limite di immissione Valore limite di immissione assoluto Valore limite differenziale di immissione 2) Valore limite di emissione 3) Valore di attenzione 4) Valore di qualità DPCM 14/11/97 S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica Valori limite valori limite di emissione: valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa; valori limite di immissione: valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori; si distinguono in: Valori limite assoluti di immissione (non si applicano alle infrastrutture stradali, ferroviarie, marittime, aeroportuali, all'interno delle rispettive fasce di pertinenza); Valori limite differenziali di immissione. S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica Classe Definizione (DPCM 14.11.97) I aree particolarmente protette: aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc. II aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali. III aree di tipo misto: aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici IV aree di intensa attività umana: aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie. V VI aree prevalentemente industriali: aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni. aree esclusivamente industriali: aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi Classificazione acustica del Comune di Bologna (dettaglio) DPCM 14/11/97 Valori limite assoluti di emissione (dBA) S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica Tempi di riferimento Classi I II III IV V VI Classi I II III IV V VI Diurno (6-22) Notturno (22-6) 45 35 50 40 55 45 60 50 65 55 65 65 Valori limite assoluti di immissione (dBA) Tempi di riferimento Diurno (6-22) Notturno (22-6) 50 40 55 45 60 50 65 55 70 60 70 70 DPCM 14/11/97 S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica Valori limite differenziali di immissione Periodo diurno: 5 dB Periodo notturno: 3 dB Non si applicano: Nelle aree di classe VI; • Alla rumorosità prodotta da infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali e marittime; • Alla rumorosità prodotta da attività o comportamenti non connessi con esigenze produttive, commerciali, professionali; • Alla rumorosità prodotta da servizi e impianti fissi dell'edificio adibiti ad uso comune, limitatamente al disturbo provocato all'interno dello stesso; • se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 dB(A) durante il periodo diurno e 40 dB(A) durante il periodo notturno; • se il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 dB(A) durante il periodo diurno e 25 dB(A) durante il periodo notturno. S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica 1998 DECRETO 16 marzo 1998 Tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento acustico DPCM 31 marzo 1998 Decreto sul Tecnico competente DPR 459 del 18 novembre 1998 Regolamento recante norme di esecuzione dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447, in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario. S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica D.P.C.M. 31/3/98 Attività professionale svolta in maniera non occasionale Diplomi di scuola media superiore ad indirizzo tecnico (compreso quello di maturità scientifica), diplomi universitari e lauree ad indirizzo scientifico (comprese ingegneria ed architettura). Attività nel campo dell'acustica ambientale: a) misure in ambiente esterno ed abitativo; b) proposte di zonizzazione acustica; c) redazione di piani di risanamento. Equiparazione del riconoscimento regionale (ora provinciale) su tutto il territorio nazionale Operatori presso strutture pubbliche possono operare esclusivamente nell'ambito della propria struttura territoriale di appartenenza. Per esercitare la propria attività in forma professionale al di fuori dello svolgimento dei compiti d'istituto, devono rispettare gli obblighi dell'art. 2 della L. 447/95. S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica D.P.R. 18 novembre 1998, n. 459 Regolamento … in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario Campo di applicazione: Infrastrutture delle ferrovie e metropolitane di superficie. Sono escluse le tramvie e le funicolari Introduzione fasce di pertinenza S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica 1999 (1) DM del 3 dicembre 1999 Procedure antirumore e zone di rispetto negli aeroporti. D. Lgs. 528 del 19 novembre 1999 Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494, recante attuazione della direttiva 92/57/CEE in materia di prescrizioni minime di sicurezza e di salute da osservare nei cantieri temporanei o mobili. (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 13 del 18 gennaio 2000) DPR n° 476 del 09 novembre 1999 Regolamento recante modificazioni al decreto del Presidente della Repubblica 11 dicembre 1997, n. 496, concernente il divieto di voli notturni. S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica 1999 (2) DM del 20 maggio 1999 Criteri per la progettazione dei sistemi di monitoraggio per il controllo dei livelli di inquinamento acustico in prossimita' degli aeroporti nonche' criteri per la classificazione degli aeroporti in relazione al livello di inquinamento acustico .... DPCM n° 215 del 16 aprile 1999 Regolamento recante norme per la determinazione dei requisiti acustici delle sorgenti sonore nei luoghi di intrattenimento danzante e di pubblico spettacolo e nei pubblici esercizi. .... Linee guida applicative al D.P.C.M. n. 215 del 16 aprile 1999 Regolamento recante norme per la determinazione dei requisiti acustici delle sorgenti sonore nei luoghi d'intrattenimento danzante e di pubblico spettacolo e nei pubblici esercizi .... S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica 2000 D.M. 29 novembre 2000 Criteri per la predisposizione, da parte delle societa' e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore. S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica D.P.R. 29 novembre 2000 Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore Fissa gli obblighi a carico delle Amministrazioni in genere, in quanto responsabili del risanamento. Individua responsabili del risanamento Fissa le metodologie per l’individuazione delle aree di sofferenza Stabilisce i modi ed i tempi degli interventi. La graduazione degli interventi deve avvenire sulla base di criteri oggettivi di priorità. Nel caso delle strade, i Comuni e le Province possono rivestire il doppio ruolo di responsabili dei piani in questione e di garanti degli interventi di risanamento delle infrastrutture. S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica D.P.R. 29 novembre 2000 Criteri per la predisposizione … dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore Individuazione delle aree con superamento dei limiti Tempo per la presentazione del piano Tempo per l’attuazione del piano di risanamento Infrastrutture lineari di interesse regionale Entro 18 mesi dalla pubblicazione DM 29/11/2000 Entro i successivi 18 mesi Entro 15 anni dalla approvazione del piano Infrastrutture lineari di interesse sovra regionale o nazionale Entro 18 mesi dalla pubblicazione DM 29/11/2000 Entro i successivi 18 mesi Entro 15 anni dalla approvazione del piano Aeroporti Entro 18 mesi dalla perimetrazione delle aree di rispetto Entro i successivi 18 mesi Entro 5 anni Altre infrastrutture Entro 18 mesi dalla pubblicazione DM 29/11/2000 Entro i successivi 18 mesi Entro 5 anni S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica 2001 DM del 23 novembre 2001 Modifiche dell'allegato 2 del Decreto Ministeriale del 29 novembre 2000 .... Decreto 31 maggio 2001 Ministero dei Trasporti e della Navigazione. Recepimento della decisione 2000/63/CE della commissione del 18 gennaio 2000, che modifica la decisione 96/627/CE della commissione del 17 ottobre 1996, recante attuazione dell'art. 2 della direttiva 77/311/CEE del Consiglio, relativa al livello sonoro all'orecchio dei conducenti dei trattori agricoli o forestali a ruote. .... DPR n° 304 del 3 aprile 2001 Regolamento recante disciplina delle emissioni sonore prodotte nello svolgimento delle attività motoristiche, a norma dell'articolo 11 della legge 26 novembre 1995, n. 447. .... Legge n° 93 del 23 marzo 2001 Disposizioni in campo ambientale. (Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale Italiana n. 79 del 4 aprile 2001) .... S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica 2002 D.L. n° 262 del 4 settembre 2002 DECRETO LEGISLATIVO 4 settembre 2002, n. 262 (in G.U. n. 273 del 21-11-2002Suppl. Ordinario n. 214) - Attuazione della direttiva 2000/14/CE concernente l'emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all'aperto. Legge 31 luglio 2002, n.179 Disposizioni in materia ambientale. (GU n. 189 del 13-8-2002) .... S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica 2003 Legge 31 ottobre 2003, n.306 Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2003. (GU n. 266 del 15-11-2003- Suppl. Ordinario n.173) .... DPR 23 maggio 2003 Approvazione del Piano sanitario nazionale 2003-2005. (GU n. 139 del 18-6-2003Suppl. Ordinario n.95) (Riferimenti a inquinamento, sicurezza sul lavoro, amianto, inquinamento acustico, acqua, elettrosmog, rifiuti, mobilità sostenibile) .... S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica 2004 Circolare del 6 settembre 2004 del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio su : "Interpretazione in materia di inquinamento acustico: criterio differenziale e applicabilità dei valori limite differenziali." pubblicata in G.U. n° 217 del 15 settembre 2004 .... DPR 142 del 30 marzo 2004 Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n° 447. .... S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica 2005 (1) D. Lgs. 194 del 19 agosto 2005 Attuazione della Direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale. D. Lgs. 187 del 19 agosto 2005 DECRETO LEGISLATIVO 19 agosto 2005, n.187 Attuazione della direttiva 2002/44/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti da vibrazioni meccaniche. (GU n. 220 del 21-9-2005) testo in vigore dal: 6-10-2005 D. Lgs. 195 del 19 agosto 2005 Attuazione della Direttiva 2003/4/CE sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale. 2005 (2) S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica Decreto 27 luglio 2005 Norma concernente il regolamento d'attuazione della legge 9 gennaio 1991, n. 10 (articolo 4, commi 1 e 2), recante: «Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia». (GU n. 178 del 2-8-2005) ((Interesse in campo acustico; Art. 4.3 e 4.4)) .... D. Lgs. 122 del 20 giugno 2005 Disposizioni per la tutela dei diritti patrimoniali degli acquirenti di immobili da costruire. Si fa presente che l'articolo 4 recita: Assicurazione dell'immobile 1. Il costruttore è obbligato a contrarre ed a consegnare all'acquirente all'atto del trasferimento della proprietà una polizza assicurativa indennitaria decennale a beneficio dell'acquirente e con effetto dalla data di ultimazione dei lavori a copertura dei danni materiali e diretti all'immobile, compresi i danni ai terzi, cui sia tenuto ai sensi dell'articolo 1.669 del codice civile, derivanti da rovina totale o parziale oppure da gravi difetti costruttivi delle opere, per vizio del suolo o per difetto della costruzione, e comunque manifestatisi successivamente alla stipula del contratto definitivo di compravendita o di assegnazione. Pertanto rientrano in questa dizione anche i difetti di isolamento acustico (D.P.C.M. 5/12/97). .... Decreto Legislativo 17 gennaio 2005, n. 13 "Attuazione della direttiva 2002/30/CE relativa all'introduzione di restrizioni operative ai fini del contenimento del rumore negli aeroporti comunitari" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 39 del 17 febbraio 2005 .... S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica 2006 Decreto 24 luglio 2006: Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare. Modifiche dell'allegato I - Parte b, del decreto legislativo 4 settembre 2002, n. 262, relativo all'emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate al funzionamento all'esterno. (GU n. 182 del 7-8-2006) .... D. Lgs. 195 del 10 aprile 2006 Attuazione della direttiva 2003/10/CE relativa all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore). Pubblicato su Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 124 del 30/05/2006. .... S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica La Direttiva 2003/10/CE Stabilisce le prescrizioni minime di protezione dei lavoratori contro i rischi che possono derivare dall’esposizione al rumore Stabilisce che il datore di lavoro deve eliminare alla fonte i rischi derivanti dall’esposizione al rumore o ridurli al minimo. In particolare il datore di lavoro deve intervenire considerando: a) altri metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) la scelta di attrezzature di lavoro adeguate; c) la riprogettazione della struttura dei luoghi e delle postazioni di lavoro; d) l’opportuna informazione e formazione, al fine di istruire i lavoratori, sull’utilizzo corretto delle attrezzature di lavoro per ridurre al minimo la loro esposizione al rumore; e) le misure tecniche per il contenimento del rumore: - trasmesso per via aerea (schermature, involucri, rivestimenti ecc.); - trasmesso per via strutturale (sistemi di smorzamento o di isolamento); f) programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro g) la riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro: - limitazione della durata e dell’intensità dell’esposizione; - orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo. S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica La Direttiva 2003/10/CE Fissa nuovi valori limite di esposizione e i valori di soglia dell’esposizione che fanno scattare l’azione con riferimento al livello di esposizione giornaliera al rumore e alla pressione acustica di picco. La direttiva è recepita dal D. Lgs. 10/04/06, n. 195 “Attuazione della direttiva 2003/10/CE relativa all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore)”, (in G. U. 124 del 30/05/06) La Norma UNI 9432 Acustica – Determinazione del livello di esposizione personale al rumore nell’ambiente di lavoro S. Secchi – Il quadro legislativo nazionale e regionale in materia di acustica Leggi regionali Toscane L R 89 del 1 dicembre 1998 Norme in materia di inquinamento acustico L R 67 del 29/11/2004 Modifiche alla legge regionale 1 dicembre 1998, n. 89 (Norme in materia di inquinamento acustico). (B.U.R. Toscana n. 48 del 3 dicembre 2004)