Valli Giudicarie e Rendena 52 sabato 30 giugno 2012 l'Adige Da domani con regole molto severe dopo quattro anni di bandita di pesca VAL DAONE IN BREVE Lago Campo, si apre la pesca GIULIANO BELTRAMI VAL DAONE - Lago di Campo: non esageriamo se diciamo che si tratta di una gemma incastonata nell’anfiteatro naturale dominato dalla piramide del Re di Castello, sulla destra orografica della valle di Daone. Qualche informazione: si trova a 1.944 metri di altezza, è lungo 586 metri e largo 260, in un silenzio da paradiso terrestre. L’inarrivabile Aldo Gorfer, nella Remo Nicolini presidente pescatori dell’Alto Chiese «Abbiamo altri progetti per i due laghi vicini ovvero lago Mare e lago di Copidello» sua pubblicazione «Le valli del Trentino», citava un saggio del 1963 in cui Gino Tomasi a proposito di questo specchio scriveva: «È privo di fauna ittica a seguito dell’azione antropica». Ecco, la fauna ittica. Da domenica prossima (primo luglio 2012, per la storia) tornerà dopo anni ad essere pescabile. Lo annuncia con soddisfazione il presidente dell’Associazione pescatori Alto Chiese, Remo Nicolini, il quale ci informa che «per quattro anni abbiamo fatto la bandita di pesca dopo aver PINZOLO immesso il salmerino alpino in collaborazione con l’Ufficio faunistico della Provincia. Ora è giunto il momento di aprirlo alla pesca». Con regole stringenti, peraltro. Intanto è consentito pescare solo nei giorni festivi e il mercoledì. Ogni giorno possono essere catturati al massimo tre salmonidi di una misura minima di 25 centimetri. La cattura deve essere segnalata anche se il pesce viene rilasciato. Sono permesse solo tre uscite annuali per ogni socio od ospite. I soci dovranno essere in posses- Dal 9 al 27 luglio Camp sportivi per ragazzi GIUDICARIE ESTERIORI - Si avvicina la conclusione del periodo pilota per il sistema di speed check installato nel comune di Comano Terme: a Villa del Bleggio il numero di infrazioni più elevato, ma i primi dati parlano di una significativa riduzione della velocità media in tutte le frazioni, fino al 90 per cento. Al momento sono 6 i dispositivi dislocati nel comune giudicariese, 4 a Ponte Arche sulla statale 237 del Caffaro che taglia i paese in due, uno nel Lomaso, a Campo, e uno nel Bleggio Inferiore, a Villa. I numeri delle contravvenzioni staccate nei pochi mesi di monitoraggio sono tutto sommato bassi, una trentina, ma qualche piccola sorpresa è arrivata: il passaggio più multato è quello allo speed check di Villa del Bleggio, dodici i pizzicati che dovranno sborsare cifre che vanno da un minimodi 39 fino ad un massimo di 779 euro per chi supera di oltre i 60 km/h il limite previsto, e si vedranno i punti decurtati dalla patente, da un minimo di 3 punti a salire fino a 10 e la sospensione della patente fino a sei mesi per i casi più gravi. A Ponte Arche c’è più passaggio, ma anche una percentuale di mezzi pesanti, che comprende anche corriere e mezzi di linea, che va dal 18 al 25 per cento in fascia diurna, i quali contribuiscono a rallentare le automobili in viaggio. I dati completi sul traffico e sul potere dissuasore degli speed check montati fino ad ora verranno presentati alla popolazione in un incontro pubblico, nei prossimi mesi, a seguito del quale si deciderà se rendere o meno le colonnine arancioni una D. R. presenza stabile sul territorio comunale. VALLE DEL CHIESE Un gioiello Il Lago di Campo è un piccolo lago alpino situato ad ovest della Val Daone tra i monti Re di Castello e Corno della Vecchia. Si trova a 1.944 metri e copre una superficie di 87.000 mq. Lago di Campo si raggiunge dalla diga di Malga Bissina in circa 50 minuti. A circa 1h40’ si può raggiungere il Lago di Avolo a m. 2.393. GIUIDICARIE so di libretto specifico per il lago di Campo, dove dovranno essere segnate le date di uscita e le catture effettuate. Gli ospiti dovranno obbligatoriamente restituire il permesso lo stesso giorno dell’uscita. Non è consentito alcun tipo di pastura. È consentito pescare con una sola canna, con l’impiego di un solo amo, senza ardiglione. Come esche naturali sono consentiti solo il verme (lombrico) e la camola del miele. È consentita la pesca con la sola mosca secca. Non è consentita la pesca con il galleggiante. «Le regole strette sono state fatte perché abbiamo altri progetti per i due laghi vicini, lago Mare e lago di Copidello», spiega Nicolini, «che si trovano nel raggio di pochi chilometri. Siccome il progetto durerà ancora tre o quattro anni non volevamo che questo bacino subisse conseguenze negative in corso d’opera. Comunque - avverte - è il primo anno e parliamo di un progetto sperimentale. Se sarà il caso l’anno prossimo si potrà rivedere il regolamento». Regole strette per il lago di Campo, «ma i nostri soci e gli ospiti hanno molti altri posti per divertirsi», sdrammatizza Nicolini. E c’è da credergli. «Poi - aggiunge - siamo l’Associazione che ha il permesso giornaliero per soci e ospiti meno caro di tutti». Un’Associazione particolare, l’Alto Chiese, perché, come ammette Remo Nicolini, «è l’unica Associazione del Trentino ad avere le sottosezioni: Roncone, Pieve di Bono-Val Daone, Condino, Baitoni, Storo e Tiarno di Sopra». E Storo, particolarità nella particolarità, ha addirittura due Associazioni: la sottosezione dell’Alto Chiese e un’Associazione autonoma. Ride Nicolini: «Som en po’ ‘ncasinadi, neh?». PINZOLO Sport per bambini Arrampicata, orienteering, mountain bike, pattinaggio, arti marziali, tiro con l’arco, tennis ed escursioni nel Parco Naturale Adamello Brenta. Sono queste alcune delle attività che i bambini, dai 7 ai 10 anni, potranno «sperimentare» dal 9 al 27 luglio durante il «campo estivo» rEstate sportivi. «Si tratta - spiega l’assessore allo sport del comune di Pinzolo, Filippo Collini - di un’iniziativa che abbiamo portato avanti con i comuni di Carisolo, Giustino e Massimeno rivolta ai bambini delle scuole elementari». Per quattro settimane i giovani sportivi potranno riunirsi, dalle 7.45 alle 12.30, per «provare tanti sport». Info Raffaella al numero 3475501199. TIONE Chi ascolta il cittadino? Un incontro pubblico per dar voce a richieste, idee e opinioni dei cittadini. Questa la proposta del Gruppo Donne Rendena che giovedì, 5 luglio, alle 20.30 approfondirà il tema Chi ascolta il cittadino? Aspettative e proposte con l’esperta di diritto civile Donata Borgonovo Re e il giornalista Enrico Franco. L’incontro si terrà presso la sala municipale del comune di Tione. CAMPIGLIO Suoni delle Dolomiti Domani alle 11 presso il rifugio Graffer concerto del Coro Sasso Rosso della Val di Sole nell’ambito della rassegna Suoni delle Dolomiti. La Comunità vuole raccogliere 900 mila euro per i terremotati Dalle parole ai fatti concreti GIUDICARIE - Solidarietà verso l’Emilia e nella fattispecie nei confronti della comunità di Cavezzo, epicentro della scossa di terremoto del 29 maggio: cominciano i primi atti dopo l’incontro con il sindaco Stefano Draghetti dell’altro giorno. Il presidente della Conferenza dei sindaci Giuseppe Bonenti ha scritto ai suoi colleghi proponendo l’ipotesi di investire 10 euro per abitante, il che farebbe più o meno 400.000 euro. Nel contempo la Comunità annuncia che giovedì 5 luglio, alle 18, sarà costituito il Comitato per la raccolta dei fondi. Un passo indietro per vedere di che fondi si tratta. Due le ipotesi sul tappeto. Prima: centro scolastico di 2.200 metri quadrati coperti per 350 alunni, per un costo del prefabbricato modulare in legno di 16 aule di 990.000 euro (450 euro al metro quadrato). Il costo, compreso di opere di urbanizzazione, ammonterebbe ad un milione e 130 mila euro, ma Draghetti, a precisa domanda, ha dichiarato che il Comune di Cavezzo può occuparsi di dette opere, pertanto non vengono calcolate nella spesa delle Giudicarie. Seconda Una palazzina caduta a Cavezzo ipotesi, meno ambiziosa: scuola media, di 1.500 metri quadrati, per un costo valutato attorno ai 700.000 euro. Giovedì, come detto, si costituirà il Comitato: la Comunità ha già mandato in giro una bozza di atto costitutivo. Il Comitato, come è emerso dall’incontro con Draghetti, è indispensabile per evitare le lungaggini burocratiche insite L’allevatore di Condino furibondo per le mancate risposte dei politici STORO quando di mezzo c’è l’ente pubblico. Chi fosse interessato può recarsi alla Comunità alle 18. «La Comunità delle Giudicarie - si legge nella lettera spedita alle realtà del pubblico e del privato del territorio - prenderà parte a questo progetto, stanziando un’adeguata somma a bilancio, cercando di coordinare e convogliare tutte le iniziative presenti sul territorio». Quanto spenderà la Comunità? Negli ambienti di via Gnesotti si parla di una variazione di bilancio che dovrebbe mettere a disposizione 50.000 euro o giù di lì. Ma se ne saprà di più il 10 luglio, quando dovrebbe essere convocata l’assemblea. Aggiunti ai 400.000 (10 euro per abitante), più (se passasse la proposta di Walter Facchinelli) un mese di indennità degli assessori e sindaci ed un gettone di presenza dei consiglieri, ci si avvicinerebbe molto ai 700.000 euro. Poi si tratta di capire quanto ci mettono i privati extra istituzionali, mondo dell’economia in testa. Forse i 990.000 euro sono cifra troppo ambiziosa, tuttavia c’è chi non dispera. Alla Paradigma i gol di Balotelli Pizzini: «I cinghiali sono tornati a far danni» Ironia tinta...d’azzurro VALLE DEL CHIESE - Quanto si è scritto e detto sui cinghiali del Chiese? Se mettessimo insieme tutto il materiale degli ultimi vent’anni, fatto di articoli di giornale, ma anche e soprattutto di petizioni, di lettere scambiate fra Amministrazioni comunali, Provincia, Comitato Faunistico, Forestale, cacciatori e chissà chi altro, probabilmente ci sarebbe documentazione sufficiente per una tesi di laurea. Il tutto per cosa? Per poco, se è vero che i cinghiali sistematicamente ritornano con la loro forza distruttrice nei campi del fondovalle e nei pascoli di montagna. I forestali hanno licenza di ammazzare, che piacerebbe anche ai cacciatori, i quali (questa è l’accusa corrente) sono sì interessati ad eliminare i cinghiali, ma non ad una epurazione radicale, sennò cosa resta poi da cacciare? «Come sarebbe a dire che è successo STORO - Venerdì 29 giugno, mattino. Ieri sul portone d’ingresso della Paradigma, nella periferia fra Darzo e Lodrone, è comparso un cartello. Chi lo avrà appeso? Si mormora che siano stati i dipendenti in vena di scherzi. D’altra parte l’occasione era ghiotta anche se siamo lontani dal primo aprile. La Paradigma è un’azienda emergente di proprietà tedesca. Ha la sede a Darzo, ma sta ampliando rapidamente il suo bacino di operatività a tutta l’Italia settentrionale nel campo delle energie rinnovabili. Proprietà tedesca? E allora non poteva mancare, dopo il risultato della Nazionale di poco? Finora non è successo niente!». Ad alzare la voce è Renzo Pizzini, allevatore di Condino che in passato ha avuto anche ruoli di rilievo nell’ambito dell’Associazione allevatori. Pizzini, bisogna dirlo, è uno abituato ad alzare la voce: quando decide di impugnare la clava lo fa senza guardare in faccia a nessuno. Questa vicenda dei cinghiali lo ha esasperato. Finora è stato zitto, ma ora esplode: «Sono stanco, proprio stanco, dei politici da salotto! Se tornassero i nostri vecchi... Gliela farebbero vedere a questi signori, capaci solo di parlare dalle loro poltrone senza risolvere i problemi. Non hanno alcun rispetto per la gente che lavora, questa è la verità». Cerchiamo di fermare il fiume prima che rompa gli argini, chiedendo se stanno facendo ancora danni nella zona di Condino. Pizzini conferma: «Sì, sono tornati, ma in realtà non si sono mai allontanati troppo. Sono andato dalla Forestale e mi sono sentito dire che è colpa dei cacciatori; i cacciatori dicono che è colpa della Provincia. E’ come una trottola che gira, gira e gira. Ma chi lavora non ha bisogno né di trottole, né di salotti». Se l’è fissata con i salotti... «Quale definizione darebbe lei di politici che teorizzano, ma non si muovono dalle loro sedi e soprattutto non risolvono i problemi?». giovedì sera, un tocco di ironia indirizzato ai proprietari ed in particolare a Iurgen Korff, lo stimato amministratore delegato, ormai inserito a pieno titolo nel tessuto della valle. E oggi è costretto a subire, dopo i gol di Balotelli, anche gli sberleffi dei dipendenti e dei collaboratori.