ANNO XIV - N. 24
2 novembre 2009
Settimanale di informazione politica e amministrativa
a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta regionale
Direzione e Redazione: Via G. da Fabriano, 9
60125 Ancona - Tel. 071/8062103 - Fax 071/8062105
Redazione: Fabio Belfiori, Anna D’Ettorre, Antonio Filippini,
Luca Guazzati, Stefania Gratti, Serena Paolini,
Claudia Pasquini, Sandro Premici, Emma Ratti
Coordinamento impaginazione: Serena Paolini
Foto: Maurizio Rillo
Segretario di Redazione: Gianfranco Andreucci
Stampa: Errebi Grafiche Ripesi - Falconara M. (An)
AGENZIA
DELLA GIUNTA
REGIONALE
Sped. in abbonamento postale 70%
Div. Corr. D.C.I. Ancona
Aut. Trib. Ancona n. 1 del 24/25.01.1996
SEGNALIAMO IN PRIMA PAGINA…
Incontro interregionale
Centro - Italia a Cagli
3
STATISTICA
La crescita del Pil 2008-1998 delle regioni:
primato delle Marche con +18,2%, media regioni a +12,8%
4
VIABILITA’
“Fano-Grosseto”: Spacca riceve la lettera del ministro Matteoli
“La Regione vuole abbreviare i tempi dell’uscita a ovest,
non allungarli”. Rocchi dopo il Collegio Tecnico
5
BILANCIO
Situazione fondi Fas, dichiarazione del presidente Spacca
Dichiarazione del Presidente della Regione
Gian Mario Spacca
l Centro Italia rappresenta una “unicità virtuosa”. Al riguardo
serve un pensiero strategico unitario tra questi territori: l’abbiamo chiamata una “coalizione del Centro”. Qualcosa che consenta di transitare dal concetto di macro-regione “in sé” - come evidentemente il Centro Italia è - a macro-regione “per sé”, ossia ad un
aggregato in grado di esprimere non solo dei valori comuni, ma una
progettualità condivisa.
Nelle “terre di mezzo”, infatti, si guarda forse un po’ meno allo Stato
come soggetto a cui rivolgere lamentele e chiedere la soluzione dei
problemi e un po’ più alle istituzioni regionali con le quali costruire
risposte concrete.
Proprio la sussistenza di un certo livello di fiducia nei soggetti pubblici e nella loro consueta modalità di azione contribuisce ad arginare quelle richieste di “bassa pancia”che si registrano diffusamente in
altre aree del Paese (nel Sud come nel Nord),mentre molto meno nel
Centro.
Gli Enti territoriali presenti nell’Italia centrale, dunque, hanno
responsabilità importanti. Non tanto perché circa i tre quarti del
valore aggiunto di questa macroarea si origina sotto la loro diretta
amministrazione, ma soprattutto perché possono contribuire alla
tenuta di un modello “terzo”, alternativo a quel dualismo rancoroso
del Nord o del Sud che vagheggia soluzioni potenzialmente portatrici di un allargamento ulteriore delle differenze socio-economiche
tra i diversi territori dell’Italia, che mette in campo azioni di tipo
rivendicativo, e mina l’unità del Paese.
Le aree del Centro-Italia, infatti, sono quelle dove si è sviluppata la
migliore cooperazione tra cittadini e istituzioni e dove risiede il
maggior spirito civico. Il mantenimento di una buona coesione
sociale ha consentito di esorcizzare, almeno in parte, le paure del
cambiamento. L’attenzione diffusa alla qualità dei beni pubblici – e
alla risorsa ambientale, in particolare - ha evitato, ad esempio, la
corsa alla deregulation urbanistica.
Il Centro Italia si conferma “resistente” anche rispetto alle difficoltà
della recessione internazionale: l’Istat rileva che le Marche e l’Emilia
Romagna, insieme al Trentino, sono le uniche regioni italiane che
non hanno avuto cali degli occupati tra il giugno 2008 e 2009.
E’proprio di questi giorni la classifica,sempre dell’Istat,sulla crescita del
Pil degli ultimi 10 anni, che evidenzia il primato delle Marche e come
tutte le Regioni del Centro Italia siano sopra la media nazionale.
Tali dati sono il segno di una capacità delle istituzioni locali di offrire
risposte positive al bisogno di una politica economica tesa a difendere il lavoro ed i processi di crescita delle comunità locali”.
■
“I
SANITA’
Incontro Regioni.Governo nazionale,intesa sul patto per la salute
VIABILITA’
Accordo sul progetto di uscita ovest
6
INTERNAZIONALIZZAZIONE
Nanchino, inaugurato il desk di assistenza alle pmi
7
BENI E ATTIVITA’ CULTURALI
Le Marche di San Francesco. Origini e spiritualità
“Icone dell’Adriatico”, presentato il video
8
ISTRUZIONE
“Europa e non solo” quarta edizione dell’evento per le scuole
9
POLITICHE GIOVANILI
“Giovani ri-cercatori di senso” sottoscritto
il protocollo di riprogrammazione
POLITICHE DEL LAVORO
Aethra, l’assessore Badiali ha incontrato i lavoratori
10 SERVIZI SOCIALI
Progetto Open, terzo seminario sulle disabilità
e vita indipendente
11 AGRICOLTURA
Giovani e impresa in agricoltura, il futuro delle Marche è qui
Servizio Agricoltura, selezione per incarico di consulenza
12 DIFESA DEL SUOLO
Cantiano: la messa in sicurezza del territorio vera garanzia
DEMANIO MARITTIMO
Regione e operatori balneari insieme nella vertenza
per le concessioni spiaggia
13 ENERGIA
Contributi fino all’80% per realizzare impianti
geotermici a bassa entalpia
Lettera aperta dell’assessore Amagliani ai lavoratori dell'Api
14 AMBIENTE
Nuove risorse per il risanamento dell’area di Falconara
e della bassa valle dell’Esino
SANITA’
Nasce il libretto sanitario sportivo informatizzato della Regione
Marche, la Regione di tutti i Cittadini
3
statistica
La crescita del Pil 2008-1998 delle regioni: primato
delle Marche con +18,2%, media regioni a +12,8%
Classifica de Il Sole24Ore: il commento del Presidente Spacca
un primato che consolida la
fiducia della nostra comunità in sé stessa, nella sua
capacità di crescita nella prospettiva dell’innovazione e
della qualità. La classifica riconosce la solidità del sistemaMarche, comparato con tutte
le altre realtà regionali, che
dimostra di sapersi adattare
con grande intelligenza ai
cambiamenti strutturali dell’economia, grazie anche alla
flessibilità delle piccole imprese, puntando su creatività,
innovazione e internazionalizzazione, nei settori produttivi
ma anche nei servizi del terziario, che dimostrano una forte
crescita qualitativa.
Accanto al primato delle
Marche si registra una decisa
vitalità anche delle Regioni del
Centro-Italia, tutte sopra la media
nazionale, a conferma delle potenzialità e dell’importanza crescente di
“È
quest’area per le prospettive di sviluppo dell’intero Paese, come abbiamo più volte sottolineato.
E’ interessante anche evidenziare
che le Marche, oltre alla maggiore
crescita del Pil nel decennio, vengo-
LA CLASSIFICA
CRESCITA DELL’ECONOMIA DELLE
REGIONI NEL DECENNIO 1998-2008
Variazione del PIL a valori concatenati 2008/1998
Marche
+18,2%
Lazio
+16,3%
+15,7%
Veneto
Friuli Venezia Giulia
+15,6%
Emilia Romagna
+15,5%
Toscana
+14,3%
+13,8%
Umbria
Italia
+12,8%
Trentino Alto Adige
+12,4%
Abruzzo
+12,2%
+12,2%
Lombardia
Puglia
+10,7%
Molise
+10,6%
Calabri a
+10,3%
+10,2%
Liguria
Sicilia
+10,1%
Piemonte
Campania
Sardegna
Basilicata
Valle d'Aosta
+9,5%
+9,1%
+8,3%
+7,3%
+6,5%
no anche inserite nel gruppo di
testa delle Regioni italiane (insieme
a Lazio, Veneto, Friuli ed EmiliaRomagna) che meglio
hanno reagito alla crisi del
modello “fordista” di industrializzazione, sfruttando al
meglio i processi di apertura internazionale e terziarizzazione dell’economia.
Tali risultati non sono una
novità: anche nella fase
attuale così critica della
congiuntura, le Marche
stanno dimostrando di
saper resistere meglio di
altri sistemi territoriali agli
effetti della crisi internazionale. Ora siamo impegnati
in una linea di politica industriale più orientata
all’“attacco”, tesa ad agganciare la ripresa annunciata
dagli economisti”: così il Presidente
della Regione, Gian Mario Spacca,
commenta la classifica de Il
Sole24Ore, su dati
Istat, da cui risulta
che le Marche sono
la regione in Italia
che ha registrato la
maggiore crescita
economica in termini
di PIL nel decennio
2008-1998: +18,2%
contro una media
delle Regioni di
+12,8%.
I dati della ricerca
fotografano le risposte delle economie
regionali rispetto ai
processi di globalizzazione ed alle strate g i e d i c re s c i t a
locali. La classifica è
ancora più significativa sul piano statistico perché prende
in considerazione il
PIL a valori concatenati, ovvero la variazione reale del PIL
che così viene depurata statisticamente
Fonte: Istat
dagli effetti dell’inflazione.
■
Marche, la Regione di tutti i Cittadini
4
2 NOVEMBRE 2009
viabilità
Fano-Grosseto: Spacca riceve la lettera
del ministro Matteoli
Il presidente: “Disponibili all’incontro, bene lo spirito costruttivo”
isponibilità immediata all’incontro
con il ministro Matteoli per accelerare la realizzazione della “Fano –
Grosseto”, apprezzamento per lo spirito
costruttivo della lettera nella quale si riconosce “la rilevanza strategica”dell’infrastruttura.
La Giunta regionale ha preso atto della nota
inviata dal ministro alle Infrastrutture,
Altero Metteoli, al presidente della
Regione, Gian Mario Spacca. La lettera è
stata acquisita al protocollo regionale, dopo
che era stata anticipata nei giorni scorsi.
“Il Corridoio plurimodale Fano – Grosseto
rientra tra le priorità della Regione Marche –
commenta il presidente Spacca – Per rendere operativa questa infrastruttura, nel
2007 la Regione ha promosso un accordo
con Umbria e Toscana, così da procedere
alla sua realizzazione con il project financing, ma ad oggi, anche a causa della difficile crisi congiunturale, sembrerebbero non
esserci manifestazioni di interesse da parte
dei privati. In ogni caso, anche se l’intero
progetto dovesse ritardare, abbiamo chiesto il finanziamento e la realizzazione dei
lotti 4 e 10 che rendono funzionali, per la
D
viabilità, le opere sinora eseguite. Ora dal
ministro viene la disponibilità a percorrere
anche altre strade: le stesse individuate per
la realizzazione della Quadrilatero.
Apprezziamo, pertanto, la determinazione,
dichiarata dal ministro, di non ritardare ulteriormente la realizzazione dell’asse stradale.
Andremo all’incontro, anticipato da
Matteoli e che dovrebbe essere convocato
entro i prossimi giorni, con uno spirito
costruttivo, convinti della necessità di giungere a una rapida realizzazione dell’infrastruttura e dell’urgenza di verificare le reali
risorse finanziarie disponibili per completare l’intervento”.
Nel testo firmato da Matteoli, il ministro
ribadisce che “in più occasioni ho ribadito la
rilevanza strategica del Corridoio plurimodale Fano – Grosseto; tale asse, infatti, si
configura come uno dei collegamenti strategici chiave fra il corridoio Tirrenico e quello Adriatico; per questo motivo è mia intenzione non ritardare, ulteriormente, il completamento della realizzazione dell’asse
autostradale Fano – Grosseto.
Intendo, quindi, verificare, entro il corrente
mese, tutti gli itinerari procedurali che ci
portano
concretamente
all’avvio
dell’opera. In particolare,
qualora
n o n
dovessero emerg e r e
proposte di
project
financing, è m i a
intenzione verificare se ci siano le condizioni per avviare un’iniziativa simile a quella
già in corso di realizzazione e relativa al progetto Quadrilatero Umbria e Marche.
Ho già chiesto all’Anas approfondimenti in
tal senso e ritengo opportuno fissare, sempre entro il mese di ottobre, un incontro
presso il Dicastero delle Infrastrutture e dei
Trasporti, finalizzato proprio alla definizione
di precise azioni strategiche”.
■
“La Regione vuole abbreviare i tempi dell’uscita
a ovest, non allungarli”
L’assessore Rocchi dopo i lavori a Roma del Collegio Tecnico
l 22 ottobre 2009, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si
sono svolti i lavori della terza seduta del “Collegio tecnico” convocato su richiesta della Regione Marche.
Nelle precedenti sedute si sono affrontate puntualmente tutte le criticità evidenziate nella DGR 1308/09 essendo state ritenute dal Collegio
meritevoli di approfondimento tecnico. Rimangono da definire le
modalità di recepimento da parte
degli Enti presenti delle conclusioni
del Collegio tecnico e se necessita
un ulteriore passaggio presso gli
organi istituzionali di Regione e
Comune. L’ a s s e s s o r e a l l e
Infrastrutture, Lidio Rocchi, a proposito degli articoli usciti di
recente sulle questioni da risolvere per l’iter di approvazione
dell’Uscita a Ovest dal porto di
Ancona intende precisare che la
Regione lavora dunque “per
abbreviare i tempi e non certo
per allungarli”. Ecco perché la
I
N. 24
AGENZIA DELLA GIUNTA REGIONALE
Regione ha chiesto di analizzare con attenzione la situazione e risolvere prima tutte le interferenze sollevate e rimanenti sul tavolo, concernenti il progetto preliminare anche alla luce di quanto proposto da
Confindustria nel suo piano, già recepito dal comitato tecnico congiunto.
I principali temi trattati durante i lavori del Collegio tecnico sono i
seguenti.
1) Interferenze con RFI, sono state indicate le soluzioni tecniche che
garantiscono la fattibilità dell’opera;
2) Interferenze con Multiservizi S.p.a, è stata indicata la soluzione per
conciliare l’esigenza di destinare aree a parcheggio in area portuale e
la necessità di ricollocare i manufatti del depuratore garantendo
anche la possibilità di successivi ampliamenti del depuratore stesso.
3) Razionalizzazione dello svincolo al porto, si è valutata la soluzione
proposta da Confindustria Ancona indicando piccole modifiche per
un migliore collegamento in ambito portuale.
4) Valutazione definitiva della volumetria edificabile presso il nuovo
casello stradale
La conclusione dei lavori del Collegio tecnico ha previsto delle prescrizioni al progetto in esame da adempiere nelle successive fasi di progettazione.I risultati del tavolo tecnico verranno portati all’attenzione del CIPE per
l’esame del progetto con le prescrizioni indicate dal Collegio stesso. ■
5
viabilità
sanità
INCONTRO REGIONI - GOVERNO NAZIONALE
Intesa sul patto per la salute
nnanzitutto - dichiara il presidente Gian Mario Spacca c’è da sottolineare l’importanza di aver ripristinato il dialogo tra le
istituzioni, dopo quattro mesi di
interruzione dei rapporti della conferenza tra Stato e tutte le Regioni
italiane. Il patto per la salute sottoscritto dopo due giorni densi di
incontri, è importante per la nostra
Regione perché consente di avere
un quadro certo delle risorse finanziarie disponibili, con l’incremento
di + 2,3% nel 2010, altrettanto nel
2011 e + 2,8% nel 2012.
“I
Questi incrementi sono inferiori
alle nostre attese e ci obbligheranno comunque a reperire circa altri
30 milioni di euro rispetto alla programmazione regionale.
L’intesa, comunque, ci consente di
evitare scenari di fortissima penalizzazione per i cittadini che si prevedevano sulla base delle prime ipotesi di incremento formulate dal
governo nazionale. E’ molto significativo essere riusciti a ripristinare
anche il fondo nazionale per la non
autosufficienza, per il quale abbiamo insistito particolarmente.”
■
bilancio
INCONTRO REGIONI - GOVERNO NAZIONALE
Situazione fondi Fas
Dichiarazione del presidente Spacca
el corso dell’incontro a
Roma tra le Regioni italiane
ed il Governo è stato affrontato anche il tema dei fondi Fas.
“Le risposte del Governo nazionale
sui fondi Fas – afferma il presidente, Gian Mario Spacca - destano
preoccupazione: gli impegni vengono confermati, ma ancora non
sono previsti i trasferimenti concreti dei fondi alle Regioni, con la conseguenza che i progetti rischiano
di rimanere al palo.
N
Per questo motivo la Regione
Marche è già stata costretta ad
effettuare anticipazioni di cassa
con fondi del proprio bilancio, per
sbloccare progetti fondamentali
per lo sviluppo e la coesione della
comunità. L’augurio è che la ripresa
del confronto tra lo Stato e le
Regioni italiane possa portare velocemente al decreto che consenta
l’impegnabilità delle risorse e la
loro concreta utilizzazione”.
L’incontro con le Regioni per il
Accordo
sul progetto
di uscita ovest
Dichiarazione
dell’assessore alle
Infrastrutture Rocchi
iamo soddisfatti perché ora il progetto
dell’Uscita Ovest può
decollare con velocità e certezze. Come la Regione aveva previsto, è stato raggiunto, con l’impegno di tutti gli enti ed i soggetti interessati, l’obiettivo che
ci proponevamo: tempi veloci
per risolvere in modo condiviso
le tante criticità che altrimenti
rischiavano di creare grandi problemi nella fase successiva di
realizzazione dell’infrastruttura.
Il sistema logistico integrato di
Ancona e dell’intera regione
troverà grande impulso dal collegamento veloce del Porto alla
■
grande viabilità”.
“S
Governo è stato presieduto dal
Sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio Gianni Letta ed hanno
partecipato i Ministri dell’Economia, Giulio Tremonti, dello
Sviluppo, Claudio Scajola, delle
Riforme, Roberto Calderoli, del
Welfare, Maurizio Sacconi,
dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, del Turismo, Michela
Vittoria Brambilla, dei rapporti
con le Regioni, Raffaele Fitto. ■
protezione civile
Ricostruzione dell’Abruzzo, chiuso il Com di Navelli
Cerimonia con autorità di Abruzzo, Marche, Umbria e protezione civile
meno di sette mesi dal terremoto che ha colpito l’Abruzzo, terminano le attività di soccorse e
assistenza alla popolazione, svolte dalle
Regioni Marche e Umbria, nel territorio
del Centro operativo misto (Com) di
Navelli (AQ). La chiusura del Com è avvenuta nel corso di una cerimonia a Navelli,
presso il Salone del Palazzo Santucci.
Sono intervenute autorità regionali
dell’Abruzzo, delle Marche e dell’Umbria,
insieme a rap-presentasti comunali e
A
della Protezione civile nazionale. Il Com 6
ha visto le Regioni Marche e Umbria impegnate nella gestione dell’emergenza
in un vasto territorio a est de L’Aquila.
L’area comprendeva 19 co-muni, con una
popolazione residente di 22 mila abitanti. Sono state realizzate 16 strutture di
accoglienza, con circa 1.500 ospiti, ai
quali si sono aggiunte altre 1.200 persone assistite nella fasi della logistica e dell’alimentazione.
Hanno funzionato 13 cucine da campo,
sono state montate 250 tende, 14 tendoni sociali, 4 tende chiesa, 150 bagni chimici, 20 moduli per la doccia.
Giornalmente sono stati impegnati 160
volontari della protezione civile (provenienti principalmente dalle Marche, ma
coadiuvati da piemontesi, lombardi e abruzzesi).
Nel Com funzionari regionali, statali e del
volontariato hanno garantita una presenza costante, nell’arco delle 24 ore, a
supporto dei sindaci locali.
■
Marche, la Regione di tutti i Cittadini
6
2 NOVEMBRE 2009
internazionalizzazione
Nanchino, inaugurato il desk di assistenza alle pmi
L’assessore Marcolini nello Jangsu anche per il forum internazionale
Ambrosetti su Cina ed Europa
assessore alle Finanze, Pietro
Marcolini, ha inaugurato a
Nanchino, nello Jangsu, lo
sportello di assistenza alle piccole e
medie imprese interessate ad operare nel mercato cinese.
Si tratta del terzo desk che la
Regione Marche, in collaborazione
con le Camere di commercio, attiva
in Cina, viste le notevoli
opportunità di business
legate ad un’economia in
crescita (+ 9 per cento le
previsioni per il 2009)
nonostante la crisi internazionale in atto.
Sempre nello Jangsu, a
Liyang City, Marcolini ha
preso parte, intervenendo a
più riprese, anche al forum
internazionale organizzato
dal prestigioso studio
Ambrosetti e dedicato alle
economie di Cina ed
Europa. La Regione Marche
è stata l’unica ad essere invitata all’importante evento di approfondimento.
“Alla vigilia di avvenimenti molto
rilevanti come la mostra su Padre
Matteo Ricci – sottolinea Marcolini
- il desk risponde all’esigenza di
dotare il sistema delle imprese di un
servizio qualificato e permanente di
assistenza tecnica. Il desk di
Nanchino, affidato in gestione
all’azienda speciale della Camera di
commercio di Ancona, è coordina-
L’
to in rete con gli altri due desk esistenti in Cina, quello di Shanghai e
quello di Xiamen. Stiamo attraversando una congiuntura difficile,
anche dal punto di vista delle esportazioni, occorre quindi guardare a
quei mercati che nonostante la crisi
continuano a mostrare vivacità e
domanda sostenuta. All’evento
Ambrosetti poi, al quale è stato un
grande onore essere invitati, ho
avuto occasione di presentare i progetti che la Regione sta portando
avanti in quest’area.
Nello Jangsu viene prodotto un
sesto del Pil cinese, è importante
essere qui, per intercettare parte di
questa ricchezza, a vantaggio del
territorio marchigiano”.
Il 23 giugno 2009 il presidente
Spacca ha sottoscritto un accordo
tra Regione Marche e Provincia cinese dello Jiangsu, rappresentata da
una delegazione economico – istituzionale guidata dal vice governatore
Shi Heping, hanno sottoscritto un
accordo di partenariato per sviluppare insieme progetti di cooperazione
economica, commerciale, universitaria, culturale e turistica. La firma, coerentemente con le linee
guida definite dal Comitato
Intergovernativo Italia - Cina
presieduto dai Ministri degli
Esteri dei due Paesi, ha fatto
seguito alla visita
dell’Ambasciatore cinese
Sun Yuxi nelle Marche (11 e
12 settembre 2008) e alla
visita della Regione Marche
nella Provincia dello Jiangsu
(novembre 2008 e febbraio
2009), che hanno consentito
di verificare il reciproco interesse alla collaborazione.
Una continuità di rapporti
che si esprime non solo sul
versante economico, ma anche storico e culturale grazie alla figura di
Padre Matteo Ricci missionario
maceratese, insigne filosofo e scienziato, primo straniero ad essere
accolto nella Città Proibita.
Grazie all’insieme delle iniziative in
preparazione per celebrare nel 2010
i 400 anni della sua morte, le Marche
sono entrate a far parte del
Comitato nazionale per l’anno cul■
turale della Cina in Italia.
➤ EDITORIA
All’ombra di un sogno
Il libro della giornalista Paola Cecchini. Edito dalla “Factash Editora”
isogna aver pazienza! I primi dieci anni sono sempre terribili, si sa, ma poi ci si abitua!”
Un po’ scherzando (e un po’ no), con queste parole Egidio De Angelis, group leader di ventidue famiglie
ascolane, cerca di alleggerire la tensione alla fazenda “Bela Vista”, vicino Piracicaba (Brasile) dove si coltiva la canna da zucchero. Coperti da capo a piedi per non tagliarsi, neri come spazzacamini (la canna deve essere bruciata prima del taglio), sotto un caldo infernale, i nostri corregionali si chiedono se siano capitati
nell’America “sbagliata”, dato che quest’ultima rappresentava in Italia il sogno di tutti.
E’ una delle tante testimonianze riportate nel libro “All’ombra di un sogno”, attraverso interviste realizzate dalla
giornalista Paola Cecchini, che ne è l’autrice. Edito dalla “Factash Editora”e sponsorizzato dalla Regione Marche,
il libro è stato presentato a San Paolo del Brasile presso “O Memorial do Imigrante”, il centro di accoglienza più
grande dell’America Latina, che ospitava gli stranieri provenienti dall’Europa e dall’Asia, in attesa del reclutamento lavorativo da parte dei fazendeiros.
La prefazione è stata curata da Fabio Porta (eletto al Parlamento Italiano nella circoscrizione estero B -America latina), mentre la
copertina riproduce “O café”, un quadro di Candido Portinari, uno dei più famosi pittori brasiliani.
(Comunicato stampa)
“B
N. 24
AGENZIA DELLA GIUNTA REGIONALE
7
beni e attività culturali
Le Marche di San Francesco. Origini e spiritualità
Spacca: “Una presenza che costituisce elemento di identità culturale
non solo per il Fabrianese ma per tutta la Regione”
ell’ambito delle celebrazioni
dell’Ottavo centenario di San
Francesco nelle Marche, il presidente, Gian Mario Spacca, ha ufficializzato l’apertura del convegno di studi
dedicato alle “Origini e storia del
Francescanesimo nelle Marche”.
Dopo i saluti di padre Ferdinando
Campana (ente Provincia Picena S.
Giacomo della Marca frati minori), del
sindaco di Fabriano, Roberto Sorci, e
del vicepresidente della Provincia,
Giancarlo Sagramola, Spacca ha ricordato l’importanza del passaggio di
Francesco nella nostra terra.
“Una presenza – ha detto Spacca – che
costituisce elemento di identità culturale non solo per il Fabrianese ma per
tutta la Regione. Quando si parlò di
macroregioni italiane, infatti, le Marche
si sentirono subito più vicine all’Umbria
di qualsiasi altra regione ma, analizzati i
N
caratteri e le affinità, è
emerso che ad accomunarci sono proprio
le origini e le tradizioni che ci derivano
dalla presenza di San
Francesco. Una presenza spirituale ma
forte e sentita ancora
oggi. Per questo la
Regione si è impegnata per lasciare un
segno concreto in tal
senso: recuperare l’antico splendore
dell’eremo di Valleremita, a Val di Sasso,
e ridonarlo al territorio”.
Fu in questo luogo selvaggio ma affascinante e bellissimo che Francesco trovò
nel frate Raniero il suo confessore e fu
anche qui, su commissione del mecenate Chiavello Chiavelli, Signore di
Fabriano, che l’artista Gentile dipinse il
suo capolavoro, il
celebre Polittico di
Valleremita, oggi alla
Pinacoteca di Brera.
La Regione per tutelare e valorizzare il patrimonio del Francescanesimo nelle Marche
fra chiese, eremi e conventi, ha finanziato
oltre alle celebrazioni
dell’Ottavo centenario
attraverso convegni, concerti e pubblicazioni, anche il progetto del recupero
dell’Eremo di Santa Maria in Val di Sasso,
grazie a un ingente finanziamento previsto nei Fondi FAS. Un impegno, come ha
ricordato il presidente Spacca, che si concretizza anche su un altro obiettivo eccellente:il recupero definitivo del complesso
di San Francesco di Fabriano, all’interno
di un disegno strategico di rilancio e sviluppo del territorio.
Il convegno di studi ha visto l’approfondimento scientifico della figura del Santo e
l’importanza del Francescanesimo nella
storia e nell’epoca contemporanea,grazie
ai relatori presenti, primo fra tutti il prof.
Antonio Rigon, ordinario di Storia
Medievale all’Università di Padova che ha
illustrato “Profilo e caratteri della Marca
anconetana alla luce dei testi francescani
del XIII e XIV secolo”.
■
“Icone dell’Adriatico”, presentato il video
Prodotto e realizzato dal Sistema Museale della Provincia di Ancona
stato presentato nella sede del Segretariato
dell’Iniziativa Adriatico Ionio il video “Icone
dell’Adriatico”, prodotto e realizzato dal Sistema
Museale della Provincia di Ancona per conto della Regione
Marche, nell’ambito del progetto di cooperazione regionale
dei Balcani occidentali “Santi in Adriatico”, che ha permesso
l’organizzazione della grande mostra “Santi sull’Adriatico” al
Castello Svevo di Bari. Il video documenta la circolazione
del culto dei santi e delle icone sacre nelle aree costiere tra
le due sponde adriatiche (in un’area che tocca Ancona,
Loreto, Bari e le città albanesi), sulla scorta delle analisi storico-artistiche di Hans Belting (storico dell’arte tedesco
considerato la massima autorità scientifica nello studio
delle funzioni simboliche delle icone sacre), il culto di san
Nicola, san Ciriaco e la pratica del rosario, sviluppata, nell’età
della controriforma, da papa Sisto V come arma contro l’ere-
E’
sia protestante, diffusasi ad Est.
Il video, della durata di dodici minuti circa e del costo di
circa 8.800 euro, è stato ideato da Gianluca Corinaldesi
con la partecipazione dell’attrice e danzatrice Simona Lisi,
che svolge la funzione di voce narrante che cerca di “mimare” le figure rappresentate nelle icone. Il video illustra in
forma narrativa i tentativi dell’autorità politica e religiosa
(romana e bizantina), in area adriatica, di controllare le
modalità di impiego devozionale delle icone sacre, spesso
considerate a livello popolare piuttosto come agenti di prodigi che come veicoli di fede. Nell’età della Controriforma,
soprattutto per opera di papa Sisto V, un papa marchigiano
(sec. XVI), le funzioni devozionali delle icone e le relative
strategie di controllo del culto vengono spostate nella pratica del rosario, che vede radicarsi a Loreto il suo culto.
(segue a pag. 8)
Marche, la Regione di tutti i Cittadini
8
2 NOVEMBRE 2009
istruzione
“Europa e non solo” quarta edizione dell’evento
A Senigallia delegazioni da tutto il mondo
Spacca: “Contributo fondamentale per riaffermare i principi base della cittadinanza
attiva: pace, giustizia, libertà, solidarietà”
uarta edizione per “Europa e
non solo, dialogo intorno ai
confini”, l’evento per le scuole
per educare alla cittadinanza attiva. A
Senigallia, al teatro la Fenice, c’erano
oltre seicento ragazzi provenienti da
26 paesi, per confrontarsi, dialogare e
riflettere attorno a valori universali
dell’uomo.
Principi che sono stati riassunti dal
presidente della Regione, Gian Mario
Spacca, nel suo saluto di benvenuto
ai giovani:“Pace, giustizia, libertà, solidarietà. Sono i fondamenti della cittadinanza e dell’agire comune. Il
confronto di oggi insieme a
voi giovani – ha detto Spacca,
che è membro dell’assemblea
Euromediterranea
del
Comitato delle Regioni e vicepresidente Alde (Allliance des
Démocrates et des Libéraux
pour l’Europe) - apre ad un
percorso nuovo di innovazione e prospettive che arricchisce il futuro della comunità.
Abbiamo bisogno del contributo di idee per una nuova
capacità di discernimento
Q
delle realtà, per saper leggere gli
eventi del mondo e interpretarli,
superando le barriere e i confini
che non sono solo geografici.
Per riconfermare sempre i principi base della convivenza e
della responsabilità”.
Al tavolo col presidente
Spacca, il direttore
dell’Ufficio scolastico regionale,
Antonio Coccimiglio, il sindaco
di Senigallia, Luana Angeloni e
Kent Johanson, rappresentante del C o m i t a t o d e l l e
Regioni.
La
manifestazione
“Europa e non solo”,
sul tema quest’anno
“La luce e l’ombra”, è
promossa dalla
Direzione scolastica
regionale, in collaborazione con la
Regione e il Comitato
delle Regioni di
Bruxelles.
E’ rivolta a studenti,
docenti, genitori, per-
sonale scolastico e a delegazioni
di Stati extraeuropei, dell’area dei
Balcani, dell’area del
Mediterraneo e del Nord Africa.
“E’ l’occasione - specificano gli
organizzatori - per pensare
un’idea di cittadinanza che valga
a superare i confini; sentirsi, allo
stesso modo, ospiti del mondo;
riconoscere una comune umanità; riflettere sulla vita civile e le
virtù civiche; conoscere le emozioni che accompagnano la vita di
un cittadino, la propria patria e il
mondo”. E’ poi l’occasione di far conoscere il ruolo del Comitato delle
Regioni in Europa e in particolare nei
Paesi di interesse della Commissione
Relazioni esterne del Comitato delle
Regioni.
Nell’ambito del programma, il
seminario sui temi della protezione
civile, “Osiride e Iside” che rappresenterà la conclusione del percorso
Alcesti, realizzato insieme ad istituti scolastici marchigiani e argentini
la cui delegazione è presente a
■
Senigallia.
(segue da pag. 7)
La recitazione del rosario, fondata sulla
ripetizione mnemonica dei misteri della
fede viene infatti considerata uno strumento efficace di radicamento dell’ortodossia, a tal punto che si attribuisce al
potere del rosario la vittoria dei Cristiani
sui Turchi nella battaglia navale di
Lepanto nel 1571. L’area adriatica, così
N. 24
intensamente veicolata dalla devozione
per le immagini sacre – dalle icone bizantine al culto del rosario viene così rappresentata anche come campo di tensioni
tra forme di devozione religiosa diverse,
che tuttavia non ha impedito che circolassero e sopravvivessero culti molto
radicati e diffusi nella fede popolare,
AGENZIA DELLA GIUNTA REGIONALE
come quello di san Nicola, legato
all’Oriente, velocemente diffusosi in Italia
per poi raggiungere il nord Europa. Il
video è stato presentato nella sede della
mostra di Bari il 19 ottobre, riscuotendo
grande successo. Tra breve il video sarà
pubblicato sul sito del Sistema museale
(www.musan.it).
■
9
politiche giovanili
“Giovani ri-cercatori di senso”, sottoscritto il protocollo
di riprogrammazione
Donati: “Consistente passo in avanti per le politiche in direzione dei giovani”
n altro, consistente, passo
in avanti per le politiche in
direzione dei giovani della
nostra Regione”, e’ questo il commento dell’assessore alle Politiche
giovanili, Sandro Donati, alla sottoscrizione del Protocollo di
Riprogrammazione dell’Accordo di
Programma Quadro (A.P.Q.) “Giovani
Ri-cercatori di senso”.
La sottoscrizione del protocollo è
l’atto finale di un complesso percorso di concertazione, dapprima con i
rappresentanti del territorio e poi
con i dipartimenti ministeriali coinvolti, quello della Gioventù e quello
dello Sviluppo Economico.
Partendo dall’Accordo stipulato nel
2007 finalizzato alla realizzazione di
un ampio programma di interventi
rivolti ai giovani marchigiani per
favorire il loro protagonismo sociale
e valorizzare la loro creatività, la
Regione ha evidenziato la necessità
di una riprogrammazione delle
risorse e degli interventi a seguito di
una valutazione effettuata sullo
stato di avanzamento dei progetti
della sussistenza delle necessarie
condizioni tecnico-finanziarie per
quelli programmati.
La riprogrammazione è stata con-
“U
certata e condivisa con Anci, Upi e
Province e prevede la possibilità di
un riequilibrio delle risorse nei territori provinciali e la rimodulazione e
la sostituzione dei progetti con
interventi ritenuti capaci di coinvolgere e mobilitare i giovani marchigiani e di rappresentarne le istanze
più significative e coerenti con la
filosofia e gli obiettivi dell’APQ.
Si tratta di un totale di 56 interventi,
tra quelli già avviati e quelli ancora
da avviare, alcuni a titolarità regionale mentre la maggior parte distribuiti uniformemente sul territorio, per
un ammontare complessivo di più di
7.000.000 di Euro suddivisi tra risorse
statali e regionali e risorse a titolo di
cofinanziamento dei soggetti attuatori che, come previsto, debbono
avere la qualifica di ente pubblico.
Una programmazione che spazia
lungo le forme di espressione più
diffuse tra le giovani generazioni:
dalla musica al cinema, dalla grafica
alla fotografia, dalla pittura alla scultura e dal teatro allo sport, tutte riassunte in tante iniziative diverse frutto della fantasia e del fermento culturale che i giovani riescono ad attivare. Sono progetti che facendo leva
sulle energie più vitali e sulle risorse
più dinamiche
del territorio,
hanno
tutte le
credenziali
p e r
poter
incidere e
rilanciare
lo sviluppo economico-sociale
delle Marche, promuovendo al contempo rapporti di collaborazione
fra le istituzioni e le realtà che si
occupano dei giovani sul territorio.
“Tutto ciò - afferma Donati - è un’ulteriore dimostrazione che la
Regione continua ad investire sui
giovani, sulla loro creatività e sulle
loro capacità di rendere la nostra
società sempre più reattiva, aperta e
plurale. In un periodo di crisi economica, sociale, culturale e anche
morale, valorizzare il talento dei giovani può essere davvero la chiave di
volta per favorire l’innovazione e
■
guardare con fiducia al futuro”.
politiche del lavoro
Aethra, l’assessore Badiali ha incontrato i lavoratori
assessore al Lavoro, Fabio Badiali, ha ricevuto una delegazione della Aethra di Ancona, a seguito della richiesta
di incontro avanzata dalle organizzazione sindacali, dalle
rsu e dai lavoratori dell’azienda.
Durante l’incontro è stato illustrato lo stato delle trattative con
i potenziali acquirenti, anche alla luce del passaggio effettuato
presso il Ministero del Welfare, per verificare i possibili percorsi
e strumenti per la gestione della crisi.
I lavoratori – è stato riferito – intravedono nella fase attuale
delle trattative il rischio concreto che non si riesca ad arrivare
ad una soluzione positiva e condivisa tra gli interessi dei potenziali acquirenti, dell’attuale proprietà e, segnatamente, dei lavoratori.
“Ho dato la più ampia disponibilità – sottolinea Badiali – come
Regione, assieme a Comune e Provincia di Ancona, per appro-
L’
fondire le questioni relative alla
complicata vertenza, anche con
l’impegno ad incontrare tutte le
parti in causa, compresi i potenziali acquirenti.
Il lavoro continuo della Regione
Marche è diretto alla tutela dell’occupazione e dei lavoratori,
nonché delle imprese, in particolare in questo caso dove esiste un importante patrimonio
di professionalità e know how,
ricchezze non solo di Ancona e
della sua provincia, ma di tutte
■
le Marche”.
Marche, la Regione di tutti i Cittadini
10
2 NOVEMBRE 2009
servizi sociali
PROGETTO OPEN
“Cresce la consapevolezza dell’autodeterminazione”
Terzo seminario sulle disabilità e vita indipendente
ome incidere sulle politiche
regionali e contribuire a promuovere una vita autonoma
delle persone disabili? E’ stato questo il tema attorno al quale si è sviluppato il terzo seminario organizzato dalla Regione – Servizi sociali
al G Hotel di Osimo, in collaborazione con SVIM Marche, nell’ambito del progetto europeo OPEN
sulle tematiche dell’inclusione
sociale, di cui la nostra regione è
capofila di un numeroso partenariato internazionale. Gli obiettivi e
le finalità di questo progetto europeo, che si propone di ampliare il
dibattito al più alto numero di soggetti per accrescere l’attenzione sui
temi di protezione sociale, sono
stati illustrati da
Susanna
Piscitelli dei Servizi Sociali della
Regione.
Il seminario ha rappresentato
un’occasione molto importante di
scambio tra enti, istituzioni pubbliche, associazioni dei disabili e dei
loro familiari. In particolare ci si è
soffermati sul progetto biennale
“Vita indipendente” con cui la
Regione Marche ha stabilito di
sostenere la piena capacità di autodeterminazione dei soggetti disabili con gravi limitazioni nell’autonomia personale avviando la sperimentazione di percorsi individuali
di autogestione dell’assistenza. Il
servizio concluderà la fase sperimentale il 30 aprile 2010. I fruitori
del progetto regionale, come ha
illustrato il dirigente del Servizio
Politiche sociali della Regione,
Paolo Mannucci, sono 45 (13 in
provincia di Ancona, 14 ad Ascoli
Piceno e Fermo, 7 a Macerata e 11
a Pesaro e Urbino) e, dalla verifica
effettuata al termine nella prima
annualità del progetto, tutti hanno
valutato positivamente l’intervento pur evidenziando nella primissima fase iniziale, alcune criticità. La
Regione concorre al finanziamento
del 75% della spesa, mentre gli enti
locali partecipano nella misura
minima del 25%. Il fondo regionale
destinato per la sperimentazione
biennale dell’intervento ammonta
C
N. 24
complessivamente a circa €
750.000,00 e lo stanziamento è
stato ripartito in parti uguali tra le
quattro amministrazioni provinciali.
I soggetti attuatori della sperimentazione sono gli enti locali ricompresi nei 24 ambiti territoriali sociali
i quali hanno appositamente costituito, presso ciascun ambito, un
gruppo di lavoro interprofessionale
che ha gestito l’importante e delicata fase dell’avvio. Anche le Province
sono state coinvolte nella sperimentazione, con il compito del coordinamento complessivo del progetto
nonché della gestione delle risorse
economiche. Le UMEA (Unità
Multidisciplinari Età Adulta) hanno
supportato il disabile nella stesura
del piano personalizzato e nella
gestione delle fasi successive collaborando nella gestione delle possibili criticità. Sull’argomento è intervenuto anche il presidente della
Consulta regionale per la tutela
delle persone disabili, Roberto
Frullini, che ha parlato dell’esperienza di Vita Indipendente e pari
opportunità: “Il progetto – ha detto
– prima di arrivare alla fase di sperimentazione ha avuto un cammino
lungo e difficoltoso. Spero che questo tipo di risposta ai bisogni delle
persone disabili possa continuare in
maniera strutturata, così come
avviene per altre Regioni che sono
riuscite a creare dei pacchetti di
interventi in grado di garantire l’autogestione dei disabili, e che in tale
percorso sia coinvolto un sempre
maggior numero di utenti”.
A questo intervento è seguito quello di due disabili - Angelo La
Rocca di Montappone e Lucia
Giatti di San Paolo di Jesi - che
hanno raccontato la loro esperienza diretta come fruitori del Servizio
Vita Indipendente della Regione. Le
Marche, in virtù dell’apposita legge
del ’96, ha avviato una serie di
interventi a favore delle persone in
situazione di handicap. In particolare, sono stati aperti 68 Centri
socio-educativo-riabilitativi diurni
per disabili a cui hanno accesso
AGENZIA DELLA GIUNTA REGIONALE
1036 utenti, la maggior parte dei
quali appartengono alla fascia
d’età compresa tra i 19 e i 44 anni.
Altre iniziative riguardano il “Dopo
di noi” che prevede l’attivazione di
27 strutture, di cui 20 già in funzione e il progetto “Sollievo” con l’attivazione di punti d’ascolto, luoghi di
aggregazione, interventi domiciliari, inserimenti lavorativi, gruppi di
auto-mutuo aiuto e tre strutture
per residenzialità breve.
I lavori sono stati arricchiti dalle
testimonianze di funzionari della
Regione Veneto, che dal 2003 ha
attivato il progetto “Vita indipendente”. “ Diverse- hanno detto
Manuela Baccarin e Mariuccia
Lorenzi – sono le soluzioni proposte in questi anni con l’obiettivo di
favorire la domiciliarietà. Tra queste, la possibilità da parte del disabile, di assumere come dipendente
una persona di fiducia, anche un
familiare. Si tratta di una soluzione
molto innovativa che punta sulla
capacità di autodeterminazione
della persona disabile che così può
decidere come costruire il proprio
progetto di vita avendo a disposizione quegli strumenti necessari
per realizzarlo.”
Altro intervento di Pino Barlaam
dell’Agenzia per la Vita indipendente di Roma, costituita da associazioni di disabili, che offre supporto e consulenza agli utenti, il
quale ha evidenziato come “avere
un assistente personale non significa avere una vita indipendente. E’
necessario quindi che all’autogestione si accompagni la consapevolezza dell’autonomia personale.
Questo il punto su cui occorre
impegnarsi, per favorire l’accrescimento della consapevolezza delle
presone disabili e farle diventare
padroni delle proprie scelte.”
I lavori del pomeriggio sono stati
dedicati a un tavolo tecnico ristretto,
il cui compito è stato quello di elaborare un piano di sviluppo e miglioramento del progetto “Vita indipendente” da presentare ai politici locali
e regionali nella seconda fase del
■
progetto OPEN.
11
agricoltura
Giovani e impresa in agricoltura,
il futuro delle Marche è qui
Convegno a Monte Roberto. L’intervento del vice presidente, Paolo Petrini
esigenza di promuovere forze giovani nel mondo agricolo è sempre
più sentita, la stessa Commissione
europea lamenta la mancanza di mezzo
milione di giovani in agricoltura. Il ricambio
generazionale in questo settore, infatti, procede a rilento per diversi fattori economici e
sociali. La Regione, perciò, investe nel futuro
dell’agricoltura marchigiana, sostenendo
con decisione i giovani agricoltori che si
cimentano in un’attività imprenditoriale difficile sia per il rischio di mercato, sia per quello climatico - meteorologico.
Nei giorni scorsi abbiamo apportato modifiche finanziarie al Programma di sviluppo
rurale, incrementando la dotazione del “pacchetto giovani” di 13 milioni di euro, che
sono andati ad aggiungersi ai precedenti
budget di 40 milioni di euro, portando a 53
milioni lo stanziamento complessivo, per
dare forma concreta a questo sostegno. I giovani agricoltori che hanno risposto alla prima
scadenza del bando della Misura 112
“Insediamento giovani agricoltori” e
“Pacchetto giovani” sono stati 186. In occasione della seconda scadenza del bando
sono state presentate 90 domande da agricoltori di età compresa tra i 18 e i 40 anni. A
ciò vanno aggiunte le domande che giovani
imprenditori agricoli hanno presentato a
valere sui bandi relativi alle altre misure del
Psr 2007/2013, come le misure infrastrutturali, gli agriturismi, etc.
La promozione dello sviluppo in ambito
rurale diventa tanto più importante in un
momento in cui il tradizionale motore regionale, il manifatturiero, segna il passo.
Promuovendo la creazione e la crescita di
nuove imprese agricole, gestite secondo
moderni criteri manageriali, perseguiamo la
diversificazione dei fattori di sviluppo del
s i s te m a p ro d u t t i vo m a rc h i g i a n o.
L’agricoltura è infatti un settore essenziale
“L’
per il valore aggiunto generato nelle Marche,
come ha certificato recentemente l’Istat. Per
questo a breve saranno a disposizione delle
aziende agricole marchigiane nuovi strumenti di sostegno all’accesso al credito. In un
momento come questo, dove la liquidità rappresenta un problema comune nell’industria
come in agricoltura, intendiamo predisporre
tutti gli strumenti per evitare tensioni finanziarie che possano intralciare il difficile cammino verso la ripresa.
Il binomio vincente sarà però sempre più
all’insegna di una competitività che fa rima
con qualità. La sicurezza sanitaria dei cibi, la
loro bontà e genuinità, la rintracciabilità dei
prodotti, il legame con il territorio e con le
tradizioni della cultura materiale contadina,
sono elementi racchiusi nei nostri prodotti.
Attraverso la creazione e diffusione del mar-
chio QM –
qualità garantita dalle
Marche, così
come nella
promozione
delle denominazioni di
origine, in
crescita
nella nostra
regione,
intendiamo
accompagnare questo percorso virtuoso, facendo sì che il lavoro e i
valori contenuti nei nostri prodotti possano
essere percepiti dai consumatori come peculiari e differenti rispetto alla produzione standardizzata industriale, ripresa spesso da pubblicità e grande distribuzione.
Su questo aspetto, fondamentale è il lavoro
svolto e da svolgere in materia di organismi
geneticamente modificati. La Regione
Marche ha assunto da tempo una netta
posizione contro gli Ogm, al fine di salvaguardare le produzioni convenzionali, tipiche e biologiche regionali, produzioni
verso le quali ha fatto convergere ogni
azione politica regionale, nazionale e in
ambito europeo. Non a caso lo scorso giugno, la settima conferenza internazionale
della rete delle regioni libere da Ogm, si è
tenuta proprio nelle Marche.
Quelle che aspettano i giovani agricoltori
sono dunque sfide importanti e determinanti per tutti i cittadini marchigiani, non
solo da un punto di vista economico, ma
anche ambientale e culturale. Per questo la
Regione investe in modo determinato su di
loro, che sono davvero il futuro delle
Marche”.
■
SERVIZIO AGRICOLTURA DELLA REGIONE MARCHE
Selezione per un incarico di consulenza
Le candidature entro il 10 novembre 2009
a Regione Marche ha indetto una selezione per l’affidamento di
un incarico di consulenza presso il servizio Agricoltura,
Forestazione e Pesca. Le domande vanno presentate entro martedì 10 novembre 2009.
È richiesta la laurea in Scienze agrarie. I candidati verranno valutati in
base alle esperienze acquisite - in tema di agricoltura e sviluppo rurale - presso pubbliche amministrazioni, enti e agenzie; ai tirocini e alle
docenze presso le Facoltà di Agraria delle Università; alle pubblicazioni editate. Il consulente sarà chiamato a svolgere attività professiona-
L
le, in collaborazione con le strutture del servizio Agricoltura, nei settori inerenti il Programma di sviluppo rurale 2007-2013 (coerenza con la
revisione della Politica agricola comune, in vigore dal 2010, sostegno
all’attuazione delle strategie, recepimento delle nuove disposizioni
comunitarie e nazionali) e nell’ambito delle “Misure a superficie” (con
particolare riferimento alla modifica relativa al “Benessere degli animali). Le domande vanno inoltrate al servizio Agricoltura della Regione
Marche. Ulteriori informazioni sono riportate sul sito
www.regione.marche.it – sezione bandi.
■
Marche, la Regione di tutti i Cittadini
12
2 NOVEMBRE 2009
difesa del suolo
Cantiano: la messa in sicurezza del territorio
Vera garanzia per l’incolumità dei cittadini e opportunità di lavoro
rande soddisfazione ha espresso l’assessore regionale alla Difesa del
suolo, Gianluca Carrabs, durante
l’inaugurazione del tratto di strada comunale in località Casale, nel Comune di
Cantiano, ripristinato e riaperto alla viabilità dopo che la stesso era stato interessato
da una frana lo scorso anno.Con lui presenti anche il sindaco di Cantiano e l’assessore provinciale all’Ambiente, Tarcisio Porto.
“Il dissesto – ha sottolineato Carrabs – ha
rappresentato un serio pericolo per la pubblica incolumità e per la viabilità che collega la frazione di Casale con Cantiano tanto
che la Regione Marche, insieme
all’Amministrazione comunale, è intervenuta immediatamente per la messa in sicurezza di questa porzione di territorio. I lavori – continua l’assessore – sono stati realizzati utilizzando le tecniche di ingegneria
naturalistica particolarmente adatte a que-
G
sti luoghi montani poiché, a parità
di efficacia,hanno un basso impatto
ambientale e garantiscono quindi
la conservazione di questo territorio di elevato pregio naturalistico”.
Un intervento che ha dato risposte
concrete e coerenti con le caratteristiche del territorio oltre a creare un
‘opportunità di lavoro per le imprese locali. Per la realizzazione dei
lavori la Regione Marche ha stanziato un importo di 200mila euro,l’esecuzione è stata appaltata al
Consorzio Marche Verdi e effettuati
dalle cooperative CFM di Fossombrone e
Arbor di Cantiano.
“L’intervento nel Comune di Cantiano – ha
evidenziato Carrabs - è in linea con le politiche di Difesa del Suolo della Regione
Marche che perseguono l’obiettivo della
messa in sicurezza con azioni di miglioramento delle condizioni del territorio
e il mantenimento del presidio
antropico creando opportunità
economiche ai residenti attraverso
la valorizzazione delle risorse.
Questo indirizzo programmatico è
finalizzato alla prevenzione e mitigazione del dissesto idrogeologico
che è accentuato in relazione ai
mutamenti climatici che nella
nostra Regione si manifesta con
piogge meno frequenti ma di
maggiore intensità”.
Nello specifico il progetto di
ripristino della strada è avvenuto a
seguito di approfonditi studi ambientali dell’area d’intervento. In particolare,
l’Ufficio Tecnico comunale, con il supporto della società di professionisti
PRO.MO.TER. di Fabriano, ha provveduto alla progettazione delle opere di
ingegneria naturalistica, con la posa in
opera di staccionate, gabbionate rinverdite e palizzate in legname. Inoltre,
si è provveduto alla stesura di biostuoie e all’idrosemina di idonee specie
erbacee, arbustive e autoctone. Il progetto ha previsto anche un’adeguata
regimazione delle acque attraverso la
realizzazione delle canalette di scolo in
legname e pietrame, la ripulitura delle
cunette laterali, la posa in opera di tubi
drenanti e il nuovo rifacimento di vari
tratti di massicciata stradale.
■
demanio marittimo
Regione e operatori balneari insieme nella vertenza
per le concessioni spiaggia
l lavoro dei concessionari demaniali marittimi va difeso e valorizzato come risorsa e non penalizzato: è questa la posizione della
Regione e dell’assessore al Turismo, Vittoriano Solazzi. E’ di
estrema gravità il comportamento del Governo in merito alla procedura di infrazione da parte della Commissione Europea sul
“Diritto di insistenza” che ha creato allarme e preoccupazione tra
gli imprenditori demaniali marittimi, peraltro alle prese con gli
aumenti dei canoni e la durata delle concessioni. E’ quanto hanno
sottolineato all’unisono le Associazioni di categoria degli imprenditori demaniali marittimi nella riunione convocata da Solazzi per
definire le azioni comuni da intraprendere e illustrare le iniziative
già adottate dal suo assessorato. Solazzi ha subito precisato che la
Regione concorda pienamente con le posizioni critiche espresse
dai concessionari demaniali, sottolineando come essi costituiscano un’importante risorsa nell’ambito del Turismo balneare caratterizzata da una gestione familiare dell’impresa che rende l’offerta
dei servizi diretta, autentica e competitiva.“A fronte dello stato di
incertezza in cui versa il settore del demanio marittimo” ha dichiarato l’assessore “si assiste ad un incredibile rimpallo di responsabilità tra Ministero del Turismo e Ministero dell’Economia e delle
I
N. 24
AGENZIA DELLA GIUNTA REGIONALE
Finanze che arreca danni considerevoli e in molti casi irreversibili
alle imprese balneari in un momento di sfavorevole congiuntura”.
“Tale ostinato ed ingiustificato atteggiamento - ha proseguito - ha
comportato una netta chiusura a qualsiasi forma di collaborazione
tra lo Stato, le Regioni e le Associazioni di categoria necessaria per
affrontare le questioni in modo condiviso e per ricercare le soluzioni più idonee”.
L’Assessore ha precisato al riguardo di aver inviato una lettera al
Ministro del Turismo Brambilla per ribadire le considerazioni critiche
emerse nel settore e per chiedere scelte chiare e risposte immediate
nell’ambito di un corretto e leale rapporto di collaborazione.Solazzi,
infine, chiederà l’immediata convocazione del Coordinamento
Interregionale per affrontare il confronto con il Governo in maniera
condivisa non solo da tutte le Regioni interessate, ma anche dalle
Associazioni dei concessionari demaniali a livello nazionale.
Proprio per dare un segnale di forte unità e determinazione,
Regione e Associazioni hanno deciso di indire congiuntamente
per il 3 novembre 2009, una manifestazione pubblica per illustrare i contenuti della vertenza in vista delle decisioni che il Governo
dovrà assumere.
■
13
energia
Impianti geotermici a bassa entalpia,
contributi fino all’80 per cento
Oltre un milione di euro i contributi per scuole, università
e case di riposo
cuole, università, case di riposo
potranno usufruire dei contributi
assegnati dalla Regione ai
Comuni per la realizzazione di impianti geotermici a bassa entalpia, cioè la
quantità di energia che si può scambiare con l’ambiente. Dei 20 progetti
presentati ben 19 sono stati ritenuti
idonei e 7 finanziati per un investimento complessivo di 1 milione e 312
mila euro e un contributo di 1 milione.
L’intera operazione consentirà di evitare l’emissione di oltre 164 tonnellate
di CO2 /anno.
“L’obiettivo infatti - spiega l’assessore
all’Ambiente, Marco Amagliani - investendo prioritariamente sugli edifici
pubblici, è quello di incrementare nel
territorio regionale l’utilizzo delle fonti
rinnovabili e quindi la riduzione delle
emissioni climalteranti, in linea con
quanto stabilito dal Protocollo di Kyoto,
dando attuazione alle strategie energetiche delineate nel Piano Energetico
Ambientale Regionale (PEAR)”.
Gli impianti geotermici a bassa entalpia sfruttano il sottosuolo come serbatoio termico dal quale estrarre calore durante la stagione invernale e al
S
quale cederne durante la stagione
estiva. Con questi impianti ogni edificio, in qualsiasi luogo della Terra, può a
seconda della stagione, scaldarsi o rinfrescarsi.
Il bando pubblico di finanziamento
prevede la concessione di un contributo massimo pari all’80% dell’investimento complessivo ritenuto
ammissibile, del quale possono beneficiare enti locali o pubblici che svolgono attività pubblica non economica. L’intervento intende proseguire
sulla strada tracciata con l’adozione
del Piano Energetico Ambientale
Regionale (PEAR): la diffusione sull’intero territorio regionale della produzione di energia da fonti rinnovabili al
fine di promuovere uno sviluppo
energetico sostenibile attraverso l’utilizzo delle fonti rinnovabili, il miglioramento dell’efficienza energetica e la
promozione del risparmio energetico.
“A partire dall’approvazione del Piano,
nel febbraio 2005 – ha aggiunto
Amagliani - abbiamo cominciato a
sostenere economicamente la produzione di energia da fonti rinnovabili e
assistito ad un fiorire di attività e pro-
getti diffusi su tutto il territorio regionale, a
dimostrazione di quanto l’interesse
per le tematiche del risparmio energetico e della produzione sostenibile di
energia, sia diffuso e maturato nella
nostra regione”. “L’obiettivo globale conclude Amagliani - è contribuire al
perseguimento di uno sviluppo energetico equilibrato e sostenibile del
territorio regionale, superando alcuni
fattori nodali che creano situazioni di
forte dipendenza rispetto alle fonti
energetiche esterne alla regione e
migliorando le performance del sistema in termini di risparmio, di efficienza energetica e, dunque, di tutela della
salute e dell’ambiente”.
“Se avessimo potuto finanziare tutti i
19 progetti di impianti geotermici
ammessi in graduatoria - conclude
Amagliani - avremmo potuto attivare
ben 2,67 milioni di investimento, per
una potenza installata di oltre 1.000
kW, ed evitare ben 287,63 tonnellate
all’anno di CO2”.
■
“Condivido le vostre preoccupazioni. L’Api non e’ un’azienda in crisi,
ma un impianto ancora più a rischio se si ridurrà il personale”
Lettera aperta dell’assessore all’Ambiente, Marco Amagliani, ai lavoratori dell’Api
a strategia aziendale della raffineria Api, contenuta nel
piano industriale presentato ai sindacati, prevede la
riduzione di 140 unità di personale presso la raffineria di
Falconara. L’amministratore delegato dell’Api lo ha ripetuto
anche nel corso dell’audizione presso la Commissione consiliare
regionale, precisando che la riorganizzazione dell’impianto
andrà realizzata a prescindere dalla sorte delle progettate centrali elettriche. Le cronache quotidiane, dominate ormai da
tempo dai numeri sulle crisi aziendali, non aiutano purtroppo
a chiarire che per l’Api non si tratta affatto di un’azienda in crisi.
La raffineria, secondo la recente accreditata classifica della
Fondazione Merloni occupa stabilmente il 9° posto per fatturato tra le prime cento aziende marchigiane e,contrariamente alla
stragrande maggioranza delle altre,ha visto il proprio volume di
vendite crescere nel 2008 del 13% rispetto al 2007.
Dunque la scelta è quella di abbattere, attraverso i licenziamenti, i costi di produzione dei prodotti petroliferi. Ma è poi
vero che la stessa produzione si può fare con 140 lavoratori in
meno? Probabilmente si, se si decide di lavorare di più e in condizioni più precarie. La produttività, appunto! Attenzione
però, la raffineria non è una fabbrica come le altre, è cataloga-
“L
ta dalla legge come impianto a rischio di incidente rilevante,
tanto che l’area su cui sorge, e quella circostante, è classificata
dal ministero dell’ambiente come sito inquinato di interesse
nazionale. L’impianto prescrittivo ed il protocollo d’intesa che
l’Api ha sottoscritto con la Regione all’atto del rinnovo della
concessione prevedono al contrario una serie numerosa di
prescrizioni che la raffineria deve rispettare se vuole convivere
con il territorio, prescrizioni che si traducono nella necessità di
investimenti continui e consistenti per la manutenzione, per il
miglioramento delle tecnologie, per il monitoraggio e la bonifica dell’ambiente in cui è inserita e che in tutti questi anni ha
danneggiato. Con 140 lavoratori in meno questa convivenza
diventa più pericolosa. Io penso allora che il confronto con
l’Api debba svilupparsi sugli impegni che la raffineria deve
mantenere, a partire dalla bonifica del sito e da una manutenzione dell’impianto più efficiente. Su questo terreno, da
subito, c’è lavoro per tutti, sapendo però che in cima alle priorità della Regione non ci sono i profitti dell’Api bensì la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini e la tutela dell’ambiente. Ecco i
motivi per i quali condivido tutte le vostre preoccupazioni e
sostengo con convinzione la vostra lotta“.
Marche, la Regione di tutti i Cittadini
14
2 NOVEMBRE 2009
ambiente
Nuove risorse per il risanamento dell’area
di Falconara e della bassa valle dell’Esino
Amagliani: “Sarà così possibile dare piena attuazione ai fabbisogni segnalati dagli enti locali
ono in arrivo nuove risorse finanziarie per l’attuazione
del Piano di risanamento dell’Area ad elevato rischio di
crisi ambientale (AERCA) di Ancona, Falconara e della
bassa Valle dell’Esino. Il fondo previsto per l’attuazione degli
interventi ammonta complessivamente a 240 mila euro. Per
l’assegnazione delle risorse sono stati avviati una serie di incontri con gli enti locali che ricadono nell’AERCA, durante i quali
S
sanità
Nasce il libretto sanitario
sportivo informatizzato
iventa attivo su tutto il territorio marchigiano il Registro
Regionale Informatico Centralizzato (RRIC) - Libretto
sanitario sportivo - Registro Epidemiologico della
Regione. La presentazione ufficiale si è svolta ad Ancona. La
Zona Territoriale 7 di Ancona, tramite l’Unità operativa di
Medicina Dello Sport e Promozione dell’attività fisica, è coordinatrice del progetto esecutivo e gestionale.
In pratica, tutte le strutture sanitarie pubbliche e private in regime di autorizzazione/accreditamento, all’atto del rilascio della
certificazione di idoneità alla pratica sportiva agonistica, dovranno tempestivamente o al massimo entro il mese di effettuazione,
registrare l’idoneità nell’apposito RRIC delle idoneità sportive
che sostituisce su tutto l’ambito regionale il “Libretto sanitario
dello sportivo”.
“Si tratta – ha spiegato il dottor Francesco Di Matteo, responsabile della U.O. di Medicina dello Sport e Promozione dell’attività
fisica - Z.T. 7 Ancona ASUR MARCHE e coordinatore del progetto
- di uno strumento fondamentale di consultazione e di analisi su
scala regionale dei reali bisogni del movimento sportivo marchigiano. Le Marche sono le uniche in Italia a possedere tale
Registro che andrà a costituire una potente banca dati utile al
monitoraggio dello stato di salute di larga parte della popolazione e uno strumento di rete tra gli operatori del settore”.“Il registro
– ha continuato il dirigente regionale alla Sanità pubblica,
Giuliano Tagliavento – allo stesso tempo contribuisce ad esercitare una funzione di vigilanza e controllo sul rilascio delle certificazioni”.
Collegandosi al sito www.Marcheinsalute.it > Medicina dello
sport > RRIC l’elenco sarà consultabile da parte di soggetti ed
enti preposti, permettendo allo stesso tempo ai medici autorizzati di consultare un apposito settore WEB dove accedere anche
ad informazioni di tipo clinico-strumentale.
In caso di non idoneità o accertamenti strumentali aggiuntivi
sarà annotato anche il codice diagnostico (ICD 9) che ha determinato il parere negativo o la motivazione degli accertamenti
integrativi richiesti e si andrà così a creare una sezione separata
della banca dati che costituirà il Registro epidemiologico delle
patologie sportive della Regione Marche.
Il personale sanitario interessato potrà richiede la password di
accesso al RRIC WebWinners al seguente indirizzo: Z.T. 7 Ancona
– ASUR Marche, U.O. Medicina dello Sport e Promozione attività
fisica, viale della Vittoria, 6 - Ancona.
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D
N. 24
AGENZIA DELLA GIUNTA REGIONALE
sono state presentate alcune richieste da parte degli enti interessati.“Dopo l’indagine epidemiologica, la recente istituzione
dell’Osservatorio Epidemiologico Ambientale, le modifiche alla
legge istitutiva dell’ARPAM per consentire una maggiore operatività in tema epidemiologico – spiega l’assessore regionale
all’Ambiente, Marco Amagliani - questa assegnazione di risorse rappresenta un ulteriore segnale di attenzione verso questo
territorio.Un impegno che abbiamo preso e concretizziamo nei
fatti a favore di chi paga le conseguenze di danni ambientali.
Quindi, per soddisfare le legittime richieste – prosegue
Amagliani – si è cercata la disponibilità di altre somme. In particolare,100 mila euro dai contributi agli enti locali per lo sviluppo sostenibile, più altri 88.397, 22 euro derivanti da economie
del Programma ASSO per il 2009”.
Queste risorse potranno così essere destinate al Piano di risanamento dell’AERCA, come stabilito dalle linee di indirizzo per
l’utilizzo dei fondi.
“In questo modo – conclude Amagliani – con le somme
complessivamente rese disponibili, pari a 428.397,22 euro,
sarà possibile dare piena attuazione ai fabbisogni segnalati in sede di concertazione dagli enti locali ricadenti in
■
AERCA”.
Pari opportunità
Marche, la Regione di tutti i Cittadini
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