ANNO XIV - N. 24 2 novembre 2009 Settimanale di informazione politica e amministrativa a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta regionale Direzione e Redazione: Via G. da Fabriano, 9 60125 Ancona - Tel. 071/8062103 - Fax 071/8062105 Redazione: Fabio Belfiori, Anna D’Ettorre, Antonio Filippini, Luca Guazzati, Stefania Gratti, Serena Paolini, Claudia Pasquini, Sandro Premici, Emma Ratti Coordinamento impaginazione: Serena Paolini Foto: Maurizio Rillo Segretario di Redazione: Gianfranco Andreucci Stampa: Errebi Grafiche Ripesi - Falconara M. (An) AGENZIA DELLA GIUNTA REGIONALE Sped. in abbonamento postale 70% Div. Corr. D.C.I. Ancona Aut. Trib. Ancona n. 1 del 24/25.01.1996 SEGNALIAMO IN PRIMA PAGINA… Incontro interregionale Centro - Italia a Cagli 3 STATISTICA La crescita del Pil 2008-1998 delle regioni: primato delle Marche con +18,2%, media regioni a +12,8% 4 VIABILITA’ “Fano-Grosseto”: Spacca riceve la lettera del ministro Matteoli “La Regione vuole abbreviare i tempi dell’uscita a ovest, non allungarli”. Rocchi dopo il Collegio Tecnico 5 BILANCIO Situazione fondi Fas, dichiarazione del presidente Spacca Dichiarazione del Presidente della Regione Gian Mario Spacca l Centro Italia rappresenta una “unicità virtuosa”. Al riguardo serve un pensiero strategico unitario tra questi territori: l’abbiamo chiamata una “coalizione del Centro”. Qualcosa che consenta di transitare dal concetto di macro-regione “in sé” - come evidentemente il Centro Italia è - a macro-regione “per sé”, ossia ad un aggregato in grado di esprimere non solo dei valori comuni, ma una progettualità condivisa. Nelle “terre di mezzo”, infatti, si guarda forse un po’ meno allo Stato come soggetto a cui rivolgere lamentele e chiedere la soluzione dei problemi e un po’ più alle istituzioni regionali con le quali costruire risposte concrete. Proprio la sussistenza di un certo livello di fiducia nei soggetti pubblici e nella loro consueta modalità di azione contribuisce ad arginare quelle richieste di “bassa pancia”che si registrano diffusamente in altre aree del Paese (nel Sud come nel Nord),mentre molto meno nel Centro. Gli Enti territoriali presenti nell’Italia centrale, dunque, hanno responsabilità importanti. Non tanto perché circa i tre quarti del valore aggiunto di questa macroarea si origina sotto la loro diretta amministrazione, ma soprattutto perché possono contribuire alla tenuta di un modello “terzo”, alternativo a quel dualismo rancoroso del Nord o del Sud che vagheggia soluzioni potenzialmente portatrici di un allargamento ulteriore delle differenze socio-economiche tra i diversi territori dell’Italia, che mette in campo azioni di tipo rivendicativo, e mina l’unità del Paese. Le aree del Centro-Italia, infatti, sono quelle dove si è sviluppata la migliore cooperazione tra cittadini e istituzioni e dove risiede il maggior spirito civico. Il mantenimento di una buona coesione sociale ha consentito di esorcizzare, almeno in parte, le paure del cambiamento. L’attenzione diffusa alla qualità dei beni pubblici – e alla risorsa ambientale, in particolare - ha evitato, ad esempio, la corsa alla deregulation urbanistica. Il Centro Italia si conferma “resistente” anche rispetto alle difficoltà della recessione internazionale: l’Istat rileva che le Marche e l’Emilia Romagna, insieme al Trentino, sono le uniche regioni italiane che non hanno avuto cali degli occupati tra il giugno 2008 e 2009. E’proprio di questi giorni la classifica,sempre dell’Istat,sulla crescita del Pil degli ultimi 10 anni, che evidenzia il primato delle Marche e come tutte le Regioni del Centro Italia siano sopra la media nazionale. Tali dati sono il segno di una capacità delle istituzioni locali di offrire risposte positive al bisogno di una politica economica tesa a difendere il lavoro ed i processi di crescita delle comunità locali”. ■ “I SANITA’ Incontro Regioni.Governo nazionale,intesa sul patto per la salute VIABILITA’ Accordo sul progetto di uscita ovest 6 INTERNAZIONALIZZAZIONE Nanchino, inaugurato il desk di assistenza alle pmi 7 BENI E ATTIVITA’ CULTURALI Le Marche di San Francesco. Origini e spiritualità “Icone dell’Adriatico”, presentato il video 8 ISTRUZIONE “Europa e non solo” quarta edizione dell’evento per le scuole 9 POLITICHE GIOVANILI “Giovani ri-cercatori di senso” sottoscritto il protocollo di riprogrammazione POLITICHE DEL LAVORO Aethra, l’assessore Badiali ha incontrato i lavoratori 10 SERVIZI SOCIALI Progetto Open, terzo seminario sulle disabilità e vita indipendente 11 AGRICOLTURA Giovani e impresa in agricoltura, il futuro delle Marche è qui Servizio Agricoltura, selezione per incarico di consulenza 12 DIFESA DEL SUOLO Cantiano: la messa in sicurezza del territorio vera garanzia DEMANIO MARITTIMO Regione e operatori balneari insieme nella vertenza per le concessioni spiaggia 13 ENERGIA Contributi fino all’80% per realizzare impianti geotermici a bassa entalpia Lettera aperta dell’assessore Amagliani ai lavoratori dell'Api 14 AMBIENTE Nuove risorse per il risanamento dell’area di Falconara e della bassa valle dell’Esino SANITA’ Nasce il libretto sanitario sportivo informatizzato della Regione Marche, la Regione di tutti i Cittadini 3 statistica La crescita del Pil 2008-1998 delle regioni: primato delle Marche con +18,2%, media regioni a +12,8% Classifica de Il Sole24Ore: il commento del Presidente Spacca un primato che consolida la fiducia della nostra comunità in sé stessa, nella sua capacità di crescita nella prospettiva dell’innovazione e della qualità. La classifica riconosce la solidità del sistemaMarche, comparato con tutte le altre realtà regionali, che dimostra di sapersi adattare con grande intelligenza ai cambiamenti strutturali dell’economia, grazie anche alla flessibilità delle piccole imprese, puntando su creatività, innovazione e internazionalizzazione, nei settori produttivi ma anche nei servizi del terziario, che dimostrano una forte crescita qualitativa. Accanto al primato delle Marche si registra una decisa vitalità anche delle Regioni del Centro-Italia, tutte sopra la media nazionale, a conferma delle potenzialità e dell’importanza crescente di “È quest’area per le prospettive di sviluppo dell’intero Paese, come abbiamo più volte sottolineato. E’ interessante anche evidenziare che le Marche, oltre alla maggiore crescita del Pil nel decennio, vengo- LA CLASSIFICA CRESCITA DELL’ECONOMIA DELLE REGIONI NEL DECENNIO 1998-2008 Variazione del PIL a valori concatenati 2008/1998 Marche +18,2% Lazio +16,3% +15,7% Veneto Friuli Venezia Giulia +15,6% Emilia Romagna +15,5% Toscana +14,3% +13,8% Umbria Italia +12,8% Trentino Alto Adige +12,4% Abruzzo +12,2% +12,2% Lombardia Puglia +10,7% Molise +10,6% Calabri a +10,3% +10,2% Liguria Sicilia +10,1% Piemonte Campania Sardegna Basilicata Valle d'Aosta +9,5% +9,1% +8,3% +7,3% +6,5% no anche inserite nel gruppo di testa delle Regioni italiane (insieme a Lazio, Veneto, Friuli ed EmiliaRomagna) che meglio hanno reagito alla crisi del modello “fordista” di industrializzazione, sfruttando al meglio i processi di apertura internazionale e terziarizzazione dell’economia. Tali risultati non sono una novità: anche nella fase attuale così critica della congiuntura, le Marche stanno dimostrando di saper resistere meglio di altri sistemi territoriali agli effetti della crisi internazionale. Ora siamo impegnati in una linea di politica industriale più orientata all’“attacco”, tesa ad agganciare la ripresa annunciata dagli economisti”: così il Presidente della Regione, Gian Mario Spacca, commenta la classifica de Il Sole24Ore, su dati Istat, da cui risulta che le Marche sono la regione in Italia che ha registrato la maggiore crescita economica in termini di PIL nel decennio 2008-1998: +18,2% contro una media delle Regioni di +12,8%. I dati della ricerca fotografano le risposte delle economie regionali rispetto ai processi di globalizzazione ed alle strate g i e d i c re s c i t a locali. La classifica è ancora più significativa sul piano statistico perché prende in considerazione il PIL a valori concatenati, ovvero la variazione reale del PIL che così viene depurata statisticamente Fonte: Istat dagli effetti dell’inflazione. ■ Marche, la Regione di tutti i Cittadini 4 2 NOVEMBRE 2009 viabilità Fano-Grosseto: Spacca riceve la lettera del ministro Matteoli Il presidente: “Disponibili all’incontro, bene lo spirito costruttivo” isponibilità immediata all’incontro con il ministro Matteoli per accelerare la realizzazione della “Fano – Grosseto”, apprezzamento per lo spirito costruttivo della lettera nella quale si riconosce “la rilevanza strategica”dell’infrastruttura. La Giunta regionale ha preso atto della nota inviata dal ministro alle Infrastrutture, Altero Metteoli, al presidente della Regione, Gian Mario Spacca. La lettera è stata acquisita al protocollo regionale, dopo che era stata anticipata nei giorni scorsi. “Il Corridoio plurimodale Fano – Grosseto rientra tra le priorità della Regione Marche – commenta il presidente Spacca – Per rendere operativa questa infrastruttura, nel 2007 la Regione ha promosso un accordo con Umbria e Toscana, così da procedere alla sua realizzazione con il project financing, ma ad oggi, anche a causa della difficile crisi congiunturale, sembrerebbero non esserci manifestazioni di interesse da parte dei privati. In ogni caso, anche se l’intero progetto dovesse ritardare, abbiamo chiesto il finanziamento e la realizzazione dei lotti 4 e 10 che rendono funzionali, per la D viabilità, le opere sinora eseguite. Ora dal ministro viene la disponibilità a percorrere anche altre strade: le stesse individuate per la realizzazione della Quadrilatero. Apprezziamo, pertanto, la determinazione, dichiarata dal ministro, di non ritardare ulteriormente la realizzazione dell’asse stradale. Andremo all’incontro, anticipato da Matteoli e che dovrebbe essere convocato entro i prossimi giorni, con uno spirito costruttivo, convinti della necessità di giungere a una rapida realizzazione dell’infrastruttura e dell’urgenza di verificare le reali risorse finanziarie disponibili per completare l’intervento”. Nel testo firmato da Matteoli, il ministro ribadisce che “in più occasioni ho ribadito la rilevanza strategica del Corridoio plurimodale Fano – Grosseto; tale asse, infatti, si configura come uno dei collegamenti strategici chiave fra il corridoio Tirrenico e quello Adriatico; per questo motivo è mia intenzione non ritardare, ulteriormente, il completamento della realizzazione dell’asse autostradale Fano – Grosseto. Intendo, quindi, verificare, entro il corrente mese, tutti gli itinerari procedurali che ci portano concretamente all’avvio dell’opera. In particolare, qualora n o n dovessero emerg e r e proposte di project financing, è m i a intenzione verificare se ci siano le condizioni per avviare un’iniziativa simile a quella già in corso di realizzazione e relativa al progetto Quadrilatero Umbria e Marche. Ho già chiesto all’Anas approfondimenti in tal senso e ritengo opportuno fissare, sempre entro il mese di ottobre, un incontro presso il Dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti, finalizzato proprio alla definizione di precise azioni strategiche”. ■ “La Regione vuole abbreviare i tempi dell’uscita a ovest, non allungarli” L’assessore Rocchi dopo i lavori a Roma del Collegio Tecnico l 22 ottobre 2009, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si sono svolti i lavori della terza seduta del “Collegio tecnico” convocato su richiesta della Regione Marche. Nelle precedenti sedute si sono affrontate puntualmente tutte le criticità evidenziate nella DGR 1308/09 essendo state ritenute dal Collegio meritevoli di approfondimento tecnico. Rimangono da definire le modalità di recepimento da parte degli Enti presenti delle conclusioni del Collegio tecnico e se necessita un ulteriore passaggio presso gli organi istituzionali di Regione e Comune. L’ a s s e s s o r e a l l e Infrastrutture, Lidio Rocchi, a proposito degli articoli usciti di recente sulle questioni da risolvere per l’iter di approvazione dell’Uscita a Ovest dal porto di Ancona intende precisare che la Regione lavora dunque “per abbreviare i tempi e non certo per allungarli”. Ecco perché la I N. 24 AGENZIA DELLA GIUNTA REGIONALE Regione ha chiesto di analizzare con attenzione la situazione e risolvere prima tutte le interferenze sollevate e rimanenti sul tavolo, concernenti il progetto preliminare anche alla luce di quanto proposto da Confindustria nel suo piano, già recepito dal comitato tecnico congiunto. I principali temi trattati durante i lavori del Collegio tecnico sono i seguenti. 1) Interferenze con RFI, sono state indicate le soluzioni tecniche che garantiscono la fattibilità dell’opera; 2) Interferenze con Multiservizi S.p.a, è stata indicata la soluzione per conciliare l’esigenza di destinare aree a parcheggio in area portuale e la necessità di ricollocare i manufatti del depuratore garantendo anche la possibilità di successivi ampliamenti del depuratore stesso. 3) Razionalizzazione dello svincolo al porto, si è valutata la soluzione proposta da Confindustria Ancona indicando piccole modifiche per un migliore collegamento in ambito portuale. 4) Valutazione definitiva della volumetria edificabile presso il nuovo casello stradale La conclusione dei lavori del Collegio tecnico ha previsto delle prescrizioni al progetto in esame da adempiere nelle successive fasi di progettazione.I risultati del tavolo tecnico verranno portati all’attenzione del CIPE per l’esame del progetto con le prescrizioni indicate dal Collegio stesso. ■ 5 viabilità sanità INCONTRO REGIONI - GOVERNO NAZIONALE Intesa sul patto per la salute nnanzitutto - dichiara il presidente Gian Mario Spacca c’è da sottolineare l’importanza di aver ripristinato il dialogo tra le istituzioni, dopo quattro mesi di interruzione dei rapporti della conferenza tra Stato e tutte le Regioni italiane. Il patto per la salute sottoscritto dopo due giorni densi di incontri, è importante per la nostra Regione perché consente di avere un quadro certo delle risorse finanziarie disponibili, con l’incremento di + 2,3% nel 2010, altrettanto nel 2011 e + 2,8% nel 2012. “I Questi incrementi sono inferiori alle nostre attese e ci obbligheranno comunque a reperire circa altri 30 milioni di euro rispetto alla programmazione regionale. L’intesa, comunque, ci consente di evitare scenari di fortissima penalizzazione per i cittadini che si prevedevano sulla base delle prime ipotesi di incremento formulate dal governo nazionale. E’ molto significativo essere riusciti a ripristinare anche il fondo nazionale per la non autosufficienza, per il quale abbiamo insistito particolarmente.” ■ bilancio INCONTRO REGIONI - GOVERNO NAZIONALE Situazione fondi Fas Dichiarazione del presidente Spacca el corso dell’incontro a Roma tra le Regioni italiane ed il Governo è stato affrontato anche il tema dei fondi Fas. “Le risposte del Governo nazionale sui fondi Fas – afferma il presidente, Gian Mario Spacca - destano preoccupazione: gli impegni vengono confermati, ma ancora non sono previsti i trasferimenti concreti dei fondi alle Regioni, con la conseguenza che i progetti rischiano di rimanere al palo. N Per questo motivo la Regione Marche è già stata costretta ad effettuare anticipazioni di cassa con fondi del proprio bilancio, per sbloccare progetti fondamentali per lo sviluppo e la coesione della comunità. L’augurio è che la ripresa del confronto tra lo Stato e le Regioni italiane possa portare velocemente al decreto che consenta l’impegnabilità delle risorse e la loro concreta utilizzazione”. L’incontro con le Regioni per il Accordo sul progetto di uscita ovest Dichiarazione dell’assessore alle Infrastrutture Rocchi iamo soddisfatti perché ora il progetto dell’Uscita Ovest può decollare con velocità e certezze. Come la Regione aveva previsto, è stato raggiunto, con l’impegno di tutti gli enti ed i soggetti interessati, l’obiettivo che ci proponevamo: tempi veloci per risolvere in modo condiviso le tante criticità che altrimenti rischiavano di creare grandi problemi nella fase successiva di realizzazione dell’infrastruttura. Il sistema logistico integrato di Ancona e dell’intera regione troverà grande impulso dal collegamento veloce del Porto alla ■ grande viabilità”. “S Governo è stato presieduto dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta ed hanno partecipato i Ministri dell’Economia, Giulio Tremonti, dello Sviluppo, Claudio Scajola, delle Riforme, Roberto Calderoli, del Welfare, Maurizio Sacconi, dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, dei rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto. ■ protezione civile Ricostruzione dell’Abruzzo, chiuso il Com di Navelli Cerimonia con autorità di Abruzzo, Marche, Umbria e protezione civile meno di sette mesi dal terremoto che ha colpito l’Abruzzo, terminano le attività di soccorse e assistenza alla popolazione, svolte dalle Regioni Marche e Umbria, nel territorio del Centro operativo misto (Com) di Navelli (AQ). La chiusura del Com è avvenuta nel corso di una cerimonia a Navelli, presso il Salone del Palazzo Santucci. Sono intervenute autorità regionali dell’Abruzzo, delle Marche e dell’Umbria, insieme a rap-presentasti comunali e A della Protezione civile nazionale. Il Com 6 ha visto le Regioni Marche e Umbria impegnate nella gestione dell’emergenza in un vasto territorio a est de L’Aquila. L’area comprendeva 19 co-muni, con una popolazione residente di 22 mila abitanti. Sono state realizzate 16 strutture di accoglienza, con circa 1.500 ospiti, ai quali si sono aggiunte altre 1.200 persone assistite nella fasi della logistica e dell’alimentazione. Hanno funzionato 13 cucine da campo, sono state montate 250 tende, 14 tendoni sociali, 4 tende chiesa, 150 bagni chimici, 20 moduli per la doccia. Giornalmente sono stati impegnati 160 volontari della protezione civile (provenienti principalmente dalle Marche, ma coadiuvati da piemontesi, lombardi e abruzzesi). Nel Com funzionari regionali, statali e del volontariato hanno garantita una presenza costante, nell’arco delle 24 ore, a supporto dei sindaci locali. ■ Marche, la Regione di tutti i Cittadini 6 2 NOVEMBRE 2009 internazionalizzazione Nanchino, inaugurato il desk di assistenza alle pmi L’assessore Marcolini nello Jangsu anche per il forum internazionale Ambrosetti su Cina ed Europa assessore alle Finanze, Pietro Marcolini, ha inaugurato a Nanchino, nello Jangsu, lo sportello di assistenza alle piccole e medie imprese interessate ad operare nel mercato cinese. Si tratta del terzo desk che la Regione Marche, in collaborazione con le Camere di commercio, attiva in Cina, viste le notevoli opportunità di business legate ad un’economia in crescita (+ 9 per cento le previsioni per il 2009) nonostante la crisi internazionale in atto. Sempre nello Jangsu, a Liyang City, Marcolini ha preso parte, intervenendo a più riprese, anche al forum internazionale organizzato dal prestigioso studio Ambrosetti e dedicato alle economie di Cina ed Europa. La Regione Marche è stata l’unica ad essere invitata all’importante evento di approfondimento. “Alla vigilia di avvenimenti molto rilevanti come la mostra su Padre Matteo Ricci – sottolinea Marcolini - il desk risponde all’esigenza di dotare il sistema delle imprese di un servizio qualificato e permanente di assistenza tecnica. Il desk di Nanchino, affidato in gestione all’azienda speciale della Camera di commercio di Ancona, è coordina- L’ to in rete con gli altri due desk esistenti in Cina, quello di Shanghai e quello di Xiamen. Stiamo attraversando una congiuntura difficile, anche dal punto di vista delle esportazioni, occorre quindi guardare a quei mercati che nonostante la crisi continuano a mostrare vivacità e domanda sostenuta. All’evento Ambrosetti poi, al quale è stato un grande onore essere invitati, ho avuto occasione di presentare i progetti che la Regione sta portando avanti in quest’area. Nello Jangsu viene prodotto un sesto del Pil cinese, è importante essere qui, per intercettare parte di questa ricchezza, a vantaggio del territorio marchigiano”. Il 23 giugno 2009 il presidente Spacca ha sottoscritto un accordo tra Regione Marche e Provincia cinese dello Jiangsu, rappresentata da una delegazione economico – istituzionale guidata dal vice governatore Shi Heping, hanno sottoscritto un accordo di partenariato per sviluppare insieme progetti di cooperazione economica, commerciale, universitaria, culturale e turistica. La firma, coerentemente con le linee guida definite dal Comitato Intergovernativo Italia - Cina presieduto dai Ministri degli Esteri dei due Paesi, ha fatto seguito alla visita dell’Ambasciatore cinese Sun Yuxi nelle Marche (11 e 12 settembre 2008) e alla visita della Regione Marche nella Provincia dello Jiangsu (novembre 2008 e febbraio 2009), che hanno consentito di verificare il reciproco interesse alla collaborazione. Una continuità di rapporti che si esprime non solo sul versante economico, ma anche storico e culturale grazie alla figura di Padre Matteo Ricci missionario maceratese, insigne filosofo e scienziato, primo straniero ad essere accolto nella Città Proibita. Grazie all’insieme delle iniziative in preparazione per celebrare nel 2010 i 400 anni della sua morte, le Marche sono entrate a far parte del Comitato nazionale per l’anno cul■ turale della Cina in Italia. ➤ EDITORIA All’ombra di un sogno Il libro della giornalista Paola Cecchini. Edito dalla “Factash Editora” isogna aver pazienza! I primi dieci anni sono sempre terribili, si sa, ma poi ci si abitua!” Un po’ scherzando (e un po’ no), con queste parole Egidio De Angelis, group leader di ventidue famiglie ascolane, cerca di alleggerire la tensione alla fazenda “Bela Vista”, vicino Piracicaba (Brasile) dove si coltiva la canna da zucchero. Coperti da capo a piedi per non tagliarsi, neri come spazzacamini (la canna deve essere bruciata prima del taglio), sotto un caldo infernale, i nostri corregionali si chiedono se siano capitati nell’America “sbagliata”, dato che quest’ultima rappresentava in Italia il sogno di tutti. E’ una delle tante testimonianze riportate nel libro “All’ombra di un sogno”, attraverso interviste realizzate dalla giornalista Paola Cecchini, che ne è l’autrice. Edito dalla “Factash Editora”e sponsorizzato dalla Regione Marche, il libro è stato presentato a San Paolo del Brasile presso “O Memorial do Imigrante”, il centro di accoglienza più grande dell’America Latina, che ospitava gli stranieri provenienti dall’Europa e dall’Asia, in attesa del reclutamento lavorativo da parte dei fazendeiros. La prefazione è stata curata da Fabio Porta (eletto al Parlamento Italiano nella circoscrizione estero B -America latina), mentre la copertina riproduce “O café”, un quadro di Candido Portinari, uno dei più famosi pittori brasiliani. (Comunicato stampa) “B N. 24 AGENZIA DELLA GIUNTA REGIONALE 7 beni e attività culturali Le Marche di San Francesco. Origini e spiritualità Spacca: “Una presenza che costituisce elemento di identità culturale non solo per il Fabrianese ma per tutta la Regione” ell’ambito delle celebrazioni dell’Ottavo centenario di San Francesco nelle Marche, il presidente, Gian Mario Spacca, ha ufficializzato l’apertura del convegno di studi dedicato alle “Origini e storia del Francescanesimo nelle Marche”. Dopo i saluti di padre Ferdinando Campana (ente Provincia Picena S. Giacomo della Marca frati minori), del sindaco di Fabriano, Roberto Sorci, e del vicepresidente della Provincia, Giancarlo Sagramola, Spacca ha ricordato l’importanza del passaggio di Francesco nella nostra terra. “Una presenza – ha detto Spacca – che costituisce elemento di identità culturale non solo per il Fabrianese ma per tutta la Regione. Quando si parlò di macroregioni italiane, infatti, le Marche si sentirono subito più vicine all’Umbria di qualsiasi altra regione ma, analizzati i N caratteri e le affinità, è emerso che ad accomunarci sono proprio le origini e le tradizioni che ci derivano dalla presenza di San Francesco. Una presenza spirituale ma forte e sentita ancora oggi. Per questo la Regione si è impegnata per lasciare un segno concreto in tal senso: recuperare l’antico splendore dell’eremo di Valleremita, a Val di Sasso, e ridonarlo al territorio”. Fu in questo luogo selvaggio ma affascinante e bellissimo che Francesco trovò nel frate Raniero il suo confessore e fu anche qui, su commissione del mecenate Chiavello Chiavelli, Signore di Fabriano, che l’artista Gentile dipinse il suo capolavoro, il celebre Polittico di Valleremita, oggi alla Pinacoteca di Brera. La Regione per tutelare e valorizzare il patrimonio del Francescanesimo nelle Marche fra chiese, eremi e conventi, ha finanziato oltre alle celebrazioni dell’Ottavo centenario attraverso convegni, concerti e pubblicazioni, anche il progetto del recupero dell’Eremo di Santa Maria in Val di Sasso, grazie a un ingente finanziamento previsto nei Fondi FAS. Un impegno, come ha ricordato il presidente Spacca, che si concretizza anche su un altro obiettivo eccellente:il recupero definitivo del complesso di San Francesco di Fabriano, all’interno di un disegno strategico di rilancio e sviluppo del territorio. Il convegno di studi ha visto l’approfondimento scientifico della figura del Santo e l’importanza del Francescanesimo nella storia e nell’epoca contemporanea,grazie ai relatori presenti, primo fra tutti il prof. Antonio Rigon, ordinario di Storia Medievale all’Università di Padova che ha illustrato “Profilo e caratteri della Marca anconetana alla luce dei testi francescani del XIII e XIV secolo”. ■ “Icone dell’Adriatico”, presentato il video Prodotto e realizzato dal Sistema Museale della Provincia di Ancona stato presentato nella sede del Segretariato dell’Iniziativa Adriatico Ionio il video “Icone dell’Adriatico”, prodotto e realizzato dal Sistema Museale della Provincia di Ancona per conto della Regione Marche, nell’ambito del progetto di cooperazione regionale dei Balcani occidentali “Santi in Adriatico”, che ha permesso l’organizzazione della grande mostra “Santi sull’Adriatico” al Castello Svevo di Bari. Il video documenta la circolazione del culto dei santi e delle icone sacre nelle aree costiere tra le due sponde adriatiche (in un’area che tocca Ancona, Loreto, Bari e le città albanesi), sulla scorta delle analisi storico-artistiche di Hans Belting (storico dell’arte tedesco considerato la massima autorità scientifica nello studio delle funzioni simboliche delle icone sacre), il culto di san Nicola, san Ciriaco e la pratica del rosario, sviluppata, nell’età della controriforma, da papa Sisto V come arma contro l’ere- E’ sia protestante, diffusasi ad Est. Il video, della durata di dodici minuti circa e del costo di circa 8.800 euro, è stato ideato da Gianluca Corinaldesi con la partecipazione dell’attrice e danzatrice Simona Lisi, che svolge la funzione di voce narrante che cerca di “mimare” le figure rappresentate nelle icone. Il video illustra in forma narrativa i tentativi dell’autorità politica e religiosa (romana e bizantina), in area adriatica, di controllare le modalità di impiego devozionale delle icone sacre, spesso considerate a livello popolare piuttosto come agenti di prodigi che come veicoli di fede. Nell’età della Controriforma, soprattutto per opera di papa Sisto V, un papa marchigiano (sec. XVI), le funzioni devozionali delle icone e le relative strategie di controllo del culto vengono spostate nella pratica del rosario, che vede radicarsi a Loreto il suo culto. (segue a pag. 8) Marche, la Regione di tutti i Cittadini 8 2 NOVEMBRE 2009 istruzione “Europa e non solo” quarta edizione dell’evento A Senigallia delegazioni da tutto il mondo Spacca: “Contributo fondamentale per riaffermare i principi base della cittadinanza attiva: pace, giustizia, libertà, solidarietà” uarta edizione per “Europa e non solo, dialogo intorno ai confini”, l’evento per le scuole per educare alla cittadinanza attiva. A Senigallia, al teatro la Fenice, c’erano oltre seicento ragazzi provenienti da 26 paesi, per confrontarsi, dialogare e riflettere attorno a valori universali dell’uomo. Principi che sono stati riassunti dal presidente della Regione, Gian Mario Spacca, nel suo saluto di benvenuto ai giovani:“Pace, giustizia, libertà, solidarietà. Sono i fondamenti della cittadinanza e dell’agire comune. Il confronto di oggi insieme a voi giovani – ha detto Spacca, che è membro dell’assemblea Euromediterranea del Comitato delle Regioni e vicepresidente Alde (Allliance des Démocrates et des Libéraux pour l’Europe) - apre ad un percorso nuovo di innovazione e prospettive che arricchisce il futuro della comunità. Abbiamo bisogno del contributo di idee per una nuova capacità di discernimento Q delle realtà, per saper leggere gli eventi del mondo e interpretarli, superando le barriere e i confini che non sono solo geografici. Per riconfermare sempre i principi base della convivenza e della responsabilità”. Al tavolo col presidente Spacca, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Antonio Coccimiglio, il sindaco di Senigallia, Luana Angeloni e Kent Johanson, rappresentante del C o m i t a t o d e l l e Regioni. La manifestazione “Europa e non solo”, sul tema quest’anno “La luce e l’ombra”, è promossa dalla Direzione scolastica regionale, in collaborazione con la Regione e il Comitato delle Regioni di Bruxelles. E’ rivolta a studenti, docenti, genitori, per- sonale scolastico e a delegazioni di Stati extraeuropei, dell’area dei Balcani, dell’area del Mediterraneo e del Nord Africa. “E’ l’occasione - specificano gli organizzatori - per pensare un’idea di cittadinanza che valga a superare i confini; sentirsi, allo stesso modo, ospiti del mondo; riconoscere una comune umanità; riflettere sulla vita civile e le virtù civiche; conoscere le emozioni che accompagnano la vita di un cittadino, la propria patria e il mondo”. E’ poi l’occasione di far conoscere il ruolo del Comitato delle Regioni in Europa e in particolare nei Paesi di interesse della Commissione Relazioni esterne del Comitato delle Regioni. Nell’ambito del programma, il seminario sui temi della protezione civile, “Osiride e Iside” che rappresenterà la conclusione del percorso Alcesti, realizzato insieme ad istituti scolastici marchigiani e argentini la cui delegazione è presente a ■ Senigallia. (segue da pag. 7) La recitazione del rosario, fondata sulla ripetizione mnemonica dei misteri della fede viene infatti considerata uno strumento efficace di radicamento dell’ortodossia, a tal punto che si attribuisce al potere del rosario la vittoria dei Cristiani sui Turchi nella battaglia navale di Lepanto nel 1571. L’area adriatica, così N. 24 intensamente veicolata dalla devozione per le immagini sacre – dalle icone bizantine al culto del rosario viene così rappresentata anche come campo di tensioni tra forme di devozione religiosa diverse, che tuttavia non ha impedito che circolassero e sopravvivessero culti molto radicati e diffusi nella fede popolare, AGENZIA DELLA GIUNTA REGIONALE come quello di san Nicola, legato all’Oriente, velocemente diffusosi in Italia per poi raggiungere il nord Europa. Il video è stato presentato nella sede della mostra di Bari il 19 ottobre, riscuotendo grande successo. Tra breve il video sarà pubblicato sul sito del Sistema museale (www.musan.it). ■ 9 politiche giovanili “Giovani ri-cercatori di senso”, sottoscritto il protocollo di riprogrammazione Donati: “Consistente passo in avanti per le politiche in direzione dei giovani” n altro, consistente, passo in avanti per le politiche in direzione dei giovani della nostra Regione”, e’ questo il commento dell’assessore alle Politiche giovanili, Sandro Donati, alla sottoscrizione del Protocollo di Riprogrammazione dell’Accordo di Programma Quadro (A.P.Q.) “Giovani Ri-cercatori di senso”. La sottoscrizione del protocollo è l’atto finale di un complesso percorso di concertazione, dapprima con i rappresentanti del territorio e poi con i dipartimenti ministeriali coinvolti, quello della Gioventù e quello dello Sviluppo Economico. Partendo dall’Accordo stipulato nel 2007 finalizzato alla realizzazione di un ampio programma di interventi rivolti ai giovani marchigiani per favorire il loro protagonismo sociale e valorizzare la loro creatività, la Regione ha evidenziato la necessità di una riprogrammazione delle risorse e degli interventi a seguito di una valutazione effettuata sullo stato di avanzamento dei progetti della sussistenza delle necessarie condizioni tecnico-finanziarie per quelli programmati. La riprogrammazione è stata con- “U certata e condivisa con Anci, Upi e Province e prevede la possibilità di un riequilibrio delle risorse nei territori provinciali e la rimodulazione e la sostituzione dei progetti con interventi ritenuti capaci di coinvolgere e mobilitare i giovani marchigiani e di rappresentarne le istanze più significative e coerenti con la filosofia e gli obiettivi dell’APQ. Si tratta di un totale di 56 interventi, tra quelli già avviati e quelli ancora da avviare, alcuni a titolarità regionale mentre la maggior parte distribuiti uniformemente sul territorio, per un ammontare complessivo di più di 7.000.000 di Euro suddivisi tra risorse statali e regionali e risorse a titolo di cofinanziamento dei soggetti attuatori che, come previsto, debbono avere la qualifica di ente pubblico. Una programmazione che spazia lungo le forme di espressione più diffuse tra le giovani generazioni: dalla musica al cinema, dalla grafica alla fotografia, dalla pittura alla scultura e dal teatro allo sport, tutte riassunte in tante iniziative diverse frutto della fantasia e del fermento culturale che i giovani riescono ad attivare. Sono progetti che facendo leva sulle energie più vitali e sulle risorse più dinamiche del territorio, hanno tutte le credenziali p e r poter incidere e rilanciare lo sviluppo economico-sociale delle Marche, promuovendo al contempo rapporti di collaborazione fra le istituzioni e le realtà che si occupano dei giovani sul territorio. “Tutto ciò - afferma Donati - è un’ulteriore dimostrazione che la Regione continua ad investire sui giovani, sulla loro creatività e sulle loro capacità di rendere la nostra società sempre più reattiva, aperta e plurale. In un periodo di crisi economica, sociale, culturale e anche morale, valorizzare il talento dei giovani può essere davvero la chiave di volta per favorire l’innovazione e ■ guardare con fiducia al futuro”. politiche del lavoro Aethra, l’assessore Badiali ha incontrato i lavoratori assessore al Lavoro, Fabio Badiali, ha ricevuto una delegazione della Aethra di Ancona, a seguito della richiesta di incontro avanzata dalle organizzazione sindacali, dalle rsu e dai lavoratori dell’azienda. Durante l’incontro è stato illustrato lo stato delle trattative con i potenziali acquirenti, anche alla luce del passaggio effettuato presso il Ministero del Welfare, per verificare i possibili percorsi e strumenti per la gestione della crisi. I lavoratori – è stato riferito – intravedono nella fase attuale delle trattative il rischio concreto che non si riesca ad arrivare ad una soluzione positiva e condivisa tra gli interessi dei potenziali acquirenti, dell’attuale proprietà e, segnatamente, dei lavoratori. “Ho dato la più ampia disponibilità – sottolinea Badiali – come Regione, assieme a Comune e Provincia di Ancona, per appro- L’ fondire le questioni relative alla complicata vertenza, anche con l’impegno ad incontrare tutte le parti in causa, compresi i potenziali acquirenti. Il lavoro continuo della Regione Marche è diretto alla tutela dell’occupazione e dei lavoratori, nonché delle imprese, in particolare in questo caso dove esiste un importante patrimonio di professionalità e know how, ricchezze non solo di Ancona e della sua provincia, ma di tutte ■ le Marche”. Marche, la Regione di tutti i Cittadini 10 2 NOVEMBRE 2009 servizi sociali PROGETTO OPEN “Cresce la consapevolezza dell’autodeterminazione” Terzo seminario sulle disabilità e vita indipendente ome incidere sulle politiche regionali e contribuire a promuovere una vita autonoma delle persone disabili? E’ stato questo il tema attorno al quale si è sviluppato il terzo seminario organizzato dalla Regione – Servizi sociali al G Hotel di Osimo, in collaborazione con SVIM Marche, nell’ambito del progetto europeo OPEN sulle tematiche dell’inclusione sociale, di cui la nostra regione è capofila di un numeroso partenariato internazionale. Gli obiettivi e le finalità di questo progetto europeo, che si propone di ampliare il dibattito al più alto numero di soggetti per accrescere l’attenzione sui temi di protezione sociale, sono stati illustrati da Susanna Piscitelli dei Servizi Sociali della Regione. Il seminario ha rappresentato un’occasione molto importante di scambio tra enti, istituzioni pubbliche, associazioni dei disabili e dei loro familiari. In particolare ci si è soffermati sul progetto biennale “Vita indipendente” con cui la Regione Marche ha stabilito di sostenere la piena capacità di autodeterminazione dei soggetti disabili con gravi limitazioni nell’autonomia personale avviando la sperimentazione di percorsi individuali di autogestione dell’assistenza. Il servizio concluderà la fase sperimentale il 30 aprile 2010. I fruitori del progetto regionale, come ha illustrato il dirigente del Servizio Politiche sociali della Regione, Paolo Mannucci, sono 45 (13 in provincia di Ancona, 14 ad Ascoli Piceno e Fermo, 7 a Macerata e 11 a Pesaro e Urbino) e, dalla verifica effettuata al termine nella prima annualità del progetto, tutti hanno valutato positivamente l’intervento pur evidenziando nella primissima fase iniziale, alcune criticità. La Regione concorre al finanziamento del 75% della spesa, mentre gli enti locali partecipano nella misura minima del 25%. Il fondo regionale destinato per la sperimentazione biennale dell’intervento ammonta C N. 24 complessivamente a circa € 750.000,00 e lo stanziamento è stato ripartito in parti uguali tra le quattro amministrazioni provinciali. I soggetti attuatori della sperimentazione sono gli enti locali ricompresi nei 24 ambiti territoriali sociali i quali hanno appositamente costituito, presso ciascun ambito, un gruppo di lavoro interprofessionale che ha gestito l’importante e delicata fase dell’avvio. Anche le Province sono state coinvolte nella sperimentazione, con il compito del coordinamento complessivo del progetto nonché della gestione delle risorse economiche. Le UMEA (Unità Multidisciplinari Età Adulta) hanno supportato il disabile nella stesura del piano personalizzato e nella gestione delle fasi successive collaborando nella gestione delle possibili criticità. Sull’argomento è intervenuto anche il presidente della Consulta regionale per la tutela delle persone disabili, Roberto Frullini, che ha parlato dell’esperienza di Vita Indipendente e pari opportunità: “Il progetto – ha detto – prima di arrivare alla fase di sperimentazione ha avuto un cammino lungo e difficoltoso. Spero che questo tipo di risposta ai bisogni delle persone disabili possa continuare in maniera strutturata, così come avviene per altre Regioni che sono riuscite a creare dei pacchetti di interventi in grado di garantire l’autogestione dei disabili, e che in tale percorso sia coinvolto un sempre maggior numero di utenti”. A questo intervento è seguito quello di due disabili - Angelo La Rocca di Montappone e Lucia Giatti di San Paolo di Jesi - che hanno raccontato la loro esperienza diretta come fruitori del Servizio Vita Indipendente della Regione. Le Marche, in virtù dell’apposita legge del ’96, ha avviato una serie di interventi a favore delle persone in situazione di handicap. In particolare, sono stati aperti 68 Centri socio-educativo-riabilitativi diurni per disabili a cui hanno accesso AGENZIA DELLA GIUNTA REGIONALE 1036 utenti, la maggior parte dei quali appartengono alla fascia d’età compresa tra i 19 e i 44 anni. Altre iniziative riguardano il “Dopo di noi” che prevede l’attivazione di 27 strutture, di cui 20 già in funzione e il progetto “Sollievo” con l’attivazione di punti d’ascolto, luoghi di aggregazione, interventi domiciliari, inserimenti lavorativi, gruppi di auto-mutuo aiuto e tre strutture per residenzialità breve. I lavori sono stati arricchiti dalle testimonianze di funzionari della Regione Veneto, che dal 2003 ha attivato il progetto “Vita indipendente”. “ Diverse- hanno detto Manuela Baccarin e Mariuccia Lorenzi – sono le soluzioni proposte in questi anni con l’obiettivo di favorire la domiciliarietà. Tra queste, la possibilità da parte del disabile, di assumere come dipendente una persona di fiducia, anche un familiare. Si tratta di una soluzione molto innovativa che punta sulla capacità di autodeterminazione della persona disabile che così può decidere come costruire il proprio progetto di vita avendo a disposizione quegli strumenti necessari per realizzarlo.” Altro intervento di Pino Barlaam dell’Agenzia per la Vita indipendente di Roma, costituita da associazioni di disabili, che offre supporto e consulenza agli utenti, il quale ha evidenziato come “avere un assistente personale non significa avere una vita indipendente. E’ necessario quindi che all’autogestione si accompagni la consapevolezza dell’autonomia personale. Questo il punto su cui occorre impegnarsi, per favorire l’accrescimento della consapevolezza delle presone disabili e farle diventare padroni delle proprie scelte.” I lavori del pomeriggio sono stati dedicati a un tavolo tecnico ristretto, il cui compito è stato quello di elaborare un piano di sviluppo e miglioramento del progetto “Vita indipendente” da presentare ai politici locali e regionali nella seconda fase del ■ progetto OPEN. 11 agricoltura Giovani e impresa in agricoltura, il futuro delle Marche è qui Convegno a Monte Roberto. L’intervento del vice presidente, Paolo Petrini esigenza di promuovere forze giovani nel mondo agricolo è sempre più sentita, la stessa Commissione europea lamenta la mancanza di mezzo milione di giovani in agricoltura. Il ricambio generazionale in questo settore, infatti, procede a rilento per diversi fattori economici e sociali. La Regione, perciò, investe nel futuro dell’agricoltura marchigiana, sostenendo con decisione i giovani agricoltori che si cimentano in un’attività imprenditoriale difficile sia per il rischio di mercato, sia per quello climatico - meteorologico. Nei giorni scorsi abbiamo apportato modifiche finanziarie al Programma di sviluppo rurale, incrementando la dotazione del “pacchetto giovani” di 13 milioni di euro, che sono andati ad aggiungersi ai precedenti budget di 40 milioni di euro, portando a 53 milioni lo stanziamento complessivo, per dare forma concreta a questo sostegno. I giovani agricoltori che hanno risposto alla prima scadenza del bando della Misura 112 “Insediamento giovani agricoltori” e “Pacchetto giovani” sono stati 186. In occasione della seconda scadenza del bando sono state presentate 90 domande da agricoltori di età compresa tra i 18 e i 40 anni. A ciò vanno aggiunte le domande che giovani imprenditori agricoli hanno presentato a valere sui bandi relativi alle altre misure del Psr 2007/2013, come le misure infrastrutturali, gli agriturismi, etc. La promozione dello sviluppo in ambito rurale diventa tanto più importante in un momento in cui il tradizionale motore regionale, il manifatturiero, segna il passo. Promuovendo la creazione e la crescita di nuove imprese agricole, gestite secondo moderni criteri manageriali, perseguiamo la diversificazione dei fattori di sviluppo del s i s te m a p ro d u t t i vo m a rc h i g i a n o. L’agricoltura è infatti un settore essenziale “L’ per il valore aggiunto generato nelle Marche, come ha certificato recentemente l’Istat. Per questo a breve saranno a disposizione delle aziende agricole marchigiane nuovi strumenti di sostegno all’accesso al credito. In un momento come questo, dove la liquidità rappresenta un problema comune nell’industria come in agricoltura, intendiamo predisporre tutti gli strumenti per evitare tensioni finanziarie che possano intralciare il difficile cammino verso la ripresa. Il binomio vincente sarà però sempre più all’insegna di una competitività che fa rima con qualità. La sicurezza sanitaria dei cibi, la loro bontà e genuinità, la rintracciabilità dei prodotti, il legame con il territorio e con le tradizioni della cultura materiale contadina, sono elementi racchiusi nei nostri prodotti. Attraverso la creazione e diffusione del mar- chio QM – qualità garantita dalle Marche, così come nella promozione delle denominazioni di origine, in crescita nella nostra regione, intendiamo accompagnare questo percorso virtuoso, facendo sì che il lavoro e i valori contenuti nei nostri prodotti possano essere percepiti dai consumatori come peculiari e differenti rispetto alla produzione standardizzata industriale, ripresa spesso da pubblicità e grande distribuzione. Su questo aspetto, fondamentale è il lavoro svolto e da svolgere in materia di organismi geneticamente modificati. La Regione Marche ha assunto da tempo una netta posizione contro gli Ogm, al fine di salvaguardare le produzioni convenzionali, tipiche e biologiche regionali, produzioni verso le quali ha fatto convergere ogni azione politica regionale, nazionale e in ambito europeo. Non a caso lo scorso giugno, la settima conferenza internazionale della rete delle regioni libere da Ogm, si è tenuta proprio nelle Marche. Quelle che aspettano i giovani agricoltori sono dunque sfide importanti e determinanti per tutti i cittadini marchigiani, non solo da un punto di vista economico, ma anche ambientale e culturale. Per questo la Regione investe in modo determinato su di loro, che sono davvero il futuro delle Marche”. ■ SERVIZIO AGRICOLTURA DELLA REGIONE MARCHE Selezione per un incarico di consulenza Le candidature entro il 10 novembre 2009 a Regione Marche ha indetto una selezione per l’affidamento di un incarico di consulenza presso il servizio Agricoltura, Forestazione e Pesca. Le domande vanno presentate entro martedì 10 novembre 2009. È richiesta la laurea in Scienze agrarie. I candidati verranno valutati in base alle esperienze acquisite - in tema di agricoltura e sviluppo rurale - presso pubbliche amministrazioni, enti e agenzie; ai tirocini e alle docenze presso le Facoltà di Agraria delle Università; alle pubblicazioni editate. Il consulente sarà chiamato a svolgere attività professiona- L le, in collaborazione con le strutture del servizio Agricoltura, nei settori inerenti il Programma di sviluppo rurale 2007-2013 (coerenza con la revisione della Politica agricola comune, in vigore dal 2010, sostegno all’attuazione delle strategie, recepimento delle nuove disposizioni comunitarie e nazionali) e nell’ambito delle “Misure a superficie” (con particolare riferimento alla modifica relativa al “Benessere degli animali). Le domande vanno inoltrate al servizio Agricoltura della Regione Marche. Ulteriori informazioni sono riportate sul sito www.regione.marche.it – sezione bandi. ■ Marche, la Regione di tutti i Cittadini 12 2 NOVEMBRE 2009 difesa del suolo Cantiano: la messa in sicurezza del territorio Vera garanzia per l’incolumità dei cittadini e opportunità di lavoro rande soddisfazione ha espresso l’assessore regionale alla Difesa del suolo, Gianluca Carrabs, durante l’inaugurazione del tratto di strada comunale in località Casale, nel Comune di Cantiano, ripristinato e riaperto alla viabilità dopo che la stesso era stato interessato da una frana lo scorso anno.Con lui presenti anche il sindaco di Cantiano e l’assessore provinciale all’Ambiente, Tarcisio Porto. “Il dissesto – ha sottolineato Carrabs – ha rappresentato un serio pericolo per la pubblica incolumità e per la viabilità che collega la frazione di Casale con Cantiano tanto che la Regione Marche, insieme all’Amministrazione comunale, è intervenuta immediatamente per la messa in sicurezza di questa porzione di territorio. I lavori – continua l’assessore – sono stati realizzati utilizzando le tecniche di ingegneria naturalistica particolarmente adatte a que- G sti luoghi montani poiché, a parità di efficacia,hanno un basso impatto ambientale e garantiscono quindi la conservazione di questo territorio di elevato pregio naturalistico”. Un intervento che ha dato risposte concrete e coerenti con le caratteristiche del territorio oltre a creare un ‘opportunità di lavoro per le imprese locali. Per la realizzazione dei lavori la Regione Marche ha stanziato un importo di 200mila euro,l’esecuzione è stata appaltata al Consorzio Marche Verdi e effettuati dalle cooperative CFM di Fossombrone e Arbor di Cantiano. “L’intervento nel Comune di Cantiano – ha evidenziato Carrabs - è in linea con le politiche di Difesa del Suolo della Regione Marche che perseguono l’obiettivo della messa in sicurezza con azioni di miglioramento delle condizioni del territorio e il mantenimento del presidio antropico creando opportunità economiche ai residenti attraverso la valorizzazione delle risorse. Questo indirizzo programmatico è finalizzato alla prevenzione e mitigazione del dissesto idrogeologico che è accentuato in relazione ai mutamenti climatici che nella nostra Regione si manifesta con piogge meno frequenti ma di maggiore intensità”. Nello specifico il progetto di ripristino della strada è avvenuto a seguito di approfonditi studi ambientali dell’area d’intervento. In particolare, l’Ufficio Tecnico comunale, con il supporto della società di professionisti PRO.MO.TER. di Fabriano, ha provveduto alla progettazione delle opere di ingegneria naturalistica, con la posa in opera di staccionate, gabbionate rinverdite e palizzate in legname. Inoltre, si è provveduto alla stesura di biostuoie e all’idrosemina di idonee specie erbacee, arbustive e autoctone. Il progetto ha previsto anche un’adeguata regimazione delle acque attraverso la realizzazione delle canalette di scolo in legname e pietrame, la ripulitura delle cunette laterali, la posa in opera di tubi drenanti e il nuovo rifacimento di vari tratti di massicciata stradale. ■ demanio marittimo Regione e operatori balneari insieme nella vertenza per le concessioni spiaggia l lavoro dei concessionari demaniali marittimi va difeso e valorizzato come risorsa e non penalizzato: è questa la posizione della Regione e dell’assessore al Turismo, Vittoriano Solazzi. E’ di estrema gravità il comportamento del Governo in merito alla procedura di infrazione da parte della Commissione Europea sul “Diritto di insistenza” che ha creato allarme e preoccupazione tra gli imprenditori demaniali marittimi, peraltro alle prese con gli aumenti dei canoni e la durata delle concessioni. E’ quanto hanno sottolineato all’unisono le Associazioni di categoria degli imprenditori demaniali marittimi nella riunione convocata da Solazzi per definire le azioni comuni da intraprendere e illustrare le iniziative già adottate dal suo assessorato. Solazzi ha subito precisato che la Regione concorda pienamente con le posizioni critiche espresse dai concessionari demaniali, sottolineando come essi costituiscano un’importante risorsa nell’ambito del Turismo balneare caratterizzata da una gestione familiare dell’impresa che rende l’offerta dei servizi diretta, autentica e competitiva.“A fronte dello stato di incertezza in cui versa il settore del demanio marittimo” ha dichiarato l’assessore “si assiste ad un incredibile rimpallo di responsabilità tra Ministero del Turismo e Ministero dell’Economia e delle I N. 24 AGENZIA DELLA GIUNTA REGIONALE Finanze che arreca danni considerevoli e in molti casi irreversibili alle imprese balneari in un momento di sfavorevole congiuntura”. “Tale ostinato ed ingiustificato atteggiamento - ha proseguito - ha comportato una netta chiusura a qualsiasi forma di collaborazione tra lo Stato, le Regioni e le Associazioni di categoria necessaria per affrontare le questioni in modo condiviso e per ricercare le soluzioni più idonee”. L’Assessore ha precisato al riguardo di aver inviato una lettera al Ministro del Turismo Brambilla per ribadire le considerazioni critiche emerse nel settore e per chiedere scelte chiare e risposte immediate nell’ambito di un corretto e leale rapporto di collaborazione.Solazzi, infine, chiederà l’immediata convocazione del Coordinamento Interregionale per affrontare il confronto con il Governo in maniera condivisa non solo da tutte le Regioni interessate, ma anche dalle Associazioni dei concessionari demaniali a livello nazionale. Proprio per dare un segnale di forte unità e determinazione, Regione e Associazioni hanno deciso di indire congiuntamente per il 3 novembre 2009, una manifestazione pubblica per illustrare i contenuti della vertenza in vista delle decisioni che il Governo dovrà assumere. ■ 13 energia Impianti geotermici a bassa entalpia, contributi fino all’80 per cento Oltre un milione di euro i contributi per scuole, università e case di riposo cuole, università, case di riposo potranno usufruire dei contributi assegnati dalla Regione ai Comuni per la realizzazione di impianti geotermici a bassa entalpia, cioè la quantità di energia che si può scambiare con l’ambiente. Dei 20 progetti presentati ben 19 sono stati ritenuti idonei e 7 finanziati per un investimento complessivo di 1 milione e 312 mila euro e un contributo di 1 milione. L’intera operazione consentirà di evitare l’emissione di oltre 164 tonnellate di CO2 /anno. “L’obiettivo infatti - spiega l’assessore all’Ambiente, Marco Amagliani - investendo prioritariamente sugli edifici pubblici, è quello di incrementare nel territorio regionale l’utilizzo delle fonti rinnovabili e quindi la riduzione delle emissioni climalteranti, in linea con quanto stabilito dal Protocollo di Kyoto, dando attuazione alle strategie energetiche delineate nel Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR)”. Gli impianti geotermici a bassa entalpia sfruttano il sottosuolo come serbatoio termico dal quale estrarre calore durante la stagione invernale e al S quale cederne durante la stagione estiva. Con questi impianti ogni edificio, in qualsiasi luogo della Terra, può a seconda della stagione, scaldarsi o rinfrescarsi. Il bando pubblico di finanziamento prevede la concessione di un contributo massimo pari all’80% dell’investimento complessivo ritenuto ammissibile, del quale possono beneficiare enti locali o pubblici che svolgono attività pubblica non economica. L’intervento intende proseguire sulla strada tracciata con l’adozione del Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR): la diffusione sull’intero territorio regionale della produzione di energia da fonti rinnovabili al fine di promuovere uno sviluppo energetico sostenibile attraverso l’utilizzo delle fonti rinnovabili, il miglioramento dell’efficienza energetica e la promozione del risparmio energetico. “A partire dall’approvazione del Piano, nel febbraio 2005 – ha aggiunto Amagliani - abbiamo cominciato a sostenere economicamente la produzione di energia da fonti rinnovabili e assistito ad un fiorire di attività e pro- getti diffusi su tutto il territorio regionale, a dimostrazione di quanto l’interesse per le tematiche del risparmio energetico e della produzione sostenibile di energia, sia diffuso e maturato nella nostra regione”. “L’obiettivo globale conclude Amagliani - è contribuire al perseguimento di uno sviluppo energetico equilibrato e sostenibile del territorio regionale, superando alcuni fattori nodali che creano situazioni di forte dipendenza rispetto alle fonti energetiche esterne alla regione e migliorando le performance del sistema in termini di risparmio, di efficienza energetica e, dunque, di tutela della salute e dell’ambiente”. “Se avessimo potuto finanziare tutti i 19 progetti di impianti geotermici ammessi in graduatoria - conclude Amagliani - avremmo potuto attivare ben 2,67 milioni di investimento, per una potenza installata di oltre 1.000 kW, ed evitare ben 287,63 tonnellate all’anno di CO2”. ■ “Condivido le vostre preoccupazioni. L’Api non e’ un’azienda in crisi, ma un impianto ancora più a rischio se si ridurrà il personale” Lettera aperta dell’assessore all’Ambiente, Marco Amagliani, ai lavoratori dell’Api a strategia aziendale della raffineria Api, contenuta nel piano industriale presentato ai sindacati, prevede la riduzione di 140 unità di personale presso la raffineria di Falconara. L’amministratore delegato dell’Api lo ha ripetuto anche nel corso dell’audizione presso la Commissione consiliare regionale, precisando che la riorganizzazione dell’impianto andrà realizzata a prescindere dalla sorte delle progettate centrali elettriche. Le cronache quotidiane, dominate ormai da tempo dai numeri sulle crisi aziendali, non aiutano purtroppo a chiarire che per l’Api non si tratta affatto di un’azienda in crisi. La raffineria, secondo la recente accreditata classifica della Fondazione Merloni occupa stabilmente il 9° posto per fatturato tra le prime cento aziende marchigiane e,contrariamente alla stragrande maggioranza delle altre,ha visto il proprio volume di vendite crescere nel 2008 del 13% rispetto al 2007. Dunque la scelta è quella di abbattere, attraverso i licenziamenti, i costi di produzione dei prodotti petroliferi. Ma è poi vero che la stessa produzione si può fare con 140 lavoratori in meno? Probabilmente si, se si decide di lavorare di più e in condizioni più precarie. La produttività, appunto! Attenzione però, la raffineria non è una fabbrica come le altre, è cataloga- “L ta dalla legge come impianto a rischio di incidente rilevante, tanto che l’area su cui sorge, e quella circostante, è classificata dal ministero dell’ambiente come sito inquinato di interesse nazionale. L’impianto prescrittivo ed il protocollo d’intesa che l’Api ha sottoscritto con la Regione all’atto del rinnovo della concessione prevedono al contrario una serie numerosa di prescrizioni che la raffineria deve rispettare se vuole convivere con il territorio, prescrizioni che si traducono nella necessità di investimenti continui e consistenti per la manutenzione, per il miglioramento delle tecnologie, per il monitoraggio e la bonifica dell’ambiente in cui è inserita e che in tutti questi anni ha danneggiato. Con 140 lavoratori in meno questa convivenza diventa più pericolosa. Io penso allora che il confronto con l’Api debba svilupparsi sugli impegni che la raffineria deve mantenere, a partire dalla bonifica del sito e da una manutenzione dell’impianto più efficiente. Su questo terreno, da subito, c’è lavoro per tutti, sapendo però che in cima alle priorità della Regione non ci sono i profitti dell’Api bensì la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini e la tutela dell’ambiente. Ecco i motivi per i quali condivido tutte le vostre preoccupazioni e sostengo con convinzione la vostra lotta“. Marche, la Regione di tutti i Cittadini 14 2 NOVEMBRE 2009 ambiente Nuove risorse per il risanamento dell’area di Falconara e della bassa valle dell’Esino Amagliani: “Sarà così possibile dare piena attuazione ai fabbisogni segnalati dagli enti locali ono in arrivo nuove risorse finanziarie per l’attuazione del Piano di risanamento dell’Area ad elevato rischio di crisi ambientale (AERCA) di Ancona, Falconara e della bassa Valle dell’Esino. Il fondo previsto per l’attuazione degli interventi ammonta complessivamente a 240 mila euro. Per l’assegnazione delle risorse sono stati avviati una serie di incontri con gli enti locali che ricadono nell’AERCA, durante i quali S sanità Nasce il libretto sanitario sportivo informatizzato iventa attivo su tutto il territorio marchigiano il Registro Regionale Informatico Centralizzato (RRIC) - Libretto sanitario sportivo - Registro Epidemiologico della Regione. La presentazione ufficiale si è svolta ad Ancona. La Zona Territoriale 7 di Ancona, tramite l’Unità operativa di Medicina Dello Sport e Promozione dell’attività fisica, è coordinatrice del progetto esecutivo e gestionale. In pratica, tutte le strutture sanitarie pubbliche e private in regime di autorizzazione/accreditamento, all’atto del rilascio della certificazione di idoneità alla pratica sportiva agonistica, dovranno tempestivamente o al massimo entro il mese di effettuazione, registrare l’idoneità nell’apposito RRIC delle idoneità sportive che sostituisce su tutto l’ambito regionale il “Libretto sanitario dello sportivo”. “Si tratta – ha spiegato il dottor Francesco Di Matteo, responsabile della U.O. di Medicina dello Sport e Promozione dell’attività fisica - Z.T. 7 Ancona ASUR MARCHE e coordinatore del progetto - di uno strumento fondamentale di consultazione e di analisi su scala regionale dei reali bisogni del movimento sportivo marchigiano. Le Marche sono le uniche in Italia a possedere tale Registro che andrà a costituire una potente banca dati utile al monitoraggio dello stato di salute di larga parte della popolazione e uno strumento di rete tra gli operatori del settore”.“Il registro – ha continuato il dirigente regionale alla Sanità pubblica, Giuliano Tagliavento – allo stesso tempo contribuisce ad esercitare una funzione di vigilanza e controllo sul rilascio delle certificazioni”. Collegandosi al sito www.Marcheinsalute.it > Medicina dello sport > RRIC l’elenco sarà consultabile da parte di soggetti ed enti preposti, permettendo allo stesso tempo ai medici autorizzati di consultare un apposito settore WEB dove accedere anche ad informazioni di tipo clinico-strumentale. In caso di non idoneità o accertamenti strumentali aggiuntivi sarà annotato anche il codice diagnostico (ICD 9) che ha determinato il parere negativo o la motivazione degli accertamenti integrativi richiesti e si andrà così a creare una sezione separata della banca dati che costituirà il Registro epidemiologico delle patologie sportive della Regione Marche. Il personale sanitario interessato potrà richiede la password di accesso al RRIC WebWinners al seguente indirizzo: Z.T. 7 Ancona – ASUR Marche, U.O. Medicina dello Sport e Promozione attività fisica, viale della Vittoria, 6 - Ancona. ■ D N. 24 AGENZIA DELLA GIUNTA REGIONALE sono state presentate alcune richieste da parte degli enti interessati.“Dopo l’indagine epidemiologica, la recente istituzione dell’Osservatorio Epidemiologico Ambientale, le modifiche alla legge istitutiva dell’ARPAM per consentire una maggiore operatività in tema epidemiologico – spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Marco Amagliani - questa assegnazione di risorse rappresenta un ulteriore segnale di attenzione verso questo territorio.Un impegno che abbiamo preso e concretizziamo nei fatti a favore di chi paga le conseguenze di danni ambientali. Quindi, per soddisfare le legittime richieste – prosegue Amagliani – si è cercata la disponibilità di altre somme. In particolare,100 mila euro dai contributi agli enti locali per lo sviluppo sostenibile, più altri 88.397, 22 euro derivanti da economie del Programma ASSO per il 2009”. Queste risorse potranno così essere destinate al Piano di risanamento dell’AERCA, come stabilito dalle linee di indirizzo per l’utilizzo dei fondi. “In questo modo – conclude Amagliani – con le somme complessivamente rese disponibili, pari a 428.397,22 euro, sarà possibile dare piena attuazione ai fabbisogni segnalati in sede di concertazione dagli enti locali ricadenti in ■ AERCA”. Pari opportunità Marche, la Regione di tutti i Cittadini