(Spero ti piaccia, un abbraccio). Amici lettori, è un viaggio strepitoso quello che ci attende: ci farà da guida (disorientandoci) il Virgilio più inaspettato e simpatico che ci sia, il Manichinaio, re dei telai sorretti dal fil di ferro. Creativo e felice nel suo linguaggio folle e sapiente, autodidatta animato dalla passione per la migliore tradizione dell'artigianato italiano (una vera lezione) ma anche per la poesia, la letteratura, la comunicazione più scoppiettante e stimolante, un piede nelle sue origini pugliesi, il dialetto, i prodotti tipici, l' altro immerso nella sperimentazione linguistica più riuscita, nella storia della cultura 'alta' e popolare, nella 'matelogica' da Jarry dei nostri giorni, Gianguido Sifola rigenererà in noi la devozione per le cose belle, la natura, gli altri che sanno amare, la vita, la cultura alla cui mancanza si deve l'assenza di valori: 'l'amor del fare è l'amor del dare'. Dalle acque gelide del golfo di Taranto, tra spigole e polpi, tra granchi e balene, e poi nel casolare del paese delle meraviglie che ospita la bottega del 'Re delle gabbie', fino a lassù in cielo, mille personaggi inattesi e sorprendenti animeranno il fantastico sogno di un piccolo artigiano e 1 manichini che è, in fondo, la risposta a tanti dei nostri perché. Andiamo a viverlo anche noi. MC L'UCCELLINO Si sviluppo''e comincio' a fischiare....tutto il suo planare.. lo porto ' alle sale... poi d 'un bel giorno ebbe un po' a .. pensare egli si penti ' il mettersi a cantare...solo il musicare..solo il musicale..l'audio il non capire ma ai cieli l'ali sue... spiegare..!! Il manichinaio inc. IL GRANDE SCRITTORE Che cappotto me m'ha avvolto na commedia e de Venuto lui un gigante il suo un portento non pensavo d'esser scolto l' editore al fianco mio chiedevo qual panchina al mio dir poi....toccava questo splendor del suo ridir fioriva.. e lui sorrisi al mio biancor .. nuiva Giovan Testori con gran bellezza quel musicar suoi amori ..a noi donava crudo ed il mio attracco a riva..tenea la sua bestial potenza labbro immuto d'aver per lui candori col mio sportivo restar di ghiaccio in stanza all'ancora mia astuta vantar mia appartenenza.. e lui col nudo.. e usarla per difender mie ragioni col filo e con la lenza conza e scudo !! Il manichinaio inc. TEMPO E POESIA La poesia vuol solo dirti qui sto' ..se vuoi il mio tempo !! e comincia la sua danza spesso in gita il coccolar se vuoi gli sia suo attore poi la vuol finita nella sera ricorda il lento ticchettio calante come luna ..il sogno ,l'immaginazione il tempo suo e l' anima nella notte sua prigione !! Il manichinaio inc. IL CAVALIERE Oh cavalier risale dai tuoi tempi andati quel che fier donava il plauso a te' delle tue genti il passo al trotto e tu coi fiori li lanciavi ai cori or dovrai ammirar chi delle arti con l'umile suo fare e cento pieghe la luce piu' non vive le botteghe i tanti luminari del diritto alle aule del comune alloggio e vitto quei santi commerciar spiegar colori che il lor tradir costretto.. non vuole altro che quel fatto abbi non il letto ma mille onori e ori.. se il rosso imperatore l'artigian il far vuol blu del presuntuoso amar ricordi e cuori .. 2 o il mercantil sorrider al farli andar piu' su' col suo banchetto e i suoni d'un amicar tra i fiori.. o quel pastor col gregge attendo che sii pronto che il verde sempre legge...al girotondo.. il cavalier sii sceso dal cavallo , prima un ciuco d'un bambino.. la mano foglia al fico poggia al petto suo mancino che s'e' carezza o brezza a quel batter che a lui ama il suo cuor vorra' vicino .. al carion d'ultma campana !!! Il manichinaio inc. le mie poesie spianano con delicatezza la terra , per poterla pestare seminata e non far si'.. io esca dal corso ingenuamente senza di loro !! Il manichinaio inc. IL BUON PADRE E.. LA SUA SCELTA'... CAPOSTIPIDITA' MESTIERALE OPPURE CAPOSTUPIDITA' UNIVERSALE Il manichinaio inc. flich one o one.. La liberta' e quello di illudersi e di credere.in qualcuno o qualcosa...perche' senza ''di cio' si diventa schiavi del resto. Il manichinaio inc. IL MASAI Come un masai al rientro dalla caccia cruda savana lo scuro e sporco affaccia vede capanna colma odor di sensi sposto di pagliame il fuggo tra quei fischi le vesti i calzi i fasti e l'andar via di moschi.. batto d'un bastone all'uscio vile poso al piano l'incordo d'animale.. or sembra torni il sacro il rispettoso il tempo il sole rivedan cio' curioso lui faccia festa al letto e tutti i maschi fuor di botto.. vinto la fam di lor col gran banchetto.. Il manichinaio inc. UN BRUTTO VIDEO Cosa m'aspetto da quel che ho visto ..un oste casto non da' la soluzione .. lei e' ripartire con attenzione rifar la valle il monte dia gestione .. ..rifar perfettamente ed anche lentamente tutto il prospetto del seminar la casa .. 3 e poi col sole..il tempo ..e il prego in dio ..come d'incanto la spina si fa'.. rosa..!! Il manichinaio inc. IL DENTISTA CHE SOGNO ( chi curera' i miei denti ) Ed il ritorno tanto m'e atteso.. dalla nazione dei tanti sorrisi . scienze ..carrozze..i suoi 2 professori.. l'abbraccio..tra loro ..tra gli infermi visi tanti italiani piu dentro che fuori.. la cura ai denti non s'ha li' ..piu' fare.. sara''l'italia madrina..nel mare a procurarmi il buon re del dovere... ed io ci spero..che s'ha svegliare chi del curarmi ne avra'il bel 'piacere.. oh musa..i venti dovrai lor usare spazzolo ai mucchi e quel vanto al non bere.... frasche e fogliame.moneta alla tasca ridar il cuore e l'onore.. alla casta.. or che la legge un ' santo.. dentista capirvi chi soffre e non far piu' la cresta.. lo stato gli onori fara' a quei dottori sconti sui dazi . chi salva i miei denti .. onor provera' chi vorra'sentir letto il servir la mia bocca poetargli l'onesta donargli lo scritto ricordar la ventura il gran pago s'arresta .ed .il mondo m'assista del faccion la sua grotta non piu' triste ma in festa.. Il manichinaio L CUORE E LA TESTA HAN TRADITO LE MANI...ded.sempre a lui ARISTOTELE(educare la mente e non il cuore non e' educazione ) Che l'armatura qual diventa fiera un altro passo al chiamo lor di ghiaccio essa difenda me dalla bufera.. che il mio buon cuor abbia tradito il fare .. quel che le mani volevan dar d'amare poi questa testa il vanto suo al sapere lor han svestito senza lascio a spazio lor han ferito senza il soffio al brucio lor or L'appello devon dar lor dire .. il tribunale e l'associarsi in coro.... ed il perche' han fatto si le mani non voglian piu' giocar a dare me'' l'amore !!! ...traditori !!! cuore e testa..che vi credete a festa.. avete ancor il tempo..di fare a lor le scuse....e di difender restando forti e fieri..se l'offesa fatta all'omo mio dipendon da quella briglia e il tiro della fune.. Il manichinaio inc 4 DUE CONTRO UNO Io con me.io contro me.tu con me tu contro me..due con me due contro me tre con me tre contro me tutti con me tutti contro me'.. una due tre quattro cinque dieci mille..possibilita'' per nn raccapezzarsi..a voler restare fedele alla propria volonta'..e credo !!.. Il manichinaio inc. IL TUFFO Tuffo dentro un tuffo sembri che si e' immersi fra correnti fuori chi ha paura ..dentro chi la ha piu' viva e dura.. tu lo guardi fare o sei al suo mare.. dove sembra' accolga triste schiave ella tiene te da l'altre clave.. e non creder ..ti da starne fore.. ..Il manichinaio uno stato di genti che isola i creativi ( coerenti ) o fa si cio accada . e' uno stato di diritti e diritto sbagliato destinato a piegare a stati piu..giusti Il manichinaio inc. il rischio che c'e ad utilizzare tutto in modo specularivo e interessato e' che l'avversita' si trasformi in amabile dopo di cio' tutto torna al proprio posto .. Il manichinaio inc. IL GIAGUARO .. Il giaguar lo vedi avvicinare languido sornione pieno di paure.. tu manchi al suo fiutar per quel tuo preso al far tu la nazione ciba e lui d'avanzo per la tua compagna.. la casa.. il tuo menstiere il tutto quello che ti faceva bere.. comincia il suo tradir comandamenti..desiderar degli altri la sua donna.. mostrar d'amar piu tanto la sua mamma scroccar stipendi ed altro con la ninna difender la sua azione agevolato di sua posizione mostrar la forza e mai l'arresto d'ella .. come la morte giocar d'orizzontale la sua azione usar quegli ori ed io a soffrir tener per darli fuori al costruir lavoro e cena..poetar render la posta ancor piu' piena il manufatturiero cima ai vanti..ferito da sti venti..ed i tormenti.. il motto suo L'ATTESA sui rami salto.a spesa . le deviazioni suo lavor. ..per chi non sa'.. violate a iosa.. mi perdo la compagna da una iena il dio mio rosso..sembri me abbandona pensavo meglio lui non vincan queste genti non spazzoli l'idea vinca st'orrore.. lo chiamo e lui tradisce soluzione mi parla sembran versi di canzone.. 5 l'amor di papa che la dolce voce suda chi salva me' al giaguaro matar sto mio ( artigiano) ... .. ( penso si al gran budda... al tempio suo.. lontano..) Il manichinaio inc. IL LUTTO D' HOMO .. CHE UN GIORNO DIEDE ME LA MANO !! Ancor m'arresto al sol pensier mio lesto un 'altro mastro ha fine al cordo suo funesto le regole d'un gioco ardito da un pentito chiudosi per sempre a lutto l'antico lor ricordo il bel suo far stordito or passo dalla strada e vedo a scollo il triste manifesto dolor di genti dire.. quant'era bello veder il chiuder suo al brunire.. le colpe del palazzo date a caso a spazzo a quel sapiente del rimpiazzo dirgli e dargli a soprannome il pazzo !! pover or ricordo e vuoto sia la via quel triste homo per la legge strano.. ha scelto andar ferito su dal ciel piu' sano.. che in quel remoto..giorno diede me la mano !! Il manichinaio inc 6 Puo' un salmone mentre il casco sale..mangiare l'orso al volo..? Il manichinaio inc IL MAESTRO E IL GIOVANOTTO ( BEVIAMOCI UN BICCHIER DI VINO C'HE' E' MEGLIO ) Lancio sol di botto d'un buon giovanotto lascia cada al mondo l' ancora sua a fondo entra col suo passo dal sapiente ..a riva non quei gran baroni ai piani alti o chiusi nella sotterranea stiva. 7 posso chiede dar parola a tutte le speranze ? cerca d'un trattieni per capir mie.. danze ? quanta sua indolenza priv di famigliola di quei corsi ha perso il ricordo e scuola sordo di quel grido d'improvviso .. lui si vede attento il suo volto appare di spalanco al vento rombo esagerato festa ad un motore a domanda ignora dolce incompetenza non sapeva ch'era un compressore .. lui con quell'ingenuo stare in nave dire ch'e caldaia od autoclave ed io ricordargli tra il mio riso . quello che quel moto m' abbi in uso non mi pone acqua od il metano.. non benzene olio..alla mia mano.. ma in quel tubo grigio posto a noi vicino spiego in questi tempi del barcollo tutto a un giacopin .. col sigaro e sua legge nel rincollo offro al giovanotto. quel che versa e' il vino.... eventual transfer di valenze e il mimo io e lui imbrachati ...nelle lenze..e l'amo ubriacar il nostro far dovuto d'amo.. e il cuor ferito nel suo fresco lino...!!! Il manichinaio inc . colloquio interessante... ...PARLIAMO IL PORTOGHESE parla gold.. ..per la diffusione della cultura delle idee e della creatività, questo non è il posto giusto...portoghese o no.!! parla silver .. 8 e solo questione di calcolo e posizione.non del posto dove io vivo...oscillo nell'inversita' del darmi il punto..del dove mettermi..poeticamente sbagliando a posizionarmi sempre nello stesso senso....essere vicino all'artigianato..mannaggia all'amore per cio'...!! mi fa perdere la partita..con le armate.letterarie...ripetitive..del vantare altro.. tipo...L'AMORE...PER UN/A DONNA../ UOMO..cio'.concorre spesso..con il mio..dire..e merita ch'io perda..com' attor poetante..tra il maestrale...Vinca l'amor per le genti e non per le arti..vistole ai lanci con Eolo..tra i venti...!!!! riparla silver .. vinca nella poesia....l'interesse per il finale .esser concreto....il risultato e' l'amore..!! e non giammai..quella per il cultur stare nei colori...del fare..il creativo .. ..esso .per noi .ha meno senso..e giustamente secondo...!!! o ancor peggio...con una spinta anche nei retri del gruppo di testa..dalle intellettuali torri cerebrali..di comando..che d'un maestro..in fondo pensano sia .diverso e' folle..!! e allor anche l'amore s'accorge di cio''..e si fa veder meno..!! Il manichinaio inc BUON COMPLEANNO ded. alla sign .Castello... 9 La paura del professare....lascia spazio al calcolar della linea..ma il maestro..c'e'..!! .e guarda entrambi..giocare.. Il manichinaio inc. .MIO MANICHINO.,,AIU...MI.. La ferma attesa soffre al non voler mia resa.. accusa il ricontinuo doppio spinto..d'altri al sacco e spesa. 10 quel artigian tener dormir bottega lesa.. il manichino starne dietro col dur celar di ringhio al primo tocco del color d'un finto rosa m'assale amor ch'ha mal.. veder il rotto dal felin rintocco..alla mia bella chiesa mio piccolino piego chi a lui gli mostra vil suo ego.. gli dico son piu' molle ..e..il mio sperar non taccia tra l'amate stelle.. il doppiettar nemico per ferir il visto d'elle io e lui sognar si vivi come il padre e il figlio fuori dall'invischio.. splendor la siesta..famigliola e festa..!! e..tutti nel loro giusto penso.. sbobinar l'immenso... veleggiar tra il rischio..!!sempre piu' nel mischio !! Il manichinaio inc. 11 L'ARTISTA THAI CHINA..( si sper l'equilibrata ) .e'..com ..a ma' compet cchiu'' !!! ma io ho capito la logica sist. costruzione opera..zucchero filato.. .non copio pero'' lo giuro.. onore a lui... domani se fa il mio .. rispondero' col suo... 1 a 1 ..si va per la qualificazone insieme.. una gran bella partita...!!! e devesi finire in equilibrata.. Il manichinaio inc. 12 IL GOAL NEL GOAL ... Nell'aria va' la palla il tiro dal soldato ti lanci come l'aquila al visto prelibato.. l'amor tuo.. ..padre tra non tanto.. e come quel tuo sogno da bambino..innato.. il set ..la rete..il gonfio a chi non crede.. la favola la moglie vien sul campo e il mondo vede.. la presidente del paesino negli annali d'un romanzo.. oh tu donna ..tra un po' mamma. il pancion lo ..bimbo in panzo ... voli in campo.. stringi al petto col tuo cuor chi l''ha segnato .. quel tuo amor .marito tuo..al suo braccio tiene bandiera.. ..tu' carezza..e il mondo in piazza..che l'onor l'abbi di sera.. L'intensita' del caso..ed esso rifa' la stessa via !!! 13 HA APERTO DI NUOVO O NON AVEVA MAI CHIUSO ? Questo si pensa di una bottega passeggiando per la citta''..quando non si ha' piu' bisogno .. eeeee..!! il bisogno ..il bisogno..fa brutti scherzi .. anche quello..di tirar i piedi non con volonta' ..ma con i fatti..non capiti..( LORO NON SANNO QUELLO CHE FANNO ..) a chi e' ed era li ad aspettar per dartelo..l'aiuto al tuo bisogno..del creare..qualcosa di bello..questo maestro..solo..vede e ascolta l'ingenuo passante dalla sua porta..sparlocchiare.. eeeee... poi..d'improvviso il solito vigile urbano militante a rifarlo scappare...fischiando come un pellicano...e si rifa' la festa..di fischi e balli di fuga..da lui.. Il manichinaio inc. 14 POETAT STRANIERO . Ogni poesia e' e sara' un rebus Sifologico ..da saper capire o non riuscire a farlo...spesso ci si sbagliera'' e se qualcuno riuscira' a capirla..forse gli diro' d'aver sbaglaito...!! ma almen conoscero'' chi mi ha capito ed egli temero' e chi dei tanti..non...ha saputo farlo ed ella io amero' !!! Il manichinaio inc. LA PREGHIERA ..ALL'... 15 Abbiamo spento ora .. quel che il vento aveva fatto si ' arrivasse a nasse .. or nelle reti serve lo piu' estremo sforzo al far riprenda quella fiamma del soccorso d'esse.. non s' ha rimorso al fine e ripartenza..stesse.. ci riposassimo fedeli col tanto amor le messe.. che quel creativo nome fece noi alla gente.. le tante luci sponda alla ribalta a.. mente .. una preghiera tace al far lei chieda luce.. che s'abbi cur la voce .. il credo e il benedicto tempio .. ad ospitar per trasformar caparbio st'indolente scempio Il manichinaio inc. 16 17 18 19 20 DOV'E' LA PALLINA Il gioco della pallina tra le tre campane .. ma dov'e ? 21 ma ti sei mica accorto che era nel mignolino..!. il mignolinoooo...oooo..no''!! e qual' e' il mgnolino.? .il destro o sinistro..? ma no ' dai e' un filo ! un filoooo..ooo..no'!! e dov'e' il filo ? lo tiene uno di quelli che guardano al banco . e...chi lo ha ?.. ma e lui..! . e vabe' adesso che lo sai..c'e' la fine dello spettacolo.! inseguiamolo...!! inseguiamolo !! .e poi ?..e poi..e poi..poi.cosa succedera'..? dopo aver capito lo show ! .un sauro affamato scendera' ' a valle .eguale...! e tutti a ridifenderci lo stesso..e poi come magia e spingerlo a farlo.per voler ancora il solito volersisi spettacolo..e .anche lui convintosi..giochera'' con le solite tre palline alla festa del paese..nascondendo i suoi denti affettanti....tra sberle.filanti....e bicchieri di vino..tra tutti i soliti esseri additanti.... Il manichinaio inc. 22 IL GIROTONDO Quanta matematica c'e'..nel non volerla usare e calcolarle a zona.e .non essergli tanto preciso..e'' una noia secuenziale esser altrettanto meticoloso..col numerar severamente la vita.in un calcolo al quadrato Il vero .esser matematico secondo me' e' calcolare a zona.tutti i 360 gradi d'un rotondo ...e partire con il primo numero ..l ' Uno.. e tirarsi fuori con l'ultimo dei suoi..lo Zero .. Il manichinaio inc IL CRUDEL FIDANZAMENTO Preservo a qual barazzo il bacio primo..di sua figlia vide l'amico par presente d'un fedel consenso al cuor dispiace mugugno di sto padre dal guardarli in fisso 23 il festo d'un campion non santo .. la camaleontica linguaccia riccia soffiar per quei canotti e poi limar gommoni.. tastar le curve e non temer sermoni il fermo padre nano ad ' allontanar rapace ch'al suo occhio d'apro sgrano al suo vuol gli tace amico a lui diceva fermiam lo scempio ad 'ora ai tempi del noi far a lui facem la scuola. agisci casta il tasto e l'amore d'una bambina scaccia quel giorgione dal miagolo in calore.. mostra il suo scappar e tu fra i nostri.. onori.. ma padre disse il figlio quel gatto t'appartiene il figlio col suo amico trattavano partita.. non vedi che somiglia al figlio ..e..tuo fratello non dir che questo e' vero ..or credo ricordare.. mannaccia a quelli morti nazionali.. amico tua difesa non sembra a me' piu'' piglia compare comparidd adesso sei famiglia ahah ahhaha ahhhaha hahahh Il manichinaio inc 24 LA POESIA E' ARTIGIANATO La poesia e' di tutti.. e devesi viaggiar con l'ali.. .. udendo il ticchettio la rima .. dar la scia ai candori quei malumori ceder l'armi e gli ori .. sol la parola ricchir quest'aria chieca salgo dal viscerar morir nella tradente corsa il nascer suo miracolato da' il giro ancor di morsa che ella col suo volar con sottofondo il martellio su un piano.. ricordisi d'un tempo sappi..plaudir il dir d'un artigianO Il manichinaio inc. REGINA E LO SCUDIERO 25 Vagabondando al filo di sperar io resta.. musicar le gesta rimenbrar quei sogni vecchi rogni.. case con le streghe fuggir da un giacopino.. musa vedi quieta.. cuccio ad 'un camino un color d'un tempo e fuor lo.. vento.. io su un marmo siedo freddo e steso dalla corte odo del mio gonfio a modo l'imbruttir seguente al soffro tra la gente e la cuccia sveglia come fresca.. veglia tiene l'eco in freno col. suo .. ...non lo dire !! poi ritorna il ballo.. a lei che sembra bella ''taglia quelle piume or lunghe come crine "" ella cerca appoggio presa nell'arresa ancor d'olfatto annusa quel suo ..fumar di caramella.. ed io ripreso..e sgonfio suo scudiero a lei..suo dir ch'odor .. di fior d'un cimitero Il manichinaio inc. 26 LA BAMBINA CON LE BRACCIA AD'AQUILONE La bimba ai cinti tiene le sue dolci mani non piu' d'ott'anni di seconda a scuol dimani.... curve da somiglio al qual non ha' ricordo.. ch'al chi ingegno suoni alla sua porta in vesto scuro chiede quel bel nido e misurar lo muro vile dichiaratosi al non colpa aver ma complice e spergiuro.. certo e' da pagare giustosi il dovuto.calcolato a dito.,, lavori ..servi impegni l'equivaler sanar d'un malgestito. o quel che voglia s'abbia ..ma non l'ovetto e il tetto.. il lettino la bambina..tener sognarsi stretto.. e chissa' difender tutti quei capelli ricci da criniera da leone che a quel pianto generale.. del sottrargli la sua pasqua del confetto.. lei si pone con le mani ad aquilone sulla scala d'una torre a'nticopaesana.. l'ingegner che sembra soffra quest'evento desse e faccia sia d'un colpo il suo tormento.. che sia lesto dar la fine con quel dolcire e e che imperi a lui pilato al dormiveglia la finisca la sua saga del dei tetti l'invial.. sequestratore--... questo scriba mai artigiano senza cuore.. Il manichinaio inc. TETTO il tetto non s'ha da toccare dovran spiegare davanti a quel portone al portinaio San Pietro..se complici al lor stipendio o finti ignari.o d'avanzate speculazioni che il saper prima sii l'unica CASA e non far la famigliola l'abbi.ancora indipendentemete dal malfatto essosi a mediare..col giusto e salomonico calcolar dei dati....!! fosse stato un vile esempio di potere allor ricambio..piccola ma danne a quei marmocchi il cambio ...pietro di risposta dovra'' ridirgli e non aver timori..di non aver piu' posto.. e allor vagassero randagi tra le orbezie... .. QUESTO NON S'HA PIU' FARE ||| Il Manichinaio inc. 27 28 MATEMATATICAMENTE Matematicamente m'accorgo d'aver capito tutto quel che credevo il niente.. tecnicamente avrei d'un tratto raggiunto in volo l'aquila lontan dalla mia gente visibilmente vedo tutto cio' distante i fondi e luci finalmente alla mia mente.. filosoficamente e amorevolmente io mi diverto a trarre nutro da quel che calcolo nel far minuzio senza usar la cerchia e nel suo for..la lente.. ma come un caso non previsto al lume ..ho mal di dente ..pancia e..schiena e nella testa spero d'allontanar a diventar con tutto sto costretto al suo..contar per il mio cuor .. na..iena... Il manichinaio inc . LO SPECULATORE Si posta sorbo e lindo al capir cio' ch'era limbo comincia trama sua con tocco tra il sorrisoascolta come un ragno e allama zampe rase e poi col suo spavento t'attrae con le sue fusa non crederlo se soffre o suona l'alte rime t'aiuta o par si mostra fedel e non esser vile lo noti guardar dritto esso sembra fiero e vero tra te o un tuo scudiero un tetto o amor sincero.. t'accorgi a cio' che cerca e se a te' ti sembra un sogno lo squillo allor ti sveglia col suo spedirlo in bagno.. 29 Il manichinaio inc. 30 sai amico mio..quando si conosce solo il proprio modo di fare. e ' gli si crede .cecamente spesso si resta soli ed io .credo di .esserlo LE ONDE ..I FIORI ..I BACI . E ancor si sente il mar.. sfiorar col fresco suo profumo il muover tuo di prima scanso e poi quel guardo fisso.... quell'arso d'ora mio vagarmi lento e penso 31 d'un balzo tutto in un massaggio e il celebrarti in fumo sensual madonna dolce lusingo e immaginar il trasparir.di gonna.. tu che par abbi chiave al maschio mio ospitarti in quel saper con tanti dei suoi spari riflesso al visto tuo.regale venirti a fronte d' aver non l' onde..tue.. ma i baci e al nuoto aver al braccio mio i piu' galanti fiori.... Il manichinaio inc. LA DIFESA ARCIGNA SI SCUSA D'ESSERLA E allor dalla difesa scorgevo sua sorpresa oh chiuso a riccio forte d'un vagar la porta tesa 32 con tanto fuoco al visto d'un attacar tuo amico al gioco d'un quadrato o rettangolo di gioco .. dicevan al tuo difender qui sembran fior germani e tu con quel sorriso al ricordo d'italiani.. un frullo sillabava lo sforzo di chi pesta il tiro da difesa puo' far salvi la festa.. ed ecco come il sogno da sforzo verso il coccio il tiro sembri voli da dietro come un luccio.. e tu difesa ardua che pensi vinca un ciuccio rimembra che un grand'uomo per far si vinca fiero dover lavoro e avanti giocar sul campo intero Il manichinaio inc. IL MATRIMONIO DI MANFREDI 33 il giuramento dei lor 2 cavalieri .. La mia anima a dio !! La mia spada al Re !! Il mio cuore alla dama !! l'onore a me'!! Il manichinaio ( Fredrico Sifola messer Sifola da Trani 1252 ) 34 a volonta ' e l'aspettativa del sognatore a credere nella propria avventura al fare,del lavorare .dell'amare.. incrocia l'interesse comune pieno di fattori sconusciuti di interlocutori obbligati esterni che in causa dimostrano la pendenza strutturata d'un complicatissimo e meraviglioso mondo.. prima non vista accuratamanente delle 10000 correnti del sottofondo. che se a favore ed in combinazione..e si pensava cio''.. la vela va''e stramba per il traguardo ma se e' contro ..il timone l'albero.ed essa barcollar quest''omo nostro.. fan si subisca strane visioni e lo diario di bordo comincia ad aver fame d'inchiostro.. Il manichinaio inc. 35 Il manichinaio inc. IL FILOSOFO Educar la mente e non il cuore mi fa ' venir di balzo il mal di dente le mani che gli toccan quel dolore son rami per lui..cespi artigli pronti ai pigli un saggio dai suoi lumi tra i barlumi li vanta servi al cuor non piu' alla mente e..qui capisci che lui non conosce il solo muover lor tronche da un laccio e crede da sua scuola in un aiuola aver tra i banchi l'anime e i mantelli.. chi vanga ben suo atro pel suoi frutti o il costruir di suola..e via..alla fiera.. rimanga fier d'un dire espertosi al sapere che su' dal ciel piu'saggio il suo se vuol potra' non bere.. Il manichinaio inc, pronta allora e' saggia combinazione 36 sfiorivano le viole.. RINO.. DED. A RINO GAETANO Il mio cantante capiva sogni e girotondi si rimboccava i colli ed ai polsin le pieghe eran di chi sognava i mondi poi alla sua gola il nudo nodo vola esso poi scende risale e come incanto ne torna lento poeta ed al suo fianco sembri dedichi il non lasciar di vanga tutto. quel che c'era credo lui vanta casta vista a sosta e lui di risposta un fischiettio parole ..e l'aria ricca d'un tratto appare.. una festa nel nuovo millennio ed il ballo alle suole.. un canto m'allieta ed e vero.. fiorivi....e...sfioriivaaano le vioole... e tuu prendeevi la mia mano..mentre ioo..aspettaavo '' ta ta ta ..ta .ta.....fioriivi ....sfiorivanoo le vioole.. ed il soole batteeva suu di me'..mentre ioo aaspettavoo.. fiorivi..e sfiorivano le viole...!! mentre io aspettavo...te''!! Il manichinaio inc 37 Resta solo un semplice ricordo di quel che soffrir fece di me' un poeta ora e' inerzia e ripetizione nell'aver capito il modo per farlo ...e.. saper di non esser piu' eguale ..!! Il manichinaio inc. 38 LEI S'ALLONTANA O NON S'ALLONTANA..? DAGLI SCRITTI MAESTRI.. Perche''? ti allontani dalle mie scritture ..? MA NO''..!! saai che usano il sancrito .. COME COME..? eee...non farlo ..esse sono maestre.. VABE'' DAI...NON PINDARIZZARE.. come gli scritti maestri.. piegano il lettore..la prima volta..come un oggetto fatto a mano..hanno delle inperfezioni.naturali.. affiancandosi alle basi.sue.....per unirsi a loro.scuotendole... gli insegnano il loro mestiere. e quel che vogliono si veda.leggendole e forse anche toccandole...e il loro capirle...accadra' nel ..tempo...piangendo per musa e maestri ..che non saranno piu'' presenti.. Il manichinaio inc. 39 LA BEFANA Vestir d'arresa questa brusca attesa oh mia befana chiedo te la scopa tua a me' resa somatico soffrir da sacche del bollir la spesa vorrebbero mie mani aver or lei per sposa il sogno mio compagno e' nuvola da bagno vuol far razzoli e spazzi tutto sto messomi con piazzi la pioggia ch'esso tiene vuol lavi macchie ai pazzi e tu befana..vecchia di tutta tua antichanza ai bimbi dai ii carbon.. e il lor ramazzi !! Il manichinaio inc. 40 SOGNAR PARLAR TRA BOLLE E CARAMELLE... La linea va..solfeggia squilla e sviene triangolar sovente spero tiene la conferenza passar conversazione per lo sbarcar lunario a quel lampione quel lungomare la strada e tra i sudori fuggir dal viver canali tra le anguille strusciar l'invischio dei molli alla mia pelle seccarla ella al sole e caramelle.. parlargli in esso fuori dalle balle.. e nella bocca un godisi di bolle.. Il manichinaio inc. 41 AUGURI AUGURI Auguri a tutti..di cuore a chi ha sopportato le mie poesie costantemente e anche a chi non le ha mai lette ...ps..forse e' meglio...scherzo !! comunque quest'anno a venire e' l'anno del cavallo verde dicono in cina.. l'anno della creativita' salute e cambiamento.. credo non si sbagliano..e..allora cavalchiamo questo benamato.. quadrupede .almeno solo per una volta...ogni giorno di festa si deve usare qualcosa ch'abbia il colore verde...dalle mie parti.. questo...lo chiamiamo il colore della speranza..loro invece del creativo cambiamento.e che cosi'' sia !! .che bello pensare ai colori...e ai cavalli..ed augurarsi...un buon prossimo anno..!!!! AUGURI AUGURI Il manichinaio inc. LA VOLPE SALVA ..SALUTO' ' CHI LA DIFESE Ii cerco tra i muretti e sassi d'una strada ai colli il saluto fatto a me ed il girar tuo capo al passo lento della mia carrozza mi e' rimasto tanto impresso che sembri ancor sia lesso quel salvo tuo a vederti sulla strada versa il lecco dolce a zampa offesa e quegli occhioni tristi 42 guardavi intorno il mondo e tu alla resa svesta un auto forse un mezzo prese te' ferita fermai ricordo ancor di quella pioggia pesta quel mezzo mio a lampeggio ed il puntarti i fari chiamai rinforzi vani per piu' tempo.. i miei capelli al bagno senza i sali e tu guardarmi moscia ed io al contemplo ma poi mia grinta e lor d' arresa sentirci noi parlare mandarono pattuglie con quasi l'arsenale.. ricorsero la volpe coi cartoni sembro' un italia a cuori di leoni.. che al lor veder .vicin rischiar d'un muori prim la bestia .. salto' quel muro e prese i prati lesta.. e bello dir di ieri com'eran dolci quei carabinieri i lor cappelli ai venti e le divise loro mostrar fieri. tra fanghi e lei ancor zoppa fuori ormai dal rischio il lor seguirla e i tuoni far la festa al vischio libera voltava l'amor di chi l'amava e poi dopo 2 mesi passavo li alla vicina cava e lei ch'attraversava al ciglio d'improvviso a lenza saliva al ciel sua coda di cinofila di razza saluto fermo e fiero d'animal riconoscenza.. per tutto quel marciarmi lento nella stessa ricordatagli carrozza Il manichinaio inc. IL SANTO NATALE 43 Natal il tuo bambino il gregge col suo freddo cometa che indicava aver per lui il sorteggio or sembra tra le slitte arrivi il babbo dal ciel sua rotta giuseppe e sua madonna i tutti nella grotta il sant klaus Nicola ha l'animo che e' buono scende da sua sella e qui si spoglia ricorda che quel nato ha il suo ruo'lo e' giunto a casa dove il sogno e' sceso al' volo .. le renne tornan sole verso un viale lui ride al bimbo con l'amore delle sue genti.. non ha regali stavolta ha mani unite.. tra i magi i bei pastori e panettieri la mucca e lor calori con l'asinello per l'ospitio in quella degna culla del nato oggi e di ogni bimbo gli si volga a dio dall' l'animo suo resti testimoniante e ..pio....!! Il manichinaio inc. 44 LA VISTA CON L'UDITO SUO FA' FESTA Sei bellissma mia vista ch'hai sofferto nel tuo orto quel tuo occhio nell'oscuro sempre accorto finto morto or l' udito liberarsi dal suo porto al far suo ascolto chi lo cerca con la mirra ed il suo portar raccolto l'occhialino sale il colle dalla fronte vuol capelli le sue lenti voglion grandi e le luci vuol sgargianti sogna starsi dove ha il sole col suo scotto al bianco volto far si parli non piu' ceco in quel bel ritrovo colto chi inveiva e lo puniva or fan di lui '' il lor santo salva ora la sua vista con il libero pio sento esce fiero dal suo mondo con il salutarlo lento or che impara finalmente cio' che salvi la sua mente libero sper d' andare al fuggo verso il mare e sua bottega amata non farla poi..perire !! Il manichinaio inc. NON ERA ANCOR UN CAVALIERE Piegarti un giorno in un mercato delle rarita' smarrite tutto il sapere passato or li e' gettato . d'antenati e il lor regalar per cio' le vite mi capita il grande e lo speciale quel che tua vita tiene e cio' sostiene..!! allumo nel terriccio unto fra le carte appen di doccia na mappa..d'un grand'uomo or nel cielo ch' ha piu' suono na rarita' slavata ..na perla li gettata.. 45 mi piego come il bimbo nel suo grembo.. la mano lesta prende questo lembo.. a qulache attimo di non piu''del dong del parto alla ripresa.. appar na mano e cerca la sua presa prendendone l' arresa piegato a grembo anch'esso alla mia stesa l'incontro delle facce a st'imbarazzo nel voler la mappa.. scopriam inconcepibile la mia piu' gran e meravigliosa sfida.. che s'indovin chi cavaliere di cultura tra la folla quel calice cercava.. era mio PADRE che stanco ma dalla mano ancor dolente e viva.. egli cercava ..gettato tra mucilli e sporche venditor di saggi.. giangui''' tu si ''??ma je pnsav ma ie' la so'' la man..?? ma je dcev..ma a c ng serv kuss..?? ma je'' giangui'''ma vid c combinazion stran..? aver battuto il gran piu' cavaliere..a pochi metri indiana.jones. scrutava.. l'abbraccio fianlmente dopo gli.anni..e gli asti.. or son felice potrei morir tra gli astri..aver con meriti ..maestri.. il tocco del mio padre con sua spada e lama.. incontro ai pieghi e le postur nei grembi battezzo me' e cavallo di cultura e plausi all'arti e uomini santi nel salvar le loro mappe..non si gettino nel vino e nelle coppe... Il manichinaio inc. 46 IL GENERAL ILLUMINA CULTURA Talvolta ad un fortino tanto il sento.. ma non visto s'affianca il generale per guardar se tiene esto veder difeso il forte dai suoi amici il dondolo le noie e mani non felici saluto a te' grand'estro d'un contrar sto mostro aver dei fiori a braccio vantar l'ormeggio e lor scaraventarli tra il foraggio e tu tra i tanti voli or vai e spieghi l'ali ed io restar al visto di maiali... ricordo a lor gramigna per la lagna e lor temer la fine alla cuccagna.. Il manichinaio inc. IL BUSSO ALLA SUA PORTA FUOR LA CERCHIA DEI PIU' GRAN POETI.. 47 La cerchia dei poeti venga al fronte protegga chi del far non teme l'onde l'artigianar bottega ha su' le tende isolamento suo ma fuor amor di gente parlar delle sue mani ed i suoi pigli sognar che lui retragga zompi di rapaci artigli con intreschi cigli la musica e' lontana per chi l'ama la mamma chiama all'eco sper rintocca il busso a sua bottega sembri tocca il dindo d'un martello e ferro..schiocca.. dal ciel si scenda a festa sol per dolci o aspri col ragioni e dirci quelle mostrarci tutti il senso i grandi saggi.. chiamarvi a stare qui seduti e quieti il mastro al far .bottega .e lor ospiti lieti.. ma intorno d'improvviso un salto in piedi madonna sua parola ' che il monte in coro ancor ripete la cerchia dei poeti e lui piu' solo difenderlo da sorti tratte mano nella mano in volo e' scesa come incanto ed e '..spirito santo posar lor piume penne calamaio e anello lui la solita sua pinza e l'amato martello brindar felici il far con la poesia e il crear con mani. l'amor per uomo o altro e un po' temer morir tra i nani !! Il manichinaio inc. 48 LA SPIGOLA AL BANCO PESCHERIA Cocco e schiocco eccoti esaltar mercanti dai lor troppi vanti.. la posta d'una rete e i suoi contanti e guai d'aggrovigliati attori presi al filo e fuori al tiro assalati marinai spigola a vista con 2 cernie al banco .. grande tu sembravi lei del bel racconto mio il peso tuo 6 chili e per la sala fili tra gli specchi dall'argenteo luccichio veder salir quell' l'anima su' n 'onda tutta in bianco.. t'ho dedicato storia che tu rubavi l'esche vivevi nei tuoi spazi suora e linda nutrir dilette al salvo lor nei mari da mammalor raminga .. ora sei al frigo tu' defunta e senza veste !! ed io a guardar tua grazia e immaginare... tutto il guizzar ..passato tuo celeste.. son trombe al sorpassar tra umani sfami e rendere piu' colori ed il trofeo agli infami.. e non comun' per chi non puo' le ceste.. Il manichinaio inc 49 CIO' SA' .. La nuova religione di chi vuol capire quel che avverra' .. NOSTRO.. ha un solo pregio quello di saper solo da dove viene !! ... DIO Il manichinaio inc.. 50 IL MAESTRO DELLE BASI E LA MAESTRA DELL' ALTEZZA Ascolto canto d'un gregorio santo che mia paura terra vanga mi sento su n'a vetta che spero tenga voglio sosta e scendo su regina grida me la rima devo ancor salire dalle falde a cima ne pago prezzo dando lei meta' del mio valor di posta e stima pieno di paure attendo suo inveir reazione al mio restar torrione.. ma come incanto sbriciolar quel mio ferir con piu' d'un bacio dandomi il suo braccio sceso a goccia ed io a salir a stento sua furente roccia Il manichinaio inc. 51 IL TELEFONINO..TANTO MA TANTO ATTESO.. E' l'ultimo fanal di piedigrotta papa ' !! ( veloce ) e' l'ultimo fanal di piedigrotta papa....!! ( meno veloce ) e' l'ultimo fanal..(allegro) e' l'ultimo fanal...(allegro).. e' l'ultimo fanal fatal..!! ( festoso ) e' l'ultimo fanal di piedigrotta papa''...( piu' verloce ).e' lultimo fanal di piedigrotta..papa'' ...(spumeggiante) e' l'ultimo fanal...(tonico ) e' l'ultimo fanal..(piu' tonico) e' l'ultimo fanal fatal...!!( armonioso)pa'pa' pa'pa' pa'pa' pa'pa' pa'pa' papa (ca 52 IL SEPARABILE PRIMA.. DINAMICO ORA E' STATICO Vero.che chi vince non s'ha dichiarar vinto ..? il vecchio retar suoni s'affina lindo.. la presa.. a chi del preso e' mastro al far non fare !! separazione tua dar senso al nuovo penso.. far festa .. riso e risi per chi resta e stimolar logicamente gran consenso .. applauda gente .si e' salvi a quel fendente.. auguri sposi nuovi e' fine d'un calvario.. aver difeso lei.. vistala stesa.. chi di gioivo astuto ghignava il lor salario .. accompagnar dovuto .. ..or va all'ossario.. la liberta' m' e' dentro un dolce pianto.. el..passa presto palla..ed io con vanto.. dinamico move'r di conoscenze e nuovi nidi ad un cambiarsi in statico dove'r.. per il trovar quei vecchi matematici miei lidi .. Il manichinaio inc. 53 PAURA D' AMORE Non che sia l'amore mostro alle paure vince quel ribrezzo ritorcio al dire e il fare genti come guerci ciclopici giganti.. comincian come piume e poi son linde lame.. trattami nel dettoti e allor sia fin di festa grazie per la sosta ad or mi parte il lagno futur d'un credo al sogno e spero non piu' un bagno !! Il manichinaio inc. 54 NON SI PUO' DIR PER CHI' Regalo a me..stupito il riso in me' assopito il passo di sta volpe al plagio al clericale ne imita condotta al visto di sua udienza mio sbanco senza indugio che fara per lui la danza sto'' attento copio a stili del soffrir creazion mai vili impari ad esser homo perduta sua coscienza la mano un tocco al cuore dimentico di ori e semina pel dopo d'aver amore e fasti chi l'ama chi lo piange e meritar sua festa !! Il manichinaio inc. 55 SE FOSSI UNA DONNA CHE CREDEVA D'ESSER UOMO Se rinascessi uomo-arderei perennemente al desiderio d'esser donna-ella divin creatura per quel peccato suo divenne mamma -l' amerei con piu' forsenna e m'addormenterei su d'essa -le ruberei il sospiro lo donerei al mio pensare di lei -le parlerei ,sfoggiando i miei sorrisi .e lei la bacerei.-non le ricorderei d'aver morso il melo per l'ascoltar d'un vile - son nata pero' femmina ardir per mezzo d'omo - il triste mio imperfetto. costola sua e l' affetto sentir spirar destino mio, e il mio io !! riconoscendo a dio ,.al mio uomo .il sol per lui diretto!! scritta da Cinzia Iovinella il suo titolo e' SE FOSSI UOMO .. e trascritta da me' in diverso modo in base al esser uomo il titolo e' SE FOSSI UNA DONNA CHE CREDEVA D'ESSER UOMO ..siamo 2 sistemi animati diversi che colpiti al core..nell'identita madre ..cercano di cambiarsi...i ruoli..erroneamente..ma quasi obbligatoriamente..e con sacralita''!!e..onesta'' a se stessi.. Il manichinaio inc. 56 al GRANDE LEOPARDI.. ( dolce e romantico ) Melodica vicenda ascolto tuo sarcasmo e dimostrar che ninna.. il mio udir con te' musica e melodico tuo fuggi con la penna sembro ghiacciato sentir tuo dolce legio . . non amo alcuno ..osar ..e farti plagio .. in mia bottega ascolto sto gran tuo dire e dire.. questo bel canto ti giuro non sapevo.. non conoscevo che passi usavi fare quali i tuoi spunti i miti le dicenze.. tu che della seppia ne tracciavi il mare su un foglio antico sporco..ed io in sella ad una rete me' creduta amica.. pero' mi spiace che esto sembra un gioco prendo la sfida..e sifolero'' con poco.. sembra un mestiere saper come duellare.. con un vecchio saggio un maestro..od il geniale.. .quel che ho ' da dire .. dico.in mia bottega stenta al costruir dei fili e i lor colori.... lo gran soccorso di gestante ambita ecco che nasce il partorir senza timor nessuno.. suo gene...tanto .ardito--quel suo bel pensar sortito.. Il Manichinaio inc. 57 LA FUGA DI BOTTEGA Svesto lesto il cesto scarno ormai quest ' estro fuggo tosto e desto tuo arrivarmi vispo ferir fier lo mastro Il Manichinaio inc. IL PASTORE INSEGNAMI IL MAESTRO 58 Autostima mia s'arrima gran pastor mi spiega metodi e incertezze le seggiole e platea sue avvezze pullulo di genti dal plauso alla regina una chiede l'estro mio ch'ha nome di sabrina l'essenziale invalida il suo resto .. intuizion del fare influenzar l'azioni ... interpretar dovuto l' intenzioni .. nocciol di cocco e fuori un'albicocco il primo e l'ultimo segnal del tocco luccico ch'attrar le masse al dar sua biada.. il cito dei poeti tener interesse vivo , al passo di traverso sulla strada .. il fine col suo amor dal dolce canto incontro fiero di due or corridor di stanza regala a me' sapienza col citar dei trucchi per battersi alle stelle ed io con la mia ermetica maestranza ne do' messaggio a lui, che tiene al cuor con la sua scienza citando un simil mio di gran creativa stoffa amor per na bottega mai gaglioffa e non abbandonarla ,cambiar mio fare e lei scaraventarla nella muffa s' illumini il natal di mille luci e su nel cielo il quadro e il cuci delle diecimil..ritornino .poi quelle !!! Il manichinaio inc. IL PONTE DI GRAETS RENDIAMO IL POSITIVO A DIO .. Il ponte attende al varco scempi tristi 59 il verso a strappi di contorti visti il lor raddrizzo avran con l'avversar dei poli il negativo e il suo consegna d'arme ai cuori il drappo di bandiera e arresa ai 4 diodi voli condensator donar a lor gli ammanchi in cima del dolce aver la linea sempre in rima semionda senusoidale sempre su le scale la buona banca da sole alla tempesta quell'altenata ora ha il bagno nella testa il negativo taccia e il suo maligno giaccia ecco..riuscito inconsueto il positivo in vita tutto tranquillo al far non muoian tocchi si possan muover nani ed invisibili ritocchi Il manichinaio inc. 60 LA TECNICA ( DOLCETTO O SCHERZETTO ) Rischio il crollo..per autolesionismo..nel cavalcar la ''' tecnica.. io..che ho percorso ...i corsi e le correnti piu'' naturali.. col mio cavallo ..tra i calzolari io..che ho sognato di insegnarne ai posteri miei ..figli. la sua postura..semplice con il far della sua sella. .io..che desideravo restasse tutto..come quando ..insiem ci si giocava e respirare l'eta' bella.. con tutte le sapienze..ed i mestieri.. mio malgrado ho capito quanto mi sbagliavo.. vedendo questo pezzo di cavalla..snella Caro mio pezzato..a macchie..grigie.. come quei capelli di chi insegnava noi al seguir sua stella dobbiamo dire insieme .. onori a lei..e che sia festa !! questa gigantessa .nera.... dai riflessi argenti sembri si vergogni dei nostri musicanti sogni ..!! Il manichinaio inc. 61 IL COCCODRILLO Si vedon per la via anime sole e tu con compagnia gli fai da spola momento che rivengon fantasia ti fan violenza piu' di chi ha la scia son desto e mi dissesto a veder cosi' l' uguale che meriti ha l'esser suo ficiale rimanga solo e attenta chi ti regala amore le fauci coccodrillo con il tuo pianto sono che del mai stanco grillo sembri ch'abbia il tono mal gusto avra' il tuo puzzo a non voler far l'omo !! Il manichinaio inc. 62 LA FATA Sbando ancor per danze al cerco d'oasi d'enze chioma d' oro con tua mano verso cielo ti vanti d'esser fata ad io merlino quegli anni ancor tra tratti d'un bambino i tuoi cosi''valenti ed i miei tanti .. confondo caccia e cuccia del mio cuore al vista di gazzelle tanto belle gli sbraiti tra quel fuggi il loro ..sudo son stanco io...e... al limite non vedo !! Il manichinaio inc. 63 LA FINE DELLA FESTA Si arresta cio' che resta dei saluti della festa non par far si''!! fagotti, e si sistemi la codesta cesta le genti in riso e in pianto or temon il lor vignare domani i bimbi a scuola gli adulti al lor da fare partecipan col pago e usar quattrini in spago ma dove ormai lanciamo sta semina molesta . il ricominciar non scorda il me frego al fine ressa non pensa a quei danari salvar l'anima mesta sia desta e torni in testa al femminil suo fare oh uomo bimbo in mare sognar suo cavaliere... Il manichinaio inc Il manichinaio inc. 64 LA BOCCA ded. a Rosanna Qui muor la mia poesia..'lla vuol ispirazione.. un gemito una lacrima deserto e una stazione.. son scarico e lo spunto ne stenta ripartenza miraggio forza il passo..tra un mirto e sofferenza il preso d'un sudar nell' oasi del creare rondelle dadi e fili ..saldar rottur d'amore.... la faccio con il motto sia bella ed io sia cotto la bocca sper poeti il mio suo gran dar ..da..dire !!! Il manichinaio inc. 65 IL TARASSACO Un canto poetico va'..e non torna..come le spire..di un tarassaco. lo vedi nell' nell'aria..o giu' per terra.... frainteso spesso..di sporcarne ..le vie.. linde e ligie..lor che sanno.. chi ne trae sottile vita..!! Il manichinaio inc. 66 L'ERMETISMO HA MAMMA E PAPA''!! Rido del mio ermetismo.scritto .e' favoloso --sembra latino...!!! e..con lui.. e' bello ritornar bambino..!! nessun capisce cio' che speri in fasce attendi cresca con il padre e il riso la madre sua farmi ritornar sorriso !! Il manichinaio inc. 67 SPEDIRE FUORI ITALIA La spedizione se fosse d'altro stato puo non voler tu vada a spasso per l'amato con le tue cose potrebbe a te s'affacci quello d'espatriare.. ma non s'apponga quel di farlo ai beni personali avuti si contrapponga il tempo e i costi grandi al fare di quei cartoni che li sogno bimbi da allattare crescono grati dopo nelle man dei loro amori gemito e pianto diventan poi tenori s'hanno appreso animo e misti suon d'ascolto .. al grembo di sti divi sempre colto.. il manichinaio inc. 68 SCRIVERE SPERIMENTALE dialogo con cinzia.. Nelle tue poesie c'e' tanto di sperimentale.-.di immagini ..talvolta..romantiche ...che non parlano d'amore.. Sono un povero braccato..dal non viverle sperimentando cio' che spero..me lo fara' fare.. Il manichinaio inc 69 LA BOTTEGA DEI LUMI E mi continuo ora il levigar risposta per tutto cio' che commerciarr la posta mi si fa soliti ed arditi paragoni non aver sogni di sentirmi quelli che sia leopardi petrarca od il manzoni tra un po' lo giuro non poeto e saro' lieto.. ma sfogo ad ' ora il sopportar a mio modo !! quindi mi scuso se ci si capisce poco.. l'illipuziani ed io a ricever le carezze tutto su' viene in bottega e i mega farmi brezza quei grandi store tra le luci e il che me frega trovero' un fiume a capitolar mio lume lontan da loro ne sognero' mio alloro..!!! Il manichinaio inc. 70 LO SCRITTO Quello che scrivo e' un rebus.... sifologico..capirlo..e' un viaggio pindarico.. nelle curve e sprofondi d'una montagna russa.. cio' ch'ottengono ..e'.. la tua partecipazione.. e se non l'avrai ..lui e' felice d'esserlo per pochi !! Il manichinaio inc. 71 SUONA UN PIANOFORTE . NON HA TECNICA !! Vedo la luce.al mondo .un solco fa via ..l'onda e la da' al fondo !! spero s'aggrada a far di cio'' per me' la lunga strada.. cavalco il tecnico salvar la traccia renderne la vista sua immortale per poi affondarlo in roccia... tutto s'affaccia lesto non tiene sto' curiosar molesto s'ha bisognar dei santi di cuori non furfanti.. dolente loro..mi dan freno ai venti che allo spazzar lo vecchio nato e il suo essere stato. vedon me piegar per dar la mano al piano..e musicar mio vano.. Il manichinaio inc. 72 I GRANDI POETI La sfida ai grandi del poetar m'accoglie si pone quel ferrier dondio del filo come foglie il non saper li scritti lor maestri e loro i miei la cesta ed i miei vespri ecco la corte dei manichini all'odo dei tanti saggi al ricordar mio nodo .. quel che m'aggioia lor spiegar la noia quel che si prova dar la testa al boia.. chiuder il mio castello con tanti suoi colori la mia bottega il tempio lo dio che mi da' vita.. e nella rete lanciar il picco per renderla servita !! Il manichinaio inc. 73 LA BANDIERA CHE VORREI ded. a monica ..bella.. Il cambio alla bandiera vien su' stasera mi chiede una duchessa fallo ora or tu che dei colori visti al vino il nero e' il giallo son brillo come un pollo e credo d'esser gallo. il rosso che tu vedi vuoi sia rosa... lo donna vuoi sia sposa e..non curiosa... il bianco il il verde e il rosa !!! il drappo del mio stato.sogno affranco or tolga il rosso e il sangue che son stanco ""!!! Il manichinaio inc. 74 Il manichinaio inc. quanto vino per dimenticare l'ansia quanta speranza nel non viver d'arroganza gli resto all'enza al mio sperar di panza gioco d'avanzo quel mio rancio in vecchia mia abbondanza ! Il manichinaio inc. 75 IL VIAGGIO SU FACEBOOK ded. ad emy.. Spoglio in altra veste..mi verso in una selva conza mi sembra tutto a fiori gli pende la sua verde lenza.. la passo e sua sirena darmi per regalo luci e chiavi profumi frutti e fraschi nutrirmici di onori e lavi preghiera mia al mio dio starci al fianco suo nella scura sera. lui parla d' eva e adamo..col morso al luccicar di mela.. lo guazzo come un pesce che il nuoto non capisce.. serpenti tigri e pantere temer la pinna bianca un pasto loro..al volo se il vizio usi la panca sperar sto guizzo degno d'un obbligo di scienza.. che sia per me' e mia vita dovuta.. Conoscenza..!! Il manichinaio inc. 76 SFUGGE UN SORRISO DOPO I MIEI 8 QUANDO Quando si da' rispetto al ricordo di cio' che si era.. Quando si cerca di essere leali al fare cio'che si e' sempre fatto Quando si rispetta la natura perche ci si e' vissuto dei bei momenti con lei Quando preferisci non avere una casa perche non competi con chi ne vuole tante Quando resti solo perche'valuti l'unica strada non associativa per continuare Quando vuoi toglierti la tua bottega affinche non hai piu' noie da sanguisughe Quando sei vicino ad essere piu' saggio e hai paura di cio' Quando non accetti la legge degli uomini ma vuoi solo quella di dio potrai dire .....comincio a sorridere... Il Manichinaio inc. 77 LA SFIDA !! O FORSE COME QUANDO LO SOGNAVO ! NON SO' PERCHE' , MA LO DESIDERAVO ? MA ORA UN VIAGGIO DA' VITA L' ESSER STANCO !! LA SFIDA SUA CHE CONQUISTO' IL MIO AMORE.. QUEL GRANDE SAURO D'ORIGINI LONTANE .. HA DA VALER CON ME' L'IDEE D'UN ARTIGIANO ! ORA NON FUGGA DAL PRESO AL CARNEVALE ! COSA LUI GIOCA FIORINI ED I SUOI ORI ? QUEL COMMERCIAR SORRISI SENZA IL SALE ? OR PIANGA L'ASSO CON LA MIA SCALA A CUORI ! E MI RIDESSE LA ANIMA MIA CH'HA MALE !!! IL MANICHINAIO INC. 78 SEMINA PACE AVRAI POI LA FESTA SEMINA GUERRA POI LA TEMPESTA .. IL MANICHINAIO INC. 79 VOGLIO TORNARE MI GIOCO TUTTO 80 CREDUTA AVVENTURA Resta solo in mente ell'era stata non una semplice avventura cio ' che in fondo al cuor meschino gli dava in quei momenti tanto scanso al suo chiedo tra fughe e il non torno per poi girovagar per vie con la paura io che aspettavo c'ha passare non si vedesse la mia falsa faccia scura or che la penso rivoglio i tagli da sentimenti ferocemente lesi forgio il ritorno da lei con tanti piu' quattrini prima la avevo.. ne avevo cosi' poco..spesi e tanti di quei soldi faro' per lei la festa dovro' far si..sia lesta. e non lasci piu'..me' in tempesta.. Il manichinaio inc. 81 INTER CLUB ( PIZZUZZO ) LA TANA DELLE TIGRI - la tana dei calzolai.. VALENZANO ( BARI ) ' L' inter e' poesia.. ma per innamorarsi di lei..ci son voluti gli uomini.. io ne scopri' uno..e ...fu fantastico vantarne le sue gesta .. tra mandrie di bambini.. ognuno aveva la sua bandiera..e.. il proprio cuoricino.. Alessandro Altobelli.. Spillo..il cuore di chi stentava a restar su'' pensavamo cadesse..immaginavamo non lo facesse.. nel circolo di Pizzuzzo..tra tutti quei calzolai..osservare la tv al centro.. della stanza ..con minguccio la Volpe. ad alzargli i volumi..ad a dir che non sente.. come un sogno vedevi la palla nel sacco..la maglietta sudata luccicava del suo nerazzurro d'incanto stirarsi .. le braccia salire con le mani verso il cielo..e noi..tutti gioire..abbracciandoci ancora.. ed avere bandiera..e non aver piu' da dire... Il manichinaio inc. 82 IL RICCO PRENDE IN SPOSA LA TUA ROSA ded. a klaus il mecenate australiano E' allora si' !! se questo e' quel che s'ottiene da un mondo solo al soldo 'ha ad accasar sue iene s'han da sostar poemi al fil del canto con quel cappello fiori lazo da cavallo e sulla schiena il manto quel mister colmo dei tanti suoi danari musica e sogno d'un linguaggio mio carente tra salti a scanso nei miei tanti fogli a stento schiarir col vento ' finalmente il sole nel posto mio eternamente spento al western che fa via l'unico mio desiderato amore ponendo il verde di monete e sventolarle attento con tanto suo malloppo a lei mostrato con l'aspetto piu' bigotto i 70 anni suoi e lei su e giu' ventotto ha da contrarsi ad' ora col mio aspetto fiero stringendo il pugno al cielo al vincer da maestro lustro e come il sole dopo esser nato.. cala a sera . aver per lei a donarle tutta la miniera intera Il manichinaio inc. 83 LA CASA CHE VUOI COMPRARE ded. a mister Licandro l'80 enne l'italoamericano vendeva a bangkok Il bivio santo fugge verso il palco del concerto suona basso quel violino l'arpa tutto sembra un gran teatrino spira vento al panorama .giu'c'e' il tempio e su c'e' il mare quel gran sfondo ha lo speciale vedi monaci affarati e le genti guardi portare un americano anziano dal suo nonno di palermo sei percaso corleone dissi in gioco ma lo pensavo.. lui la mano al cuor suo rotto mi mostrava tutto il bel..tratto e con l'altra tanta poesia salutava con la scia.. quindi dissi e ..che sia mia..non mi scappi per la via !! Il manichinaio inc. 84 7 VOLTE PER LEGGERLA ded. a chi non voglio capisca Tu non capirai mai la mia scrittura.. e' questo mi fa gioia l'avessi capita prima di 7 volte nel leggerla mi sarei intimorito e non avei visto interesse.. e' una poesia fatta a mano..e.artigianale sappi capirla se ne avrai tempo e passione.. potra' riposare anche in te' un suo maestro... non e' un grande scienziato..od un gran letterato c'e' chi ha scritto ..di tutto. ma ha le mani di stucco... Il manichinaio inc. 85 IL CALESSE CERCA BIADA ded. a miao la gatta del siam Settemila passi son lunghi da fare.. al mio sogno d'amore qui lo vedo morire che pensavo a una casa ad un nido al mio geco quel sordar al mio canto ora luccica argento devo il cambio al mio dormi in un altra stazione il ritorno dell'ira non voluta qual'era. mi spaventa il mio sogno ora chiuso in un bagno il mio pianto di colpo spalancar le paure.. il ricordo al tuo sole ora scotta a pelare chi vuol crolla mi disse lei mi sembra un calesse.. io pensavo a regina ad un nobile canto ora paro un armata che sembrava un incanto.. Il manichinaio inc 86 SALVATAGGIO IN ATTO ded. a miao la gatta del siam Tutto s'allieta uragano or le stelle tante sorelle piu' sante che belle farti le cura e giocarti i dolori coccole amiche zeppe di grida rotto del cuore s'arresta ed e' in festa paro a crear piu una nuova passione dopo il convinto d'aver la prigione oso sfiorar chi ti salva il ferito scruto il suo mondo par gli veda cometa.. l'esser d'un miracolo ancor non so''..servito.. Il manichinaio inc. 87 LA MAZZATA ded. a miao la gatta del siam Mazzata dall'oriente non vuol mia fuga innata soffrir competizioni di assi di tasche folli la mia ristretta la perde in fretta lo stile incerto del mio natural fare non segue l'arti di dotti e conoscenze farsi forti e belli come adoni a scienza tempi rose e dolci da lor posti nelle reti.. in la nel mondo...ancor presenti con quelli sguardi santi mi rubano felino il sogno col lor rasoio taglio un soffro come cane aver perso il mio migliore fiore resto al mio poetar e vedo piacer suoi frutti ed io svuotato in fato digito il mio piano grato.. con la speranza aiuti a oltrepassar da yeti il combinar dei sempre fili tra i miei ormai stanchi piedi.. Il manichinaio inc. 88 2 A 0 PARTITA E PERSA IN 90 MINUTI ded. a chi crede d'esser gatta nel siam Non e' quel che tu pensi aver d'un colpo me' battuto e'stato il primo avuto secco al suolo reso questo fardello non piu' bello crollar d'un orso stanco e mollee riesce fiero a lei che al suo continuo annuso nascondera' l' odore cancellera' i suoi gesti e il tanto armato onore . il concertar del cuore poi lo spirito ed i fatti !! Il manichinaio inc. 89 IL PARADISO C'E' E' TRA I MARMOCCHI !!ded. a miao la gatta del siam Eccomi armeggiare il galeone viaggia con molti archi alle sue sponde attese di guerrieri ai suoi massaggi mi sento traballare tra le onde cio' che sempre aspettavo farsi vedere io aspettare che non morda a tranci il cuore quei modi ..il non parlare e lo stentare di capire regalarmi quel silenzio al mio vantar d'aspetto sto' gran nutrir di vita poi l'immerso in una notte ardita sosta tra le nubi veder chiaro il paradiso la donna ch'ha marmocchi ed e' ferita regala a chi non sa''e non conosce amore... che l'obbligo di mamma e' il suo insegnare Il manichinaio inc. 90 LUCCIOLA LA FORESTA e..LA PIOGGIA.. ded. a miao la gatta del siam Lucciola saggia.. sorriso..di thai..pelle massaggia.. il mio cuor di masai.. credo d'aver centanni d'un vecchio fium di sudori che riempiono il secchio luce di grazia fa' via la foresta scuro nei fronti or mi sembra na festa sento la pioggia schizzar nella via lucciola mia..non bagnar ti l'ali.. resta ch'arrivo..a vedermici in scia !! Il manichinaio inc. 91 IL CINEMA STRANIERO ded. alla puffa pesciolina Cinema e' straniero ascolto voci in coro oh puffa ..di furori ospita la tresca se sembri io capisca le sue voci e' un falso da audio leso sordo e..zeppo di luci partecipo alla sosta in questo stare.. d'un cambio fiori al cuore..dal piu' fresco odore.. Il manichinaio inc 92 Straordinarsi..e' la via..piu'' faraonica..del piacersi..in qualche modo lo si cerca continuamente..poi se ci riusciamo..allora e' festa.. dell'animo. 93 SOGNAR LE VESTI AI MIEI MANICHINI Sei qui pattaya..dal mio lungo sogno son fresco arrivo al tuo bel calcagno mostrami quei trucchi che gli sei regina lavami quei panni sporchi da retina quel che mi succede dove ebbi gli albori dammi quel buon senso tanti i tuoi sorrisi quel travolto e forza per il piu' gran consenso.. come spero avere solito tuo dono vesti ai manichini origami e 1000 cuoricini.. fammici trovare idea nell'alveare.. festa del paese sogno con mie spese il vendo d'un dormire sano quanto ingiusto genti delle leggi usarle col solfeggio.. .abbino stanzoni ville..con affini.. ed io in questo viaggio vesti ai manichini.. Il manichinaio inc. 94 CINESINA ded alla matematica cinesina Il drago e coda s'alza sfiora d'avvenir tuo regno.. mappa che volea donar a chi del tuo paese e' offeso trovasse sua licenza e' viver non piu ' steso matematica giovanotta lanciarsi tra le acque i suoi occhiali e il giallo.saltellar quei fanghi folli pare lei capire il tuo dolore tradito d'altri modi dai suoi fratelli..belli.. che tuo scritto viaggi sacro disse.. dove ebbe sue paure..il genio scrisse.. e che dio uccello o il tuo..o l'avvenir del mio valuti e coroni se quel ver..d'onor lo adori..!!! Il manichinaio inc 95 IL MIO ORIENTE La musica..e' fuori..che suona..!! le orbite d'oriente le trombe son budini.. corsa al tempo che passa lento..un vieni all'ospitarmi.. in un grande orecchio..sembra maiale..giu'' nella via.. vuole ascoltar chi canta..umida discesa..in un imbuto..intenso..di odori.. le cere che mi toccano.con tutte quelle mani..le acque a gavetta.....ed io che parlo..poetando ..scivolo.. e non sento piu'' i suoni..i sapori..non ne vedo piu''la luna..ma gli vedo i colori.. Il manichinaio inc. Straordinarsi..e' la via..piu'' faraonica..del piacersi..in qualche modo lo si cerca continuamente..poi se ci riusciamo..allora e' festa.. dell'animo... 96 .INTRAPRENDERE O NON..COSA FARE.. All' inibir dell'intraprendere andante tutto fini' nel perdere anche le mutande... forza deboli al pianto.e farsi vanto.. .e tutti contro quel ch'era stato il piu' grande incanto.. tante genti a farsi..lento quel portento.. s'aiuti il non ha fare...come carezza per il buon dormire... e tutto s'avverra'' per l'avvenire...!!! Il manichinaio inc. 97 CI SONO PERSONE CHE CI MANCHERANNO SEMPRE E' uguale a quel qualcosa anche se vuoi non ti si accada..deve avvenire..indipendentemente..e' cio ' succede a pensarle.ripetutamente di .quell'obbligo partecipe..dell'aggrapparsi..vita natural durante...ma poi il nascer d'altro seme..gli vive..su come luce e vita..e ne affievolisce piano piano..quel gran dolor del dente.. Il manichinaio inc. 98 LA SCRITTURA D'ARTE Sono contenta che si apprezzi la tua scrittura d'arte.. la scrittura e' arte.. Ma io l' ho artisticata come un lavoro artigianale.. come posizione del senso.. o meglio come posizioni nel senso !!! ella assume la velocita'' che ha il maestro nel costruirlo con la sua matelogica..ricevuta giorno per giorno..da richieste spesso opportune di uomini d'aspetto inappropriato e come un santo partorir del fare.. si tuffa in oceani..sconosciuti.. e ricordando il suo aver fatto..gli nuota come un pesceuccello.. tornando nella suo amato nido..e la sua ferraglia..col suo pesciolino....e posatolo torna a fischiettare. .il suo albero che tiene i suoi pulcini ha le radici vicino al mare... Il manichinaio inc. 99 IL TEMPO E' STATO PIU' AMOROSO..CON UN MAESTRO.. Si puo 'partire amico mio io..la mano piu' bella che sapevo che c'era..l'ho toccata e avuto l'onore d'avere..e stringere..col cuore...non so come ci sia riuscito..tra migliaia di fedeli.. il chi poi..avrei tanto voluto essere.nella mia scrittoria espressione...mi e' stato regalato il complimento.sceso dal cielo...piu' importante della mia vita..che terro' stretto.sempre con me'...da una persona di gran cuore.e coscenza .e' ho avuto il' grande onore d'avere.non so come.ci sia riuscito...!! Grazie uomini..puri..che mi siete..stati..vicino.pensando alle vostre attenzioni...nell'aria d'una bottega...il tempo..passato solo..disse un maestro..col solito intruglio di fili..tra le mani..e' stato piu'' amoroso 100 A me fa ' ridere se un nobildecaduto diventa artigiano..quanti suoi no' appariranno..nel proporre sua creazione di quei blu..che il sangue brilla.!! .sembra che poi gli si dica..d'esser poi un duca.. che sogno strano mi riverso a fare..come l'ha tu fare..o quell che hai a tu dire..divenne poi..la bolgia di tutti aL rivedere quell'arti cosi amate..di frutti..e serenate.messer crea la sua scarpa e ne conosce vagamente il pianto..chi della giacca oh conte ..ti misura la tua spalla..a fronte..chi poi ti canta le lodi al falegname..un fabbro con piu' piatti..di ceramiche e sellame..sembra quel marchese dall'animo cortese..ecco.poi d'incanto .l'avvenire piu' amato.. la verve perduta dal luccichio farsi gran sposa e viver nell'oblio.con la piu' bella ..d'animo..dal matrimonio..rosa... Il manichinaio inc. 101 COME SI FA' A NON ESSERE MANICHINAIO CON UN PADRE COSI'.. La curiosità: Bari annovera un collezionista di Santi,tale Elio Sifola, come ricorda Enrica Simonetti in una nota pubblicata sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 7 novembre 2002. Questo signore è un grande collezionista di simboli della religiosità popolare meridionale. La sua vita è tutta un cercare, studiare e mettere insieme. La sua bottega è un museo in miniatura, fatto di vecchie devozioni e di consuete superstizioni, di vario materiale e misura, immaginette sacre, incisioni e litografie. In sostanza rappresentata la religiosità delle case di un tempo composta da oggetti di fede ormai scomparsi. La bottega del signor Sifola è un museo della cultura popolare che riscopre e conserva un’arte minore, ma pur sempre affascinante, un museo che recupera le radici e quindi anche una parte della storia della Puglia. - 102 le emozioni belle son come le caramelle..chi non ne fa molto uso ..al momento che ne avra' qualcuna..la gustera''tanto ..di piu''!! quelle brutte son come le frustate del fantino al suo cavallo chi non ne ha mai avute dara''la sua pelle linda e ne avvertira' piu' dolore.. .ma tutto e''.. solo frutto della nostra vita che corriamo ..soli..e raminghi.. 103 A me fa ' ridere se un nobildecaduto diventa artigiano..quanti suoi no' appariranno..nel proporre sua creazione di quei blu..che il sangue brilla.!! .sembra che poi gli si dica..d'esser poi un duca.. che sogno strano mi riverso a fare..come l'ha tu fare..o quell che hai a tu dire..divenne poi..la bolgia di tutti aL rivedere quell'arti cosi amate..di frutti..e serenate.messer crea la sua scarpa e ne conosce vagamente il pianto..chi della giacca oh conte ..ti misura la tua spalla..a fronte..chi poi ti canta le lodi al falegname..un fabbro con piu' piatti..di ceramiche e sellame..sembra quel marchese dall'animo cortese..ecco.poi d'incanto .l'avvenire piu' amato.. la verve perduta dal luccichio farsi gran sposa e viver nell'oblio.con la piu' bella ..d'animo..dal matrimonio..rosa... Il manichinaio inc. 104 GLI AVVOCATI NON SON POETI.. ESSI SON LETTERATI Interessar per simpatie le mie alleanze funambolismi arguti sonnambular mie danze poetar su letterari cornicioni. in volo oh tu homo di setta dispostoti nel foro vantar ferenze.. con cosi' tante inopportun valenze possa incontrar poesia e che ella canta ai posteri curiosi le tue ambite vil vemenze a miei poveri sposi ed esse possan saper cio che fu' il mio soffrir dolente nel non 'aver potuto far si' rapidamente si ritrovassero le mappe delle amabili avi miei le lor piu' saggie ed antiche conoscenze Il manichinaio in 105 ILPROGRAMMA DELLE FATTURE Quanto lavoro. per tutti i miei articoli sembra marea dei mari nei laghi .. ma non ho nulla che faccia capienza.. vuota le mura della scura stanza.. sono le mani al farti adulanza non ho mai avuto ..cosi' tanta utenza .. il mio programma per ditte a valenza devi pagar piu' di loro in argento fiero artigiano dal pianto d'un santo.. come lo spieghi il tuo farne migliaia articoli strani dal canto nell'aia.. grida di polli..alba ai pollai suoni di cracchi tossi di guai.. fiacca chi segue il far sorga il solarco al baleno i colori del fare.. il Manichinaio inc. 106 MA CON CHI PARLAVO PRIMA..? MA CON ME'' DAI.. ded. a mimmo camp.. Chi e' quel vocio strano che mi parlava prima ?? son io ma non ricordi .. che abbiam tracciato il fare !!-certo ma io credo ch'usavi un altro affare anonimo sospetto quel ronzo del segnale..?? parlavi di cornacchie domani e poi domani accra' accra''accra''cra' cra'.. ridevi come un gufo.. sembrava carnevale !! al visto tra gli abbracci nella piazza poi d'un tempo.. l'orecchio mio ascoltava quel tuo stranarmi..il vento..!! chi era quello li' con chi parlavo prima..?? er'io ma non ricordi al filo del sentire. e svernati dal polo la smetti non capire !! e' tutto cio' che accade o deve a noi accadere.?!. tra un po' cugino mio dimentichiam l'amore..?!?! Il manichinaio inc IL CENTRALINO Il complico piu'complico del complico 107 e' il ricordarmi il gioco degli omini quei bei balilla il calcio dei bambini cosi' nascevo tra difese senza porte quei bei portieri tenuti fuori dal lancio della sorte vincer le sfide ai maghi del cassone carambolar le palle dalle sponde le mezze palle ,interne e diagonali il centralino or sembra il gran campione triangolazioni attese e conferenze gli vedo copia al mio pensare da rampollo quante paure di non sentirmi un pollo far si io parli col tele tra le ali credo gli perda la finale col leone questo composto dal ruggito da savana trasforma in toni la mia musica gitana la tana delle tigri dove ci volavo sembri barcolli ai suoni degli squilli e allora festa tra i canti e birilli devianze soste e tempi tra i mirtilli poeto lesto per festeggiar mia fine incanto e gioia di trovarne aiuto santo vedo una donna interessarsi a quelli mio gran parlare nel vantar dolore quell'arsenale a spine cosi tanto ornato lei non capire tra le sue sventure folli come affiancar speranze .. alle devianze sembri s'attragga a cio' sfoggiando i tanti risi tacchi e ritocchi profumi dei suoi gelsi a tutti questi strappi al cuore mio gomitolo di calzi.. 108 Il manichinaio inc LA LUMACA IN PANCIA A UN ORCO una lumaca versa al prato come nel suo stato un vecchio orco prende lei e la sposa e' solo e povero senza d'un dottore la lancia viva la covo del suo ventre offeso ma cosa fa' di tanto lavo al viso spegne il dolor ne ferma l'ulceroso poi dopo cio' che salva con sapienza continua il bevo a un bar e frenar la mente dal vantar ch''avanza Il manichinaio inc. 109 IL CAN SENZA PADRONE DAL PAPA TUTTO SOLO TRA LA FOLLA Oh can se vero fosse il bel miracolo al suo papato visse per terra al visto mio scrutarti cauto guardarmi su a tua cuccia dall'alto ai piedi col braito del tuo flauto migliaia di fedeli al papa accorsi.. ti si guardava tutti con coccole e prosciutti tuo occhio umido da secchio donarci amor di frutti.. Ecco poi il momento la folla e tutti dentro di corsa come a scuola composti in fila indiana.. 110 veder lo papa assorti e un motto attento.. i vecchi in carrozzella.. il resto poi i piu' sani..con tutti quei caduti dalla sella la sella d'un motore,il perso d'un lavoro.famiglia disillusa la morte il genitore.. e come ad un incanto vero e santo quanto umano.. Francesco s'avvicina alla mia mano.. la porge.. me la stringe.. rendendo lo sperato il mio sovrano giungea tra quel sentire le tante grida.quell'auto al corridoio scelto a stento napoletana anna parlar di suo fratello donarmi un bigliettino del biblico 'isa e dirmimi indo' muss !! al sole col suo l'ombrello ricordati la scena ch'ora vedi chi tiene compagnia a tutti questi nostri 1000 piedi. .guarda giu' per terra oh .cima in cielo..!! dall'alto della mano data al volo .. e' lui oh cane dal ricordo tanto dolce tra la folla.. riverso col suo muso e la sua 'attesa guardare in prima fila tutto solo incrociar quel santo frate far le fusa col dolce accuccio .d'un animale danza or tocca a te' mio uomo che il visto cio''non puo'' dimenticanza.. 111 far viaggi questa mia poesia come una santa testimonianza !! Il manichinaio inc. LA SAPIENTE MANO CHE ORA MI GUARDO MEGLIO E FIERO !! Averti dato la mano.. il tuo voltarti .e. guardarmi con il piu' bel sorriso !! io solo ..!! tu che mi scoprivi il viso.. .. me la hai donata al volo su dal cielo..ed io poggiato al solito mio suolo. sulla papamobile che andava..lenta..tra le genti. tra .le ansie..e i pochi cruenti venti.. l'attesa..a buona vita..le paure della morte..la speranza ai tanti !! avevo ed ho' ..ancora nella mano mia la tua.. son molto su' stamane che sembri tocca il cielo..a prua.. il desiderio mio avertela abbbracciata.... . 112 sia ..qui tra noi.. Francesco papa e amore. proteggerci passione gioia..e ricolorar la mente.. .. tu.. ch'hai fatto si 'accadesse cosi' semplicemente..!! Il Manichinaio inc. VEDO LUCE ma L'APOLLO TACE ded.a Carla Luce ancor che vedo rossor del cuor che freme, fiamma in ciel riflette .. sognarmi nella notte un bacio ed io geloso.. Ombra del passato appare quel bell'apollo. dominio di quei balli riviver suoni e odori di quei tempi la verve ch'avea chiamarla a sto cospetto non s'ha piu' gioia ..vedersi giu' dal letto.. la fuga ai lidi diversi da quei suoni .. 113 il poi ritorno savana tra i bastoni.. tanti gli applausi d'aver portato i doni. Il manichinaio inc IL CUSCINETTO SFERICO ded a Raffaele .. Rotar di gradi miei .. tra vita e conoscenza tanti suoi logori cricchi e cigolii vedo sparir di colpo tanta scienza vederla stesa al sonno come un tonno.. i mille ori far d'un colpo ..rospi colori specchiar lontano quell'ondar di sabbia non son piu' in piano traingoli e pendenze come un pianeta che muove senza peso.. e' l'atmosfera protegge.. l' esser mio arreso . ella non vuole che esso a' da avvenire .. un cuscinetto che ruota ad ogni volo.. 114 il bussolar per sempre verso il polo !! Il manichinaio inc. VIVA A TE'' Aver dato la mano a lui ,e guardarlo passare tra tante anime in difficolta'' .e le tante carrozzelle.. .e ' stato piu'' del piu'' bel concerto.. e della piu'' bella musica..per la mia distratta vita ..di questi miei distratti anni.. solo lui riconosce a sensi..la mano d'un maestro.. al primo sguardo tra la folla sulla sua papamobile... e sa dargli senso..al farla vivere ancora..abbracciandola ora 115 Il manichinaio inc. LA LIBERTA'' DEI VIZI E IL NB. PER LE BASI.. Sembra che i soldi son come le persone spesso li vedi andare e credi di non vederli mai piu' !! allora pensi e speri vivano meglio ..e vedano tanto.... non sostino ad imbruttirsi nel tuo portafoglio..cimiteriale.. sempre che tu li abbia ancora .. che vadano generosi per il loro viaggio . e nutrire continuamente di valore chi li incontra dopo di te''.. per poi abbandonarlo ancora..per il successivo uomo e onorare d'alloro nutritivo in una logica 116 periodica.. NB.Escludendo le basi per la sopravvivenza..alla vita.. Il Manichinaio inc. IL MERCATINO Viaggiar per scorci e vita andata al vendersi dovuto sognar fuggir dal sosto d'anni al banco arguto cosi' sentivo infante per chi volea vittoria nel circo dei sapienti sorriso e mai perdenti... accompagnar costui al pago sul bancone.. d'un mercatino e pulci col saltellar tra i panni.. gli vedo un sogno thai di sughero e cartone.. le palme le capanne budda..e pagode..di torrone.. un cubo fuori a vetro e dentro tutto il sogno.. gli dico ad uno al fianco vicino a un vendi ingrugno.. se lui con la mia offerta tagliante come un dente 117 guadagna poi un amico e forse un suo nemico.. al riso di battuta..felice alla ripresa. mi guarda spetta e tace.. con l'improvvisa fusa.. io credo e forse dico.IL .guadagno e' un suo nemico..!! Il manichinaio inc UCRAINA PIANGE , UCRAINA RIDE.. il Cosacco ride e torce i baffi su'' nel cielo.. sa' che quello ha fare del festeggiar piu' giu'..\ torce punte..e sacco..vive gioca..balla.. tocca i tacchi in schiocco..senza palla.. 118 dopo quando piange il suo dolore vedi capitare quel calare baffo discordare il suo salire con un tuffo al fondo di sto mondo.. lungo pettinato verso il suolo.. suono di campana del suo pianto.. Il manichinaio inc.. LA CAREZZA ALL'ARTIGIANO Cavaliere o artigiano lui degli artisti li regna e' sovrano resta bambino beve un bicchiere prende la pinza cerca il corriere musica a radio..suona i ricordi .. bianchi i colori con i cento verdi batti quel chiodo snodami il nodo.. guardami vecchio svuotami il secchio 119 tue conoscenze versale al mondo.. amaci santo...ricorda con vanto.. non arrabbiarti !! coi poveri stolti.. fagli sognare..ch’avevi da dire Il manichinaio inc. IL RECINTO DEI MESTIERI Sono nato in un recinto tra vecchi maestri.. SI..!! vi era competizione.. ma vigeva la lealta'' e si doveva restar dentro altro tempo..e d'obbligo dimenticarne l'ombre.. ora.. cadono..le barricate 120 dei maestri autentici..restano solo le foto.. gli spifferi e le arie son sempre piu' forti....ci si sente sempre piu' foglie e tradiamo non volendo..con il vento tutte le direzioni prese prima .. Il manichinaio inc CE.. LA.. SI.. FA' ..SOL ..SE.. SI..VUOL .. Il grande Paolo Rossi diceva..che i suoi fans tra le nuvolette pensavano..lui..gracile..scavato.. se ce l'ha fatta lui..vuol dire che c'e' posto anche per me''..e lo amavano..!! penso che invece un uomo di bottega grande e forte e capace.di saper creare...se non ce la fa'' e...barcolla ma non molla.. chi gli sta vicino affamato di arti..pensa tra le nuvolette..che c'e' posto anche per lui se non riesce a 121 farcela.. Il manichinaio inc. LA VOCE ded. a Monica ...La poesia..e' mia..!! e devo liberarla.... .. perche' sara' la voce..dei miei figli.. Il manichinaio inc 122 & ( che bella camicia fiorata !!) IL PROVINO DI 3 MINUTI sarebbero servite solo 2 parole.PER FARLO DI UN MINUTO .. Quella li della giuria .. pensava ma questo tipo qui .. lo capisce o no' che sono stanca ..!! e' un egoista..passava intanto in parallelo il 1 minuto..a cercare di capirmi.. questo qua'..vuole che perdo energia nel capirlo.. ma io lo faccio fuori questo tipo qui ' ..che non vuole capir di farsi capire prima..che io crolla.. era passato intanto.. il 2 minuto.. Oh mia cara ..questa tipa qui..!! non so' come interrompere la mia costante.. non riesco piu' a capir neanche io.. ...si era nel terzo minuto..a scadere.. come piacere in solo 2 parole.. ma tutte quelle che le dico.. non sono mai quelle famose due.. ......che so' d'averle per piacerla.ma che non amo usarle.. ..scaduto il tempo... Il manichinaio inc. 123 NON S'HA MEMORIA PIU' D'UNA POESIA..ED IO LA CERCO PERCHE MIA.. il poetar del mio forte presente sostare che non premo..doppiare o al piu' duplicare e non trovo i miei post del bel canto venire in quest'eden e meleti.. io li vedo.. morire la poesia all'elettrone.. la piu' bella al marpione il messaggio a san Pio.. il ricordo di dio..e..come prevedomi io.. 124 non s'ha a..fare piu'' il mio..!! FINE.. Il manichinaio inc. MI HAI CAPITO ..MA.. NON HAI CAPITO..!! ded. a francesco e Mimmo Garden Come mai chi ascolta o legge una delle mie poesie a caso.. dice : che bella !! ma non l'ho' capita..!! .. gli dico.. ma a me'.. tu mi hai capito..? .. lui..si' che ti ho capito.. ma non ho capito quello che vuoi dire.. e non credo sia importante farlo.. 125 mi piace ..e..basta.. e amo ricordarlo....!! Il manichinaio inc. CHI L'HA E CHI NON L'HA !! ( LA BOTTEGA ) Una bottega autentica deve immaginar di vivere questi tempi...con un gouaches a renderla immortale..e le genti..entare e uscirne...come ad un padre del saper..d'un lor bisogno.. per pareggiarne con umile presunzione tutto il suo colore..e leggerne quegli occhi..tristi spesso..di chi l'ha' !! e immegersi..in un bagno di calori..per chi non l'ha' !! Solo cosi' lei..e' finalmente pronta per una sacra benedizione Il manichinaio inc. 126 INTER CLUB ( PIZZUZZO ) LA TANA DELLE TIGRI - la tana dei calzolai.. VALENZANO ( BARI ) ' L' inter e' poesia.. ma per innamorarsi di lei..ci son voluti gli uomini.. io ne scopri' uno..e ...fu fantastico vantarne le sue gesta .. tra mandrie di bambini.. ognuno aveva la sua bandiera..e.. il proprio cuoricino.. Alessandro Altobelli.. Spillo..il cuore di chi stentava a restar su'' pensavamo cadesse..immaginavamo non lo facesse.. nel circolo di Pizzuzzo..tra tutti quei calzolai..osservare la tv al centro.. della stanza ..con minguccio la Volpe. ad alzargli i volumi..ad a dir che non sente.. come un sogno vedevi la palla nel sacco..la maglietta sudata luccicava del suo nerazzurro d'incanto stirarsi .. le braccia salire con le mani verso il cielo..e noi..tutti gioire..abbracciandoci ancora.. 127 ed avere bandiera..e non aver piu' da dire... Il manichinaio inc LA MONTAGNA Un tunnel quando montagna si vanta d'arroganza del suo aspettar con forza e potenza il foro dentro d'un lenir intuito musicale.. od il carambolar..le sponde..di quel mare.. e quel finale..ed il veder cosi''grandezza.. far il suo inchino..con umile..suo peso.. d'aver arreso..con grazia tanta bellezza.. Il manichinaio inc. 128 IL MERCANTE CONTABILE SI PERDE TRA I NUMERI.. Il venditor contabile non ha programmi al banco il fatturar moderno del bel scoprir l'ammanco propone me' il blocchetto..con carta e penna nera mi dice che il suo guasto t'annoiera' di sera. i numeri racconta non son di sua passione gli inverte a caso il fine, dimenticar qual'era.. un giovane rampollo..piu' bello,,d'un apollo.. 129 a lui piace volare veder la luna a sera.. il padre lo guardava dall'uscio nel suo guscio sorriso tra quei baffi d'un ex del numerare quanti gradini e' il conto allo scalar della salita e' sembri sia riuscita..al far non canti ..il figlio la sua Vita.. Il manichinaio inc. Non e' un problema trasferire conoscenza.. se poi si sa che gli si adoperi coscienza 130 Il manichinaio inc IL CONTADINO E IL MAESTRO.. ded a Max Memoria..del mestier che traccia..il tempo.. registro al pastoral che vige il campo.. il contadino piange l'esserne fuori d'un mastro col suo sbando non piu..a Cuori.. ricorda sue carezze..e tante delizie non sia abbandono d'un mondo di primizie.. 131 che con il gregge non sempre se li tanti fiori ne vanno spesso in fumo.. Il Manichinaio inc L'INVESTIMENTO Ded. a Francesco Sai che la fiducia si semina..o non lo sai..? tu la semini ..? e come lo fai ? Il manichinaio inc 132 Il nostro astronauta Parmitano: “Ci vuole un poeta per raccontare la libertà che si prova quassù” ma anche quella di quaggiu'...grazie per il tuo pensiero..arricchente..e volante.. 133 Non aver figli o chi trasferire... Ded a Marlene crea delle storpie deviazioni.. anche quella di diventare poeti... Il manichinaio inc. 134 IL NEUTRONE E' RESISTITO DA UN'AMATA RESISTENZA.. Il resistor neutrone.. incrocia resistenza e gli si gioca non regge ella.. la fretta.e la ragione.. .gli bracca.. il difensivo suo..esser neutrale.. d'incollo..su di lei..per fargli presa.. la vedo in fumo..tra i sorrisi..in carnevale.. temer bruciarsi ..un corto..nell'amore.. 135 non e' tensione..protone od elettrone.. non e' relex. diodo...o stabilizzatore . la resistenza.sua sfinirsi .d'illusione l'essere neutrone..di cosi..pochezza.. ferrea..sua mollezza detiene la salvezza.. Il manichinaio in LA CUCINA DEL SERALE.. Varco il bel curar della sala avuta Vedo luccicar tutto il suo specchiare... s'appresti al far conoscer me la antica culinaria grata ospitarmi..al viver la mia nuova..scuola.. sembrami avvilita. e suon per me la viola .. vini pasticcini..focaccie e tegamini.. un professor..che fugge tra i fornelli....determinar parola...tra i.. cappelli.. scienze..conoscenze..il rimpastar.. dell'ieri.. avere dei maestri..e caroselli... ingenui e soli averne rimembranze 136 del poco ch'hanno visto tra i mestieri.. tempi..lievitate..e rotativi....il fargli fare ai cibi..il salutare. il mio palato..cantarne il festeggiare.. un nonno tra quei vetri intravederlo.. con buste di cibarie penzolarle.... lo guardavamo accorti..nel seguirlo.. dagli occhi vivi..immaginarne le ricette il professore fiero..raccontava..d'andare a ruota ai vecchi... ....ma..sol l'averle quelle sue rilette.... Il Manichinaio inc. L'AQUILA REALE ded- a Rosanna.. Le aquile volano piu' su' .. la terra crolla giu' al profondo.. i mari avanzano i suoi lidi i fuochi infestano..i suoi nidi.. m'l'ala apre con la forza..il vento.. ne spacca scroscio senza temer l'affondo.. nuvola umida gli nasconde il mondo 137 un colpo vile senza voler .. d'un suo saper colpire.. vede inchinarsi .. oh diva ..non piu'avvezza a quel ferire per poi ..giocar da sauro--svolar di nuovo ai cieli col suo gran..cuore di ieri portarsi via dal fondo.. e poi picchiar vivendo.. Il manichinaio inc. LA SCUOLA SERALE Ed ecco..nuovo rivenirmi 'un buon volermi gia' dal tempo spento di infangate e il dormi.. la scuola di cucina seguir la prima dei suoi numeri corona di regina.. 60 ore regalatomi a capire !! cio' che seguira di volta questa speranza d'avvenire la sua chiave e conoscenza.. festeggiare il cucinare..nel suo dire dopo l'arte e la sua scienza 138 vivere in un guasch con tanti suoi spaghetti bottega mia maestra farmi riverenza con il tuo colore staccami dall'enza... ai miei anni non piu' belli.. puntarmici . la poppa a sta vita d'artigiano di paranza.. spiegar le vele a tutti quei saperi. in quei corsi per diplomi di tanti bei...serali.. Il manichinaio inc. IL DENTISTA CHE SOGNO Ed il ritorno tanto m'e atteso.. dalla nazione dei tanti sorrisi . scienze ..carrozze..i 2 professori.. l'abbraccio..tra loro ..tra gli infermi visi tanti italiani piu dentro che fuori.. la cura ai denti non s'ha piu' da fare.. sara''l'italia madrina..nel mare a procurarmi il buon re del dovere... ed io ci spero..che s'ha svegliare 139 chi del curarmi ne avra'il 'piacere.. oh musa..e i venti dovrai tu' pulire.. frasche e fogliame.dar cuore alla casta.. or che la legge un ' santo.. dentista capir chi soffre e non fargli la cresta.. onor provera' chi vorra'sentir scritto il servir dei suoi denti per la piu' grande festa.. Il manichinaio inc. AMORE NON VUOL POESIA da un colloquio con..cinzia L'amore vero non e' per la poesia ma e' per viverlo senza parlarne... un rispetto senza tradirlo..e renderlo comune. .a chi non potra'' capirti .. 140 Il manichinaio inc. Io non capisco di poesia.e di scrittura .ma quello che so'' e che deve essere scritto cosi''' Il manichinaio inc. 141 L'ARTISTA IL SORRISO E IL NON SENTIRE... motiv..e un grazie...a s-.. ded.a skakespeare Mi affronto finalmente.. a chi non sente .. m'avevano ospitato in ospedale.. il curare del cariarsi dei miei denti.. ne vedo l'aggravarsi del mio grido il guardo tuo fissarmi il mio labbiale.. felice che m'ascolta il mio fiorito.. li in quell'attesa nel regno del sorriso dopo poi il sognarsi tra i balocchi.. che d'ambedue sappiamo dove e' il nido.... le storie le vicende ed malocchi il tuo parlar di voli e le tue fedi... ricchendomi la spesa d'uno yeti ne vedo finalmente la mia arresa.. il mio saper ferito da lacune.. restargli fermo lanciato come un tonno. di balzo poi.. mi spegni quell'arnese pigiando sull'imbuto del malanno invidia mia finire la tua scuola ..la gioa tua sorriderti nel sonno... Il manichinaio inc. 142 LA CONFESSIONE Una festa ed una benedizione..una proposta alla preghiera da parte del padre di chiesa.. spesso..non incontra storie prevedibili qualcuno manca vicino..al pregante qualcosa s'avverte che ha perso nel tempo.. lo capisci solo quando uniti li vedi inchinarglici..all'appello..sacrale.. e ne noti le loro grandi mancanze... Il manichinaio inc 143 1) cosa prendi ..? 2) non so cosa prendo !! votate qual'e' la migliore proposta..? in un locale .. sfortunatamente scelgo la 2 mi vien giu'' na confusione..di numeretti.in quell'istante.. .e ..non e' giusto farsi gli affari degli altri..di quello..che vogliono o non vogliono... Il manichinaio inc. 144 La mano anche le mani..subiscono la concorrenza.. ( testa e cio' che pensa - le richieste ad altre -abitudine al non usarle -i fattori esterni ) a questo punto..si impigriscono loro ..cambiandosi d'aspetto.. e quando stringi una mano simile ..ti senti solo..e ricordi subito la mano di tuo padre quando la tenevi...con tutto quel donarci protezione.. Il manichinai 145 Un uomo che resta umile ... diventa un accumulo.. di nozioni antiche che appaiono fiere ed altruiste a tutto quello che non sa''.. il miracolo accade dopo piu' forti stenti e.. come una piccola colomba comincia il suo volo... tra le piu ' impervie vette ... tenendo forti i lor.. caparbi venti.. Il manichinaio inc. 146 147 Ama chi non vale ad ascoltare vive del sereno suo sostare e se poi pensa al suo da fare vivilo e vedrai che puo' servire... Il manichinaio inc. 148 149 150 L'Allergia.. Che a.. cura d'ospedal m'accaso l'allergico saper d'aver scompensi l'ulivo il pino e graminacee.. cipressi parietaria eeee.. quanti. semiiiiii.. acari batteri per i miei cuscini.. coprirli da matarli sti animaliiii bottega ..mani stolte a quel lavaggio.. allor mi giunge l'atletico pensare al dove andare senza quel soffrire.... perche' non ti pensai oh posto degli dei..? la mia pattaya il budda ..e i tuoi balocchi.. non hanno cio''che volse al far che.. adesso lo vorrei..!! Il manichinaio inc. 151 152 Vi ringrazio di cio che ho avuto..ma non lo faccio per cio'che vorreste.. post dialect ( fa' bene e..scurd fa'' male e piens..)... Il manichinaio inc. 153 154 155 Ma un artigiano legge sempre quello che crea..con le sue mani..lo fa'' coinvolgendo tutti i suoi sensi.in serie...compreso qualcuno in parallelo.. il manichinaio inc. .un pensiero serio e colto non fa' mai male...anzi..lo prevede.. il manichinaio inc. 156 157 e poi si tergiversa nei versi - la paura di un mondo troppo diritto .. li..si ermetizza.. il manichinaio inc. 158 159 La terra non va' contro il vento..ella ..lo genera... il manichinaio inc. 160 poetica... Ma solo con lei si puo' non stimolare competizioni ,perche non lo si e' capaci di risposta..in rima..e poi se sono 161 in matematica..diventa uno spettacolo ridere sotto i miei baffi...di altri poeti..ingenui..poetanti.. il manichinaio inc. 162 io non temo te, temo le possibilita' che vi siete conquistati astutamente , per avere ragione ..e questo sta 163 sfociando in un comportamento mafioso involontario di potere subdolo.. il manichinaio inc. 164 165 COSA GUADAGNO DA TE' ? io credo nulla.... ma scovando meglio qualcosa puo' apparire di interessante..tra tutto quello che ho''.. ma non so' se io lo ho'..!!!!e chissa' se ce l'avro'' !! il manichinaio inc . 166 167 PER LA VICENDA 1 MAGGIO .. un intreccio di sfiammate nell'esser mio bobina.. d' improvviso.. un imprevisto arrivo di molte tensioni... il manichinaio inc. 168 169 IL PROTONE O ELETTRONE Ma scusi..professore se il negativo corre sempre verso il positivo in chimica e matematica..vorra' dire che e' piu' intrapendente,,cioe'' il cattivo va verso il buono..camminandogli verso..in qualche modo.cerca di raggiungerlo.. .ma scusi..non capisco..professore..ma il buono che ruolo ha ? e' pigro..? il positivo attende..? non mi sembra mica giusto..potrebbe andargli incontro ..un po di piu''..quindi professore ad essere buoni..conviene ..!! per pigrizia..per non so''.. cari cattivi , buoni.. negativi....positivi..del caso.. cerchiamo di imparare ..a calmarci .che ci si guadagna ad essere positivi.. ci si impigrisce..un po'' ma...e'' come stare al mare..ad abbronzarci...i raggi scendono dal sole .. senti giovanotto.!! .non distogliermi la classe..per favore..e cerca di ascoltare..simpaticone.. il manichinaio inc. 170 171 CHI SONO ..E DI CHI ? non sono..solo tuo.. prima sono mio.. poi sono di chi voglio.io.. ..e poi..di chi mi vuole.. il manichinaio inc. 172 173 IL VENTO La terra d'improvviso trema e irge sue barriere i venti ch'ella spazza polveri al passare t'annientan quelli fiori per tutti quelli amori e come porgi forza al suo cospetto ridendo dei veloci tuoi.valori tu oh vento dal presunto suo spostare la mamma t'alza i teli del suo miracolare.. il manichinaio inc. 174 175 non capisco..bisogna ascoltare o usare la voce...?? ad ascotare non ne ho il tempo...ma a vedere...quello..lo trovo..sempre.!! .benedetta vista educativa..stammi vicino.. .e... parlare ..eeeee...non segue sempre l'ascoltare... lo si dice in bottega.. tra i maestri... .....guarda e impara...amico mio...che apprendi.. il manichinaio.inc . 176 cosa ? il mio compleanno..oh grazie..amica mia..troppo presto...!! .un 48 nei...44 =.......sto' meglio..che dici..? 177 ne ho guadagnati 4 con quello che succede ...vado a scuola di matematica il pomeriggio..per capirlo..ed e' davvero un 'avventura..sta conoscenza..un immersione negli antidoti della mia bottega...morente..una fantastica creazione..del giusto da parte del signore..per evitare che si sparpaglino tanti fattori..inconsapevolmente... 178 179 STABILITA' nulla.. vorrei dirmi che serve un buon condensatore per stabilizzarmi.. .e dirmi ancora ..che il negativo staccato al positivo e cosi' a giro.. consente che col suddetto..m'accumula energia.. che d'in mancanza dell'alternata sua valenza mi genera d'incanto la mia continua tanto attesa..stabile vemenza.. e come un sogno la mia poesia..ne trae respiro e come sempre scappa dalla via..lasciando ingenua le piu filante lenza.. IL MANICHINAIO INC. 180 181 L'AQUILA IN ITALIA ( ITAYA la terra dei tori ) Un aquila al vagar nel ciel s'accorge.. d'un manzo infermo dal suo ardito peso.. stanco ,arreso ..con la sua stazza e' steso.. non ha piu' l' ombra in piedi al suo seguirlo.. aleggia e plana rasente la sua tana.. e..nel rapar non vede piu' animale si.. gli si gioca con voli e piroette non veder l'ombra la spinge in laterale.. alzati oh bestia del santo tuo star male !! ITALIA MIA il manichinaio inc . 182 183 184 caro dolce amore... la mia vita e' un duro viaggio per conoscenze.. che non avro' il piacere di trasferire ..tvb. ma.. non s'ha da fare.. il manichinaio inc. 185 un giorno ancora ..e il sempre.. organizzarsi..cosa m'alletta per creder sia finita..? m'aspetta il logoro d'un fuoco brucio..o della menta il fresco mio sospiro..''? ma chi mi spegne quel sogno d'una vita..? ma chi ci gode..al far non s'ha da fare.? .quel bel colui..che spero abbi colei..che del mio cuore n'ha tratto..il suo da dire.. il manichinaio 186 187 Scherziamo con i fanti ma non Scherziamo con i santi .....domani muore il nostro gesu' e io piango....per lui...che ci ha amati..e che e' figlio di un umile Artigiano...... 188 189 buonepalme..pace e serenita'..e una manichinata..a tutti i burattinai...di frasche di ulivi . romani... 190 191 UNGASIA .. Salva tra le ombre e i tanti rovi ..veste d' un pensar salire in cielo.. il manichinaio..inc.. 192 193 . Impara l'arte e mettiti..da parte... ps.ti conviene potrebbero arrivare tempi truci....per chi non la ha'...!!! NE ' FERRO NE' FUOCO A VIRTU' NUOCE... e ama ..chi la fa''o da chi la hai vista..colorarti..il tuo ..calante visto..abbi coscenza e poi riconoscenza.. il manichinaio inc. 194 L'ITALIA . dal nome usato al vederla..greci e popoli mediterranei.. ( Itaya .la terra dei tori ) piange come questo toro..la terra delle arti e degli artigiani.. 195 196 197 DED. a STELLA scritta ieri dopo averla conosciuta.. IL VISTO DI FARFALLA Dolci come l'ali di sfoglia zuccherosa... fasti d'aquilone le movenze.. sembra di farfalla la sembianza s'avval con corsa ancor mia vita.. col respirar dolente tra la gente.. ne vedo causa col lesto far fagotto al vicinarsi a te d' un giovanotto.. tanto ridente tra tutti quei bicchieri allor ti fuggo nel non volerti offesa portar con me' il senso dell ' attesa ora non so' se meta avra'.. colori di tutto cio' che ho provato ieri ma ad' il percorre'..rla mi cingo il capo i tanti allori e alle mie .. mani ... i ...fiori il manichinaio inc. 198 199 commento istantaneo ded. a Michele Di bon core .. cazzarola..!!! .Mi diceva sempre jimmy il mio caro amico persiano..in un viaggio tra le genti...ed io ..sottovalutavo..poi. d'incanto ...m'e' rimasto in mente..e ho sempre sperato d'esserlo...TU.. il manichinaio 200 201 Le persone cattive non esistono e' solo un momento della loro enegetica spinta alle avversita..per loro..insormantabile del tempo che vivono ..e' scastenano l'illogico..d'ìimprovviso.. il manichinaio.. 202 203 Un vialetto.. una strada..percorso. .foriero.. lo viaggi ...calpesti.. riscaldi i ..tuoi..mezzi.. .rimembra obbligato .da dove egli e ' nato.. ricorda il passato..conosce ogni stato.. il manichinaio inc 204 205 206 La musica..quella dedicata alla mia arte di manichinaio..che con volume basso si immagina ascoltare .nella bottega mia ferragliante...la compi'' franz lehrar ( der rastelbinder ) l'inno ..l'opera musicale che rappresenta invece l'ideale..quella di un poeta artigiano...la compi' Richard Wagner....i Maestri Cantori Di Norimberga..e ne rappresento' il loro volo nel limbo..del colore creativo..Norimberga che somiglia..ad una citta ' fiabesca..anche grazie..a questi nientepocodimeno che..uomini di bottega...ahahah ahhaha il manichinaio inc. 207 208 La musica..quella dedicata alla mia arte di manichinaio..che con volume basso si immagina ascoltare .nella bottega mia ferragliante...la compi'' franz lehrar ( der rastelbinder ) l'inno ..l'opera musicale che rappresenta invece l'ideale..quella di un poeta artigiano...la compi' Richard Wagner....i Maestri Cantori Di Norimberga..e ne rappresento' il loro volo nel limbo..del colore creativo..Norimberga che somiglia..ad una citta ' fiabesca..anche grazie..a questi nientepocodimeno che..uomini di bottega...ahahah ahhaha il manichinaio inc. 209 210 il mio libricino..di poesie..lo potete trovare anche non in vendita..nelle migliori botteghe artigiane d'italia..sempre che ve lo vogliano far leggere..serve per mostrare che alcuni loro prodotti ..sono partiti dalle mani d'un poeta..e che sono stati fatti con il cuore...e con le mani.. 211 212 la prospettiva ..di come si vedono le regole..si cambiano..e si trasformano. in base al fatto che siano state messe..per il bene davvero. del vivere comune.. le salomoniche restano millenarie e non ricevono ombre di prospettive..oscure.. il manichinaio.. 213 una realizzazione artigianale della mia scrittura..del mio racconto. IL RE DELLE GABBIE sogno gli somigli..un opera creativa poetica dedicata a tutti gli artigiani che non parlano e che sono in silenzio nelle loro botteghe..e che canti per loro.. e'' dai..perche' vi arrabbiate con i miei ..manichini..vabe'' per i napoletani e' permesso.. !! sssssss... non mi ha riferito nulla..l'ho scoperto per caso su you tube....il suo linciaggio..emotivo.. Grazie,adriano..solo tu hai scritto una canzone dedicata a noi.. artigiani creativi..ci hai pensato solo tu amico..vero.. il manichinaio... qui..nelle puglie..siamo tutti figli delle tue battute..nessuno lo sa...nella nazione...ma noi..certo che lo sappiamo...i nostri padri ..i nostri nonni...nelle piazze..ridevano ..e la tv..mancava..c'eri.. tu..quando ..venivi a trovarci..nei nostri paesi...grazie piri..pi..cchioooooo.. 214 podrecca...dai..abbiamo involontariamente..la stessa idea..ma ti ho scoperto..ieri..amico..mio..e sei su in paradiso.. scendi vorrei parlarti..un po...di noi.. il paese piu' bello del mondo....quello dell' esser mio. manichinaio ps.( e..parlatene solo..bene..perche'' e' il vero piu'' grande e di cuore paese del mondo ..) grazie..mio.. re..e mia regina.. vita a te..'' ..I LIKE THAILAND..I LOVE THAILAND... napoli...aiutaci...a tornare..quello che sei e che sai..solo tu'.. la musica e' ok.. Il blues del manichino - 55° Zecchino d'oro 2012 - 4° Giorno.avi Il blues del manichino - 55° Zecchino d'oro 2012 - 4° Giorno.avi Canta:Lorenzo Duoccio tu..sei..il mio..mito..l'uomo che serve..a far si..io creda..ancor..ci sia..un sol'uomo.capace..d'esser tale d'esser voglioso ch'appare ancor colore..tra le tante sale.. Interviste impossibili ai grandi mecenati - Lorenzo Il Magnifico 215 Un attore in carne ed ossa, sul palcoscenico, intervista, rivolgendosi ad un grande schermo video, i personaggi impossibili. Nel video (pre-registrat grazie ..italia..creativa.. Dante in 3D, in anteprima. Al Salone del Libro di Torino, Bol presenta Dante. Interazione tra il pubblico ed un Dante Alighieri virtuale, che attraverso lo schermo, risponderà a qualun... arte..artigianato...e fame sua..che non mioia..mai.. non morite.non smettete..per favore.. .aspettate..un altro po'' amici miei..dolci e cari.. vi saro ' vicino. .parola..di manichinaio.. vi amero' sempre..cari maestri..e grazie..per esserci..stati..nei mieie ricordi.. il matrimonio di manfredi..le origini templari. di ..messer sifola e il conte palagano portano in sposa la regina elena al nuovo imperatore..la storia..le umiliazioni..delle genti..grette..cio' che avviene prima..ma il dopo..e' l'oscurita'' per la conoscenza.. 216 30 dicembre 2012 tramite YouTube · manichinaio.. auguri di un buon anno ed ascoltate ..il pezzo..adatto. a fine e principio...amici...il Jason Mraz - Life is Wonderful Music Video An original stop animation music video to the song "Life is Wonderful" by Jason Mraz. Video by Jenelle Carter. Facebook: penso..che l'aver voglia..di conoscere..e sapere..spesso..incontra 2 soluzioni. .chi ti aiuta..e chi aspetta.. Uno...cresce con te.e ti segue... poi..puo''essere riconoscente e non.. .abbattendoti.. al tuo emergere.. .l'altro t'aspetta. e potrebbe poi..riconoscerti o non...intervenire..e darti vita migliore.. d'improvviso.. ad emergere... se non si vuole ..sbagliare..e' meglio non entrar in conoscenza..e sapienza.. in un mondo..di segreti.. si hanno solo..2 possibilita'' d'interesse.. su quattro..che a loro volta anno poche possibilita''di riconoscenza.. ossia..un un 1 per cento.. su 2 da 100... quindi e' solo questione di numeri e logica..una sfida..continua..di possibilita'''...un incontro fra coriacei.. giocatori.. 217 ho solo risposto ad ' una delusione. di principi .tra le reti.. a togliere un ennesimo sorriso ad un maestro..di bottega.. senza privilegi.. allo sfino. capace solo di regalare colore..senza ritorno.. il manichinaio inc. musica del manichinaio 1 Francesco Salvi - Serafin gaveva un sifolo www.youtube.com Traccia 4, tratta da "In gita col Salvi", 1992 Tutti i diritti ris Thai ..Pattaya...arrivo 2 giorni all' alba..preparate un pattai e 2 cavallette di contorno bacio atutti il paese piu bello al mondo Pattaya Il mio viaggio atteso per giovedi. Sarebbe ancora un sogno sentir che volo ad'ora ma sembri che son sveglio e attendo di buon ora... clicca ti piace sempre che sia piaciuta davvero Mi piace · · Promuovi · Condividi 218 (Un artigiano vero non va in vacanza...ma costruisce i suoi sogni in questi giorni.. .il manichinaio..inc. \l \l -l paese degli orchi e pazzi il colle dei maestri il colle dei mercanti il colle dei pastori il colle dei commercianti ( farisei ) il colle dei professori ( gli scriba ) il colle dei contadini il colle dei pescatori e marinai.. 219 ridi che rido mio bimbo al dormire guardo speranza il domani tuo dolce che il sonno 'arresti in un sogno leggero insieme a giocare con un prato e suoi fiori 220 alla kanakis 221 Nudo il seno tra il mio fieno arpa e melodia suona.. messaggiar st'aspetto greco .. d' una rete faraona.. prendo forte un gran respiro.. per la scesa giu' alle trame stringer.. viva quella cima serpentarci tra il suo sciame lesinar senza sospetto e crollar d'impatto a letto.. 222 a Stella l'attesa del passar della farfalla Dolci come l'ali di sfoglia zuccherosa fasti d'aquilone le movenze sembra di farfalla la sembianza s'avval con corsa ancor mia vita col respirar dolente tra la gente ne vedo causa col lesto far fagotto al vicinarsi a te d' un giovanotto tanto ridente tra tutti quei bicchieri 223 allor ti fuggo nel non volerti offesa portar con me' il senso dell ' attesa ora non so' se meta avra'.. colori di tutto cio' che ho provato ieri ma ad' il percorre'..rla mi cingo il capo i tanti allori e alle mie .. mani ... i ...fiori 224 il maestro -il contadino - il pastore - lo scriba -il fariseo e il mercante e il pescatore 225 la solitudine fine dei giochi ..attuo concilio non vale il canto d'un lesto seguire buccio ed un muccio del frutto sapere manco a coscienza l' idilio. trovar la via sostando con roccia altri non voglion la goccia. ma girano intorno vaganti e stanchi al cercar con sete le mete s'affiancano al tuo col lor saggio aiutare non sanno morie del cio' combinare t' afferri con brame alla massa non lasci lor violino il stare e tutto va via..tu resti piantato lor nell'andar penseranno che tu abbia sbagliato.. 226 227 l'accertamento Chiude un altro artigiano barbara richiesta tra flotte di siluri gioco di colpevolismi oscuri chiare le ragioni al darti le prigioni crollo senza sosta dei torrioni un armata in panne vivere la fine manufatturiero l'asse da stanare quello di un italia del colore complici con l'asse rosso in cuore genti del colpire indirizzati liriche alle aule nel dolore premi del sapere ai magistrati oscar del valere nel potere forti le paure dei postini armi in carte di tristi giacopini 228 natal A CINZIA Al logoro sopporto del vostro colpir vile.. na dia s'avval di lucchi..d'un triste avvenire all'aprirsi lor dei 1000 bauli squasso ai miei pie' del sol su potenza.. la luna ch'ella guarda dal suo fil biancore l'ore ch'esse attendon questo bel venire compagna sta regina dal non fuggir solerte er una stella di riflessi..accesi la capiglia scia disegna al cielo.. la imperatoria via regala luce al mio dotto natale.. AD AURELIA http://www.wuz.it/directory-dvd/festivalcinematografici/a1.html la partita persa il sol partecipare mi da vita sei la sirena ed il suo lampeggiare 229 vedo disfatta al mio cuore di pietra cosa puo fare un rampollo messere .. se la sua corte lo vuole alla gara ?? cosa puo' dire un creativo gia stanco... se le sue musa non sentono il canto .. sperare con tutto il sensuale funesti .. passione e..gli vinca l'amore che tutti ci scoprono specchi --dal potersi specchiare.. SERVO AL TUO IMPERARE FRA I RUMORI LUSTRO LE TUE GRAZIE D'ALTI CIELI.. 230 SOGNO SVENTOLARTICI BANDIERA ESSERCI CAPACE IN TUA MINIERA COCCOLAR TUO VISTO FINO A SERA.. 231 232 233 confondo il visto mio a luci tra l'oblio e' tanto che ne fermo ..quel vocio.. pensar solo a reti ed i suoi fili il batterle con le arti e tanti stili.. ritorno a lotta fiero tra i monsoni al lucidar dei panni tra i banconi appari..da un passeggio di marsiglia tu oh ninfa sfoggio al gusto di vaniglia.. leggera adonica ironica bambina regali il sogno l'esserti vicina... A RITA e' ricco ancor di suoni .. un grido di savana ecco il muover vivo tuo felpato l'occhio cupo ,,lucido e felino.. svaria al banco tra le tante iene.. poi d'un balzo appare il festeggiare.. 234 ancor s'avverte il riso di quel tale.. gli scruto..il tuo apparir cosi''sensuale.. fo' il pieno..di calore.. da abbronzare.... hallowen la bufera della luna BARLETTANA.. AD UNA puo' il mio poetar vestirsi a lutto d'un vagabondo lustrar valenze luzzo d'amori vesti infedeli quei tanti pipistrelli tra i banconi rospi goffeggiar d' arie e liquori occhi tanto gonfi tra quel riso e il pianto puo'la testa del mio io vedere come dio vantarsi di capir valori e sepolture puo' quel bel pensiero volare su dal sole il giorno ai santi del mattino dopo.. 235 tradir la luna prima che vive la sua sera a raccontargli tutto di questa vil bufera sali sali oh uomo che non vedi sali al sole oh ape a primavera arso al cielo il visto cosi' fiasco vivo al fato del tuo miracolare anni in panne e mamma al tuo allattare cacciane la morte d'un vivo recitare spogliati d' averi e vivi tra gli amori tana d'una frasca al suo coprire lancia la tua mole ...tra le vele... grida di strambare al bimbo tuo tornare vorrei capire che logica emerge nel contrasto chiave tra chi trascina un idea alla realizzazione sin dall'inizio 236 .ossia dalla sua fondamenta costruttiva e chi a seguire ne illumina la partecipazione.con il suo accogliere l'idea di fatto .la forza del trascinante soffre la possibile rivalsa ingrata spesso involontaria del partecipante alla sua dipendenza ossia il partente dalla base dipende improvvisamente da chi lo ha seguito seppur per poco per la sua ipotetica ed eventuale rivalsa o ritorsione...questo accade anche nel rapporto uomo donna.. .il calcolo possibile nel inibire le possibilita e' quello di non innescare le combinazioni. in nessun modo ...ossia restar solo.. come prima e semplice difesa .. la seconda e quella invece di dare porre, e lasciare le intrapendenze al seguace rendendolo piu' forte... .l'idea dei matti spesso' giusta..e quella di isolarsi... ma spesso ti vantano sorridendo e non incamerando responsabilita' quindi un principio di intelligenza parallela ..naturale le paure tradotte da un criterio alternativo frutto di squilibri spesso causati da circostanze precedenti ma perche lo si diventa in questo modo... la vittoria e' quella di avvicinarsi di piu degli altri e non lasciarsi coinvolgere... lo logica quindi non accompagna la mia intelligenza deve esserci un metodo non naturale ma matematico 237 per sopportare la reale combinazione suicida..forse bisogna dividere le intrapendenza al limite minimo con una minima partecipazione ossia dare pochissimo agli altri...cioe' poche possibilita'' e staccare spesso le corde del inseguitore a prenderti con metodo forse bisogna raddoppiare le intrapendenze al limite massimo con massima partecipazione ossia dare moltissimo agli altri con molte possibilitaì allora le mie leggi sono 1 non sostare piu' di 2 ore con la stessa persona 2 vantare la propria liberta''con indicazione di slealta a chi la contrae 3 aumentare le possibilita' della conoscenza al limite massimo 4 ridere di se e delle proprie incertezze 5 generosita ma attenzione 6 allontanarsi e avvicinarsi molto affettuosamente dall interlocutore il volto deve avere una metamorfosi creativa indicante il vado in modo naturale.. 7 ridurre la conoscenza del tuo gioco agli altri non presentare mai piu uomini o donne chiave della tua vita tenerli fuori 8 produrre una serie di nasse a seguire per eventuali indisponenze con la presa finale al suo patrimonio economico 9 gli amici veri non esistono ma e' solo l'uso delle qualita'' del loro carattere che capitolo prima intervengono positivamente 238 = staccarsi spesso e metodicamente. il legame logora chi lo desidera perche l'altra parte ritorce le sue falle devo dire che uno scompenso di immersione nelle informazioni determina uno stato di incertezza nel riconoscere le vere alle false il giusto allo sbagliato e questo incrementa la visuale aggressiva latente velata da uno stato di inerzia accondiscendente ad aspettare il finale per poi tradurre o cercare di parteggiare il tempo di spunto e la volonta di vincere la proposta educativa si impone rapida al tentato rispetto dovuto chiestoti d' improvviso sottovalutando il primato detenuto precendemente al proprio status costantemente stagnato da sosta naturale e pronto ad immagazzinare emozioni ,nozioni,reazioni quest'ultimo dimenticante e non preciso mai nella valutazione risponde di getto alle proposte insidiose e perniciose ma datrici di vita e di possibilita'' compiti casalinghi donna o lavorante in casa non deve mangiare o approfittare del prodotto che serve chi paga 1 chi lavora e sovvenziona ( £ 10 ) 2 chi non lavora non puo' 239 riordinare cucinare lavare i piatti mezz'ora ( £ 4 ) mezz'ora ( £ 4 ) mezz'ora ( £ 4 ) tot ( £ 20 ) 1 chi lavora deve pagare 20 euro all'altra ogni uso fatto in entrambi si dimezza il valore richiesto e si calcolano le spese da addebitare al lavorante >( paga lui ) lavatrice stirare mezz'ora ( £ 4 ) mezz'ora ( £ 4 ) l'uso della abitazione e' da addebitare al 50 per cento basi casa o fitto di casa giorno ( £ 10 ) corrente ( £ 3.5 ) gas ( £ 1 ) tel ( £ 2 ) immondizia( £ 1 ) condominio( £ 0.5 ) ( £ 18 ) ore 24 consumo ad ora ( £ 0.75 ) 240 241 242 243 244 servo al essere mio arguto mi spoglio di forze e voleri ne traccio la diga ai piaceri non nuoto in avanti tra i mari non salto con la alta mia mole non sguazzo di vili poteri lor sanno la forza che emano attendono ad'ora che ponga la fine a quel nano il mio comodo stare nei fanghi affranto di insoddisfazione non mostro la forza avvenente attendo che passi la mano la mia povera gente 245 246 IL PAESE DEGLI ORCHI E PAZZI SALVO POI DAI SANTI CESAR e GUIDA due giovani cavalieri templari ,di provenienze natali diverse ..il piu' piccolo cesar origini lontane napoletani di stili e movenze pastorali.. e l'altro il guida ..tranese con nobili discendenti patrizie..con esemplare stile maestrale ..indi artigiane ..dopo aver difeso il santo sapolcro e , conosciuto le mille lingue e i tanti credi di infedeli del luogo , si imbarcano rapidamente al cospetto della conoscenza di un sacro segreto da difendere nella loro italia , obbligati dalla loro coscienza e dal comando avuto in nome di cristo da un combattente dai suoi noti valori con al suo dito in evidenza imponente l'anello crociato. dopo anni nefasti di misericordia e umile devozione al signore di ritorno alla patria , durante la loro permanenza in quei luoghi sacri ebbero 247 a conoscere uomini di spesse e muscolose venenze, e menti di dorati luccichii alla conoscenza , uno di questi fu’ un famoso crociato devenuto loro confidente . Gugliuelmo de thoth ( il buono ) conosciuto per caso in una cena serale in una locanda di gerusalemme ..chiamata ( u garden di paltera' ) il giardino della pantera .. tra il sordo ascoltare di dialetti orientali echeggianti tra le panche e i servitori coi pasti..a cappello gli aveva raccontato seduto a non piu di un metro da loro..coriacemente da solo, con la sua borsa a tracollo a vedersi conciata con pelle di bue giordano ..che in una terra perduta d'italia ..giu' nelle puglie vi era stato piantato il seme d'ulivo sacro raccolto da un legionario romano originario delle campagne della medioevale castel mezzatru in italia..un certo venturas -- e che aveva per voce della leggenda al suo ritorno dopo averlo cauatamente protetto...seminato per bene e che lo stesso d' incanto cresciuto..felice e che in compagnia del vento riprodotto in molti ulivi discendenti originari dall'ulivo sacro...di gesu'' la leggenda parla che il primo ulivo inseminato .la prima pianta sacra sia nata vicino un cuore fatto scalpellare nella roccia di una lama inseminata da un contadino muto portato a sua insaputa bendato come segno di segretezza indelebile... lasciato a vedere solo quel punto che si innestava nella terra..il ramoscello .. il ramo tenuto dal cristo si dice che abbia ricevuto la 248 riconoscenza dal signore come l'albero degli alberi l'umilta sulla terra... ..intanto ci stava svelando il punto esatto dove ara stato seminato il primo seme dal legionario egli lo aveva letto in un messale abbandonato negli interrati del suo castello appena prima del viaggio crociato .con tanto di mappa e posizione scritto in latino d'un tempo....e che esso albero era testimone chiave della vita terrena , dopo averci raccontato questa storia cristiana ci ordino’ donandoci un sacchettino di preziosi che aveva portato con se..e che era stato il tesoretto da fargli ristoro nei momenti di perdizione economica eventuale dalla partenza per quel triste viaggio in quei mondi .. ormai vecchio e moribondo .... .alzando la sua mole tra le panche .... poeto '''' guardandoci...negli occhi..a lama..di paura.. la chiave Non so' se mi viene dal fondo, che le arti mi reggano al mondo, un vecchio dilemma paterno,diceva che loro strapazzano il fondo. lo spostarsi di scacchi alle corti, con abili spiazzi alle sorti ,scurarne le porte 249 ai saperi , dar spinta al rotarsi di mani. Che serri lucchetti e catene ,si volgano all'aprirsi nel fato, son chiavi che servono al pietro, nella buia selva di stato. ma cosa vuoi dire guglielmo de thoot ....risposero i due ...ascoltando il suo poetar cortese ..di balzo e continuo'' nel racconto.. senza spiegare-siete obbligati dalla vostra coscienza a ricordare e testimoniare di cio '' dovete andare subito li e costruire un nuovo tempio che custodisse e stia vicino alle piante dell' ulivo sacro e che nessuna idea scriba la infanghi di mensogna e profana leggenda ....ritornando al suon di poesia ...sembri faccia ricordo ad una donna di libri e un artigiano conosciuti in oriente.. Ti guardo di danza impacciaciata, il tuo lento entrarne in serata, regina di scuola e bambini, e darne lezione ai divini, futuri sapienti poi grandi , e sposi di cuori gia stanchi 250 spiegar professione e passione, a un mastro gia' alla prigione. lo penso da solo in bottega scrivendo 2 righe al quaderno Ne figli , ne casa e governo, mi regalano il solito inverno, ma un tratto ne vedo una luce , la esperta tua conoscenza , sapienza e mostrar riverenza, e allor d'obbiettivo fu incontro un bacio e prenderti all'enza. Il paese era ..CASTELMEZZATRU .fiorente cittadina a sudovest di bari e fornita di un castello federiciano dotato di fossato e boscaglia ..ricca di selvaggina e acqua e che il tempio doveva guardare ad oriente e che la sua cima doveva dominare il mediterraneo ..una posizione ottimale e dotata di magiche energie del loco capaci di determinare le avversita ad invasori lui Guglielmo il buono or viv d'un desto lustro 251 riflesso a genti nostre i tanti malefatti bugie a grandi ricatti s'avventa in me il ricordo d'aver riso d'incanto dimentican mie vesti sporche dai tempi avversi i tanti doni e fato curar malanni e stato or cadon da alte roccie unghie di arti nani saltello ancor tra gesta di salvatori e adoni mi vedo scuro in viso da perder di sorriso sporchi animi in sacchi resti di ossa ai cani pazzi di vanti tanti 252 fieri aggredir di fendente il nostro grande capo divenne poi un viandante in terre tanto saggie quanto stanche spacciandosi un relitto volutamente in quei vialotti scuri fu' sempre sorridente ricchi'' sto mio cor gia morente rendendolo piu'ardente guida dolce ospitar la sera vivo sognar lusinghe 253 GUIDA caricammo allora sul nostro cavallo viveri e il sacchettino di preziosi , anch’esso nascosto per bene nella polverosa imbastitura del cavallo..ad evidenza la croce sui fianchi coda e velluti dismessi... dopo la promessa datagli in giuramenti al buon guglelmo salutammo la citta' santa e ci imbarcammo su una barca di non piu’ di 20 metri e salpammo in un periodo dell’anno proibitivo invernale e glaciale..coperti da mantelli di montone imbottiti a dovere per il ritorno tanto atteso e sperato il viaggio duro' .2 mesi . si passo' .per il pireo dove sostammo stanchi per tre giorni e tre notti il visto d'una notte.... una luna....esagerata la luna piena A.. sera notte a luna piena ella si mostra lucida e vicina di stoffa fina sta terra alla deriva vuol si mostri sana vette crateri terre da esplorare li vedo limpidi al toccare un bacio da arrossir il suo colore d'incanto vedo il cielo fargli capanna 254 di stelle luccichii tocchi d'autore il sole aspettalo salire il tempo mio tiranno e tu d'un tratto voler ringiovanire col tuo aprire GUIDA poi ripresi..per bene ripartimmo .costeggiammo a non piu di qualche miglia la costa orientale della grecia . il periodo fu osteggiante ma si riusci’ a raggiungere indenni le puglie.. sbarcammo a .san vito localita a sud barese .con il nostro cavallo rifocillati a dovere ci avviammo per questa terra indicataci..e il suo castello.. .castelmezzatru salimmo per conversano splendida avvenente vista..e poi tra le vie della boscaglia per castelmezzatru .. toc toc toc ..toc toc toc..buonadia buonadia…i saluti dei contadini per le terre diovenga..diovenga…e in non piu di una notte raggiungemmo seguendo venere ad occidente come ci era stato scritto in terra santa ecco appare lontano il suo castello .. sostammo in un paese vicino alla citta ,v'era il castello e la corte piu' viva del loco..sapemmo delle sue locande 255 e ci imbattemmo col nostro cavallo nella via per castelmezzatro a rifocillarci dal ritorno cruento all'arrivo nella bella corte un oscura visione mi appare cerchiamo conoscenza e saperi.. nella locanda sulla via della citta'' un baccano furente al nostro arrivo si tradusse in vocii generosi e sguardi ammiccanti nel chiederci ogni esperienza nelle terre del signore ci porsero mille buoni vini carni e tanti sapori ..ci ospitarono per molto tempo. in quelle sere magiche di e sensazioni...si vedean donne di rara bellezza durante quelle festicciole nelle sere d'estate livia Ricca d'incanto mi sembra la sera fuochi di luci mi chiamano al fronte coccole amiche d'adoni ormai stanchi vivi d'un tratto al suono di spari fine dei giochi col tocco di mani dolce un riflesso spariglia poltrone forte richiamo al veder non piu sano occhi d'un cerco salvarmi del cuore vispo , regale il tuo gioco d'autore 256 regio svettar tra colli e gran monti scure poltrone di pelli e capelli tocchi d'un sano credersi belli affondo d'un tratto col darti la mano musica e un disco presentarsi vicino anima ignara nel mondo che versi lascia m'immerga tra suoni e profumi viva momenti sognando colori .... GUIDA .ma un belgiorno .. un ricco signore ci venne a trovare.. signori cavalieri ho qui un malloppo per il vostro fagotto che nessuno sapra' mai delle nostre trattative vennisi a patti e cambiammo il triste portar conoscenza con mille danari ed io pensai con il cavalere amico..sostare li' per qualche tempo comprando con tutti quei danari un bel caseggiato vista sul paese e in fondo ci si vedeva il mare.. ma non avevo neanche un benche minima idea di cosa 257 incontrai tra quel mura piene di vicende e di cosi tanta voglia di punire l'esserci arrivato la casa stregata nessn sapea la calda corsa ove fermare il raffreddar del core lasciai la corte che m' avea allattato e..mi rifugiai in un covo d' orchi e pazzi lanciai cadente questa triste vita all'imbrunir d'un lontan soleggio prova di forza ad un animo puro solo tra i draghi di leggi e solfeggi avea temporeggiato per talune pioggie in un letargo in grotte e su ' rami sospesi terre di lustro mi tennero vivo pomi coi pani e su oli d'ulivo il pensionar in un villo d'un brav'omo fuggi' da loro in un battibaleno mi versai li ' dentro nei mille malori 258 vidi me' ramingo e solo in grandi stanze dormiente in quattro mura piene di vaganze anime alla cerca di colloqui in bare sibili vocii tuonar di caffettiere il ballo delle tazze e fiamme accese sole salir volume e suoni da sopperir silenzi persi l amor. le.arti e la famiglia avei pensato prima ad amuleti d'un grande uomo che il consigliar mi stese lontani tempi che mi mostraan pace rocambolar pensieri al preveder di rotte e collisioni ora rifugio il tempo a recuperar carriera pedalar parole in tante notti in bianco digitar al piano dolce mia tastiera smacchiar sovente l'uso di un arto 259 sempre stanco.. si comincio ' a conoscere realmente quel territorio sacro conoscere le realta' di comandi e poteri ,dal castello inviati messaggeri e soldati in cerca di prese su forastieri di preziosi muniti.... ad intravedere nel loro insaputo possesso di un segreto biblico una feroce esposizione al maligno...dettata al loro signore della corte... giovanni de confluenza il signore di castelmezzatru... un pazzo sequestratore di liberta'' il paese viveva in quei tempi paure e timori e ne accadevano di fatti da spavento... il paese degli orchi e' vivo il senso.. delll aver scrutato questo posto.. gretto e non aver capito nel basar sta mossa frutto d'un cervello lesso poi ch' era un gran pantano 260 un lago sporco di difese a sorti dei peggiori orchi questo aver acquistato la terra e il caseggiato che da parola data doveva essere la terra per la costruzione del tempio di dio..la chiesa della resurrezione il nido della mia famiglia sopporto peripezie e impossibili lotte contro i mali delle genti del loco ..almeno di quelle amiche al pazzo padrone del paese in quei tempi.... l'acquisto della casa l avea pagata cara quella casa non per la cifra avuta da quel santo uomo che al fin spiegasse a chi sa ben la vita che un tetto sia cosi'protetto da render lo scappare dal codesto l'arma per amare in ogni letto e risvegli la mia vista di falco alluzzo nel muover la sua chioma stesa all'asta al commerciar sto sito a me venduto protesse l esser mio..da scotti..e inganni. 261 .ma per contrar le forze violente a sfarmi e far capitolar l amore..e l armi.. 262 dedicato a nen lavo sto cuor mio contratto al solo toccarti di sfioro fresco d'un tratto mi pare profumi ricchi di fiori .. musiche .. e suoni d'autore thai lady al dolce tuo far sia ramingo il mio vivo di regia speranza.. essere invano lontano da un amaro nido provenga esser fuggito e cercar la tua mano 263 ma torno morente alla tana ne voglio tradir le genti rabbia d'incolumi gesta che cambi quell'aria di festa sia d'un tratto l'amore che dolce al mio cuor lo lusinghi ne spieghi la via da seguire... e che il sogno ci vinchi .. 264 \ passaporto -biglietto-carta di credito -bancomat ritirare 1000 euro \ occhiali 1 posizioni \ ferro da stiro e fono 1-1 laterale scarpe 3 \ pantaloni 3 2 \ pantaloncini 4 6 \ costume da bagno 2 laterale \ magliettine 4 5 \ camicie 4 4 \ cinte 2 laterale \ giubbottino pioggia 1 1 \ accappatoio 1 7 \ boxer 10 laterale \ calze 6 laterale \ profumo 2 intimi ( lamette - dentifricio -spazzolino-schampo bagnoschiuma) \ farmaceutici ( mal di testa e febbre ecc) computer 1 telefonini- occhiali reg. scheda mem.tel macchina fotovideo \ libri 3 265 \ romanzo 1 al cav. Carlo Menzulli ...MILLE COLORI nel rapidar d' ardite imprese passai maestra vista al tuo antico paese osavo propagar mie arti per le sue vetrine girovagar per viotti e poi di dritto al fine al ricco mecenar d'un mercantile come anteprima dell'abbellir di sale vesti ad omini per uomini affini ora son libri a trovarmi ristoro faro nei mari al mostrarli piu'chiari scrutai un sottano senza alcuna luce vidi riflesso tal santita stanza piccolo tratto tra mura al profondo fresco d'un tratto mi ci specchiavo al mondo vieni giu' guido mi cantavi 266 oh carlo !! il chiamo tuo dolce ad'aver visto mia spada quel bel manichino e i tanti suoi fili tenuto dal palmo e riflessi sottili a chianche distese di arida presa quel Carlo e sua ombra al far con la mano il saluto e solerte smossare divano quel braccio vicino e staccato dal fato tenuto con cura al tuo banco posato che di lotte di cui ne ero campione sentire tal richiamo ad una vecchia stazione posai allor la corazza di fili e da ordini avuti da antichi progetti sonni tra lotte e vittorie sui gretti capi' che v'era qui un buon cavaliere che nel trattar le arti avea perduto il tempio a chiamar sostegno alle corti del regno al fine d'un viaggio e non cercar piu' oltraggio fiammella di profumo mi colorava vista e ne ascoltavo il trotto al tuo donarmi canto toccarsi d' ulivi di scalpello fine facean rospe linguacce da i tanti rami forme di volti, ghigni e grandi torci macchie di quadri spoglie e dolori pupi di carta d'arti e valori affiancai d'affetto il giovane mio occhio al vecchio tuo ..bagnato come un secchio 267 spartimmo forze al dare , scambiammo insaputi poteri ne lessi la rabbia che avevi non siano perduti i valori ..sentivo lontano il tuo eco difendi le gesta di ieri ..il cantico a futuri guerrieri ma... amico mio il tuo invano donar di tesori lo strano ostruirti tra amori serva ad un passo veloce guardarti per poco fugace d'un prode giovar conoscenze regalarmi tu' oh Carlo mille colori Il Manichinaio ( Guido ) 268 ma ... senza quattrini volutamente fini' quegli ori che avei protetto..prima.. ne sento su i miei palmi ancor il puzzo.. e non aver quei colpi quei gran mazzetti di monete e strappi tenuti in fila al loro senso adatti esempio da imitare copiai il sistema al mio curato santo di gran coscienza nelle cure ai cuori 269 attento del suo tanto vanto quell uomo che al rotarlo inverso non gli cadea metallo posi qui' con lui la sfida che l averla vinta e di restar capace d esser forte senza tutti quelli grani facea di me soldato disposto a trattative d' infausti fronti agli orchi fuori alla mia casa i pazzi piu' soli a darmi amore genti d'animo e cuore famiglie rotte ai sani i tanti cinoindiani oriente ed africani sacrificio per l acquisto della casa acquistai quel nido sorto tra quei rami dai roman saluti con tutti li contanti avuti gettai quell armatura di cosi tanti danari lottai per anni al filo tra ricatti 270 di banche di esattori di vigili e avvocati soffiavami la schiena i loro mille fiati il mio vicino pel solo fatto che non l avea ottenuto quel mattonato..muto di ghiaccio ..a nevicare e cocer d'afa da morire si cinse da carogna nel portale ferendo quell amore ch' avei avuto a scegliere quel covo che credevo amico dovei pagare dazio tanto caro da sbalordir le banche d'un paese cosi avaro.. d orchi e pazzi la lite con un amico conobbi genti che parean felici nel contrarre a me i lor valori vantar le gesta di un casato assente a quei confronti veri tra i campioni quei begli amici di codarda intesa rapida e cortese posarono le armi nella via per poi lanciarle a mia insaputa contromi al mio girar le spalle da lasciargli scia 271 la mia infanzia alle lotte che di violenza e botti avea cosi esperienza da infante nel paese a me natale a cui sogno lo tornare d aver battuto tutti quegli amici e poi con un sorriso a chiedergli piu' scuse o perdergli al ritorno delle ire. col festeggiar la lotta e le sue prese ma rimaner cortese col ricordarlo in quel paese tener la bella al fine se mai ci fosse stato un nuovo ardore rimaner compagni al gioco con onore tra cotanta vita spesa su in quella piazza e in fondo la sua chiesa lo scontro col vicino ma qui e' tutt' altra storia in sto paesino se fossi ancor bambino non avrei perso 272 la lotta al mio vicino e l avei marcato quel ringhio cosi armato che sul comun comando del codesto odiato agglomerato s'avesse col sorriso festeggiato che un ospite s'accetta con l'inchino che mai si parta col pensar rimanga poi pulcino si sappi che potrebbe esser caino o abele se lo rendi poi fedele.. richiesta di pagamenti storici (basilea 2) dopomi richiesto un ulteriore sveno al mio esser sfatto ricevetti un altro agguato volean quattrini a flotte un invasion dei mari un triste sbarco del profugar saperi trovando immerso dal solito postino in quel cassetto che mi facea spavento nel rientrar dovuto in quello covo sul suo fianco appena nell'androne che non avea pagato dazio da piu' tempo 273 e con tale presunzione ch essi stato il lor piu' gran speculatore col mio casato da me' oramai soltanto tristemente ripudiato il commercialista ebbi l onore ancor che mi seguisse in avventure un uomo a me vicino di gestioni..care tenea na banca il nonno ad un vicino posto commendator di fama il commercial.... dottor .. che mai vantava gesta col dolce suo spiegar.. sor ragionier Milillo curandomi attenzioni al non morir degli arti e far si ' diano al cuore tal calore da render gli occhi vivi al suo colore.. e scardinar vicino forze avare al suo nutrirsi santo come irti monti tra le alti alpi e pregare tanto del mio pagar d'incanto 274 il comune il mio aspetto che parea d infermo sforzar la grande aorta e le mie tante vene al lor pressar capienza dalle tane bollirmi bile che dovean poi bere ed ubriacarsi gozzi e far testar rotanza a capi . da tante bollicine dal lor girar di stanza vidi in ufficio caterve di richieste stive di frambugli carte e tante penne ed io dovea fermare quell inganno con abili armamenti di remoti trucchi da spaventar d'incanto ste belve ignore accovacciate ai banchi . .dai volti dolci al far salir sudori ma solo attenti ad ammazzare amori tutti avvocati di tante cause stanche falsi sorrisi a specular le brache con indulgenti guardi nei taschi di genti dei campi ,e artieri tra i frati zeppi d'onore ma pieni di paure 275 gli armamenti le mie pedine tenute a poco d' acqua e sole in tempi pace nuotanti tra piu' vini e mille liquori quei fiori che al toccarli sparaan veleno solo al tentare di sfiorarli domando i mezzi altrui girandomi di spalle ed arrivare a meta vispi ad'un ignaro lor fiatone i loro semi saettanti per mezz'aria dovean poi crescere lievitando in fondo in quei locali ed i suoi cameroni di quel comune pieno ancor di volti e il rimbombare tra schiocchi di tacchi di brutte omine storte tra i cartoni avea n' armata di progetti non c'era tempo per il mio dottore tra tutto quel pensare ed il mio fare nere sottane tra strappi e tiretti sfregavo quelle mani ai magici comandi desideravo un vaso per tenerli stretti saltavano poi dai tetti dei piccoli maghetti lor non facean vedersi tra quei voli, sentivi solo un ballo con le ali ronzii tuffi nell'aria e tante piroette 276 ad occhi attenti a lucidarsi gli ori e irrider tra i cappucci quegli attori... l offese fatte all omo che parteggio' per l asta che m' avean cosi' donato al mio smainar la spada per procurar timori mi stesero bandiera al fermo dell arresa si tramutan in scuse con mani a braccia tese la fuga uscimmo indenni ancor da quel paese fuggir veloci dal grande suo viale direttamente al mare. in capitale . con dve respiri corti e guardi muti abbiam ferito gli orchi e son battuti !! pensai volea la testa lor sui pali ai fianchi delle strade i loro averi quei cesti e quei bauli tanto cari finir la saga impari a spaventar saperi e vecchi secolari 277 il non dormire scendei la via per avviare me' a quel creativo solito tram tram le grandi mani mie e avergli tolto il sale tenuto a notte ad alleviar bruciori ed aver noia ch'avessero posato male non aver avuto sonno per taluni anni d'aver scontato sfide a grandi scriba capirgli i passi solo, e nessuno a dirmi tutti quelli trucchi aver mai letto fiero tutto il loro usar il commercial che credo avere e se un ventotto poi mi torna nove con tutto quel sottrarre da impazzire , scatenar un ira il non dormire con lo sfidarli a dirgli mostrami le suole quanto lavoro nel volerci fuori maestri di scarto da voi cime nelle scuole il batter di coprenti sul mio letto intraveder con luci naturali dei fumi polverosi d'acari crudeli sposarsi nella notte con batteri 278 di ferro vecchia legna a tarda sera rientrare da bottega sempre solo sorridersi col ciglio mentre e' in volo a battere sto corpo sempre stanco distendersi al giaciglio lesto e vesto e la mia schiena non capire qual'e' quel punto e dove punge la gran lama nel desiderar mia dama volermi studiare sottovalutandomi i tanti guardi che conoscean la stazza cercare di capire se fossi malandrino ed il perche' del fischiettar primizie nel mattino parea tranquilla quella vita in quel viale ma fumi d attenzioni mi penetraan la casa fumando quella cuccia ad incubi febbrili avea come v' ho detto coperto d amuleti era un castello e al fronte delle guglie posate vasche d olio coperte da piu' maglie dei fili stesi e i tanti pantaloni 279 una lucina al banco dei balconi il muover di fiammella incenso greco che saliva in fumo buona cannella con tanto suo profumo tenean paura gli orchi di diventare pazzi e i pazzi per la strada di perder la ragione gli raccontavo storie di polveri da usare ossa di guerrieri da versare in mare templi cavalieri castelli e galeoni difender sta ventura dei coglioni d' aver sbagliato il posto e lo sostare un covo di maiali mugugnanti da sporcar ste vesti a un filo che avea distese in strada senti' lontano un piccolo parlare una voce presso la piu' antica chiesa dire ad un suo amico ch' io ero un gran mago un uomo dal sapere come fare per schiantare quel che ormai avea rubato l' aria al sacro respirare aiutaci a trovare mi parve d'ascoltare mago dal matema del capire quel gran grido giu' sul viale 280 e tra il cracchiar di tortore nel cielo gli abbattevo i mali.. valenzano il mio paese volea lasciare ora quelle mura...e quel grigio casolare sognavo ritornare al viver che ero stato in luoghi santi dal sereno straripar di feste e di cuccagne di dolci ..e calzolari di fiere e carnevali quei risi tanti che a sentir chi venia da sto paese come uomo senza ardore e senza imprese di talun di arti e scienza violentar dei santi preti e seguir altre correnti tra le genti come menti di poeti diligenti non capendo piu'le arti dei miei santi la vendita della casa vennero a veder la triste mia disfatta 281 al lasciar quel sito con brame di caini col sorriso.. veder la sfinge mia brillar felice al posto il mio fedele amore con il cuore mostrar la cuccia e giuri d 'aver speso i tesori e non badato ad altro per finirla ed io che galleggiavo in tosto mare muovean sti piedi solo per tener me' fuori il viso dalle acque tanto nere cercar la riva fino al mio sfinire volli confronti con omini assorti veder lor paura nel mostrarmi trucchi a dirmi li concetti e i mille usi in quest aia ferma al passo dei cinesi e cosa aveva detto il lor giornale sentendo il canto in una gara antica del nostro inno con tanto di fatica il ritorno al mio paese natale vidi sparir di colpo sta collina 282 aprirsi a me lusinga vita in piano d' un tal mio grande amico e dirmi torna dal tuo nido e l ora della cova mia cicogna tu sai la terra buona e ne conosci l acqua ch' ella bagna devi fuggir dal sogno e lo tornare ai passi forti che tu' sapevi fare il grande riso la forza d' un romano contro i galli aver le tasche piene di preziosi tu non volevi tufi e pietre da gessare colonne tanto liscie da scalare cantare quello suono sempre a sveno rocambolar il me frega contro un palo piegar l altura del suo veder la cima con il testar del capo mio felice d aver reso fermo lo pidocchio lasciarlo vivo e mai vederlo steso voler diventar papa'(la perdita dei 283 capelli) Mi reco tosto ora di buon risveglio vorrei parar la chioma dai malori ne vedo dei riflessi di chiarore la luna mostra ora la sua fama volar su in cima solo capir la tana nastrar le paglie la femmina e feconda nel mio cuore regalero' il mio seme con ardore ne sento il tempo far si io tira il cinto e la mia braca ho usato mille attrezzi per marcare a idee d agguati da uomini scorretti creato manichini e dargli moto e voce sentirmele chiamare aiutaci ad amarci maestre mani l'ultime e le dita a consumare l aver voluto loro li ' in bottega a fare si il cuor mai resti solo io l'ho sostituito senza pena al sogno di crear famiglia e cena e festa del paese tutto e rosa mi guardano a voler diventi presa 284 ma ad'ora resto al palo senza il vero la vita d un guerriero pronto all uso un figlio che somiglia al tempo ch'eri e il crescer suo obbligato sarei stato poi un domani la scuola Pranzai per anni in culla da Pasquale chiamavo mamma quel giovane fedele la ninna nanna al costo deliziava la cerca conoscenza tra i saperi provai da solo ad insidiar le forze del pensiero farmi domande grate e non pagar valori e consulenze al lor nozioni avea poco da dare le banche conoscean la stretta posizione e chi mi conoscea pote' puntare a un meno tra quei fidi da un decennio uomini che a me non mi sembrava vero stargli vicino muto ad ascoltare sapienti d'alto rango nelle scuole e sedi alla nazione tanto grandi esser complici a capirci lo cibare sentir parlar d'affari e tanti studi usar dei vecchi trucchi di millenni 285 filosofi saperi astronomi pensieri quei tanti professori e cattedre speciali a mensa attenti e scelte da dottori tra vini buoni paste ed a brindare ed io da solo attentomi a guardare un mastro da due mani come pale la cinta che mi cade di sovente i gomiti puliti dal fiancale tenermi su le brache al non farle piu' cadere diciamomi ca'fune ( cafone) ma il tempo lo Signore lo usa bene il solo sale sale o muore poi nel mare d'incanto poi mi presero ad amare i gran sapienti zeppi d'attenzioni aver ora fiducia d'un artiere capir che se s'insegna il professare fa il pieno del colore da servire e tutti insieme pronti a festeggiare cosi' sarebbe stato poi a pasquale qualcosa sale poi dal grande mare or sono andati via tanti dei grandi delusi ritornati ai loro mondi chi in serbia chi in irlanda in grecia in israele i tanti poi nel mare quanto un solo 286 avean paura fossimo alleati i grandi del sapere e chi del fare e' sempre qui la sfida d'orchi e pazzi lor fan di me alla fuga in ogni luogo e in ogni luogo adempio lo soffrire e mai lo curo sperargli lo sognare business (l'arte del fil di ferro ) sign. Sifola solo al telefono sperai lanciando grida allo stivale chi amo'creare sentir da me quel tal richiamo tra reti adatte a pesce da fondali movimentar le merci giu' tra i mari un quadro di risposte tanto giuste mi conoscean tutti nel fornire con abili risposte tanto vere le lor richieste fatte le strani idee aiutate al far si sbocci quel volere potei trovar capienza per lo ventre ma solo per li giorni giusti all'euro 287 lanciai miei scritti a tutti ma nulla di ritorno lo sperato chi ebbe il vecchio libro di poesie chi il nuovo deve ancora il suo stampare pensai ramingo e solo dovro' far un esercito a seguire automi del mio sano raccontare e volli allor capire come davvero esser capace a far potesse si' avvenire che mai poter sfiorar tanti danari con dei veri omini adatti a tutti li pensieri avrebbero richiesto danni cari da dire al cielo e al sole fatti nero da burrascar pianura e scura il mare mi vidi adatto ai gran capitalisti o assi comunisti credevo solo a favole da amare I MANICHINI i manichini miei potessero parlare con trucchi miei accendere i motori tradir il mio pensiero se cambi di contrasto allo straniero e fossi si ubriaco dal comandarli male perche' il loro fare dovea tanto 288 difendermi dagli orchi se passa il pazzo sorrida st'avventura sanargli da distanza il canto di mameli lanciarlo con la fronte al piu' importante vento forte di tanto con onore intento la tecnologia ecco d' incanto come nel gran sogno un uomo apparve che mi sembro' un marchese giunto ora da secoli passati al fuor della frontiera esperto dei velieri , gommoni e barche a mare lui conosceva i vini giu' in cantina un colto marinaio di caccia e salvataggi un cacciatore adatto al lo salvare aveva un cane fiutaggiante a terra sapiente ad addestrarlo tra le navi gli chiesi lumi al raffael del caso vantando grandi gesta d'avvenire come dar gran cuore e lo cervello a manichini avari del pensare comandi tanto grati da altri mari dei tasti usati soli tra gli amori 289 ma a caso negli annali d'un santone trovai un libretto sporco in un cartone dicea cosi' al fronte nel vederlo ma si la logica possibbilizza il gioco nei numeri a troncare e secco vidi cader mille cecchini birilli da finestre vidi nuotare e il tutto si creo' come un 'altare il sesso fedele navigare al triste mare il vivere tra musiche e sirene toccarsi i membri al lor solo sfiorare trainar passioni fino allo finire cercavo forte al mio volere una gran dama di stupenda gonna e sotto un chiappo da tirarmi inganno cantava un canto il bel tenore dalla sua gola a taglio vorrei scavare da tramutarlo in raglio ed io a guardare cosa sapea del caso il grande abbaglio nel non vederlo steso mi porsi tempi nel regalarmi cuori vantavo gesta da ricader valori 290 un vincer sfide con l'ormone acceso testosterone do cotanto reso la morte i soli per le strade li ritrovai alle mense dei folli con sapienti riverenze mi porsero alleanze contro i mali mi dissero segreti degli averi che femmine e caini del diritto lo avean cosi'puntato con quel dito tu vieni a me per poi lasciarmi in mare sembri capire il gioco del punire o vuoi che pianga per poterti dire mi disse tra lo vino ed il guardare ed io ramingo viaggio senza fine ne tetto cuore e averi da sognare con la preghiera al di d' un grande altare tra brutti di ritratti ed uomini scassati al muro la cornice tra 2 ceri e serie di lucine per natale ed io che d'aria ormai sgasata gli chiesi ricorrente la risata che feste per la strada nei locali 291 che gioia le battute tra i dolori dicevo ad uno basso del quartiere che il guardo del posteggio usava fare che dato il gran risparmio al materiale volevo lui p'esempio del modello da creare un bara per i vivi corredato di gioielli una cassa tanto zeppa di accessori tanto belli respirare lento ed emettere rumori il cibarsi con il verso ed usare l'acqua ai fiori un sistema per appendere le chiavi e l'appoggio pel cappello laterale la tv e i suoi canali con la cuffia da sentire poi la doccia col ritorno dal lavare un sistema brevettato per concorrere ai defunti gia beati in paradiso alla fuga da sto mondo lui ridendo mi lancio una frase tutto dire caro guido io con te vorrei morire ho gia visto al cimitero dei boche' col nastro nero il tappeto e dei velluti tante luci e marmo vero una lastra di 2 piazze per morire sogghignava l'impotente ah brigante d'un plagiante hai gia avuto sto pensiero gli dicevo nel brindare gli poggiamo le tue conche ed uniamo i loro fori 292 nella notte poi parliamo e ridiamo degli orrori ma se puzzi allo sparare quei cannoni e tanti tuoni io non dormo se poi voglio io non muoio col piacere ahahha mi sento dire hai paura di morire festeggiamo senza inganno che ne pensi col tuo riso la faremo festa ai vermi ? in paradiso... o beviamo altro vino...da pierino..!! vorrei cercar la sposa ricorro attento nel cercar la sposa ma vedo galle in pista dal copricapo rosa la cresta ondeggia molle mi piega il collo al gallo la guardo l aia ricca del lor covare a stento non credo piu' capire il mio da fare giocarlo al sole lasciarlo andare a male 293 intreccio il mio pensare a mete per fuggire capendo che qualcuno in fondo vuole che cio ' accadi al mio sognare vorrei non siano i soldi e i tanti ori vorrei non sia una nuova religione vorrei non sia animale di una nuova generazione elettricita' di balzo mi vien su' la grande idea volei capir chi uomo fu' e chi fece una macchina alle imprese un aereo per planare il carro da trainare volei capir l'ellettrico concetto i mezzi logici che danno pompa al cuore e muovono le parti senza atriti e scotti rele' ..comandi a metri gli swicht le coppie dei motori i tempi le distanze potenze e riduttori encoder passo passo e stabili sentori le leve a molla che avvertono i rumori contati adatti a fonti di calori mi vidi per un mondo di numeri a giocare da dare vita ai fermi usati per cantare politica 294 capi' che la politica e' attenta e piu' speciale da trucchi usati a scorta di abili ingegneri puo' aver partita a scacchi da esperti in mappe scritte e' attenta al colpo al sacco di furti col ricatto attende le aggressioni di seguito al contatto di regole alternate o leggi a lor continuo avei difeso gli orchi ancor da reti forti salvato i loro nasi dal renderli piu' chiusi vederli dentro a lame di fili e grandi reti dovean capir prima le armi al gioco ai pazzi contrar lo sparo al lupo solleticargli il dito l ' ululo sui monti non e' cantato invano la carabina spara tradendo la sua mano oh lupa quanto piangi su tra i colli quei sette tra le corti e il grande remo il grido scende a valle ma e' nel cielo accorta a stare in guardia sempre fuori c'e' un orso tra le frasche avvicinarsi barcollo lesto a vista sua curarsi tra mieli e i suoi colori lui sbranera' i tuoi ori e.. tu . ho traditore in tempi pace.. da chi ti difendea da questa belva dovrai pagare dazio de' i tuoi fiori.. 295 e guardar il romper di famiglia per poi cantar lusinghe brindar con coppe e vini il rispecchiar tra specchi e le tante mammelle vederli stesi poi su grandi letti tra tante genti piene di singhiozzi i loro godi di lanci tra gli orchi svuotatesori a lanciarsi tra i pazzi il riso steso al benedir famiglie prima coperte di tanti amori e ori ora son rotte da non aver biglietti scruto quegli occhi al maledir di mappe troppe violenze all'agguato del tempo logiche attente al versarli dentro goliardi risi coperti da tende non mostra l'autori di cotanto scempio ahhaha ahaah ahahhaha ahahaha ahhahah ahhahhah TANTI NOMI io passo tra le danze del locale mi sento gli occhi al guardo d'un segnale lo poggio al tuo viso di sirena il passo e capelli alla tua schiena il femminile raro a ritrovare 296 la fiamma ad un incontro d'un sognare ne fugge tra di spinte e il musicare la verve ch'avei tenere il passo stanco pensar ai nomi a cui tanto somigli tornar al sonno col suono mi cogli e tu con cura il mio cuor mi raccogli fiumi di salpe saltavano il chappio verdi schizzanti cercavano il mare attesa a sfamare le tante voglie il gioco alla vita salvava correnti l'incontro tra i mondi ed i loro serpenti i giochi alle facce messaggi tra reti voler la rinascita a nuovi pianeti sistemi a travolgere vecchie comete sentirle cadere come esseri vuoti guardarne la scia pensare ad un trucco deciso da un suono uscito da un cesso un bravo signore ad un telecompresso con occhi arrossati ed a veder dritto 297 il baule dei tesori sprazzi di spruzzi di caldo sentire toccavan lo ventre al farmi sognare il vivo unicorno fermo d'un tratto sentirsi amputato da tale misfatto trovare piacere nell' esser donato mi resta l'immenso gran lago bagnato tra molli miei tratti di corpo disfatto un sogno tra i mari di pioggia di sali ancora una volta ritrovo tesori IL BAULE SI SVUOTA ma venne l'ora poi di tanti odori ti taglio interveni' cotanto male il cuore preso a strappi con gli artigli aver profumo e salvie a piu vanigli fui scassinato al gioco dell'amore trovar combinazioni senza sforzo scrivemmo tra messaggi sulle onde una poesia a piu' mani di due amanti io gli parlai d'amore vivo al fronte 298 lei raccontava delle mie mutande piu'alte delle altre e tutte tonde cosi capi' che ancora non v'era ora piegar la corna al calo della sera dovea coprir con tanto di mantello il cuor ch'avea piu' tagli col coltello sperai che i cieli su' la gran montagna capian che triste male cercar la mia compagna che spero in questa vita mi accompagna fine di un angelo eccomi vangar le terre d'altri con stanca vista al lusingar di vesti scansar quel mio col guardo al fianco d'un sorrider stolto che gli anni miei si tinsero d'un tratto che non potean piu stare con un cuore intatto la giovane sirena che attraeva olfatto snobbava la gran mole a dargli corsa al sacco mi ritrovai in tale selva nera tra mille rovi e fini punti duri 299 cercai quel corso che mi portasse fuori ma c'eran sensi opposti tra alte rocce e chianche un mondo assente che promettesse amore mi vidi solo tra le salve piante tornar ai mondi di preistoria canto pregar lo dio che mi vedeva stanco dargli il saluto di chiamarlo al fronte ondeggio al car mio sogno lo vesto di corone tutte in strass in un bagno piume di gallo arancio ed altre gialle nel penso del mio immaginar farfalle tra le sirene sfiori e tanti amori averne uno sembra un gioco al muori ma il saltellar passioni farmi capanna che tutto si colori come d'incanto l'avvento di qualcuna pronta al canto or sembra che sia un orco od un gran pazzo ma e' il capitolar sto cuore nato santo nei vedi tra le parti di quel mondo che giunto al capotreno ferma il fondo ed io che son di core inteligente cavalco il senso d'uno ormai perdente 300 aspetto tosto ritorni alle coscienze di resti intatti usi e tante scienze IL BAULE TOTALMENTE VUOTO servir il mio voler batoste da orbi in panne scornar le fauci d'un codardo verme il suo velen frutto di contorta vista sfiorar le brame di cotanto mostro il cor del dare fermo dopo schiava agli orchi subdoli gesti d'un falso amorare pieni di prese al parar il suo male colpi nei fianchi ad uomini stanchi esser contenta nel vederli cadenti prova di forza con incontri tra santi serpe passante tra scogli e i suoi sali appaioni granchi di rari colori venir qui a cibarsi da lontani mondi gamberi adatti al furto degli ori lancio nei mari e tenerla nei fondi 301 la fuga dal mio far di genti all'erta spaventi dati ai cieli fra le grida falcarmi il capo da spulciarmi bruchi serpenti nella cesta che ho protetto veleni di cotanti rari e stanchi pensieri che m'allietano il gran letto stanco manichinaio m'e' morto il passional voler contatti rocamboleschi salti la nei boschi la terra che mi fiera nel suo stare la rete ed il suo re nel grande mare mi gioca al tiro storto con le onde i venti che egli porta da alte sponde spaventano le talpe sempre intente avanzi di vittorie svolazzano la corte messaggi di cartacce qui tra i fanghi su' macchie d'aquiloni tra i suoi fili con mani articolate ai tanti tiri mi vedo lo scappare verso il mare un bagno tra le esche e il festeggiare le sante terre piene d'aria e sole fedeli corpi d'animo ribelle 302 che i loro tempo sfociasse in altre mete il marinar seguendo le comete lasciar la fonte come vecchia stella pensi a sto giorno senza ieri e il doma regali sogni e amori e buona soma fine maesta ' corridor spalla ad'un torcio goder oste alle botti versar dedicata a filly luce d'un sogno ritorna spoglie di bruna sirena strizza le orbite al fermo d'un vivo vedere provano ancora ad amare il dolce tentar il ritrovar d'un cuore sparviero alla sala guardi orientali smarriti al vederti danzar siano lontano al temer che le lasci cantare chieder ancor mi ritorna quel felice sognar tra terre del sol cosi' rare e il tuo dolce guardar a luigi 303 il velocista il salto a sera di 3 giorni prima mi veste a lutto d'un triste ricordo un amico d'animo di gran lustro pare viola con abile mossa il goliardico avanti che sento il mio romper la noia col spacco del gruppo improvviso colpir d' un tratto 2 sguardi servili apparire di bella avvenenza sensuale lui sonda con morbido fare il mio forte di schizzo avanzare e complice ad un terzo ignaro ne gioca la solita mossa che capitano osa a lui seguirgli il comando affianca sto passista amico al mio spaccar del gruppo arguto per procurar la festa ed'aver vinto la noia sto velocista che non vorrei nel campo mi mostra spalle e spinge me' nel fango le donne al visto d'un sottile oltraggio di coppe vino e fumo ma d'animo saggio io porgo tosto il vado e abbandonar la gara il visto d'un pericolar dal fianco un folle rigirar di colpo 304 d'un fiocco velenoso tra le carni di chi ti porti a sprinter per la coppa e lui che il vento teme e ne prende respirando la tua scia alla lotta e pronto per l'agguato poi in quei metri al fine che fresco prendera' poi te' alla ruota strattonera' per farti andar al retro giu' alla stiva ti vedrai tra i tanti il trucco e'solo non ne portar tesori spinger il velocista al fermo del pianare cordolo tieni al spingerlo al tuo retro al suo morir d'attesa salira' il suo grido ( ho' sete ) per il veloce senso del colpire suo al fine del segnale scaraventarlo si al traguardo ma verso il tribunale premiar chi spinge dalla fonte l'interessar del pubblico pagante se vince col leale suo spianare allora tutto il mondo a festeggiare pigalle lo vedo e tutti i suoi colori 305 le vesti pendono sulle tue carni tonde a risaltar i monti su tutte queste onde le piume posano il tuo fianco in piano il labbro stira il pelo che tocca la tua mano quegli occhi ignari di tal sensual calore il tuo sorriso di saggia gitana immerge me con una dolce.. puttana stanco all'amore tra i corvi la stanca che vien su dal fondo mi regge di stento all'affondo che sforzi d' un drago io feci sull'orlo d'un baratro stesi non so' se ci vedo ripresa mi sento gia gonfio e cadente la pompa d'un sangue ridente che spinge con forza ell'andare pareti di vene gia stanche poi penso all'amore salute del cuore poi sogno il suo coccolare ma versi di corvi leggi di umani 306 avvocati col manco di mani han fatto io scappi dal vivere il fato porci dal canto piu' nero che bianco e quindi finita la storia alla vita che grande dolore non esser capace a stare lontano alle iene e al tocco di mano andate via dalla mia famiglia andate via dalla mia bottega d'artigiano non insidiatevi tra me e la mia donna non insidiatevi tra me e il ragazzo in bottega devono avere fiducia del padre e maestro ....non siamo mica da arrestare non guadagnerete solo voi usando le mie donne e danari mafiosi associazionisti paralleli finti difensori siete porci crudeli e avari andate in chiesa un po' :::a confessarvi delle vostre malefatte forse il prete vi aiutera'' solo lui puo' aiutarvi ve lo consiglio fratelli , dicevano gli antichi ..a piangere alla chiesa !! ma io no''sicuro spero di non venire mai a darvi un solo euro faro' finta di nulla se mi provocheranno ma la vittoria a voi non la do''' perdo con la gente ma vinco con me stesso 307 rispetto ad ora .. il tempo ne passo' ribelle traccio'la mappa al rinnovar la pelle pochi di mesi e..mi riversai alle lotte tempi ricurvi alle speranze ai fatti salti tra i campi di ozi e furfanti mi fecero fante tra santi e malandri rima d'un motto continuo alla mente tieni la linea a chi sferra fendente il suo .. mastico ingoio al predar suo galante risi di godo al lusso e alla gente non v'ora un pensiero all'amore non v'ora il capire all'aurora d'un triste fischiar primavera la lotta e dentro quel credo una favola vera un cavallo al suo trotto mi traccia bandiera attendi che cali la sera e nella notte accendi candela al lustrar di sogni nei tratti piu' oscuri tra specchi e invisibili muri che al luce del giorno attraggono orchi al guardarsi le fauci 308 sorridersi fieri al vantarsi di pazzi uccidermi amori di cuori fecondi col lanciarsi dentro con trucchi zelanti sporcarne le vesti con loro segnali marchiando mia corsa con macchie giganti FUGA pullula partenza di un gran viaggio atteso spero di gran vanti da reputarmi leso vice d'armamenti al correre alla leva salvo del mio cor al prodigar del germe viver sua speranza di levigar coscienza all'essere rovinato tra pazzi ed orchi all'enza THAILANDIA son qua da qualche giorno tra nani e fantamediche del cuore ritrovo grandi maghi d'ogni luogo un caro d'una persia andata in sabbia deserto tra sorrisi e pochi veli fraterna lotta al vivere un risparmio e coronare il seme non partire render paradisiaco il suo svegliare ardir che resti adatto al sempre uso LA MULTA IN THAILANDIA il mentre di ritorno dal mio mare 309 mi castra quel gestir moneta a scorta un fermi di decine di astri armati lenivano il capire che evitavo notando ogni assurdo mio sordare con multe di valori d'alto mare al punto d'una linea in verticale restai sancito al fermo del motore il tempo che ostinavo quel dolore ed ecco allontanarne il disertore mi lancia un gran segnale dove andare al trarre del concilio quel verbale andai di getto e subito capire e chiesi lesto in coda quale il perche' del tanto odiar il mio apparire salendo d'un per cento in un baleno la fila di diretti dal sanare gli chiesi tosto uno che mi sembro' un signore che mi porgeva sguardi ed attenzioni lui mi sembro' capace al nazionale in fila tra stranieri d'ogni loco mi disse dammi poco e salvo il cuore dal soffrire e quando lessi tosto il suo verbale che in coda non po lo vidi rivestito in ogni schiaro feci gran fagotto spiegai le carte di monete avare pagai e salutai folante quel furfante 310 PENTITO D'AVER TROVATO IL BAULE spingila a fondo da mille balene ruotala al senso del cambio di vele specula il vanto che tanto cantava sparale il colpo che usava sovente rendila schiava al giro a sto mondo nomade blanda donna mai santa premi chi piega la vita e il suo ardore umile amica a donarti il suo amore dolci sirene di terre lontane nane carezze e preghi alle mani forza alle genti amanti ed attente lucidi sguardi a gran fondamente oriente in vincis lampeggio..attivo e lento sparse nell'aria bolle di fili tocchi di struscio ad allunghi deformi toccano il velo di carni ormai sporche fuga d'un volo al cielo ormai nero resto d'un tratto felice a vedere stima d'un tratto di genti mai visti io ti conosco dai tempi remoti 311 bravo creativo dicevo ai vicini sbagli mai domi al non esser piu stato aver lasciato vederti dai lupi reti nei mari tracciarti le brache trani ..girai ramingo e solo cercai una sosta al volo corti di ignari fasti vesti d'arditi aspetti tane di orchi e confetti ulivi negozi e paesi vendesi fittasi e cedesi vendean ormai le gesta dei vecchi nonni arresi 312 prede ad orsi sparsi fonti di pesci tanti tolti con forza ai santi pazzi con trucchi intenti menti cosi' distanti puzza di antichi odori il loro chiami al cielo di far calar bottini frutta pani e vini un fischio , un suono, e' musica alle puglie un canto odo lontano.. il palmo alla mia orecchia gli carezza ulisse..un maragia', la seta e quella via.. soffio di vibro al sole scoglio mi impera a vista oso gran tuffo ai mari nuoto ai profondi d'un lungo respiro.. sfollo le acque spalando correnti forza alle braccia al far si piu' spinta grido dal cuore io voglio un respiro salgo dal fondo riemergo la cima e... e.....splendor vidi apparir un regno adatto al non far si' cio' avvenghi TRANI la perla venghi... 313 or giunta l' ora d'una vera congiura non vogliano io vada vai dal loco ne piango d'improvviso d'aver firmato venduto tra gran fumo il caseggiato la legna come santa annera l'acquirente e' fatta finalmente son libero dai morsi d'un serpente lo stato ,il comunismo..la destra e il suo fendente a me' di cio non me ne frega niente.. il compromesso ecco oggi come d'un gran previsto s'avvera quel che da luce al mio calante visto la vendita avvenente di sto casato assente le dieci e mezzo tempo attendono il mio firmo vendo d'un compromesso e spero prima fuori da questa tana di codarda presa trappola al cuore che sperava amore fine all'onore di sognarmi in fiore che mai sti scritti ormai potran volare al freno d'una vita andata male ste sfide ricorrenti ai grandi pensatori 314 sto soffro continuando nei dolori gli scritti ricorrenti tra ste mure la morte di tastiera mia madonna il costruir continuo delle mani la fuga tra quei sogni di gitani lobby il penso ad avvocati miei tiranni i vigili in citta ' e i mille esattori geometri banchieri e professori giudici ,magistrati e gli avvenenti tanti amori i rospi secondini alle prigioni veder perire i vecchi miei colori dei fabbri terrecotte, e falegnami le zappe contadini e i mille semi carrucci di asinelli e suoni strani pastori pecorelle e dei maiali galline coniglietti e tante uova parlar d'affari con un tegamino portarlo al forno a pietra con un bel bambino m'han detto che e' del toro il re caino il segno e' da riavere disse abele . 315 il toro contro un toro non ha male o ride del vedersi avvicinare il fronte di sua fronte ha la visiera son corna tanto grandi sul suo fianco il fronte d'un frontale sul suo viso ne viene un bacio a muso d'improvviso l'atto il dottor sano' ogni dolor che del paese ne era il salvator prese la mano al cuore che avei rotto con il notaio sano' tutto il soffrir esser pentito con tutte le parole d'avere un tetto e tutto il suo fuggire che tutto il mondo sappia di compenso atteso che in italia il bel paese e '' arreso un solo grido vive per le vie ruba la casa a chi ti muore a poco prendi le mura e farne sale ai fiori vanta ai tuoi beni d'aver fedeli onori che un uomo solo sappia quale fine s'avversa poi se non ci pensa prime 316 sola la sala di lustro e di luci forte d' aspetto tra il bevi e il malloppo gioia del far cantar primavera immenso e' il tuo partecipare sorridere, non credere , cercare di capire un volo da un abisso uscirne tra il sognare due occhi come pale sentirmici scavare... gonzales la richiesta un orca di spagna pare nazione mia al suo servir tradisce canne col puntarmi da lontane navi galeoni colmi di piu' tanti schiavi colpir d' aspro amaro e al cor mio taglia e ferisce ancor d'avvocati e scudi eco di grida ai pazzi richieste danni tra quei scritti crudi rombar tuoni e mille leva d'un associar veleni tra i suoi tanti capricci di contro vive quel suo bel colore che al visto di sua foto..ti fa sognar piacere.. 317 svestendo immune le arti ai suoi peoni trugidargli corpi con le sue vesti affrante tranci alle carni con vanto e suo grido femmina e gonna tirar comandi al mare e..io chi sono ? Tu sei una maga dai 1000 capricci ..tu sei una pietra dai mille colori un movimento per cento motori .. un canto al cielo che desta i miei mari .. sei la sirena che sguazza le onde .. aver la corda e fermarmi al maestro .. legarmi al palo e saggiarti i profumi.. io che di odi ne avverto i rumori...!!! 318 319 320 321 a ghandy uomo cresce in una realta''che stenta a gestire e provvede d'istinto spesso a cercare soluzioni..la sua mente e cio ' che avverte lo accompagnano inequivocabilmente..s'immerge in cose in storie piu' grandi di lui..vorrebbe trarsi fuori..lotta ..ma le correnti lo attanagliano a sua insaputa..ecco d' incanto nasce una poesia ..una vita..la storia di un uomo che emerge sulle altre..forse perche '' e ' fatta solo con tanto amore e con un pizzico di follia..e...mentre tutti applaudono lui non partecipera''per una infinita serie di combinazioni... 322 323