(Spero ti piaccia, un abbraccio).
Amici lettori, è un viaggio strepitoso quello che ci attende: ci farà da guida (disorientandoci) il Virgilio
più inaspettato e simpatico che ci sia, il Manichinaio, re dei telai sorretti dal fil di ferro. Creativo e
felice nel suo linguaggio folle e sapiente, autodidatta animato dalla passione per la migliore tradizione
dell'artigianato italiano (una vera lezione) ma anche per la poesia, la letteratura, la comunicazione più
scoppiettante e stimolante, un piede nelle sue origini pugliesi, il dialetto, i prodotti tipici, l' altro
immerso nella sperimentazione linguistica più riuscita, nella storia della cultura 'alta' e popolare, nella
'matelogica' da Jarry dei nostri giorni, Gianguido Sifola rigenererà in noi la devozione per le cose
belle, la natura, gli altri che sanno amare, la vita, la cultura alla cui mancanza si deve l'assenza di
valori: 'l'amor del fare è l'amor del dare'.
Dalle acque gelide del golfo di Taranto, tra spigole e polpi, tra granchi e balene, e poi nel casolare
del paese delle meraviglie che ospita la bottega del 'Re delle gabbie', fino a lassù in cielo, mille
personaggi inattesi e sorprendenti animeranno il fantastico sogno di un piccolo artigiano e
1
manichini che è, in fondo, la risposta a tanti dei nostri perché. Andiamo a viverlo anche noi. MC
L'UCCELLINO
Si sviluppo''e comincio' a fischiare....tutto il suo planare.. lo porto ' alle sale... poi d 'un bel giorno ebbe un
po' a .. pensare egli si penti ' il mettersi a cantare...solo il musicare..solo il musicale..l'audio il non capire ma
ai cieli l'ali sue... spiegare..!!
Il manichinaio inc.
IL GRANDE SCRITTORE
Che cappotto me m'ha avvolto
na commedia e de Venuto
lui un gigante il suo un portento
non pensavo d'esser scolto
l' editore al fianco mio chiedevo
qual panchina al mio dir poi....toccava
questo splendor del suo ridir fioriva..
e lui sorrisi al mio biancor .. nuiva
Giovan Testori con gran bellezza quel musicar suoi amori ..a noi donava crudo
ed il mio attracco a riva..tenea la sua bestial potenza labbro immuto
d'aver per lui candori col mio sportivo restar di ghiaccio in stanza
all'ancora mia astuta vantar mia appartenenza.. e lui col nudo..
e usarla per difender mie ragioni col filo e con la lenza conza e scudo !!
Il manichinaio inc.
TEMPO E POESIA
La poesia vuol solo dirti
qui sto' ..se vuoi il mio tempo !!
e comincia la sua danza spesso in gita
il coccolar se vuoi gli sia suo attore
poi la vuol finita nella sera
ricorda il lento ticchettio calante come luna
..il sogno ,l'immaginazione il tempo suo e l' anima nella notte sua prigione !!
Il manichinaio inc.
IL CAVALIERE
Oh cavalier risale dai tuoi tempi andati
quel che fier donava il plauso a te' delle tue genti
il passo al trotto e tu coi fiori li lanciavi ai cori
or dovrai ammirar chi delle arti
con l'umile suo fare e cento pieghe
la luce piu' non vive le botteghe
i tanti luminari del diritto alle aule del comune alloggio e vitto
quei santi commerciar spiegar colori
che il lor tradir costretto.. non vuole altro che quel fatto abbi non il letto
ma mille onori e ori..
se il rosso imperatore l'artigian il far vuol blu
del presuntuoso amar ricordi e cuori ..
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o il mercantil sorrider al farli andar piu' su'
col suo banchetto e i suoni d'un amicar tra i fiori..
o quel pastor col gregge attendo che sii pronto
che il verde sempre legge...al girotondo..
il cavalier sii sceso dal cavallo , prima un ciuco d'un bambino..
la mano foglia al fico poggia al petto suo mancino
che s'e' carezza o brezza a quel batter che a lui ama
il suo cuor vorra' vicino ..
al carion d'ultma campana !!!
Il manichinaio inc.
le mie poesie spianano con delicatezza la terra , per poterla pestare seminata e non far si'.. io esca dal
corso ingenuamente senza di loro !!
Il manichinaio inc.
IL BUON PADRE E.. LA SUA SCELTA'...
CAPOSTIPIDITA' MESTIERALE OPPURE CAPOSTUPIDITA' UNIVERSALE
Il manichinaio inc.
flich one o one..
La liberta' e quello di illudersi e di credere.in qualcuno o qualcosa...perche' senza ''di cio' si diventa schiavi
del resto.
Il manichinaio inc.
IL MASAI
Come un masai al rientro dalla caccia
cruda savana lo scuro e sporco affaccia
vede capanna colma odor di sensi
sposto di pagliame il fuggo tra quei fischi
le vesti i calzi i fasti e l'andar via di moschi..
batto d'un bastone all'uscio vile
poso al piano l'incordo d'animale..
or sembra torni il sacro il rispettoso
il tempo il sole rivedan cio' curioso
lui faccia festa al letto
e tutti i maschi fuor di botto..
vinto la fam di lor
col gran banchetto..
Il manichinaio inc.
UN BRUTTO VIDEO
Cosa m'aspetto da quel che ho visto ..un oste casto non da' la soluzione ..
lei e' ripartire con attenzione rifar la valle il monte dia gestione ..
..rifar perfettamente ed anche lentamente tutto il prospetto del seminar la casa ..
3
e poi col sole..il tempo ..e il prego in dio ..come d'incanto la spina si fa'.. rosa..!!
Il manichinaio inc.
IL DENTISTA CHE SOGNO ( chi curera' i miei denti )
Ed il ritorno tanto m'e atteso..
dalla nazione dei tanti sorrisi .
scienze ..carrozze..i suoi 2 professori..
l'abbraccio..tra loro ..tra gli infermi visi
tanti italiani piu dentro che fuori..
la cura ai denti non s'ha li' ..piu' fare..
sara''l'italia madrina..nel mare
a procurarmi il buon re del dovere...
ed io ci spero..che s'ha svegliare
chi del curarmi ne avra'il bel 'piacere..
oh musa..i venti dovrai lor usare
spazzolo ai mucchi e quel vanto al non bere....
frasche e fogliame.moneta alla tasca
ridar il cuore e l'onore.. alla casta..
or che la legge un ' santo.. dentista
capirvi chi soffre e non far piu' la cresta..
lo stato gli onori fara' a quei dottori
sconti sui dazi . chi salva i miei denti ..
onor provera' chi vorra'sentir letto
il servir la mia bocca poetargli l'onesta
donargli lo scritto ricordar la ventura
il gran pago s'arresta .ed .il mondo m'assista
del faccion la sua grotta non piu' triste ma in festa..
Il manichinaio
L CUORE E LA TESTA HAN TRADITO LE MANI...ded.sempre a lui ARISTOTELE(educare la mente e non
il cuore non e' educazione )
Che l'armatura qual diventa fiera
un altro passo al chiamo lor di ghiaccio
essa difenda me dalla bufera..
che il mio buon cuor abbia tradito il fare ..
quel che le mani volevan dar d'amare
poi questa testa il vanto suo al sapere
lor han svestito senza lascio a spazio
lor han ferito senza il soffio al brucio
lor or L'appello devon dar lor dire ..
il tribunale e l'associarsi in coro....
ed il perche' han fatto si le mani
non voglian piu' giocar a dare me'' l'amore !!!
...traditori !!! cuore e testa..che vi credete a festa..
avete ancor il tempo..di fare a lor le scuse....e di difender restando forti e fieri..se l'offesa fatta all'omo mio
dipendon da quella briglia e il tiro della fune..
Il manichinaio inc
4
DUE CONTRO UNO
Io con me.io contro me.tu con me tu contro me..due con me due contro me tre con me tre contro me tutti
con me tutti contro me'.. una due tre quattro cinque dieci mille..possibilita'' per nn raccapezzarsi..a voler
restare fedele alla propria volonta'..e credo !!..
Il manichinaio inc.
IL TUFFO
Tuffo dentro un tuffo
sembri che si e' immersi fra correnti
fuori chi ha paura ..dentro chi la ha piu' viva e dura..
tu lo guardi fare o sei al suo mare..
dove sembra' accolga triste schiave
ella tiene te da l'altre clave..
e non creder ..ti da starne fore..
..Il manichinaio
uno stato di genti che isola i creativi ( coerenti ) o fa si cio accada .
e' uno stato di diritti e diritto sbagliato destinato a piegare a stati piu..giusti
Il manichinaio inc.
il rischio che c'e ad utilizzare tutto in modo specularivo e interessato
e' che l'avversita' si trasformi in amabile dopo di cio' tutto torna al proprio posto ..
Il manichinaio inc.
IL GIAGUARO ..
Il giaguar lo vedi avvicinare languido sornione pieno di paure..
tu manchi al suo fiutar per quel tuo preso al far tu la nazione ciba
e lui d'avanzo per la tua compagna.. la casa.. il tuo menstiere
il tutto quello che ti faceva bere..
comincia il suo tradir comandamenti..desiderar degli altri la sua donna..
mostrar d'amar piu tanto la sua mamma
scroccar stipendi ed altro con la ninna
difender la sua azione agevolato di sua posizione
mostrar la forza e mai l'arresto d'ella ..
come la morte giocar d'orizzontale la sua azione
usar quegli ori ed io a soffrir tener per darli fuori
al costruir lavoro e cena..poetar render la posta ancor piu' piena
il manufatturiero cima ai vanti..ferito da sti venti..ed i tormenti..
il motto suo L'ATTESA sui rami salto.a spesa .
le deviazioni suo lavor. ..per chi non sa'.. violate a iosa..
mi perdo la compagna da una iena
il dio mio rosso..sembri me abbandona
pensavo meglio lui non vincan queste genti
non spazzoli l'idea vinca st'orrore..
lo chiamo e lui tradisce soluzione
mi parla sembran versi di canzone..
5
l'amor di papa che la dolce voce suda
chi salva me' al giaguaro matar sto mio
( artigiano)
...
..
( penso si al gran budda... al tempio suo.. lontano..)
Il manichinaio inc.
IL LUTTO D' HOMO .. CHE UN GIORNO DIEDE ME LA MANO !!
Ancor m'arresto al sol pensier mio lesto
un 'altro mastro ha fine al cordo suo funesto
le regole d'un gioco ardito da un pentito
chiudosi per sempre a lutto
l'antico lor ricordo il bel suo far stordito
or passo dalla strada e vedo a scollo il triste manifesto
dolor di genti dire..
quant'era bello veder il chiuder suo al brunire..
le colpe del palazzo date a caso a spazzo
a quel sapiente del rimpiazzo
dirgli e dargli a soprannome
il pazzo !!
pover or ricordo e vuoto sia la via
quel triste homo per la legge strano..
ha scelto andar ferito su dal ciel piu' sano..
che in quel remoto..giorno diede me la mano !!
Il manichinaio inc
6
Puo' un salmone mentre il casco sale..mangiare l'orso al volo..?
Il manichinaio inc
IL MAESTRO E IL GIOVANOTTO
( BEVIAMOCI UN BICCHIER DI VINO C'HE' E' MEGLIO )
Lancio sol di botto d'un buon giovanotto
lascia cada al mondo l' ancora sua a fondo
entra col suo passo dal sapiente ..a riva
non quei gran baroni ai piani alti
o chiusi nella sotterranea stiva.
7
posso chiede dar parola a tutte le speranze ?
cerca d'un trattieni per capir mie.. danze ?
quanta sua indolenza priv di famigliola
di quei corsi ha perso il ricordo e scuola
sordo di quel grido d'improvviso ..
lui si vede attento
il suo volto appare di spalanco al vento
rombo esagerato festa ad un motore
a domanda ignora dolce incompetenza
non sapeva ch'era un compressore ..
lui con quell'ingenuo stare in nave
dire ch'e caldaia od autoclave
ed io ricordargli tra il mio riso .
quello che quel moto m' abbi in uso
non mi pone acqua od il metano..
non benzene olio..alla mia mano..
ma in quel tubo grigio posto a noi vicino
spiego in questi tempi del barcollo
tutto a un giacopin
.. col sigaro e sua legge nel rincollo
offro al giovanotto. quel che versa e' il vino....
eventual transfer di valenze e il mimo
io e lui imbrachati ...nelle lenze..e l'amo
ubriacar il nostro far dovuto d'amo..
e il cuor ferito nel suo fresco lino...!!!
Il manichinaio inc .
colloquio interessante...
...PARLIAMO IL PORTOGHESE
parla gold..
..per la diffusione della cultura delle idee e della creatività, questo non è il posto giusto...portoghese o no.!!
parla silver ..
8
e solo questione di calcolo e posizione.non del posto dove io vivo...oscillo nell'inversita' del darmi il punto..del
dove mettermi..poeticamente sbagliando a posizionarmi sempre nello stesso senso....essere vicino
all'artigianato..mannaggia all'amore per cio'...!! mi fa perdere la partita..con le armate.letterarie...ripetitive..del
vantare altro..
tipo...L'AMORE...PER UN/A DONNA../ UOMO..cio'.concorre spesso..con il mio..dire..e merita ch'io perda..com'
attor poetante..tra il maestrale...Vinca l'amor per le genti e non per le arti..vistole ai lanci con Eolo..tra i
venti...!!!!
riparla silver ..
vinca nella poesia....l'interesse per il finale .esser concreto....il risultato e' l'amore..!!
e non giammai..quella per il cultur stare nei colori...del fare..il creativo ..
..esso .per noi .ha meno senso..e giustamente secondo...!!! o ancor peggio...con una spinta anche nei retri del
gruppo di testa..dalle intellettuali torri cerebrali..di comando..che d'un maestro..in fondo pensano sia .diverso e'
folle..!!
e allor anche l'amore s'accorge di cio''..e si fa veder meno..!!
Il manichinaio inc
BUON COMPLEANNO ded. alla sign .Castello...
9
La paura del professare....lascia spazio al calcolar della
linea..ma il maestro..c'e'..!!
.e guarda entrambi..giocare..
Il manichinaio inc.
.MIO MANICHINO.,,AIU...MI..
La ferma attesa soffre al non voler mia resa..
accusa il ricontinuo doppio spinto..d'altri al sacco e spesa.
10
quel artigian tener dormir bottega lesa..
il manichino starne dietro col dur celar di ringhio
al primo tocco del color d'un finto rosa
m'assale amor ch'ha mal..
veder il rotto dal felin rintocco..alla mia bella chiesa
mio piccolino piego chi a lui gli mostra vil suo ego..
gli dico son piu' molle ..e..il mio sperar non taccia tra l'amate stelle..
il doppiettar nemico per ferir il visto d'elle
io e lui sognar si vivi come il padre e il figlio fuori dall'invischio..
splendor la siesta..famigliola e festa..!!
e..tutti nel loro giusto penso.. sbobinar l'immenso...
veleggiar tra il rischio..!!sempre piu' nel mischio !!
Il manichinaio inc.
11
L'ARTISTA THAI CHINA..( si sper l'equilibrata )
.e'..com ..a ma' compet cchiu'' !!!
ma io ho capito la logica sist. costruzione opera..zucchero filato..
.non copio pero'' lo giuro..
onore a lui...
domani se fa il mio ..
rispondero' col suo...
1 a 1 ..si va per la qualificazone insieme..
una gran bella partita...!!!
e devesi finire in equilibrata..
Il manichinaio inc.
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IL GOAL NEL GOAL ...
Nell'aria va' la palla il tiro dal soldato
ti lanci come l'aquila al visto prelibato..
l'amor tuo..
..padre tra non tanto..
e come quel tuo sogno da bambino..innato..
il set ..la rete..il gonfio a chi non crede..
la favola la moglie vien sul campo e il mondo vede..
la presidente del paesino negli annali d'un romanzo..
oh tu donna ..tra un po' mamma.
il pancion lo ..bimbo in panzo ...
voli in campo..
stringi al petto col tuo cuor chi l''ha segnato ..
quel tuo amor .marito tuo..al suo braccio tiene bandiera..
..tu' carezza..e il mondo in piazza..che l'onor l'abbi di sera..
L'intensita' del caso..ed esso rifa' la stessa via !!!
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HA APERTO DI NUOVO O NON AVEVA MAI CHIUSO ?
Questo si pensa di una bottega passeggiando per la citta''..quando non si ha' piu' bisogno ..
eeeee..!! il bisogno ..il bisogno..fa brutti scherzi ..
anche quello..di tirar i piedi non con volonta' ..ma con i fatti..non capiti..( LORO NON SANNO QUELLO CHE
FANNO ..) a chi e' ed era li ad aspettar per dartelo..l'aiuto al tuo bisogno..del creare..qualcosa di bello..questo
maestro..solo..vede e ascolta l'ingenuo passante dalla sua porta..sparlocchiare..
eeeee... poi..d'improvviso il solito vigile urbano militante a rifarlo scappare...fischiando come un pellicano...e si
rifa' la festa..di fischi e balli di fuga..da lui..
Il manichinaio inc.
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POETAT STRANIERO .
Ogni poesia e' e sara' un rebus Sifologico ..da saper capire o non riuscire a farlo...spesso ci si sbagliera'' e se
qualcuno riuscira' a capirla..forse gli diro' d'aver sbaglaito...!! ma almen conoscero'' chi mi ha capito ed egli
temero' e chi dei tanti..non...ha saputo farlo ed ella io amero' !!!
Il manichinaio inc.
LA PREGHIERA ..ALL'...
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Abbiamo spento ora .. quel che il vento aveva fatto si ' arrivasse a nasse ..
or nelle reti serve lo piu' estremo sforzo
al far riprenda quella fiamma del soccorso d'esse..
non s' ha rimorso al fine e ripartenza..stesse..
ci riposassimo fedeli col tanto amor le messe..
che quel creativo nome fece noi alla gente..
le tante luci sponda alla ribalta a.. mente ..
una preghiera tace al far lei chieda luce..
che s'abbi cur la voce ..
il credo e il benedicto tempio ..
ad ospitar per trasformar caparbio st'indolente scempio
Il manichinaio inc.
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DOV'E' LA PALLINA
Il gioco della pallina tra le tre campane ..
ma dov'e ?
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ma ti sei mica accorto che era nel mignolino..!.
il mignolinoooo...oooo..no''!!
e qual' e' il mgnolino.?
.il destro o sinistro..?
ma no ' dai e' un filo !
un filoooo..ooo..no'!!
e dov'e' il filo ?
lo tiene uno di quelli che guardano al banco .
e...chi lo ha ?..
ma e lui..! .
e vabe' adesso che lo sai..c'e' la fine dello spettacolo.!
inseguiamolo...!! inseguiamolo !!
.e poi ?..e poi..e poi..poi.cosa succedera'..?
dopo aver capito lo show ! .un sauro affamato scendera' ' a valle .eguale...! e tutti a ridifenderci lo stesso..e poi
come magia e spingerlo a farlo.per voler ancora il solito volersisi spettacolo..e .anche lui convintosi..giochera''
con le solite tre palline alla festa del paese..nascondendo i suoi denti affettanti....tra sberle.filanti....e bicchieri di
vino..tra tutti i soliti esseri additanti....
Il manichinaio inc.
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IL GIROTONDO
Quanta matematica c'e'..nel non volerla usare e calcolarle a zona.e .non essergli tanto preciso..e'' una noia
secuenziale esser altrettanto meticoloso..col numerar severamente la vita.in un calcolo al quadrato
Il vero .esser matematico secondo me' e' calcolare a zona.tutti i 360 gradi d'un rotondo ...e partire con il primo
numero ..l ' Uno..
e tirarsi fuori con l'ultimo dei suoi..lo Zero ..
Il manichinaio inc
IL CRUDEL FIDANZAMENTO
Preservo a qual barazzo
il bacio primo..di sua figlia vide
l'amico par presente d'un fedel consenso al cuor dispiace
mugugno di sto padre dal guardarli in fisso
23
il festo d'un campion non santo ..
la camaleontica linguaccia riccia
soffiar per quei canotti e poi limar gommoni..
tastar le curve e non temer sermoni
il fermo padre nano ad ' allontanar rapace
ch'al suo occhio d'apro sgrano al suo vuol gli tace
amico a lui diceva fermiam lo scempio ad 'ora
ai tempi del noi far a lui facem la scuola.
agisci casta il tasto e l'amore d'una bambina
scaccia quel giorgione dal miagolo in calore..
mostra il suo scappar e tu fra i nostri.. onori..
ma padre disse il figlio quel gatto t'appartiene
il figlio col suo amico trattavano partita..
non vedi che somiglia al figlio ..e..tuo fratello
non dir che questo e' vero ..or credo ricordare..
mannaccia a quelli morti nazionali..
amico tua difesa non sembra a me' piu'' piglia
compare comparidd adesso sei famiglia
ahah ahhaha ahhhaha hahahh
Il manichinaio inc
24
LA POESIA E' ARTIGIANATO
La poesia e' di tutti..
e devesi viaggiar con l'ali..
.. udendo il ticchettio la rima ..
dar la scia ai candori quei malumori ceder l'armi e gli ori ..
sol la parola ricchir quest'aria chieca
salgo dal viscerar morir nella tradente corsa
il nascer suo miracolato da' il giro ancor di morsa
che ella col suo volar con sottofondo il martellio su un piano..
ricordisi d'un tempo sappi..plaudir il dir d'un artigianO
Il manichinaio inc.
REGINA E LO SCUDIERO
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Vagabondando al filo di sperar io resta..
musicar le gesta rimenbrar quei sogni vecchi rogni..
case con le streghe fuggir da un giacopino..
musa vedi quieta.. cuccio ad 'un camino
un color d'un tempo e fuor lo.. vento..
io su un marmo siedo freddo e steso
dalla corte odo del mio gonfio a modo
l'imbruttir seguente al soffro tra la gente
e la cuccia sveglia come fresca.. veglia
tiene l'eco in freno col. suo ..
...non lo dire !!
poi ritorna il ballo.. a lei che sembra bella
''taglia quelle piume or lunghe come crine ""
ella cerca appoggio presa nell'arresa
ancor d'olfatto annusa quel suo ..fumar di caramella..
ed io ripreso..e sgonfio suo scudiero
a lei..suo dir ch'odor ..
di fior d'un cimitero
Il manichinaio inc.
26
LA BAMBINA CON LE BRACCIA AD'AQUILONE
La bimba ai cinti tiene le sue dolci mani
non piu' d'ott'anni di seconda a scuol dimani....
curve da somiglio al qual non ha' ricordo..
ch'al chi ingegno suoni alla sua porta in vesto scuro
chiede quel bel nido e misurar lo muro
vile dichiaratosi al non colpa aver ma complice e spergiuro..
certo e' da pagare giustosi il dovuto.calcolato a dito.,,
lavori ..servi impegni l'equivaler sanar d'un malgestito.
o quel che voglia s'abbia ..ma non l'ovetto e il tetto..
il lettino la bambina..tener sognarsi stretto..
e chissa' difender tutti quei capelli ricci da criniera da leone
che a quel pianto generale.. del sottrargli la sua pasqua del confetto..
lei si pone con le mani ad aquilone
sulla scala d'una torre a'nticopaesana..
l'ingegner che sembra soffra quest'evento
desse e faccia sia d'un colpo il suo tormento..
che sia lesto dar la fine con quel dolcire
e e che imperi a lui pilato al dormiveglia
la finisca la sua saga del dei tetti l'invial.. sequestratore--...
questo scriba mai artigiano senza cuore..
Il manichinaio inc.
TETTO
il tetto non s'ha da toccare
dovran spiegare davanti a quel portone al portinaio San Pietro..se complici al lor stipendio o finti ignari.o
d'avanzate speculazioni che il saper prima sii l'unica CASA e non far la famigliola l'abbi.ancora
indipendentemete dal malfatto essosi a mediare..col giusto e salomonico calcolar dei dati....!! fosse stato un vile
esempio di potere allor ricambio..piccola ma danne a quei marmocchi il cambio ...pietro di risposta dovra'' ridirgli
e non aver timori..di non aver piu' posto..
e allor vagassero randagi tra le orbezie... ..
QUESTO NON S'HA PIU' FARE |||
Il Manichinaio inc.
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MATEMATATICAMENTE
Matematicamente m'accorgo d'aver capito tutto quel che credevo il niente..
tecnicamente avrei d'un tratto raggiunto in volo l'aquila lontan dalla mia gente
visibilmente vedo tutto cio' distante i fondi e luci finalmente alla mia mente..
filosoficamente e amorevolmente io mi diverto a trarre nutro da quel che calcolo nel far minuzio senza usar la
cerchia e nel suo for..la lente..
ma come un caso non previsto al lume ..ho mal di dente ..pancia e..schiena e nella testa spero d'allontanar a
diventar con tutto sto costretto al suo..contar per il mio cuor .. na..iena...
Il manichinaio inc .
LO SPECULATORE
Si posta sorbo e lindo al capir cio' ch'era limbo
comincia trama sua con tocco tra il sorrisoascolta come un ragno e allama zampe rase
e poi col suo spavento t'attrae con le sue fusa
non crederlo se soffre o suona l'alte rime
t'aiuta o par si mostra fedel e non esser vile
lo noti guardar dritto esso sembra fiero e vero
tra te o un tuo scudiero un tetto o amor sincero..
t'accorgi a cio' che cerca e se a te' ti sembra un sogno
lo squillo allor ti sveglia col suo spedirlo in bagno..
29
Il manichinaio inc.
30
sai amico mio..quando si conosce solo il proprio modo di fare. e ' gli si crede .cecamente spesso si resta soli ed
io .credo di .esserlo
LE ONDE ..I FIORI ..I BACI .
E ancor si sente il mar.. sfiorar col fresco suo profumo
il muover tuo di prima scanso e poi quel guardo fisso....
quell'arso d'ora mio vagarmi lento e penso
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d'un balzo tutto in un massaggio e il celebrarti in fumo
sensual madonna dolce lusingo e immaginar il trasparir.di gonna..
tu che par abbi chiave al maschio mio
ospitarti in quel saper con tanti dei suoi spari
riflesso al visto tuo.regale
venirti a fronte d' aver non l' onde..tue.. ma i baci
e al nuoto aver al braccio mio i piu' galanti fiori....
Il manichinaio inc.
LA DIFESA ARCIGNA SI SCUSA D'ESSERLA
E allor dalla difesa scorgevo sua sorpresa
oh chiuso a riccio forte d'un vagar la porta tesa
32
con tanto fuoco al visto d'un attacar tuo amico
al gioco d'un quadrato o rettangolo di gioco ..
dicevan al tuo difender qui sembran fior germani
e tu con quel sorriso al ricordo d'italiani..
un frullo sillabava lo sforzo di chi pesta
il tiro da difesa puo' far salvi la festa..
ed ecco come il sogno da sforzo verso il coccio
il tiro sembri voli da dietro come un luccio..
e tu difesa ardua che pensi vinca un ciuccio
rimembra che un grand'uomo per far si vinca fiero
dover lavoro e avanti giocar sul campo intero
Il manichinaio inc.
IL MATRIMONIO DI MANFREDI
33
il giuramento dei lor 2 cavalieri ..
La mia anima a dio !!
La mia spada al Re !!
Il mio cuore alla dama !!
l'onore a me'!!
Il manichinaio ( Fredrico Sifola messer Sifola da Trani 1252 )
34
a volonta ' e l'aspettativa del sognatore
a credere nella propria avventura al fare,del lavorare .dell'amare..
incrocia l'interesse comune pieno di fattori sconusciuti
di interlocutori obbligati esterni che in causa
dimostrano la pendenza strutturata d'un complicatissimo e meraviglioso mondo..
prima non vista accuratamanente delle 10000 correnti del sottofondo.
che se a favore ed in combinazione..e si pensava cio''..
la vela va''e stramba per il traguardo
ma se e' contro ..il timone l'albero.ed essa barcollar quest''omo nostro..
fan si subisca strane visioni
e lo diario di bordo comincia ad aver fame d'inchiostro..
Il manichinaio inc.
35
Il manichinaio inc. IL FILOSOFO
Educar la mente e non il cuore mi fa ' venir di balzo il mal di dente
le mani che gli toccan quel dolore
son rami per lui..cespi artigli pronti ai pigli
un saggio dai suoi lumi tra i barlumi
li vanta servi al cuor non piu' alla mente
e..qui capisci che lui non conosce
il solo muover lor tronche da un laccio
e crede da sua scuola in un aiuola
aver tra i banchi l'anime e i mantelli..
chi vanga ben suo atro pel suoi frutti
o il costruir di suola..e via..alla fiera..
rimanga fier d'un dire espertosi al sapere
che su' dal ciel piu'saggio il suo se vuol potra' non bere..
Il manichinaio inc,
pronta allora e' saggia combinazione
36
sfiorivano le viole..
RINO.. DED. A RINO GAETANO
Il mio cantante capiva sogni e girotondi
si rimboccava i colli ed ai polsin le pieghe
eran di chi sognava i mondi
poi alla sua gola il nudo nodo vola
esso poi scende risale e come incanto ne torna lento
poeta ed al suo fianco sembri dedichi il non lasciar di vanga
tutto. quel che c'era credo lui vanta
casta vista a sosta e lui di risposta
un fischiettio parole ..e l'aria ricca d'un tratto appare..
una festa nel nuovo millennio ed il ballo alle suole..
un canto m'allieta ed e vero..
fiorivi....e...sfioriivaaano le vioole...
e tuu prendeevi la mia mano..mentre ioo..aspettaavo ''
ta ta ta ..ta .ta.....fioriivi ....sfiorivanoo le vioole..
ed il soole batteeva suu di me'..mentre ioo aaspettavoo..
fiorivi..e sfiorivano le viole...!! mentre io aspettavo...te''!!
Il manichinaio inc
37
Resta solo un semplice ricordo di quel che soffrir fece di me' un poeta
ora e' inerzia e ripetizione nell'aver capito il modo per farlo ...e.. saper di non esser piu' eguale ..!!
Il manichinaio inc.
38
LEI S'ALLONTANA O NON S'ALLONTANA..?
DAGLI SCRITTI MAESTRI..
Perche''? ti allontani dalle mie scritture ..?
MA NO''..!!
saai che usano il sancrito ..
COME COME..?
eee...non farlo ..esse sono maestre..
VABE'' DAI...NON PINDARIZZARE..
come gli scritti maestri.. piegano il lettore..la prima volta..come un oggetto fatto a mano..hanno delle
inperfezioni.naturali..
affiancandosi alle basi.sue.....per unirsi a loro.scuotendole... gli insegnano il loro mestiere. e quel che vogliono si
veda.leggendole e forse anche toccandole...e il loro capirle...accadra' nel ..tempo...piangendo per musa e
maestri ..che non saranno piu'' presenti..
Il manichinaio inc.
39
LA BEFANA
Vestir d'arresa questa brusca attesa
oh mia befana chiedo te la scopa tua a me' resa
somatico soffrir da sacche del bollir la spesa
vorrebbero mie mani aver or lei per sposa
il sogno mio compagno e' nuvola da bagno
vuol far razzoli e spazzi tutto sto messomi con piazzi
la pioggia ch'esso tiene vuol lavi macchie ai pazzi
e tu befana..vecchia di tutta tua antichanza
ai bimbi dai ii carbon.. e il lor ramazzi !!
Il manichinaio inc.
40
SOGNAR PARLAR TRA BOLLE E CARAMELLE...
La linea va..solfeggia squilla e sviene
triangolar sovente spero tiene
la conferenza passar conversazione
per lo sbarcar lunario a quel lampione
quel lungomare la strada e tra i sudori
fuggir dal viver canali tra le anguille
strusciar l'invischio dei molli alla mia pelle
seccarla ella al sole e caramelle..
parlargli in esso fuori dalle balle..
e nella bocca un godisi di bolle..
Il manichinaio inc.
41
AUGURI AUGURI
Auguri a tutti..di cuore a chi ha sopportato le mie poesie costantemente e anche a chi non le ha mai lette
...ps..forse e' meglio...scherzo !!
comunque quest'anno a venire e' l'anno del cavallo verde dicono in cina..
l'anno della creativita' salute e cambiamento.. credo non si sbagliano..e..allora cavalchiamo questo benamato..
quadrupede .almeno solo per una volta...ogni giorno di festa si deve usare qualcosa ch'abbia il colore
verde...dalle mie parti.. questo...lo chiamiamo il colore della speranza..loro invece del creativo cambiamento.e
che cosi'' sia !! .che bello pensare ai colori...e ai cavalli..ed augurarsi...un buon prossimo anno..!!!! AUGURI
AUGURI
Il manichinaio inc.
LA VOLPE SALVA
..SALUTO' ' CHI LA DIFESE
Ii cerco tra i muretti e sassi d'una strada ai colli
il saluto fatto a me ed il girar tuo capo al passo lento della mia carrozza
mi e' rimasto tanto impresso che sembri ancor sia lesso
quel salvo tuo a vederti sulla strada versa
il lecco dolce a zampa offesa e quegli occhioni tristi
42
guardavi intorno il mondo e tu alla resa svesta
un auto forse un mezzo prese te' ferita
fermai ricordo ancor di quella pioggia pesta
quel mezzo mio a lampeggio ed il puntarti i fari
chiamai rinforzi vani per piu' tempo..
i miei capelli al bagno senza i sali
e tu guardarmi moscia ed io al contemplo
ma poi mia grinta e lor d' arresa sentirci noi parlare
mandarono pattuglie con quasi l'arsenale..
ricorsero la volpe coi cartoni
sembro' un italia a cuori di leoni..
che al lor veder .vicin rischiar d'un muori prim la bestia ..
salto' quel muro e prese i prati lesta..
e bello dir di ieri com'eran dolci quei carabinieri
i lor cappelli ai venti e le divise loro mostrar fieri.
tra fanghi e lei ancor zoppa fuori ormai dal rischio
il lor seguirla e i tuoni far la festa al vischio
libera voltava l'amor di chi l'amava
e poi dopo 2 mesi passavo li alla vicina cava
e lei ch'attraversava al ciglio d'improvviso a lenza
saliva al ciel sua coda di cinofila di razza
saluto fermo e fiero d'animal riconoscenza..
per tutto quel marciarmi lento nella stessa ricordatagli carrozza
Il manichinaio inc.
IL SANTO NATALE
43
Natal il tuo bambino il gregge col suo freddo
cometa che indicava aver per lui il sorteggio
or sembra tra le slitte arrivi il babbo dal ciel sua rotta
giuseppe e sua madonna i tutti nella grotta
il sant klaus Nicola ha l'animo che e' buono
scende da sua sella e qui si spoglia
ricorda che quel nato ha il suo ruo'lo
e' giunto a casa dove il sogno e' sceso al' volo ..
le renne tornan sole verso un viale
lui ride al bimbo con l'amore delle sue genti..
non ha regali stavolta ha mani unite..
tra i magi i bei pastori e panettieri
la mucca e lor calori con l'asinello
per l'ospitio in quella degna culla
del nato oggi e di ogni bimbo gli si volga a dio
dall' l'animo suo resti testimoniante e ..pio....!!
Il manichinaio inc.
44
LA VISTA CON L'UDITO SUO FA' FESTA
Sei bellissma mia vista ch'hai sofferto nel tuo orto
quel tuo occhio nell'oscuro sempre accorto finto morto
or l' udito liberarsi dal suo porto al far suo ascolto
chi lo cerca con la mirra ed il suo portar raccolto
l'occhialino sale il colle dalla fronte vuol capelli
le sue lenti voglion grandi e le luci vuol sgargianti
sogna starsi dove ha il sole col suo scotto al bianco volto
far si parli non piu' ceco in quel bel ritrovo colto
chi inveiva e lo puniva or fan di lui '' il lor santo
salva ora la sua vista con il libero pio sento
esce fiero dal suo mondo con il salutarlo lento
or che impara finalmente cio' che salvi la sua mente
libero sper d' andare al fuggo verso il mare
e sua bottega amata non farla poi..perire !!
Il manichinaio inc.
NON ERA ANCOR UN CAVALIERE
Piegarti un giorno in un mercato delle rarita' smarrite
tutto il sapere passato or li e' gettato . d'antenati e il lor regalar per cio' le vite
mi capita il grande e lo speciale quel che tua vita tiene e cio' sostiene..!!
allumo nel terriccio unto fra le carte appen di doccia
na mappa..d'un grand'uomo or nel cielo ch' ha piu' suono
na rarita' slavata ..na perla li gettata..
45
mi piego come il bimbo nel suo grembo..
la mano lesta prende questo lembo..
a qulache attimo di non piu''del dong del parto alla ripresa..
appar na mano e cerca la sua presa prendendone l' arresa
piegato a grembo anch'esso alla mia stesa
l'incontro delle facce a st'imbarazzo nel voler la mappa..
scopriam inconcepibile la mia piu' gran e meravigliosa sfida..
che s'indovin chi cavaliere di cultura tra la folla quel calice cercava..
era mio PADRE che stanco ma dalla mano ancor dolente e viva..
egli cercava ..gettato tra mucilli e sporche venditor di saggi..
giangui''' tu si ''??ma je pnsav ma ie' la so'' la man..??
ma je dcev..ma a c ng serv kuss..??
ma je'' giangui'''ma vid c combinazion stran..?
aver battuto il gran piu' cavaliere..a pochi metri indiana.jones. scrutava..
l'abbraccio fianlmente dopo gli.anni..e gli asti..
or son felice potrei morir tra gli astri..aver con meriti ..maestri..
il tocco del mio padre con sua spada e lama..
incontro ai pieghi e le postur nei grembi
battezzo me' e cavallo di cultura e plausi all'arti e uomini santi
nel salvar le loro mappe..non si gettino nel vino e nelle coppe...
Il manichinaio inc.
46
IL GENERAL ILLUMINA CULTURA
Talvolta ad un fortino tanto il sento.. ma non visto
s'affianca il generale per guardar se tiene esto
veder difeso il forte dai suoi amici
il dondolo le noie e mani non felici
saluto a te' grand'estro d'un contrar sto mostro
aver dei fiori a braccio vantar l'ormeggio
e lor scaraventarli tra il foraggio
e tu tra i tanti voli or vai e spieghi l'ali
ed io restar al visto di maiali...
ricordo a lor gramigna per la lagna
e lor temer la fine alla cuccagna..
Il manichinaio inc.
IL BUSSO ALLA SUA PORTA
FUOR LA CERCHIA DEI PIU' GRAN POETI..
47
La cerchia dei poeti venga al fronte
protegga chi del far non teme l'onde
l'artigianar bottega ha su' le tende
isolamento suo ma fuor amor di gente
parlar delle sue mani ed i suoi pigli
sognar che lui retragga zompi di rapaci artigli con intreschi cigli
la musica e' lontana per chi l'ama
la mamma chiama all'eco sper rintocca
il busso a sua bottega sembri tocca
il dindo d'un martello e ferro..schiocca..
dal ciel si scenda a festa sol per dolci
o aspri col ragioni e dirci quelle
mostrarci tutti il senso i grandi saggi..
chiamarvi a stare qui seduti e quieti
il mastro al far .bottega .e lor ospiti lieti..
ma intorno d'improvviso un salto in piedi
madonna sua parola ' che il monte in coro ancor ripete
la cerchia dei poeti e lui piu' solo
difenderlo da sorti tratte mano nella mano in volo
e' scesa come incanto ed e '..spirito santo
posar lor piume penne calamaio e anello
lui la solita sua pinza e l'amato martello
brindar felici il far con la poesia e il crear con mani.
l'amor per uomo o altro e un po' temer morir tra i nani !!
Il manichinaio inc.
48
LA SPIGOLA AL BANCO PESCHERIA
Cocco e schiocco eccoti esaltar mercanti dai lor troppi vanti..
la posta d'una rete e i suoi contanti e guai
d'aggrovigliati attori presi al filo e fuori al tiro assalati marinai
spigola a vista con 2 cernie al banco ..
grande tu sembravi lei del bel racconto mio
il peso tuo 6 chili e per la sala fili tra gli specchi dall'argenteo luccichio
veder salir quell' l'anima su' n 'onda tutta in bianco..
t'ho dedicato storia che tu rubavi l'esche
vivevi nei tuoi spazi suora e linda
nutrir dilette al salvo lor nei mari da mammalor raminga ..
ora sei al frigo tu' defunta e senza veste !!
ed io a guardar tua grazia e immaginare...
tutto il guizzar ..passato tuo celeste..
son trombe al sorpassar tra umani sfami
e rendere piu' colori ed il trofeo agli infami..
e non comun' per chi non puo' le ceste..
Il manichinaio inc
49
CIO' SA' ..
La nuova religione di chi vuol capire quel che avverra'
.. NOSTRO..
ha un solo pregio quello di saper solo da dove viene !!
... DIO
Il manichinaio inc..
50
IL MAESTRO DELLE BASI E LA MAESTRA DELL' ALTEZZA
Ascolto canto d'un gregorio santo
che mia paura terra vanga
mi sento su n'a vetta che spero tenga
voglio sosta e scendo su regina grida me la rima
devo ancor salire dalle falde a cima
ne pago prezzo dando lei meta' del mio valor di posta e stima
pieno di paure attendo suo inveir reazione
al mio restar torrione..
ma come incanto sbriciolar quel mio ferir con piu' d'un bacio
dandomi il suo braccio sceso a goccia
ed io a salir a stento sua furente roccia
Il manichinaio inc.
51
IL TELEFONINO..TANTO MA TANTO ATTESO..
E' l'ultimo fanal di piedigrotta papa ' !! ( veloce )
e' l'ultimo fanal di piedigrotta papa....!! ( meno veloce )
e' l'ultimo fanal..(allegro)
e' l'ultimo fanal...(allegro)..
e' l'ultimo fanal fatal..!! ( festoso )
e' l'ultimo fanal di piedigrotta papa''...( piu' verloce ).e' lultimo fanal di piedigrotta..papa''
...(spumeggiante)
e' l'ultimo fanal...(tonico )
e' l'ultimo fanal..(piu' tonico)
e' l'ultimo fanal fatal...!!( armonioso)pa'pa' pa'pa' pa'pa' pa'pa' pa'pa' papa (ca
52
IL SEPARABILE PRIMA.. DINAMICO ORA E' STATICO
Vero.che chi vince non s'ha dichiarar vinto ..?
il vecchio retar suoni s'affina lindo..
la presa.. a chi del preso e' mastro al far non fare !!
separazione tua dar senso al nuovo penso..
far festa .. riso e risi per chi resta
e stimolar logicamente gran consenso ..
applauda gente .si e' salvi a quel fendente..
auguri sposi nuovi e' fine d'un calvario..
aver difeso lei.. vistala stesa..
chi di gioivo astuto ghignava il lor salario ..
accompagnar dovuto ..
..or va all'ossario..
la liberta' m' e' dentro un dolce pianto..
el..passa presto palla..ed io con vanto..
dinamico move'r
di conoscenze e nuovi nidi
ad un cambiarsi in statico dove'r.. per il trovar quei vecchi matematici miei lidi ..
Il manichinaio inc.
53
PAURA D' AMORE
Non che sia l'amore mostro alle paure
vince quel ribrezzo ritorcio al dire e il fare
genti come guerci ciclopici giganti..
comincian come piume e poi son linde lame..
trattami nel dettoti e allor sia fin di festa
grazie per la sosta ad or mi parte il lagno
futur d'un credo al sogno e spero non piu' un bagno !!
Il manichinaio inc.
54
NON SI PUO' DIR PER CHI'
Regalo a me..stupito il riso in me' assopito
il passo di sta volpe al plagio al clericale
ne imita condotta al visto di sua udienza
mio sbanco senza indugio che fara per lui la danza
sto'' attento copio a stili del soffrir creazion mai vili
impari ad esser homo perduta sua coscienza
la mano un tocco al cuore dimentico di ori
e semina pel dopo d'aver amore e fasti
chi l'ama chi lo piange
e meritar sua festa !!
Il manichinaio inc.
55
SE FOSSI UNA DONNA CHE CREDEVA D'ESSER UOMO
Se rinascessi uomo-arderei perennemente al desiderio d'esser donna-ella divin creatura per quel peccato
suo divenne mamma -l' amerei con piu' forsenna e m'addormenterei su d'essa -le ruberei il sospiro lo
donerei al mio pensare di lei -le parlerei ,sfoggiando i miei sorrisi .e lei la bacerei.-non le ricorderei
d'aver morso il melo per l'ascoltar d'un vile - son nata pero' femmina ardir per mezzo d'omo - il triste
mio imperfetto. costola sua e l' affetto sentir spirar destino mio, e il mio io !! riconoscendo a dio ,.al
mio uomo .il sol per lui diretto!!
scritta da Cinzia Iovinella il suo titolo e' SE FOSSI UOMO .. e trascritta da me' in diverso modo in base
al esser uomo il titolo e' SE FOSSI UNA DONNA CHE CREDEVA D'ESSER UOMO ..siamo 2
sistemi animati diversi che colpiti al core..nell'identita madre ..cercano di cambiarsi...i
ruoli..erroneamente..ma quasi obbligatoriamente..e con sacralita''!!e..onesta'' a se stessi..
Il manichinaio inc.
56
al GRANDE LEOPARDI.. ( dolce e romantico )
Melodica vicenda ascolto tuo sarcasmo e dimostrar che ninna..
il mio udir con te' musica e melodico tuo fuggi con la penna
sembro ghiacciato sentir tuo dolce legio .
. non amo alcuno ..osar ..e farti plagio ..
in mia bottega ascolto sto gran tuo dire e dire..
questo bel canto ti giuro non sapevo..
non conoscevo che passi usavi fare
quali i tuoi spunti i miti le dicenze..
tu che della seppia ne tracciavi il mare
su un foglio antico sporco..ed io in sella ad una rete me' creduta amica..
pero' mi spiace che esto sembra un gioco
prendo la sfida..e sifolero'' con poco..
sembra un mestiere saper come duellare..
con un vecchio saggio un maestro..od il geniale..
.quel che ho ' da dire ..
dico.in mia bottega stenta al costruir dei fili e i lor colori....
lo gran soccorso di gestante ambita
ecco che nasce il partorir senza timor nessuno..
suo gene...tanto .ardito--quel suo bel pensar sortito..
Il Manichinaio inc.
57
LA FUGA DI BOTTEGA
Svesto lesto il cesto
scarno ormai quest ' estro
fuggo tosto e desto
tuo arrivarmi vispo
ferir fier lo mastro
Il Manichinaio inc.
IL PASTORE INSEGNAMI IL MAESTRO
58
Autostima mia s'arrima
gran pastor mi spiega metodi e incertezze
le seggiole e platea sue avvezze
pullulo di genti dal plauso alla regina
una chiede l'estro mio ch'ha nome di sabrina
l'essenziale invalida il suo resto ..
intuizion del fare influenzar l'azioni ...
interpretar dovuto l' intenzioni ..
nocciol di cocco e fuori un'albicocco
il primo e l'ultimo segnal del tocco
luccico ch'attrar le masse al dar sua biada..
il cito dei poeti tener interesse vivo ,
al passo di traverso sulla strada ..
il fine col suo amor dal dolce canto
incontro fiero di due or corridor di stanza
regala a me' sapienza col citar dei trucchi per battersi alle stelle
ed io con la mia ermetica maestranza
ne do' messaggio a lui, che tiene al cuor con la sua scienza
citando un simil mio di gran creativa stoffa
amor per na bottega mai gaglioffa
e non abbandonarla ,cambiar mio fare
e lei scaraventarla nella muffa
s' illumini il natal di mille luci
e su nel cielo il quadro e il cuci delle diecimil..ritornino .poi quelle !!!
Il manichinaio inc.
IL PONTE DI GRAETS
RENDIAMO IL POSITIVO A DIO ..
Il ponte attende al varco scempi tristi
59
il verso a strappi di contorti visti
il lor raddrizzo avran con l'avversar dei poli
il negativo e il suo consegna d'arme ai cuori
il drappo di bandiera e arresa ai 4 diodi voli
condensator donar a lor gli ammanchi in cima
del dolce aver la linea sempre in rima
semionda senusoidale sempre su le scale
la buona banca da sole alla tempesta
quell'altenata ora ha il bagno nella testa
il negativo taccia e il suo maligno giaccia
ecco..riuscito inconsueto il positivo in vita
tutto tranquillo al far non muoian tocchi
si possan muover nani ed invisibili ritocchi
Il manichinaio inc.
60
LA TECNICA
( DOLCETTO O SCHERZETTO )
Rischio il crollo..per autolesionismo..nel cavalcar la ''' tecnica..
io..che ho percorso ...i corsi e le correnti piu'' naturali..
col mio cavallo ..tra i calzolari
io..che ho sognato di insegnarne ai posteri miei ..figli.
la sua postura..semplice con il far della sua sella.
.io..che desideravo restasse tutto..come quando
..insiem ci si giocava e respirare l'eta' bella..
con tutte le sapienze..ed i mestieri..
mio malgrado ho capito quanto mi sbagliavo..
vedendo questo pezzo di cavalla..snella
Caro mio pezzato..a macchie..grigie..
come quei capelli di chi insegnava noi al seguir sua stella
dobbiamo dire insieme .. onori a lei..e che sia festa !!
questa gigantessa .nera....
dai riflessi argenti sembri si vergogni dei nostri musicanti sogni ..!!
Il manichinaio inc.
61
IL COCCODRILLO
Si vedon per la via anime sole
e tu con compagnia gli fai da spola
momento che rivengon fantasia
ti fan violenza piu' di chi ha la scia
son desto e mi dissesto a veder cosi' l' uguale
che meriti ha l'esser suo ficiale
rimanga solo e attenta chi ti regala amore
le fauci coccodrillo con il tuo pianto sono
che del mai stanco grillo sembri ch'abbia il tono
mal gusto avra' il tuo puzzo a non voler far l'omo !!
Il manichinaio inc.
62
LA FATA
Sbando ancor per danze
al cerco d'oasi d'enze
chioma d' oro con tua mano verso cielo
ti vanti d'esser fata ad io merlino
quegli anni ancor tra tratti d'un bambino
i tuoi cosi''valenti ed i miei tanti ..
confondo caccia e cuccia del mio cuore
al vista di gazzelle tanto belle
gli sbraiti tra quel fuggi il loro ..sudo
son stanco io...e... al limite non vedo !!
Il manichinaio inc.
63
LA FINE DELLA FESTA
Si arresta cio' che resta dei saluti della festa
non par far si''!! fagotti, e si sistemi la codesta cesta
le genti in riso e in pianto or temon il lor vignare
domani i bimbi a scuola gli adulti al lor da fare
partecipan col pago e usar quattrini in spago
ma dove ormai lanciamo sta semina molesta .
il ricominciar non scorda il me frego al fine ressa
non pensa a quei danari salvar l'anima mesta
sia desta e torni in testa al femminil suo fare
oh uomo bimbo in mare sognar suo cavaliere...
Il manichinaio inc
Il manichinaio inc.
64
LA BOCCA ded. a Rosanna
Qui muor la mia poesia..'lla vuol ispirazione..
un gemito una lacrima deserto e una stazione..
son scarico e lo spunto ne stenta ripartenza
miraggio forza il passo..tra un mirto e sofferenza
il preso d'un sudar nell' oasi del creare
rondelle dadi e fili ..saldar rottur d'amore....
la faccio con il motto sia bella ed io sia cotto
la bocca sper poeti il mio suo gran dar ..da..dire !!!
Il manichinaio inc.
65
IL TARASSACO
Un canto poetico va'..e non torna..come le spire..di un tarassaco. lo vedi nell' nell'aria..o giu' per terra....
frainteso spesso..di sporcarne ..le vie.. linde e ligie..lor che sanno.. chi ne trae sottile vita..!!
Il manichinaio inc.
66
L'ERMETISMO HA MAMMA E PAPA''!!
Rido del mio ermetismo.scritto .e' favoloso --sembra latino...!!!
e..con lui.. e' bello ritornar bambino..!!
nessun capisce cio' che speri in fasce
attendi cresca con il padre e il riso
la madre sua farmi ritornar sorriso !!
Il manichinaio inc.
67
SPEDIRE FUORI ITALIA
La spedizione se fosse d'altro stato
puo non voler tu vada a spasso per l'amato
con le tue cose potrebbe a te s'affacci quello d'espatriare..
ma non s'apponga quel di farlo ai beni personali avuti
si contrapponga il tempo e i costi grandi al fare
di quei cartoni che li sogno bimbi da allattare
crescono grati dopo nelle man dei loro amori
gemito e pianto diventan poi tenori
s'hanno appreso animo e misti suon d'ascolto ..
al grembo di sti divi sempre colto..
il manichinaio inc.
68
SCRIVERE SPERIMENTALE
dialogo con cinzia..
Nelle tue poesie c'e' tanto di sperimentale.-.di immagini ..talvolta..romantiche ...che non parlano
d'amore..
Sono un povero braccato..dal non viverle sperimentando cio' che
spero..me lo fara' fare..
Il manichinaio inc
69
LA BOTTEGA DEI LUMI
E mi continuo ora il levigar risposta
per tutto cio' che commerciarr la posta
mi si fa soliti ed arditi paragoni
non aver sogni di sentirmi quelli
che sia leopardi petrarca od il manzoni
tra un po' lo giuro non poeto e saro' lieto..
ma sfogo ad ' ora il sopportar a mio modo !!
quindi mi scuso se ci si capisce poco..
l'illipuziani ed io a ricever le carezze
tutto su' viene in bottega e i mega farmi brezza
quei grandi store tra le luci e il che me frega
trovero' un fiume a capitolar mio lume
lontan da loro ne sognero' mio alloro..!!!
Il manichinaio inc.
70
LO SCRITTO
Quello che scrivo e' un rebus....
sifologico..capirlo..e' un viaggio pindarico..
nelle curve e sprofondi d'una montagna russa..
cio' ch'ottengono ..e'.. la tua partecipazione..
e se non l'avrai ..lui e' felice d'esserlo per pochi !!
Il manichinaio inc.
71
SUONA UN PIANOFORTE .
NON HA TECNICA !!
Vedo la luce.al mondo
.un solco fa via ..l'onda e la da' al fondo !!
spero s'aggrada a far di cio'' per me' la lunga strada..
cavalco il tecnico salvar la traccia
renderne la vista sua immortale
per poi affondarlo in roccia...
tutto s'affaccia lesto non tiene sto' curiosar molesto
s'ha bisognar dei santi di cuori non furfanti..
dolente loro..mi dan freno ai venti
che allo spazzar lo vecchio nato e il suo essere stato.
vedon me piegar per dar la mano al piano..e musicar mio vano..
Il manichinaio inc.
72
I GRANDI POETI
La sfida ai grandi del poetar m'accoglie
si pone quel ferrier dondio del filo come foglie
il non saper li scritti lor maestri
e loro i miei la cesta ed i miei vespri
ecco la corte dei manichini all'odo
dei tanti saggi al ricordar mio nodo ..
quel che m'aggioia lor spiegar la noia
quel che si prova dar la testa al boia..
chiuder il mio castello con tanti suoi colori
la mia bottega il tempio lo dio che mi da' vita..
e nella rete lanciar il picco per renderla servita !!
Il manichinaio inc.
73
LA BANDIERA CHE VORREI ded. a monica ..bella..
Il cambio alla bandiera vien su' stasera
mi chiede una duchessa fallo ora
or tu che dei colori visti al vino il nero e' il giallo
son brillo come un pollo e credo d'esser gallo.
il rosso che tu vedi vuoi sia rosa...
lo donna vuoi sia sposa e..non curiosa...
il bianco il il verde e il rosa !!!
il drappo del mio stato.sogno affranco
or tolga il rosso e il sangue che son stanco ""!!!
Il manichinaio inc.
74
Il manichinaio inc.
quanto vino per dimenticare l'ansia
quanta speranza nel non
viver d'arroganza
gli resto all'enza al mio sperar di panza
gioco d'avanzo quel mio rancio in vecchia mia abbondanza !
Il manichinaio inc.
75
IL VIAGGIO SU FACEBOOK ded. ad emy..
Spoglio in altra veste..mi verso in una selva conza
mi sembra tutto a fiori gli pende la sua verde lenza..
la passo e sua sirena darmi per regalo luci e chiavi
profumi frutti e fraschi nutrirmici di onori e lavi
preghiera mia al mio dio starci al fianco suo nella scura sera.
lui parla d' eva e adamo..col morso al luccicar di mela..
lo guazzo come un pesce che il nuoto non capisce..
serpenti tigri e pantere temer la pinna bianca
un pasto loro..al volo se il vizio usi la panca
sperar sto guizzo degno d'un obbligo di scienza..
che sia per me' e mia vita dovuta.. Conoscenza..!!
Il manichinaio inc.
76
SFUGGE UN SORRISO DOPO I MIEI 8 QUANDO
Quando si da' rispetto al ricordo di cio' che si era..
Quando si cerca di essere leali al fare cio'che si e' sempre fatto
Quando si rispetta la natura perche ci si e' vissuto dei bei momenti con lei
Quando preferisci non avere una casa perche non competi con chi ne vuole tante
Quando resti solo perche'valuti l'unica strada non associativa per continuare
Quando vuoi toglierti la tua bottega affinche non hai piu' noie da sanguisughe
Quando sei vicino ad essere piu' saggio e hai paura di cio'
Quando non accetti la legge degli uomini ma vuoi solo quella di dio
potrai dire .....comincio a sorridere...
Il Manichinaio inc.
77
LA SFIDA !!
O FORSE COME QUANDO LO SOGNAVO !
NON SO' PERCHE' , MA LO DESIDERAVO ?
MA ORA UN VIAGGIO DA' VITA L' ESSER STANCO !!
LA SFIDA SUA CHE CONQUISTO' IL MIO AMORE..
QUEL GRANDE SAURO D'ORIGINI LONTANE ..
HA DA VALER CON ME' L'IDEE D'UN ARTIGIANO !
ORA NON FUGGA DAL PRESO AL CARNEVALE !
COSA LUI GIOCA FIORINI ED I SUOI ORI ?
QUEL COMMERCIAR SORRISI SENZA IL SALE ?
OR PIANGA L'ASSO CON LA MIA SCALA A CUORI !
E MI RIDESSE LA ANIMA MIA CH'HA MALE !!!
IL MANICHINAIO INC.
78
SEMINA PACE AVRAI POI LA FESTA
SEMINA GUERRA POI LA TEMPESTA ..
IL MANICHINAIO INC.
79
VOGLIO TORNARE MI GIOCO TUTTO
80
CREDUTA AVVENTURA
Resta solo in mente ell'era stata non una semplice avventura
cio ' che in fondo al cuor meschino
gli dava in quei momenti tanto
scanso al suo chiedo tra fughe e il non torno
per poi girovagar per vie con la paura
io che aspettavo c'ha passare non si vedesse la mia falsa faccia scura
or che la penso rivoglio i tagli da sentimenti ferocemente lesi
forgio il ritorno da lei con tanti piu' quattrini
prima la avevo.. ne avevo cosi' poco..spesi
e tanti di quei soldi faro' per lei la festa
dovro' far si..sia lesta. e non lasci piu'..me' in tempesta..
Il manichinaio inc.
81
INTER CLUB ( PIZZUZZO )
LA TANA DELLE TIGRI - la tana dei calzolai..
VALENZANO ( BARI )
' L' inter e' poesia..
ma per innamorarsi di lei..ci son voluti gli uomini..
io ne scopri' uno..e ...fu fantastico vantarne le sue gesta ..
tra mandrie di bambini..
ognuno aveva la sua bandiera..e.. il proprio cuoricino..
Alessandro Altobelli..
Spillo..il cuore di chi stentava a restar su''
pensavamo cadesse..immaginavamo non lo facesse..
nel circolo di Pizzuzzo..tra tutti quei calzolai..osservare la tv al centro..
della stanza ..con minguccio la Volpe. ad alzargli i volumi..ad a dir che non sente..
come un sogno vedevi la palla nel sacco..la maglietta sudata luccicava del suo nerazzurro d'incanto
stirarsi ..
le braccia salire con le mani verso il cielo..e noi..tutti gioire..abbracciandoci ancora..
ed avere bandiera..e non aver piu' da dire...
Il manichinaio inc.
82
IL RICCO PRENDE IN SPOSA LA TUA ROSA ded. a klaus il mecenate australiano
E' allora si' !! se questo e' quel che s'ottiene
da un mondo solo al soldo 'ha ad accasar sue iene
s'han da sostar poemi al fil del canto
con quel cappello fiori lazo da cavallo e sulla schiena il manto
quel mister colmo dei tanti suoi danari
musica e sogno d'un linguaggio mio carente
tra salti a scanso nei miei tanti fogli a stento
schiarir col vento ' finalmente il sole nel posto mio eternamente spento
al western che fa via l'unico mio desiderato amore
ponendo il verde di monete e sventolarle attento
con tanto suo malloppo a lei mostrato con l'aspetto piu' bigotto
i 70 anni suoi e lei su e giu' ventotto
ha da contrarsi ad' ora col mio aspetto fiero
stringendo il pugno al cielo al vincer da maestro lustro
e come il sole dopo esser nato.. cala a sera . aver per lei a donarle tutta la miniera intera
Il manichinaio inc.
83
LA CASA CHE VUOI COMPRARE ded. a mister Licandro l'80 enne l'italoamericano vendeva a
bangkok
Il bivio santo fugge verso il palco del concerto
suona basso quel violino l'arpa tutto sembra un gran teatrino
spira vento al panorama .giu'c'e' il tempio e su c'e' il mare
quel gran sfondo ha lo speciale
vedi monaci affarati e le genti guardi portare
un americano anziano dal suo nonno di palermo
sei percaso corleone dissi in gioco ma lo pensavo..
lui la mano al cuor suo rotto
mi mostrava tutto il bel..tratto
e con l'altra tanta poesia
salutava con la scia..
quindi dissi e ..che sia mia..non mi scappi per la via !!
Il manichinaio inc.
84
7 VOLTE PER LEGGERLA ded. a chi non voglio capisca
Tu non capirai mai la mia scrittura..
e' questo mi fa gioia
l'avessi capita prima di 7 volte nel leggerla
mi sarei intimorito e non avei visto interesse..
e' una poesia fatta a mano..e.artigianale
sappi capirla se ne avrai tempo e passione..
potra' riposare anche in te' un suo maestro...
non e' un grande scienziato..od un gran letterato
c'e' chi ha scritto ..di tutto. ma ha le mani di stucco...
Il manichinaio inc.
85
IL CALESSE CERCA BIADA ded. a miao la gatta del siam
Settemila passi son lunghi da fare..
al mio sogno d'amore qui lo vedo morire
che pensavo a una casa ad un nido al mio geco
quel sordar al mio canto ora luccica argento
devo il cambio al mio dormi in un altra stazione
il ritorno dell'ira non voluta qual'era.
mi spaventa il mio sogno ora chiuso in un bagno
il mio pianto di colpo spalancar le paure..
il ricordo al tuo sole ora scotta a pelare
chi vuol crolla mi disse lei mi sembra un calesse..
io pensavo a regina ad un nobile canto
ora paro un armata che sembrava un incanto..
Il manichinaio inc
86
SALVATAGGIO IN ATTO ded. a miao la gatta del siam
Tutto s'allieta uragano or le stelle
tante sorelle piu' sante che belle
farti le cura e giocarti i dolori
coccole amiche zeppe di grida
rotto del cuore s'arresta ed e' in festa
paro a crear piu una nuova passione
dopo il convinto d'aver la prigione
oso sfiorar chi ti salva il ferito
scruto il suo mondo par gli veda cometa..
l'esser d'un miracolo ancor non so''..servito..
Il manichinaio inc.
87
LA MAZZATA ded. a miao la gatta del siam
Mazzata dall'oriente non vuol mia fuga innata
soffrir competizioni di assi di tasche folli
la mia ristretta la perde in fretta
lo stile incerto del mio natural fare
non segue l'arti di dotti e conoscenze
farsi forti e belli come adoni a scienza
tempi rose e dolci da lor posti nelle reti..
in la nel mondo...ancor presenti con quelli sguardi santi
mi rubano felino il sogno col lor rasoio taglio
un soffro come cane aver perso il mio migliore fiore
resto al mio poetar e vedo piacer suoi frutti
ed io svuotato in fato digito il mio piano grato..
con la speranza aiuti a oltrepassar da yeti
il combinar dei sempre fili tra i miei ormai stanchi piedi..
Il manichinaio inc.
88
2 A 0 PARTITA E PERSA IN 90 MINUTI ded. a chi crede d'esser gatta nel siam
Non e' quel che tu pensi aver d'un colpo me' battuto
e'stato il primo avuto secco al suolo
reso questo fardello non piu' bello
crollar d'un orso stanco e mollee
riesce fiero a lei che al suo continuo annuso nascondera' l' odore
cancellera' i suoi gesti e il tanto armato onore .
il concertar del cuore poi lo spirito ed i fatti !!
Il manichinaio inc.
89
IL PARADISO C'E' E' TRA I MARMOCCHI !!ded. a miao la gatta del siam
Eccomi armeggiare il galeone
viaggia con molti archi alle sue sponde
attese di guerrieri ai suoi massaggi
mi sento traballare tra le onde
cio' che sempre aspettavo farsi vedere
io aspettare che non morda a tranci il cuore
quei modi ..il non parlare e lo stentare di capire
regalarmi quel silenzio al mio vantar d'aspetto
sto' gran nutrir di vita
poi l'immerso in una notte ardita
sosta tra le nubi veder chiaro il paradiso
la donna ch'ha marmocchi ed e' ferita
regala a chi non sa''e non conosce amore...
che l'obbligo di mamma e' il suo insegnare
Il manichinaio inc.
90
LUCCIOLA LA FORESTA e..LA PIOGGIA.. ded. a miao la gatta del siam
Lucciola saggia..
sorriso..di thai..pelle massaggia..
il mio cuor di masai..
credo d'aver centanni d'un vecchio
fium di sudori che riempiono il secchio
luce di grazia fa' via la foresta
scuro nei fronti or mi sembra na festa
sento la pioggia schizzar nella via
lucciola mia..non bagnar ti l'ali..
resta ch'arrivo..a vedermici in scia !!
Il manichinaio inc.
91
IL CINEMA STRANIERO ded. alla puffa pesciolina
Cinema e' straniero ascolto voci in coro
oh puffa ..di furori ospita la tresca
se sembri io capisca le sue voci
e' un falso da audio leso sordo e..zeppo di luci
partecipo alla sosta in questo stare..
d'un cambio fiori al cuore..dal piu' fresco odore..
Il manichinaio inc
92
Straordinarsi..e' la via..piu'' faraonica..del piacersi..in qualche modo lo si cerca continuamente..poi se ci
riusciamo..allora e' festa.. dell'animo.
93
SOGNAR LE VESTI AI MIEI MANICHINI
Sei qui pattaya..dal mio lungo sogno
son fresco arrivo al tuo bel calcagno
mostrami quei trucchi che gli sei regina
lavami quei panni sporchi da retina
quel che mi succede dove ebbi gli albori
dammi quel buon senso tanti i tuoi sorrisi
quel travolto e forza per il piu' gran consenso..
come spero avere solito tuo dono
vesti ai manichini origami e 1000 cuoricini..
fammici trovare idea nell'alveare..
festa del paese sogno con mie spese
il vendo d'un dormire sano quanto ingiusto
genti delle leggi usarle col solfeggio..
.abbino stanzoni ville..con affini..
ed io in questo viaggio vesti ai manichini..
Il manichinaio inc.
94
CINESINA
ded alla matematica cinesina
Il drago e coda s'alza
sfiora d'avvenir tuo regno..
mappa che volea donar a chi del tuo paese e' offeso
trovasse sua licenza e' viver non piu ' steso
matematica giovanotta lanciarsi tra le acque
i suoi occhiali e il giallo.saltellar quei fanghi folli
pare lei capire il tuo dolore
tradito d'altri modi dai suoi fratelli..belli..
che tuo scritto viaggi sacro disse..
dove ebbe sue paure..il genio scrisse..
e che dio uccello o il tuo..o l'avvenir del mio
valuti e coroni se quel ver..d'onor
lo adori..!!!
Il manichinaio inc
95
IL MIO ORIENTE
La musica..e' fuori..che suona..!! le orbite d'oriente le trombe son budini..
corsa al tempo che passa lento..un vieni all'ospitarmi.. in un grande orecchio..sembra maiale..giu'' nella
via..
vuole ascoltar chi canta..umida discesa..in un imbuto..intenso..di odori..
le cere che mi toccano.con tutte quelle mani..le acque a gavetta.....ed io che parlo..poetando ..scivolo.. e
non sento piu'' i suoni..i sapori..non ne vedo piu''la luna..ma gli vedo i colori..
Il manichinaio inc.
Straordinarsi..e' la via..piu'' faraonica..del piacersi..in qualche modo lo si cerca continuamente..poi se ci
riusciamo..allora e' festa.. dell'animo...
96
.INTRAPRENDERE O NON..COSA FARE..
All' inibir dell'intraprendere andante
tutto fini' nel perdere anche le mutande...
forza deboli al pianto.e farsi vanto..
.e tutti contro quel ch'era stato il piu' grande incanto..
tante genti a farsi..lento quel portento..
s'aiuti il non ha fare...come carezza per il buon dormire...
e tutto s'avverra'' per l'avvenire...!!!
Il manichinaio inc.
97
CI SONO PERSONE CHE CI MANCHERANNO SEMPRE
E' uguale a quel qualcosa anche se vuoi non ti si accada..deve avvenire..indipendentemente..e' cio '
succede a pensarle.ripetutamente di .quell'obbligo partecipe..dell'aggrapparsi..vita natural durante...ma
poi il nascer d'altro seme..gli vive..su come luce e vita..e ne affievolisce piano piano..quel gran dolor
del dente..
Il manichinaio inc.
98
LA SCRITTURA D'ARTE
Sono contenta che si apprezzi la tua scrittura d'arte..
la scrittura e' arte..
Ma io l' ho artisticata come un lavoro artigianale..
come posizione del senso..
o meglio come posizioni nel senso !!!
ella assume la velocita'' che ha il maestro nel costruirlo con la sua matelogica..ricevuta giorno per
giorno..da richieste spesso opportune
di uomini d'aspetto inappropriato e come un santo partorir del fare..
si tuffa in oceani..sconosciuti..
e ricordando il suo aver fatto..gli nuota come un pesceuccello..
tornando nella suo amato nido..e la sua ferraglia..col suo pesciolino....e posatolo torna a fischiettare.
.il suo albero che tiene i suoi pulcini ha le radici vicino al mare...
Il manichinaio inc.
99
IL TEMPO E' STATO PIU' AMOROSO..CON UN MAESTRO..
Si puo 'partire amico mio io..la mano piu' bella che sapevo che c'era..l'ho toccata e avuto l'onore
d'avere..e stringere..col cuore...non so come ci sia riuscito..tra migliaia di fedeli..
il chi poi..avrei tanto voluto essere.nella mia scrittoria espressione...mi e' stato regalato il
complimento.sceso dal cielo...piu' importante della mia vita..che terro' stretto.sempre con me'...da una
persona di gran cuore.e coscenza .e' ho avuto il' grande onore d'avere.non so come.ci sia riuscito...!!
Grazie uomini..puri..che mi siete..stati..vicino.pensando alle vostre attenzioni...nell'aria d'una
bottega...il tempo..passato solo..disse un maestro..col solito intruglio di fili..tra le mani..e' stato piu''
amoroso
100
A me fa ' ridere se un nobildecaduto diventa artigiano..quanti suoi no' appariranno..nel proporre sua
creazione di quei blu..che il sangue brilla.!!
.sembra che poi gli si dica..d'esser poi un duca..
che sogno strano mi riverso a fare..come l'ha tu fare..o quell che hai a tu dire..divenne poi..la bolgia di
tutti aL rivedere quell'arti cosi amate..di frutti..e serenate.messer crea la sua scarpa e ne conosce
vagamente il pianto..chi della giacca oh conte ..ti misura la tua spalla..a fronte..chi poi ti canta le lodi al
falegname..un fabbro con piu' piatti..di ceramiche e sellame..sembra quel marchese dall'animo
cortese..ecco.poi d'incanto .l'avvenire piu' amato..
la verve perduta dal luccichio farsi gran sposa e viver nell'oblio.con la piu' bella ..d'animo..dal
matrimonio..rosa...
Il manichinaio inc.
101
COME SI FA' A NON ESSERE MANICHINAIO CON UN PADRE COSI'..
La curiosità: Bari annovera un collezionista di Santi,tale Elio Sifola, come ricorda Enrica Simonetti in
una nota pubblicata sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 7 novembre 2002. Questo signore è un grande
collezionista di simboli della religiosità popolare meridionale. La sua vita è tutta un cercare, studiare e
mettere insieme. La sua bottega è un museo in miniatura, fatto di vecchie devozioni e di consuete
superstizioni, di vario materiale e misura, immaginette sacre, incisioni e litografie. In sostanza
rappresentata la religiosità delle case di un tempo composta da oggetti di fede ormai scomparsi. La
bottega del signor Sifola è un museo della cultura popolare che riscopre e conserva un’arte minore, ma
pur sempre affascinante, un museo che recupera le radici e quindi anche una parte della storia della
Puglia. -
102
le emozioni belle son come le caramelle..chi non ne fa molto uso ..al momento che ne avra' qualcuna..la
gustera''tanto ..di piu''!!
quelle brutte son come le frustate del fantino al suo cavallo chi non ne ha mai avute dara''la sua pelle
linda e ne avvertira' piu' dolore..
.ma tutto e''.. solo frutto della nostra vita che corriamo ..soli..e raminghi..
103
A me fa ' ridere se un nobildecaduto diventa artigiano..quanti suoi no' appariranno..nel proporre sua
creazione di quei blu..che il sangue brilla.!!
.sembra che poi gli si dica..d'esser poi un duca..
che sogno strano mi riverso a fare..come l'ha tu fare..o quell che hai a tu dire..divenne poi..la bolgia di
tutti aL rivedere quell'arti cosi amate..di frutti..e serenate.messer crea la sua scarpa e ne conosce
vagamente il pianto..chi della giacca oh conte ..ti misura la tua spalla..a fronte..chi poi ti canta le lodi al
falegname..un fabbro con piu' piatti..di ceramiche e sellame..sembra quel marchese dall'animo
cortese..ecco.poi d'incanto .l'avvenire piu' amato..
la verve perduta dal luccichio farsi gran sposa e viver nell'oblio.con la piu' bella ..d'animo..dal
matrimonio..rosa...
Il manichinaio inc.
104
GLI AVVOCATI NON SON POETI..
ESSI SON LETTERATI
Interessar per simpatie le mie alleanze
funambolismi arguti sonnambular mie danze
poetar su letterari cornicioni. in volo
oh tu homo di setta dispostoti nel foro
vantar ferenze.. con cosi' tante inopportun valenze
possa incontrar poesia e che ella canta ai posteri curiosi
le tue ambite vil vemenze a miei poveri sposi
ed esse possan saper cio che fu' il mio soffrir dolente
nel non 'aver potuto far si' rapidamente
si ritrovassero le mappe delle amabili avi miei
le lor piu' saggie ed antiche conoscenze
Il manichinaio in
105
ILPROGRAMMA DELLE FATTURE
Quanto lavoro. per tutti i miei articoli
sembra marea dei mari nei laghi ..
ma non ho nulla che faccia capienza..
vuota le mura della scura stanza..
sono le mani al farti adulanza
non ho mai avuto ..cosi' tanta utenza ..
il mio programma per ditte a valenza
devi pagar piu' di loro in argento
fiero artigiano dal pianto d'un santo..
come lo spieghi il tuo farne migliaia
articoli strani dal canto nell'aia..
grida di polli..alba ai pollai suoni di cracchi tossi di guai..
fiacca chi segue il far sorga il solarco al baleno i colori del fare..
il Manichinaio inc.
106
MA CON CHI PARLAVO PRIMA..? MA CON ME'' DAI.. ded. a mimmo camp..
Chi e' quel vocio strano che mi parlava prima ??
son io ma non ricordi ..
che abbiam tracciato il fare !!-certo ma io credo ch'usavi un altro affare
anonimo sospetto quel ronzo del segnale..??
parlavi di cornacchie domani e poi domani
accra' accra''accra''cra' cra'..
ridevi come un gufo.. sembrava carnevale !!
al visto tra gli abbracci nella piazza poi d'un tempo..
l'orecchio mio ascoltava quel tuo stranarmi..il vento..!!
chi era quello li' con chi parlavo prima..??
er'io ma non ricordi al filo del sentire.
e svernati dal polo la smetti non capire !!
e' tutto cio' che accade o deve a noi accadere.?!.
tra un po' cugino mio dimentichiam l'amore..?!?!
Il manichinaio inc
IL CENTRALINO
Il complico piu'complico del complico
107
e' il ricordarmi il gioco degli omini
quei bei balilla il calcio dei bambini
cosi' nascevo tra difese senza porte
quei bei portieri tenuti fuori dal lancio della sorte
vincer le sfide ai maghi del cassone
carambolar le palle dalle sponde
le mezze palle ,interne e diagonali
il centralino or sembra il gran campione
triangolazioni attese e conferenze
gli vedo copia al mio pensare da rampollo
quante paure di non sentirmi un pollo
far si io parli col tele tra le ali
credo gli perda la finale col leone
questo composto dal ruggito da savana
trasforma in toni la mia musica gitana
la tana delle tigri dove ci volavo
sembri barcolli ai suoni degli squilli
e allora festa tra i canti e birilli
devianze soste e tempi tra i mirtilli
poeto lesto per festeggiar mia fine incanto e gioia di trovarne aiuto santo
vedo una donna interessarsi a quelli
mio gran parlare nel vantar dolore
quell'arsenale a spine cosi tanto ornato
lei non capire tra le sue sventure folli
come affiancar speranze .. alle devianze
sembri s'attragga a cio' sfoggiando i tanti risi
tacchi e ritocchi profumi dei suoi gelsi
a tutti questi strappi al cuore mio gomitolo di calzi..
108
Il manichinaio inc
LA LUMACA IN PANCIA A UN ORCO
una lumaca versa al prato come nel suo stato
un vecchio orco prende lei e la sposa
e' solo e povero senza d'un dottore
la lancia viva la covo del suo ventre offeso
ma cosa fa' di tanto lavo al viso
spegne il dolor ne ferma l'ulceroso
poi dopo cio' che salva con sapienza
continua il bevo a un bar e frenar la mente dal vantar ch''avanza
Il manichinaio inc.
109
IL CAN SENZA PADRONE
DAL PAPA TUTTO SOLO TRA LA FOLLA
Oh can se vero fosse
il bel miracolo al suo papato visse
per terra al visto mio scrutarti cauto
guardarmi su a tua cuccia
dall'alto ai piedi col braito del tuo flauto
migliaia di fedeli al papa accorsi..
ti si guardava tutti con coccole e prosciutti
tuo occhio umido da secchio donarci amor di frutti..
Ecco poi il momento la folla e tutti dentro
di corsa come a scuola composti in fila indiana..
110
veder lo papa assorti e un motto attento..
i vecchi in carrozzella.. il resto poi i piu' sani..con tutti quei caduti dalla sella
la sella d'un motore,il perso d'un lavoro.famiglia disillusa la morte il genitore..
e come ad un incanto vero e santo quanto umano..
Francesco s'avvicina alla mia mano..
la porge.. me la stringe.. rendendo lo sperato il mio sovrano
giungea tra quel sentire le tante grida.quell'auto al corridoio scelto a stento
napoletana anna parlar di suo fratello
donarmi un bigliettino del biblico 'isa
e dirmimi indo' muss !! al sole col suo l'ombrello
ricordati la scena ch'ora vedi
chi tiene compagnia a tutti questi nostri 1000 piedi.
.guarda giu' per terra oh .cima in cielo..!! dall'alto della mano data al volo ..
e' lui oh cane dal ricordo tanto dolce tra la folla..
riverso col suo muso e la sua 'attesa guardare in prima fila tutto solo
incrociar quel santo frate far le fusa col dolce accuccio .d'un animale danza
or tocca a te' mio uomo che il visto cio''non puo'' dimenticanza..
111
far viaggi questa mia poesia come una santa testimonianza !!
Il manichinaio inc.
LA SAPIENTE MANO
CHE ORA MI GUARDO MEGLIO E FIERO !!
Averti dato la mano..
il tuo voltarti .e. guardarmi con il piu' bel sorriso !!
io solo ..!! tu che mi scoprivi il viso.. ..
me la hai donata al volo su dal cielo..ed io poggiato al solito mio suolo.
sulla papamobile che andava..lenta..tra le genti.
tra .le ansie..e i pochi cruenti venti..
l'attesa..a buona vita..le paure della morte..la speranza ai tanti !!
avevo ed ho' ..ancora nella mano mia la tua..
son molto su' stamane che sembri tocca il cielo..a prua..
il desiderio mio avertela abbbracciata.... .
112
sia ..qui tra noi..
Francesco papa e amore.
proteggerci passione gioia..e ricolorar la mente..
.. tu..
ch'hai fatto si 'accadesse cosi' semplicemente..!!
Il Manichinaio inc.
VEDO LUCE ma L'APOLLO TACE ded.a Carla
Luce ancor che vedo
rossor del cuor che freme,
fiamma in ciel riflette ..
sognarmi nella notte
un bacio ed io geloso..
Ombra del passato appare
quel bell'apollo. dominio di quei balli
riviver suoni e odori di quei tempi
la verve ch'avea chiamarla a sto cospetto
non s'ha piu' gioia ..vedersi giu' dal letto..
la fuga ai lidi diversi da quei suoni ..
113
il poi ritorno savana tra i bastoni..
tanti gli applausi d'aver portato i doni.
Il manichinaio inc
IL CUSCINETTO SFERICO ded a Raffaele ..
Rotar di gradi miei ..
tra vita e conoscenza
tanti suoi logori cricchi e cigolii
vedo sparir di colpo tanta scienza
vederla stesa al sonno come un tonno..
i mille ori far d'un colpo ..rospi colori
specchiar lontano quell'ondar di sabbia
non son piu' in piano traingoli e pendenze
come un pianeta che muove senza peso..
e' l'atmosfera protegge..
l' esser mio arreso .
ella non vuole che esso a' da avvenire ..
un cuscinetto che ruota ad ogni volo..
114
il bussolar per sempre verso il polo !!
Il manichinaio inc.
VIVA A TE''
Aver dato la mano a lui ,e guardarlo passare tra tante anime in difficolta'' .e le tante carrozzelle..
.e ' stato piu'' del piu'' bel concerto.. e della piu'' bella musica..per la mia distratta vita ..di questi miei
distratti anni..
solo lui riconosce a sensi..la mano d'un maestro..
al primo sguardo tra la folla sulla sua papamobile...
e sa dargli senso..al farla vivere ancora..abbracciandola ora
115
Il manichinaio inc.
LA LIBERTA'' DEI VIZI E IL NB. PER LE BASI..
Sembra che i soldi son come le persone
spesso li vedi andare e credi di non vederli mai piu' !!
allora pensi e speri vivano meglio ..e vedano tanto....
non sostino ad imbruttirsi nel tuo portafoglio..cimiteriale..
sempre che tu li abbia ancora ..
che vadano generosi per il loro viaggio .
e nutrire continuamente di valore chi li incontra dopo di te''..
per poi abbandonarlo ancora..per il successivo uomo e onorare d'alloro nutritivo in una logica
116
periodica..
NB.Escludendo le basi per la sopravvivenza..alla vita..
Il Manichinaio inc.
IL MERCATINO
Viaggiar per scorci e vita andata al vendersi dovuto
sognar fuggir dal sosto d'anni al banco arguto
cosi' sentivo infante per chi volea vittoria
nel circo dei sapienti sorriso e mai perdenti...
accompagnar costui al pago sul bancone..
d'un mercatino e pulci col saltellar tra i panni..
gli vedo un sogno thai di sughero e cartone..
le palme le capanne budda..e pagode..di torrone..
un cubo fuori a vetro e dentro tutto il sogno..
gli dico ad uno al fianco vicino a un vendi ingrugno..
se lui con la mia offerta tagliante come un dente
117
guadagna poi un amico e forse un suo nemico..
al riso di battuta..felice alla ripresa.
mi guarda spetta e tace..
con l'improvvisa fusa..
io credo e forse dico.IL .guadagno
e' un suo nemico..!!
Il manichinaio inc
UCRAINA PIANGE , UCRAINA RIDE..
il Cosacco ride e torce i baffi su'' nel cielo..
sa' che quello ha fare
del festeggiar piu' giu'..\
torce punte..e sacco..vive gioca..balla..
tocca i tacchi in schiocco..senza palla..
118
dopo quando piange il suo dolore vedi capitare quel calare
baffo discordare il suo salire con un tuffo al fondo di sto mondo..
lungo pettinato verso il suolo.. suono di campana del suo pianto..
Il manichinaio inc..
LA CAREZZA ALL'ARTIGIANO
Cavaliere o artigiano
lui degli artisti li regna e' sovrano
resta bambino beve un bicchiere
prende la pinza cerca il corriere
musica a radio..suona i ricordi ..
bianchi i colori con i cento verdi
batti quel chiodo snodami il nodo..
guardami vecchio svuotami il secchio
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tue conoscenze versale al mondo..
amaci santo...ricorda con vanto..
non arrabbiarti !!
coi poveri stolti..
fagli sognare..ch’avevi da dire
Il manichinaio inc.
IL RECINTO DEI MESTIERI
Sono nato in un recinto tra vecchi maestri..
SI..!!
vi era competizione.. ma vigeva la lealta''
e si doveva restar dentro altro tempo..e d'obbligo dimenticarne l'ombre..
ora.. cadono..le barricate
120
dei maestri autentici..restano solo le foto..
gli spifferi e le arie son sempre piu' forti....ci si sente sempre piu' foglie e tradiamo non volendo..con il
vento tutte le direzioni prese prima ..
Il manichinaio inc
CE.. LA.. SI.. FA' ..SOL ..SE.. SI..VUOL ..
Il grande Paolo Rossi diceva..che i suoi fans tra le nuvolette pensavano..lui..gracile..scavato..
se ce l'ha fatta lui..vuol dire che c'e' posto anche per me''..e lo amavano..!!
penso che invece un uomo di bottega grande e forte e capace.di saper creare...se non ce la fa''
e...barcolla ma non molla..
chi gli sta vicino affamato di arti..pensa tra le nuvolette..che c'e' posto anche per lui se non riesce a
121
farcela..
Il manichinaio inc.
LA VOCE ded. a Monica
...La poesia..e' mia..!!
e devo liberarla.... ..
perche' sara' la voce..dei miei figli..
Il manichinaio inc
122
&
( che bella camicia fiorata !!)
IL PROVINO
DI 3 MINUTI sarebbero servite solo 2 parole.PER FARLO DI UN MINUTO ..
Quella li della giuria .. pensava
ma questo tipo qui .. lo capisce o no' che sono stanca ..!!
e' un egoista..passava intanto in parallelo il 1 minuto..a cercare di capirmi..
questo qua'..vuole che perdo energia nel capirlo..
ma io lo faccio fuori questo tipo qui ' ..che non vuole capir
di farsi capire prima..che io crolla..
era passato intanto.. il 2 minuto..
Oh mia cara ..questa tipa qui..!!
non so' come interrompere la mia costante..
non riesco piu' a capir neanche io..
...si era nel terzo minuto..a scadere..
come piacere in solo 2 parole.. ma tutte quelle che le dico..
non sono mai quelle famose due..
......che so' d'averle per piacerla.ma che non amo usarle..
..scaduto il tempo...
Il manichinaio inc.
123
NON S'HA MEMORIA PIU'
D'UNA POESIA..ED IO LA CERCO PERCHE MIA..
il poetar del mio forte presente sostare
che non premo..doppiare o al piu' duplicare
e non trovo i miei post del bel canto venire
in quest'eden e meleti.. io li vedo.. morire
la poesia all'elettrone..
la piu' bella al marpione
il messaggio a san Pio..
il ricordo di dio..e..come prevedomi io..
124
non s'ha a..fare piu'' il mio..!!
FINE..
Il manichinaio inc.
MI HAI CAPITO ..MA.. NON HAI CAPITO..!! ded. a francesco e Mimmo Garden
Come mai chi ascolta o legge una delle mie poesie a caso..
dice :
che bella !! ma non l'ho' capita..!!
.. gli dico..
ma a me'.. tu mi hai capito..?
.. lui..si' che ti ho capito..
ma non ho capito quello che vuoi dire..
e non credo sia importante farlo..
125
mi piace ..e..basta.. e amo ricordarlo....!!
Il manichinaio inc.
CHI L'HA E CHI NON L'HA !!
( LA BOTTEGA )
Una bottega autentica deve immaginar di vivere questi tempi...con un gouaches a renderla immortale..e
le genti..entare e uscirne...come ad un padre del saper..d'un lor bisogno.. per pareggiarne con umile
presunzione tutto il suo colore..e leggerne quegli occhi..tristi spesso..di chi l'ha' !! e immegersi..in un
bagno di calori..per chi non l'ha' !!
Solo cosi' lei..e' finalmente pronta per una sacra benedizione
Il manichinaio inc.
126
INTER CLUB ( PIZZUZZO )
LA TANA DELLE TIGRI - la tana dei calzolai..
VALENZANO ( BARI )
' L' inter e' poesia..
ma per innamorarsi di lei..ci son voluti gli uomini..
io ne scopri' uno..e ...fu fantastico vantarne le sue gesta ..
tra mandrie di bambini..
ognuno aveva la sua bandiera..e.. il proprio cuoricino..
Alessandro Altobelli..
Spillo..il cuore di chi stentava a restar su''
pensavamo cadesse..immaginavamo non lo facesse..
nel circolo di Pizzuzzo..tra tutti quei calzolai..osservare la tv al centro..
della stanza ..con minguccio la Volpe. ad alzargli i volumi..ad a dir che non sente..
come un sogno vedevi la palla nel sacco..la maglietta sudata luccicava del suo nerazzurro d'incanto
stirarsi ..
le braccia salire con le mani verso il cielo..e noi..tutti gioire..abbracciandoci ancora..
127
ed avere bandiera..e non aver piu' da dire...
Il manichinaio inc
LA MONTAGNA
Un tunnel quando montagna si vanta d'arroganza
del suo aspettar con forza e potenza
il foro dentro d'un lenir intuito musicale..
od il carambolar..le sponde..di quel mare..
e quel finale..ed il veder cosi''grandezza..
far il suo inchino..con umile..suo peso..
d'aver arreso..con grazia tanta bellezza..
Il manichinaio inc.
128
IL MERCANTE CONTABILE
SI PERDE TRA I NUMERI..
Il venditor contabile non ha programmi al banco
il fatturar moderno del bel scoprir l'ammanco
propone me' il blocchetto..con carta e penna nera
mi dice che il suo guasto t'annoiera' di sera.
i numeri racconta non son di sua passione
gli inverte a caso il fine, dimenticar qual'era..
un giovane rampollo..piu' bello,,d'un apollo..
129
a lui piace volare veder la luna a sera..
il padre lo guardava dall'uscio nel suo guscio
sorriso tra quei baffi d'un ex del numerare
quanti gradini e' il conto allo scalar della salita
e' sembri sia riuscita..al far non canti ..il figlio la sua Vita..
Il manichinaio inc.
Non e' un problema trasferire conoscenza..
se poi si sa che gli si adoperi coscienza
130
Il manichinaio inc
IL CONTADINO E IL MAESTRO.. ded a Max
Memoria..del mestier che traccia..il tempo..
registro al pastoral che vige il campo..
il contadino piange l'esserne fuori
d'un mastro col suo sbando
non piu..a Cuori..
ricorda sue carezze..e tante delizie
non sia abbandono d'un mondo di primizie..
131
che con il gregge non sempre se li tanti fiori ne vanno spesso in fumo..
Il Manichinaio inc
L'INVESTIMENTO Ded. a Francesco
Sai che la fiducia si semina..o non lo sai..?
tu la semini ..?
e come lo fai ?
Il manichinaio inc
132
Il nostro astronauta Parmitano: “Ci vuole un poeta per raccontare la libertà che si prova quassù”
ma anche quella di quaggiu'...grazie per il tuo pensiero..arricchente..e volante..
133
Non aver figli o chi trasferire... Ded a Marlene
crea delle storpie deviazioni..
anche quella di diventare poeti...
Il manichinaio inc.
134
IL NEUTRONE E' RESISTITO
DA UN'AMATA RESISTENZA..
Il resistor neutrone..
incrocia resistenza e gli si gioca
non regge ella.. la fretta.e la ragione..
.gli bracca.. il difensivo suo..esser neutrale..
d'incollo..su di lei..per fargli presa..
la vedo in fumo..tra i sorrisi..in carnevale..
temer bruciarsi ..un corto..nell'amore..
135
non e' tensione..protone od elettrone..
non e' relex. diodo...o stabilizzatore .
la resistenza.sua sfinirsi .d'illusione
l'essere neutrone..di cosi..pochezza..
ferrea..sua mollezza detiene la salvezza..
Il manichinaio in
LA CUCINA DEL SERALE..
Varco il bel curar della sala avuta
Vedo luccicar tutto il suo specchiare...
s'appresti al far conoscer me
la antica
culinaria grata
ospitarmi..al viver la mia nuova..scuola..
sembrami avvilita. e suon per me la viola ..
vini pasticcini..focaccie e tegamini..
un professor..che fugge tra i fornelli....determinar parola...tra i.. cappelli..
scienze..conoscenze..il rimpastar.. dell'ieri..
avere dei maestri..e caroselli...
ingenui e soli averne rimembranze
136
del poco ch'hanno visto tra i mestieri..
tempi..lievitate..e rotativi....il fargli fare ai cibi..il salutare.
il mio palato..cantarne il festeggiare..
un nonno tra quei vetri intravederlo..
con buste di cibarie penzolarle....
lo guardavamo accorti..nel seguirlo..
dagli occhi vivi..immaginarne le ricette
il professore fiero..raccontava..d'andare a ruota ai vecchi...
....ma..sol l'averle quelle sue rilette....
Il Manichinaio inc.
L'AQUILA REALE ded- a Rosanna..
Le aquile volano piu' su' ..
la terra crolla giu' al profondo..
i mari avanzano i suoi lidi
i fuochi infestano..i suoi nidi..
m'l'ala apre con la forza..il vento..
ne spacca scroscio senza temer l'affondo..
nuvola umida gli nasconde il mondo
137
un colpo vile senza voler ..
d'un suo saper colpire..
vede inchinarsi .. oh diva ..non piu'avvezza a quel ferire
per poi ..giocar da sauro--svolar di nuovo ai cieli
col suo gran..cuore di ieri
portarsi via dal fondo..
e poi picchiar vivendo..
Il manichinaio inc.
LA SCUOLA SERALE
Ed ecco..nuovo rivenirmi 'un buon volermi
gia' dal tempo spento di infangate e il dormi..
la scuola di cucina seguir la prima
dei suoi numeri corona di regina..
60 ore regalatomi a capire !!
cio' che seguira di volta questa speranza d'avvenire
la sua chiave e conoscenza..
festeggiare il cucinare..nel suo dire
dopo l'arte e la sua scienza
138
vivere in un guasch con tanti suoi spaghetti
bottega mia maestra farmi riverenza
con il tuo colore staccami dall'enza...
ai miei anni
non piu' belli.. puntarmici . la poppa
a sta vita d'artigiano di paranza..
spiegar le vele a tutti quei saperi.
in quei corsi per diplomi
di tanti bei...serali..
Il manichinaio inc.
IL DENTISTA CHE SOGNO
Ed il ritorno tanto m'e atteso..
dalla nazione dei tanti sorrisi .
scienze ..carrozze..i 2 professori..
l'abbraccio..tra loro ..tra gli infermi visi
tanti italiani piu dentro che fuori..
la cura ai denti non s'ha piu' da fare..
sara''l'italia madrina..nel mare
a procurarmi il buon re del dovere...
ed io ci spero..che s'ha svegliare
139
chi del curarmi ne avra'il 'piacere..
oh musa..e i venti dovrai tu' pulire..
frasche e fogliame.dar cuore alla casta..
or che la legge un ' santo.. dentista
capir chi soffre e non fargli la cresta..
onor provera' chi vorra'sentir scritto
il servir dei suoi denti
per la piu' grande festa..
Il manichinaio inc.
AMORE NON VUOL POESIA da un colloquio con..cinzia
L'amore vero
non e' per la poesia ma e' per viverlo senza parlarne...
un rispetto senza tradirlo..e renderlo comune.
.a chi non potra'' capirti ..
140
Il manichinaio inc.
Io non capisco di poesia.e di scrittura
.ma quello che so'' e che deve essere scritto cosi'''
Il manichinaio inc.
141
L'ARTISTA
IL SORRISO E IL NON SENTIRE... motiv..e un grazie...a s-..
ded.a skakespeare
Mi affronto finalmente..
a chi non sente ..
m'avevano ospitato in ospedale..
il curare del cariarsi dei miei denti..
ne vedo l'aggravarsi del mio grido
il guardo tuo fissarmi il mio labbiale..
felice che m'ascolta il mio fiorito..
li in quell'attesa nel regno del sorriso
dopo poi il sognarsi tra i balocchi..
che d'ambedue sappiamo dove e' il nido....
le storie le vicende ed malocchi
il tuo parlar di voli e le tue fedi...
ricchendomi la spesa d'uno yeti
ne vedo finalmente la mia arresa..
il mio saper ferito da lacune..
restargli fermo lanciato come un tonno.
di balzo poi.. mi spegni quell'arnese
pigiando sull'imbuto del malanno
invidia mia finire la tua scuola ..la gioa tua
sorriderti nel sonno...
Il manichinaio inc.
142
LA CONFESSIONE
Una festa ed una benedizione..una proposta alla preghiera
da parte del padre di chiesa..
spesso..non incontra storie prevedibili
qualcuno manca vicino..al pregante
qualcosa s'avverte che ha perso nel tempo..
lo capisci solo quando uniti li vedi inchinarglici..all'appello..sacrale..
e ne noti le loro grandi mancanze...
Il manichinaio inc
143
1)
cosa prendi ..?
2) non so cosa prendo !!
votate qual'e' la migliore proposta..? in un locale ..
sfortunatamente scelgo la 2 mi vien giu'' na confusione..di numeretti.in quell'istante..
.e ..non e' giusto farsi gli affari degli altri..di quello..che vogliono o non vogliono...
Il manichinaio inc.
144
La mano
anche le mani..subiscono la concorrenza..
( testa e cio' che pensa - le richieste ad altre -abitudine al non usarle -i fattori esterni )
a questo punto..si impigriscono loro ..cambiandosi d'aspetto..
e quando stringi una mano simile ..ti senti solo..e ricordi subito la mano di tuo padre quando la tenevi...con
tutto quel donarci protezione..
Il manichinai
145
Un uomo che resta umile ...
diventa un accumulo..
di nozioni antiche che appaiono fiere ed altruiste
a tutto quello che non sa''..
il miracolo accade dopo piu' forti stenti
e..
come una piccola colomba comincia il suo volo...
tra le piu ' impervie vette ...
tenendo forti i lor.. caparbi venti..
Il manichinaio inc.
146
147
Ama chi non vale ad ascoltare
vive del sereno suo sostare
e se poi pensa al suo da fare
vivilo e vedrai che puo' servire...
Il manichinaio inc.
148
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150
L'Allergia..
Che a.. cura d'ospedal m'accaso
l'allergico saper d'aver scompensi
l'ulivo il pino e graminacee..
cipressi parietaria eeee.. quanti. semiiiiii..
acari batteri per i miei cuscini..
coprirli da matarli sti animaliiii
bottega ..mani stolte a quel lavaggio..
allor mi giunge l'atletico pensare
al dove andare senza quel soffrire....
perche' non ti pensai oh posto degli dei..?
la mia pattaya il budda ..e i tuoi balocchi..
non hanno cio''che volse al far che..
adesso lo vorrei..!!
Il manichinaio inc.
151
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Vi ringrazio di cio che ho avuto..ma non lo faccio per cio'che vorreste..
post dialect ( fa' bene e..scurd fa'' male e piens..)...
Il manichinaio inc.
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155
Ma un artigiano legge sempre quello che crea..con le sue mani..lo fa'' coinvolgendo tutti i suoi sensi.in
serie...compreso qualcuno in parallelo..
il manichinaio inc.
.un pensiero serio e colto non fa' mai male...anzi..lo prevede..
il manichinaio inc.
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e poi si tergiversa nei versi - la paura di un mondo troppo diritto ..
li..si ermetizza..
il manichinaio inc.
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La terra non va' contro il vento..ella ..lo genera...
il manichinaio inc.
160
poetica...
Ma solo con lei si puo' non stimolare competizioni ,perche non lo si e' capaci di risposta..in rima..e poi se sono
161
in matematica..diventa uno spettacolo ridere sotto i miei baffi...di altri poeti..ingenui..poetanti..
il manichinaio inc.
162
io non temo te, temo le possibilita' che vi siete conquistati astutamente , per avere ragione ..e questo sta
163
sfociando in un comportamento mafioso involontario di potere subdolo.. il manichinaio inc.
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165
COSA GUADAGNO DA TE' ?
io credo nulla....
ma scovando meglio qualcosa puo' apparire
di interessante..tra tutto quello che ho''..
ma non so' se io lo ho'..!!!!e chissa' se ce l'avro'' !!
il manichinaio inc .
166
167
PER LA VICENDA 1 MAGGIO ..
un intreccio di sfiammate nell'esser mio bobina..
d' improvviso..
un imprevisto arrivo di molte tensioni...
il manichinaio inc.
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IL PROTONE O ELETTRONE
Ma scusi..professore se il negativo corre sempre verso il positivo in chimica e matematica..vorra' dire che e' piu'
intrapendente,,cioe'' il cattivo va verso il buono..camminandogli verso..in qualche modo.cerca di raggiungerlo..
.ma scusi..non capisco..professore..ma il buono che ruolo ha ? e' pigro..? il positivo attende..? non mi sembra
mica giusto..potrebbe andargli incontro ..un po di piu''..quindi professore ad essere buoni..conviene ..!! per
pigrizia..per non so''..
cari cattivi , buoni.. negativi....positivi..del caso.. cerchiamo di imparare ..a calmarci .che ci si guadagna ad
essere positivi.. ci si impigrisce..un po'' ma...e'' come stare al mare..ad abbronzarci...i raggi scendono dal sole ..
senti giovanotto.!!
.non distogliermi la classe..per favore..e cerca di ascoltare..simpaticone..
il manichinaio inc.
170
171
CHI SONO ..E DI CHI ?
non sono..solo tuo..
prima sono mio..
poi sono di chi voglio.io..
..e poi..di chi mi vuole..
il manichinaio inc.
172
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IL VENTO
La terra d'improvviso trema e irge sue barriere
i venti ch'ella spazza polveri al passare
t'annientan quelli fiori per tutti quelli amori
e come porgi forza al suo cospetto
ridendo dei veloci tuoi.valori
tu oh vento dal presunto suo spostare
la mamma t'alza i teli del suo miracolare..
il manichinaio inc.
174
175
non capisco..bisogna ascoltare o usare la voce...?? ad ascotare non ne ho il tempo...ma a vedere...quello..lo
trovo..sempre.!! .benedetta vista educativa..stammi vicino..
.e... parlare ..eeeee...non segue sempre l'ascoltare... lo si dice in bottega.. tra i maestri...
.....guarda e impara...amico mio...che apprendi.. il manichinaio.inc .
176
cosa ? il mio compleanno..oh grazie..amica mia..troppo presto...!! .un 48 nei...44 =.......sto' meglio..che dici..?
177
ne ho guadagnati 4 con quello che succede ...vado a scuola di matematica il pomeriggio..per capirlo..ed e'
davvero un 'avventura..sta conoscenza..un immersione negli antidoti della mia bottega...morente..una
fantastica creazione..del giusto da parte del signore..per evitare che si sparpaglino tanti
fattori..inconsapevolmente...
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STABILITA'
nulla..
vorrei dirmi che serve un buon condensatore per stabilizzarmi..
.e dirmi ancora ..che il negativo staccato al positivo e cosi' a giro..
consente che col suddetto..m'accumula energia..
che d'in mancanza dell'alternata sua valenza
mi genera d'incanto la mia continua tanto attesa..stabile vemenza..
e come un sogno la mia poesia..ne trae respiro e come sempre scappa dalla via..lasciando ingenua le piu filante
lenza..
IL MANICHINAIO INC.
180
181
L'AQUILA IN ITALIA ( ITAYA la terra dei tori )
Un aquila al vagar nel ciel s'accorge..
d'un manzo infermo dal suo ardito peso..
stanco ,arreso ..con la sua stazza e' steso..
non ha piu' l' ombra in piedi al suo seguirlo..
aleggia e plana rasente la sua tana..
e..nel rapar non vede piu' animale
si.. gli si gioca con voli e piroette
non veder l'ombra la spinge in laterale..
alzati oh bestia del santo tuo star male !!
ITALIA MIA
il manichinaio inc .
182
183
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caro dolce amore...
la mia vita e' un duro viaggio per conoscenze..
che non avro' il piacere di trasferire ..tvb.
ma.. non s'ha da fare.. il manichinaio inc.
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un giorno ancora ..e il sempre.. organizzarsi..cosa m'alletta per creder sia finita..? m'aspetta il logoro d'un fuoco
brucio..o della menta il fresco mio sospiro..''? ma chi mi spegne quel sogno d'una vita..? ma chi ci gode..al far
non s'ha da fare.? .quel bel colui..che spero abbi colei..che del mio cuore n'ha tratto..il suo da dire.. il
manichinaio
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Scherziamo con i fanti ma non Scherziamo con i santi .....domani muore il nostro gesu' e io piango....per
lui...che ci ha amati..e che e' figlio di un umile Artigiano......
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buonepalme..pace e serenita'..e una manichinata..a tutti i burattinai...di frasche di ulivi . romani...
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UNGASIA ..
Salva tra le ombre e i tanti rovi ..veste d' un pensar salire in cielo.. il manichinaio..inc..
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. Impara l'arte e mettiti..da parte... ps.ti conviene potrebbero arrivare tempi truci....per chi non la ha'...!!! NE '
FERRO NE' FUOCO A VIRTU' NUOCE... e ama ..chi la fa''o da chi la hai vista..colorarti..il tuo ..calante visto..abbi
coscenza e poi riconoscenza.. il manichinaio inc.
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L'ITALIA . dal nome usato al vederla..greci e popoli mediterranei.. ( Itaya .la terra dei tori ) piange come questo
toro..la terra delle arti e degli artigiani..
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DED. a STELLA scritta ieri dopo averla conosciuta..
IL VISTO DI FARFALLA
Dolci come l'ali di sfoglia zuccherosa...
fasti d'aquilone le movenze..
sembra di farfalla la sembianza
s'avval con corsa ancor mia vita..
col respirar dolente tra la gente..
ne vedo causa col lesto far fagotto
al vicinarsi a te d' un giovanotto..
tanto ridente tra tutti quei bicchieri
allor ti fuggo nel non volerti offesa
portar con me' il senso dell ' attesa
ora non so' se meta avra'.. colori
di tutto cio' che ho provato ieri
ma ad' il percorre'..rla mi cingo il capo
i tanti allori e alle mie .. mani ... i ...fiori il manichinaio inc.
198
199
commento istantaneo ded. a Michele Di bon core .. cazzarola..!!! .Mi diceva sempre jimmy il mio caro amico
persiano..in un viaggio tra le genti...ed io ..sottovalutavo..poi. d'incanto ...m'e' rimasto in mente..e ho sempre
sperato d'esserlo...TU.. il manichinaio
200
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Le persone cattive non esistono e' solo un momento della loro enegetica spinta alle avversita..per
loro..insormantabile del tempo che vivono ..e' scastenano l'illogico..d'ìimprovviso.. il manichinaio..
202
203
Un vialetto.. una strada..percorso. .foriero.. lo viaggi ...calpesti.. riscaldi i ..tuoi..mezzi.. .rimembra obbligato .da
dove egli e ' nato.. ricorda il passato..conosce ogni stato.. il manichinaio inc
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La musica..quella dedicata alla mia arte di manichinaio..che con volume basso si immagina ascoltare .nella
bottega mia ferragliante...la compi'' franz lehrar ( der rastelbinder ) l'inno ..l'opera musicale che rappresenta
invece l'ideale..quella di un poeta artigiano...la compi' Richard Wagner....i Maestri Cantori Di Norimberga..e ne
rappresento' il loro volo nel limbo..del colore creativo..Norimberga che somiglia..ad una citta ' fiabesca..anche
grazie..a questi nientepocodimeno che..uomini di bottega...ahahah ahhaha il manichinaio inc.
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La musica..quella dedicata alla mia arte di manichinaio..che con volume basso si immagina ascoltare .nella
bottega mia ferragliante...la compi'' franz lehrar ( der rastelbinder ) l'inno ..l'opera musicale che rappresenta
invece l'ideale..quella di un poeta artigiano...la compi' Richard Wagner....i Maestri Cantori Di Norimberga..e ne
rappresento' il loro volo nel limbo..del colore creativo..Norimberga che somiglia..ad una citta ' fiabesca..anche
grazie..a questi nientepocodimeno che..uomini di bottega...ahahah ahhaha il manichinaio inc.
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210
il mio libricino..di poesie..lo potete trovare anche non in vendita..nelle migliori botteghe artigiane
d'italia..sempre che ve lo vogliano far leggere..serve per mostrare che alcuni loro prodotti ..sono partiti dalle
mani d'un poeta..e che sono stati fatti con il cuore...e con le mani..
211
212
la prospettiva ..di come si vedono le regole..si cambiano..e si trasformano. in base al fatto che siano state
messe..per il bene davvero. del vivere comune.. le salomoniche restano millenarie e non ricevono ombre di
prospettive..oscure.. il manichinaio..
213
una realizzazione artigianale della mia scrittura..del mio racconto. IL RE DELLE GABBIE sogno gli somigli..un
opera creativa poetica dedicata a tutti gli artigiani che non parlano e che sono in silenzio nelle loro botteghe..e
che canti per loro..
e'' dai..perche' vi arrabbiate con i miei ..manichini..vabe'' per i napoletani e' permesso.. !! sssssss... non mi ha
riferito nulla..l'ho scoperto per caso su you tube....il suo linciaggio..emotivo..
Grazie,adriano..solo tu hai scritto una canzone dedicata a noi.. artigiani creativi..ci hai pensato solo tu
amico..vero.. il manichinaio...
qui..nelle puglie..siamo tutti figli delle tue battute..nessuno lo sa...nella nazione...ma noi..certo che lo
sappiamo...i nostri padri ..i nostri nonni...nelle piazze..ridevano ..e la tv..mancava..c'eri.. tu..quando ..venivi a
trovarci..nei nostri paesi...grazie piri..pi..cchioooooo..
214
podrecca...dai..abbiamo involontariamente..la stessa idea..ma ti ho scoperto..ieri..amico..mio..e sei su in
paradiso.. scendi vorrei parlarti..un po...di noi..
il paese piu' bello del mondo....quello dell' esser mio. manichinaio ps.( e..parlatene solo..bene..perche'' e' il
vero piu'' grande e di cuore paese del mondo ..) grazie..mio.. re..e mia regina.. vita a te..'' ..I LIKE THAILAND..I
LOVE THAILAND...
napoli...aiutaci...a tornare..quello che sei e che sai..solo tu'..
la musica e' ok..
Il blues del manichino - 55° Zecchino d'oro 2012 - 4° Giorno.avi
Il blues del manichino - 55° Zecchino d'oro 2012 - 4° Giorno.avi Canta:Lorenzo Duoccio
tu..sei..il mio..mito..l'uomo che serve..a far si..io creda..ancor..ci sia..un sol'uomo.capace..d'esser tale d'esser
voglioso ch'appare ancor colore..tra le tante sale..
Interviste impossibili ai grandi mecenati - Lorenzo Il Magnifico
215
Un attore in carne ed ossa, sul palcoscenico, intervista, rivolgendosi ad un grande schermo video, i personaggi
impossibili. Nel video (pre-registrat
grazie ..italia..creativa..
Dante in 3D, in anteprima.
Al Salone del Libro di Torino, Bol presenta Dante. Interazione tra il pubblico ed un Dante Alighieri virtuale, che
attraverso lo schermo, risponderà a qualun...
arte..artigianato...e fame sua..che non mioia..mai..
non morite.non smettete..per favore..
.aspettate..un altro po''
amici miei..dolci e cari..
vi saro ' vicino.
.parola..di manichinaio..
vi amero' sempre..cari maestri..e grazie..per esserci..stati..nei mieie ricordi..
il matrimonio di manfredi..le origini templari. di ..messer sifola e il conte palagano portano in sposa la regina
elena al nuovo imperatore..la storia..le umiliazioni..delle genti..grette..cio' che avviene prima..ma il dopo..e'
l'oscurita'' per la conoscenza..
216
30 dicembre 2012 tramite YouTube
·
manichinaio..
auguri di un buon anno ed ascoltate ..il pezzo..adatto. a fine e principio...amici...il
Jason Mraz - Life is Wonderful Music Video
An original stop animation music video to the song "Life is Wonderful" by Jason Mraz. Video by Jenelle Carter.
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penso..che l'aver voglia..di conoscere..e sapere..spesso..incontra 2 soluzioni.
.chi ti aiuta..e chi aspetta..
Uno...cresce con te.e ti segue... poi..puo''essere riconoscente e non..
.abbattendoti.. al tuo emergere..
.l'altro t'aspetta. e potrebbe poi..riconoscerti o non...intervenire..e darti vita migliore.. d'improvviso.. ad
emergere...
se non si vuole ..sbagliare..e' meglio non entrar in conoscenza..e sapienza.. in un mondo..di segreti.. si hanno
solo..2 possibilita'' d'interesse.. su quattro..che a loro volta anno poche possibilita''di riconoscenza.. ossia..un
un 1 per cento.. su 2 da 100...
quindi e' solo questione di numeri e logica..una sfida..continua..di possibilita'''...un incontro fra coriacei..
giocatori..
217
ho solo risposto ad ' una delusione. di principi .tra le reti.. a togliere un ennesimo sorriso ad un maestro..di
bottega.. senza privilegi.. allo sfino. capace solo di regalare colore..senza ritorno..
il manichinaio inc.
musica del manichinaio 1
Francesco Salvi - Serafin gaveva un sifolo
www.youtube.com
Traccia 4, tratta da "In gita col Salvi", 1992 Tutti i diritti ris
Thai ..Pattaya...arrivo 2 giorni all' alba..preparate un pattai e 2 cavallette di contorno bacio atutti il paese piu
bello al mondo
Pattaya Il mio viaggio atteso per giovedi. Sarebbe ancora un sogno sentir che volo ad'ora ma sembri che son
sveglio e attendo di buon ora... clicca ti piace sempre che sia piaciuta davvero
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218
(Un artigiano vero non va in vacanza...ma costruisce i suoi sogni in questi giorni.. .il manichinaio..inc.
\l
\l
-l paese degli orchi e pazzi
il colle dei maestri
il colle dei mercanti
il colle dei pastori
il colle dei commercianti ( farisei )
il colle dei professori ( gli scriba )
il colle dei contadini
il colle dei pescatori e marinai..
219
ridi che rido mio bimbo al dormire
guardo speranza il domani tuo dolce
che il sonno 'arresti in un sogno leggero
insieme a giocare con un prato e suoi fiori
220
alla kanakis
221
Nudo il seno tra il mio fieno
arpa e melodia suona..
messaggiar st'aspetto greco ..
d' una rete faraona..
prendo forte un gran respiro..
per la scesa giu' alle trame
stringer.. viva quella cima
serpentarci tra il suo sciame
lesinar senza sospetto
e crollar d'impatto a letto..
222
a Stella
l'attesa del passar della farfalla
Dolci come l'ali di sfoglia zuccherosa
fasti d'aquilone le movenze
sembra di farfalla la sembianza
s'avval con corsa ancor mia vita
col respirar dolente tra la gente
ne vedo causa col lesto far fagotto
al vicinarsi a te d' un giovanotto
tanto ridente tra tutti quei bicchieri
223
allor ti fuggo nel non volerti offesa
portar con me' il senso dell ' attesa
ora non so' se meta avra'.. colori
di tutto cio' che ho provato ieri
ma ad' il percorre'..rla mi cingo il capo
i tanti allori e alle mie .. mani ... i ...fiori
224
il maestro -il contadino - il pastore - lo scriba -il fariseo e
il mercante e il pescatore
225
la solitudine
fine dei giochi ..attuo concilio
non vale il canto d'un lesto seguire
buccio ed un muccio del frutto sapere
manco a coscienza l' idilio.
trovar la via sostando con roccia
altri non voglion la goccia.
ma girano intorno vaganti
e stanchi al cercar con sete le mete
s'affiancano al tuo
col lor saggio aiutare
non sanno morie del cio' combinare
t' afferri con brame alla massa
non lasci lor violino il stare
e tutto va via..tu resti piantato
lor nell'andar penseranno
che tu abbia sbagliato..
226
227
l'accertamento
Chiude un altro artigiano
barbara richiesta tra flotte di siluri
gioco di colpevolismi oscuri
chiare le ragioni al darti le prigioni
crollo senza sosta dei torrioni
un armata in panne vivere la fine
manufatturiero l'asse da stanare
quello di un italia del colore
complici con l'asse rosso in cuore
genti del colpire indirizzati
liriche alle aule nel dolore
premi del sapere ai magistrati
oscar del valere nel potere
forti le paure dei postini
armi in carte di tristi giacopini
228
natal
A CINZIA
Al logoro sopporto del vostro colpir vile..
na dia s'avval di lucchi..d'un triste avvenire
all'aprirsi lor dei 1000 bauli
squasso ai miei pie' del sol su potenza..
la luna ch'ella guarda dal suo fil biancore
l'ore ch'esse attendon questo bel venire
compagna sta regina dal non fuggir solerte
er una stella di riflessi..accesi
la capiglia scia disegna al cielo..
la imperatoria via
regala luce al mio dotto natale..
AD AURELIA
http://www.wuz.it/directory-dvd/festivalcinematografici/a1.html
la partita persa
il sol partecipare mi da vita
sei la sirena ed il suo lampeggiare
229
vedo disfatta al mio cuore di pietra
cosa puo fare un rampollo messere ..
se la sua corte lo vuole alla gara ??
cosa puo' dire un creativo gia stanco...
se le sue musa non sentono il canto ..
sperare con tutto il sensuale funesti ..
passione
e..gli vinca l'amore
che tutti ci scoprono specchi --dal
potersi specchiare..
SERVO AL TUO IMPERARE FRA I RUMORI
LUSTRO LE TUE GRAZIE D'ALTI CIELI..
230
SOGNO SVENTOLARTICI BANDIERA
ESSERCI CAPACE IN TUA MINIERA
COCCOLAR TUO VISTO FINO A SERA..
231
232
233
confondo il visto mio
a luci tra l'oblio
e' tanto che ne fermo ..quel vocio..
pensar solo a reti ed i suoi fili
il batterle con le arti e tanti stili..
ritorno a lotta fiero tra i monsoni
al lucidar dei panni tra i banconi
appari..da un passeggio di marsiglia
tu oh ninfa sfoggio al gusto di vaniglia..
leggera adonica ironica bambina
regali il sogno l'esserti vicina...
A RITA
e' ricco ancor di suoni ..
un grido di savana
ecco il muover vivo tuo felpato
l'occhio cupo ,,lucido e felino..
svaria al banco tra le tante iene..
poi d'un balzo appare il festeggiare..
234
ancor s'avverte il riso di quel tale..
gli scruto..il tuo apparir cosi''sensuale..
fo' il pieno..di calore.. da abbronzare....
hallowen la bufera della luna
BARLETTANA..
AD UNA
puo' il mio poetar vestirsi a lutto
d'un vagabondo lustrar valenze
luzzo d'amori vesti infedeli
quei tanti pipistrelli tra i banconi
rospi goffeggiar d' arie e liquori
occhi tanto gonfi tra quel riso e il pianto
puo'la testa del mio io vedere come dio
vantarsi di capir valori e sepolture
puo' quel bel pensiero volare su dal sole
il giorno ai santi del mattino dopo..
235
tradir la luna prima che vive la sua sera
a raccontargli tutto di questa vil bufera
sali sali oh uomo che non vedi
sali al sole oh ape a primavera
arso al cielo il visto cosi' fiasco
vivo al fato del tuo miracolare
anni in panne e mamma al tuo allattare
cacciane la morte d'un vivo recitare
spogliati d' averi e vivi tra gli amori
tana d'una frasca al suo coprire
lancia la tua mole ...tra le vele...
grida di strambare
al bimbo
tuo tornare
vorrei capire che logica emerge nel contrasto chiave
tra chi trascina un idea alla realizzazione sin dall'inizio
236
.ossia dalla sua fondamenta costruttiva e chi a seguire
ne illumina la partecipazione.con il suo accogliere l'idea
di fatto
.la forza del trascinante soffre la possibile rivalsa ingrata
spesso involontaria del partecipante alla sua
dipendenza ossia il partente dalla base dipende
improvvisamente da chi lo ha seguito seppur per poco
per la sua ipotetica ed eventuale rivalsa o
ritorsione...questo accade anche nel rapporto uomo
donna..
.il calcolo possibile nel inibire le possibilita e' quello di
non innescare le combinazioni. in nessun modo ...ossia
restar solo..
come prima e semplice difesa ..
la seconda e quella invece di dare porre, e lasciare le
intrapendenze al seguace rendendolo piu' forte...
.l'idea dei matti spesso' giusta..e quella di isolarsi...
ma spesso ti vantano sorridendo e non incamerando
responsabilita' quindi un principio di intelligenza
parallela ..naturale le paure tradotte da un criterio
alternativo frutto di squilibri spesso causati da
circostanze precedenti
ma perche lo si diventa in questo modo...
la vittoria e' quella di avvicinarsi di piu degli altri e non
lasciarsi coinvolgere...
lo logica quindi non accompagna la mia intelligenza
deve esserci un metodo non naturale ma matematico
237
per sopportare la reale combinazione suicida..forse
bisogna dividere le intrapendenza al limite minimo con
una minima partecipazione ossia dare pochissimo agli
altri...cioe' poche possibilita'' e staccare spesso le corde
del inseguitore a prenderti con metodo
forse bisogna raddoppiare le intrapendenze al limite
massimo con massima partecipazione ossia dare
moltissimo agli altri con molte possibilitaì
allora le mie leggi sono
1 non sostare piu' di 2 ore con la stessa persona
2 vantare la propria liberta''con indicazione di slealta a
chi la contrae
3 aumentare le possibilita' della conoscenza al limite
massimo
4 ridere di se e delle proprie incertezze
5 generosita ma attenzione
6 allontanarsi e avvicinarsi molto affettuosamente dall
interlocutore il volto deve avere una metamorfosi
creativa indicante il vado in modo naturale..
7 ridurre la conoscenza del tuo gioco agli altri non
presentare mai piu
uomini o donne chiave della tua vita tenerli fuori
8 produrre una serie di nasse a seguire per eventuali
indisponenze con la presa finale al suo patrimonio
economico
9 gli amici veri non esistono ma e' solo l'uso delle
qualita'' del loro carattere che capitolo prima
intervengono positivamente
238
=
staccarsi spesso e metodicamente.
il legame logora chi lo desidera perche l'altra parte
ritorce le sue falle
devo dire che uno scompenso di immersione nelle
informazioni determina uno stato di incertezza nel
riconoscere le vere alle false il giusto allo sbagliato e
questo incrementa la visuale aggressiva latente velata
da uno stato di inerzia accondiscendente ad aspettare il
finale per poi tradurre o cercare di parteggiare
il tempo di spunto e la volonta di vincere la proposta
educativa si impone rapida al tentato rispetto dovuto
chiestoti d' improvviso sottovalutando il primato
detenuto precendemente al proprio status
costantemente stagnato da sosta naturale e pronto ad
immagazzinare emozioni ,nozioni,reazioni
quest'ultimo dimenticante e non preciso mai nella
valutazione risponde di getto alle proposte insidiose e
perniciose ma datrici di vita e di possibilita''
compiti casalinghi donna o lavorante in casa non
deve mangiare o approfittare del prodotto che serve
chi paga
1 chi lavora e
sovvenziona ( £ 10 )
2 chi non lavora
non puo'
239
riordinare
cucinare
lavare i piatti
mezz'ora ( £ 4 )
mezz'ora ( £ 4 )
mezz'ora ( £ 4 )
tot ( £ 20 ) 1 chi lavora deve pagare 20
euro all'altra
ogni uso fatto in entrambi si dimezza il
valore richiesto e si calcolano le spese da
addebitare al lavorante >( paga lui )
lavatrice
stirare
mezz'ora ( £ 4 )
mezz'ora ( £ 4 )
l'uso della abitazione e' da addebitare al 50
per cento
basi
casa o fitto di casa giorno ( £ 10 )
corrente ( £ 3.5 )
gas ( £ 1 )
tel ( £ 2 )
immondizia( £ 1 )
condominio( £ 0.5 )
( £ 18 )
ore 24
consumo ad ora ( £ 0.75 )
240
241
242
243
244
servo al essere mio arguto
mi spoglio di forze e voleri
ne traccio la diga ai piaceri
non nuoto in avanti tra i mari
non salto con la alta mia mole
non sguazzo di vili poteri
lor sanno la forza che emano
attendono ad'ora che ponga la fine a quel nano
il mio comodo stare nei fanghi
affranto di insoddisfazione
non mostro la forza avvenente
attendo che passi la mano la mia povera gente
245
246
IL PAESE DEGLI ORCHI E PAZZI
SALVO POI DAI SANTI
CESAR e GUIDA due giovani cavalieri templari ,di
provenienze natali diverse ..il piu' piccolo cesar
origini lontane napoletani di stili e movenze pastorali.. e
l'altro il guida ..tranese con nobili discendenti
patrizie..con esemplare stile maestrale ..indi artigiane
..dopo aver difeso il santo sapolcro e , conosciuto le
mille lingue e i tanti credi di infedeli del luogo , si
imbarcano rapidamente al cospetto della conoscenza di
un sacro segreto da difendere nella loro italia , obbligati
dalla loro coscienza e dal comando avuto in nome di
cristo da un combattente dai suoi noti valori con al suo
dito in evidenza imponente l'anello crociato.
dopo anni nefasti di misericordia e umile devozione al
signore di ritorno alla patria ,
durante la loro permanenza in quei luoghi sacri ebbero
247
a conoscere uomini di spesse e muscolose venenze, e
menti di dorati luccichii alla conoscenza , uno di questi
fu’
un famoso crociato devenuto loro confidente .
Gugliuelmo de thoth ( il buono ) conosciuto per caso in
una cena serale in una locanda di gerusalemme
..chiamata ( u garden di paltera' ) il giardino della
pantera .. tra il sordo ascoltare di dialetti orientali
echeggianti tra le panche e i servitori coi pasti..a
cappello gli aveva raccontato seduto a non piu di un
metro da loro..coriacemente da solo, con la sua borsa a
tracollo a vedersi conciata con pelle di bue giordano
..che in una terra perduta d'italia ..giu' nelle puglie vi
era stato piantato il seme d'ulivo sacro raccolto da un
legionario romano originario delle campagne della
medioevale castel mezzatru in italia..un certo venturas
-- e che aveva per voce della leggenda al suo ritorno
dopo averlo cauatamente protetto...seminato per bene e
che lo stesso d' incanto cresciuto..felice e che in
compagnia del vento riprodotto in molti ulivi
discendenti originari dall'ulivo sacro...di gesu''
la leggenda parla che il primo ulivo inseminato .la prima
pianta sacra sia nata vicino un cuore fatto scalpellare
nella roccia di una lama inseminata da un contadino
muto portato a sua insaputa bendato come segno di
segretezza indelebile... lasciato a vedere solo quel
punto che si innestava nella terra..il ramoscello ..
il ramo tenuto dal cristo si dice che abbia ricevuto la
248
riconoscenza dal signore come l'albero degli alberi
l'umilta sulla terra...
..intanto ci stava svelando il punto esatto dove ara stato
seminato il primo seme dal legionario egli lo aveva
letto in un messale abbandonato negli interrati del suo
castello appena prima del viaggio crociato .con tanto di
mappa e posizione scritto in latino d'un tempo....e che
esso albero era testimone chiave della vita terrena ,
dopo averci raccontato questa storia cristiana ci ordino’
donandoci un sacchettino di preziosi che aveva portato
con se..e che era stato il tesoretto da fargli ristoro nei
momenti di perdizione economica eventuale dalla
partenza per quel triste viaggio in quei mondi .. ormai
vecchio e moribondo .... .alzando la sua mole tra le
panche ....
poeto '''' guardandoci...negli occhi..a lama..di paura..
la chiave
Non so' se mi viene dal fondo, che le
arti mi reggano al mondo,
un vecchio dilemma paterno,diceva
che loro strapazzano il fondo.
lo spostarsi di scacchi alle corti, con
abili spiazzi alle sorti ,scurarne le porte
249
ai saperi , dar spinta al rotarsi di mani.
Che serri lucchetti e catene ,si volgano
all'aprirsi nel fato,
son chiavi che servono al pietro, nella
buia selva di stato.
ma cosa vuoi dire guglielmo de thoot ....risposero i
due ...ascoltando il suo poetar cortese ..di balzo e
continuo'' nel racconto.. senza spiegare-siete obbligati dalla vostra coscienza a ricordare e
testimoniare di cio ''
dovete andare subito li e costruire un nuovo tempio che
custodisse e stia vicino alle piante dell' ulivo sacro e
che nessuna idea scriba la infanghi di mensogna e
profana leggenda ....ritornando al suon di poesia
...sembri faccia ricordo ad una donna di libri e un
artigiano conosciuti in oriente..
Ti guardo di danza impacciaciata, il tuo
lento entrarne in serata,
regina di scuola e bambini, e darne lezione
ai divini,
futuri sapienti poi grandi , e sposi di cuori
gia stanchi
250
spiegar professione e passione, a un
mastro gia' alla prigione.
lo penso da solo in bottega scrivendo 2
righe al quaderno
Ne figli , ne casa e governo, mi regalano il
solito inverno,
ma un tratto ne vedo una luce ,
la esperta tua conoscenza ,
sapienza e mostrar riverenza,
e allor d'obbiettivo fu incontro
un bacio e prenderti all'enza.
Il paese era ..CASTELMEZZATRU .fiorente cittadina a
sudovest di bari e fornita di un castello federiciano
dotato di fossato e boscaglia ..ricca di selvaggina e
acqua e che il tempio doveva guardare ad oriente e
che la sua cima doveva dominare il mediterraneo ..una
posizione ottimale e dotata di magiche energie del loco
capaci di determinare le avversita ad invasori
lui
Guglielmo il buono
or viv d'un desto lustro
251
riflesso a genti nostre
i tanti malefatti
bugie a grandi
ricatti
s'avventa in me il ricordo
d'aver riso d'incanto
dimentican mie vesti
sporche dai
tempi avversi
i tanti doni e fato curar malanni e stato
or cadon da alte roccie
unghie di arti nani
saltello ancor tra gesta di salvatori e
adoni
mi vedo scuro in viso
da perder di sorriso
sporchi animi in sacchi resti di ossa ai
cani
pazzi di vanti tanti
252
fieri aggredir di
fendente
il nostro grande capo divenne poi un
viandante
in terre tanto saggie quanto stanche
spacciandosi un relitto
volutamente
in quei vialotti scuri fu' sempre
sorridente
ricchi'' sto mio cor gia morente
rendendolo piu'ardente
guida
dolce ospitar la sera
vivo sognar lusinghe
253
GUIDA
caricammo allora sul nostro cavallo viveri e il
sacchettino di preziosi , anch’esso nascosto per bene
nella polverosa imbastitura del cavallo..ad evidenza la
croce sui fianchi coda e velluti dismessi...
dopo la promessa datagli in giuramenti al buon
guglelmo salutammo la citta' santa e ci imbarcammo
su una barca di non piu’ di 20 metri e salpammo in un
periodo dell’anno proibitivo invernale e glaciale..coperti
da mantelli di montone imbottiti a dovere per il ritorno
tanto atteso e sperato
il viaggio duro' .2 mesi . si passo' .per il pireo dove
sostammo stanchi per tre giorni e tre notti
il visto d'una notte.... una luna....esagerata
la luna piena
A.. sera notte a luna piena
ella si mostra lucida e vicina
di stoffa fina
sta terra alla deriva vuol si mostri sana
vette crateri terre da esplorare
li vedo limpidi al toccare
un bacio da arrossir il suo colore
d'incanto vedo il cielo fargli capanna
254
di stelle luccichii tocchi d'autore
il sole aspettalo salire
il tempo mio tiranno
e tu d'un tratto voler ringiovanire col tuo
aprire
GUIDA
poi ripresi..per bene ripartimmo .costeggiammo a non
piu di qualche miglia la costa orientale della grecia . il
periodo fu osteggiante ma si riusci’ a raggiungere
indenni le puglie.. sbarcammo a .san vito localita a sud
barese .con il nostro cavallo rifocillati a dovere ci
avviammo per questa terra indicataci..e il suo castello..
.castelmezzatru
salimmo per conversano splendida avvenente vista..e
poi tra le vie della boscaglia per castelmezzatru ..
toc toc toc ..toc toc toc..buonadia buonadia…i saluti dei
contadini per le terre diovenga..diovenga…e in non piu
di una notte raggiungemmo seguendo venere ad
occidente come ci era stato scritto in terra santa
ecco appare lontano il suo castello ..
sostammo in un paese vicino alla citta ,v'era il castello
e la corte piu' viva del loco..sapemmo delle sue locande
255
e ci imbattemmo col nostro cavallo nella via per
castelmezzatro a rifocillarci dal ritorno cruento
all'arrivo nella bella corte un oscura visione mi appare
cerchiamo conoscenza e saperi..
nella locanda sulla via della citta'' un baccano furente al
nostro arrivo si tradusse in vocii generosi e sguardi
ammiccanti
nel chiederci ogni esperienza nelle terre del signore ci
porsero mille buoni vini carni e tanti sapori ..ci
ospitarono per molto tempo. in quelle sere magiche di e
sensazioni...si vedean donne di rara bellezza durante
quelle festicciole nelle sere d'estate
livia
Ricca d'incanto mi sembra la sera
fuochi di luci mi chiamano al fronte
coccole amiche d'adoni ormai stanchi
vivi d'un tratto al suono di spari
fine dei giochi col tocco di mani
dolce un riflesso spariglia poltrone
forte richiamo al veder non piu sano
occhi d'un cerco salvarmi del cuore
vispo , regale il tuo gioco d'autore
256
regio svettar tra colli e gran monti
scure poltrone di pelli e capelli
tocchi d'un sano credersi belli
affondo d'un tratto col darti la mano
musica e un disco presentarsi vicino
anima ignara nel mondo che versi
lascia m'immerga tra suoni e profumi
viva momenti sognando colori ....
GUIDA
.ma un belgiorno ..
un ricco signore ci venne a trovare..
signori cavalieri ho qui un malloppo per il vostro fagotto
che nessuno sapra' mai delle nostre trattative
vennisi a patti e cambiammo il triste portar
conoscenza con mille danari
ed io pensai con il cavalere amico..sostare li' per
qualche tempo comprando con tutti quei danari un bel
caseggiato vista sul paese e in fondo ci si vedeva il
mare..
ma non avevo neanche un benche minima idea di cosa
257
incontrai tra quel mura piene di vicende e di cosi tanta
voglia di punire l'esserci arrivato
la casa stregata
nessn sapea la calda corsa
ove fermare il raffreddar del core
lasciai la corte che m' avea allattato
e..mi rifugiai in un covo d' orchi e pazzi
lanciai cadente questa triste vita
all'imbrunir d'un lontan soleggio
prova di forza ad un animo puro
solo tra i draghi di leggi e solfeggi
avea temporeggiato per talune pioggie
in un letargo in grotte e su ' rami
sospesi
terre di lustro mi tennero vivo
pomi coi pani e su oli d'ulivo
il pensionar in un villo d'un brav'omo
fuggi' da loro in un battibaleno
mi versai li ' dentro nei mille malori
258
vidi me' ramingo e solo in grandi stanze
dormiente in quattro mura
piene di vaganze
anime alla cerca di colloqui in bare
sibili vocii tuonar di caffettiere
il ballo delle tazze e fiamme accese
sole
salir volume e suoni da sopperir silenzi
persi l amor. le.arti e la famiglia
avei pensato prima ad amuleti
d'un grande uomo che il consigliar mi
stese
lontani tempi che mi mostraan pace
rocambolar pensieri al preveder
di rotte e collisioni
ora rifugio il tempo a recuperar
carriera
pedalar parole in tante notti in bianco
digitar al piano dolce mia tastiera
smacchiar sovente l'uso di un arto
259
sempre stanco..
si comincio ' a conoscere realmente quel territorio sacro
conoscere le realta' di comandi e poteri ,dal castello
inviati messaggeri e soldati in cerca di prese su
forastieri di preziosi muniti.... ad intravedere nel loro
insaputo possesso di un segreto biblico una feroce
esposizione al maligno...dettata al loro signore della
corte...
giovanni de confluenza
il signore di
castelmezzatru...
un pazzo sequestratore di liberta'' il paese viveva in
quei tempi paure e timori e ne accadevano di fatti da
spavento...
il paese degli orchi
e' vivo il senso..
delll aver scrutato questo posto..
gretto
e non aver capito
nel basar sta mossa
frutto d'un cervello lesso
poi ch' era un gran pantano
260
un lago sporco di difese a sorti dei
peggiori orchi
questo aver acquistato la terra e il caseggiato che da
parola data doveva essere la terra per la costruzione
del tempio di dio..la chiesa della resurrezione il nido
della mia famiglia sopporto peripezie e impossibili lotte
contro i mali delle genti del loco ..almeno di quelle
amiche al pazzo padrone del paese in quei tempi....
l'acquisto della casa
l avea pagata cara quella casa
non per la cifra avuta da quel santo uomo
che al fin spiegasse a chi sa ben la vita
che un tetto sia cosi'protetto
da render lo scappare dal codesto
l'arma per amare in ogni letto
e risvegli la mia vista di falco alluzzo
nel muover la sua chioma
stesa all'asta
al commerciar sto sito a me venduto
protesse l esser mio..da scotti..e inganni.
261
.ma per contrar le forze violente a sfarmi
e far capitolar l amore..e l armi..
262
dedicato a nen
lavo sto cuor mio contratto
al solo toccarti di sfioro
fresco d'un tratto mi pare
profumi ricchi di fiori ..
musiche .. e suoni d'autore
thai lady al dolce tuo far
sia ramingo il mio
vivo di regia speranza..
essere invano lontano
da un amaro nido provenga
esser fuggito e
cercar la tua mano
263
ma torno morente alla tana
ne voglio tradir le genti
rabbia d'incolumi gesta
che cambi quell'aria di festa
sia d'un tratto l'amore
che dolce al mio cuor lo lusinghi
ne spieghi la via da seguire...
e che il sogno ci vinchi ..
264
\ passaporto -biglietto-carta di credito -bancomat ritirare
1000 euro
\ occhiali
1
posizioni
\ ferro da stiro e fono
1-1
laterale
scarpe
3
\ pantaloni
3
2
\ pantaloncini
4
6
\ costume da bagno
2
laterale
\ magliettine
4
5
\ camicie
4
4
\ cinte
2
laterale
\ giubbottino pioggia
1
1
\ accappatoio
1
7
\ boxer
10
laterale
\ calze
6
laterale
\ profumo
2
intimi ( lamette - dentifricio -spazzolino-schampo bagnoschiuma)
\ farmaceutici ( mal di testa e febbre ecc)
computer
1
telefonini- occhiali reg. scheda mem.tel macchina
fotovideo
\ libri
3
265
\ romanzo
1
al cav. Carlo Menzulli
...MILLE COLORI
nel rapidar d' ardite imprese
passai maestra vista al tuo antico paese
osavo propagar mie arti per le sue vetrine
girovagar per viotti e poi di dritto al fine
al ricco mecenar d'un mercantile
come anteprima dell'abbellir di sale
vesti ad omini per uomini affini
ora son libri a trovarmi ristoro
faro nei mari al mostrarli piu'chiari
scrutai un sottano senza alcuna luce
vidi riflesso tal santita stanza
piccolo tratto tra mura al profondo
fresco d'un tratto mi ci specchiavo al mondo
vieni giu' guido mi cantavi
266
oh carlo !!
il chiamo tuo dolce ad'aver visto mia spada
quel bel manichino e i tanti suoi fili
tenuto dal palmo e riflessi sottili
a chianche distese di arida presa
quel Carlo e sua ombra al far con la mano
il saluto e solerte smossare divano
quel braccio vicino e staccato dal fato
tenuto con cura al tuo banco posato
che di lotte di cui ne ero campione
sentire tal richiamo ad una vecchia stazione
posai allor la corazza di fili
e da ordini avuti da antichi progetti
sonni tra lotte e vittorie sui gretti
capi' che v'era qui un buon cavaliere
che nel trattar le arti avea perduto il tempio
a chiamar sostegno alle corti del regno
al fine d'un viaggio e non cercar piu' oltraggio
fiammella di profumo mi colorava vista
e ne ascoltavo il trotto
al tuo donarmi canto
toccarsi d' ulivi di scalpello fine
facean rospe linguacce da i tanti rami
forme di volti, ghigni e grandi torci
macchie di quadri spoglie e dolori
pupi di carta d'arti e valori
affiancai d'affetto il giovane mio occhio
al vecchio tuo ..bagnato come un secchio
267
spartimmo forze al dare , scambiammo insaputi poteri
ne lessi la rabbia che avevi
non siano perduti i valori ..sentivo lontano il tuo eco
difendi le gesta di ieri ..il cantico a futuri guerrieri
ma...
amico mio il tuo invano donar di tesori
lo strano ostruirti tra amori
serva ad un passo veloce
guardarti per poco fugace
d'un prode giovar conoscenze
regalarmi tu' oh Carlo mille colori
Il Manichinaio
( Guido
)
268
ma ...
senza quattrini volutamente
fini' quegli ori che avei protetto..prima..
ne sento su i miei palmi ancor il puzzo..
e non aver quei colpi
quei gran mazzetti di monete e strappi
tenuti in fila al loro senso adatti
esempio da imitare
copiai il sistema al mio curato santo
di gran coscienza nelle cure ai cuori
269
attento del suo tanto vanto
quell uomo che al rotarlo inverso
non gli cadea metallo
posi qui' con lui la sfida
che l averla vinta e di restar capace d esser forte
senza
tutti quelli grani
facea di me soldato disposto a trattative
d' infausti fronti agli orchi
fuori alla mia casa i pazzi
piu' soli a darmi amore
genti d'animo e cuore
famiglie rotte ai sani
i tanti cinoindiani
oriente ed africani
sacrificio per l acquisto della
casa
acquistai quel nido sorto
tra quei rami dai roman saluti
con tutti li contanti avuti
gettai quell armatura di cosi tanti danari
lottai per anni al filo tra ricatti
270
di banche di esattori di vigili e avvocati
soffiavami la schiena i loro mille fiati
il mio vicino pel solo fatto
che non l avea ottenuto
quel mattonato..muto
di ghiaccio ..a nevicare e cocer d'afa da morire
si cinse da carogna nel portale
ferendo quell amore ch' avei avuto
a scegliere quel covo
che credevo amico
dovei pagare dazio tanto caro
da sbalordir le banche d'un paese cosi avaro..
d orchi e pazzi
la lite con un amico
conobbi genti che parean felici
nel contrarre a me i lor valori
vantar le gesta di un casato assente
a quei confronti veri tra i campioni
quei begli amici di codarda intesa
rapida e cortese
posarono le armi nella via
per poi lanciarle a mia insaputa contromi
al mio girar le spalle da lasciargli scia
271
la mia infanzia alle lotte
che di violenza e botti avea cosi esperienza
da infante nel paese a me natale
a cui sogno lo tornare
d aver battuto tutti quegli amici
e poi con un sorriso a chiedergli piu' scuse
o perdergli al ritorno delle ire.
col festeggiar la lotta e le sue prese
ma rimaner cortese
col ricordarlo in quel paese
tener la bella al fine
se mai ci fosse stato un nuovo ardore
rimaner compagni al gioco con onore
tra
cotanta vita spesa
su in quella piazza e in fondo la sua chiesa
lo scontro col vicino
ma qui e' tutt' altra storia
in sto paesino
se fossi ancor bambino
non avrei perso
272
la lotta al mio vicino
e l avei marcato quel ringhio cosi armato
che sul comun comando
del codesto odiato agglomerato
s'avesse col sorriso festeggiato
che un ospite s'accetta con l'inchino
che mai si parta col pensar rimanga poi pulcino
si sappi che potrebbe esser caino
o abele se lo rendi poi fedele..
richiesta di pagamenti storici
(basilea 2)
dopomi richiesto un ulteriore sveno al mio esser
sfatto
ricevetti un altro agguato
volean quattrini a flotte
un invasion dei mari
un triste sbarco del profugar saperi
trovando immerso dal solito postino
in quel cassetto che mi facea spavento
nel rientrar dovuto in quello covo
sul suo fianco appena nell'androne
che non avea pagato dazio
da piu' tempo
273
e con tale presunzione
ch essi stato il lor piu' gran speculatore
col mio casato
da me' oramai soltanto
tristemente ripudiato
il commercialista
ebbi l onore ancor
che mi seguisse in avventure
un uomo a me vicino di gestioni..care
tenea na banca il nonno ad un vicino posto
commendator di fama il commercial.... dottor ..
che mai vantava gesta col dolce suo spiegar..
sor ragionier Milillo
curandomi attenzioni
al non morir degli arti e far si ' diano al cuore tal
calore
da render gli occhi vivi al suo colore..
e scardinar vicino forze avare
al suo nutrirsi santo
come irti monti tra le alti alpi
e pregare tanto del mio pagar d'incanto
274
il comune
il mio aspetto che parea d infermo
sforzar la grande aorta e le mie tante vene
al lor pressar capienza dalle tane
bollirmi bile che dovean poi bere
ed ubriacarsi gozzi
e far testar rotanza a capi .
da tante bollicine
dal lor girar di stanza
vidi in ufficio caterve di richieste
stive di frambugli carte e tante penne
ed io dovea fermare quell inganno
con abili armamenti
di remoti trucchi da spaventar d'incanto ste belve
ignore
accovacciate ai banchi .
.dai volti dolci al far salir sudori
ma solo attenti ad ammazzare amori
tutti avvocati di tante cause stanche
falsi sorrisi a specular le brache
con indulgenti guardi nei taschi
di genti dei campi ,e artieri tra i frati
zeppi d'onore ma pieni di paure
275
gli armamenti
le mie pedine tenute a poco d' acqua e sole
in tempi pace nuotanti tra piu' vini e mille liquori
quei fiori che al toccarli
sparaan veleno solo al tentare di sfiorarli
domando i mezzi altrui girandomi di spalle
ed arrivare a meta vispi
ad'un ignaro lor fiatone
i loro semi saettanti per mezz'aria
dovean poi crescere lievitando in fondo
in quei locali ed i suoi cameroni
di quel comune pieno ancor di volti
e il rimbombare tra schiocchi di tacchi
di brutte omine storte tra i cartoni
avea n' armata di progetti
non c'era tempo per il mio dottore
tra tutto quel pensare ed il mio fare
nere sottane tra strappi e tiretti
sfregavo quelle mani ai magici comandi
desideravo un vaso per tenerli stretti
saltavano poi dai tetti dei piccoli maghetti
lor non facean vedersi
tra quei voli, sentivi solo un ballo con le ali
ronzii tuffi nell'aria e tante piroette
276
ad occhi attenti a lucidarsi gli ori
e irrider tra i cappucci quegli attori...
l offese fatte all omo che parteggio' per l asta
che m' avean cosi' donato
al mio smainar la spada
per procurar timori
mi stesero bandiera al fermo dell arresa
si tramutan in scuse con mani a braccia tese
la fuga
uscimmo indenni ancor
da quel paese
fuggir veloci dal grande suo viale
direttamente al mare. in capitale .
con dve respiri corti
e guardi muti
abbiam ferito gli orchi e son battuti !!
pensai volea la testa lor sui pali
ai fianchi delle strade
i loro averi
quei cesti e quei bauli tanto cari
finir la saga
impari a spaventar saperi e vecchi secolari
277
il non dormire
scendei la via per avviare me'
a quel creativo solito tram tram
le grandi mani mie
e avergli tolto il sale
tenuto a notte ad alleviar bruciori
ed aver noia ch'avessero posato male
non aver avuto sonno per taluni anni
d'aver scontato sfide a grandi scriba
capirgli i passi solo, e nessuno a dirmi tutti quelli
trucchi
aver mai letto fiero tutto il loro
usar il commercial che credo avere
e se un ventotto poi mi torna nove
con tutto quel sottrarre da impazzire ,
scatenar un ira il non dormire
con lo sfidarli a dirgli mostrami le suole
quanto lavoro nel volerci fuori
maestri di scarto da voi cime nelle scuole
il batter di coprenti sul mio letto
intraveder con luci naturali
dei fumi polverosi
d'acari crudeli
sposarsi nella notte con batteri
278
di ferro vecchia legna a tarda sera
rientrare da bottega sempre solo
sorridersi col ciglio mentre e' in volo
a battere sto corpo sempre stanco
distendersi al giaciglio lesto e vesto
e la mia schiena non capire
qual'e' quel punto e dove punge la gran lama
nel desiderar mia dama
volermi studiare
sottovalutandomi
i tanti guardi che conoscean la stazza
cercare di capire
se fossi malandrino
ed il perche' del fischiettar primizie nel mattino
parea tranquilla quella vita in quel viale
ma fumi d attenzioni
mi penetraan la casa
fumando quella cuccia ad incubi febbrili
avea come v' ho detto coperto d amuleti
era un castello e al fronte delle guglie
posate vasche d olio coperte da piu' maglie
dei fili stesi e i tanti pantaloni
279
una lucina al banco dei balconi
il muover di fiammella
incenso greco che saliva in fumo
buona cannella con tanto suo profumo
tenean paura gli orchi di diventare pazzi
e i pazzi per la strada
di perder la ragione
gli raccontavo storie di polveri da usare
ossa di guerrieri da versare in mare
templi cavalieri castelli e galeoni
difender sta ventura dei coglioni
d' aver sbagliato il posto e lo sostare
un covo di maiali mugugnanti
da sporcar ste vesti a un filo
che avea distese in strada
senti' lontano un piccolo parlare
una voce presso la piu' antica chiesa
dire ad un suo amico
ch' io ero un gran mago
un uomo dal sapere come fare
per schiantare quel che ormai
avea rubato l' aria al sacro respirare
aiutaci a trovare
mi parve d'ascoltare
mago dal matema del capire
quel gran grido giu' sul viale
280
e tra il cracchiar di tortore nel cielo
gli abbattevo i mali..
valenzano il mio paese
volea lasciare ora quelle mura...e quel grigio
casolare
sognavo ritornare
al viver che ero stato in luoghi santi
dal sereno straripar di feste e di cuccagne
di dolci ..e calzolari
di fiere e carnevali
quei risi tanti
che a sentir chi venia da sto paese
come uomo senza ardore e senza imprese
di talun di arti e scienza
violentar dei santi preti
e seguir altre correnti tra le genti
come menti di poeti diligenti
non capendo piu'le arti dei miei santi
la vendita della casa
vennero a veder la triste mia disfatta
281
al lasciar quel sito
con brame di caini col sorriso..
veder la sfinge mia
brillar felice al posto
il mio fedele amore con il cuore
mostrar la cuccia e giuri
d 'aver speso i tesori
e non badato ad altro
per finirla
ed io che galleggiavo in tosto mare
muovean sti piedi
solo per tener me' fuori
il viso dalle acque tanto nere
cercar la riva fino al mio sfinire
volli confronti con omini assorti
veder lor paura nel mostrarmi trucchi
a dirmi li concetti e i mille usi
in quest aia ferma al passo dei cinesi
e cosa aveva detto il lor giornale
sentendo il canto in una gara antica
del nostro inno con tanto di fatica
il ritorno al mio paese natale
vidi sparir di colpo sta collina
282
aprirsi a me lusinga vita in piano
d' un tal mio grande amico
e dirmi torna
dal tuo nido
e l ora della cova mia cicogna
tu sai la terra buona
e ne conosci l acqua ch' ella bagna
devi fuggir dal sogno
e lo tornare ai passi forti
che tu' sapevi fare
il grande riso
la forza d' un romano contro i galli
aver le tasche piene di preziosi
tu non volevi tufi e pietre da gessare
colonne tanto liscie da scalare
cantare quello suono sempre a sveno
rocambolar il me frega contro un palo
piegar l altura
del suo veder la cima
con il testar del capo mio felice
d aver reso fermo lo pidocchio
lasciarlo vivo e mai vederlo steso
voler diventar papa'(la perdita dei
283
capelli)
Mi reco tosto ora di buon risveglio
vorrei parar la chioma
dai malori
ne vedo dei riflessi di chiarore
la luna mostra ora la sua fama
volar su in cima solo
capir la tana
nastrar le paglie
la femmina e feconda nel mio cuore
regalero' il mio seme con ardore
ne sento il tempo far si io
tira il cinto e la mia braca
ho usato mille attrezzi per marcare
a idee d agguati da uomini scorretti
creato manichini e dargli moto e voce
sentirmele chiamare
aiutaci ad amarci
maestre mani
l'ultime e le dita a consumare
l aver voluto loro li ' in bottega
a fare si il cuor mai resti solo
io l'ho sostituito senza pena
al sogno di crear famiglia e cena
e festa del paese tutto e rosa
mi guardano a voler diventi presa
284
ma ad'ora resto al palo senza il vero
la vita d un guerriero pronto all uso
un figlio che somiglia al tempo ch'eri
e il crescer suo obbligato
sarei stato poi un domani
la scuola
Pranzai per anni in culla da Pasquale
chiamavo mamma quel giovane fedele
la ninna nanna al costo deliziava
la cerca conoscenza tra i saperi
provai da solo ad insidiar le forze del pensiero
farmi domande grate e non pagar valori e
consulenze
al lor nozioni avea poco da dare
le banche conoscean la stretta posizione
e chi mi conoscea pote' puntare
a un meno tra quei fidi da un decennio
uomini che a me non mi sembrava vero
stargli vicino muto ad ascoltare
sapienti d'alto rango nelle scuole
e sedi alla nazione tanto grandi
esser complici a capirci lo cibare
sentir parlar d'affari e tanti studi
usar dei vecchi trucchi di millenni
285
filosofi saperi astronomi pensieri
quei tanti professori e cattedre speciali
a mensa attenti e scelte da dottori
tra vini buoni paste ed a brindare
ed io da solo attentomi a guardare
un mastro da due mani come pale
la cinta che mi cade di sovente
i gomiti puliti dal fiancale
tenermi su le brache
al non farle piu' cadere
diciamomi ca'fune ( cafone)
ma il tempo lo Signore lo usa bene
il solo sale sale
o muore poi nel mare
d'incanto poi mi presero ad amare
i gran sapienti zeppi d'attenzioni
aver ora fiducia d'un artiere
capir che se s'insegna il professare
fa il pieno del colore da servire
e tutti insieme pronti a festeggiare
cosi' sarebbe stato poi a pasquale
qualcosa sale poi dal grande mare
or sono andati via tanti dei grandi
delusi ritornati ai loro mondi chi in serbia
chi in irlanda in grecia in israele
i tanti poi nel mare quanto un solo
286
avean paura fossimo
alleati
i grandi del sapere e chi del fare
e' sempre qui la sfida d'orchi e pazzi
lor fan di me alla fuga in ogni luogo
e in ogni luogo adempio lo soffrire
e mai lo curo sperargli lo sognare
business
(l'arte del fil di ferro )
sign. Sifola solo al telefono
sperai lanciando grida allo stivale
chi amo'creare sentir da me quel tal richiamo
tra reti adatte a pesce da fondali
movimentar le merci giu' tra i mari
un quadro di risposte tanto giuste
mi conoscean tutti nel fornire con abili risposte
tanto vere
le lor richieste fatte
le strani idee aiutate al far si sbocci quel volere
potei trovar capienza per lo ventre
ma solo per li giorni giusti all'euro
287
lanciai miei scritti a tutti
ma nulla di ritorno lo sperato
chi ebbe il vecchio libro di poesie
chi il nuovo deve ancora il suo stampare
pensai ramingo e solo
dovro' far un esercito a seguire
automi del mio sano raccontare
e volli allor capire come davvero
esser capace a far potesse si' avvenire
che mai poter sfiorar tanti danari
con dei veri omini adatti a tutti li pensieri
avrebbero richiesto danni cari
da dire al cielo e al sole fatti nero
da burrascar pianura e scura il mare
mi vidi adatto ai gran capitalisti o
assi comunisti credevo solo a favole da amare
I MANICHINI
i manichini miei potessero parlare
con trucchi miei accendere i motori
tradir il mio pensiero se cambi
di contrasto allo straniero
e fossi si ubriaco dal comandarli male
perche' il loro fare dovea tanto
288
difendermi dagli orchi
se passa il pazzo sorrida st'avventura
sanargli da distanza il canto di mameli
lanciarlo con la fronte al piu' importante vento
forte di tanto con onore intento
la tecnologia
ecco d' incanto come nel gran sogno
un uomo apparve che mi sembro' un marchese
giunto ora da secoli passati al fuor della frontiera
esperto dei velieri , gommoni e barche a mare
lui conosceva i vini
giu' in cantina
un colto marinaio
di caccia e salvataggi
un cacciatore adatto al lo salvare
aveva un cane fiutaggiante a terra
sapiente ad addestrarlo tra le navi
gli chiesi lumi al raffael del caso
vantando grandi gesta d'avvenire
come dar gran cuore e lo cervello
a manichini avari del pensare
comandi tanto grati da altri mari
dei tasti usati soli tra gli amori
289
ma a caso negli annali d'un santone
trovai un libretto sporco in un cartone
dicea cosi' al fronte nel vederlo
ma si la logica possibbilizza
il gioco nei numeri a troncare
e secco vidi cader mille cecchini
birilli da finestre vidi nuotare
e il tutto si creo' come un 'altare
il sesso
fedele navigare al triste mare
il vivere tra musiche e sirene
toccarsi i membri al lor solo sfiorare
trainar passioni fino allo finire
cercavo forte al mio volere
una gran dama di stupenda gonna
e sotto un chiappo da tirarmi inganno
cantava un canto
il bel tenore dalla sua gola a taglio
vorrei scavare da tramutarlo in raglio
ed io a guardare cosa sapea del caso
il grande abbaglio nel non vederlo steso
mi porsi tempi nel regalarmi cuori
vantavo gesta da ricader valori
290
un vincer sfide con l'ormone acceso
testosterone do cotanto reso
la morte
i soli per le strade li ritrovai alle mense
dei folli con sapienti riverenze
mi porsero alleanze contro i mali
mi dissero segreti degli averi
che femmine e caini del diritto
lo avean cosi'puntato con quel dito
tu vieni a me per poi lasciarmi in mare
sembri capire il gioco del punire
o vuoi che pianga per poterti dire
mi disse tra lo vino ed il guardare
ed io ramingo viaggio senza fine
ne tetto cuore e averi da sognare
con la preghiera al di d' un grande altare
tra brutti di ritratti ed uomini scassati
al muro la cornice tra 2 ceri e serie di lucine per
natale
ed io che d'aria ormai sgasata
gli chiesi ricorrente la risata
che feste per la strada nei locali
291
che gioia le battute tra i dolori
dicevo ad uno basso del quartiere
che il guardo del posteggio usava fare
che dato il gran risparmio al materiale
volevo lui p'esempio del modello da creare
un bara per i vivi corredato di gioielli
una cassa tanto zeppa di accessori tanto belli
respirare lento ed emettere rumori
il cibarsi con il verso ed usare l'acqua ai fiori
un sistema per appendere le chiavi
e l'appoggio pel cappello laterale
la tv e i suoi canali con la cuffia da sentire
poi la doccia col ritorno dal lavare
un sistema brevettato per concorrere ai defunti
gia beati in paradiso alla fuga da sto mondo
lui ridendo mi lancio una frase tutto dire
caro guido io con te vorrei morire
ho gia visto al cimitero
dei boche' col nastro nero
il tappeto e dei velluti tante luci e marmo vero
una lastra di 2 piazze per morire
sogghignava l'impotente
ah brigante d'un plagiante
hai gia avuto sto pensiero
gli dicevo nel brindare
gli poggiamo le tue conche ed uniamo i loro fori
292
nella notte poi parliamo e ridiamo degli orrori
ma se puzzi allo sparare
quei cannoni e tanti tuoni
io non dormo se poi voglio
io non muoio col piacere
ahahha mi sento dire hai paura di morire
festeggiamo senza inganno
che ne pensi col tuo riso
la faremo festa ai vermi ?
in paradiso...
o beviamo altro vino...da pierino..!!
vorrei cercar la sposa
ricorro attento nel cercar la sposa
ma vedo galle in pista
dal copricapo rosa
la cresta ondeggia molle
mi piega il collo al gallo
la guardo l aia ricca
del lor covare a stento
non credo piu' capire
il mio da fare
giocarlo al sole lasciarlo andare a male
293
intreccio il mio pensare a mete per fuggire
capendo
che qualcuno in fondo vuole
che cio ' accadi al mio sognare
vorrei non siano i soldi e i tanti ori
vorrei non sia una nuova religione
vorrei non sia animale di una nuova generazione
elettricita'
di balzo mi vien su' la grande idea
volei capir chi uomo fu' e chi fece
una macchina alle imprese
un aereo per planare il carro da trainare
volei capir l'ellettrico concetto
i mezzi logici che danno pompa al cuore
e muovono le parti senza atriti e scotti
rele' ..comandi a metri gli swicht le coppie dei
motori
i tempi le distanze potenze e riduttori
encoder passo passo e stabili sentori
le leve a molla che avvertono i rumori
contati adatti a fonti di calori
mi vidi per un mondo di numeri a giocare
da dare vita ai fermi usati per cantare
politica
294
capi' che la politica e' attenta e piu' speciale
da trucchi usati a scorta di abili ingegneri
puo' aver partita a scacchi da esperti in mappe
scritte
e' attenta al colpo al sacco di furti col ricatto
attende le aggressioni di seguito al contatto
di regole alternate o leggi a lor continuo
avei difeso gli orchi ancor da reti forti
salvato i loro nasi dal renderli piu' chiusi
vederli dentro a lame di fili e grandi reti
dovean capir prima le armi al gioco ai pazzi
contrar lo sparo al lupo
solleticargli il dito
l ' ululo sui monti non e' cantato invano
la carabina spara tradendo la sua mano
oh lupa quanto piangi su tra i colli
quei sette tra le corti e il grande remo
il grido scende a valle ma e' nel cielo
accorta a stare in guardia sempre fuori
c'e' un orso tra le frasche avvicinarsi
barcollo lesto a vista sua curarsi
tra mieli e i suoi colori lui sbranera' i tuoi ori e..
tu . ho traditore in tempi pace..
da chi ti difendea da questa belva
dovrai pagare dazio de' i tuoi fiori..
295
e guardar
il romper di famiglia
per poi cantar lusinghe brindar con coppe e vini
il rispecchiar tra specchi e le tante mammelle
vederli stesi poi su grandi letti
tra tante genti piene di singhiozzi
i loro godi di lanci tra gli orchi
svuotatesori a lanciarsi tra i pazzi
il riso steso al benedir famiglie
prima coperte di tanti amori e ori
ora son rotte da non aver biglietti
scruto quegli occhi al maledir di mappe
troppe violenze all'agguato del tempo
logiche attente al versarli dentro
goliardi risi coperti da tende
non mostra l'autori di cotanto scempio
ahhaha ahaah ahahhaha ahahaha
ahhahah ahhahhah
TANTI NOMI
io passo tra le danze del locale
mi sento gli occhi al guardo d'un segnale
lo poggio al tuo viso di sirena
il passo e capelli alla tua schiena
il femminile raro a ritrovare
296
la fiamma ad un incontro d'un sognare
ne fugge tra di spinte e il musicare
la verve ch'avei tenere il passo stanco
pensar ai nomi
a cui tanto somigli
tornar al sonno
col suono mi cogli
e tu con cura
il mio cuor mi raccogli
fiumi di salpe saltavano il chappio
verdi schizzanti cercavano il mare
attesa a sfamare le tante voglie
il gioco alla vita salvava correnti
l'incontro tra i mondi ed i loro serpenti
i giochi alle facce messaggi tra reti
voler la rinascita a nuovi pianeti
sistemi a travolgere vecchie comete
sentirle cadere come esseri vuoti
guardarne la scia pensare ad un trucco
deciso da un suono uscito da un cesso
un bravo signore ad un telecompresso
con occhi arrossati ed a veder dritto
297
il baule dei tesori
sprazzi di spruzzi
di caldo sentire
toccavan lo ventre al farmi sognare
il vivo unicorno
fermo d'un tratto
sentirsi amputato da tale misfatto
trovare piacere nell' esser donato
mi resta l'immenso gran lago bagnato
tra molli miei tratti di corpo disfatto
un sogno tra i mari di pioggia di sali
ancora una volta ritrovo tesori
IL BAULE SI SVUOTA
ma venne l'ora poi di tanti odori
ti taglio interveni' cotanto male
il cuore preso a strappi con gli artigli
aver profumo e salvie a piu vanigli
fui scassinato al gioco dell'amore
trovar combinazioni senza sforzo
scrivemmo tra messaggi sulle onde
una poesia a piu' mani di due amanti
io gli parlai d'amore vivo al fronte
298
lei raccontava delle mie mutande
piu'alte delle altre e tutte tonde
cosi capi' che ancora non v'era ora
piegar la corna al calo della sera
dovea coprir con tanto di mantello
il cuor ch'avea piu' tagli col coltello
sperai che i cieli su' la gran montagna
capian che triste male
cercar la mia compagna
che spero in questa vita mi accompagna
fine di un angelo
eccomi vangar le terre d'altri
con stanca vista al lusingar di vesti
scansar quel mio
col guardo al fianco d'un sorrider stolto
che gli anni miei si tinsero d'un tratto
che non potean piu stare con un cuore intatto
la giovane sirena che attraeva olfatto
snobbava la gran mole a dargli corsa al sacco
mi ritrovai in tale selva nera
tra mille rovi e fini punti duri
299
cercai quel corso che mi portasse fuori
ma c'eran sensi opposti tra alte rocce e chianche
un mondo assente che promettesse amore
mi vidi solo tra le salve piante
tornar ai mondi di preistoria canto
pregar lo dio che mi vedeva stanco
dargli il saluto di chiamarlo al fronte
ondeggio al car mio sogno
lo vesto di corone tutte in strass in un bagno
piume di gallo arancio ed altre gialle
nel penso del mio immaginar farfalle
tra le sirene sfiori e tanti amori
averne uno sembra un gioco al muori
ma il saltellar passioni farmi capanna
che tutto si colori come d'incanto
l'avvento di qualcuna pronta al canto
or sembra che sia un orco od un gran pazzo
ma e' il capitolar sto cuore nato santo
nei vedi tra le parti di quel mondo
che giunto al capotreno ferma il fondo
ed io che son di core inteligente
cavalco il senso d'uno ormai perdente
300
aspetto tosto ritorni alle coscienze
di resti intatti usi e tante scienze
IL BAULE TOTALMENTE VUOTO
servir il mio voler batoste da orbi in panne
scornar le fauci d'un codardo verme
il suo velen frutto di contorta vista
sfiorar le brame di cotanto mostro
il cor del dare fermo dopo schiava agli orchi
subdoli gesti d'un falso amorare
pieni di prese al parar il suo male
colpi nei fianchi ad uomini stanchi
esser contenta nel vederli cadenti
prova di forza con incontri tra santi
serpe passante tra scogli e i suoi sali
appaioni granchi di rari colori
venir qui a cibarsi da lontani mondi
gamberi adatti al furto degli ori
lancio nei mari e tenerla nei fondi
301
la fuga dal mio far di genti all'erta
spaventi dati ai cieli fra le grida
falcarmi il capo da spulciarmi bruchi
serpenti nella cesta che ho protetto
veleni di cotanti rari e stanchi
pensieri che m'allietano il gran letto
stanco manichinaio
m'e' morto il passional
voler contatti
rocamboleschi salti la nei boschi
la terra che mi fiera nel suo stare
la rete ed il suo re nel grande mare
mi gioca al tiro storto con le onde
i venti che egli porta da alte sponde
spaventano le talpe sempre intente
avanzi di vittorie svolazzano la corte
messaggi di cartacce qui tra i fanghi
su' macchie d'aquiloni tra i suoi fili
con mani articolate ai tanti tiri
mi vedo lo scappare verso il mare
un bagno tra le esche e il festeggiare
le sante terre piene d'aria e sole
fedeli corpi d'animo ribelle
302
che i loro tempo sfociasse in altre mete
il marinar seguendo le comete
lasciar la fonte come vecchia stella
pensi a sto giorno senza ieri e il doma
regali sogni e amori e buona soma
fine maesta ' corridor
spalla ad'un torcio goder
oste alle botti versar
dedicata a filly
luce d'un sogno ritorna
spoglie di bruna sirena
strizza le orbite al fermo d'un vivo vedere
provano ancora ad amare il dolce tentar
il ritrovar d'un cuore sparviero alla sala
guardi orientali smarriti al vederti danzar
siano lontano al temer che le lasci cantare
chieder ancor mi ritorna
quel felice sognar
tra terre del sol cosi' rare
e il tuo dolce guardar
a luigi
303
il velocista
il salto a sera di 3 giorni prima
mi veste a lutto d'un triste ricordo
un amico d'animo di gran lustro pare
viola con abile mossa
il goliardico avanti che sento
il mio romper la noia
col spacco del gruppo improvviso
colpir d' un tratto 2 sguardi servili apparire
di bella avvenenza sensuale
lui sonda con morbido fare
il mio forte di schizzo avanzare
e complice ad un terzo ignaro
ne gioca la solita mossa
che capitano osa a lui seguirgli il comando
affianca sto passista amico
al mio spaccar del gruppo arguto
per procurar la festa ed'aver vinto la noia
sto velocista che non vorrei nel campo
mi mostra spalle e spinge me' nel fango
le donne al visto d'un sottile oltraggio
di coppe vino e fumo ma d'animo saggio
io porgo tosto il vado e abbandonar la gara
il visto d'un pericolar dal fianco
un folle rigirar di colpo
304
d'un fiocco velenoso tra le carni
di chi ti porti a sprinter per la coppa
e lui che il vento teme
e ne prende respirando la tua scia alla lotta
e pronto per l'agguato poi in quei metri al fine
che fresco prendera' poi te' alla ruota
strattonera' per farti andar al retro
giu' alla stiva ti vedrai tra i tanti
il trucco e'solo non ne portar tesori
spinger il velocista al fermo del pianare
cordolo tieni al spingerlo al tuo retro
al suo morir d'attesa salira' il suo grido
( ho' sete )
per il veloce senso del colpire suo al fine del
segnale
scaraventarlo si al traguardo
ma verso il tribunale
premiar chi spinge dalla fonte l'interessar del
pubblico pagante
se vince col leale suo spianare allora tutto il mondo
a festeggiare
pigalle lo vedo e tutti i suoi colori
305
le vesti pendono sulle tue carni tonde
a risaltar i monti
su tutte queste onde
le piume posano il tuo fianco in piano
il labbro
stira il pelo che tocca la tua mano
quegli occhi ignari di tal sensual calore
il tuo sorriso di saggia gitana
immerge me con una dolce.. puttana
stanco all'amore tra i corvi
la stanca che vien su dal fondo
mi regge di stento all'affondo
che sforzi d' un drago io feci
sull'orlo d'un baratro stesi
non so' se ci vedo ripresa
mi sento gia gonfio e cadente
la pompa d'un sangue ridente
che spinge con forza ell'andare
pareti di vene gia stanche
poi penso all'amore
salute del cuore
poi sogno il suo coccolare
ma versi di corvi leggi di umani
306
avvocati col manco di mani
han fatto io scappi dal vivere il fato
porci dal canto piu' nero che bianco
e quindi finita la storia alla vita
che grande dolore non esser capace
a stare lontano
alle iene e al tocco di mano
andate via dalla mia famiglia
andate via dalla mia bottega d'artigiano
non insidiatevi tra me e la mia donna
non insidiatevi tra me e il ragazzo in bottega
devono avere fiducia del padre e maestro ....non
siamo mica da arrestare
non guadagnerete solo voi usando le mie donne e
danari
mafiosi associazionisti paralleli finti difensori
siete porci crudeli e avari
andate in chiesa un po' :::a confessarvi delle vostre
malefatte
forse il prete vi aiutera'' solo lui puo' aiutarvi ve lo
consiglio fratelli , dicevano gli antichi ..a piangere
alla chiesa !! ma io no''sicuro spero di non venire
mai a darvi un solo euro faro' finta di nulla se mi
provocheranno ma la vittoria a voi non la do'''
perdo con la gente ma vinco con me stesso
307
rispetto ad ora ..
il tempo ne passo' ribelle
traccio'la mappa
al rinnovar la pelle
pochi di mesi e..mi riversai alle lotte
tempi ricurvi alle speranze ai fatti
salti tra i campi di ozi e furfanti
mi fecero fante tra santi e malandri
rima d'un motto continuo alla mente
tieni la linea a chi sferra fendente
il suo ..
mastico ingoio al predar suo galante
risi di godo al lusso e alla gente
non v'ora un pensiero all'amore
non v'ora il capire all'aurora
d'un triste fischiar primavera
la lotta e dentro quel credo una favola vera
un cavallo al suo trotto mi traccia bandiera
attendi che cali la sera e nella notte accendi
candela
al lustrar di sogni nei tratti piu' oscuri
tra specchi e invisibili muri
che al luce del giorno
attraggono orchi al guardarsi le fauci
308
sorridersi fieri al vantarsi di pazzi
uccidermi amori di cuori fecondi
col lanciarsi dentro con trucchi zelanti
sporcarne le vesti con loro segnali
marchiando mia corsa con macchie giganti
FUGA
pullula partenza di un gran viaggio atteso
spero di gran vanti da reputarmi leso
vice d'armamenti al correre alla leva
salvo del mio cor al prodigar del germe
viver sua speranza di levigar coscienza
all'essere rovinato tra pazzi ed orchi all'enza
THAILANDIA
son qua da qualche giorno tra nani e fantamediche
del cuore
ritrovo grandi maghi d'ogni luogo
un caro d'una persia andata in sabbia
deserto tra sorrisi e pochi veli
fraterna lotta al vivere un risparmio
e coronare il seme non partire
render paradisiaco il suo svegliare
ardir che resti adatto al sempre uso
LA MULTA IN THAILANDIA
il mentre di ritorno dal mio mare
309
mi castra quel gestir moneta a scorta
un fermi di decine di astri armati
lenivano il capire che evitavo
notando ogni assurdo mio sordare
con multe di valori d'alto mare
al punto d'una linea in verticale
restai sancito al fermo del motore
il tempo che ostinavo quel dolore
ed ecco allontanarne il disertore
mi lancia un gran segnale dove andare
al trarre del concilio quel verbale
andai di getto e subito capire
e chiesi lesto in coda quale il perche'
del tanto odiar il mio apparire
salendo d'un per cento in un baleno
la fila di diretti dal sanare
gli chiesi tosto uno che mi sembro' un signore
che mi porgeva sguardi ed attenzioni
lui mi sembro' capace al nazionale
in fila tra stranieri d'ogni loco
mi disse dammi poco e salvo il cuore dal soffrire
e quando lessi tosto il suo verbale
che in coda non po lo vidi rivestito in ogni schiaro
feci gran fagotto spiegai le carte di monete avare
pagai e salutai folante quel furfante
310
PENTITO D'AVER TROVATO IL BAULE
spingila a fondo da mille balene
ruotala al senso del cambio di vele
specula il vanto che tanto cantava
sparale il colpo che usava sovente
rendila schiava al giro a sto mondo
nomade blanda donna mai santa
premi chi piega la vita e il suo ardore
umile amica a donarti il suo amore
dolci sirene di terre lontane
nane carezze e preghi alle mani
forza alle genti amanti ed attente
lucidi sguardi a gran fondamente
oriente in vincis
lampeggio..attivo e lento
sparse nell'aria bolle di fili
tocchi di struscio
ad allunghi deformi
toccano il velo di carni ormai sporche
fuga d'un volo al cielo ormai nero
resto d'un tratto felice a vedere
stima d'un tratto di genti mai visti
io ti conosco dai tempi remoti
311
bravo creativo dicevo ai vicini
sbagli mai domi al non esser piu stato
aver lasciato vederti dai lupi
reti nei mari tracciarti le brache
trani
..girai ramingo e solo
cercai una sosta al volo
corti di ignari fasti
vesti d'arditi aspetti
tane di orchi e confetti
ulivi negozi e paesi
vendesi fittasi e cedesi
vendean ormai le gesta
dei vecchi nonni arresi
312
prede ad orsi sparsi
fonti di pesci tanti
tolti con forza ai santi
pazzi con trucchi intenti
menti cosi' distanti
puzza di antichi odori
il loro chiami al cielo
di far calar bottini
frutta pani e vini
un fischio , un suono, e' musica alle puglie
un canto odo lontano..
il palmo alla mia orecchia gli carezza
ulisse..un maragia', la seta e quella via..
soffio di vibro al sole
scoglio mi impera a vista
oso gran tuffo ai mari
nuoto ai profondi d'un lungo respiro..
sfollo le acque spalando correnti
forza alle braccia al far si piu' spinta
grido dal cuore io voglio un respiro
salgo dal fondo riemergo la cima e...
e.....splendor vidi apparir
un regno adatto al non far si'
cio' avvenghi
TRANI la perla venghi...
313
or giunta l' ora d'una vera congiura
non vogliano io vada vai dal loco
ne piango d'improvviso d'aver firmato
venduto tra gran fumo il caseggiato
la legna come santa annera l'acquirente
e' fatta finalmente
son libero dai morsi d'un serpente
lo stato ,il comunismo..la destra e il suo fendente
a me' di cio non me ne frega niente..
il compromesso
ecco oggi come d'un gran previsto
s'avvera quel che da luce al mio calante visto
la vendita avvenente di sto casato assente
le dieci e mezzo tempo attendono il mio firmo
vendo
d'un compromesso e spero prima fuori
da questa tana di codarda presa
trappola al cuore che sperava amore
fine all'onore di sognarmi in fiore
che mai sti scritti ormai potran volare
al freno d'una vita andata male
ste sfide ricorrenti ai grandi pensatori
314
sto soffro continuando nei dolori
gli scritti ricorrenti tra ste mure
la morte di tastiera mia madonna
il costruir continuo delle mani
la fuga tra quei sogni di gitani
lobby
il penso ad avvocati miei tiranni
i vigili in citta ' e i mille esattori
geometri banchieri e professori
giudici ,magistrati e gli avvenenti tanti amori
i rospi secondini alle prigioni
veder perire i vecchi miei colori
dei fabbri terrecotte, e falegnami
le zappe contadini e i mille semi
carrucci di asinelli e suoni strani
pastori pecorelle e dei maiali
galline coniglietti e tante uova
parlar d'affari con un tegamino
portarlo al forno a pietra con un bel bambino
m'han detto che e' del toro il re caino
il segno e' da riavere disse abele .
315
il toro contro un toro non ha male
o ride del vedersi avvicinare
il fronte di sua fronte ha la visiera
son corna tanto grandi sul suo fianco
il fronte d'un frontale sul suo viso
ne viene un bacio a muso d'improvviso
l'atto
il dottor sano' ogni dolor
che del paese ne era il salvator
prese la mano al cuore che avei rotto
con il notaio sano' tutto il soffrir
esser pentito con tutte le parole
d'avere un tetto e tutto il suo fuggire
che tutto il mondo sappia di compenso atteso
che in italia il bel paese e '' arreso
un solo grido
vive per le vie
ruba la casa a chi ti muore a poco
prendi le mura e farne sale ai fiori
vanta ai tuoi beni d'aver fedeli onori
che un uomo solo sappia quale fine
s'avversa poi se non ci pensa prime
316
sola la sala di lustro e di luci
forte d' aspetto tra il bevi e il malloppo
gioia del far cantar primavera
immenso e' il tuo partecipare
sorridere, non credere ,
cercare di capire
un volo da un abisso
uscirne tra il sognare
due occhi come pale sentirmici scavare...
gonzales
la richiesta
un orca di spagna pare
nazione mia al suo servir tradisce
canne col puntarmi da lontane navi
galeoni colmi di piu' tanti schiavi
colpir d' aspro amaro e al cor mio taglia e ferisce
ancor d'avvocati e scudi
eco di grida ai pazzi
richieste danni tra quei scritti crudi
rombar tuoni e mille leva
d'un associar veleni tra i suoi tanti capricci
di contro vive quel suo bel colore
che al visto di sua foto..ti fa sognar piacere..
317
svestendo immune le arti ai suoi peoni
trugidargli corpi con le sue vesti affrante
tranci alle carni con vanto e suo grido
femmina e gonna tirar comandi al mare
e..io chi sono ?
Tu sei una maga dai 1000 capricci
..tu sei una pietra dai mille colori
un movimento per cento motori ..
un canto al cielo che desta i miei mari ..
sei la sirena che sguazza le onde ..
aver la corda e fermarmi al maestro ..
legarmi al palo e saggiarti i profumi..
io che di odi ne avverto i rumori...!!!
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a ghandy
uomo cresce in una realta''che stenta a gestire e
provvede d'istinto spesso a cercare soluzioni..la
sua mente e cio ' che avverte lo accompagnano
inequivocabilmente..s'immerge in cose in storie
piu' grandi di lui..vorrebbe trarsi fuori..lotta ..ma le
correnti lo attanagliano a sua insaputa..ecco d'
incanto nasce una poesia ..una vita..la storia di un
uomo che emerge sulle altre..forse perche '' e '
fatta solo con tanto amore e con un pizzico di
follia..e...mentre tutti applaudono lui non
partecipera''per una infinita serie di combinazioni...
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1 il paese degli orchi e pazzi RACCONTO MEDIOEVALE origina…