Progetto Global Cluster
IMPRESE VINCOLI ED OPPORTUNITÀ A
FRONTE DELLO SVILUPPO DELLE
TECNOLOGIE E DEL MERCATO DELLA
GESTIONE TRATTAMENTO E RECUPERO
DEI RIFIUTI
Pietro Bartolini
SEMINARIO
“TECNOLOGIE AMBIENTALI, GESTIONE DEI RIFIUTI ED ENERGIE
RINNOVABILI”
Firenze, 11 ottobre 2007-10-07
Promofirenze - Palazzo Borsa Merci, Via Por Santa Maria
Progetto Global Cluster
AREA ASEQ
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AMBIENTE
SICUREZZA
ENERGIA
QUALITA’
Resp. Pietro Bartolini
SEMINARO
“TECNOLOGIE AMBIENTALI, GESTIONE DEI RIFIUTI ED ENERGIE
RINNOVABILI”
Firenze, 11 ottobre 2007-10-07
Promofirenze - Palazzo Borsa Merci, Via Por Santa Maria
INTRODUZIONE
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PIANIFICAZIONE
AZIONE
VERIFICA
ADOZIONE DEI CORRETTIVI
CORRELAZIONE LEGISLATIVA
CORRELAZIONE TECNICA
APPLICAZIONE ALLA REALTÀ
INTRODUZIONE
• Uno dei temi fondamentali, oggi al centro
dell’attenzione della società moderna è quello
della protezione dell’ambiente, da cui hanno
origine poi i concetti e le politiche per lo
sviluppo sostenibile, che vedono tra i punti di
maggiore attenzione il controllo della
produzione dei rifiuti, la loro minimizzazione, la
suddivisione per quanto possibile delle materie
che li compongono per consentirne il recupero,
il riutilizzo, il reimpiego, il recupero di energia.
INTRODUZIONE
• Appare quindi sempre più necessario affinare lo
studio dei processi che generano tutti i residui
della attività antropiche, siano queste relative
all’industria, come i settori manifatturiere, ma
anche le attività di servizio, tra cui quelle
turistiche, sia quella “domestica”.
INTRODUZIONE
• Ridurre la produzione, eliminare per quanto
possibile lo smaltimento, sviluppare il
termorecupero, favorire il recupero di materia
spinto secondo il criterio zero rifiuti
• La gestione dei rifiuti e le tecniche di riduzione e
recupero devono essere oggetto di studio sulle
filiere produttive e nella verifica dei modelli
organizzativi e produttivi delle imprese, per la
definizione delle politiche di distretto e la visione
di uno sviluppo dei distretti geografici o di
settore
INTRODUZIONE
• Materia che tocca anche una nuova visione sulla
definizione dei prodotti basati oltre che su azioni
di marketing tradizionali, su nuovi modelli di
vendita
• Più attenzione alle più recenti sensibilità, ai temi
della protezione dell’ambiente che risagomano
nuovi indicatori della comunicazione e nuovi
valori.
INTRODUZIONE
• Nuovi criteri regolano il mercato sia per chi
immette prodotti sul mercato, chiamato a
ottimizzare i rendimenti per unità prodotta sia in
termini di materia e di energia, ma anche su chi
può da questi diversi stili di vita, verificare
l’opportunità di sviluppare attività di raccolta,
trattamento, gestione, recupero e riciclaggio dei
rifiuti, in considerazione di quantitativi
industrialmente interessanti.
INTRODUZIONE
• Prevenzione o la riduzione della produzione e
della nocività dei rifiuti,
• Prodotti concepiti in modo da non contribuire o
da contribuire il meno possibile, per la loro
fabbricazione, il loro uso o il loro smaltimento,
ad incrementare la quantità o la nocività dei
rifiuti e i rischi di inquinamento;
• Tecniche appropriate per l'eliminazione di
sostanze pericolose contenute nei rifiuti destinati
ad essere recuperati
• L'uso di rifiuti come fonte di energia.
QUALI ATTIVITÀ
• Le quattro erre dei rifiuti sono oggi alla base del
confronto su come e dove muovere impresa nel
settore.
• Abituiamoci a considerare i rifiuti, indistamente e
fondamentalmente, come materie che possono
essere elementi di business a condizione che
siano prestazionalmente definite e quindi
performanti.
• Proporre nuove soluzioni e nuove applicazioni
nei diversi settori produttivi.
QUALI ATTIVITÀ
• Imprese tradizionalmente orientate su prodotti
consolidati sono oggi sempre più attente a
diversificare, riconvertire tecnologie e processi e
ad allarmare la fascia dei propri prodotti, per
muoversi in nuovi settori come quello della
possibilità di CRESCERE
• Saper sviluppare il concetto di prodotto/recupero
energetico anche sfruttando l’energia da fonti
rinnovabili, al ciclo dell’acqua e relativo
trattamento fino alle bonifiche, alla qualità
dell’aria con gli impianti di depurazione, ai rischi
per la salute dell’ uomo e dell’ ambiente.
QUALI ATTIVITÀ
• Innovare la propria attività, la conoscenza nel
dettaglio le novità tecniche, attraverso visite
aziendali, check up su impianti
• Incontri con il mondo della ricerca e il più
tradizionale accesso alle fiere di settore dove è
sempre possibile avere a disposizione aree
dimostrative e simulazioni virtuali, per conoscere
e sperimentare progetti ed iniziative concrete,
pubbliche e private
• Aprire una finestra sui mercati sull’economia
europea e mondiale del settore .
MERCATO E RIFIUTI
• Diversi sono ormai i settori Merceologici che
sono coinvolti dal tema dei rifiuti secondo un
criterio di mercato
• Sezioni specifiche alla gestione dei rifiuti, che va
dalla loro suddivisione, alla movimentazione e al
riciclo, individuando anche il recupero di energia
come risposta all’attuale crescente domanda di
efficienza energetica
• Una risposta alla sfida della sostenibilità
ambientale, presentando prodotti di uso
quotidiano progettati e realizzati nel rispetto dell’
ambiente e delle sue risorse.
MERCATO E RIFIUTI
• Clienti che sulla base di tecniche di ecogestione
riducono il volume e migliorano la “qualità dei
propri rifiuti” e fornitori che offrono non più solo
soluzioni di mero smaltimento, ma attente
proposte in termini di servizio e supporto alla
gestione fino a possibili sinergie di filiera per il
miglior reimpiego.
• In questo i consorzi di filiera avranno sempre più
voce in capitolo nell’ottica della qualificazione e
della riutilizzazione possibilmente completa del
residuo.
MERCATO E RIFIUTI
• Ciclo produttivo e sua gestione e riciclo dei rifiuti;
dove i temi ambiente, sicurezza, energia e
qualità si fondono con l’opportunità per molti di
individuare di soluzioni imprenditoriali e
tecnologiche innovative nei diversi comparti
produttivi.
• Si può trovare nelle dichiarazioni delle politiche
ambientali (enviromental policy), es. dei corsorzi
di filiera degli imballaggi aderenti a CONAI, che
dichiarano di aver ottenuto la certificazione di
qualità ISO 9001/2000 e quella ambientale ISO
14001/2004
MERCATO E RIFIUTI
•
1.
2.
3.
4.
I Consorzi Nazionali per la Raccolta, il Recupero e il
Riciclaggio dei Rifiuti di Imballaggi in un determinato
materiale sono costituiti come si può vedere in altra
parte ai sensi del D.Lgs. 22/97, per razionalizzare ed
organizzare:
Il ritiro dei rifiuti di imballaggi conferiti al servizio
pubblico
La raccolta dei rifiuti di imballaggi secondari e terziari
su superfici private
La ripresa degli imballaggi usati
Il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di imballaggio
TIPOLOGIA DI IMPRESA E
SETTORI COINVOLTI
• Se in genere la giusta dimensione di impresa nella
quale un operatore si va a collocare è legata alla
maturità di un determinato settore filiera, per quanto
riguarda il tema dei rifiuti più che la dimensione
dell’impresa conta la capacità dell’impresa di
leggere le innovazioni, attuare ricerca, dimostrare il
rispetto delle regole
• Conoscenza ed attuazione dei moderni sistemi di
gestione secondo criteri di qualità documentati e
certificabili, ecogestione ambientale, come punti
fermi della propria politica.
TIPOLOGIA DI IMPRESA E
SETTORI COINVOLTI
• Non solo impresa pubblica, liberalizzazione del
mercato
• Un tema impartante richiamato anche da recenti
norme sulla sicurezza sarà la qualificazione di
chi opera nel settore.
• L’iscrizione ad albi ed elenchi, non solo per le
fasi del trattenente dei rifiuti, diverrà infatti
sempre più largamente diffuso e cogente.
TIPOLOGIA DI IMPRESA E
SETTORI COINVOLTI
• Sempre più spesso nella nostra analisi
osserviamo categorie d'interesse, non
specificatamente legate a questo e quel settore,
• Operatori diversi dell’industria e dell’artigianato,
dei servizi, del commercio al dettaglio e della
grande distribuzione
• Presentano spesso domande ed offerte che
necessitano di essere poste a confronto perché
complementari.
TIPOLOGIA DI IMPRESA E
SETTORI COINVOLTI
• L’opera necessaria delle associazioni di
categorie economiche di settore, delle
associazioni di filiera piuttosto che quelle
territoriali
• Svolgono nei casi d’eccellenza un ruolo
importante di guida per le imprese
• Le idee e le richieste di imprenditori, di manager,
ingegneri, di responsabili tecnici, hanno
l’opportunità di cimentarsi nel confronto.
SETTORI MATURI E SETTORI IN
SVILUPPO
• Certi settori sono ormai certamente maturi.
• L’industria chimica e delle materie plastiche, dei servizi e
di gestione della pulizia urbana, del ciclo integrato e del
trattamento delle acque, del settore delle costruzioni
edile e delle strade, della raccolta e trattamento dei rifiuti
e delle tecnologie ambientali,
• Anche i grandi distributori di energia, coloro che come
produttori di energia non possono non andare a valutare
oltre le tecnologie rinnovabili quali l’eolico, il solare e
l’idrico, anche il recupero di calore e di energia che
deriva dal ciclo di riutilizzazione dei rifiuti (combustibili,
CDR, biomasse, gas da rifiuti, ecc.)
• Istituzioni; pubbliche amministrazioni; enti, consorzi e
associazioni.
SETTORI MATURI E SETTORI IN
SVILUPPO
• Una particolare attenzione deve essere quindi
posta allo sviluppo di determinati settori di
mercato e quindi della successiva filiera del
recupero, riutilizzo, riciclo e recupero di energia
che ne deriverà,
• Domanda di mercato pubblico preponderante
sul mercato privato
• L’impegno della pubblica amministrazione
dovrebbe essere oggi dedicata alle azioni di
Green Public Procurement.
SETTORI MATURI E SETTORI IN
SVILUPPO
• Modernizzazione e sviluppo delle tecnologie
della conoscenza
• Offerta di beni e offerta di servizi connessi al
ciclo dei rifiuti
• Contribuire con la tecnologia ad una minor
produzione di rifiuto sia innovando il processo e
sia agendo sul prodotto/servizio, anche con
l’introduzione di moderni sistemi gestionali e
infrastrutturali.
COME LEGGERE LA PROPRIA
COLLOCAZIONE
• Suggerire una suddivisone del mercato che
riguarda il settore dei rifiuti e in particolare tutta
la filiera ambientale nella più vasta accezione in
maniera da confortare l’imprenditore e il
manager nell’approccio inziale
• Conoscenza del mercato, dati statistici, dati
Istat, dati catasto rifiuti, dati settore merceologici
e Ministero dell’Industria.
• Muoversi come operatori nel campo della tutela
e della salvaguardia ambientale.
COME LEGGERE LA PROPRIA
COLLOCAZIONE
• Ciclo e riciclo dei rifiuti, dove si possono
ricomprendere le attività di impresa direttamente a
contattato con la gestione del rifiuto in quanto
materia da lavorare, dove le ultime soluzioni
tecnologiche in fatto di riciclaggio sono al centro
dell’attività, insieme a tutte le tecniche finalizzate a
uno smaltimento rispettoso dell’ambiente; che può
riguardare materiali quali gli inerti, le biomasse, il
compost, i prodotti oggi gestiti dai consorzi di filiera.
• I mezzi di trasporto e i trasporti. Gli impianti
meccanici, termici, biologici, di trattamento chimico
sono al centro dell’attività.
COME LEGGERE LA PROPRIA
COLLOCAZIONE
• Produzione e gestione dell’energia da fonti
rinnovabili, su quest’area tematica le imprese che
operano nella produzione di energia si stanno da
anni confrontando con la produzione di energia
elettrica e il recupero da calore con l’uso dei rifiuti,
• Trattati e omogeneizzati, come combustibile,
direttamente esposti alla fiamma, piuttosto che
dall’uso dei biogas derivati, combustibili alternativi,
in cui la ricerca e l’innovazione sono alla base delle
applicazioni tecnologiche oggi presenti e che
traguardano nuovi orizzonti di produzioni combinata
anche con altre fonti rinnovabili di energia.
COME LEGGERE LA PROPRIA
COLLOCAZIONE
• Ciclo integrato dell’acqua e bonifiche, un settore in
crescente sviluppo a seguito delle recenti disposizione
europee in termini di ripristino ambientale, di controllo e
gestione sostenibile della risorsa idrica. In tal senso da
questi processi si generano quantità di rifiuti, speso da
asportare, molte volte da trattare in loco, altre volte da
avviare al riutilizzo in altra sede.
• Anche in questo settore le novità tecnologiche in continua
evoluzione contrastano con una legislazione non solo
nazionale ma anche europea troppo spesso legata ad un
ambientalismo di maniera, lenta nel recepire le possibili
soluzioni ma anche legata ad un concetto burocratico
della soluzione ambientale. Anche in questo caso ormai
diffusi sono i modelli proposti di tipo organizzativo di
imprese che si muovono adeguatamente supportate da un
Sistema di Gestione Ambientale o integrato HSEQ.
COME LEGGERE LA PROPRIA
COLLOCAZIONE
• Protezione e qualità dell’aria, La mancanza di fonti
energetiche naturali, scelte penalizzanti quale la tardiva
riconversione e up grading delle vecchie centrali
elettriche, scelte obbligate quali quelle di produrre con
combustibili fossili tradizionali l’energia.
• L’errore del nucleare
• Lo sviluppo di tecnologie per la riduzione di inquinanti
solidi e la riduzione delle immissioni di gas e fumi,
comporta lo sviluppo di tecnologie si settore per la
depurazione dell’aria e il trattamento, recupero o
smaltimento di quanto captato.
COME LEGGERE LA PROPRIA
COLLOCAZIONE
• Luoghi di lavoro e ambienti di vita, valutazione e
riduzione dei rischi e protezione della sicurezza e
salute,
• Un tema sempre più di attualità che richiama alle
obbligazioni di carattere tecnico, organizzativo,
gestionale, formativo i diversi soggetti operatori a
tutti i livelli,
• Un tema in cui l’operatore del rifiuto o chi gli presta
servizi di consulenza, possono trovare reciproca
intesa per soddisfare le necessità di un settore a
forte specializzazione, in cui gli operatori sono
soggetti a rischi specifici
• Soluzioni adeguate a prevenire gli impatti
ambientali e la prevenzione dei disastri ambientali.
COME LEGGERE LA PROPRIA
COLLOCAZIONE
• Servizi a supporto e le attività connesse, una
gamma di offerte che spaziano dal mero
supporto tecnico per lo sviluppo del
prodotto/processo
• Supporto giuridico, sistemico, di marketing,
amministrativo finanziario per un settore
specificatamente normato e specificatamente
finanziato nel panorama europeo.
• Paesi neocomunitari e paesi emergenti e ruolo
della consulenza di qualità.
ORIGINI NORMATIVE E
LEGISLATIVI
• Percorso non facile per l’imprenditorie a fronte
di una complessità della materie che sottostà a
regimi giuridici particolarmente severi.
• Difficoltà interpretativa e sviluppo esagerato
della legificazione
• Difficoltà per la normazione tecnica
• Supremazia della politica e sua lentezza a fronte
dell’evoluzione tecnica e dei mercati
• Diversi casi sono trattati in maniera separata,
proprio per la difficoltà di armonizzare direttive
comunitarie con norme nazionali, prassi locali,
abitudini di settore, filiere e prodotti specifici.
NORMATIVA VINCOLI ED
OPPORTUNITÀ
• Eccessivamente regolato con forti vincoli:
l’Europa e poi a seguire a livello territoriale, lo
Stato membro, le Regioni, le Province, gli ATO
(ambiti territoriali ottimali), Albi, e infine i
Comuni, hanno in questi ultimi venti anni
deliberato direttive, regolamenti e indirizzi
comunitari, leggi nazionali e regionali, atti di
indirizzo, pareri, piani territoriali, regolamenti,
che di fatto regolano il settore dei rifiuti in ogni
suo aspetto, in ogni fase nell’intero ciclo di vita.
NORMATIVA VINCOLI ED
OPPORTUNITÀ
• Opportunità dettata dalla diversificazione: il
rifiuto è normato fin dal momento della sua
generazione con il conseguente accumulo a più
di produzione, il suo eventuale reimpiego nel
processo, la caratterizzazione chimico fisica, la
codifica, lo stoccaggio provvisorio con messa in
riserva o meno, la scelta del luogo e delle forme
di deposito e quella delle attrezzature relative, le
preoccupazioni di tipo protezionistico ai fini della
tutela della salute e sicurezza e della protezione
dell’ambiente
NORMATIVA VINCOLI ED
OPPORTUNITÀ
• L’annotazione formale sul registro dei movimenti di
carico e scarico, la scelta del tipo di smaltimento e di
recupero presso impianto specializzato, la scelta del
destinatario e del trasportatore, l’etichettatura, le
operazioni di scarico dallo stoccaggio e il conferimento al
trasportatore, il trasporto, il conferimento alla stazione di
travaso o trattamento, il trattamento presso impianto, la
riclassificazione, il riavvio all’utilizzo come materia o
come prodotto,
• l’eventuale certificazione secondo standard di prodotto, il
riutilizzo dopo ricodifica o lo smaltimento finale (che deve
essere per quanto possibile residuale), iscrizioni all’albo
smaltitori e fideiussioni, la gestione delle discariche e
degli impianti durante il ciclo di attività e la post gestione.
NORMATIVA VINCOLI ED
OPPORTUNITÀ
• Le buone prassi, da R1 a R14 di cui all’allegato C
del D.Lgs 152/06
• Recuperi semplificati e gestione semplificata
• Trasparenza e rispondenza alle direttive comunitarie
• La normativa sui rifiuti, a detta delle sentenze della
giurisprudenza, risponde ai principi in tema di rifiuti
adottati dalla normativa europea, ed in particolare
all'esigenza che la salute dell'uomo e dell'ambiente
sia tutelata attraverso misure che rispondano a
logiche di "precauzione" ed alla "azione preventiva“
• Catena delle responsabilità condivise
IL RECUPERO ENERGETICO DA
RIFIUTI
• Questa tipologia di recupero e riuso, anche in
forma semplificata dell’energia contenuta nei
rifiuti (da 3000 a 8000 Kcal/Kg) appare oggi una
delle possibili attività che a pari condizioni di
impatto ambientale, se non addirittura minore,
possono essere vantaggiosamente utilizzate a
protezione dell’ambiente, riducendo lo
smaltimento in discarica e consentendo un
recupero di energia a favore della bilancio
energetico nazionale.
IL RECUPERO ENERGETICO DA
RIFIUTI
• Nell’allegato 2 del D.M. 5 febbraio 1998 e
successive modificazioni e integrazioni sono
riportate le norme tecniche per il recupero di rifiuti
non pericolosi, in forma semplificata. Diversa la
normativa per il trattamento termico in genere dei
rifiuti che a partire dal Dm 19 novembre 1997, n.
503 "Regolamento recante norme per l'attuazione
delle direttive 89/369/CEE e 89/429/CEE
concernenti la prevenzione dell'inquinamento
atmosferico provocato dagli impianti d'incenerimento
dei rifiuti urbani e la disciplina delle emissioni e delle
condizioni di combustione degli impianti
d'incenerimento dei rifiuti urbani, di rifiuti speciali
non pericolosi, nonché di taluni rifiuti sanitari";
IL RECUPERO ENERGETICO DA
RIFIUTI
• Corrette gestione sancita con atti che alternano
indirizzi a favore di questa soluzione tecnologica
con altri che invece la deprimono (si pensi ai
provvedimenti sull’efficienza energetica e
certificati verdi e bianchi.
• Rifiuti e biomasse solide, liquide, emulsionabili,
rinnovabili da rifiuto verde.
• Un problema grosso quello dell’accettazione
degli impianti che passa però attraverso una
consapevolezza e cioè che attualmente questo
risulta essere uno dei metodi meno inquinanti
per il definitivo smaltimento dei rifiuti.
CONCLUSIONI
• La possibilità che anche nella nostra economia
si possano sviluppare nel futuro nuove attività
• Non solo di tipo gestionale, legate ai servizi
pubblici ambientali, molto spesso appannaggio
di aziende medio grandi di proprietà pubblica
(solo talvolta misto pubblica privata).
• Nuove iniziative legate alle applicazioni
energetiche in maniera trasversale, al
rinnovamento del settore meccanico,
elettromeccanico ed elettronico, con nuove
opzioni del mondo informatico a servizio
dell’ottimizzazione dei processi e degli impianti.
CONCLUSIONI
• Le tradizionali filiere tipiche del recupero di
materia, quali il settore cartario, quello dei
metalli preziosi, dei metalli non ferrosi, dei
metalli ferrosi ad alte prestazioni, del vetro,
dell’elettronica, del legno, delle biomasse di
derivazione vegetale ed animale, della
produzione e del trattamento dei tessuti, del
settore delle costruzioni, dei prodotti ad alto
contenuto tecnologico e per l’ambiente, sono
ormai arrivati ad un livello elevato di
competitività su mercati particolarmente selettivi
CONCLUSIONI
• Settori maturi che stanno investendo nel
rinnovamento di impianti (cogenerazione,
rigenerazioni e recupero come combustibile dei
rifiuti) e prodotti (vedi etichettatura ecolabel),
• Nuovi settori emergenti (ricerca e sviluppo
dell’impiego diffuso di biomasse, e fabbricazione
di prodotti tecnologici)
• Affrontare e sostenere il cambiamento
• Le imprese, le donne e gli uomini di impresa,
possono proporsi un nuovo futuro basato sul
sistema delle 4 erre.
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CONVEGNO ENERGIA_11.10