Prefazione La mascolinità si esprime essenzialmente con l’erezione. Senza l’erezione l’uomo non si sente completo. Non realizzato. È il barometro della sua salute, quello del suo corpo quanto quello della sua mente. È la materializzazione del suo slancio vitale. È anche e soprattutto la firma della sua singolarità. È un uomo in divenire perché è provvisto di un pene che si erige e ciò molto presto. Nel ventre materno. Come il respiro, i battiti del cuore, l’erezione è automatica, indipendente e molto spesso capricciosa, sfuggendo quasi del tutto al controllo della volontà. Avere e conservare un’erezione solida e durevole, lungo tutta l’esistenza, diventerà per ogni uomo, una preoccupazione costante. E la funzione e l’organo essendo intimamente legati, lui avrà sempre un occhio attento, scrupoloso e spesso preoccupato sul suo pene : la sua forma, le sue dimensioni, le sue reazioni agli elementi esterni. Incredulo e ignaro del suo funzionamento, seppellisce in fondo a se stesso il più delle volte le sue interrogazioni e le sue incapacità, dietro il solito tabù sessuale. Eppure, oggi, si sa tutto o quasi dell’erezione e del funzionamento del pene. La parte fisica e quella psicologica trovano il loro posto in un contesto di buon senso che ha cancellato gli eccessi passati a favore dell’una o dell’altra. Soprattutto per i numerosissimi uomini (più del 30%, di ogni età) che soffrono di difficoltà sessuali: di ciò che non vogliamo più chiamare impotenza1, la medicina offre delle risposte positive. Questo libro si nutre della mia esperienza di specialista, che, da più di trent’anni studia la sessualità maschile. Ho partecipato a centinaia di riunioni e congressi sull’argomento, ho pubblicato decine di articoli e opere2 scientifiche o di volgarizzazione e soprattutto ho curato migliaia di uomini, nel centro dedicato a questa specialità e conosciuto sotto il nome di CETI3 (figura 1). È tutto ciò che ho riunito in un manuale semplice, alla portata di tutti. Come funziona, perché non funziona, come si cura o come si ripara. Le domande che ci poniamo e che poniamo. Insomma, un libretto di istruzioni per l’uso che rifletta il quotidiano del metodo razionale del medico, forte delle acquisizioni scientifiche, ma che non dimentica mai la sua dimensione affettiva. La tecnica al servizio della natura umana. 1 Ma del neologismo « disfunzione erettile ». 2 Si possono trovare i riferimenti degli articoli scientifici approvati da riviste internazionali sul sito « pubmed » : www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed poi chiedere di Virag R. 3 CETI acronimo di « Centro di Esplorazione e Trattamento dell’Impotenza ». Figura 1 : Il logo del mio centro di esplorazione e trattamento delle disfunzioni erettili con il suo emblema il fiore di papavero da dove era estratta all’origine la papaverina primo farmaco iniettato nel pene per provocare un’erezione. Chi dice istruzioni per l’uso significa che è stata elaborata una metodologia precisa per valutare il funzionamento erettile e poi considerare una cura quando si rivela necessaria. Questo metodo è basato sull’assenza di preconcetto e sul pragmatismo. Prima l’ascolto di chi consulta, poi gli esami necessari, infine le conclusioni e i consigli. Proprio questo metodo viene presentato qui, basato sulla pratica della mini-iniezione intra-cavernosa. Ne ho scoperto gli effetti benefici da più di 30 anni. Quasi indolore, l’istillazione di farmaci direttamente nel pene produce l’erezione e permette il suo studio come la prova di sforzo permette lo studio dello stato cardiaco. Verrà utilizzata per la diagnosi come per la cura, ogni volta che sarà necessario per produrre, rinforzare o prolungare l’erezione. La mini-iniezione intra-cavernosa è il cuore del metodo Virag per trattare le insufficienze di erezione. Essa è al centro del dispositivo senza essere univoca. Alcuni ne avranno l’assoluta necessità, per altri sarà solo momentanea e quando rimarrà insufficiente, la mini-iniezione porterà, grazie alla valutazione che ne deriva, ad altre cure efficaci. Liberare l’uomo dal suo timore del fallimento sessuale significa ridargli fiducia per ogni istante della sua vita. Non solo intima, ma di tutta la sua vita. La sua relazione con gli altri, non solo per quanto riguarda l’affetto ma anche nella sua vita professionale, nella sua creatività, viene trasformata. La solita osservazione degli uomini che ho curato con successo lungo tutta la mia carriera è stata : « Sa Dottore, Lei ha trasformato la mia esistenza » o talvolta più gravemente: « Dottore, Lei mi ha salvato… ». Erezione istruzioni per l’uso non ha altra ambizione se non quella di offrire ai suoi lettori i frutti di un’esperienza unica concretizzata in un metodo affidabile per trattare l’insieme delle difficoltà sessuali maschili. Un messaggio di speranza per ognuno di noi. 1° Parte : Come funziona l’erezione ? Di che cosa è fatta questa fisarmonica unica nel corpo e a cui diamo tanti nomi? Come funziona? In particolare, perché è così disubbidiente come se agisse indipendentemente dalla nostra volontà e talvolta perfino dai nostri desideri ? Quella stessa constatazione che faceva dire a un famoso umorista e disegnatore francese : « Il mio pene non ama le stesse femmine che amo io » ! Così viene espresso con umorismo il carattere imprevedibile del fenomeno erettile. Respiriamo, il nostro cuore batte, il nostro sistema digestivo funziona e poi uriniamo senza la modifica sensibile degli organi impegnati. Non è il caso per l’erezione che provoca la trasformazione del pene in verga. Metamorfosi subito percepita dal nostro cervello ma anche visibile e quindi accessibile a chi ci circonda. Non sappiamo sempre perché si alza ma si vede… Quali sono gli elementi costitutivi di un organo così specifico all’uomo da non essercene uno uguale, perfino tra i mammiferi superiori4 ? Come possa raggiungere una tale rigidità mentre non ha, contrariamente a tutti gli altri animali, nessun osso, al suo interno? In una parola, come si produce un’erezione? Con quali meccanismi si mantiene? Capitolo 1 - Il pene umano : un organo unico ! L’evoluzione ha fatto dell’uomo l’unico vero bipede. È l’unico mammifero di cui l’organo riproduttore è sprovvisto di una struttura ossea. Nella storia dell’evoluzione, è sicuramente a causa della posizione eretta che ha dovuto lasciare l’osso che garantisce la rigidità di tutti gli altri vertebrati. Essendo diventata anteriore e molto vulnerabile durante i combattimenti preistorici la posizione dei suoi organi genitali, è stato quindi necessario inventare l’organo complesso che ora descriveremo. Facile da proteggere quando è a riposo, flaccido 5 ; di un’enorme rigidità quando è in erezione per il gioco della pressione sanguigna su una tonaca spessa chiamata albuginea. È allora diventato quello che è : flessibile e discreto nello stato di riposo, potente e ben visibile quando deve esprimere il suo desiderio. Aspetto general Il pene è un organo composto nel senso che è fatto da due parti distinte affiancate, i corpi cavernosi da una parte e il corpo spongioso che circonda l’uretra e coperto dal glande dall’altra (figura 2 A e C). I 2/3 del pene sono esterni visibili, il terzo rimanente è nascosto sotto l’arco pubico e attaccato saldamente a esso per permettere alla parte mobile di erigersi : è l’erezione. Sotto l’arco pubico in effetti, i corpi cavernosi si allargano per attaccarsi sui due rami ossei chiamati rami ischiopubici (figura 2-C). È su questo rilievo osseo al quale è legato il pene con dei legamenti e dei muscoli che la porzione mobile si appoggerà per raddrizzarsi. Nello spazio mediano lasciato dall’allontanamento dei corpi cavernosi, il corpo spongioso si allarga in un bulbo circondato da un muscolo che viene contratto durante l’orgasmo. La cima di questo bulbo è perforata dall’uretra che ha appena attraversato la prostata collocata sotto la vescica, prima di continuare fino all’estremità del glande. In tal modo il pene assicura una doppia azione : urinare quando il pene è flaccido, eiaculare quando la verga è rigida. L’organo è ricoperto da uno strato cutaneo relativamente spesso e molto elastico 4 L’evoluzione, facendo sparire l’osso penico, ha reso molto complesso il pene umano. 5 La conchiglia di chi pratica sport da combattimento è il lontano successore degli astucci penici protettori che si possono vedere da alcune popolazioni primitive (Nuova Guinea). per tendersi meglio durante l’erezione. Alla sua estremità, una plica spessa, il prepuzio, ricopre e protegge il glande che rimane sempre umido, come sistemato in un astuccio. Scorrerà facilmente durante l’erezione per lasciare il glande scoprirsi. A molti uomini il prepuzio è stato tolto poco dopo la nascita o nella prima infanzia, per motivi religiosi, culturali o per ragioni di igiene. In questi uomini circoncisi, il glande è scoperto in continuazione. È più secco e meno sensibile. Figura 2 : Struttura generale del pene: in A, sezione schematica di profilo; in B, sezione trasversale ; in C, vista inferiore mostra la separazione del corpo spongioso che circonda l’uretra e che finisce con il glande e i due corpi cavernosi la cui base è attaccata sul pube La questione di una differenza per quanto riguarda la percezione sessuale tra queste due disposizioni anatomiche fa sempre dibattere. In effetti non è mai stato dimostrato che la circoncisione abbia privato colui al quale è stata fatta di una qualunque possibilità sessuale. In ogni caso di certo non a livello della qualità dell’erezione6. Scoperto, il glande ha l’aspetto di un cappello asimmetrico, spaccato dietro. È collegato al pene da un sottile lembo di pelle più spessa chiamato frenulo. Talvolta troppo corto, può strapparsi durante i primi rapporti sessuali. Questo fatto è impressionante e senza gravità. Durante l’erezione il glande 6 Urologe A. 2013 Jan 31. Male circumcision is not associated with an increased prevalence of erectile dysfunction : Results of the Cottbus 10,000-men survey. teso dai corpi cavernosi rigidissimi si gonfia ma mantiene una certa flessibilità. L’ipersensibilità a volte un po’ dolorosa dei glandi con prepuzio sparisce durante l’erezione con la tensione del desiderio sessuale. « Il glande diventa allora l’epicentro degli stimoli che porteranno all’orgasmo7 ». Nel posto in cui il pene è collegato al resto del corpo la pelle si allarga verso il basso per creare una sacca - lo scroto- che contiene i due testicoli. La pelle del pene è glabra mentre la sua base è pelosa come lo scroto. Se tiriamo delicatamente sull’organo e lo spingiamo sull’addome, vediamo una piega cutanea che collega più o meno strettamente la sacca scrotale e il pene stesso. Una linea verticale più scura segna la riunione dei differenti abbozzi embrionali durante la formazione dell’organo. L’insieme della pelle che ricopre gli organi sessuali maschili è di una grande elasticità. In tal modo può assumere le frequenti variazioni di dimensioni a riposo come in erezione. 7 R.Virag Il Sesso dell’Uomo (Nuova edizione) Albin Michel p 49 Figure 3 : La muscolatura del pene e il suo ruolo nell’erezione : A - sezione mediana del bacino; B - sezione trasversale con i muscoli che partecipano all’erezione; C - Innalzamento del pene in erezione in seguito alla contrazione volontaria della muscolatura perineale