attualità MULTE DISCUTIBILI Quando il Codice va fuori strada Le norme sono valide, ma spesso le sanzioni sono sproporzionate. Per eccesso o per difetto. Ecco 12 incongruenze di cui gli italiani fanno le spese. T rentasette. Non è un numero fortunato da giocare a una delle tante lotterie nazionali, ma quello dei provvedimenti di modifica che il Codice della strada, a colpi di decreti legge, rettifiche ed errata corrige, ha subito dal febbraio 1993 a oggi. Intendiamoci, nessuna legge è da considerarsi immutabile, ma il cittadino che le leggi deve rispettarle si aspetterebbe almeno che coloro che le promulgano lo facciano osservando le regole della congruità e, soprattutto, della logica. Esaminando il nostro Codice della strada, invece, l’impressione è che sia stato rimaneggiato più volte e da mani diverse, non tutte in Dal patentino alle gomme lisce e alla velocità... Guida di ciclomotore senza certificato di idoneità (art. 116): 516 euro di sanzione e fermo del veicolo per 60 giorni. Giusto il fermo, troppi i soldi. ECCESSIVO Gomme lisce, cioè caratteristiche o dispositivi di equipaggiamento alterati o non funzionanti (art. 79): 68,25 euro. Troppo poco, in ballo c’è la sicurezza. BLANDO Omesso uso del giubbino retroriflettente (art. 162): 33,60 euro di sanzione e 2 punti in meno sulla patente. Giusta la multa, ma i punti condoniamoli. DISC Superamento dei limiti di velocità di oltre 10, ma meno di 40 km/h (art. 142): Sanzione di 137,55 euro e 2 punti in meno sulla patente. Da graduare meglio. UTIB POCHI PUNTI ILE Settembre 2004 QUATTRORUOTE 77 attualità Multe discutibili accordo tra loro. È quanto sostiene, per esempio, Francesco Mazziotta, dirigente del ministero delle Infrastrutture, il quale afferma che periodicamente il Codice subisce «incursioni» da parte di politici e gruppi di pressione che modificano un certo articolo senza tener conto degli altri. Insomma, interventi non sempre tecnicamente ineccepibili. Risultato: suscitano dubbi i criteri seguiti dal legislatore per decidere le sanzioni in base alle infrazioni e nel correlare alle violazioni la decurtazione dei punti della patente. Un paio di esempi paradossali? Circolare con gomme lisce non fa perdere punti in ambito urbano e ne costa solo due in autostrada. Eppure è un’infrazione pericolosissima ovunque. Guidare a 170 km/h in autostrada dove il limite è 130, invece, può mettere in pericolo anche vite altrui, ma fa perdere appena due punti, mentre il mancato uso delle cinture di sicurezza, che mette in pericolo solo la vita propria, ne costa ben cinque. IL TOTO-SANZIONI Ma non di soli punti si tratta. C’è, infatti, anche l’aspetto dell’importo delle sanzioni amministrative, con alcuni esempi davvero sconcertanti. Se un minorenne viene fermato su un ciclomotore senza certificato di idoneità, il cosiddetto «patentino», deve pagare 516 euro di multa e subire il fermo del motorino per sessanta giorni. Una punizione che appare sproporzionata non solo rispetto ad altre (dal già citato superamento dei limiti di velocità di oltre 10 km/h ma meno di 40, al passaggio con se- Errori e omissioni SEI ASSURDITÀ DA CORREGGERE Ecco alcune delle norme più incongruenti e illogiche presenti nel nostro Codice della strada: Giubbino Dal 1° aprile scorso è obbligatorio indossare il giubbino retroriflettente prima di scendere dall’auto in particolari circostanze, ma non è obbligatorio averlo a bordo. Contraddittorio. Patentino L’obbligo del cosiddetto «patentino» per guidare i ciclomotori è entrato in vigore il 1° luglio 2004 per i minorenni e scatterà il 1° luglio 2005 per i maggiorenni. Ma il Codice sanziona solo i primi. Maggiorenni impuniti. Patenti / 1 La stessa infrazione viene punita in maniera diversa secondo il documento che si ha in tasca. Per esempio, se si commette il reato di omissione di soccorso su un ciclomotore e se si è titolari di patente, si potrà continuare a circolare. Se si commette su una moto la licenza sarà sospesa. Patenti di serie A e di serie B. Patenti / 2 L’obbligo di conseguire il «patentino» vale solo per chi non è titolare di patente. Ciò significa che i patentati che dovessero ritrovarsi con la licenza sospesa non potranno continuare a circolare utilizzando un ciclomotore o anche una microvettura. Potrà farlo, invece, chi si sarà preventivamente dotato di «patentino». Discriminatorio. Punti Gli stranieri di paesi senza patente a punti che commettono infrazioni che comportano la perdita di punteggio vengono inibiti alla guida in Italia per un periodo correlato al tempo che hanno impiegato per perdere (teoricamente) la dotazione iniziale di punteggio. Ma per chi non rispetta questa disposizione non ci sono sanzioni. Insomma, il rispetto del divieto è affidato solo alla buona volontà. Stranieri impuniti. Corsi di recupero Per chi frequenta i corsi di recupero punti non sono previsti esami né controlli sulla recidività: i punti persi si possono recuperare infinite volte. Insomma, il provvedimento non sembra voler solo educare gli automobilisti, ma anche inasprire le sanzioni (pecuniarie). Per recuperare i punti, infatti, basta frequentare i corsi. Cioè pagare. ...dall’inversione alla retromarcia in autostrada... Inversione del senso di marcia in autostrada (art. 176): 1.626,45 euro, - 10 punti, fermo del veicolo per 3 mesi e sospensione patente da 6 a 24 mesi. Retromarcia in autostrada (art. 176): 343,35 euro e 10 punti in meno sulla patente. Se l’infrazione è lieve i punti sono un’enormità. OCO TROPPO P Attraversamento dei passaggi a livello (art. 147): 68,25 euro e 6 punti in meno sulla patente. Infrazione pericolosissima. La sanzione è troppo bassa. SEVERO DISCUTIBILE 78 Omesso aggiornamento della carta di circolazione per cambio di residenza o di proprietà (art. 94): 576,45 euro. Spesso è solo una dimenticanza. QUATTRORUOTE Settembre 2004 A MULTA BASS maforo rosso, che costano entrambi 137,55 euro, all’inversione di marcia in prossimità di intersezioni, curve o dossi, 68,25 euro), ma persino ingiustificata, se si considera che il patentino non è una vera licenza di guida, ma attesta solo la conoscenza di elementari norme di comportamento stradale. Certo, la sanzione ha scopi educativi nei confronti dei giovanissimi, ma le perplessità sulla sua eccessiva severità restano. «NORME AGGROVIGLIATE» «È difficile che le leggi siano sempre adeguate, anche perché spesso norme entrate in vigore successivamente ne modificano la portata» dice a «Quattroruote» Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, l’Associazione degli amici della polizia stradale. «Nel caso del patentino c’è qualcosa che non va. E lo stesso si può dire dei limiti di velocità. Se non viene minacciata la sicurezza, in molti casi occorrerebbe maggiore gradualità». Nel mirino del presidente dell’Asaps c’è anche l’uso degli strumenti di misurazione della velocità. «Occorre disinnescare il meccanismo della loro utilità». Insomma, l’autovelox va usato dove potrebbe contribuire a diminuire gli incidenti e non dove consente lauti incassi alle pubbliche amministrazioni. IL RECUPERO PUNTI Secondo il presidente dell’Asaps, tra le cose da migliorare c’è la disciplina per il recupero dei punti sulla patente. «È inaccettabile che dopo due anni di buona condotta il punteggio venga reintegrato a 20 punti sia a chi ne ha persi 19, sia a chi ne ha persi due». Un altro aspetto che rende perplesso il presidente dell’Asaps è quello delle recidive. «Gravi violazioni richiederebbeo la revoca della patente e non la sola sospensione. Per esempio, in caso di recidiva per guida in stato di ebbrezza o di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti bisognerebbe vietare la ripetizione degli esami di guida per almeno 5 anni. A chi supera più di una volta di 40 km/h il limite di velocità (con identificazione certa e immediata del conducente) dovrebbe essere vietato di sostenere l’esame per almeno 2 anni». Infine, tolleranza zero per chi si rende responsabile di omissione di soccorso in caso di incidente con danno alle persone: «revoca della patente alla prima violazione e il divieto di ripetizione degli esami per 10 anni». Proposte condivisibili? Forse. Di certo c’è che il principio di fondo cui dovrebbe ispirarsi il legislatore dovrebbe essere soprattutto quello della sicurezza. Sanzioni aspre, insomma, per chi mette in pericolo la vita propria e altrui, meno severe, se non in caso di recidività, per omissioni amministrative, come il mancato aggiornamento del libretto, oggi punito con una multa di ben 576,45 euro. In attesa che governo e parlamento riordino la materia, «Quattroruote» apre un forum sul sito a disposizione dei lettori. Secondo voi che cosa c’è da migliorare nel Codice della strada? •••• ...il Codice deve fare un tagliando Circolazione con libretto non aggiornato (art. 94): 287,70 euro di multa + ritiro della carta di circolazione. I soldi sono troppi. Mancato uso delle cinture di sicurezza (art. 172): 68,25 euro e 5 punti in meno sulla patente. Giusto educare, ma i punti sono sproporzionati alla sanzione pecuniaria. Abbagliamento, cioè commutazione dei proiettori di profondità (art. 153): 68,25 euro e 3 punti in meno. C’è in gioco la sicurezza. Luci blu, cioè dispositivi di equipaggiamento non conformi (art. 72) e uso di dispositivi diversi (art. 153): 33,60 + 68,25 euro. Dilagano. Multa da inasprire. TROPPO POCO SBILANCIATO DURO DA INASPRIRE Settembre 2004 QUATTRORUOTE 79