L’INTERVISTA 13 SPETTACOLI venerdì 30 novembre 2012 L’EX COMPONENTE DEI POOH HA PRESENTATO A NAPOLI IL SUO LIBRO “CONFESSO CHE HO STONATO” D’Orazio: «Racconto 40 anni di carriera» di Giuseppe Giorgio NAPOLI. Era l’anno 2009 quando lasciandosi alle spalle il grande romanzo scritto con i Pooh, Stefano D’Orazio (nella foto) partiva alla ricerca di nuove emozioni. Era il 2009 quando, decidendo di viaggiare sui sentieri di una vita ricca di rinnovati stimoli, il batterista e colonna portante di uno dei gruppi musicali più famosi di tutti i tempi, sceglieva la libertà per un spirito animato da entusiasmo e voglia di nuove conquiste. E così intraprendendo novelle avventure tra cui le fortunate esperienze come autore di musical di successo tra cui “Pinocchio”, “Aladin” e “W Zorro”, oggi D’Orazio con un racconto di 400 pagine, ironico, intelligente e mai banale, intitolato “Confesso che ho stonato-Una vita da Pooh”, pubblicato dalla “Kowalsky editore”, sembra elargire ai suoi fans quanto raccolto in 40 anni di gavetta artistica ed umana. Mescolando sapientemente il pubblico ed il privato e mettendo a punto una perfetta fusione tra ricordi ed emozioni, in quello che può essere definito il diario di bordo di un personaggio di successo, l’uomo sembra confrontarsi con l’artista nel segno dei fatti e misfatti di una vita fatta di scel- te intime, coraggiose e vere. «Io dico sempre - afferma D’Orazio - che ognuno di noi è come una bottiglia da un litro che puoi riempire di quello che vuoi. Io avevo riempito la mia vita di Pooh e nel mio litro di vita non c’è stato spazio per nient’altro fino al giorno in cui ho deciso di svuotare la mia bottiglia per lasciarla riempire di nuovi sapori». Nato a Roma, il piccolo Stefano mostrò presto la sua passione per le percussioni, la stessa che diventò PRESENTATO IL DOPPIO CD CON 26 BRANI un obbligo per le sue continue affermazioni di ragazzo tese a mostrarsi dinanzi alle amiche come un grande batterista, pur non possedendo neanche lo strumento. «Per sostenere la bugia racconta D’Orazio - dovetti farmi prestare 35mila lire da mia mamma ed acquistai una batteria usata da un musicista da night. La stessa era diventata grigio perla per l’usura e l’incuria ma grazie alle mia attenzioni recuperò presto il suo aspetto originale. Con la batteria divenuta realtà, entrai a far parte de I Sunshines, poi, dai 17 anni, collaborai con i gruppi de I Naufraghi ed I Lombrichi fino a giungere nelle formazioni chiamate The Others e Pataxo e poi, dopo aver fondato Il punto, ai Pooh che incontrai per la prima volta nel 1971. Mi chiesero di suonare con loro perché Negrini era stanco di girare per il mondo. In realtà lo stavano facendo fuori. Una volta integratomi il nostro motto divenne la serietà e la scrupolosità, le stesse che non ci “DELLE PALME” consentirono di perdonare Riccardo Fogli che perdemmo in una notte di mezzo inverno e che poi sostituimmo alla grande con l’arrivo di Red». Cosa rappresenta per lei questo suo primo libro? «Un’occasione per confessarmi e parlare liberamente di tutti i capitomboli della mia vita, del mio debutto e di tutte le mie scelte mai prive di controindicazioni. Partendo dalla mia autobiografia, tra scivoloni e sputtanamenti e mai autocelebrazioni, descrivo con il sorriso sulle labbra tutti i retroscena difficili della mia carriera senza tralasciare i ricordi come quelli per gli amici che non ci sono più, per il primo bacio con la bocca e per le prime bugie. Rammento, ad esempio, di quando per giustificare una sospensione scolastica, mi feci accompagnare in classe da un uomo anziano pagato per l’occasione, affermando che lo stesso fosse mio padre. Il problema fu che entrando seriamente nel personaggio, l’uomo, per mostrarsi dispiaciuto dinanzi all’insegnante, mi fece oggetto di un sonoro ceffone al punto da farmi esclamare, con i conseguenti risvolti: ma se dovevo essere menato tanto valeva che portassi mio padre vero. Nel mio libro, ca- muffando nomi e situazioni, parlo anche di tutte quelle persone e situazioni che dal 1966 ad oggi ho annotato nelle mia agenda, prestando volentieri il fianco all’immagine non ostentata di un artista che sceso dall’astronave dei Pooh intende soprattutto mostrare la sua vera identità». Cosa ha fatto maturare in lei l’idea di scrivere un libro autobiografico? «Era un’idea che avevo in mente da tempo ed ho atteso di avere un attimo di tregua per realizzarla. Dopo le avventure con i musical, mi sono ritrovato tra le mani la mia agenda e prima che tutto iniziasse ad odorare di muffa ho sentito l’urgenza di immortalare tra le pagine di un libro, con una confessione, tutte le mie boiate, insieme ad una sorta di autoassoluzione capace di farmi levare parecchi sassolini dalle scarpe». Come avrebbe intitolato il suo esaltante romanzo con i Pooh e perché ha voluto anticipare il finale? «L’avrei potuto intitolare la grande avventura oppure il giro del mondo in 40 anni. Purtroppo alla fine mi sono reso conto che delle tantissime località toccate conoscevo soltanto i camerini dei teatri. Oltre ad esse- re il tamburo dei Pooh ero anche l’organizzatore per cui al termine di ogni spettacolo avevo giusto il tempo per occuparmi dei nuovi progetti. Ecco perché non ho neanche avuto il tempo di fare figli e di ritrovarmi cinque famiglie come molti colleghi. Finchè, un giorno, mi sono reso conto che tutto ciò che facevo era già stato fatto e che ogni cosa non mi procurava più emozioni. Allora mi sono detto se non riesco ad emozionarmi personalmente non posso certo emozionare gli altri e prima di appassirmi del tutto, dopo aver rispettato la fine del contratto, ho scelto di non diventare un museo viaggiante e di iniziare una nuova vita. Mi sono lasciato così alle spalle degli amici che hanno capito e dei compagni di business dubbiosi sulla mia scelta che temevano potesse addirittura determinale la fine del gruppo. Sono stato io stesso, invece, a convincerli del contrario ed i loro nuovi successi mi hanno dato ragione». Cosa c’è nel futuro dell’uomo Stefano D’Orazio ed in quello dell’artista? «La voglia di navigare a vista, di cogliere l’attimo insieme a tutti i nuovi stimoli che mi cadranno addosso ed a tutte le emozioni che proverò a raccogliere». APPLAUSI PER LA CONVINCENTE COMMEDIA “E FUORI NEVICA” “Passione” diventa cofanetto con tutte le musiche del film Riflettori sulle dure realtà della vita NAPOLI. Patrimonio artistico rico- di Mimmo Sica nosciuto a livello internazionale, la canzone napoletana con le sue componenti tradizionali ed innovative, si afferma tutt’oggi come ancora di salvezza, stabilità ed equilibrio dal quale si lascia partire il divenire musicale. Da sempre celebrata in differenti sfumature, non concede soste a chi ne è fiero portavoce, lasciandosi così trasportare nel vortice necessario della sua trasformazione e rivisitazione, caratteri fondamentali per la sopravvivenza nel mondo del palcoscenico. Il successo più recente che ha reso protagonista in tutto il mondo la musica della città di Napoli è sicuramente il film “Passione” del regista John Turturro. Acclamato alla Mostra del Cinema di Venezia, e vincitore di molti premi, il film dopo aver collezionato sold out sui palcoscenici teatrali, diviene finalmente un disco. Presentato al Trianon, il cofanetto contiene un doppio cd di “Passione Tour-Live in Naples” ed è composto da ben 26 brani molti dei quali non presenti nel film. L’incontro tra un passato di tradizioni indelebili ed il ritmo frenetico di una contemporaneità illuminata, ha reso possibile anche la realizzazione di un ritorno al teatro nelle serate di martedì, mer- coledì e sabato al Trianon. Il concerto, ideato e prodotto da “Arealive” di Luca Nottola e Federico Vacalebre (presenti alla conferenza), soggettista e sceneggiatore del fortunato docufilm, ha confermato la partecipazione del talentuoso cast di fiducia ma con alcune piacevoli novità. Torneranno a cantare e a suonare il mistero della voce così napoletana e così internazionale di James Senese con il suo compagno di viaggio, l’energico e vorticoso sax; il timbro graffiante di Pietra Montecorvino nella sua versione di “Malafemmena” e “Carmela”; il canto della chitarra di Fausto Mesolella in un omaggio a Lucio Dalla con “Caruso”, ed ancora tanti testi come “Bocca di Rosa” in ricordo di Fabrizio De Andrè, “Cu’ mmè”, “Scetate” affidata a Monica Pinto; la favolosa fusione di “Brigante se more” di Eugenio Bennato e “Sud” di Raiz interpretata da Pietra Montecorvino. Non mancheranno l’eleganza poliedrica di Peppe Barra, la sensualità orientale di M’Barka Ben Taleb, la musica verace degli SpaccaNeapolis di Antonio Fraioli e Monica Pinto. Presenti alla conferenza anche Luigi Rispoli, presidente del Consiglio Provinciale, e Maurizio D’Angelo presidente del Trianon. Carolina Amati NAPOLI. Sold out ed applausi calorosi e prolungati per “E fuori nevica” di Vincenzo Salemme (nella foto i protagonisti Giovanni Esposito, Mario Porfito, Francesco Procopio ed Andrea di Maria) che ha debuttato mercoledì al teatro Delle Palme, in “prima” campana. A chi ha visto le prime due edizioni della commedia risulterà molto difficile fare un confronto qualitativo con la versione che il regista ha mandato in scena. al teatro di via Vetriera a Chiaia. Questo per due motivi. Il primo è che il lavoro che Salemme ha realizzato nel 1995 poggia su una struttura drammaturgica robusta che lo rende suscettivo di contestualizzazioni temporali che non ne alterano la natura di opera scritta per fare divertire e ridere sempre. Il secondo è costituito dalla bravura degli attori. È, infatti, impossibile dire se Cico sia stato interpretato meglio da Francesco Paolantoni, da Nando Paone o da Giovanni Esposito. Chi sia stato il più bravo a vestire i panni di Stefano tra Stefano Sarcinelli, Carlo Buccirosso o Francesco Procopio. Se nella parte di Enzo sia da applaudire di più Vincenzo Salemme o Andrea Di Maria. Chi, infine, abbia recitato meglio nel ruolo del notaio tra Carlo Buccirosso, Maurizio Casagrande e Mario Porfito. Sicuramente l’autore, che per la prima volta si è tenuto fuori dalla scena, è stato favorito dal non doversi preoccupare di rendere conto al pubblico della sua performance. Conseguentemente ha curato la regia nei minimi particolari cucendo sartorialmente ciascun personaggio indosso all’interprete. Il risultato è che il messaggio teatrale trasmesso è stato veramente potente. La commedia, come è noto, narra le vicende di tre fratelli, che, dopo la morte della madre, si rivedono per l’apertura del testamento. Cico è af- fetto da una strana forma di autismo, che viene trattata non come malattia, ma come “diversità” al punto tale che vengono ridicolizzati gli aspetti più buffi della cosiddetta “normalità” ed esaltate, invece, le capacità intellettive di chi normale non è. Enzo è un modesto musicista che a 18 anni è andato via da casa in cerca di migliore fortuna a Milano. Stefano, il più posato, è un laureato che fa l’agente di cambio e che vive dividendosi tra il rapporto angoscioso con la fidanzata e la madre di lei e l’ossessivo senso di responsabilità di dovere accudire Cico. Il primo atto è un susse- guirsi ininterrotto di sketch esilaranti con i quali si scoprono i problemi, i profili caratteriali e le debolezze dei tre fratelli. Nel secondo atto i toni diventano a tratti più seri soprattutto quando Cico dice di avere causato la morte della madre somministrandole una dose letale di morfina perché non voleva più farla soffrire. Come l’autismo, anche l’eutanasia viene affrontata in maniera “leggera”, senza, cioè, appesantire l’atmosfera della rappresentazione. Immediatamente e opportunamente interviene, comunque, il break dell’ autore che introduce, con la scena del notaio, un altro pezzo di rara comicità. Il finale è decisamente meno ilare. Cico, per evitare di andare in clinica e lasciare i due fratelli, compie un omicidio-suicidio invitando i fratelli a brindare con lui con una bevanda resa letale da una overdose di morfina. È questo, per lui, l’unico modo di riunirsi alla madre con Enzo e Stefano. Il sipario cala sulle sue ultime parole: “è finito il teatrino. Noi ce ne andiamo”. Le scene sono di Alessandro Chiti, i costumi di Mariano Tufano, le musiche di Antonio Boccia, la produzione è di Valeria Esposito per “Chi è di scena”, il produttore esecutivo è Gianpiero Mirra. CINEMA&TEATRI AMBASCIATORI Via Crispi 33 081/7613128 Il Peggior Natale Della Mia Vita Ore 16.30 18,30 - 20,30 - 22,30 AMERICA HALL Via T. Angelini 21 5788982 Sala 1 Un giorno speciale Ore 16.20 - 18.10 - 20.00 - 22.00 Sala 2 Paris-Manhattan Ore 16.00 Sala 2 Il sospetto Ore 17.30 - 19.40 - 21.50 ARCOBALENO Via Carelli, 7 5782612 Sala 1 Le 5 Leggende Ore 16.00 - 18.00 Sala 1 Una famiglia perfetta Ore 20.20 - 22.30 Sala 2 Una famiglia perfetta Ore 16.00 - 18.10 Sala 2 Le 5 Leggende Ore 20.30 - 22.30 Sala 3 Un mostro a Parigi Ore 16.30 - 18.30 Sala 3 Io e te Ore 20.30 - 22.30 Sala 4 Venuto al mondo Ore 17.00 - 19.30 - 22.00 FILANGIERI Via Filangieri, 43 2512408 Sala 1 Rossellini Una famiglia perfetta Ore 16.10 - 18.20 - 20.30 - 22.40 Sala 2 Magnani La sposa promessa Ore 16.30 Sala 2 Magnani Venuto al mondo Ore 18.15 - 20.30 - 22.40 Sala 3 Mastroianni Una famiglia perfetta Ore 16.15 Sala 3 Mastroianni E se vivessimo tutti insieme? Ore 16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30 LA PERLA MULTISALA Via Nuova Agnano, 35 5701712-2301079 Sala Taranto CUORE SACRO - in collaborazione con Fondazione San Carlo - Serata evento con il regista F. Ozpetek e la produttrice T. Corsi Ore 21.15 Sala Taranto Le 5 Leggende Ore 16.50 - 18.50 Sala Troisi Un mostro a Parigi Ore 17.10 Sala Troisi Le 5 Leggende Ore 20.40 - 22.40 La Perla dei piccoli Un mostro a Parigi Ore 17.10 La Perla dei piccoli Le 5 Leggende Ore 18.50 MED MAXICINEMA Sala THE SPACE CINEMA NAPOLI Sala Viale Giochi del Mediterraneo n°46 - 80125 Napoli Sala 1 The Twilight Saga: Breking Dawn Parte 2 Ore 17.00 20.00 23.00 Sala 2 Hotel Transilvania Ore 16.00 18.20 20.40 Sala 2 Seven Psycopaths Ore 22.50 Sala 3 The Twilight Saga: Breking Dawn Parte 2 Ore 15.30 18.30 21.30 Sala 4 Il Peggior Natale Della Mia Vita Ore 15.45 18.10 20.30 23.00 Sala 5 Venuto Al Mondo Ore 16.30 22.40 Sala 6 End Of Watch Ore 15.30 18.00 20.30 23.00 Sala 7 Un Mostro A Parigi Ore 16.30 Sala 7 Argo Ore 19.00 Sala 7 Skyfall 007 Ore 22.15 Sala 8 Paranorman Activity 4 Ore 15.45 18.10 20.35 23.00 Sala 9 The Twilight Saga: Breking Dawn Parte 2 Ore 16.15 19.15 22.15 Sala 10 Il Peggior Natale Della Mia Vita Ore 17.00 19.30 22.00 Sala 11 Dracula 3d Ore 15.30 18.00 20.30 23.00 METROPOLITAN Via Chiaia, 149 415562 - 899030820 Sala 1 The Twilight Saga: Breaking Dawn 2 Ore 20.00 - 22.25 Sala 1 Un'estate da giganti Ore 16.10 - 17.50 Sala 2 Cosimo e Nicole Ore 16.15 - 18.20 - 20.25 - 22.30 Sala 3 Il peggior Natale della mia vita Ore 16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 4 Di nuovo in gioco Ore 16.00 - 18.10 - 20.20 - 22.35 Sala 5 Vitriol Ore 18.40 Sala 5 Lawless Ore 16.25 - 20.30 Sala 5 Dracula Ore 22.40 Sala 6 Le 5 Leggende Ore 18.25 - 20.25 - 22.25 Sala 6 Le 5 Leggende Ore 16.25 Sala 7 Hotel Transylvania Ore 18.00 Sala 7 Paranormal Activity 4 Ore 22.35 Sala 7 Hotel Transylvania Ore 16.10 Sala 7 Argo Ore 20.05 MODERNISSIMO.IT Via Cisterna dell'Olio, 59 - 081/5800254 Sala 1 Il Peggior Natale Della Mia Vita Ore 16,30 - 18,30 - 20,30 - 22,30 Sala 2 Breaking Dawn Parte 2 Ore 16,00 - 18,15 - 20,20 - 22,30 Sala 3 Hotel Transylvania 3d Ore 17,00 Sala 3 Un Mostro A Parigi Ore 18,45 Sala 3 Hendrix 70 Live At Woodstock Ore 20,15 - 22,30 Sala 4 Alì Ha Gli Occhi Azzurri Ore 16,30 Sala 4 E La Chiamano Estate Ore 18,30 - 20,30 - 22,30 Sala 3d Hotel Transylvania 3d Ore 17,00 Baby Hotel Transylvania 3d Ore 17,00 PLAZA MULTISALA Via Kerbaker, 85 5563555 Sala Bernini Di nuovo in gioco Ore 16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala Kerbaker Il peggior Natale della mia vita Ore 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala Vanvitelli The Twilight Saga: B.Dawn 2 Ore 16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala Baby Hotel Transylvania Ore 16.30 TEATRO BELLINI Terrybilmente divagante Con Teresa Mannino Fino a oggi NOLA THE SPACE CINEMA Vulcano Buono Sala1 Le 5 leggende Ore 17.25 19.35 Sala1 Le 5 leggende 3D Ore 21.45 Sala 2 Una famiglia perfetta Ore 17.40 20.10 22.40 Sala 3 Breaking Dawn Part 2 Ore 18.30 21.00 Sala 4 Di nuovo in gioco Ore 17.20 19.50 22.20 Sala 5 Il Peggior Natale Della mia vita Ore 17.50 20.15 22.35 Sala 6 Breaking Dawn Part 2 Ore 17.30 20.00 22.30 Sala 7 Hotel Transylvania Ore 17.45 Sala 7 Paranormal activity 4 Ore 20.20 Sala 7 Venuto Al Mondo Ore 22.25 Sala 8 Lʼamore è imperfetto Ore 17.15 19.30 21.50 Sala 9 Il Peggior Natale Della mia Vita Ore 17.10 19.20 21.20 TEATRO PICCOLO BELLINI La insolita lezione del professore O.T. di Massimo Maraviglia con Bruno Tràmice Fino al 2 dicembre Teatri TEATRO SAN CARLO Histoire du soldat Musiche: Igor Stravinskij Libretto di Charles -Ferdinand Ramuz. Il 30 novembre TEATRO AUGUSTEO GREASE Fino al 2 dicembre TEATRO BRACCO Al di là del mare Con Davide Ferri, Caterina De Santis, Umberto Bellissimo Fino al 2 dicembre TEATRO CILEA Cani e Gatti riduzione e regia Luigi De Filippo Da oggi TEATRO DIANA Un ispettore in casa Birling Con Paolo Ferrari e Andrea Giordana. Regia Giancarlo Sepe Dal 5 al 16 dicembre TEATRO DELLE PALME ...E FUORI NEVICA scritta e diretta da VINCENZO SALEMME Fino al 31 dicembre