CORPO DI POLIZIA LOCALE UNITA’ OPERATIVA COMPLESSA SERVIZI SULTERRITORIO UNITA’ OPERATIVA SICUREZZA URBANA INCONTRI CON LA CITTADINANZA NEI QUARTIERI DI COMO TRUFFE: COME PREVENIRLE E CONTRASTARLE © Autore Commissario Capo di PL Marco Baffa – Incontri Prevenzione delle Truffe Edizione 2015 Le truffe ed i raggiri alle persone anziane stanno aumentando ed è molto difficile per non dire impossibile individuare gli autori, questo incontro si prefigge lo scopo di cercare di prevenire questo reato. Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore (2), procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno (3), è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da cinquantuno euro a milletrentadue euro.La pena è della reclusione da uno a cinque anni e della multa da trecentonove euro a millecinquecentoquarantanove euro : 1) se il fatto è commesso a danno dello Stato o di un altro ente pubblico o col pretesto di far esonerare taluno dal servizio militare [c.p.m.p. 162, 32quater]; 2) se il fatto è commesso ingenerando nella persona offesa il timore di un pericolo immaginario o l'erroneo convincimento di dovere eseguire un ordine dell'Autorità [649] 2 bis) se il fatto è commesso in presenza della circostanza di cui all’articolo 61, numero 5) . Il delitto è punibile a querela della persona offesa, salvo che ricorra taluna delle circostanze previste dal capoverso precedente o un'altra circostanza aggravante. La dottrina prevalente propende per una interpretazione estensiva della norma, quindi comprensiva di qualsiasi simulazione o dissimulazione o subdolo espediente posto in essere per indurre taluno in errore, anche se si tratta di silenzio o reticenza, se costituiscono violazione di uno specifico obbligo giuridico di comunicazione. Secondo la giurisprudenza non integra il reato l'astratta idoneità dei mezzi utilizzati, bensì solo la loro concreta idoneità ad indurre in errore la vittima, da valutarsi tenendo conto della particolare situazione di fatto, delle modalità di esecuzione del reato e della situazione psichica ed intellettuale della vittima. (L'errore della vittima deve portare conseguenzialmente al profitto dell'agente e al danno dell'offeso, i quali devono essere strettamente legati tra loro. Mentre Il danno deve avere necessariamente carattere patrimoniale, Il profitto può avere anche natura morale o affettiva, in grado così di avvantaggiare l'agente o un terzo. (La dottrina maggioritaria ritiene che dall'errore derivi anche un atto di disposizione patrimoniale posto in essere dal soggetto, elemento cui la norma non fa riferimento, ma che sarebbe insito nella fattispecie di truffa, la quale si basa sulla cooperazione della vittima. Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio è stato mandato l’operaio che bussa alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessuna ragione. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per i rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. La tecnica per lo più usata è di presentarsi alla porta di casa con i pretesti più disparati con lo scopo di farsi aprire ed entrare per impossessarsi di denaro contante ed oggetti preziosi. Le richieste più comuni sono di dover eseguire controlli ed i richiedenti sono: Falsi dipendenti delle aziende di luce, gas ed acqua per lettura contatori Falsi funzionari INPS addetti al controllo della pensione per migliorie pensionistiche Falsi assistenti sociali, funzionari comunali, missionari ed ultimamente anche vigili, poliziotti e carabinieri per controlli specifici su versamenti, bollette, dichiarazioni dei redditi, consegna multe o comunicazioni varie Falsi pompieri che chiedono di intervenire nell'appartamento vicino Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi anche se è una persona distinta e dai modi affabili. Quando fate operazioni in banca o in ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze periodiche. Se all’interno della banca o dell’ufficio postale avete il dubbio di essere osservati, parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre. Ricordatevi che in banca o nell’ufficio postale, nessun cassiere vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato. Quando utilizzate il bancomat usate prudenza. Non prelevate se vi sentite osservati. Da tempo le associazioni benefiche non fanno raccolta di soldi porta a porta. Fate un versamento attraverso la banca e la posta, in ogni caso non date soldi in contanti a sconosciuti. Diffidare da persone che propongono facili guadagni attraverso investimenti o altro. Non firmare nulla prima di aver consultato il parere di amici o parenti oppure aver sottoposto il contratto ad un avvocato di fiducia. Molto spesso i truffatori si presentano con un aspetto ben curato, sono educati e gentili, ma questo non deve far cadere in errore. Non fornire informazioni personali, anche per telefono; non prendere appuntamenti con chi propone di illustrare prodotti da acquistare, specialmente se si è soli in casa. Se si nutrono dubbi non esitare a chiedere l’intervento di una Forza di Polizia , telefonando al numero unico 112. QUANDO BUSSANO ALLA PORTA. Prima di aprire la porta verificare l’identità della persona, controllando dallo spioncino ed utilizzando sempre la catena di sicurezza. Anche se la persona si presenta indossando una divisa, richiederne le generalità e contattare telefonicamente l’ente al quale dice di appartenere per verificane l’attendibilità. Se possibile, durante la visita farsi assistere dal portiere o da un vicino. Diffidare da chi dice di venire in nome di una persona di vostra conoscenza. Ricordare che nessun Ente richiede la riscossione di una tassa o si una bolletta inviando personale a casa degli utenti. Gli anziani, specie pensionati, possono essere vittime di truffe perpetrate soprattutto da persone che, spacciandosi per impiegati Inps, personalmente o telefonicamente, chiedono informazioni riservate. Gli argomenti-trappola dei malintenzionati sono i più diversi, come la prospettiva di un aumento di pensione, il dubbio che l'importo corrisposto non sia esatto, la verifica del corretto valore della pensione, la minaccia che la pensione stessa possa essere ridotta o addirittura revocata, in caso di mancato controllo, la necessità di conoscere le coordinate del conto bancario o postale per accreditare somme, e così via. Importante, dunque, essere prudenti. se la persona tenta di farsi ricevere in casa, si consiglia di non far entrare nella propria abitazione chiunque si dichiari funzionario o comunque incaricato dell'Inps; chiedere il nome della persona, la sede Inps a cui dichiara di appartenere ed il motivo per cui si è presentata; controllare telefonicamente presso la stessa Sede Inps l'attendibilità di tali notizie; l'Inps stessa ricorda che a nessun titolo i dipendenti dell'Istituto sono autorizzati a richiedere, accettare o consegnare a domicilio somme di denaro; se venite contattati telefonicamente da un presunto funzionario Inps, che vi sottopone richieste di carattere personale o patrimoniale, tali da sembrare sospette, è consigliabile farsi rilasciare, prima di fornire le risposte, il numero telefonico e il nome di chi chiama, per controllare, che le richieste provengano effettivamente dall'Inps. Quello del finto funzionario è uno schema classico che viene adottato anche per fingersi appartenenti ad altri fornitori di servizi, oltre all'Inps e l'Inpdap, anche l'Enel, ad esempio. Una regola generale da ricordare è che, prima di fare dei controlli nelle case, gli Enti affiggono degli avvisi nel palazzo. TRUFFE DA FINTI MAGHI E SEDICENTI SANTONI. L'attività di chiromanti, veggenti ed esperti di astrologia a volte può nascondere delle vere e prorie truffe, basti ricordare i famosi fatti di cronaca recente Per ovviare a inganni e furti è sufficiente seguire poche ma precise regole anti inganno come ad esempio, non dare mai i propri dati personali, non firmare nulla e cercare di non farsi abbindolare da immagini e "stregonerie" fasulle. LA "TRUFFA DEI VECCHI AMICI E DEI LONTANI PARENTI" La galassia dei truffatori è infinita. Gli anziani, specie pensionati, sono il bersaglio preferito. L’Inps, istituto nazionale per la Previdenza Sociale, mette in guardia contro l’invio in questi giorni di false lettere di uffici Inps che potrebbero essere il preludio a ulteriori contatti per ottenere dai pensionati informazioni personali e riservate sui loro conti correnti oppure per chiedere loro somme di denaro. Gli argomenti-trappola dei malintenzionati sono i più svariati, da quello di un possibile aumento di pensione, al dubbio che l’importo corrisposto non sia esatto, alla verifica del corretto valore della pensione in euro, alla minaccia che la pensione stessa possa essere ridotta o addirittura revocata. L’Inps fa presente che nessun funzionario dell’istituto è mai autorizzato a recarsi nelle abitazioni dei pensionati né a contattarli fuori dagli uffici. Invita quindi a non fidarsi di chiunque si presenti a casa dicendo di essere un dipendente Inps e a non fidarsi nemmeno di chiunque telefoni per avere informazioni personali o patrimoniali. Si consiglia a chi avesse ricevuto lettere apparentemente inviate dall’istituto di verificarne l’attendibilità chiamando il numero gratuito 803.164 oppure recandosi alla sede Inps più vicina. COME CI SI DEVE COMPORTARE QUANDO SI ESCE DI CASA Suggeriamo alcuni piccoli accorgimenti che possono essere utili: Ricordarsi innanzitutto di chiudere sempre la porta a chiave e non lasciare le chiavi in luoghi alla portata di tutti E’ preferibile lasciare qualche luce accesa, la radio o il televisore in funzione Se perdete la chiave di casa sostituite sempre la serratura PROTEGGERSI IN STRADA O AL MERCATO E’ sempre meglio evitare posti isolati o poco illuminati. Evitare di indossare oggetti di valore, portare solo i soldi necessari per la spesa. Tenere sempre la borsa rivolta verso il muro e se ci si sente pedinati, entrare in un bar o in un negozio. Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma e vi rivolge la parola sembra una persona distinta ed onesta. Diffidate e non rispondete a chi vi propone l'acquisto di gioielli o pietre preziose, a chi vi propone di partecipare a donazioni od eredità da riscuotere. Se vi recate in banca cercate di farlo accompagnati da un parente o da un conoscente ed una volta incassato il denaro mettetelo in una tasca interna e uscendo dalla banca se vi accorgete di essere seguiti chiedete aiuto o entrate in un negozio per farvi aiutare e chiamare un poliziotto. Rifiutate ogni offerta di aiuto nel portare le borse della spesa ed evitate di arrivare a casa seguiti da persone che si offrono di aiutarvi perché potrebbero essere malintenzionati che vogliono entrarvi in casa. SCIPPI E BORSEGGI IN STRADA. Evitare strade isolate e poco illuminate e di portare borse e pacchi pesanti che impediscono di muoversi con facilità. Prestare attenzione alle persone che si incrociano, evitando di apparire sbadati e distratti. Se si ha l’impressione di essere seguiti, entrare in un negozio o chiedere aiuto ai passanti o ad un poliziotto. Camminando sul marciapiede preferire il senso opposto alla marcia dei veicoli e tenersi dalla parte più vicina al muro. Evitare di fare sfoggio di orecchini e altri gioielli vistosi e di portare con se molto denaro; se è inevitabile, cercare di non tenere tutto il denaro solo nel portafogli, ma distribuirlo tra borsa, tasche ecc. Uscendo dalla posta o dalla banca controllare che non ci siano nessuno in attesa e non soffermarsi con chi chiede informazioni. In autobus utilizzare solo borse che si chiudono bene e tenerle strette a sé, così come quando si è in fila o in posti molto affollati. PROTEGGERSI IN AUTO Se si è al volante indossare l’orologio al polso destro. Ricordarsi i trucchi dei malviventi: colpiscono lo specchietto in modo che si abbassi il finestrino e strappano l’orologio. Possono far finta di chiedere informazioni per distrarci mentre un complice ruba la borsa. Lasciare le borse sempre nel bagagliaio quando si parte e non quando si parcheggia l’auto. FURTI IN AUTOMOBILE. Non lasciare le chiavi inserite per acquistare "al volo" il giornale o le sigarette. Parcheggiare in aree custodite, ben illuminate, evitando zone isolate. Utilizzare antifurti o sistemi di bloccaggio che possono rendere la vita più difficile al ladro. Evitare di lasciare in auto, bene in vista, monete, telefonini, occhiali e qualsiasi altro oggetto che può destare interesse. Mentre si è in viaggio, evitare di lasciare borse in vista, ma nasconderle sotto il sedile o in qualsiasi luogo che possa rendere difficile il furto. Fare attenzione ai piccoli tamponamenti: spesso sono provocati volontariamente portando il conducente a scendere dalla macchina per impossessarsene. In questo caso invitare con i gesti a proseguire fino a raggiungere un luogo frequentato. PROTEGGERSI IN VIAGGIO In autobus, metrò o luoghi affollati fare attenzione quando qualcuno vi si spinge contro, di solito è un complice del ladro che ci sta derubando. In viaggio portare il denaro in una tasca interna, non affidare le borse a persone appena conosciute, anche se ispirano fiducia. Non usare taxi abusivi SE SI ASSISTE A UN CRIMINE IN STRADA Per prima cosa bisogna garantire la propria sicurezza per potersi poi rendere utili, Una volta messi in sicurezza bisogna telefonare ai numeri di emergenza, in primis al numero unico di emergenza 112 . Se ci sono feriti allertare subito i numeri di pronto soccorso per emergenza sanitaria 118 o tecnica 115. SE SI E’ VITTIMA DI UNO SCIPPO Non trattenere la borsa altrimenti si rischia di essere trascinati dagli scippatori, Cercare di ricordarsi gli elementi della scena: tipo e targa del mezzo usato numero dei scippatori caratteristiche fisiche. Se al momento non si ricorda si può contattare una Forza di Polizia anche nei giorni successivi rivolgendosi direttamente gli uffici preposti. SE SI VIENE MINACCIATI CON UN’ARMA Non reagite ma tentate di essere accondiscendenti con le richieste del malvivente cercare poi di mettersi al sicuro alla prima occasione. Non cercate di fare gli eroi può provocare danni a se stessi e agli altri. Se si assiste a un crimine non si è obbligati a farne denuncia, ma si è obbligati a presentarsi come teste se chiamati e dire tutto quel che sa e non tacere nulla di quanto è a sua conoscenza. La denuncia è fondamentale per gli operatori della sicurezza: serve per garantire una migliore prevenzione e per contrastare la reiterazione. Grazie per l’attenzione © Autore Commissario Capo di PL Marco Baffa – Incontri Prevenzione delle Truffe Edizione 2015