Libero - Associazione Sindacale aderente alla Federazione Nazionale Sindacati Autonomi Personale di Credito, Finanza e Assicurazioni Vi a d el l a Mo n t a g n ol a 3 7 – 3 0 1 7 4 Ven e zi a M es t r e Tel ef o n o 0 4 1 5 4 4 1 1 3 3 Fa x 0 4 1 5 4 4 2 7 0 9 Cel l u l a r e 3 3 8 3 3 1 6 2 4 9 Web www.liberosinfub.com e-mail [email protected] COORDINAMENTO INTERREGIONALE SINFUB CR Venezia – CR Veneto – CR Friuli V.G. – Banca Trento Bolzano - CR Firenze – ISP – ISP Private Banking – ISGS Veneto Banca – Banca IFIS – Volksbank – Banca Aletti n° 35 – 23 luglio 2012 ESODATI Eppur (qualcosa) si muove In attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, l’INPS ha diffuso una comunicazione riguardante i primi 65.000 salvaguardati del “decreto Fornero” (di cui 17.710 titolari di prestazione straordinaria a carico dei Fondi di Solidarietà al 4 dicembre 2011, o con accesso al Fondo autorizzato dall’Inps o previsto da accordi collettivi, e con l’obbligo di permanenza nei Fondi di Solidarietà fino al compimento del 62° anno di età anagrafica). L’Inps ha provveduto ad estrarre dai propri archivi le posizioni di coloro che potrebbero essere potenziali beneficiari della clausola di salvaguardia. Per costoro, entro 30 settembre, l’ente verificherà la sussistenza del diritto a pensione secondo le regole vigenti ante riforma (legge 214/2011). A partire dalla seconda metà di questa settimana, l’Inps invierà una lettera con la quale invita gli interessati a prendere visione del proprio estratto conto previdenziale e, nel caso in cui, dopo aver verificato il proprio estratto conto previdenziale, si dovessero riscontrare delle carenze od inesattezze, ad attivarsi fissando un appuntamento con la struttura territoriale Inps competente, dotandosi del PIN dispositivo per poter presentare la domanda di prestazione a tempo debito. Per coloro che non fossero in possesso del PIN, l’Inps provvederà ad inviare i primi 8 caratteri con l’invito a completarlo e fornendo loro le relative istruzioni. L’invio delle lettere sarà preceduto da una campagna informativa tramite call center, nella quale i potenziali beneficiari saranno contattati preavvisandoli dell’invio della comunicazione scritta e della possibilità di fissare un appuntamento per ricevere tutta l’assistenza del caso. A tal fine presso le agenzie Inps saranno dedicati appositi Sportello Amico presso i quali ci si potrà recare previo appuntamento. COSA FARE SE NON SI RICEVE LA COMUNICAZIONE Tutti coloro che ritenessero di poter rientrare tra i salvaguardati, ma che non dovessero ricevere la comunicazione da parte dell’Inps, potranno chiedere un appuntamento all’Ente presso la sede di competenza; quest’ultima accerterà l’esistenza o meno del diritto e provvederà -eventualmente- al contestuale inserimento nella lista dei 65.000 salvaguardati. Una volta terminata la fase di accertamento, l’Inps invierà agli interessati (in maniera centralizzata) l’esito della verifica del diritto a pensione.