Numero 1 A. s. 2013/2014 La caravella Sommario Il Sacro Cuore Giornalino della Scuola secondaria di Primo grado “Sacro Cuore” di Gallarate sbarca a S. Giulio….p.2 W il sabato!..............p.2 Intervista alla prof. Cazzaniga……p.6 Un po’ di noi... Un panino riscaldato o un dolcetto condiviso con gli amici, quattro chiacchiere e tante risate… così cominciano i nostri mercoledì di redazione: con la voglia di stare insieme. co di curiosità e tanta voglia di confrontarsi: questa è la ricetta segreta dei nostri scrittori in erba. Notizie, immagini, curiosità e tanto altro La stessa voglia che ci ha spinti ad intrapren- ancora… La grande “avventura della conoscenza” continua anche a bordo della nostra dere questa nuova avventura. La proposta è nata da alcuni ragazzi di pri- caravella! m a , c h e a v e v a n o g i à v i s s u t o E allora salpiamo, capitani coraggiosi, alla quest’esperienza alle scuole elementari, ed è volta di nuovi fantastici mondi da esplorare. stata subito accolta con entusiasmo da un Chi si unisce a noi? gruppetto di compagni. La redazione Effetti ottici………..p.9 Lo spazio dell’arte…………..p.10 Rubriche: Cinema: The Blind side………p.3 Una buona dose di intraprendenza, un pizziLibri da tutto il mondo………..p.4 L’autore del mese……………p.5 Curiosità…… p.7-8 L’angolo della moda…………...p.8 Barzellette…….p.10 Indovinate chi siamo?! Il Sacro Cuore sbarca a S. Giulio Gallarate: giornata di inizio anno. Io e i miei amici di prima media ci siamo ritrovati con tutta la scuola Sacro Cuore in via Bonomi alle 8:00 del mattino per la partenza con il pullman. Arrivati ad Orta San Giulio, abbiamo conosciuto la guida, che ci ha illustrato la caratteristiche del luogo; la sua spiegazione è un'area pic-nic nei boschi, dove abbiamo giocato a palla-guerra (sezione a contro sezione b). Io e la mia squadra abbiamo vinto la partita e questo mi ha reso molto felice! stata, secondo me, molto interessante. La guida ci ha poi accompagnati con i battelli sull'isoletta di San Giulio. Dopo aver camminato fino alla chiesetta, abbiamo partecipato a un momento di preghiera e dopo di ciò abbiamo visitato la reliquia di San Giulio. Ripensandoci, la salma mi ha impressionato molto! Ritornati in paese ci siamo recati al Sacro Monte di Orta, che ha una fantastica vista del lago e del paesaggio circostante, perfino dei monti innevati. Dopodiché abbiamo pranzato in E' seguita alle 15:30 una messa nella meravigliosa chiesetta del Sacro Monte per alunni e genitori. Al rientro a casa eravamo contenti e stanchi, felici per la meravigliosa giornata passata insieme. Direi che l'intento dei professori di farci conoscere meglio per formare il gruppo classe è pienamente riuscito. Sara Gallidabino IA W il sabato! A me piace molto andare a scuola il sabato perché sto con i miei amici e faccio diverse attività a scelta. L’ultima volta ho costruito con la carta dei segnalibri coloratissimi; è stato divertente abbinare i colori ed è stato fantastico vedere il risultato finale. Le ultime due ore, invece, ho fatto l’impasto per i pizzoccheri ma, purtroppo, non ho potuto mangiarli perché erano troppo spessi; comunque è stato molto divertente prepararli, perché io e le mie compagne ci siamo sporcate tutte! Francy Pagina 2 La caravella The blind side Michael Oher, il protagonista del film “The Blind side” è un personaggio che mi ha colpito e commosso moltissimo; la storia di questo ragazzo, orfano di padre e portato via dalla madre dipendente dalla droga, che cerca di lasciarsi alle spalle la sua infanzia traumatica e di superare la sua adolescenza problematica, proiettandosi sul presente con coraggio e determinazione fino a diventare un grande campione di football americano, non può che dare spazio alla speranza. Big Mike, come era soprannominato, conquista il suo posto nel mondo dimostrando a tutti come, desiderando realmente una vita diversa, ce la si può fare, qualsiasi siano le proprie origini, anche se tutti ti considerano poco intelligente e senza doti o capacità particolari. Ma Michael Oher non è l’unico protagonista di questo film, tratto tra l’altro da una storia vera, quindi ancora più coinvolgente e per certi aspetti scioccante; mi ha emozionato molto anche la figura del coach Cotton che crede nelle capacità del ragazzo e lo aiuta ad iscriversi a scuola garantendo per lui. Il coach Numero 1 vuole dare una possibilità a questo giovane che riconosce in grado di dare molto non soltanto a se stesso, ma anche agli altri. Avere accanto persone che credono in te, soprattutto per chi si sente spesso insicuro sulla strada giusta da prendere, può fare la differenza tra diventare un campione di football come Mike o morire in mezzo alla strada in una sparatoria, come poi accadrà all’amico di Michael, lasciatosi trascinare da cattive compagnie. Un altro personaggio determinante nella storia di questo ragazzo è Leight Anne Tuohy, colei che accoglierà Michael prima in casa sua e poi nella sua famiglia; nel film è interpretata da Sandra Bullock, (che avevo da poco visto nel film un po’ meno impegnato “Speed”) ed è la figura di una mamma che mi ha veramente appassionato e intenerito. Comprensiva, affettuosa, ma nello stesso tempo determinata, risoluta e coraggiosa, tanto da affrontare i balordi che infastidivano Michael “Quando hai minacciato mio figlio, hai minacciato me” li sfiderà. E’ una donna che sa mettersi in discussione, convinta delle sue scelte, che non si fa intimidire o condizionare dalle amiche che criticano in modo vergognoso la sua scelta di aiutare Michael; è un punto di rife- rimento saldo per la famiglia. Persino quando Michael e il piccolo Sean hanno un incidente, non si lascia prendere dal panico, non lo colpevolizza, ma mantiene la calma e consola Mike, mortificato e sconvolto dall’accaduto, e capisce, così, che proprio grazie all’intervento del ragazzo il piccolo è sopravvissuto allo schianto con l’airbag. E’ una donna che sa infondere coraggio e grinta, che lo spinge a non arrendersi e questo per Michael sarà la salvezza. “The Blind side” è un film che mi è piaciuto veramente molto, intanto perché, nonostante l’inizio tragico, ha un lieto fine; inoltre perché è un film che ci fa sperare che non solo esistano al mondo persone in grado di risollevarsi da un’esperienza traumatica e dolorosa, ma anche persone pronte ad aiutarti, a farlo senza secondi fini, in modo disinteressato, solo per il desiderio di fare del bene a qualcuno che merita molto dopo aver sacrificato molto. Emma II B Pagina 3 Libri da tutto il mondo “Libri da tutto il mondo” è questo il titolo della rubrica di (si capisce) libri di questo giornalino. Vedremo di volta in volta alcuni dei libri più famosi, ma anche alcuni non molto noti. Questo mese affronteremo uno dei libri più famosi di tutto il mondo, uno degli innumerevoli capolavori gialli della notissima scrittrice Agatha Christie: Dieci Piccoli Indiani. Titolo: Dieci Piccoli Indiani Autore: Agatha Christie Anno prima edizione: 1939 per la Gran Bretagna, in Italia arriva solo sette anni dopo, nel 1946 N° copie vendute: 110 milioni Record: è il libro giallo più venduto in assoluto, all’undicesimo posto nella classifica dei libri con più incassi, al terzo contando solo i romanzi Consigliato a chi: ama il mistero, gli intrighi, i sotterfugi, cose che non sembrano come in realtà sono, i delitti Note: anche se parla di delitti non è per niente sanguinoso o cruento, è per ragazzi. All’ inizio è un po’ noioso, ma vi prego, non mollatelo, o vi pentirete di questa scelta Trama: Dieci persone comunissime vengono invitate su un’isola da uno sconosciuto con vari pretesti, ad esempio l’amico in comune o un’offerta di lavoro. Arrivati sull’ isola scoprono che questa è totalmente vuota e Un disco li accusa tutti di essere assassini. Salendo nelle loro camere trovano un’orrenda filastrocca per bambini… Quella stessa sera uno di loro muore. Tutti i contatti con l’esterno sono interrotti, perché il mare è in burrasca e agli abitanti della costa è stato raccomandato di non aiutarli con la scusa di una scommessa… le morti si susseguono una dopo l’altra e avvengono “stranamente” seguendo quella filastrocca. Esplorano l’isola e non trovano nessun’ altro… a questo punto è chiaro che l’assassino è uno di loro… Si tratta di un libro fantastico, geniale, brillante! A me è piaciuto molto, perché vieni coinvolto TOTALMENTE nel libro, hai paura, vuoi scoprire chi è l’assassino. Concludo dicendo che una delle cose più belle è che ognuno può rivestire il ruolo di vittima o assassino. Vi aspetto il prossimo mese per tuffarci nel universo dei libri fantastici con Harry Potter! Pietro Gallotti Volume 1, Numero 1 Pagina 4 La fantastica e talentuosa autrice del mese Dame Agatha Mary Clarissa Miller, Lady Mallowan, nota come Agatha Christie (nata il 15 settembre 1890 e morta il 12 gennaio 1976) è una nota (si spera!) scrittrice inglese. Ha scritto 85 romanzi gialli, ai quali deve la sua celebrità. Inoltre ha scritto alcuni romanzi rosa sotto lo pseudonimo di Mary Westmacott. Complessivamente, i suoi libri hanno venduto più di due miliardi di copie, superando in numero di traduzioni perfino quelli di Shakespeare. La biografia Agatha non frequenta alcuna scuola, ma viene istruita dalla madre. Nel 1906 va a Parigi per studiare canto, in quanto voleva diventare una cantante lirica. Ma, non essendo soddisfatta dagli studi, torna in Inghilterra; poco dopo questo ritorno in patria, Agatha conoscerà Archibald Christie, colonnello della Royal Flying Corps*, con cui si fidanzerà. Durante la Prima guerra mondiale, Agatha lavora presso l’ospedale di Torquay, dove impara molto su veleni e medicinali, conoscenze che le torneranno molto utili quando deciderà di scrivere romanzi gialli (scelta azzeccata!). Il 24 dicembre 1914 si sposa con Archibald, e da questo matrimonio nascerà più tardi, nel 1919, la sua unica figlia, Rosalind. Nel pieno della Grande guerra, inizia a scrivere il suo primo libro: “Poirot a Styles Court”, ambientato durante il conflitto e pubblicato nel 1920. Nel 1923 Agatha parte per un viaggio intorno al mondo insieme al marito, di cui racconterà nel suo libro “Viaggiare è il mio peccato”. Nel 1926 la madre di Agatha muore e il marito chiede il divorzio; Agatha scompare di casa vagabondando in stato di amnesia. Dopo una decina di giorni viene ritrovata ad Harrogate, dove soggiornava in un albergo sotto il nome dell’ amante del marito. Nel 2001 viene scoperto un documento secondo il quale Agatha si era nascosta sperando che il marito fosse incolpato dell’ omicidio e dell’ occultamento del suo cadavere. Tutto questo perché il marito la tradiva con la propria segretaria. Sempre nel 1926, Agatha parte per un viaggio con la figlia Rosalind alle isole Canarie; durante questo viaggio conosce l’archeologo Max Mallowan con cui si sposerà nel 1930. Agatha Christie morì il a Wallangford e verrà sepolta nel cimitero di Cholsey. In vita ha guadagnato più di 20 milioni di sterline (circa 25 milioni di euro) dalle vendite dei suoi romanzi. Per qualsiasi domanda su Agatha Christie potete trovarci all’intervallo in 1^B!! Pietro Gallotti & Andrea Bossi 1B * La Royal Flying Corps è l’aeronautica militare inglese. Volume 1, Numero 1 Pagina 5 Intervista alla prof. Cazzaniga Cosa desiderava fare da grande, quando era bambina? Alle elementari mi piaceva l’idea di viaggiare per scoprire il mondo, da un capo all’altro, esplorandone ogni angolino. Ma c’era un problema… avevo una grande, terribile, enorme paura... dell’aereo! Così il mio sogno andò in frantumi. Poi ho avuto tanti altri desideri: frequentare la facoltà di architettura a Firenze (peccato che non sapessi disegnare), suonare il flauto traverso al conservatorio… . . . p o i p e r ò . . . In 2^ media mi sono innamorata del mio prof. di italiano! Non era particolarmente bello e giovane… anzi! Era un tozzo vecchietto ricoperto di peli dalla testa ai piedi (un po’ stile hobbit)… ma si sa, l’amore è cieco! Da quel momento capii che il mio destino era quello di diventare una professoressa di italiano brava come lui. Che cosa la fa arrabbiare più di ogni altra cosa? Odio le persone che si sentono superiori! Sono molto fastidiose, mi fanno innervosire un sacco, anzi, due sacchi! Quali sono le sette parole di cui non farebbe mai a meno? n°1: Vaccarana n°2: Zio Cantante n°3: Si capisce n°4: Quando sarò padrona del Volume 1, Numero 1 mondo… scriverò un libro di grammatica!!! n°5: Non sei sul pezzo n°6: Perché n°7: Sintesi sinteticissima Cosa pensa dei suoi nuovi primini? Penso che siano dei personaggi alquanto paranormali ed anche simpatici, ma, purtroppo, assai ignoranti. Non voglio dire che siano stupidi, ma nel senso che ignorano tante cose! Sono anche malleabili, proprio come il pongo! Con loro si lavora bene! Qual è il suo più grande difetto? Quando le cose non vanno come ho in mente io, mi infurio per i primi due minuti, poi mi passa , come per magia! Che superpotere vorrebbe avere? Faccio una premessa: odio stare sulle spine! Non lo sopporto! Per questo vorrei saper prevedere il futuro: per organizzarmi prima degli altri e non essere mai colta impreparata. Qual è stata la più grande figuraccia che ha mai fatto? Risale ai tempi del liceo, alla 5^ superiore per l’esattezza. Mi ricordo benissimo: il cambio dell’ora era imminente ed il professore di lettere se ne stava sull’uscio a fumare. Io non me ne curavo poi così tanto, anzi, parlavo del più e del meno con le mie amiche, quando, all’ im- provviso, ricordai: il tema! Se non lo avessi immediatamente messo nell’armadio, il prof. mi avrebbe inesorabilmente piazzato un bel 4 sul registro e questo, in vista della maturità, non era certo augurabile. Così provai a farmi strada fra la muraglia di gente che mi di videva dall’armadio. Un passo. Tutto bene. Un altro passo. Ok. Terzo passo… oh no! Si aprì una voragine fra i banchi proprio dove avevo appena appoggiato il piede ed io vi caddi dentro! Gli occhi di tutti si posarono su di me, però, se vogliamo vedere le cose dal lato positivo, quando il prof. entrò in classe trovò il mio fantastico tema dentro l’armadio! Elenchi cinque cose di cui ha paura. Al primo posto c’è, come ho detto prima, l’aereo. Al secondo posto troviamo il temporale. I terzi classificati sono gli insetti! Il quarto classificato è la velocità. E infine ultimo, ma non meno importante, guardare in basso stando in alto. Cosa pensa dell’iniziativa del giornalino scolastico? Penso che sia un occasione molto importante per allenarsi a scrivere bene ed una buona ragione per interessarsi alla propria cultura personale. I Ficcanaso Pagina 6 Curiosità In Australia l’entomologo Jurgen Otto ha trovato un piccolo aracnide: è il Ragno pavone australiano, chiamato anche Maratus Volans. tutto colorato, si solleva su due zampe e vibra mentre si sposta da un lato ad un altro per cercare di corteggiare la femmina. Se questa danza non è piaciuta alla femmina, il maschio può diventare una preda. Misura 405 millimetri e quando scappa salta in modo irregolare. Durante l’accoppiamento, solleva i lembi dalla parte posteriore del corpo e il suo arcobaleno di colori si nota ancor di più, rendendolo, in questo modo, uno dei ragni più belli del mondo. Il ragno pavone australiano Giulia e Fede Per attrarre la femmina, il maschio alza le sue alette come un ventaglio Laghi colorati “Gli specchi d’acqua hanno una caratteristica particolare, quella di riflettere i colori” Il lago Waiotapu, Nuova Zelanda Gli specchi d’acqua hanno una caratteristica particolare, quella di riflettere i colori; ciò fa sì che molti laghi assumano colorazioni particolari. Molto spesso, infatti, si possono ammirare dei laghi che si colorano di verde, rosso o nero. I laghi colorati più belli del mondo sono il Peyto Lake, che si trova in Canada, e il Perito Moreno in Argentina, entrambi di una colorazione blu- turchese. Il colore azzurro chiaro è dovuto allo scioglimento dei ghiacciai. Il verdegiallo, invece, dipende dal riflesso delle foreste che circondano i laghi. Da ricordare, tra i laghi che si colorano di verde, il lago Uyuni, che si trova a 3500 metri s.l.m., ed anche il Wise- Pagina 7 lake in Carolina del Sud, che diventa verde grazie alla foresta di mangrovie che lo circonda. Altri laghi, invece, assumono spesso un colore rosso grazie al riflesso del sole basso sull’orizzonte; in altri casi il colore è dovuto alla presenza di minerali, come il caso del lago francese Camargue Lake. Il lago Waiotapu, che si trova in Nuova Zelanda, è invece di colore arancione ed ha addirittura una temperatura di 75 gradi. In Indonesia, grazie al vulcano Kelimutu, i laghi vicini assumono colori cangianti come rosso, verde e blu cobalto. Anche in Italia abbiamo dei laghi affascinanti, come il lago di Tovel nelle Dolomiti che, fin dal 1964, era famoso per essere di colore blu tutto l’anno e per diventare rosso alcune settimane d’estate. Secondo un’antica leggenda diventa rosso in onore del sacrificio degli abitanti del luogo; alcuni studi hanno recentemente rivelato che assume quel colore a causa di un particola- re tipo di alga, che cresce soprattutto grazie all’azione degli escrementi delle mucche. Arianna IB Il lago di Tovel La caravella Zitte, zitte...nell’astuccio La impugniamo ogni giorno: se non ci fosse lei, chissà come faremmo noi studenti! Parliamo della matita, un oggetto che da anni fa parte del quotidiano di tutti. Anche se può sembrare strano, la matita venne utilizzata per la prima volta solo nel 1664, anno in cui la grafite (un minerale grigio molto friabile) venne avvolta in un bastoncino di legno dall’aspetto e dalla forma molto grezze. Fu solo nel 1795 che le matite come le conosciamo oggi presero forma, quando Nicola Giacomo Conte mise a pun- to un sistema per produrle. La grafite venne impastata con dell’argilla e tagliata a striscioline; fu poi inserita in alcuni bastoncini di legno di cedro. Quando Lothar Faber nel 1840 definì gli standard di lunghezza, diametro e durezza della mina, nacque la prima matita di marca al mondo. E se c’è la matita, non può mancare lei, la gomma. La gomma festeggia il suo primo compleanno il 15 aprile 1770, giorno in cui Sir Joseph Prie- stley ha potuto scrivere sul suo quaderno: “I have seen a substance excellently adapted to the purpose of wiping from paper de mark of black lead pencil”, cioè “Ho scoperto una sostanza perfettamente adatta allo scopo di cancellare dalla carta i tratti di una matita nera. Da quell’anno, negli Stati Uniti si festeggia il giorno della gomma da cancellare. Tanti auguri! I Ficcanaso L’ANGOLO della moda di Renny IB Care amiche, in inverno fa freddo, quindi vi consiglio di mettervi una giacca lunga fino alla vita, anche di colore beige. Sotto la giacca potreste indossare una maglietta bianca, magari con dei disegni argentei. In testa potete mettervi un cappello, anche bianco, così si intona alla maglietta; potete indossare dei jeans scuri, meglio aderenti, così risultano più eleganti. Come calzature vi consiglio degli stivali lunghi fino a metà polpaccio. Ecco qualche consiglio per In primavera, invece, il vostro potete indossare solo look! un maglioncino in lana, magari bianco con delle punte di colore. Sotto il maglione vi consiglio una magliettina leggera bianca, ricamata in pizzo sui bordi; il tutto potrebbe essere ravvivato da un’altra maglia un po' più lunga, ma questa volta di un verde chiaro o di un giallo acceso. I pantaloni starebbero bene di colore viola. Visto che il clima è più mite, potete indossare delle ballerine; io le preferisco di un colore blu scuro e spento. Volume 1, Numero 1 Pagina 8 Effetti ottici di Camilla Pedretti IB In cinematografia è frequente l'impiego di trucchi di illusione geometrica per rappresentare oggetti molto grandi, usando piccoli modelli oppure oggetti piccoli. Per esempio, è possibile fare apparire in scena enormi dinosauri semplicemente ponendo dei loro piccoli modellini molto vicini all'obiettivo fotografico. Le linee orizzontali e verticali che delimitano questa scacchiera appaiono non parallele perché il nostro occhio si concentra di più sul nero; questo fenomeno ci fa vedere le linee non parallele. Se si provasse a misurarle con il righello, si vedrebbero parallele. La scala impossibile: la figura è piatta o in 3D? Illusioni prospettiche In questo esempio di illusione geometrica i quadrati rossi appaiono storti, come se fossero dei rombi. Ma, in realtà, è l’ordine delle righe bianche e nere che fanno sembrare i quadrati storti. Per rappresentare le immagini tridimensionali su una superficie piatta si utilizzano tecniche di proiezione prospettica. In alcune situazioni, però, la rappresentazione è ambigua ed il cervello umano tende a costruire la rappresentazione ritenuta più normale, oppure rimane incerto tra due possibili situazioni; è il caso della Scala impossibile e del cubo di Necker. stenti, la cosiddetta Illusione di In alcune illusioni si percepiscono parti Ehrentein: di immagini che non esistono realmente. Altre illusioni di immagini inesistenti sono invece prodotte dalla mente, come nell'esempio del Triangolo di Kanizsa: Illusioni di completamento Il cubo di Necker è disegnato con le due facce di uguale dimensione, in modo tale che non sia possibile capire quale sia quella anteriore e quale quella posteriore. La linea indicata dalla freccia è davanti o dietro al cubo? Illusioni di movimento In queste illusioni si percepisce un movimento di alcuni elementi dell'immagine che ovviamente, essendo stampati su un foglio di carta, sono necessariamente immobili. Nella zona interna si vedono dei cerchi che in realtà non esistono e alla perife(È possibile vedere un triangolo bianco, ria si vedono rettangoli e quadrati che non esistono. che in realtà non esiste) Oppure nella illusione dei cerchi inesi- Volume 1, Numero 1 Pagina 9 TTE BARZELLE INDOVINELLO: Qual è la formula chimica del LATTE? Soluzione nel prossimo numero! PIERINO Il papà di Pierino dice: "Pierino vai a prend ermi la birra al bar!". Pierino va al bar e dice al barista: "Mi dai una birra per favor e?". Ma il barista gli dice di no perché è minorenne. Così Pierino ritorna dal babbo e gli dice: "Non mi ha dato la birra perch é ha detto che sono minorenne!"; il babbo allora gli risponde: "Digli che ho 32 anni, 2 figli, la patente caduta nel tombino e la mogl ie all'ospedale con il braccio rotto". Pierino allora ritorna e dice al barista: "Ho 32 figli, 2 anni, la moglie caduta nel tombino e la patente all'ospedale con il braccio rotto!". L’ALBERO C'è un uomo che si chiama Giovanni che sta sempre in casa; ad un certo punto sua moglie dice: "Perché non esci mai di casa? "; allora Giovanni va in cucina, prende un coltello, esce di casa e si arrampica sul un albero. Tutti i suoi parenti impauriti dicon o: "Scendi Giovanni!". Arriva la polizia con il microfono e dice: "Scendi sei circondato!", arrivano i pompieri ma, siccome non riesc ono a issare la scaletta, arriva il parroco che fa il segno della croce. Allora Giovanni decide di scendere. Un amico di Giovanni allora gli chiede: "Perché quando tutti ti hanno detto di scendere non sei sceso, ma solo il parroco è riuscito a convincerti?"; Giovanni risponde: "Tu hai visto che segno mi ha fatto?...O scendi o taglio l'albero!". STUDI Smescensam I B Esame di Fisica alla Facoltà di Ingegneria. Il professore chiede allo studente di spiegargli la legge gravitazionale universale. Il ragazzo va alla lavagna e comincia a scrivere formule su formule; ad un certo punto vede il professore prendere il suo libretto e gettarlo dalla finestra. Lo studente, non riuscendo a spiegarsi il perch é di tale azione, guarda il docente sbalordito. Allora il professore commenta: “Dun que, secondo quanto lei ha scritto, adesso il libretto dovrebbe tornare su da solo!” Lo spazio dell’arte Francesco Pozzi III A NON PERDETEVI IL PROSSIMO NUMERO!