DIRITTO AMBIENTALE
VALUTAZIONE D’IMPATTO
AMBIENTALE
14/05/2010
Avv. PAOLA VOLPE
VALUTAZIONE D’IMPATTO AMBIENTALE
(VIA)
Valutazione Impatto Ambientale è:
Procedura tecnico-amministrativa di strumento
all’autorità decisionale
Finalizzata ad individuare, descrivere e valutare
effetti dell’attuazione o meno di un progetto.
Si basa - su informazioni del proponente
- sulla consulenza data da altre strutture
della P.A.
- apporto e partecipazione gruppi
sociali
VALUTAZIONE D’IMPATTO AMBIENTALE
(VIA)
Introdotta a livello europeo con la
Direttiva CEE 337/85 ed integrata con
la Direttiva CEE11/97
Con VIA si intende la procedura che
accerta la compatibilità ambientale
di un’opera.
VALUTAZIONE D’IMPATTO AMBIENTALE
(VIA)
• Essa individua, descrive e quantifica gli effetti
che un’opera, un progetto o azione
potrebbero avere sull’ambiente, inteso come
insieme delle risorse naturali di un territorio e
delle attività antropiche in esso presenti.
Ambiente non necessariamente naturale, ma
inteso nel suo complesso
Impatto ambientale
 Effetti causati da un evento, azione o
comportamento sull’ambiente:
 effetti diretti ed indiretti, secondari
cumulativi, sinergici, a breve medio e lungo
termine, permanenti e temporanei, a piccola
e grande distanza, positivi e negativi indotti
da un insieme o da singoli interventi
sull’ambiente.
Impatto ambientale
No inquinamento o degrado, ma mostra
gli effetti che può provocare una
modifica, non necessariamente negativa,
all’ambiente circostante.
Previsione dei costi e benefici di una
modifica.
VIA
è un insieme di:
 dati tecnici-scientifici su stato struttura e
funzionamento dell’ambiente;
 dati su caratteristiche economiche e tecnologiche dei
progetti;
 previsione di comportamenti dell’ambiente e
interazioni tra progetto e comportamenti ambientali;
 procedure tecnico-amministrative;
 istanze partecipative e decisionali(partecipazione
pubblica)
 sintesi confronto fra costo del progetto e dei suoi
impatti e benefici diretti ed indiretti del progetto.
Storia
La Via nasce alla fine degli anni sessanta negli
Stati Uniti d’America con il nome di
Environmental impact assessment (EIA)
L’EIA introduce le prime forme di controllo
sulle attività interagenti con l’ambiente
mediante strumenti e procedure finalizzate a
prevedere e valutare le conseguenze di
determinati interventi.
Storia
Nel 1969 negli USA viene approvato Nazional
Evironmental Policy Act (N.E.P.A.)
Tale atto dispone
l’introduzione della VIA
il rafforzamento dell’Environmental
Protection Agency (con ruolo amministrativo
di controllo)
l’istituzione del Coucil on Environmental
Quality con ruolo consultivo per la Presidenza
Storia
 Nel 1978 viene approvato il Regulations for
implementing the Procedural Previsions of N.E.P.A.,
un regolamento attuativo del N.E.P.A. che dispone
l'obbligo della procedura di VIA per tutti i progetti
pubblici o comunque che accedono a finanziamento
pubblico. Lo studio di impatto ambientale è
predisposto direttamente dall'autorità competente al
rilascio dell'autorizzazione finale ed è prevista
l'emanazione di due atti distinti: uno relativo alla
valutazione di impatto ambientale e uno relativo
all'autorizzazione finale per la realizzazione dell'opera.
Storia
Nel 1973, il Canada emana l'Environmental
Assessment Review Process, una norma
specifica riguardante le valutazioni di impatto
ambientale, sulla falsariga dei provvedimenti
statunitensi. Nel 1977 vengono apportate
delle modifiche all'impianto legislativo ma,
nella sostanza, rimane pressoché invariato, la
VIA si applica a progetti pubblici o a progetti
accedenti a finanziamento pubblico.
Storia
Nel 1976 in Francia viene emanata la legge n.
76-629 (del 10 luglio 1976) "relative à la
protection de la nature". Tale legge ha la
caratteristica di introdurre tre diversi livelli di
valutazione: etudes d'environment, notices
d'impact e etudes d'impact. Si pongono le
basi per l'introduzione della VIA anche in
ambito europeo.
Storia
Nel 1985, la Comunità Europea
emana la Direttiva 337/85/CEE
"Concernente la valutazione
dell'impatto ambientale di
determinati progetti pubblici e
privati".
Storia
L'Olanda, nel 1986, è la prima nazione ad
applicare la nuova Direttiva europea,
approvando una norma ampliata con
particolare riferimento alla valutazioni da
effettuare sui piani. L'elemento centrale della
norma olandese è costituito dal raffronto delle
alternative e valutazione dei relativi impatti, al
fine di determinare la migliore soluzione, in
termini ambientali, da realizzare.
Procedura VIA in ITALIA
La Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) è
delineata dalla Direttiva 85/337/CEE,
aggiornata dalle Direttive 97/11/CE e
2003/35/CE. In Italia è stata introdotta con
Legge 8 luglio 1986 n. 349; successivi decreti
ne regolano il funzionamento.
Progetti sottoposti alla
procedura VIA
 Sono sottoposti alla procedura di V.I.A. i progetti
pubblici e privati che possono avere un impatto
ambientale rilevante. In particolare, progetti di opere
quali raffinerie, centrali termiche, acciaierie, impianti
chimici, dighe,porti, infrastrutture stradali e
ferroviarie, elettrodotti sono sottoposti a V.I.A.
nazionale, mentre progetti relativi ad agricoltura,
selvicoltura, acquicoltura, industria estrattiva,
produzione e trasformazioni di metalli, costruzione e
montaggio di autoveicoli, cantieri navali, industrie
alimentari, oleodotti e gasdotti, piste da sci ed altro
sono oggetto di V.I.A. in ambito regionale.
Progetti sottoposti alla
procedura VIA
Per alcune tipologie di opere la normativa
fissa limiti dimensionali per l’assoggettabilità a
V.I.A. e per la sua collocazione in sede
nazionale o regionale; in altri casi, il legislatore
europeo o nazionale ha lasciato la valutazione
ad una procedura caso per caso, la cosiddetta
verifica di esclusione, sulla base di elementi
noti e forniti dal proponente.
Competenza procedura VIA
 L’autorità competente a livello nazionale è il
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare, affiancato dal Ministero
dei Beni e le Attività Culturali per gli aspetti
archeologici – paesaggistici. Il Ministero si avvale
per le valutazioni tecniche della Commissione di
Valutazione dell’Impatto Ambientale e della
Commissione Speciale per la Valutazione
dell’Impatto Ambientale nel caso della V.I.A. di
infrastrutture strategiche.
COME FUNZIONA LA PROCEDURA DI VIA
 La procedura prevede la presentazione da parte di un
Proponente, pubblico o privato, del progetto corredato dallo
Studio di Impatto Ambientale alle autorità competenti ed il
contemporaneo avviso al pubblico, mediante pubblicazione
sui quotidiani per la consultazione del pubblico; il pubblico
può esprimersi inviando osservazioni scritte nel termine di
30 giorni da tale avviso.
 L’amministrazione tiene conto di tali osservazioni
nell’ambito della procedura di valutazione, nel corso della
quale può richiedere chiarimenti ed integrazioni al
Proponente.
COME FUNZIONA LA
PROCEDURA DI VIA
 La fase di valutazione si conclude con l’emanazione
di un provvedimento (Decreto del Ministro
dell’Ambiente di concerto con il Ministro dei Beni
Culturali, ovvero delibera CIPE per le infrastrutture
strategiche) che può contenere, e di norma
contiene, prescrizioni e raccomandazioni da
sviluppare nelle successive fasi di progettazione ed
esecuzione. La valutazione è seguita da una verifica
di ottemperanza dei livelli di progettazione
successivi alle prescrizioni.
Procedura di verifica(screening)
La procedura di verifica o screening è una
procedura tecnica - amministrativa volta ad
effettuare una valutazione preliminare della
significatività dell'impatto ambientale di un
progetto, determinando se lo stesso richieda,
in relazione alle possibili ripercussioni
sull'ambiente, lo svolgimento successivo della
procedura di valutazione dell'impatto
ambientale.
Procedura di delimitazione del campo
d'indagine (scoping)
 E’ una procedura tecnico - amministrativa volta a
valutare la proposta dei contenuti del successivo
Studio di Impatto Ambientale (in sigla S.I.A.) al fine
di indirizzare il proponente di un'opera alla
completa e sufficiente analisi delle componenti
ambientali interessate dal progetto.
Normalmente si parte da una proposta di indice
dello S.I.A. con una descrizione sommaria dell'opera
da realizzare e del territorio in cui si inserisce,
descrivendo quindi le tipologie di analisi e i modelli
di studio che verranno condotte per determinare i
possibili impatti.
Procedura di delimitazione del campo
d'indagine (scoping)
L'amministrazione esaminatrice approva la
proposta di S.I.A. indicando eventuali ulteriori
elementi di approfondimento rispetto a quelli
proposti. In ogni caso, l'attivazione di una
delimitazione del campo d'indagine non
preclude, in fase di procedura di valutazione
dell'impatto ambientale, la richiesta di
eventuali integrazioni o approfondimenti
anche di tipo analitico.
Obiettivi della VIA
La VIA è uno strumento di supporto decisionale tecnico-politico finalizzato a:
 migliorare la trasparenza delle decisioni pubbliche consentendo di definire un
bilancio beneficio-danno, inteso non solo sotto il profilo ecologicoambientale, ma anche sotto quello economico-sociale, finalizzato alla
gestione ottimale delle risorse;
 realizzare la sostenibilità verificando per singolo progetto il suo inserimento
ottimale nell'ambiente e realizzando la migliore mediazione tra esigenze
funzionali di progetto ed impatto sull'ambiente;
 prevenire il danno ambientale, affermando il passaggio, da un sistema di
ripristino (a valle) del danno ambientale, ad un sistema di previsioneprevenzione (a monte) degli impatti ambientali nella
gestione del
territorio e delle risorse naturali;
 favorire la partecipazione di tutti gli attori sociali facendosi garante della
condivisione delle scelte pubbliche.
 proteggere e migliorare la qualità della vita, di mantenere integra la capacità
riproduttiva degli ecosistemi e delle risorse, di salvaguardare la molteplicità
delle specie, di promuovere l'uso di risorse rinnovabili, di garantire l'uso
plurimo delle risorse.
La procedura di VIA Statale
Sono sottoposti a procedura statale di VIA i progetti
di opere previsti dalla Legge 8 luglio 1986, n.349,
dal D.P.C.M. 10 agosto 1988, n.377 e dal D.P.C.M.
27 dicembre 1988. Si tratta di opere aventi
rilevanza nazionale di dimensioni e caratteristiche
tali da poter indurre potenziali effetti sensibili
sull'ambiente, per le quali la procedura di VIA
viene gestita dal Ministero dell'Ambiente. Tutte le
altre opere sono soggette a procedure di VIA
regionale o provinciale.
I dati della VIA
ATTIVITÀ DELLA COMMISSIONE VIA
PERIODO 18 MAGGIO 2006 – 15 LUGLIO 2007
Nel periodo 18 maggio 2006 – 15 luglio 2007, la
Commissione VIA ha concluso 174 procedimenti di
cui 73 pareri VIA e 101 pareri vari.
I 73 pareri VIA sono distinti in:
36 pareri di compatibilità ambientale: di cui 20 positivi, 3
negativi e 13 interlocutori negativi, ossia
che necessitano di integrazioni documentali o progettuali;
37 pareri di esclusione VIA (quando viene richiesta una
procedura abbreviata per un progetto). Di
questi si registrano 24 pareri positivi e 13 negativi .
I 101 pareri vari sono distinti in:
62 verifiche di ottemperanza alle prescrizioni contenute in
precedenti pareri VIA;
39 pareri tecnici al Ministro o alla Direzione.
Il volume di attività della Commissione è assolutamente in
linea con l’attività svolta nel quinquennio
precedente (2001-2005).
Con riferimento alle tipologie di opere esaminate si
evidenzia che i 73 pareri VIA hanno riguardato:
21 opere energetiche (20 centrali, 1 elettrodotto);
25 opere civili (porti, aeroporti, opere stradali, opere
idrauliche, ecc.);
27 altre tipologie di opere (impianti industriali, permessi di
ricerca idrocarburi, GNL, raffinerie,
impianti rifiuti, ecc.).
Scarica

Diritto ambientale - Corso Guardie Ambientali Volontarie Salerno