Dalla parte delle donne COMITATO PROVINCIALE DI TORINO Uguaglianza tra uomini e donne L’uguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne è affermata in molti documenti: Preambolo della Carta delle Nazioni Unite 1945 Dichiarazione Universale sui Diritti Umani (NU 1948) Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti della donna CEDAW (NU 1979) Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia CRC (NU 1989) DISCRIMINAZIONE di GENERE La discriminazione di genere è molto diffusa. Sebbene i gradi e le forme di Ineguaglianza possano variare,le donne e le bambine sono private della parità di accesso alle risorse, alle opportunità,al potere politico in tutto il mondo. Genere è un concetto sociale: descrive il maschile come il femminile. I ruoli di genere non sono innati ma appresi, legati a stereotipi. Discriminare sulla base del genere significa relegare le donne e le bambine In una condizione di svantaggio. Obiettivi di Sviluppo del Millennio 3°obiettivo “ Promuovere la parità di genere e l’empowerment delle donne” (Eliminare la disuguaglianza di genere nell’istruzione primaria e secondaria preferibilmente entro il 2005 e in tutti i campi entro il 2015) 5° obiettivo “ Migliorare la salute materna” ( ridurre di ¾ il tasso di mortalità materna) IN ITALIA 17% Donne elette alla Camera (media europea 30,3%) 45,1% tasso di disoccupazione femminile (il più alto della UE dei quindici) Una donna guadagna circa il 30% in meno di un uomo (media europea 15%) L’Italia è al 77° posto (su 115 stati) per le condizioni della donna (World Economic Forum 2006) DIRITTO ALLA VITA Il rapporto tra i sessi alla nascita è di 105 maschi ogni 100 femmine (media mondiale). In Cina il rapporto è 117 a 100, nelle campagne è 130 a 100. Nei paesi poveri (Africa, Asia meridionale, Medio Oriente) “mancano all’appello” 100 milioni di donne. CAUSE: Aborti selettivi Infanticidi Evasioni anagrafiche Mortalità 0-5 anni DIRITTO ALLA VITA: INDIA Secondo le stime dell’UNICEF: Mancano all’appello 36 milioni di donne, con uno squilibrio superiore alla Cina 1 milione di bambine muoiono ogni anno per il solo fatto di essere femmine Nel Bihar su 100 neonati solo 23 sono femmine Negli ultimi 20 anni 10 milioni di bambine sono state vittime di aborti selettivi DIRITTO ALLA SALUTE Aspettativa di vita nei paesi in via di sviluppo: uomini 50 donne 20-30 1600 donne muoiono ogni giorno di parto o per complicazioni post partum 60 milioni soffrono per le conseguenze del parto 2 milioni di bambine ogni anno subiscono mutilazioni genitali e 130 milioni di donne e bambine attualmente in vita le hanno subite VIOLENZA ALLE DONNE La violenza di genere è violazione dei diritti umani 1 donna su 5 nel corso della vita subisce atti di violenza fisica e sessuale 50% in Thailandia, 60% in Corea, 80% in Pakistan e Cile subiscono violenza Negli USA ogni 15 secondi una donna subisce maltrattamenti dal proprio partner In Italia in media ogni giorno 7 donne subiscono violenza ad opera di familiari, mariti, fidanzati. VIOLENZA ALLE DONNE In Italia, su 223 omicidi avvenuti in famiglia, nel 63,2% dei casi la vittima è stata una donna (dati 2007). In India ogni 77’ una donna è uccisa dal marito I crimini consumati nei loro confronti: Stupro (nei matrimoni precoci, nelle guerre) Schiavitù sessuale Sfruttamento sessuale Gravidanze forzate Sterilizzazione forzata Il traffico di donne e bambini per lo sfruttamento sessuale rende ogni anno 8 miliardi di dollari DIRITTO AL LAVORO Nel mondo le donne lavorano più degli uomini (in Italia il 28% in più) e i loro salari sono inferiori a quelli degli uomini di circa il 40-50% Nei PVS le donne casalinghe garantiscono l’80% dell’assistenza sanitaria Nei PVS, le donne che lavorano in campagna, producono i 3/4 del fabbisogno alimentare. Altre donne svolgono lavori sottopagati (es. lavori a domicilio) Nel mondo solo il 14% delle posizioni direttive, il 10% dei seggi parlamentari e il 6% delle cariche ministeriali sono riservati alle donne DIRITTO ALL’ISTRUZIONE A causa della discriminazione di genere le bambine hanno minori probabilità di andare a scuola Circa il 70% delle donne nel mondo è analfabeta e in condizione di povertà. I 2/3 delle bambine non frequentano la scuola. Nei PVS non completa la scuola primaria 1 bambina su 5 In Africa Subsahariana il 30% dei bambini di cui 2/3 sono bambine non frequenta la scuola Progetti UNICEF a favore dell’istruzione: “Go to school”, “Il Girls Education Camp”, “Progetto Eritrea” STRATEGIE L’UNICEF fornisce un piano azione per promuovere l’uguaglianza di genere: pari opportunità nell’istruzione risorse finanziarie supplementari riforme legislative quote per la partecipazione in politica empowerment tra donne coinvolgere uomini e bambini ricerche e dati sulla condizione femminile Doppio vantaggio dell’uguaglianza di genere “ Il giorno in cui le donne e le bambine avranno le stesse opportunità di ricevere un’istruzione, di far parte di un governo, di raggiungere l’autosufficienza economica ed essere protette da ogni forma di violenza e discriminazione, sarà il giorno in cui la promessa dell’uguaglianza di genere verrà realizzata e la missione dell’UNICEF per un mondo a misura di bambino potrà essere completata” Ann M. Veneman Direttore generale UNICEF ADOTTIAMO UN PROGETTO ERITREA MIS 5: 74 bambini su 1000 (in Sierra Leone 284, Italia 6, in Svezia 3) PIL pro capite: 200 dollari l’anno Speranza di vita alla nascita: 57 anni Frequenza netta scuola primaria: 51% maschi, 43% femmine Accesso all’acqua potabile: 60% popolazione Accesso ai servizi igienici: 9% popolazione ERITREA PROGETTO ISTRUZIONE PER LE BAMBINE Il progetto è stato realizzato tra il 2002-2006 grazie al contributo delle scuole e dei cittadini italiani Sono state costruite nove scuole e molte altre ristrutturate nelle zone più remote del paese Sono scuole decentrate:ognuna serve da 4 a 6 villaggi (altre due sono state costruite nel 2007) Oggi ci sono altri 4600 bambini, e soprattutto bambine, che vanno a scuola ERITREA PROGETTO ACQUA E IGIENE NELLE SCUOLE Prevede la costruzione di servizi idrici e Igienico sanitari in 30 scuole di aree rurali a beneficio di oltre 100.000 bambini. Iniziato nel 2006 consentirà di: Migliorare la salute dei bambini Incoraggiare i genitori a mandare a scuola soprattutto le bambine, poiché la raccolta dell’acqua e il timore che utilizzino gli stessi bagni dei maschi sono tra le prime cause della scarsa frequenza e dell’abbandono scolastico. Migliorare le condizioni di vita generali delle comunità.