Stampa su carta Fedrigoni Freelife ecologica
Realizzazione del Bilancio Sociale
Consuntivo 2007
Coordinamento generale
Unicoop Tirreno
Programma di Responsabilità Sociale d’Impresa
Coordinamento scientifico
Scuola Superiore di Studi Universitari
e di Perfezionamento
Sant’Anna di Pisa
Marco Frey
Massimo Battaglia
Lara Bianchi
Antonella Maiello
Coordinamento e cura editoriale
Coop. Itinera - Livorno
Chiara Marcucci
Progetto grafico ed impaginazione
graficavitali - Livorno
Archivio fotografico
Unicoop Tirreno
Foto
Engi Bitossi
Carlo Bonazza
A colloquio con il Presidente
Nota metodologica: comunicare la sostenibilità
La Cooperativa in numeri: alcuni dati di sintesi
10
Unicoop Tirreno e la Responsabilità Sociale di Impresa
11
Il percorso di sviluppo di Unicoop Tirreno ed il Sistema Coop
La governance interna
La mission cooperativa
La mappa dei portatori di interesse
Gli strumenti di gestione della Responsabilità Sociale di Impresa
Il coinvolgimento che fa la differenza: il Piano Sociale Partecipato
Perché scrivere un bilancio sociale?
12
13
15
15
16
16
1
La sostenibilitá economica
19
2.1
L’impegno di Unicoop in ambito economico
Interpretazione del risultato d’esercizio 200
Valore aggiunto e distribuzione
22
23
25
2.2
Gli impatti economici indiretti: il sistema fornitori
Il contributo alla crescita economica dei fornitori locali
Le provenienze geografiche delle forniture locali
I fornitori tipici
La qualificazione dei fornitori: il processo di accreditamento
2
2
2
31
32
La performance sociale
33
3.1
I Soci
Composizione della base sociale
Prestito Sociale
Governance
Convenienza
Servizi
Informazione e dialogo interno
34
35
36
3
40
41
4
3.2
Il Personale
Composizione e inquadramento
La selezione del personale
Crescita Professionale
Pari opportunità
Formazione
Coinvolgimento dei dipendenti
Codice di Condotta ex D. Lgs. 231/01
Salute e sicurezza
4
4
51
52
53
54
55
5
61
3.3
Clienti e consumatori
Sicurezza e Qualità
L’ascolto del Cliente
Servizi per i consumatori
Prodotti a marchio Coop
Prodotti non a marchio Coop
Convenienza
64
65
6
2
5
3.4
La Comunità locale e globale
Promozione della cultura ed Educazione al consumo consapevole
Promuovere la cooperazione globale e favorire la solidarietà internazionale
Il territorio e le relazioni sociali ed istituzionali
Relazioni cooperative
80
1
4
6
0
La performance ambientale
91
1
1.1
1.2
1.3
1.4
1.5
2
3
4
4.1
L’interazione diretta con l’ambiente
I consumi energetici
I rifiuti
I consumi idrici
3
4
101
4.2
L’interazione indiretta con l’ambiente
102
Gli impegni per il futuro: sintesi del Bilancio Sociale Preventivo 2008
105
5
A Colloquio con il Presidente
Innanzitutto a chi ci rivolgiamo con
questo documento?
La risposta corretta sarebbe a diversi
interlocutori, tutti i nostri stakeholder:
fornitori, lavoratori cittadini, imprese,
associazioni … In realtà vi è un destinatario principale, che non vogliamo considerare semplicemente uno stakeholder,
ma una parte essenziale della nostra
Organizzazione: il socio. Noi abbiamo
un patrimonio incommensurabile rappresentato da centinaia di migliaia di
persone che ci scelgono tutti i giorni e
che si riconoscono nei nostri valori. In
un momento storico in cui nel mondo
dei consumi emergono delle domande
forti di convenienza, sicurezza, qualità,
solidarietà, coerenza, il significato profondo dell’essere cooperativa si lega
strettamente alla Responsabilità Sociale
e al rendere conto di quello che si fa.
La rendicontazione, o con un termine
più ricco l’accountability, presuppone
però non solamente la comunicazione
periodica monodirezionale, ma un
vero processo di coinvolgimento dei
nostri interlocutori chiave?
Assolutamente e da questo punto di
vista il nostro percorso si sta arricchendo continuamente di nuove modalità
e strumenti di ascolto e interazione.
Potremmo dire che il Bilancio Sociale
Consuntivo è orami solamente la parte
emergente di un iceberg che sotto il
razione di “ascolto”. Inoltre vi sono le
periodiche occasioni di confronto con
gli altri stakeholder nell’ambito del Piano Sociale Partecipato. Uno strumento
assolutamente innovativo, un nuovo
modo di rendere concreta la mutualità
cooperativa.
In effetti mettendo insieme i diversi
strumenti che state sperimentando
nell’ambito della Responsabilità Sociale si ha la sensazione di assistere ad un
vero e proprio laboratorio. È così?
pelo dell’acqua presenta la sua parte più
ricca e articolata. Quest’anno, ad esempio, abbiamo introdotto lo strumento
del Bilancio Sociale Preventivo che consente di esplicitare in modo molto più
strutturato i nostri obiettivi e i relativi
traguardi, mettendo i nostri interlocutori in grado di verificare non solamente la
nostra coerenza complessiva, ma anche
la capacità di mantenere gli specifici
impegni assunti. Questo strumento è
stato recentemente presentato nelle
nostre assemblee dei soci per attivare
un dialogo sulla Responsabilità Sociale
basato su obiettivi ed azioni concrete,
ma anche per ricevere suggerimenti e
indicazioni sulle azioni future. Quest’anno abbiamo anche preparato un questionario per raccogliere le opinioni dei
nostri soci sulla Responsabilità Sociale
e a breve saremo in grado di ricavare
importanti indicazioni da questa ope-
In realtà stiamo solamente cercando
di supportare con strumenti adeguati
quello che è l’unico vero modo di agire
responsabilmente per un’organizzazione quale noi siamo: un’impresa fondata
sui valori che sappia essere competitiva
proprio grazie alle sue caratteristiche
distintive.
Quindi la Responsabilità Sociale come
leva per la competitività. Ma cosa ci
vuole per garantire risultati effettivi
in questa prospettiva?
Occorre rileggere i processi aziendali
per comprendere se si possono ottenere risultati contestualmente più
coerenti ed efficienti. L’orientamento
alla responsabilizzazione deve produrre
innovazione continua e cambiamenti
solidi. Per far ciò è necessario un ampio
coinvolgimento di tutti gli attori interni
ed esterni.
E questa è una sfida tutt’altro che banale….
In una cooperativa come la nostra tutto dovrebbe essere più facile. Ogni volta
che attiviamo un nuovo gruppo di progetto si legge negli occhi delle persone
una volontà di contribuire a dei risultati che siano profondamente radicati nel
nostro DNA. Nella realtà però anche nella nostra Organizzazione talvolta si
vivono dinamiche schizofreniche: una forte tensione al risultato economico
di breve periodo, soprattutto di questi tempi, che può non conciliarsi con la
valorizzazione di valori più immateriali che forniscono risultati più nel lungo
periodo. Non mi stancherò mai però di ripetere che solo avendo una visione
olistica e integrata del fare impresa-cooperativa possiamo ottenere i migliori
risultati nel lungo come nel breve periodo. Ovviamente bisogna saper dosare
le attese, gli stimoli e l’impegno.
Veniamo ad una domanda canonica. Quali sono state le azioni più significative di quest’anno?
Oltre a quelle che abbiamo citato, voglio richiamare un’azione che abbiamo
intrapreso (e che quindi non trovate ancora documentata in questo Consuntivo)
e un risultato conseguito.
Entrambi riguardano una delle tematiche su cui oggettivamente avevamo più
margini di miglioramento e su cui avevamo ricevuto più sollecitazioni: l’ambiente.
In questo ambito abbiamo attivato attorno ad un tavolo specifico le competenze
più significative per produrre azioni concrete. La prima messa in pista riguarda
il punto di vendita sostenibile. Si tratta di estendere in un campo più ampio
l’esperienza di successo sviluppata con il Supermercato dell’Accoglienza. Molte
sono le azioni specifiche che possono essere valorizzate in questo progetto: una
progettazione eco-compatibile, la produzione di energia da fonte rinnovabile, una
maggiore efficienza energetica dei nostri punti vendita, una riduzione dei rifiuti,
la valorizzazione dei prodotti sostenibili sul punto vendita … Al contempo però
il funzionamento a regime dell’impianto fotovoltaico di Vignale ha dimostrato
che i risultati attesi sono stati non solamente raggiunti, ma addirittura superati.
Come avevamo detto lo scorso anno presentando il progetto del Supermercato
dell’Accoglienza, ci capita sempre più spesso di verificare che l’impegno su progetti socio-ambientali genera risultati migliori e più estesi di quanto avessimo
preventivato. Tutto ciò consolida il nostro impegno.
La progressiva valorizzazione del tema
ambiente fa intuire che si sta effettivamente procedendo verso un Rapporto
di Sostenibilità?
Sì, ce lo siamo posti come obiettivo,
anche perché i riferimenti internazionali con cui ci confrontiamo (il GRI, ma
anche il Global Compact) ci indirizzano
in questa direzione. D’altra parte il concetto di sostenibilità è profondamente
coerente con il nostro modo di agire:
dobbiamo ricercare continuamente
modi di consumare che garantiscano
la migliore qualità della vita non solo
a noi e ai nostri territori, ma anche alle
future generazioni.
Nota metodologica: comunicare la sostenibilità
Il Bilancio Sociale Consuntivo di Unicoop Tirreno arriva
quest’anno alla sua quarta edizione.
Dal punto di vista metodologico si è voluto procedere ad
un ulteriore avvicinamento agli standard del Global Reporting Initiative (GRI), il cui scopo è quello di provvedere alla
creazione di un sistema credibile e attendibile per la rendicontazione di sostenibilità, utilizzabile da organizzazioni di
qualsiasi dimensione, settore o paese. In particolare, attraverso il GRI vengono misurati principi ed indicatori ritenuti
influenti alla sostenibilità economica, sociale ed ambientale
di una data organizzazione, fornendo importanti indicazioni
sulle relative performance a supporto delle decisioni. Unicoop Tirreno, dunque, con questo strumento di reporting
ha avviato quel processo teso all’integrazione, nell’ambito
della propria gestione aziendale, degli aspetti economici
con quelli sociali ed ambientali.
La struttura del Bilancio Sociale Consuntivo presenta dunque questo anno
tre macro-aree:
1.la sostenibilità economica, con una
descrizione dell’impegno di Unicoop
Tirreno in tale ambito, alcuni dettagli
della dinamica finanziaria e strutturale del 2007 ed infine un approfondimento sugli impatti economici
indiretti della Cooperativa prodotti
dalle relazioni che questa intrattiene
con i propri fornitori locali;
2.la performance sociale, con una rendicontazione delle iniziative rivolte al
sistema sociale in cui la Cooperativa
opera, con particolare riferimento ai
propri shareholder (i soci) ed ai propri
stakeholder (personale, consumatori,
comunità locale e globale);
3.la performance ambientale, in cui
verranno descritti alcuni risultati
Quali sono le caratteristiche di una crescita aziendale sostenibile?
• l’intergenerazionalità - soddisfare i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la capacità di quelle
future di provvedere ai propri;
• l’interculturalità – prestare attenzione alle diversità dei
modelli di sviluppo, in particolare alla dimensione internazionale, a quella territoriale e alle diversità di genere;
• la tridimensionalità – applicare un modello di gestione strategico in cui
dimensione economica
ambientale e sociale siano
viste in modo complementare e integrato:
dell’implementazione di politiche
a tutela dell’ambiente che la Cooperativa ha messo in atto nel corso
del 2007, nonché alcune analisi di
monitoraggio sull’utilizzo di alcune
risorse ambientali.
Questa struttura base del documento
verrà anticipata da un’introduzione
sul sistema Unicoop Tirreno e sulla sua
mission; a chiusura verrà sintetizzato il
primo Bilancio Sociale Preventivo 2008
come impegno della Cooperativa per la
sostenibilità futura.
Dal punto di vista metodologico ed
operativo, per la costruzione di questo Bilancio, sono stati utilizzati due
approcci:
• uno interno alla Cooperativa stessa, con una sistematica lettura dei
documenti (attraverso periodici incontri con i responsabili di funzio-
ne), mediante raccolta dei dati (con
la compilazione dei Piani dei Conti
d’area) ed infine con un costruttivo e
continuo confronto con il Presidente
di Cooperativa;
• uno esterno, proveniente dal dialogo
con gli shareholder e gli stakeholder,
in primis attraverso lo strumento del
Piano Sociale Partecipato e, quindi, con alcune interviste dirette a
rappresentanze delle politiche di
coinvolgimento della Cooperativa
nella società civile (le Associazioni
Fish e CittadinanzAttiva).
Il sistema di rendicontazione della
Responsabilità Sociale di Impresa di
Unicoop Tirreno, e quindi anche il presente Bilancio Sociale, viene redatto
con il supporto scientifico della Scuola
Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant’Anna di Pisa.
La Cooperativa in numeri: alcuni dati di sintesi
Dati di sintesi
2005
2006
2007
Dinamica economica e strutturale
Vendite lorde
Investimento sviluppo rete (ml/Euro)
Numero punti vendita
1.13.02
1.15.53
1.160.411
24,5
1,2
25,5
4 Super
4 Super
3 Super
Iper
Iper
Iper
4 Piccoli Supermercati
4 Gestincoop 62 Gestincoop
Soci
Soci
26.111
4.13
3.604
Soci prestatori
131.63
131.61
132.146
30
30
2
Ammontare prestito sociale (ml/Euro)
1.343
1.3
1.33
Risparmio per i soci (ml/Euro)
10,4
,3
16,3
Partecipazione alle assemblee separate
.565
.01
6.535
Partecipazione alle assemblee autonome
.303
6.13
.30
5.
6.1
6.045
Numero sezioni soci
Lavoratori
Lavoratori
10
1. Unicoop Tirreno e la Responsabilità Sociale d’Impresa
11
1. Unicoop Tirreno e la Responsabilità Sociale d’Impresa
1.1 Il percorso di sviluppo di Unicoop Tirreno ed il Sistema Coop
La storia di Unicoop Tirreno narra di oltre mezzo secolo di cooperazione nell’area
tirrenica del nostro Paese, rappresenta l’evoluzione del sistema della grande
distribuzione organizzata, l’adeguamento ai cambiamenti economici nazionali,
la costante attenzione al socio-consumatore e alla qualità dei prodotti che a
questi vengono offerti.
Di seguito vengono riportate le tappe principali dell’evoluzione della Cooperativa
e della sua progressiva estensione territoriale. Ciò è stato reso possibile grazie alle
varie fusioni che si sono succedute negli anni: di tutte le cooperative che condividendo i valori e la missione di Unicoop Tirreno si sono unite in un’unica grande
Organizzazione.
1945
Nasce in Toscana, a Piombino, “La Proletaria”
1970
La Cooperativa arriva nel Lazio
1990
“La Proletaria” diviene “Coop Toscana-Lazio”
1993
La Cooperativa arriva in Campania
2003
La Cooperativa arriva in Umbria
2004
“Coop Toscana-Lazio” diviene “Unicoop Tirreno”
2007
La Cooperativa oggi: oltre 700mila soci, più di 6mila lavoratori, 110 punti vendita
Unicoop Tirreno è una delle 9 grandi
Cooperative di Consumatori afferenti
al sistema Coop, e come tale aderisce
all’Associazione Nazionale Cooperative
di Consumatori (Ancc/Coop) e alla Lega
Nazionale delle Cooperative e Mutue
(Legacoop). Nell’ambito di questo sistema, insieme a Coop Centro Italia, a
Unicoop Firenze e ad altre piccole cooperative di consumo, Unicoop Tirreno
forma il Distretto Tirrenico di Ancc, una
struttura di sostegno e coordinamento
di molteplici iniziative.
Altro ruolo fondamentale per la Cooperativa è quello giocato da Coop Italia, il
consorzio nazionale che svolge la funzione di centrale di marketing per l’intero
sistema Coop. Coop Italia è articolato su
una struttura dedicata agli acquisti (di
12
Sistema delle 9 Cooperative
di Consumatori
prodotti alimentari e non) e una dedicata
al prodotto a marchio Coop.
Unicoop Tirreno è inoltre socia del Consorzio Scuola Coop di Montelupo, la cui
missione è la formazione dei manager
Coop, dei dirigenti, dei quadri e degli
impiegati direttivi per la diffusione della
cultura cooperativa, dei suoi valori,
della sua storia e della sua identità contemporaneamente allo sviluppo delle
competenze sugli aspetti gestionali,
tecnici ed organizzativi.
Importante ricordare infine che tutti i
punti vendita di Unicoop Tirreno, così
come quelli delle altre Cooperative
di Consumo, vengono realizzati con
la consulenza e la progettazione del
consorzio INRES, il quale offre inoltre
indicazioni per l’adozione di nuove
tecnologie attraverso i suoi settori più
specialistici.
1. Unicoop Tirreno e la Responsabilità Sociale d’Impresa
Il Gruppo Unicoop Tirreno è dotato di varie società controllate,
quali:
• Unicoop Tirreno Società Cooperativa: società capogruppo, direttamente controllata dai soci, che gestisce il canale Super e gli
ipermercati tosco-laziali e che coordina le altre società;
• Ipercoop Tirreno S.p.a.: amministra gli ipermercati campani;
• Gestincoop S.r.L.: gestisce i minimercati ad insegna InCoop;
• Tirreno Logistica S.r.L.: addetta al servizio logistico di tutta la Cooperativa;
• Vignale Immobiliare S.p.A. (5% Ipercoop Tirreno, 25% Unicoop
Tirreno): gestisce una parte del patrimonio immobiliare;
• Tirreno Finanziaria S.r.L.: cura alcune partecipazioni di minoranza
in società esterne al Gruppo;
• Vignale Comunicazioni S.r.L.: società editrice delle riviste NoiCoop
e Nuovo Consumo.
Ad oggi la Cooperativa è suddivisa in tre diverse tipologie di punti vendita: i minimercati,
negozi di prossimità con un assortimento alimentare di base (Gestincoop); i supermercati,
strutture “di vicinato” per una spesa frequente (Super); gli ipermercati, punti di vendita
adatti ad una spesa “di rifornimento”, con una vasta gamma di prodotti alimentari e non
(Iper). Di seguito i dettagli numerici per il 200:
1.2 La governance interna
Le Coop sono dei soci. Essi sono entrati volontariamente in cooperativa, l’organizzazione
autonoma e democratica che lavora per il loro interesse di consumatori e di risparmiatori.
Con queste poche frasi della Carta dei Valori si potrebbe riassumere la struttura di Unicoop Tirreno: essa nasce con e per i
soci, i quali esercitano la loro governance attraverso una serie di strumenti partecipativi e la nomina dei membri del Consiglio di Amministrazione, in un sistema di gestione bottom-up. Essi rappresentano per la Cooperativa degli shareholder,
in quanto hanno un ruolo diretto nella governance di impresa, a differenza di ciò che accade per gli stakeholder, attori
privilegiati di interazione ma esterni alla Cooperativa.
13
1. Unicoop Tirreno e la Responsabilità Sociale d’Impresa
Volendo distinguere tre aree di governo di Unicoop Tirreno potremmo identificare:
• Un’area direzionale, che definisce le politiche, detta le
strategie e le linee guida da seguire, ed assicura la conformità della vita Cooperativa coi principi dello Statuto e
della Carta dei Valori; di questa area fanno parte:
- il Consiglio di Amministrazione, investito dei poteri di
direzione della Cooperativa;
- le Assemblee dei Soci, disciplinate dal Titolo V dello Statuto, che, tra le altre cose, nominano gli amministratori
e approvano il Bilancio Civilistico, nonchè svolgono un
ruolo di condivisione e divulgazione dei Bilanci Sociali
della Cooperativa;
- il Comitato di Direzione, composto dal Presidente,
dall’Amministratore Delegato e da tutti i Direttori di
funzione;
- il Collegio Sindacale, che vigila sull’osservanza della legge
e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull’adeguatezza del sistema organizzativo
e contabile di Unicoop Tirreno.
• Un’area gestionale, che provvede a coordinare le aree
funzionali di Cooperativa al fine dell’implementazione
delle politiche decise a livello di area direzionale.
• Un’area operativa, emanazione concreta delle policy
aziendali, di cui fanno parte:
- i dipendenti della Cooperativa;
- le sezioni soci, disciplinate dal Titolo VII dello Statuto nonchè dal Regolamento delle stesse sezioni, che rappresentano
la Cooperativa sul territorio e fungono da collegamento tra
la dimensione tecnico-gestionale di Unicoop Tirreno ed i
soci-consumatori.
AREA
DIREZIONALE
il CdA,
le Assemblee Soci
il Comitato di Direzione
il Collegio dei Sindaci
AREA GESTIONALE
i quadri e gli impiegati direttivi
AREA OPERATIVA
i dipendenti, le sezioni Soci
L’Organigramma di vertice di Unicoop Tirreno
L’organigramma di vertice di Unicoop Tirreno è composto: dal Presidente, che è nominato dal CdA, rappresenta la Cooperativa e detiene la firma sociale;
dall’Amministratore Delegato, nonché Vicepresidente,
che mantiene anche la responsabilità dell’area Finanza,
Sviluppo e Immobiliare; ed infine dai Direttori delle
aree funzionali di Cooperativa: Personale; Politiche
Sociali; area Commerciale Centrale; Pianificazione,
Amministrazione e Controllo; Organizzazione e Sistemi
Informativi (questi ultimi due direttamente collegati
all’Amministratore Delegato).
14
1. Unicoop Tirreno e la Responsabilità Sociale d’Impresa
1.3 La mission cooperativa
La Cooperativa persegue lo scopo mutualistico nei confronti dei propri soci,
che consiste nel procurare ad essi beni
e merci di qualità, a prezzi e condizioni
vantaggiose. Inoltre la Cooperativa persegue, senza finalità speculative e nel
rispetto dei principi fissati dalla “Carta
dei Valori” approvata dal X Congresso
delle Cooperative di Consumatori e
dalle eventuali successive modifiche
od integrazioni della stessa, i seguenti
scopi:
a) assolvere la funzione sociale di difesa
degli interessi dei consumatori soci e,
compatibilmente con il raggiungimento
del fine mutualistico, non soci;
b) sostenere la promozione e lo sviluppo
della cooperazione;
c) stimolare lo spirito di previdenza e
di risparmio dei soci;
d) promuovere e partecipare a tutte
quelle attività ed a quei servizi culturali,
mutualistici e socialmente utili che
favoriscano l’organizzazione del tempo libero, lo spirito di solidarietà e lo
sviluppo della vita associativa dei soci,
delle loro famiglie e dei consumatori
in genere;
e) stimolare una attiva partecipazione
dei soci alla vita della Cooperativa;
f) intervenire in iniziative a sostegno dei
Paesi in via di sviluppo e delle categorie
sociali bisognose;
g) contribuire a tutelare l’ambiente.
La Cooperativa è per definizione “socialmente responsabile”, in linea col
principio della mutualità costitutiva.
Unicoop Tirreno nasce con lo scopo di
equilibrare e rendere stabili i tre principi
della sostenibilità: quella economica,
quella sociale e quella ambientale, con
una sintesi ragionata tra i valori cooperativi ed il business. In un processo di
apprendimento continuo della policy,
dalla propria storia e dalle persone che
danno vita a Unicoop Tirreno, si è oggi
arrivati ad un equilibrio in tal senso.
Le policy in tema di Responsabilità Sociale di Impresa, che costituiscono il
core e la ragione d’essere della stessa
Unicoop Tirreno, sono il risultato delle
interazioni tra i soci, tra le diverse realtà
economiche e territoriali in cui si sviluppa l’Organizzazione, e di questi con la
tecno-struttura della Cooperativa.
Unicoop Tirreno fa parte della società
ed intende con la propria esistenza
provvedere ad una sua tutela e salvaguardia, nonché ad un suo sviluppo in
linea coi principi cooperativi.
1.4 La mappa dei portatori di interesse di Unicoop Tirreno
I principali interlocutori di Unicoop Tirreno –i suoi shareholder ed i suoi stakeholder - sono tutti coloro che hanno un interesse nell’organizzazione (o perché ne
sono parte, o perché vi interagiscono). A questi si indirizza in modo particolare
il presente lavoro di rendicontazione, il Bilancio Sociale Consuntivo, per fare in
modo che possano valutare quanto l’attività della Cooperativa sia corrispondente
alle loro richieste e alle loro aspettative, quanto le azioni siano coerenti con le
premesse generali rappresentate dalla mission e quale sia l’entità degli effetti
che dall’interazione con la Cooperativa si vengono a manifestare.
Il processo organizzativo, il sistema Unicoop Tirreno, deve soddisfare delle
soglie per quanto possibile elevate di costo, servizio e qualità, ognuna delle
quali diversa e specifica per ognuno dei portatori di interesse, così come rappresentato in figura:
Soci
Fornitori
Unicoop
Tirreno
Ambiente
Dipendenti
Consumatori
Comunità locale
e globale
15
1. Unicoop Tirreno e la Responsabilità Sociale d’Impresa
1.5 Gli strumenti di gestione della Responsabilità Sociale di Impresa
Il coinvolgimento che fa la differenza: il Piano Sociale Partecipato
Il Piano Sociale Partecipato è lo strumento che consente ad Unicoop Tirreno
di rendere concreto il principio dell’inclusività dei propri portatori di interesse
nell’ambito dei processi decisionali.
Esso rappresenta un importante ausilio
nella definizione dei processi - interni ed
esterni - necessari ad una pratica reale
e coerente della Responsabilità Sociale
di Impresa; al contempo assicura e concretizza il diritto di essere ascoltati per
coloro che sono influenzati o possono
influenzare le attività della Cooperativa,
favorendo un orientamento strategico
e operativo al miglioramento sociale dell’Organizzazione. Negli incontri
annuali del Piano Sociale Partecipato
viene identificata la rilevanza dei bisogni
degli shareholder e degli stakeholder, al
fine di delineare specifiche politiche di
risposta e soddisfare le loro aspettative,
stabilendo congiuntamente la fattibilità e la priorità delle linee di azione
proposte.
Unicoop Tirreno, in linea con la propria
mission, assicura attraverso lo strumento del Piano Sociale Partecipato di non
agire in maniera autoreferenziale, creando le condizioni formali e sostanziali
per aumentare la partecipazione delle
istanze interne e del mondo esterno
alla Cooperativa stessa.
16
Il 2007 ha rappresentato il quarto anno
di operatività dello strumento. Alcuni
risultati concreti del lavoro di questo
anno saranno direttamente rendicontati
nei prossimi capitoli di questo Bilancio
Sociale Consuntivo:
• l’estensione del format del Supermercato dell’Accoglienza,
• l’impianto Fotovoltaico di Vignale,
• la domanda di lavoro unica,
• la qualificazione dei fornitori locali e
l’attenzione al processo di filiera,
• la valorizzazione delle risorse umane,
• i percorsi per le pari opportunità.
Altre iniziative, che prevedono tempi di
implementazione più lunghi, hanno invece trovato spazio nel Bilancio Sociale
Preventivo del 2008; ne sono esempi il
Sistema di Gestione della Sicurezza sul
Lavoro e l’ottimizzazione del servizio di
Prestito Sociale.
Durante gli incontri del Piano Sociale
Partecipato si riuniscono solitamente cinque commissioni intersettoriali,
composte da rappresentanti di Unicoop
Tirreno e da diversi portavoce degli
shareholder e degli stakeholder interni
ed esterni alla Cooperativa. Queste le
commissioni:
• selezione del personale, sicurezza sui
luoghi di lavoro e pari opportunità
per tutti
• formazione neo-assunti
• finanza etica
• sicurezza alimentare
• collaudo civico strutture di vendita e
sostenibilità ambientale.
Questi tematismi identificati si riferiscono ad aree di miglioramento per azioni
di Responsabilità Sociale individuate
dal Consiglio di Amministrazione di
Unicoop Tirreno nel 2003.
1. Unicoop Tirreno e la Responsabilità Sociale d’Impresa
Perché scrivere un bilancio sociale?
Il Bilancio Sociale Consuntivo (che da quest’anno tende a connotarsi sempre
più come un Report di Sostenibilità) è uno strumento che consente di illustrare
i risultati e gli effetti caratterizzanti il periodo di rendicontazione relativamente
ad impegni, strategie e modalità di gestione di un’organizzazione.
Perché una Cooperativa, che ha già nella mission la Responsabilità Sociale di
Impresa, dovrebbe preoccuparsi di rendicontare la propria sostenibilità attraverso lo strumento del Bilancio Sociale?
Anzitutto la varietà e la frequenza delle interazioni di Unicoop Tirreno con i propri
interlocutori, shareholder o stakeholder che siano, non permettono a tutti di
conoscere il sistema di Cooperativa allo stesso modo. Esiste una Cooperativa
reale, che si affianca con quella percepita e quindi con quella comunicata. Per
far sì che si abbia una corrispondenza tra la percezione dei portatori di interesse
e la realtà di Unicoop Tirreno è necessario organizzare e raccontare in un documento condiviso che cosa la Cooperativa è, che cosa fa, e quali sono le strade
che intende intraprendere per il futuro. La trasparenza sugli impatti sociali,
ambientali ed economici è una componente fondamentale nella gestione di
relazioni efficaci con gli stakeholder, nelle decisioni di investimento e nelle altre
relazioni di mercato: e la trasparenza può e deve essere facilitata da strumenti
metodologicamente strutturati come i Bilanci Sociali.
Un altro ruolo chiave della rendicontazione è quello giocato in una prospettiva
strategica di lungo periodo: il modello organizzativo della Cooperativa viene
ad essere partecipato anzitutto al suo stesso interno. Le grandi dimensioni
di Unicoop Tirreno non permettono spesso di far conoscere a tutte le aree
funzionali dell’Organizzazione che cosa stiano facendo i loro vicini di ufficio.
In una prospettiva di lungo periodo il Bilancio Sociale deve rappresentare uno
strumento di gestione aziendale, che aiuti a capire i punti di forza e di debolezza
della stessa Unicoop Tirreno.
In questo Bilancio Sociale viene poi fatto un ulteriore passo avanti: nell’ultimo
capitolo sarà sintetizzato il Bilancio Sociale di Cooperativa 2008; la rendicontazione di monitoraggio si va quindi ad affiancare con una rendicontazione di
programmazione che possa chiudere il cerchio della gestione sociale a livello
di azienda.
17
1
2. La sostenibilità economica
19
2. La sostenibilità economica
La logica tripartita della sostenibilità
prevede che uno dei pilastri sia rappresentato dalla capacità da parte
dell’organizzazione di mantenere una
dinamica economica favorevole, tale
da assicurare continuità alle strategie mutualistiche insite nella mission
e funzionali a supportare nel lungo
periodo uno sviluppo armonico. La
dinamica economica della Cooperativa
per l’anno 2007 è stata profondamente influenzata dagli andamenti che
hanno caratterizzato i mercati sia a
livello internazionale che nazionale.
Sul piano internazionale la crisi dei
mutui immobiliari americani da una
parte e l’aumento delle materie prime
energetiche ed alimentari dall’altra
hanno influenzato significativamente
il comportamento dei consumatori,
creando una situazione di incertezza
che ha portato ad una contrazione
rilevante della domanda finale; a livello
nazionale, il periodo estivo ha rappresentato un momento di inversione di
tendenza ad andamenti congiunturali
positivi, facendo segnare una contrazione della produzione industriale
e un aumento rilevate del livello di
inflazione (con un indice dei prezzi al
consumo passato dall’1,7% al 2,6%). Il
risultato complessivo è stato dunque
al termine dell’anno una tendenza
generalizzata al calo dei consumi, fatto
che sia sull’anno in chiusura che in prospettiva lascia qualche preoccupazione
in termini di redditività.
In questo scenario Unicoop Tirreno nel
2007 ha visto una diminuzione delle
vendite sul 2006 dell’1,32%, invertendo
un trend di crescita che si era venuto
consolidando da ormai diversi anni,
con una generalizzata diminuzione di
tutti i principali indici di bilancio finanziari e di redditività. Tale andamento,
in una logica di analisi multicanale,
ha visto un andamento più negativo
dei punti vendita appartenenti alla
rete degli Iper contro una sostanziale
tenuta dell’ammontare delle vendite
derivanti dalle reti dei Super e dei
Gestincoop.
Vendite lorde (migliaia di Euro )
1.173.029
1.175.753
1.160.213
1.118.456
2004
2005
20
Investimenti per lo sviluppo della Rete
2006
2007
2. La sostenibilità economica
Sul piano degli investimenti, per lo
sviluppo
delle
due(migliaia
principalidireti
di )
Vendite
lorde
Euro
vendita (Supermercati e Ipermercati),
i dati relativi al 2007 mettono in evi1.173.029
denza una rilevante crescita rispetto
agli anni precedenti, con un aumento
dell’impegno posto sulla rete Super e
su quella dei Gestincoop. In particolare, riguardo agli
investimenti commer1.118.456
ciali, è opportuno ricordare l’apertura
del nuovo Ipermercato di Quarto, in
provincia di Napoli, avvenuta a dicem2004
2005
bre, e di ben 6 piccoli Supermercati, a
Cecina (LI), Ronciglione (VT), Riotorto
(LI), Follonica (GR), Pieve Fosciana (LU)
ed Acquapendente (VT).
A convalidare tale impegno, i dati rela1.175.753
tivi alla dimensione delle tre tipologie
1.160.213
di strutture di vendita evidenziano
una crescita del numero di Minimercati (crescita di cui è stato complice
anche il passaggio di alcuni Super a
Gestincoop) da 49 a 62; di questi, 35
sono oggi localizzati in Toscana, 20 nel
Lazio e 7 in Umbria.
2006
2007
Investimenti per lo sviluppo della Rete
2005
2006
2007
Ipermercati
3.33.61
13.30.13
.214.121
Supermercati
21.150.000
5.20.000
12.600.000
–
5.00.000
GestinCoop
–
Supermercati e Ipermercati
2005
Supermercati
2006
2007
4
4
3
Area vendita (mq)
6.050
6.00
65.335
Media (mq)
1.41
1.3
1.65
Area vendita (mq)
44.12
4.62
5.362
Media (mq)
6.3
6.233
6.45
Numero negozi
Ipermercati
Numero negozi
Minimercati
Numero negozi
–
4
62
Area vendita (mq)
–
1.4
25.52
Media (mq)
–
33,55
412,5
21
2. La sostenibilità economica
Vendite
pereconomico
tipologia di Super
2.1 L’impegno di Unicoop in
ambito
Per quanto riguarda specificatamente l’andamento delle vendite per le due reti dei
Supermercati (intesi per il 2007 come
somma tra Super e Minimercati) e degli
Ipermercati, i volumi relativi al 2007 confermano le tendenze già rilevate per gli anni
precedenti, con una tenuta nelle vendite
dei Super e Mini e una sensibile flessione
per i secondi (quantificabile in 18,433
milioni di Euro, a fronte dell’apertura del
nuovo Iper di Quarto).
2005
Vendite
per tipologia
di Super 25
Integrati
> 1000
mq – n° negozi
2006
2007
26
25
Integrati > 1000 mq – vendite*
2005
42.6
2006
444.050
2007
444.041
Integrati < 1000 mq – n° negozi
4
4
4
25
Integrati > 1000 mq – n° negozi
26
25
Integrati > 1000 mq – vendite*
42.6
444.050
444.041
Integrati < 1000 mq – n° negozi
4
4
4
2.01
Integrati < 1000 mq – vendite*
31.
2
Grandi magazzini: n° negozi
Integrati < 1000 mq – vendite*
2
Grandi magazzini: n° negozi
31.
32.66
2
2
2
46.510
13
Supermercati: n° negozi
2
2.01
46.0
Grandi magazzini: vendite*
32.66
13
46.63
Grandi magazzini: vendite*
46.0
46.510
46.63
Piccoli
super: n°
negozi
Supermercati:
vendite*
4
2.2
4
0.2
62**
4.063
2.2
13
Supermercati:
Supermercati: vendite*
n° negozi
0.2
13
4.063
Piccoli
Piccoli super:
super: vendite*
n° negozi
13.12
4
13.0
4
14.2**
62**
TOTALE
negozivendite*
Piccoli super:
4
13.12
4
13.0
101**
14.2**
TOTALE
negozi
TOTALI vendite*
4
601.4
4
61.14
101**
46.222**
TOTALI
vendite*
* migliaia
di euro
601.4
61.14
46.222**
** i dati del 200 evidenziati comprendono tra i Super anche i Mini
*(dimigliaia
euro
cui non di
si avevano
dettagli negli anni 2005 e 2006
** i dati del 200 evidenziati comprendono tra i Super anche i Mini
(di cui non si avevano dettagli negli anni 2005 e 2006
Vendite per Ipermercato (migliaia di Euro)
Vendite per Ipermercato (migliaia di Euro)
2005
2006
2007
Viterbo
54.30
53.2
50.2
Afragola
Afragola
3.12
3.12
0.12
0.12
1.601
1.601
Viterbo
Avellino
Avellino
54.30
44.563
44.563
2006
53.2
3.03
3.03
2007
50.2
3.40
3.40
Casilino
Casilino
6.0
6.0
66.45
66.45
5.
5.
Livorno
0.030
.5
5.55
Aprilia
6.142
66.105
5.4
Teverola
31.62
2.52
23.60
Benevento
Benevento
--
.316
.316
22.15
22.15
Quarto
Quarto
--
--
4.21
4.21
TOTALE
TOTALE
22
2005
452.36
452.36
432.620
432.620
414.1
414.1
2. La sostenibilità economica
Interpretazione del Risultato d’Esercizio 2007
L’esercizio 2007 si è caratterizzato per un
rilevante peggioramento di performance
economica a livello di gestione caratteristica, rispetto a quello dell’anno precedente,
con un risultato in perdita superiore a
22 milioni di Euro rispetto all’utile di 1,5
milioni di Euro registrato nel 2006.
Il risultato emerge quale conseguenza
dell’accentuarsi delle difficoltà incontrate negli esercizi precedenti, dovute
ad un complesso di fattori di natura
globale e locale. Dal primo punto di vista
è opportuno ricordare la tendenza, in
atto ormai da alcuni anni, alla riduzione
dei consumi, tra cui quelli alimentari,
come reazione dei consumatori a ripetute spinte inflative che hanno di fatto
ridotto il potere d’acquisto dei loro
redditi. A questo proposito il Gruppo
nel 2007 ha dapprima deciso di intensificare le sue iniziative per produrre una
maggiore convenienza della propria
offerta e, successivamente, di fronte
all’impennata dei prezzi al consumo
di beni primari generata dall’aumento
dei prodotti energetici e dei cereali,
ha avviato ulteriori iniziative di contenimento dei prezzi (quale il blocco
avvenuto nell’ultimo quadrimestre
dei prezzi di tutti i prodotti a marchio
Coop). Il risultato economico di tutte
queste operazioni a difesa di soci e
consumatori ha prodotto inevitabilmente un significativo calo del margine
commerciale che è stata la causa prin-
cipale del peggioramento del relativo
risultato. Oltre a questo si è aggiunto
anche un elemento di carattere locale,
ovvero l’aumento della concorrenza
nei territori di tradizionale presenza di
Unicoop Tirreno, soprattutto per quel
che riguarda le grandi strutture di vendita nelle aree metropolitane di Roma
e Napoli. Questi elementi di sistema,
insieme al forte impulso allo sviluppo
che il Gruppo sta portando avanti, hanno obbligato la Cooperativa a cercare
di fornire risposte energiche principalmente attraverso una rinnovata strategia commerciale ed un ampio piano di
rilancio del sistema degli Ipermercati.
Proprio questi ultimi anche nel 2007
hanno continuato a segnare il passo,
registrando una perdita gestionale di
circa 25,2 milioni di euro.
Da segnalare come positiva invece la
buona redditività del patrimonio immobiliare del gruppo, gestito in primo
luogo dalla controllata Vignale Immobiliare, che registra un positivo risultato
nella sua gestione caratteristica per circa
930 mila euro. Analogamente l’area
finanziaria ha registrato anche quest’anno un risultato positivo passando
dagli 11,2 milioni di utili del 2006 ai 10,3
dell’esercizio in esame, pur in presenza
di una crescita dell’indebitamento del
Gruppo. L’aumento dei proventi finanziari netti del Gruppo è stato effetto
principalmente di un buon rendimento
del portafoglio titoli, pari al 3,95%.
23
2. La sostenibilità economica
D’altra parte si è effettuata la corresponsione degli interessi verso i soci,
che hanno deciso di investire i loro
risparmi nei libretti di prestito sociale
Coop per 34,4 milioni di euro. Questi
risultati finanziari vanno valutati molto
positivamente soprattutto se si considerano le gravi perdite dei mercati
borsistici emerse a partire dall’agosto
2007, per effetto della crisi dei titoli
subprime, dapprima negli Stati Uniti e
poi allargatasi anche ai paesi europei. In
tale contesto il portafoglio del Gruppo
Unicoop Tirreno ha ben resistito non
subendo contraccolpi significativi.
24
A questo proposito occorre ricordare
che una gestione prudente ed oculata
delle risorse finanziarie derivanti in
massima parte dai depositi a risparmio,
ha permesso di garantire ai soci la necessaria tutela dei loro risparmi con un
rendimento vantaggioso rispetto alle
similari forme presenti sul mercato.
Dall’analisi dell’andamento economicofinanziario relativo al 2007 si percepisce la complessità del Gruppo e la sua
evoluzione nel senso di una sempre
maggiore specializzazione delle funzioni
delle varie società, nonché la volontà
di mantenere (malgrado congiunture
negative) ferma l’attenzione sulle tematiche tradizionali di forza della Cooperativa (tutela del risparmio, attenzione
ai soci e ai consumatori, attenzione
alla qualità dei prodotti immessi sul
mercato). Questi tradizionali elementi,
nel loro complesso, forniscono garanzie
sulla solidità della Cooperativa e sulle
sue prospettive di crescita sia in termini
quantitativi che di capacità di stare sul
mercato assicurando un’offerta di servizi
commerciali, finanziari e di interesse
sociale sempre migliori ed al passo
con i tempi.
2. La sostenibilità economica
Valore aggiunto e distribuzione
Prospetto di determinazione del Valore aggiunto (migliaia di Euro)
2006
2007
1.106.566
1.0.354
Valore della produzione
Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni
6.43
14.462
1.113.005
1.111.16
Ricavi e proventi vari
Totale della produzione
Costi della produzione
Costo merci
03.3
0.542
Costi per servizi
0.6
5.646,3
Costi per godimento di beni di terzi
21.152
24.013
0
.14
Accantonamento per rischi
Altri accantonamenti
5.55
0
Oneri diversi di gestione
5.1
1.33,26
15.40
22.5
Valore aggiunto caratteristico lordo
1.265
1.5,6
Saldo gestione accessoria
5.561
0.5
Saldo gestione straordinaria
.216
- 1.25
Valore aggiunto globale lordo
263.042
25.530,6
Ammortamento
31.32
31.31
Valore aggiunto globale netto
231.14
225.5,6
Totale dei costi della produzione
Il Valore Aggiunto è l’aggregato contabile dato dalla
differenza tra il valore della produzione e i costi per l’acquisizione di beni e servizi; esso rappresenta l’effettiva
ricchezza creata dall’impresa attraverso la propria attività di produzione di beni o fornitura di servizi, ovvero
il risultato effettivo derivante dall’attività economica
dell’organizzazione.
Questo valore è importante perché rappresenta l’ammontare di quanto la Cooperativa restituisce effettivamente al sistema economico (e a tutti i suoi attori)
quale risultato delle attività da questa svolte.
Valore aggiunto
el Valore aggiunto (migliaia di Euro)
tario
strazione
o
dei soci
ivo
Descrizione
Remunerazioni dirette e indirette, compresi
i contributi sociali a carico dell’azienda,
nonché i costi diretti di formazione
Complesso di imposte e tasse, dirette e
indirette
Totale
%
162.0
2,2
11.243,26
5,0
1.63
,3
Complesso degli oneri finanziari sostenuti
nei confronti di tutti i soggetti creditori del
Gruppo, ad esclusione dei soci prestatori
Interessi passivi corrisposti ai soci prestatori,
promozioni a favore dei soci e costi per la
produzione della rivista Nuovo Consumo
Quota di utili portati a riserva, cioè destinati
ad un aumento del patrimonio del Gruppo
51.2,4
23,0
- 22.6,1
- 10,2
Contributo economico che il Gruppo apporta
allo sviluppo del movimento cooperativo
1.355,1
0,6
Liberalità erogate sul territorio in aggiunta
alle spese direttamente sostenute dal Gruppo
per iniziative di utilità sociale, comprese le
spese di gestione
2.452,3
1,1
225.599,96
100%
Tasse e Imposte (migliaia di Euro)
2005
2006
2007
IRES
3.34
3.146
2.143,1
IRAP
6.2
.442
5.4,35
25
2. La sostenibilità economica
Saldo gestione accessoria
Saldo gestione accessoria
Saldo gestione straordinaria
Saldo gestione straordinaria
Valore aggiunto globale lordo
Valore aggiunto globale lordo
Ammortamento
Ammortamento
Valore aggiunto globale netto
Valore aggiunto globale netto
5.561
.216
.216
263.042
263.042
31.32
31.32
231.14
231.14
Distribuzione del Valore aggiunto (migliaia di Euro)
Distribuzione del Valore aggiunto (migliaia di Euro)
Soggetto destinatario
Soggetto destinatario
Personale
Personale
Pubblica Amministrazione
Pubblica Amministrazione
Capitale di credito
Capitale di credito
Remunerazione dei soci
Remunerazione dei soci
Sistema impresa
Sistema impresa
Sistema cooperativo
Sistema cooperativo
Comunità locale
Comunità locale
Totale
Totale
Remunerazioni dirette e indirette, compresi
dirette
e indirette,
compresi
iRemunerazioni
contributi sociali
a carico
dell’azienda,
i contributi
sociali
a carico
dell’azienda,
nonché
i costi
diretti
di formazione
nonché i costi diretti di formazione
Complesso di imposte e tasse, dirette e
Complesso di imposte e tasse, dirette e
indirette
indirette
Complesso degli oneri finanziari sostenuti
Complesso
degli
oneri
finanziari
sostenuti
nei
confronti
di tutti
i soggetti
creditori
del
nei confronti
di tutti i soggetti
Gruppo,
ad esclusione
dei soci creditori
prestatoridel
Gruppo, ad esclusione dei soci prestatori
Interessi passivi corrisposti ai soci prestatori,
Interessi passivi
corrisposti
ai esoci
prestatori,
promozioni
a favore
dei soci
costi
per la
promozioni della
a favore
dei Nuovo
soci e costi
per la
produzione
rivista
Consumo
produzione della rivista Nuovo Consumo
Quota di utili portati a riserva, cioè destinati
Quota
di utili portati
a riserva, cioè
ad
un aumento
del patrimonio
del destinati
Gruppo
ad un aumento del patrimonio del Gruppo
Contributo economico che il Gruppo apporta
Contributo
economico
che il Gruppo
apporta
allo
sviluppo
del movimento
cooperativo
allo sviluppo del movimento cooperativo
Liberalità erogate sul territorio in aggiunta
Liberalità
erogate sul territorio
indal
aggiunta
alle
spese direttamente
sostenute
Gruppo
alle
spese
direttamente
sostenute
dal
Gruppo
per iniziative di utilità sociale, comprese
le
per iniziative
di utilità sociale, comprese le
spese
di gestione
spese di gestione
Il Valore Aggiunto anche per il 2007 è
stato distribuito tra diversi soggetti;
la quota maggiore è andata ancora
al personale, mentre una quota pari
al 23% è stata distribuita ai soci (+5%
rispetto allo scorso anno). Da evidenziare il saldo negativo relativo al sistema impresa quale effetto del risultato
negativo dell’esercizio che ha portato
a dover attingere a riserve già presenti
in azienda.
Con riferimento alla porzione di Valore Aggiunto destinata alla Pubblica
Amministrazione, si è inoltre riportato
il dettaglio relativo all’andamento nell’ultimo triennio dei trasferimenti allo
Stato realizzati a mezzo pagamento di
tasse e imposte.
26
Descrizione
Descrizione
Tasse e Imposte (migliaia di Euro)
Tasse e Imposte (migliaia di Euro)
IRES
IRES
IRAP
IRAP
ICI e TARSU
ICI e TARSU
Totale
Totale
2005
2005
3.34
3.34
6.2
6.2
2.3
2.3
12.043
12.043
Totale
Totale
0.5
- 1.25
- 1.25
25.530,6
25.530,6
31.31
31.31
225.5,6
225.5,6
162.0
162.0
%
%
2,2
2,2
11.243,26
11.243,26
5,0
5,0
1.63
1.63
,3
,3
51.2,4
51.2,4
23,0
23,0
- 22.6,1
- 22.6,1
- 10,2
- 10,2
1.355,1
1.355,1
0,6
0,6
2.452,3
2.452,3
1,1
1,1
225.599,96
225.599,96
2006
2006
3.146
3.146
.442
.442
2.52
2.52
13.10
13.10
100%
100%
2007
2007
2.143,1
2.143,1
5.4,35
5.4,35
3.601,1
3.601,1
11.243,26
11.243,26
2. La sostenibilità economica
2.2 Gli impatti economici indiretti: il sistema fornitori
I fornitori rappresentano per la cooperativa di consumo
uno stakeholder di particolare valore strategico, non solo
perché ad essi è legata una quota importante del volume
di affari, ma soprattutto perché costituiscono un canale
fondamentale per le relazioni con il territorio. In un’ottica
di Responsabilità Sociale d’Impresa e di sostenibilità triple
bottom line, la selezione dei fornitori acquista il ruolo di
catalizzatore poiché, generando ricadute legate ad ambiti
diversi dell’attività della Cooperativa, diventa una leva importante per favorire il processo di integrazione delle policy.
Dalla scelta dei fornitori derivano infatti impatti ambientali
(basti pensare alle implicazioni legate al trasporto delle
merci), impatti commerciali per il volume d’affari generato
dagli acquisti, impatti sullo sviluppo locale dei territori al
fine della valorizzazione delle specifiche produzioni.
Unicoop Tirreno, individuando nel suo Statuto come criteri
di scelta dei propri fornitori quelli di convenienza e qualità
dei prodotti, tutela dell’ambiente, correttezza delle politiche del lavoro e etica del lavoro, si impegna ad influenzare
il più possibile i comportamenti di questi stakeholder, con
effetti sociali positivi che si vengono a manifestare a livello
territoriale.
Nel senso descritto l’interazione di tipo “commerciale” che si
viene ad istaurare tra Unicoop Tirreno ed il sistema dei suoi
fornitori produce impatti sociali positivi, la cui performance
può essere indirettamente misurata; se gli indicatori finanziari
informano sulla solidità economica interna dell’azienda e
quelli commerciali misurano la capacità della stessa di stare sul mercato, la misurazione di questi effetti completa il
quadro consentendo di valutare il sistema aziendale in una
prospettiva di sostenibilità e di dare forma ad una visione
d’impresa come sistema (“management approach”).
Il contributo alla crescita economica dei fornitori locali
Nell’ambito della propria strategia commerciale definita
nel 2007, Unicoop Tirreno ha messo i fornitori in stretta
correlazione con gli obiettivi di qualità e sicurezza alimentare, a testimonianza del valore a questi riconosciuto dalla
Cooperativa. In questo senso, se la scelta di prediligere il
legame con i territori è propria della politica delle cooperative dalla sua nascita, per Unicoop Tirreno in particolare
il potenziamento della quota di fornitori locali nel tempo e
del loro percorso di qualificazione costituiscono un risultato
da perseguire con costanza ed attenzione.
Dai dati relativi alla gestione del 2007 è possibile verificare
l’attuazione di queste premesse. Dal 2004 ad oggi il numero
complessivo dei fornitori locali della Cooperativa è andato
aumentando, con un’accelerazione considerevole di questo
trend proprio nel 2007.
27
2. La sostenibilità economica
Trend quadriennale
del n. di fornitori locali
Fatturato 2007 per canale
di vendita (migliaia di Euro)
00
00
30.000
600
500
400
25.000
700
20.000
485
424
300
498
10.000
100
5.000
0
0
2006
2005
IPER
17.412
15.000
200
2005
2004
SUPER
25.294
2007
2006
GESTINCOOP
7.293
2007
Sono 700 i fornitori che nel 2007 sono stati scelti da Unicoop Tirreno localizzati negli stessi territori di produzione
e distribuzione della Coopertiva, con un incremento pari
quasi al 30% rispetto all’anno precedente ed un fatturato
totale realizzato di 91.661 migliaia di euro.
A questo quadro contribuiscono in maniera diversa i tre canali
di vendita con una netta prevalenza dei Supermercati.
Questo dato è in linea, non solo con la generale migliore
performance registrata negli ultimi anni e la centralità di
questo canale all’interno della più ampia struttura di COOP,
ma anche con la maggiore capillarità territoriale della sua
distribuzione localizzativa.
Trend quadriennale del fatturato fornitori locali e tipici Iper e Super (migliaia di euro)
2004
2005
2006
2007
FORNITORI LOCALI SUPER
Fatturato in Toscana
86.870
69.903
60.144
45.745
Fatturato in Lazio
17.582
13.392
15.625
14.891
Fatturato in Campania
17.191
1.848
3.234
4.590
-
2.415
2.590
1.730
121.643
87.558
89.349
66.956
Fatturato in Umbria
Totale fatturato SUPER
FORNITORI LOCALI IPER
Fatturato in Toscana
20.631
2.093
4.810
2.939
Fatturato in Lazio
16.444
7.445
6.618
4.549
Fatturato in Campania
6.064
12.654
12.338
9.217
Totale fatturato IPER
43.139
22.192
29.690
17.412
20.300
6.885
FORNITORI TIPICI
Totale fatturato tipici
28
78.908
25.294
2. La sostenibilità economica
Le provenienze geografiche delle forniture locali
Dal punto di vista della provenienza geografica, le
diverse aree che confluiscono nel Distretto Tirrenico,
pesano in maniera diversa.
Numero fornitori locali nelle singole regioni
2007
Toscana
257
Lazio
156
Umbria
30
Campania
121
Totale fatturato dei fornitori locali del canale SUPER
Altre regioni ed incidenza relativa 136
nelle singole
Totale
700
50.000
Dal quadro generale della distribuzione dei fornitori
locali, emerge un primato della Toscana da cui proviene il
38% del totale dei fornitori locali di Unicoop Tirreno.
In ogni singola Regione poi ciascuno dei tre acanli di
vendita contribuisce in maniera differente al fatturato
complessivo dei fornitori per quella regione, con un
ruolo prioritario della Toscana per Gestin e Super e un
ruolo più significativo della Campania per gli Iper.
Totale fatturato dei fornitori locali del canale SUPER
Composizione geografica della fornitura
singole regioni ed incidenza relativa
45.000 nelle
Toscana
40.000 50.00086%
45.745Toscana
45.000
35.000
86%
40.000
Composizione geografica della fornitura
19%
45.745
30.000 35.000
17%
25.000 30.000
15.000
10.000
4%
20.000
15.000
5.000 5.000
-
2005 1
2005 1
2006 2
2006 2
2007 3
2007 3
4
4
Totale fatturato dei fornitori locali del canale IPER
singole
ed locali
incidenza
relativaIPER
Totale nelle
fatturato
deiregioni
fornitori
del canale
nelle singole regioni ed incidenza relativa
10.000
10.000 .000
.000
.000
6.000 4.000
5.000
4.000
3.000
2.000
1.000
2.000
1.000
-
Toscana
2005 1
5%
2.939
2005 1
3.000
Toscana
9%
2.000
3.000
4.191
3.500
2.500
Umbria
22%
707
2006 2
2007 3
Campania
Campania
Toscana
9%
4.191
1.500
2.500
2007 3
Lazio
Lazio
Totale fatturato dei fornitori locali del canale
3.500
Toscana
5% Lazio
2.939
21%
4.549
2006 2
Altre
Regioni
Altre
Regioni
GESTINCOOP
regioni
eddel
incidenza
Totale
fatturatonelle
dei singole
fornitori
locali
canalerelativa
GESTINCOOP nelle singole regioni ed incidenza relativa
4.000
Lazio
21%
4.549
3.000
Toscana
Toscana
Umbria
Umbria
4.000
4.500
66%
9.217
6.000
.000 5.000
22%
4.500
Campania
66%
Campania
9.217
.000 .000
22%
4%
Lazio
Campania Umbria
Lazio
Campania Umbria
69% 69% 33%
33% 54% 54%
14.891
14.8914.590
4.590 1.730
1.730
10.000
-
38%
17%
20.000 25.000
38%
19%
Umbria4
22%
707
4
1.000
2.000
500
1.500
1.000
2005 1
Lazio
10%
2.184
Lazio
10%
2006
2
2.184
500
2005 1
2006 2
Campania
1%
153
Umbria
24%
765
Umbria
24%
2007 3
4
765
Campania
1%
153
2007 3
4
29
2. La sostenibilità economica
Lo sviluppo in Garfagnana
In Garfagnana, a Pieve Fosciana ha aperto il 2 agosto 2007 con un’area di vendita di 470 mq , 3 casse, 13 dipendenti e un parcheggio da 80 posti auto, il nuovo
Incoop. Il supermercato, localizzato all’ingresso del paese (Strada Statale delle
Radici), ha come bacino di utenza gli abitanti di Pieve Fosciana e Castelnuovo.
Il 62° Incoop propone un assortimento pensato per la spesa quotidiana, con il
reparto ortofrutta, il banco gastronomia, la macelleria a taglio, le baguettes calde a tutte le ore, i generi vari, una piccola zona extra-alimentare e lo sportello
del Prestito Sociale. L’investimento sostenuto è stato di circa 795.000 euro.
La clientela locale dimostra un forte attaccamento ai consumi di prodotti tipici
e questo ben si è sposato con la scelta di Unicoop Tirreno di promuovere questo
tipo di produzioni. Così l’apertura dei nuovi punti vendita è stata l’occasione
per consolidare rapporti con una delle cooperative del territorio che riunisce
molti produttori di farro e farine (farina di castagne, farina di
mais, etc.) e produttori di altri beni tipici (miele,
formaggi, salumi e pasta) a cui poi si
sono aggiunti fornitori
30
di birra, vino, liquori confetture e
sughi. Al momento le produzioni
tipiche sono tutte rappresentate
su banchi del nuovo Gestincoop
ma l’interesse di Unicoop Tirreno per questo territorio motiva
l’intenzione di un investimento
crescente. L’obiettivo è infatti
quello di valorizzare un’area
caratterizzata da produzioni
povere ma molto apprezzate
dal punto di vista della qualità,
basti pensare al riconoscimento IGP conferito al farro della
Garfagnana, piuttosto che al
pane di patate.
2. La sostenibilità economica
Fornitori tipici
Le produzioni tipiche (con cui s’intendono tutte le produzioni con
marchi UE di determinazione della provenienza e della qualità)
rispecchiano, dal punto di vista della provenienza geografica, il
quadro generale,Composizione
con un contributo
più importante per Toscana,
geografica
Lazio e Campania.
della fornitura locale tipica 2007
Composizione geografica
della fornitura locale tipica 2007
3%
3%
33%
3%
3%
Se si valuta la performance economica di Unicoop Tirreno nel 2007
37%
viene in rilievo un miglioramento.
33%In particolare confrontando i dati
degli ultimi due anni emerge un incremento del 3% del numero di
fornitori tipici totali, cui non corrisponde
24% una crescita in termini
di fatturato.
Toscana
Altre Regioni
Lazio
Campania
37%
24%
Toscana
Altre Regioni
Lazio
Campania
Umbria
Andamento numero e fatturato fornitori tipici
2004 Umbria2005
2006
2007
numero
377
159
111
117 fatturato e numero fornitori tipici nel quadriennio
Totale
fatturato
78.908
25.294
20.300
6.885
fatturato
Totale fatturato e numero fornitori tipici nel quadriennio
numero
100.000
fatturato
10.000
numero
100.000
1.000
10.000
100
1.000
Comparando i due indicatori (numero e fatturato)
su più anni viene in rilievo una flessione del secondo
ed una stabilità del primo. Questo si spiega con la
1
tendenza della Cooperativa a confermare i rapporti
2004
2005
2006
2005alla rispondenza
2007
2006 ai propri
2007
di
fornitura
in base
criteri
di selezione. Pertanto a fronte di un investimento
costante nella fornitura locale e tipica, il parco for2007
nitori totale è andato riducendosi nel tempo.
Trend quadriennale test effettuati per progetto qualità
10
100
10
1
2004
2005
2006
2005
2007
2006
31
Numero test effettuati
30.000
Trend quadriennale test effettuati per progetto qualità
33%
24%
Toscana
Altre Regioni
Lazio
Campania
2. La sostenibilità economica
Umbria
La qualificazione dei fornitori: il processo di accreditamento
La provenienza geografica ed il legame al territorio sono solo due dei principali
criteri di individuazione e selezione dei fornitori. Il fornitore di Unicoop Tirreno
Totale fatturato e numero fornitori tipici nel quadriennio
deve infatti innanzitutto rispondere ai parametri qualitativi che la Cooperativa
individua per il loro accreditamento. Rispetto al 2004 il numero di fornitori
locali
fatturato
accreditati è cresciuto significativamente anche se in maniera incostante
numero
100.000
N.
fornitori qualificati
10.000
1.000
2004
2005
2006
2007
115
180
101
126
2004
2005
2006
2007
101
126
N. FORNITORI QUALIFICATI NEL TEMPO
100
Numero
115
180
ACCREDITAMENTO FORNITORI QUALIFICATI
10
N. test effettuati per pro16462
21823
20120
getto qualità
1
N. referenze assegnate per
402006
50 2007
2004
2005
2005
2006 49
progetto qualità
27458
50
2007
Il contributo di Unicoop Tirreno al
“Progetto Qualità” di Coop1, ovvero il
coinvolgimento nella fase di verifica
e controllo dei fornitori a monte dell’accreditamento, è stato rafforzato
nel 2007 rispetto al 2006 con un incremento di circa il 27% dei test effettuati
nell’anno. La percentuale di conformità
rivelata da questi test è stata pari al
72,4%. Su oltre 27458 test effettuati,
50 sono state le referenze assegnate
per il 2007. È importante ricordare
che l’obiettivo di lungo periodo che si
intende perseguire con questa azione
è quello di accreditare tutte le strutture produttive locali di “freschi” cui la
Cooperativa si rifornisce, in una logica
di filiera.
Trend quadriennale test effettuati per progetto qualità
Numero test effettuati
30.000
25.000
20.000
15.000
10.000
5.000
0
2004
2005
32
2006
2005
2007
2006
2007
1. Il “progetto Qualità” è un’azione
con cui dal 1992 Coop promuove la
qualità dei prodotti commercializzati
all’interno dei propri punti di vendita
attraverso azioni che premiano i produttori e quindi i fornitori più attenti
alla tutela del consumatore
3. La Performance sociale
33
3. La performance sociale
3.1 I Soci
Il 2007 è stato caratterizzato dalla definizione da parte di
Unicoop Tirreno della nuova Strategia Sociale 2007 – 2009.
Questo atto di pianificazione ed indirizzo ha avuto quale
obiettivo principale quello di potenziare la posizione di shareholder del socio e quindi il suo ruolo attivo nelle politiche
e nelle iniziative dell’Impresa. Il termine shareholder indica
infatti una categoria di portatori di interesse che hanno un
ruolo diretto nella governance di impresa, a differenza di
ciò che accade per gli stakeholder. Il Piano Strategico (lo
strumento organizzativo che dà corpo al più generale documento di policy) presentato nel 2007, pone inoltre la figura
del socio al centro delle fasi sia strategiche che operative
della Cooperativa, sottolineando come i soci debbano essere
interpretati ad un tempo come il punto di partenza e quello
34
d’arrivo della missione di Unicoop Tirreno.
Coerentemente con l’idea di porre il socio al centro della
Cooperativa, la Strategia Sociale ha previsto sin da subito
una attenzione particolare al tema dell’ascolto, di come le
necessità, i bisogni e le aspettative dei soci possano e debbano diventare istanze e stimoli per il management al fine
di tradurli in azioni concrete.
L’attenzione al socio, contenuta nella nuova visione strategica,
non dunque è strumentale alle necessità commerciali e di
business della Cooperativa, ma è parte della raison d’être della
Cooperativa stessa, si integra con gli obiettivi commerciali
di Unicoop Tirreno e li alimenta secondo le peculiarità che
questa tipologia specifica di impresa presenta.
748.183
773.604
1.160.213
748.183
1.160.213
726.111
Composizione della base sociale
La base sociale di Unicoop Tirreno nel
2007 conta 773.604 soci, conservando
un tasso di crescita costante del 3%
circa.
Trend di composizione
della base sociale
3. La performance sociale
726.111
2005
2006
2007
Distribuzione
geografica
della base sociale nel triennio
2005
2006
2007
2005
748.183
726.111
5.06
102.2
Campania
Distribuzione geografica.06
della base sociale
nel triennio
Toscana
31.5
2005
323.2
2006
330.13
2007
Umbria
Campania
14.60
.06
15.034
5.06
15.304
102.2
Lazio
Toscana
304.40
31.5
314.3
323.2
325.234
330.13
Umbria
14.60
15.034
15.304
Lazio 42%
Contributo percentuale
delle singole Regioni alla base sociale
102.2
Campania 13%
Lazio
42%43%
1.160.213
Toscana
325.234 102.2
Campania
Umbria 3%13%
330.13
Toscana 43%
325.234
330.13
2006
2007
304.40
314.3
325.234
Lazio
Contributo percentuale delle
singole Regioni
alla base sociale
773.604
2005
2006
2007
Umbria 3%
15.304
Il contributo
deifatturato
773.604 soci
di Unicoop
Delle quattro Regioni su cui si estende
Percentuale
realizzata
con i Tirreno
Soci si misura anche nella quota
15.304
Distribuzione
geografica
sociale
nellegato
triennio
fatturato
agli acquisti dei soci che pesa per il 66% sul totale.
la rete
Unicoop Tirreno
la Toscanadella
resta basedi
2006
2007
fatturato realizzato con i Soci
quella con il maggior numero di2005
soci.
Percentuale fatturato realizzata con i Soci
Per il 2007 se ne contano 330.137,
.06
5.06
102.2
Campania
altre entrate
pari al 9% del totale della popolazione
31.5
323.2
330.13
Toscana
fatturato realizzato con i Soci
34%
regionale.
La
crescita
più
interessante
14.60
15.034
15.304
Umbria
altre entrate
della base sociale nel corso dell’an66%
304.40
314.3
325.234
Lazio
34%
no è stata realizzata in Campania con
una percentuale di aumento dal 2006
Contributo percentuale delle singole Regioni alla base sociale 66%
dell’8%.
102.2
Lazio 42%
Campania 13%
Toscana 43%
325.234
330.13
Umbria 3%
35
3. La performance sociale
Prestito sociale
Il contributo economico dei soci assicura la quota maggioritaria di liquidità in Cooperativa, fornendo disponibilità di
risorse che agiscono positivamente sul risultato di bilancio.
Uno degli strumenti attraverso i quali i soci sostengono
Unicoop Tirreno è certamente il Prestito Sociale, un servizio molto apprezzato ed utilizzato dagli stessi proprietari
della Cooperativa, come dimostra la crescita del trend del
numero dei soci depositanti nel triennio. A fronte di una
crescita del numero di soci depositanti, nel 2007 si è però
assistito ad una diminuzione del valore economico dei depositi (passati da 553,5 milioni di Euro a 491,9, contro una
sostanziale stabilità del valore dei prelievi nel biennio), a
conferma di una congiuntura economica complessiva non
favorevole caratterizzata da scarse disponibilità liquide dei
consumatori e una limitata propensione al risparmio.
Prestito sociale: trend triennale del n. di soci depositanti
132700
132150
132.146
131.961
131600
131.638
131050
2005
Prestito sociale: trend triennale del n. di soci depositanti
2006
Prestito sociale
2005
132700
2007
Soci depositanti
131.63
2006
2007
131.61 132.146
Versamenti (ml. di Euro)
5,
553,5
41,
Prelievi (ml. di Euro)
43,5
52
522,1
131.638
Operazioni al giorno
4.033
4.04
3.2
2005
Valore dei depositi
(ml. di Euro)
132150
132.146
131.961
131600
131050
2006
2007
36
Prestito sociale
2005
2006
2007
1.343,40 1.3,42 1.32,5
Prestito sociale
2005
131.63
Soci depositanti
2006
2007
131.61 132.146
Versamenti (ml. di Euro)
5,
553,5
41,
Prelievi (ml. di Euro)
43,5
52
522,1
4.033
4.04
3.2
Operazioni al giorno
3. La performance sociale
1.343,40 1.3,42 1.32,5
Valore dei depositi
(ml. di Euro)
Prest
132700
132150
131600
Il Prestito Sociale è una delle espressioni più compiute del
rapporto mutualistico tra soci e il sistema della Cooperativa.
Attraverso i depositi il socio sostiene infatti Unicoop Tirreno,
la quale poi restituisce al socio l’investimento e la fiducia
Trend
triennale
vantaggiooltreché
annuo ascon prodotti e servizi
di assoluta
convenienza,
per
i
Soci
depositanti
sicurargli una remunerazione del prestito superiore rispetto
milionididiun
Eurotasso
agli interessi di mercato. Anche nel 2007 a fronte
lineare
medio lordo di prestito della Banca d’Italia (tasso
sui depo20
siti in C/C applicati alle famiglie) del 1,28 % (pari allo 0,93%
1
netto), Unicoop Tirreno
ha mantenuto un tasso del 2,47%
lordo (pari al 2,17%
16netto), favorendo un vantaggio annuo
17
per i soci pari a 17 milioni di Euro.
14
Il grande potenziale di questo strumento e il suo seguito tra i
14
12 decisione nel 2007 di procedere ad una
soci hanno portato alla
13
sua riorganizzazione
10a cui si lavorerà nei prossimi anni.
Sulla composizione totale del prestito sociale hanno un
peso importante soprattutto le quote dei soci di Lazio e
Toscana, rispettivamente del 30% e del 68%.
Prest
Distribuzione geografica Soci prestatori
0,%
0,%
131050
Soci d
Lazio
Versa
Campania
Prelie
Toscana
30,5%
Oper
Valor
(ml. d
Umbria
6,%
Distribuzione geografica SDR
6
4
Toscana
Umbria
Lazio
Campania
2
0
2005
2006
2007
Trend triennale vantaggio annuo
per i Soci depositanti
milioni di Euro
N. Punti vendita con SDR
50
50
8
36
2005
3
2006
52
8
8
37
2007
4
37
1
5
16
N. Soci Prestatori*
91.486
89.658
92.083
Umbria
1.403
921
943
12
Lazio
40.021
40.427
41.502
756
683
1.164
10
Valore depositi a risparmio (milioni di Euro)
956,1
982,6
978,13
6
Umbria
5,7
5,8
5,77
374,4
394,6
392,78
4
4,2
6,3
6,27
Campania
* il totale dei prestatori è maggiore di quello dei depositanti in quanto comprende tutti i soci che hanno un
libretto di deposito a risparmio aperto, compresi coloro che nell’anno non hanno effettuato movimenti
14
13
Toscana
Lazio
17
14
Toscana
Campania
lineare
20
2
0
2005
2006
2007
37
Distr
3. La performance sociale
Governance
L’intera base sociale è organizzata nelle 29 sezioni territoriali,
composte da un minimo di 1.000 soci.
L’intera struttura della base sociale ha continuato ad operare nel 2007, sia a livello strategico, prendendo parte alle
decisioni riguardanti la linee politiche della Cooperativa,
nei principali ambiti tematici (commerciale e sociale), sia
a livello operativo, nella definizione ed attuazione di azioni
ed iniziative, destinate ai soci stessi ma anche all’intero ter-
ritorio in cui esse si inscrivono. In questo senso le iniziative,
promosse a vario titolo dai soci attraverso le loro sezioni,
nel 2007, sono state ben 250.
Tra i compiti dei soci, si ricorda, quello di nomina del Consiglio di Amministrazione; il CdA è oggi composto da 45
membri (l’ultima elezione è avvenuta nel 2006), di cui 24
uomini e 21 donne.
Organizzazione della base sociale e attività 2007
organo
descrizione
Incontri 2007
3 incontri
Oggetto: Bilancio preventivo e
consuntivo; Strategia Sociale;
Commissioni Valori e Regole;
Strategia Commerciale; Comitati Direttivi delle Sezioni Soci
1 incontro
Oggetto: linee guida ed azioni della Nuova Strategia Sociale
La Consulta delle Presidenze
delle Sezioni soci.
Questo organo raccoglie i Presidenti e i Vice Presidenti delle singole Sezioni soci che sono periodicamente invitati a partecipare
per discutere di temi strategici della Cooperativa
La Consulta delle Sezioni
soci
Questo organo raccoglie tutti i membri in carica dei Comitati
Direttivi delle Sezioni Soci e si riunisce per esprimere parere su
argomenti di elevato contenuto ed importanza
La Consulta d’Area
Questo organo composto da Presidente e Vice Presidente di ciascun Comitato Direttivo e dai Consiglieri di Amministrazione dell’ambito territoriale d’interesse, viene convocato dal Presidente
del CDA
1 incontro
Oggetto: congressi regionali
della Lega Coop
I Comitati Direttivi
Questi organi sono composti da un numero variabile tra 9 a 21
membri eletti dalle singole sezioni soci.
Oltre ai Comitati Direttivi sono organi delle sezione soci il Presidente, il Vicepresidente ed il Tesoriere dei Comitati Direttivi
1 incontro
Oggetto: Nomina dei propri
organi
Le Assemblee dei soci
Si distinguono in due tipologie:
- Assemblea Separata, convocata dal Consiglio di Amministrazione ai sensi dello Statuto Sociale, per l’Assemblea generale (ordinaria e straordinaria) dei soci;
- Assemblea Autonoma, convocata dal presidente del Consiglio
di Amministrazione anche dietro richiesta del Presidente del Comitato Direttivo
83 incontri totali nell’anno
tra assemblee separate ed
assemblee autonome
I soci sono considerati “terminali” con il territorio. La partecipazione attiva degli stessi viene considerata come un fattore
di catalizzazione delle energie e delle potenzialità della Cooperativa, che si impegna in questo senso a promuoverla. Il
principale momento di partecipazione dei soci è costituito dalle assemblee.
38
3. La performance sociale
Le assemblee dei soci: i dati del 2007
Nel 2007 i soci si sono riuniti in 82 assemblee, tra
autonome e separate, che hanno coinvolto in tutto
14.365 soci. Altri momenti di partecipazione sono stati
i 26 incontri dell’iniziativa “SociInsieme”, destinata a
stimolare il confronto e il dibattito sul tema dell’organizzazione dei punti vendita, cui hanno aderito in
totale 700 soci.
Il ruolo del socio viene concepito in maniera dinamica
ed il socio stesso come fonte di rinnovamento per
l’Impresa e canale privilegiato per le relazioni con il
territorio. In questo senso Unicoop Tirreno si è mossa
per rafforzare gli organi di governo in cui è organizzata
la base sociale.
Il 2007 è stato l’anno di rinnovamento dei Comitati
Direttivi della Sezione soci, un fenomeno che ha interessato nel mese di ottobre i componenti delle 29
Sezioni soci e dei 91 Comitati comunali di Unicoop
Tirreno. Complessivamente sono stati eletti 449 soci,
I nuovi Comitati Direttivi
Eletti
n. soci eletti
n. donne
n. uomini
età media
Categorie
pensionati
casalinghe
lavoratori dipendenti
lavoratori autonomi
dipendenti Coop
stagionali Coop
insegnanti
studenti
disoccupati
Nuovi e vecchi eletti
n. soci componenti il Comitato uscente
n. nuovi soci
Numero
449
250
199
52
139
42
137
29
43
6
36
16
1
141
308
di cui 199 uomini e 250 donne, componente questa
già maggioritaria in precedenza ed in continua crescita.
Le elezioni, organizzate secondo le ultime modifiche
del Regolamento Sezioni soci, si sono basate su liste
costituite esclusivamente con il criterio dell’autocandidatura. Questa modalità ha riscosso un ampio
consenso essendo stati 769 i soci ad autocandidarsi
ed ha garantito un reale rinnovamento della membership, con 308 (quasi il 70%) di nuovi eletti. L’elezione
ha visto inoltre un’ampia partecipazione della base
sociale essendo stati 45.205 i votanti. All’insediamento
dei nuovi Direttivi, avvenuto nei mesi di novembre e
dicembre, ha fatto seguito la nomina delle principali
cariche: Presidente, Vicepresidente e Tesoriere.
39
3. La performance sociale
Convenienza
I sociTrend
sono itriennale
principalivantaggio
consumato11,3 milioni di euro, raggiungendo
Trend triennale del vantaggio
annuo
ri della
contribuendo il livello più alto del triennio ed una
dei Soci (milioni di Euro*)
Euro)
perCooperativa,
i Soci depositanti
per oltre il 60% al suo fatturato.milioni
Nel di Euro
crescita del 21% rispetto al 2006.
milioni di Euro
Trend triennale del vantaggio
Trend triennale vantaggio annuo
2007
le
entrate
trasferite
dalla
base
lineare
lineare
dei Soci
Euro)
per i Soci depositanti
12 (milioni di Euro*)
sociale20sono state pari a 356.277.886 Una quota significativa di questo
milioni di Euro
milioni di Euro
10
euro, 1
ovvero al 66% del fatturato to- vantaggio complessivo, monetizzato
11,3
lineare
lineare
12
10,4
tale.
Questa
quota,
che
subisce
una
nel
loro
risparmio
annuo,
si
realizza
9,3
20
16
leggera inflessione dell’1% rispetto attraverso l’emissione dei punti del10
6
11,3
1
14 precedente, resta tuttavia catalogo Fidelity Coop e il ritiro dei
all’anno
10,4
9,3
4
16 rilevante. Per quanto riguarda premi, da parte dei soci, corrisponmolto
12
i singoli
canali di vendita il contributo denti al relativo accumulo. Il vantaggio 6 2
14
10
dei soci sul totale del fatturato resta accumulato dai soci attraverso questo 4
0
12
molto elevato
nei Super (70,67%) e sistema è stato pari a 7,9 milioni di
2
2005
2006
2007
10
sempre
*somma dati del canale Gestin e Super
6più nei Gestincoop (67,12%), euro.
0
aumentando
di due punti percentuali
4
2005
2006
2007
Sul valore di 881 milioni di euro del
rispetto all’anno precedente.
*somma
dati
del
canale
Gestin
e
Super
6
Questo2contributo viene poi restituito totale dei punti che hanno costituito
ai 4
soci 0in termini di convenienza e il catalogo 2007 una parte pari ad
servizi
riservati. Il risparmio 8,7 è stata emessa dai partner Coop,
2 ad essi2005
2006
2007
accumulato nel 2007, grazie all’uti- che nell’ultimo anno sono stati in
0
lizzo delle promozioni offerte dalla totale 30.
2005è stato 2006
2007
Cooperativa,
per i soci pari
a
Catalogo
Fidelity
2005
Promozioni
Catalogo
Fidelity
riservate ai Soci
2006
1025
545
Totale Punti Fidelity
Promozioni
emessi
(milioni)
riservate
ai Soci
2005
2006
52
1025
545
Punti
Fidelity
Totale
Punti
Fidelity
partners
(milioni)
emessi (milioni)
52
PuntiNumero
Fidelity partners
partners (milioni)
Vantaggi Fidelity
(milioni
di Euro)
Numero
partners
Vantaggi Fidelity
(milioni di Euro)
40
11,
11
,
11,
11
,
2007
11,4
2
,
63
2007
11,4
2
,
63
1
,
30
,
1
,
30
,
3. La performance sociale
Una misura del valore dei vantaggi
ottenuti dai soci attraverso i premi
del catalogo fidelity è possibile
averla attraverso il dato dell’incidenza percentuale delle stesse
sul totale del venduto di ogni canale di vendita. Nello specifico,
nel 2007 nei Super questo valore
è stato pari a 4,2 milioni di euro
ovvero allo 0,71%; per i Gestincoop
ha corrisposto a 1,2 milioni di euro
ovvero allo 0,69% del valore del
venduto; mentre per gli Iper è stato pari a 2,5 milioni di euro ovvero
allo 0,60% del totale di vendite
del canale. Complessivamente i
punti Fidelity utilizzati dai soci
nel 2007 sono stati 561.867.837,
pari ad un valore economico di
50.568.105 euro.
Trend triennale d
dei Soci (milioni d
Trend triennale vantaggio annuo
per i Soci depositanti
milioni di Euro
lineare
20
12
10
1
16
10,4
6
14
4
12
2
10
0
2005
6
*somma dati del canale Ges
4
2
0
2005
2006
2007
Catalogo Fidelity
Servizi
2005
Promozioni
1025
ai Soci
Rispondere ai bisogni dei propri sociriservate
è parte della
missione di Coop. In questo
senso il ventaglio di servizi assicuratiTotale
in maniera
esclusiva ai soci si compone
Punti Fidelity
52
emessi
(milioni)
di una lista variegata che annualmente si rinnova, riproponendo iniziative
di successo e sviluppandone di nuove.
servizi ai soci sono quindi un asse
PuntiI Fidelity
11,
partners
(milioni)
di distintività del sistema Coop che,
nell’offerta
di qualsiasi tipo di bene di
consumo (sia esso un prodotto finito o un servizio), ricerca sempre i criteri
Numero partners
11
di qualità e convenienza.
Essere socio di Unicoop Tirreno nonVantaggi
vuol direFidelity
soltanto poter contare ,
su prez(milioni di Euro)
zi agevolati nei punti vendita, ma far parte di un sistema ampio, in grado di
proporre prodotti competitivi che rispondano alle domande dei più svariati
ambiti di consumo, con vantaggi esclusivi.
2006
2007
545
63
1
11,4
,
2
30
,
,
41
3. La performance sociale
Quadro sintetico dei servizi ai soci offerti nel 2007
Tipologia iniziativa
Cos’è
Novità 2007
Carta SocioCoop
Carta soci utilizzabile per pagamento della
spesa e per altre operazioni collegate.
Vantaggi: Addebito sul conto del socio al 10
del mese successivo a quello in cui l’acquisto
è stato effettuato.
Nuove agevolazioni legate all’uso della
carta nella spesa (attribuzione di un punto in più per ogni tre euro di spesa)
Salvatempo
Strumento elettronico per il calcolo autonomo del costo della spesa effettuata direttamente da parte del socio.
Vantaggi: Riduzione dei tempi di attesa alla
cassa.
3 nuove sedi con servizio Salvatempo e
attivazione del Salvatempo più
Corsi Coop
Corsi indirizzati ad adulti con offerta multidisciplinare (lingua, informatica, sport e ginnastica, ricamo e cultura gastronomica)
Vantaggi: prezzi agevolati (fino alla gratuità)
in rapporto a quelli di mercato.
13 Nuove sedi
Progetto AUSILIO
Trasporto a domicilio ai soci non autosufficienti (portatori di handicap, malati, infortunati) della spesa settimanale.
Vantaggi: supporto ad una specifica categoria di soci e promozione dei valori di solidarietà.
Nuove sedi: Cecina (Li), Massa Marittima
(Gr), Avellino
Internet point
Postazioni internet nei punti vendita ad uso
esclusivo dei soci.
Vantaggi: tariffe agevolate rispetto a quelle
di mercato .
Nuove postazioni nei punti vendita di
Terracina e Fiuggi
Turismo commerciale
Lista di agenzie convenzionate, selezionate
dalla Cooperativa sulla base dell’eticità della
loro offerta, e presso le quali il socio riceve
agevolazioni.
Vantaggi: sconti sul costo del viaggio per i
soci.
Conclusione fase di start up e attivazione
della collaborazione con l’International
Touring Club (ITC)
42
4,5
4
Vantaggi
Trend
triennale
Fidelitydel
per
vantaggio
canale
deivendita
di
Soci (milioni
(milioni
di di
Euro)
Euro)
3,5
Super
GestinCoop + Tevere
Iper
3
4,5
2,5
4
La Carta Socio Coop, abilitata sia al pagamento
della spesa che al prelievo dai
2
3,5
dispensatori automatici, per i titolari del prestito sociale nel 2007 è diventata
1,5
anche più vantaggiosa: ogni tre euro di spesa
3 effettuata nei punti vendita è infatti
possibile ricevere un punto in più per la1 raccolta relativa al catalogo premi. In
2,5
particolare attraverso la carta, la spesa0,5
può essere addebitata automaticamente
2 utilizzarla con funzione bancomat
sul conto del Prestito Sociale ed è possibile
0
per il prelievo da appositi sportelli presenti
nei maggiori punti vendita della
1,5
cooperativa.
1
Utilizzo Carta SocioCoop
0,5
2005
2006
2007
42.322
43.25
52.5
1.3.61
1.463.16
1.462.101
0
Carte SocioCoop
abilitate a funzioni finanziarie
Pagamenti con carta
Utilizzo Carta SocioCoop
Valore pagamenti
con carta (Euro)
Carte SocioCoop
abilitate
a funzioni finanziarie
Punti vendita
con sportello di prelievo
Pagamenti con carta
Operazioni prelievo
Valore
pagamenti
da sportello
con carta (Euro)
Valore prelievi
Punti
vendita(Euro)
da sportello
con sportello di prelievo
2005
2006
2007
42.5,6
45.436,
44.360,4
42.322
1
1.3.61
43.25
22
1.463.16
52.5
24
1.462.101
163.53
42.5,6
160.14
45.436,
143.0
44.360,4
24.032,4
1
23.05
22
21.35
24
Operazioni
Nel
2007 si èprelievo
conclusa la fase di lancio dell’iniziativa Turismo di Unicoop Tirreno.
daTurismo
sportello di Unicoop Tirreno 163.53
160.14
143.0
Nel suo secondo anno di attività questa
proposta esclusiva
2005
2006della Cooperativa
2007viene
Valore
prelievi
ampliata
attraverso
l’avvio della collaborazione con l’International Touring Club
Numero
convenzioni
da sportello
(Euro) attive
25
2
50
24.032,4
23.05
21.35
(ITC) e l’attivazione di oltre 20 nuove convenzioni con agenzie turistiche selezionate.
Numero convenzioni
1
4
21
attivate nell’anno
Turismo di Unicoop Tirreno
Proposte del Catalogo
3. La performance sociale
2005
-
Numero
convenzioni
Vantaggio
per Soci attive
25
-
Numero convenzioni
attivate nell’anno
1
Proposte del Catalogo
-
Vantaggio per Soci
-
2006
134
2007
150
2 6,4%
50 %
media:
media:
Max vant.: 14% Max vant.: 25%
4
21
134
150
media: 6,4%
media: %
Max vant.: 14% Max vant.: 25%
L’obiettivo di lungo periodo è quello di
dar vita ad uno specifico catalogo di
turismo responsabile e sostenibile, in
grado di riunire valori e convenienza.
Ad oggi i soci possono ricevere nelle
agenzie convenzionate uno sconto
di viaggio che nel 2007 è stato pari
all’8% rispetto alle migliori offerte
praticate.
43
3. La performance sociale
Nei servizi che propone, la Cooperativa cerca di includere sempre un valore
aggiunto dal punto di vista delle comunità, dei territori e dell’inclusione sociale.
Il progetto Ausilio, riproposto anche nel 2007 incarna questo approccio. Nel
corso dell’anno questa iniziativa, a supporto di soggetti non autosufficienti,
lanciata nel 2006 a Rosignano e Follonica, è stata estesa ad altri quattro nuovi
punti vendita: Massa Marittima; Avellino e Cecina.
Il servizio, oltre a fornire una risposta di ordine pratico, viene incontro al problema della solitudine, diffuso in particolare tra la popolazione anziana, attivando
nuove reti sociali e territoriali. Il servizio è reso possibile solo grazie al lavoro di
volontari (soci e dipendenti) e a quello delle istituzioni locali che contribuiscono
a promuoverlo e supportarlo.
Tabella AUSILIO. Dati 2007
TOTALE
Numero Spese Totali
Valore Spese Totale (euro)
1.047
34.979,84
Valore Minimo Spesa (euro)
2,24
Valore Massimo Spesa (euro)
175,23
Numero Giornate Dedicate (telef)
174
Numero Giornate Dedicate (consegne)
156
Numero Medio Volontari Impegnati Per Turno
44
Numero Totale Volontari Iscritti
101
Numero Totale Utenti Iscritti
66
In risposta alle esigenze del socio consumatore viene potenziato il servizio Salvatempo, passando a 23 il numero dei punti vendita in cui esso viene inserito. Il
servizio è molto utilizzato dai soci come dimostra l’andamento triennale.
Nel 2007 questo supporto è stato innovato con la proposta del Salvatempo più
che consente anche ai soci non titolari di libretti del Prestito Sociale di effettuare
il pagamento attraverso la propria carta di credito o bancomat in autonomia,
senza passare dalle tradizionali casse. Il successo di questo nuovo servizio è dato
dall’incremento di soci utilizzatori, che è passato dal 13 al 15% nel breve periodo
di attivazione e ha permesso un aumento degli incassi mediamente di 4 punti
percentuali a punto vendita.
44
N. Soci utilizzatori
2005
2006
2007
121.54
4.661
.451
23
20
14
N. punti vendita
con servizio abilitato
160.000
140.000
120.000
100.000
0.000
60.000
40.000
20.000
0
121.854
94.661
77.451
40.000
2004
Nel 2007 i corsi per il tempo libero, servizio per adulti messo
a disposizione da Unicoop Tirreno, sono stati riproposti nei
vari ambiti disciplinari - ginnastica e sport; musica; lingua;
informatica; master of food – con un vantaggio economico
per i soci calcolato tra il 15 ed il 20% rispetto ai costi di mercato degli stessi.
3. La performance sociale
2005
N. Soci utilizzatori
N. punti vendita
con servizio abilitato
2007
Corsi Coop
Oggetto corso
2006
2007
Corsi di musica
6
4
Corsi di informatica
4
Corsi di lingua
16
13
Master of food
3
5
1
13
2
1
6
4
2006
2007
Bagno di Gavorrano
2
2
Cecina
3
6
Follonica
2
2
Livorno
11
6
Massa Marittima
2
3
Piombino
10
3
San Vincenzo
5
Tarquinia
12
Terracina
2
3
Queste attività, rivolte per il 2007 in via esclusiva ai soci, Ginnastica e sport
sono stati proposti in 13 nuove località con un punto vendita Teatro e arte
Unicoop Tirreno. I corsi, promuovendo collaborazioni con Musica
strutture ed istituzioni locali, generano anche delle ricadute
positive sul territorio e la valorizzazione delle relative reti.
Sedi dei corsi
Salvatempo
2006
Numero Soci utilizzatori del Salvatempo
2005
2006
2007
121.54
4.661
.451
23
20
14
160.000
140.000
120.000
100.000
0.000
60.000
40.000
20.000
0
121.854
94.661
77.451
40.000
2004
2005
2006
2007
Corsi Coop
Oggetto corso
2006
2007
Corsi di musica
6
4
Corsi di informatica
4
45
3. La performance sociale
Nel ventaglio di servizi esclusivi riservati ai soci proposti per il 2007 va annoverato anche il servizio SI.Coop, che riguarda le postazioni internet a disposizione
dei soci. In tutto i punti vendita di Unicoop Tirreno dotati di questo servizio
sono 7, di cui due (Terracina e Fiuggi) attivati nel 2007. Il servizio in generale ha
registrato un incremento degli incassi del 38,5%. Il guadagno più alto riportato
è stato quello della sede di Roma pari a 13.273,40 euro.
N° punti vendita
con servizio
Ricavo da internet
point (Euro)
Centri SiCoop
Roma Laurentino Livorno Settembrini
INTERNET POINT: utilizzo e vantaggio per i Soci
N° soci che hanno
utilizzato il servizio
Punti Vendita Unicoop Tirreno
con servizio internet
2005
2006
2007
Cecina
416
2.702
3.053
Amelia
1
6
7
12.463
32.360
43.657,63
Montefiascone
Terracina
Fiuggi
COOP VOCE
A partire dal 4 giugno 2007 Coop è entrata a far parte dei gestori di telefonia
mobile.
Il nuovo servizio offerto - CoopVoce - è
stato il risultato di test fatti su campione rappresentativo di consumatori. La
grande novità del servizio Coop è stata
tuttavia quella di essere un servizio
distribuito completamente attraverso
la rete internet.
CoopVoce si serve dell’infrastruttura
Telecom e di una partnership con il
principale gestore di telefonia italiano,
con il vantaggio di una copertura che è
pari al 99% del territorio nazionale.
La ragione dell’iniziativa di Coop nel
campo della telefonia mobile è scaturito
dall’attenzione alla salvaguardia del po46
tere di acquisto dei soci, in una voce di
spesa che ha acquisito sempre maggiore
importanza negli ultimi anni.
Fino ad oggi la telefonia a marchio Coop
è stata un servizio riservato ai soci (o
loro familiari/parenti/affini fino al 4°
grado), ma in futuro si prevede di allargare il servizio anche a tutti gli altri
potenziali clienti.
L’esordio di CoopVoce è stato all’insegna della trasparenza e semplicità,
con una tariffa vantaggiosa, facilmente comprensibile e confrontabile; per
soddisfare le esigenze di consumatori
diversi, l’offerta commerciale è stata poi
affiancata da una seconda tariffa, priva
dello scatto alla risposta a vantaggio di
chi utilizza il telefono per chiamate di
breve durata.
In generale, vi è stata
una positiva risposta
iniziale da parte dei
soci consumatori, sia
per la semplicità dei
servizi offerti che per la convenienza.
È stata inoltre garantita la portabilità,
ovvero la conservazione del vecchio
numero di telefono e la duplicazione
del traffico acquistato, per i primi mesi
del 2007.
Alla fine di dicembre Unicoop Tirreno è
risultata la terza cooperativa del circuito
Coop per numero di attivazioni (15.545)
ripartite in maniera sostanzialmente
paritetica tra il canale Supermercati
ed Ipermercati.
3. La performance sociale
Informazione e dialogo interno
I soci riconoscono all’informazione Cooperativa un ruolo fondamentale, come
dimostrano anche gli esiti della fase di ascolto che ha preceduto la definizione
della nuova Strategia Sociale.
Unicoop Tirreno indirizza ai propri soci due principali organi di comunicazione:
la rivista mensile “Nuovo consumo” e quella “Prestito sociale Notizie”.
Nuovo Consumo, di proprietà diretta di Vignale Comunicazione e regolarmente
iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC), si basa su un piano
redazionale pluriennale cui vengono apportate annualmente alcune revisioni.
Responsabile del processo decisionale sui contenuti di massima è la Commissione editoriale, composta dal Presidente di Unicoop, dal Responsabile dell’area
soci, da quello dell’area comunicazione e dal Direttore di Nuovo Consumo. La
redazione della rivista è invece costituita da due redattrici e da un direttore.
Dal 2007, sulla scia della nuova Strategia Commerciale che mira a potenziare
l’informazione interna (e quindi verso i soci), sono previste nella rivista Nuovo
Consumo 8 pagine ad hoc sul risparmio, di cui una solo sul servizio “il carrello
della spesa”. Un’indagine condotta dall’agenzia Modus ha stimato che la rivista
per i soci è letta da 2,5 persone per nucleo familiare, giovani compresi.
La distribuzione prosegue attraverso l’invio diretto della rivista alle case, anche se
dalla fine del 2006 si è provveduto a riorganizzare questo aspetto evitando l’invio
a quei soci che da oltre un anno non frequentano i punti vendita, rinunciando in
questo caso a valorizzare la rivista come
strumento di coinvolgimento dei soci
meno attivi. Con questi aggiustamenti
nel 2007 sono state distribuite oltre 4
milioni e mezzo di copie.
Nel 2007 i contributi dei lettori possono
esser inviati anche via mail e questo
ha portato ad una grossa crescita di
commenti inviati alla redazione: ben
892 nel 2007.
Nuovo Consumo
Nuovo Consumo
N. copie distribuite
N. copie distribuite
N. pagine totali rivista
N. pagine totali rivista
N. lettere ricevute dai lettori
N. lettere ricevute dai lettori
2005
2006
2007
2005
4.5.32
2006
5.2.302
2007
4.564.241
44
60
60
60
2
4.5.32
44
0
5.2.302
60
100
0
100
65.100
35
4.564.241
(lettere e mail)
2
42
(lettere
e mail)
1.341.300
42
1.126.434
65.100
1.341.300
1.126.434
2005
2006
2007
N. copie distribuite
31.000
2005
330.000
2006
330.000
2007
N.
copie
Costo
deldistribuite
servizio
5.0,5
31.000
11.16
330.000
11.66
330.000
Costo del servizio
5.0,5
11.16
11.66
N. lettere dei lettori pubblicate
N.
lettere dei lettori pubblicate
Costo del servizio
Costo del servizio
35
Prestito Sociale Notizie
Prestito Sociale Notizie
Mentre Nuovo Consumo è una rivista ad
ampio respiro ed indirizzata a tutti i soci,
Prestito Sociale Notizie informa esclusivamente i soci titolari di un deposito. Anche
nel 2007 è stata distribuita e redatta mensilmente, sempre in 330.000 copie
47
3. La performance sociale
3.2 Il Personale
Il capitale umano rappresenta il motore dell’attività di
Unicoop Tirreno; per questo è diventata nel tempo sempre
più importante una sua valorizzazione e crescita, insieme
ed oltre la Cooperativa. Le politiche di direzione del personale nel 2007 si sono distinte per azioni importanti, volte a
contribuire alla solidità della stessa Cooperativa nella nuova
strategia commerciale e nel nuovo modello organizzativo
del canale Ipermercati; in linea con ciò Unicoop Tirreno si
aspetta dai propri dipendenti un contributo importante
per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento e
cambiamento in corso.
L’attenzione al conseguimento dei risultati aziendali in
termini di efficienza e di competitività si devono d’altronde
coniugare con l’impegno al rispetto delle persone che lavorano per la Cooperativa, con l’obiettivo prioritario di offrire
un ambiente di lavoro positivo, permettendo al contempo
la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro di ognuno.
Nei prossimi paragrafi verrà rendicontata l’organizzazione del
personale di Unicoop Tirreno, con alcune considerazioni in
merito all’assetto e all’inquadramento delle risorse umane.
Sarà poi dato ampio spazio alle iniziative che hanno caratterizzato le politiche sul personale durante tutto il 2007.
Composizione e inquadramento
La composizione dinamica del personale nel corso del 2007
registra una leggera crescita del personale impiegato, attestandosi a 6.254 unità. Permane la netta prevalenza dei contratti a tempo indeterminato con l’80,3% sul totale ed un’alta
percentuale dei contratti part time (52%).
Contratti a tempo determinato e indeterminato:
le Percentuali del 2007
20%
Tempo determinato
Tempo indeterminato
80%
RIPARTIZIONE PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE
2005
48%
Part time
Full time
Donne
3.676
3.828
3.894
Uomini
2.321
2.360
2.361
5.997
6.188
6.254
Totale
DI CUI PART TIME
Donne
2.518
2.613
2.681
Uomini
635
630
629
Totale
3.148
3.248
3.310
CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO
Donne
2.895
2.807
2.979
Uomini
2.012
1.985
2.046
Totale
4.907
4.792
5.025
CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO
Donne
781
1.021
915
Uomini
309
375
315
Totale
1.090
1.396
1.229
PASSAGGI DA DETERMINATO AD INDETERMINATO
di cui donne
-
22
22
di cui uomini
-
13
19
127
35
41
Totale passaggi
48
2007
TOTALE DIPENDENTI
Contratti Part time e Full time: le Percentuali del 2007
52%
2006
3. La performance sociale
Osservando la composizione del personale per canali di
vendita, emergono alcune considerazioni. Anzitutto la
componente femminile risulta nettamente prevalente
nel canale Iper con oltre il 65% sul totale, mentre vi è una
sostanziale parità nel canale Gestincoop (55% contro 45%).
Numericamente, nel totale, è il canale Super ad avere più
dipendenti, con il 44,5% del totale di Cooperativa. Per quanto
riguarda infine la tipologia di contratti, il maggior uso di
quelli a tempo determinato si ha nel canale Iper, seppure i
contratti a tempo indeterminato rimangano decisamente
i più numerosi con il 72%.
CANALE IPER
CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO
Donne
Uomini
Totale
1.235
698
1.933
CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO
Donne
Uomini
Totale
TOTALE DIPENDENTI IPER
PERCENTUALE CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO SUL TOTALE
518
230
748
2.681
72%
CANALE SUPER
CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO
Donne
Uomini
Totale
1.389
1.018
2.407
CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO
Donne
Uomini
Totale
TOTALE DIPENDENTI SUPER
PERCENTUALE CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO SUL TOTALE
CANALE GESTINCOOP
CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO
Donne
Uomini
Totale
CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO
Donne
Uomini
Totale
TOTALE DIPENDENTI GESTINCOOP
PERCENTUALE CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO SUL TOTALE
320
58
378
2.785
86,4%
355
330
685
77
26
103
788
86,9%
Ripartizione Donne-Uomini
nel canale IPER
Ripartizione Donne-Uomini
nel canale IPER
Ripartizione Donne-Uomini
nel canale IPER
35%
Donne
928
35%
928
35%
928
65%
1.753
65%
1.753
65%
1.753
Uomini
Donne
Donne
Uomini
Uomini
Ripartizione Donne-Uomini
nel canale SUPER
Ripartizione Donne-Uomini
nel canale SUPER
Ripartizione Donne-Uomini
nel canale SUPER
39%
Donne
1.076
39%
1.076
39%
1.076
61%
1.709
61%
1.709
61%
1.709
Uomini
Donne
Donne
Uomini
Uomini
Ripartizione Donne-Uomini
nel canale GESTINCOOP
Ripartizione Donne-Uomini
nel canale GESTINCOOP
Ripartizione Donne-Uomini
nel canale GESTINCOOP
45%
Donne
356
45%
356
45%
356
55%
432
55%
432
55%
432
Uomini
Donne
Donne
Uomini
Uomini
49
3. La performance sociale
Per quanto riguarda la durata del rapporto di lavoro, si conferma anche per il 2007 una maggioranza dei dipendenti
con un’anzianità di servizio che va da 1 a 5 anni, per un
totale del 47,2%. In particolare per questa fascia di anzianità
sono le donne a prevalere (il 51,3% del totale delle donne
occupate ricade proprio in questa fascia, rispetto al 40,5%
degli uomini). Gli uomini registrano percentuali di presenza
più alte nelle ultime due fasce di anzianità: il 29,8% ha un
rapporto di lavoro con la Cooperativa che dura da oltre
10 anni (contro un 24,4% delle donne) e il 20,7% rientra in
un’anzianità di lavoro che va dai 6 ai 10 anni (contro il 14%
delle donne). Nell’ambito dell’approfondimento del tema
relativo alla crescita professionale sarà evidenziato come vi
sia una prevalenza di uomini nei livelli medio alti di inquadramento della Cooperativa.
Per quanto riguarda la ripartizione per fasce di età, il 50,2%
del personale rientra nella fascia dai 43 ai 60 anni. In particolare gli uomini risultano di nuovo in maggioranza per le
ultime due fasce di età (oltreché per le due ultime fasce di
anzianità di servizio), con il 53,4% del personale maschile che
ha tra i 43 e i 60 anni (contro il 47,8% di quello femminile),
ed il 13,7% con oltre 60 anni (contro il 10,9% delle donne).
I più giovani in Cooperativa, al di sotto dei 28 anni di età,
risultano di nuovo essere gli uomini con il 3,7% sul totale
rispetto al 2,8% della componente femminile.
Ripartizione per anzianità di servizio
3000
2500
2000
956
Ripartizione per anzianità di servizio
3000
1500
1997
703
2500
1000
500
2000
15000
956
402
1000
fino a
1 anno
500
214
0
3150
3000
250
200
2550
2400
2250
2100
150
100
3150
1650
3000
1500
250
1350
200
1200
1050
2550
00
2400
50
2250
600
2100
450
150
300
100
150
16500
1500
1350
1200
1050
00
50
600
450
300
150
0
1997
da 1 a 5
anni
546
949
da 6 a 10
anni
oltre
70310
anni
488
402
546
949
da 6 a 10
anni
oltre 10
anni
Ripartizione per fasce d’età
fino a
1 anno
da 1 a 5
anni
1276
Ripartizione per fasce d’età
674
1499
1862
1276
324
214
87
108
674
fino a
1 anno
da 1 a 5
anni
1499
425
da 6 a 10
anni
1862
oltre 10
anni
324
214
425
87
108
fino a
1 anno
50
488
214
da 1 a 5
anni
da 6 a 10
anni
oltre 10
anni
3. La performance sociale
La selezione del personale
Dal 2007 è stato messo a disposizione in tutti i punti vendita della Cooperativa
un nuovo modello di domanda di lavoro unico per tutti i canali di vendita e la
sede, per il momento cartaceo. Il modello si caratterizza per lo snellimento dei
dati richiesti, nonché per il richiamo esplicito alla Carta dei Valori in termini di
trasparenza e pari opportunità per tutti.
In base al nuovo Codice di Condotta, il Gruppo Unicoop Tirreno ha poi adottato
dall’anno 2007 un Protocollo di selezione per l’assunzione del personale. Si tratta
di un documento che disciplina le modalità di svolgimento del processo interno delle attività di scelta dei nuovi dipendenti: dall’individuazione dei soggetti
responsabili al controllo delle fasi del processo di selezione.
TASSO DI ASSOCIAZIONE E TASSO DI SEPARAZIONE
2006
2007
ASSUNZIONI
3.332
3.386
Tasso di associazione (percentuale dei nuovi
entrati sul totale dei dipendenti)
53,85%
54,1%
USCITE
3.272
3.234
Tasso di separazione (percentuale del personale
uscente sul totale)
52,88%
51,7%
+60
+152
1,067%
1,058%
Saldo totale (assunzioni al netto degli uscenti)
Tasso di turn over (somma del tasso di
associazione con quello di separazione)
L’articolo 17 del Codice di Condotta
recita: “La valutazione del personale
da assumere è effettuata in base alla
corrispondenza dei profili dei candidati, e delle loro specifiche competenze, rispetto a quanto atteso ed
alle esigenze aziendali così come risultano dalla richiesta avanzata dalla
funzione richiedente e, sempre, nel
rispetto delle pari opportunità per
tutti i soggetti interessati. Le informazioni richieste sono strettamente
collegate alla verifica degli aspetti
previsti dal profilo professionale e
psico-attitudinale, nel rispetto della
sfera privata e delle opinioni del
candidato. La Direzione del Personale, nei limiti delle informazioni
disponibili, adotta opportune misure
per evitare favoritismi o forme di
clientelismo nelle fasi di selezione
e assunzione.”
Le percentuali del personale assunto nel corso del 2007, così come quelle sul
personale uscente, non registrano grossi cambiamenti rispetto al 2006. Il tasso
di turn over della Cooperativa si attesta al 1,058%.
RELAZIONI SINDACALI
Incontri con RSA
Accordi raggiunti
Iscritti al sindacato
Ore per assemblee sindacali
Ore per permessi sindacali
2005
75
11
3.467
3.697
23.708
2006
91
16
3.553
5.295
35.682
2007
130
25
3.470
4.916
39.533
Gli iscritti al sindacato registrano una lieve flessione rispetto all’anno precedente, così come le ore dedicate alle assemblee sindacali (seppure nel 2006
avesse influito sicuramente sul loro elevato numero l’elaborazione e la firma del
Contratto Integrativo di Unicoop Tirreno). In netta crescita invece le ore per i
permessi sindacali, con un incremento del 10,8% nel 2007.
GLI ISCRITTI AL SINDACATO
NEL 2007
Iscritti con contratto
a tempo indeterminato
Iscritti con contratto
a tempo determinato
3.068
402
Gli iscritti al sindacato risultano essere
il 61% del totale dei dipendenti con
contratto a tempo indeterminato e il
32,7% di quelli con contratto a tempo
determinato.
51
3. La performance sociale
Crescita professionale
La ripartizione per livello di inquadramento
Come già emerso dalle analisi dell’Organizzazione svolte in anni
precedenti, la maggioranza del personale impiegato in Unicoop
Tirreno è donna, con il 62,3% sul totale nel 2007. A ciò non fa seguito
una relativa equa divisione tra i vari livelli di inquadramento della
Cooperativa.
Il 97,6% del totale del personale femminile rientra nella categoria
“impiegati”, a fronte dell’87,1% del totale degli uomini.
Tra gli impiegati direttivi e i quadri solo il 24,8% è rappresentato dalle
donne, mentre per i dirigenti la percentuale si attesta sull’8,3%.
L’impegno assunto dalla Cooperativa è quello di un riequilibrio entro il
2010 tra la componente maschile e quella femminile nei diversi livelli
di inquadramento dell’assetto organizzativo di Unicoop Tirreno.
Nel complesso i passaggi di livello del
2007 sono in numero leggermente
inferiore rispetto a quelli del 2006. Va
però evidenziato che inizia ad esservi
un’inversione di tendenza sulla percentuale di passaggi della componente
maschile rispetto a quelli della componente femminile, a favore di un generale
riequilibrio.
PASSAGGI DI LIVELLO
2006
2007
DONNE
43
54
UOMINI
100
62
TOTALE
143
116
Nel 2007 sono poi proseguite le prove di assessment per il canale
Iper, con un incremento del 135% dei partecipanti dal 2006 al 2007
ed un aumento del 63% dei dipendenti per i quali è stato avviato un
percorso di carriera.
2005
2006
2007
Partecipanti a prove di
assessment
166
340
800
Dipendenti per cui è stato
avviato un percorso di carriera
50
60
98
52
Suddivisione del personale
per inquadramento e sesso
100%
uomini
donne
0%
60%
2057
22
282
40%
3799
20%
0%
2
dirigenti
93
impiegati impiegati
direttivi
e quadri
3. La performance sociale
Pari opportunità
Unicoop Tirreno intende proseguire il proprio impegno
nel miglioramento delle politiche di pari opportunità di
genere, che ha finora ottenuto risultati importanti sui temi
della maternità e sulla conciliazione tra i tempi di vita e i
tempi di lavoro.
Nel 2007, in occasione dell’anno europeo sulle Pari Opportunità, ha preso in particolare avvio il programma Pari opportunità per tutti. Si tratta di un piano triennale, approvato in
maggio dal Consiglio di Amministrazione di Unicoop Tirreno,
che prevede la tutela delle pari opportunità sul lavoro, ed
in particolare mira ad un riequilibrio dei livelli di inquadramento in Cooperativa tra uomini e donne. Sono previste due
verifiche del piano, una in itinere a fine 2008 e una nel 2010,
atte a garantire l’effettiva efficacia del programma.
Proprio a seguito della decisione dell’Unione Europea di
proclamare il 2007 come l’anno delle pari opportunità,
moltissime sono state le iniziative promosse anche a livello
nazionale, a cui Unicoop Tirreno ha deciso di aderire.
A tal proposito la Cooperativa nel 2007 è risultata vincitrice
di una selezione per l’adesione al Progetto S.O.N.O. (Stesse
Opportunità Nuove Opportunità) promosso dal Ministero
del Lavoro. Scopo principale del progetto sarà quello della
costruzione di uno standard di certificazione sulle pari
opportunità: il Bollino Rosa. Si tratta di un percorso che
porterà Unicoop Tirreno a dimostrare l’adozione di strategie
e pratiche aziendali non discriminanti per le donne, con
una certificazione di qualità di genere rilasciata dallo stesso
Ministero del Lavoro.
Nel corso del 2007 Unicoop Tirreno si è poi sottoposta ad
un’indagine svolta da ISfol sul tema più che mai attuale del
differenziale retributivo tra uomini e donne; dai risultati
emerge che la Cooperativa non presenta discriminazioni
salariali a svantaggio delle donne.
A proposito della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, tema fondamentale nelle policy di Unicoop Tirreno di
Responsabilità Sociale, è stato dato l’avvio a varie iniziative
culturali a sostegno delle pari opportunità di genere. In
particolare una di queste iniziative, in collaborazione con
la Commissione Pari Opportunità della Regione Toscana,
si è concretizzata in un evento pubblico: Come vi pare
purchè pari!.
Prosegue inoltre l’iniziativa dello Sportello Maternità;
servizio nato nel 1999, sta negli ultimi anni vivendo una
trasformazione verso un suo rinnovamento ed ampliamento.
Allo Sportello vi si può accedere personalmente, telefonicamente o attraverso posta elettronica. Gli addetti al servizio
assicurano consulenza normativa e una generale assistenza
informativa sui diritti della maternità/paternità.
ANNO
NUMERO CONTATTI
1999
30
2000
100
2001
100
2002
90
2003
47
2004
70
2005
75
2006
60
2007
83
53
3. La performance sociale
Formazione
La nuova Strategia Commerciale di Unicoop Tirreno, il recente Codice di Condotta, così come l’implementazione del nuovo modello organizzativo degli
Ipermercati e la ristrutturazione di alcuni servizi ai consumatori, necessitavano
dal 2007 di un’attenzione rinnovata alla formazione del personale. I cambiamenti
della Cooperativa non potrebbero infatti essere efficaci ed utili se non venissero
accompagnati da rinnovate competenze e valorizzazioni delle professionalità di
ogni dipendente.
L’aumento del personale coinvolto in attività di formazione rispetto al 2006 è
stato del 183% per il canale Iper, del 50% per il canale Super e del 380% per il canale
Gestincoop. Da sottolineare comunque che a ciò ha corrisposto una diminuzione
delle ore pro-capite di formazione, che nel 2006 ammontavano a circa 17 ore
per dipendente coinvolto in attività formativa, contro le 10 ore del 2007.
I costi per la formazione nel corso del 2007 ammontano a 356.000 Euro.
Iper
Super
Gestincoop
Sede
Totale
54
2006
Totale ore
2006
2007
Iper
20.300
24.800
Super
18.070
21.200
Gestincoop
2.600
5.700
Sede
-
960
Totale
40.970
52.660
ANALISI DEI TEMI TRATTATI
NEI CORSI DI FORMAZIONE
IN IPER E SUPER
ATTIVITÀ DI FORMAZIONE: DIPENDENTI COINVOLTI
Dipendenti coinvolti (almeno 1
contatto formativo nell’anno)
ATTIVITÀ DI FORMAZIONE:
ORE EROGATE
2007
20%
830
1.300
2.350
di cui
1.950
di cui
208
1.000
di cui
-
105
di cui
2.338
5.300
dirigenti
2
impiegati direttivi e quadri
75
impiegati
2.273
dirigenti
5
impiegati direttivi e quadri
impiegati
165
1.780
impiegati direttivi e quadri
40
impiegati
960
dirigenti
3
impiegati direttivi e quadri
55
impiegati
47
16%
14%
50%
Formazione
manageriale
Formazione
operativa
Formazione
ai neoassunti
Formazione
obbligatoria
per legge
In aumento nel 2007 la formazione
operativa (dal 43% al 50% sul totale),
mentre è in diminuzione quella
manageriale (dal 25% al 16%).
3. La performance sociale
Coinvolgimento dei dipendenti
Meccanismi di Ascolto: l’indagine di clima
Diffondere nel tempo una cultura aziendale orientata alla valorizzazione delle
persone, attraverso un ascolto strutturato e continuo è uno dei nuovi e
principali obiettivi della Direzione del
personale. Per questo anche nel 2007
si è proceduto ad un’indagine di clima
sui dipendenti Unicoop Tirreno, con
l’obiettivo di raccogliere proposte di
miglioramento per la Cooperativa, fornendo stimoli di intervento ai capi e alla
Direzione del personale sulla gestione
delle risorse umane.
N° dipendenti coinvolti ➜ 2.211, di cui 411 capi e 1.800 altri dipendenti
Percentuali di risposte ➜ 46% dal campione capi; 29% dal campione altri
dipendenti
Le aree tematiche del questionario erano: l’immagine dell’azienda, il rapporto
con i capi, il clima di lavoro, le fonti di soddisfazione e insoddisfazione nel lavoro,
le proposte di miglioramento.
Di seguito alcuni risultati emersi:
Punti di forza
Punti di debolezza
Solidità dell’Azienda
Opportunità di carriera e di crescita
Capacità di Unicoop Tirreno di essere
in crescita, in evoluzione
Opportunità di formazione/aggiornamento
Sicurezza economica e del posto di lavoro
Rapporti tra Capo e Collaboratori
Tempo libero e flessibilità per le esigenze personali
Livelli di burocrazia e proceduralizzazione
Tempi di percorrenza e distanza dalla
propria residenza
Tempestività nella risposta e nella risoluzione delle problematiche
Rapporti interpersonali con i colleghi
complessivamente positivi e collaborativi
Percezione di lavorare per obiettivi
condivisi
Comunicazione Interna
Il progetto di sviluppo della comunicazione interna vede nel 2007 l’avvio di
un esperimento destinato col tempo ad
essere strutturato ed esteso: lo spazio
personale. Si tratta di un’iniziativa volta
a fornire informazioni sui diritti e doveri
dei dipendenti, nonché un orientamento chiaro e strutturato alle nuove
opportunità previste dal contratto di
lavoro e dalla Direzione del personale.
In determinati orari i dipendenti hanno a disposizione un numero verde al
quale risponde personale della Sede
di Vignale, che si impegnano a trovare
una risposta alle domande poste. Come
sappiamo lo sportello dedicato ai temi
della maternità-paternità è in funzione
da oltre 9 anni.
Strumento ben più consolidato di comunicazione interna è poi la rivista mensile
NoiCoop. Il primo numero risale al 1993,
quando già l’esigenza di stabilire un filo
diretto tra Unicoop Tirreno ed i propri
dipendenti era sentita come prioritaria
nonostante le più ridotte dimensioni
della Cooperativa.
Dal 1998 la rivista diviene un mensile, strutturato per e con i dipendenti.
Nel corso del 2007, con 73.000 copie
stampate e distribuite in busta paga ad
ognuno, si è festeggiata la pubblicazione
del centesimo numero. Ad oggi NoiCoop
rappresenta il principale strumento di
comunicazione rivolto al personale, attraverso cui tutti sono puntualmente
informati sui principali progetti, azioni
e iniziative della Cooperativa, nonché
sui propri diritti e doveri.
55
3. La performance sociale
Il Progetto 30 e Lode
Il Progetto 30 e Lode nasce dalle indicazioni emerse dall’Indagine di Clima al
personale del 2006. L’esigenza emersa
è stata quella di un ampliamento nella
conoscenza dei processi aziendali e
delle attività caratteristiche di Unicoop
Tirreno, anche attraverso una maggiore
valorizzazione del percorso scolastico
effettuato dai dipendenti.
L’iniziativa, che ha preso avvio nel 2007
e si chiuderà con questa prima sperimentazione nel corso del 2008, ha come
intento generale quello di mettere a
disposizione di 12 dipendenti laureati
e laureandi con contratto di lavoro a
tempo indeterminato un’occasione di
stage all’interno di un’area funzionale
della Cooperativa, per favorire un raf-
forzamento del profilo di conoscenze
e competenze personali sui processi
gestionali dell’organizzazione.
In totale sono state presentate 75 candidature (50 donne e 25 uomini), per
le quali è seguita una prima tranche di
inserimenti di 5 dipendenti donne e di
1 uomo. Di seguito alcuni dettagli sulle
candidature pervenute.
CANDIDATURE PERVENUTE PER REGIONE
CANDIDATURE PERVENUTE
PER CANALE DI VENDITA
REGIONE
DONNE
UOMINI
Totale
Iper
47
Campania
15
5
20
Super e Gestincoop
19
Lazio
10
6
16
Sede
8
Toscana
25
13
38
Totale complessivo
74
Totale complessivo
50
24
74
CANDIDATURE PERVENUTE PER LAUREA CONSEGUITA (O DA CONSEGUIRE)
56
Lettere e Filosofia
12
Altro
12
Giurisprudenza
10
Economia e Commercio
9
Scienze Politiche
6
Scienze della Formazione
6
Scienze matematiche-fisiche-naturali
3
Scienze dell’Educazione
3
Farmacia
3
Agraria
3
Sociologia
2
Scienze della comunicazione
2
Psicologia
2
Medicina
1
Totale complessivo
74
3. La performance sociale
Codice di Condotta ex D. Lgs. 231/01
Il D.Lgs. 231/01 relativo alla responsabilità amministrativa degli enti e al rispetto
della legalità, stabilisce che questi ultimi, tra cui la Cooperativa, possono adottare dei modelli di organizzazione gestione e controllo finalizzati a prevenire il
compimento dei reati richiamati dalla stessa 231. Il modello si compone:
• di una parte organizzativa (edittale) di affermazione di regole di comportamento da rispettare;
• di una parte gestionale, con procedure atte a far applicare le regole;
• di una parte di controllo, con la costituzione di un organo di vigilanza finalizzato
a controllare che le predette regole e protocolli vengano applicati.
Il D.Lgs. 231/01 introduce per la prima volta nell’Ordinamento italiano l’obbligo
di dover rispondere in quanto persona giuridica per i reati commessi all’interno
della propria struttura organizzativa. A questo proposito le aziende, in via cautelativa, possono adottare modelli di organizzazione e gestione interna, anche
con l’emanazione e l’utilizzo di Codici di Condotta aziendali.
Il Consiglio di Amministrazione di Unicoop Tirreno ha approvato un proprio
Codice di Condotta, con lo scopo di affermare, rendendoli evidenti e vincolanti,
un insieme di principi e di regole nei quali la Cooperativa si riconosce. La correttezza e la liceità nel lavoro e negli affari sono un valore imprescindibile per
Unicoop Tirreno, e per questo la Cooperativa intende assicurarsi che dai propri
dipendenti e dirigenti non siano commesse fattispecie di reato quali quelle
previste nel decreto 231. Unicoop Tirreno pretende inoltre che, nell’ambito
delle relazioni di affari instaurate con terzi, sia garantita la conformità dei comportamenti della controparte alle prescrizioni contenute nel Codice. Ad oggi
sono stati organizzati specifici corsi di formazione per i dipendenti apicali (quasi
trecento persone) a cui è stato spiegato e consegnato il Codice di Condotta.
Altre iniziative sono in corso o saranno attivate prossimamente per procedere
alla diffusione e sensibilizzazione di tutti i dipendenti.
Il Codice è composto da 34 principi che disciplinano in particolare i rapporti
con la pubblica amministrazione (dettando regole di condotta e di comportamento finalizzate alla prevenzione delle condotte illecite), il funzionamento
dell’organizzazione aziendale (per assicurare la tracciabilità e la verificabilità
delle operazioni), gli adempimenti in materia civilistica e societaria (per garantire trasparenza e sicurezza).
57
3. La performance sociale
I PRINCIPI DEL CODICE DI CONDOTTA DI UNICOOP TIRRENO
1. PRINCIPI ISPIRATORI
La Cooperativa ispira la propria attività ai principi contenuti nella Carta dei
Valori e nel presente Codice.
2. NORME DI RIFERIMENTO
La Cooperativa ha come principio imprescindibile il rispetto di leggi e regolamenti vigenti nell’ordinamento locale, statale o comunitario in cui essa si
trova ad operare.
3. CARTA DEI VALORI
La Cooperativa ispira la propria attività alle disposizioni etico-comportamentali contenute nella Carta dei Valori cui la stessa ha formalmente aderito.
4. PROCEDURE AZIENDALI
Gli Organi sociali, gli Amministratori, i Direttori ed i dipendenti tutti sono tenuti al rispetto delle procedure operative aziendali.
5. RAPPORTI CON LA P. A.
I soggetti che agiscono per conto di Unicoop Tirreno nei rapporti con la P.
A. ispirano ed adeguano la loro condotta al rispetto dei principi di legalità,
correttezza e trasparenza.
6. NORME CONTRO
LA CORRUZIONE
La Cooperativa condanna qualsiasi comportamento, da chiunque per suo
conto posto in essere, consistente nel dare, offrire o promettere, direttamente od indirettamente, denaro od altre utilità a Pubblici Ufficiali e/o Incaricati
di Pubblico Servizio, italiani o stranieri, neppure se da ciò possa conseguirne
per la Cooperativa un interesse o vantaggio.
7. NORME CONTRO I REATI
IN GENERE
Le persone incaricate dalla Cooperativa di seguire una qualsiasi trattativa
d’affari, richiesta o rapporto istituzionale con la P. A. non devono per alcuna ragione cercare di influenzare impropriamente le decisioni che i rispettivi
Pubblici Ufficiali o Incaricati di Pubblico Servizio debbono istruire e/o adottare per conto della P. A. in cui sono incardinati.
8. NORME CONTRO
LA MALVERSAZIONE
AI DANNI DELLO STATO
È proibito destinare a finalità diverse da quelle per cui sono stati concessi,
contributi, sovvenzioni o finanziamenti ottenuti dallo Stato o da altro ente
pubblico, anche se di modico valore e/o importo.
9. NORME CONTRO
LE TRUFFE PER IL
CONSEGUIMENTO DI
EROGAZIONI PUBBLICHE
La Cooperativa condanna qualsiasi comportamento finalizzato a conseguire
qualsiasi tipo di contributo, finanziamento, mutuo agevolato o altra erogazione dello stesso tipo, da parte della P. A. o di altro ente pubblico, tramite
dichiarazioni e/o documenti falsi, o per il tramite di informazioni omesse.
10. CONFLITTI DI INTERESSE
NEI RAPPORTI CON LA P. A.
La Cooperativa non può farsi rappresentare nei rapporti con la P. A. da soggetti terzi quando si possa, anche solo astrattamente, configurare un conflitto d’interesse.
11. PRINCIPI
DI CORRETTEZZA
I soggetti ai quali è attribuita la rappresentanza giudiziale, e i soggetti responsabili della gestione dei procedimenti giudiziari, devono attenersi a principi
di correttezza, lealtà e trasparenza.
PRINCIPI
GENERALI
PRINCIPI
E REGOLE
DI CONDOTTA
NEI RAPPORTI
CON LA
PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
(P. A.)
58
3. La performance sociale
PRINCIPI
RELATIVI ALLA
ORGANIZZAZIONE
AZIENDALE
12. LEGGIBILITÀ
DELLA FIRMA
Tutti gli atti ed i documenti aziendali per i quali è prevista la firma di un dipendente della Cooperativa e che abbiano valenza sia interna che esterna dovranno essere sottoscritti dagli interessati in modo assolutamente leggibile.
13. CONTROLLO SULLE
OPERAZIONI
E TRANSAZIONI
Ogni operazione e/o transazione che sia rilevante e significativa nell’ambito
dell’operatività aziendale, deve essere legittima, autorizzata, coerente, congrua, documentata, registrata e verificabile entro un congruo termine tale da
assicurare l’esercizio dei controlli su di essa.
14. ACQUISTO DI BENI
E/O SERVIZI
I soggetti che effettuano qualsiasi acquisto di beni e/o servizi, incluse anche
le consulenze esterne, per conto della Cooperativa, devono agire nel rispetto
dei principi di correttezza, economicità, qualità e liceità ed operare con la
dovuta e necessaria diligenza.
15. TRATTAMENTO
DEL DENARO CONTANTE
Coloro i quali, nello svolgimento delle mansioni loro attribuite all’interno
della Cooperativa, effettuano e/o ricevono pagamenti in contanti, possono
darvi luogo sempre ed esclusivamente nel rispetto delle procedure aziendali
e delle regole di comportamento interne adottate che devono essere coerenti con le normative in materia di antiriciclaggio.
16. REQUISITI DI FORMA
DEGLI INCARICHI
VERSO TERZI
Gli incarichi conferiti a qualsiasi consulente o collaboratore esterno che agiscano ed operino, a qualsiasi titolo, in favore della Società devono essere
sempre redatti per iscritto, con l’indicazione del compenso pattuito.
17.ASSUNZIONE
DEL PERSONALE
La valutazione del personale da assumere è effettuata in base alla corrispondenza dei profili dei candidati e delle loro specifiche competenze, nel rispetto delle pari opportunità per tutti i soggetti interessati.
18. CONFLITTO DI INTERESSI
IN AMBITO LAVORATIVO
E’ fatto divieto di prestare contemporaneamente la propria opera, a qualsiasi
titolo, in favore della Cooperativa e di terzi portatori di interessi conflittuali
con quello della Cooperativa stessa.
19. ACCETTAZIONE E
DISTRIBUZIONE
DI OMAGGI
Gli omaggi e regali consentiti si caratterizzano sempre per la relativa esiguità
del loro valore e per la loro natura meramente simbolica e devono essere
documentati in modo adeguato per consentire le prescritte verifiche.
20. OBIETTIVI DI RISULTATO
Unicoop Tirreno si impegna a fare in modo che nella propria organizzazione
aziendale gli eventuali obiettivi annuali prefissati, sia generali che individuali
dei dirigenti e dei dipendenti o collaboratori che operano per la Cooperativa,
siano focalizzati su di un risultato possibile, specifico, concreto, misurabile e
relazionato con il tempo previsto per il suo raggiungimento.
21. INFORMAZIONI
E RISERVATEZZA
Ciascuna Direzione e/o funzione aziendale è responsabile della veridicità, autenticità e completezza della documentazione e delle informazioni rese nello
svolgimento dell’attività di propria competenza.
59
3. La performance sociale
22. PRINCIPI GENERALI
23. DATI E INFORMAZIONI
DI BILANCIO
24. ATTIVITÀ DI REVISIONE
25. PATRIMONIO SOCIALE
PRINCIPI
RELATIVI
AGLI ILLECITI
SOCIETARI
ALTRI PRINCIPI
60
La Cooperativa esige che gli Amministratori, i Direttori ed i dipendenti, tengano una condotta corretta e trasparente nello svolgimento della loro funzione.
La Cooperativa condanna qualsiasi comportamento finalizzato ad alterare la
correttezza e la veridicità dei dati e delle informazioni destinate ad essere recepite nei documenti di cui si compone il bilancio aziendale, nelle relazioni o
nelle altre comunicazioni sociali previste per legge dirette ai soci, al pubblico
e alla società che effettua la revisione contabile.
Gli Organi ed i soggetti delegati all’intrattenimento dei rapporti con la società
di revisione, sono tenuti alla redazione di un’apposita informativa all’Organismo di Vigilanza, nel caso in cui abbiano a riscontrare eventuali falsità, errori
od omissioni, nelle relazioni redatte dai revisori nell’espletamento della loro
attività.
È vietato porre in essere qualsiasi comportamento finalizzato a consentire
agli Amministratori di cagionare una falsa rappresentazione e/o una lesione
all’integrità del patrimonio sociale.
26. PREGIUDIZIO
AI CREDITORI
Gli Amministratori non devono effettuare alcun tipo di operazione societaria
che abbia quale finalità quella di cagionare un danno ai creditori.
27. VERIFICA DELLO STATO
PATRIMONIALE
Gli Amministratori sono tenuti alla verifica dello stato patrimoniale della Cooperativa con particolare riferimento all’esattezza e veridicità dei dati ivi riportati.
28. FORMAZIONE DELLE
VOLONTÀ ASSEMBLEARI
È vietato compiere qualsiasi atto, simulato o fraudolento, teso ad influenzare
illecitamente la volontà dei componenti delle assemblee dei soci
29. CONFLITTO DI INTERESSI
NEL DIRITTO DI VOTO
Chiunque sia incaricato dalla Cooperativa di prendere parte all’assemblea
di una società alla quale essa partecipi, trovandosi nella condizione di dover
esercitare il voto su una materia per la quale sussiste un conflitto di interessi
personale, deve darne comunicazione all’Organismo di Vigilanza.
30. DIFFUSIONE DI NOTIZIE
FALSE E DI NOTIZIE SOCIALI
RISERVATE
È vietato diffondere notizie false, sia all’interno che all’esterno della Cooperativa, concernenti la situazione patrimoniale, l’andamento economico/gestionale, l’esito di controlli interni ed ogni altra informazione, da considerarsi
rilevante, che riguardi la Cooperativa.
31. ORGANI DI CONTROLLO
I Destinatari del presente Codice, in occasioni di verifiche e di ispezioni da
parte delle Autorità pubbliche competenti, devono mantenere un atteggiamento di collaborazione nei confronti degli organi ispettivi e di controllo.
32. ASSOCIAZIONI
CRIMINOSE
Chiunque venga a conoscenza della presenza all’interno dell’azienda di iniziative di promozione, costituzione, organizzazione o direzione di associazioni
che si propongono il compimento di atti di violenza, ha il dovere di segnalarle
immediatamente all’Organismo di Vigilanza della Cooperativa.
33. TUTELA DELLA LIBERTÀ
PERSONALE
La Cooperativa stigmatizza e avversa fortemente qualsiasi comportamento
volto a violare la libertà personale e la libera formazione della volontà individuale, con particolare riferimento alla tutela dei minori.
34. ABUSO DI
INFORMAZIONI
PRIVILEGIATE
La Cooperativa condanna e sanziona in maniera particolarmente incisiva la
divulgazione di informazioni false, l’esecuzione di atti simulati e l’abuso di
informazioni privilegiate.
3. La performance sociale
Salute e sicurezza
Unicoop Tirreno è impegnata ad assicurare la tutela della salute dei propri lavoratori, garantendo un ambiente di lavoro sicuro e prevenendo comportamenti
scorretti dal punto di vista della sicurezza attraverso una sistematica attività di
formazione ai propri dipendenti e di attenzione alle strutture lavorative.
L’impegno della Cooperativa viene annualmente ribadito, oltreché attraverso il
rispetto degli obblighi di legge, con la costituzione di un’apposita commissione
“salute e sicurezza” nel Piano Sociale Partecipato del Programma di Responsabilità Sociale di Unicoop Tirreno. Una condivisione quindi dei propri impegni
in materia di sicurezza con tutti gli stakeholder della Cooperativa, in un’ottica
di piena trasparenza e volontà di miglioramento continuo. Ribadito anche per
il 2007 il ruolo fondamentale giocato dal rispetto delle pari opportunità: le
condizioni fisiche dei lavoratori di Unicoop Tirreno devono necessariamente
essere prese in considerazione per quanto riguarda la salute e sicurezza dei
lavoratori (ad esempio le future mamme, o le persone affette da particolari
condizioni psico-fisiche).
Entrando nell’analisi dei dati, la sorveglianza sanitaria obbligatoria, effettuata
a cura e spese del datore di lavoro - Unicoop Tirreno, è mirata a specifici rischi
cui i dipendenti sono esposti, al fine di prevenirne gli effetti sulla salute attraverso visite mediche periodiche: nel corso del 2007 vi sono stati sottoposti 247
lavoratori esposti a particolari rischi.
DIPENDENTI SOTTOPOSTI A SORVEGLIANZA SANITARIA OBBLIGATORIA
2006
2007
IPER
30
30
SUPER
151
93
GESTINCOOP
0
0
SEDE
62
124
243
pari al 3,92%
del personale
247
pari al 3,91%
del personale
Totale dipendenti
61
3. La performance sociale
Il numero degli infortuni nel 2007 è leggermente aumentato,
purtroppo in particolare con riferimento agli incidenti gravi
(arrivati a 19). La percentuale delle donne che hanno subito
un infortunio nel 2007 si attesta intorno al 5,57% sul totale
delle dipendenti, mentre per gli uomini il valore è all’8,4%.
NUMERO INFORTUNI PER CANALE DI VENDITA E GENERE
2005
2006
2007
Infortuni IPER
166
162
181
di cui
Infortuni SUPER
174
191
194
di cui
107 donne
32
28
38
di cui
15 donne
5
0
2
di cui
377
381
415
di cui
Infortuni GESTINCOOP
Infortuni SEDE
Totale infortuni
93 donne
88 uomini
La macrotipologia di infortunio più ricorrente è per il canale
Iper quella di “urti, colpi e impatti” (con 50 casi, in diminuzione rispetto ai 65 del 2006), per il canale Super quella dei
“tagli” (72 casi contro i 61 dello scorso anno), così come
per il canale Gestincoop (con 22 casi nel 2007). Con la macrotipologia “in itinere” si intendono gli incidenti occorsi
nel tragitto che i dipendenti svolgono per recarsi da casa a
lavoro e viceversa: quest’anno la percentuale sul totale degli
infortuni è stata del 10,1%, contro il 16% del 2006.
NUMERO INCIDENTI GRAVI
87 uomini
2007
Incidenti gravi IPER
11
2 donne
Incidenti gravi SUPER
8
0 uomini
Incidenti gravi GESTINCOOP
0
217 donne
Incidenti gravi SEDE
0
198 uomini
Totale Incidenti gravi
23 uomini
19
INFORTUNI PER MACROTIPOLOGIE PIÙ RICORRENTI
2
5
IPER
SUPER
0
65
60
50
GESTINCOOP
SEDE
53
55
40
50
45
40
35
33
30
30
35
23
22
30
1
25
20
10
2
2
5
0
62
6
15
0
cadute e scivolamenti
tagli
0
urti, colpi e impatti
0
sforzi e movimenti
maldestri
0 0
in itinere
3. La performance sociale
INDICE DI FREQUENZA (N. infortuni/ore lavorate *1 milione)
per canale di vendita
INDICE DI GRAVITÀ (N. giorni/ore lavorate*1000)
per canale di vendita
2005
2006
2007
Indice di frequenza - IPER
63,18
62,80
68,86
Indice di frequenza - SUPER
50,72
57,22
64,12
Indice di frequenza - GESTINCOOP
48,27
33,24
2005
2006
2007
Indice di gravità - IPER
116
1,13
1,204
Indice di gravità - SUPER
1,11
1,16
1,714
33,8
Indice di gravità - GESTINCOOP
1,04
0,88
0,86
Indice di frequenza - SEDE
8,86
0
5,33
Indice di gravità - SEDE
8,86
0
5,33
Totale Indice di frequenza
51,75
52,66
57,73
Totale Indice di gravità
1,04
1,04
1,307
L’indice di frequenza degli infortuni, che mette in relazione il numero degli infortuni e le ore lavorate, dando una
misura della ricorrenza degli accadimenti infortunistici,
è in aumento per il 2007 in tutti i canali di vendita e nella
sede di Vignale. Anche l’indice di gravità sugli infortuni,
che pone in relazione il numero di giorni di assenza e le
ore lavorate, fornendo l’indicazione dell’entità media
degli incidenti, è nel 2007 in aumento rispetto agli anni
precedenti. Infine si può evidenziare come la durata media
degli infortuni sia risultata in diminuzione nei canali Iper
e Gestincoop, mentre abbia registrato un lieve aumento
nel canale Super e nella Sede di Vignale.
indice gravità
1,2
2006
20
20
0,4
15
10
0,2
10
0
0
0
2003
2004
2005
51,75
2006
57,73
2007
TOTALE 2007IPER
SUPER
GESTINCOOP
0
0,6
51,75
12,6
30
46,73
25,4
25
52,77
26,4
0,8
40
200
21,62
30
26,73
1
50
20,25
1,307
21,81
1,04
17,49
1,044
18,19
1,007
18,39
0,96
2005
22,64
60
1,4
19,72
70
Durata media degli infortuni (n. giorni/n. infortuni)
per canale di vendita: triennio 2005/2007
18
indice frequenza
20,35
Indice di frequenza e di gravità:
Andamento dal 2003 al 2007
SEDE
63
3. La performance sociale
3.3 Clienti e Consumatori
I consumatori rappresentano la categoria di portatori di interesse più direttamente legata all’attività della Cooperativa. La soddisfazione del consumatore,
variamente misurata, è una delle spie più sensibili della performance commerciale e di prodotto dell’impresa nonché l’ambito in cui meglio si può venire a
rilevare il carattere distintivo della Cooperativa, orientata non solo a vendere
un prodotto, ma un bene di qualità globale.
La nuova Strategia Commerciale, che ridefinisce nel 2007 le politiche commerciali di Unicoop Tirreno, presenta come obiettivo innovativo della Cooperativa
“quello di individuare attività aggiuntive che creino valore per il consumatore e
per la cooperativa, innalzando la soglia percepita della qualità”. Qualità dunque
quale fattore di distinzione, di differenzazione rispetto agli altri concorrenti di
mercato, nell’intento di fornire qualità, sicurezza, etica e convenienza ai clienti
e garantire loro la piena soddisfazione.
Sicurezza e Qualità
Nella propria Strategia Commerciale Unicoop Tirreno si prefigge di unificare la
verifica dei risultati relativi alla qualità nei canali con quella dei punti di vendita,
nell’ottica di un progressivo allineamento, nel processo di valutazione, della
qualità reale con la qualità percepita.
In generale la Cooperativa attua procedure di verifica della qualità su due livelli:
su punto vendita, attraverso lo strumento del Piano di Autocontrollo, e su prodotto attraverso il Progetto Qualità. Per questo motivo nel 2007 è nata l’idea
(che si legge nel documento di Strategia), di sviluppare proposte di attività di
verifica innovative quali:
• mappatura di tutti i servizi presenti all’interno dei canali di vendita
• individuazione di una griglia di conto economico costo/soddisfazione per
singolo servizio
• creazione di un indice di correlazione servizio – costo - soddisfazione
– vendite
• creazione di un indice di replicabilità
• creazione di un osservatorio permanente di rilevazione dei servizi erogati dalla concorrenza e da altre insegne, anche se non direttamente concorrenti
• estensione a tutta la rete di vendita dell’immagine Dillo alla Coop
64
L’obiettivo è quello di implementare
modelli di valutazione del servizio, costituiti su indici di replicabilità degli stessi,
e parametri costi-benefici in grado di
fornire una misura di qualità omogenea
ed oggettiva. Intanto nel corso dell’anno
sono state conservate le procedure di
controllo standard dei due strumenti
prevalenti, da cui scaturiscono quindi i
principali indicatori di risultato.
3. La performance sociale
Qualità e sicurezza nelle strutture
La sicurezza e la qualità dei punti vendita
di Unicoop Tirreno viene monitorata
attraverso i piani di autocontrollo e
procedure interne previste per legge, e
costruita sulla base di strumenti operativi di cui alla normativa HACCP e prassi
gestionali interne. Questo strumento è
fortemente orientato al consumatore
finale, puntando a garantire l’igiene
degli spazi di esposizione dei prodotti
e concentrando le verifiche soprattutto
sulle superfici di contatto, destinate a
prodotti deperibili.
Sicurezza nei punti vendita
2005
2006
2007
numero verifiche esterne
su efficacia di piano
di autocontrollo
131
166
10
% di conformità sulle verifiche
Sicurezza nei punti vendita
effettuate
-
6,0%
6,0%
2006
2007
numero verifiche esterne
131
166
10
su efficacia di piano
di
autocontrollo
L’efficacia
del sistema di autocontrollo è stata assicurata, come sempre, da
procedure
di verifica
esterne, che nel 2007 hanno fatto registrare un incre%
di conformità
sulle verifiche
6,0%
6,0%
effettuate
Verifiche
su efficacia
del Piano
di Autocontrollo
mento
del 4%esterne
con un livello
percentuale
di conformità
del 76%, pari a quello
e percentuale
di conformità rilevate
dell’anno
precedente.
Numero verifiche esterne su efficacia
di Piano di Autocontrollo
% di conformità sulle verifiche effettuate
200
Nel corso dell’anno è stato realizzato
l’allineamento di oltre il 70% dei piani
di autocontrollo del canale minimercati ed effettuato l’aggiornamento
degli strumenti di controllo CCP (lista
attrezzature frigo) e dei calendari di
sanificazione. Per il controllo dei sistemi
di refrigerazione esistono meccanismi
di telecontrollo. Nel 2007 il numero
totale di strutture con sistemi di refrigerazione telecontrallati sono state 9
nella rete iper (uno in più rispetto al
2006), 6 nella super e 3 nella mini.
I test di salubrità su punti vendita, realizzati sempre nell’ambito dei piani di
autocontrollo e potenziati di 498 unità
nel 2007, hanno fatto registrare anche
un incremento di 3 punti percentuali
delle conformità rilevate, portando lo
standard dall’85% all’87,9%.
2005
10
Verifiche esterne su efficacia del Piano di Autocontrollo
e percentuale di conformità rilevate
10
10
160
150
180
Numero verifiche esterne su efficacia
di Piano di Autocontrollo
166
% di conformità sulle verifiche effettuate
140
200
10
130
10
120
10
110
160
100
150
0
76%
180
76%
166
140
0
130
1.160.213
0
120
60
76%
110
50
76%
100
40
0
30
0
20
1.160.213
0
10
60
0
50
40
30
2006
2007
2006
2007
20
10
0
65
3. La performance sociale
Test di salubrità su punti di vendita e percentuali di conformità rilevate
Numero test igiene e salubrità
% di conformità test effettuati
Lineare (% di conformità test effettuati)
28000
27000
26000
26856
26358
Test
25000 di salubrità su punti di vendita e percentuali di conformità rilevate
Numero test igiene e salubrità
24000
% di conformità test effettuati
Lineare (% di conformità test effettuati)
28000
23000
87,9%
27000
22000
26000
21000
85,50%
26856
26358
25000
20000
24000
2006
2007
23000
87,9%
Visite ispettive interne
22000
85,50%
Attività di controllo degli organi pubblici
21000
2006 sono sottoposte alle attività
2007
Oltre all’autocontrollo, le strutture
di verifica degli
iper delle
gestincoop
super e Forestali,
iper gestincoop
enti
pubblici (USL,super
NAS, Ministero
Politiche Agricole
Agecontrol,
20000
Corpo
di Tutela).
Nel
2006
2007
100
5di Porto, Consorzi
1
65
23corso del152007,
AnalisiForestale, Capitaneria
su
questa tipologia104
di controlli,
di verifiche
4 è andato
1stabilizzandosi
3 il numero
55
53
Sopralluoghi
ispettive generali, aumentando in particolare nei piccoli punti vendita del canale
15
3
13
16
10
2
Prescrizioni
Sequestri
4
3 organi pubblici
0
temporanei
Attività di controllo
degli
1
2006
3
0
2007
super
iper
gestincoop
super
iper
gestincoop
Analisi
100
5
1
65
23
15
Sopralluoghi
104
4
1
3
55
53
Prescrizioni
15
3
13
16
10
2
Sequestri
temporanei
4
3
0
1
3
0
66
Gestincoop, al fine di regolamentarne
lo standard di adeguatezza, mentre
sono andati diminuendo le analisi
ed i campionamenti sui prodotti. La
tendenza degli enti verificatori è stata
dunque quella di spostare l’attenzione
più sulle specifiche strutturali (e quindi
a monte del processo) riducendo il
controllo a valle sul prodotto finito.
Questo trend si è infine accompagnato
al ricorso ad un approccio preventivo,
come dimostrato dal generalizzato
incremento delle prescrizioni, che
supera il 70% nei canali Gestincoop
ed Ipercoop.
3. La performance sociale
Qualità di prodotto
I controlli di qualità sui prodotti sono stati invece assicurati dall’attuazione delle
procedure del Progetto Qualità di Coop Italia, destinato a prodotti food e no food
(elettronici, tessili, giocattoli). Il Progetto finalizzato al miglioramento continuo
dei prodotti commercializzati da Unicoop Tirreno, interessa il prodotto in tutto
il suo ciclo, dai fornitori, a partire dai controlli a campione negli stabilimenti
fino alla localizzazione degli stessi nei punti vendita.
Nel corso del 2007 il numero delle verifiche, su prodotti interni ed esterni, deperibili a magazzino o che hanno riportato non conformità, è andato aumentando,
in rapporto agli anni precedenti.
Nel 2007 queste procedure sono state accompagnate dalla realizzazione dei
registri di tracciabilità delle produzioni interne per tutti i reparti carne, pesce e
ortofrutta, nonché per i reparti forneria, cucina e gastronomia nei supermercati
di Cecina, Piombino-Salivoli, Roma-Laurentina e nell’ipermercato di Quarto.
Progetto qualità: alcuni dati
Progetto qualità: alcuni dati
numero test effettuati per
numero
testinterne
effettuati
produzioni
delper
"progetto
produzioni
interne
del
"progetto
qualità"
qualità"
numero test effettuati per il
numero
test
effettuati
per il
"progetto
qualità"
(produzioni
"progetto
qualità"
(produzioni
interne ed esterne)
interne ed esterne)
2005
2005
2006
2006
2007
2007
1332
1332
1226
1226
12114
12114
2123
2123
20120
20120
245
245
2005
2005
2006
2006
2007
2007
4
4
1
1
3
3
-
4
4
22
22
22
22
246
246
Verifiche su prodotti deperibili
Verifiche su prodotti deperibili
numero verifiche ispettive merci
numero
verifiche ispettive merci
deperibili
deperibili
numero verifiche ispettive merci
numero
ispettive
merci
deperibiliverifiche
che hanno
rilevato
non
deperibili
che
hanno
rilevato
non
conformità
conformità
numero test su prodotti deperibili
numero
test su prodotti deperibili
a magazzino
a magazzino
67
Progetti Approvato: Test e partecipanti
Progetti Approvato: Test e partecipanti
3. La performance sociale
Approvato
dai Soci
e Test
Prodotto Coop In Coop
Progetto qualità:
alcuni
dati
2005
2006
2007
La migliore qualità dei propri prodotti viene ricercata dalla Cooperativa anche
numero test effettuati per
attraverso
coinvolgimento
diretto dei
suoi consumatori
1332
1226 e il monitoraggio
12114
produzioniilinterne
del "progetto
qualità"
continuo delle corrispondenti offerte dei principali competitors. Così qualsiasi
numero testinterna,
effettuati
perdi
il poter ricevere il marchio Coop, viene sottoposta
produzione
prima
"progetto qualità" (produzioni
20120 privilegiati,
245
a test effettuati con il coinvolgimento 2123
diretto di stakeholder
come
interne ed esterne)
soci ed addetti. Nello specifico nel 2007 al test Approvato dai Soci è stata affiancata l’iniziativa Prodotto Coop in Coop. L’Approvato dai Soci, che si fonda sulla
distintività del socio il cui status è condizione esclusiva per la partecipazione ai
Verifiche su prodotti deperibili
test comparati tra prodotti a marchio e prodotti di marca effettuati all’interno
2005
2006
2007
dei punti vendita, è stato riproposto con successo nel 2007. L’obiettivo è stato
numeroquello
verifiche
ispettive che
merci
ancora
di assicurare
il prodotto a marchio Coop sia buono almeno
4
1
3
deperibili
quanto il prodotto leader, e per fare questo ci si affida proprio al giudizio dei
numero verifiche ispettive merci
principali
i soci consumatori.
deperibilidestinatari,
che hanno rilevato
non
4
conformità
La
stessa idea è stata replicata nel 2007 con una nuova proposta di test destinata
ai
dipendenti.
Prodotto Coop in Coop è partita, come azione sperinumero
test suL’iniziativa
prodotti deperibili
22
22
246
a
magazzino
mentale, per il personale della sede di Vignale. I test effettuati dai dipendenti,
nelle loro case e tra i loro amici e familiari, sono stati condotti prima di quelli
effettuati sui soci – consumatori sugli stessi prodotti.
Progetti Approvato: Test e partecipanti
2006
Test effettuati
Soci - consumatori coinvolti
Dipendenti coinvolti
68
2007
36
3
3.100
3.100
-
100
3. La performance sociale
L’ascolto del Cliente
Ascolto
Nella nuova strategia commerciale Unicoop Tirreno identifica le azioni di ascolto tra le proprie premesse e allo stesso
tempo tra i propri obiettivi. La capacità
di interpretare i “nuovi bisogni dei soci
e dei consumatori” diventa così il punto
di partenza per la definzione delle linee
di sviluppo delle politiche dell’impresa
e la loro soddisfazione il traguardo da
raggiungere.
Il coinvolgimento crescente dei propri
portatori d’interesse e dei consumatori in
quanto tali si ritrova nelle scelte di Unicoop
Tirreno tanto a livello di strategie d’impresa
(si pensi al programma di Responsabilità
Sociale d’Impresa e al Piano Sociale Partecipato) che di serivizi offerti (filo diretto;
segnalazione e raccolta reclami; misura
della soddisfazione) e ne caratterizza l’attività per tutto il 2007.
Contatti Ascolto e Dialogo: numero e tipologia
2005
2006
2007
Telefono
434
12
0
E-mail
41
1134
Lettera
14
4
Scheda da punto vendita
24
60
204
0
6
5422
9857
13045
Fax
Totale
Contatti Ascolto e Dialogo: numero e tipologia
Composizione contatti Ascolto e 2005
Dialogo, 2006
2006
2007
Telefono
434
12
0
E-mail
41
1134
Lettera
14
4
Scheda da punto vendita
24
60
204
0
6
5422
9857
13045
9808
Fax
Totale
2048
Canali di ascolto
Il rapporto tra Cooperativa e clienti, nella
logica della necessità di alimentare continuativamente il rapporto di fiducia alla
base della reciproca soddisfazione, necessita della messa a punto di idonei strumenti
di comunicazione ed informazione che
permettano ai consumatori di rivolgersi
alla Cooperativa, favorendo quelle pratiche
dell’ascolto e del dialogo essenziali al fine
della loro fidelizzazione.
L’ascolto dei consumatori viene garantito
attraverso i seguenti canali: telefono, lettere,
fax ed e-mail, schede da punto vendita.
1134
55
Composizione contatti Ascolto e Dialogo, 2006
Telefono
9808
E-mail
Fax/Lettere
Punto Vendita
Composizione contatti Ascolto e Dialogo, soci e non soci
2005
Contatti da Soci
% su tot. 2006
% su tot. 2007 % su tot.
2201
41%
6505
66%
523
Contatti da non Soci 3221
5%
3352
34%
45222048 35%
Totale
5422
-
5
1134
-
Punto Vendita
500
400
350
13045
55
TrendTelefono
dei reclami per modalità
di trasmissione
E-mail
Fax/Lettere
450
65%
69
430
400
418
Composizione contatti Ascolto e Dialogo, soci e non soci
Totale
5422
9857
13045
Composizione contatti Ascolto e Dialogo, 2006
9808
3. La performance
sociale
2048
Il telefono resta anche per il 2007 il canale più utilizzato dai consumatori per
1134
richieste di informazioni e segnalazioni;
un 2007
che ha visto una crescita su55
periore al 30% delle segnalazioni rispetto all’anno precedente. Particolarmente
Telefono
E-mail
Fax/Lettere
Vendita
interessante è stata la crescita
delle segnalazioni
a mezzo e-mailPunto
rispetto
all’anno
precedente che pare risultare il naturale sostituto della lettera.
Composizione contatti Ascolto e Dialogo, soci e non soci
1134
2005
Contatti
da Soci
Telefono
2048
% su tot. 200655 % su tot. 2007 % su tot.
2201
E-mail 41%
6505
Fax/Lettere66%
523
65%
Punto Vendita
Contatti da non Soci 3221
5%
3352
34%
4522
35%
Totale
5422
-
5
-
13045
Composizione
contatti
Ascolto
Dialogo,
soci
e non
soci
Nella
composizione
del numero
di esoci/non
soci
che
hanno
effettuato segnaTrend
dei
reclami
per
modalità
di
trasmissione
lazioni nel 2007, si rileva
che
il
65%
dei
contatti
registrati
proviene
soci, il
2005 % su tot. 2006 % su tot. 2007 % dai
su tot.
restante
da consumatori non soci.
500
Contatti
da Soci
2201
41%
6505
66%
523
65%
450
Reclami
418
Contatti
da non Soci 3221 430 5%
3352 400 34%
4522
35%
400
350
Nel 2007 si è verificato un aumento
complessivo
mediante
Totale
5422
- dei reclami
5 formalizzati
13045
300
utilizzo del numero verde.
267
250
200
Trend dei182
reclami per modalità di trasmissione
100
500
50
450
0
400
2005
300
2006
418
reclami mediante
Numero Verde
2007
267
250
150
400
430
350
200
reclami mediante PdV
173
150
182
I due canali di raccolta dei reclami si
attestano quindi nel tempo su uno
stesso livello di numero di accessi
grazie ad una lieve inflessione dei contatti telefonici e ad una più sensibile
crescita delle segnalazioni lasciate a
punto vendita.
reclami mediante PdV
173
100
50
reclami mediante
Numero Verde
0
2005
2006
2007
Provenienza dei reclami
Prodotto
Prodotto
a marchio non a marchio
TOTALE
2007
TOTALE
2006
TOTALE
2005
Reclami a punto vendita
122
26
41
13
12
Reclami a filo diretto
6
314
400
430
26
Totale
208
610
818
603
449
70
Riepilogo indici sintetici di soddisfazione della clientela
Circa un quarto del totale dei reclami
pervenuti hanno riguardato direttamente prodotti a marchio Coop.
3. La performance sociale
Filo diretto
venienza dei reclami
Il servizio di numero verde Filo diretto dei prodotti (assortimento, qualità,
Prodotto
Prodottodi ge- TOTALE
TOTALE passando
TOTALE
venienza dei reclami
è stato basato
su un modello
prodotto a marchio),
per
a marchio non a marchio
2007
2006
2005
stione dei
reclami pervenuti,
struttu- TOTALE
strutture, servizi
al consumatore,
serProdotto
Prodotto
TOTALE
TOTALE
ami a punto vendita
122
26
41
13
12
a
marchio
non
a
marchio
2007
2006
2005
rato su una dettagliata classificazione vizi al socio e personale. Ciascuno dei
ami
a
filo
diretto
6
314
430
ami a punto vendita
26vengono 18400
41
13
12
dei contatti.122
Le segnalazioni
livelli è poi suddiviso
in uno26
o due
di specifica
sulla610
base di 18 sottolivelli
e a filo direttoquindi raggruppate
208
818
603
449
ami
6
314
400
430 della richiesta
26
differenti “livelli” che rappresentano da veicolare, a loro volta articolati nei
e
208
610
818
603
449
le varie aree di attività della Coope- singoli possibili argomenti di interesse.
rativa, dalla convenienza (offerte, pro- Questa struttura consente da un lato
mozioni, catalogo premi), all’offerta di garantire un servizio più rapido,
Riepilogo indici sintetici di soddisfazione della clientela
(Agenzia Modus per il settore Customer Care)
Riepilogo indici sintetici di soddisfazione della clientela
2005 Care)
Media* 2006 Media* 2007
(Agenzia Modus per il settoreMedia*
Customer
Misura soddisfazione
2005
2006
2007
L’attenzione verso i consumatori porta
Unicoop Tirreno a monitorare di anno
in anno “l’indice di soddisfazione” del
cliente, attraverso rilevazioni assegnate
ad una società esterna (Agenzia Modus).
I risultati dell’indagine, molto diversificati da un punto vendita all’altro, hanno
rilevato per il 2007 una generale inflessione della misura di soddisfazione della
clientela. Per ciascuna delle categorie di
riferimento, in cui sono stati raggruppati
i risultati finali (generale, commerciale,
rete, industriale, freschi) si registra, in
maniera uniforme, una variazione negativa di un punto percentuale circa
rispetto all’anno precedente, con uno
scarto lievemente più significativo per
l’area industriale.
Questo riscontro viene tuttavia utilizzato
come stimolo al miglioramento continuo
dalla Cooperativa, che ne osserva le cause e ne ricerca le risposte trasferendole
nelle innovazioni proposte per i propri
punti vendita.
2005
2006
2007
71
Generale
5,2005
Media*
6,62006
Media*
5,32007
Media*
Rete
Generale
6,4
5,
,1
6,6
6,3
5,3
Commerciale
Rete
5,0
6,4
6,1
,1
4,3
6,3
Area
Industriale
Commerciale
3,5
5,0
4,5
6,1
2,6
4,3
Area
Area freschi
Industriale
6,0
3,5
,2
4,5
6,1
2,6
* Valori medi tra voto minimo e voto massimo
6,0
,2
6,1
Area freschi
* Valori medi tra voto minimo e voto massimo
Andamento indici (medie) di soddisfazione principali
(Agenzia Modus per il settore Customer Care)
Andamento indici (medie) di soddisfazione principali
(Agenzia Modus per il settore Customer Care) totale
rete
totale
77,1
76,6
76,4
75,7
prevedendo dei percorsi d’accesso
guidati e differenziati in base allo specifico soggetto che attiva il contatto,
dall’altro di monitorare la natura del
reclamo, con la possibilità di utilizzare
questo servizio non solo come bacino
di ricezione delle segnalazioni ma, in
un’ottica di ascolto attivo, anche di
individuazione delle migliori risposte
immediate e future.
77,1
76,6
76,4
76,1
75,0
75,7
76,1
rete
75,3
commerciale
lineare (totale)
commerciale
76,3lineare (totale)
76,3
75,3
74,3
75,0
74,3
3. La performance sociale
Dati sul servizio di e-commerce. La spesa che
2006
Servizi per i Consumatori
Posti riservati giornalmente
Anche per il 2007 la varietà di servizi che la Cooperativa ha messo a disposizione
dei propri consumatori è stata elevata. Unicoop Tirreno ha aderito alle iniziative
promosse da Coop Italia, contribuendo inoltre, di anno in anno, ad arricchire con
proprie proposte, declinate sulla base delle domande locali e delle peculiarità
territoriali, il paniere di servizi offerti.
Servizio di e-commerce
6
Spese consegnate
1.30
Percentuali sul totale delle spese
effettuate in e-commerce
,5%
Boxnon
Office
Dati sul servizio di e-commerce. LaVendite
spesa che
pesa
Il servizio di commercio elettronico, attraverso cui Unicoop Tirreno offre ai propri
consumatori la possibilità di effettuare la Posti riservati giornalmente
spesa via internet, ha fatto contare per il Spese consegnate
Dati
sul
servizio
di aumento
e-commerce.
2007
201
iscritti,
con un
della La spesa che non pesa
Percentuali sul totale delle spese
domanda rispetto all’anno precedente effettuate
2006in e-commerce
2007
di 35 unità.
Posti riservati giornalmente
6
6
2006
Carrara - Avenza
Livorno via Settembrini
1.16
Box
Speseoffice
consegnate
Cecina via Pasubio
1.465
Totale biglietti venduti
6.159
1.30
1.34
totale
delle spese
IPercentuali
box office – sul
spazi
per l’acquisto
di biglietti per spettacoli
eventi - si confer,5% Boxed
Vendite
Office ,2%
effettuate in e-commerce
mano, nel loro secondo anno di esercizio, come proposta di successo, come
dimostrano le cifre fatte registrare nell’anno: 174.870 euro di fatturato per
6.137 biglietti venduti.
Carrara - Avenza
Vendite Box Office
Viareggio
2006
2007
44
52
25
1.236
1.01
1.461
Rosignano Solvay
Carrara - Avenza
Follonica via Chirici
Viareggio
Livorno via Settembrini
Rosignano Solvay
2007
6
6
1.30
1.34
,5%
Follonica
via Chirici
,2%
Viareggio
Rosignano Solvay
2006
2007
44
52
Grafico Trend Box Office
25
1.236
1.01
174.871,07
1.461
1.155
23
1.16
44
144.680,60
Follonica via Chirici
Cecina
via Pasubio
1.155
23
1.465
1.01
Livorno via Settembrini
Totale1.16
biglietti venduti 44
6.159
6.137
Cecina via Pasubio
1.465
1.01
Totale biglietti venduti
6.159
6.137
Questi spazi presenti in diversi punti vendita solo della rete Toscana (Livorno,
Grafico Trend Box Office
Cecina, Rosignano, Follonica, Avenza e Viareggio) hanno realizzato nel 2007
una crescita del fatturato di oltre il 9%.
174.871,07
Grafico Trend Box Office
72
174.871,07
144.680,60
2006
2007
2006
44
25
1.01
1.155
3. La performance sociale
Spesa a domicilio a ROMA
Sempre nella capitale, nel 200 è
stata poi lanciata un’iniziativa per i
consumatori che unifica il servizio
per dare un aiuto agli anziani nell’estate. Fino al 20 agosto le persone
con più di 0 anni e sole (o con un
familiare anziano o disabile) hanno
potuto usufruire del servizio gratuito
di consegna della spesa a domicilio.
Questa proposta è quindi riuscita
ad unificare il carattere solidale del
servizio esclusivo ai soci “Ausilio” e la
praticità della consegna a domicilio
per la spesa.
Libri randagi
L’iniziativa di Unicoop Tirreno legata al bookcrossing – librirandagi, letture da condividere – viene riproposta con
successo anche nel 200. Infatti le copie scambiate attraverso
il sito web www.librirandagi.coop.it, piattaforma principale di condivisione di libri ed informazioni, presentano
un continuo aumento nel triennio di attivazione del servizio. I “Libri Randagi”
possono inoltre essere scambiati nelle apposite stanze predisposte in alcuni dei
punti vendita, come nel supermercato dell’accoglienza inaugurato a Cecina (LI)
il 2 marzo 200.
Su questa linea di servizio al consumatore orientata alla promozione culturale
si aggiunge per il 200 l’iniziativa “pari o dispari”: Si è trattato di un concorso
di scrittura creativa indetto da Unicoop Tirreno in occasione dell’anno europeo
delle pari opportunità e rivolto ai bambini, coinvolti nella scrittura di racconti
e poesie sul tema della diversità e dell’integrazione sociale. Al concorso, che si
è concluso con le premiazioni finali in giugno, a chiusura dell’anno scolastico,
hanno partecipato 15 bambini.
Servizi di Promozione Culturale
Servizio
Libri Randagi
Concorso “Pari o dispari”
2007
Descrizione del servizio
Sito web dedicato ai libri “randagi” ovvero ai
libri abbandonati con etichetta presso i punti
vendita Coop e non solo
Concorso dedicato ai bambini della scuola
primaria residenti nelle provincie in cui è
presente Unicoop Tirreno
2006
2005
Numeri
100
copie
all’anno
1500
copie
all’anno
Novità 2007
200 partecipanti
1000
copie
all’anno
3
3. La performance sociale
Coop Salute
La sperimentazione e parafarmaci a prezzi più bassi di quelli
degli health corner delle normali farmacie; questo aspet– gli Angoli della to, insieme al carattere di praticità (la
Salute – avviata nel possibilità di trovare questa tipologia
2006 negli Iper di di prodotto negli stessi luoghi in cui si
Roma e Livorno, ha avuto significativi effettua la spesa ordinaria) ha sostenusviluppi all’interno della rete Unicoop to significativamente il successo della
Tirreno nel 2007 con l’apertura di altri proposta. Rispetto ai primi Coop Salute,
Servizi di Promozione Culturale
sei punti vendita (Afragola, Roma Casi- quelli costruiti nel 2007 sono stati quindi
del servizio
lina, Aprilia, Viterbo, Servizio
Avellino e Quarto). ampliatiDescrizione
nella dimensione
(mediamente
Sito web dedicato ai libri “randagi” ovvero ai
La possibilitàLibri
di acquistare
50 mq)
e ne replicano
l’assortimento:
Randagi farmaci da libri
abbandonati
con etichetta
presso i punti
vendita Coop e non solo
banco senza ricetta medica all’interno all’incirca 1200 referenze, tra prodotti
dei supermercati
ha riscosso
cosiddettidedicato
OTC (overthecounter
ai bambini dellafarmaci
scuola
Concorso
“Pariiloconsenso
dispari” Concorso
primaria residenti nelle provincie in cui è
del pubblico di consumatori e soci; per presente
da automedicazione)
Unicoop Tirrenoe SOP (senza obquesto le più significative ristrutturazio- bligo di prescrizione medica - farmaci
ni della rete nel 2007 hanno previsto di fascia C), su cui viene applicato uno
l’inserimento di questi spazi.
sconto tra il 20 e il 30%, veterinari e
Portale COOP
In questi spazi, gestiti da farmacisti di parafarmaci (su cui lo sconto si aggira
professione assunti dalla Cooperativa intorno al 15%), per un vantaggio masVisite giornaliere
simo a punto vendita
e Culturaledopo un breve periodo di formazione, 2007
2006 per i consumatori
2005
Visite
mensili
è possibile acquistare farmaci da banco che si aggira intorno ai 280.00 euro.
Descrizione del servizio
Numeri
ri”
Sito web dedicato ai libri “randagi” ovvero ai
Portale con
Coop
libri abbandonati
etichetta presso i punti
vendita Coop e non solo
100
copie
all’anno
1500
copie
all’anno
1000
copie
all’anno
2007
2006
2005
Numeri
100
copie
all’anno
1500
copie
all’anno
1000
copie
all’anno
Novità 2007
200 partecipanti
2005
2006
2007
4.000
5.000
5.500
120.000
150.000
10.000
Trend triennale accessi mensili
Portale COOP
Concorso
dedicato
bambini
Anche
per il ai
2007
il sitodella
webscuola
www.e-coop.it si è confermato
come strumento
Novità 2007
primaria residenti nelle provincie in cui è
200 partecipanti
consolidato
di informazione ai consumatori. Il servizio,
gestito a livello centrale
presente
Unicoop Tirreno
per tutte le imprese del sistema delle cooperative, si è caratterizzato per una
crescita continua e costante nel triennio considerato.
Portale COOP
2005
2006
2007
4.000
5.000
5.500
Visite mensili
120.000
150.000
10.000
74
Trend triennale accessi mensili
Portale COOP
Visite giornaliere
2005
2006
2007
3. La performance sociale
Prodotti a marchio Coop
La varietà dell’offerta COOP trova nei prodotti a marchio la principale evidenza di
concretizzazione della mission del sistema
cooperativo, capace di tutelare gli interessi economici, la salute e la sicurezza delle
persone, fornendo una varietà di prodotti
specifici, di qualità, a prezzi minori rispetto
ai leader di mercato e capaci di soddisfare
le esigenze di tutti i richiedenti.
Prodotti a marchio coop
Servizio
Descrizione del servizio
Tutela
Prodotto rispondente alle esigenze
quotidiane dei consumatori, con buon
rapporto qualità/prezzo
Bio-logici
Prodotto
proveniente da
agricoltura
biologica
Essere
Specifico per
prodotti relativi
all’igiene e alla
cura della persona
e abbigliamento
intimo
Crescendo
Prodotto relativo e adatto
al mondo dell’infanzia
Solidal
Riferito ai prodotti
del commercio
equo e solidale
Fior Fiore
Prodotto che cura e propone
le specialità locali
e per il quale Coop si avvale
della collaborazione
di Slow Food
Eco-label
Prodotto realizzato rispettando
le specifiche fissate dalla
Comunità Europea per il
riconoscimento del marchio
ecologico
75
3. La performance sociale
Con riferimento ai dati relativi al fatturato derivante dalle vendite dei prodotti
a marchio, si può rilevare che questo è
diminuito dal 2006 al 2007 per il canale Super passando da 114,5 milioni
di Euro a 108,16; non sono possibili
invece confronti per gli altri due canali,
non essendo stati disponibili i dati per
il 2006.
In termini percentuali i prodotti a marchio rappresentano il 19% del totale del
fatturato rilevabile nei Super di Unicoop
Tirreno, l’10,7% per quanto riguarda gli
Iper e il 24,7% per i Gestincoop.
Fatturato vendite prodotti a marchio
SUPER
IPER
140000
MINI
120000
100000
114.544,711
113.124
108.161,2166
80000
43.376,35031
60000
43.180,45671
40000
20000
19.139,09
0
2005
2006
2007
Indice di convenienza in Unicoop Tirreno
2005
2006
2007
Andamento annuo inflazione
interna verso inflazione Istat (%)
-0,3
2,6
3
Delta prezzi sui competitor (%)
-1,46
-0,4
parità con i
competitors
Convenienza dei prodotti a Marchio Coop per canale di vendita
(confronto con altri prodotti leader)
Super
Iper
Gestincoop
Valore medio (Euro)
-0,4
-0,
-0,
Valore medio percentuale
-2%
-2%
-2%
Detersivi e igiene domestica
-3%
-42%
-43%
Cosmetici e igiene personale
-3%
-3%
-3%
Surgelati
-26%
-2%
-2%
Conserve
-22%
-2%
-24%
Dolciari e preparati
-26%
-2%
-2%
Prodotti da frigo
-1%
-20%
-1%
CHIMICI
ALIMENTARI
76
3. La performance sociale
Prodotti non a marchio Coop
Se il prodotto a marchio rappresenta un elemento
su cui la Cooperativa pone particolare attenzione
in quanto espressione dell’interesse verso i consumatori al fine di una loro fidelizzazione, la garanzia
della validità della politica a tutela di qualità e
salute viene mantenuta anche nei prodotti non
a marchio, sui quali l’attenzione in termini di
controlli e verifiche di conformità agli standard
qualitativi non risultano assolutamente da meno.
Espressione specifica di questa attenzione che
riflette anche l’impegno della Cooperativa nel
concetto di qualità totale dei prodotti venduti,
risulta la categoria dei prodotti NON a marchio
sostenibili. Le referenze sono crescite dal 2006
al 2007 di 80 unità, con un contributo essenziale
fornito dai prodotti Equi.
Referenze prodotti NON a marchio sostenibili
2005
2006
2007
Numero referenze bio
310
186
127
Numero referenze celiaci
92
72
78
Numero referenze Equi
14
12
134
Numero referenze Libera
Terra
6
50
51
Numero referenze Ecolabel
n.d.
50
51
TOTALE
422
370
450
77
3. La performance sociale
Fatturato vendite prodotti a marchio
SUPER
IPER
Convenienza
140000
120000
La convenienza per i consumatori viene
garantita attraverso tre strumenti principali: la presenza nell’assortimento di
prodotti convenienti, il prezzo a scaffale
praticato tutti i giorni e le iniziative promozionali. Nel 2007 è aumentato in modo
significativo proprio l’utilizzo delle promozioni da parte del consumatore, che le
considera una modalità per risparmiare
in maniera strutturata. Nonostante ciò
l’andamento del valore di scostamento tra
prezzi praticati da Unicoop Tirreno rispetto ai principali competitor, a conferma di
una domanda in notevole variabilità, ha
avuto nell’ultimo triennio un progressivo
affinamento della forbice, con la parità
del dato con i competitors rilevabile nel
2007. Cresciuto ulteriormente invece il
MINI
114.544,711
113.124
tasso
di inflazione
interno, arrivato nel inferiore 108.161,2166
al 30%.
100000
Osservando la composizione merceo2007 al 3%.
80000
Dal punto di vista della convenienza par- logica, emerge che la convenienza
43.376,35031
60000 rilevanza è assunta proprio dai
ticolare
maggiore rispetto ai prodotti
leader
43.180,45671
prodotti
a marchio COOP; il risparmio si è mostrata sui preparati alimentari
40000
medio
rilevabile sui tre canali di vendita (sughi pronti), che costano il 67% in
20000
19.139,09
esistente tra un prodotto a marchio e i meno nel canale Super e su specifiche
0
corrispondenti leader di mercato oscilla merceologie di elettrici (che raggiun2005 di Euro, pari ad2006
tra i 77 e i 99 centesimi
gono punte del -70/-71%2007
nei Mini e nei
un valore medio percentuale di poco Supermercati).
Indice di convenienza in Unicoop Tirreno
2005
2006
2007
Andamento annuo inflazione
interna verso inflazione Istat (%)
-0,3
2,6
3
Delta prezzi sui competitor (%)
-1,46
-0,4
parità con i
competitors
Convenienza dei prodotti a Marchio Coop per canale di vendita
(confronto con altri prodotti leader)
Super
Iper
Gestincoop
Valore medio (Euro)
-0,4
-0,
-0,
Valore medio percentuale
-2%
-2%
-2%
Detersivi e igiene domestica
-3%
-42%
-43%
Cosmetici e igiene personale
-3%
-3%
-3%
Surgelati
-26%
-2%
-2%
Conserve
-22%
-2%
-24%
Dolciari e preparati
-26%
-2%
-2%
Prodotti da frigo
-1%
-20%
-1%
CHIMICI
ALIMENTARI
78
3. La performance sociale
Fatturato vendite prodotti a marchio
SUPER
Politica del “carrello della spesa”
IPER
140000
MINI
Tra le azioni a vantaggio del consuma- del cliente e quindi al suo paniere di
120000
tore cui Unicoop
Tirreno ha aderito
spesa globale, e coniugando in questo
114.544,711
113.124
108.161,2166
100000
nel 200 di grande rilievo è stata la modo l’interesse commerciale d’imcosiddetta “politica del carrello”.
presa con la sua responsabilità nei
80000
Questa importante misura di stra- confronti dello43.376,35031
stakeholder.
60000
43.180,45671
tegia commerciale lanciata da Coop Unicoop Tirreno ha aderito all’inizia40000
rispecchia la volontà da un lato di tiva in cinque diversi momenti: bloc20000
partire dal suo 19.139,09
destinatario, il con- cando nei mesi di gennaio e febbraio
sumatore,
rispondendo ad una suo 200 i prezzi nei generi vari e freschi
0
bisogno reale2005
(il contenimento dei
vendita dei tre
2006 industriali in tutti i punti
2007
prezzi di beni primari interessati nel canali, per un totale di 24.000 prodotti;
200 da un livello di inflazione quasi bloccando, a settembre e per i succesdel 50%) e dall’altra di garantire il van- sivi 4 mesi, i prezzi di tutti i prodotti
Indicecompetitivo
di convenienza
in Unicoop
taggio
dei prodotti
Coop Tirreno
a marchio COOP, e stabilizzando così
e quindi il loro riposizionamento sul2005
un risparmio
del 20-30%.2007
La politica
2006
mercato. Per
fare questo
Coop è partita applicata soprattutto ai prodotti a
Andamento
annuo
inflazione
interna
verso
inflazioneandando
Istat (%) al di là-0,3
2,6 è stata tuttavia
3 estesa
proprio
dal “carrello”
marchio COOP,
del risparmio
sul singolo prodotto
e-1,46
anche a prodotti
non
Delta
prezzi sui competitor
(%)
-0,4 di marca
paritàecon
i di
competitors
proponendo un’offerta più complessa marca, oltre che freschi
(carni, ortoattenta realmente al potere d’acquisto frutta, salumi, latticini, pane e latte),
garantendo risparmio su quei prodotti
che rientrano nella spesa quotidiana
e necessaria del cliente.
La politica è stata applicata a tutti i 110
punti vendita di Unicoop Tirreno con
un risparmio stimato per i consumatori
pari a circa milioni di euro.
Praticamente sugli scaffali e nei banchi
i soci e consumatori hanno trovato
le nuove etichette con i nuovi prezzi
contenuti e raggruppati nelle tre
articolazioni del Carrello: il “Prodotto
Coop”, il “Prezzo leggero” e il “Primo
prezzo”. Tutti insieme esprimono la
“Convenienza sicura”, cioè la nuova proposta commerciale di Coop
per quanto riguarda la spesa di tutti
i giorni.
Convenienza dei prodotti a Marchio Coop per canale di vendita
(confronto con altri prodotti leader)
Super
Iper
Gestincoop
Valore medio (Euro)
-0,4
-0,
-0,
Valore medio percentuale
-2%
-2%
-2%
Detersivi e igiene domestica
-3%
-42%
-43%
Cosmetici e igiene personale
-3%
-3%
-3%
Surgelati
-26%
-2%
-2%
Conserve
-22%
-2%
-24%
Dolciari e preparati
-26%
-2%
-2%
Prodotti da frigo
-1%
-20%
-1%
CHIMICI
ALIMENTARI
3. La performance sociale
3.4 La Comunità Locale e Globale
Il principio di mutualità viene posto da Unicoop Tirreno alla base del modello
cooperativo; esso non solo indirizza la mission e lo scopo dell’attività della
Cooperativa di consumo1, ma costituisce uno dei criteri che ne informa tutta
l’attività sociale e può essere identificato come il filo conduttore di tutto il suo
operato.
Lo Statuto definisce la mutualità tra le attività individuate per il raggiungimento
degli obiettivi sociali (“diffondere e rafforzare i principi della mutualità cooperativa”). Il principio di mutualità è per Coop ad un tempo fine e mezzo e trova
in tal senso un ambito di attuazione compiuto nelle attività di solidarietà e
cooperazione, sia su scala nazionale che internazionale. Nel merito il Codice di
Condotta introduce l’impegno della Cooperativa per le comunità dichiarando
che: la Coop ritiene vitale per la comunità lo sviluppo di una cooperazione
democratica, unita e efficiente, con scopi di mutualità, di solidarietà verso i
più deboli e svantaggiati, di equità e di benessere e senza fini di speculazione
privata.
Le attività che Coop propone per le Comunità puntano quindi a promuovere
lo sviluppo dei territori non solo mediante l’erogazione di sostegni unilaterali,
ma anche attraverso la diffusione del modello cooperativo, inteso come sistema in grado di produrre ricchezza economica e promuovere coesione sociale,
incentivando le singole comunità all’autonoma valorizzazione delle loro risorse
a scala locale e alla cooperazione con le altre su scala globale.
Unicoop Tirreno si inserisce perfettamente in questa cornice, contribuendo
attraverso il proprio impegno alle azioni di Coop e innovando il complessivo
quadro d’azione con le proprie proposte.
1. L’intero sistema Coop si configura
ormai come modello a “mutualità
prevalente . Anche nel 2007 infatti le
vendite ai soci, come ben documenta
il Bilancio civilistico, hanno superato
il tetto del 50%
80
3. La performance sociale
Promozione della cultura ed Educazione al Consumo Consapevole
Anche nel 2007 Unicoop Tirreno ha
proseguito il proprio impegno nella diffusione dell’informazione e dell’educazione al consumo critico e consapevole
(ECC). Le iniziative attuate nel corso
dell’anno su questo asse tematico sono
state diverse e specifiche per categorie
sociali e classi d’età.
Per gli studenti e le scuole Unicoop
Tirreno si è presentata per l’anno scolastico 2006 – 2007 con un programma
rinnovato. Le azioni, emanazione delle
proposte e considerazioni emerse nell’ambito della conferenza nazionale di
Lucca, sono state:
• nove nuove animazioni
• redazione di una nuova guida
• avvio di una raccolta dei materiali per
l’Archivio nazionale di ECC presso la
Scuola Coop di Montelupo
• stesura di un manuale di sintesi
• avvio di azioni di ascolto degli insegnanti e degli animatori come monitoraggio delle nuove attività.
Queste nuove proposte per le Scuole
sono state poi accompagnate anche da
un’innovazione sotto il profilo metodologico. Da un lato infatti i progetti educativi
sono stati tarati sui consumi giovanili
(cioccolato; telefono cellulare; scarpe da
ginnastica; merendine etc..) e finalizzati
a trasmettere la dimensione poliedrica
del consumo, ovvero le interconnessioni
che queste scelte hanno con l’esterno
(ambiente, economia, società).
Dall’altro per veicolare questo messaggio
è stato ridefinito il ruolo degli animatori,
concepito non più solo come vettore di
conoscenze ma come attore capace di
fornire spunti di riflessione e indicazioni
operative.
Per le scuole secondarie e la fascia d’età
degli adolescenti, Unicoop Tirreno ha
promosso alcune differenti iniziative:
• supporto per un’indagine di ANCC e Università di Messina sull’uso e la conoscenza dei farmaci in adolescenza, presso il
Liceo classico Plauto di Roma
• organizzazione, previa richiesta, di corsi
sui temi della Responsabilità Sociale d’Impresa, del commercio equo e
solidale e del volontariato d’impresa; interessante in proposito è stato il
coinvolgimento attivo di alcune classi
nell’ambito della settimana “fai la spesa
giusta” per la promozione dei prodotti
della linea solidale
• progetto “Non la bevo” nel Versiliese,
per la prevenzione all’abuso di alcool.
81
3. La performance sociale
I dati relativi al livello di coinvolgimento
nelle iniziative di ECC promosse nel
2007 evidenziano un notevole aumento
rispetto agli anni precedenti sia nel
numero di studenti che nel numero
di classi, scuole e docenti coinvolti,
segno di un crescente interesse maturato sui temi del consumo ma anche
del dinamismo della Cooperativa nel
riuscire a proporre sempre temi nuovi
e di interesse per la collettività.
Le iniziative destinate al target adulti
si sono invece concentrate sul tema
dell’alimentazione in generale e della
sicurezza a tavola. Proposte sotto forma
di ciclo di incontri, si sono sviluppate
intorno a strutture come i centri terri-
Educazione al consumo consapevole
2005
2006
2007
64
643
3
12.0
12.500
1.01
Classi coinvolte
15
643
3
Docenti coinvolti
60
600
64
Scuole coinvolte
234
240
260
20.000
20.000
30.000
Animazioni
Studenti coinvolti
Genitori informati (media)
toriali di educazione per l’età adulta, le organizzati appositi dibattiti e seminari
università del tempo libero, le sezioni sul tema della sicurezza alimentare,
soci,
le biblioteche,
i centri Mondovivo
commer- tra i quali la campagna della Regione
Adesione
al Catalogo
ciali. All’interno di questo filone un Toscana “occhio
2006 al piatto”, promossa
2007
contributo particolare è stato quello dalle varie ASL, dipartimenti di igiene
25
33
Agenzie di promozione del catalogo
fornito dai territori toscani dove sono e sicurezza degli alimenti.
11
10
Toscana
stati predisposti presidi informativi e
4
Lazio
Campania
11
CATALOGO MONDOVIVO
14
Nell’ambito delle azioni di promozione di comportamenti attenti alle tematiche
Concentrazione geografica agenzie di promozione Mondovivo
sociali da parte dei cittadini prosegue l’adesione di Unicoop Tirreno all’iniziativa
no profit Catalogo Mondovivo, per la promozione del turismo responsabile. Nel
Campania 43%
2007, 8 nuove agenzie sono state selezionate sul territorio del distretto tirrenico
Toscana
in base alla rispondenza della loro offerta al decalogo
del 33%
“turismo solidale e
responsabile” e secondo un diverso coinvolgimento
Laziodelle
24%singole regioni.
Un altro elemento di innovazione intro- gli elementi per costruire in autonomia
dotto nel 2007 è relativo alla composi- il proprio percorso di viaggio, in mazione del catalogo stesso. La presenta- niera responsabile, in modo non solo
zione delle proposte di viaggio è stata da orientarlo ad una forma critica di
strutturata intorno a concetti chiave consumo, ma di trasferire tutte le infornuovi quali: cassa comune, quota di mazioni per una maggiore coscienza ed
solidarietà,
di iscrizione. L’idea educazione al sistema di mercato.
Libreria quota
del Laurentino
a monte è quella di fornire, in questo
2005
2006
2007
modo, al viaggiatore le informazioni e
36
306
212
Nuovi iscritti
82
Numero prestiti annuale
3.16
2.13
2.221
Agenzie di promozione del catalogo
25
33
Toscana
11
10
Lazio
4
Campania
11
14
3. La performance sociale
Concentrazione geografica agenzie di promozione Mondovivo
BIBLIOTECA
Campania 43%
Tra le iniziative di promozione culturale è proseguita nel 2007 quella relativa
Toscana 33%
alle Biblioteche. Nel corso dell’anno grazie alla ristrutturazione del punto di
vendita di Cecina, secondo il format Superstore diLazio
Coop24%
Italia, è stato possibile
Educazione
al
consumo
consapevole
aprire un’ulteriore sede per il servizio di prestito e consultazione di libri, che si
aggiunge a quelle del Laurentino e di Portoferraio.
2005
2006
2007
Educazione al consumo consapevole
L’esperienza
del Laurentino
643 in particolare
3 ha
Animazioni pionieristica della biblioteca64
2005
2006
2007
proseguito
la sua attività anche nel corso
del 2007, raccogliendo
212 nuovi
12.0
12.500
1.01
Studenti coinvolti
64
643
3
Animazioni
iscritti e conservando un elevato numero di accessi, come testimonia
il dato
15
643
3
Classi coinvolte
12.0
12.500
1.01
Studenti
coinvolti
sui prestiti.
60
600
64
Docenti coinvolti
15
643
3
Classi coinvolte
234
240
260
Scuole
coinvolte
Libreria
del
Laurentino
60
600
64
Docenti coinvolti
20.000
20.000
30.000
Genitori informati (media)
2005 234
2006
2007
240
260
Scuole coinvolte
36
306
212
Nuovi
iscritti
20.000
20.000
30.000
Genitori informati (media)
Numero prestiti annuale
3.16
2.13
2.221
2006
2007
Adesione al Catalogo Mondovivo
Adesione al Catalogo Mondovivo
Agenzie di promozione del catalogo
Toscana
Agenzie di promozione del catalogo
Lazio
Toscana
Campania
Lazio
Campania
25
33
2006
2007
11
14
11
25
4
11
11
4
10
33
10
14
Concentrazione geografica agenzie di promozione Mondovivo
Tutte le informazioni relative
a questa iniziativa saranno
poi rinvenibili sul sito www.
mondovivo.it progettato ed
ultimato proprio nel corso
del 2007.
Concentrazione geografica agenzie di promozione Mondovivo
Campania 43%
Toscana
33%
Campania
43%
Lazio
24%33%
Toscana
Lazio 24%
83
Libreria del Laurentino
2005
2006
2007
3. La performance sociale
Promuovere la cooperazione globale e favorire la solidarietà internazionale
Anche il 2007 ha visto un impegno rilevante della Cooperativa sul piano della
promozione di iniziative di solidarietà a valenza nazionale ed internazionale (in
favore dei Paesi in via di sviluppo), sia attraverso l’adesione a progetti promossi a
livello di intero sistema cooperativo, sia attraverso iniziative autonome promosse
da Unicoop Tirreno. Gli strumenti adottati per sensibilizzare le comunità locali alla
raccolta dei fondi da destinare a queste iniziative sono stati, anche quest’anno,
convegni, eventi sportivi, spettacoli, cene, dibattiti e presidi nei negozi.
Tra i progetti certamente più rappresentativi è da annoverarsi il progetto “Buon
Fine”, avviato da Unicoop Tirreno nel 2004, e che durante il 2007 si è esteso a
tutta la rete di vendita supermercati e ipermercati. Molte le associazioni ONLUS
che hanno collaborato e migliaia le persone assistite attraverso varie strutture
(mense dei poveri, case di riposo ecc.).
Altra iniziativa sostenuta anche nel 2007, sicuramente non meno importante,
è identificabile nel Progetto Matteo, progetto di cooperazione internazionale
promosso in collaborazione con il Movimento Shalom, realizzato a Gorom Gorom, nel Burkina Faso in Africa. Del resto la collaborazione tra Unicoop Tirreno e
il Burkina Faso risulta oggi consolidata: dal 2002 ad oggi nel villaggio di Gorom
Gorom sono stati costruiti 4 pozzi per l’acqua, un orfanotrofio “Casa Matteo”
che ospita 70 bambini senza famiglia, una foresteria “Hotel delle Dune” per il
soggiorno dei volontari e per promuovere un turismo etico e responsabile, un
dispensario farmaceutico e una sala parto.
Sempre su scala internazionale è da segnalare il progetto “Sostegno a distanza:
Cuore di Coop”; si tratta di un impegno fortemente legato alla storia di Coop,
alla vocazione per la difesa dei diritti e della dignità umana. Grazie a Cuore di
Coop, in collaborazione con la Fondazione AVSI ONG, la Cooperativa è in grado
di proteggere l’infanzia, garantire la salute, una casa, e consentire ai bambini di
ricevere una istruzione adeguata rimanendo nei loro Paesi di origine dentro la
loro cultura, con l’unico obiettivo di regalar loro un futuro migliore. I bambini
cui sono giunti gli aiuti dal 2001 al 2007 sono stati complessivamente 740,
appartenenti ai paesi di Rwanda, Uganda, Brasile, Albania, Romania, Messico,
Ecuador, Russia.
Sempre grazie ad iniziative delle Sezioni soci e alla donazione dei punti del
catalogo fidelity, sono stati raccolti nel 2007 fondi destinati al progetto Campagna AttivaArci- Mozambico, realizzato da ARCI e Croce Rossa Mozambicana,
e finalizzato al sostegno di due centri di assistenza per bambini di strada nelle
località “Boa Esperanca” a Maputo e il “Centro Tinotenda” a Beira. Il progetto è
finalizzato a sostenere la scolarizzazione dei bambini delle suddette comunità
per tutto l’anno 2007, coprendo le spese per l’immatricolazione, il vestiario, il
materiale educativo e didattico al fine di consentire loro l’ingresso in un ambiente
sereno, lontano dalle violenze della strada.
84
Un’ultima iniziativa da richiamare avviata
dal 2007 promossa da Coop riguarda
il progetto Stop World Poverty, una
campagna di solidarietà internazionale
lanciata con l’obiettivo della lotta alla
povertà in alcune realtà dell’America
Latina, Africa, Asia e Medio Oriente. La
campagna, in linea con quanto indicato anche negli obiettivi del Millennio dell’ONU, mira al finanziamento di
molti progetti finalizzati a sviluppare
e rafforzare filiere produttive agricole,
l’accesso di questi prodotti nel mercato
del commercio equo e solidale e una
loro presenza nei punti di vendita di
Coop con il marchio “Solidal” o “Terra
Equa”. Con questi progetti Coop intende
contribuire alla creazione di una alleanza tra produttori del Sud del Mondo e
consumatori italiani, per promuovere
in realtà caratterizzate dal sottosviluppo, il cooperativismo; l’obiettivo è qui
quello di rafforzare le relazioni sociali
e economiche basate sul rispetto dei
diritti, una giusta retribuzione del lavoro, garanzie sanitarie e educative per la
famiglia e i figli. L’adesione di Unicoop
Tirreno ha permesso (e permetterà) ai
propri soci di contribuire direttamente
al finanziamento dei singoli progetti
destinando alla Campagna Coop Stop
World Poverty una parte dei punti dei
cataloghi fidelity.
3. La performance sociale
Principali Progetti di solidarietà nazionale ed internazionale attivi nel 2007
Progetto
Progetto Buon Fine
Basta 1 gesto
Obiettivo
Promuovere la riduzione
degli sprechi
a vantaggio delle famiglie
meno abbienti
Per il sostegno
delle categorie sociali
più deboli
Informazioni anno 2007
Nel 200 il progetto Buon fine è stato esteso a
tutta la rete di vendita Super e Iper;
4 punti di vendita Gestincoop sono stati coinvolti
per un valore economico complessivo di oltre
euro 350.000
Il contributo fornito dai soci Unicoop Tirreno per
questa iniziativa nel 200 ammonta a 350.000
euro. Questi fondi sono stati messi a disposizione da
parte della Cooperativa per realtà del terzo settore
(associazioni e/o cooperative sociali) in grado di
presentare un progetto a favore delle persone disabili.
Questo ambito di intervento è stato scelto da 5.3
soci, su un totale di 15.000, che hanno partecipato,
votando nei punti vendita Unicoop Tirreno toscani,
laziali e campani
Solidarietà internazionale
Progetto Terra Equa in progress
Sostegno e sviluppo delle piccole
cooperative di produttori In Burkina Faso
Nel 200, presso i punti di vendita Unicoop
Tirreno sono stati venduti 4.000 confezioni di
fagiolini Terra Equa, prodotti in Burkina Faso e
trasportati in Italia attraverso l’attivazione dello
scalo aereo pisano, per un valore economico pari
a 6.000 euro. Il progetto di filiera, di cui Unicoop
Tirreno è partner, da lavoro a 4.000 persone di 24
villaggi a nord della capitale Burkinabè Ouagadougou
Progetto Matteo
Sostegno delle infrastrutture
della comunità di Gorom Gorom
in Burkina Faso
con la collaborazione
del Movimento Shalom
“Cuore di Coop”
Sostegno a distanza
internazionale
Progetto a tutela dell’infanzia
in collaborazione
con AVSI Ong
Progetto Guatemala
Progetto di affidamento
educativo a distanza per ragazzi
guatemaltechi
Campagna AttivArci
Mozambico
Progetto per l’assistenza ai bambini
di strada nella comunità di
“Boa Esperanca” a Maputo
in collaborazione con ARCI
e Croce Rossa mozambicana
Nel 200 hanno devoluto il proprio contributo
al progetto Matteo 1.400 soci per un totale di
1.43 euro.
Nell’ambito del Progetto Matteo nel 200 sono
state costruite ed attrezzate sale parto ed un
dispensario di presidi medico farmaceutici
Grazie al contributo di 1.600 nuovi soci nel 200
per il sostegno internazionale a distanza sono
stati devoluti 2.456,00 euro
Nel corso del 200, 300 soci Coop hanno
devoluto il proprio contributo per questo
progetto per un ammontare pari a 3.6,16 euro
Al progetto Mozambico hanno contribuito nel 200
600 donatori, con un ammontare totale di 13.05
euro
85
3. La performance sociale
Il territorio e le relazioni sociali ed istituzionali
Fattore distintivo storico dell’azione
di Unicoop Tirreno risulta la stretta
relazione che questa ha sempre mantenuto con i propri territori, cercando
di interpretare le esigenze delle aree in
cui svolge la propria attività e cercando
di rispondere a questi territori fornendo
contributi e azioni in grado di segnare
la propria presenza in modo rilevante.
Da questo punto di vista, nato sullo stimolo del Programma di Responsabilità
Sociale d’Impresa di Unicoop Tirreno,
oggi uno degli elementi che distingue
la Cooperativa in modo evidente sulle
aree del proprio insediamento risulta
il Supermercato dell’Accoglienza, il
format progettuale basato sui criteri
dell’accessibilità universale e adottato
per la prima volta nel Super di Gavorrano. Tale format rappresenterà per il
futuro il criterio di riferimento per la
costruzione dei nuovi punti vendita e
per le ristrutturazioni degli esistenti.
Oltre tutte le barriere. L’impegno di Unicoop Tirreno e la
collaborazione con FISH per il Supermercato dell’Accoglienza
Intervista a Pietro Barbieri
Presidente Fish
FISH, la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, è uno dei soggetti che hanno accompagnato ed
accompagnano Unicoop Tirreno nel percorso di Responsabilità Sociale d’Impresa avviato e di realizzazione, al suo
interno, del Piano Sociale Partecipato.
Nella proficua sinergia tra l’Associazione e la Cooperativa è possibile ripercorrere le tappe di un processo caratterizzato dallo sforzo collettivo di superare barriere non solo fisiche ma soprattutto culturali, per realizzare un servizio
migliore e socialmente più responsabile.
Tutto questo è emerso nel racconto di Pietro Barbieri, Presidente di FISH.
Da cosa nasce l’incontro tra Unicoop
Tirreno e FISH?
Il contatto tra FISH e Unicoop Tirreno
è stato attivato attraverso Cittadinanzattiva, nell’ambito del Collaudo civico dei Punti Vendita. In proposito la
Federazione è stata coinvolta sui temi
della disabilità come associazione di
secondo livello per un confronto specifico sull’accessibilità delle strutture
della Cooperativa.
Come è avvenuta a livello operativo
la collaborazione? Quale l’approccio
di fondo?
Il confronto sul tema delle disabilità,
6
condotto nell’ambito del Collaudo
civico della strutture di cui al Piano
Sociale Partecipato, è stato affrontato
da tre punti di vista – accessibilità,
accoglienza, inserimento lavorativo
– e il dibattito è stato organizzato
attraverso gruppi di lavoro.
La premessa è stata quella che il
coinvolgimento di FISH non fosse
solo nella fase ex-post, per mera verifica sull’operato, ma sin dalla fase
progettuale. Così a tutti gli incontri
preliminari hanno preso parte associati della Federazione, rappresentanti
dell’Associazione in quanto portatori di handicap, e nei momenti pro-
gettuali successivi tecnici ed esperti
di FISH (spesso essi stessi disabili,
quindi con effettiva cognizione di
causa sulle necessità di una struttura
dell’accoglienza).
Dovendo individuare alcuni momenti significativi del percorso di
costruzione del Supermercato dell’Accoglienza quali indicherebbe?
Il supporto tecnico con cui FISH ha
fornito il suo contributo alla Cooperativa ha generato un intenso flusso di conoscenze ed informazioni,
dalla Federazione alla Cooperativa
ma anche viceversa, e questo tanto
3. La performance sociale
sul tema dell’inserimento lavorativo
che su quello dell’adeguamento delle
strutture e degli spazi. Il trasferimento
di conoscenze sul tema delle disabilità
non è stato solo nozionistico, ma ha
riguardato anche gli aspetti culturali
relativi all’accoglienza. Questo ha comportato una necessaria formazione
preliminare di FISH stessa sull’organizzazione interna di Unicoop Tirreno
e le relative dinamiche aziendali. Lo
scambio di informazioni è stato molto
importante anche per trattare il tema
in chiave di inserimento lavorativo
dei disabili: in questo caso infatti è
stato molto importante conoscere
le politiche di selezione e assunzione del personale. Si è così scelto di
partire dal sistema della Cooperativa
per applicare ad esso la filosofia della
Federazione: mettere le persone giuste al posto giusto. In seguito è stato
necessario declinare le metodologie
individuate al rispetto della normativa
vigente in materia di disabili e sicurezza
sul lavoro, nonché definire un coordinamento ed un’interlocuzione con
le istituzioni competenti. Dopo il trasferimento di informazioni tecniche e
metodologiche da parte di FISH, ai fini
pratici e per tutti gli aspetti burocratici
di attuazione delle azioni proposte,
Unicoop Tirreno ha dovuto interfacciarsi con i locali Centri dell’Impiego,
e per tutto il lavoro sulla mediazione
lavorativa il ruolo e la collaborazione
delle istituzioni locali ha giocato un
ruolo cruciale.
Per quello che ha riguardato il lavoro
sulle strutture, l’intervento più significativo è stato quello degli spazi di
cassa adeguati ad accogliere personale
con disabilità.
Riguardo al tema delle strutture potrebbe indicare alcuni elementi tecnici attraverso cui FISH ha contribuito
alla progettazione?
In generale il concetto di accessibilità
– quello direttamente connesso agli
aspetti strutturali - che FISH ha voluto veicolare è strettamente legato a
quello di accoglienza: accessibilità a
360°, nel senso dello spazio (cioè sia
all’interno che all’esterno) ma anche
dei comportamenti (imparare a non
vedere nel disabile un malato).
Sul piano più specificamente tecnico
la scelta più importante è stata quella
di adottare, nel ridisegno degli spazi, l’appoggio ischiatico (spazi ampi
provvisti di microaree per la sosta, di
bordature per non vedenti). In questo
senso quello che si è realizzato è stato
un incontro straordinario tra tecnici
FISH e tecnici Unicoop Tirreno e attraverso il coinvolgimento anche di
INRES (il Consorzio che si occupa della
progettazione dei punti vendita delle
Cooperative) è stato possibile dare
corpo all’idea di diffondere questa
pratica anche alle altre cooperative. In
questo senso Unicoop Tirreno è stato
un pioniere.
in particolare in riferimento alle strutture, i nodi che restano e attorno ai
quali potrebbero essere sviluppate le
linee d’azione e di progettazione future
riguardano l’accessibilità del prodotto
ovvero: modalità di distribuzione dei
prodotti sugli scaffali, per facilitare
l’orientamento tra i vari reparti anche
delle persone con disabilità fisiche (si
pensi ai non vedenti) e la struttura
degli scaffali stessi.
Come è stato inserito il modello ICF
(international classification of functioning disability and health)?
Questo modello è stato trasferito soprattutto all’interno della formazione del personale a punto vendita. In
questo senso il modello ICF rientra nel
trasferimento dei contenuti culturali
che FISH ha fornito ad Unicoop Tirreno.
Per garantire accoglienza nei punti vendita si è cercato di correggere alcuni
comportamenti diffusi nei confronti
dei disabili, come ad esempio il rivolgersi all’accompagnatore piuttosto
che alla persona o gli atteggiamenti
assistenzialistici superflui che sfociano
nel pietismo.
Questo è stato fatto attraverso il ricorso a metodi formativi empirici, sul
modello della ricerca-azione.
Quali le criticità incontrate lungo il
percorso?
Quella che Unicoop Tirreno sta portando avanti è un programma complesso
di RSI e come tutti i percorsi ambiziosi
non è di facile raggiungimento. Per ciò
che riguarda specificamente lo sviluppo dei punti vendita dell’accoglienza, e
87
3. La performance sociale
Verso la Cittadinanza d’Impresa di Unicoop Tirreno. Il supporto metodologico
di CITTADINANZATTIVA e i primi riscontri
Intervista a Giustino Trincia - Vice segretario nazionale
Cittadinanzattiva, il movimento di partecipazione civica per la promozione e la
tutela dei diritti dei cittadini nato nel 1, nel suo impegno per la giustizia sociale
e la qualità della vita, punta sulla sensibilizzazione e l’informazione dei singoli
attori che della società fanno parte, affinché ciascuno, conoscendo i propri diritti
e doveri, operi in maniera socialmente responsabile. Tra gli attori a cui il Movimento rivolge la sua attenzione non
mancano le imprese, cui è riconosciuto un ruolo sociale importante e cui si chiede, per tanto, un contributo attivo
e attento ai diritti civili, nella definizione delle proprie missioni e nella realizzazione delle stesse.
Unicoop Tirreno accoglie e condivide questa visione e le sfide ad essa connesse, e così da anni collabora con
Cittadinanzattiva, uno dei soggetti attivi nel processo di definizione ed attuazione del programma di Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) della Cooperativa.
Il percorso che ha portato alla nascita di questa collaborazione consente di coglierne la natura e le finalità, e
ciò non può che aiutare ad inquadrare meglio l’intero sistema di Responsabilità Sociale di Unicoop Tirreno, o
l’intero sistema di Cittadinanza d’Impresa, come preferisce definirla Giustino Trincia, Vicesegretario generale del
Movimento, cui è stato chiesto di ricostruire e raccontare questo processo.
Quando e perché nasce la collaborazione tra Unicoop Tirreno e
Cittadinanzattiva?
…nel 2004 con l’avvio del Piano Sociale Partecipato. Il Piano sociale
Partecipato è stata infatti la proposta
metodologica di Cittadinanzattiva
per il lancio del programma di RSI
della Cooperativa. In questo senso il
ruolo del nostro Movimento è stato
quello di fornire un supporto tecnico,
nella facilitazione di questa fase di
avvio del Programma. Quindi dopo
un primo periodo di riflessione generale maturato nel corso del 2004
per la definizione dei principi e dei
metodi, si è passati alla scelta dell’adozione del Piano e alla definizione
della sua struttura: le commissioni
ed i possibili ambiti tematici, tra cui
sicurezza alimentare, collaudo civico
delle strutture di vendita e sostenibilità ambientale, formazione neoassunti. Nel 200 si sono poi aggiunti
altri temi di approfondimento quali:
selezione del personale, elementi
di finanza aziendale, sicurezza sui
posti di lavoro e pari opportunità
per tutti.
A livello operativo il punto di partenza per l’attuazione dello strumento
è stata la formazione interna della
struttura dirigenziale e dei dipendenti, poiché la condivisione di fondo
della validità di avviare un simile
percorso da parte di chi costituisce
l’impresa stessa è condizione necessaria per il suo funzionamento:
il coinvolgimento diretto dei suoi
interlocutori interni ed esterni è infatti la premessa perchè essa adotti
un comportamento di “attivismo
civico”.
Nello svolgimento del suo ruolo
con quali funzioni dell’organigramma aziendale di Unicoop Tirreno
Cittadinanzattiva ha collaborato
maggiormente?
Il supporto metodologico fornito da
Cittadinanzattiva e la messa in opera
del Piano Sociale Partecipato sono
stati lavori del tutto trasversali all’organizzazione dell’Impresa. Tutte le direzioni aziendali sono state coinvolte
e i dipendenti hanno dimostrato
interesse e grande disponibilità alle
attività proposte. Del resto la partecipazione globale della struttura è
una delle premesse metodologiche
dello strumento proposto.
3. La performance sociale
Quali sono i primi riscontri di questo
impegno della Cooperativa dopo tre
anni dal suo avvio?
Il forte coinvolgimento di stakeholder, sia interni che esterni, facilitato
dalla struttura in Commissioni, ha
innescato un proficuo dibattito attraverso cui è stato possibile canalizzare le energie nell’attivazione di
proposte d’azione innovative, volte a
rispondere a bisogni reali. Per fare un
esempio concreto: dal confronto sul
tema del collaudo civico è nata l’idea
del Supermercato dell’Accoglienza,
che è poi diventata realtà con l’esperienza del punto vendita di Bagno di
Gavorrano.
Quali possono essere, in questa fase
di sviluppo del programma, i suoi
punti di forza?
I punti di forza di questo processo sono
almeno tre e possono essere identificati
su tre livelli diversi: a) coinvolgimento
degli stakeholder; b) sistema interno
della Cooperativa; c) comunità circostante.
a) Per quanto riguarda il primo punto
va sottolineato che il coinvolgimento degli stakeholder è stato attuato
in maniera attiva e preventiva. I vari
attori inclusi nel processo non sono
stati chiamati a partecipare a valle ma
all’origine del processo decisionale,
venendo messi così nelle condizioni di
fornire un contributo effettivo al sistema stesso della Cooperativa. L’apertura
del sistema d’impresa, promossa dal
programma di RSI e attuata attraverso il Piano, apporta alla Cooperativa
nuovi flussi di informazioni e quindi
know how, soprattutto in termini di
conoscenze del territorio, da cui può
scaturire l’attivazione di scambi sempre
più fertili con esso.
b) Dal punto di vista della struttura
interna il programma di RSI si propone
di stimolare un cambiamento culturale-organizzativo in grado di modificare
l’autopercezione dell’Impresa (ovvero
dei suoi organi e delle persone che li
formano). Il lavoro condotto attraverso il Piano Sociale Partecipato è
stato attuato con un approccio di ricerca-azione, volto cioè a promuovere
un cambiamento cognitivo in itinere
mediante il coinvolgimento diretto
dei destinatari dell’azione, per stimolare la maggiore consapevolezza degli
stessi sulle proprie potenzialità e sugli
obiettivi verso cui orientarle.
c) Infine il percorso di Cittadinanza d’Impresa avviato da Unicoop Tirreno sta generando ricadute positive interessanti
sui territori e le comunità circostanti. Il
Supermercato dell’Accoglienza ancora
una volta è esemplificativo: costruire
dei punti vendita con parcheggi più
ampi, senza barriere architettoniche, in
generale più accessibili ed accoglienti
è un ottimo servizio restituito al territorio e a chi lo abita. Questo risultato,
che ha anche delle ricadute indirette
importanti per l’Impresa dal punto
di vista della sua percezione da parte
della comunità locale, è il frutto di un
processo realmente inclusivo in cui cioè
non c’è stata generica consultazione,
ma concreto coinvolgimento degli
attori al processo: dall’individuazione
delle problematiche alla vera e propria
progettazione.
...e i relativi punti di debolezza?
…io non parlerei in questa fase di
punti di debolezza, ma più che altro di
criticità, potenziali o reali da controllare e gestire per il corretto sviluppo
del processo. In altri termini esistono
degli snodi cruciali da cui il sistema
di RSI non deve ma svincolarsi e che
devono restare delle costanti, come il
coinvolgimento attivo degli stakeholder. In secondo luogo la gestione
sul lungo periodo del programma di
RSI sarebbe favorita dalla creazione
all’interno della Cooperativa di una
struttura dedicata, di una funzione
ad hoc che ne curi la facilitazione e
l’accompagnamento (monitoraggio
e aggiornamento del programma).
Questo anche per non disperdere
la prolificità di contenuti e di conoscenze che il processo genera e le sue
potenzialità in termini di integrazione
dell’Impresa con il territorio.
Infine, nelle fasi future e più mature di
attuazione del programma, sarebbe
utile procedere ad una mappatura
ragionata e condivisa degli stakeholder volta ad assicurare una successiva
partecipazione attiva.
Nel 2007 è stato possibile raccogliere
i primi frutti di questo impegno corale
che si esprimono nella consapevolezza condivisa che un percorso di
Cittadinanza d’Impresa conferisce un
vero valore aggiunto alla Cooperativa,
riposizionandola sul mercato con
una nuova identità più vicina ai suoi
stakeholder ed al suo territorio.
89
3. La performance sociale
Sul piano delle relazioni territoriali è poi
importante, oltre alle iniziative concrete
promosse dalla Cooperativa, il proprio
ruolo di interazione che questa è in grado di mantenere con i media attraverso
mezzi diversi quali quotidiani, agenzie di
stampa, comunicati radio e TV o informative veicolate attraverso siti internet.
Rapporti con i media
2005
2006
2007
Numero comunicati stampa
1
6
112
Numero conferenze stampa
50
34
30
–
450
46
–
–
125
–
–
55
Numero contatti stampa
(agenzie, radio, TV, internet)
Numero contatti stampa locale
(testate)
Numero contatti stampa nazionale
(testate)
i media
Gli Rapporti
eventi checon
hanno
avuto nel corso ed infine le attività sviluppate nell’amdel Programma
di Responsabilità
del 2007 la maggiore rilevanza dal bito2005
2006
2007
Contributi associativi (migliaia di Euro )
punto di vista delle comunicazioni Sociale; particolare importanza infine,
2005
2006
2007
1 per l’innovatività
6
112
Numero
comunicati stampa
sono
stati l’istallazione
dell’impianto proprio
che
portafotovoltaico
a Vignale, la collaborazio- vano
territori, è stata
222sui diversi20
222
222data
Ass. di settore
50
34
30 e
ne
con
l’associazione
Libera,
le
iniziatialle
aperture
di
nuovi
punti
vendita
Numero
conferenze
stampa
1.032
1.16
1.102
1.102
Ass. distrettuale
ve promosse dal catalogo Mondovivo, nuovi punti Coop Salute.
220
310
311
311
Fondo mutualistico
contatti
stampa
leNumero
iniziative
di solidarietà
–
450
46
(agenzie,
radio,
TV, internet)nazionale ed
1.44
1.5
1.5,5
1.635
Totale
internazionale, la redazione del primo
Numero
contatti stampa locale
Bilancio
–
–
125
(testate)Sociale Preventivo di Unicoop
Numero contatti stampa nazionale
–
(testate)
–
55
Relazioni cooperative
Oltre allo strumento della comunicazione
assumono importanza i rapporti che la
Cooperativa intrattiene con il sistema
cooperativo complessivamente inteso.
Nella tabella relativa ai Contributi associativi sono riportati i flussi finanziari che
vengono a manifestarsi proprio dall’interazione con tale sistema.
90
Contributi associativi (migliaia di Euro )
Ass. di settore
Ass. distrettuale
Fondo mutualistico
Totale
2005
2006
2007
222
20
222
222
1.032
1.16
1.102
1.102
220
310
311
311
1.44
1.5
1.5,5
1.635
4. La Performance Ambientale
91
4. La Performance Ambientale
La terza dimensione della sostenibilità è
identificabile specificatamente in quella
ambientale: la difesa dell’ambiente e
lo sfruttamento razionale delle risorse
(tale da non comprometterne la naturale capacità di rigenerazione) rappresentano priorità assolute nell’ambito
delle politiche di sviluppo armonico e
un fondamento per una crescita economica duratura e sostenibile nel lungo
periodo. All’interno della Cooperativa
la salvaguardia ambientale rappresenta
da sempre una priorità, rilevabile sia a
livello di Carta dei Valori (in cui si sottolinea come l’ambiente rappresenti
un bene di tutti, che va salvaguardato
dagli attacchi della speculazione, dall’uso scriteriato dei beni di consumo,
dall’incuria, dal malgoverno) sia a livello statutario, dove all’art. 3, punto
g) si legge espressamente tra gli scopi
della Cooperativa quello di contribuire
a tutelare l’ambiente.
Operativamente le azioni che possono rendere questo impegno concreto
coinvolgono la Cooperativa in base a
due ordini di interazioni che si possono venire a delineare con l’ambiente
esterno:
• Interazione diretta: in questo caso
gli effetti sull’ambiente si vengono a
manifestare come conseguenza dell’attività quotidiana svolta da parte
della Cooperativa e dal suo personale.
Ne sono esempi i consumi energetici,
i rifiuti provenienti dai punti vendita,
gli effetti sull’ambiente prodotti dal92
la mobilità dei dipendenti, l’impatto
prodotto dalle strutture commerciali
presenti sui diversi territori. Con riferimento a questo ambito l’impegno
della Cooperativa prevede azioni preventive di mitigazione degli impatti
ambientali nelle fasi di progettazione
dei propri punti di vendita e magazzini,
e di minimizzazione degli stessi in fase
operativa di gestione delle proprie attività, puntando su azioni di promozione
del risparmio energetico, riduzione
dei rifiuti prodotti, monitoraggio delle
diverse fonti di potenziale impatto e
verifica continua di adottabilità delle
migliori pratiche e soluzioni tecnico
gestionali disponibili.
• Interazione indiretta: in questo caso
gli effetti sono legati alle conseguenze
indotte dalle scelte operate da parte di
tutti quei portatori di interessi con cui
Coop si trova ad interagire nello svolgimento della propria attività, e che afferiscono alle caratteristiche qualitative
dei prodotti (in tutto il loro ciclo di vita)
e alle attività svolte da parte dei consumatori. Ne sono esempi le politiche
di sensibilizzazione dei consumatori,
le iniziative di adesione a campagne e
a promozioni orientate a diffondere la
cultura del rispetto dell’ambiente e a
promuovere comportamenti corretti
nell’utilizzo delle risorse, ed infine le
politiche di selezione di prodotti da
immettere sul mercato e dei fornitori
che abbiano mostrato attenzione alla
tutela ambientale.
Entrando nel merito dell’entità delle
interazioni dirette esistenti tra Unicoop Tirreno e l’ambiente, gli ambiti
di interesse possono essere ricondotti
ai seguenti aspetti ambientali:
• CONSUMI ENERGETICI
(energia elettrica e combustibili)
• RIFIUTI
(produzione e gestione)
• CONSUMI IDRICI
4. La Performance Ambientale
4.1 L’interazione diretta con l’Ambiente
Il 2007 ha visto l’intensificazione delle iniziative promosse in collaborazione con Associazione Nazionale Cooperative Consumatori
(ANCC) nell’ambito del Gruppo Nazionale
Ambiente che raccoglie referenti ambientali
di tutte le organizzazioni aderenti al sistema
delle cooperative di consumo (Coop Italia,
NovaCoop, Coop Liguria, Coop Lombardia,
Coop NordEst, Coop Estense, Coop Adriatica,
Unicoop Firenze, Unicoop Tirreno, Centro
Italia, INRES). Il ruolo di questo Gruppo è
quello di monitorare gli indirizzi di politica
ambientale dell’Unione Europea e del nostro
Paese, mantenere e incrementare le relazioni
esistenti con associazioni ambientaliste ed
istituzioni interessate al tema dell’ambiente,
coordinare le attività in favore della salvaguar-
Area di lavoro
dia ambientale promosse a livello di singola
cooperativa ed infine definire strumenti e
criteri di monitoraggio e rendicontazione
ambientale all’interno delle diverse cooperative. L’organizzazione del Gruppo Nazionale Ambiente è per aree di lavoro al fine di
agevolare le attività di analisi, progettazione
e realizzazione delle diverse iniziative promosse, attraverso riunioni periodiche fissate
con una frequenza all’incirca trimestrale.
Le aree di lavoro ad oggi definite sono 4;
nella seguente tabella si riportano i temi di
competenza di ciascuna area che sono stati
trattati nel corso del 2007:
Indicazione ambiti di competenza
Energia
•
•
•
•
Coordinamento progetto Coop4Kyoto
Formazione con formatori di Cooperativa in materia energia
Competenze del Mobility Manager
Adottabilità di soluzioni per risparmio energetico (campagna Energy Saver)
Imballaggi e rifiuti
•
•
•
•
Marcatura degli imballaggi
Pratiche di riduzione, riciclo, riutilizzo di rifiuti
Pratiche di gestione degli imballaggi a punto vendita
Promozione di iniziative premianti per soci e clienti che adottano comportamenti
ambientali coerenti
Accountability
• Organizzazione della raccolta dati ambientali necessari al Rapporto Sociale di ANCC
• Definizione dello Schema di Rapporto Sociale per la sezione di competenza
• Definizione dei potenziali contenuti di un Bilancio Ambientale di sistema
Biodiversità
• Trattazione dal punto di vista dell’evoluzione normativa e di gestione interna alle diverse
cooperative dei seguenti temi:
• agricoltura biologica
• OGM
• pesca
93
4. La Performance Ambientale
Consumi Energetici
Il 2007 è stato l’anno per Unicoop
Tirreno dell’avvio del nuovo impianto fotovoltaico istallato sulla sede di
Vignale che ha preso a funzionare dal
mese di luglio e che produce il 20%
circa del fabbisogno energetico della
sede centrale della Cooperativa. Si
tratta del secondo impianto fotovoltaico per dimensioni in Italia, con 2.457
moduli in silicio policristallino da 170
W, una potenza di picco di 420 kWp
ed una produzione annua stimata di
energia elettrica pari a 550.000 kWh
(corrispondente all’incirca al consumo
di 180 famiglie italiane) per 310.000
kg di CO2 equivalente risparmiata;
l’investimento complessivo effettuato da Unicoop Tirreno è stato pari a
2.300.000 Euro.
Da luglio ad oggi l’impianto ha prodotto 300.315 kWh di energia elettrica,
con un risparmio di circa 170.000 kg
di CO2 risparmiata. L’inaugurazione
ufficiale dell’impianto è avvenuta il 16
luglio alla presenza dell’allora Ministro
dell’Ambiente e del Ministro dell’Università e Ricerca Scientifica; al taglio
del nastro hanno partecipato anche
l’Assessore all’Ambiente della Regione
Toscana, il Sindaco di Piombino e il
Presidente di Unicoop Tirreno. L’impianto ha ricevuto lo scorso agosto il
premio Buone Pratiche per le Energie
Rinnovabili assegnato annualmente
dal centro Nazionale per le Energie
Rinnovabili di Legambiente.
Impianto Fotovoiltaico di Vignale:
il frutto di una politica cooperativa che “rischia” di dare risultati migliori degli attesi
Il tema delle Fonti Energetiche Rinnovabili e dell’adozione di
sistemi che permettano di limitare sempre di più l’utilizzo di
energia elettrica da combustibili fossili rappresenta per l’intero
universo del sistema cooperativo una assoluta priorità. Il programma promosso a livello di ANCC coinvolge 5 cooperative e
prevede entro il 31 dicembre 2008 l’istallazione di un totale di
24 impianti (rispetto ai 6 di adesso) con una potenza di picco
complessiva pari a 5000 kWp. In questo quadro il programma
specifico di Unicoop Tirreno prevede entro fine 2008 l’istallazione di 4 nuovi impianti (ubicati a servizio di un Mini e tre
Super) e di ulteriori 7 nell’anno successivo (con il coinvolgimento anche di un Iper). La scelta di continuare ad investire
su questo ambito è stata anche alimentata dai positivi risultati
94
ottenuti nei primi mesi di funzionamento dell’impianto di
Vignale, risultati migliori anche rispetto alle attese.
L’andamento dei consumi mensili di energia elettrica relativi alla
sede di Vignale risulta per il 2007 in crescita (tranne febbraio)
rispetto al biennio precedente fino al mese di luglio, entrata
in funzione dell’impianto fotovoltaico. Da quel momento si
assiste ad una diminuzione rilevante essendo parte dell’energia
consumata prodotta dalla stessa sede.
La cosa risulta ancora più evidente osservando le variazioni
dei consumi rispetto all’anno precedente e guardando al risparmio in termini di Euro che tale maggiore produzione ha
implicato per la Cooperativa.
Biodiversità
Biodiversità
• cooperative
Definizione dei
contenuti di un Bilancio Ambientale di sistema
dei potenziali
seguenti temi:
•
agricoltura
biologica
• Trattazione dal punto di vista dell’evoluzione normativa e di gestione interna alle diverse
• OGM
cooperative
dei seguenti temi:
•
• pesca
agricoltura biologica
• OGM
• pesca
4. La Performance Ambientale
Energia elettrica in kwh
500000
Energia elettrica in kwh
400000
500000
300000
400000
200000
300000
kwh
100000
200000
0
100000
kwh
mesi gennaio febbraio marzo
2005 250043 23003
0
2006 gennaio
2536 febbraio
231130
mesi
200
2005 261532
250043 2236
23003
aprile
maggio giugno
luglio
agosto settembre ottobre novembre dicembre
252653 2335 221 3210 3540 343605 223 255 253413 26312
255645
2260 31400
3130 ottobre
2000 novembre
25524 dicembre
25601
marzo 23652
aprile maggio
giugno 3455
luglio 360101
agosto settembre
26066
252653 25614
2335 215
221 333446
3210 3053
3540 266
343605 244
223 2360
255 21340
253413 21666
26312
2006 2536 231130 255645 23652 2260 31400 3455 360101 3130 2000 25524 25601
200 261532 2236 26066 25614 215 333446 3053 266 244 2360 21340 21666
Energia elettrica in euro
60000
Energia elettrica in euro
50000
60000
40000
50000
30000
40000
20000
30000
euro
10000
20000
0
10000
euro
mesi gennaio febbraio marzo
maggio giugno
luglio
agosto settembre ottobre novembre dicembre
214,12 26504,64
236,66 dicembre
2306,62
novembre
2636,21 25,65
214,12
26504,64
2006 2354,4 26126,4 212,04 25034,5 31034,5 330,26 452,5 356,43 35, 31646,56 236,66 2306,62
200 3153,4 260,01 3144,53 3120,6 3565,01 4002,54 3415, 3622, 3034,2 220, 2636,21 25,65
Variazioni kwh
60000
40000
20000
-0000
dicembre
novembre
ottobre
agosto
luglio
giugno
maggio
settembre
-60000
aprile
-40000
marzo
-20000
febbraio
0
gennaio
kwh
Sulla base dei consumi monitorati nel periodo luglio – dicembre e ipotizzando (con
i dovuti aggiustamenti legati alle condizioni
stagionali diverse) di stimare i consumi
per il periodo gennaio – luglio 2008, il
quantitativo risultante di produzione di
energia elettrica risulterebbe al termine dei
12 mesi intorno ai 660.000 kWh, un dato
superiore anche alla stima progettuale di
550.000 kWh anno.
aprile
2005 23045,2 2306,1 245,5 226, 245,2 3324,03 3614, 3105,44 2165,56 223,65
0
2006 2354,4
35, 31646,56
gennaio 26126,4
febbraio 212,04
marzo 25034,5
aprile 31034,5
maggio 330,26
giugno 452,5
luglio 356,43
agosto settembre
ottobre
mesi
200 3153,4
260,01 245,5
3144,53 3120,6
220,
2005
23045,2 2306,1
226, 3565,01
245,2 4002,54
3324,03 3415,
3614, 3622,
3105,44 3034,2
2165,56 223,65
2006
200
-100000
95
INSERIRE IMMAGINE DELL’IMPIANTO DI VIGNALE
è la foto: Sede Vignale fotovoltaico-24132-1.tif
200
-100000
INSERIRE IMMAGINE DELL’IMPIANTO DI VIGNALE
è la foto: Sede Vignale fotovoltaico-24132-1.tif
4. La Performance Ambientale
Nell’ambito delle attività promosse dal
Gruppo Nazionale Ambiente, in materia
Consumi di energia elettrica
energetica Unicoop Tirreno nel corso
del 2007, oltre a portare avanti le azioni
previste dal protocollo Coop4Kyoto, ha
contribuito all’avvio di altri due tipi di
iniziative:
• effettuazione di audit energetici presso
due punti vendita (Livorno e Vada)
al fine del ripristino e ottimizzazione
di situazioni critiche rilevate sugli
impianti in funzione
• promozione della vendita di lampade a
kwh/mq
kwh
kwh/mq
kwh
(superficie
di vendita)
2006
(superficie
di vendita)
2007
Ipermercati
31.460.000
622,21
31.20.136
610,54
Supermercati
53.514.254
6,2
55.50.242
0,25
Minimercati
12.40.000
664,61
1.45.24
1,
Centro di distribuzione merci
di Vignale
3.452.145
–
3.156.034*
–
Centro di distribuzione merci
di Ariccia
1.045.604
–
1.600
–
Totale
101.42.003
106.36.26
* il dato ha già scorporata la quota prodotta da luglio a dicembre dall’impianto fotovoltaico e riguarda la
sola quota fornita dalla società “Idroenergia”
basso consumo al fine dell’ottenimento dei Titoli di Efficienza Energetica.
In ambito controllo e monitoraggio, nel
2007 Unicoop Tirreno ha incrementato
anche il numero di controllori programmabili distribuiti sulle diverse fonti di
consumo e collegati alla centrale operativa; tali controlli riguardano l’impianto
di illuminazione, di condizionamento,
ed altre utenze importanti, eccetto la
I dati mettono in evidenza una
crescita dal 2006 al 2007 dei
consumi di energia elettrica per
Minimercati e Supermercati,
mentre evidenziano una diminuzione dei valori per Iper e per
i due centri di distribuzione di
Vignale e Ariccia.
refrigerazione che è dotata di un proprio
sistema; nel 2007 il numero di controllori è cresciuto da 39 a 41.
Contributo nei consumi di e.e. di ciascuna rete
Dal punto di vista dei consumi relativi al
2007, si possono riportare i dati relativi
Supermercati 4%
ai consumi di energia elettrica e di com-
Ipermercati 2%
bustibili per riscaldamento locali.
Nel 2007 i consumi di energia elettrica
complessivi sono stati pari 106.376.296
kWhche equivalgono al consumo di
24.820 Tep. Gran parte di questi consumi sono imputabili al canale Super che
copre quasi il 50% del totale.
96
Minimercati 1%
Cedi 4%
Consumi di gas metano
torta1
Oltre all’energia elettrica i punti vendita
necessitano anche dell’energia termica
per il riscaldamento dei locali. Tutte
le caldaie a servizio delle strutture di
Unicoop Tirreno sono alimentate a
metano, combustibile decisamente
meno inquinante rispetto ad altri, come
il gasolio.
Nel 2007 i consumi di metano totali
sono risultati pari a circa 815.150 mc,
pari a 667 Tep; i dati relativi ai consumi
per gli Iper sono il risultato di una stima.
In aumento anche il dato relativo ai due
centri di distribuzione merci.
Il canale Super (che ha visto la perdita
di alcuni punti vendita nel 2007 passati
al sistema dei Minimercati) mostra un
indicatore di prestazione ambientale
in sensibile peggioramento rispetto
al 2006, a fronte di un miglioramento
dei Minimercati e di una sostanziale
stabilità degli Iper. Anche in questo
caso è possibile fornire i valori relativi
al contributo di ciascun canale rispetto
al totale; in questo caso il canale che
registra i maggiori consumi è proprio
quello Iper.
In termini economici i consumi elettrici
e di metano per il biennio 2006 – 2007
evidenziano una complessiva crescita
per gran parte dei canali analizzati, sia
in riferimento a energia elettrica (in
cui il valore cresce dal 2006 al 2007
di 1 milione di Euro circa), sia per il
metano (in cui la crescita si attesta sui
70.000 Euro).
m3/mq
m3
m3/mq
m3
(superficie
di vendita)
(superficie
di vendita)
2006
2007
4. La Performance Ambientale
Ipermercati
310.606
6,14
320.000
6,24
Supermercati
200.000
2,4
26.045
4,1
12.000
6,
126.6
5,04
m3–/mq
5.015
m3
Consumi di gas metano
Minimercati
Centro di distribuzione merci
di Vignale
5.000
m3
Centro di distribuzione merci
di Ariccia
.500
–
12.121
Totale
Ipermercati
22.106
310.606
6,14
15.150
320.000
6,24
Supermercati
200.000
2,4
26.045
4,1
Minimercati
12.000
6,
126.6
5,04
Centro di distribuzione merci
5.000
–
5.015
–
Centro di distribuzione merci
di Ariccia
.500
–
12.121
–
di Vignale
torta2
2006
(superficie
di vendita)
Contributo nei consumi di e.e.
di ciascuna rete
22.106
Totale
m3–/mq
(superficie
di vendita)
–
2007
15.150
Supermercati 4%
Costi per il consumo di energia elettrica e gas metano (€)
Ipermercati 2%
torta2
Energia elettrica
2006
metano
MinimercatiGas
1%
2007 Cedi 4%2006
2007
Ipermercati
3.560.000
3.40.3
205.000
221.15
Supermercati
6.251.152
5.2.5
134.000
16.250
Costi per il consumo di energia
elettrica
e gas metano
(€)
1.543.000
2.643.
5.000
Minimercati
Centro di distribuzione merci
di Vignale
3.561
34.525
Energia elettrica
Centro di distribuzione merci
di Ariccia
11.1
2006
163.63
2007
3.00
46.000
5.50
Gas metano
5.000
.000
2006
2007
Totale
Ipermercati
11.5.00
3.560.000 12..523
3.40.3
45.000
205.000
54.5
221.15
Supermercati
6.251.152
134.000
16.250
Minimercati
Contributo nei consumi di1.543.000
metano di2.643.
ciascuna rete5.000
3.00
5.2.5
Centro di distribuzione merci
di Vignale
3.561
34.525
Centro di distribuzione merci
di Ariccia
11.1
163.63
Totale
46.000
5.50
Ipermercati 3%
5.000
.000
45.000
54.5
Supermercati 33%
11.5.00 12..523
Minimercati 16%
Cedi 12%
97
4. La Performance Ambientale
I Rifiuti
L’importanza della corretta gestione
degli scarti di lavorazione e degli imballaggi rappresenta oggi uno dei temi più
critici che interessano il nostro Paese.
La Cooperativa per effetto della propria
attività produce principalmente materiali
riconducibili a 3 categorie di rifiuti:
• Rifiuti urbani e assimilati: che sono costituiti da rifiuto indifferenziato
derivante da attività analoghe a quelle domestiche;
• Rifiuti speciali non pericolosi: si tratta prevalentemente di rifiuti da
imballaggio, che si originano nelle operazioni di rifornimento, di scarti
di lavorazione di ortofrutta, di rottami ferrosi derivanti dalla sostituzione delle attrezzature, e oli esausti e scarti di origine animale;
• Rifiuti speciali pericolosi: che sono costituiti prevalentemente da
tubi fluorescenti, batterie, toner, frigoriferi, banchi frigo, computer,
stampanti e pile.
La gestione dei rifiuti risulta differenziata a livello di singolo
punto vendita, sia per i quantitativi diversi di rifiuti prodotti
nelle diverse strutture di vendita, sia per i diversi accordi
che possono essere stati stipulati a livello locale con le Amministrazioni e con i diversi gestori dei servizi di pubblica
raccolta; in alcuni contesti infatti si è deciso di trattare la
totalità dei rifiuti prodotti (anche gli assimilabili) come
speciali, mentre in altri contesti è stata preferita la soluzione
del conferimento al gestore del servizio di pubblica raccolta
della quasi totalità dei rifiuti prodotti.
Malgrado questa differenziazione nella gestione, si stima
comunque che, indipendentemente dalla soluzione adottata, oltre il 90% dei rifiuti prodotti da Unicoop Tirreno siano
avviati ad operazioni per il recupero e riuso della materia
prima.
Rifiuti prodotti IPER - anno 2007 (Kg)
Carta
e cartone
Plastica
Ferro
Avellino
443.254
Viterbo
510.000
Afragola
6.451
Roma Casilino
534.15
41.254
16
Aprilia
501.254
43.254
0
Benevento
425.4
Legno
Materiali
misti
210
4.000
Grasso
e ossa
Oli
esausti
43.214
520
4.000
46.14
2.4
5.64
2.005
1.000
.004
4.5
5.15
254
3.451
45
4.000
Quarto
0
1.000
2.510
120
Teverola
2.521
321.000
41.25
410
Livorno
54.5
3.140
16.54
35
Totale
4.004.11
123.64
41.601
10.20
98
1.26
133.000
4.64
4. La Performance Ambientale
Rifiuti prodotti SUPER e MINI - anno 2007 (Kg)
Carta
e cartone
Livorno Settembrini
Pietrasanta
Massa
21.540
Viareggio
5.4
Avenza
11.543
Cecina
Rosignano
Piombino Gori
Piombino Berlinguer
Portoferraio
145.2
San Vincenzo
130.25
Venturina
.000
Donoratico
Massa Marittima
4.265
Bagno di Gavorrano
.514
Follonica
Cast. D. Pescaia
6.254
Orbetello (3-)
.51
Grosseto Inghilterra
14.5
Velletri
Aprilia
2.561
Frosinone
Terracina
Solofra
5.214
Nocera Inferiore
5.4
Castell. di Stabia
4.265
Tarquinia
4.56
Viterbo
5.124
Soccavo
Civitavecchia
1.654
Genzano
Pomezia
Cerveteri
25.
Colleferro
Roma Franceschini
Roma Laurentina
143.256
Roma Agosta
Sede Vignale
1.562
Totale
1.4.05
Plastica
Ferro
Legno
Materiali
misti
Servizio di pubblica raccolta
Servizio di pubblica raccolta
524
Servizio di pubblica raccolta
Servizio di pubblica raccolta
Servizio di pubblica raccolta
Servizio di pubblica raccolta
15.4
25
300
200
Servizio di pubblica raccolta
12.5
.015
4.
54
Servizio di pubblica raccolta
.541
300
0
.451
2.561
23.65
25.621
23.45
32.46
2.2
00
3.332
1652
16.52
54
54
24.56
45.231
26.510
51.203
51.234
423.540
Grasso
e ossa
Oli
esausti
50.12
14.5
13.5
2.54
42.5
56.4
45.4
50.124
30.15
36.514
32.51
30.24
10.25
23.65
26.4
.541
21.54
2.126
51.26
2.00
36.254
20.154
.002
15.421
12.36
10.245
5.6
23.54
.123
.65
2.365
11.236
13.215
16.5
14.562
13.5
45
1.114.26
.624
.624
99
4. La Performance Ambientale
Anno 2006
2.000.000
1.00.000
1.600.000
1.400.000
1.200.000
1.000.000
00.000
600.000
400.000
La gestione dei rifiuti, per il loro smaltimento/recupero o per il loro ritiro
da parte del gestore del servizio pubblico di raccolta, rappresenta per
Unicoop Tirreno un costo rilevante
(diretto per smaltimento/recupero
o indiretto tramite pagamento della
TARSU); dall’analisi dei costi relativi
agli anni 2006 e 2007 sostenuti per
queste finalità emerge un sostanziale
aumento nel biennio, con particolare
riferimento ai Mini e Ipermercati.
200.000
0
Costi TARSU
Costi smaltimenti
Supermercati +
Magazzini e Sedi
Piccoli
Supermercati
Ipermercati
1.42
4.3
101.52
.0
335.64
466.01
Anno 2007
1.00.000
1.600.000
1.400.000
1.200.000
1.000.000
00.000
600.000
400.000
200.000
0
Supermercati +
Magazzini e Sedi
Costi TARSU
2.42
Costi smaltimenti
.002
100
Piccoli
Supermercati
10.06
203.5
Ipermercati
356.015
515.50
4. La Performance Ambientale
Consumi Idrici
Le risorse idriche vengono
utilizzate all’interno delle
strutture della Cooperativa
principalmente per i servizi
igienico – sanitari, pulizia e
lavorazioni interne.
Si stima che nel 2007 i
consumi di acqua, complessivamente intesi, siano
stati pari a circa 243.260 m3
contro i 527.000 m3 (i dati
sono stimati dalle bollette),
con un significativo miglioramento della prestazione
(miglioramento confermato anche dai dati per mq);
in termini di contributo dei
diversi canali di vendita,
ruolo prioritario continua a
mantenerlo il canale Super,
con un consumo superiore
al 50%.
Contributo nei consumi di metano di ciascuna rete
Ipermercati 3%
Consumi di acqua
Consumi di acqua
Supermercati 33%
m3/mq
Minimercati
m3 16%
(superficie
di vendita)
m3
m3
2006
Cedi 12%
m3/mq
(superficie
3,4
di vendita)
m3/mq
(superficie
di vendita)
2007
m3
m3/mq
(superficie
di 1,54
vendita)
Ipermercati
1.000
Supermercati
25.000
2006
4,33
126.152007
1,
Minimercati
Ipermercati
Centro di distribuzione merci
Supermercati
di Vignale
Minimercati
Centro di distribuzione merci
di
Ariccia
Centro
di distribuzione merci
di
Vignale
Totale
22.200
1.000
1.000
25.000
1,1
3,4
–
4,33
2.64
.15
5.400
126.15
1,13
1,54
–
1,
22.200
4.500
1.000
52.00
1,1
–
–
2.64
3.240
5.400
243.260
1,13
–
–
4.500
–
3.240
–
Centro di distribuzione merci
di Ariccia
Contributo nei consumi idrici
di ciascuna rete
52.00
Totale
.15
243.260
Supermercati 52%
Ipermercati 32%
Minimercati 12%
Cedi 4%
Costi per il consumo di acqua (€)
2006
In termini economici, malgrado la diminuzione significativa dei consumi, i costi
associati (risultati di stime
sulle bollette) sono cresciuti
sensibilmente dal 2006 al
2007 a causa dell’incidenza
rilevante dei costi fissi e dell’aumento delle tariffe:
2007
Costi per il consumo di acqua (€) 10.000
Ipermercati
1.10
Supermercati
265.000
2006
25.333
2007
Minimercati
Ipermercati
Centro di distribuzione merci
Supermercati
di Vignale
Minimercati
Centro di distribuzione merci
di
Ariccia
Centro
di distribuzione merci
di
Vignale
Totale
20.000
10.000
15.000
265.000
64.456
1.10
13.00
25.333
20.000
4.000
15.000
44.000
64.456
.100
13.00
54.66
4.000
.100
44.000
54.66
Centro di distribuzione merci
di Ariccia
Totale
101
4. La Performance Ambientale
4.2 L’interazione indiretta con l’Ambiente
Dal punto di vista delle interazioni indirette con l’ambiente, le iniziative promosse da Unicoop Tirreno per il 200
hanno riguardato principalmente azioni
di sensibilizzazione di consumatori e
soci verso scelte di acquisto di prodotti che avessero valenza ambientale e
l’adesione a campagne che tendessero
a valorizzare comportamenti dei singoli
cittadini compatibili con l’ambiente.
Innanzitutto è opportuno ricordare
l’adesione alla campagna promossa
da Coop Italia per la promozione della
linea di prodotti a marchio Coop “ECO
– LOGICI”, riguardante prodotti di carta,
detersivi, piatti e bicchieri monouso
caratterizzati dalla certificazione di
qualità ambientale promosso direttamente dall’Unione Europea Ecolabel.
Unicoop Tirreno ha fornito il proprio
contributo organizzando convegni,
dibattiti, presidi presso i diversi punti
vendita, passeggiate ecologiche e laboratori, sempre in collaborazione con le
diverse sezioni soci.
CAMPAGNA COOP PER L’ECOLABEL
Il Marchio Europeo di qualità ecologica Ecologica
ECOLABEL testimonia l’impegno di una azienda nei
confronti della natura.
Per ottenere questo marchio i prodotti devono dimostrare di possedere dei requisiti ambientali molto restrittivi lungo tutto il loro ciclo di vita, dalla produzione
allo smaltimento. In particolare Ecolabel garantisce
la riduzione dei consumi di energia e altre risorse
naturali, il controllo delle emissioni di gas nocivi per
l’ambiente, causa dell’effetto serra, e garantisce inoltre
un utilizzo responsabile delle materie prime nonché
della loro eliminazione dopo l’uso. Ne guadagna la
qualità dell’acqua e dell’aria, ne guadagna la natura
e quindi anche voi.
102
4. La Performance Ambientale
Anche nel 2007, inoltre, Unicoop Tirreno
ha partecipato all’iniziativa promossa il
15 febbraio di ogni anno (data simbolica
in quanto anniversario della firma del
Protocollo di Kyoto) dalla trasmissione
radiofonica di Radio 2 - Caterpillar denominata “M’illumino di meno” e avente
quale obiettivo quello di ricordare a
tutti l’importanza dell’ambiente e del
risparmio energetico. In particolare
vengono invitate le organizzazioni, le
amministrazioni, i singoli cittadini ed
in generale tutte le associazioni a dare
un segnale di interesse su questi temi
promuovendo una serie di azioni simboliche proprio in quel giorno nei territori e nei settori di loro ompetenza. Il
sistema delle Cooperative ha aderito in
massa al progetto; il contributo fornito
specificatamente da Unicoop Tirreno è
stato rilevante e ha coinvolto 9 Ipermercati, 11 Super e 9 Mini, con iniziative che
hanno permesso un risparmio di 1.248
kWh (-709 Kg di CO2) pari al consumo
giornaliero di 152 famiglie italiane.
Ultima iniziativa innovativa promossa da
Unicoop Tirreno tra settembre e ottobre
ha riguardato la raccolta di 40.000 firme
nell’ambito della campagna nazionale
ItaliaEuropa: Liberi da OGM (Organismi
Geneticamente Modificati). L’iniziativa
prevedeva che in occasione di manifestazioni, assemblee, feste, ai cittadini
fosse proposta una scheda che poneva
un quesito al quale era possibile rispondere con un sì o con un no, aggiungendo
i dati del firmatario: “Vuoi che l’agroalimentare, il cibo e la sua genuinità siano
il cuore dello sviluppo, fatto di persone
e territori, salute e qualità, sostenibile
e innovativo, fondato sulla biodiversità, libero da OGM?”. Unicoop Tirreno
ha organizzato 4 giornate in 47 punti
vendita (6 Iper, 21 Super e 20 Mini).
Partner dell’iniziativa a fianco della Cooperativa sono stati i maggiori organismi
italiani di agricoltura, commercio e
ambiente, portavoce di uno sviluppo
agroalimentare moderno e innovativo,
ma sempre mirato alla qualità della vita
e della salute, attento alle biodiversità
e rispettoso dell’ambiente e del clima;
tra di essi – per citarne alcuni – Slow
Food, WWF, Legambiente, Greenpeace,
Coldiretti, Federconsumatori, Libera,
Codacons.
103
104
5. Gli impegni per il futuro
105
5. Gli impegni per il futuro: sintesi del Bilancio Sociale Preventivo 2008
A conclusione di questo Bilancio Sociale Consuntivo,
in cui è stato rendicontato il percorso di Responsabilità Sociale della Cooperativa svolto nel corso
del 2007, viene da quest’anno ritenuto strategico
riportare anche gli obiettivi previsti per l’anno a
venire. L’intento è quello di ampliare la sezione
relativa agli “Spunti di miglioramento” presente
nelle precedenti edizioni del Bilancio Sociale di
Unicoop Tirreno, chiudendo il cerchio del percorso
tra verifica delle azioni sulla Responsabilità Sociale
(Bilancio Sociale Consuntivo) e loro programmazione (Bilancio Sociale Preventivo).
Di seguito vengono riportate per macro-aree le linee
di azione previste per l’anno 2008, con un dettaglio
sui tempi di attuazione ed il budget assegnato.
Politiche a favore dei Soci
Azioni
Costruzione e somministrazione di un questionario per i soci: si tratta di un’indagine
conoscitiva sui soci, il cui obiettivo è quello di conoscere le loro esigenze economiche,
sociali e culturali, per permettere alla Cooperativa di rispettarle e seguirle al meglio
Tempi
Primo semestre
200
Ufficio Prestito Sociale: ottimizzazione dell’organizzazione (in particolare sede e negozi):
miglioramento della comunicazione ai soci con particolare riferimento al governo degli
addetti, all’aggiornamento dei contenuti delle attività formative, al Piano di
ammodernamento delle strutture
dal 200
Ufficio Prestito Sociale: aggiornamento e miglioramento della documentazione e della
modulistica per i soci: analisi della modulistica in collaborazione con Cittadinanzattiva.
Costituito un team di lavoro misto Unicoop Tirreno / Cittadinanzattiva
200
Budget
50.000 €
Risorse
interne
Ottimizzazione dell’organizzazione Prestito Sociale
Attività di formazione sociale e R.S.I. per addetti:
formazione soci attivi
200
Aggiornamento Manuale delle procedure operative e relativa formazione addetti: il
manuale consente l’identificazione delle funzioni e dei compiti dei soggetti responsabili
200
Comunicazione ai soci e dipendenti - a) strettamente legato alla revisione della
documentazione e modulistica
Comunicazione ai soci e dipendenti - b) innovazione nei supporti per la comunicazione
(istituita una cartellina informativa)
106
200
200
50.000 €
Risorse
interne
5. Gli impegni per il futuro: sintesi del Bilancio Sociale Preventivo 2008
Politiche di Solidarietà
Azioni
Rilancio iniziative di solidarietà sviluppate sino ad ora (aumento partecipazione soci e
dipendenti, miglioramento comunicazione, integrazione con l’Educazione al Consumo
Consapevole):
• Mantenere il quadro attuale di sostegno a distanza “Cuore di Coop” (almeno 30/anno);
nel catalogo fidelity
• Sostenere ancora il progetto Matteo (Hotel, Casa Matteo, Sala parto);
nel catalogo fidelity
• Sostenere il progetto Guatemala (costruzione di un convitto nel Villaggio di Salquin Grande);
presente anche nel catalogo fidelity, è sostenuto con i punti spesa
• Sostenere progetto Mozambico (a favore dei bambini dei centri di Maputo e Beira
durante tutto l’anno scolastico); il sostegno avviene direttamente dalle sezioni soci
Progetto Basta un gesto: prevista nel 200 l’ultima fase del progetto, con cui vengono
destinati, per volontà espressa dei soci, ricavi provenienti dai punti spesa non utilizzati per
iniziative a sostegno di persone disabili
Tempi
Budget
200 - 2010
15.000 €
200
Nuovi progetti di solidarietà internazionale: contributo a un progetto di portata
internazionale promosso da COOP
200 - 2011
Promozione di iniziative da sviluppare a livello di sezioni soci: sviluppo iniziative di tutela
e solidarietà locali, nei singoli presidi territoriali
200 - 200
Ulteriori opportunità di investimento etico: emissione di una obbligazione
di Banca Etica diretta a sostenere Cooperative siciliane e campane (in corso di valutazione)
200
L’investimento
previsto: 1-1,5
ml. di euro
Rilancio iniziative solidarietà
Azioni
Miglioramento comunicazione:
• Ringraziamento soci/genitori per risultati grazie al loro impegno
• Utilizzo Nuovo Consumo, Radio Coop, Intranet, Noi Coop, e-coop
• Maggiore visibilità nei punti di vendita (pannelli, Book, locandine)
• Creazione DVD da utilizzare nei punti di vendita
Miglioramento Partecipazione soci attivi:
• Informazione periodica tramite la Consulta dei Presidenti delle sezioni soci
e tramite il CdA dei consiglieri
• Presidi nei punti di vendita per distribuire materiale informativo e divulgare i risultati
• Creazione di momenti incontro con soci/genitori che hanno donato punti
• Convegno “Giornata dedicata alla Solidarietà”
• Cene per la solidarietà
• Festa solidarietà e altri spettacoli coinvolgendo teatri già partner
Aumento partecipazione dei dipendenti:
• Formazione/informazione su progetti e risultati
• Coinvolgimento nella realizzazione di iniziative sia nei punti di vendita che all’esterno
Iniziative di formazione ed informazione ai soci: incontri con studenti e insegnanti per dare
informazioni sui progetti Unicoop Tirreno, con interventi insieme a volontari e operatori.
Obiettivo è la promozione di consapevolezza e conoscenza delle condizioni di bisogni in cui
versano gli “amici dell’altro mondo”
• Lancio di un concorso artistico e/o letterario
• Sinergie con iniziative di Consumo Consapevole
Tempi
Budget
200 - 2010
200 - 2010
30.000 €
(nel 200;
budget non
ancora
quantifIcabile per gli
anni
successivi)
200 - 2010
200 - 2010
107
5. Gli impegni per il futuro: sintesi del Bilancio Sociale Preventivo 2008
Solidarietà internazionale
Solidarietà internazionale
Azioni
Tempi
Budget
Progetto BRASILE - frutta amazzonica per
succhi e marmellate:
Azioni
• Rafforzamento delle capacità produttive e commerciali di due cooperative di produttori di
Progetto
BRASILE - frutta amazzonica per succhi e marmellate:
frutta
amazzonica
delle capacità
produttive e commerciali
di duedicooperative
di produttori di
• Rafforzamento
Studio di fattibilità
per trasformazione
agrumi da parte
una cooperativa
frutta
amazzonica
• Avvio attività turismo sostenibile nella fattoria didattica di Terra Madre
• Studio di fattibilità per trasformazione agrumi da parte di una cooperativa
Progetto
FASO sostenibile
- produzioni
orticole
stagionali
Terra Equa):
• Avvio BURKINA
attività turismo
nella
fattoria
didattica(marchio
di Terra Madre
miglioramento della produzione sul territorio del Burkina Faso; obiettivo 200: produzione
Progetto
BURKINA
FASO -da
produzioni
stagionali
(marchio
500 tonnellate
di prodotti
distribuireorticole
anche nei
punti vendita
Coop;Terra
per ilEqua):
200 prevista
miglioramento
territorio del Burkina
Faso; che
obiettivo
200:ha
produzione
anche
la stesuradella
di unproduzione
bilancio disul
rendicontazione
sugli effetti
il Progetto
prodotto
500territorio
tonnellate
di2006
prodotti
da distribuire anche nei punti vendita Coop; per il 200 prevista
sul
dal
ad oggi
anche la stesura di un bilancio di rendicontazione sugli effetti che il Progetto ha prodotto
sul territorio dal 2006 ad oggi
Tempi
Budget
60.000 €
(divisi sul
60.000
€
triennio)
(divisi sul
triennio)
3 anni (dal 200)
3 anni (dal 200)
5 anni (dal 2006) autofinanziamento
5 anni (dal 2006) autofinanziamento
Pari opportunità
Pari opportunità
Azioni
Sviluppo carriera per le donne:Azioni
strategia di riequilibrio della componente femminile nei diversi
livelli aziendali; impegno concreto nell’eliminazione della forbice adesso presente al 3° livello
Sviluppo carriera per le donne: strategia di riequilibrio della componente femminile nei diversi
Promozione
cultura
pari opportunità:
“come vi pare,della
purché
pari”,adesso
eventopresente
rivolto ai al
dipendenti
livelli aziendali;
impegno
concreto nell’eliminazione
forbice
3° livello
di un PdV toscano sui temi delle pari opportunità; Rappresentazione teatrale “Passi Affrettati”
Promozione
cultura
pari opportunità:
“come
pare,
purché
pari”, evento rivolto ai dipendenti
(D. Maraini) in
occasione
del centenario
della vi
festa
della
donna
di un PdV toscano sui temi delle pari opportunità; Rappresentazione teatrale “Passi Affrettati”
Tutela
/ assunzione
/ inserimento
dei soggetti
condella
disabilità
(D.
Maraini)
in occasione
del centenario
della festa
donnapsico-fisica: costruzione di un
codice di autoregolamentazione interna che indichi come utilizzare l’opportunità di assunzione
Tutela
/ assunzione
/ inserimento
dei soggetti con disabilità psico-fisica: costruzione di un
di soggetti
con disabilità
grave
codice di autoregolamentazione interna che indichi come utilizzare l’opportunità di assunzione
Sportello
assistenza
di
soggettimaternità:
con disabilità
grave legale in maternità, assistenza tecnica per il reinserimento
nella mansione lasciata durante i mesi di maternità/aspettativa
Sportello maternità: assistenza legale in maternità, assistenza tecnica per il reinserimento
Conciliazione
di durante
vita e di ilavoro
del tempo: estensione ad altre barriere casse
nella
mansionetempi
lasciata
mesi di- isole
maternità/aspettativa
della possibilità di autodeterminazione del proprio orario di lavoro su base plurisettimanale
Conciliazione tempi di vita e di lavoro - isole del tempo: estensione ad altre barriere casse
SONOpossibilità
- Stesse Opportunità
Nuove Opportunità:
Cooperativa
alla
della
di autodeterminazione
del propriopartecipazione
orario di lavorodella
su base
plurisettimanale
costruzione sperimentale di uno standard di certificazione sulle pari opportunità
SONO - Stesse Opportunità Nuove Opportunità: partecipazione della Cooperativa alla
costruzione sperimentale di uno standard di certificazione sulle pari opportunità
108
Tempi
Budget
DalTempi
200
entro il 2010
Dal 200
entro il 2010
200
45.000 €
200
45.000 €
Budget
200
200
200
200
200
Iper
di Aprilia
200 Iper
di200
Aprilia
200
Risorse
interne
Risorse
interne
5. Gli impegni per il futuro: sintesi del Bilancio Sociale Preventivo 2008
Salute e Sicurezza dei lavoratori
Azioni
Tempi
Sistema di Gestione della Sicurezza: requisito organizzativo e gestionale che mira ad
un’ottimizzazione delle condizioni di sicurezza sul luogo di lavoro, attraverso un sistema di
“plan, do, check, act”
200
Adeguamento alle nuove normative in materia di sicurezza del lavoro: impegno a dare attuazione
rapida ed efficace alle nuove leggi che nel corso del 200 verranno emanate in materia di salute
e sicurezza sui luoghi di lavoro
200
Riorganizzazione delle responsabilità e dei ruoli ai fini del controllo e del coordinamento:
propedeutico alla messa a punto del Sistema di Gestione della Sicurezza, servizio di protezione
e prevenzione sui luoghi di lavoro con una sensibilizzazione da diffondere sui temi in oggetto,
rivolta ai responsabili negozi e capi reparti
200
Verifica dei progetti di formazione sul D.Lgs. 626/1994: sistematizzazione delle esigenze,
pianificazione, svolgimento e verifica dell’efficacia
200
Budget
Risorse
interne
Promozione della cultura della Sicurezza e Pari opportunità
Adozione defibrillatori: acquisto defibrillatori per emergenze
200
Corsi di primo soccorso: corsi diretti a soci e dipendenti
200
Esperto in psicologia del lavoro: attività di counseling e gestione dei conflitti
200
Percorsi educativi alla sicurezza ed alla prevenzione: processi formativi ed informativi strutturati
e diretti a soci e scuole
Pillole di sicurezza: informazioni spot giornaliere nella intranet aziendale dirette ai dipendenti
200
Newsletter sulla sicurezza: informazione strutturata di aggiornamento diretta ai datori di lavoro
200
200
30.000 €
+ 500 €
a corso
Risorse
interne
109
5. Gli impegni per il futuro: sintesi del Bilancio Sociale Preventivo 2008
Qualità e sicurezza alimentare
Azioni
Tempi
Formazione del personale addetto sulla qualità e sicurezza alimentare: controllo dei processi
e della formazione degli addetti; erogazione di formazione funzionale al
raggiungimento/mantenimento di elevati standard di qualità e igiene
200 (quota parte
di una programmazione
triennale)
Qualità percepita: comprende piani di informazione, comunicazione interna ed esterna, ed
è rivolta ai consumatori e ai dipendenti per rafforzare la consapevolezza della garanzia di
Qualità, in coerenza con la missione
dal 200
Ascolto (e servizi): definizione di un processo di innovazione strategico per l’esplorazione
ed il monitoraggio mirato dei bisogni emergenti dei clienti, delle iniziative della concorrenza
e delle opportunità offerte dalle tecnologie. Riguarda inoltre la mappatura e la selezione dei
servizi che rispondono maggiormente al concetto di “macchina di ascolto e sintonia”, funzionale
alla loro valorizzazione e diffusione omogenea. Prevede attività di formazione e informazione
e la creazione di una banca dati strategica, quale frutto dell’attività di ricerca e innovazione
dal 200
Budget
Risorse
interne
Mantenimento standard qualitativi prefissati: adeguamento e mantenimento standard
Pianificazione 200
definiti da Coop Italia e dalla Cooperativa su: qualità dei fornitori, magazzini, prodotti e processi, come da programma
allineando le performance dei punti di vendita all’interno dei canali, aumentando le aspettative
triennale
e i risultati e individuando attività aggiuntive che creino valore per il consumatore e per la
cooperativa, innalzando la soglia percepita della qualità
Ruolo nell’ambito del tema “Punto di vendita sostenibile”: partecipazione alla valutazione
comune interna all’Organizzazione sulle Nuove linee-guida Coop di Buona progettazione dei
nuovi punti vendita; completamento delle pratiche di aggiornamento delle autorizzazioni
sanitarie dei punti di vendita del Gruppo
200
Standard di Qualità
Controllo catena del freddo: attività di monitoraggio del mantenimento della catena del
freddo dei prodotti deperibili e della igienicità del trasporto (contenitori isotermici)
200 - 200
Controllo su filiera logistica: attività di rilevazione dei tempi di vita dei prodotti all’ingresso
nella filiera logistica Coop (shelf-life residua) a partire dai dati di avarie e da“rotazioni critiche”
per evidenziare aree di miglioramento gestionale
200
Controllo prodotti locali: svolgimento del controllo pianificato dei prodotti dei fornitori locali
in assortimento applicando a livello locale quanto previsto dal Progetto Qualità di Coop Italia
(standard, laboratori, regole e garanzie)
200
Certificazioni produzioni locali: certificare il prodotto di alcune piccole filiere locali
200
Controllo su logistica: proseguimento dell’attività di verifica nelle piattaforme logistiche e
presidio delle azioni di miglioramento richieste; completamento delle verifiche interne a tutte
le attuali strutture di servizio logistico ai punti vendita (magazzini Coop e piattaforme esterne)
200
5.000 €
200 - 2010
Non
ancora
stabilito
Territorio
Azioni
Tempi
Qualificazione dei fornitori locali:
obiettivo dinamico, legato allo sviluppo ed alla fisiologica rotazione dei fornitori.
Da considerare tra questi piattaforme private, i magazzini Coop, i nuovi fornitori in ingresso,
singoli e a gruppi (es. per aree geografiche nuove)
Terminare
l’accreditamento
in qualifica
dei fornitori locali
attuali nel 200
Mantenimento in qualifica dei fornitori locali: obiettivo dinamico: il numero è in crescita
ed è legato alla prima qualificazione
50 fornitori locali
nel 200
110
Budget
50.000 €
5. Gli impegni per il futuro: sintesi del Bilancio Sociale Preventivo 2008
Ambiente
Azioni
Gestione sostenibile del Punto Vendita: migliore definizione delle modalità per una
gestione del punto vendita attenta all’ambiente (ad esempio, riduzione della
produzione di rifiuti, risparmio idrico ed energetico) e sua diffusione. Data l’ampiezza
del concetto di sostenibilità, che contiene anche gli aspetti dello sviluppo economico
e dell’attenzione sociale, si tratta di un vero e proprio obiettivo/laboratorio per la
sperimentazione di attività in materia
Tempi
200
Budget
In via di
definizione
Miglioramento delle performance ambientali
Costituzione di un Tavolo tecnico Ambiente e Sostenibilità: l’istituzione di un tavolo
tecnico rappresenta un modo per sopperire alla fisiologica frammentazione delle
responsabilità in ordine ai temi dell’ambiente e della sostenibilità. Esso si pone
l’obiettivo di creare sinergie con continuità nel tempo tra tutte le aree funzionali
interne potenzialmente coinvolte
200
0.000 €
Accordo di Programma per l’installazione di depositi temporanei di oli esausti: in
primis verrà sottoscritto un accordo di programma volontario con il C.O.U. e la
Regione Toscana per la razionalizzazione territoriale dello stoccaggio degli oli esausti.
Esso comporterà negli anni a venire l’installazione di ben 5 siti operativi. Tali accordi
verranno sottoscritti anche nelle altre regioni in cui opera Unicoop Tirreno,
compatibilmente con le dinamiche che caratterizzano ciascun territorio
200 per la
Regione
Toscana
Installazione di impianti solari fotovoltaici per gli Ipermercati, i Supermercati ed
i Minimercati: installazione di impianti fotovoltaici presso punti vendita dei tre canali
di vendita. Si tratta di impianti ad elevata potenzialità, che rappresentano un contributo
importante per il miglioramento della performance ambientale di Unicoop Tirreno.
Si pensi ad esempio agli obiettivi sottoscritti dalla Comunità Europea nell’ambito del
Protocollo di Kyoto
Piano
programmatico
triennale
Valutazione tecnico - economica - di impatto ambientale dell’impianto solare
fotovoltaico installato nella sede di Vignale: sulla base dei dati di funzionamento
dell’impianto, monitorati nell’arco di un anno di funzionamento, sarà possibile una
valutazione dei risultati concretamente ottenuti, che verranno poi adeguatamente
resi noti. Si fa riferimento, ad esempio, alla produzione effettiva di energia rinnovabile,
ai suoi usi, all’incidenza rispetto ai fabbisogni ed al risparmio in termini di CO2 emessa
200
Studio di fattibilità sul Punto Vendita Sostenibile: analisi costi/benefici per la
costruzione di un PdV sostenibile, prodromico all’individuazione di un vero e proprio
format. Gli aspetti che vengono considerati sono molteplici: dall’uso dei materiali ai
sistemi di illuminazione e approvvigionamento idrico ed energetico, ai metodi di
riscaldamento e rinfrescamento, ai materiali per l’isolamento, alle modalità di gestione
200
Monitoraggio della performance ambientale: elaborazione di indicatori di prestazione
ambientale e reperimento di dati certi e comparabili
200
Prima fase
1.500.000 €
circa
Risorse
interne
111
Finito di stampare a Giugno 2008
Media Print srl - Livorno
112
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