10 Mercoledì 24 Ottobre 2007 il Domani CALABRIA Il pm napoletano ai microfoni di Radio 24: «E’ in ballo l’indipendenza della magistratura» De Magistris: «Sono stato isolato» IL CASO CATANZARO «Voglio sapere se ci sono le condizioni per poter lavorare ancora in Calabria» ROMA — «Quello che è in gioco in questo momento sono i rapporti tra il potere esecutivo e l’autonomia e l’indipendenza della magistratura». E’ quanto ha dichiarato ieri mattina il magistrato Luigi De Magistris, intervenendo alla trasmissione “Viva Voce” di Radio 24. «Quello che bisogna chiarire è se il potere esecutivo può entrare a gamba tesa sull’autonomia e l’indipendenza della magistratura - ha proseguito De Magistris -; con questa avocazione abbiamo fatto un passo indietro di cinquant’anni. Allora mi chiedo come mai il procuratore generale non esercita il potere di avocazione in tutti quei casi di centinaia e centinaia di fascicoli scaduti che si trovano nelle procure della Repubblica e la procura generale dovrebbe attivare i suoi poteri di avocazione proprio in questi casi». Il pm De Magistris nel corso dell’intervista rilasciata a Radio 24 ha ribadito di attendere le decisioni del Consiglio superiore della magistratura, ma ha aggiunto: «Voglio sapere se ci sono ancora le condizioni per esercitare questo lavoro in Calabria tenendo presente l’articolo tre della Costituzione; non vorrei che ci stiamo avviando ad un punto in cui quando vengono toccati determinati interessi, cioè i colletti bianchi, allora piomba una avocazione o una sottrazione del fascicolo. Questo è molto mortificante». «Una persona non può essere un magistrato esemplare se fa indagini sui trafficanti di droga o sui rapinatori - ha detto ancora - e diventa un soggetto pericoloso, un ciuccio, un eversivo, un millantatore se fa indagini sulla pubblica amministrazione». «Ho dovuto registrare nel corso degli anni troppi silenzi che reputo colpevoli, troppe disinteressate sottovalutazioni. I silenzi sono stati molto profondi e anche inquietanti». E’ quanto ha anche dichiarato nel corso dell’intervista. «L’Associazione nazionale magistrati della Calabria è apparsa assolutamente inesistente per molti mesi; quello che è accaduto in Calabria a margine di molte inchieste è qualcosa di molto serio che non ha provocato alcun tipo di dibattito - ha pure detto il pm De Magistris -. E’ sintomatico il fatto che a un certo punto delle questioni così gravi siano diventate patrimonio non degli organi deputati a vigilare, bensì dell’opinione pubblica che ha sentito la Riceviamo e pubblichiamo: Gli annunci d’asta sono presenti anche sul sito internet: www.aste.eugenius.it «Ha ragione Mastella: De Magistris non è un eroe. Gli eroi veri sono gli uomini del Campanile. Quei gruppi dirigenti dell’Udeur che al sud sacrificano la loro vita per il bene della collettività. Quegli uomini pii, e un po’ di mondo, che saltano dalla poltrona di un ente regionale alla carica di assessore regionale con grande disinvoltura, pur tuttavia continuando a lavorare per costruire un futuro migliore per i loro figli. Pardon, volevo dire per i nostri figli. Questi eroici uomini dell’Udeur che sanno cosa significa governare una Comunità montana e come gestire il malcontento popolare. In Basilicata, regione che vanta una forte enclave mastelliana, di uomini così, di tali eroi, ne abbiamo tanti. L’eroico Fierro ad esempio, che da sindaco di Potenza si Luigi De Magistris vando tanto materiale». Il procuratore della Repubblica di Salerno, Luigi Apicella, risponde così ai giornalisti che lo hanno atteso all’uscita dal palazzo di giustizia di Salerno, chiedendogli se ci fossero novità che riguardassero la procura di Catanzaro, come affermavano voci circolate in mattinata. La procura di Salerno, in base all’articolo 11 del codice di procedura penale, è competente a valutare eventuali ipotesi di reato a carico di magistrati in ser- vizio nel distretto della Corte di appello calabrese o fatti che vedrebbero gli stessi magistrati come parte lesa. E dello scontro in seno alla procura di Catanzaro e tra questa e quella di Potenza, molte segnalazioni sono arrivate nel corso del tempo a Salerno. Sulla natura del materiale che sarebbe giunto nei giorni scorsi alla procura salernitana, gli inquirenti mantengono il massimo riserbo. Secondo indiscrezioni, a valutarlo sarebbe lo stesso procuratore Apicella. (Ansa) necessita’ di manifestare preoccupazione». «Nei miei confronti c’e’ stato un isolamento, soprattutto con alcuni magistrati all’interno dell’ufficio - ha aggiunto De Magistris - io ho più volte sostenuto di voler lavorare in pool o in gruppi, ma questo non è mai accaduto». Il pm Luigi De Magistris ha sostenuto di aver sempre rispettato le regole e respinge con forza le accuse per cui è stato chiesto il suo trasferimento al Consi- glio superiore della magistratura, così come respinge i motivi che hanno portato all’avocazione dell’inchiesta “Why not” da parte del capo della procura di Catanzaro. «Mi sono sempre attenuto alla legge comunicando al vertice del mio ufficio, al procuratore aggiunto, quali erano le mie determinazioni - ha detto -. Su questo punto posso dire che c’è stato un rispetto assoluto e puntuale di tutta la normativa interna». Circa l’accusa di un conflitto di interessi a proseguire l’indagine De Magistris ha risposto: «Il mio comportamento è stato assolutamente lineare e il conflitto di interessi di certo non è il mio». «Io voglio fare il magistrato, voglio continuare a farlo possibilmente con dignità - ha aggiunto ancora - senza vedere mortificata la mia professionalità. Spero di essere messo nelle condizioni di continuare a fare il magistrato in Calabria e non altrove». Bolognetti (Radicali): «Se gli eroi sono gli uomini del Campanile....» comunale di Potenza, Triani, che di punto in bianco, e sempre in nome degli interessi collettivi, si è dovuto sacrificare per assurgere al soglio di “Acqua spa” in sostituzione dell’ex on. Tonino Potenza, richiamato ad una dura naia assessorile dal sergente Vito De Filippo. Uomini veri, gli uomini del Campanile! Uomini duri! Uomini che illuminano quotidianamente, con le loro epiche gesta, questo nostro Sud! Ha ragione Mastella: il vero eroe non è De Magistris, ma lui, l’uomo che ha instaurato la “pax mastelliana” in seno al ministero di Grazia e Giustizia. Noi, però, nonostante tutto, non possiamo fare a meno di sentirci vicini proprio al dr. Luigi De Magistris, che da uomo semplice e da magistrato chiede solo di poter svolgere il proprio lavoro. Maurizio Bolognetti Segretario Radicali Lucani Durante (Calabrialibre): «Ci stanno togliendo anche la speranza» era messo in testa di costruire l’aeroporto nel capoluogo di regione. Uomo lungimirante, che già allora pensava ai viaggi che avrebbe potuto fare in compagnia di Mastella su un volo di Stato. Purtroppo l’aeroporto non si è fatto, ma l’indistruttibile Fierro, sia pur con una battuta d’arresto, siede oggi tra i banchi del consiglio regionale, ispirato come non mai dalla sua collega e musa Rosa Mastrosimone. E che dire del fiero Scaglione, catapultato dalla poltrona del Corecom a quella del Consiglio regionale, o del presidente della Provincia di Matera Carmine Nigro. Pensate alla tempra di un uomo come l’ex presidente del Consiglio TRIBUNALE DI VIBO VALENTIA Ufficio esecuzione immobiliare Procedura Esecutiva Immobiliare N.45/02 Il sottoscritto Cancelliere addetto all’Ufficio Esecuzione Immobiliare dell’intestato Tribunale comunica che il G.E. ha disposto in data 26/06/2007 di procedersi alla vendita con incanto dei beni pignorati alle condizioni richieste dei seguenti beni così individuati: LOTTO UNO IN VENDITA: Appartamento per civile abitazione occupante tutto il piano secondo, terzo fuori terra di mq. 123,45 netti, composto da soggiorno, cucina, tre camere, due bagni e corridoio. Individuato nel NCEU del Comune di Dasà al foglio 7, particella 383 sub 7 e sub 2 graffate, cat. A/3 classe 2 vani 65 rendita euro 214,85. Locale ad uso commerciale ubicato al piano terra del su indicato fabbricato di mq. 38 individuato al foglio n° 7, particella 383, sub.3 cat. C/2 classe 1 mq. 38 rendita euro 37,29. Si fa presente che 1’immobile è munito di concessione edilizia rilasciata dal comune di Dasà prot. 11/86 del 24/06/1986 ed è stato realizzato in conformità alla concessione tranne che per la realizzazione abusiva di un ulteriore piano per cui è già stata emessa sentenza dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia e non è munito di certificazione di agibilità. Al Prezzo Base d’ asta euro 34.695,68 La vendita avrà luogo all’incanto il giorno 11/12/2007 ore di rito con seguito davanti al G.E. dell’intestata procedura in sala delle pubbliche udienze del Tribunale di Vibo Valentia. Le offerte in aumento non potranno essere inferiori ad euro 1.000,00; L’ ammissione all’incanto è subordinata al deposito di apposita domanda entro le ore 11:00 del giorno precedente a quello fissato per la vendita, e al deposito della somma che fissa nella misura del 10% a titolo di cauzione e il 15% a titolo di spese salvo conguaglio, su libretto di deposito giudiziario intestato alle procedure con vincolo di indisponibilità del G.E; Il termine per il versamento integrale del prezzo di aggiudicazione viene fissato entro 30 giorni da quando 1’ aggiudicazione sarà divenuta definitiva; Le Spese di trasferimento e di cancellazione delle ipoteche saranno a carico dell’ aggiudicatario; Maggiori informazioni potranno essere richieste presso la Cancelleria del Tribunale, Ufficio Esecuzione Immobiliare di Vibo Valentia. Il Cancelliere C1 Bruno Tassone PROGETTO A CURA DELLA Trasmesse nuove carte alla Procura di Salerno MEDIATAG - Per informazioni 0961 996802 SALERNO — «Da Catanzaro sta arri- Maurizio Bolognetti I giovani di Italia dei valori: «Il Guardasigilli si dimetta» CATANZARO — Anche i Giovani dell’Italia dei Valori, insieme ai comitati spontanei della società civile, aderiscono alle manifestazioni “ Pro De Magistris” che nei prossimi giorni si terranno in molte piazze d’Italia, in particolar modo a Cosenza e Catanzaro, chiedendo il riaffidamento dell’inchiesta “Why not” al sostituto procuratore di Catanzaro De Magistris e le dimissioni di Clemente Mastella da ministro della Giustizia. «I giovani Giv “- afferma in una nota Santo Ferraro, consigliere nazionale Giv e referente Giv Calabria - concordano pienamente con il loro presidente Idv Antonio Di Pietro nel ritenere che oramai l’attuale modo di amministrare la Giustizia del Governo Prodi sia giunta a capolinea e che, a questo punto, le dimissioni del ministro Mastella siano un atto doveroso». «Non fa parte del programma dell’Unione - continua Santo Ferraro - quello di smantellare in un modo o nell’altro le inchieste giudiziarie più delicate e scottanti sul malaffare politico e sulla criminalità organizzata, isolando e umiliando tutti quei magistrati che, in questi anni, con grande fatica, rischio e coraggio, hanno cercato di ripristinare un minimo di legalità e trasparenza istituzionale. Ma, piuttosto, quello di portare a termine l’effettiva riforma del sistema giudiziario (non quella falsa e mascherata che, di fatto, sancisce la separazione delle carriere tra giudici e pm!) in modo tale da garantire processi più brevi, l’attuazione della certezza della pena e l’erogazione di più risorse materiali ed umane alle procure. Finora niente di tutto questo! Nemmeno il Governo Berlusconi, nei confronti del pool “Mani Pulite” e quello “antimafia”, aveva osato così tanto. A questo punto, o si cambia o sarebbe meglio ridare la parola ai cittadini». CATANZARO — «Come ladri veri, si sono introdotti nottetempo negli uffici della Procura per mettere le mani, sulle carte di Why not, perché tanta fretta? Sotto inchiesta erano i comportamenti del pm De Magistris, non le carte che supportano le indagini. Ci viene il sospetto che l’obiettivo di questa operazione da intelligence, non era de Magistris e i suoi comportamenti ma il contenuto delle carte che questo deteneva». Lo sostiene Giorgio Durante, presidente Calabrialibre e membro del Comitato spontaneo Pro De Magistris. «Cosa c’è in quelle carte - prosegue - forse già nell’inceneritore, oltre alla nostra speranza di riscatto, e di giustizia? Tutti noi un’idea l’abbiamo e non c’è la farà cambiare nessuno, forse solo la divulgazione di tutti i documenti potrebbero convincerci che in tanti fascicoli de Magistris aveva perso tempo a ricopiare la Divina Commedia. Ma l’inferno dantesco è ciò che ora aspetta al pm e noi che abbiamo avuto l’illusione di una Calabria depurata dalle scorie tossiche di commistioni insane e perverse». «La lunga notte della Calabria - insiste - non accenna a lasciare il posto ad un’alba desiderata da un popolo ormai esausto e indignatissimo, indignazione che nei prossimi giorni troverà sfogo in mille manifestazioni ma che soprattutto allontana definitivamente migliaia di persone per bene dalla politica, lasciando una traccia indelebile conseguenza di questa stagione di oscurantismo dove ogni valore etico è stato immolato sull’altare del potere e degli affari, e dove il male ha sopraffatto il bene anche grazie alla complicità di altre istituzioni una volta garanzia di autonomia e legalità. La politica sappia che non esprimersi oggi, significa essere collusi con i nemici della giustizia e della legalità, e su questo sapremo tenere memoria».