la SELVAGGINA nella RISTORAZIONE della provincia di Venezia la SELVAGGINA nella RISTORAZIONE della provincia di Venezia la SELVAGGINA nella RISTORAZIONE della provincia di Venezia progetto realizzato da Provincia di Venezia - Assessorato alla Caccia Via Forte Marghera, 191 Mestre Venezia [email protected] www.provincia.venezia.it Confcommercio Unione Venezia Viale Ancona, 9 Mestre Venezia [email protected] www.confcommerciovenezia.it foto di Riccardo Bianco Mario Fletzer Archivio Assessorato alla Caccia design Andrea Argenton - Lattebianco [email protected] stampa Centro Stampa Puiatti la SELVAGGINA nella RISTORAZIONE della provincia di Venezia Francesca Zaccariotto Presidente Provincia di Venezia Mario Dalla Tor Vice Presidente Assessore alla Caccia Provincia di Venezia Il mondo venatorio è da sempre strettamente legato all’arte culinaria e ai piaceri della buona tavola. Tutti i cacciatori, infatti, mantengono uno stretto e consolidato rapporto con il cuoco, o più spesso la cuoca, in grado di valorizzare i preziosi frutti della loro attività di caccia. Nelle zone lagunari e di pianura la conoscenza e la consapevolezza della cultura e delle tradizioni legate alla cucina della selvaggina sono state spesso purtroppo sottovalutate, e sono andate progressivamente perdute. Il territorio veneziano, invece, proprio per le sue caratteristiche uniche anche sotto il profilo naturalistico e ambientale, ospita uno dei più preziosi patrimoni di fauna selvatica del nostro paese, con particolare riferimento alle popolazioni di uccelli acquatici delle lagune di Venezia e Caorle, ma anche alle popolazioni di fauna stanziale (Lepre, Fagiano e Starna) tipiche del paesaggio agrario di pianura. Da qui una storia millenaria, in cui cultura e tradizioni dell’uomo si fondono indissolubilmente con il territorio circostante, attraverso i diversi modi di conoscerlo e assaporarlo, tra i quali la caccia e l’arte culinaria. Non marginali, poi, sono le superiori caratteristi- che organolettiche e chimico-fisiche delle carni da selvaggina, sicuramente provenienti da animali “ruspanti”, nel rispetto delle normative europee in materia di tracciabilità dei prodotti alimentari, così come descritto nella scheda tecnica riportata nelle pagine finali. Questo agile volume vuole essere una testimonianza reale e concreta di un aspetto importante della cultura veneziana, e un invito a riscoprire antichi sapori e tradizioni che alcuni ristoratori esperti e appassionati, accuratamente selezionati da Confcommercio, sono riusciti a custodire e tramandare nel tempo. Massimo Zanon Presidente Confcommercio Unione Venezia La globalizzazione e, ancor più, la crisi economica hanno visto sacrificare uno dei valori identificativi della nostra terra: la Cultura alimentare. Nel villaggio coeso, ora disfattosi per diventare globale, nella città impersonale, metropolitana, non vi è più posto per le hosterie – già con l’H davanti per apprezzarne tutto il valore “aggiunto” antropologico, accumulatosi nei secoli, fatto di accoglienza familiare e della rituale sacralità del dar da mangiare all’ospite. La cucina buona, le cantilenanti ricette sono state sostituite da mono o bisillabi anglosassoni che condensano grassi già troppo saturi o promettono di sciogliere fantomatici radicali più o meno liberi. L’hoste è ora usurpato da un “cucinatore” più che da un cuoco, mentre gli avventori sembrano una vecchia auto…desiderano sperimentare qualsiasi gusto purché sia quello unico e solo di quella nota catena di fastfood… Ora, se un’associazione di categoria è anche e soprattutto cultura e valore, tradizione ed innovazione, Confcommercio non poteva non accogliere l’invito dell’Amministrazione Provinciale di Venezia a ridare importanza ad una delle risorse dei piatti nobili della cucina del suo territorio, la selvaggina e, con essa, a quanti con passione e professionalità ne valorizzano le caratteristiche restituendola come elemento irrinunciabile del patrimonio enogastronomico provinciale. Un itinerario del gusto “vero” e dei suoi maestri che non era stato mai realizzato prima in provincia. Piace sapere che questa iniziativa potrà essere apprezzata dal turista che, sempre più alla ricerca di esperienze e di originalità, potrà conoscere il volto vero della cucina nostrana, che va ben oltre un sempre più sintetico e commerciale made in Italy, assaporando questi piatti veraci di selvaggina, lasciandosi attardare durante un’affrettata escursione, o volendo vivere con serenità qualche giorno tra le nostre terre e i nostri fiumi. La selvaggina è oramai reperibile ovunque ed è anche oggetto di allevamento venendo incontro anche a chi, in tutta coscienza, aveva da obiettare sulla caccia. Tuttavia la lavorazione e i gusti, fattisi meno sinceri e propensi alla tenacia dei sapori veri ed organici, hanno reso la selvaggina un piatto da riserva… culinaria. Inoltre la selvaggina ama il tempo: quello della ricerca del luogo dove gustarla, quello della preparazione, quello dell’esperienza maturata nel cucinarla, quello della degustazione… L’ordine con il quale sono presentati i ristoratori in questa pubblicazione è quello geografico del territorio di riferimento: da Cavarzere a Portogruaro, passando per il Miranese, la Riviera ed il Sandonatese, perché il protagonista rimane il territorio e le sue ricchezze e peculiarità. Qualche ricetta appare tesoro condiviso da due o più luoghi: le varianti ne costituiscono un ulteriore elemento di preziosità e di interessante emulazione. Sul testo delle ricette, infine, qualche artista “al fogo” s’è fatto reticente, in qualche caso invece è stato generoso sugli ingredienti e sulla preparazione… Perché la cucina di selvaggina rimane pur sempre una favola buona, un racconto ancestrale di vita “selvadega” e per questo ricercata con nostalgia da chi la credeva perduta. GERMANO REALE Anas platyrhynchos Si tratta di una delle due specie di Anatidi più comuni in provincia di Venezia. È presente tutto l’anno, nidificando da marzo a luglio in una grande varietà di ambienti: aree lagunari, valli da pesca, canneti, golene fluviali, stagni, cave rinaturalizzate, canali e scoline agricole caratterizzate dalla presenza di vegetazione spontanea. Durante i mesi autunnali e invernali ai nuclei già presenti sul territorio provinciale si aggiungono numerosi soggetti appartenenti alle popolazioni migratrici provenienti principalmente dai paesi dell’Europa orientale e settentrionale. In tali periodi i Germani reali si concentrano prevalentemente nella Laguna di Venezia, nella quale svernano regolarmente oltre 50.000 individui, e in quella di Caorle e Bibione, con presenze di circa 7.000 individui nei mesi invernali. Il Germano reale, come la maggior parte delle anatre europee, è caratterizzato da uno spiccato dimorfismo sessuale, presentando il maschio un piumaggio colorato e brillante e la femmina un aspetto più uniforme e mimetico. Solo la femmina cova le uova per un periodo di circa 26-28 giorni, in un nido ben nascosto nella vegetazione nei pressi delle sponde dei corsi d’acqua. Dopo la schiusa, è ancora la femmina che da sola si occupa della cura degli anatroccoli. Ristorante Pizzeria Paioa Sorto alla fine degli anni ’60 dopo la bonifica delle zone palustri del Cavarzerano, il locale conserva ancora oggi la sua originale struttura di antico casone rustico polesano. Immerso nel verde del suo giardino, il ristorante propone ricette locali mantenendo il gusto e la tradizione della buona cucina italiana, abbinata ad una carta dei vini con oltre 100 etichette regionali e nazionali. Con la selvaggina Paioa propone primi e secondi piatti a base di lepre, cinghiale e capriolo. La Nostra Specialità LEPRE IN UMIDO ALLA MAMMA NERINA ingredienti per 4 persone preparazione - 1 lepre già pulita da 2 kg - vino rosso - cipolle - carote - sedano - alloro - sale - pepe - polenta Predisporre una pentola con cipolle, carote, sedano, alloro e fare il soffritto aggiungendo olio, sale e pepe. Tagliare a pezzettoni la lepre e gettarla nella pentola del soffritto aggiungendo un quarto di litro di vino rosso. Quando il vino rosso si è consumato, aggiungere acqua e pomodoro e lasciare il tutto a cucinare a fuoco lento per circa 2 ore. Trascorse le 2 ore la lepre è pronta per essere servita su di un letto di polenta calda. DOVE SIAMO Via Mazzini 1 Cavarzere T 0426 53834 chiuso il mercoledì www.ristorantepaioa.it ANITRA RIPIENA La Nostra Specialità preparazione ingredienti per 4 persone Svuotare per bene l’anitra e pulirla accuratamente; fare un soffritto con aglio, cipolle, rosmarino e salvia; rosolare l’anitra nel soffritto e bagnarla con vino bianco e brandy fino a far asciugare; dopodiché cuocere in forno l’anitra per circa 2 ore a 100 gradi, avendo cura di girarla ogni tanto. Per preparare il ripieno dell’anitra, cuocere i fegatini con aglio, cipolla, sale, pepe, pancetta e pangrattato. Servire calda. - 1 anitra - aglio - cipolle - rosmarino e salvia, - un bicchiere di vino bianco - 1 bicchierino di brandy - fegatini - pancetta - pangrattato DOVE SIAMO Via Marzabotto 63 Lughetto di Campagna Lupia T 041 5185050 sempre aperto Trattoria Da Vito Aperto nel 1984 e da poco completamente rinnovato, il ristorante è location ideale per cerimonie ed eventi; da sempre uno tra i più noti della zona per le specialità di carne, Da Vito propone carne di cavallo, fiorentina e selvaggina di stagione (sarsegne e foleghe) abbinate ad un vasto assortimento di affettati e verdure di stagione. La passione per la cucina e l’attenzione ai gusti del cliente caratterizzano il servizio di questo ristorante situato a pochi chilometri da Valle Averto e dalle incomparabili bellezze della laguna a sud della provincia. Ristorante Alla Villa Fini Splendida dimora del 1600, dependance della Villa Fini, il locale era utilizzato storicamente come punto di ristoro per i postiglioni e cambio di cavalli lungo la Riviera del Brenta; dal 1987 diviene albergo e ristorante, gestito a conduzione familiare, propone molte ricette con prodotti tipici del territorio e una ben assortita cantina di vini scelti; tra le specialità di selvaggina, piatti come le bracioline di cervo al brandy e le quagliette con polenta taragna e mele caramellate sono di casa. La Nostra Specialità BIGOLI CON RAGÙ DI “TORESAN” piccione-colombaccio ingredienti per 4 persone preparazione - 400 gr. di bigoli freschi all’uovo - 2 piccioni - 1 cipolla grossa - 30 gr di olio extravergine di oliva - 2 fegatini di pollo - 1 bicchiere di vino bianco secco - brodo vegetale - 2 rametti di rosmarino - sale q.b. Separare nei piccioni le cosce dal busto, eliminare le ali, tagliare a metà lungo i busti, ricavando 4 mezzi petti. Soffriggere la cipolla con l’olio d’oliva; unire i piccioni e rosolarli per 3 minuti a fuoco vivo; unire poi i fegatini di pollo, il rosmarino, sale e mescolare per 2 minuti. Unire il vino, un mestolo di brodo, e cuocere con coperchio per 45 min. Disossare cosce e petti, tritare la polpa con i fegatini e rimettere tutto nella stessa padella con il fondo di cottura. Lessare i bigoli, scaldare il sugo ottenuto nella padella aggiungendo un po’ d’acqua di cottura della pasta. Cotti i bigoli, condire col sugo. DOVE SIAMO Via Martiri della Libertà 27 Dolo T 041 5608000 chiuso il lunedì w w w. a l l a v i l l a f i n i . i t FAGIANO AL FORNO La Nostra Specialità preparazione ingredienti per 6/8 persone Disossare il fagiano e tritarlo col tritacarne; preparare una padella con cipolla, carote e sedano ben tritati, e far rosolare bene. Aggiungere metà del vino bianco, sfumare bene e abbassare la fiamma. Aggiungere il fagiano tenendo ben mescolato e alzare la fiamma a media cottura. Far cuocere per circa 25/30 minuti. A parte preparare un’altra padella dove versare un po’ d’olio d’oliva extravergine, l’aglio tritato e rosolare appena. Abbassare la fiamma e aggiungere i porcini, il prezzemolo tritato, un po’ di sale e pepe. Cucinare per 5/6 minuti, aggiungere una noce di burro, scioglierlo bene e togliere la pentola dal fuoco. A questo punto aggiungere i porcini al fagiano, aggiungere il burro restante, il vino bianco e ultimare la cottura ancora per 10 minuti a fuoco consistente. - 1 fagiano - 2 cipolle - prezzemolo - aglio - 2 coste di sedano - 5/6 chiodi di garofano - 5/6 bacche di ginepro - 400 gr. di funghi porcini (freschi o surgelati) - 100 gr. di burro - 250 cc di vino bianco - sale e pepe q.b. DOVE SIAMO Via Ballò 12 Mirano T 041 436656 [email protected] sempre aperto Trattoria Pizzeria Al Canton Nato a metà degli anni ’80 nelle fertili terre del miranese, il locale gestito dalla famiglia Criconia si è evoluto da pizzeria e paninoteca a rinomata trattoria, proponendo oggi numerosi piatti di selvaggina quali gli affettati del cacciatore, i bigoli al torchio con ragù di fagiano e porcini, gli gnocchi di patate con ragù d’anatra, ecc. La simpatia dello chef, l’atmosfera familiare e la passione per la buona tavola, ne fanno un luogo di ritrovo ideale per giovani e adulti buongustai. Trattoria Al Castello La trattoria “Al Castello” è nata a fine ‘800 ed è gestita dalla famiglia Groppello, nel settore della ristorazione da più generazioni; propone ricette tipiche della cucina veneta con proposte che variano da sera a sera, l’ambiente è molto accogliente, completamente restaurato, ripropone l’atmosfera delle antiche trattorie dell’entroterra veneto, dove si possono trovare numerose proposte di selvaggina quali il risotto di quaglie, le pappardelle in salsa d’anatra, tagliatelle alla lepre, germano reale in salmì, fagiano alla crema, lepre alla cacciatora, ecc. La Nostra Specialità RISOTTO ALLE QUAGLIE ingredienti per 6 persone preparazione - 500 gr di riso - 6 quaglie grassottelle - burro - cipolla - formaggio grana - due cucchiai di farina - un ramo di timo - una foglia di alloro - brodo - un bicchiere di vino bianco - olio sale e pepe q.b. Svuotare e lavare bene le quaglie, poi legarle in modo da mantenerne la forma. Insaporirle con sale e pepe. Scaldare in un tegame una noce di burro con poco olio, allinearvi le quaglie e farle colorire a fuoco vivace per dieci minuti girandole di tanto in tanto. Quando sono dorate, cospargerle con un cucchiaio di farina, mescolare, aggiungere un rametto di timo ed una foglia di alloro; quindi versare un mestolino di brodo (nel quale si sarà prima sciolto un cucchiaio di farina) e un bicchiere di vino bianco, e cuocere per 10 minuti abbondanti. Preparare intanto un normale risotto con burro, cipolla tritata, brodo e condire con formaggio grattugiato. Disporre il risotto su un piatto, appiattirlo leggermente, adagiarvi sopra le quaglie e bagnarle con il loro sugo. DOVE SIAMO Via JF Kennedy 5 Mirano T 041 430675 chiuso la domenica ALZAVOLA Anas crecca QUAGLIA Coturnix coturnix In provincia di Venezia la Quaglia è presente soprattutto durante le migrazioni primaverile e autunnale, condotte tra le aree di nidificazione dell’Europa centrale e le aree di svernamento in Africa sub-sahariana. In passato la Quaglia risultava essere frequente sul territorio veneziano. Ancora oggi risulta abbastanza diffusa, sebbene la sua distribuzione appaia lacunosa e frammentata. La riproduzione della specie in provincia di Venezia risulta solo occasionale, spesso legata ad attività di ripopolamento a scopo venatorio o a individui sfuggiti da allevamenti zootecnici. In base ai dati raccolti emerge che, pur insediandosi anche nelle ampie estensioni di coltivazioni a seminativo che dominano il paesaggio agrario, la Quaglia abbia precise preferenze ambientali, selezionando positivamente le aree prative e gli appezzamenti incolti a vegetazione erbacea e arbustiva. Al pari del Germano reale, è una delle specie di Anatidi più diffuse e più comuni sul territorio della provincia di Venezia. Le maggiori concentrazioni si rilevano nelle valli da pesca, raggiunte alla fine di settembre dopo il periodo della muta del piumaggio e frequentate per tutto il periodo autunnale ed invernale fino all’inizio del mese di marzo. La Laguna di Venezia rappresenta l’area italiana più importante per lo svernamento dell’Alzavola, ospitan- do regolarmente durante i mesi invernali oltre 60.000 individui. La popolazione di Alzavola svernante in Laguna di Venezia ha avuto un progressivo e continuo aumento negli ultimi 20 anni, attribuibile soprattutto alle pratiche gestionali degli ambienti vallivi. Le Alzavole inanellate presenti in inverno in provincia di Venezia indicano come quartieri riproduttivi di origine almeno Svezia, Finlandia, Polonia e Russia. PAPPARDELLE AL SUGO DI LEPRE La Nostra Specialità preparazione ingredienti per 4 persone Marinare la lepre per 8/10 ore in un catino con aceto, e sciacquarla bene in acqua corrente per rimuovere il sangue residuo. Preparare su una pentola un soffritto di cipolla, aglio e olio extravergine; quando è pronto e rosolato al punto giusto, adagiare sopra la lepre e aggiungere sale, pepe, chiodi di garofano, timo, ginepro, alloro, vino bianco, cognac, un po’ d’aceto e acqua fino alla copertura dell’animale. Cuocere lentamente fino alla cottura, togliere il fondo di verdure che si è creato e tritare finemente in modo da ottenere una crema; disossare la lepre frammentando la carne in piccole scagliette che nel frattempo avranno acquistato tutti i sapori. Amalgamare il tutto con le pappardelle cotte a parte e spadellare. - una lepre - cipolla - sedano - carote - salvia - rosmarino - aglio - sale - pepe - chiodi di garofano - timo - cipolla - ginepro - origano - vino bianco - cognac - aceto - 600 gr. di pappardelle DOVE SIAMO Via Villatega 106 Salzano T 041 437425 chiuso il lunedì e il martedì w w w. t r a t t o r i a b a l d i . i t Trattoria Baldi Nato circa settant’anni fa e situato esattamente tra le province di Padova, Venezia e Treviso, questo locale ha visto il susseguirsi di tre generazioni di ristoratori che hanno mantenuto la tradizione culinaria veneta nella tipicità dei suoi prodotti. Le gustose carni alla griglia, la selvaggina preparata con maestria, il coniglio e le carni da cortile, sono i punti di forza di un menù che oggi incontra anche i gusti dei più giovani con sfiziose pizze. Tra i piatti di selvaggina proposti: tagliatelle al sugo di capriolo, pappardelle al sugo di lepre o coniglio, spezzatino di capriolo con polenta, coniglio alla cacciatora, lepre in salmì. La Nostra Specialità GERMANO REALE ALLA ROCHEFORT 8 birra trappista Trattoria A Casa Vecia A pochi passi da Noale, si trova questo locale caratterizzato da una calda ed accogliente atmosfera. La gestione ormai ventennale da parte di Paolo, Fabio e Cristina propone agli ospiti grandi birre e squisiti piatti di selvaggina, quali primi piatti con ragù di cinghiale, lepre, cervo, germano reale, struzzo e canguro, o secondi piatti quali spezzatini, brasati e arrosti di fagiano, quaglia, piccione, germano reale, cervo, cinghiale, capriolo e struzzo. ingredienti per 4 persone preparazione - 1 germano reale di circa 1 kilo - 2 etti di radicchio - brodo di carne - 1 bottiglia di Rochefort 8 - senape q.b. - 10 stimmi di zafferano - ½ cucchiaino di cannella - noce moscata - sale Pulire e fiammeggiare il germano reale, spalmarlo con la senape, porlo in una teglia da forno assieme al radicchio tagliato grossolanamente e salare il tutto. Rosolarlo bene e versarci la birra. Dopo qualche minuto aggiungere il brodo e lasciar cuocere il germano fino a che la carne non diventi morbida ma asciutta; toglierlo quindi dalla teglia, tagliarlo a pezzi e porlo in una padella bassa. Speziare con cannella, zafferano e noce moscata il fondo di cottura, farlo restringere e poi frullare il tutto. Unire il sugo così preparato al germano reale e far cuocere ancora qualche minuto. DOVE SIAMO Via Moniego Centro 90 Moniego di Noale T 041 440467 aperto tutte le sere w w w. a c a s a v e c i a . i t TORTELLI ALL’ANATRA SELVATICA CON FAGIOLI BORLOTTI La Nostra Specialità preparazione ingredienti per 4 persone Pulire con cura l’anitra e frullarne la polpa assieme a del pane grattugiato; preparare quindi la pasta fresca, fare i tortelli e farcirli con la polpa d’anatra, portarli a cottura; a parte preparare un composto con cipolla, patate e fagioli borlotti; frullare bene il composto fino ad ottenere una crema omogenea; servire quindi in un piatto mettendo la crema ottenuta e adagiarvi sopra i tortelli farciti. - 1 anatra - pane grattugiato - pasta fresca - cipolle - patate - fagioli borlotti DOVE SIAMO Via Castellana 136 Scorzè T 041 445021 chiuso la domenica www.allacrosarona.com Ristorante Alla Crosarona Esperienza e serietà accompagnano da oltre vent’anni questo ristorante che esprime in ogni proposta gastronomica il valore della tradizione dei prodotti locali, conciliandolo con un originale tocco di innovazione in cucina. Nelle diverse sale da pranzo che accolgono agevolmente gruppi ed eventi, viene proposta la selvaggina con le pappardelle alla lepre, tagliatelle al sugo d’anatra e bocconcini di cinghiale con polenta. La Nostra Specialità FOLAGA IN SALMÌ ingredienti per 4 persone preparazione - 2 folaghe - 1 litro di latte - 2 cipolle - 2 coste di sedano - 1 peperone verde - 200 gr. di fegatini Spellare le folaghe, pulirle e risciacquarle; tagliarle in quattro pezzi e metterle a marinare nel latte fresco per 24 ore. Risciacquare le folaghe con acqua fredda, mettere sul fuoco una casseruola con le folaghe e asciugare a fuoco vivace l’acqua in eccesso; risciacquare di nuovo con acqua fredda. Adagiare in una casseruola e condire con sale grosso, pepe, noce moscata e succo di limone. A parte preparare la salsa facendo un battuto di cipolla, sedano, peperoni, fegatini, acciughe, capperi, rosmarino, e aglio; affogare il tutto in olio d’oliva, salare e pepare. Cucinare a fuoco vivace per circa 10 minuti. A questo punto versare la salsa sopra le folaghe, aggiungere l’uvetta e se necessario ancora olio. Cuocere a fuoco lento per circa 2 ore. Quando la folaga è cotta, disporla su un letto di polenta calda oppure servitela con fettine di polenta abbrustolita. (meglio se di coniglio) - 2 spicchi d’aglio - 3 acciughe - 1 rametto di rosmarino - succo di limone - un pizzico di noce moscata - 50 gr. di uvetta sultanina - sale e pepe, olio d’oliva. Trattoria Roma La trattoria a gestione familiare dei coniugi Pillon e Lazzarato da sempre propone tra i suoi piatti la selvaggina, amorevolmente preparata dalle mani di grandi appassionati della caccia; le ricette – aggiornate oggi dai figli - cercano di proporre elaborazioni originali, gradite sia dal pubblico di più giovani che meno giovani, con lepre, fagiano, alzavola, germano reale, folaga e starna. DOVE SIAMO Riviera 18 Giugno 24 Meolo T 0421 61280 chiuso il martedì sera e il mercoledì FAGIANO AL FORNO La Nostra Specialità preparazione ingredienti per 4 persone Prendete il fagiano e, dopo averlo pulito con attenzione, mettetelo in una teglia e profumatelo abbondantemente con aromi vari quali salvia, rosmarino, timo, alloro, aglio. Avvolgete il fagiano con della pancetta affumicata, irroratelo per bene con olio d’oliva, un bicchiere di vino bianco, un mestolo di brodo, sale e pepe. Cucinatelo in forno a 200 gradi per un’ora, avendo cura di girarlo ogni tanto. Servire caldo. - 1 fagiano - salvia - rosmarino - timo - alloro - aglio - pancetta affumicata - olio extravergine d’oliva - 1 bicchiere di vino bianco - brodo - sale e pepe DOVE SIAMO Via Losson Centro 32 Losson della Battaglia Meolo T 0421 61060 chiuso il mercoledì Trattoria Al Fogher Il locale, storico per età e per continuità di gestione familiare, risale ai primi del ‘900; da ben quattro generazioni propone piatti tipici della cucina veneta con i prodotti del territorio che risalgono ad antiche tradizioni rurali, in particolare il cavallo di battaglia è la selvaggina, proposta come lepre in salmì, masorin coa pevarada, fagiano al forno e tante altre squisitezze. L’ambiente semplice e accogliente ed il personale preparato e disponibile vi faranno sentire come a casa. LEPRE EUROPEA Lepus europeus La Lepre europea è ampiamente diffusa e ben distribuita su tutto il territorio della provincia di Venezia. Frequenta un grande numero di ambienti caratterizzati sempre da suoli piuttosto asciutti. La sua ampia adattabilità le ha permesso di insediarsi, oltre che in tutte le aree agricole adatte, anche nelle dune costiere, nelle zone golenali e nei boschi di pianura. In queste ultime aree però abbisogna di piccole radure e della presenza di una vegetazione di sottobosco appetibile. La specie è abbondante soprattutto all’interno delle Zone di Ripopolamento e Cattura, estese aree agricole in cui vige il divieto di caccia, istituite dalla Provincia allo scopo di creare le condizioni per un incremento naturale delle popolazioni di specie di interesse venatorio. Da tali aree la lepre si diffonde annualmente sul restante territorio provinciale, anche per mezzo di attività di gestione e ripopolamento condotte dagli Ambiti Territoriali di Caccia e dalla Provincia di Venezia. La stagione riproduttiva è piuttosto ampia, iniziando nel mese di gennaio e terminando anche nel mese di ottobre. Ciò consente alle femmine di questa specie di effettuare generalmente 3-5 parti all’anno. FAGIANO COMUNE Phasianus colchicus È una specie introdotta in Italia in epoca storica, probabilmente dai Romani. La popolazione italiana deriva da successivi e ripetuti interventi di immissione di soggetti appartenenti a sottospecie dei gruppi ‘colchicus’, ‘mongolicus’ e ‘torquatus’, presentandosi quindi costituita da ibridi. Nel Veneziano è diffuso su tutto il terri- torio provinciale, dove la presenza della specie è comunque sostenuta da periodici interventi di immissione a fini venatori. Sebbene sia presente in quasi tutti gli ambienti extraurbani della provincia, il Fagiano ha dimostrato di operare un’evidente selezione dell’habitat, preferendo gli incolti (erbosi e cespugliati), le aree prative e tutte le tipologie boschive purché non troppo chiuse. La presenza di subpopolazioni effettivamente selvatiche e produttive nelle zone agricole è concentrata soprattutto all’interno delle Zone di Ripopolamento e Cattura e nelle Aziende Faunistico Venatorie, comunque subordinata alla presenza di ambien- ti naturali caratterizzati da siepi e vaste aree incolte. La specie manifesta un comportamento prevalentemente solitario e territoriale, con osservazioni di gruppi di più individui in genere composti da un maschio e alcune femmine. Ristorante Ca’ Corniani Vecchia osteria nella campagna, ad un chilometro dallo splendido mare di Caorle, situata alle spalle della famosa tenuta vitivinicola, è gestita da più di 20 anni dalla famiglia Amadio che ha fatto della cortesia e ospitalità le caratteristiche principali del locale. L’osteria propone non solo grigliate di pesce e grandi vini del territorio, ma anche piatti di selvaggina, tra i quali il più tradizionale e apprezzato è il masurin in umido. La Nostra Specialità GERMANO REALE IN UMIDO masurin ingredienti per 4 persone preparazione - sedano - carote - cipolla - aglio - rosmarino - salvia - timo - 2 pomodori pelati - 1 germano reale - 1 bicchiere di vino bianco - polenta gialla Pulire per bene il germano reale e tagliarlo a pezzi; fare un soffritto di verdure con sedano, carote, cipolla e aglio, aggiungere infine i pomodori pelati ed il germano reale; innaffiare abbondantemente il tutto con vino bianco, rosmarino, salvia e timo; portare quindi a cottura fino a far asciugare il vino; servire caldo con polenta fresca gialla. DOVE SIAMO Strada Francesconi 19 Località Ca’ Corniani Caorle T 0421 210004 F 0421 83176 chiuso lunedì e martedì solo nel periodo invernale [email protected] PAN BISCOTTO IN BRODO CON MASURIN E FUNGHI PIOPPARELLI La Nostra Specialità preparazione ingredienti per 4 persone Marinare per una notte il masurin con cipolla, carota, sedano, rosmarino, salvia, chiodi di garofano, cannella e ginepro. Lavarlo e cuocerlo intero e coperto in forno a 150°. Cuocere i funghi a parte. Spolpare il masurin eliminando il grasso. Filtrare il fondo di cottura sgrassandolo.Tagliare le verdure della marinata a dadi e mettere tutte le erbe e spezie in un sacchetto; soffriggere le verdure col sacchetto di spezie, unire poi il masurin spolpato ai funghi e cuocere il tutto assieme per 10 minuti usando il fondo di cottura del masurin. Tagliare il pane a fette spesse 2 cm. ed abbrustolirlo sulla griglia. Formare un pasticcio partendo dal pane, poi masurin, poi formaggio grana, realizzando così 2 o 3 strati. Cuocere in forno a 150° per 40 minuti. Infine tagliare il pasticcio a cubetti e riporlo nel piatto con brodo caldo. - pane casereccio - funghi piopparelli - brodo di manzo (chiarificato due volte) - formaggio grana - 2 masurini - cipolla - carota - sedano - rosmarino - salvia - chiodi di garofano - cannella - ginepro DOVE SIAMO Via Candiani 75 Concordia Sagittaria T e F 0421 271502 chiuso il lunedì [email protected] www.saccoevanzetti.com Ristorante Pizzeria Sacco &Vanzetti Da Sacco e Vanzetti proverete il piacere della buona cucina in un ambiente giovane e informale nel centro città, dove troverete una vasta scelta di pietanze, dalla cucina messicana e l’ampia scelta di birre amate dai più giovani, a tutti i sapori del territorio apprezzati dal pubblico adulto. Il locale, ideale per ospitare gruppi ed eventi, propone alla carta secondo stagione piatti di selvaggina quali lepre in salmì, capriolo al ginepro, risi con la quaglietta, masurin in tecia e fagiano alle mele. Ristorante Alla Botte Dal ’59 la carta dei piatti di questo ristorante presenta alcuni classici della cucina veneto-friulana, assieme alle proposte creative dello chef che traggono ispirazione dai prodotti di stagione e dalla ricca tradizione del locale. Tipicamente della zona è altresì l’ampia scelta dei vini e l’atmosfera familiare, unita ad un accurato servizio per cerimonie, feste ed eventi. Tra i piatti di selvaggina, si propongono il masurin col pieno e il capriolo in salmì al refosco di Lison Pramaggiore. La Nostra Specialità MASURIN COL PIEN ingredienti per 4 persone preparazione - 500 gr. di carne macinata - 250 ml di latte - 4 uova - pane grattugiato - trito di prezzemolo - 1 masurin di circa 1,3 kg. - aromi - rosmarino - lardo - 4 limoni - vino bianco - olio d’oliva - sale pepe q.b. Pulire bene il masurin, marinarlo per un giorno con aromi, 4 mezzi limoni e vino bianco; salare, pepare e riempire con il ripieno fatto unendo carne macinata, latte, pane grattugiato, prezzemolo e uova. Mettere il masurin in una pirofila con qualche ramo di rosmarino, bagnarlo con vino bianco e cuocerlo per un’ora a 150°; a metà cottura aggiungere alcune fette di lardo e bagnarlo con succo di limone, vino bianco e olio d’oliva. DOVE SIAMO Viale Pordenone 46 Portogruaro T 0421 760122 F 0421 74833 chiuso alla domenica [email protected] www.allabotte.it LEPRE IN UMIDO La Nostra Specialità preparazione ingredienti per 4 persone Spolpare una lepre, lavarla per bene e metterla un giorno in pentola ricoperta con il vino refosco e i vari profumi; il giorno dopo togliere la lepre dal vino; preparare quindi un soffritto di carote, cipolla e sedano, prendere la lepre accuratamente lavata sott’acqua e rosolarla lentamente, salare e pepare a dovere, aggiungere infine alloro, salvia e rosmarino e coprire ancora con il vino. Cuocere il tutto fino a che non si asciughi bene il vino; servire la lepre calda con polenta fresca. - 1 lepre - 2 cucchiai di pomodoro - aromi vari - Refosco Lison Pramaggiore - alloro - bacche di ginepro - rosmarino - salvia - chiodi di garofano - carote - cipolla - sedano DOVE SIAMO Piazza Marconi 1 30020 Blessaglia di Pramaggiore T e F 0421 799855 chiuso martedì sera e mercoledì sera Trattoria Al Cacciatore Ristorante storico dell’area DOC a forte vocazione vitivinicola Lison - Pramaggiore, caratterizzato dalla calda accoglienza della famiglia Marchesin e da una cucina che propone sapientemente le tradizioni culinarie di una volta reintepretate in modo originale ai giorni nostri. Tra le proposte di selvaggina spiccano in particolare il fagiano, la quaglia, la starna, la lepre ed il germano reale, serviti in un locale semplice e gradevole. COLOMBACCIO Columba palumbus FOLAGA Fulica atra La Folaga, riconoscibile per il caratteristico piumaggio interamente nero su cui emerge per contrasto il bianco del becco e della placca frontale, appartiene alla famiglia dei Rallidi, assieme ad altre specie comuni in Italia come la Gallinella d’acqua e il Porciglione. Si tratta di specie legate, durante la stagione riproduttiva, ai canneti e ad ambienti palustri d’acqua dolce ricchi di vegetazione. Durante i mesi autunnali e invernali la Folaga si concentra prevalentemente nelle valli da pe- sca lagunari di Venezia e Caorle, nelle quali complessivamente nel mese di gennaio sono regolarmente presenti oltre 35.000 individui. In tale stagione frequenta ambienti più aperti a media profondità dove forma stormi compatti composti anche da migliaia di individui. Si nutre prevalentemente di materiale vegetale che raccoglie con il becco dal fondo degli specchi acquei, tuffandosi ripetutamente e nuotando in immersione fino a qualche metro di profondità. Il Colombaccio in provincia di Venezia è specie sedentaria e nidificante. Durante i mesi autunnali e invernali ai nuclei residenti si aggiungono numerosi contingenti appartenenti a popolazioni migratrici provenienti dagli areali di nidificazione dell’Europa centro-settentrionale. Frequenta soprattutto i boschi di latifoglie, la campagna alberata con presenza di siepi, i boschetti sempreverdi litoranei, e più in generale tutte le aree caratterizzate dalla presenza di alberi d’alto fusto, penetrando sempre più frequentemente anche all’interno delle aree urbane, nei parchi e nei giardini. In provincia di Venezia ha nidificato inizialmente nel settore nord-orientale, soprattutto nei residui boschivi planiziali e litoranei. In anni più recenti si è insediato in quasi tutto il restante territorio, diventando una specie comune e molto diffusa. L’indole gregaria del Colombaccio è piuttosto spiccata. Cessione di fauna selvatica Aspetti normativi Per la cessione ed il commercio della fauna selvatica, leggendo in modo coordinato quanto sancito dalle lettere “t”, “bb”, “cc”, “ee” dell’art. 21, comma 1, della L. n. 157/1992, consegue che: la cessione e il commercio della fauna selvatica morta e viva proveniente da allevamento autorizzato sono leciti; In tema di controlli sanitari per le carni di selvaggina selvatica abbattuta, la deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 2305 del 28.07.2009 ha stabilito che le carni degli animali selvatici abbattuti nell’esercizio dell’attività venatoria, possono avere le seguenti destinazioni: autoconsumo da parte del cacciatore; la fauna selvatica viva non da allevamento non può essere detenuta, ceduta e commerciata. cessione diretta di un capo intero/cacciatore/anno di selvaggina di grossa taglia e 500 capi/anno di piccola selvaggina al consumatore finale o a laboratori annessi agli esercizi al dettaglio o di somministrazione a livello locale, con l’obbligo di documentarne la provenienza (sulla base di un apposito modello) e, per il Cinghiale e altre specie sensibili, la negatività per la Trichinosi; Le specie di fauna selvatica oggetto di attività venatoria sono indicate nel Calendario Venatorio approvato dalla Giunta Regionale ai sensi dell’art. 16 della L.R. del Veneto n. 50/1993, individuate tra quelle incluse nell’elenco di cui all’art. 18, comma 1, della L. n. 157/1992. commercializzazione previo invio ad un centro di lavorazione della selvaggina riconosciuto ai sensi del Regolamento (CE) 853/2004 per essere sottoposto ad ispezione sanitaria con le modalità previste dal regolamento (CE) 854/2004 e, se riconosciute sane, sottoposte a bollatura sanitaria. la fauna selvatica morta non da allevamento può essere detenuta, ceduta e commerciata solo se lecitamente abbattuta; Il modello per la cessione diretta dei capi di selvaggina può essere scaricato al link “Caccia e Pesca” dell’Area “La Provincia per temi” della pagina web www.provincia.venezia.it SI RINGRAZIA PER IL CONTRIBUTO AZIENDA CERTIFICATA UNI EN ISO 9001:2008 MESTRE | Viale Ancona, 9 | T. 041 8105365 F. 041 8105362 PORTOGRUARO | Borgo Sant’Agnese, 91/93 | T. 0421 277780 F. 0421 276355 [email protected] w w w. f i d i m p re s a v e n e z i a . i t PER FORMAZIONE E SERVIZI AL MONDO DELLA RISTORAZIONE TER SERVIZI VENEZIA www.provincia.venezia.it www.confcommerciovenezia.it