Toscana SCOUT PERIODICO REGIONALE DELL’ASSOCIAZIONE GUIDE E SCOUT CATTOLICI ITALIANI La carica dei 102 Nuovi gruppi in regione Verso il San Giorgio Una legge per i campi L’appello della Fratres pag. 4 pag. 13 pag. 30 Periodico regionale toscano dell’AGESCI - Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani Semestrale - Anno XX - Numero 1 - Gennaio 2010 - Sped. in abbonamento postale gruppo 50% Toscana SCOUT A Periodico regionale toscano dell’AGESCI Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani Semestrale - Anno XX - Numero 1 - Gennaio 2010 Autorizzazione del tribunale di Firenze n° 3870 del 2/8/1989. Spedizione in abbonamento postale gruppo 50%. Direttore Responsabile: Agnese Fedeli Direzione e segreteria di redazione: Segreteria Regionale Toscana - Viale Redi 65 c/d – 50144 Firenze Tel. 055/334098 email: [email protected] Redazione: Giacomo Cocchi, Maria Rita Mele, Giovanni Barsocchi, Marco Cavini, Gianluca Ermanno, Silvia Pari, Daniele Lucchini Foto: Gianluca Ermanno Impaginazione: Marco Masini (Coop. Firenze 2000) Stampa Tipografia: Baroni e Gori Numero chiuso in redazione il 15 gennaio 2010 Per comunicare con la redazione per segnalazioni, per inviare lettere scrvi a: [email protected] 2 bbiamo intitolato questo nuovo numero di Toscana Scout «La carica dei 102», in onore dei due gruppi nati nella nostra regione. Lo scorso ottobre infatti hanno preso il via le attività di due nuovi gruppi: Lido di Camaiore e Valdelsa. Si amplia la presenza dell’Agesci in Toscana e questo è un motivo di orgoglio per tutti noi. Nel numero che avete tra le mani, il primo dell’anno, troverete l’anticipazione delle principali iniziative regionali, tra cui spicca il San Giorgio. Otto anni dopo le squadriglie toscane (453!) tornano a Viareggio per vivere assieme una grande avventura. Nel prossimo numero, in uscita a maggio, faremo un approfondito resoconto di questo grande evento. Scorrendo tra i servizi presenti in questo numero vi segnaliamo quello dedicato alla nuova legge regionale che regolamenta l’organizzazione dei nostri campi. Si tratta di una vera e propria conquista, perché il testo legislativo, nel disciplinare la materia delle autorizzazioni allo svolgimento dei campi, giustifica la norma riconoscendo esplicitamente le nostre attività come: «meritorie», esperienze che «si confermano oramai da anni parte attiva di quel mondo della sussidiarietà sociale». Un riconoscimento di cui andar fieri. Infine ospitiamo volentieri l’appello degli amici del Gruppo donatori di sangue della Fratres. In Toscana negli ultimi anni sono calate fortemente le donazioni. Sentiamoci chiamati come scout e fratelli di tutti a dare anche il nostro contributo. Buona strada e buona lettura! G.C. «Assomigliami adesso cucciolo appena arrivato assomigliami e il mondo ti dia un grande benvenuto Assomigliami adesso sotto un cielo agitato su queste calde mie mani ancora sporche di gelato Assomigliami adesso, che sono grande da poco e guardo ancora quegli occhi di chi si aspetta un pò di tutto». SOMMARIO Assomigliami – Biagio Antonacci 4 Verso il San Giorgio ■ Tre giorni, 450 squadriglie, una sola grande avventura 8 9 La carica dei 102 ■ Nati sulla costa ■ Gli Scout tornano il Valdelsa 10 12 13 Dalla Regione ■ Una base nautica per la Toscana ■ Per un’attività «a impatto zero» ■ Una legge per i nostri campi 14 15 Pattuglia Terra Santa ■ Tracce di vita, tracce di speranza ■ Un ponte per Betlemme 16 Fede ■ Ae, istruzioni per l’uso 18 20 Dalle Branche ■ Vivere la catechesi per testimoniarla ■ Ci scappa la P.P. 22 24 Dalle Zone ■ Una fede diversa ■ Siena, Epc in campo contro i rischi 25 Dai Gruppi ■ L’uomo e l’ambiente in una foto 26 28 29 30 32 ■ ■ ■ ■ ■ Quando lo Scautismo arrivò in Italia Valvenera, un alpeggio per gli Scout Ciao Ennio La Toscana senza sangue ScoutEnigmistica 3 Verso il San Giorgio regionale 3 giorni, 450 squadriglie, una sola grande avventura di Maria Rita Mele D a qualche di tempo ormai si respira un’aria frizzante nella branca e/g, la notizia si è diffusa ad ampio raggio ed ha entusiasmato tutti: nel 2010 ritorna il grande evento del San Giorgio regionale che coinvolgerà gran parte dei capi e dei ragazzi della Toscana. A otto anni dall’ultima edizione, i nostri esplora- a Bagni di Lucca (nell’attuale Zona Lu-Ma-Ca), tori e guide vivranno questa grande avventura per opera del barone inglese Sir Francis Patrick nei campeggi di Viareggio, luogo scelto anche Fletcher Vane, che insieme al maestro Remo per il San Giorgio regionale del 1987 e per Molinari fondò un primo gruppo di «Boy Scout quello del 2002, ma questa volta con una moti- della pace». vazione più cara a noi tutti: ricordare e festeg- Tanti capi reparto e aiuti della Toscana curiosi di giare il centenario della nascita dello scautismo conoscere gli ingredienti di questo San Giorgio in Italia. Si dice infatti che i primi esploratori nel regionale, hanno quindi risposto all’appello della nostro Paese siano nati nella primavera del 1910 pattuglia e/g partecipando alla presentazione 4 San giorgio regionale 2002 dell’evento, tenutosi lo scorso 13 dicembre a Pi- Grande spazio infatti sarà dato al consiglio capi stoia, con l’intervento di Carmelo De Mauro, in- regionale, che avrà un ruolo fondamentale nella caricato nazionale della branca e/g, che ha progettazione e realizzazione del San Giorgio. Il illustrato le azioni fondamentali dello scouting: 24 gennaio infatti a San Giovanni Valdarno verrà osservare, dedurre, agire e contemplare. Azioni lanciato l’evento regionale a tutti i capi squadri- importanti da stimolare nei ragazzi anche du- glia dei 96 reparti iscritti, affinché possano ini- rante questo San Giorgio, che prevede grandi ziare un percorso di preparazione, che occasioni di autonomia, protagonismo e compe- consisterà nella progettazione delle uscite ge- tenza degli esploratori e delle guide toscane. mellate di squadriglia e con l’organizzazione e 5 Verso il San Giorgio regionale la gestione di alcuni momenti di animazione del tere ai capi sq. di confrontarsi tra loro su questo San Giorgio e del percorso di catechesi basato strumento, a volte utilizzato e vissuto con poca su una traccia inviata dal nostro assistente regio- cura. I gemellaggi avverranno tra squadriglie nale, padre Alessandro Salucci, a tutti i reparti. dello stesso sesso e di zone territoriali vicine, che avranno scelto lo stesso ambito tecnico nel L’USCITA DI SQ. GEMELLATA quale sperimentarsi durante quest’uscita con L’uscita di squadriglia gemellata è la novità di pernottamento, progettata con lo stile dell’im- questa edizione del San Giorgio, in quanto darà presa dai due capisquadriglia e con la collabo- l’opportunità ai ragazzi di vivere nel miglior razione attiva dei loro squadriglieri. Data modo possibile quella autonomia e quel prota- suggerita dalla pattuglia regionale per lo svolgi- gonismo di cui hanno bisogno, oltre a permet- mento delle uscite gemellate è il 20-21 marzo. Le foto nelle pagine sono del San giorgio regionale 2002. Nella foto al centro la pattuglia regionale E/G 6 GLI ATELIER Altro elemento ben collaudato che favorisce e stimola la competenza dei ragazzi e che verrà riproposto dopo il successo dell’ultima edizione dei Guidoncini Verdi è quello degli atelier. All’interno di questi work-shop, dove saranno approfonditi gli ambiti tecnici, propri delle specialità di squadriglia, verranno anche presentate le varie esperienze vissute nei gemellaggi. Gli atelier saranno gestiti da staff formati da capi e aiuto capi reparto con la collaborazione di esperti nel settore che aiuteranno nella preparazione, nel lancio e nella loro realizzazione. Per valorizzare l’incontro tra squadriglie, durante le uscite gemellate e durante il San Giorgio stesso, rendendolo un momento di arricchimento e di gioia per la I NUMERI DEL SAN GIORGIO presenza del Signore, verrà proposto un percorso di catechesi per riscoprire le figure dei patroni San Giorgio e Giovanna D’Arco e i loro esempi, perché gli esploratori e le guide possano riscoprire la loro identità e la gioia di essere scout attraverso questi due modelli. Insomma, tante idee e tanto entusiasmo per questi tre giorni che vedranno coinvolti quasi 3000 ragazzi e 450 capi, ma soprattutto tante 3 giorni 30 aprile – 2 maggio 2010 113 reparti iscritti 2970 e/g 453 squadriglie 430 capi 4 sottocampi 100 atelier avventure che non vedono l’ora di essere vissute! 7 La carica dei 102 Nati sulla costa Lo scorso 18 ottobre l’apertura del gruppo a Lido di Camaiore di Giovanni Barsocchi S pesso come capi ci lamentiamo che lossale organizzata insieme agli amici del gruppo mancano le forze per andare avanti. di Capezzano (perchè dopo ogni impresa è bene Talvolta sono inevitabili le chiusure fare la fiesta!). dolorose di unità e gruppi. Per questo non si può La giornata è stata emozionante e importante e il che essere contenti ed entusiasti quando nasce percorso che ha portato alla costituzione del un gruppo nuovo. nuovo gruppo è stato lungo. Il 18 ottobre del 2009 a Lido di Camaiore (Lu), Da tempo nella zona si era registrata l’esigenza di presso la chiesa del Sacro Cuore, è nato un creare spazi di aggregazione giovanile in una re- nuovo gruppo scout Agesci. Alla storica apertura altà, quella del Lido, che è improntata essenzial- del Lido di Camaiore 1, erano presenti i compagni mente su un’economia turistica stagionale e dei gruppi di Viareggio, Capezzano e Lucca, ac- dove sono assenti spazi comuni di confronto e compagnati dagli amici dei Foulards Blancs e del- dialogo. Un’assenza questa che va a scapito dei l’Unitalsi Toscana e soprattutto la comunità giovani ma anche degli adulti, che spesso, per ov- parrocchiale che li accoglie. viare a questa carenza, si dirigono verso la vicina Grazie all’aiuto della Zona di Lucca-Massa- Viareggio lasciando il Lido pressoché disabitato. Carrara quest’anno il Lido di Camaiore ha aperto Vista questa necessità i prodi Massimo e Ilaria (i la branca l/c (con un branco di 24 lupetti) e un pic- primi capi gruppo), che già avevano fatto parte colo ma forte noviziato composto da 5 motivatis- del Viareggio 3, con l’ausilio del buon don Anto- simi ragazzi. Tutti sono stati presentati alla nio hanno deciso di tentare: insieme ad un grup- comunità parrocchiale e agli amici Scout durante petto di ragazzi hanno passato un anno nei la messa e hanno ricevuto il fazzolettone che gruppi viareggini per imparare e formarsi. Oggi, il porta i colori verde e blu del mare e il giallo del Lido di Camaiore apre con una comunità capi sole, tipici della loro terra costiera. composta da ben undici elementi. Finita la presentazione è stata scoperta una targa Non resta che augurare ai lupetti e agli r/s del in ceramica che reca la data di nascita del gruppo nuovo gruppo e ai loro capi un caloroso buona e dopo la cerimonia c’è stata una mangiata co- caccia e buona strada! 8 Gli scout tornano in Valdelsa Dopo 7 anni riapre il gruppo a Colle uest’anno c’è stato un gradito ritorno posto da 10 capi, un reparto di 15 esploratori e tra i gruppi della zona di Siena. Dopo guide e un branco di 15 lupetti. I colori del fazzo- sette anni a Colle Val d’Elsa rinasce il lettone che portano al collo sono quelli del vecchio gruppo. Fondato nel 1993 e chiuso dieci anni gruppo: un triangolo bianco con strisce verdi lon- dopo, riapre il Valdelsa 1 grazie all’ entusiasmo di gitudinali sui lati. alcuni ragazzi cresciuti nel vecchio gruppo e di altri «Siamo molto felici ed orgogliosi della nascita di capi toscani, che hanno deciso di arricciarsi le questo gruppo per l’espansione della zona di maniche e mettersi in gioco per offrire ai giovani Siena, che non si limita più ai tre gruppi cittadini e del territorio (Poggibonsi, San Gimignano, Casole ai gruppi di Monteroni e di Montepulciano – dice d’Elsa, Castellina Scalo…) un’opportunità quasi Alberto Lucaroni, Responsabile di Zona –; qual- dimenticata o rimasta nei bei ricordi di qualcuno. che domenica fa ho incontrato per caso alcune Il gruppo di Colle, dopo un prezioso percorso di guide del Valdelsa 1 in uscita di reparto nei boschi affiancamento alla comunità capi del Siena 3, è vicino Siena, ed è stata una grande emozione per tornato autonomo a tutti gli effetti e dallo scorso me vedere queste ragazze in uniforme perfetta, ottobre svolge le attività nelle due sedi che sono piene di entusiasmo e allegria». state offerte dalla parrocchia di San Un piccolo seme che germoglia porta sempre un Marziale nella quale sono po’ di gioia e la Zona se ne prenderà cura affinché Q ospitati. Il gruppo è oggi com- possa crescere un bellissimo fiore. Maria Rita Mele 9 Dalla Regione Una base nautica per la toscana di Gianluca Ermanno Il lago di Bilancino C osa c’entra un bacino artificiale nel bel mezzo del Mugello con un folto gruppo di giovani in pantaloncini corti e fazzolettone al collo? «Niente», direte voi. «Tutto!», invece, rispondiamo noi. Infatti, proprio sulle rive del lago di Bilancino, prenderà vita una nuova realtà che sarà utile a tutto il mondo dello stage specifico di settembre, prosegue con la crea- scautismo toscano e non solo. zione di una struttura di circa 10 mila metri quadri A breve inizieranno i lavori per la costruzione di una per le attività acquatiche che, nelle intenzioni dei base nautica che aprirà i battenti per la gioia di tutti promotori, dovrebbe essere attiva già dalla pro- gli scout. ssima estate. L’impegno che il Comitato Regionale sta affron- Lo sforzo profuso è grande, anche finanziario, dato tando nella promozione e nella diffusione dell’am- che verranno investiti circa 30 mila euro per la biente educativo nautico, che già si è mostrato realizzazione della seconda realtà nautica regio- con la nomina di un incaricato al settore e con lo nale dopo quella di Rosignano, ma la certezza di 10 costruire qualcosa di buono per i nostri ragazzi tra- le città di Firenze e Prato, rende la futura base nau- spare anche dalle parole del nostro Responsabile tica di Bilancino una meta appetibile per tutti i Regionale. «Siamo contenti – dice Matteo Spanò gruppi della regione. – di poter offrire uno spazio ed un ambiente del ge- «Senz’altro, questa è una grande occasione per nere ai gruppi della nostra regione, questa nuova l’Agesci Toscana – commenta Giovanni Forzieri in- opportunità potrà offrire delle importanti esperienze caricato regionale al settore nautico –, proviamo ad educative che valorizzeranno ancora di più il lavoro immaginare le entusiasmanti attività nautiche che svolto dai capi e dai ragazzi». potranno essere organizzate: dai giochi acquatici La base avrà spazi adatti per il rimessaggio delle alla realizzazione di un kayak biposto, dall’espe- imbarcazioni e per tutti i servizi essenziali; sono rienza di un campo mobile in canoa all’emozione previsti spazi per il montaggio di tende per l’ac- di uscita in barca a vela». cantonamento. Grazie alla futura base nasce l’opportunità di far vi- La struttura sarà realizzata in collaborazione con il vere ai ragazzi una nuova esperienza educativa Cngei, mentre la gestione sarà affidata all’Agesci che andrà ad ampliare la rosa delle possibilità Toscana. Inoltre, la vicinanza con l’autostrada e con messe a disposizione dello scautismo toscano. 11 Dalla Regione Per una attività «a impatto zero» A marzo il laboratorio sullo scautismo sostenibile di Daniele Lucchini P arlando con Andrea e Elisabetta, incaricati regionali alla Formazione Capi, si intuisce subito quanto evento. l’Agesci Toscana consideri importante il tema della Prendendo spunto dal programma regionale, dove sostenibilità. si chiede di trovare criteri comuni «nell’organiz- Nel Convengo di Lucca del 2008 uno dei temi sca- zazione di eventi e/o attività a “impatto zero”» turiti dalle discussioni sui contenuti del progetto re- (dall’assemblea regionale all’uscita di squadri- gionale poneva l’attenzione ad una maggiore con- glia), e di creazione di «linee guida di comporta- sapevolezza del nostro impatto ambientale. In mento», il laboratorio, che si svolgerà a marzo, quell’occasione i capi toscani hanno ribadito che non sarà un incontro puramente informativo bensì devono dimostrare più attenzione all’uso dei ma- un’attività di confronto e riflessione che produrrà teriali, non solo per i campi estivi ma durante le at- un libretto operativo, un decalogo o delle semplici tività di tutto l’anno. indicazioni che potranno essere utili a tutti i capi Per rispondere a questa esigenza l’idea della For- toscani. mazione capi è quella di proporre un laboratorio La Formazione capi, con questo primo incontro, dedicato allo «Scautismo sostenibile». Con l’aiuto intende dare inizio ad un percorso che porti verso di esperti esterni all’associazione, l’obiettivo del- uno scautismo più sensibile e più vicino ai pro- l’incontro sarà quello di verificare l’impatto am- blemi ambientali. bientale delle attività scout, non concentrandosi Per facilitare la partecipazione l’evento è in pro- unicamente sulle uscite o sui campi ma, arrivando gramma sabato 13 marzo, lo stesso giorno del ad avere una visione più generale, in ogni singolo consiglio regionale. 12 UNA LEGGE per i nostri campi La Regione Toscana regolamenta i soggiorni in tenda e in accantonamento al 23 dicembre dello scorso anno per nostro Comitato regionale. tutti gli scout della Toscana è divenuto «Ci fa piacere sapere che il Consiglio regionale – ha molto più facile piantare una tenda nel commentato Matteo Spanò – ci permette di facilitare bosco, scavare una buca per la latrina oppure sog- il nostro servizio verso i giovani, dimostrando così at- giornare in accantonamento in una delle tante case tenzione nei confronti del mondo scout. Grazie a que- che ogni estate ospitano le vacanze di branco. sta legge saremo in grado di svolgere al meglio e se- Con un voto all’unanimità la Regione Toscana si è condo le regole le nostre attività». D dotata di una legge (28 dicembre 2009, n.84) che regolamenta lo svolgimento dei campi estivi, in tenda I contenuti della legge e in accantonamento. La normativa è stata approvata La disposizione riguarda i campeggi in tenda e i dal Consiglio regionale e porta il titolo: «Disposi- soggiorni in accantonamento effettuati in immobili do- zioni per lo svolgimento dei soggiorni didattico edu- tati di abitabilità, per la durata massima di 20 giorni. cativi in Toscana». Inizialmente la proposta di legge, Le richieste di autorizzazione sono escluse per i assolutamente bipartisan, era dedicata ai soli cam- campi inferiori a 4 giorni. Alle unità è richiesta la com- peggi scout ma in Commissione è stata allargata an- pilazione e la consegna, al comune competente ter- che ad altri tipi di soggiorno educativo. Finalità prin- ritorialmente, di una autorizzazione (il cui testo è al- cipale della legge è quella di agevolare lo legato alla legge) almeno 40 giorni prima del svolgimento dei nostri campi estivi attraverso la sem- soggiorno. Nel documento si richiede di autocertifi- plificazione dei requisiti organizzativi e la riduzione care il possesso di alcuni requisiti presenti nella delle richieste burocratiche. legge. Si tratta di prescrizioni da seguire per vivere Le norme dispongono tra le altre cose i requisiti ne- in sicurezza e nel rispetto delle regole le nostre atti- cessari per ottenere l’autorizzazione, chiedono ai vità scout. Tutto questo è possibile perché la legge comuni la creazione di uno sportello unico a cui in- considera i campi estivi scout attività meritorie, espe- dirizzare le domande di soggiorno in modo da svel- rienze che «si confermano oramai da anni parte at- tire i tempi, disciplinano i soggiorni nei parchi e nelle tiva di quel mondo della sussidiarietà sociale». riserve e nel patrimonio agricolo regionale. Per conoscere il testo integrale della legge e scari- Ovviamente sentiti ringraziamenti sono stati espressi care lo schema di domanda di autorizzazione visita al Consiglio regionale, per l’aiuto e l’attenzione, dal il sito regionale: www.agesci.toscana.it. 13 Pattuglia Terrasanta Toscana SCOUT Tracce di vita, tracce di speranza Raccolti in un libro gli scritti di Marino Tiribilli P oco più di un anno fa, il 10 novembre del 2008, Marino Tiribilli, uno dei più attivi e instancabili componenti della Pattuglia Terra Santa, ci lasciava per tornare alla Casa del Padre. I suoi pensieri e le sue poesie sono state raccolte in una pubblicazione da Alessandro Bartolini, che ha lavorato a lungo con lui, condividendone le difficoltà, le speranze e le gioie di un impegno così grande. Tramite lo scautismo, movimento di fratellanza mondiale, Marino ha cercato di intessere una rete di connessioni e di relazioni fra persone che, magari, la pensavano diversamente su molte cose, ma avevano come priorità principale la pace. dagli otto ai venti anni ha avuto un coltellino mul- Il libro, intitolato «Vivere i valori», ha come sotto- tiuso e lo ha adoperato in cucina, nel bosco e nei titolo «tracce di vita, segni di speranza» e «vuole lavori più impensati. Poi il coltellino viene messo essere – spiega il curatore – un piccolo sussidio da parte e si scopre di aver acquisito mani abili. Io di spiritualità scout a favore di quanti hanno co- vorrei che queste pagine fossero usate come il nosciuto Marino, o semplicemente intendono ri- coltellino, nelle occasioni più impensate, nei mo- percorrerne le tracce lungo un percorso di pace menti di tristezza, nei momenti di gioia, nei tempi intensamente ricercato, durato una vita intera». di silenzio, nei tempi di meditazione e di perso- Nei suoi scritti possiamo ritrovare tutta la sempli- nale ricerca». cità e la freschezza del suo pensiero che, attra- Il libretto è disponibile presso la rivendita scout verso gli aspetti specifici dello stile scout, Stella Alpina e l’intero ricavato sarà devoluto a fa- raggiunge il punto senza tanti discorsi retorici, tal- vore dell’infanzia ferita e abbandonata di Be- volta superflui. tlemme. Per dirla con le parole di Marino: «Ciascuno di noi 14 G.E. non saltare agli occhi il fatto che per un muro ca- scana, in collaborazione con Pax duto, nascano ogni giorno nuove barriere che Christi, movimento cattolico interna- impediscono agli uomini di confrontarsi e cono- zionale per la Pace (per saperne di più visitare: scersi tra loro. A volte sono muri materiali, con- www.paxchristi.it), promuove da diverso tempo, creti, di otto metri di altezza, in cemento armato vari progetti a favore delle popolazioni della Pa- a prova di bomba, come quello intorno a Be- lestina in queste zone così martoriate dalla tlemme, che la circonda per ben 740 km. Altre guerra. Tra le tante iniziative organizzate in pas- volte, sono ostacoli intangibili ed invisibili, come sato ricordiamo le «bandiere della pace», dise- il pregiudizio o l’integralismo, ma non per que- gnate e colorate dai lupetti e coccinelle toscani, sto meno solidi e difficili da abbattere. donate ai bambini palestinesi; oppure l’invio di Per poter riuscire a cambiare le cose, il primo medicinali difficilmente reperibili e ancora, la rac- passo è dato dalla conoscenza della realtà dei colta di strumenti musicali per le bande giovanili fatti, vista con i propri occhi. Ci spiega Alessan- delle città coinvolte nelle tensioni arabo-israe- dro che «Il pellegrinaggio ha anche questa fun- liane. zione, rendere consapevoli i distratti di cosa stia Anche quest’anno la Pattuglia, guidata da Ales- succedendo in luoghi di cui si parla molto ma in sandro Bartolini, insieme agli altri componenti, realtà, si sa poco. Per questo essere ospiti di al- Annalisa Mensi del gruppo di Sesto Fiorentino, cune famiglie appartenenti a comunità cristiane Carlo Guarducci e Lucia Capone del Firenze 7, del luogo, ha un valore immenso per capire la Francesca Bubani del Prato 4 e don Mario Cor- loro dimensione quotidiana». nioli di Montevarchi, per continuare e rafforzare Partecipare alla celebrazione per la «Giornata gli impegni presi nei confronti delle popolazioni del 1° marzo» assume un significato di condivi- sofferenti della Terra Santa, propone un pelle- sione piena della situazione che gli abitanti della grinaggio nella città di Betlemme, in Cisgiorda- città vivono da anni. Per costruire un ponte verso nia, dal 27 febbraio al 6 marzo. «Il periodo Betlemme, dobbiamo cominciare da qui, e un prescelto per il nostro viaggio non è casuale - piccolo grande gesto, come il pellegrinaggio pro- dice Alessandro – dato che il primo marzo ricor- mosso dalla Pattuglia Terra Santa regionale, rerà il sesto anniversario della costruzione del potrà essere considerato come la posa della muro che circonda il perimetro della città della prima pietra di questa opera che ci vede tutti natività». coinvolti per il raggiungimento della pace nel A venti anni dalla caduta del Muro di Berlino, ce- mondo. lebrata in tutto il mondo come una conquista Per saperne di più: http://www.scout-for-peace.it/ verso la pace ed il dialogo fra i popoli, non può Gianluca Ermanno L 15 Pattuglia Terrasanta a Pattuglia Terra Santa della To- Toscana SCOUT Un ponte per Betlemme Fede Pagine di A CURA DI MARCO CAVINI Ae, istruzioni per l’uso A febbraio il primo campo formativo per assistenti deato dal comitato regionale come ri- teri che non hanno mai avuto sposta alle richieste degli Ae emerse esperienza di scautismo e che, all’incontro regionale del maggio ritrovandosi a ricoprire questo scorso, è ormai in rampa di lancio il primo campo incarico, chiedono di conoscere di formazione per assistenti, che si svolgerà a Se- i fondamenti dello scautismo e reto, in provincia di Arezzo, dal 25 al 27 febbraio la specificità del loro ruolo». Da 2010. queste richieste è scaturito l’in- Da tempo l’Agesci ha orientato la sua attenzione serimento di molti dei contenuti verso la figura dell’Ae, il quale non deve fornire so- che saranno trattati al campo, lamente un supporto «religioso», ma deve essere volti a formare gli Ae a 360°: un vero e proprio capo, inserito attivamente e, so- dalla storia dell’associazione allo scautismo catto- prattutto, consapevolmente nelle staff e nelle Co- lico, dal Puc (Progetto unitario di catechesi) al munità capi. Sentiero Fede, dal metodo scout alla struttura as- Il campo in programma a febbraio rappresenta una sociativa nelle sue varie sfaccettature. «Il fine - novità assoluta nel panorama associativo, in continua Arnetoli – è quello di dare l’opportunità di quanto fino ad ora una iniziativa del genere non vivere, per quanto possibile, un’esperienza forma- era mai stata organizzata. All’evento sono invitati a tiva in stile scout che possa trasmettere e fare ap- partecipare, oltre agli Ae dei gruppi della Toscana profondire a tutti gli Ae i fondamenti dello e delle regioni dell’area centrale (Lazio, Umbria, scautismo. Il Comitato regionale sta lavorando per- Sardegna, Marche e Abruzzo), anche i seminaristi, ché i sacerdoti diventino sempre più figure propo- possibili futuri assistenti. sitive e importanti all’interno delle Coca e del «Questo campo – spiegano Elisabetta Fedi e An- gruppo. Troppo spesso infatti – conclude l’incari- drea Arnetoli incaricati alla Formazione capi – cato – nelle nostre attività vengono relegati ad un nasce come risposta alle richieste di formazione ruolo marginale dimenticandoci dell’importanza espresse da molti Ae, in special modo dai presbi- che possono avere tanto nel cammino di fede dei I 16 capi adulti, quanto nella proposta catechetica fatta 2009, dal tema «Dinamiche di fede degli adulti: l’Ae a bambini e ragazzi». in comunità capi», organizza anche un nuovo incontro per assistenti dedicato a «L’educazione alla Un 2010 ricco di appuntamenti fede dei ragazzi: l’Ae in staff di unità». Questo nuovo Oltre al campo di febbraio, per gli Ae più volenterosi appuntamento sarà il 16 aprile al seminario di Fie- e desiderosi di migliorare il proprio servizio asso- sole. Un’occasione unica che viene offerta agli as- ciativo in questo 2010 non mancheranno certa- sistenti per incontrarsi fra di loro e con il comitato mente le proposte di formazione e di crescita. regionale, oltreché un’occasione per approfondire il Si parte il 9 e 10 febbraio 2010, con il convegno loro ruolo all’interno dell’associazione. nazionale di Assisi: si tratta del terzo appunta- Infine la Route dello Spirito, che quest’anno sarà mento del genere per gli assistenti, che sarà allar- in doppia data: a Siena dal 19 al 21 marzo e a Em- gato anche ad Ae di altri paesi europei e ad poli dal 14 al 16 maggio. Si tratta di una esperienza eventuali capi interessati. Il tema dell’incontro sarà di campo itinerante di spiritualità rivolto preferibil- la riflessione sulla catechesi narrativa. mente alle Coca; lo stile è quello del pellegrinaggio Il comitato regionale, dopo quello del 27 novembre lungo alcuni tratti della Via Francigena. 17 Branca L/C Vivere la catechesi per testimoniarla di Daniele Lucchini I capi l/c toscani chiedevano ai due nuovi incaricati alla branca regionale, Alberto Ceccherini e Francesca Bar- tolini, un impegno ben preciso: affiancare all’aspetto teorico delle sessioni delle officine metodologiche una parte pratica che rendesse più facile l’apprendimento. Sabato 13 e domenica 14 marzo si svolgerà (al momento di andare in stampa il luogo non è stato definito) l’annuale appuntamento metodologico sarà protagonista. per capi della branca lupetti e coccinelle. Giocata sarà l’attività principale del sabato e la do- «Incontro con la parola di Dio» è il tema di que- menica vedrà un momento in cui saranno ripro- st’anno, riguardante in particolare l’ideazione e la posti tutti i temi affrontati e i capi si realizzazione della catechesi. «Programmare una sperimenteranno nella creazione di attività. Sarà catechesi per i bambini – affermano Alberto e dato inoltre ampio spazio alla messa in comune Francesca – presenta spesso dei problemi. Senza delle idee: in una stanza apposita, i capi potranno una buona programmazione e una adeguata pre- appendere a delle sagome di «fraticelli» dei car- parazione c’è il rischio di non essere efficaci». toncini contenenti le esperienze maturate negli Trattandosi di un evento di branca l/c, difficilmente anni, facilitando così la condivisione delle attività. l’incontro si svolgerà con tutti i presenti seduti ad I contenuti dell’«officina metodologica» proven- un banco a prendere appunti, ovviamente il gioco gono dalle premesse agli obiettivi del progetto re- 18 A LUCCA ARCANDA E SCIBÀ IN VOLO DA TUTTA ITALIA i è svolto a Lucca sabato 14 e domenica 15 novembre 2009 il convegno nazionale Bosco per quadri e formatori. Un buon numero di partecipanti, provenienti da tutta Italia hanno contribuito per due giorni a valorizzare ed arricchire le idee che gravitano intorno al mondo delle coccinelle, per il suo sviluppo ed accrescimento. I capi hanno avuto spazi per il confronto e la condivisione, momenti per la riflessione personale e non sono mancati giochi, tutti indirizzati ad una maggiore conoscenza del Bosco. S gionale, nel quale si afferma che spesso «le nostre attività di catechesi sono basate più sulla spiritualità che sulla Parola (es.lettura di Gibran piuttosto che Vangelo)». In particolare l’evento è stato pensato per venire incontro alla precisa richiesta di riscoperta del ruolo del capo come testimone di fede, speranza ed amore, capace di rispondere alle esigenze dei ragazzi. L’officina si propone dunque, a partire dalla riscoperta delle Sacre Scritture, di aiutare i capi nel difficile compito di essere educatore alla fede. 19 Branca R/S Ci scappa la P.P. Capi a confronto sul Punto della strada di Silvia Pari C i scappa la P.P: tutto ciò che avete sempre voluto sapere, ma non avete mai osato chiedere sulla progressione personale in branca r/s». Questo é il titolo del prossimo evento regionale organizzato dalla pattuglia rover e scolte, che si svolgerà in contemporanea alle botteghe artigiane. La simpatica frase che dà il nome all’incontro metodologico vuole spiegare lo spirito con cui gli organizzatori dell’evento intendono affrontare i numerosi temi. «Non bisogna prenderci troppo sul serio, ma dobbiamo parlare di temi importanti per i nostri ragazzi», spiegano i due incaricati Stefano «Steppy» Marini ed Elisa Giannetti. I temi in programma sono, infatti, molto seri e «impellenti»: la Carta di Clan, il Punto della strada, la Partenza, la relazione capo-ragazzo, la verifica della P.P. Tutti strumenti che ogni capo conosce bene ma che spesso non riesce ad di tutto da una richiesta proveniente dai capi stessi amalgamare e armonizzare come il metodo ri- e dal loro bisogno di «chiarirsi le idee». Inoltre il chiede. tema della P.P. è particolarmente attuale in questo Il tema centrale, come già anticipato dal titolo, sarà momento, perché gran parte della proposta di mo- la progressione personale: la sua struttura, gli stru- difica al regolamento metodologico di branca, pre- menti necessari per metterla in pratica e i suoi sentata dalla pattuglia nazionale, è relativa proprio tempi. La scelta sull’argomento é giustificata prima agli articoli su questo strumento educativo. 20 «Abbiamo quindi pensato – spiega Stefano – di gionale fanno sapere che ci sarà anche spazio per dedicare a questo tema un evento di formazione il divertimento. «inutile dire – concludono Stefano per capi clan e maestri dei novizi. La nostra idea è ed Elisa invitando i capi r/s – che giocheremo con quella di articolare l’evento con una parte di con- il nostro stile e quindi con tanta voglia di ridere, fronto tra le esperienze dei capi per far emergere scherzare e acquisire competenze per il bene dei criticità, dubbi e certezze, ma anche per capire nostri ragazzi». come la Toscana si pone rispetto alle proposte di L’incontro si svolgerà sabato 6 e domenica 7 marzo modifica del regolamento di branca. Inoltre – ag- al Seminario di Pistoia. Le informazioni sull’evento, giunge l’incaricato – l’incontro prevede una parte di e sulle botteghe artigiane, sono reperibili sul no- formazione vera e propria, strutturata sui vari stro sito internet dell’Agesci Toscana, sotto la se- aspetti inerenti la P.P.». zione «metodo- branca R/S» oppure iscrivendosi Dopo questa presentazione l’evento sembrerebbe al gruppo di Facebook chiamato «Agesci Branca molto serio per i temi trattati, ma dalla pattuglia re- RS Toscana». 21 Dalle Zone Una fede diversa La formativa dei capi d’Arezzo sull’accoglienza dei ragazzi di altre religioni di Marco Cavini A ll’assemblea del 2008, i capi della zona di Arezzo manifestarono l’esigenza di affrontare il problema di come confrontarsi con i ragazzi di altre religioni che sono presenti nelle nostre unità e di come fargli vivere la proposta cattolica insita nel nostro metodo scout. approcciarsi alle altre confessioni e religioni, ed Il comitato ha così colto la palla al balzo ed ha de- uno metodologico, fatto da uno o più capi scout, ciso di organizzare, lo scorso 13 novembre, in per capire come utilizzare concretamente il nostro concomitanza con l’assemblea di zona, un mo- metodo nei confronti di chi non fosse cattolico». mento formativo che potesse affrontare proprio Il sacerdote presente all’incontro era don Angelo questi delicati punti. Chiasserini, parroco del Sacro Cuore ad Arezzo «Il nostro incontro è stato strutturato in due mo- e presidente regionale dell’Ufficio Migrantes, l’or- menti – spiegano i responsabili della zona di ganismo che assicura l’assistenza religiosa ai mi- Arezzo Chiara Beucci e Francesco Sandrelli, que- granti e promuove nelle comunità cristiane st’ultimo giunto proprio quella sera, dopo 6 anni, atteggiamenti ed opere di fraterna accoglienza e alla conclusione del suo mandato (al suo posto è per stimolare un clima di pacifica convivenza ri- stato eletto nuovo come nuovo responsabile Luigi spettosa. Bigazzi) – Un approfondimento teologico, fatto da Da Roma hanno portato la loro testimonianza un sacerdote, per capire come sarebbe corretto Alessio Sarti e Maria Biani, due capi scout del 22 «Ogni volta che abbiamo accolto qualcuno – spiegano Alessio e Maria – siamo cresciuti e abbiamo migliorato la nostra proposta: un messaggio di integrazione è possibile e può dare vita ad un buon cammino scout. L’incontro con chi è di altre religioni, arricchisce e porta a 4 diversi tipi di opportunità: culturale, religiosa, morale ed ecclesiale». La diversità può infatti aiutare a compiere scelte più consapevoli e sentite, non dettate dalla tradizione; la diversità può aiutare nella missione di evangelizzazione, di educatori cristiani, aiutando a scoprire nuove strade per fare conoscere la proposta cristiana; la diversità arricchisce la proposta scout, perché questa deve tenere conto di nuove culture e nuovi modi di fare, perché implica che il metodo venga adattato anche alle necessità di questi ragazzi. «Accogliere implica sforzo – aggiungono i due capi romani – ma se non lo facessimo saremmo Roma 17, un gruppo che ha realizzato concreta- capi solo di facciata. L’arte del capo sta nel con- mente l’integrazione, in una città dove il fenomeno vertire tale relazione problematica in un’opportu- dell’immigrazione, con i relativi problemi, è molto nità, nell’arricchire la proposta per intercettare maggiore rispetto ad Arezzo. nuove esigenze e nuovi modi per concretizzare il Dopo le spiegazioni sociologiche e religiose del metodo». Per i ragazzi di altre religioni il capo deve fenomeno dell’immigrazione di don Angelo, all’ini- pensare ad una nuova progettualità, ad una pro- zio del loro intervento, Alessio e Maria hanno gressione personale diversa e calibrata: deve fare posto ai capi di Arezzo una domanda: «Pensate lo sforzo di progettare con loro e per loro qualcosa che accogliere un musulmano possa essere un di diverso, orientato sempre alla proposta cri- problema?». La risposta è stata, quasi all’unani- stiana, ma con obiettivi diversi. Dalla preda di mità, «sì». Da lì, attraverso esempi concreti, i due Baloo in branco al punto della strada, il capo non capi di Roma hanno provato a far capire ai capi deve convertire, ma deve annunciare Cristo e far aretini come l’accoglienza del «diverso», non rap- si che il ragazzo si impegni a scoprire questa pro- presenti un problema, ma un’opportunità. posta. 23 Dalle Zone SIENA, Epc in campo contro i rischi o scorso 24 ottobre gli r/s e i capi di Inoltre, all’interno del piano intercomunale sono Siena sono stati protagonisti di un’in- stati illustrati i quattro livelli di allerta (normalità, at- solita avventura: insieme ad altre as- tenzione, preallarme ed allarme) rispettivamente sociazioni territoriali di volontariato, come La Croce corrispondenti alla gravità della situazione e al ri- Rossa Italiana, l’Arciconfraternita della Misericordia schio per la popolazione. e il Cai, hanno partecipato al piano intercomunale Per l’occasione, la Fortezza Medicea di Siena, di protezione civile. Il piano è stato elaborato gra- luogo che ha ospitato la manifestazione, si è tra- zie all’istituzione del centro dei comuni di Siena e sformata in un vero e proprio campo base, pieno di Monteriggioni, con il quale è stata potenziata l’or- tende accuratamente montate dai capi senesi, che ganizzazione locale del servizio di Protezione Ci- hanno anche dimostrato la loro abilità e compe- vile. tenza nell’organizzare attività di animazione per ra- Conoscere i rischi presenti sul nostro territorio per- gazzi delle scuole medie, principali attori dell’ ini- mette al cittadino di seguire dei comportamenti ziativa. che, in caso di eventi calamitosi, potrebbero rive- Il settore Epc della zona di Siena ha collaborato più larsi salvavita, e per questo la manifestazione è volte con il Comune, perché l’Agesci è iscritta al- stata realizzata proprio con lo scopo di stimolare e l’albo delle associazioni territoriali di volontariato, accrescere una cultura di protezione civile tra i cit- chiamate recentemente per il piano di emergenza tadini. neve e per altre esercitazioni di protezione civile. Il piano di protezione civile ha riguardato una vasta L’incontro è stato una ghiotta occasione per capi e e dettagliata cartografia digitale relativa ai rischi si- ragazzi di mostrarsi al territorio senese, dimo- smici, idraulici, idrogeologici e di incendi boschivi di strandosi cittadini attivi e responsabili e vivendo in ogni zona del territorio di Siena. (cosa che fa sem- maniera coerente e concreta i valori della nostra as- pre bene conoscere, soprattutto in previsione di sociazione. L un’uscita o di un campo estivo!) 24 M.R.M. Dai Gruppi L’uomo e l’ambiente in una foto Terza edizione del concorso dedicato a Nicola Bergamo T erza edizione per un concorso che ormai sta diventando un classico appuntamento. Il gruppo Avenza 1, vicino a Carrara, ripropone il premio fotografico dedicato alla figura di Nicola Bergamo, scout scomparso prematuramente quasi quattro anni fa. Nicola, che per poco tempo è stato incaricato regionale alla branca e/g, era molto conosciuto dai capi della nostra regione e questo concorso intende man- 18x24 a 20x30. tenere vivo il suo ricordo. Per partecipare basta iscriversi, entro il 30 aprile, Quest’anno il tema sul quale i fotografi sono chia- inviando una e-mail all’indirizzo [email protected], mati a cimentarsi sarà «L’uomo e l’ambiente». indicando nome, cognome e gruppo di apparte- Due sono le categorie, «bianco e nero» e «co- nenza del partecipante. Una volta iscritti c’è lore», alle quali ogni partecipante potrà concor- tempo fino al 15 maggio per spedire le foto agli rere presentando fino a un massimo di tre organizzatori. fotografie. Ogni immagine dovrà avere un titolo Una giuria formata da esperti in fotografia pre- ed essere allegata da una riflessione che ne spie- mierà le tre migliori foto per categoria. La pre- ghi il contenuto e l’essenza. Le fotografie do- miazione è in programma sabato 12 giugno ad vranno essere inviate in un formato che va da Avenza, presso Casa Pellini. 25 Come eravamo Quando lo Scautismo arrivò in Italia Cento anni fa, nel 1910, a Bagni di Lucca la nascita del primo gruppo di Giovanni Barsocchi olo tre anni dopo l’esperimento del cattolica chiamata Le Gioiose fondata dal mae- primo campo della storia a Brow- stro Mario Mazza. Questi, avendo sentito parlare nsea, nel 1910, lo scautismo arrivò del gruppo di Bagni di Lucca, vi si recò e co- anche in Italia. Quest’anno dunque ricorrono nobbe Vane che gli consigliò di prendere contatti cento anni dalla nascita del primo «germe scout» con il dott. James Richardson Spensley, medico nella nostra penisola. inglese residente a Genova (fondatore della La nostra storia inizia in Toscana a Bagni di squadra di cricket e di calcio del Genoa), che Lucca, dove simpatici signori inglesi si recavano aveva conosciuto Baden-Powell. in villeggiatura attratti dalle terme e dal casinò. Dopo aver fondato, con l’aiuto di Spensley e Fra questi signori figurava tale sir Francis Patrick Mazza, una sezione del Rei a Genova, Vane or- Fletcher Vane che esattamente cento anni fa, in- ganizzò un convegno di tutte le sezioni del cen- sieme al maestro locale Remo Molinari, fondò un tro-nord Italia nel dicembre del 1910 a Firenze gruppo di ragazzi con il nome di Rei (ragazzi dove venne fondata la struttura operativa dei esploratori italiani) e scelse come simbolo un gi- Ragazzi Esploratori Italiani che presero come glio, preso dalla carta da parati del casinò. simbolo un giglio contenuto in una delle prime Che questo sia l’atto costitutivo dello scautismo chiese di Genova che fu sede di un reparto in Italia non è pacifico. Pare che già nel 1905 a scout. Genova esistesse un’associazione educativa Nel 1911 i Rei contavano sezioni in Albinia, Bre- S 26 Sir Fletcher Vane fondatore del primo gruppo Scout in Italia scia, Bardi, Bagni di Lucca, Firenze, Genova, da lui fondato. Gallura, Giarre, Lucca, Messina, Milano, Mo- Successivamente lo scautismo italiano visse alti dena, Molinella, Napoli, Perugia, Pisa, Pavia, e bassi e la drastica frenata imposta dal fascismo Palermo, Pontedera, Roma, Venezia, Viareggio. fino al 1943, anno in cui rispuntarono guidoni e La prima associazione scout riconosciuta fu fon- uniformi e a Roma nacque l’Associazione Guide data da Carlo Colombo nel 1912 e prese il nome Italiane (Agi). di Corpo Nazionale dei Giovani Esploratori Ita- Nei decenni successivi vennero fondate altre as- liani (Cngei). Questa non era ben vista dagli am- sociazioni fra cui il Movimento Adulti Scout Cat- bienti e dalla stampa cattolica soprattutto per tolici Italiani (Masci) e la Comunità Italiana Fou- quanto riguardava la «sconvenienza» generata lards Blancs. dallo scautismo femminile e dalle voci riguar- Infine, nel 1974, guide e scout decisero di ini- danti i legami fra scautismo e massoneria. ziare a camminare insieme e fondarono l’Agesci Fu così che alcuni lungimiranti proposero e so- abbandonando le vecchie camicie grigie e avana stennero l’idea di uno scautismo specificamente per la più elegante camicia celeste. cattolico che ebbe origine nel 1916 grazie al A livello regionale l’anniversario della fondazione conte Mario di Carpegna, già guardia nobile del del primo gruppo Rei a Bagni di Lucca sarà fe- Papa, che divenne primo Commissario Generale steggiato al San Giorgio in programma a Via- dell’Associazione Scout Cattolici Italiani (Asci) reggio dal 30 aprile al 2 maggio. 27 Continua il nostro viaggio alla scoperta dei luoghi per campi estivi VALVANERA Un alpeggio per gli scout alvenera, poco sopra Valdena fra- luogo come posto per campi estivi (prevalente- zione di Borgo Val di Taro, è il nome di mente e/g). un alpeggio situato fra le province di La Valvenera è raggiungibile attraverso una strada Massa e Parma. La valle, abitata fin da prima del sterrata che sale da Valdena per circa tre chilome- medioevo, è sempre stata sfruttata per pascoli o tri. Arrivati all’alpeggio siamo fronte ad un campo agricoltura, tanto che ancora oggi sono visibili le enorme dove poter fare ogni tipo di attività e con caselle, piccole case in pietra, che ospitarono le fa- uno spazio pronto per ospitare i fuochi di bivacco, miglie di contadini e allevatori della zona. circondato da un bellissimo bosco nel quale è pos- Abbandonato negli anni ’50 a causa della migra- sibile montare fino a dieci tende con relativi angoli zione di massa verso le città, l’alpeggio fu adottato di squadriglia. Il posto si presta benissimo anche da due amici che vi costruirono la chiesetta della per le uscite di squadriglia, dato che vi partono Madonna della Pace, che poi lasciarono in dono sentieri che portano ai tanti paesini sparsi sui monti alla parrocchia di Pontremoli. vicini, e il Massa 2 su richiesta è in grado di trovare Dopo anni di abbandono il vescovo di Massa e e portare i pali per le costruzioni direttamente sul Carrara offrì ai gruppi la possibilità di trasformare posto. Valvenera in una base e così dal 1991 il Massa 2 Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere gestisce questo bellissimo luogo. a Emanuele Lorieri (335-7801847), e-mail: Ristrutturata la chiesetta, sistemata una piccola ca- [email protected]. È in costruzione anche sella (che oggi serve da cambusa e magazzino per un sito internet presto on line, all’indirizzo: i campi) e costruito un impianto capace di portare www.valvenera.it. V l’acqua dalla fonte, è stato deciso di utilizzare il 28 G.B. CIAO ENNIO Scompare a 102 anni lo scout più vecchio d’Italia li scout italiani salutano il loro fra- i 30 anni dell’Agesci, insieme ad altri scout, fu ri- tello più anziano. Alla veneranda età cevuto a Roma da Papa Giovanni Paolo II. Nel di 102 anni, compiuti lo scorso 25 2008 il Comitato regionale lo ha premiato con la dicembre, domenica 10 gennaio è scomparso Zecca d’argento, il riconoscimento che l’Agesci Ennio Biagiotti, lo scout più vecchio d’Italia. Na- Toscana assegna per meriti scout. tivo d’Arezzo ma pratese d’adozione il dottor Persona arguta e di spirito, come sanno essere Biagiotti, conosciuto da tutti semplicemente i vecchi toscani, il Biagiotti nel corso della se- come Ennio, festeggiò il secolo di vita proprio in conda guerra mondiale partecipò alla campa- occasione del centenario della nascita dello gna di Russia e fu prigioniero in Germania. Al scautismo. suo ritorno in Italia, nel ’45, la prima cosa che Considerato una figura di spicco dell’associa- fece fu quella di raggiungere gli amici scout che zionismo cattolico a Prato, fondò nella città la- stavano facendo un campo sull’Appennino pra- niera il primo gruppo Fuci. Nel 1926, all’età di tese. 19 anni, diventa esploratore, da allora l’amore I funerali, presieduti dal Vescovo di Prato mons. per la vita e gli ideali scout lo accompagneranno Gastone Simoni, nella chiesa pratese di San fino all’ultimo. Proprio due mesi fa, i primi di di- Francesco, storica sede degli scout, hanno visto cembre, con il fazzolettone al collo aveva preso la partecipazione di tanti amici col fazzolettone parte ad una uscita del Masci (il movimento al collo che non sono voluti mancare all’ultimo adulti scout cattolici) a La Verna. Nel 2004, per saluto al vecchio caro Ennio. G 29 La Toscana SENZA SANGUE Nel 2009 crollo delle donazioni. L’appello di Francesco Scarano, presidente della Fratres regionale di Silvia Pari M anca il sangue in Toscana. L’allarme ormai é stato lanciato da mesi da tutte le associazioni per i donatori di sangue. La nostra regione, infatti, é scesa dal quarto posto nel 2007 a livelli bassissimi, lasciando senza scorte i centri trasfusionali. Per lanciare l’appello siamo andati a parlare con Francesco Scarano, direttore della Fratres Toscana. Com’é la situazione attuale in Toscana? «La nostra regione produce 220 mila sacchi di sangue l’anno, di questi, 70 mila sono offerti dalla Fratres. Il bisogno di sangue aumenta annualmente e la nostra previsione per il 2009 era del Francesco Scarano 3%. Purtroppo le richieste sono aumentate del 5% e per far fronte alla differenza non prevista abbiamo dovuto chiedere aiuto ad altre regioni, so- sfiducia generale in tutta la popolazione mon- prattutto a quelle del nord. Non riusciamo a diale, soprattutto tra coloro che hanno perso il raggiungere l’autosufficienza». posto di lavoro. In una situazione così c’é meno Quali sono le cause? attenzione per il prossimo e per la comunità in cui «Sicuramente il panico creato dai media per il viviamo». virus dell’influenza A H1N1. Rimane il luogo co- Donare é sicuramente un gesto bellissimo, ma mune che donando c’é il rischio di rimanere con- da anche la possibilità di controllare la pro- tagiati dalle malattie, senza capire che gli aghi pria salute? che usiamo sono monouso quindi sterili. In più c’é «Il donatore é una persona sana e seguita. Prima anche il problema della crisi che ha portato una di donare facciamo degli esami del sangue che 30 danno la possibilità alla persona di tenere sotto perché credo che l’aiuto per il prossimo sia una controllo i propri valori ed il proprio stato di sa- cosa che accomuna le nostre associazione». lute». Il motto della Fratres é “un goccio del mio sangue Vuole fare un appello alla nostra associa- per un palpito del tuo cuore”. Prendere a cuore il zione? problema della donazione ormai di livello nazio- «Certo, non solo sulla donazione ma anche per nale é importante per noi come associazione sensibilizzare i nostri ragazzi su questo problema. sempre dediti al servizio al prossimo e all’atten- I giovani sono i donatori di domani e se li formate zione per la nostra comunità. Per diventare do- già adesso abbiamo probabilità di sperare in un natori basta avere un’età compresa tra i 18 e i 65 futuro migliore. Ognuno di noi un giorno può anni e pesare più di cinquanta chili. Per informa- avere bisogno di sangue, senza contare che é un zioni aggiuntive consultare il sito nazionale elemento non riproducibile in laboratorio. Il san- www.fratres.it oppure il sito della regione gue nasce dall’uomo e può essere donato solo www.fratres.toscana.it. dall’uomo». Avete anche degli eventi in programma? «Sì, faremo un incontro il 6 febbraio all’Hotel Granducato di Campi Bisenzio a Firenze. Inizierà alle 9,30 per finire con un pranzo tutti insieme. Durante l’evento parleremo dell’importanza della donazione e dello stile di vita lontano dall’alcool e dalle droghe che l’essere donatore richiede. Ci piacerebbe avere una rappresen- tanza scout all’incontro anche 31 ScoutEnigmistica DOWN 2. conosciuti dal mitologo 3. consorzio suonatori indipendenti 4. ci va chi conclude 5. 23 aprile 7. sport da purosangue 8. pende dalla lenza 11. rudimenti di una scienza 12. federazione italiana dello scoutismo 13. si manifesta con allegria 16. le consonanti dell'idiozia 17. jamboree europeo 19. accorrono per vedere 23. molto basso 25. di dubbia onesta' 26. Ha scritto "piu' grandi dell'amore" 27. fantasma 29. albero d'alto fusto 30. 33. 36. 38. 39. a cura di Daniele Lucchini Cancelliere tedesco dopo nei prefissi citt-tt-tt forte sinuosita' d'un corso d'acqua numero sulla busta ACROSS 1. cosmetico per le guance 5. esortazione a salire 6. nat-nat-nat 9. frutto esotico dalla polpa verde 10. alunno, allievo 14. un dito 15. dipingere su pergamena 16. numero province toscane 18. consiglio capi 20. contrapposto ad off 21. passare dal dire al fare 22. 24. 27. 28. 31. 32. 33. 34. 35. 37. 39. 40. 41. 42. 43. 44. cupido greco finestrino delle cuccette fu rivale d'Atene cucina scout le persone amate sempre dopo set di moda la variante texana bagna firenze La seconda in Toscana effettuati dall'archeologo un parente del lupo osso del gomito cala con l'imbrunire il piu' alto numero del dado prefisso del prefisso Consiglio dell'arcobaleno