titolo IL NEUTRINO Paolo Strolin ( con la collaborazione artistica e informatica di Laura Strolin e Catello Ingenito ) •Preistoria •Storia •A che serve ? •Enigmi Bibliografia Fisica Astrofisica Cosmologia • A. Ereditato, V Palladino e P.S.- L’enigma del neutrino - Sapere (Feb. 96) • L.M.Krauss - La Materia Oscura - Le Scienze (Feb 87) • J. Bahcall - Neutrini dal sole - Le Scienze (Ott 69) • J. Bahcall - Il Problema dei neutrini solari - Le Scienze (Lug 90) radiazioni BECQUEREL 1896 SCOPERTA DELLA RADIOATTIVITA’ NATURALE g a b e- Elementi radioattivi (*) Uranio, Radio, .. e si scoprì poi che assieme a eviene emesso (* ) Copyright Marie Curie n energia - materia 1 Nulla si crea nulla si distrugge apparentemente, ma : Einstein 1905 E= energia 2 mc materia energia - materia 2 Più precisamente: { materia anti-materia ENERGIA esempi: e elettrone g e+ positrone (anti-elettrone) e elettrone w- n anti-neutrino includendo nel bilancio energia, materia e anti-materia si ritrova “nulla si crea e nulla si distrugge” (* ) (* ) Antimateria : Dirac 1928 , Anderson (e+) 1932 Neutrino e antineutrino E così abbiamo : Decadimento b Decadimento b nucleare e 60Co 60Ni + e- + n n p + e- + n ( F. Perrin 1933 ) d u + e- + n (Teoria dei Quarks 1964) eventi n IPOTESI DI PAULI (1930) Energia di e E disponibile ( Dmnuclei c2 ) • Ee Edisp , quindi n che porta via energia e mn~ 0 • “ladro” invisibile perchè elettricamente neutro sezione d’urto Per le particelle elementari (come n) “sezione d’urto” s invece che “dimensioni” (es. pr2 di una pallottola) diametro atomo ~ 10-8 cm n s ~10-38 cm2 diametro nucleo ~ 10-13 cm Il neutrino ha una probabilità piccolissima di interagire con la materia : “Interazione Debole” Fermi TENTATIVO DI UNA TEORIA DEI RAGGI b di Enrico Fermi (1934) Sunto - Si propone una teoria quantitativa dell’emissione dei raggi b in cui si ammette l’esistenza del <neutrino> e si tratta l’emissione degli elettroni e dei neutrini da un nucleo all’atto della disintegrazione b con un procedimento simile aquello seguito nella teoria dell’irradiazione per descrivere l’emissione di un quanto di luce da un atomo eccitato. Vengono dedotte delle formule per la vita media e per la forma dello spettro continuo dei raggi b, e le si confrontano con i dati sperimentali. Ipotesi Fondamentale della teoria §1 Nel tentativo di costruire una teoria degli elettroni nucleari e dell’emissione dei raggi b, si incontrano, come è noto due difficoltà principali. La prima dipende dal fatto che i raggi b primari vengono emessi dai nuclei con una distribuzione continua di velocità. Se non si vuole abbandonare il principio della conservazione dell’energia, si deve ammettere perciò che una frazione dell’energia che si libera nel processo di disintegrazione b sfugga alle nostre attuali possibilità di osservazione. Secondo la proposta di Pauli si può, ad esempio, ammettere l’esistenza di una nuova particella, il così detto <neutrino> avente carica elettrica nulla e massa dell’ordine di grandezza di quella dell’elettrone o minore. Si ammette poi che in ogni processo b vengano emessi simultaneamente un elettrone, che si osserva come raggio b, e un neutrino che sfugge aall’osservazione portando seco una parte dell’energia. Nella presente teoria ci baseremo sopra l’ipotesi del neutrino. Una seconda difficoltà per la teoria degli elettroni nucleari, dipende dal fatto che le attuali teorie relativistiche delle particelle leggere (elettroni o neutrini) non danno una soddisfacente spiegazione della possibilità che tali particelle vengano legate in orbite di dimensioni nucleari. e- a eg Interazione ELETTROMAGNETICA n GF Interazione DEBOLE GF << a (sono probabilità) p en scoperta e qua finisce la preistoria ... (*) scoperta del n (Reines e Cowan 1956) Reattore Nucleare n p n e+ Rivelatore n+p e+ + n n invisibile , p fermo quindi pure invisibile (* ) Osservazione di neutrini che interagiscono (debolmente !!) con la materia in un “rivelatore” di particelle : la “scrittura” dei neutrini ! particelle dopo tante affascinanti ricerche .. Olimpo delle attuali (*) PARTICELLE ELEMENTARI FAMIGLIE - - - (-) ( ) (-) n n n (e ) (m ) (t ) Quarks e - Leptoni m - t - non ancora osservato! n.b. - ora differenziamo ne , nm , nt di questo olimpo il (*) n è un membro SPECIALE ED IMPORTANTISSIMO Saranno considerate elementari un domani, o si scoprirà che alcune in realtà sono strutture composte ? forze Interazioni Fondamentali mediatori intensità relativa Forte (Nucleare) g 1 Elettromagnetica g 10-2 10-6 10-40 Debole Gravitazionale W Z0 ? Quarks Forte ( + e.m. + debole) Leptoni - Elettroni carichi Neutrini E.m. ( + debole) debole I n hanno permesso di isolare e capire le Interazioni Deboli W+ e Z0 (Rubbia 1983) Le Interazioni Deboli hanno fatto scoprire le “famiglie” fusione nucleare a che servono i neutrini ? “a scaldarci !” (in realtà non direttamente, ma nel senso che senza i n non saremmo scaldati dal sole) l’enorme energia sprigionata all’interno delle stelle ( e quindi anche dal sole ) non può provenire da reazioni chimiche. proviene da reazioni di FUSIONE NUCLEARE e+ n ciclo p-p • protone • neutrone p + p d + e+ + n g d+p 3He in definitiva p+p ( Eddington , 1920 !) 4He +n+g 3He + 3He +g 4He + 2p Luce e radiazioni e.m. sole sulla Terra ~ 1011 n / cm2 ! accompagnano necessariamente i g , la radiazione e.m. che ci illumina e scalda! egualmente abbondanti ma invisibili riscaldamento perchè la radiazione e.m. (i.r., luce, u.v.) ci scalda , ma i n no ? la radiazione e.m. interagisce con il nostro corpo e vi deposita la sua energia (calore) risposta i neutrini no, ci attraversano senza interagire: non depositano energia ! g n enigmi e ora veniamo agli ENIGMI ! bassissima probabilità di interazione dei n negli apparati sperimentali (“rivelatori”) aspetti ancora misteriosi del n ne,m,t carica elettrica 0 momento angolare di “spin” 1/2 interazioni debole massa ? altre proprietà ? n n (Majorana) ? enigma neutrino L’enigma mn e le sue implicazioni FISICA mn ASTROFISICA COSMOLOGIA massa del neutrino mn > 0 ? FISICA • Le odierne teorie pongono mn= 0 : tanto piccola che per ora non se ne riescono a vedere gli effetti • Nessuna ragione fondamentale • Se mn > 0 nuove frontiere della Fisica ASTROFISICA • La “materia oscura” dell’universo è in parte spiegata da mn = 0 , vista l’abbondanza di n nell’universo ? COSMOLOGIA • Continuerà l’espansione dell’universo iniziata con il “bing bang” ? Materia oscura La Materia Oscura verso la Terra misura della velocità per effetto Doppler velocità 300 Curva sperimentale rilevata 200 100 Materia Oscura massa “visibile” 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 distanza da centro galassia Massa visibile solo 10% della massa totale ! Universo 1 Componenti noti dell’Universo Materia “visibile” ( emette radiazioni e.m. : i.r. , luce, u.v. , microonde, raggi x) Fotoni “reliquie” del Big-Bang ( ~ 400/cm3 a 2,7 °K - Arno e Penzias 1965 ) Neutrini “reliquie” del Big-Bang (pure stimati ~ 400/cm3) E la materia oscura ? • viene in parte da mn > 0 ? • particelle elementari ora ignote ? •? N.B. mn non richiede “l’invenzione” di nuovi oggetti ed è plausibile che sia mn > 0 Universo 2 L’UNIVERSO IN ESPANSIONE Legge di Hubble, 1929 : le stelle si allontanano da noi con una velocità crescente all’aumentare della loro distanza Big Bang Il “Grande Scoppio” (Big Bang) Dimensioni universo Grande Freddo r < rc Situazione limite rc r > rc Big Bang Grande Scontro oggi tempo la materia oscura influisce su densità r rc ! Einstein : Relatività Generale 1916, Relatività Generale e Cosmologia 1917. Friedmann 1922 oscillazioni Alla ricerca di mn Il metodo più sensibile è basato sulla ricerca di un effetto indotto da mn : “oscillazioni di neutrino” ricercate osservando SCOMPARSA APPARIZIONE flusso predetto - osservato in assenza di fondo anche 1 ev. basta sensibilità e chiarezza Difficoltà sperimentali: nt mai osservato “scoprire” nt osservare oscillazioni mn doppio problema doppio interesse !! Chorus CHORUS Cern Hybrid Oscillation Research apparatUS Apparizione di nt in un fascio di nm rivelazione del t prodotto nelle interazioni X nm Osc nt t nt m nm Apparato sperimentale Il rivelatore CHORUS L’apparato sperimentale è costituito da un bersaglio di emulsioni nucleari e da una serie di rivelatori elettronici, necessari per la localizzazione e per la ricostruzione cinematica dell’evento. Evento Un evento di CHORUS La risposta dei vari rivelatori dell’apparato viene visualizzata attraverso un programma grafico. In particolare si tratta di un evento che presenta un m nello stato finale. Sono inoltre mostrate alcune variabili cinematiche, come l’energia, ricostruite dal programma di analisi. Emulsioni e tracker Il “CUORE” di CHORUS Localizzazione dell’evento Il sistema di tracciamento a fibre scintillanti predice la regione di emulsioni da analizzare con microscopi automatici gestiti da computer. Immagine Evento in emulsioni ~ 100 micron dimensioni Per rendersi conto di quanto sono 100 micron 10 cm 0,1 mm = 100 micron analisi di immagini Analisi automatica di immagini Ricostruzione delle tracce e del vertice di interazione con il New Track Selector (NTS) Evento 2 Evento in emulsioni ricreato in tre dimensioni dal calcolatore L’elaborazione al computer è in grado di visualizzare le particelle generate nell’interazione (tracce), la loro direzione nei due strati di emulsioni sopra e sotto la base di plastica. conclusioni … per concludere FISICA • un bellissimo campo di ricerca • esperimenti difficili e delicati • tuttavia: dimensioni “umane” ASTROFISICA COSMOLOGIA UNA SFIDA PER I FISICI SPERIMENTALI SFIDA SUL PIANO INTELLETTUALE NON SU QUELLO DELLA GRANDE IMPRESA • interessante per i giovani SIMBIOSI RICERCA-DIDATTICA LAUREANDI - DOTTORANDI • attività stimolante LABORATORI LOCALI E INTERNAZIONALI (CERN) Fisico sperimentale