MUSIC@ novembre-dicembre 8_MUSIC@_ok 06/10/11 20:44 Pagina 17 Fogli d’Album LA SILVIA IMPALLINATA Silvia Colasanti . Compositrice. L a Silvia della quale vi scriviamo, perché presa di mira da alcuni cecchini muniti, per fortuna sua, non di fucili a canne mozze ma solo di penne per scrivere, è Silvia Colasanti; e i cecchini che le hanno sparato addosso una scarica di pallini di parole, sono alcuni nostri colleghi, i quali hanno riferito, sulle rispettive gazzette di militanza, di ‘Faust’ da Pessoa, della compositrice romana, in prima assoluta a Siena, lo scorso 11 luglio, nell’ambito della Settimana Musicale Senese. Ascoltiamo i nostri cecchini che parlottano fra loro, mentre danno una pulitina ai loro archibugi giornalistici, prima di caricarli . ‘Eh, la Settimana Musicale Senese, ma che bel festival, ogni anno qualche sorpresa, senza mai tradimenti, anche quando presenta ‘La fede ne’ tradimenti’ - e giù una risata per l’acuta battuta… la Settimana Senese che sposa sempre vecchio e nuovo e qualche volta è il vecchio che batte il nuovo… non si dice che gallina vecchia… dice il cecchino fissando la cecchina che ricambia con sguardo lussurioso. E poi puntati i loro fucili … pum! un primo colpo. ‘Chi ha deluso è stata Lei, la giovane compositrice romana, Silvia Colasanti, alle prese con Faust, nel difficile testo da Pessoa’. Caro cecchino, il problema lo conosci, resta quello del rapporto musica/testo - fa la cecchina innamorata. E lui: nessun valore teatrale aveva quel libretto, oltretutto di scarso valore letterario. Ma quale teatro musicale? di una qualsivoglia drammaturgia neppure l’ombra. ‘Non riesce a farlo suo, il testo s’ intende, non Faust - dice la cecchina; e il cecchino: ma perché affidarlo ad una lettura interminabile e noiosa? Ma forse è solo conseguenza dell’inesperienza della compositrice, che potrà rimediarvi col crescere. Hai ragione, conclude la cecchina, però convieni che la Silvia è una brava compositrice, come s’è ascoltato nei 18 pezzi che compongono questo teatro musicale? Solo che sarebbe stato meglio chiamarlo con il vero nome questo lavoro: ‘melologo’. E qui finiscono le cartucce e finisce pure il tiro a segno sulla povera Silvia. I cecchini ripongono gli archibugi e si allontanano dal poligono teatrale dei ‘ Rinnovati’ dove s’è ascoltato il ‘Faust’ della Colasanti da Pessoa. Senonchè ai due cecchini che vanno dritti, sottobraccio, verso il meritato ristorante, viene qualche dubbio. Ma tu - dice lei - ti eri mai accorto che molte altre volte, invitati in teatro a sentir ‘drammi musicali’ non abbiamo ascoltato altro che melologhi, lunghi melologhi, melologhi noiosi? Sì che me ne ero accorto - fa lui. Ma allora perché non abbiamo sparato anche in quelle altre occasioni - chiede Lei, come fosse estranea al cecchinaggio contro Silvia. Cecchina , non far la cretina, su . Ti ricordi chi erano gli autori di quegli altri ‘imbrogli teatrali’? E soprattutto chi aveva scritto molti di questi testi? Neppure Manzoni e Leopardi insieme, ne avrebbero scritti tanti e tutti ‘sublimi’ - risata grassa e gomitate di intesa fra i due! - quanti quel nostro conoscente. E forse continuerà a farlo, con la nostra complicità. Ah, sì, hai ragione, fa la cecchina. E tu, riprende il cecchino, te la sentiresti di sparare ad uno di noi? No, caro, speriamo che Silvia non se la prenda. Intanto incrociano Silvia per strada. Ciao, le gridano, nascondendo sotto gli impermeabili i loro vigliacchi archibugi ancora fumanti.@ 19