MICS Attrezzature: presentazione N el corso dell'ultimo biennio Il Formedil, come è noto, ha messo in campo una forte azione di innovazione dell'offerta formativa dando attuazione a quanto pattuito dalle parti sociali a partire dalla contrattazione di settore del 2008. Attraverso alcuni progetti definiti “strutturali” si è puntato a omogeneizzare in tutta Italia l'offerta formativa delle scuole edili, sulla base di una visione unitaria di sistema, che consentisse alla nostra rete territoriale un effetto moltiplicatore. L'obiettivo perseguito è l'ampliamento quantitativo della platea dei potenziali utenti dell’attività formativa delle nostre scuole edili (sia lavoratori che imprese) e l'attivazione di un circuito virtuoso che consenta di inserire lavoratori e imprese che si rivolgono a noi all'interno di un vero e proprio servizio formativo di settore. Un servizio formativo capace innanzitutto di agganciare il lavoratore al momento dell'ingresso nel settore, attraverso istituti quali le 16 ore prima e il contratto di apprendistato e successivamente in grado di offrire una formazione professionalizzante e una educazione ad un com- portamento lavorativo sicuro nelle aree di cogenza delle norme del D.lgs 81/2008 (ponteggi, macchine e attrezzature di cantiere, preposti etc.). Un servizio che però ambisce anche ad offrire opportunità di formazione continua durante tutta la carriera lavorativa attraverso specifici Piani di Sviluppo Professionale (PSP) nei quali intrecciare attività di formazione utile e capitalizzabile al progredire dell’esperienza professionale. In questo quadro, dopo una prima fase sperimentale, è stata messa a regime nel novembre 2010 la Banca Dati Formazione Costruzioni (BDFC) che consente già oggi a giovani e adulti, italiani e stranieri, che passano GIOVANNI CARAPELLA direttore Formedil in formazione all'interno di una delle cento scuole edili italiane di ricevere, attraverso il rilascio del Libretto Personale di Formazione Professionale Edile, la registrazione della formazione svolta e l'attestazione degli adempimenti normativi e contrattuali eventualmente assolti. A partire dal 2011 la BDFC si arricchirà di due nuovi strumenti: il Libretto Personale del Formatore Edile, che consentirà a Formedil di certificare la formazione erogata alle risorse umane interne al sistema, e il Registro dell'Impresa Formativa, che permetterà alle scuole di rilasciare alla singole imprese una attestazione della formazione erogata ai propri dipendenti. Il progetto 16 ore MICS si è mosso in questo quadro di riferimento strategico con una sua peculiarità e specificità, affrontando il tema della formazione dei lavoratori incaricati dell'uso di attrezzature e macchine secondo quanto previsto dagli art. 71 e 73 del D.lgs. 81/2008 come modificato dal D.lgs 106/2009. La formazione nel campo delle macchine da cantiere, siano esse attrezzature di sollevamento che macchine movimento terra, macchine per i sondaggi e le perforazioni, macchine per il trasporto e il getto del CLS, o macchine stradali, fa parte della nostra tradizione e della storia dei nostri centri di eccellenza. Poche immagini raccolte dall'archivio fotografico della SEB, la Scuola Edile Bresciana, sono sufficienti a ricordare un'attività teorico pratica nel campo di macchine e attrezzature che a partire dal dopoguerra ha visto impegnate in tante realtà, grandi e piccole, del nostro Paese decine di nostri formatori e istruttori. A partire dall'emanazione del D.lgs 81/2008 un gruppo di lavoro Formedil, coordinato da Claudio Tombari, referente nazionale del progetto, ha avviato una sperimentazione e una riflessione che si è protratta per un biennio e si è conclusa con la definizione di un percorso formativo modulare per le attrezzature che trova sintesi nello schema a lato. I criteri guida che hanno ispirato l'elaborazione del modello MICS attrezzature sono i seguenti: • Modularità, flessibilità, certificabilità • Unitarietà del modello a livello nazionale • Economia di scala e standard qualitativi misurabili • Integrazione stretta e consequenzialità tra formazione professionale e formazione alla sicurezza • Estensione della platea degli utenti e delle imprese destinatarie dell'offerta formativa A nostro parere essi costituiscono un riferimento utile per qualsiasi intervento formativo di massa nel settore delle costruzioni e un esempio di azione positiva che l'edilizia può trasferire ad altri settori critici. Nel biennio 2009 – 2010, mentre si definiva e delineava il modello operativo MICS Attrezzature, le scuole edili in decine di sedi territoriali erogavano sperimentalmente formazione per la conduzione di MMT e Gru, per macchine perforatrici piccolo e grande diametro, per altri tipi di attrezzature. Centinaia di corsi modulari e migliaia di utenti: una vera sperimentazione sul campo per il nostro sistema formativo di settore. Questa sperimentazione nel mese di dicembre del 2010 è stata fatta propria dalle parti sociali di settore in uno specifico accordo sindacale che ha recepito obiettivi, metodologie e indi- delle norme applicative del comma 5 dell'articolo 73, il Formedil ha provveduto ad attivare un team di lavoro per la produzione di indicazioni operative e materiale didattico (agenda formativa, indicazioni operative, guida per il docente, supporti didattici per gli allievi, prove di verifica intermedie e finali dell'apprendimento etc..). A partire dalle esperienze in campo e della strategia modulare MICS, l’obiettivo è stato quello di produrre – con umiltà, ma con la competenza artigiana di chi si è davvero misurato con il tema – un pacchetto didattico modulare e integrato sulle attrezzature di cantiere. cazioni operative del progetto MICS, consentendo al Formedil di avviare una interlocuzione positiva con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Conferenza unificata delle Regioni e delle Province Autonome. Si tratta proprio delle istituzioni competenti che, secondo quanto disposto dal comma 5 dell'articolo 73 del D.LGS 81/2009 e s.m.i, in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome, dovranno “individuare le attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori nonché le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione.” Al fine di contribuire attivamente al lavoro – tuttora in corso di redazione – di costruzione Il gruppo di lavoro che ha operato in questi mesi è coordinato da Claudio Tombari, referente nazionale Formedil per il progetto MICS e da Antonio Crescini, direttore della Scuola edile bresciana, ed è composto da Giuliano Bianchini, formatore della Scuola Edile Bresciana, Paolo Magliano, formatore e consulente in varie scuole edili del centro-nord, Marino Venturini, formatore della Scuola edile bresciana, Luca Dall'Agnol, valente e prezioso collaboratore Formedil. A tutti loro va il sincero riconoscimento del Formedil per l'intenso e impegnativo lavoro svolto e per il rispetto rigoroso dei tempi che insieme ci eravamo preposti di osservare. Un ringraziamento particolare va alle scuole di Brescia e Catania che hanno consentito di offrire all'insieme delle nostre scuole edili la possibilità di frequentare un ciclo di tre seminari tematici: prima a Brescia dal 28 febbraio al 3 marzo con un doppio corso “minuto per minuto” dedicato alle MMT e alla Gru a Torre e poi a Catania con una presentazione del percorso formativo e dei materiali didattici MICS Attrezzature. Circa set- tanta scuole coinvolte, cento tra responsabili della formazione e formatori partecipi rappresentano per noi un risultato di valore. Il materiale che qui di seguito presentiamo all'insieme delle scuole edili italiane è a nostro avviso un pezzo importante di progettazione formativa, dal valore strategico facilmente comprensibile. Il pacchetto formativo MICS, non ha la pretesa di essere compiuto, anzi è aperto a sviluppi e miglioramenti, ma è pronto per essere testato in esperienze formative reali nei territori. Inoltre, questo materiale si propone a partire dai suoi obiettivi e principi metodologici (modularità e cumulabilità dei crediti formativi, durata della formazione, verifica dell'apprendimento e soprattutto intreccio tra teoria e pratica vera e reale sulle macchine e quindi rifiuto di scorciatoie come la FAD) come un contributo positivo e già disponibile di formazione di qualità per gli stessi livelli istituzionali. I tempi di redazione, approvazione ed emanazione delle normative di attuazione del comma 5 dell'articolo 73 non sono prevedibili ad oggi con certezza, né sono definiti i tempi per adeguare la formazione degli addetti che già operano su attrezzature e macchine (probabilmente 24 mesi a far data dall'entrata in vigore del decreto ndr.). Anche per questo è nostro compito attivarci da subito per offrire al settore una formazione che abbia un senso compiuto, che sia di qualità e quindi riconoscibile e validabile una volta che il decreto sarà emanato. Con questo lavoro, il sistema delle scuole edili Formedil non solo si candida a pieno titolo ad operare come soggetto titolare della formazione ex comma 5 articolo 73 del D.lgs 81/08, ma si propone come portatore di uno stile formativo e di una cultura della costruzione di professionalità che ambisce ad essere riconosciuta dalle istituzioni competenti come “buona prassi”. Certo, è fondamentale che la sperimentazione che noi tutti ci avviamo a mettere in campo nei prossimi mesi, vada a buon fine. Per questo motivo, sollecitiamo tutte le scuole edili che utilizzeranno e sperimenteranno sul campo le metodologie e i materiali prodotti da Formedil di mettere in circolo giudizi, critiche, suggerimenti, approfondimenti che consentano a questo nostro lavoro di essere testato insieme e di crescere e migliorare ulteriormente. Buona lettura e buon lavoro a tutti.