Capitolo 10 La domanda aggregata, I Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 1 Argomenterò che i postulati della teoria classica sono applicabili soltanto a un caso speciale e non al caso generale... Accade, inoltre, che le caratteristiche del caso speciale considerato dalla teoria classica non siano quelle della società in cui di fatto viviamo, con il risultato che le implicazioni del caso speciale sono fuorvianti e disastrose, se si cerca di applicarle ai fatti dell’esperienza. John Maynard Keynes, Teoria Generale Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 2 Il percorso La domanda aggregata, I La curva IS La croce keynesiana Il modello del mercato dei fondi mutuabili La Il curva LM La teoria della preferenza per la liquidità modello IS-LM: Tassi di interesse e reddito di breve periodo Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 3 Logica dell’analisi DA-OA e IS-LM Nel lungo periodo (DA-OALP): I prezzi sono flessibili La produzione è di pieno impiego (disoccupazione pari al tasso naturale) e dipende dalla tecnologia e dai fattori disponibili Nel breve periodo: I prezzi sono fissi La produzione effettiva dipende dalla domanda aggregata Gli shock e le politiche di stabilizzazione influiscono sulla produzione effettiva via la domanda aggregata Una produzione inferiore a quella di pieno impiego è possibile ed è associata a disoccupazione Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 4 Il modello IS-LM Obiettivi: Studio della domanda aggregata nel breve periodo in una economia chiusa (NX = 0) Analisi degli shock di domanda Determinazione del reddito di equilibrio Predisposizione delle politiche di stabilizzazione Variabili endogene: Reddito nazionale Y Tasso di interesse r Componenti della domanda: C, I Variabili esogene: Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Prezzi P rigidi Politica fiscale: G, T Politica monetaria: M 5 La domanda aggregata e le fluttuazioni del reddito nel breve periodo: P Il modello IS-LM spiega gli spostamenti della domanda aggregata per un dato livello dei prezzi. Questi spostamenti influenzano il reddito prodotto nel breve periodo P OABP DA3 DA2 DA1 Y1 Y2 Y3 Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Y 6 Il mercato dei beni e l’equilibrio macroeconomico La croce keynesiana Nella teoria classica: Y effettivo = Y potenziale (salvo scostamenti momentanei) Spesa programmata = Spesa effettiva Nella teoria keynesiana: Y effettivo # Y potenziale (è uguale solo raramente) Spesa programmata # Spesa effettiva (è uguale solo raramente) Equilibrio macroeconomico vs. identità contabile del reddito La croce keynesiana:un semplice strumento grafico per determinare l’equilibrio macroeconomico tra domanda programmata e produzione effettiva nel breve periodo (cioè a prezzi fissi). Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 7 Il mercato dei beni e la croce keynesiana Spesa programmata e spesa effettiva Le componenti della domanda aggregata: C, I, G La funzione di consumo: C C (Y T ) Gli investimenti (supposti esogeni): II Le variabili fiscali (esogene e sotto il controllo del governo): T , G Equilibrio Spesa programmata E =Y = Spesa effettiva Y E C (Y T ) I G Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 8 La croce keynesiana Spesa programmata e spesa effettiva Spesa programmata E Spesa programmata: E C (Y T ) I G PMC I G Reddito, Prodotto, Y Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 9 La croce keynesiana Spesa programmata e spesa effettiva Spesa effettiva (ex post) Spesa programmata Y E E Spesa programmata (ex ante) E C (Y T ) I G I G 45o Reddito, Prodotto, Y Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 10 La croce keynesiana Spesa programmata e spesa effettiva Y E E E C (Y T ) I G Y1 E1 Reddito di equilibrio: La spesa programmata è pari a quella effettiva e tutto il reddito prodotto viene utilizzato in qualche componente della spesa programmata. In equilibrio le scorte di magazzino non variano e sono al loro livello normale E2 Y2 45o Y2 Y1 Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Y 11 La croce keynesiana Un aumento della spesa pubblica Y E E E C (Y T ) I G 2 E C (Y T ) I G1 DG 45o E1 =Y1 Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Un aumento della spesa pubblica sposta la curva di spesa programmata verso l’alto. Le imprese prima riducono le scorte poi aumentano la produzione Y 12 La croce keynesiana Un aumento della spesa pubblica Y E E E C (Y T ) I G 2 E C (Y T ) I G1 DY DG Reddito di equilibrio 45o E1 =Y1 E2 = Y2 Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Y 13 La politica fiscale e il moltiplicatore La spesa pubblica G Un aumento della spesa pubblica induce nel tempo una variazione del reddito di equilibrio più che proporzionale: DY > DG. Il rapporto: DY/DG >1 è detto moltiplicatore della spesa pubblica ed è sempre maggiore di 1. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 14 La politica fiscale e il moltiplicatore La spesa pubblica G Perché la spesa pubblica ha un effetto moltiplicativo sul reddito? Effetto diretto: la domanda programmata aumenta istantaneamente di DG e questo porta a un aumento di produzione e reddito equivalente Effetto indiretto. Una frazione del nuovo reddito, pari a PMC, aumenta i consumi nel periodo successivo. Quindi la domanda e il reddito aumentano ulteriormente. Di questo ulteriore aumento … una frazione PMC viene destinata a consumi. La variazione di reddito è alla fine superiore all’aumento di spesa pubblica iniziale Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 15 La politica fiscale e il moltiplicatore La spesa pubblica G Variazione iniziale: Seconda variazione del consumo: DG PMC x DG PMC 2 x DG Terza variazione del consumo: PMC 3 x DG Prima variazione del consumo: …. DY DG (1 PMC PMC 2 PMC 3 ...) Usando la regola delle serie geometriche: DY 1 DG 1 - PMC Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 16 Il moltiplicatore della spesa pubblica Una derivazione alternativa Esprimiamo la condizione di equilibrio Y = C + G + I in termini di variazioni (tenendo conto che DI = 0): DY DC DG PMC x DY DG DY PMC x DY DG DY (1 PMC ) DG Quindi: DY 1 DG 1 - PMC Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 17 La croce keynesiana Una riduzione delle tasse Y E E E C (Y T2 ) I G E C (Y T1 ) I G Una riduzione delle tasse porta a un aumento del reddito disponibile e induce maggiori consumi. PMC x DT Tuttavia l’impatto diretto è inferiore a quello indotto dall’aumento di G 45o E1 = Y1 Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Y 18 La croce keynesiana Un aumento della spesa pubblica Y E E E C (Y T ) I G 2 E C (Y T ) I G1 DY Reddito di equilibrio: PMC x DT 45o E1 =Y1 E2 = Y2 Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Y 19 Il moltiplicatore delle imposte T Una derivazione alternativa Esprimiamo la condizione di equilibrio Y = C + G + I in termini di variazioni (tenendo conto che DI = 0 e DG = 0): DY DC PMC x (DY DT ) DY PMC x DY PMC (DT ) DY x (1 PMC ) DT x PMC Quindi: DY PMC DT 1 PMC Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 21 Il moltiplicatore di G e di T Il moltiplicatore della spesa pubblica è positivo mentre quello fiscale è negativo. Il moltiplicatore della spesa pubblica è superiore (in valore assoluto) a quello fiscale Ragione: L’effetto fiscale è indiretto. Soltanto una frazione pari a PMC del nuovo reddito disponibile si materializza in nuova domanda aggregata. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 22 Il moltiplicatore di G e di T: un esempio Se la spesa pubblica è aumentata di un euro, cioè DG = 1, e la propensione marginale al consumo è pari a PMC = 0,6, allora il moltiplicatore della spesa pubblica è pari a: DY 1 DY 1 DY 2,5 DG 1 0,6 1 1 0,6 Se la tasse sono ridotte di un euro, cioè DT = –1, e la propensione marginale al consumo è pari a PMC = 0,6, allora il moltiplicatore delle imposte è pari a: DY 0,6 DY 0,6 DY 1,5 DT 1 0,6 1 1 0,6 Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 23 Il mercato dei beni La curva IS: investimenti e risparmio Definizione: La curva IS rappresenta le combinazioni possibili di tasso di interesse e reddito per ognuna delle quali il mercato dei beni e servizi è in equilibrio. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 24 La curva IS Derivazione grafica E(r1 ) E DY Costruiamo la curva IS a partire dalla funzione di investimenti: I = I (r) E (r2 ) DI DY 45o Consideriamo un aumento del tasso di interesse da r1 a r2: Y (c) La croce keynesiana r r r2 r2 Dr Dr r1 I (r) DI I2 I1 I r1 Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda I (a) Funzione degli aggregata, investimenti DY Y2 (b) La curva IS IS Y1 Y 25 La curva IS Interpretazione La curva IS ha pendenza negativa. Una riduzione del tasso di interesse induce le imprese ad aumentare gli investimenti e questo aumenta la spesa programmata E via il moltiplicatore degli investimenti. Per mantenere l’equilibrio sul mercato dei beni il prodotto Y deve aumentare. Ergo: minori tassi di interesse sono associati a maggiori livelli di produzione lungo la curva IS. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 26 La curva IS La politica fiscale E DG Ogni curva IS è tracciata per un dato livello di G e T. Un aumento della spesa pubblica sposta la domanda programmata verso l’alto. Per ogni livello di r, I(r) non cambia ma la maggior domanda sposta la IS verso l’alto DY = DG / (1 – PMC) 45o (a) La croce keynesiana Y r r IS1 Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Y1 (b) La curva IS Y2 IS2 Y 27 L’interpretazione della curva IS Il mercato dei fondi mutuabili Come visto nel capitolo 3, è equivalente studiare l’equilibrio sul mercato dei beni e quello dei fondi mutuabili (i due mercati devono essere contemporaneamente in equilibrio) L’identità del reddito nazionale e i mercati dei fondi mutuabili implicano: Y–C–G= I e S=I Ovvero, in equilibrio: S = Y – C(Y – T) – G = I(r) Il lato sinistro dell’equazione mostra che l’offerta di fondi mutuabili dipende dal reddito, da T e da G mentre la domanda di fondi mutuabili dipende dal tasso di interesse r. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 28 L’interpretazione della curva IS Il mercato dei fondi mutuabili La IS può essere interpretata come l’insieme delle combinazioni tra r e Y che garantiscono l’equilibrio anche nel mercato dei fondi mutuabili. Un aumento del reddito da Y1 a Y2 aumenta il risparmio (poiché PMC < 1). Quindi, il tasso di interesse di equilibrio cala. r S(Y1) r S(Y2) r1 r2 I = I (r) I, S Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I (a) Fondi mutuabili IS Y1 Y2 (b) La curva IS Y 29 Il mercato dei saldi monetari reali La curva LM: liquidità e moneta Definizione: La curva LM rappresenta le combinazioni di tasso di interesse e reddito per cui il mercato dei saldi monetari reali è in equilibrio Per derivare la LM usiamo la teoria della preferenza per la liquidità che mette in relazione la quantità domandata di moneta reale con il tasso di interesse Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 30 La teoria delle preferenze per la liquidità L’offerta di moneta (saldi monetari reali) è esogena La domanda di moneta (saldi monetari reali): diminuisce all’aumentare del tasso di interesse che rappresenta il costo-opportunità di detenere moneta. cresce con il reddito che aumenta il numero delle transazioni (scambi). In equilibrio domanda e offerta sono uguali: Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I M P M P D O M P L r , Y M L r , Y P 31 La teoria delle preferenze per la liquidità Tasso di interesse r=i Offerta M/P: M P O M P Tasso di interesse di equilibrio M Domanda M/P: P M /P D L r , Y Saldi monetari reali, M/P Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 32 Una riduzione dell’offerta di moneta Una riduzione dell’offerta di moneta porta a un eccesso di domanda al tasso di interesse di partenza. Gli individui non sono disposti a rinunciare agli interessi maggiori e si liberano di una parte della liquidità di partenza. Tasso di interesse r r2 r1 Domanda M/P, L(r, Y) M2 / P M1 / P Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I M/P 33 Analisi di un caso La stretta monetaria di Volcker Nel 1979 l’inflazione americana è > 10% Paul Volcker Presidente della FED annuncia una politica monetaria deflazionistica. Da agosto 1979 ad aprile 1980 la FED riduce M/P dell’8,0% Nel 1983 l’inflazione è pari a: Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I = 3,7% 34 Tassi di interesse e offerta di moneta La stretta monetaria di Volcker Nel breve periodo i tassi di interesse sono cresciuti (come previsto dalla teoria keynesiana) mentre nel lungo periodo sono diminuiti (come previsto dalla teoria classica). Tasso di interesse nominale 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 1979 1980 1981 Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 1982 1983 Anno 35 Tassi di interesse e offerta di moneta Predizioni teoriche Teoria quantitativa con effetto Fisher (teoria classica): I prezzi sono flessibili Una riduzione dell’inflazione porta a una diminuzione del tasso di interesse Di < 0 Teoria della preferenza per la liquidità (teoria keynesiana): I prezzi sono fissi nel breve periodo Una riduzione dell’offerta di moneta porta a un aumento del tasso di interesse. Di > 0 Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 36 La costruzione della curva LM Il mercato dei saldi monetari reali La LM è la relazione tra r e Y che garantisce l’equilibrio sul mercato della moneta (saldi monetari reali). Un aumento del reddito aumenta la domanda di liquidità. Ferma restando l’offerta di saldi monetari reali, l’eccesso di domanda porta a un aumento del tasso di interesse. r r LM r2 L( r,Y2) r1 L( r,Y1) M /P M/P Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I (a) Mercato dei saldi monetari reali Y1 Y2 (b) La curva LM Y 37 La curva LM Una interpretazione economica La curva LM ha pendenza positiva. Un aumento del reddito aumenta la domanda di moneta (saldi monetari reali). Poiché l’offerta di moneta è fissa (sia M sia P non sono cambiati), esiste eccesso di domanda di moneta al tasso di interesse iniziale. Il tasso di interesse deve quindi aumentare per ristabilire l’equilibrio sul mercato dei saldi monetari reali. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 38 La curva LM. La politica monetaria, M Ogni curva LM è tracciata per un dato livello di M. Un riduzione dell’offerta di moneta M sposta la retta M/P verso sinistra Per ogni livello di Y, il mercato dei saldi monetari è in equilibrio solo se il tasso di interesse è superiore: Quindi la curva LM si sposta verso l’alto r r M P LM2 r2 LM1 L(r,Y1) r1 M /P M /P M/P 2 1 Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I (a) Mercato dei saldi monetari reali Y1 (b) La curva LM Y 39 Il modello IS-LM Le curve IS e LM sono tracciate per date variabili fiscali, G e T, e monetarie, M e P (variabili esogene). L’equilibrio di breve periodo è dato dalla combinazione di tasso di interesse r e reddito Y (variabili endogene) tali per cui sia il mercato dei beni e servizi sia quello dei saldi monetari reali sono in equilibrio. r LM: M L(r , Y ) P r* IS: Y C(Y T ) I ( r ) G Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Y* Y 40 In sintesi La croce keynesiana: Modello base di determinazione del reddito di equilibrio in assenza di variazioni d P Le variazioni delle componenti esogene della domanda aggregata I e G hanno effetti moltiplicativi sul livello di equilibrio del reddito (moltiplicatore della spesa pubblica, delle imposte, dell’investimento). La curva IS Deriva dalla croce keynesiana: gli investimenti programmati variano al variare del tasso di interesse reale (funzione dell’investimento). Rappresenta tutte le combinazioni di r e Y che uguagliano la spesa programmata con la spesa effettiva in beni e servizi. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 41 In sintesi La teoria delle preferenze per la liquidità Modello base per la determinazione del tasso di interesse. L’offerta di moneta M e i prezzi P sono esogeni. Un aumento dell’offerta di moneta riduce il tasso di interesse. La curva LM Deriva dalla teoria della preferenza per la liquidità. Rappresenta combinazioni di r e Y che uguagliano la domanda e l’offerta di saldi monetari reali. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 42 In sintesi Il modello IS-LM L’intersezione delle curve IS e LM rappresentano l’unico punto (Y,r) che soddisfa simultaneamente sia l’equilibrio nel mercato dei beni sia l’equilibrio nel mercato dei saldi monetari reali. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 43 La teoria delle fluttuazioni economiche di breve periodo Croce keynesiana Curva IS Modello IS-LM Teoria preferenza liquidità Curva Curva di domanda aggregata: DA Studio Modello LM DA-OA Curva di offerta aggregata: fluttuazioni economiche di breve periodo OA Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 44