Un mondo pieno di dei: arte e mito nell’antichità romana. I miti indicano la causa o l’origine (eziologia) di ciò che esiste nel mondo reale (A. Lang). I miti si riferiscono a fenomeni cosmologici e metereologici e sono descrizioni ingenue della natura, che viene personificata e umanizzata (M. Muller). I miti servono a spiegare antichi rituali che, con il trascorrere del tempo, sono apparsi privi di significato (J.G. Frazer). I miti hanno lo scopo di rendere sopportabili, di «mediare» le contraddizioni esistenti tra il desiderio e la realtà, fra ciò che si può raggiungere e non si può raggiungere, fra l’individuo e la società (C.Lévi-Strauss). La mitologia romana. Gli dei romani si possono classificare in due gruppi: dei indigetes e dei novensiles. I divi indigetes erano autoctoni: i Lari, che proteggevano i campi e la casa; Giano, che vegliava sulle porte e sui passaggi; Vesta, che custodiva il focolare; Cerere che si occupava della crescita del grano; Saturno che proteggeva la semina. Giove, padre degli dei, era venerato per le sue indispensabili piogge e in quanto protettore delle attività militari ambientate al di fuori dei confini; Quirino era considerato il protettore delle milizie durante i periodi di pace; Marte era il dio della guerra e della gioventù. Con il trascorrere del tempo risaltò in importanza l’Olimpo antropomorfico greco, che insieme alla filosofia ellenica portò al declino dei riti originari della Roma arcaica. Zeus – Giove Zeus, padre di tutti gli dei e signore dell’universo, era spesso soggetto a violente passioni e impeti di collera alternati a gesti di generosità. L’immagine rappresenta Giove e Teti, Jean-Auguste Dominique Ingres (1811). Atena - Minerva Atena fu la dea delle arti femminili del tessere, filare, cucinare, ma anche dea della guerra: a differenza di Ares (Marte) non ebbe un carattere violento. Atena venne al mondo uscendo dalla testa di Zeus (Giove). Atena, Museo dell’Acropoli (450c. a.C.) Atene. Afrodite - Venere Afrodite fu la dea della bellezza e dell’amore. Ella fu moglie infedele di Efesto (Vulcano), ebbe una relazione con Ares (Marte), Adone e Anchise, da cui nacque Enea, destinato a fondare la civiltà dei Romani. Naissance de Venus, William Bouguereau, 1879. Era - Giunone Hera fece il suo ingresso nell’Olimpo come regina degli dei, acquisendo i medesimi diritti di sovranità del marito Zeus (Giove). Anche se si amavano, spesso nacquero tra i due liti furibonde, dato che Hera non giustificava le infedeltà del marito. Ella, invece, fu molto fedele, ma con un carattere dispotico, invadente e vendicativo. Giove e Giunone sul monte Ida, James Barry (1741-1806).