Afrodite (Venere) era la dea greca dell’amore, della bellezza e dei giardini. Veniva chiamata con molti epiteti, per esempio, Acidalia, dalla sorgente cui era solita fare il bagno, e Cipride, dall’unione di Cipro e Citera, presunti luoghi della sua nascita. Aveva una festa, chiamata Afrodisia o Afrodisiaco, che si festeggiava in tutta la Grecia. ‘Venere’ di Milo - Louvre Nacque dalla schiuma marina creata dai pezzi del corpo di Urano, fu accolta da una corte di divinità minori e accompagnata sull’Olimpo da un carro di alabastro trainato da colombe bianche. ‘La nascita di Venere’ di Botticelli - Galleria degli Uffizi Siccome era molto bella, le altre dee erano gelose di lei e quindi la Discordia ne approfittò, penetrando nella sala dei banchetti degli dei e vi lasciò cadere un mela d’oro, destinata alla più bella. Ma chi era la più bella? Atena? Era? O forse Afrodite? Dopo che le tre dee furono andate da Zeus per chiedergli consiglio, quest’ultimo affidò l’incarico di scegliere fra loro tre a Paride, un pastore. Le tre dee offrirono ognuna un dono al ragazzo, ma lui scelse Afrodite, poiché gli aveva donato la mano di Elena, moglie del re Menelao e così scoppiò la guerra di Troia. ‘Il giardino delle Esperidi’ di Edward Burne-Jones – Staatsgalerie Stuttgart (Galleria degli Stati), Germania Era una delle poche divinità a essere sposata, ma il marito, Efesto (Vulcano) dio del fuoco, era stato scelto da Zeus per lei. Si dice che Efesto fosse zoppo e brutto e quindi, siccome non piaceva a Afrodite, lo tradiva con altri uomini o dei. ‘Vulcano’ di Guillaume Coustou Il Giovane Louvre Ares Dal suo amore con Ares (Marte), dio della guerra, nacque Eros (Cupido) il dio dell’amore. Adone Anchise Era un esperto cacciatore che fu ucciso da Ares per gelosia. La dea pianse così tanto che Zeus le permise di passare con lei 4 mesi all’anno. La morte del giovane rappresenta l’inaridire della vegetazione primaverile. Era un principe troiano da cui nacque Enea, che si fece forgiare da Efesto delle armi per combattere nella guerra di Troia. Pigmalione, re di Cipro, era famoso per la sua abilità di scultore e riteneva che nessuna donna potesse eguagliare la bellezza femminile che lui rappresentava. Era affezionato ad una statua in particolare, infatti, le diede anche un nome: Galatea. Quando arrivò la festa in onore di Afrodite, Pigmalione pregò la dea di concedergli in sposa Galatea e la dea lo accontentò, così la statua prese vita. Pigmalione e Galatea si sposarono e dalla loro unione nacque Epafo, fondatore dell’isola omonima. ‘Pigmalione e Galatea’ di Étienne Falconet -Hermitage, St. Petersburg Afrodite obbligò una giovane ragazza ad innamorarsi, ma lei si rifiutò e chiese aiuto a Artemide. Artemide accettò e la giovane si unì alle Cacciatrici, ma Afrodite si vendicò, facendo in modo che la ragazza si innamorasse di un orso. Quando la dea Artemide lo scoprì, ne rimase disgustata e abbandonò la ragazza. Quest’ultima rimase incinta dell'orso e diede alla luce due gemelli: Agrio e Orico, metà umani e metà orsi. Eros (Cupido) era il dio greco dell’amore e della bellezza. Figlio di Ares e Afrodite, veniva raffigurato armato d’arco con la faretra colma di frecce e come un fanciullo tra i 12 e i 20 anni. ‘Cupid as Victor’ di Caravaggio – Gemäldegalerie, Berlino Alle origini era considerato una forza di attrazione, poi divenne un dio temibile e infine nel dio dell’amore. Nel Simposio, Platone lo rappresenta come la ricerca della completezza che causa l’amore e le mille astuzie degli amanti. ‘Il Principe Henryk Lubomirski come Amore’ di Canova, Museo del Castello di Lancut, Polonia L’amore tra Eros e Psiche nacque senza che lei lo avesse mai visto, poiché stavano insieme solo di notte. Lei dovette promettere di rinunciare a vederlo e di sapere chi fosse. La ragazza, provocata dalle sorelle gelose, una notte volle vederlo mentre dormiva. Il Dio, accortosene, fuggì, lasciando dolorosamente Psiche. Dopo lunghe peripezie, che la videro anche schiava di Afrodite, poiché era invidiosa ‘Amore e Psiche’ di Canova Louvre della sua bellezza e di come aveva trattato il figlio, Eros la volle nuovamente con sé e così ottenne da Zeus immortalità per Psiche. E dal loro amore ‘Amore e Psiche’ di Canova – nacque Piacere. Louvre Narciso, figlio di Liriope, era bello, forte ed era desiderato da molti. Un giorno, lo vide Eco, una ninfa che poteva solo ripetere le parole, che si innamorò di lui. Però il ragazzo, che era molto vanitoso, appena la vide le disse che era brutta e lei si nascose nei boschi, dove pian pano incominciò a scomparire. Intanto Narciso continuava a prendere in giro altre ninfe, finché una di queste lo maledì. La ‘Narciso’ di Caravaggio Galleria Nazionale d’Arte Antica, Roma maledizione si compì quando raggiunse una fonte e mentre beveva si innamorò del suo riflesso, credendolo un’altra persona. Rimase lì a lungo, senza bere né mangiare, finché morì. Ma anche all’inferno continuava a specchiarsi nello Stige e quando le sue sorelle decisero di fargli un funerale, videro che al posto del corpo c’era un bellissimo fiore, il narciso.