L’archivio a scuola: a scuola d’archivio Indicazioni normative ed operative per l’organizzazione e la gestione degli archivi scolastici a cura di Livio Cristofolini e Roberta Giovanna Arcaini P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 1 La Soprintendenza per i beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento competente in materia di - Archivi: tutela e valorizzazione - Beni librari (libro antico): tutela e valorizzazione - Toponomastica - Gestione dell’Archivio provinciale Fonte normativa: L.P. 17 febbraio 2003, n.1, Nuove disposizioni in materia di beni culturali e s.m., Vedi portale in Internet: www.trentinocultura.net\sbla.asp P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 2 Obiettivi dell’incontro odierno: Offrire un quadro generale sia normativo che tecnico della materia archivi Dare conto del processo in atto nella gestione documentale nell’ambito della Pubblica Amministrazione Proporre indicazioni operative a chi – nel lavoro quotidiano – si occupa di archivi scolastici correnti e di deposito P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 3 Argomenti principali trattati: dal documento all’archivio prima parte: Il documento: natura e funzione nella pubblica amministrazione L’archivio: unità e distinzione: il ciclo vitale del documento Documento e archivio: tra passato e futuro: dall’ambiente cartaceo al digitale Evoluzione normativa e tecnologica : i nuovi documenti: telefax, posta elettronica, documento informatico Organizzazione degli archivi: i principi guida e gli strumenti Protocollo informatico – gestione informatica dei documenti: gli obblighi delle pubbliche amministrazioni Il nucleo minimo di protocollo: funzioni e organizzazione Oltre il nucleo minimo: gestione documentale e flussi documentali [Trasparenza e riservatezza: la consultazione a fini giuridici e a fini storici] vedi Appendice P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 4 Argomenti principali trattati:seconda parte: il registro di protocollo La duplice funzione della registrazione: probatoria e gestionale Il registro di protocollo e l’Area Organizzativa Omogenea (AOO) La natura unitaria del registro di protocollo e il protocollo riservato I documenti soggetti a registrazione; i casi di esclusione e i casi particolari (telefax, posta privata, circolari.) Elementi della registrazione : elementi probatori e gestionali, obbligatori e accessori, modificabili e non. L’oggetto del documento La segnatura di protocollo P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 5 Argomenti principali trattati: terza parte: la gestione documentale Dalla registrazione alla gestione documentale: assegnazione, classificazione, fascicolazione; La classificazione: il Titolario impianto e utilizzo Dal Titolario al piano di classificazione: criteri di ordinamento L’assegnazione per competenza e per conoscenza: L’organigramma / funzionigramma Il fascicolo: formazione e aggiornamento. Il repertorio La formazione delle serie archivistiche: il carteggio e le serie speciali I tempi di conservazione e le procedure per lo scarto: le ”Linee guida” Appendici 1 e 2. P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 6 prima parte dal documento all’archivio P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 7 Il documento nella cultura a) “ogni mezzo (in particolare, e originariamente, una scrittura, ) che consente di tramandare la memoria di un fatto, provandone l’esattezza e le modalità. Soprattutto l’atto giuridico che si concreta in una scrittura” b) “Testimonianza di qualunque genere ( e può essere uno scritto, un’opera, un oggetto, un monumento, ecc.), che appartenendo a un dato ambiente o periodo o civiltà, ne è espressione e in qualche modo lo rappresenta e consente di conoscerlo” c)”Qualunque oggetto materiale che può essere usato (in originale o in riproduzione) come strumento di studio, di consultazione, di indagine o come sussidio per determinate ricerche” (da: S. Battaglia Grande dizionario delle lingua italiana) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 8 Il documento nella società dare certezza al diritto dare stabilità alla memoria “socializzare”, condividere l’informazione P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 9 Il documento nella pubblica amministrazione “ Gli atti devono essere redatti per iscritto, salvo che la legge o la natura dell'atto non richiedano una forma diversa” (L.P. 30 novembre 1992, n. 23 “Principi per la democratizzazione, la semplificazione e la partecipazione all’azione amministrativa provinciale e norme in materia di procedimento amministrativo” art 2 comma 3) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 10 Il documento amministrativo Si intende per “documento amministrativo ogni rappresentazione [grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie], comunque formata, del contenuto di atti, anche interni, delle pubbliche amministrazioni o, comunque utilizzati ai fini dell’attività amministrativa” art. 1, comma 1, lettera a) DP.R. 28 dicembre 2000, n. 445 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa” [già art. 22 comma 2 della L. 241/90] idem in art. 3 comma 2 del DPP 25 giugno 2001 n. 22.73/Leg della PAT P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 11 Funzione della documentazione nell’amministrazione Funzione giuridica: esigenza di certezza dei diritti dell’amministrazione e di soggetti terzi rispetto a d essa: autenticità, imputabilità. Funzione informativa: esigenza di comunicazione / socializzazione (interna ed esterna) dell’attività. Supporto alle decisioni amministrative e politiche. Funzione storico-istituzionale: esigenza di memoria della istituzione. Funzione storico - culturale: fonte primaria per la ricerca. P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 12 Archivio: definizione E’ il complesso dei documenti prodotti o comunque utilizzati da un ente, persona o famiglia come strumento e residuo della sua attività pratica [per l’ente: durante l’esercizio delle proprie competenze] = insieme degli originali ricevuti, dei documenti interni e delle minute degli originali spediti. Nota1: Un doppio “vincolo archivistico” dei documenti con “il soggetto produttore” e dei documenti tra loro. Nota 2. Gli archivi scolastici sono costituti da tutto il complesso documentario prodotto dall’attività amministrativa e didattica dell’istituto. P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 13 L’archivio: unità e distinzione Definizione: ARCHIVIO CORRENTE L’archivio corrente è costituito dalle unità archivistiche (fascicoli, registri, singoli documenti) nella fase della loro trattazione-uso. Nella prassi la documentazione riferita agli ultimi cinque anni. Funzione: Coordinare la gestione (apertura, aggiornamento, movimentazione); conservare e ordinare i fascicoli conclusi nell’arco dei 5 anni; provvedere una volta all’anno al versamento dei fascicoli conclusi da più di 5 anni in archivio di deposito; conservare i fascicoli permanenti fino al loro versamento all’archivio storico; controllare l’effettuazione dello scarto informale; compilare gli elenchi di versamento dei fascicoli e delle altre unità archivistiche P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 14 L’archivio:unità e distinzione ARCHIVIO DI DEPOSITO Definizione L’archivio di deposito è costituito dalla documentazione riferita ad affari (pratiche) conclusi. Nella prassi dalla documentazione compresa fra i 5 anni del corrente e i 40 anni dello storico Funzione -conservare i documenti relativi ad affari esauriti, scaduti i termini di conservazione nell'archivio corrente (5 anni) e prima del versamento all’archivio storico (40 anni); - consentire le operazioni di selezione e scarto allo scadere dei termini ci conservazione; - consentire le operazioni di eventuali riproduzioni integrative e/o sostitutive P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 15 L’archivio:unità e distinzione ARCHIVIO STORICO Definizione L’archivio storico è costituito dalla documentazione prodotta dall’ente riferita ad affari conclusi da più di 40 anni e conservata per finalità prevalentemente storico – culturali Funzione - conservare i documenti relativi ad affari esauriti da più 40 anni, destinati alla conservazione illimitata; - ordinare ed inventariare la documentazione conservata; - assicurare un servizio di consultazione per finalità sia amministrative che culturali e di rilascio di copie o estratti di documenti; P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 16 Documento e archivio: tra passato e futuro: dall’ambiente cartaceo al digitale - il PASSATO: cartacei i documenti e gli strumenti di gestione: registro di protocollo, indici di protocollo, repertorio dei fascicoli ….TUTTO CARTA - il PRESENTE: cartacei i documenti (in prevalenza) ed elettronici gli strumenti di gestione (in prevalenza); - il FUTURO (non prossimo): elettronici sia i documenti sia gli strumenti di gestione. ZERO CARTA ?! Nella fase transitoria (lunga): una situazione ibrida: compresenza di documenti informatici e cartacei per esigenze probatorie. P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 17 Una rivoluzione ……in atto Cambiano i supporti: da carta a foglio elettronico Cambiano i concetti di originale e copia Cambiano i sistemi di scrittura e lettura: da tecnologia semplice a complessa Cambiano i sistemi di conservazione: da buste e scaffali a server, dischi e nastri. Cambiano i riferimenti spaziali e temporali: nel cartaceo: archivio corrente/ufficio; deposito e storico /magazzino; nell’elettronico: archivi on-line, near-line – off-line P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 18 I nuovi documenti: il telefax I documenti trasmessi da chiunque ad una pubblica amministrazione tramite fax, o con altro mezzo telematico o informatico idoneo ad accertarne la fonte di provenienza, soddisfano il requisito della forma scritta e la loro trasmissione non deve essere seguita da quella del documento originale. [Dlgs 445/00, art. 43,comma 6] Cass 886/89 ha riconosciuto esplicitamente che rientrano tra le riproduzioni meccaniche ex art. 2712 c.c. anche i messaggi inviati via telefax. P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 19 I nuovi documenti: il telefax Caratteri necessari per l'autenticità del fax: data di trasmissione, numero di identificazione dell'apparecchio trasmittente, identità della persona che trasmette. P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 20 I nuovi documenti: il documento informatico (1) : definizione Documento informatico = La rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti (DPR 28 dicembre 2000, n.445, art. 1 comma 1 lettera b) idem in D.lgs 7 marzo 2005, n 82 [Codice dell’amministrazione digitale] art. 1, comma 1 lettera p) [in vigore dal 01.01.2006] P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 21 I nuovi documenti: il documento informatico (2) : riconoscimento legale generale Il documento informatico da chiunque formato, la registrazione su supporto informatico e la trasmissione con strumenti telematici, sono validi e rilevanti a tutti gli effetti di legge, se conformi alle disposizioni del presente testo unico (DPR 28 dicembre 2000, n.445, art. 8 comma 1) (Già in Legge 15 marzo 1997, n. 59 – Bassanini -, art.15, comma 2)… Idem in D.lgs 7 marzo 2005, n 82 [Codice dell’amministrazione digitale] art. in art 1, comma 1 [in vigore dal 01.01.2006] P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 22 I nuovi documenti: il documento informatico (3): equiparazione tra firma autografa e firma digitale. “ Il documento informatico, quando è sottoscritto con firma digitale o con un altro tipo di firma elettronica avanzata, e la firma è basata su di un certificato qualificato ed è generata mediante un dispositivo per la creazione di una firma sicura, fa inoltre piena prova, fino a querela di falso, della provenienza delle dichiarazioni da chi l'ha sottoscritto” Il documento informatico, sottoscritto con FIRMA DIGITALE ha efficacia di scrittura privata ai sensi dell’art., 2702 del Codice civile (DPR 28 dicembre 2000, n.445, art.10 comma 3) NOTA: Codice civile 2702. Efficacia della scrittura privata. La scrittura privata fa piena prova, fino a querela di falso (p. c. 221 ss.), della provenienza delle dichiarazioni da chi l'ha sottoscritta, se colui contro il quale la scrittura è prodotta ne riconosce la sottoscrizione, ovvero se questa è legalmente considerata come riconosciuta (p. c. 215; nav. 178, 775; c. 2703). P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 23 I nuovi documenti: messaggio di posta elettronica:validità Pro: - L’e-mail equiparato a documento sottoscritto con firma elettronica “debole” o “leggera” e soddisfa la forma scritta di cui all’art. 10 comma 2 del DPR 445/00, “liberamente valutabile dal giudice” - l’e-.mail equiparata a telex e telefax - l’e-mail utilizzata in Tribunale quale prova per decreto ingiuntivo - la prassi diffusa dell’e-commerce ne chiede il riconoscimento Contro: - nella e-mail, l’uso di user- id e password identifica il titolare di un servizio di Posta elettronica, non, in modo univoco, la paternità e l’integrità del documento Vedi : Marco Quadrelli “Le e-mail ed il loro valore probatorio” nel sito: www.professioneacqua.it Vedi: Andrea Lisi “Il valore del documento elettronico nell’aula di un Tribunale” nel sito: www.altalex.com P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 24 I nuovi documenti: messaggio di posta elettronica certificata Definizione messaggio di posta elettronica certificata, un documento informatico composto dal testo del messaggio, dai dati di certificazione e dagli eventuali documenti informatici allegati; posta elettronica certificata, ogni sistema di posta elettronica nel quale è fornita al mittente documentazione elettronica attestante l'invio e la consegna di documenti informatici; DPR 11.02.2005 n. 68 (Regole tecniche PEC), art. 1, comma 2 Validità “Il documento informatico trasmesso per via telematica si intende spedito dal mittente se inviato al proprio gestore, e si intende consegnato al destinatario se reso disponibile all'indirizzo elettronico da questi dichiarato, nella casella di posta elettronica del destinatario messa a disposizione dal gestore.». Dlg 445/00 art. 14 ,comma 1 P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 25 Organizzazione degli archivi: principi guida Autenticità nella produzione, trasmissione, conservazione dei documenti ed archivi Reperibilità della documentazione Sicurezza degli accessi Integrità degli archivi La selezione pianificata e autorizzata P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 26 Organizzazione degli archivi: domande cui rispondere - esiste un determinato documento? - se sì in quale fascicolo è stato incluso? - esiste un determinato fascicolo? quali documenti contiene? - a quale funzionario è stato assegnato per la trattazione un determinato documento e fascicolo? - Il fascicolo è ancora aperto o è concluso? A quale punto è la pratica / procedimento? - quali ( quanti) fascicoli sono stati trattati in un determinato anno nell'ambito di competenza assegnato alla struttura, come identificato dal titolario? - per quanto tempo occorre conservare un determinato fascicolo, o serie omogenea di fascicoli?, ovvero quando potranno essere selezionati per lo scarto, o invece avviati alla conservazione illimitata in archivio storico? - un fascicolo o un registro in quale archivio si trova (corrente – deposito – storico) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 27 Organizzazione degli archivi: gli strumenti normativi, archivistici e tecnici (1) Fonti normative: 1. DPR 28 dicembre 2000, n. 445 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa”, in particolare il CAPO IV NB! Il Dlgs 82/2005 NON abroga il Capo IV del DPR 445/00 2. (per analogia) DPP 17 novembre 2003, n. 41-4/Leg “Regolamento di esecuzione della L.P.1/2003 relativo alla formazione, alla conservazione e all’ordinamento degli archivi – correnti e di deposito – della Provincia autonoma di Trento” 3. [specifico] Linee-guida per la conservazione e lo scarto della documentazione conservata presso le istituzioni scolastiche della Provincia autonoma di Trento (approvate con delibera Giunta provinciale n.2984 dd.29 nov.2002) a breve nel portale Trentinocultura (www.trentinocultura.net\sbla.asp) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 28 Organizzazione degli archivi: gli strumenti normativi, archivistici e tecnici (2) Ambiente cartaceo: Regolamento = regole scritte delle procedure e responsabilità: chi, cosa,come; Ambiente digitale: Manuale di gestione=regole scritte delle procedure e responsabilità: chi, cosa,come;[adottato e reso pubblico] Registro di protocollo Indici di protocollo Area Organizzativa Omogenea (AOO) Casella di posta istituzionale Codice Ente/AOO in Indice CNIPA Istituzione e del Servizio per la gestione informatica dei documenti, dei flussi documentari e degli archivi Nucleo minimo di protocollo Registro di emergenza anagrafica mittenti e destinatari; oggettario P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 29 Organizzazione degli archivi: gli strumenti normativi, archivistici e tecnici (3) Titolario di classificazione Il fascicolo Repertorio dei fascicoli; Organigramma / funzionigramma = quadro delle responsabilità (UOR – RPA Massimari di scarto sistema di gestione informatica dei documenti Piano di classificazione Gestione dei flussi documentali – workflow Organigramma / funzionigramma = quadro delle responsabilità (UOR – RPA Piano di conservazione P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 30 Protocollo informatico / Gestione informatica dei documenti: gli obblighi delle PA (DPR 445 artt 50-51) Entro il 01 gennaio 2004 adottano “sistemi informativi automatizzati finalizzati alla gestione del protocollo informatico e dei procedimenti amministrativi” (= sostituzione protocolli cartacei)(art. 50, comma 3) = NUCLEO MINIMO Progettano sistemi informativi automatizzati finalizzati alla “totale automazione delle fasi di produzione, gestione, diffusione dei propri dati, documenti, procedimenti..” (art. 52,2) = gestione documentale e workflow Valutano “recupero su supporto informatico dei documenti e archivi cartacei” (art 51,3) = riproduzione sostitutiva P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 31 Nucleo minimo di protocollo : funzioni Registrazione in protocollo dei documenti compresi quelli informatici (impronta) = funzione probatoria e gestionale Gestione segnatura di protocollo = n° di protocollo + data protocollo + Codice Ente o Area Organizzativa Omogenea (AOO) Indice AOO + [UOR + ] in linguaggio XML Il “sistema di classificazione”: (Art.55,3 + 56,1 DPR 445/00) Interoperabilità P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 32 Nucleo minimo di protocollo: organizzazione 1. 2. 3. 4. Individuare le Aree Organizzative Omogenee (AOO) e i relativi uffici (UOR = Unità Operative Responsabili); Nominare per ogni AOO il responsabile del Servizio per la tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli archivi Comunicare al CNIPA : la casella ufficiale di posta elettronica istituzionale per l’iscrizione delle AOO nell’Indice della Pubbliche Amministrazioni (IPA) Il nominativo del responsabile del Servizio Adottare il Manuale di gestione (DPCM 30 ottobre 2000 “Regole tecniche del protocollo informatico”) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 33 Nucleo minimo di protocollo: organizzazione: le AOO e le UOR Area Organizzativa Omogenea è un insieme definito di unità organizzative [strutture] di una amministrazione, che usufruiscono, in modo omogeneo e coordinato, di comuni servizi per la gestione dei flussi documentali. In particolare hanno un unico registro di protocollo (rif. Circolare AIPA/CR/28, 7 maggio 2001) Unità Operative Responsabili (UOR) = strutture organizzative dell’ente competenti a trattare le pratiche. P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 34 Nucleo minimo di protocollo: organizzazione: il Servizio archivistico Ciascuna amministrazione istituisce un servizio per la tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli archivi in ciascuna delle grandi aree organizzative omogenee. Al servizio è preposto un dirigente ovvero un funzionario di professionalità tecnico archivistica compiti: a) autorizzare l’accesso alle funzioni del sistema (consultazione, modifica) b) garantire il rispetto delle procedure di registrazione in protocollo c) garantire la corretta produzione e la conservazione del registro giornaliero di protocollo d) curare il ripristino delle funzionalità del sistema in caso di guasti e) conserva le copie di sicurezza f) garantisce il buon funzionamento della gestione dei documenti g) autorizzare le operazioni di annullamento di protocollo; h) vigilare sull’osservanza del presente regolamento (Articolo 61 Dpr 445/00) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 35 Nucleo minimo di protocollo organizzazione: casella istituzionale casella istituzionale di posta elettronica: la casella di posta elettronica ufficiale dell'Amministrazione o dell'Area organizzativa omogenea (AOO), accreditata nell'Indice delle Pubbliche amministrazioni e AOO; P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 36 Nucleo minimo di protocollo :manuale di gestione (DPCM 30 ottobre 2000, art 5) Descrive l’intero ciclo del documento (dal protocollo all'archivio storico) le fasi operative del sistema per la gestione dei documenti (siano essi cartacei o informatici) dei flussi documentali e degli archivi, compresa la sicurezza individua per ogni azione o processo procedure, livelli di esecuzione, responsabilità e controllo P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 37 Nucleo minimo di protocollo : sistema di classificazione “ Le amministrazioni determinano autonomamente e in modo coordinato per le aree organizzative omogenee, le modalità di attribuzione dei documenti ai fascicoli che li contengono e ai relativi procedimenti, definendo adeguati piani di classificazione d’archivio per tutti i documenti, compresi quelli non soggetti a registrazione di protocollo”(DPR 445/00 art 64 comma 4) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 38 Nucleo minimo di protocollo: interoperabilità Il concetto di interoperabilità indica la possibilità per un sistema di protocollo informatico ricevente di una certa amministrazione di trattare automaticamente le informazioni trasmesse dal sistema di protocollo informatico mittente di un’altra amministrazione al fine di automatizzare le attività e i processi sottostanti (Circolare AIPA, 7 maggio 2001/CR/28) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 39 Oltre il nucleo minimo: 1. Gestione documentale 2. Flusso documentale /di lavoro (workflow) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 40 Oltre il nucleo minimo : Gestione informatica documentale classificazione dei documenti - fascicolazione - serie archivistiche; registrazione dei documenti di carattere informativo e non probatorio archiviazione ottica dei documenti, dei fascicoli e loro aggregazioni in serie; gestione informatica delle assegnazione dei documenti e dei fascicoli alle Unità organizzative responsabili (UOR) e rispettivi Responsabili del procedimento amministrativo (RPA) gestione titolario di classificazione e suoi aggiornamenti gestione dell’organigramma e suoi aggiornamenti gestione delle correlazioni, anche storiche, fra le partizioni del titolario e l'organigramma dell'Amministrazione o della AOO; … segue … P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 41 Oltre il nucleo minimo : Flusso documentale / workflow : tracciabilità dei documenti / fascicoli gestione informatica delle fasi di svolgimento delle attività procedimentalizzate: gestire e informare stato e iter delle pratiche gestione informatica dello scambio di informazioni con sistemi di gestione documentale di altre amministrazioni gestione informatica del piano di conservazione [tempi di conservazione dei documenti]; gestione informatica dei passaggi della documentazione dall'archivio corrente, all’archivio di deposito e all’archivio storico P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 42 Seconda parte registrazione in protocollo P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 43 Registro di protocollo e AOO - Ogni AOO ha un unico registro ufficiale di protocollo (unica sequenza numerica annuale) - Un unico registro di protocollo può coesistere con molteplici stazioni di immissione di dati P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 44 Registrazione in Protocollo: duplice funzione Registrazione in protocollo dei documenti compresi quelli informatici (impronta) ha una duplice funzione : - funzione probatoria - funzione gestionale P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 45 Registrazione in Protocollo: funzione probatoria La registrazione in protocollo ha la PRIMARIA funzione di attestare (= fare fede): • L’avvenuto ricevimento di un documento in arrivo, • L’avvenuta spedizione di un documento in partenza • la redazione di un documento interno di carattere probatorio (es. fine lavori) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 46 Registrazione in Protocollo: funzione probatoria : natura del registro Il registro di protocollo è un atto pubblico di fede privilegiata, ossia un documento redatto da un pubblico ufficiale nell’esercizio delle proprie funzioni, la cui efficacia probatoria può essere contestata unicamente attraverso querela di falso. [del registro di protocollo] Cfr: Sentenza CONSIGLIO DI STATO, 1993, I, 838; Foro amm., 1993, 1494 e Gius.civ.1993, I, 3120, in: A.ROMITI, Le principali sentenze sul protocollo delle pubbliche amministrazioni, 1995, pagg.73-74. P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 47 Registrazione in Protocollo: funzione gestionale Il registro di protocollo è anche uno strumento di ricerca, ossia un mezzo per individuare l’esistenza di un determinato documento identificato attraverso uno degli elementi registrati. Nota 1. Nel cartaceo attraverso gli Indici, nel registro informatizzato attraverso le funzioni di ricerca di una data-base Nota 2: nel protocollo informatico la registrazione deve essere integrata con la gestione documentale P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 48 Registrazione in Protocollo: i casi di esclusione.(1) Il principio generale : tutti i documenti sono soggetti alla registrazione di protocollo (D.P.R.445/2000 art.53), NON sono protocollati: • gazzette ufficiali, • bollettini ufficiali della pubblica amministrazione, • notiziari della pubblica amministrazione, • note di ricezione delle circolari e altre disposizioni, • materiali statistici, • atti preparatori interni (… segue…) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 49 Registrazione in Protocollo: i casi di esclusione.(2) (… segue …) • • • • • • • riviste; giornali; libri; materiali informativi e pubblicitari, opuscoli, inviti a manifestazioni certificati medici dipendenti se …. richieste ferie se …. richieste permessi retribuiti se … tutti i documenti già soggetti a registrazione particolare dell’amministrazione P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 50 Registrazione in Protocollo: i casi di esclusione.(3) Documenti soggetti ad altra registrazione: - delibere /determine /decreti degli organi di Amministrazione - contratti repertoriati - fatture registrate in libro giornale - certificazioni (studenti, di servizio, di situazioni retributive e contributive (cfr. Manuale di gestione del protocollo informatico dell’Università degli Studi di Trieste) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 51 Registrazione in Protocollo: casi particolari: La registrazione differita (1) Le registrazione di protocollo dei documenti in arrivo deve avvenire nel corso della giornata lavorativa. Qualora un temporaneo ed eccezionale carico di lavoro o un diverso impedimento non permettano di effettuare la registrazione, si deve provvedere nel corso della giornata lavorativa immediatamente seguente, prima di procedere alla registrazione di nuovi documenti. La data di ricevimento deve essere espressamente indicata nella registrazione. P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 52 Registrazione in Protocollo: casi particolari: La registrazione differita (2) Nell’ambito del Protocollo informatico occorre un motivato provvedimento del Responsabile del Servizio che individua la tipologia dei documenti da ammettere al differimento, le cause e il termine entro il quale la registrazione deve avvenire P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 53 Registrazione in Protocollo: casi particolari: La registrazione riservata - La registrazione riservata riguarda i documenti che contengano informazioni disciplinate dalle norme sulla riservatezza. - l’accesso ai documenti e alle relative registrazioni di protocollo è riservato unicamente all’incaricato del protocollo e al funzionario responsabile del procedimento, al responsabile della struttura. - il sistema di protocollo informatico deve “consentire, in condizioni di sicurezza, l'accesso alle informazioni del sistema da parte dei soggetti interessati, nel rispetto delle disposizioni in materia di tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali” (DPR 445/00 Art. 52,1 lett.e) NON è corretta, al fine di una buona e funzionale gestione archivistica, la tenuta di un registro separato. P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 54 Registrazione in Protocollo: casi particolari corrispondenza privata La corrispondenza indirizzata al personale della struttura che riporti diciture quali “riservata” o “personale”, non viene aperta bensì esclusivamente impressa sull’esterno con il timbro-calendario Il personale provvede a inoltrare al protocollo della struttura di riferimento l’eventuale documentazione concernente l'attività d’ufficio trasmessa loro mediante corrispondenza personale P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 55 Registrazione in Protocollo: casi particolari circolari e telefax Alle circolari nonché alle note inviate a più destinatari è assegnato un unico numero di protocollo. Allegata alla minuta elenco dettagliato dei destinatari All’originale della comunicazione, eventualmente acquisito successivamente, è assegnato il medesimo numero di protocollo e viene contrassegnato con la dicitura “documento già ricevuto via telefax con protocollo numero ….”. P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 56 Registrazione in Protocollo: GLI ELEMENTI DELLA REGISTRAZIONE elementi obbligatori, necessari a fini probatori, non modificabili • numero di protocollo; • data della registrazione di protocollo; • Mittente / destinatario • luogo di provenienza / destinazione • data indicata dal mittente; • numero di protocollo del mittente se disponibile • oggetto; • [numero e sintetica descrizione degli allegati]; • impronta del documento informatico. P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 57 Registrazione in Protocollo: GLI ELEMENTI DELLA REGISTRAZIONE elementi accessori rilevanti ai fini gestionali d’archivio: • data di arrivo se diversa da quella di protocollazione; • unità operativa responsabile (UOR) e responsabile del procedimento o del processo (RPA) competenti a trattare il documento; • codice di classificazione; • anno-numero del fascicolo; • collegamento con l’eventuale numero di protocollo del documento immediatamente precedente concernente il medesimo affare o procedimento P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 58 Registrazione in Protocollo:l’oggetto riguarda e riassume il contenuto del documento è costituito da una parte fissa relativa all’affare (indica: attività, il processo o procedimento) : es. “Trasporto alunni”; es. “Viaggio di istruzione Roma” e da una parte variabile (indica: il contenuto specifico del singolo documento, per es.: Viaggio di istruzione Roma – programma Viaggio di istruzione Roma – noleggio autobus – richiesta di preventivo Viaggio di istruzione Roma – noleggio autobus – offerta di preventivo Viaggio di istruzione Roma – noleggio autobus – incarico Viaggio di istruzione Roma – prenotazione alberghiera Viaggio di istruzione Roma – quota alunni P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 59 Registrazione in Protocollo:l’oggetto Cosa evitare: L’uso di oggetti generici: “lettera”, “comunicazione” “indicazioni operative” “dichiarazione” La trascrizione acritica dell’oggetto indicato dal mittente Cosa fare Costruire gradualmente un vocabolario controllato degli oggetti: “oggettario” P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 60 Registrazione in Protocollo : la segnatura (in ambiente cartaceo) apposizione o l'associazione in modo permanente al documento dei seguenti elementi: a) per i documenti a supporto cartaceo in arrivo : - identificazione in forma sintetica dell'amministrazione e dell'area organizzativa omogenea; -data e numero di protocollo; - codice di classificazione; - anno-numero di fascicolo; - l'indicazione della unità operativa responsabile (UOR) e del responsabile del procedimento o del processo (RPA) competenti a trattare il documento; P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 61 Segnatura documenti in arrivo: timbro di protocollo: P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 62 Segnatura documenti in partenza b) per i documenti a supporto cartaceo in partenza : - codice dell'amministrazione e dell'area organizzativa omogenea; - data e numero di protocollo; - codice di classificazione; - anno-numero di fascicolo Es.: prot. S121/20.04.05/1536/1.10.1/1-04 P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 63 Registrazione in Protocollo: la segnatura (in ambiente digitale) Elementi minimi - codice identificativo dell’amministrazione; - codice identificativo dell’area organizzativa omogenea; - data di protocollo secondo il formato - progressivo di protocollo secondo il formato di sette cifre - l’oggetto; - il mittente; - il destinatario o i destinatari (art. 9 e 19 del Dpcm 30 ottobre 2000) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 64 Registrazione in Protocollo: la segnatura (in ambiente digitale) Elementi opzionali - - indicazione della persona (RPA) o dell’ufficio all’interno della struttura destinataria (UOR) a cui si presume verrà affidato il trattamento del documento; codice di classificazione; identificazione degli allegati; informazioni sul procedimento e sul trattamento (art. 19 Dpcm 30 ottobre 2000) NB! Dati in file conforme alle specifiche dell’Extensible Markup Language (XML) 1.0 (raccomandazione W3C 10 febbraio 1998), compatibile con un file DTD (Document Type Definition) reso disponibile attraverso il sito internet (art. 18 Dpcm 30 ottobre 2000 ) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 65 Terza parte la gestione documentale P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 66 la gestione documentale: fasi Classificazione Assegnazione Fascicolazione P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 67 La classificazione: l’obbligo (già citato) “ Le amministrazioni determinano autonomamente e in modo coordinato per le aree organizzative omogenee, le modalità di attribuzione dei documenti ai fascicoli che li contengono e ai relativi procedimenti, definendo adeguati piani di classificazione d’archivio per tutti i documenti, compresi quelli non soggetti a registrazione di protocollo”(DPR 445/00 art 64 comma 4) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 68 La classificazione: lo strumento: il titolario di classificazione Il titolario di classificazione consiste nella rappresentazione schematica e gerarchica delle funzioni e materie di competenza dell’ente / istituto comprensivo / istituto d’istruzione Il titolario si articola su diversi livelli, dal generale al particolare, assumendo una caratteristica struttura ad albero P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 69 il titolario di classificazione (esempio): 1°livello 2.a BOZZA TITOLARIO GENERALE PER LA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO 1 – ORGANI DI GOVERNO, AFFARI GIURIDICO-ISTITUZIONALI E COMUNICAZIONE 2 – ORGANIZZAZIONE, PATRIMONIO E RISORSE STRUMENTALI 3 – RISORSE UMANE (PERSONALE) 4 – RISORSE FINANZIARIE, GESTIONE CONTABILE E FISCALE 5 – SERVIZI INFORMATIVI E DOCUMENTALI 6 – PROGRAMMAZIONE, COORDINAMENTO E CONTROLLO 7 – AGRICOLTURA, ZOOTECNIA E ALIMENTAZIONE 7 bis – FORESTE E MONTAGNA 8 – ARTIGIANATO 9 – COMMERCIO10 – INDUSTRIA, MINIERE ED ENERGIA 11 – TURISMO, STRUTTURE RICETTIVE E IMPIANTI A FUNE 12 – PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, URBANISTICA ED EDILIZIA, CATASTO E LIBRO FONDIARIO 13 – INFRASTRUTTURE, TRASPORTI E OPERE PUBBLICHE 14 – TUTELA DELL’AMBIENTE 15 – SANITA’, IGIENE E VETERINARIA 16 – ASSISTENZA E PREVIDENZA INTEGRATIVA (SICUREZZA SOCIALE) 17 – LAVORO 17 bis – FORMAZIONE PROFESSIONALE 18 – BENI, ATTIVITA’ E ISTITUTI CULTURALI 19 – ISTRUZIONE , UNIVERSITA’ E RICERCA SCIENTIFICA 20 – ATTIVITA’ SPORTIVE E RICREATIVE, TEMPO LIBERO P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 MACRO AREA ATTIVITA’ DI FUNZIONAMENTO DELL’ENT MACROAREA ATTIVITA’ ECONOMICHE MACROAREA TERRITORIO E AMBIENTE MACRO AREA ATTIVITA’ E SERVIZI ALLA PERSONA 70 il titolario di classificazione (esempio): 2°livello TITOLO 18 BENI, ATTIVITA E ISTITUTI CULTURALI 18.1 Attività giuridico-normativa di settore 18.2 Attività di studio, statistica e programmazione di settore 18.3 Commissioni, comitati e altri organismi 18.4 Promozione culturale. 18.5 Biblioteche e beni librari 18.6 Musei e mostre permanenti 18.7 Scuole musicali 18.8 Edilizia culturale 18.9 Archivi e beni archivistici 18.10 Beni archeologici 18.11 Beni architettonici 18.12 Beni storico artistici 18.13 Toponomastica 18.14 Archivio storico provinciale 18.15 Museo archeologico provinciale 18.16 Centro audiovisivi (mediateca) 18.17 Laboratori di restauro 18.x Documentazione eterogenea P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 71 il titolario di classificazione (esempio): 3°livello 18.9. Archivi e beni archivistici 18.9.1. Indirizzo, coordinamento, assistenza tecnica, verifica, aggiornamento degli operatori, contributi 18.9.2. Sistema archivistico provinciale 18.9.3. Vigilanza e tutela sugli archivi e beni archivistici 18.9.4. Conservazione dei beni archivistici 18.9.5. Valorizzazione P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 72 Il titolario delle direzioni didattiche Circolare del Ministero 5 dicembre 1963, n. 411, predisposto per gli Ispettorati scolastici e le Direzioni didattiche. (applicato dal 1° gennaio 1964) TITOLO A: Affari generali (con 34 classi) TITOLO B: Istruzione elementare (con 49 classi) TITOLO C: Istruzione secondaria (con 45 classi) Per i Provveditorati: A+B+C Per Ispettorati scolastici e Direzioni didattiche: A+B. P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 73 La classificazione degli atti - tutti i documenti amministrativi, anche se non soggetti a protocollazione, ma pertinenti comunque alla pratica, vanno classificati; - la classificazione dei documenti consiste nell’assegnare al documento codice di classificazione che individua la suddivisione del titolario (area di competenza) sulla base dell’oggetto trattato; Classificare = creare un collegamento logico tra i documenti rispetto all’ambito di competenza; P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 74 Il codice di classificazione è costituito dall’insieme dei numeri (o lettere o combinazione di numeri e lettere a seconda dell’impostazione del titolario) che contrassegnano il livello cui il documento si riferisce. Es. A.11. [scarto atti d’archivio] Es. A.25 [Edilizia scolastica] scuola elementare deve essere apposto sul documento. P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 75 Funzione della classificazione a) guidare la sedimentazione dei documenti b) organizzare TUTTI i documenti protocollati e non = formazione dei fascicoli c) creare i vincoli tra i documenti e con soggetto produttore Note: in ambiente sia cartaceo, sia elettronico; d) contestualizzare un documento (ed un’azione) nell’ambito di competenza dell’Amministrazione e) agevolare il riuso razionale dei documenti precedenti del medesimo ambito di competenza ai fini valutativi e decisionali P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 76 Dal Titolario al fascicolo Il livello più basso del titolario 18.9.3. Vigilanza e tutela sugli archivi e beni archivistici [Alienazioni Beni archivistici di terzi Commercio antiquario Depositi e comodati Dichiarazione di interesse storico Emergenza e prevenzione Esclusione dagli archivi Massimari di scarto Scarto documenti dei comuni, altri enti pubblici,enti ecclesiastici, privati Prestito ed esportazione Smarrimenti e furti Visite e controlli sugli archivi Enti pubblici estinti] I fasccicoli /anno 1. Autorizzazione allo scarto di atti d'archivio dell’APSS-Distretto Alto Garda e Ledro-presidio ospedaliero Riva d/G.-Ostetricia e ginecologia (varie tipologie) (16.01.04-06.08.04) 2. Autorizzazione allo scarto di atti d'archivio del Comprensorio Alta Valsugana - Servizio segreteria generale (16.1.- 9.2.2004-) 3. Autorizzazione allo scarto di atti d'archivio del Comprensorio Alta Valsugana - Servizio istruzione, mense e programmazione (16.1. - 9.2.2004-) 4. Autorizzazione allo scarto di atti d'archivio dell’APSS-Distretto Alto Garda e Ledro-presidio ospedaliero Palme di Arco-Pneumologia (varie tipologie) (26.01.04 – 06.08.04) 5. Autorizzazione allo scarto di atti d'archivio dell’APSS-Distretto Alto Garda e LedroU.O.Assistenza territoriale Riva d/G. (ricette farmaceutiche) (26.01.04-06.04.04) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 77 Funzione della classificazione anche in ambiente digitale P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 78 La classificazione degli atti : casi particolari: classificazione multipla Quando un documento si riferisce a due o più ambiti di attività: Si parla di classificazione multipla: in questo caso un solo documento determina l’apertura di fascicoli distinti poiché dà inizio ad attività distinte. Nel caso sono prodotti più esemplari del medesimo documento, ciascuno dei quali sarà classificato in modo diverso e sarà legato al rispettivo fascicolo. il documento originale viene posto nel fascicolo che corrisponde all’attività ritenuta di maggior rilievo; le copie vengono invece collocate nei fascicoli che corrispondono alle attività ritenute di minor rilievo [sulle copie deve essere annotata la collocazione dell’originale] P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 79 L’assegnazione dei documenti Assegnazione registrata del documento per la trattazione dell’affare: chi fa che cosa. - obbligo di legge per procedimenti = funzionario responsabile del procedimento; - utile per la buna gestione del lavoro e dei documenti - indispensabile in ambiente digitale (ACL = Accession List) Strumento: organigramma /funzionigramma P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 80 L’assegnazione dei documenti: funzionigramma Titolario …… 0.2. Gestione beni mobili e immobili della struttura 0.3. Progetti e programmi di informatizzazione della struttura 0.4. Personale della struttura 0.5. Segreteria e amministrazione della struttura 0.6. Finanza e contabilità, ragioneria della struttura 0.7. Programmi, Relazioni, Statistiche della struttura ….. Responsabili /sostituti Cognome e nome – cognome e nome Cognome e nome – cognome e nome Cognome e nome – cognome e nome Cognome e nome – cognome e nome Cognome e nome – cognome e nome Cognome e nome – cognome e nome P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 81 Il fascicolo (1) - definizione Il fascicolo è costituito dal complesso dei documenti in arrivo, in partenza e interni che si riferiscono a un medesimo affare (processo o procedimento). Normalmente contiene anche materiale di diversa natura utilizzato nel corso dello svolgimento dell’attività: Fotocopie della normativa, di articoli e saggi, Fotocopie di documenti appartenenti ad altri fascicoli, Appunti P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 82 Il fascicolo (2) – apertura e aggiornamento I documenti sono raccolti in un contenitore denominato camicia o copertina. All’interno del fascicolo i documenti sono disposti in ordine cronologico di sedimentazione, assumendo come riferimento la data di protocollazione /registrazione Di regola tutti i documenti che costituiscono il fascicolo hanno lo stesso codice di classificazione, poiché si riferiscono alla medesima attività, salvo i fascicoli permanenti P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 83 Il fascicolo (3) – identificazione Il fascicolo è identificato attraverso i seguenti elementi essenziali: - la denominazione della struttura titolare del fascicolo - l'oggetto del fascicolo - il codice di classificazione; - il numero del fascicolo e la data di apertura del medesimo. P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 84 Il fascicolo (4) – identificazione: esempio Provincia autonoma di Trento Dipartimento beni e attività culturali = D-322 Soprintendenza per i beni librari e archivistici = S-121 OGGETTO: Autorizzazione allo scarto di atti d'archivio dell’APSS Distretto Alto Garda e Ledro - presidio ospedaliero Riva d/G.Ostetricia e ginecologia (varie tipologie) Data di apertura 16.01. Data di chiusura 04-06.08.04 Funzionario responsabile Giovanni Rossi Fascicolo permanente: APPS - Riva del Garda Codice di classificazione: 18.9.3. Numero del fascicolo Anno: 1-2004. P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 85 Il fascicolo (5): casi particolari: fascicolo personale Fascicoli del personale di ruolo Fascicoli del personale NON di ruolo Fascicoli alunni/studenti P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 86 Il fascicolo (6): casi particolari: fascicolo dell’alunno «E’ istituito un fascicolo personale dell’allievo, che lo accompagnerà in tutto il percorso scolastico in una logica di continuità non solo verticale, ma anche orizzontale con l’esperienza familiare e le opportunità extrascolastiche. (… segue) Fonte: [art.3, Fascicule personale dell’allievo, da: D.M: 16 novembre 1992, Applicazione dell’art.2 della Legge 5 giugno 1990, n.148 ] P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 87 Il fascicolo (6bis): casi particolari: fascicolo dell’alunno () In tale fascicolo, verranno raccolti: - i dati di tipo amministrativo (anagrafici, scolastici, sanitari, il foglio notizie), - i documenti di valutazione, - la documentazione specifica per gli alunni portatori di handicap (diagnosi funzionale, progetto educativo personalizzato), - nonché ogni altro significativo elemento di conoscenza dell’alunno e della sua esperienza scolastica, acquisito anche in collaborazione con la famiglia () » P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 88 Il fascicolo (6 ter): casi particolari: fascicolo dell’alunno ù() L’istituzione scolastica che accoglie l’alunno deve richiedere alla scuola di provenienza il fascicolo personale, la cui trasmissione costituisce obbligo per quest’ultima e deve avvenire in tempo utile per la predisposizione degli adempimenti connessi con l’avvio dell’anno scolastico. » P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 89 Il fascicolo (7): chiusura e scarto informale La chiusura del fascicolo coincide con la data di acquisizione dell'ultimo documento relativo ad un medesimo affare.Il fascicolo chiuso va collocato nell’annata in cui è stato aperto. Per una buona tenuta della documentazione una selezione è effettuata, in modo informale, dai responsabili del procedimento o comunque dai funzionari competenti allo svolgimento dell'istruttoria al momento della conclusione dell'affare o del procedimento e prima della riconsegna del fascicolo all'incaricato delle attività di archiviazione, mediante la rimozione dei documenti non pertinenti alla natura dell'affare o procedimento cui si riferiscono.(DPP 41/2003, art. 22 comma 3) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 90 Il Repertorio dei fascicoli - Il repertorio dei fascicoli è un elenco dei fascicoli la cui struttura riproduce l’articolazione del titolario; i fascicoli sono, quindi, disposti all’interno delle classi ultime cui si riferiscono P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 91 Dal Titolario al fascicolo [bis] Il livello più basso del titolario 18.9.3. Vigilanza e tutela sugli archivi e beni archivistici [Alienazioni Beni archivistici di terzi Commercio antiquario Depositi e comodati Dichiarazione di interesse storico Emergenza e prevenzione Esclusione dagli archivi Massimari di scarto Scarto documenti dei comuni, altri enti pubblici,enti ecclesiastici, privati Prestito ed esportazione Smarrimenti e furti Visite e controlli sugli archivi Enti pubblici estinti] I fasccicoli /anno 1. Autorizzazione allo scarto di atti d'archivio dell’APSS-Distretto Alto Garda e Ledro-presidio ospedaliero Riva d/G.-Ostetricia e ginecologia (varie tipologie) (16.01.04-06.08.04) 2. Autorizzazione allo scarto di atti d'archivio del Comprensorio Alta Valsugana - Servizio segreteria generale (16.1.- 9.2.2004-) 3. Autorizzazione allo scarto di atti d'archivio del Comprensorio Alta Valsugana - Servizio istruzione, mense e programmazione (16.1. - 9.2.2004-) 4. Autorizzazione allo scarto di atti d'archivio dell’APSS-Distretto Alto Garda e Ledro-presidio ospedaliero Palme di Arco-Pneumologia (varie tipologie) (26.01.04 – 06.08.04) 5. Autorizzazione allo scarto di atti d'archivio dell’APSS-Distretto Alto Garda e LedroU.O.Assistenza territoriale Riva d/G. (ricette farmaceutiche) (26.01.04-06.04.04) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 92 Dal fascicolo alla serie archivistica Serie = il raggruppamento di più unità archivistiche [fascicolo, registro …], omogenee per forma o materia: es. serie delle determinazioni, serie dei registri di classe, serie dei fascicoli del personale, serie dei verbali degli organi collegiali … Le serie possono essere ordinate secondo il criterio cronologico, alfabetico o numerico; P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 93 la serie archivistica del carteggio / corrispondenza I fascicoli formati con la corrispondenza possono, in rapporto all’entità della documentazione, dare origine a: - una serie generale del “Carteggio e atti” impostata per annata e all’interno per titolario soluzione consigliata; - più serie generali in corrispondenza dei titoli P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 94 le serie speciali autonome Sono formate da documenti particolari che esulano dal protocollo: - Volumi delle determinazioni del dirigente scolastico - Registri di protocollo della Scuola - Registri dei verbali degli organi collegiali - Registri dei consigli di classe - Giornali dei professori … Oppure da fascicoli permanenti: es. personale e allievi P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 95 L’archivio scolastico: ipotesi di organizzazione delle serie: a) l’Amministrazione Regolamenti, carte dei servizi Verbali del Consiglio di Istituto Originali delle Determinazioni adottate dal Dirigente dell’Istituto Registri di protocollo dell’Istituto, Rubriche e Repertori Fascicoli permanenti intestati al Personale dell’Istituto Registri degli infortuni, Registri dei certificati di servizio Bilanci e dei Libri contabili Inventari dei beni Serie “carteggio e atti” ordinato per annata e all’interno secondo il titolario P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 96 L’archivio scolastico: ipotesi di organizzazione delle serie: a) la Didattica Registri dei verbali degli organi collegiali Registri dei consigli di classe Registri di classe Giornali dei professori Registri di immatricolazione degli alunni Fascicoli permanenti degli alunni Registri dei profili degli alunni Elaborati degli alunni Elaborati degli esami Registri dei verbali d’esame Registri dei diplomi P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 97 L’archivio: conservazione e scarto: dalle linee guida al piano di conservazione: Il titolario di classificazione va integrato dall'indicazione dei tempi di conservazione, previsti dalle “linee guida per la conservazione e lo scarto della documentazione conservata presso le istituzioni scolastiche della provincia autonoma di Trento” approvate dalla Giunta provinciale con deliberaione n. 2984 dd.29 novembre 2002, P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 98 L’archivio: conservazione e scarto: l’autorizzazione allo scarto: procedura 1) contattare preventivamente la Soprintendenza per i beni librari e archivistici P.A.T. ( 0461/494473-494455) 2) preparare un elenco della documentazione che si intende scartare – considerate anche le indicazioni ricevute dalla Soprintendenza P.A.T.- nel rispetto delle Linee guida, compilando il modulo apposito, compreso anche nelle Linee-guida. 3) inviare, con una lettera d’accompagnamento, l’elenco alla predetta Soprintendenza P.A.T. in corso Buonarroti 76 – TN. 4) avuta l’autorizzazione (determina del dirigente della Soprintendenza) si può procedere alla distruzione, adottando le cautele indicate nell’autorizzazione in caso di dati personali e sensibili, e nel rispetto delle norme sullo smaltimento rifiuti P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 99 L’archivio: l’autorizzazione allo scarto: casi particolari: BUMPI. - elaborati degli alunni - I BUMPI possono essere scartati previe intese con a Soprintendenza, diretta alla conservazione differenziata delle raccolte presso alcune biblioteche del territorio. - Gli elaborati possono essere scartati, previa conservazione di un campione significativo, come indicato nelle Linee guida. Lo scarto è soggetto ad autorizzazione della Soprintendenza P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 100 Archivi storici scolastici: conservazione illimitata Ruolo dell’Archivio provinciale “Conservare gli archivi storici delle scuole provinciali di ogni ordine e grado” (L.P. 17 febbraio 2003, n. 1 “Nuove disposizioni in materia di beni culturali”, art. 17 comma 1 lettera c) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 101 Problemi aperti Aggiornamento / revisione del Titolario Integrazione del Titolario con il Piano di conservazione Individuazione del livello delle AOO e del Responsabile del servizio archivistico Elaborazione di un Manuale di gestione Introduzione della firma digitale Introduzione di un software rispondente i requisiti del protocollo informatico e della gestione informatica dei documenti ……. P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 102 Per predisporre titolari aggiornati: Modalità più idonea: il Gruppo di lavoro multidisciplinare (cfr. per le Linee guida per la selezione e lo scarto). Punto di partenza: le versioni “personalizzate” dei titolarii attualmente in uso (nuove competenze) Confronto: con Gruppi di lavoro attivi per adattare altri titolarii alle evoluzioni istituzionali ed organizzative (per es.: Comuni, Università…) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 103 Indicazioni bibliografiche minime e siti: P.CARUCCI, Le fonti archivistiche: ordinamento e conservazione, Roma 1983 L.FAORO, Guida alla formazione di un archivio ordinato, Trento 2004 [pro manuscripto]. M. GUERCIO Archivistica e informatica: i documenti in ambiente digitale. Carrocci, 2002. Manuale di gestione del protocollo informatico dell’Università degli Studi di Trieste, 2004 ? Vedi www.units.it S. PIGLIAPOCO La memoria digitale delle amministrazioni pubbliche Requisiti, metodi e sistemi per la produzione, archiviazione e conservazione dei documenti informatici. Maggioli, 2005. A.ROMITI, Le principali sentenze sul protocollo delle pubbliche amministrazioni. Casistica, commento e note sentenza per sentenza, Viareggio 1995. P.TIRADRITTI, L’archivio delle scuole e degli istituti d’istruzione media di ogni ordine e grado, Roma [1972], http://www.cnipa.gov.it/site/it-IT/ http://www.provincia.tn.it/pitre/ P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 104 APPENDICE (1) Gli archivi: trasparenza e riservatezza Archivi correnti e di deposito: accesso e riservatezza Archivi storici: consultazione e riservatezza P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 105 Archivi e documenti: accesso e riservatezza (art. 31 e 32 L.P. 30 novembre 1992,n. 23 + Dpp 25 giugno 2001,n. 22-73/Leg) Archivi correnti e di deposito Chi ha diritto -“ chiunque abbia interesse al procedimento” = chi è legittimato alla partecipazione al procedimento o chi intende accedere “per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti (art 32 LP + art. 2 Dpp 25) Cosa può fare - può prendere visione di documenti amministrativi, verbali di organi collegiali, nonché di qualunque altro atto, anche interno, formato dall'amministrazione o comunque utilizzato ai fini dell'attività amministrativa - “chiunque ha facoltà di ottenere copia dei documenti rappresentativi degli atti stessi, fino a quando essi sono conservati, per legge, negli archivi delle amministrazioni Come fare : richiesta scritta e motivata Dove: presso la struttura “competente in via principale “ che ha formato il documento o lo detiene stabilmente. P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 106 Archivi e documenti: accesso e riservatezza (art. 31 e 32 L.P. 30 novembre 1992,n. 23) + Dpp 25 giugno 2001,n. 22-73/Leg ESCLUSIONE E DIFFERIMENTO Archivi correnti e di deposito “Il diritto di accesso ai documenti è escluso - atti coperti da segreto per legge o regolamento - atti la cui diffusione possa comunque pregiudicare la riservatezza e la dignità degli amministrati. Il diritto di acceso ai documenti è differito, quando la conoscenza dei documenti possa impedire o gravemente ostacolare lo svolgimento dell'azione amministrativa. P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 107 Archivi e documenti: accesso e riservatezza (art. 31 e 32 L.P. 30 novembre 1992,n. 23) + Dpp 25 giugno 2001,n. 22-73/Leg ESCLUSIONE Archivi correnti e di deposito tipologia documenti esclusi dall’accesso (art. 9, comma 2 Dpp 25 giugno 2001, n. 22-73/Leg) a) documenti relativi alla salute delle persone ovvero concernenti condizioni psicofisiche delle stesse; b) rapporti informativi sul personale dipendente; c) documentazione relativa alla situazione finanziaria, economica e patrimoniale di persone, imprese e gruppi; d) altri documenti contenenti informazioni dalla cui divulgazione possa derivare una lesione della sfera privata della persona e della sua dignità; e) segnalazioni ed esposti di privati se le notizie risultano fondate; f) documenti contenenti informazioni che riguardano l’attività di associazioni ed organizzazioni, dalla cui divulgazione possa derivare una lesione immediata e diretta degli interessi statutari; g) documenti contenenti informazioni coperte da segreto industriale, commerciale e finanziario nonchè informazioni dalla cui divulgazione possa derivare una lesione immediata e diretta degli interessi dell’impresa. P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 108 Archivi e documenti: accesso e riservatezza in conflitto Archivi correnti e di deposito Il "Codice in materia di protezione dei dati personali“ (Dlgs 30 giugno 2003, n. 196) all’art. 59 rinvia alle norme della legge 7 agosto 1990, n. 241 [per la PAT = L.P. 30 novembre 1992, n,. 23] e relativi regolamenti di attuazione ECCEZIONE per i dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale. “ Quando il trattamento concerne dati idonei a rivelare lo stato di salute o la vita sessuale, il trattamento è consentito se la situazione giuridicamente rilevante che si intende tutelare con la richiesta di accesso ai documenti amministrativi è di rango almeno pari ai diritti dell'interessato, ovvero consiste in un diritto della personalità o in un altro diritto o libertà fondamentale e inviolabile.(art. 60 Dlgs 30 giugno 2003, n. 196) Sola visione: “ Per i documenti contenenti i dati di cui agli articoli 22 e 24 [dati sensibili] della legge 31 dicembre 1996, n. 675 [ora Dlg. 196/03] relativi a soggetti terzi rispetto al richiedente, l’accesso è consentito nella forma della sola visione.( art 6 comma 3 DPP 25 giugno 2001 n. 22-73/leg) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 109 Archivi e documenti: accesso e riservatezza istruzione Archivi correnti e di deposito Rilevante interesse pubblico (non occorre il consenso): “. Si considerano di rilevante interesse pubblico (= non occorre consenso preventivo) “le finalità di istruzione e di formazione in ambito scolastico, professionale, superiore o universitario, con particolare riferimento a quelle svolte anche in forma integrata.(art 95 Dlgs 30 giugno 2003, n. 196) - Trattamento di dati relativi a studenti: comunicazione e diffusione “ Al fine di agevolare l'orientamento, la formazione e l'inserimento professionale, anche all'estero, le scuole e gli istituti scolastici di istruzione secondaria, su richiesta degli interessati, possono comunicare o diffondere, anche a privati e per via telematica, dati relativi agli esiti scolastici, intermedi e finali, degli studenti e altri dati personali diversi da quelli sensibili o giudiziari, pertinenti in relazione alle predette finalità e indicati nell'informativa resa agli interessati ai sensi dell'articolo 13……” (art 96 Dlgs 30 giugno 2003, n. 196) - Resta ferma la disposizione di cui all'articolo 2, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, sulla tutela del diritto dello studente alla riservatezza. Restano altresì ferme le vigenti disposizioni in materia di pubblicazione dell'esito degli esami mediante affissione nell'albo dell'istituto e di rilascio di diplomi e certificati. P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 110 Archivi e documenti: accesso e riservatezza i dati sensibili d) "dati sensibili", i dati personali idonei a rivelare l'origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l'adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonchè i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale; e) "dati giudiziari", i dati personali idonei a rivelare provvedimenti di cui all'articolo 3, comma 1, lettere da a) a o) e da r) a u), del d.P.R. 14 novembre 2002, n. 313, in materia di casellario giudiziale, di anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti, o la qualita' di imputato o di indagato ai sensi degli articoli 60 e 61 del codice di procedura penale; (art. 4 lettere d) + e) Dlgs 196Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 111 Archivi e documenti : conservazione e consultazione a fini storici - legittimità Archivi storici - E’ attività di rilevante interesse pubblico (= non occorre consenso preventivo) il trattamento di dati personali effettuati da soggetti pubblici per finalità storiche negli archivi pubblici disciplinati dal TU 490/99 ora Codice dei beni culturali (dlgs 22 gennaio 2004, n. 42) - E’ compatibile: ”con i diversi scopi per i quali i dati sono stati in precedenza raccolti o trattati” - Il trattamento di dati personali per scopi storici, statistici o scientifici può essere effettuato anche oltre il periodo di tempo necessario per conseguire i diversi scopi per i quali i dati sono stati in precedenza raccolti o trattati. (vedi artt. 99 e 99 del Dlg. 30 giugno 2003, n. 196) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 112 Archivi e documenti : conservazione e consultazione a fini storici - limiti Archivi storici: “I dati personali raccolti per scopi storici non possono essere utilizzati per adottare atti o provvedimenti amministrativi sfavorevoli all'interessato”. “I documenti contenenti dati personali, trattati per scopi storici, possono essere utilizzati”, tenendo conto della loro natura, solo se pertinenti e indispensabili per il perseguimento di tali scopi. “I dati personali possono essere comunque diffusi quando sono relativi a circostanze o fatti resi noti direttamente dall'interessato o attraverso suoi comportamenti in pubblico”. (vedi art. 101 del Dlgs 30 giugno 2003, n. 196) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 113 Archivi e documenti : consultazione a fini storici - modalità Archivi storici: Introduzione del Codice di deontologia professionale e di buona condotta (Art. 102 Dlgs 30 giugno 2003, n. 196) Rinvio (art. 103 Dlgs 30 giugno 2003, n. 196) al Codice dei beni culturali: “ La consultazione dei documenti conservati negli archivi di Stato, in quelli storici degli enti pubblici e in archivi privati è disciplinata dal ….. testo unico in materia di beni culturali e ambientali, come modificato dal presente codice.[ora : dlgs 22 gennaio 2004 n. 42, “Codice in materia di beni culturali e del paesaggio”] P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 114 Archivi e documenti: consultazione e riservatezza (art. 122 Dlg : decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 “Codice beni culturali”) Archivi storici: - Libera consultazione: I documenti conservati negli archivi storici ….. di ogni altro ente ed istituto pubblico sono liberamente consultabili”; - Limiti • dopo 40 anni se si tratta di documenti “ contenenti i dati sensibili nonché i dati relativi a provvedimenti di natura penale”;[orientamento politico, sindacale, religioso, filosofico: es. “richiesta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica”] • dopo 70 anni se si tratta di “documenti contenenti dati sensibili idonei a rivelare lo stato di salute, la vita sessuale o rapporti riservati di tipo familiare”.[es. certificato medico]; • dopo 50 anni se si tratta di documenti “dichiarati di carattere riservato” relativi alla politica estera o interna dello Stato; - Deroga per motivi “giuridicamente rilevanti” : rinvio alla disciplina sull’accesso ai documenti amministrativi. P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 115 APPENDICE (2) Firma digitale P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 116 Firma digitale: definizione E' un particolare tipo di firma elettronica qualificata basata su un sistema di chiavi asimmetriche a coppia, una pubblica e una privata, che consente al titolare tramite la chiave privata e al destinatario tramite la chiave pubblica, rispettivamente, di rendere manifesta e di verificare la provenienza e l'integrità di un documento informatico o di un insieme di documenti informatici (rif. DPR 28 dicembre 2000, n.445) (da sito CNIPA) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 117 Firma digitale: funzioni Autenticità = identità del sottoscrittore; Integrità : sicurezza che il documento informatico non è stato modificato dopo la sua sottoscrizione; Non ripudio : valore legale di firma autografa fino a querela di falso Riservatezza : solo il destinatario può leggere il messaggio P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 118 Firma digitale: rilascio 1. il dispositivo di firma digitale (es. smart-card) è rilasciato all’utente richiedente, previa identificazione, da un Certificatore abilitato 2. Il Certificatore, che abbia i requisiti, è abilitato dal CNIPA e iscritto all’Albo curato dal CNIPA, visibile in Internet 3. Il certificato collegato al dispositivo di firma - attesta l’identità del sottoscrittore - garantisce la corrispondenza tra chiave pubblica e soggetto (titolare) a cui essa appartiene - attesta il periodo di validità della predetta chiave (scadenza biennale) P.A.T.-Soprintendenza per i beni librari e archivistici-2005 119