19 maggio 2014
• Tradizioni di vita quotidiana e identità
ebraica. Uniformità versus adattamento
Shemà Israel
L’origine ‘biblica’ delle tradizioni di vita quotidiana
• Lo Shemà in ebraico ,‫שמע‬Ascolta (a volte detto
Shemà Israel, )‫שמע ישראל‬è la preghiera
fondamentale della tradizione religiosa ebraica,
• La preghiera più importante forse assieme ai
Qaddishim
• Lettura (Qiriat Shema) ogni giorno, nella
preghiera mattutina ed in quella serale.
• E’ presente nella tradizione ebraica di origine
arcaica e mosaica, "Torah miSinai".
Qaddish
• (la preghiera ebraica recitata alla presenza di
un numero legale, Minian, composto da
almeno dieci maschi ebrei che abbiano
raggiunto la maggiore età religiosa (13 anni)
che è l’età dell’obbligo legale dopo la quale
l’ebreo ha il dovere di osservare i precetti della
Torah. Vari tipi di questa preghiera.
.
• Shema è costituito da una premessa, fatta di
due versi, e da tre parti, costituite da brani
della Torah:
• La prima da Deuteronomio, 6.4-9
• La seconda da Deuteronomio, 11.13-21
• La terza da Numeri 15.37-41
.
• Ascolta, Israele, il Signore è il nostro Dio, il Signore è Uno.
• Questa frase, che dà il nome alla preghiera, contiene il Tetragramma
biblico YHWH non pronunciabile, e quindi viene letta Shema' Ysrael, Adonai Eloheinu, Ado-nai echad, e pronunciata coprendosi gli occhi.
• Adonai ("Signore") non è la traduzione letterale del tetragramma, ma il
termine con cui esso viene sostituito durante la lettura
• il tetragramma non viene scritto in modo completo o corretto se non
secondo le leggi halakhiche
• Il tetragramma era pronunciato una volta l'anno dal Sommo Sacerdote
(Kohen Gadol)
• Ciò avviene all’interno del Qodesh haQodashim (Sancta Sanctorum) del
tempio.
• Il popolo «sentiva» e «non sentiva» nello stesso momento :
• Non lo doveva sentir pronunciare ed era invitato a proclamare a voce alta
sentirne la pronuncia, proclamando ad alta voce la seconda frase della
preghiera (che oggi è pronunciata soltanto a bassa voce, ad eccezione del
giorno di Kippur)
.
• E amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo
cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue
forze. E metterai queste parole che Io ti
comando oggi, nel tuo cuore, e le insegnerai ai
tuoi figli, pronunciandole quando riposi in
casa, quando cammini per la strada, quando ti
addormenti e quando ti alzi. E le legherai al
tuo braccio, e le userai come "segno" tra i tuoi
occhi, e le scriverai sugli stipiti della tua casa e
sulle tue porte (delle città).
.
• E Dio disse a Mosè: di ai figli di Israele di fare
d'ora in poi delle frange agli angoli dei loro vestiti,
e vi sia un filo azzurro in ognuna di queste frange.
Questi saranno i vostri zizzit, e guardandoli
ricorderete i precetti divini, e li osserverete, e non
seguirete i (vezzi de)l vostro cuore e (le immagini
de)i vostri occhi, che vi fanno deviare seguendoli.
Così ricorderete e osserverete tutti i precetti, e
sarete santi per il vostro Dio. Io sono il Signore Dio
vostro, che vi ha fatto uscire dalla terra di Egitto
per essere il vostro Dio, Io sono il Signore, vostro
Dio.
.
• E sarà, se ascolterete i Miei comandamenti, che oggi vi do, di amare il
vostro Dio e di onorarlo con tutto il vostro cuore, con tutta la vostra anima
e con tutte le vostre forze, (allora) vi darò rugiada per le vostre terre,
pioggia primaverile ed estiva, così raccoglierete le vostre granaglie, il
vostro vino ed il vostro olio, e darò erba per il tuo bestiame, e mangerete e
sarete soddisfatti. Ma guardatevi dall'aprire i vostri cuori a rivolgervi al
culto di altri dei, e di adorarli, perché (allora) l'ira di Dio sarà contro di voi,
e chiuderà il cielo, e non ci sarà rugiada, e la terra non darà il suo prodotto,
e passerete (sarete estinti) rapidamente dalla buona terra che Dio vi ha
dato. E (quindi) mettete queste parole nel vostro cuore e nella vostra
anima, e siano come parole sulle vostre mani e tra i vostri occhi, e
insegnatele ai vostri figli, e pronunciatele quando riposate nelle vostre
case, quando camminate per strada, quando vi addormentate e quando vi
alzate, e scrivetele sugli stipiti delle vostre case e sulle vostre porte. Così
saranno moltiplicati i vostri giorni ed i giorni dei vostri figli nella terra che
Dio promise ai vostri padri di dare loro, per tanto quanto durano i giorni
del cielo sulla terra.
.
• Halakhah è l’insieme delle norme religiose
dell'Ebraismo, riunite in un corpo di Scritture
• Comprende la legge biblica (613 mitzvòt
«comandamenti», singolare mitzvah) e le
successive leggi talmudiche e rabbiniche
• Ma anche delle usanze e delle tradizioni
derivate
Halakhah e vita quotidiana
• Nessuna distinzione nelle sue leggi tra vita religiosa e
vita laica; la tradizione religiosa ebraica non distingue
tra identità nazionale, razziale, etnica o religiosa.
• Halakhah guida non solo le pratiche e credenze
religiose, ma anche numerosi aspetti della vita
quotidiana.
• Significa "Legge ebraica", ma la traduzione più letterale
potrebbe essere "la via" o "il modo di condursi".
• Etimologia: andare o camminare. Nella diaspora, la
Halakhah era il «codice civile» e il «codice di diritto
canonico».
(La continuità sul lungo periodo)
• dall'Illuminismo, dall'emancipazione ebraica (in era
napoleonica e in generale in età contemporanea in
epoca moderna, i cittadini ebrei sono sottoposti alla
Halakhah solo per consenso volontario.
• Legge dello stato d’Israele, OGGI:
- alcune aree del diritto di famiglia e status personale
sono assoggettate ai tribunali rabbinici e pertanto trattate
in base alla Halakhah. differenze sulla Halakhah stessa si
possono riscontrare tra ebrei aschenaziti, mizrahi,
sefarditi che rispecchiano la diversità storica e geografica
delle varie comunità ebraiche all'interno della Diaspora.
.
• La Halakhah costituisce l'applicazione pratica delle 613 mitzvòt
("comandamenti", singolare: mitzvah) esposte nella Torah (i cinque
libri di Mosè, la "legge scritta") e sviluppate attraverso la
discussione e il dibattito nella letteratura rabbinica classica,
specialmente nella Mishnah e nel Talmud (la "legge orale"), e come
codificate nella Mishneh Torah o Shulchan Arukh (il "Codice di
Diritto" ebraico).
• La Halakhah è una guida completa di tutti gli aspetti della vita
umana, sia "corporale"/"fisica"/materiale che spirituale. Le sue
leggi, linee guida e opinioni, coprono una vasta gamma di situazioni
e principi, nel tentativo di realizzare ciò che è implicito nel
comandamento biblico centrale di essere "santi, perché Io, il
Signore, Dio vostro, sono santo" (Levitico 19:2). Coprono quelle che
si afferma siano per un ebreo i modi migliori di vivere, sulla base di
ciò che non è specificato ma è derivato dalla Bibbia ebraica.
.
• Poiché la Halakhah viene sviluppata e applicata da diverse
autorità halakhiche, piuttosto che una sola "voce ufficiale",
è anche possibile che diverse persone e comunità possano
avere diverse risposte a questioni halakhiche. Le
controversie provocano nella letteratura rabbinica molto
del suo fascino creativo e intellettuale. Con poche
eccezioni, tali controversie non vengono risolte mediante
strutture di autorità perché durante l'età di esilio (Galut)
agli ebrei è mancata una gerarchia giudiziaria centralizzata
o un sistema di procedure d'appello per la Halakhah.
Invece, gli ebrei interessati a osservare la Halakhah
tipicamente scelgono di seguire rabbini specifici o affiliarsi
ad una comunità più fortemente strutturata.
.
• La Halakhah è stata sviluppata e studiata attentamente
da tutte le generazioni fin prima del 500 p.e.v., in una
raccolta di scritti religiosi in continua espansione e
consolidati nel Talmud.
• corpo preminente di complesse opinioni giuridiche,
legislative, tradizionali e direttive, molte di esse
tramandate nel corso dei secoli
• Una specie di precettistica, trasmessa di generazione in
generazione
• Un campionario di comportamenti
• Tutto questo è oggetto di intenso studio nelle yeshivah
,
• La legge ebraica può essere classificata in vari
modi. Oltre alle categorie basilari applicate
alle mitzvot nell'antichità, durante il Medioevo
la legge ebraica fu regolata da opere come la
Mishneh Torah di Maimonide e lo Shulchan
Arukh di Joseph Karo.
.
• Nei principali codici di legge ebraica si trovano
altri due schemi principali di categorizzazione.
La Mishneh Torah di Maimonide divide le leggi
in quattordici sezioni.
• Gli sforzi di codificazione che culminarono
nello Shulchan Arukh dividono la legge in
quattro sezioni, includendoci solo quelle leggi
che nella loro applicazione non dipendono
dall'essere in Terra d'Israele.
,
• Una seconda distinzione classica è tra la Torah Scritta (leggi
scritte nella Bibbia ebraica, in particolarei i suoi primi
cinque libri) e Legge orale, le leggi credute trasmesse
oralmente prima della compilazione di testi come Mishnah,
Talmud e codici rabbinici.
• Un'ulteriore suddivisione viene fatta tra chuqqim ("decreti"
- leggi senza spiegazione ovvia, come shatnez in ebraico
‫שַׁע ְטנֵז‬, la legge che vieta di indossare l'abbigliamento fatto
di miscele di lino e lana), mishpatim ("giudizi" - leggi con
evidenti implicazioni sociali) e eduyot ("testimonianze" o
"commemorazioni", come lo Shabbat e le festività
ebraiche). Nei secoli le varie autorità rabbiniche hanno
classificato i comandamenti in vari altri modi.
.
• Le leggi di origine umana, tra cui i decreti rabbinici, le
relative interpretazioni, tradizioni, ecc.
• Questa divisione tra comandamenti rivelati e rabbinici
(mitzvot) possono influenzare l'importanza di una regola, la
sua applicazione e la natura della sua interpretazione
continuativa. Le autorità halakhiche possono essere in
disaccordo su quali leggi rientrano in quali categorie o le
circostanze (se presenti) in base alle quali le sentenze
rabbiniche precedenti possano essere riesaminate
successivamente da rabbini contemporanei, ma tutti gli
ebrei halakhici sostengono che esistono entrambe le
categorie e che la prima categoria è immutabile, con
eccezioni solo in caso di pericolo di vita e simili situazioni di
emergenza.
Il calendario ebraico
• Il calendario ebraico é sia lunare che solare.
Le festività, i mesi e le date sono stabiliti dalle fasi lunari, mentre le
stagioni sono basate sulla rivoluzione della terra intorno al sole;
poiché vi è una discrepanza di poco più di 11 giorni fra i 364 giorni
dell'anno lunare e i 365 dell'anno solare, sette volte nell' arco di 19
anni viene alternato un anno di 13 mesi, detto Embolismico, ciò
consente di far concidere le festività con le rispettive stagioni.
L'anno comincia con il mese di Tishrì (metà settembre) in quanto, in
tale mese, secondo questa tradizione, è stato creato il mondo.
In passato i mesi erano indicati solo con i numeri e così sono indicati
nella Torah (nel settimo mese), i nomi attualmente in uso, di origine
babilonese, furono adottati dagli ebrei al loro ritorno a Siom dopo la
cattività babilonese.
Nella settimana il giorno più importante è il Shabbath.
• I comandamenti sono divisi in comandi positivi e
negativi, che sono trattati in modo diverso in termini di
punizione divina e umana. I comandamenti positivi (dei
quali la tradizione vuole ce ne siano 248) richiedono
che venga eseguita un'azione e si considera che portino
l'esecutore più vicino a Dio. I comandamenti negativi
(tradizionalmente 365 di numero) proibiscono
un'azione specifica e le rispettive violazioni creano una
lontananza da Dio. Nello sforzo di "essere santi" come
Dio è santo, la persona tenta per quanto possibile di
vivere in conformità con i desideri di Dio per l'umanità,
cercando di condurre un'esistenza in conformità con
ciascuno di questi nel modo più completo possibile.
• In pratica, le mitzvot possono anche essere
classificato in linea con il modo in cui
potrebbero essere attuate dopo la distruzione
del Tempio. Alcune mitzvot sono rilevanti solo
in Terra d'Israele. Molte leggi relative alla
santità e purezza non possono più essere
osservate poiché il Santuario di Gerusalemme
non esiste più. Inoltre alcune leggi richiedono
una sorta di Beth Din (tribunale ebraico) che
non esiste più.[6]
• Nell'ambito della letteratura talmudica, la legge ebraica
è divisa nei sei ordini della Mishnah (vedi tabella in
calce), che sono categorie per argomento trattato:
Zeraim ("Semi") per le leggi agricole e di preghiera;
Moed ("Festività") per lo Shabbat e i festival; Nashim
("Donne") che si occupa principalmente del
matrimonio e del divorzio; Nezikin ("Danni") per il
diritto civile e penale; Kodashim ("Santità") per i
sacrifici e le leggi alimentari; e Tohorot ("Purificazioni")
per la purezza rituale. Tuttavia, i testi talmudici trattano
spesso di leggi al di fuori di queste categorie e soggetti.
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L'Ebraismo ha sempre sostenuto che le persone non ebree sono obbligate
solamente a seguire le Sette Leggi Noachiche: queste sono le leggi che derivano
dall'alleanza stretta da Dio con Noè dopo il diluvio, e che si applicano a tutti i
discendenti di Noè, cioè a tutti gli esseri umani. Le leggi di Noè si trovano nel
Talmud (Trattato Sanhedrin 57a), e sono elencate qui di seguito:[9]
L'omicidio è proibito.
Il furto è proibito.
L'immoralità sessuale è proibita.
Consumare carne tagliata da un animale ancora vivo è proibito.
Credere e adorare, o pregare, un "idolo" è proibito.
La blasfemia contro Dio è proibita.
La società deve stabilire un sistema equo di giustizia per amministrare la legge
onestamente.
I dettagli di queste leggi sono estratte dai testi talmudici e codificate nella Mishneh
Torah. Si trovano principalmente nei capitoli 9 e 10 dello Hilkhoth Melakhim
u'Milhamothehem nel Sefer Shoftim, il quattordicesimo libro della Mishneh Torah.[
Torah
• Il Sefer Torah é un libro speciale perché non si
presenta sotto forma di volume, ma è un grande
rotolo di pergamena contenente il testo dei primi
cinque libri della Bibbia (Pentateuco). Il termine
Torah significa insegnamento dato da Dio.
• La lettura pubblica del Sefer Torah avviene in
presenza di almeno dieci Ebrei adulti (a tredici
anni), capitolo dopo capitolo, settimana dopo
settimana nell'arco dell'intero anno; la Torah é
divisa in cinquantaquattro capitoli.
Oggetti liturgici. Il rapporto con il testo
scritto
• Prima di iniziare a scrivere, occorre immergersi per
purificarsi: così fa il Sofèr, lo scrittore
• poi inizia a leggere sul Tikkun (guida, cioé il libro
contenente il testo della Torah anche con i segni vocali
che però non compariranno nel Sefer (utilizzata per la
lettura pubblica in sinagoga) dopo aver ripetuto ad alta
voce la frase, la scrive.
• La scrittura del rotolo é disposta in colonne verticali
posta una accanto all' altra. Non si possono correggere
le consonanti che denominano il Signore, se l'errore
c'è, bisogna scartare l'intero foglio.
.
• Quando il lavoro del Sofer é concluso, i fogli di
pergamena vengono cuciti insieme utilizzando un
filo ricavato dal tendine di un piede di un animale
kashèr (idoneo, adatto); infine il foglio iniziale e
quello finale vengono fissati a due aste di legno
provviste di manici che servono per aprire e
scorrere il rotolo.
• Un Sefer Torah molto danneggiato e quindi
inutilizzabile, va sepolto, chiuso in un contenitore
di terracotta, all'interno del cimitero ebraico.
.
• Ogni capitolo viene anticipato nelle mattine
del lunedì e del giovedì e poi letto
interamente il sabato. Per preparare il Sefer
Torah si rispettano rigide regole: l'inchiostro
deve essere di colore nero, resistente al tempo
ma non indelebile, per potere apportare
eventuali correzioni (asportando l'inchiostro
con una lama metallica e pietra pomice)
l'inchiostro é preparato con una miscela di
noce di galla, gomma arabica
• Durante la lettura del Sefer Torah le mani non
debbono mai giungere a contatto con la
pergamena, per tenere il segno si usa lo Yad,
una piccola mano indicatrice.
• Finita la lettura, la Torah viene rivestita con
ornamenti d'argento e stoffa preziosa e
conservata nell'armadio consacrato (Aron-hakodesh).
Per l’identificazione: kippa
• è un copricapo a forma di papalina che gli
uomini ebrei indossano nelle occasioni
pubbliche e rituali e obbligatoriamente nella
sinagoga.
E' il capo di abbigliamento più diffuso tra gli
ebrei ed è il modo con cui un ebreo indica il
proprio rispetto e il timore nei confronti di
Dio. E' solitamente di stoffa (velluto)
shofar
• ) il termine significa corno, in particolare di ariete;
è lungo una trentina di centimetri e viene
suonato nelle sinagoghe in alcune importanti
occasioni religiose. Lo Shofar è citato nella Torah
ed è ricordato nella scrittura anche come
strumento di guerra. Per la sua forma è
considerato simbolo dell'atteggiamento del cuore
umano che deve essere sempre chino al cospetto
del Signore, in segno di devozione sincera.
L'uomo che suona lo Shofar deve essere di
grande virtù e deve dimostrare sincera
devozione.
Per la liturgia Menorah
• significa in ebraico "candelabro" nella tradizione
ebraica esso rappresenta il candelabro a sette
bracci che si trovava nel tempio di Gerusalemme
e che è diventato il simbolo della religione
ebraica.
• La parola menorah si trova nella Bibbia: "Farai
anche un candelabro d'oro puro. Il candelabro
sarà lavorato a martello; il suo fusto e i suoi
bracci, i suoi calici, i suoi bulbi e le sue corolle
saranno tutte di un pezzo
Talleth
• dagli uomini nella preghiera ogni volta che si sale sul
pulpito per la lettura della Torah o per una funzione. Lo
scialle è ornato di frange che servono a ricordare i doveri
che la legge ebraica impone e che un ebreo è tenuto ad
osservare nella vita e nei momenti più solenni. I fiocchi e i
nodi formano combinazioni numeriche riconducibili al
nome di Dio. E' spesso ornato da bande nere o azzurre, il
nero in segno di lutto per la distruzione del tempio,
l'azzurro ricorda i paramenti del sommo sacerdote. I ragazzi
ebrei usano lo scialle grande solo a partire da 13 anni e di
solito è il padre che lo regala in occasione del Barmitzvah
(raggiungimento della maggiorità religiosa). Viene
seppellito come il Torah e viene indossato per la sepoltura
di un ebreo.
Le Feste ebraiche
•
L'anno ebraico è scandito da varie ricorrenze che ricordano gli eventi
succedutesi dalla creazione e che ricordano la storia degli ebrei.
Le principali feste ebraiche sono legate alle stagioni e ad antiche tradizioni agricole
pastorali.
Il calendario ebraico comprende cinque feste maggiori di origine biblica:
•
le TRE feste "del pellegrinaggio" o "feste del raccolto" (Pesach, Shavuot e Sukkoth) associate all'esodo
dell'Egitto
•
e le DUE "feste penitenziali" (Rosh HaShanan e Yom Kippur)
•
Peasah (Pasqua) è la festa più importante del calendario ebraico. Si celebra
tra marzo e aprile e ricorda la liberazione dalla schiavitù egiziana.
•
Shavuot (pentecoste) si celebra nel periodo della mietitura, cinquanta giorni
dopo la Pasqua. Ricorda il dono delle leggi (Torah) sul monte Sinai che trasformò gli
schiavi fuggiti dall'Egitto in un vero "popolo".
Le Feste ebraiche
•
Altre occasioni come il Purim sono invece
feste minori e non hanno una diretta origine
biblica.
Per le feste maggiori valgono tutti i divieti dello
Shabbat, ma è permessa la preparazione del cibo
e l'accensione del fuoco, eccetto che nello Yom
Kippur.
Lo scopo di un Yom Tax, cioè di un giorno buono è
quello di gioire dei piaceri del mondo dati da Dio
e di concentrarsi della preghiera e nello studio.
Quando sta per finire il sabato, sulla tavola si trova
del vino, una candela accesa e un profumo, il
Besemin, che si odora per consolarsi della fine
della giornata più piacevole della settimana.
In sinagoga, il sabato viene celebrato con la
lettura della Torah.
Al termine della giornata, si esegue la cerimonia
dell'Havdalah, cioè della separazione tra il sabato
e gli altri giorni della settimana.
.
• 15 del mese di Tishirì (settembre-ottobre) ed è la
"Festa delle capanne".
E' la terza e anche la più festosa delle tre feste,
chiamate del pellegrinaggio.
Il primo simbolo di questa festa è costituita dalla
capanna (Sukkan): un rifugio costruito con rami e
frasche dove si passa la maggior parte del tempo
libero.
Nella Sinagoga un ruolo importante ha anche il
Lulav cioè un rametto di palma, due di salice e tre
di mirto, che simboleggiano la fertilità della terra
alla conclusione dei raccolti.
Purim
• Sorta di Carnevale ebraico
• Questa festa si celebra con pranzi e
abbondanti bevute scambi di doni e regali ai
poveri, il dolce tipico è le "orecchie di Aman" a
forma triangolare. Ci si maschera e si
inscenano spettacoli poiché un così grave
pericolo scacciato (l'uccisione di tutti gli Ebrei
della Persia) merita di essere ricordato con
gioia e allegria.
Pasqua
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