ENTE PER LE NUOVE TECNOLOGIE L’ENERGIA E L’AMBIENTE
Integrare Sviluppo e Ambiente:
verso un nuovo modello di Governance del territorio
Contributo e Prospettive della Ricerca
Massimo Iannetta
Responsabile Unità “Lotta alla Desertificazione”
Convegno CA3C
ENEA CR-Casaccia, 4.12.2008
Sintesi della Presentazione
• La Governance delle risorse naturali:
Analisi del problema a scala globale
• Stato, cause ed incidenza delle crisi
alimentari
• Cooperazione scientifica e tecnologica
• I progetti: contributo e prospettive della
ricerca, alcuni esempi
• Implicazioni chiave per la ricerca
LA GOVERNANCE DEL TERRITORIO: L’USO DELLE RISORSE NATURALI
Vivere al di sopra dei nostri mezzi
Problema: Crescita continua, basata su un utilizzo lineare di energia e materie prime, su un pianeta che ha risorse finite.
Risorse:
Acqua (3.000 mc/anno/abitante di acqua virtuale, stress idrico/penuria),
Suoli (salinizzazione: 20-30 mil.ha/260 terre irrigate),
Deforestazione (13 mil.ha/anno),
Biodiversità (-30%),
Pesca oceanica (75% sup./capacità produttive),
Aria (Comb. Foss. +70% CO2 in 40 anni, 49 miliardi ton., oltre 450 ppm)
Impronta ecologica del Pianeta, consumi/rifiuti
1900 > 1,6 miliardi di persone > 1,3 miliardi di ettari coltivabili
2000 > 6,5 miliardi di persone > 1,5 miliardi di ettari coltivabili
2050 > 9 miliardi di persone > +/- 1,5 miliardi di ettari coltivabili (abbandono zone rurali/urbanizzazione)
1961-2001 > Consumo energetico +700%
1961-2008 > Uso della Natura: dal 55% al 140% della biocapacità del Pianeta (100=rinnovabili)
2008 > Overshoot Day 23 settembre, dopo 266 giorni (nel 1986 il 31.12)
Livelli di consumo > USA (5,4 terre), Canada (4,2), UK (3,1), DE (2,5), IT (2,2), Arg. (1,2), Paesi Emergenti, India (0,4)
Stato di salute dei servizi offerti dalla natura e loro perdita (Rapporto MEA)
Servizi di sostentamento (acqua, fibre, risorse genetiche, sostanze biochimiche)
Servizi di controllo (qualità dell’aria, regolazione climatica, controllo idrico, controllo dell’erosione, depurazione acque e trattamento
rifiuti, controllo malattie, infestanti, impollinazione, disastri naturali)
Servizi culturali (valori estetici, spirituali, attività ricreative)
Fonte: Global Footprint Network, 2008.
“Il futuro sono le Commodity agricole”
Jim Rogers, guru di Wall Street
Nonostante l’attuale calo delle quotazioni,
la crescita dei Paesi emergenti comporta
un incremento costante della domanda di
prodotti
dalle
campagne,
mentre
scarseggiano i terreni coltivabili.
C’è da attendersi nuovi record dei prezzi,
man mano che si esauriranno le risorse
naturali; di conseguenza nuove crisi
alimentari.
Stato, cause ed incidenza delle crisi alimentari (1)
Confronto tra il numero di crisi alimentari nel mondo dal 1981 al 2002 dovute ad
eventi naturali ed attività antropiche e confronto dei trend. Fonte: CGIAR
(2004).
40
Eventi
naturali
30
25
Eventi
indotti
dall'uomo
y = -0,2276x + 23,481
Trend crisi
naturali
20
15
Trend crisi
indotte
dall'uomo
10
5
y = 0,9486x + 1,5455
2001
1999
1997
1995
1993
1991
1989
1987
1985
1983
0
1981
Numero di casi di emergenza
35
Anni
Stato, cause ed incidenza delle crisi alimentari (2)
Cause delle emergenze alimentari dal 1994 al 2000
in Asia ed Africa:
nel subcontinente asiatico:
• il 53% delle crisi è connesso a problemi climatici e
alla gestione delle risorse
• il 29% ad eventi catastrofici naturali
• il 18% a conflitti
in Africa, tali proporzioni sono invertite:
• il 18% delle crisi alimentari è dovuto a fattori climatici
• il 25% a catastrofi naturali
• il 57% a conflitti.
Fonte: CGIAR (2004)
Stato, cause ed incidenza delle crisi
alimentari (3)
I conflitti non consentono alle popolazioni di
sviluppare strategie adattative diverse dalla
migrazione forzata.
Tale migrazione investe in primis i grandi
centri urbani dei Paesi in Via di Sviluppo e
successivamente i Paesi Sviluppati.
Fonte: FAO (2005)
Stato, cause ed incidenza delle crisi alimentari (4)
Crescita della popolazione nei centri urbani come percentuale della popolazione
totale dal 1950 al 2010 per quattordici paesi. Fonte: FAO (2005)
100
90
80
70
60
50
1950
40
1995
30
2010
20
Zambia
Yemen
Sierra Leone
Rwanda
Pakistan
Mozambico
Libia
Kiribati
Kenya
Chad
Botswana
Bangladesh
0
Angola
10
Afghanistan
%
Rafforzare lo sviluppo delle relazioni bilaterali e/o
multilaterali di Cooperazione scientifica e tecnologica tra
i Paesi dell’area Mediterranea (Dialogo Mediterraneo)
Come indirizzare la Ricerca
Food security e Food safety
•
in modo sostenibile
•
ad una popolazione che cresce e si
concentra
• EFFICIENZA d’uso delle risorse
• RISPARMIO di energia e di materie prime
• INNOVAZIONE incrementale dal campo
alla tavola
Integrazione disciplinare per un nuovo modello
di sviluppo territoriale e rurale
Idrologia e Suoli
• runoff
• erosione
• salinizzazione
• sostanza organica
Clima
• precipitazioni
• temperatura
• evapotraspirazione
AGRICOLTURA
Fame e povertà
Istruzione
Mortalità infantile
Salute
Sostenibilità ambientale
Vegetazione
• rainfall use efficiency
• crescita delle piante
• ciclo sostanza organica
Biodiversità
• Agro-ecosistemi
• varietà locali
• specificità territoriali
Filiera agro-alimentare
Uso del Territorio
• input di produzione
• sistemi di produzione
• stoccaggio
• trasformazione
• commercializzazione
• land use change
• uso agricolo
• pascoli, ecc.
Gestione
risorse idriche
• uso civile
• Irrigazione
• uso zootecnico
I Laboratori ENEA per lo sviluppo di
Metodologie e Tecnologie innovative
Studio del Sistema
Agro-alimentare
Biotecnologie: tollerenza/resistenza allo stress idrico e salino
E’ stato individuato nel
grano duro un nuovo gene,
denominato TdDRF1,
correlato allo stress idrico.
Colture e Varietà più
tolleranti allo stress idrico e
salino
(a)
(b)
Serra controllata CR-Casaccia e Campi sperimentali in fase di stress realizzati da CIMMYTENEA ad Obregon (zona desertica del MX), 2007-2008
Diversità genetica e funzionale di comunità microbiche del suolo
 valutare l’impatto sia delle pratiche agricole sia delle condizioni pedoclimatiche sulla composizione della comunità microbica del suolo in diversi
agro-ecosistemi
 identificare gruppi microbici da utilizzare come indicatori biologici dello stato
di salute del suolo
 definire le pratiche agricole più idonee, in un dato contesto climatico, al
mantenimento di una popolazione microbica ben differenziata
Noduli formati dal batterio
azotofissatore
Mesorhizobium ciceri
Identificazione di batteri da
noduli radicali
tramite immuno-fluorescenza
Nuovi patogeni vegetali e specie aliene infestanti
Ambiente
Malattia
Patogeno
Pianta
Nuove Tecnologie per Processi Industriali
Centro Agrobiopolis
ENEA CR Trisaia
Dai Laboratori ai Progetti:
contributo e prospettive della Ricerca
Alcuni Esempi
• Clima: Circe e AMMA
• Desertificazione: NATO Science for Peace
and Security
• Biodiversità: Safenut
Integrare i risultati
Integrare i risultati
The geophysical sphere
The human dimension
Fonte: P. Ruti, ENEA ACS
CIRCE Climate Change and Impact Research: the
Mediterranean Environment
The objectives of the CIRCE EU Project are:
- to predict and to quantify physical impacts of climate change in the
Mediterranean;
- to evaluate the consequences of climate change for the society and the
economy of the populations located in the Mediterranean area;
- to develop an integrated approach to understand combined effects of
climate change;
- to identify adaptation and mitigation strategies in collaboration with
regional stakeholders.
The PROTHEUS Group objectives are:
- to improve tools for dynamical downscaling of climate models simulations;
- to improve a coupled regional climate modelling system for the
Mediterranean area
The PROTHEUS system:
a coupled regional climate model
Fonte: V. Artale, ENEA ACS
African Monsoon Multidisciplinary Analyses
The objectives of the AMMA EU Project are:
- to improve our knowledge of the West African monsoon (atmospheric,
chemical, hydrological components), and of its dependance to oceanatmosphere-land interactions
- to resolve difficulties of GCM to simulate the climate of the West African
monsoon and its variability (seasonal & meteorological forecasts, global
change)
- to improve the scientific bases which will enable to address the problems
of water resources, food security and public health in West Africa
Fonte: P. Ruti, ENEA ACS
Cooperazione scientifica e trasferimento tecnologico
con i Paesi del dialogo Mediterraneo
Fonte: M. Iannetta, ENEA BAS
Progetto SAFENUT
Obiettivi:
Recupero, identificazione e gestione delle risorse
genetiche tradizionali di Corylus avellana e Prunus
dulcis in ambito europeo
Linea di finanziamento:
AGRI GEN RES (Council Regulation (EC) N.
870/2004) per la conservazione, caratterizzazione,
raccolta ed utilizzazione delle risorse genetiche in
agricoltura
http://safenut.casaccia.enea.it/
Coordinatore:
ENEA
Partner:
6 Paesi UE (Italia, Grecia, Spagna, Francia
Slovenia, Portogallo) – 11 U.O. coinvolte
Durata:
3 anni
Fonte: L. Bacchetta e L. Padovani, ENEA BAS
Obiettivi specifici della Ricerca
- Predisporre strategie e sistemi di allerta basati sulla
conoscenza delle resilienze dei diversi ecosistemi;
- Mettere a punto strumenti di analisi e di supporto alle
decisioni per interventi di recupero e mitigazione dei
processi di degrado e per sistemi di adattamento;
- Utilizzare le conoscenze sull’uso efficiente delle risorse
naturali (acqua e suolo) e biologiche (biodiversità), per
realizzare una maggiore produttività agricola in diverse
condizioni ambientali e climatiche.
Implicazioni chiave per la Ricerca
• più finalizzata alla individuazione delle soluzioni, attraverso un
collegamento tra ricerca di base, ricerca applicata, trasferimento
tecnologico
• più rapida nel fornire strumenti operativi
• più orientata a replicare esempi virtuosi, anche del passato, da
realizzare in contesti ambientali e socio-economici dove occorre
uscire da pluriennali fasi di emergenza
• più efficace e corretta nel promuovere azioni di comunicazione
e diffusione per aumentare la consapevolezza del problema a
livello individuale (evitare sia la “strategia del disastro” che la
“strategia dello struzzo”)
Conclusioni
Cambiare paradigma
Approccio basato sulla conoscenza integrata delle problematiche
produttive, ambientali, energetiche e sociali, in grado di fornire
strumenti per lo sviluppo sostenibile dell’Area Mediterranea.
Comprendere la complessità delle relazioni tra cambiamenti
climatici, desertificazione e biodiversità
NO a soluzioni semplicistiche e sporadiche, non faremmo che
perpetuare una condizione di precarietà, instabilità ed emergenza.
Passare da una economia di crescita ad una di equilibrio
Preservare il patrimonio di risorse naturali, valorizzarlo affinché
diventi al contempo uno strumento economico di sviluppo e di
governance del territorio.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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M. Iannetta