c l a u d i o l u c a t e l l i variazione rosso 2015 tecnica acrilico su polistirene cm 125x120 tracce 3,2 2015 tecnica mista su polistirene cm 63x60 tracce 4,5 2015 tecnica acrilico su polistirene cm 63x60 IL PITTORE LUCATELLI DAI FRAMMENTI REALI AI SIMBOLI POETICI Il pittore Claudio Lucatelli nasce a Specchia, nel Salento leccese della solare Puglia, bagnata dall’adriatico italo - slavo e dallo Ionio solcato diversi secoli a.c. da navi affollate di migranti greci, fondatori della Magna Grecia, generosamente accolti dai Messapi. Terra di dolmen, d’arte bizantina, di castelli federiciani, di cattedrali romaniche e barocche, di poeti, scrittori, musicisti, cantanti, attori, registi, architetti, pittori, scultori e della importante casa editrice Laterza. Ma, come De Nittis - nell’ottocento - si trasferisce a Parigi, e - nel Novecento - Pepe e Cantatore scelgono Milano, Claudio Lucatelli si stabilisce a Desio. Si laurea in architettura con l’indirizzo di tutela e recupero dei beni storici e architettonici. Come pittore frequenta, a Nova Milanese, la Libera Accademia del pittore chiarista Vittorio Viviani ma solo per l’apprendimento della tecnica, evitando di diventare uno degli innumerevoli epigoni del docente. Studia le avanguardie come avevano fatto: Lorenzo Piemonti , Franco Daleffe, Luigi Cavina e Angelo Cesana. silent landscape 2014 - tecnica mista su polistirene 3 pannelli cm 125x60 Esordisce con frammenti di cronaca realistica con collages di figure, numeri e scritti ritagliati dalla stampa, modificati da interventi grafici e pittorici e dipingendo lirici paesaggi mentali con un cromatismo surreale raffinatissimo ed un dinamismo tale da riuscire in alcuni casi a rappresentare il vento. Dopo una serie di mostre personali e collettive in importanti gallerie Comunali e spazi privati tra cui il Tadini di Milano, dove tra l’altro realizza l’istallazione della nuvola, l’Amministrazione Comunale di Specchia gli organizza, sfatando:” Nemo profeta in patria” una personale nel castello Risolo, accolta con successo dalla critica e dalla gente. Al Palazzo Terragni di Lissone e al Circolo Culturale Seregn de la Memoria si evolve come creatività e tecnica. I supporti in maggioranza sono in polistirene estruso, la narrazione del quotidiano diventa simbolo evocato. Appaiono le grandi composizioni d’un bianco elaborato - memorie delle città bianche pugliesi - su quel finto muro esterno simulacri di gocciolatoi e di finestre circolari. Ecco nello spazio bianco appaiono forme come macchie e scritti, frammenti della giornata. Il crocifisso è un groviglio di linee drammatiche; il vescovo - disegnato magistralmente di profilo - perde la sua superba potenza col busto interrotto col collages di materiali da riciclo, forse ad indicare la rivoluzione di Papa Francesco per una chiesa Francescana. I fiori sono inventati. Leonardo vedeva nelle macchie sulle pareti delle immagini, così come altri nelle nuvole che, per secoli i pittori li dipinsero come complementari delle opere. Le nuvole possono esprimere una diversità di sensazioni. Aristofane dedicò una commedia alle nuvole, per dimostrare Socrate - geniale filosofo analfabeta - come cattivo maestro dei giovani. Ed è proprio il filosofo che spiega la composizione delle nuvole al povero vecchio Strepsiade, angosciato per i debiti del figlio. Le varie ricerche dell’artista rivelano uno spirito eclettico, ma NOTE BIOGRAFICHE Nato a Specchia (LE), architetto laureato in indirizzo Tutela e Recupero dei Beni Storici e Architettonici è cresciuto artisticamente nella Libera Accademia di Pittura di Vittorio Viviani (esponente del chiarismo lombardo) di Nova Milanese agli inizi degli anni 80. Coltivando da sempre la passione per la pittura espone la prima volta (una collettiva) nel 1999 nell’ambito della rassegna “Arte e Movimento” curata dall’artista Pasqualino Colacitti. Sono seguite altre collettive invitato dalla Famiglia Artistica Desiana. Alla Galleria SARGADELOS di Milano nel 2000, al Circolo Culturale “il Pettirosso” sempre a Milano nel 2001, allo spazio espositivo Cento Firme di Lissone nello stesso anno. Alla Galleria E. Mariani di Seregno nell’ambito della rassegna “il linguaggio figurativo nelle scuole medie” nel 2002 e ancora nello Spazio Cento Firme a Lissone. Nel 2003, personale nel Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno per la rassegna “Echi del Salento” e nello stesso anno a Como in S. Pietro in Atrio. Nel 2012 espone a Specchia (Le) nel Castello Risolo in occasione della manifestazione “Coincidentia Oppositorum”. A Marzo 2013 ospite nel Bianco Art Cafè di Seregno con la rassegna Grida Quieti. A Dicembre 2013 partecipa all’iniziativa Pro Lampedusa SAVE MY DREAM presso Spazio Tadini - Milano. Nel Febbraio 2014 realizza una personale allo Spazio Tadini di Milano e a Dicembre dello stesso anno nel prestigioso Palazzo Terragni di Lissone. Quest’ultima curata dal Prof. Pasquale Colacitti. Ad Ottobre 2015 ospite presso il Circolo Culturale “Seregn de la memoria” con una personale e contemporaneamente ha esposto le opere più recenti nel Bianco Art Cafè di Seregno. Alcune testate giornalistiche hanno pubblicato e descritto il suo lavoro, tra queste Il Cittadino, L’Esagono, Nuova Rassegna di Studi Meridionali, il Corriere di Como, la Gazzetta del Mezzogiorno, Qui Salento, Il Quotidiano di Lecce e il Giornale di Seregno. tracce 1 2015 tecnica mista su polistirene cm 63x60 CONTACT: Claudio Lucatelli - mobile +39 349 3108944 - [email protected] è Picasso il patriarca dell’eclettismo del novecento che scrisse “è noioso copiare gli altri ma è più noioso copiare se stessi”. La serietà di Lucatelli mi convince nel suo continuo amore per rinnovarsi e, sono certo, anche per le ultime opere dedicate alle nuvole. Un mio plauso va all’assessore alla Cultura Architetto Andrea Apostolo e alla docente Signora Longoni- Elli, sindaco di Nova Milanese, per aver concesso all’artista il piano nobile del prestigioso, internazionale ,spazio espositivo di Villa Vertua Masolo che tra l’altro ospita il museo del fuoco. Pasqualino Colacitti Immagine in copertina: dolce è la sera 2015 - tecnica mista su polistirene cm 63x60 Immagine in ultima di copertina: reminescenze 2015 - tecnica olio e pastello su polistirene telato cm 125x120 Con il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura