5 GIU t r i m e s t r a l e di informazione aziendale della Honda Italia Industriale S.p.A. Antonio Fantinelli Il Decreto Ronchi Un Capo tra noi Ing. A. Fantinelli D a anni, nel nostro Paese, sono in vigore Decreti del Ministero dell’Ambiente in materia di inquinamento ambientale e qualità dell’Aria, con conseguenti fermi alla circolazione delle automobili non catalizzate in alcune città. Tali provvedimenti, però, si sono sempre riferiti a sostanze inquinanti quali: 2 2 di azoto), SO (anidride solforosa), CO (ossido NO (ossido 3 di carbonio) e O (ozono). L’introduzione e la larga diffusione della benzina verde, erroneamente utilizzata anche per veicoli non catalizzati, ha posto l’accento su altri inquinanti quali il benzene e gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA). Infatti recenti studi, condotti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, hanno classificato tali gas di scarico come estremamente cancerogeni. Il grafico 1 mostra il risultato di uno studio dell’ENEA circa le emissioni di benzene ripartite per tipologia di veicolo (nel 1996) Il grafico 2 mostra il risultato di uno studio del Comune di Firenze circa le emissioni di benzene ripartite per tipologia di veicolo. GRAFICO 1 GRAFICO 2 CICLOMOTORI 30% AUTO NON CATALIZZATE 60% DIESEL 4% AUTO CATALIZZATE 6% AUTO NON CATALIZZATE 51% CICLOMOTORI 41% AUTO CATALIZZATE 8% Fratelli Pagani e Honda: 20 anni di collaborazione L’avventura del Vetro UFFICIO ACQUISTI Nel rispetto del passato all’insegna del futuro HTIO (Honda Trading Italian Office) Una Honda per Amico Il Ministro dell’Ambiente (da cui deriva il nome del decreto) e quello della Sanità ci ha indotto ad emanare un Decreto Legge più drastico dei precedenti coinvolgendo per la prima volta anche le due ruote e che ha come obiettivo quello di migliorare la qualità dell’aria in relazione al benzene ed agli IPA. A tale scopo il Decreto Ronchi fa riferimento ai limiti per le emissioni inquinanti prodotti dai ciclomotori e motocicli quali il CO (ossido di carbonio), l’NOx (ossido di azoto), l’HC (idrocarburi incombusti) previsti dalla Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea CEE n. 97/24 capitolo 5 del 17 Giugno 1997 il quale impone che i componenti che possono influire sulle emissioni di inquinanti gassosi devono essere progettati , costruiti e montati in modo che il veicolo, in condizioni normali di impiego e malgrado le vibrazioni cui può essere sottoposto, possa soddisfare le prescrizioni riportate. Tale direttiva prevede una prima fase chiamata “Euro 1” e una seconda chiamata “Euro 2”; quest’ultima con dei limiti per gli inquinanti drasticamente ridotti rispetto alla fase 1: LIMITI CICLOMOTORI 1ª fase: 2ª fase: EURO 1 EURO 2 (dal 17.6.1999) (dal 17.6.2003) MOTORE 2 TEMPI CO HC+N0x CO HC+N0x CO (g/km) (g/km) (g/km) (g/km) (g/km) 2ª fase MOTORE 4 TEMPI HC (g/km) N0x (g/km) CO (g/km) HC (g/km) N0x (g/km) 4 0,1 13 3 0,3 limiti da definire 6 3 1 1,2 8 NH-C 1999 Circoli di Qualità La Honda e le competizioni Un Personaggio in fabbrica Un paese in mostra LIMITI MOTOCICLI 1ª fase: EURO 1 (dal 17.06.1999) Honda e linea di montaggio Per quanto riguarda la Direttiva CEE 97/24 a cui il Decreto Ronchi fa riferimento per i limiti degli inquinanti e per le modalità di misura degli stessi, la data prevista di applicazione doveva risultare due anni esatti dopo l’emanazione (ovvero il 17 Giugno di quest’anno) e doveva riguardare solo i veicoli di nuova omologazione, dando tempo ai produttori di modificare ed adeguare alla direttiva i mezzi già omologati entro il 2003. A sorpresa invece c’è stata la pubblicazione del Decreto, che non solo ha costretto i costrut- Hanno collaborato alla redazione: G. Cinquino - F. Ferretti R. Bendotti - N. Di Loreto D. Spinelli - G. Talone M. Vinciguerra. Direttore Responsabile: C. E. Sabbatini. Progetto grafico: Fotolito e Stampa: Grafiche Di Prinzio Guardiagrele. Autorizzazione del Tribunale di Lanciano n° 124 del 30/03/1998. tori ad anticipare i tempi di applicazione della Direttiva per non subire una drastica riduzione delle vendite, ma ha conferito ai Sindaci la facoltà di vietare la circolazione ai veicoli non ecologici e cioè non rispondenti ai limiti sopra riportati; ciò, insieme alla non chiarezza dei mezzi d’informazione, ha provocato non poca confusione tra la clientela che ancora oggi crede di non poter circolare in nessun posto d’Italia se il proprio mezzo non è catalizzato. La novità rispetto ai precedenti decreti contro l’inquinamento atmosferico sta nel fatto che gli interventi previsti devono essere programmati, strutturali, di lungo periodo e riguardanti anche le due ruote, mentre prima si ricorreva a misure improvvise e di breve durata in occasione del superamento dei limiti consentiti (divieti che riguardavano solo le quattro ruote). Il decreto da quindi facoltà ai sindaci (di città con abitanti superiori ai 150.000) di intervenire con misure programmate di limitazione della circolazione per quei veicoli ritenuti responsabili dell’innalzamento della concentrazione nell’aria di determinati inquinanti quali il benzene. Tutto questo potrà essere attuato solo per fasce orarie giornaliere e/o settimanali e solo limitatamente ad alcune zone “ Non avrei mai potuto raggiungere i risultati ottenuti se non fossi stato supportato da un eccellente staff di collaboratori: Grazie”. Con queste parole il padano Giuseppe Piva (si divideva infatti fra l’abitazione di Milano e la Capitale), si è congedato dalla Honda Italia nel corso del party di saluto che abbiamo organizzato espressamente per lui nel febbraio scorso. Una parola per tutti, per i suoi boys (i dieci ispettori commerciali) e per Silvana, Barbara, Michele, Elena, Carlo, Filippo, Monica, Silvia, Emanuela e le matricole Andrea e Giordano: tutti noi del “Commerciale” di Roma avvertiamo come l’aver lavorato tanti anni con lui ha accresciuto decisamente le nostre competenze professionali. “Si ricordi sempre che noi dobbiamo fare business, tanto business, e Lei deve sempre dare il meglio di sé”: chi scrive ascoltò attentamente queste parole dal suo nuovo Capo nell’ultimo dei colloqui d’assunzione nel maggio 1997, parole rima- 2 (es. centri storici) di località ad alta densità di traffico (Firenze, Roma, Torino, Milano, ecc.); per cui nelle città meno popolate e nei piccoli centri abitati non c’è ragione di preoccuparsi se il proprio mezzo non è catalizzato. Da segnalare inoltre che fra le città ad alto traffico molti Sindaci hanno dichiarato pubblicamente la propria intenzione a permettere comunque la circolazione di tutti i ciclomotori e dei motocicli, in quanto tali veicoli contribuiscono sensibilmente al miglioramento dei flussi veicolari snellendo la circolazione. Ma come riconoscere i veicoli catalizzati? Mentre per le automobili è stato introdotto il “bollino blu” per il rapido riconoscimento da parte degli organi di polizia tra quelle catalizzate e non, per i ciclomotori ed i motoveicoli ciò è stato espressamente escluso e pertanto la conformità alla EURO-1 verrà segnalata soltanto sul libretto di circolazione. Nel Decreto si parla anche di interventi strutturali e di lungo periodo che dovrà intraprendere il Governo oppure le Amministrazioni locali (Regioni, Comuni) quali l’incentivazione all’acquisto di mezzi conformi alla EURO-1 contestualmente gli eco-incentivi concessi solo per i ste scolpite nella mente... Così, Giuseppe Piva ha messo il 28 febbraio Carlo E. Sabbatini scorso la parola fine alla sua esperienza in Honda Italia, azienda che negli anni ’90 ha guidato principalmente nei settori delle vendite e del marketing funzioni unite nella carica di Direttore Commerciale. E certamente, se la Casa ha raggiunto e consolidato negli anni ’90 la propria posizione leader sul mercato italiano, lo deve anche al continuo sviluppo della rete di concessionari seguita direttamente da Piva - pur fra i mille problemi organizzativi presenti in ogni azienda dalla crescita prorompente. La posizione di vertice raggiunta dalla Casa ha inoltre fatto conoscere sempre più al grande pubblico la superiore qualità e tecnologia dei prodotti Honda, mentre i risultati ottenuti hanno fatto di Giuseppe Piva un manager conosciutissimo anche a livello internazionale. Ma la concorrenza delle Case rivali, nazionali ed internazionali, si è fatta di anno in anno più dura, ed ha richiesto ogni giorno di più sempre nuove motivazioni. Ad interim, la cruciale area delle “Vendite” è stata così una sfida raccolta direttamente dal Presidente Mr. Soejima e da Mr. Kubo, ma che dall’aprile scorso vede coinvolto in prima persona anche Vito Cicchetti il quale, dalla… vita dinamica di ispettore commerciale del centro-italia è passato all’ancor più importante posizione di Caposervizio Vendite della Direzione veicoli a norma Euro-1 o elettrico. Quest’ultima opportunità ha indotto le case costruttrici ad accelerare i tempi di produzione di veicoli catalizzati conformi all’Euro-1. La Honda Italia da tempo ha iniziato studi relativi alla conversione della propria produzione (destinata al mercato italiano) in veicoli catalizzati, per arrivare preparati all’appuntamento del 17 Giugno 1999; a tale scopo è stata progettata e realizzata una avveniristica sala prove emissione (seguita dall’Ing. Spinelli), con la quale è stato possibile effettuare prove di ricerca e prove omologative di veicoli catalizzati. Infatti, ricordiamo che già da anni la Honda Italia esporta in paesi europei quali la Germania, l’Olanda, l’Austria e la Svizzera veicoli catalizzati rispondenti a normative sul controllo dei gas di scarico antecedenti la Direttiva 97/24 cap.5; a tali destinazioni abbiamo quindi aggiunto anche la produzione destinata al mercato italiano con piacere annunciamo quindi che tutta la produzione della Honda Italia è risultata conforme alle norme prescritte dalla Euro 1 e gli scooters risultano già tutti omologati. Commerciale di Roma. Fervidi auguri di buon lavoro, caro Terminator di Honda Italia! (avete mai notato la sua prestanza Mr. Giuseppe Piva fisica?) Sarà quindi (anche) “Big Vito” che dovrà rilanciare l’Honda Italia, sotto attacco da parte di tutti i concorrenti e che necessita di rinforzi in alcune aree per via del repentino cambiamento di rotta del mercato – impennatosi negli ultimi tre anni nel settore del targato a fronte di un marcato calo fra i 50cc. Una piccola cosa: pur abitando a Treglio (CH), il povero Vito Cicchetti non riesce proprio, pur facendo parte dell’Honda atessana, a lavorare vicino casa… Ing. Riccardo Tibaldi I n questi anni, tutti i motociclisti hanno potuto notare il marchio CEV su fari, fanali strumenti e comandi elettrici dei veicoli ma pochi, forse, immaginano la realtà industriale che vi si cela. La Fratelli Pagani, nacque a Milano nel lontano 1906 per volontà di Ercole Pagani, cui si affiancò ben presto il fratello Eugenio. Rappresentanti per antonomasia dello spirito imprenditoriale meneghino, sostenuti da una grande spinta pionieristica, concentrarono i loro sforzi sul promettente settore dell'elettrotecnica e, più in particolare, dell’illuminazione. Le intuizioni e la tenacia dei due fratelli furono presto coronate da successo, e la società conobbe una crescita vertiginosa che portò alla struttura industriale “verticalizzata”, tipica delle aziende del primo dopoguerra. Gruppo faro anteriore X8R Anche il secondo conflitto mondiale con i suoi tristi strascichi di distruzione (lo stabilimento fu completamente raso al suolo) venne superato dalla volontà di ricostruzione, mentre l’azienda assisteva all'ingresso in scena della seconda generazione della famiglia Pagani. É di questa fase la costruzione di un secondo stabilimento a Venegono Superiore (Varese) con la denominazione Costruzioni Elettromeccaniche Venegonesi, da cui nacque il marchio CEV. Nel frattempo andava affermandosi e consolidandosi la vocazione della Fratelli Pagani a coniugare le proprie competenze elettrotecniche alle nuove esigenze di mobilità individuale, individuando nelle "due ruote" il proprio mercato principale. Nacquero così i prodotti che, ancor oggi, caratterizzano la gamma che Fratelli Pagani offre ai propri clienti: fari, fanali, indicatori di direzione, comandi elettrici, strumenti di bordo. Si può tranquillamente affermare che, a partire dagli anni ’60, praticamente tutti i nomi del motociclismo, grandi e piccoli, premiati dal successo oppure spentisi nelle turbolenze del mercato, sono stati clienti della Fratelli Pagani. Le esigenze degli anni ’60 e ’70, con gli alti e bassi che caratterizzarono il mercato di un’Italia nella quale i consumatori rivolgevano il proprio interesse sempre più alle "quattro ruote", erano tipiche di una produzione di massa nella quale veniva privilegiato l'aspetto quantitativo rispetto a quello qualitativo. Inoltre, la produzione dell'epoca era caratterizzata dall’adozione sui diversi veicoli di prodotti poco differenziati. Intanto la motocicletta andava assumendo sempre più il ruolo di prodotto non legato all’esigenza di base di mobilità della popolazione. Gli anni ’70 portarono però anche una novità che non è esagerato definire “traumatizzante”: l'affermazione sul mercato delle moto “giapponesi”. Alla base di questo successo successo, analizzando a posteriori la situazione, risulta evidente la rivoluzione del pen- siero che i giapponesi applicarono in questo settore (ed in generale nelle aree che li hanno visti maggiormente impegnati): il veicolo deve essere sicuro, affidabile, piacevole, venduto ad un prezzo ragionevole ed utilizzabile, indifferentemente, per il divertimento o per le esigenze di mobilità. É alla fine degli anni ’70 che possiamo far risalire lo stabilirsi ed il consolidarsi delle relazioni tra Honda e Fratelli Pagani. Dapprima con soggezione, successivamente con orgoglio ma sempre con la dovuta umiltà ed entusiasmo, abbiamo visto nascere e crescere, in un processo che non conosce sosta, i rapporti con la più grande casa motociclistica del mondo. Per una sorta di osmosi, i principi di ricerca della qualità e di sicurezza, di trasparenza nelle relazioni con i partner che caratterizzano Honda, vennero assorbiti da Fratelli Pagani mentre entrava in azienda la terza generazione della famiglia, con il passaggio ad un’ottica aziendale prettamente imprenditoriale. Ormai siamo al passato prossimo che sfuma nel presente. Sono di questo periodo i primi contatti della Fratelli Pagani con il Quartier Generale della Honda in Giappone (che emozione in quei primi viaggi verso una cultura sconosciuta!), grazie ai quali si è realizzata una significativa collaborazione con i più avanzati fornitori di componentistica del settore. Tali rapporti, consolidatisi con il passare degli anni e cementati dalla reciproca conoscenza, ci hanno portato ad un diverso approccio nel rapporto con i partner, fornitori o clienti che siano. Al tempo stesso il rapporto con Honda è andato evolvendo, passando dai disegni tradizionali allo scambio di informazioni elettroniche, a tutto vantaggio della rapidità e della precisione. La consapevolezza di dover far fronte alle esigenze di Honda punto di riferimento, (il mondiale del settore) ci ha spinto alla ricerca dell'eccellenza, concretizzatasi nell'ottenimento (prima tra le aziende del settore) della certificazione ISO 9001 e della impostazione della nostra struttura aziendale a “rete”, cioè coinvolgendo e partecipando i fornitori secondo lo “stile Honda”, fatto di relazioni di lungo termine, servizio, trasparenza, onestà e lealtà. Al medesimo tempo si sono rafforzate tutte le strutture aziendali, che vengono viste come strumenti atti a raccogliere le sfide competitive che il mercato Strumentazione Pantheon offre: sistema informativo, capacità di simultaneous engineering, propositività nelle soluzioni tecniche, attrezzature di prova e software di simulazione per i laboratori di Ricerca & Sviluppo e del Servizio Qualità, capacità di progettazione ed industrializzazione mediante CAD/CAM con macchine CNC moderne. Emblematica la creazione di Pagani Abruzzo, per poter avere una unità produttiva localizzata vicino allo stabilimento Honda Italia per offrire un miglior servizio. Guardando al futuro, il nostro impegno per il raggiungimento di obiettivi più ambiziosi si espliciterà nell’affermazione dell'elettronica sui veicoli, nella riduzione del tempo di sviluppo dei prodotti (perseguita attraverso sempre più sofisticati strumenti di simulazione), nel recupero di efficienza ottenuto tramite un migliorato controllo dei processi e della qualità e nello sviluppo delle relazioni con partner industriali con i quali fare sinergie, e avere travasi di tecnologia. 3 L o Sky Vetro non è uno scooter come tutti gli altri; chi ha già avuto modo di vederlo da vicino sa che questo mezzo riesce ad esprimere qualcosa di nuovo in un settore inflazionato e ormai maturo, fin troppo tradizionalista. Intendiamoci, niente di trascendentale, ma serve sempre un’idea nuova, sbarazzina e giovane. Qualche bella ideuccia insomma, che consentisse ad un motorino già esistente, lo Sky appunto, di crearsi un’identità molto forte tra i più giovani. L’idea dello Sky Vetro nasce in Italia, ed è quì che viene sviluppata, e mai come in questo caso si può parlare di un prodotto nato dall’azione congiunta di più persone in seno alla stessa compagnia. Fu così che la voglia di realizzare un mezzo dalle plastiche trasparenti colorate cominciò a sollecitare le accese fantasie di più persone; ad Atessa dove ora si produce, c’era già chi provava in semi clandestinità lo stampaggio di parti semitrasparenti dello Sky… A Roma, posto solare nella cui verde periferia si trova un Centro Stile, c’era chi si domandava quali fossero le tendenze più in voga tra la giovane e variopinta generazione capitolina: zeppe chilometriche, ampie tasche su pantaloni dal cavallo che morde l’asfalto e, infine, molti oggetti della curiosa e trasparente opalescenza policroma. Chi non conosce ad esempio quegli strani oggetti che sono gli orologi Swatch? Per non parlare poi di certi occhiali! Parallelamente, sempre a Roma, qualcuno si chiedeva quali caratteristiche comuni avessero i giovani possessori di un motorino, e quali fossero i desideri che più ne turbavano i Honda Sky Vetro sogni. Si organizzarono per questo delle interviste, chiamando a raccolta un bel manipolo di teenager, si chiese che cosa ne pensavano dello Sky e quali desideri avessero in fatto di due ruote. Alcuni azzardarono un’ipotesi: e se le carrozzerie dei motorini fossero trasparenti? I tempi erano evidentemente maturi. Fu così che tutte le persone coinvolte negli eventi ruppero gli indugi e si trovarono d’accordo sulla necessità di sottoporre quell’idea all’attenzione dei rispettivi manager. Il tutto piacque, tanto che ne venne deliberato lo sviluppo affinché fosse possibile saggiarne le potenzialità. La macchina si era dunque messa in moto, spettava ora ai promotori il compito di svilupparne concretamente la fattibilità, dalla gamma dei colori ai dettagli altrettanto importanti quali logo e nome. Già, perché quello Sky avrebbe avuto un U n vero e proprio festival di vacanze, eventi, gare e raduni. Abbiamo riservato a tutti i fortunati possessori di una Honda una serie appassionante di manifestazioni, che si svolgeranno in Italia e all’estero, per lui e per lei. Ecco una buona occasione per continuare a sentirsi Hondisti e cavalcare le più belle 2 ruote del mondo. “Una Honda per Amico” ti propone anche un insieme di grandi iniziative, finanziamenti agevolati Honda Credit e la formula Facile Honda, l’esclusiva garanzia della Casa nonché il prezioso servizio Honda Service (riservato a moto superiori ai 50cc) per risolvere qualsiasi inconveniente di viaggio. E ancora, la garanzia integrale Honda di due anni per i modelli di categoria 125cc (e superiore) e di un anno per tutti i modelli delle altre categorie. Honda Days Ma Honda significa anche diventare protagonisti, in sella alla propria moto, del più appassionante calendario di manifestazioni su misura per i motociclisti. Tutti i proprietari di moto stradali (CB, CBR, VFR, VTR, etc) potranno circolare gratuitamente sulle piste dei più grandi circuiti italiani. Il calendario già comprendeva emozioni in pista a Monza il 4 e 5 aprile (oltre 3000 partecipanti!) ed a Pergusa il 15 e 16 maggio (oltre 2000 persone!); il prossimo appuntamento è fissato per Vallelunga il 19 e 20 giugno (Per iscrizioni telefonare allo 06/54928318). Inoltre, la Honda Italia parteciperà alle due manifestazioni “MotoLandia” promosse dalla Conti Editore (Motosprint, In Moto), in programma a Vallelunga (29/30 maggio) e Imola (8/12 luglio). Honda Discovery Tutti i proprietari di Varadero, Africa Twin, Transalp, Dominator e Vigor potranno partecipare dal 23 al 30 luglio, presso il residence Valturcasa di Calarossa, Trinità d’Agultu (Sassari) a questa meravigliosa vacanza in moto. Un’occasione unica per scoprire la Sardegna in moto, seguendo percorsi turistici su strade miste di 150 km giornalieri. E, per le ragazze al seguito, scuola guida pomeridiana con moto Honda 125 cc. Prezzi alberghieri (mezza pensione) a partire da 750.000 per persona in camera da 4 letti. Per iscrizioni telefonare a Circuito Vacanze al n. 06/8070474 Custom Days Tutti i proprietari di Honda Custom potranno ritrovarsi il 12 ed il 13 giugno, sulle sponde del Lago di Garda, presso il Camping Villaggio Turistico Europa Silvella a 4 John Salamini nome tutto suo. Fu dunque subito evidente che il problema più pressante, che necessitava cioè dei tempi più lunghi, sarebbe stato lo sviluppo delle tinte, ovvero di quei pigmenti che consentono di conferire il colore alla plastica pur mantenendone, in questo caso, la trasparenza. Si trattava di scegliere le colorazioni che più vi si adattavano, lasciando la possibilità di intravedere ciò che solitamente è celato alla vista. Che effetto avrebbe fatto vedere cavi, telaio e bulloni vari? Così, con l’aiuto di un’azienda milanese si approntarono colori e pigmenti, provandone il grado di trasparenza. Né troppo né poco, ma quel che bastava. Dopo un paio di tentativi si pervenne al risultato tanto anelato: non era affatto male. Il VETRO aveva finalmente preso forma, o meglio, colore! Contemporaneamente si svilupparono i marchi e il nome. I tempi stringevano e la data di presentazione ai manager europei si avvicinava rapidamente, costringendo “i nostri” a qualche notte insonne. Tutto fu pronto per la data prevista, impacchettato e spedito in Germania in attesa del giudizio finale. Nel fatidico giorno solo qualche perplessità, in merito alla capacità di raccogliere lo sporco delle strade cittadine ed al nome, reo di richiamare qualcosa di fragile e dunque non troppo idoneo per un motorino. Vinte le (blande) resistenze in merito, vennero scelti due tra i quattro colori presentati. Il resto è storia recente: qualche test di lavaggio (si pulisce con il sapone!), qualche test di resistenza all’azione dei raggi solari, (che come si sa scoloriscono tutto), gli ultimi aggiustamenti agli adesivi, e via in produzione. In attesa del riscontro del mercato naturalmente! Ma le prime indicazioni ci dicono che sta diventando di moda!!! S. Felice del Benaco (Brescia). Giochi a premi, concerto rock e spettacolo sexy saranno il cuore della manifestazione insieme a due sfilate di moto. Per prenotazioni 0365/651095. RS 125 Trophy e CB500 Cup Per chi vuol mettere alla prova le proprie doti di pilota con tanto divertimento e poche spese, questi gli appuntamenti: 9 maggio Misano (RS-CB), 13 giugno Magione (CB), 4 luglio Mugello (RSCB), 18 luglio Imola (RS-CB), 26 settembre Vallelunga (RS-CB), 17 ottobre Misano (RS). Per informazioni E&E Organisation, tel. 0348/3816929. Si è inoltre già svolto con successo ai primi di maggio l’ST1100 Pan European Meeting a Strasburgo riservato ai proprietari di ST1100, mentre sono ancora aperte le iscrizioni per il Varadero Adventure Touring, una bellissima vacanza arabo-mediterranea in moto dal 6 al 10 giugnoprossimi. Il tour prevede l’arrivo in Marocco, via Spagna, con tappa ad Almeria, l’imbarco per Melilla, tours a Fez con pernottamento in tenda beduina, Marrakech, Casablanca e Tangeri. Il prezzo di questa favolosa vacanza è di Lit. 1.130.000 a persona, in camera doppia per equipaggio. Informazioni presso tutte le concessionarie Honda. Varadero Massimiliano Travaglini G iornalmente sentiamo parlare di globalizzazione dei mercati, dell'ormai imminente entrata in vigore dell'Euro, di tecniche informatiche altamente innovative, di centri di lavoro tecnologicamente all'avanguardia, di nuove tecniche di ricerca e sviluppo, di corsi di formazione per la valorizzazione delle risorse umane, etc., aspetti di stretta attualità che coinvolgono le maggiori reltà aziendali (produttive) mondiali, e, non a caso, tra queste vi è anche la Honda Italia Industriale (presieduta da Hyoe Soejima e diretta da Sumio Chijimatsu e Silvio Di Lorenzo), la maggiore filiale europea per la divisione scooter e motocicli, la quinta in assoluto tra le consociate dell’intera Honda Moto Company. A questo punto ci corre l'obbligo, come "Funzione Acquisti" (F.A.) della realtà del Sol Levante italiana, provare a dare delle spiegazioni, dapprima di carattere storico e, in secondo luogo, per quanto concerne il modello organizzativo attuale della funzione stessa. La F.A. che in passato è stata solitamente definita con il termine "Approvigionamenti", con il passare degli anni e, conseguenzialmente agli sviluppi che si sono avuti nel nostro contesto aziendale e produttivo, si è orientata ad una organizzazione attuale e moderna rispondente alle esigenze reali degli "interlocutori". Nel corso di questi ultimi anni si è andata sempre più definendo, per la F.A., una propria fisionomia e quindi operatività sempre più al passo con i tempi, basata solo e solamente sui molteplici aspetti oggettivi inerenti le innumerevoli attività che essa svolge. Naturalmente il reparto è sempre correlato ed interagente con le altre funzioni presenti in Honda Italia quali: l’Amministrativa, Tecnica, Logistica, Controllo Produzione, Nuovi Progetti ed in ultimo, non per importanza, con quella Direttiva. Una delle attività principali degli Acquisti è quella della stipulazione dei contratti tra "Fornitore" e Honda Italia per la fornitura dei beni o servizi necessari all'impresa per sviluppare il proprio processo di trasformazione e di produzione. L'attività vera e propria di acquisto viene svolta da figure professionali denominate Buyers, ai quali sono demandati i seguenti compiti: • Raccolta quotazioni di mercato; • Analisi costi nuovi modelli in sviluppo; • Valutazioni e pianificazioni attività per nuovi modelli; • Impostazioni costi particolari ed attrezzature; • Negoziazioni costi nuovi modelli; • Attività di riduzione dei costi; • Espletamento commesse d'ordini delle altre sezioni presenti in Honda Italia; • Valutazione e richiesta alla Direzione aziendale di nuovi investimenti. I Buyers presenti negli Acquisti sono organizzati per tipologie di prodotti (Plastic parts, Engine parts e Frame parts). Al fianco dei Buyers, nelle organizzazioni più evolute (come quella della Honda Italia) operano altre figure professionali con ruoli di Controllo. Tali figure esercitano le seguenti attività: • Implementazione sistemi di controllo costi per singolo modello di prodotto; • Report mensili per modello di produzione; • Analisi costi; • Piani di mantenimento riduzione costi; • Attività di contenimento dei costi; • Controllo di gestione del budget; • Aggiornamento distinte basi ("Gentani List"); • Gestione elenco costi mezzi di produzione (stampi, attrezzature di lavorazioni etc); • Trend di costi materie prime (plastiche, allumi- Scot Skellham S Da sinistra: Giovanna Cocco, Angela Masciarelli, Scot Skellham iamo noi: Scot Skellham, Angela Masciarelli e Giovanna Cocco Pinelli. Scot - Responsabile generale di tutte le funzioni dell’ufficio, Angela - (supervisore delle attività di import) e Giovanna- incaricata soprattutto di seguire le procedure concernenti l’export Il nostro è un semplice ufficio di rappresentanza all’interno dello stabilimento di Atessa ma il nostro sogno è quello di costituire presto una Società per Azioni! Il nome? Già pronto “Honda Trading Italy S.p.A.” … Forniamo un’attività di servizio alla Honda Italia ed ai suoi fornitori, poiché ci interessiamo di importazioni dal Giappone e da paesi esteri, di esportazioni per il Messico e l’America ed assistiamo i fornitori che devo- nio, acciaio, etc.); • Attività di collaborazioni con consociate giapponesi (HGA-R&D,KSS,MSS,HRC; etc.); • Aggiornamento per Certificazioni ISO 9002 e 14001; • Attività di supporto "logistico/operativo" ai vari team provenienti dalla casa madre nipponica. Naturalmente, sia le attività dei Buyers che quelle dei Controller sono impartite e coordinate dal Responsabile di sezione e dal Coordinatore giapponese. Parallelamente a tali attività vi sono quelle più peculiari e di indirizzo strategico a livello mondiale per il futuro tutto della Honda Italia condotte dall'Euro Purchasing, anch'esso ubicato ed operante all'interno dell'Ufficio Acquisti della Honda Italia. STAFF GIAPPONESE Mr. Mouri Tadamichi (Direttore Generale); Mr. Nagashima Tomoiuki (Coordinatore); Mr. Tsuji Naohiko (Assistente). STAFF ITALIANO Mr. Lorenzo Di Michele; Mr. Camillo Melchiorre; Mrs. Emanuela D'Ortona; Mr. TizianoBignami; Mr. Josè D'Ambrosio; Mr. Dante Cancelmo; Mr. Sergio Di Campli; Mr. Alberto Scarduelli; Mr. Massimiliano Travaglini. A tal proposito si vogliono evidenziare i risultati conseguiti dalla HONDA ITALIA dal "Progetto Localizzazione" relativo al 6° Piano Triennale appena concluso. 73 KI TOT. FORNITORI ITALIANI di cui LOCALI EUROPEI ASIATICI U.S.A. 10 74KI 75 KI 111 121 127 93 20 12 4 2 95 23 20 4 2 97 28 22 6 2 Da ciò si evidenzia come, in un periodo di incertezza nel settore delle "2 ruote" e di recessione economica, il summenzionato "Progetto" abbia permesso di raggiungere alle Aziende Satelliti del comprensorio Sangro-Aventino, una forza lavoro di 1.000 unità lavorative, con conseguente contributo all'economia locale. no importare, dal Giappone o da qualunque altro paese estero, particolari, macchinari, materiali grezzi o qualsiasi altro prodotto relativo alla produzione. Ma per farvi capire l’importanza del nostro operato, è importante parlarvi delle nostre radici. Nel Gennaio del 1997 l’attuale Direttore Generale Koji Mizuguchi e l’allora Direttore della HIA Katsutoshi Hirose diedero il via ad un progetto di espansione in Europa con l’apertura di un ufficio rappresentativo della HT-E che aveva lo scopo di snellire, ed eventualmente arricchire, la già esistente collaborazione tra la HIA e la HT . Infatti, HTIO fa capo alla Honda Trading Europe costituiva in Inghilterra nel 1990 a Swindon dalla Honda Trading Corporation, consociata della Honda Motor, allo scopo di sostenere le necessità produttive della Honda UK Manufacturing. Per semplificare, possiamo ben affermare che la Honda Trading Corporation si occupa di importazione, esportazione e logistica in tutto il mondo per conto della Honda Motor. I prodotti che seguiamo spaziano da particolari di produzione, macchinari, stampi, materiali grezzi e quant’altro, a prodotti agricoli, nonché prodotti ittici ecc. Grande esperta nella logistica, HT si occupa di trasporti all’interno del Giappone e di collegamenti con altri paesi nel mondo. Il nostro è ancora un piccolo ufficio ma le nostre solide radici non ci faranno mancare l’aiuto a crescere e a vedere realizzato il nostro sogno. 5 Carmine Crognale P arlare di una sezione di assemblaggio significa innanzitutto riferirsi all’Uomo, risorsa preminente del reparto. Da sempre la Honda cerca di soddisfare le nostre innumerevoli esigenze, garantendo prodotti sicuri e di qualità nel rispetto dell’ambiente. La nostra esperienza nella linea di montaggio prova come la qualità di un prodotto o di un servizio sia rappresentata dalle caratteristiche che gli consentono di soddisfare le aspettative del cliente. Non si può quindi individuare un livello “assoluto” di qualità, ma sono le esigenze degli utilizzatori a definire, di volta in volta, le caratteristiche che il prodotto o il servizio deve possedere per soddisfarli. Se per esempio a prima vista una moto di grossa cilindrata appare qualitativamente superiore ad uno scooter, ciò non è in assoluto corretto. Se all’acquirente serve un veicolo dai bassi consumi, dalle dimensioni ridotte e di facile utilizzo in città sarà la piccola moto a soddisfarlo e quindi ad avere per lui una “superiore qualità”. Il livello di qualità richiesto dal cliente deve essere quindi raggiunto in modo non sporadico, ma costante nel tempo e per questo è necessario che siano coinvolte tutte le funzioni aziendali: si parla quindi, sempre più frequente, di Garanzia della Qualità e di sistemi Qualità. Queste non sono caratteristiche solamente tecniche; hanno aspetti organizzativi e gestionali che coinvolgono tutta l’azienda, compresa la direzione, che deve avere, in merito, una precisa politica e deve curare l’attuazione degli standard qualitativi considerando lo stretto rapporto esistente tra qualità ed efficienza aziendale (quindi profitto). La garanzia della qualità è nata all’interno del nostro reparto anche allo scopo di evitare gli scarti dovuti ad errori di lavorazioni e montaggio rilevati durante le varie fasi della produzione: è necessario quindi, prima di produrre, definire gli obiettivi da perseguire. La stessa logica, applicata non solo alla produzione in senso stretto ma a tutta la gestione aziendale, secondo il principio di coinvolgimento definito in precedenza, ha portato alla nascita ed alla diffusione di quelli che oggi sono conosciuti come Sistemi di Qualità. La nostra azienda ha adottato, nel 1994, le norme ISO 9002 diffondendo, dalla direzione fino a chi, opera nella fase di montaggio, un alto livello Tommaso Altobelli di convinzione e di perseveranza verso questa scelta di re la presenza di particolari non conformi. A fine linea politica aziendale. Noi della linea di montaggio c’impe- si esegue un ulteriore controllo all’impianto elettrico, gniamo a rispettare tutti questi concetti sopra descritti, con appositi strumenti atti a segnalare eventuali anomagarantendo prodotti di alta qualità. Il nostro reparto è lie. Infine si consegna la moto finita al reparto composto da due linee di montaggio, la scooter e la Controllo Finale che la prova sul banco, effettua un maxi moto, da un’area di sottoassemblaggio e da un’area di stoccaggio (dove stazionano tutti i particolari controllo visivo e, se non presenta anomalie o riparaprovenienti dagli altri reparti e dalle ditte esterne che zioni da effettuare, la delibera per essere spedita sul andranno poi a comporre la moto completa). In genera- mercato. Per ogni postazione di lavoro esiste un module, le fasi di montaggio sono simili per entrambe le lo di posizione dove sono elencate tutte le operazioni linee. I reparti interni, il sottoassemblaggio e le ditte che un operatore deve eseguire, un modulo di specifiesterne ci forniscono i particolari per la produzione che, che e uno standard operativo che descrive, in dettaglio, a seconda del flusso, adottano il sistema "Just in time” ogni singola fase di lavoro e i consigli sulla sicurezza o vengono stoccati in magazzino, i cui addetti riforni- dell’operatore. Possiamo quindi ben affermare che scono le postazioni di lavoro per quanto riguarda i par- materiali, progetti, processi e comportamenti concorroticolari giapponesi (bulloneria in genere) e particolari no a mantenere un determinato livello di qualità del locali piccoli. I carrelisti (sia interni che esterni) provvedono al rifornimento dei particolari ingombranti e prodotto il che costituisce, in ultima analisi, il fine stesdelle parti verniciate. Iniziando dalla marcatura del so della Honda: essere competitivi per soddisfare i clienti. telaio, che è la prima posizione della linea, si passa al posizionamento del cablaggio e delle parti elettriche per poi passare all’accoppiamento telaio / motore. Vengono quindi assemblate la forcella, l’ammortizzatore, e le ruote anteriori e posteriori. Poi si passa al secondo tratto di linea, ove si assemblano la marmitta, il manubrio, la strumentazione, la sella e tutte le varie parti della carrozzeria compreso il serbatoio benzina. Per assicurare una buona qualità durante la fase di assemblaggio, gli operatori svolgono vari controlli dinamometrici su viti e dadi e, ove specificato da disegno tecnico, applicano olio e grasso sui vari particolari. Il controllo intermedio, posto a metà linea, evidenzia eventuali anomalie di assemblaggio oppu- Vista della linea di montaggio del Pantheon Fernando Trivelli N HC= New Honda Circles= lavoro di gruppo, coin- hanno incrementato la propria partecipazione. Si pensi volgimento, training, comunicazione, analisi, risul- che nell’ultima edizione NHC si sono presentati ben tato. In altre parole tutto ciò che risulta legato ai con- dodici gruppi di lavoro! cetti di MIGLIORAMENTO CONTINUO e di SODDI- Un altro ruolo determinante lo ha assunto la competiSFAZIONE DEL CLIENTE, dove per cliente deve zione con le altre “filiali”. Infatti, ogni anno, i circoli di intendersi non solo il potenziale acquirente dei nostri maggiore qualità rappresentano la nostra azienda alla prodotti, ma anche la generalità dei colleghi che ogni Convention europea ed a quella mondiale. In tali occagiorno ricevono il nostro contributo lavorativo. I sioni abbiamo l’opportunità di confrontarci a livello Circoli di Qualita’ hanno intrapreso il loro cammino internazionale e anche di visitare luoghi lontani, in nella Honda Italia nel lontano 1982, grazie al gruppo compagnia di colleghi che parlano una lingua diversa ”SPAGHETTI”. All’epoca questo circolo aveva la dalla nostra, hanno costumi diversi dai nostri, ma che necessità di identificarne la provenienza, perché in magari hanno tanto da trasmetterci e da imparare. Tutto Giappone eravamo poco conosciuti. Da allora è passato questo fa parte dei “Mondo dei Circoli di Qualità”, un molto tempo e con esso molte cose sono cambiate. campo che negli ultimi anni ha coinvolto anche il gran Anno dopo anno i Circoli di Qualità sono diventati numero di giovani associati. Quest’ultimi hanno parteparte integrante della cultura aziendale. Hanno assunto cipato con notevole interesse alle attività dei Circoli, un valore indispensabile per migliorare la qualità dei seguendo le indicazioni, i consigli dei colleghi di magnostri prodotti e quella di ogni momento della nostra giore esperienza e realizzando lavori di ottima qualità. vita aziendale, dotandoci di un approccio sistematico Sempre negli ultimi anni si è avuta una sempre più per la risoluzione dei problemi. Sicuramente a consoli- ampia partecipazione dei nostri colleghi di Roma, che dare la cultura dei Circoli hanno contribuito anche hanno arricchito ulteriormente questa attività dandoci diversi nostri fornitori locali, che in questi ultimi anni la possibilità di condividere emozioni con persone con Il calendario di questo anno è il seguente: NHC EDIZIONE 1999 ATTIVITÀ MARZO APRILE CONVEGNO LOCALE CONVEGNO EUROPEO INIZIO FORMAZIONE CIRCOLI SVILUPPO LAVORI CONSEGNA LAVORI CONSEGNA LAVORI 6 MAGGIO GIUGNO LUGLIO ★ HIA 24 ▼ ▼ ▼ ▼ ▼ AGOSTO SETTEMBRE ★ PORTOGALLO dal 18 al 22 OTTOBRE NOVEMBRE Presentazione del 1° Circolo HIA in Giappone le quali intrattenevano rapporti solo… telefonici! Per quanto riguarda l’attività del 1999, è stato già nominato il Comitato per il coordinamento di tutte le attività NHC, che si è già riunito ed ha formulato le linee guida per l’anno in corso: 1) Migliorare ulteriormente il livello qualitativo dei lavori. 2) Offrire un supporto Tecnico (consulenza di tecnici esterni al gruppo) per il miglioramento dei lavori. 3) Fornitori: organizzare una Convention di selezione, i cui primi 3 classificati parteciperanno alla Convention HIA. 4) Promuovere l’attività dei circoli durante tutto l’anno. Queste sono volte a rafforzare il ruolo dei Circoli di Qualità, anche in vista del notevole interesse riservato loro a livello europeo. Arrivederci al 24 luglio e BUON CIRCOLO a tutti. CONVEGNI NHC 1999 NEL MONDO Blocco America avrà luogo in CANADA dal 4 all’8 Ottobre Blocco Asia-Oceania avrà luogo in PAKISTAN dal 24 al 28 Ottobre ▼ ▼ Blocco Giappone avrà luogo a SUZUKA dal 5 al 7 Novembre Luca Fiorentino D a sempre, la Honda, ha verso le competizioni un’attenzione primaria, ritenendole un fondamentale banco di prova, tanto da avere, prima in questo, un’azienda nell’azienda che si occupa solo di corse. La HRC Honda Racing Corporation. Con questo numero del giornale si vuole portare il contributo informativo riguardo i più importanti campionati in cui la Honda è ufficialmente impegnata, riportando, oltre alle classifiche, le impressioni sulla singola gara e sul comportamento dei Nostri mezzi e Loro Conduttori impegnati in esse. Loris Capirossi Domenica 28 marzo 1999 - Kyalami - Sud Africa Da questo splendido circuito parte l’edizione 1999 del Campionato Mondiale Superbike ovvero il campionato dedicato alle moto derivate dalla serie. Gestito dalla Flammini Group sotto il marchio SBK International, è diventato ormai il campionato più importante per la totalità dei grandi produttori di moto Giapponesi ed Italiani (senza contare l’Harley Davidson e la Triumph che si accingono ad entrare e sono già presenti in altri campionati), infatti al via di questa edizione contiamo la presenza di ben sei Case Ufficiali che ricordiamo di seguito in ordine alfabetico: APRILIA RSV1000 Pilota: Peter GODDARD N°9 DUCATI 996 Piloti: Carl FOGARTY N°1 Campione del Mondo 1998, Troy CORSER N° 11 HONDA CATROL RVF750 “RC45” Piloti: Aaron Slight N°111, Colin Edwards N°5 KAWASAKI ZX7-R Team ECKL Piloti: Akira YANAGAWA N°4, Gregorio LAVILLA N°6 SUZUKI GSX750R Piloti: Pierfrancesco CHILI N°7, Katsuaki FUJIWARA N°21 YAMAHA YZF750 R7 Piloti: Noriuky HAGA N°41, Vittoriano GUARESCHI N°22 Le due gare hanno visto gli stessi piloti sul podio ma con ordine leggermente diverso, infatti nella prima gara, dopo un buon inizio di Corser era Fogarty a prendere il largo conducendo la sua DUCATI 996 con estrema foga ad una vittoria con un distacco di una decina di secondi sul compagno di squadra Corser che in volata ha regolato il “nostro” Slight. In gara 2 l’inglese Fogarty prende subito il largo e taglia il traguardo ancora una volta indisturbato questa volta su Slight che si prende la rivincita sull’australiano Corser. La HONDA RVF750 ha dimostrato potenza e velocità di punta notevolissime mostrando di soffrire però più che le prestazioni della moto di Borgo Panigale, l’aggressività di Fogarty. Sorprende per prestazioni globali allineate alla migliore concorrenza il debutto dell’Aprilia RSV1000, benchè fermata da una scivolata in gara 1 mentre in 5^ posizione lottava per il podio ed in gara 2 concludeva 7°. In conclusione per i colori HONDA una prestazione in linea con la moto Campione del mondo accompagnata dalla fiducia nel conduttore di punta Aaron Slight che durante l’arco della stagione è solito sbagliare pochissimo (Ricordiamo che l’anno scorso ha perso il titolo all’ultima gara non per suo demerito). In concomitanza del Mondiale SBK è partito sulla stessa pista anche il neonato (fino all’anno scorso si chiamava WORLD SERIES) campionato Del Mondo Super Sport per moto strettamente di serie da 600 cc per le quadricilindriche e 750 cc per le bicilindriche. Campionato questo che riveste per le case la stessa importanza del Mondiale SBK per i risvolti commerciali che implica. Purtroppo in questa gara c’è scappato il morto. Il giovane conduttore Sudafricano (22 anni) Brett MacLeod è deceduto in seguito delle gravissime lesioni riportate dopo una caduta in mezzo al gruppo durante il primo giro travolto da altri piloti. La sua moto accusava problemi di accensione mentre era al comando e come da norma MacLeod faceva passare il gruppo ma accortosi che la moto aveva ripreso regolarità si rituffava nella bagarre, ma nel mezzo di una variante incappava ancora una volta nel guasto che questa volta ne provocava il disarcionamento con le conseguenze descritte. La cronaca passa in secondo piano quando avvengono questi incidenti, ci limitiamo dunque a segnalare il debutto vincente della KAWASAKI ZX6-R ufficiale dello Junior Team ECKL condotta dallo Scozzese Ian MacPherson, Stephane Chambon su Suzuki Alstare Team secondo e Jorg Teuchert su Yamaha Deutschland Racing Team terzo. Anche in questa classe troviamo 6 case impegnate in maniera ufficiale alcune delle quali con più di un Team. I colori HONDA sono stati difesi brillantemente dal Team CASTROL con Pere Riba Cabana, caduto al penultimo giro quando era in lotta con i migliori e James Toseland (19 anni) 6°. Così i podi delle gare: GARA 1 SUPERBIKE: 1- Carl Fogarty DUCATI 996 2- Troy Corser DUCATI 996 3- Aaron Slight HONDA RC45 GARA 2 SUPERBIKE: 1- Carl Fogarty DUCATI 996 2- Aaron Slight HONDA RC45 3- Troy Corser DUCATI 996 SUPERSPORT: 1- Ian MacPherson KAWASAKI ZX6R 2- Stephane Chambon SUZUKI GSXR750R 3- Jorg Teuchert YAMAHA YZF600 R6 mondiale GP (quello in cui corrono i vari Doohan, Biaggi, Rossi, ecc.) nel clima tropicale della Malesia. Quest’anno la Honda avrà il N° 1 sulla carena di tutte e tre le cilindrate, pur avendo vinto nel 98 solo il titolo delle 500. Questo accade perchè il N° 1 spetta al Pilota che ha vinto il mondiale e non alla Casa Costruttrice, e la Honda ha ingaggiato per la stagione attuale sia Kazuto Sakata, vittorioso l’anno scorso su Aprilia 125, sia Loris Capirossi che si è aggiudicato il titolo 1998 della classe 250. Si comincia con le sorprese in questo 1999 e con il “botto” di Marco ‘Macio’ Melandri in prova. Diagnosi: frattura del radio in prossimità del polso e 15gg di stop. Lo rivedremo a Jerez De La Frontera in Spagna il 9 maggio. Speranze finite per la Honda? Giammai! Le stelle della Honda piazzano una doppietta in 125 con Masao Azuma 1° ed Emilio Alzamora 2°. Solo terza l’Aprilia di Gianluigi Scalvini. Vendetta, tremenda vendetta in 250! Strepitoso Loris Capirossi che ha cavalcato la sua HONDA con la rabbia dei campioni veri ed ha preceduto sul traguardo, dopo una lotta accanita, l’altro pilota HONDA Tohru Ukawa e le YAMAHA di Shinya Nakano e Olivier Jacque. Solo quinta l’Aprilia di Valentino Rossi. Combattutissima, infine, la 500cc, con un’equilibrio tecnico che non si vedeva da anni in cui la HONDA ha reso quasi un monomarca la classe regina. Rallentata dalla caduta di John Kocinski, dal cedimento fisico di Alex Criville e dall’appannamento agonistico di Michael Doohan, la HONDA ha dovuto cedere il passo alla concorrenza. A spuntarla è stato Kenny Roberts Junior su SUZUKI. Ad un paio di secondi, in volata, Carlos Checa su YAMAHA ha regolato Alex Criville che ha così portato una NSR500 sul podio approfittando della uscita di scena prima di Kocinski e poi di Max Biaggi al quale si è ammutolita la Moto. Prossimo appuntamento il 25 aprile in Giappone sul ‘nostro’ Twin Ring di Motegi. Raccontato dell’esordio dei vari campionati passiamo a stilare le classifiche aggiornate all’uscita del giornale ovvero al 10 giugno (data di stampa). In questo periodo si svolte altre quattro gare sia del mondiale Superbike che GP, mentre altre tre per il mondiale Supersport. Da segnalare nelle Superbike la spettacolare lotta a Monza tra Fogarty ed Edwards risolta al fotofinish, che sta a significare come la lotta per il titolo appaia ormai ristretta a questi due piloti. Confusa la situazione in Supersport, dove gli arrivi sono spesso in grupponi da cinque o sei piloti con moto diverse. Risveglio delle Aprilia nella 125cc e 250cc con Roberto Locatelli e Valentino Rossi dopo un inizio di stagione marcato Honda, anche se Tohru Ukawa è ancora in testa alla graduatoria 250cc, ma con Capirossi ormai staccato dopo la caduta di Les Castellet e la squalifica al Mugello per aver “abbattuto” Lucchi in partenza. Grandissimo Alex Crivillè che nelle ultime tre gare ha infilato altrettante vittorie e allungando in classifica ha dimostrato di poter sostituire nel ruolo di prima guida, in seno alla Honda, il mitico Mick Doohan, rovinosamente caduto durante le prove del GP di Spagna a Jerez de la Frontera. Domenica, 18 Aprile - Sepang - Malesia Campionato Mondiale GP 125, 250, 500 Partenza del Aaron Slight 7 P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti 217 162 157 126 115 95 85 58 55 44 Classifica Supersport dopo 4 gare: 1° Stephane Chambon Suzuki 2° Jorg Teuchert Yamaha 3° Piergiorgio Bontempi Yamaha 4° Ian MacPherson Kawasaki 5° William Costes Honda 6° Wilco Zeelzmberg Yamaha 7° Christian Kellner Yamaha 8° James Toseland Honda 9° Jamie Whitham Yamaha 10°Cristiano MiglioratiSuzuki P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti 24 57 54 48 41 35 33 33 30 25 Classifica GP 125cc dopo 5 gare: 1° Masao Azuma Honda 2° Emilio Alzamora Honda 3° Roberto Locatelli Aprilia 4° Arnaud Vincent Aprilia 5° Gianluigi Scalvini Aprilia 6° Simone Sanna Honda 7° Lucio Cecchinello Honda 8° Noboru Ueda Honda 9° Marco Melandri Honda 10°Kazuto Sakata Honda P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti 97 78 61 50 42 38 37 35 30 30 Classifica GP 250cc dopo 5 gare: 1° Tohru Ukawa Honda 2° Shinya Nakano Yamaha 3° Valentino Rossi Aprilia 4° Loris Capirossi Honda 5° Franco Battaini Aprilia 6° Ralf Waldmann Aprilia 7° Stefano Perugini Honda 8° Jeremy McWilliams Aprilia 9° Marcellino Lucchi Aprilia 9° Jason Vincent Honda P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti 101 72 70 57 46 43 39 36 29 29 Classifica GP 500cc dopo 5 gare: 1° Alex Crivillè Honda 2° Kenny Roberts Jr Suzuki 3° Carlos Checa Yamaha 3° Manuel Gibernau Honda 5° Tadayuki Okada Honda 6° Max Biaggi Yamaha 7° John Kocinski Honda 8° Norifumi Abe Yamaha 9° Juan Borja Honda 10°Michael Doohan Honda Renzo Bendotti Dino Tufarolo è nato a Saronno (VA). Pittore autodidatta, opera nell’ambito del figurativo moderno. E’ presente nel settore artistico dal 1980. Ha al suo attivo circa duecento esposizioni tra nazionali ed estere, tenute a: Saronno (VA), Atessa (CH), Chieti, Pescara, Roma, Ravenna, Firenze, Milano, Ferrara, Bari, Bergamo, Tarquinia, Padova, Foggia, Montecarlo, Marsiglia, Nizza, Amsterdam, Madrid, Parigi, Vienna, Istambul, Cannes, Los Angeles, La Valletta, Las Vegas, Seul, Barcellona, Monaco, New York, Zurigo, Atene, Cipro, Creta, Hong Kong, San Paolo, Tokio e nella Repubblica di San Marino. Ha partecipato alle maggiori Fiere ed esposizioni collettive in Italia e all’estero. Ha ottenuto premi e riconoscimenti di rilievo, e tra i più recenti: Premio Europa, Premio Cultura, Premio Oxford, Premio Olympus, Premio David di Michelangelo, Paladino del Tricolore, Oscar dell’Arte, Premio per la Pace, titolo di Maestro dell’Arte; fa inoltre parte di 14 Accademie artistiche nazionali ed estere. Recensito da molti critici d’arte, tra i più noti: V.Guidi, M.Valsecchi, G.C.Argan, M.Monteverdi, V.Abrami, V.Sgarbi, J.P.Jouvet, M.Scrignoli, M.Domini, S.Perdicaro, B.Tassoni, R.Picariello, G.Tuti, R.Boccaccini, C.Baker, T.Sasson, C.Braun, M.West. Figura ed è inserito nei principali Cataloghi d’Arte Contemporanea. Bibliografia essenziale: Il Tempo, Il Messaggero, Abruzzo Oggi, Il Quadrato, Times, La Prealpina, Elite, Il Comanducci, Arte Mondadori, Il Nuovo, Corriere della Sera, Master Magazine. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia, Canada, Francia, Svizzera, Olanda, Inghilterra, Argentina, Germania, Australia, Usa, Principato di Monaco e nella Repubblica di San Marino. Dino Tufarolo lavora in Honda Italia dal 1988, e attualmente presta la sua opera nel reparto Verniciatura. Villa S. Maria P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti P.ti 104 64 56 56 48 47 38 37 36 33 …Ci sono anch’io Ho bussato sul tardi quando in famiglia aleggiava già aria di sonnolenza. Alla mamma (Chizuru) qualche segnale l’avevo lanciato ma lei non prestava troppa attenzione e se la prendeva con comodo. Papà (Yasuo) invece si prodigava per accontetare la mia sorellina (Hinano), che negli ultimi tempi, forse proprio a causa della mia presenza, era più irrequieta del solito. Persino la nonna (Mitsu) arrivata per l’occasione dal Giappone, continuava tranquillamente le sue faccende. A dire il vero, ero impaziente di presentarmi ed incominciai a bussare tanto insistentemente da riuscire finalmente a richiamare l’attenzione di tutti. Così in un batter d’occhio ci ritrovammo nel vicino ospedale dove venni presto alla luce. L’orologio sulla parete mostrava le ore 22:50. Il calendario segnava Domenica, 2 Maggio 1999 e la televisione mandava ancora immagini sulla beatificazione di Padre Pio. Sul mio estratto di nascita si legge: Yanagida Takuro Luca nato a Lanciano il 2 Maggio 1999. Certo Takuro Luca è un abbinamento insolito ma di facile interpretazione. Due lingue insieme che racchiudono il legame tra la mia origine e la mia nascita. Sbocciando all’avventura della vita, una nuova finestra sul mondo è stata aperta: è la mia. Leonardo Di Nucci Un lembo roccioso piatto e sottile, che esce dalla profondità della terra come una enorme lama, sembra proteggere ma anche minacciare le case che si sono ammucchiate ai suoi piedi nel corso dei secoli, formando il nucleo storico di Villa S. Maria. Paese di 1500 abitanti, a 360 metri di altitudine nella media valle del fiume Sangro, è notissimo per aver dato i natali a Francesco Caracciolo, Santo Patrono dei cuochi. Villa S. Maria è infatti conosciuta nel mondo proprio come la “Patria dei Cuochi” o come “Università della Cucina”. CONOSCIAMO IL GIAPPONESE Gentili lettori, a partire da questo numero è intenzione della redazione di “In Honda” avvicinarsi al Giappone, visto che siamo una azienda nipponica e viviamo quotidianamente con colleghi di tale nazionalità. Naturalmente contiamo sulla collaborazione di tutti e per adesso possiamo proporvi solo la traduzione dall’italiano al giapponese di alcune parole di uso corrente, per iniziare a familiarizzare con questa cultura tanto diversa dalla nostra quanto affascinante. • Buon giorno……….. • Buona sera……...…. • Buona notte……….. • Salve………………. • Arrivederci………… • Grazie……………… • Piacere di conoscerla. • Io sono Marcello…… = Ohayou-gozaimasu = Kon-ban-wa = Oyasumi-nasai = Kon-nichi-wa = Dewa mata = Arigatou- gozaimasu = Hajime-mashite = Watashi-wa-Marcello-desu “in…Honda” per informazioni e collaborazioni: Marcello Vinciguerra • Come stai?…………. • Non lo so…………… • Ho fame…………….. • Buon appetito………. • Buona digestione..…. • Sono sazio………….. • Mi piace……………. • Amico mio…………. = Ogenki-desuka? = Wakarimasen = Onaka-suita = Itadaki-masu = Gochisou-sama = Onaka-ippai = Suki-desu = Watashi-no-tomodachi Ufficio Amministrazione del Personale. Tel. 0872.899312 - Fax 0872.899400 Pubblicazione stampata su carta riciclata Classifica Superbike dopo 5 gare: 1° Carl Fogarty Ducati 2° Colin Edwards Honda 3° Troy Corser Ducati 4° Akira Yanagawa Kawasaki 5° Aaron Slight Honda 6° Noriyuki Haga Yamaha 7° Pierfrancesco Chili Suzuki 8° Gregorio Lavilla Kawasaki 9° Katsuaki Fujiwara Suzuki 10°Doriano Romboni Ducati