Wirtgen GmbH Reinhard-Wirtgen-Strasse 2 · 53578 Windhagen · Germania Tel.: 0 26 45 / 131-0 · Fax: 0 26 45 / 131-279 Internet: www.wirtgen.de · E-mail: [email protected] Le figure e i testi non sono vincolanti. Con riserva di modifiche tecniche. I dati di potenza dipendono dalle condizioni di utilizzo. Nr. 2344596 02-50 IT-04/13 © by Wirtgen GmbH 2013. Printed in Germany Tecnologia e applicazione Manuale delle frese a freddo Wirtgen Manuale delle frese a freddo Wirtgen Tecnologia e applicazione Manuale delle frese a freddo Wirtgen Tecnologia e applicazione Manuale frese a freddo Wirtgen Da oltre 50 anni la tecnologia di fresatura è uno dei settori di competenza centrali della Wirtgen GmbH. Leader sul mercato nel campo delle frese a freddo, l’azienda ha avuto e continua ad avere un ruolo determinante nel presentare molte innovazioni e tecnologie del futuro; oggi offre la gamma di prodotti più completa del settore. Con questo manuale vogliamo offrire a tutti gli utilizzatori e alle persone interessate una panoramica completa del mondo delle frese a freddo. Oltre a una breve descrizione della storia generale delle frese a freddo e della specifica gamma di prodotti Wirtgen, presentiamo in particolare i settori di competenza centrali, le possibilità di applicazione e le condizioni di impiego, aggiungendo anche informazioni dettagliate nell’ottica delle esigenze crescenti del futuro. Wirtgen GmbH Reinhard-Wirtgen-Strasse 2 53578 Windhagen Germania Responsabile: Divisione gestione prodotti frese a freddo Bernd Holl Telefono: +49 2645 131-0 Fax: +49 2645 131-392 E-mail: [email protected] Tutti i dati tecnici descritti nel presente manuale sono valori empirici, da considerare sempre in funzione degli esempi di applicazione concreti. Sono pertanto soggetti a modifiche e in linea di massima sono da intendere come valori indicativi, utilizzabili come termini di paragone. Per ricevere informazioni speciali sull’impiego delle frese a freddo Wirtgen, contattare un ufficio vendita o un rappresentante Wirtgen. Wirtgen declina qualsiasi responsabilità per danni, danni conseguenti o altre rivendicazioni derivanti dall’uso del presente manuale. Le figure non sono vincolanti. Con riserva di modifiche tecniche. I dati di produzione dipendono dalle condizioni di utilizzo. La riproduzione, anche parziale, è vietata. I diritti d’autore e tutti gli altri diritti sono detenuti da Wirtgen GmbH. Sono vietate operazioni quali traduzione, salvataggio, riproduzione e distribuzione, inclusa la trasmissione su supporti elettronici come CD-ROM, dischi ottici e la memorizzazione in mass media elettronici quali videotex, internet ecc. senza l’autorizzazione scritta di Wirtgen GmbH. Si esclude la responsabilità per danni a persone, cose e patrimoni. 1. Edizione 2013 Copyright by Wirtgen GmbH Sommario 1 2 3 4 5 6 Concetto di base delle frese a freddo 7 1.1 La storia delle frese a freddo 1.2 Funzionamento e impiego previsto 16 8 1.3 Componenti delle frese a freddo moderne 24 1.4 Vantaggi delle frese a freddo moderne 28 Frese a freddo moderne 30 2.1 Tipi di macchine e prestazioni 32 2.2 Panoramica del rapporto peso della macchina/potenza del motore 58 Tecnologia centrale: il taglio 60 3.1 Il processo di taglio 62 3.2 Funzionamento del dente 65 3.3 Sistemi portadenti 73 3.4 Tamburi di fresatura 85 Tecnologia centrale: la livellazione 104 4.1 106 Componenti della livellazione moderna 4.2 Il processo di livellazione 115 4.3 Comandi di livellazione moderni di Wirtgen 118 4.4 Sensori moderni 121 4.5 Consigli di applicazione per diversi processi di livellazione 130 4.6 La qualità della livellazione 140 Tecnologia centrale: il sistema di comando della macchina 145 5.1 146 Il processo di comando nelle frese a freddo Applicazioni delle frese a freddo 157 6.1 Asportazione per strati di pavimentazioni in conglomerato bituminoso 158 6.2 Fresatura di pavimentazioni in calcestruzzo 162 6.3 Asportazione per strati di altri materiali 164 6.4 Riprofilatura di carreggiate 166 6.5 Profili di fresatura speciali 168 7 8 9 Calcolo della resa 173 7.1 Parametri che incidono sulla produzione 174 7.2 Esempi per il calcolo della produzione 176 Qualità della fresatura 185 8.1 Classificazione delle caratteristiche superficiali 186 8.2 Valutazione della qualità di fresatura 188 Frese a freddo e ambiente 202 9.1 Il riutilizzo del granulato d'asfalto 204 9.2 Emissioni nell'ambiente dovute alle frese a freddo 226 10 Il futuro delle frese a freddo 231 10.1 L’importanza delle strade per l'industria 232 10.2 L'impiego di frese a freddo nel traffico quotidiano 233 11 Bibliografia 235 Glossario/abbreviazioni 239 1 Concetto di base delle frese a freddo 1.1 La storia delle frese a freddo 8 1.1.1 Tecnologia di fresatura efficiente: dalla fresa a caldo alla fresa a freddo 8 1.1.2 La gamma di macchine Wirtgen, dall’inizio a oggi 12 1.2 Funzionamento e impiego previsto 16 1.2.1 Motivi e misure della manutenzione stradale 16 1.2.2 Asportazione per strati 22 1.2.3 Riprofilatura 23 1.2.4 Profili speciali 23 1.3 Componenti delle frese a freddo moderne 24 1.3.1 Tipi di frese 24 1.3.2 Componenti di un caricatore posteriore 26 1.3.3 Componenti di un caricatore frontale 27 1.4 Vantaggi delle frese a freddo moderne 28 1.4.1 Vantaggi tecnici 28 1.4.2 Vantaggi economici 28 6 // 7 1.1 La storia delle frese a freddo 1.1.1 Tecnologia di fresatura efficiente: dalla fresa a caldo alla fresa a freddo 1965 Anche se la storia della fresa a freddo è ancora relativamente recente, la fresatura nella costruzione delle strade è un processo noto già dagli anni Cinquanta. Prima delle moderne frese odierne si usavano le zappatrici, macchine semoventi o attaccate a un trattore che mescolavano nella base il bitume appena spruzzato. Dagli anni Sessanta è stato introdotto il disintegratore di calcestruzzo per scarificare gli strati. Si faceva molta fatica per sgombrare il materiale accumulato; un risanamento mirato di un singolo punto danneggiato tuttavia non era possibile e rendeva il processo inefficiente. La problematica si è acuita a causa del costante aumento del traffico e della conseguente usura delle strade. Occorreva trovare nuove soluzioni: 1970 1970 Nascita della fresa a caldo: applican- 1979 do alla fresa bruciatori a gas di grandi dimensioni (fino a 20 t di peso e 16 m di lunghezza) che riscaldavano l’asfalto era possibile rimuoverlo con un tamburo di fresatura. Per la prima volta fu possibile riparare in modo economicamente conveniente le aree di traffico senza rinnovare l’intero strato d’asfalto e danneggiare il materiale sottostante. A metà degli anni Settanta la fresatura a caldo fu riconosciuta come metodo ufficiale nella costruzione delle strade, ma gli elevati costi energetici, l’intensa produzione di fumo e la bassa profondità di fresatura costituivano una limitazione. 1981 1982 1975 Le prime frese stradali a “freddo” furono sviluppate in Europa, partendo dall’idea di impiegare i denti di carburo metallico utilizzati nell’estrazione mineraria per la fresatura delle superfici stradali. In questo modo riscaldare l’asfalto diventa superfluo. 1979 Primo utilizzo di denti rotanti: i denti di carburo metallico sono perfetti per l’asportazione degli strati più duri, anche con profondità di fresatura maggiori. 1985 1981 Le prime frese a freddo con caricamento frontale vengono immesse sul mercato. La rivoluzionaria logica di carico consente di caricare sul camion il fresato in modo efficiente. 1985 L’utilizzo di cingoli aumenta la trazione e l’impiego su superfici a bassa portanza. 1987 Lo sviluppo dell’azionamento meccanico dei tamburi di fresatura aumenta la produttività giornaliera e garantisce la trasmissione costante della forza. 8 // 9 1986 1992 Introduzione dei sistemi portadenti inter- cambiabili. I portadenti usurati possono essere sostituiti direttamente e velocemente sul cantiere grazie ad un semplice bullone. 1993 Sistemi di livellazione ad alta precisione garantiscono profondità di fresatura esatte e superfici di fresatura uniformi. 2001 I sistemi per rulli per fresatura come il sistema FCS (Flexible Cutter System) facilitano la sostituzione dei rulli per fresatura con diverse interlinee o larghezze di fresatura e estendono l’utilizzo della macchina. 1990 1992 2005 Gli impianti di aspirazione come il Vacuum Cutting System migliorano le condizioni di impiego delle frese a freddo. 2007 Grazie agli innovativi sistemi di comando delle macchine come WIDRIVE le funzioni più importanti delle macchine vengono collegate tra loro e controllate a livello centralizzato. 2010 Frese di grandi dimensioni di ultimissima generazione fissano nuovi standard per quanto riguarda le prestazioni e l’efficienza sotto il profilo dei costi. 1992 2000 2011 10 // 11 1.1.2 La gamma di macchine Wirtgen, dall’inizio a oggi 1000 W 300 C 500 C 500 C/3 500 C/4 1000 C 500 DC 1000 DC W 500 W 350 W 1000 W 1000 F W 1000 L W 600 DC W 350 E W 50 W 50 DC W 35 W 35 DC W 100 F W 60 W 100 1994 1993 1991 1992 1990 1989 1988 1987 1986 1985 1984 1982 1983 1981 1980 1979 1978 1977 Tipo di macchina 1976 Frese piccole 2011 2012 2010 2009 2007 2008 2006 2005 2004 2002 2003 2001 2000 1999 1998 1997 1996 1995 Tipo di macchina 1000 W 300 C 500 C 500 C/3 500 C/4 1000 C 500 DC 1000 DC W 500 W 350 W 1000 W 1000 F W 1000 L W 600 DC W 350 E W 50 W 50 DC W 35 W 35 DC W 100 F W 60 W 100 12 // 13 1200 C 1300 C 1500 C 1900 C 2100 C 2200 C 2600 C 4200 C 1750 VC 1900 VC 2000 VC 1300 VC 1500 VC 2200 VC 2600 VC 2100 DC 1300 DC 1500 DC 1900 DC 2000 DC W 1900 W 2000 W 2100 W 2200 W 150 W 200 W 210 W 220 W 250 1994 1993 1991 1992 1990 1989 1988 1987 1986 1985 1984 1982 1983 1981 1980 1978 1979 1977 Tipo di macchina 1976 Frese grandi 2011 2012 2010 2009 2007 2008 2005 2006 2004 2002 2003 2001 2000 1999 1998 1997 1996 1995 Tipo di macchina 1200 C 1300 C 1500 C 1900 C 2100 C 2200 C 2600 C 4200 C 1750 VC 1900 VC 2000 VC 1300 VC 1500 VC 2200 VC 2600 VC 2100 DC 1300 DC 1500 DC 1900 DC 2000 DC W 1900 W 2000 W 2100 W 2200 W 150 W 200 W 210 W 220 W 250 14 // 15 1.2 Funzionamento e impiego previsto 1.2.1 Motivi e misure della manutenzione stradale La fresatura a freddo rientra tra le prime misure di manutenzione stradale. Si distingue tra manutenzione (misure edilizie di piccola entità per la conservazione sostanziale), riparazione (ordinaria e straordinaria fino al rifacimento completo per motivi strutturali. La qualità della superficie fresata determina quella degli strati soprastanti. Inoltre una buona fresatura si riflette positivamente sui costi e la tempistica degli interventi successivi. Una fresatura che rispetta il corretto profilo co- Planarità Caratteristica dello stato Aspetto Area della tessitura Causa possibile Disomogeneità della compattazione Spessore non uniforme dello strato Planarità nel profilo longitudinale Deformazione ad onde lunghe di grandi dimensioni 50 a 500 mm Insufficiente capacità portante del sottofondo Fermo della finitrice durante la di stesa Urto alla finitrice durante lo scarico del materiale Insufficiente planarità del sottofondo Deformazione verticale, localizzata (portanza) 20 a 100 mm Cedimento del sottofondo Danni indotti dal gelo agli strati inferiori Elevata sollecitazione del traffico (con elevati sforzi di taglio) Planarità nel profilo trasversale Deformazione di trazione (con rigonfiamenti laterali) Insufficiente rigidità del manto d’usura 10 a 100 mm Legante troppo morbido Percentuale di vuoti insufficiente e compattazione eccessiva Carico elevato su superficie fortemente riscaldata * Per una spiegazione dei termini, vedere l’elenco delle abbreviazioni a pag. 241 Cfr. ZTV BEA-StB, Handbuch und Kommentar, pag. 51 e 169. stituisce ad es. un criterio importante per posare manti d’usura di spessore uniforme e per evitare ritocchi dispendiosi con la stesura successiva di strati di compensazione d’asfalto. Procedimento di fresatura idoneo Intervento di manutenzione idoneo Eco Cutter MicroFresatura Fresatura (asportafresatura fine standard zione completa) OB * • •• •• Idoneo AC D *, SMA *, MA *, DSH-V * •• • • DSK * EAD * •• •• •• •• •• •• • RF * •• Idoneo con riserva •• Non idoneo 16 // 17 Planarità Caratteristica dello stato Aspetto Area della tessitura Deformazione verticale 20 a 200 mm Abrasione/usura 5 a 50 mm Planarità nel profilo trasversale Causa possibile Compattazione secondaria del manto d’usura o degli strati sottostanti Insufficiente capacità portante degli strati inferiori Sollecitazione meccanica troppo elevata Aggregati con ridotta resistenza all’usura Rugosità Caratteristica dello stato Aspetto Area della tessitura Levigatura degli inerti 0,001 a 2 mm Causa possibile Carico elevato di traffico Insufficiente resistenza alla levigabilità degli aggregati Bitume non idoneo Aderenza Essudazione del bitume 0,001 a 5 mm Segregazione strutturale in fase di stesa Conglomerato con elevata percentuale di legante Elevati carichi indotti dal traffico * Per una spiegazione dei termini, vedere l’elenco delle abbreviazioni a pag. 241 Cfr. ZTV BEA-StB, Handbuch und Kommentar, pag. 51 e 169. Procedimento di fresatura idoneo Intervento di manutenzione idoneo Eco Cutter MicroFresatura Fresatura (asportastandard zione fresatura fine completa) OB * •• •• •• • •• Idoneo RF * EAD * •• Eco Cutter MicroFresatura Fresatura (asportafresatura fine standard zione completa) • AC D *, SMA *, MA *, DSH-V * •• Procedimento di fresatura idoneo •• DSK * Intervento di manutenzione idoneo OB * •• • Idoneo con riserva DSK * AC D *, SMA *, MA *, DSH-V * RF * EAD * •• •• •• •• •• •• •• •• Non idoneo 18 // 19 Mancanza di materiale Caratteristica Aspetto dello stato Area della tessitura Causa possibile Insufficiente ammorsamento tra gli strati Capacità portante insufficiente degli strati inferiori Fessurazioni a Fessurazioni a ragnatela ragnatela Mancanza di compattazione Fessurazioni da danni indotti dal gelo Fessurazioni da errata compattazione Fessurazioni dovute a invecchiamento e degradazione Rotture Perdita di malta Aderenza insufficiente tra bitume e aggregato Fini / filler non idonei Aderenza insufficiente tra bitume e aggregato Rotture Distacco degli aggregati / di pietrisco Forte sollecitazione di taglio della superficie Compattazione insufficiente Aggregato sensibile alla degradazione Fessura di richiamo Fessure trasversali Fessura trasversale Fessura da fatica Fessura in prossimità di giunti Rappezzature Rappezzature Misure di manutenzione (rotture / buche, giunti aperti) Rotture (in città) * Per una spiegazione dei termini, vedere l’elenco delle abbreviazioni a pag. 241 Cfr. ZTV BEA-StB, Handbuch und Kommentar, pag. 51 e 169. Procedimento di fresatura idoneo Intervento di manutenzione idoneo Sgrossatura con fresa MicroFresatura Fresatura (asportaOB * standard fresatura fine zione completa) DSK * AC D *, SMA *, MA *, DSH-V * RF * EAD * • •• •• •• •• •• •• •• • •• •• •• •• •• •• •• • •• •• •• •• •• •• •• • •• •• •• Idoneo • • •• • Idoneo con riserva •• •• •• •• Non idoneo 20 // 21 1.2.2 Asportazione per strati I sottocarri regolabili in altezza delle frese a freddo consentono di definire profondità di fresatura esatte in modo da poter asportare con precisione singoli strati ad es. su autostrade, strade statali, aeroporti ecc. ottenendo così un piano correttamente livellato. Rimozione delicata di segnaletiche orizzontali ad es. in parcheggi, aeroporti o autostrade, senza danneggiare lo strato sottostante ]Fresatura ] in galleria per abbassare i piani ]Riparazioni ] parziali di carreggiate ]Fresatura ] di allacciamenti per carreggiate adiacenti ]Fresatura ] per scoprire componenti stradali come ad es. tombini o scarichi del l’acqua 1.2.3 Riprofilatura Si tratta dell’asportazione mirata di singoli strati per il miglioramento delle caratteristiche superficiali. ]Ripristino ] dell’aderenza e della planarità della carreggiata e di conseguenza della sicurezza del traffico ]Fresatura ] fine della superficie prima dell’applicazione di strati sottili per ottenere un ammorsamento ottimale con il manto stradale. A tale scopo vengono impiegati tamburi di fresatura fine provvisti di un maggior numero di denti con interlinea fino a 4 mm. ]Riparazione ] di carreggiate, ma anche riprofilatura di parcheggi, pavimentazioni di capannoni ecc. 1.2.4 Profili speciali Utilizzando tamburi di fresatura speciali si possono ottenere speciali profili trasversali. ]Fresatura ] di profili per canali dell’acqua ]Fresatura ] di scanalature ]Fresatura ] di giunti ]Fresatura ] di pozzetti di alimentazione per l’alloggiamento di cavi, tubi, condotte e altro ancora 22 // 23 1.3 Componenti delle frese a freddo moderne 1.3.1 Tipi di frese Piccole frese Le piccole frese si distinguono per l’elevata mobilità e flessibilità e vengono impiegate per la lavorazione di superfici di piccole dimensioni e per la fresatura precisa in spazi stretti. Sono per lo più equipaggiate con ruote. Il tamburo di fresatura è posizionato nella parte posteriore della macchina. ]Larghezze ] di fresatura < 130 cm ]Dimensioni ] compatte e pesi leggeri ]Raggio ] di fresatura minimo, ideale per la fresatura intorno a ostacoli, curve strette, opere accessorie. Grandi frese Le grandi frese offrono una potenza di fresatura elevata e sono ideali per gli interventi su grandi superfici. Sono normalmente equipaggiate con cingoli. Il tamburo di fresatura è collocato tra i sottocarri. ]Larghezze ] di fresatura > 130 cm ]Potente ] motorizzazione > 250 kW ]Grazie ] all’elevata capacità produttiva le opere possono essere realizzate più velocemente, così gli intralci al traffico sono ridotti al minimo. ]Il ]caricamento frontale del fresato consente un trasporto ottimale del materiale e rende costante il processo di fresatura: - carico costante del camion grazie al “cambio volante” - ingresso e uscita dalla corsia del camion senza difficoltà e in direzione del traffico. 24 // 25 1.3.2 Componenti di un sistema a carico posteriore Camion a 3 assi Nastro trasportatore orientabile e regolabile in altezza Postazione di guida Direzione di lavoro Tamburo di fresatura Ruota di supporto orientabile 1.3.3 Componenti di un sistema a carico frontale Nastro di scarico orientabile e regolabile in altezza Vano motore Trasferimento del materiale dal nastro di raccolta al nastro di scarico Postazione di guida Caricamento ottimale grazie alla velocità variabile del nastro Direzione di lavoro Vacuum Cutting System Tamburo di fresatura Sottocarri orientabili in altezza e sterzabili Sottocarri orientabili in altezza e sterzabili Camion a 3 assi Nastro di raccolta 26 // 27 1.4 Vantaggi delle frese a freddo moderne 1.4.1 Vantaggi tecnici La fresatura a freddo consente la realizzazione di nuovi profili stradali. L’asportazione per strati delle carreggiate danneggiate permette così la separazione e il recupero in base ai tipi di materiale. ]Un ] piano di fresatura corretto consente la stesa rapida e senza problemi di nuovi strati di pavimentazione. ]I]bordi di fresatura verticali e puliti consentono collegamenti precisi con gli strati esistenti. 1.4.2 Vantaggi economici La fresatura a freddo è una tecnica costruttiva particolarmente rapida ed efficiente. ]I]tempi del cantiere diminuiscono, quindi si riducono anche i costi di costruzione. ]I]“cantieri mobili” rappresentano un ostacolo minimo per il traffico: la riparazione interessa esclusivamente l’area di traffico danneggiata; il traffico scorre accanto. ]Elevata ] convenienza della fresatura fine: a seconda del trattamento superficiale la strada può essere riadibita immediatamente al traffico. ]Conservazione ] di materiali pregiati: il materiale asportato viene riutilizzato al 100 %, principalmente riciclato in impianti per la produzione d’asfalto a caldo o a freddo. 28 // 29 2 Frese a freddo moderne 2.1 Tipi di macchine e prestazioni 32 2.1.1 Piccole frese con larghezza di fresatura fino a 600 mm 32 W 35 DC W 50 W 50 DC W 60i 32 33 34 35 2.1.2 Prestazioni a confronto (W 35 DC, W 50, W 50 DC, W 60i) 36 2.1.3 Piccole frese con larghezza di fresatura fino a 1.300 mm 38 W 100 / W 100i W 100 F / W 100 Fi, W 120 F / W 120 Fi, W 130 F / W 130 Fi 38 39 2.1.4 Prestazioni a confronto (W 100 / W 100i, W 100 F / W 100 Fi, W 120 F / W 120 Fi, W 130 F / W 130 Fi) 40 2.1.5 Grandi frese con larghezza di fresatura fino a 3.800 mm 42 W 1900 W 2000 W 2100 W 2200 42 43 44 45 2.1.6 Prestazioni a confronto (W 1900, W 2000, W 2100, W 2200) 46 2.1.7 Grandi frese con larghezza di fresatura fino a 2.200 mm 48 W 150 / W 150i W 200 / W 200i W 210 / W 210i 48 49 50 2.1.8 Prestazioni a confronto W 150i (1500 mm), W 200i (2000 mm), W 210i (2000 mm), W 210i (2200 mm) 52 2.1.9 Grandi frese con larghezza di fresatura fino a 3.800 mm 54 W 220 (2200 mm, 2500 mm) W 250 (2200 mm, 3800 mm) 54 55 2.1.10 Prestazioni a confronto W 220 (2200 mm e 2500 mm), W 250 (2200 mm e 3800 mm) 56 2.2 Panoramica del rapporto peso della macchina/potenza del motore 58 30 // 31 2.1 Tipi di macchine e prestazioni 2.1.1 Piccole frese con larghezza di fresatura fino a 600 mm W 35 DC ]Azionamento ] meccanico dei tamburi di fresatura per un trasferimento efficiente della potenza ]Ridotti ] raggi di fresatura, ad es. per la fresatura intorno a tombini ]Trazione ] integrale permanente per una trazione eccellente ]Equipaggiabile ] a scelta con due nastri di scarico di diversa lunghezza ]Postazione ] di guida straordinariamente ergonomica con condizioni di visibilità ottimali per un’ottima facilità d’impiego Dati tecnici W 35 DC Larghezza di fresatura 350 mm (opzionale 500 mm) Profondità di fresatura * 0-110 mm Peso di esercizio CE 4.450 kg Produttore e tipo di motore Deutz AG D 2011 L04W Potenza massima motore 42,8 kW / 57,4 HP / 58,2 PS a 2.300 min-1 Consumo di carburante a pieno carico 12,6 l / h Consumo di carburante nel ciclo misto in cantiere 8,4 l / h Livello di emissioni EU Stage 3a / US Tier 3 Serbatoio del carburante 70 l Serbatoio dell’acqua 275 l Velocità di fresatura max. 0-25 m / min Velocità di marcia max. 0-6 km / h Capacità teorica del nastro di scarico 33 m³ / h * = La profondità di fresatura massima può differire dal valore indicato a causa di tolleranze e usura. W 50 ]Macchina ] versatile dall’ottimo rapporto qualità-prezzo per tutti i comuni lavori di fresatura fine ]Postazione ] di guida spaziosa, quadri di comando intuitivi, la migliore visibilità sul bordo fresato ]La ] macchina più manovrabile della sua categoria, disponibile sia a 3 ruote sia a 4 ruote ]Azionamento ] meccanico del tamburo di fresatura per un trasferimento efficiente della potenza ]Grande ] varietà di rulli di fresatura per tutte le applicazioni Dati tecnici W 50 Larghezza di fresatura 500 mm Profondità di fresatura * 0-160 mm Peso di esercizio CE 6.750 kg Produttore e tipo di motore Deutz AG TD 2011 L04W Potenza massima motore 59,9 kW / 80,3 HP / 81,5 PS a 2.500 min-1 Consumo di carburante a pieno carico 18,3 l / h Consumo di carburante nel ciclo misto in da cantiere 8,3 l / h Livello di emissioni EU Stage 3a / US Tier 3 Serbatoio del carburante 165 l Serbatoio dell’acqua 500 l Velocità di fresatura max. 0-12,5 m / min Velocità di marcia max. 0-6 km / h Capacità teorica del nastro di scarico 82 m³ / h * = La profondità di fresatura massima può differire dal valore indicato a causa di tolleranze e usura. 32 // 33 W 50 DC ]Grazie ] all’elevata efficienza è la fresa a freddo da 500 mm più venduta nella categoria con carico posteriore ]Grazie ] all’enorme manovrabilità a 3 ruote o 4 ruote è particolarmente idonea per i piccoli lavori di fresatura ]Nastro ] di carico disponibile lungo e corto per le situazioni di carico più svariate ]Efficiente ] comando della fresa WIDRIVE e comando di livellamento LEVEL PRO per costi di esercizio minimi ]Azionamento ] meccanico dei tamburi di fresatura e regolatore di potenza elettronico per una potenza di fresatura elevatissima Dati tecnici W 50 DC Larghezza di fresatura 500 mm Profondità di fresatura * 0-210 mm Peso di esercizio CE 7.800 kg Produttore e tipo di motore Deutz AG TCD2012 L04 2V AG3 Potenza massima motore 92 kW / 123 HP / 125 PS a 2.100 min-1 Consumo di carburante a pieno carico 23,7 l / h Consumo di carburante nel ciclo misto in cantiere 10,6 l / h Livello di emissioni EU Stage 3a / US Tier 3 Serbatoio del carburante 230 l Serbatoio dell’acqua 600 l Velocità di fresatura max. 0-27 m / min Velocità di marcia max. 0-5,3 km / h Capacità teorica del nastro di scarico 82 m³ / h * = La profondità di fresatura massima può differire dal valore indicato a causa di tolleranze e usura. W 60i ]Massima ] potenza di fresatura fino a una profondità di fresatura di 300 mm nella categoria a carico posteriore da 600 mm ]Efficiente ] comando della fresa WIDRIVE e comando di livellamento LEVEL PRO per costi di esercizio minimi ]Nastro ] di carico ampio e lungo per il caricamento di camion a 3 assi ]Particolarmente ] indicata per la fresatura in cantieri ristretti ]Ergonomia ] perfetta, quadri di comando chiari, condizioni di visibilità ottime Dati tecnici W 60i Larghezza di fresatura 600 mm Profondità di fresatura * 300 mm Peso di esercizio CE 13.800 kg Produttore e tipo di motore Deutz AG TCD 6.1 L6 Potenza massima motore 160 kW / 215 HP / 218 PS a 2.100 min-1 Consumo di carburante a pieno carico 44 l / h Consumo di carburante nel ciclo misto in cantiere 18 l / h Livello di emissioni EU Stage 3b / US Tier 4i Serbatoio del carburante 450 l Serbatoio dell’acqua 900 l Velocità di fresatura max. 0-30 m / min (1,8 km / h) Velocità di marcia max. 0-6 km / h Capacità teorica del nastro di scarico 115 m³ / h * = La profondità di fresatura massima può differire dal valore indicato a causa di tolleranze e usura. 34 // 35 2.1.2 Prestazioni a confronto (W 35 DC, W 50, W 50 DC, W 60i) Velocità di fresatura media in metri al minuto Velocità di fresatura in m/min. 30 25 20 15 10 5 0 0 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250 275 300 325 350 Profondità di fresatura in mm W 60i (Larghezza di fresatura 600 mm) W 50 (Larghezza di fresatura 500 mm) W 50 DC (Larghezza di fresatura 500 mm) W 35 DC (Larghezza di fresatura 350 mm) Produttività media in metri cubi all’ora * 16 Produttività in m3/h 14 12 10 8 6 4 2 0 0 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250 275 300 325 350 Profondità di fresatura in mm * compresi tempi di fermo della macchina per avvicendamento dei camion, rifornimento gasolio, cambio denti, tempi di attesa generici ecc. Usura utensili in pezzi per metro cubo 1,0 Usura utensili (pz./m3) 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0 0 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250 275 300 325 350 Profondità di fresatura in mm W 60i (Larghezza di fresatura 600 mm) W 50 (Larghezza di fresatura 500 mm) W 50 DC (Larghezza di fresatura 500 mm) W 35 DC (Larghezza di fresatura 350 mm) Forza media per dente durante la fresatura in chilonewton 12 Forza per dente in kN 10 8 6 4 2 0 0 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250 275 300 325 350 Profondità di fresatura in mm Nota: i tracciati qui rappresentati contengono valori medi di riferimento. A seconda dell’attività di fresatura sono possibili scostamenti relativamente grandi dalla media. Le indicazioni in metri cubi si riferiscono a volumi di materiale compattato (ad es. asfalto steso). 36 // 37 2.1.3 Frese piccole con larghezza di fresatura fino a 1.300 mm W 100 / W 100i ]Fresa ] a freddo molto maneggevole e ad alto rendimento nella categoria a carico posteriore da 1.000 mm ]Particolarmente ] indicata per la fresatura in cantieri stretti ]Ergonomia ] perfetta, quadri di comando chiari, condizioni di visibilità ottime ]Nastro ] di carico largo e lungo per il caricamento di camion a 3 assi ]Efficiente ] comando della fresa WIDRIVE e comando di livellamento LEVEL PRO per costi di esercizio minimi Dati tecnici W 100 W 100i Larghezza di fresatura 1.000 mm Profondità di fresatura * 300 mm Peso di esercizio CE 14.250 kg 14.500 kg Produttore e tipo di motore Deutz AG TCD 2012 L06 2V Deutz AG TCD 6.1 L6 Potenza massima motore 155 kW / 208 HP / 211 PS a 2.300 min-1 160 kW / 215 HP / 218 PS a 2.300 min-1 Consumo di carburante a pieno carico 42 l / h 44 l / h Consumo di carburante nel ciclo misto in cantiere 17 l / h 18 l / h Livello di emissioni EU Stage 3a / US Tier 3 EU Stage 3b / US Tier 4i Serbatoio del carburante 450 l 480 l Serbatoio dell’acqua 900 l Velocità di fresatura max. 0-30 m / min (1,8 km / h) Velocità di marcia max. 0-6 km / h Capacità teorica del nastro di scarico 115 m³ / h * = La profondità di fresatura massima può differire dal valore indicato a causa di tolleranze e usura. W 100 F / W 100 Fi, W 120 F / W 120 Fi, W 130 F / W 130 Fi ]Disponibile ] in tre larghezze di fresatura base: 1.000 mm, 1.200 mm e 1.300 mm ]Massima ] produttività grazie alla potenza del motore eccezionalmente elevata per questa categoria ]Efficiente ] comando della fresa WIDRIVE e comando di livellamento LEVEL PRO per costi di esercizio minimi ]Disponibile ] a scelta con ruote o cingoli ]Con ] l’allestimento FCS sono disponibili molte larghezze di fresatura aggiuntive a partire da 300 mm Dati tecnici W 100 F, W 120 F, W 130 F W 100 Fi, W 120 Fi, W 130 Fi Larghezza di fresatura Profondità di fresatura * Peso di esercizio CE Produttore e tipo di motore Potenza massima motore Consumo di carburante a pieno carico Consumo di carburante nel ciclo misto in cantiere Livello di emissioni Serbatoio del carburante Serbatoio dell’acqua Velocità di fresatura max. Velocità di marcia max. Capacità teorica del nastro di scarico 1.000 mm (W 100 F) 1.200 mm (W 120 F) 1.300 mm (W 130 F) 0-320 mm 18.400 kg (W 100 F) 19.300 kg (W 120 F) 19.700 kg (W 130 F) Cummins QSC 8.3 227 kW / 304 HP / 308 PS a 1.900 min-1 62 l / h 1.000 mm (W 100 Fi) 1.200 mm (W 120 Fi) 1.300 mm (W 130 Fi) 25 l / h 26 l / h EU Stage 3a / US Tier 3 620 l 1.400 l 0-32 m / min (1,9 km / h) 0-125 m / min (7,5 km / h) 176 m³ / h EU Stage 3b / US Tier 4i 610 l 1.340 l 18.700 kg (W 100 Fi) 19.600 kg (W 120 Fi) 20.000 kg (W 130 Fi) Cummins QSL 9 239 kW / 320 HP / 325 PS a 1.900 min-1 64 l / h * = La profondità di fresatura massima può differire dal valore indicato a causa di tolleranze e usura. 38 // 39 2.1.4 Prestazioni a confronto (W 100 / W 100i, W 100 F / W 100 Fi, W 120 F / W 120 Fi, W 130 F / W 130 Fi) Velocità di fresatura media in metri al minuto Velocità di fresatura in m/min. 30 25 20 15 10 5 0 0 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250 275 300 325 350 Profondità di fresatura in mm W 100 / W 100i (Larghezza di fresatura 1000 mm) W 120 Fi (Larghezza di fresatura 1200 mm) W 100 Fi (Larghezza di fresatura 1000 mm) W 130 Fi (Larghezza di fresatura 1300 mm) Produttività media in metri cubi all’ora * 35 Produttività in m3/h 30 25 20 15 10 5 0 0 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250 275 300 325 350 Profondità di fresatura in mm * compresi tempi di fermo della macchina per avvicendamento dei camion, rifornimento gasolio, cambio denti, tempi di attesa generici ecc. Usura utensili in pezzi per metro cubo 0,8 Usura utensili in pz./m3 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0 0 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250 275 300 325 350 Profondità di fresatura in mm W 100 / W 100i (Larghezza di fresatura 1000 mm) W 120 Fi (Larghezza di fresatura 1200 mm) W 100 Fi (Larghezza di fresatura 1000 mm) W 130 Fi (Larghezza di fresatura 1300 mm) Forza media per dente durante la fresatura in chilonewton 12 Forza per dente in kN 10 8 6 4 2 0 0 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250 275 300 325 350 Profondità di fresatura in mm Nota: i tracciati qui rappresentati contengono valori medi di riferimento. A seconda dell’attività di fresatura sono possibili scostamenti relativamente grandi dalla media. Le indicazioni in metri cubi si riferiscono a volumi di materiale compattato (ad es. asfalto steso). 40 // 41 2.1.5 Grandi frese con larghezza di fresatura fino a 3.800 mm W 1900 ]Fresa ] a freddo molto compatta e facile da trasportare nella categoria della larghezza di fresatura da 2.000 mm ]Efficiente ] motore diesel 8 cilindri con potenza massima di 350 kW ]Dimensioni ] compatte e peso di trasporto contenuto per flessibilità di lavoro ]Sistema ] del nastro di carico ideale per lo sfruttamento ottimale della potenza di fresatura ]Azionamento ] meccanico del tamburo di fresatura e regolatore di potenza elettronico per un’elevata potenza di fresatura Dati tecnici W 1900 Larghezza di fresatura 2.000 mm (opzionale 2.200 mm) Profondità di fresatura * 0-320 mm Peso di esercizio CE 26.700 kg Produttore e tipo di motore Daimler OM 502 LA Potenza massima motore 350 kW / 469 HP / 476 PS a 1.800 min-1 Consumo di carburante a pieno carico 84 l / h Consumo di carburante ciclo misto di da cantiere 38 l / h Livello di emissioni EU Stage 3a / US Tier 3 Serbatoio del carburante 850 l Serbatoio dell’acqua 1.600 l (+ 1.000 l Serbatoio dell’acqua aggiuntivo) Velocità di fresatura max. 0-29 m / min (1,8 km / h) Velocità di marcia max. 0-4,5 km / h Capacità teorica del nastro di scarico 290 m³ / h * = La profondità di fresatura massima può differire dal valore indicato a causa di tolleranze e usura. W 2000 ]Fresa ] a freddo più venduta con enorme rendimento nella categoria con larghezza di fresatura da 2.000 m ]Motore ] diesel 6 cilindri altamente produttivo con potenza massima da 433 kW per lavorare in modo economicamente vantaggioso ]Particolarmente ] flessibile grazie al sistema FCS Light per la sostituzione rapida dei rulli di fresatura per fresatura fine o ECO Cutter ]Comando ] SPS della macchina con funzionalità WIDRIVE ]Azionamento ] meccanico del tamburo di fresatura e regolatore di potenza elettronico per un’elevata potenza di fresatura Dati tecnici W 2000 Larghezza di fresatura 2.000 mm (opzionale 2.200 mm) Profondità di fresatura * 0-320 mm Peso di esercizio CE 30.000 kg Produttore e tipo di motore Caterpillar C 15 ATAAC Potenza massima motore 433 kW / 581 HP / 589 PS a 2.100 min-1 Consumo di carburante a pieno carico 124 l / h Consumo di carburante nel ciclo misto di cantiere 56 l / h Livello di emissioni EU Stage 3a / US Tier 3 Serbatoio del carburante 1.310 l Serbatoio dell’acqua 3.430 l Velocità di fresatura max. 0-84 m / min (0-5 km / h) Velocità di marcia max. 0-84 m / min (0-5 km / h) Capacità teorica del nastro di scarico 330 m³ / h * = La profondità di fresatura massima può differire dal valore indicato a causa di tolleranze e usura. 42 // 43 W 2100 ]Fresa ] a freddo compatta nella categoria ad alta prestazione con larghezza di fresatura da 2.200 mm ]Impianto ] di livellazione LEVEL PRO integrato per risultati di lavoro ottimali ]Rullo ] di fresatura e nastro di carico resistenti per la massima produttività ]Postazione ] di guida con supporto elastico continuo con due quadri di comando che si possono avvicinare al conducente e spostare lateralmente ]Azionamento ] meccanico dei tamburi di fresatura e regolatore di potenza elettronico per un’elevata potenza di fresatura Dati tecnici W 2100 Larghezza di fresatura 2.200 mm Profondità di fresatura * 0-320 mm Peso di esercizio CE 36.300 kg Produttore e tipo di motore Caterpillar C 18 ATAAC Potenza massima motore 522 kW / 700 HP / 710 PS a 2.100 min-1 Consumo di carburante a pieno carico 145 l / h Consumo di carburante nel ciclo misto di cantiere 65 l / h Livello di emissioni EU Stage 3a / US Tier 3 Serbatoio del carburante 1.300 l Serbatoio dell’acqua 4.500 l Velocità di fresatura max. 0-86 m / min (0-5,2 km / h) Velocità di marcia max. 0-86 m / min (0-5,2 km / h) Capacità teorica del nastro di scarico 550 m³ / h * = La profondità di fresatura massima può differire dal valore indicato a causa di tolleranze e usura. W 2200 ]Potenza ] di fresatura massima con larghezza di fresatura 2.200 mm, 2.500 mm o 3.800 mm ]Potenza ] massima del motore da 708 kW per grandi lavori di fresatura da eseguire in modo efficiente ]Azionamento ] meccanico del tamburo di fresatura e regolatore di potenza elettronico per un’elevata potenza di fresatura ]Automatismo ] di livellazione LEVEL PRO integrato per risultati di lavoro ottimali ]Postazione ] di guida con supporto elastico continuo con due quadri di comando che si possono avvicinare al conducente e spostare lateralmente Dati tecnici W 2200 Larghezza di fresatura 2.200 mm (opzionale 2.500 mm o 3.800 mm) Profondità di fresatura * 0-350 mm Peso di esercizio CE 44.700 kg Produttore e tipo di motore Caterpillar C 27 ATAAC Potenza massima motore 708 kW / 949 HP / 963 PS a 2.100 min-1 Consumo di carburante a pieno carico 187 l/h Consumo di carburante nel ciclo misto di cantiere 84 l/h Livello di emissioni Non regolato dall’UE/US Tier 2 Serbatoio del carburante 1.500 l Serbatoio dell’acqua 5.000 l Velocità di fresatura max. 0-84 m / min (0-5 km / h) Velocità di marcia max. 0-84 m / min (0-5 km / h) Capacità teorica del nastro di scarico 668 m³ / h * = La profondità di fresatura massima può differire dal valore indicato a causa di tolleranze e usura. 44 // 45 2.1.6 Prestazioni a confronto (W 1900, W 2000, W 2100, W 2200) Velocità di fresatura media in metri al minuto Velocità di fresatura in m/min. 35 30 25 20 15 10 5 0 0 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250 275 300 325 350 Profondità di fresatura in mm W 1900 (Larghezza di fresatura 2000 mm) W 2100 (Larghezza di fresatura 2200 mm) W 2000 (Larghezza di fresatura 2000 mm) W 2200 (Larghezza di fresatura 2200 mm) Produttività media in metri cubi all’ora * 100 Produttività in m3/h 80 60 40 20 0 0 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250 275 300 325 350 Profondità di fresatura in mm * compresi tempi di fermo della macchina per avvicendamento dei camion, serbatoi diesel, cambio denti, tempi gen. di manutenzione ecc. Usura utensili in pezzi per metro cubo 0,45 Usura utensili in pz./m3 0,40 0,35 0,30 0,25 0,20 0,15 0,10 0,05 0 0 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250 275 300 325 350 Profondità di fresatura in mm W 1900 (Larghezza di fresatura 2000 mm) W 2100 (Larghezza di fresatura 2200 mm) W 2000 (Larghezza di fresatura 2000 mm) W 2200 (Larghezza di fresatura 2200 mm) Forza media per dente durante la fresatura in chilonewton 16 Forza per dente in kN 14 12 10 8 6 4 2 0 0 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250 275 300 325 350 Profondità di fresatura in mm Nota: i tracciati qui rappresentati contengono valori medi di riferimento. A seconda dell’attività di fresatura sono possibili scostamenti relativamente grandi dalla media. Tutte le indicazioni in metri cubi si riferiscono a volumi di materiale compattato (ad es. asfalto steso). 46 // 47 2.1.7 Grandi frese con larghezza di fresatura fino a 2.200 mm W 150 / W 150i ]Grazie ] alla disposizione chiara dei comandi la macchina può essere gestita da un unico operatore ]Molteplicità ] di applicazioni FCS grazie ai rulli di fresatura FCS con larghezza di lavoro di 1,2 o 1,5 m ]Comando ] intelligente WIDRIVE per la massima produttività ]Dimensioni ] compatte per trasportare la macchina senza particolari autorizzazioni ]Minor ] impatto ambientale grazie al motore silenzioso a bassa emissione di inquinanti e al sistema VCS di abbattimento polvere Dati tecnici W 150 W 150i Larghezza di fresatura 1.200 mm (opzionale 1.500 mm) Profondità di fresatura * 0-320 mm Peso di esercizio CE 20.200 kg 20.600 kg Produttore e tipo di motore Cummins QSL 8.9 Cummins QSL 9 Potenza massima motore 276 kW / 370 HP / 375 PS a 1.900 min-1 298 kW / 400 HP / 405 PS a 1.900 min-1 Consumo di carburante a pieno carico 72 l / h 76 l / h Consumo di carburante nel ciclo misto in cantiere 29 l / h 30 l / h EU Stage 3b / US Tier 4i Livello di emissioni EU Stage 3a / US Tier 3 Serbatoio del carburante 810 l Serbatoio dell’acqua 2.150 l Velocità di fresatura max. 0-32 m / min (1,9 km / h) Velocità di marcia max. 0-5,3 km / h Capacità teorica del nastro di scarico 176 m³ / h * = La profondità di fresatura massima può differire dal valore indicato a causa di tolleranze e usura. W 200 / W 200i ]Robusta ] costruzione ed efficace operatività ]Efficiente ] comando WIDRIVE della fresa per costi di esercizio minimi ]Sistema ] FCS Light per una vasta e flessibile gamma di applicazioni ]Tre ] velocità regolabili dei rulli di fresatura per la massima potenza di taglio ]PTS ] per mantenere il parallelismo in modo automatico con la superficie di lavoro Dati tecnici W 200 W 200i Larghezza di fresatura 2.000 mm (opzionale 1.500 mm o 2.200 mm) Profondità di fresatura * 0-330 mm Peso di esercizio CE 27.180 kg Produttore e tipo di motore Cummins QSL 15 Potenza massima motore 410 kW / 550 HP / 558 PS a 1.900 min-1 447 kW / 600 HP / 608 PS a 1.900 min-1 Consumo di carburante a pieno carico 99 l / h 106 l / h Consumo di carburante nel ciclo misto in cantiere 40 l / h 42 l / h EU Stage 3b / US Tier 4i Livello di emissioni EU Stage 3a / US Tier 3 Serbatoio del carburante 1.220 l Serbatoio dell’acqua 3.350 l Velocità di fresatura max. 0-85 m / min (5,1 km / h) Velocità di marcia max. 0-85 m / min (5,1 km / h) Capacità teorica del nastro di scarico 375 m³ / h 27.630 kg * = La profondità di fresatura massima può differire dal valore indicato a causa di tolleranze e usura. 48 // 49 W 210 / W 210i ]“Dual ] Engine Concept” per erogazione di potenza in base alle necessità e consumo di carburante ridotto al minimo, in particolare nell’area di regime parzializzato ]Tre ] velocità di taglio selezionabili per l’adattamento ottimale alla rispettiva applicazione di fresatura ]Massima ] stabilità e livellazione estremamente semplificata grazie a PTS (Parallel To Surface) ]Sistema ] FCS Light per la sostituzione rapida dei rulli di fresatura per fresatura fine o ECO Cutter ]Modernissima ] postazione di guida con le migliori caratteristiche ergonomiche, quadri di comando intuitivi e nuove intelligenti funzioni WIDRIVE che alleggeriscono il lavoro dell’operatore Dati tecnici W 210 W 210i Larghezza di fresatura 2.000 mm (opzionale 1.500 mm o 2.200 mm) Profondità di fresatura * 0-330 mm Peso di esercizio CE 28.900 kg Produttore e tipo di motore Cummins QSL 8.9 + QSC 8.3 Cummins QSL 9 + QSL 9 Potenza massima motore 500 kW / 671 HP / 680 PS a 1.900 min-1 534 kW / 716 HP / 726 PS a 1.900 min-1 Consumo di carburante a pieno carico 131 l / h 136 l / h Consumo di carburante nel ciclo misto in cantiere 52 l / h 54 l / h Livello di emissioni EU Stage 3a / US Tier 4 EU Stage 3b / US Tier 4 Serbatoio del carburante 1.220 l Serbatoio dell’acqua 3.350 l Velocità di fresatura max. 0-85 m / min (5,1 km / h) Velocità di marcia max. 0-85 m / min (5,1 km / h) Capacità teorica del nastro di scarico 375 m³ / h * = La profondità di fresatura massima può differire dal valore indicato a causa di tolleranze e usura. 50 // 51 2.1.8 Prestazioni a confronto W 150i (1500 mm), W 200i (2000 mm), W 210i (2000 mm), W 210i (2200 mm) Velocità di fresatura media in metri al minuto Velocità di fresatura in m/min. 35 30 25 20 15 10 5 0 0 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250 275 300 325 350 Profondità di fresatura in mm W 150i (Larghezza di fresatura 1500 mm) W 210i (Larghezza di fresatura 2000 mm) W 200i (Larghezza di fresatura 2000 mm) W 210i (Larghezza di fresatura 2200 mm) Produttività media in metri cubi all’ora * 90 Produttività in m3/h 80 70 60 50 40 30 20 10 0 0 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250 275 300 325 350 Profondità di fresatura in mm * compresi tempi di fermo della macchina per avvicendamento camion, rifornimento gasolio, cambio denti, tempi di attesa generici ecc. Usura utensili in pezzi per metro cubo 0,50 Usura utensili in pz./m3 0,45 0,40 0,35 0,30 0,25 0,20 0,15 0,10 0,05 0 0 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250 275 300 325 350 Profondità di fresatura in mm W 150i (Larghezza di fresatura 1500 mm) W 210i (Larghezza di fresatura 2000 mm) W 200i (Larghezza di fresatura 2000 mm) W 210i (Larghezza di fresatura 2200 mm) Forza media per dente durante la fresatura in chilonewton 14 Forza per dente in kN 12 10 8 6 4 2 0 0 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250 275 300 325 350 Profondità di fresatura in mm Nota: i tracciati qui rappresentati contengono valori medi di riferimento. A seconda dell’attività di fresatura sono possibili scostamenti relativamente grandi dalla media. Tutte le indicazioni in metri cubi si riferiscono a volumi di materiale compattato (ad es. asfalto steso). 52 // 53 2.1.9 Grandi frese con larghezza di fresatura fino a 3.800 mm W 220 (2200 mm, 2500 mm) ]Massimo ] compromesso tra potenza di fresatura e peso compatto della macchina ]Facilità ] di trasporto grazie alle dimensioni compatte e al peso ottimale ]Intelligente ] comando WIDRIVE della fresatrice per costi di esercizio bassi ]PTS ] per l’orientamento automaticamente parallelo rispetto alla superficie di lavoro ]Sistema ] FCS Light per la sostituzione rapida dei rulli di fresatura con larghezze di lavoro di 2,20 m e 2,5 m Dati tecnici W 220 Larghezza di fresatura 2.200 mm (opzionale 2.500 mm) Profondità di fresatura * 0-350 mm Peso di esercizio CE 36.360 kg Produttore e tipo di motore Caterpillar C 18 ATAAC Potenza massima motore 571 kW / 766 HP / 777 PS a 2.100 min-1 Consumo di carburante a pieno carico 142 l / h Consumo di carburante nel ciclo misto in cantiere 57 l / h Livello di emissioni UE senza regolamento / US Tier 2 Serbatoio del carburante 1.460 l Serbatoio dell’acqua 4.500 l Velocità di fresatura max. 0-88 m / min (5,3 km / h) Velocità di marcia max. 0-88 m / min (5,3 km / h) Capacità teorica del nastro di scarico 552 m³ / h * = La profondità di fresatura massima può differire dal valore indicato a causa di tolleranze e usura. W 250 (2200 mm, 3800 mm) ]Enorme ] potenza di fresatura grazie al sistema di comando macchina modernissimo e alla massima potenza motrice ]“Dual ] Engine Concept” per frese con un motore a 545 kW e frese con due motori a 731 kW ]Sei ] diverse larghezze di fresatura da 2,20 m a 4,40 m ]Intelligente ] comando WIDRIVE della macchina per costi di esercizio bassi ]Intelligente ] comando ISC della trazione con sistema anti-slittamento, regolazione della potenza e guida precisa in curva Dati tecnici W 250 Larghezza di fresatura 2.200 mm (opzionale 2.500 mm o 3.800 mm) Profondità di fresatura * 0-350 mm Peso di esercizio CE 43.800 kg Produttore e tipo di motore Cummins QSX15 + QSL 8.9 Potenza massima motore 731 kW / 980 HP / 994 PS a 1.900 min-1 Consumo di carburante a pieno carico 197 l / h Consumo di carburante nel ciclo misto in cantiere 78 l / h Livello di emissioni EU Stage 3a / US Tier 3 Serbatoio del carburante 1.460 l Serbatoio dell’acqua 4.850 l Velocità di fresatura max. 0-88 m / min (5,3 km / h) Velocità di marcia max. 0-88 m / min (5,3 km / h) Capacità teorica del nastro di scarico 668 m³ / h * = La profondità di fresatura massima può differire dal valore indicato a causa di tolleranze e usura. 54 // 55 2.1.10 Prestazioni a confronto W 220 (2200 mm e 2500 mm), W 250 (2200 mm e 3800 mm) Velocità di fresatura media in metri al minuto Velocità di fresatura in m/min. 40 35 30 25 20 15 10 5 0 0 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250 275 300 325 350 Profondità di fresatura in mm W 220 (Larghezza di fresatura 2200 mm) W 250 (Larghezza di fresatura 2200 mm) W 220 (Larghezza di fresatura 2500 mm) W 250 (Larghezza di fresatura 3800 mm) Produttività media in metri cubi all’ora * 120 Produttività in m3/h 100 80 60 40 20 0 0 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250 275 300 325 350 Profondità di fresatura in mm * compresi tempi di fermo della macchina per avvicendamento dei camion, rifornimento gasolio, cambio denti, tempi di attesa generici ecc. Usura utensili in pezzi per metro cubo 0,7 Usura utensili in pz./m3 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0 0 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250 275 300 325 350 Profondità di fresatura in mm W 220 (Larghezza di fresatura 2200 mm) W 250 (Larghezza di fresatura 2200 mm) W 220 (Larghezza di fresatura 2500 mm) W 250 (Larghezza di fresatura 3800 mm) Forza media per dente durante la fresatura in chilonewton 20 Forza per dente in kN 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 0 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250 275 300 325 350 Profondità di fresatura in mm Nota: i tracciati qui rappresentati contengono valori medi di riferimento. A seconda dell’attività di fresatura sono possibili scostamenti relativamente grandi dalla media. Tutte le indicazioni in metri cubi si riferiscono a volumi di materiale compattato (ad es. asfalto steso). 56 // 57 800 48000 700 42000 600 36000 500 30000 400 24000 300 18000 200 12000 100 6000 W 250 W 250i W 220 W 2200 W 2100 W 210 W 210i W 2000 W 200 W 200i W 1900 W 150 W 150i W 130 F W 130 Fi W 120 F W 120 Fi W 100 Fi W 100i W 100 F W 60i W 100 W 50 W 50 DC 0 W 350 E 0 Potenza del motore in kW Peso di esercizio CE/kg (peso a vuoto della macchina, serbatoio dell’acqua riempito a metà, serbatoio del carburante riempito a metà, conducente [75 kg], utensile) Rapporto tra potenza motore e peso di esercizio determinato in modo ottimale Peso di esercizio CE / kg Panoramica del rapporto peso della macchina/ potenza del motore W 35 DC Potenza del motore in kW 2.2 58 // 59 3 Tecnologia centrale: il taglio 3.1 Il processo di taglio 62 3.1.1 Il truciolo a virgola 62 3.1.2 Forze nel processo di taglio 63 3.1.3 Posizionamento e angolo di taglio del dente sul tamburo di fresatura 64 3.2 Funzionamento del dente 65 3.2.1 Struttura e caratteristiche del dente 65 3.2.1.1 La punta del dente 66 3.2.1.2 La brasatura 67 3.2.1.3 Il corpo del dente 67 3.2.1.4 La rondella d’usura 68 3.2.1.5 La boccola di fissaggio 68 3.2.2 Il principio di rotazione 69 3.2.3 Usura dei denti 70 3.2.3.1 Modalità d’usura ottimale 70 3.2.3.2 Modalità d’usura indesiderati 71 3.3 Sistemi portadenti 73 3.3.1 Funzione e struttura 73 3.3.1.1 Sistemi portadenti saldati 74 3.3.1.2 Sistemi di cambio rapido portadenti 75 3.3.1.3 Sistema di cambio rapido del portadente HT11 76 3.3.1.4 Sistema di cambio rapido del portadente HT22 78 3.3.2 Usura dei portadenti 82 3.3.2.1 Modalità d’usura ottimale 82 3.3.2.2 Modalità d’usura indesiderati 83 3.4 Tamburi di fresatura 85 3.4.1 Funzione e struttura 85 3.4.2 Fabbricazione del tamburo di fresatura 86 3.4.3 Tipi di tamburi di fresatura 88 3.4.3.1 Tamburi di fresatura standard 90 3.4.3.2 Eco Cutter 91 3.4.3.3 Tamburi per fresatura fine e tamburi per microfresatura 92 3.4.3.4 Tamburi di fresatura speciali 93 3.4.4 Modifica delle caratteristiche di utilizzo di superfici grazie all’impiego di diversi tipi di tamburi di fresatura 94 3.4.5 Interlinea nei tamburi di fresatura 96 3.4.6 Influenza della velocità di fresatura sulla modalità di fresatura 98 3.4.7 Moderni sistemi di cambio rapido per tamburi di fresatura 100 3.4.7.1 Funzionamento del sistema di cambio rapido per tamburi di fresatura FCS 100 3.4.7.2 FCS Light 101 3.4.7.3 FCS completo 102 3.4.7.4 FCS modulare 103 60 // 61 3.1 Il processo di taglio La tecnologia di taglio è una competenza chiave di Wirtgen per lo sviluppo e la produzione di frese 3.1.1 a freddo. Ha un ruolo decisivo sulla qualità, i costi e la produttività del processo di fresatura. Il truciolo a virgola Nel processo di taglio il tamburo di fresatura lavora in modo discorde ossia i denti tagliano il materiale in senso opposto a quello di avanzamento della macchina. Dall’ingresso all’uscita del dente si forma un truciolo che si ingrossa (da sottile a spesso), il cosiddetto truciolo a virgola. La dimensione del truciolo staccato dipende dalla velocità di fresatura e dalla profondità di fresatura impostata. Nel processo di taglio vero e proprio le forze sul dente aumentano con l’aumentare dello spessore del truciolo: quanto più materiale viene staccato, tanto maggiore è il dispendio di energia. Quando il dente entra nel materiale il dispendio di energia è ancora basso, poco prima dell’asportazione del truciolo a virgola raggiunge il suo valore massimo per annullarsi subito dopo. Sezione trasversale di un truciolo a virgola nel processo di taglio. 3.1.2 Forze nel processo di taglio Durante il processo di taglio il dente è soggetto a enormi forze di taglio e d’urto, che dipendono dai seguenti fattori. Caratteristiche meccaniche del materiale da tagliare ]Asfalto: ] qualità e percentuale di bitume ]Calcestruzzo: ] qualità e percentuale di cemento ]Qualità ] dell’aggregato: caratteristiche meccaniche, resistenza all’usura, percentuale e pezzatura. ]Percentuale ] dei fini ]Temperatura ] esterna ]Compattezza ] del materiale Capacità produttiva (di fresatura) della macchina ]Velocità ] di taglio del dente ]Tipo ] di tamburo di fresatura (interlinea) ]Forza ] del dente (profondità di fresatura) ]Tipo ] di dente utilizzato (forma del dente) 3 2 1 1 Forza motrice 2 Peso della macchina 3 Forza di rotazione del tamburo di fresatura La forza di taglio è il risultato delle tre forze raffigurate a sinistra. 62 // 63 3.1.3 Posizionamento e angolo di taglio del dente sul tamburo di fresatura Il posizionamento del dente sul tamburo di fresatura è definito da tre coordinate e due angoli solidi. Determinano il diametro del cerchio di taglio, la interlinea e la distribuzione uniforme di tutti i denti sul tamburo di fresatura. Il posizionamento ottimale del dente riduce al minimo la sua usura dente e assicura un processo di taglio ottimale. b Angolo di rotazione (b) nel piano cartesiano a c Angolo di incidenza (a) nel piano cartesiano Angolo di inclinazione (c) piano cartesiano 3.2 Funzionamento del dente 3.2.1 Struttura e caratteristiche del dente I denti sono il vero e proprio utensile di taglio della fresa a freddo. La loro qualità influenza in modo determinante la capacità di fresatura, il risultato di fresatura e i costi di fresatura. I denti sono progettati per i più svariati campi di utilizzo, quindi il loro design varia. La struttura è però sempre la stessa ed è costituita normalmente da cinque componenti. Punta del dente Brasatura Corpo del dente Boccola di fissaggio Rondella d’usura Componenti di un dente moderno 64 // 65 3.2.1.1 La punta del dente Le punte dei denti subiscono sollecitazioni estreme e sono realizzate in carburo metallico particolarmente resistente all’usura. Sono costituite da un materiale sinterizzato di carburo di tungsteno e cobalto (normalmente 94 % tungsteno e al 6 % cobalto), le cui caratteristiche più importanti sono durezza, resistenza alla rottura e all’usura, conducibilità elettrica e termica. Le diverse pezzature del carburo di tungsteno influenzano in modo rilevante l’usura. Le parti a grana grossa assicurano la resistenza alla rottura e la resistenza alla temperatura necessarie, le parti a grana fine garantiscono un’elevata resi- stenza all’usura. Più è fine il grano di carbonio, più è difficile che un oggetto esterno penetri nella superficie. Per ottenere la resistenza alla rottura necessaria in caso di carico elevato, viene utilizzato il cobalto come legante. Durante il processo di sinterizzazione vengono riempiti gli interspazi tra i grani di carburo di tungsteno. Le caratteristiche del materiale possono essere cambiate in modo mirato in base al campo d’impiego futuro, variando i rapporti di miscelazione e le pezzature. A seconda del tipo di applicazione si utilizzano punte di metallo duro a cappuccio o cilindriche con diametri diversi. 1 Punta a cappuccio di metallo duro in versione massiccia 2 Punta a cappuccio di metallo duro in versione allungata 3 Punta a cappuccio di metallo duro in versione appiattita 4 Punta cilindrica di metallo duro 1 2 Diverse versioni di punte di metallo duro 3 4 3.2.1.2 La brasatura La punta metallica del dente è saldata fermamente al corpo d’acciaio mediante brasatura. Una brasatura ad alta temperatura assicura sempre un perfetto collegamento, persino con le temperature estremamente elevate che si sviluppano durante il processo di taglio. 3.2.1.3 Il corpo del dente Il corpo d’acciaio, composto dalla testa e dal gambo del dente, viene formato mediante estrusione a freddo con elevata precisione delle dimensioni e finitura superficiale. Mentre la testa del dente sopporta enormi sollecitazioni di taglio e d’urto e deve essere particolarmente resistente all’usura, il gambo del dente deve essere saldo e resistente alla rottura nel portadenti per tutta la sua durata. In una speciale fase di lavoro vengono realizzati diversi gradi di durezza per la testa e il gambo del dente. Il rapporto tra durezza e tenacità caratterizza in modo rilevante la durata di vita e la sfruttabilità del dente. Brasatura termoresistente Corpo antiusura d’acciaio 66 // 67 3.2.1.4 La rondella d’usura La rondella d’usura ha la funzione principale di garantire la rotazione ottimale del dente. È costituita da acciaio temprato con spessore di 5 mm ed è smussata a forma conica verso il gambo. Lo smusso si adatta precisamente alla guida del supporto, centra il dente nel portadenti e garantisce la minima usura possibile del foro del portadenti. Per inserire facilmente il dente nella parte superiore del portadenti, la boccola di fissaggio viene precompressa mediante la rondella d’usura. In questo modo il dente può essere montato con facilità e pronto per l’uso. 3.2.1.5 La boccola di fissaggio La boccola di fissaggio cilindrica permette di posizionare con precisione il dente e di ancorarlo saldamente nel portadente. Il gambo del dente viene tenuto nella boccola di fissaggio in modo da poter ruotare. Il diametro e la lunghezza della boccola sono soggetti a tolleranze minime durante la produzione, che permettono una notevole riduzione dell’usura sul dente e sul portadente e contemporaneamente consentono di ottenere la rotazione ottimale del dente. Le cosiddette boccole di fissaggio Twin-Stop assicurano inoltre un gioco assiale definito con esattezza. Robusta rondella d’usura Boccola di fissaggio ad alta resistenza 3.2.2 Il principio di rotazione Durante il processo di taglio i denti ruotano intorno al proprio asse longitudinale in un moto di precessione, e questa rotazione avviene prevalentemente nella fase di folle in assenza di compressione e non nella fase di taglio soggetta a compressione. Questa rotazione non è completamente centrata intorno alla verticale, ma provoca leggere “oscillazioni” all’interno della boccola di fissaggio sulla traiettoria della precessione e viene ulteriormente rafforzata dalle vibrazioni sulla testa del dente. In questo caso si parla di movimento nutazionale. Con il movimento nutazionale il dente ruota di circa 10 gradi per ogni giro del tamburo di fresatura. Una rotazione completa del dente richiede quindi più rotazioni del tamburo di fresatura. Di conseguenza le superfici di contatto del dente si usurano in modo uniforme e conico. Si ottiene così un modello d’usura ottimale e molto regolare, a cui si aggiunge un effetto di autoaffilatura estremamente importante, grazie al quale si garantisce una potenza di fresatura elevata. Rotazione del dente intorno al proprio asse longitudinale 68 // 69 3.2.3 Usura degli utensili La penetrazione e l’usura del dente e di conseguenza la produttività della macchina dipendono da diversi fattori d’influenza: Modello di macchina ]Potenza ] del motore (potenza di fresatura o velocità di fresatura) ]Numero ] di giri del tamburo di fresatura (velocità di taglio sul dente) ]Profondità ] di fresatura impostata 3.2.3.1 Modalità d’usura ottimale Dente con punta a cappuccio di carburo metallico Usura ottimale: la punta di metallo duro è usurata in modo uniforme e conico. Tipo di tamburo di fresatura ]Larghezza ] del tamburo ]Diametro ] del cerchio di taglio ]Interlinea ] del dente ]Angolo ] di incidenza del dente ]Stato ] d’usura del portadente Dente ]Forma ] della punta di taglio del dente ]Geometria ] del corpo del dente ]Stato ] d’usura del dente Caratteristiche della pavimentazione ]Composizione ] e tipo di materiale da tagliare ]Caratteristiche ] meccaniche del materiale da tagliare ]Temperatura ] del materiale Modalità d’usura ottimale 3.2.3.2 Modalità d’usura indesiderati Rottura del metallo duro Cause: Erosione del corpo d’acciaio Causa: ]Sovraccarichi ] meccanici dovuti a oggetti nel materiale da tagliare, come ad es. armature d’acciaio o massi erratici non rilevati nel sottosuolo prima di iniziare la fresatura. ]Sovraccarico ] termico dovuto a temperature elevate nella punta di taglio. I materiali speciali da tagliare possono generare temperature elevate che mediante irrorazione con acqua possono essere abbassate. Un flusso insufficiente di acqua è riconducibile a intasamento degli ugelli spruzzatori. ]Materiali ] d’asfalto morbidi e tenaci da tagliare raschiano il gambo del dente durante il processo di fresatura. Ne consegue una maggiore usura del corpo del dente. Rottura del metallo duro a causa di sovraccarico meccanico Usura elevata del corpo d’acciaio Utilizzando una punta del dente più grande a forma di cappuccio è possibile ridurre significativamente questa usura. 70 // 71 Usura della boccola di fissaggio Causa: Rotazione insufficiente o assente del dente Causa: ]Nei ] materiali morbidi da tagliare l’usura del dente può superare di gran lunga i valori medi. A causa della sollecitazione particolarmente frequente, col tempo la boccola di fissaggio si assottiglia e si deforma causando una perdita della forza di tensione, al punto che il dente potrebbe fuoriuscirne. ]Se ] la forza di rotazione è troppo bassa (vibrazione insufficiente sul portadente) si verificano fenomeni di forte usura unilaterale della punta in metallo duro. ]Inoltre, ] è possibile che la rotazione del dente sia ostacolata da incrostazioni presenti nel foro del portadente. Boccola di fissaggio deformata Usura provocata da rotazione insufficiente del dente 3.3 Sistemi portadenti 3.3.1 Funzione e struttura I portadenti sono l’interfaccia tra il dente e il tamburo di fresatura. Servono per l’alloggiamento del dente e ne garantiscono la rotazione ottimale. Sono uniti per intero o, nei sistemi moderni, solo con la parte inferiore del supporto al rullo di fresatura mediante cordone di saldatura. ]Il ]foro dell’alloggiamento per il dente nel portadente è standardizzato in tutto il mondo a 19,9 mm per i denti per la fresatura dell’asfalto. ]La ] superficie di appoggio per il dente è ortogonale al foro e provvista di un diametro esterno da 38 a 45 mm. ]I]portadenti sono realizzati in acciaio da bonifica estremamente resistente. ]Sono ] forgiati a una temperatura di circa 1150 °C. ]Speciali ] trattamenti termici consentono di ottenere la massima resistenza all’usura e elevata tenacità con caratteristiche di saldatura altrettanto buone. Quasi tutta la potenza del motore viene convertita in potenza di taglio mediante il portadenti. Materiali che si usurano poco e sistemi portadenti progettati in modo ottimale con di una migliorata rotazione del dente e un più facile cambio dente garantiscono una vita elevata dei componenti e riducono i costi di esercizio. Tamburo di fresatura moderno con componenti d‘usura intercambiabili 72 // 73 3.3.1.1 Sistemi portadenti saldati Nei sistemi portadenti saldati i portadenti sono saldati in modo fisso al tamburo di fresatura. Poiché richiedono poco spazio, sono utilizzati di preferenza sui tamburi di fresatura dal diametro piccolo e sui rulli per fresatura fine con interlinea minima. In entrambi i casi si tratta di tamburi di fresatura che producono profondità di fresatura minime in modo da ridurre il pericolo di usura e rottura del portadente e richiedere di conseguenza sostituzioni meno frequenti. Tamburo di fresatura compatto di una piccola fresa con portadenti saldati 3.3.1.2 Sistemi di cambio rapido del portadente I sistemi di cambio rapido del portadente consentono di sostituire in modo semplice e senza complicazioni le parti superiori usurate o difettose del portadente direttamente in cantiere. A tale scopo la base del sistema di cambio rapido è saldamente fissato al corpo del rullo di fresatura. Al di sopra si trova la parte superiore, unita in modo affidabile a quella inferiore per mezzo di un collegamento a vite. Tamburo di fresatura standard di una grande fresa con portadenti intercambiabili 74 // 75 3.3.1.3 Sistema di cambio rapido del portadente HT11 Il sistema di cambio rapido del portadente HT11 è provvisto di un sistema combinato di parti soggette a poca usura, concepite per il duro impiego in cantiere, la facilità d’uso e l’elevata durata. Il sistema brevettato presenta molti vantaggi per l’utilizzatore: ]Sostituzione ] rapida di un singolo portadente in pochi minuti, anche direttamente in cantiere. HT11 per sostituzione rapida della parte superiore ]Massima ] durezza dei materiali e resistenza all’usura grazie all’impiego di acciai antiusura di alta qualità. ]Collegamento ] a vite robusto con pretensione della vite che dura a lungo. ]Speciale ] geometria dei componenti che consente un perfetto riposizionamento di nuovi portadenti per ottenere condizioni di fresatura ottimali. D 20 D 22 D 25 Componenti del sistema di cambio rapido del portadente HT11 76 // 77 3.3.1.4 Sistema di cambio rapido del portadente HT22 Con HT22, il prodotto di nuova generazione dei sistemi di cambio rapido del portadente di Wirtgen, le caratteristiche collaudate dell’HT11 sono state ulteriormente ottimizzate. Il sistema, impiegato dal 2013, si distingue per una resistenza all’usura ancora più elevata. La durata di vita particolarmente lunga del nuovo sistema di cambio rapido del portadente spicca nell’uso in cantiere grazie a una riduzione significativa degli intervalli di sostituzione. L’allungamento degli intervalli di manutenzione grazie al fissaggio ottimizzato della parte superiore costituisce un altro vantaggio, che aumenta anche la durata complessiva del tamburo di fresatura. Ulteriori vantaggi del sistema sono: ]Volume ] d’usura notevolmente maggiore ]Migliore ] rotazione del dente ]Aumentata ] resistenza alla rottura del gambo ]Intervalli ] di manutenzione più lunghi ]Resistenza ] a rottura aumentata ]Semplice ] sostituzione (gli utensili sono gli stessi dell’HT11) Moderno sistema di cambio rapido del portadente HT22 con volumi d’usura significativamente aumentati D 20 D 22 D 25 Componenti del sistema di cambio rapido del portadente HT22 78 // 79 Più volume d’usura sulla testa Geometria dell’angolo del codolo ottimizzata, per una maggiore resistenza del componente Sezione del gambo incrementata del 6 %, per una maggiore resistenza a rottura del gambo Tappo di protezione per l’azionamento a vite Posizionamento ottimizzato della vite Protezione della parte inferiore migliorata, grazie alla completa copertura della parte superiore Saldature di collegamento ottimizzate, che garantiscono una maggiore resistenza e nel contempo la massima flessibilità, per una rotazione ottimale del dente Indicatori d’usura con 5 mm di distanza Grazie al sistema 25 la parte superiore ha una durata del 100 % in più Design della testa resistente all’usura Tenuta ermetica tra la parte superiore e quella inferiore, per un montaggio/smontaggio semplice e rapido della parte superiore Superficie di contatto tra la parte superiore e quella inferiore ampliata del 67 %, per una più lunga durata della parte inferiore Funzioni significativamente ottimizzate del sistema di cambio rapido del portadente HT22 80 // 81 3.3.2 Usura dei portadenti L’usura dei portadenti dipende essenzialmente dai seguenti fattori: Modello di macchina ]Potenza ] del motore (potenza di fresatura o velocità di fresatura) ]Velocità ] del tamburo di fresatura ]Profondità ] di fresatura impostata Tipo del tamburo di fresatura ]Larghezza ] del tamburo ]Diametro ] del cerchio di taglio ]Interlinea ] del dente ]Angolo ] di incidenza del dente 3.3.2.1 Modalità d’usura ottimale Usura longitudinale parallela alla superficie di appoggio Causa: ]Durante ] il processo di fresatura piccole particelle di fresato vengono pressate e macinate tra la superficie di appoggio del dente sul portadente e la rondella d’usura. A causa di questo effetto di smerigliatura la rondella d’usura e la superficie di appoggio del dente si usurano in modo parallelo e uniforme. Dente utilizzato ]Geometria ] (gambo del dente e forma della boccola di fissaggio) del corpo del dente ]Stato ] d’usura del dente Caratteristiche della pavimentazione ]Composizione ] e tipo del materiale da tagliare ]Caratteristiche ] meccaniche del materiale da tagliare ]Temperatura ] del materiale Modalità d’usura ottimale 3.3.2.2 Modalità d’usura indesiderati Usura longitudinale non parallela Usura più forte della superficie di appoggio: verso il centro del tamburo Causa: Usura longitudinale non parallela Usura più forte della superficie di appoggio: allontanandosi dal centro del tamburo Causa: ]In ] caso di profondità di fresatura ridotte, ad es. nella fresatura fine, la forza risultante non viene trasmessa in direzione dell’asse del dente. A causa della maggiore pressione di appoggio al centro del tamburo di fresatura, ne consegue un’usura più forte del portadente. ]A ]causa di profondità di fresatura elevate, ad es. nella fresatura di materiali morbidi, la forza risultante non viene trasmessa in direzione dell’asse del dente. Con l’aumentare dell’usura peggiora la capacità di rotazione del dente. Con l’aumentare dell’usura peggiora la capacità di rotazione del dente. Usura sfavorevole della superficie di appoggio verso il centro del tamburo Usura sfavorevole della superficie di appoggio allontanandosi dal centro del tamburo 82 // 83 Usura del portadente a causa di denti rotti, consumati e quindi mancanti Causa: ]Verso ] il lato esterno del rullo per fresatura è visibile un tipico smusso d’usura. Il portadente non è più protetto da un dente tagliente. Se dente e portadente incontrano corpi estranei nel materiale da tagliare, il dente e parti del portadenti vengono danneggiati dal sovraccarico. Usura del foro Causa: ]Con ] l’utilizzo di un dente non autocentrante il foro del portadente può diventare ovale e usurarsi in modo diametralmente crescente. Con l’aumentare dell’usura si riduce la forza di tenuta della boccola di fissaggio. Con l’aumentare dell’usura peggiora la capacità di rotazione del dente. Per effetto del ridotto supporto del dente aumenta il pericolo di rottura del gambo del dente. Portadente logorato a causa della perdita del dente Allargatura del foro a causa del ridotto autocentraggio del dente 3.4 Tamburi di fresatura 3.4.1 Funzione e struttura Il tamburo di fresatura che ruota in senso discorde, provvisto di denti e portadenti, è l’elemento centrale della fresa a freddo. I tamburi sono realizzati in base a svariati criteri per rispondere alle esigenze dell’applicazione: dal rullo di fresatura standard ai modelli speciali come Eco Cutter o rulli di fresatura fine e rulli di microfresatura. L’efficiente trasferimento del materiale fresato sul nastro di raccolta avviene tramite l’espulsore. Struttura a elica: Il materiale fresato viene trasportato nell’area dell’espulsore attraverso l’elica. Inoltre, la disposizione ottimizzata a elica dei singoli denti determina l’aspetto della superficie di fresatura (detto anche a spina di pesce). Area dell’anello esterno: L’area dell’anello esterno ha il compito di creare un bordo fresato piano e ortogonale. Forma la chiusura laterale del tamburo e l’inizio dell’elica di trasporto. Il tamburo di fresatura svolge tre attività principali: ]Taglio ] e distacco delle particelle di materiale dal conglomerato. ]Trasporto: ] trasferimento dei frammenti di materiale staccate nell’area dell’espulsore. ]Espulsione ] dei frammenti di materiale sul nastro trasportatore. a b c b a Aree funzionali del rullo per fresatura: a) Area dell’anello esterno, b) Area elica di trasporto, c) Area di espulsione 84 // 85 3.4.2 Fabbricazione del tamburo A seconda delle esigenze del cliente e dei requisiti specifici di ciascuna regione occorrono tamburi di fresatura con i posizionamenti molto diversi dei denti. Nel reparto Progettazione e Costruzione di Wirtgen questo processo produttivo si svolge come segue: 1. Per prima cosa, nel reparto Progettazione , con l’ausilio di software specifici, vengono generati i dati per la produzione del tamburo di fresatura con posizionamento ottimale del singolo portadente. 2. Successivamente i dati vengono trasferiti alle attrezzature di posizionamento dei portadenti computerizzate. 3. L’attrezzatura posiziona ogni singolo portadenti nel punto stabilito. 4. A seguire viene eseguito la verifica del posizionamento di ogni singolo portadente sul tamburo di fresatura. 5. Dei robot procedono alla saldatura di tutto il tamburo di fresatura. 6. Si procede quindi al controllo qualità e ogni tamburo viene corredato di una scheda di collaudo. 7. Per concludere ogni portadente viene completato con il suo dente nella fase di assemblaggio finale. Fabbricazione del rullo per fresatura 1 2 3 4 5 6 7 1 2 3 4 5 6 7 Progettazione Attrezzatura di posizionamento Posizionamento del portadente Verifica Robot per saldatura Collaudo finale Inserimento del dente 86 // 87 3.4.3 Tipi di tamburi di fresatura Il successo economico di un cantiere viene determinato, tra le altre cose, dall’elevata produttività della macchina abbinata a un contemporaneo abbassamento dei costi di esercizio. Per sfruttare in modo ottimale le potenzialità della macchina, Wirtgen offre i più svariati tipi di rulli per fresatura che si differenziano per l’interlinea e la profondità di fresatura massima a seconda del tipo di applicazione a cui sono destinati. Eco Cutter Tamburo di fresatura standard Tamburo per fresatura fine Tamburo per microfresatura Diversi tipi di tamburi Profondità Tipo di tam- Interlidi fresatura Possibili applicazioni buro nea max. Eco Cutter Rulli per fresatura sgrossatrice Rulli per fresatura standard Rulli per fresatura fine Rulli per microfresatura 20 mm 25 mm 12 mm 15 mm 18 mm 8 mm 10 mm 3 mm 5 mm 6 mm Profondità di tessitura fino a 35 cm In caso sia richiesta elevata capacità produttiva • Fresatura di calcestruzzo • Asportazione di intere carreggiate 100 mm a 1.000 mm fino a 35 cm Tamburo di fresatura universale per impieghi molteplici • Asportazione di manti d’usura o strati di collegamento • Asportazione di intere carreggiate • Fresatura di calcestruzzo 25 mm a 100 mm fino a 8 cm In caso siano richiesti macro- e microprofili di elevata qualità • Asportazione di manti d’usura incl. realizzazione di una maggiore planarità • Fresatura correttiva del profilo della carreggiata 1 mm a 25 mm fino a 3 cm In caso siano richiesti micro- e macroprofili di altissima qualità • Aumento dell’aderenza mediante irruvidimento manto stradale nel processo di microfresatura • Aumento della planarità di pavimentazioni in 0,05 mm calcestruzzo a • Fresatura preparatoria per OB, DSK e altri di 1 mm strati sottili • Rimozione di rivestimenti su superfici stradali circolazione o pavimentazioni industriali • Rimozione di segnaletiche orizzontali • Marcatura di segnaletiche orizzontali Classificazione dei tipi di tamburi di fresatura 88 // 89 3.4.3.1 Tamburi di fresatura standard I tamburi di fresatura standard sono i più utilizzati e offrono una gamma universale di applicazioni. Grazie all’interlinea normale di 12-18 mm creano una struttura di fresatura esemplare. Sono ideali per l’asportazione di carreggiate complete, ma anche per l’asportazione di uno o più strati. ]La ] buona immorsatura consente una stesura ottimale di nuovi strati sulla superficie. ]tamburi ] di fresatura standard consentono di realizzare profondità di fresatura fino a 35 cm e larghezze di lavoro comprese tra 30 cm e 4,30 m. Tipico tamburo di fresatura standard ]Dente ] e portadenti disposti a spirale, abbinati a espulsori resistenti all’usura, garantiscono l’espulsione e lo scarico ottimale del materiale. Applicazioni tipiche ]Asportazione ] di manti d’usura fino a 6 cm ]Asportazione ] di strati di pavimentazione di spessori diversi ]Gamma ] universale di applicazioni 3.4.3.2 Eco Cutter Gli Eco Cutter rappresentano la scelta ideale per ottenere la massima potenza di fresatura possibile nelle operazioni di asportazione. Il tipo di tamburo sviluppato da Wirtgen è dotato di un numero ridotto di denti disposti in modo ottimale con interlinee maggiori. ]Rispetto ] a un tamburo di fresatura standard sull’Eco Cutter è presente il 50 % in meno di denti. In questo modo i costi per gli utensili si riducono significativamente e al tempo stesso aumenta la potenza di fresatura. ]A ]causa del numero inferiore di utensili di taglio la resistenza di taglio generata è più bassa. Di conseguenza aumenta la velocità di fresatura. Ne consegue che la produttività di asportazio- ne degli Eco Cutter supera fino al 50 % quella dei tamburi standard. ]L’impiego ] di Eco Cutter consente di ottenere la massima convenienza nell’asportazione di pavimentazioni dure e intensamente usurate. ]La ] maggiore interlinea crea una struttura superficiale più ruvida. Applicazioni tipiche: ]Asportazione ] di intere carreggiate ]Fresatura ] di materiali particolarmente duri da tagliare ]Fresatura ] di manti stradali in condizioni di elevata pressione in termini di tempi e di costi Tipico tamburo fresatura Eco Cutter 90 // 91 3.4.3.3 Tamburi di fresatura fine e microfresatura I tamburi di fresatura fine sono dotati di un’interlinea di taglio di soli pochi millimetri e creano una superficie della pavimentazione a struttura fine con una profondità di fresatura massima di circa 8 cm. Si possono ottenere strutture superficiali ancora più fini con rulli per microfresatura aventi un’interlinea inferiore a 6 mm. Qui la profondità di fresatura si riduce a massimo 3 cm. La fresatura fine è un processo particolarmente conveniente e conservativo delle risorse. ]L’asportazione ] completa della pavimentazione con successiva posa di nuovi strati non è necessaria. ]L’intralcio ] per il traffico è minimo, perché la carreggiata è subito calpestabile ]Raggiungimento ] di un’elevata produttività giornaliera con precisione di fresatura esatta Tipico tamburo di microfresatura Le applicazioni tipiche per la fresatura fine sono: ]Ricostruzione ] dell’aderenza della pavimentazione ]Eliminazione ] dei dislivelli nella carreggiata ]Preparazione ] per la stesa di strati sottili di pavimentazione ]Modifica ] mirata dell’inclinazione trasversale della carreggiata ]Asportazione ] di rivestimenti superficiali ]Asportazione ] di superfici contaminate. 3.4.3.4 Tamburi di fresatura speciali I tamburi di fresatura speciali creano profili di sezioni trasversali particolari. ]Tamburi ] di fresatura a forma di barile/V per la realizzazione di canali dell’acqua ]Dischi ] di taglio affilati per frese fino a 1 m di larghezza operativa 1 Disco di taglio 2 Tamburo di fresatura per canali dell’acqua 3 Tamburo per microfresatura ]Dischi ] di fresatura laterali per grandi profondità di fresatura ]Dischi ] di taglio e di fresatura laterali per giunti di dilatazione o canaline per cavi 6 Tamburo per microfresatura per l’irruvidimento del calcestruzzo 7 Tamburo per microfresatura per i lavori di rimozione 4 Tamburo per microfresatura 1 2 5 Tamburo per microfresatura con imboccatura laterale 7 4 3 6 5 Esempi di diversi tamburi per piccole frese 92 // 93 3.4.4 Modifica delle caratteristiche di utilizzo di superfici grazie all’impiego di diversi tipi di tamburi di fresatura La tessitura della superficie influenza importanti caratteristiche di utilizzo quali rugosità, aderenza, capacità di drenaggio, resistenza al rotolamento e proprietà acustiche e ottiche. A seconda della gamma di lunghezze d’onda si divide in microtessitura (da < 0,001 mm a 0,5 mm), macrotessitura (da 0,5 mm a 50 mm) e megatessitura (da 50 mm a 500 mm). Lunghezze d’onda oltre 0,5 m fino a 50 m sono definite irregolarità. Mediante la fresatura è possibile modificare in modo mirato i profili geometrici delle superfici e di conseguenza le loro caratteristiche di utilizzo nelle aree delle lunghezze d’onda tra 0,05 mm e 1 m. La scelta del tamburo di fresatura da utilizzare è decisiva per ottenere un buon risultato. Le aree di tessitura da 0,05 a 1 mm vengono lavorate con tamburi di microfresatura per miglio- rare l’attrito statico e la rugosità della superficie, mentre nelle aree di tessitura da 1 mm a 25 mm si usano i tamburi di fresatura fine per ottimizzare la capacità di drenaggio. Inoltre, è possibile influenzare le proprietà di riflessione, la resistenza al rotolamento e le caratteristiche acustiche della superficie. Con i tamburi di fresatura standard vengono eliminati irregolarità estese nello sfrigo trasversale come ad es. ormaie: anche in questo caso lo scopo è migliorare la capacità di drenaggio. Lo stesso vale per gli Eco Cutter, provvisti di interlinee ancora maggiori. Micro-, macro- e megatessitura, irregolarità, profilo longitudinale (da sinistra a destra) Profilo geometrico Micro tessitura Macro tessitura Mega tessitura Profilo longitudinale Tamburo di fresatura idoneo Irregolarità 1000 m 100 m Profilo longitudinale Capacità di drenaggio/spruzzi d’acqua Riflessione cromatica (luminosità) Resistenza al rotolamento/ consumo diesel Rumori di pneumatici/ carreggiata Carreggiata dinamica/ carico del veicolo Eco Cutter Comfort di guida (rumore, vibrazioni) Attrito statico Tamburo di fresatura fine Tamburo di fresatura standard Area d’impronta pneumatici 10+6 Ormaie Capacità di drenaggio (inclinazione trasversale) Tamburo di microfresatura Caratteristica ottica 10+5 Irregolarità Profilo trasversale Aderenza 10+4 10 m 100 mm 10+³ 50 m 50 mm 0,5 mm 10 mm 10+² 1m 10 +¹ 500 mm 10-0 1 mm 10-¹ 0,01 mm 0,001 mm Area della tessitura 10-² 0,1 mm 10-³ L’impiego di diversi tipi di tamburi di fresatura può influenzare notevolmente le caratteristiche di utilizzo della superficie. Cfr. Ludwig, S.: Oberflächeneigenschaften und Straßenbautechnik, seminario VSVI Münster. 94 // 95 3.4.5 L’interlinea nei tamburi di fresatura Con la penetrazione dei denti nella carreggiata si ottiene un profilo superficiale determinato in modo decisivo dall’interlinea, dal numero di giri del tamburo di fresatura e dalla velocità di fresatura della macchina. Il numero di giri del tamburo di fresatura viene determinato dal numero di giri del motore. È regolabile in modo che il tamburo funzioni sempre alla velocità di taglio ideale a seconda della potenza di fresatura richiesta. L’interlinea indica la distanza tra un utensile di taglio e quello successivo. Maggiore è l’interlinea, maggiore è la potenza di fresatura e minore è l’usura del dente per m3. È valido anche il contrario: minore è l’interlinea, minore è la potenza di fresatura e maggiore è l’usura del dente per m3. LA 25 LA 10 LA 20 LA 8 LA 18 LA 6 LA 15 LA 5 LA 12 LA 3 Profili superficiali delle interlinee tipiche dei tamburi di fresatura LA 120° x LA = Interlinea in mm x = Altezza teorica delle costole in mm LA = Interlinea in mm x = Altezza teorica delle costole in mm 25 7,21 10 2,88 20 5,77 8 2,31 18 5,19 6 1,73 15 4,33 5 1,44 12 3,46 3 0,87 Altezza teorica delle costole delle interlinee tipiche dei tamburi di fresatura 96 // 97 3.4.6 Influenza della velocità di fresatura sulla modalità di fresatura Oltre all’interlinea e al numero di giri del tamburo di fresatura, anche la velocità di fresatura determina la tessitura della superficie. La regola è la seguente: maggiore è la velocità di fresatura, più rugosa è la superficie fresata. In questo modo, con uno stesso tamburo di fresatura è possibile ottenere una tessitura superficiale con diverse modalità di fresatura mantenendo costante il numero di giri e variando la velocità di fresatura. Tessitura superficiale ottimale per il risanamento del manto d’usura Effetto di un tamburo di microfresatura tamburo di sulla tessitura superficiale 98 // 99 3.4.7 Moderni sistemi di cambio rapido dei tamburi di fresatura 3.4.7.1 Funzionamento del sistema di cambio rapido dei tamburi FCS Grazie al sistema di cambio rapido dei tamburi di fresatura FCS (Flexible Cutter System) di Wirtgen si amplia notevolmente la gamma di applicazioni delle frese a freddo. Il sistema consente di sostituire in modo rapido e veloce tamburi di diverse larghezze di lavoro, interlinee o profili geometrici, in modo che la macchina possa essere utilizzata con molta flessibilità, abbia un maggiore tasso di utilizzo e quindi lavori in modo particolarmente conveniente. La trasformazione si effettua in pochi passaggi. Semplice sostituzione del tamburo fresatura nel sistema di cambio rapido dei tamburi di fresatura FCS 3.4.7.2 FCS Light FCS Light, la versione semplificata di Flexible Cutter System, consente di sostituire in brevis- simo tempo tamburi di fresatura aventi la stessa larghezza di lavoro, ma diverse interlinee. Tamburi di fresatura tipici per diverse applicazioni di fresatura in FCS Light System 100 // 101 3.4.7.3 FCS completo Nella versione completa del FCS è inoltre possibile sostituire tamburi di fresatura con larghezza diverse; con i relativi raschiatori è persino possibile caricare il materiale fresato. Tamburi di fresatura tipici per diverse larghezze di fresatura nella versione completa FCS 3.4.7.4 FCS modulare Con gli elementi di allargamento del sistema modulare FCS per frese di grandi dimensioni (ad es. per la W 250) si possono realizzare larghezze di fresatura da 2,20 m fino a 4,40 m. I grandi “formati XXL” consentono di ottenere enormi prestazioni superficiali in modo da concludere in breve tempo anche cantieri di grandi dimensioni. ]Elevato ] incremento della produttività ]Sforzo ] logistico ridotto grazie all’uso di un numero minore di macchine e di operai ]Risparmio ] di tempo grazie al numero minore di passaggi in retromarcia Tamburo di fresatura standard con larghezza di fresatura di 2,20 m Tamburo di fresatura standard con larghezza di fresatura di 3,50 m Tamburo di fresatura standard con larghezza di fresatura di 2,50 m Tamburo di fresatura standard con larghezza di fresatura di 3,90 m Tamburo di fresatura standard con larghezza di fresatura di 3,10 m Tamburo di fresatura standard con larghezza di fresatura di 4,40 m Larghezze di fresatura possibili nel sistema modulare FCS per il modello W 250 102 // 103 4 Tecnologia centrale: la livellazione 4.1 Componenti la livellazione 106 4.1.1 Funzione della livellazione 106 4.1.2 La livellazione con frese piccole 106 4.1.3 La livellazione con frese grandi 108 4.1.4 Riferimenti assoluti e relativi 110 4.2 Il processo di livellazione 115 4.2.1 Livellazione manuale tramite indicatore meccanico della profondità di fresatura 115 4.2.2 Livellazione automatica nel circuito di regolazione (con riferimenti relativi e assoluti) 116 4.3 Comandi di livellazione moderni di Wirtgen GmbH 118 4.3.1 Panoramica dello sviluppo dei sistemi 118 4.3.2 La regolazione Wirtgen LEVEL PRO (1 e 2) 119 4.3.2.1 Indicatore della profondità di fresatura “MDI” 120 4.4 Sensori moderni 121 4.4.1 Sensore a cavo 121 4.4.2 Sensore del cilindro idraulico 122 4.4.3 Sensore a ultrasuoni 123 4.4.4 Sensore trasverale 124 4.4.5 Sensore Sonic-Ski 125 4.4.6 Sistemi Multiplex 126 4.4.7 Sensore laser 128 4.4.8 Sensore 3D 129 4.5 Consigli di applicazione per diversi processi di livellazione 130 4.5.1 Panoramica dei consigli di applicazione 130 4.5.2 Esempi di applicazione dei comuni processi di livellazione 132 4.5.2.1 Livellazione con le paratie laterali - la paratia laterale 132 4.5.2.2 Livellazione con le paratie laterali - il sensore trasversale 133 4.5.2.3 Livellazione con le paratie laterali - scansione davanti al tamburo con sensore idraulico di profondità 134 4.5.2.4 Livellazione con sistema Multiplex 135 4.5.2.5 Livellazione con segnale laser 136 4.5.2.6 Livellazione con posizionamento 3D 137 4.5.2.7 Livellazione con le paratie laterali/scansione con sensore a ultrasuoni 138 4.5.2.8 Livellazione con le paratie laterali/scansione con sensore Sonic-Ski sul filo metallico 139 4.6 Qualità della livellazione 140 4.6.1 Risultati di livellazione ottimali grazie alle moderne tecnologie meccaniche 140 4.6.2 Effetto della velocità di fresatura e dei parametri ambientali sul processo di livellazione 142 104 // 105 4.1 Componenti della livellazione moderna 4.1.1 Funzione della livellazione La livellazione serve a regolare automaticamente e con la massima precisione possibile la profondità o l’inclinazione della fresatura in base a un riferimento. Per garantire l’asportazione di uno strato superficiale rispettando con precisione l’altezza indicata, il sistema di livellazione spiana la profondità di fresatura effettiva in modo permanente in base al valore nominale preimpostato e 4.1.2 ne assicura il rispetto. L’obiettivo consiste da un lato nello spianare o nel copiare una superficie esistente, dall’altro nell’asportare in modo mirato singoli strati e nel creare profili di superficie definiti, come ad es. pendenze trasversali. A seconda dell’intervento e delle condizioni locali del cantiere, si impiegano sistemi diversi con riferimenti diversi. Livellazione con piccole frese Grazie alla loro compattezza, le frese piccole vantano un sistema di livellazione che risponde in modo molto diretto. Diversamente dalle frese grandi, il tamburo di fresatura non si trova al centro, bensì sull’asse della ruota posteriore. I sensori del sistema di livellazione sono applicati sull’asse del tamburo di fresatura, dove avviene anche la regolazione dell’altezza grazie al movimento delle colonne di sollevamento dei sottocarri posteriori. Nel processo di fresatura i sensori registrano ogni minimo cambiamento sulle paratie laterali e lo trasmettono alle colonne di sollevamento. Se la ruota di supporto della fresa piccola è rientrata per fresare a filomuro, la reazione, e quindi la copiatura della superficie, avviene in modo ancora più diretto. Il fulcro della regolazione in altezza del lato destro si trova ora davanti al tamburo di fresatura, una variazione dell’altezza della colonna di sollevamento comporta quindi una maggiore variazione in altezza del tamburo di fresatura. La profondità di fresatura può essere impostata manualmente o regolata automaticamente mediante il sistema di livellazione. Nell’operazione manuale gli indicatori della profondità di fresatura forniscono informazioni sulla profondità di fresatura attuale. La scansione avviene sulle consolle della ruota. La regolazione automatica mantiene costante la profondità di fresatura o l’inclinazione trasversale impostata; i valori reali e nominali di un massimo di 3 sensori vengono visualizzati sul display nella postazione di guida. È possibile collegare al sistema di livellamento diversi sensori che si adattano all’attività di fresatura. Componenti tipici di un sistema di livellazione su piccole frese (sensori a cavo su ambo i lati, display di comando, di livellamento, sensore di inclinazione trasversale) 106 // 107 4.1.3 Livellazione con grandi frese Maggiore è il peso della fresa, maggiore sarà la sua resistenza agli influssi esterni. Il concetto del tamburo di fresatura disposto centralmente consente di impostare in modo stabile la profondità di fresatura e l’inclinazione trasversale e di mantenerle costanti. I valori di livellazione misurati vengono così trasmessi in modo assolutamente preciso e si ottengono risultati di livellazione ottimali. La regolazione in altezza delle frese di grandi dimensioni di vecchia generazione si basa su un fulcro posteriore effettuata in modo fisso. La correzione della profondità di fresatura e dell’inclinazione trasversale viene regolata mediante la regolazione in altezza sulle colonne di sollevamento dei sottocarri anteriori. Le frese grandi di nuova generazione hanno un fulcro anteriore e uno posteriore. La regolazione in altezza avviene per mezzo delle colonne di Componenti tipici di un sistema di livellazione su grandi frese (sensori a cavo su ambo i lati, display di comando, sensore di inclinazione trasversale) sollevamento dei sottocarri anteriore e posteriore; tutti i sottocarri sono accoppiati in modo idraulico. Se uno dei sottocarri passa su un rilievo o un avvallamento, la conseguente differenza in altezza viene automaticamente livellata dagli altri tre sottocarri. Grazie a questo principio di oscillazione quadrupla la macchina si adatta sempre automaticamente alla superficie e la stabilità risulta sensibilmente migliorata. Nella livellazione è integrato il sistema PTS (Parallel To Surface), che orienta la macchina parallelamente alla superficie durante il processo di fresatura e aiuta il conducente durante il posizionamento della macchina nel tragitto di fresatura. Grazie al meccanismo di posizionamento automatico integrato, premendo un tasto è possibile abbassare contemporaneamente tutti i sottocarri alla profondità impostata. Non serve più regolare manualmente i sottocarri posteriori per rispettare esattamente la profondità di fresatura. Allo stesso tempo l’uso della macchina è notevolmente semplificato. Componenti tipici di un sistema di livellazione su grandi frese di nuova generazione con comando verticale quadruplo automatizzato PTS (sensori di distanza nel cilindro idraulico e sensore di inclinazione trasversale Rapid Slope) 108 // 109 4.1.4 Riferimenti assoluti e relativi Linea di riferimento relativa (ad es. superficie di carreggiate) Come riferimento per la profondità di fresatura vale la superficie (ad es. la carreggiata) che viene scansionata attraverso la lunghezza della paratia laterale. La paratia laterale è collegata a un sensore che misura la distanza tra il profilo della strada e un punto fisso sul telaio della macchina. Durante il processo di fresatura i movimenti in alto e in basso della paratia laterale e la conseguente variazione della distanza vengono trasmessi direttamente al sensore. In caso di scostamenti dal valore nominale preimpostato della profondità di fresatura si effettua una correzione automatica. Le ondulazioni longitudinali, che sono inferiori alla lunghezza della paratia laterale, vengono livellate; irregolarità maggiori non vengono però riconosciuti e copiati nel nuovo profilo superficiale. Tipica linea di riferimento sulla superficie (linea rossa) durante la scansione tramite paratie laterali Linea di riferimento relativa (ad es. filo di guida o cordolo) In questo caso il riferimento è un contorno predefinito, ad es. un filo di guida o un cordolo. Se un filo di guida è teso, viene effettuata la scansione continua tramite un sensore di distanza fissato al telaio della macchina. La variazione della distanza tra filo e telaio della macchina è la misura della correzione della profondità di fresatura. Ogni scostamento dell’altezza della macchina viene inoltrato al comando, che traduce questa informazione in una correzione adeguata. Si ottiene quindi una superficie parallela in altezza al filo di guida. In base allo stesso principio si esegue la scansione lungo l’altezza dello spigolo del cordolo. Tipica linea di riferimento su un filo metallico durante la scansione tramite il sensore di distanza (sensore Sonic-Ski) 110 // 111 Riferimento relativo (ad es. laser ottico) Un laser di rotazione stazionario genera un piano artificiale con il suo raggio. Questo piano serve da riferimento a uno o due sensori laser opzionali sulla macchina per realizzare la profondità di fresatura richiesta. I sensori laser misurano costantemente la distanza della macchina dal piano di riferimento laser generato. Se i valori misurati dal sensore differiscono dal piano preimpostato, i segnali corrispondenti vengono trasferiti al sistema di livellazione automatico e l’altezza viene corretta. In base alle caratteristiche del sistema laser rotante è possibile un raggio d’azione fino a 300 m. Livello di riferimento laser (verde) per ottenere una profondità di fresatura a livello del piano Riferimento assoluto (ad es. gravitazione) La misurazione si basa sul principio della bilancia elettronica: il sensore misura l’inclinazione trasversale rispetto alla posizione orizzontale assoluta. Come riferimento vale la forza gravitazio- nale. Gli scostamenti della forza gravitazionale di riferimento vengono rilevati dal sensore e trasferiti direttamente al comando della macchina. Prendendo a riferimento l’inclinazione preimpostata nel comando, l’inclinazione della macchina viene corretta automaticamente. Riferimento gravitazionale assoluto per la determinazione dell’inclinazione trasversale 112 // 113 Riferimento assoluto (ad es. utilizzo di geodati digitali) Con i dati di posizionamento in 3D generati da un topografo viene creato un nuovo modello di superficie. In questo modo è possibile trasmettere la profondità di fresatura ideale in posizione precisa al calcolatore 3D e di conseguenza al sistema di livellazione della fresa. La qualità del modello di dati realizzato ha un effetto decisivo sulla qualità del risultato di fresatura. Dopo la determinazione unica della posizione, la posizione della macchina e la profondità di fresatura attuali vengono calcolate mediante uno strumento ad alta precisione che misura gli angoli e le distanze (stazione totale) e inviate al calcolatore 3D sulla fresa a freddo per essere ulteriormente elaborate. Riferimento di geodati assoluti per la determinazione dell’esatto posizionamento della profondità di fresatura 4.2 Il processo di livellazione 4.2.1 Livellazione manuale tramite indicatore meccanico della profondità di fresatura Nelle frese piccole, l’impostazione della regolazione dell’altezza avviene manualmente, abbassando le colonne di sollevamento dei sottocarri posteriori. Due indicatori forniscono all’operatore le informazioni necessarie relative alla profondità di fresatura, suddivise in lato destro e sinistro. Se la profondità di fresatura è diversa rispetto al valore nominale, l’altezza viene corretta ma- nualmente dall’operatore tramite le colonne di sollevamento posteriori. Nella pratica quotidiana sul cantiere l’operatore è sempre coinvolto sia nell’operazione di fresatura sia in quella di livellazione. Questo “fattore umano” comporta naturalmente una reazione più lenta agli scostamenti nella profondità di fresatura e una correzione meno precisa, perché non avviene in modo automatico. Lettura visiva della posizione di profondità di fresatura e successivo adeguamento manuale 114 // 115 4.2.2 Livellazione automatica nel circuito di regolazione (con riferimenti relativi e assoluti) Nel processo di regolazione automatica l’operatore è assistito dal sistema di livellazione. L’obiettivo consiste nel regolare in modo automatico e preciso profondità o inclinazione di fresatura a seconda di un riferimento. Si tratta di un circuito di regolazione chiuso, che consente di utilizzare i sensori più disparati. Gli scostamenti rispetto alla profondità di fresatura nominale vengono registrati dai sensori e calcolati dal regolatore di livellazione e viene assegnata una correzione automatica corrispondente che effettuerà la macchina. A seconda del riferimento, vengono utilizzati diversi sensori per operazioni diverse. Determinazione automatica della profondità di fresatura con riferimenti relativi e regolazione corrispondente tramite il comando di livellazione Determinazione automatica della profondità di fresatura con riferimenti assoluti e regolazione corrispondente tramite il comando di livellazione 116 // 117 4.3 Comandi di livellazione moderni di Wirtgen 4.3.1 Panoramica dello sviluppo dei sistemi Fino al 2007 2010 DLS1 LEVEL PRO 2 Il regolatore di profondità di fresatura DLS1 costituisce al tempo stesso un pannello di comando e un’unità di regolazione. ]È ]costituito da un componente utilizzato direttamente nella postazione di guida e inoltre come comando a distanza su ogni lato della macchina per la regolazione della profondità di fresatura destra e sinistra. È necessario un dispositivo per ogni circuito di regolazione (lato della macchina). ]Interfaccia ] per dati di misurazione analogici o CAN per i sensori sulla paratia laterale e i sensori di inclinazione trasversale Per poter tenere il passo con le maggiori funzioni offerte dalla nuova generazione di frese grandi Wirtgen, nel 2010 con l’adeguamento del sistema LEVEL PRO è avvenuta un’integrazione completa delle funzioni nel sistema di controllo dell’intera macchina. ]Integrazione ] dell’oscillazione quadrupla ]Integrazione ] del sistema PTS ]Introduzione ] dei sensori analogici nei cilindri idraulici ]Predisposizione ] per Multiplex standard nell’unità di controllo 2007 LEVEL PRO Il sistema di livellazione LEVEL PRO è stato sviluppato appositamente per le frese Wirtgen ed è costituito da un sistema modulare. Consente di regolare automaticamente e contemporaneamente la profondità di fresatura su entrambi i lati della macchina dalla postazione di guida. ]Pannelli ] di comando intuitivi utilizzabili sulla postazione di guida o sui lati della macchina ]Regolatore ] digitale integrato per il comando centrale della regolazione della profondità di fresatura su entrambi i lati della macchina e per l’analisi di tutti i sensori ]Comandi ] semplici e intuitivi (visualizzazioni grafiche e tasti funzione facili da usare) ]Possibilità ] di lettura contemporanea di sensori analogici e CAN. Un regolatore di profondità di fresatura DLS1 è l’unità di comando e regolazione per un sensore. 4.3.2 Regolatore Wirtgen LEVEL PRO (1 e 2) La stazione centrale del sistema di livellazione LEVEL PRO è un regolatore digitale integrato che unisce tutti i circuiti di regolazione. Analizza tutti i sensori, comunica con il pannello di comando, comanda la regolazione in altezza della macchina e assicura risultati di fresatura costantemente buoni. I pannelli di comando possono essere fissati nella postazione di guida o a lato della macchina e sono caratterizzati da un uso intuitivo. Il display di comando LEVEL PRO consente di visualizzare tre sensori contemporaneamente. L’unità di regolazione è fissata separatamente in un punto protetto della macchina. 118 // 119 4.3.2.1 Indicatore della profondità di fresatura “MDI” L’indicatore della profondità di fresatura “MDI” (Milling-Depth-Indicator) misura la distanza effettiva tra paratia laterale e raschiatore mediante i sensori del cilindro idraulico LEVEL PRO presenti sulla macchina. Questi valori vengono visualizzati sul display LEVEL PRO. L’indicatore MDI non è però collegato al sistema di livellazione automatico e non ha accesso ai circuiti di regolazione della macchina. Grazie all’elevata precisione dell’indicatore della profondità di fresatura è possibile riconoscere rapidamente e correggere scostamenti anche minimi tra i valori reali preimpostati e quelli reali, ad es. provocati dall’usura del dente. Altri vantaggi: ]Non ] è più necessario ricontrollare la profondità di fresatura effettiva dopo il passaggio della macchina. ]Possibili ] interventi correttivi dovuti a profondità di fresatura errate vengono in gran parte evitati. ]L’operatore ] è facilitato nel controllare il risultato effettivo di fresatura. Il valore differenziale tra paratia laterale e raschiatore viene determinato e visualizzato tramite il display di livellamento. 4.4 Sensori moderni 4.4.1 Sensore a cavo Il sensore a cavo è un sensore di altezza che viene agganciato alla paratia laterale. Mentre la paratia laterale scansiona meccanicamente la superficie di riferimento, il sensore rileva eventuali irregolarità o dislivelli. Attraverso questa misurazione diretta viene copiata la superficie. I sensori a cavo sono robusti e garantiscono una scansione affidabile anche in presenza di condizioni meteorologiche avverse. Un sensore a cavo meccanico, collegato alla paratia laterale mediante una fune metallica, determina la differenza (profondità di fresatura) tra paratia laterale e telaio della macchina. 120 // 121 4.4.2 Sensore idraulico di profondità Nelle grandi frese di ultima generazione i sensori a cavo e a ultrasuoni delle versioni precedenti non sono più presenti, in quanto entrambi i cilindri sollevatori sulla paratia laterale sono dotati di sensori di distanza su ogni lato. Questi sensori sono esenti da usura e vengono protetti meccanicamente dall’alloggiamento del cilindro idraulico. Questo resistente processo di misurazione consente di copiare la superficie in maniera affidabile. I sensori di distanza nel cilindro idraulico determinano la distanza (profondità di fresatura) tra paratia laterale e telaio della macchina. 4.4.3 Sensore a ultrasuoni Il sensore a ultrasuoni funziona senza contatto ed è in grado di scansionare sia l’altezza della paratia laterale che la superficie di riferimento accanto o davanti al rullo per fresatura. Questo sensore invia onde sonore ad alta frequenza, che vengono riflesse dalla superficie di riferimento e registrate nuovamente dal sensore. L’intervallo di tempo tra invio e ricezione del segnale serve come misura della distanza dalla superficie. Nel caso di questa procedura di misurazione deve essere considera- to che la velocità del suono varia a seconda della temperatura circostante. Eventuali raffiche di vento o spostamenti d’aria provocati dai veicoli che transitano nelle vicinanze potrebbero determinare una temporanea alterazione della misurazione. Gli errori di misurazione causati dal generale cambiamento della temperatura circostante vengono ampiamente compensati dagli appositi sensori presenti nel dispositivo. Il sensore a ultrasuoni che funziona senza contatto determina la distanza della macchina dalla superficie di riferimento. 122 // 123 4.4.4 Sensore trasverale Il sensore trasversale fissato in modo solidale alla macchina viene utilizzato per creare superfici per le quali non possono essere utilizzati riferimenti relativi. Il sensore trasverale opera con un procedimento di misurazione assoluto e non soggetto a usura, quindi è possibile generare superfici in tutte le inclinazioni trasversali predefinite. Con il sensore trasversale viene determinata una differenza assoluta rispetto alla forza di gravitazione di riferimento. 4.4.5 Sensore Sonic-Ski Il sensore Sonic-Ski contiene cinque sensori a ultrasuoni, che possono essere utilizzati per scansionare un filo senza contatto (orientamento del sensore trasversalmente rispetto al filo di guida) o per scansionare una superficie (orientamento del sensore nella direzione di marcia o parallelo alla paratia laterale). Durante la scansione della superficie, si crea un valore di misurazione tramite il calcolo della media delle singole misurazioni a ultrasuoni; le irregolarità nello strato da fresare vengono rapidamente compensate. Solo tre di queste cinque misurazioni a ultrasuoni vengono impiegate per determinare la media. I valori minimo e massimo vengono cancellati. In caso di scansione a cavo, il sensore deve essere commutato in modo corrispondente e riposizionato. In questo caso viene analizzato unicamente il valore più basso della misurazione a ultrasuoni. La misurazione è influenzata da temperatura e vento, di conseguenza il sensore consente una rapida compensazione della temperatura attraverso una misurazione di riferimento separata. Il sensore Sonic-Ski è disposto sulla macchina in posizione longitudinale o trasversale. Il sensore Sonic-Ski che funziona senza contatto determina la distanza della macchina dalla superficie di mento, che può essere costituita anche da un filo di guida. 124 // 125 4.4.6 Sistemi Multiplex I sistemi Multiplex vengono utilizzati per la misurazione di irregolarità prolungate ed estese e abbinano più sensori su uno o entrambi i lati della macchina (p. es. sensori a cavo, a ultrasuoni e a cilindro). L’effettiva profondità di fresatura viene calcolata con elevata precisione a partire dalla media dei valori dei sensori collegati; le ondulazioni longitudinali possono essere compensate molto bene. Il sistema è particolarmente adatto per le operazioni di fresatura fine. Nel sistema di livellazione Multiplex i segnali dei sensori sono calcolati per raggiungere un valore differenziale medio. In questo modo le irregolarità vengono spianate in modo considerevole. cm 6 5 4 3 2 1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 m 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 m cm 6 5 4 3 2 1 0 Livellazione mediante sensore semplice (figura sopra) e sistema Multiplex (figura sotto) 126 // 127 4.4.7 Sensore laser I sensori laser presenti sulla macchina ricevono i segnali di un raggio laser rotante, che ruotando crea una superficie di riferimento piana nello spazio. La misurazione dell’altezza è molto precisa e il sistema non è soggetto a usure e quindi è particolarmente adatto ai lavori di fresatura nelle gallerie, negli aeroporti, nelle strutture sportive e nei capannoni. Durante il processo di livellazione laser i sensori laser ricevono sulla macchina i segnali di un raggio laser rotante. 4.4.8 Sensore 3D La posizione attuale della macchina è registrata tramite una stazione totale o attraverso sistemi GPS. Questi dati vengono comparati con un modello digitale del terreno della superficie di fresatura di progetto realizzato in precedenza. Durante il processo di fresatura il computer 3D effettua una comparazione costante tra la posi- zione nominale della macchina e quella effettiva. La correzione degli scostamenti riscontrati viene effettuata dal sistema LEVEL PRO. LEVEL PRO e computer 3D sono collegati l’uno all’altro tramite CAN-Bus. In funzione del livello di precisione richiesto è necessario un adeguamento costante della velocità di fresatura della macchina. Una stazione totale mette a fuoco un prisma di ricezione e calcola la posizione e l’altezza della fresa a freddo. Questi dati vengono trasmessi al computer 3D per ulteriore elaborazione. 128 // 129 4.5 Consigli di applicazione per diversi processi di livellazione 4.5.1 Panoramica dei consigli di applicazione Possibili applicazioni Esempio di impiego Asportazione di uno strato di pavimentazione Asportazione di uno strato di pavimentazione di 4 cm a una velocità di fresatura di 20 m/min. Asportazione di uno strato di pavimentazione e di collegamento Asportazione di uno strato d’asfalto di 16 cm a una velocità di fresatura di 8 m/min. Asportazione di intere corsie di marcia Asportazione di uno strato d’asfalto di 24 cm a una velocità di fresatura di 5 m/min. Operazioni di fresatura correttiva che richiedono un alto grado di planarità Fresatura fine di una superficie con ondulazioni longitudinali Asportazione d’asfalto con un’inclinazione trasversale predeterminata Fresatura fine di una carreggiata per il deflusso ottimizzato dell’acqua con inclinazione trasversale 2 % Operazioni di fresatura del calcestruzzo Asportazione di uno strato di calcestruzzo di 20 cm a una velocità di fresatura di 8 m/min. Asportazione di superfici secondo progetto tramite filo di guida Asportazione di uno strato di pavimentazione d’asfalto in riferimento a una nuova bordatura Creazione di superfici perfettamente piane Asportazione di una soletta di capannone a una (ripristino di solette di capannoni, costruzione di profondità di fresatura di 2 cm gallerie, ecc.) Creazione di nuovi profili superficiali in base a modelli digitali del terreno Asportazione di una pista di decollo e atterraggio a una profondità di fresatura di 4 cm Per le applicazioni qui indicate andrebbe sempre utilizzato almeno il sensore principale. È possibile utilizzare il sensore principale indicato anche nei due regolatori di altezza o combinarlo con i sensori secondari consigliati. Sistemi Multiplex Scansione davanti al tamburo di fresatura Sensore trasversale Sensore a ultrasuoni Sensore Sonic-Ski • • • ••• • • • •• •• •• • • •• • • • • • ••• • •• • • • • • • • • • • • • • ••• • • • • • • •• ••• • • Sensore principale Sensore secondario alternativo •• Sensore 3D Sensore laser Sensori sulle paratie laterali (sensori a cavo o del cilindro idraulico) ••• ••• ••• •• •• ••• • ••• ••• Sensore secondario consigliato Non idoneo 130 // 131 4.5.2 Esempi di applicazione dei comuni processi di livellazione 4.5.2.1 Livellazione con le paratie laterali / la paratia laterale Scansione sul lato destro e sinistro della macchina con sensori a cavo sulle paratie laterali. Vantaggi ]Processo ] di livellazione molto preciso ]Conversione ] molto rapida dei valori misurati ]Metodo ] di livellazione molto affidabile e universale Nota bene: ]Le ] irregolarità superficiali vengono copiati o spianati ]La ] linea di riferimento deve essere compatibile con il peso delle paratie laterali 4.5.2.2 Livellazione con le paratie laterali / il sensore trasversale Scansione sul lato sinistro della macchina con un sensore a cavo sulla protezione degli spigoli e un sensore trasverale sul lato destro della macchina. L’altezza misurata sullo stesso lato della macchina abbinata all’inclinazione trasversale produce un profilo di fresatura costantemente uniforme. Vantaggi ]Processo ] di livellazione molto preciso ]Combinazione ] di sensori di misurazione ottimale e facile da utilizzare, ad es. per creare carreggiate con profili a dorso d’asino. 132 // 133 4.5.2.3 Livellazione con le paratie laterali / scansione davanti al tamburo di fresatura con cilindro idraulico In mancanza di un riferimento adatto vicino al tracciato da fresare, la scansione in altezza relativa alla superficie non fresata si effettua direttamente davanti al tamburo di fresatura. Un pattino che può essere spostato in altezza grazie a un cilindro idraulico viene premuto sulla superficie della carreggiata. La posizione in altezza può ora essere letta mediante i sensori all’interno del cilindro idraulico. Vantaggi ]Processo ] di livellazione molto preciso ]Conversione ] molto rapida dei valori misurati ]Metodo ] di livellazione molto affidabile e universale ]I]sensori del cilindro idraulico sono molto resistenti all’usura ]Scansione ] su superficie solida davanti al tamburo di fresatura per mancanza di opzioni di scansione accanto alla macchina Nota bene: ]Il ]pattino corto non è in grado di spianare le ondulazioni longitudinali durante la scansione davanti al tamburo di fresatura 4.5.2.4 Sistema di livellazione con sistema Multiplex Il regolatore calcola la media dei valori misurati dai diversi sensori. I bracci mobili consentono un posizionamento vantaggioso dei sensori. In particolare questo processo consente di regolarizzare le ondulazioni longitudinali. Vantaggi ]Possibilità ] di abbinare molti sensori diversi ]Elevata ] livellazion delle superfici delle carreggiate ]Posizionamento ] dei sensori in base al tipo di applicazione ]Installazione ] facile e veloce 134 // 135 4.5.2.5 Livellazione con segnale laser Due sensori laser sulla macchina misurano continuamente la variazione della distanza rispetto al piano artificiale creato dal laser rotante stazionario. Se lasciano questo piano, il sistema di livellazione automatico riceve un segnale e l’altezza viene corretta. Vantaggi ]Creazione ] di aree estese senza punti di riferimento meccanici ]Metodo ] di misurazione affidabile perché il laser si trova al di sopra della postazione dell’operatore Nota bene: ]Adeguamento ] della velocità di fresatura al principio di misurazione del sensore ]Raggio ] d’azione limitato dal laser rotante 4.5.2.6 Livellazione con posizionamento 3D Grazie alla sincronizzazione continua tra posizione nominale e posizione reale della macchina all’interno di un modello 3D è possibile l’asportazione mirata di superfici predefinite. La velocità di fresatura deve essere adeguata in modo da corrispondere al grado di precisione richiesta. Vantaggi ]Riferimenti ] in altezza indipendenti mediante modello di terreno digitale ]Preparazione ] ottimale del profilo della superficie di fresatura per processi di stesa successiva Nota bene: ]Le ] condizioni del cantiere devono essere idonee all’uso di stazioni totali ]I]modelli di terreno digitali devono essere creati ed elaborati prima del processo di fresatura ]La ] verifica delle superfici fresate deve avvenire mediante metodi di misurazione in 3D 136 // 137 4.5.2.7 Livellamento con le paratie laterali / scansione con sensore a ultrasuoni Un’alternativa alla scansione del lato destro e sinistro della macchina con sensori a fune sulle paratie laterali è la scansione con un sensore a ultrasuoni. Il sensore funziona senza contatto ed è in grado di scansionare sia l’altezza della paratia laterale che la superficie di riferimento accanto o davanti al tamburo di fresatura. Vantaggi ]Metodo ] di misurazione senza contatto per la scansione su terreni solidi e morbidi ]Conversione ] molto rapida dei valori misurati ]Metodo ] di livellazione universale Nota bene: ]Le ] irregolarità superficiali vengono copiati ]Misurazione ] a onde sonore molto sensbile 4.5.2.8 Livellazione con le paratie laterali / scansione con sensore Sonic-Ski sul filo di guida Con la disposizione trasversale del sensore Sonic-Ski è possibile la scansione senza contatto di un riferimento, ad es. un filo di guida. I valori determinati in questo modo sono estremamente affidabili grazie a una correzione idonea della temperatura. Vantaggi ]Scansione ] senza contatto del filo di guida o dell’asta in fibra ottica e di superfici molto irregolari ]Conversione ] molto rapida dei valori misurati ]Metodo ] di livellazione universale 138 // 139 4.6 Qualità della livellazione 4.6.1 Risultati di livellazione ottimali grazie alle moderne tecnologie meccaniche Numerose innovazioni tecniche a livello della tecnologia meccanica moderna consentono di ottenere risultati di livellazione costantemente buoni e di alleggerire notevolmente le responsabilità dell’operatore della macchina. In particolare l’automatizzazione progressiva delle operazioni è stata decisiva per l’ottimizzazione della livellazione. A seconda del modello, della configurazione e dei parametri ambientali ogni macchina livella in modo diverso. Per ottenere un risultato ottimale vengono memorizzati i parametri di livellazione per ciascuna macchina, collegati con il sistema di livellazione automatico LEVEL PRO e richiamati durante il processo operativo. Il sistema di livellazione riconosce automaticamente il modello della macchina e imposta i parametri corretti senza la necessità di intervento manuale da parte dell’operatore della macchina. Vantaggi della moderna tecnologia meccanica: ]PTS ] (Parallel-To-Surface) Con PTS la fresa è sempre orientata parallelamente alla superficie della carreggiata in direzione longitudinale durante il processo di fresatura, sia con l’abbassamento contemporaneo dei sottocarri anteriore e posteriore sia durante l’entrata dei sottocarri anteriori nel tracciato di fresatura o in caso di modifiche della profondità di fresatura. Questa funzione automatica rappresenta un notevole alleggerimento di responsabilità per l’operatore della macchina. Non è più necessario la regolazione manuale dei sottocarri posteriori per raggiungere la profondità di fresatura ottimale. ]Oscillazione ] quadrupla Il sistema PTS si basa sul concetto di oscillazione quadrupla. A tale scopo tutte e quattro le colonne di sollevamento sono accoppiate tra loro in modo idraulico. Se uno dei sottocarri incontra un’irregolarità del terreno, gli altri tre sottocarri bilanciano la differenza d’altezza. Il principio dell’oscillazione quadrupla consente di implementare più rapidamente la compensazione dell’altezza, ma anche di aumentare notevolmente la stabilità di guida. ]Meccanismo ] di posizionamento automatico Questo meccanismo supporta il conducente durante il posizionamento nel tracciato da fresare fino alla profondità massima. Con l’attivazione del sistema automatico LEVEL PRO (vale solo per le grandi frese di nuova generazione) i sottocarri si abbassano contemporaneamente a grande velocità a tamburo rotante. Appena la macchina raggiunge la superficie si verifica una riduzione continua la velocità di abbassamento si riduce in continuo fino a quando il tamburo di fresatura penetra nel terreno alla profondità di fresatura impostata. Il posizionamento delicato a comando automatico influisce positivamente non solo sull’usura del dente, ma riduce notevolmente anche il pericolo di rottura all’inizio della fresatura. ]Adeguamento ] della velocità di regolazione per ogni singolo tipo di sensore Il regolatore LEVEL PRO interpreta i dati dei sensori e comanda la regolazione in altezza della macchina. Per ottenere risultati di fresatura costantemente buoni e una qualità elevata, ogni sensore può essere parametrizzato singolarmente e ottimizzato durante il processo di fresatura. È possibile eseguire operazioni di impostazione e configurazione durante il processo in corso aumentando quindi l’efficienza e la comodità. 140 // 141 4.6.2 Effetto della velocità di fresatura e dei parametri ambientali sul processo di livellazione Il processo di livellamento viene influenzato da numerosi fattori: ]Modello ] e tipo della macchina ]Tipo ] e numero di sensori ]Parametri ] ambientali ]Condizioni ] del cantiere A prescindere da questo, l’operatore della macchina deve essere messo messo in grado di reagire in modo adeguato in ogni situazione e di lavorare ad una velocità di fresatura costante al fine di ottenere risultati di fresatura ottimali. E’ normale che si verifichino limitazioni che comportano una riduzione della velocità di fresatura, a partire dallo stato generale della macchina e degli utensili di taglio impiegati fino alla velocità di elaborazione dei dati (uomo/controllore) e la velocità di regolazione (idraulica) della macchina. Inoltre, la costante del tempo della misurazione riveste un ruolo importante ed è in particolare determinata dal sensore selezionato e dal relativo principio di misurazione. Ad esempio l’acquisizione del valore misurato dell’inclinazione trasversale è molto più lenta rispetto alla misurazione dell’altezza con il sensore a cavo. In linea di massima, ad ogni condizione applicativa corrisponde una combinazione ideale di sensore e relativa velocità di fresatura. 142 // 143 5 Tecnologia centrale: Il sistema di comando della macchina 5.1 Il processo di comando nelle frese a freddo 146 5.1.1 Comando manuale 147 5.1.2 Comando WIDRIVE 148 5.1.3 Regolazione automatica della potenza di fresatura 151 5.1.4 Blocco differenziale idraulico ed elettronico 152 5.1.5 Sistemi di diagnosi nelle frese a freddo 154 5.1.6 Rilevamento dei dati di lavoro nelle frese a freddo 155 144 // 145 5.1 Il processo di comando nelle frese a freddo Oggi le frese a freddo sono macchine da cantiere straordinariamente efficienti, il cui fattore di successo essenziale è rappresentato dall’elevata produzione. A questo si collega una crescente complessità dell’uso della macchina. Oltre al comando puramente manuale della macchina da parte dell’operatore è sempre più diffuso l’utilizzo di comandi computerizzati. In particolare con le frese a freddo ad alta potenza di moderna costruzione l’operatore della macchina è supportato da comandi computerizzati di questo tipo (ad es. WIDRIVE). Moderni display di comando e informazione sulle grandi frese 5.1.1 Comando manuale Con il comando manuale l’operatore della macchina avvia le singole funzioni e tutte le funzioni della macchina tramite interruttori o valvole manuali. Di conseguenza il monitoraggio dei processi dipende esclusivamente dall’operatore e dalla sua esperienza. Tipico comando manuale della macchina su piccole frese 146 // 147 5.1.2 Comando WIDRIVE Le frese a freddo di moderna costruzione sono provviste di comandi intelligenti grazie ai quali i processi di lavoro sono automatizzati in modo particolarmente efficace. Molti segnali dei sensori vengono gestiti dal comando come grandezza d’ingresso e trasformati in movimento meccanico o grandezze fisiche mediante attuatori (ad es. valvola idraulica o interruttore elettrico). In questo modo i valori reali vengono continuamente confrontati con i valori nominali e gli scostamenti vengono corretti. La correzione avviene in modo automatizzato tramite il comando WIDRIVE, ma può essere controllata anche manualmente. WIDRIVE, il comando intelligente delle frese a freddo Wirtgen, funziona da cervello della macchina. Le funzioni più importanti quali il motore diesel, la trasmissione, l’azionamento del nastro, l’impianto di spruzzatura dell’acqua, la regolazione in altezza, lo sterzo, la livellazione e il gruppo di fresatura sono collegati tra loro a livello centralizzato e comandati in modo automatico. Allo stesso tempo, l’elevato potenziale produttivo della fresa a freddo viene sfruttato in modo ottimale tenendo conto di aspetti rilevanti per l’ambiente, di elevato potere di taglio e bassi costi di esercizio. Attività del sistema di comando: ]Collegamento ] logico e interpretazione dei segnali di ingresso allo scopo di costruire segnali di uscita ]Registrazione ] e memorizzazione di dati per l’interpretazione e la rielaborazione ]Controllo/regolazione ] delle funzioni della macchina – Esecuzione in funzione del tempo delle azioni di comando nella sequenza giusta – Diagnosi e interpretazione dei malfunzionamenti Esempi di funzioni di comando automatiche odierne: Con lo sviluppo dei concetti di comando integrati nella macchina come ad es. WIDRIVE si aprono nuove possibilità per il controllo della produttività. Regime del motore automatico per la guida e la fresatura ]Regolazione ] automatica del numero di giri nella fresatura – Il motore imposta automaticamente il numero di giri all’avvio del processo di fresatura e passa automaticamente al funzionamento al minimo al termine del processo di fresatura. In questo modo non si riduce solo il consumo di carburante, ma si riduce notevolmente anche il livello di rumore. ]Regolazione ] automatica del numero di giri nella modalità di trasporto – Il motore accelera fino a raggiungere il numero di giri massimo soltanto con la massima velocità di avanzamento, altrimenti il numero di giri viene mantenuto al livello più basso possibile in base alla velocità di avanzamento. Anche in questo caso la riduzione del livello di rumore e del consumo di carburante sono due vantaggi essenziali. Stazione motore Impianto idrico Gruppo di fresatura Trazione Carico materiale Regolazione verticale Possibilità di comando automatico della macchina grazie al collegamento di funzioni diverse della macchina nel sistema WIDRIVE 148 // 149 Oscillazione quadrupla e sistema di regolazione verticale ]Grazie ] al sistema di allineamento automatico la macchina lavora sempre parallela alla superficie della carreggiata e riconosce automaticamente quando deve essere effettuata una regolazione in altezza. Questo aumenta la stabilità della macchina e alleggerisce il lavoro dell’operatore che può concentrarsi sul processo di fresatura. A tale scopo molti segnali dei sensori lavorano in sinergia, mentre il comando della macchina analizza e corregge la posizione verticale attuale e lo stato della macchina. Gestione automatica dell’acqua ]Il ]consumo di acqua si riduce notevolmente grazie all’accensione automatica dell’impianto idrico in fase di posizionamento del tamburo di fresatura e allo spegnimento all’arresto della fresatura. ]In ] funzione del carico del motore e della velocità di fresatura la pressione della pompa dell’acqua aumenta o si riduce. Regolazione automatica del numero di giri del nastro ]Mantenendo ] costante la velocità del nastro viene garantita un trasporto di materiale costante, anche con un numero di giri del motore ridotto. Al tempo stesso il nastro si disinserisce automaticamente durante la retromarcia della macchina in modalità di trasporto al fine di non perdere il materiale fresato. WIDRIVE offre vantaggi essenziali: Tecnologia al servizio delle persone: l’operatore della macchina non deve solo gestire un carico di lavoro ridotto, ma grazie alla comodità dell’uso e alle moderne funzionalità della fresa a freddo pensate per un uso professionale è più motivato nel suo lavoro. Può quindi concentrarsi sul processo di fresatura. Bilancio ambientale complessivo vantaggioso: grazie al comando del motore ottimizzato si riduce l’impatto ambientale delle emissioni di gas di scarico. Allo stesso tempo si riducono notevolmente anche le emissioni di rumore. Riduzione dei costi di esercizio: oltre all’aumento della potenza di fresatura grazie a procedure operative più rapide, si riducono anche il consumo di gasolio grazie all’adeguamento del numero di giri alla rispettiva situazione di lavoro e il consumo dell’acqua grazie all’accensione e allo spegnimento automatici. 5.1.3 Regolazione automatica della potenza di fresatura La regolazione automatica della potenza di fresatura ottimizza la velocità di fresatura in base al carico del motore. Se il numero di giri del motore scende al di sotto di un valore impostato, la velocità di fresatura si riduce automaticamente. Si ottiene quindi l’impostazione automatica della velocità di fresatura ottimale alla potenza di fresatura massima nel circuito di regolazione mediante comando della macchina. Comando automatico della velocità massima di fresatura mediante carico del motore 150 // 151 5.1.4 Blocco differenziale idraulico ed elettronico Il blocco differenziale idraulico distribuisce in modo uniforme la spinta sui sottocarri di trazione.. Il flusso volumetrico idraulico (quantità di olio) viene distribuito dalla pompa di trazione in quattro flussi volumetrici di uguale dimensione mediante il cosiddetto divisore di flusso, poi trasmesso ai motori di trazione delle catenarie in modo da garantire una velocità sincronizzata delle singole catenarie. In questo modo lo slittamento delle singole catenarie si riduce. Motori di trazione del sottocarro Divisore di flusso olio idraulico Azionamento a pompa idraulico Blocco differenziale puramente idraulico mediante divisore di flusso dell’olio centrale Il blocco differenziale elettronico (ISC) regola direttamente e singolarmente la velocità delle catenarie tramite i singoli motori di trazione di ciascuna catenaria. A tale scopo la velocità di ogni catenaria viene rilevata tramite sensori e confrontata con un valore nominale. L’ISC corregge automaticamente gli scostamenti. Inoltre l’ISC considera le diverse velocità dei sottocarri interni ed esterni in curva. Questa particolarità del blocco differenziale elettronico garantisce in qualsiasi momento una trazione ottimale, consente raggi minimi di curvatura e riduce l’usura. In caso di trasferimento della macchina in assenza di carico l’ISC si disattiva automaticamente. Motori di trazione del sottocarro Sensore per rilevamento numero di giri Azionamento a pompa idraulico Moderno blocco differenziale a regolazione automatica con comando dei motori di trazione del sottocarro variabile 152 // 153 5.1.5 Sistemi di diagnosi nelle frese a freddo Con l’ausilio del sistema informativo e di diagnosi di Wirtgen l’operatore ottiene un controllo veloce e completo dei dati operativi attuali. L’autodiagnosi automatica della macchina monitora autonomamente il motore diesel e i componenti idraulici ed elettrici. Tra questi, ad esempio: ]Stato ] attuale del motore (numero di giri, temperature, condizioni dei filtri) ]Stato ] attuale del sistema idraulico (posizione della valvola, pressioni, condizioni dei filtri, temperature) ]Stato ] attuale del sistema elettrico (condizioni di collegamento, funzioni di cavi e sensori) ]Intervalli ] di manutenzione Vengono visualizzati i malfunzionamenti, e allo stesso tempo, viene avviata una ricerca interattiva degli errori. Visualizzazione nel display di comando della diagnosi del sistema di trazione nelle grandi frese moderne. 5.1.6 Rilevamento dei dati di lavoro nelle frese a freddo Grazie al collegamento intelligente del comando della macchina con il sistema di livellazione nelle frese a freddo moderne si possono visualizzare molti dati di produzione. Il rilevamento dei dati di lavoro consente ad esempio di calcolare e rappresentare la produzione giornaliera (in m³ o t) mediante il comando della macchina. I dati di lavoro più importanti nel dettaglio: ]Visualizzazione ] della quantità di carico del camion allo scopo di effettuare un carico ottimale ]Visualizzazione ] del numero di camion caricati nel corso di una giornata di produzione ]Visualizzazione ] del peso complessivo della quantità di fresato nel corso di una giornata di produzione o della vita totale della macchina ]Visualizzazione ] della superficie fresata nel corso di una giornata di produzione o della vita totale della macchina Visualizzazione nel display di comando del rilevamento dei dati di lavoro nelle grandi frese moderne. 154 // 155 6 Applicazioni delle frese a freddo 6.1 Asportazione per strati di pavimentazioni in conglomerato bituminoso 158 6.1.1 W 50 DC: Risanamento stradale con piccole frese 158 6.1.2 W 100 F: Asportazione completa di uno strato in conglomerato bituminoso 159 6.1.3 W 210: Asportazione per strati dello strato del manto d’usura e dello strato di collegamento 160 6.1.4 W 250: Rifacimento del manto d’usura 161 6.2 Fresatura di pavimentazioni in calcestruzzo 162 6.2.1 W 150: Asportazione di calcestruzzo mediante fresatura 162 6.2.2 W 250: Asportazione completa di una pavimentazione in calcestruzzo 163 6.3 Asportazione per strati di altri materiali 164 6.3.1 W 350 E: Asportazione di uno strato di massetto 164 6.3.2 W 210: Asportazione con la fresa di un campo sportivo 165 6.4 Riprofilatura di carreggiate 166 6.4.1 W 2000: Fresatura fine di una superficie in calcestruzzo 166 6.4.2 W 2000: Preparazione per trattamento superficiale 167 6.5 Profili di fresatura speciali 168 6.5.1 W 50 DC: Fresatura di bande sonore 168 6.5.2 W 50 DC: Fresatura di scanalature 169 6.5.3 W 35 DC: Rimozione della segnaletica orizzontale 170 6.5.4 W 350: Fresatura di binari tranviari 171 156 // 157 6.1 Asportazione per strati di pavimentazioni in conglomerato bituminoso 6.1.1 W 50 DC: Risanamento stradale con piccole frese Compito di fresatura: Era necessario risanare la superficie di una tranquilla strada in zona residenziale. A tale scopo occorreva asportare con la fresa il manto d’usura su un’area di 970 m2 e con una profondità di 4 cm e poi caricare il fresato sul camion. Particolarità: Per motivi logistici non è stato possibile utilizzare la fresa compatta W 100 F con caricamento frontale. A causa delle dimensioni ridotte della strada bisognava scegliere una macchina che offrisse un’elevata efficienza con fresatura efficace in uno spazio ristretto ed elevata manovrabilità. La W 50 DC soddisfa questi requisiti. Informazioni sul cantiere Superficie totale in m² 970 Profondità di fresatura in m 0,04 Quantità asportata in m³ 38,8 Valori della macchina Modello di macchina W 50 DC Larghezza di fresatura in m 0,5 Velocità di fresatura teorica in m/min. 8,3 Produzione effettiva in m³/h 5,0 Tempo di esecuzione in h 7,8 6.1.2 W 100 F: Asportazione completa di uno strato in conglomerato bituminoso Compito di fresatura: Una carreggiata in periferia è stata completamente asportata con la fresa su una lunghezza di 800 m e una larghezza di 2,5 m. È stata utilizzata la piccola fresa W 100 F, appositamente concepita per il risanamento di superfici e l’asportazione completa di strati in conglomerato bituminoso. Il carico del materiale fresato sul camion è stato effettuato mediante il nastro di carico frontale di grandi dimensioni. Particolarità: In questa area della carreggiata era presente un numero particolarmente elevato di componenti integrati, come pozzetti, coperchi per idranti sottosuolo, canali dell’acqua. Informazioni sul cantiere Superficie totale in m² 2.000 Profondità di fresatura in m 0,24 Quantità asportata in m³ 480 Valori della macchina Modello di macchina W 100 F Larghezza di fresatura in m 1,0 Velocità di fresatura teorica in m/min. 4,0 Produzione effettiva in m³/h 25,9 Tempo di esecuzione in h 18,5 158 // 159 6.1.3 W 210: Asportazione per strati del manto d’usura e dello strato di collegamento Compito di fresatura: Era necessario asportare lo strato di collegamento e il manto d’usura di una strada provinciale su una superficie di 6.000 m2. Il manto d’usura è stato asportato su una profondità di 4 cm, lo strato di collegamento sottostante su una profondità di 8 cm. I lavori di fresatura sono stati effettuati con la grande fresa compatta W 210, che dispone di una vasta gamma di prestazioni e un sistema di propulsione a risparmio di gasolio (Dual Engine Concept). Particolarità: Per ridurre al minimo l’intralcio al traffico, la strada altamente trafficata è stata bloccata una corsia alla volta. I veicoli venivano diretti nella corsia parallela al cantiere. Informazioni sul cantiere Superficie totale in m² 2 x 6.000 = 12.000 Profondità di fresatura in m 0,04 / 0,08 Quantità asportata in m³ 240 + 480 = 720 Valori della macchina Modello di macchina W 210 Larghezza di fresatura in m 2,0 Velocità di fresatura teorica in m/min. 26,0 / 18,0 Produzione effettiva in m³/h 66,0 / 95,0 Tempo di esecuzione in h 3,6 + 5,1 = 8,7 6.1.4 W 250: Rifacimento del manto d’usura Compito di fresatura: Il manto d’usura di una strada di attraversamento cittadino altamente trafficata è stato completamente rifatto su una superficie totale di 30.000 m2. È stata utilizzata la fresa a freddo ad alte prestazioni W 250, che si distingue per la potente motorizzazione e l’elevata capacità convogliamento. La fresatura del manto d’usura è avvenuta a una profondità di 4 cm. Per ottenere la massima efficienza di asportazione possibile è stato scelto un tamburo di fresatura con larghezza di lavoro di 3.800 mm per una larghezza di asportazione di 7,6 m. Particolarità: A causa del traffico elevato la pressione per finire i lavori in tempi brevi era molto grande. Grazie all’elevata resa superficiale della fresa W 250 è stato possibile concludere i lavori di fresatura in tempi particolarmente brevi. Informazioni sul cantiere Superficie totale in m² 30.000 Profondità di fresatura in m 0,04 Quantità asportata in m³ 1.200 Valori della macchina Modello di macchina W 250 Larghezza di fresatura in m 3,8 Velocità di fresatura teorica in m/min. 23,3 Produzione effettiva in m³/h 127,0 Tempo di esecuzione in h 9,4 160 // 161 6.2 Fresatura di pavimentazioni in calcestruzzo 6.2.1 W 150: Asportazione di calcestruzzo mediante fresatura Compito di fresatura: La superficie di calcestruzzo fortemente danneggiata di un terreno industriale, dell’estensione di 8700 m2, doveva essere fresata a una profondità di 10 cm. La grande fresa compatta W 150 offre una straordinaria capacità di produzione anche nel calcestruzzo e consente una lavorazione celere. Particolarità: Per ottenere una produzione particolarmente elevata è stato utilizzato un tamburo sgrossatore Eco-Cutter con interlinea 25. Informazioni sul cantiere Superficie totale in m² 8.700 Profondità di fresatura in m 0,10 Quantità asportata in m³ 870 Valori della macchina Modello di macchina W 150 Larghezza di fresatura in m 1,5 Velocità di fresatura teorica in m/min. 4,9 Produzione effettiva in m³/h 19,0 Tempo di esecuzione in h 46 6.2.2 W 250: Asportazione completa di una pavimentazione in di calcestruzzo Compito di fresatura: Per il risanamento totale di una pavimenta-zion in calcestruzzo sulla A 5 si è resa necessaria l’asportazione completa di un’area complessiva di 25.000 m2 in 2 strati (10 cm e 20 cm). Per l’asportazione del calcestruzzo sono state utilizzati tamburi Eco Cutter con denti W1/17. Particolarità: Nel primo passaggio di fresatura sono stati scoperti per prima cosa le barre di armatura; nel secondo è stata effettuata la fresatura del calcestruzzo rimanente compreso il distaccamento delle barre di armatura. Informazioni sul cantiere Superficie totale in m² 2 x 25.000 = 50.000 Profondità di fresatura in m 0,10 + 0,20 Quantità asportata in m³ 2.500 + 5.000 Valori della macchina Modello di macchina W 250 Larghezza di fresatura in m 2,2 Velocità di fresatura teorica in m/min. 7,6 + 4,0 Produzione effettiva in m³/h 47,0 + 55,0 Tempo di esecuzione in h 53 + 91 162 // 163 6.3 Asportazione per strati di altri materiali 6.3.1 W 350 E: Asportazione di uno strato di massetto Compito di fresatura: Per i lavori di ristrutturazione in una chiesa doveva essere asportato uno strato di massetto su una superficie di 46 m2 per una profondità di fresatura di 6 cm. La fresa compatta W 350 E ad azionamento elettrico consente la fresatura senza l’emissione di gas di scarico nocivi. Particolarità: Per sporcare il meno possibile l’interno della chiesa, la polvere prodotta doveva essere aspirata subito. La fresa W 350 E è provvista di un bocchettone aspirante da collegare a un impianto di aspirazione. Informazioni sul cantiere Superficie totale in m² 46 Profondità di fresatura in m 0,06 Quantità asportata in m³ 2,8 Valori della macchina Modello di macchina W 350 E Larghezza di fresatura in m 0,35 Velocità di fresatura teorica in m/min. 2,2 Produzione effettiva in m³/h 1,0 Tempo di esecuzione in h 2,7 6.3.2 W 210: Asportazione con la fresa di un campo sportivo Compito di fresatura: Il campo di terra rossa di una società sportiva è stato fresato su una superficie completa di 7.200 m2 a una profondità di 8 cm. È stata utilizzata la grande fresa W 210 ad alto rendimento che, grazie al suo sistema di propulsione economico, consente una produzione ottimale in un’ampia gamma applicativa. L’utilizzo di un solo motore è bastato perfettamente per fresare la superficie. Particolarità: Grazie all’innovativo Operator Comfort System la fresa W 210 rappresenta un punto di riferimento dal punto di vista del comfort di guida e della manovrabilità. La cabina a traslazione e rotazione idraulica porta rapidamente l’operatore in posizione con visuale perfetta e dispone di un arredamento interno di alta qualità. Informazioni sul cantiere Superficie totale in m² 7.200 Profondità di fresatura in m 0,08 Quantità asportata in m³ 576 Valori della macchina Modello di macchina W 210 Larghezza di fresatura in m 2,0 Velocità di fresatura teorica in m/min. 40,0 Produzione effettiva in m³/h 115,2 Tempo di esecuzione in h 5 164 // 165 6.4 Riprofilatura di carreggiate 6.4.1 W 2000: Fresatura fine di una superficie di calcestruzzo Lavoro di fresatura: La fresatura di una grande superficie di calcestruzzo di 5000 m2 era finalizzata a ripristinare la planarità. È stata utilizzata una fresa a freddo, modello W 2000, equipaggiata con un tamburo di fresatura fine con interlinea 6x2. Particolarità: La fresatura consente di eliminare le irregolarità superficiali della pavimentazione e di ottenere superfici uniformi e piane. Informazioni sul cantiere Superficie totale in m² 5.000 Profondità di fresatura in m 0,008 Quantità asportata in m³ 40 Valori della macchina Modello di macchina W 2000 Larghezza di fresatura in m 2,0 Velocità di fresatura teorica in m/min. 12,0 Produzione effettiva in m³/h 5,2 Tempo di esecuzione in h 7,7 6.4.2 W 2000: Preparazione per trattamento superficiale Compito di fresatura: Per la preparazione alla stesa di microtappeto sottile bisognava fresare una grande area in conglomerato bituminoso di 45.000 m2 con un tamburo di fresatura fine con interlinea 6x2 a una profondità media di 1,5 cm. Particolarità: Oltre alle misure propedeutiche alla stesa di un microtappeto, con la fresatura si doveva ottenere un miglioramento della planarità. Con l’impiego della fresa a freddo W 2000 dotata del sistema di livellazione Multiplex è stato possibile raggiungere, e addirittura superare, i valori di planarità richiesti. La superficie molto piana, ma al tempo stesso con rugosità ottimale, è perfettamente idonea alla stesa di nuovi strati sottili. Informazioni sul cantiere Superficie totale in m² 45.000 Profondità di fresatura in m 0,015 Quantità asportata in m³ 675 Valori della macchina Modello di macchina W 2000 Larghezza di fresatura in m 2,0 Velocità di fresatura teorica in m/min. 18,0 Produzione effettiva in m³/h 17,5 Tempo di esecuzione in h 38,6 166 // 167 6.5 Profili di fresatura speciali 6.5.1 W 50 DC: Fresatura di bande sonore Compito di fresatura: Lo scopo delle bande sonore ai margini della carreggiata è quello di avvisare e risvegliare gli autisti stanchi quando stanno uscendo fuori strada. Lungo un tratto di 48 km sono state fresate impronte nell’asfalto con una fresa W 50 DC. Particolarità: Il lavoro di fresatura è stato eseguito mediante una semplice conversione della macchina W 50 DC con il pacchetto Rumble Strip. Informazioni sul cantiere Lunghezza totale / km 48 Valori della macchina Modello di macchina W 50 DC Velocità di fresatura teorica in m/min. 22,0 Tempo di esecuzione in h 49 6.5.2 W 50 DC: Fresatura di scanalature Compito di fresatura: Per posare i cavi di un impianto semaforico è stato necessario fresare scanalature larghe 8 cm a una profondità di fresatura di 30 cm. La piccola fresa W 50 DC ad alte prestazioni può essere equipaggiata con dischi di taglio o ruote di fresatura laterali per fresare scanalature. Particolarità: Anche i raggi stretti possono essere fresati con precisione e poca usura. Informazioni sul cantiere Lunghezza totale / m 1.230 Profondità di fresatura in m 0,30 Quantità asportata in m³ 29,5 Valori della macchina Modello di macchina W 50 DC Larghezza di fresatura in m 0,08 Velocità di fresatura teorica in m/min. 3,3 Produzione effettiva in m³/h 2,4 Tempo di esecuzione in h 12,4 168 // 169 6.5.3 W 35 DC: Rimozione della segnaletica orizzontale Compito di fresatura: Doveva essere rimossa la segnaletica orizzontale su un tratto lungo 5,6 km. La segnaletica con colori a spruzzo o termoplastica può essere completamente rimossa con la piccola fresa versatile W 35 DC. Particolarità: Sono stati utilizzati tamburi di fresatura speciali con interlinea ridotta e smussature laterali in modo da consentire un passaggio dolce dalla superficie non fresata alle strisce fresate. Informazioni sul cantiere Lunghezza totale / km 5,6 Valori della macchina Modello di macchina W 35 DC Larghezza di fresatura in m 0,15 Velocità di fresatura teorica in m/min. 12,0 Tempo di esecuzione in h 10 6.5.4 W 350: Fresatura di binari tranviari Compito di fresatura: Occorreva fresare un giunto di dilatazione lungo una linea tranviaria per una lunghezza di 520 m. A tale scopo la piccola fresa versatile W 350 è stata equipaggiata con un apposito kit per la fresatura di rotaie, grazie al quale è possibile fresare lo strato a destra e a sinistra della rotaia in un’unica passata, a una profondità impostabile e fissa. Informazioni sul cantiere Lunghezza totale / m 520 Valori della macchina Modello di macchina W 350 Velocità di fresatura teorica in m/min. 4,1 Tempo di esecuzione in h 5 170 // 171 7 Calcolo della resa 7.1 Parametri che incidono sulla produzione 174 7.2 Esempi per il calcolo della resa 176 7.2.1 Linee guida fondamentali per determinare i valori di produzione 176 7.2.2 Esempio di calcolo per W 35 DC 178 7.2.3 Esempio di calcolo per W 50 DC 179 7.2.4 Esempio di calcolo per W 130 F 180 7.2.5 Esempio di calcolo per W 210 181 7.2.6 Esempio di calcolo per W 250 182 172 // 173 7.1 Parametri che incidono sulla produzione La produzione di una macchina può essere determinata in una fotografia istantanea mediante la velocità di fresatura nell’uso in cantiere. Per determinare la produzione giornaliera effettiva si deve tener conto di molti altri fattori. Oltre alla fresatura vera e propria, ci sono diversi parametri della macchina, come ad es. il tipo di tamburo di fresatura, l’usura del dente o i tempi di sostituzione del dente, i parametri del materiale quali ad es. Fattore di influenza Tipo di tamburo di fresatura Velocità del tamburo di fresatura Tipo di utensile le caratteristiche del conglomerato bituminoso, ma anche le condizioni del cantiere compresa la logistica del granulato d’asfalto presente. Il fattore di riduzione risultante produzione giornaliera dalla massima possibile a quella effettiva può variare dal 25 % al 70 %. In una ipotesi semplificata, nel caso delle piccole frese si ipotizza un fattore di ribasso del 70 %, nel caso delle grandi frese del 50 %. Parametri d’esempio variabili Variazione della produzione complessiva Interlinea 25 mm Eco Cutter 20% Interlinea 15 mm rullo per fresatura standard 0% Interlinea 8 mm -35% Interlinea 6 mm x 2 denti -60% Numero di giri elevato -20% Numero di giri medio 0% Numero di giri basso 10% Dente W4 -5% Dente W5 0% Dente W6 5% Dente W7 3% Dente W8 -3% Nota: i valori qui rappresentati sono puramente orientativi. Fattore di influenza Caratteristiche dello strato da fresare Parametri d’esempio variabili Asfalto morbido 25% Asfalto medio 0% Asfalto duro -30% Calcestruzzo morbido -10% Calcestruzzo medio -35% Calcestruzzo duro -60% da -10 a 0 gradi -25% Temperatura dello strato da 0 a 15 gradi (influenza soprattutto da 15 a 30 gradi l’asfalto) a oltre 30 gradi Situazione del cantiere Logistica del trasporto Personale operativo Variazione della produzione complessiva -10% 0% 20% Carreggiata chiusa per asportazione completa 20% Cantiere ristretto con spazi limitati di manovra per i camion impegnati nell’asportazione completa 10% Ampi spazi di manovra per i camion in caso di fresatura di manti d’usura 0% Piccole superfici di fresatura parziali -25% Superfici di fresatura con molti ostacoli -60% Senza carico del materiale 15% Camion sufficienti nessuna attesa per la fresa 0% Camion insufficienti, tempo di attesa 25 % -30% Camion insufficienti, tempo di attesa 50 % -60% Molta esperienza con elevata motivazione 15% Esperienza media Poca esperienza 0% -15% Cfr. Ludwig, S.: Oberflächeneigenschaften und Straßenbautechnik, seminario VSVI Münster. 174 // 175 7.2 Esempi per il calcolo della resa 7.2.1 Linee guida fondamentali per determinare i valori di produzione Legenda Sigla Unità di misura (sigla) Descrizione FB Metro (m) Larghezza di fresatura della macchina FT Metro (m) Profondità di fresatura Fg Metro/minuto (m/min) Velocità di fresatura A Metro quadrato (m ) Superficie di fresatura Ap Metro quadrato/ora (m2/h) Prestazione superficiale oraria effettiva Fattore a Percentuale (%) Fattore di riduzione V Metro cubo (m3) Volume del fresato G Tonnellate (t) P Tonnellate/metri (t/m³) Densità del materiale Z Ore (h) Tempo di lavoro totale M Pezzo Consumo effettivo di utensili 2 Peso del fresato 3 Formule per determinare i valori di produzione Prestazione superficiale oraria effettiva Ap Ap in m2/h = velocità di fresatura Fg in m/min x 60 min/h x larghezza di fresatura FB in m x (1-fattore a) Volume del fresato effettivo V in m3 V in m3 = superficie di fresatura A in m2 x profondità di fresatura FT in m Peso del fresato effettivo G in t G in t = volume di fresato V in m3 x densità del materiale in t/m3 Tempo di lavoro Z effettivamente necessario in ore Z in h = superficie di fresatura A in m2/prestazione superficiale oraria effettiva Ap in m2/h Numero di denti M effettivamente necessari per il cantiere in pezzi M in pezzi = consumo utensili in pezzi/m3 x volume di fresato pratico V in m3 Densità del materiale Gruppo Materiale di materiale Densità volumetri- Densità apparente cav (compattato) del fresato (sciolto) Strato portante in conglomerato bitum. 2,45 t /m³ 1,9 t /m³ Conglomerato Binder in conglomerato bitum. 0/22 mm bituminoso 2,47 t /m³ 1,95 t /m³ Conglomerato bituminoso 0/16 mm 2,45 t /m³ 2,05 t /m³ Calcestruzzo B25 2,45 t /m³ 2,2 t /m³ Sabbia ghiaiosa 0 a 32 mm 2,05 t /m³ 1,72 t /m³ Strato portante minerale 0 a 56 mm 2,15 t /m³ 1,80 t /m³ Pietrisco calcareo 32 a 45 mm 1,75 t /m³ 1,52 t /m³ Sabbia del fiume Reno 0 a 2 mm 1,85 t /m³ 1,56 t /m³ Sabbia del fiume Meno 0 a 2 mm 1,90 t /m³ 1,60 t /m³ Ciottoli da vagliare 2,15 t /m³ 1,80 t /m³ 2 - 2,7 t /m³ 1,2 - 1,6 t /m³ Minerale ferroso 3,8 - 5,3 t /m³ 3,2 - 4,5 t /m³ Bauxite 2,3 - 3,5 t /m³ 1,7 - 2,6 t /m³ Calcare/marna 1,7 - 2,9 t /m³ 1,0 - 1,8 t /m³ Gesso 2,0 - 2,3 t /m³ 1,3 - 1,5 t /m³ Salgemma 1,6 - 3,0 t /m³ 1,2 - 2,4 t /m³ Carbone fossile 1,2 - 2,5 t /m³ 0,9 - 2,1 t /m³ Lignite 1,0 - 1,2 t /m³ 0,8 - 1,0 t /m³ Calcestruzzo Materiali da costruzione Pietra arenaria Rocce sedimentarie Cfr. MFA, edizione 2000, pag. 14-15. 176 // 177 7.2.2 Esempio di calcolo per W 35 DC Dati del cantiere: Calcolo della resa: Attività: fresatura di uno strato di pavimentazione di un parcheggio danneggiato in Germania, carico del fresato su pala gommata Prestazione superficiale oraria effettiva Ap 8 m/min x 60 min/h x 0,35 m x (1–65 %) = 58,8 m²/h Larghezza di fresatura della macchina: FB = 0,35 m Profondità di fresatura: FT = 0,03 m Superficie di fresatura totale: A = 7 m x 45 m = 315 m2 Strato: asfalto colato, morbido Volume del fresato effettivo V in m3 315 m² x 0,03 m = 9,45 m³ Peso del fresato effettivo G in t 9,45 m³ x 2,4 t/m³ = 22,7 t Specifiche dalle tabelle: ]Velocità ] di fresatura: Fg = 8 m/min (v. tabella pag. 36) ]Fattore ] di riduzione: Fattore a = 65 % (v. tabella pag. 174/175) ]Densità ] del conglomerato bituminoso: P = 2,4 t/m3 (v. tabella pag. 177) ]Consumo ] utensili: 0,7 pezzo/m2 (v. tabella pag. 37) Tempo di lavoro Z in ore 315 m² / 58,8 m²/h = 5,4 h Numero di denti M effettivamente necessario per il cantiere in pezzi 0,7 pezzi/m³ x 9,45 m³ = 7 pezzi 7.2.3 Esempio di calcolo per W 50 DC Dati del cantiere: Calcolo della resa: Attività: fresatura completa di uno strato d’asfalto di una strada secondaria urbana in Germania, carico su camion a 3 assi Prestazione superficiale oraria effettiva Ap 6 m/min x 60 min/h x 0,5 m x (1 - 60 %) = 72 m²/h Larghezza di fresatura della macchina: FB = 0,5 m Profondità di fresatura: FT = 0,10 m Superficie di fresatura totale: A = 80 m x 3,8 m larghezza = 304 m² Strato: Conglomerato bituminos medio Volume del fresato effettivo V in m3 304 m² x 0,10 m = 30,4 m³ Peso del fresato effettivo G in t 30,4 m³ x 2,35 t/m³ = 71,5 t Specifiche dalle tabelle: ]Velocità ] di fresatura: Fg = 6 m/min (v. tabella pag. 36) ]Fattore ] di riduzione: Fattore a = 60 % (v. tabella pag. 174/175) ]Densità ] del conglomerato bituminoso: P = 2,35 t/m³ (v. tabella pag. 177) Tempo di lavoro Z effettivamente necessario in ore 304 m² / 72 m²/h = 4,2 h Numero di denti M effettivamente necessario per il cantiere in pezzi 0,35 pezzi/m³ x 42,6 m³ = 15 pezzi ]Consumo ] utensili: 0,35 pz/m2 (v. tabella pag. 37) 178 // 179 7.2.4 Esempio di calcolo per W 130 F Dati del cantiere: Calcolo della resa: Attività: fresatura di un manto d’usura in conglomerato bituminoso in una strada chiusa al traffico in Belgio, carico su camion a 4 assi Prestazione superficiale oraria effettiva Ap 18 m/min x 60 min/h x 1,3 m x (1 - 50 %) = 1.404 m²/h Larghezza di fresatura della macchina: FB = 1,3 m Profondità di fresatura: FT = 0,03 m Superficie di fresatura totale: A = 760 m x 6 m = 4.560 m² Strato: conglomerato bituminoso, medio Volume del fresato effettivo V in m³ 4.560 m² x 0,03 m = 136,8 m³ Specifiche dalle tabelle: ]Velocità ] di fresatura: Fg = 18 m/min (v. tabella pag. 40) ]Fattore ] di riduzione: Fattore a = 50 % (v. tabella pag. 174/175) ]Densità ] del conglomerato bituminoso: P = 2,4 t/m3 (v. tabella pag. 177) ]Consumo ] utensili: 0,36 pezzo/m2 (v. tabella pag. 41) Peso del fresato effettivo G in t 136,8 m³ x 2,4 t/m³ = 328,3 t Tempo di lavoro Z effettivamente necessario in ore 4.560 m² / 1.404 m²/h = 3,3 h Numero di denti M effettivamente necessario per il cantiere in pezzi 0,36 pezzi/m³ x 136,8 m³ = 50 pezzi 7.2.5 Esempio di calcolo per W 210 Dati del cantiere: Calcolo della resa: Attività: fresatura completa di uno manto d’usura in conglomerato bituminoso su una circonvallazione chiusa al traffico in USA, carico su semirimorchio Prestazione superficiale oraria effettiva Ap 21 m/min x 60 min/h x 2,2 m x (1 - 55 %) = 1.247,4 m²/h Larghezza di fresatura della macchina: FB = 2,2 m Profondità di fresatura: FT = 0,06 m Superficie di fresatura totale: A = 450 m x 15,2 m larghezza = 6.840 m² Strato: Conglomerato bituminoso, morbido Specifiche dalle tabelle: ]Velocità ] di fresatura: Fg = 21 m/min (v. tabella pag. 52) ]Fattore ] di riduzione: Fattore a = 55 % (v. tabella pag. 174/175) ]Densità ] del conglomerato bituminoso: P = 2,3 t/m3 (v. tabella pag. 177) Volume del fresato effettivo V in m³ 6.840 m² x 0,06 m = 410,4 m³ Peso del fresato effettivo G in t 410,4 m³ x 2,35 t/m³ = 964,5 t Tempo di lavoro Z effettivamente necessario in ore 6.840 m² / 1.247,4 m²/h = 5,5 h Numero di denti M effettivamente necessario per il cantiere in pezzi 0,25 pezzi/m³ x 410,4 m³ = 103 pezzi ]Consumo ] utensili: 0,25 pezzo/m2 (v. tabella pag. 53) 180 // 181 7.2.6 Esempio di calcolo per W 250 Dati del cantiere: Specifiche dalle tabelle: Attività: asportazione completa di una corsia autostradale chiusa al traffico con asportazione separata del manto d’usura, dello strato di collegamento e della base, carico su semirimorchio ]Velocità ] di fresatura: manto d’usura Fg = 26 m/min strato di collegamento Fg = 17,6 m/min base Fg = 15 m/min (v. tabella pag. 56) Larghezza di fresatura della macchina: FB = 2,2 m Profondità di fresatura: manto d’usura FT = 0,04 m, strato di collegamento FT = 0,10 m, base FT = 0,12 m Superficie di fresatura totale: A = 3.600 m x 7,9 m = 28.440 m² Strato: conglomerato bituminoso, medio ]Fattore ] di riduzione: Faktor a = 48 % (v. tabella pag. 174/175) ]Compattezza ] del materiale asfalto: P = 2,45 t/m³ (v. tabella pag. 177) ]Consumo ] utensili: manto d’usura = 0,25 pezzo/m3 strato di collegamento = 0,2 pezzo/m3 base = 0,19 pezzo/m3 (v. tabella pag. 57) Calcolo della resa: Prestazione superficiale oraria effettiva Ap Manto d’usura: 26 m/min x 60 min/h x 2,2 m x (1 - 48 %) = 1.785 m²/h Strato di collegamento: 17,6 m/min x 60 min/h x 2,2 m x (1 - 48 %) = 1.208 m²/h Base: 15 m/min x 60 min/h x 2,2 m x (1 - 48 %) = 1.030 m²/h Volume del fresato pratico V in m³ Manto d’usura: 28.440 m² x 0,04 m = 1.138 m³ Strato di collegamento: 28.440 m² x 0,10 m = 2.844 m³ Base: 28.440 m² x 0,12 m = 3.413 m³ V totale = 7.395 m³ Peso del fresato effettivo G in t 7.395 m³ x 2,45 t/m³ = 18.118 t Tempo di lavoro Z effettivamente necessario in ore Manto d’usura: 28.440 m² / 1.785 m²/h = 15,9 h Strato di collegamento: 28.440 m² / 1.208 m²/h = 23,5 h Base: 28.440 m² / 1.030 m²/h = 27,6 h Z totale = 67 h Numero di denti M effettivamente necessari per il cantiere in pezzi Manto d’usura: 0,32 pezzi/m³ x 1.138 m³ = 364 pezzi Strato di collegamento: 0,2 pezzi/m³ x 2.844 m³ = 569 pezzi Base: 0,19 pezzi/m³ x 3.413 m³ = 645 pezzi M totale = 1.578 pezzi 182 // 183 8 Qualità della fresatura 8.1 Classificazione delle caratteristiche superficiali 186 8.2 Valutazione della qualità di fresatura 188 8.2.1 Misurazione della profondità di fresatura 190 8.2.2 Misurazione della larghezza di fresatura 191 8.2.3 Controllo dell’interlinea 192 8.2.4 Misurazione della velocità di fresatura 193 8.2.5 Misurazione della planarità con la trave di 4 m 194 8.2.6 Misurazione della planarità con il profilografo/planografo 195 8.2.7 Misurazione della planarità con il metodo a scansione laser 196 8.2.8 Misurazione della rugosità con il metodo della sabbia 197 8.2.9 Misurazione dell’aderenza con il metodo SCRIM (SKM) 198 8.2.10 Misurazione dell’aderenza con il pendolo SRT e con il metodo del deflusso dell’acqua 200 184 // 185 8.1 Classificazione delle caratteristiche superficiali La superficie stradale, unico punto di contatto tra pneumatici e carreggiata, viene definita da caratteristiche fisiche e funzionali. Volumi elevati di traffico, influssi degli agenti atmosferici o mancanza di materiale tecnico provocano con il passare del tempo usura e quindi perdita di qualità della superficie. Le conseguenze sono la diminuzione della sicurezza stradale e del comfort di guida. La fresatura consente di modificare le caratteristiche superficiali fisiche e funzionali. Caratteristiche fisiche della superficie Tessitura/rugosità Forma geometrica della superficie nel campo di lunghezze d’onda da pochi micrometri fino a qualche decimetro (microtessitura, macrotessitura, megatessitura) Planarità Assenza di deformazione del manto d’usura • Planarità longitudinale • Planarità trasversale (ormaie) Caratteristiche illuminotecniche Capacità di riflessione della superficie, dipendente da: • Granulometria della tessitura superficiale • Agenti atmosferici (umido, bagnato, secco) Cfr. Ludwig, S.: Oberflächeneigenschaften und Straßenbautechnik, Seminario VSVI Münster. Caratteristiche funzionali della superficie Entità della trasmissione di forza tra pneumatici del veicolo e carreggiata a in funzione del carico di traffico e degli agenti atmosferici Aderenza Influenzata da: • Tessitura • Caratteristiche del materiale della carreggiata Densità luminosa della strada in funzione della granulometria della tessitura superficiale, dell’inquinamento e degli agenti atmosferici Luminosità Vantaggi di strade luminose: • Aumento della sicurezza stradale • Miglioramento della resistenza a deformazione (ridotto riscaldamento dai raggi del sole) • Riduzione al minimo dei costi di illuminazione Produzione di rumore del traffico stradale in funzione delle caratteristiche del materiale della superficie stradale Rumore Influenzato da: • Rumore del motore • Rumore di pneumatici/carreggiata • Rumore del flusso aerodinamico Capacità di drenaggio Drenaggio Influenzato da: • Geometria della carreggiata • Planarità • Tessitura • Agenti atmosferici Cfr. Ludwig, S.: Oberflächeneigenschaften und Straßenbautechnik, Seminario VSVI Münster. 186 // 187 8.2 Valutazione della qualità di fresatura La qualità della superficie fresata ha un’influenza decisiva sull’andamento delle successive misure di costruzione in loco. Più è preciso il risultato di fresatura, maggiore è l’efficienza in termini di tempi e di costi dei lotti di costruzione successivi e ancora migliori sono le caratteristiche di utilizzo della pavimentazione appena posata. La qualità di fresatura è misurabile direttamente in loco, in cantiere. Il controllo della planarità in direzione longitudinale e trasversale e dell’altezza prescritta avviene con metodi di misurazione con o senza contatto. Anche la tessitura della superficie (la variabile principale per aderenza e rumore) può essere definita con l’ausilio di diversi metodi di misurazione. Valori indicativi per un corretto profilo della superficie fresata Deviazione dall’inclinazione trasversale ± 0,4 % Valori indicativi per le misurazioni della planarità Valori limite in direzione longitudinale e trasversale all’interno di una sezione di 4 m Fresatura del manto d’usura in conglomerato bituminoso: ≤ 6 mm Fresatura standard di sezioni non ostruite Fresatura standard in tratti stradali con ostacoli strutturali o altre installazioni Fresatura fine di sezioni non ostruite Cfr. MFA, edizione 2000, pag. 14-15. Fresatura degli strati di base, di collegamento e di base superficiale in conglomerato bituminoso: ≤ 10 mm Fresatura del manto d’usura in conglomerato bituminoso: ≤ 10 mm Per classi di costruzione da SV a III: ≤ 4 mm, Per classi di costruzione da IV a VI: ≤ 6 mm. 188 // 189 8.2.1 Misurazione della profondità di fresatura Durante la fresatura di materiali duri in direzione di lavoro si forma il cosiddetto profilo delle interlinee. Questo profilo viene definito tra le altre cose dall’interlinea, dall’angolo di truciolatura (a) e dalla velocità di fresatura. Possono essere calcolate tre profondità di fresatura. Mentre la profondità di fresatura inferiore e superiore possono essere misurate, la profondità di fresatura media risulta dalla media di questi due valori. Profondità di fresatura superiore (FT-O) Profondità di fresatura media (FT-M) Profondità di fresatura inferiore (FT-U) Bordo superiore della superficie originale Angolo di truciolatura (α) Interlinea (LA) 8.2.2 Misurazione della larghezza di fresatura La larghezza di fresatura dipende dalla larghezza di lavoro del tamburo di fresatura. Si misura la distanza tra i due bordi fresati piani e ortogonali prodotti durante il processo di lavoro. Va comunque considerato che la larghezza teorica del tamburo di fresatura non corrisponde necessariamente alla larghezza di fresatura Interlinea effet- tiva. Quest’ultima può variare da un lato a causa dei diversi stati d’usura dei denti e dei portadenti, dall’altro può aumentare a causa di una disposizione non ortogonale del tamburo di fresatura in direzione di fresatura. 190 // 191 8.2.3 Controllo dell’interlinea Per controllare che l’interlinea sia corretta si utilizza l’apposita riga. Si tratta di un ventaglio di modelli d’interlinea che rappresentano ogni interlinea (da 3 mm a 25 mm) per mezzo di dime metalliche individuali. Per effettuare il controllo la dima dell’interlinea prescritta viene appoggiata nell’interlinea effettivamente generata dal profilo di fresatura. Gli scostamenti dal modello sono riconoscibili e possono essere eventualmente corretti. 8.2.4 Misurazione della velocità di fresatura La velocità di fresatura esercita un influsso notevole sulla struttura e la qualità della superficie: maggiore è la velocità di fresatura, più rugosa è la superficie fresata. Può essere misurata sia durante sia dopo la fresatura. Durante la fresatura viene definita una posizione della macchina e contrassegnata da un segno sulla carreggiata. Dopo un minuto di fresatura viene contrassegnato il punto successivo sulla carreggiata. Misurando la distanza tra i due segni è possibile determinare la velocità di fresatura in metri al minuto. La misurazione dopo la fresatura si effettua misurando la distanza tra l’impronta del dente e quello successivo in una linea di taglio. Questo valore viene moltiplicato per il numero di giri del rullo per fresatura. Il risultato indica la velocità di fresatura in metri al minuto. 192 // 193 8.2.5 Misurazione della planarità con la trave di 4 m Il controllo della planarità della superficie fresata si effettua mediante una trave di alluminio lunga 4 m. La trave viene appoggiata sulla strada inserendo al di sotto di essa un regolo a cuneo graduato. La planarità viene descritta dallo spazio misurabile tra la superficie della pavimentazione e la trave. Più il cuneo graduato entra sotto alla trave, maggiore è lo scostamento dalla planarità. 8.2.6 Misurazione della planarità con il profilografo/planografo Il profilografo (strumento per misurazione della planarità trasversale) e il planografo (strumento per misurazione della planarità longitudinale) sono i sistemi più usati al mondo per misurare la planarità trasversale e longitudinale. Analogamente alla trave si tratta di una lunga barra, provvista però di molte ruote fisse e di una ruota al centro che si muove in verticale. Le ruote ester- ne hanno una distanza di quattro metri. Entrambi i sistemi si muovono sulla superficie in direzione della misurazione. Se la ruota di misurazione al centro si imbatte in avvallamenti e rilievi in direzione longitudinale della carreggiata, esegue un movimento verticale che viene trasmesso e registrato graficamente o, secondo lo standard moderno, in modo elettronico. 194 // 195 8.2.7 Misurazione della planarità con il metodo a scansione laser Gli scanner laser offrono un modello digitale ad alta risoluzione della superficie rilevata e permettono di analizzarne la qualità in modo approfondito. La scansione laser di una carreggiata si effettua mediante veicoli di misurazione che eseguono ad alta velocità la scansione del profilo superficiale su una larghezza di quattro metri con sensori laser. Durante la marcia viene misurata la distanza tra il sensore e la superficie stradale per poi calcolare una coordinata 3D. Grazie a questa griglia di scansione e al movimento di marcia, dai singoli punti si forma via via una figura tridimensionale (nuvola di punti) del manto stradale. Questa tecnologia consente un’elevata precisione di misurazione e al tempo stesso elevata velocità di misurazione. 8.2.8 Misurazione della rugosità con il metodo della di sabbia Il metodo della sabbia secondo EN 1766 rientra nei metodi volumetrici per determinare la macrotessitura. Una determinata quantità di sabbia (di solito 14 g di sabbia normalizzata I secondo DIN 1164) viene sparsa sulla superficie di test asciutta e pulita e distribuita con una barretta di legno duro o gomma dura senza fare pressione, con movimenti circolari, fino a creare una macchia circolare che non si allarga più. A questo punto è possibile determinare il diametro partendo da quattro punti equidistanti. Il quoziente del volume (quantità di sabbia) e dell’area del cerchio dà come risultato la profondità di tessitura superficiale media, che permette a sua volta di trarre conclusioni sulla rugosità della superficie. Il metodo è semplice e rapido da eseguire. 196 // 197 8.2.9 Misurazione dell’aderenza con il metodo SCRIM (SKM) Il sistema di misurazione SCRIM (Sideway-Force Coefficient Routine Investigation Machine), detto anche metodo di misurazione della forza laterale (SKM), viene utilizzato per determinare l’aderenza di grandi superfici. L’apparecchio è di norma fissato su un camion in modo da poter misurare lunghi tratti stradali in breve tempo. Sul camion, a circa 1,5 m dall’asse posteriore, si trova una ruota di misurazione inclinata in senso opposto alla direzione di marcia, che determina il coefficiente della forza laterale. Questo valore caratterizza l’aderenza della pavimentazione e descrive il rapporto tra la forza laterale che agisce sulla ruota di misurazione per effetto dell’attrito e la forza normale della ruota di misurazione con un carico sulla ruota pari a 200 kg. La ruota di misurazione non profilata si muove verticalmente e si muove sulla superficie stradale con un’inclinazione angolare costante di 20° rispetto alla direzione di marcia. Per inumidire il solco di misurazione con uno strato uniforme di acqua di 0,5 mm i veicoli sono provvisti di un dispositivo per l’alimentazione dell’acqua. La velocità di misurazione dipende dalla velocità massima consentita sul tratto stradale ed è compresa tra 40 e 80 km/h. Ogni 20 m viene registrato un valore di misurazione; ogni cinque valori di misurazione viene determinata la media per tratto di 100 m. Viene misurata la forza di frizione laterale F Y generata dall’inclinazione, che divisa per la forza normale Fz dà come risultato il coefficiente di forza laterale μY = μSCRIM (μSCRIM = F Y : FZ). Valutazione dell’aderenza secondo ZEB* Valori ZEB Grandezze dello stato 40 km / h 60 km / h 80 km / h μSCRIM μSCRIM μSCRIM 0,66 0,61 0,56 0,63 0,58 0,53 2 0,59 0,54 0,49 3 0,52 0,47 0,42 0,49 0,44 0,39 0,45 0,4 0,35 0,42 0,37 0,32 0,38 0,33 0,28 Valore di stato Significato 1 1,5 3,5 Valore obiettivo Soglia di allarme 4 4,5 Livello critico 5 *) linee guida di valutazione dello stato della rete stradale Cfr. M BGriff, edizione 2003, pag. 15 198 // 199 8.2.10 Misurazione dell’aderenza con il pendolo SRT e con il metodo del deflusso dell’acqua Il dispositivo a pendolo SRT (Skid Resistance Tester) determina l’aderenza di superfici e ne misura la microrugosità. Per rilevare contemporaneamente la macrorugosità di una superficie e poter eseguire una misurazione parallela dell’aderenza e della rugosità, è preferibile abbinare questo metodo alla misurazione del flusso. Il pendolo SRT è composto da un telaio base a tre braccia che supporta una colonna con piastrina graduata e un braccio di supporto con braccio pendolare e indicatore a trascinamento. Sull’estremità del braccio pendolare si trova un pattino in gomma. Dopo essere stato sganciato dalla posizione orizzontale il pendolo oscilla con il pattino su un’area di contatto definita e viene frenato in base all’effetto della tessitura. L’energia del pendolo rimanente dopo la frenata viene registrata dall’indicatore a trascinamento. In linea di principio vale quanto segue: minore è la deviazio- ne del pendolo, maggiore è il valore SRT e quindi l’aderenza della superficie. Per il rilevamento vengono allestiti 5 punti di misurazione a distanza di 300-500 metri per ogni campo di misurazione. In ogni punto di misurazione si effettuano cinque misurazioni dalle quali viene poi calcolata la media. Da questa media dei cinque punti di misurazione del campo di misurazione si calcola un valore medio per campo di misurazione. Il metodo richiede molto tempo ed è indicato principalmente per misurazioni di superfici piccole. Il misuratore del flusso secondo Moore serve a controllare la macrotessitura (rugosità) delle superfici. L’apparecchio è costituito da un cilindro in vetro acrilico con scala graduata, un anello in ottone e una guarnizione in gomma sul foro di scarico. Per la misurazione il cilindro viene riempito con una quantità definita di acqua e posizionato sulla carreggiata. Non appena il livello dell’acqua supera il segno superiore rosso viene avviato un cronometro. Il tempo di deflusso fino al segno inferiore rosso è decisivo: indica il valore di misurazione e il risultato di misurazione del punto di prova. Se la superficie presenta un’elevata macrorugosità, e quindi una buona capacità di drenaggio, l’intervallo di tempo fino allo svuotamento del cilindro è piccolo. Pendolo SRT Valori limite per la valutazione dello stato secondo ZEB Valore obiettivo Soglia di allarme Livello critico ≥ 60 Unità SRT (ad es. in base a misure volte a migliorare l’aderenza) 55 Unità SRT 50 Unità SRT Pendolo SRT Valori limite per la valutazione dello stato secondo ZEB Valore obiettivo Soglia di allarme Livello critico ≤ 30 s (ad es. in base a misure volte a migliorare l’aderenza) 60 s 120 s Cfr. ZTV Asphalt-StB 07, pag. 46 200 // 201 9 Frese a freddo e ambiente 9.1 Riutilizzo del granulato d’asfalto 204 9.1.1 Terminologia 204 9.1.2 Panoramica storica e stato della ricerca 206 9.1.3 Normative vigenti in Germania 208 9.1.4 Asfalto asportato 209 9.1.4.1 Recupero e stoccaggio 209 9.1.4.2 Idoneità e classificazione del fresato 210 9.1.4.3 Esempi e calcolo per l’aggiunta di fresato negli strati di collegamento 210 9.1.4.4 Strati di usura e di collegamento in conglomerato bituminoso 212 9.1.4.5 Strati di base, strati di base superficiali e fondazioni in conglomerato bituminoso 213 9.1.5 Utilizzo di granulato d’asfalto in impianti di miscelazione a caldo stazionari 214 9.1.5.1 Impianto di miscelazione discontinui 214 9.1.5.2 Impianti di miscelazione continui 218 9.1.6 Riciclaggio a freddo come alternativa economicamente conveniente 220 9.1.6.1 Riciclaggio a freddo in plant (in impianto) 222 9.1.6.2 Riciclaggio a freddo in situ (in loco) 223 9.1.7 Utilizzo del fresato come prospettiva economica futura 225 9.2 Emissioni nell’ambiente dovute alle frese a freddo 226 9.2.1 Emissioni di gas di scarico 226 9.2.2 Inquinamento acustico 227 9.2.3 Ridotta emissione di polvere 228 9.2.4 Emissioni di vibrazioni 229 202 // 203 9.1 Riutilizzo del granulato d’asfalto In Germania l’asfalto asportato, grazie alle sue proprietà termoplastiche, è riconosciuto come importante fonte di materie prime già dalla fine degli anni Settanta e viene sistematicamente destinato al riutilizzo. A tale scopo le frese a freddo occupano una posizione chiave. Consentono in particolare la rimozione controllata di asfalto con diverse qualità e diversi aggregati mediante l’asportazione selettiva di singoli strati. I granulati d’asfalto così ricavati vengono lavorati in impianti di confezionamento idonei oppure direttamente in 9.1.1 Termini Riciclaggio / riutilizzo L’uso disomogeneo dei termini “riciclaggio” e “riutilizzo” ha fatto sì che la Deutsche Asphaltverband (Associazione tedesca per l’asfalto) definisse una distinzione chiara. ]Riciclaggio: ] l’asfalto asportato viene reinserito nel ciclo del materiale sotto forma di nuovo materiale. Si ottiene così un nuovo prodotto (ad es. aggiunta di granulato d’asfalto nel confezionamento di conglomerati per strati di base con leganti idraulici. ]Riutilizzo: ] l’asfalto asportat viene definito come uso ripetuto dello stesso materiale per lo stesso scopo applicativo. La trasformazione d’asfalto in asfalto costituisce quindi il massimo livello di riciclaggio e garantisce l’equivalenza tecnica e qualitativa del prodotto creato in questo modo. loco per poi essere riutilizzati, in base all’idoneità tecnica e alle proprietà, strati di base superficiali, manti d’usura o e strati di collegamento in conglomerato bituminoso. I procedimenti di seguito descritti e le prescrizioni normative per il riutilizzo del granulato d’asfalto si riferiscono ai metodi in uso in Germania. Strada asfaltata Recupero di asfalto asportato Sostituzione, rifacimento Idealmente mediante fresatura per singoli strati del manto d'usura, del binder e della base Trasporto Produzione di conglomerati bituminosi Riutilizzando granulato d'asfalto (Trasporto) Posa Gestione del granulato d'asfalto · Ev. lavorazione mediante frantumazione e/o vagliatura · Stoccaggio separato in un impianto di miscelazione o presso un centro di raccolta per granulato d'asfalto · Verifica delle caratteristiche del granulato d'asfalto (TL AG-StB) Ciclo ottimale del granulato d’asfalto 204 // 205 9.1.2 Sintesi storica e stato della ricerca Negli anni Ottanta e Novanta i tipi di miscele prodotti con aggiunta di fresato d’asfalto venivano utilizzati esclusivamente per la costruzione di strati di base. Ma con lo spostamento delle attività di costruzione stradale da nuove costruzioni a misure di manutenzione, il riutilizzo nei manti d’usura e negli strati di collegamento acquistò crescente importanza. Di queste crescenti esigenze si è tentuo conto con la formulazione di criteri qualitativi più elevati per il granulato d’asfalto ed è stato possibile soddisfarle grazie ai miglioramenti tecnici. ]Fresatura ] selettiva mediante tecnologie innovative dei macchinari ]Stoccaggio ] separato e asciutto del granulato d’asfalto ]Vagliatura ] del di granulato d’asfalto e aggiunta selettiva dopo analisi ]Tecnologie ] migliorate per l’aumento della quantità aggiunta ]Crescente ] uso di tamburi paralleli negli impianti di confezionamento La percentuale del granulato d’asfalto riutilizzato è cresciuta considerevolmente negli ultimi anni. Attualmente, in Germania, degli oltre 14 milioni di tonnellate d’asfalto asportato circa l’80 % (11,4 milioni di tonnellate) viene destinato al riutilizzo senza compromettere la qualità. La percentuale è quasi raddoppiata negli ultimi 25 anni. I restanti 2,5 milioni di tonnellate sono destinati al riciclaggio, ad es. come materiale di riempimento nelle barriere antirumore. 79,3 % 20,7 % Riutilizzo in conglomerati bituminosi Altro utilizzo Quantità totale di granulato d’asfalto in Germania nel 2011 e aggiunta percentuale media di granulato d’asfalto nela produzione di nuovi conglomerati bituminosi 40 % 6000 30 % 4000 20 % 2000 10 % 0 0% Sv i Sv ez i gi ve nd ci N or la O di Fr an an an m nl Fi er lg an im Be D a 8000 zz er a Tu rc hi a 50 % a 10000 a 60 % a 12000 a 70 % ia 14000 ar ca 80 % io Quota percentuale media di granulato d'asfalto nell nuovo conglomerato bituminoso 16000 G Fresato d'asfalto totale in tonnellate nel 2011 Totale e quantità di aggiunta media di granulato d’asfalto (2011) Cfr. EAPA, Asphalt in figures, 2011. Lo sviluppo è soprattutto il risultato di lavori di ricerca concomitanti. Già dal 1988 la qualità delle miscele confezionate con asfalto asportato viene testata in prove di laboratorio e una serie di test pratici per quanto riguarda il riutilizzo negli strati di base, di usura e di collegamento in conglomerato bituminoso e confrontata con miscele costituite esclusivamente da materie nuove. Tra le altre cose, si valutano: ]L’uniformità ] della nuova miscela per quanto riguarda la composizione delle sue proprietà ]Il ]comportamento a freddo e a fatica dell’asfalto asportato e l’influenza dello stesso sulle proprietà meccaniche degli strati d’usura in conglomerato bituminoso ]L’influenza ] dell’aggiunta di granulati d’asfalto a freddo e riscaldati sull’uniformità e le caratteristiche meccaniche (resistenza alla trazione) del conglomerato risultante ]Idoneità ] alla compattazione e resistenza alla deformazione Il risultato degli studi a lungo termine conferma che, prestando attenzione ai criteri qualitativi, una miscela confezionata con l’aggiunta di granulato d’asfalto è assolutamente equivalente a una miscela confezionata con materiali vergini e può essere utilizzata in tutti gli strati. L’aggiunta di granulato d’asfalto duro inoltre influisce positivamente sia sul comportamento di deformazione sia sul comportamento a freddo e a fatica. 206 // 207 9.1.3 Normative vigenti in Germania Con l’entrata in vigore dal 1° luglio 2012 della nuova versione della legge sulla gestione del riciclaggio (Kreislaufwirtschaftgesetz KrWG), basata a sua volta sulla legge sul riciclaggio e i rifiuti (Kreislaufwirtschaft- und Abfallgesetz KrW-/AfG) del 1996, il legislatore segue il concetto fondamentale di rispettare le risorse naturali e ricondurre i residui nel ciclo di materiali per il riutilizzo. Questo significa che il conglomerato bituminoso che viene prodotto riutilizzando il granulato d’asfalto è preferibile da usare purché gli aggregati soddisfino i requisiti qualitativi e la miscela di leganti sia idonea. La legge sulla gestione del riciclaggio del 1996 recepisce nel diritto tedesco la direttiva europea sui rifiuti. Il recepimento del pacchetto normativo europeo per il settore dell’asfalto in un corrispondente codice nazionale è avvenuto nel 2008 e comprende: ]Capitolato ] tecnico di fornitura per conglomerati bituminoso per la costruzione di pavimentazioni per superfici carrabili (TL Asphalt-StB 07) ]Capitolato ] tecnico di fornitura per granulato d’asfalto (TL AG-StB 09) ]Condizioni ] tecniche contrattuali e direttive integrative per la costruzione di pavimentazioni in conglomerato bituminoso per superfici carrabili (ZTV Asphalt-StB 07) Le norme tecniche sono integrate da una nota tecnica per il riutilizzo d’asfalto, edizione 2009 (M WA). Anche se l’industria edile stradale tedesca è leader nel l’adempimento della legge sulla gestione del riciclaggio (KrWG), sono ugualmente richiesti strumenti amministrativi per la gestione di questo settore. Si devono creare le condizioni tecniche e contrattuali per garantire il riutilizzo dell’asfalto asportato con standard elevati. Contemporaneamente vanno tenute in considerazione esigenze qualitative ed economiche del committente, dell’appaltatore e del produttore della miscela. 9.1.4 Asfalto asportato L’asfalto è una miscela tecnica costituita da materie prime pregiate come bitume, o leganti bituminosi, aggregati e/o altre aggiunte. L’asfalto asportato si ottiene dalla fresatura o dal distacco di zolle di asfalto; il granulato d’asfalto è asfalto asportato frantumato e disintegrato ricavato dal processo di fresatura. 9.1.4.1 Il bitume è un componente preziosissimo che occupa una posizione di spicco per le sue proprietà termoplastiche. Grazie a questa particolarità del materiale è possibile riplastificare l’asfalto asportato e riutilizzarlo nella produzione di conglomerati bituminosi nuovi. Recupero e stoccaggio Per essere destinato al riutilizzo, ad esempio per la produzione di nuovo conglomerto bituminoso, l’asfalto asportato deve soddisfare elevati requisiti qualitativi. Tra questi l’omogeneità del materiale che può essere conseguita solo se già in fase di recupero del fresato d’asfalto si procede con attenzione e in maniera controllata. La fresatura per strati della vecchia pavimentazione in conglomerato biutminoso consente di ottenere materiali separati (strato di base, di collegamento, di usura) e di procedere al loro stoccaggio separato e ordinato. Grazie all’ulteriore lavorazione potrà essere destinato al suo impiego previsto in modo mirato, conformemente ai criteri di qualità. Tra questi: È possibile stoccare il materiale a cielo aperto, ma è molto più economico prevedere uno stoccaggio al coperto perché il contenuto di acqua viene mantenuto costante e basso. In linea di principio vale quanto segue: maggiore è l’umidità del granulato di fresatura, maggiore sarà l’energia necessaria per produrre il conglomerato bituminoso. Lo stoccaggio al coperto evita al tempo stesso il dilavamento delle sostanze contaminate e il conseguente inquinamento dell’acqua di falda. ]Produzione ] di conglomerato bituminoso ]Produzione ] di conglomerati per strati di base senza leganti ]Produzione ] di conglomerati con leganti idraulici 208 // 209 9.1.4.2 Idoneità e classificazione del fresato Il granulato d’asfalto è idoneo per l’aggiunta nei conglomerati bituminosi quando devono essere rispettati i requisiti previsti dalle norme tecniche (TL Asphalt-StB 07 e TL AG-StB09) per i materiali. Queste devono essere verificate mediante test di idoneità durante le indagini preliminari. Maggiore è la qualità dello strato nel quale è previsto l’utilizzo, maggiore è l’intensità dei controlli e delle indagini. Il risultato del controllo è determinante per la quantità massima di granulato d’asfalto che si può aggiungere nel confezionamento del conglomerato bituminoso. A questo proposito l’uniformità del materiale riveste un’importanza centrale. Oltre a formule di calcolo corrispondenti, con l’ausilio dei nomogrammi viene determinata la quantità di granulato d’asfalto massima che si può aggiungere al conglomerato per base, binder manto d’usura. 9.1.4.3 Il vapore acqueo che si forma limita la quantità di aggiunta. Si controllano: ]La ] compatibilità ambientale – Controllo dei componenti tipici di catrame/pece ]Pezzatura ] massima ]L’uniformità ] viene determinata mediante – Contenuto di legante – Punto di rammollimento palla anello del legante contenuto nel granulato d’asfalto – Percentuale passante delle seguenti frazioni dell’aggregato • < 0,063 mm • da 0,063 a 2 mm • > 2 mm ]Massa ] specifica apparente ]Contenuto ] di sostanze estranee Esempio e calcolo per l’aggiunta di conglomerato bituminoso negli strati di collegamento L’uniformità del granulato d’asfalto viene determinata in base all’intervallo delle singole caratteristiche citate a destra su almeno 5 campioni per mucchio. L’intervallo descrive la differenza tra valore minimo e massimo della rispettiva serie di misure. Gli intervalli delle singole caratteristiche vengono trascritte sulle ordinate del nomogramma. Decisiva per la determinazione della quantità massima di granulato d’asfalto che si può aggiungere è l’intervallo più in alto sulle ordinate, nell’esempio a destra il contenuto di legante. Si ottiene così il valore limite per la quantità di aggiunta massima pari a 30 M.-%. A B C D E Caratteristica Punto di rammollimento palla anello [°C] Contenuto di legante [M.-%] Percentuale passante < 0,063 mm [M.-%] Percentuale passante 0,063 mm a 2 mm [M.-%] Percentuale passante > 2 mm [M.-%] Campione 1 Campione 2 Campione 3 Campione 4 Campione 5 68,6 64,0 64,8 68,0 66,4 5,8 5,8 5,2 4,7 5,1 9,8 11,3 9,2 6,7 12,1 27,7 25,2 19,8 21,5 23,8 62,4 63,5 70,9 71,8 64,1 4,6 1,1 5,4 7,9 9,4 Intervallo 40 A B 20 3,2 3,0 35 C D 2,4 14 2,2 2,0 12 1,8 20 10 1,6 1,4 15 1,2 1,0 10 5 4,6 0,4 0,2 0 8 1,1 6 0,8 0,6 50 45 45 40 40 35 35 30 30 25 25 20 20 15 15 16 2,6 25 50 18 2,8 30 E 4 2 5,4 10 5 7,9 10 Strato di collegamento 9,4 5 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 Aggiunta massima di granulato d’asfalto [M.-%] Esempio per la determinazione dell’aggiunta massima di granulato d’asfalto per un conglomerato bituminoso mediante nomogramma “strato di collegamento” Tabella e grafico cfr. Deutscher Asphaltverband e. V. (edit.), Wiederverwenden von Asphalt, pag. 23. 210 // 211 9.1.4.4 Manti d’usura e binder Con l’ausilio del nomogramma è possibile calcolare in maniera grafica l’aggiunta massima in funzione degli intervalli delle caratteristiche. Nel nomogramma sotto si tiene conto della caratteri- 40 35 30 25 A B 3,2 3,0 20 2,4 2,2 2,0 1,6 1,4 15 1,2 1,0 10 50 45 45 40 40 35 35 30 30 25 25 20 20 6 15 15 4 10 10 5 0,4 0,2 2 5 5 0 Manti d’usura Strati di collegamento (binder) 16 14 12 10 8 0,8 0,6 E 50 1,8 20 D 18 2,8 2,6 C stica aggiuntiva (frazione granulometrica da 0,063 a 2 mm) con un’ascissa propria. 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 Aggiunta massima di granulato d’asfalto [M.-%] Nomogramma per la determinazione dell’aggiunta massima di granulato d’asfalto nel conglomerato bituminoso per manti d’usura e binder 9.1.4.5 Strati di base, strati di base superficiali e strati di fondazione Con l’ausilio del nomogramma sotto raffigurato è possibile calcolare sempre in maniera grafica l’aggiunta massima in funzione degli intervalli delle cinque caratteristiche. La quantità di aggiunta massima risultante dall’uniformità del granulato 40 A 6,0 5,6 35 5,2 4,8 30 25 20 15 10 4,4 4,0 3,6 3,2 2,8 2,4 2,0 1,6 1,2 5 0,8 0,4 0 B 50 45 C 80 70 40 60 35 30 50 D d’asfalto è anche qui il più piccolo dei valori determinati per le cinque caratteristiche. 90 E 80 70 60 Strati di base Strati di base superficiali Strati di fondazione 50 25 40 40 20 30 15 20 10 5 10 30 20 10 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Aggiunta di granulato d’asfalto [M.-%] Nomogramma per la determinazione dell’aggiunta massima di granulato d’asfalto per gli strati di base, strati di base superficiali e strati di fondazione 212 // 213 9.1.5 Utilizzo di granulato d’asfalto in impianti di miscelazione a caldo stazionari Per il riutilizzo di granulati d’asfalto nella produzione di conglomerati bituminosi nuovi sono disponibili diverse tecnologie impiantistiche stazionarie. Gli impianti di miscelazione idonei sono 9.1.5.1 impianti discontinui o impianti continui. In linea di principio l’aggiunta di granulato d’asfalto può essere effettuata a caldo o a freddo a seconda tipo di impianto. Impianti di miscelazione discontinui In Germania, il conglomerato bituminoso viene confezionato prevalentemente negli impianti di miscelazione discontinui. I componenti precedentemente definiti del conglomerato bituminoso vengono miscelati in modo discontinuo in un mescolatore. Questo procedimento flessibile consente di cambiare rapidamente la ricetta di miscelazione e di adattare i tempi di miscelazione. I metodi per riscaldare le quantità aggiunte del granulato d’asfalto freddo variano. ]Riscaldamento ] mediante aggregati caldi Aggregati, leganti e additivi vengono dosati in base alle percentuali di miscelazione e il granulato d’asfalto freddo viene alimentato nel mescolatore mediante una tramoggia di carico o un dosatore di carico. Nel mescolatore avviene il riscaldamento del granulato d’asfalto mediante gli aggregati vergini o inutilizzati riscaldati nel tamburo essiccatore. Il vapore acqueo che si forma di colpo può essere scaricato mediante diversi dispositivi. Soltanto dopo viene aggiunto il nuovo legante per contrastare l’indurimento. La quantità di aggiunta massima per il granulato d’asfalto è pari a 30 M.-%. In alternativa il processo di miscelazione avviene mediante l’aggiunta ininterrotta di granulato d’asfalto nello scarico del tamburo essiccatore, nell’elevatore a caldo o nel by-pass del vaglio. Anche qui gli aggregati caldi riscaldano il granulato d’asfalto freddo. La quantità di aggiunta massima per il granulato d’asfalto è pari a 40 M.-%. Predosatore (granulato d’asfalto) Serbatoio bitume Dosatore Torre di miscelazione Tramoggia di carico Silo di carico Tamburo essiccatore Predosatore (aggregati vergini) L’aggiunta di granulato d’asfalto freddo nel miscelatore avviene tramite tramoggia di carico e bilancia per gli aggregati o tramite dosatore separato. 214 // 215 ]Riscaldamento ] insieme agli aggregati L’aggiunta di granulato d’asfalto avviene in modo continuo mediante aggiunta in posizione centrale nel tamburo essiccatore o dalla parete frontale sul lato del bruciatore nel tamburo essiccatore, dove viene riscaldato insieme agli aggregati. La quantità di aggiunta massima consentita per il granulato d’asfalto è pari a 40 M.-%. Predosatore (granulato d’asfalto) Serbatoio bitume Torre di miscelazione Predosatori (aggregati vergini) Tamburo essiccatore Silo di carico Bilancia a nastro L’aggiunta di granulato d’asfalto freddo avviene al centro o dal lato del bruciatore nel tamburo essiccatore. ]Riscaldamento ] separato Il granulato d’asfalto viene riscaldato molto gradualmente a un massimo di 130 °C nei cosiddetti tamburi paralleli e alimentato in modo discontinuo nel mescolatore. Il procedimento richiede molto meno energia, consente in base alla normativa vigente aggiunte di granulato d’asfalto aggiunte di granulato d’asfalto fino a 50 M.-%. (tecnicamente è possibile in teoria aggiungere fino a 80 M.-%.) ed è in particolare orientato a conseguire una elevata produttività. La miscelazione di granulato d’asfalto e aggregati vergini avviene insieme nel tamburo essiccatore. In Germania solo il 20 % degli impianti di miscelazione d’asfalto sono provvisti di tamburi paralleli. Il motivo è legato agli elevati costi di investimento, che però si ammortizzano velocemente grazie all’elevata produttività e alla forte riduzione dei costi energetici. In confronto il 98 % degli impianti in Olanda è dotato di tamburi paralleli. Predosatore (granulato d’asfalto) Tramoggia di carico Serbatoio bitume Tamburo parallelo Torre di miscelazione Silo di carico Tamburo essiccatore Predosatori (aggregati vergini) L’aggiunta di granulato d’asfalto riscaldato in un tamburo parallelo avviene tramite tramoggia di carico e bilancia degli aggregati o tramite una tramoggia di carico e dosatore separato. 216 // 217 9.1.5.2 Impianti di miscelazione in continuo Il processo di miscelazione avviene in continuo in un tamburo o in un mescolatore continuo collegato in serie a valle. Anche il dosaggio del granulato d’asfalto viene sempre eseguito in continuo. Il granulato d’asfalto e gli aggregati vergini vengono pesati separatamente su bilance a nastro, riscaldati insieme nel tamburo e mescolati con il legante in in un’unica fase di lavoro. Serbatoio bitume Inoltre, anche qui è possibile procedere al riscaldamento separato in un tamburo parallelo. L’aggiunta successiva avviene in un mescolatore continuo collegato in serie. Mescolatore a tamburo Predosatori (aggregati vergini) Bilancia a nastro Silo di carico Predosatore (granulato d’asfalto) L’aggiunta di granulato d’asfalto freddo nel mescolatore a tamburo avviene insieme agli aggregati freddi o separatamente al centro del tamburo. Il granulato d’asfalto e gli aggregati vengono dosati separatamente. Tamburo parallelo Predosatore (granulato d’asfalto) Serbatoio bitume Mescolatore continuo Silo di carico Tamburo essiccatore Predosatori (aggregati vergini) L’aggiunta del granulato d’asfalto riscaldato in un tamburo parallelo avviene in un mescolatore continuo collegato in serie. 218 // 219 9.1.6 Riciclaggio a freddo come alternativa economicamente conveniente Il riciclaggio a freddo è un metodo rapido ed economico per produrre strati di base di alta qualità. Le superfici danneggiate vengono risanate in situ utilizzando i materiali esistenti fresati, senza energia di processo. Con l’aggiunta di leganti si produce uno strato omogeneo e legato. Grazie all’utilizzo di materiali già presenti e all’eliminazione dei costi di smaltimento, il riciclaggio a freddo è particolarmente conveniente, rispetta l’ambiente e le risorse. In particolare in caso di risanamento strutturale (ad es. deformazioni o fessurazioni da affaticamento) si osserva che è il solido stradale ad essere danneggiato, raramente i materiali all’interno del solido. Il processo di riciclaggio a freddo consente di realizzare un nuovo strato omogeneo con l’aggiunta di leganti. In questo caso si parla di un risanamento strutturale del solido stradale. Il riciclaggio a freddo è particolarmente indi-cato anche quando il fresato per le sue caratteristiche non è più idoneo a essere riciclato mediante a un trattamento a caldo. Questo caso si verifica ad esempio quando l’asfalto asportato è inquinato da componenti contenenti catrame e pece. Fino al 1990 catrame e pece venivano utilizzati per la stabilizzazione e il trattamento superficiale nonché nella costruzione di strati di base, collegamento e usura. L’asportazione di questi strati, quando è inevitabile, si effettua separatamente mediante fresatura selettiva e il fresato così recuperato è destinato solo al riutilizzo. Maggiori informazioni sono disponibili nel “Bollettino per il recupero di materiali da demolizione stradale a base di pece e di granulato d’asfalto per strati di base a legante bituminoso mediante trattamento a freddo in impianti di miscelazione” (Merkblatt für die Verwertung von pechhaltigen Straßenausbaustoffen und von Asphaltgranulat in bitumengebundenen Tragschichten durch Kaltaufbereitung in Mischanlagen M VB-K, edizione 2007). Il riciclaggio a freddo consente di riutilizzare l’asfalto asportato fino al 100 %. Le sostanze inquinate, grazie alla miscelazione del fresato con leganti a base di bitume e/o cemento, vengono legate per poi essere riutilizzate nella costruzione di strati di fondazione. I bordi degli strati vengono inoltre sigillati con bitume in modo da non costituire alcun pericolo per l’ambiente. In questo modo si risparmiano i costi di smaltimento per gli strati contenenti pece e grazie alla lavorazione a freddo in assenza di riscaldamento sono esclusi eventuali rischi per la salute. La tecnologia di riciclaggio a freddo viene utilizzata sempre più non soltanto in Europa, ma in tutto il mondo ed è ritenuta un metodo di risanamento economico ed ecologico. I vantaggi di questo metodo vengono valorizzati in particolare in condizioni difficili. Vantaggi del riciclaggio a freddo: ]Riutilizzo ] al 100 % del materiale ]Conservazione ] delle risorse, riduzione della percentuale di nuovi materiali ]Possibilità ] di incapsulare il materiale contenente catrame mediante leganti ]Tempi ] di costruzione abbreviati, minimo intralcio del traffico ]Elevata ] convenienza economica ]Riduzione ] significativa delle emissioni di C02 ]Basso ] dispendio energetico ]Riduzione ] al minimo delle vie di trasporto 220 // 221 9.1.6.1 Riciclaggio a freddo in impianto Il manto stradale danneggiato viene asportato con una fresa a freddo e trasportato in un impianto mobile di miscelazione a freddo, situato nelle immediate vicinanze del cantiere. Gli impianti di miscelazione con riciclatrice a freddo Wirtgen sono montati su un autocarro a pianale ribassato e sono provvisti di una propria stazione a motore in modo da garantire una rapida trasformazione. Qui avviene il passaggio del materiale fresato al dosatore. Le zolle e i pezzi di fresatura > 45 mm vengono vagliati, il materiale pesato e poi miscelati con cemento e bitume in un mescolatore a doppio albero. La miscela fredda può essere quindi stesa con l’ausilio di una finitrice per asfalto o all’occorrenza stoccata anche per un lungo periodo. L’impianto mobile per il riciclaggio a freddo Wirtgen KMA 220 9.1.6.2 Riciclaggio a freddo in situ (in cantiere) Le riciclatrici a freddo moderne, equipaggiate con motore di fresatura e di miscelazione, smuovono gli strati superficiali che richiedono un risanamento, granulano l’asfalto asportato, lo trattano con leganti e provvedono alla posa del nuovo strato con un banco di stesa in dotazione. L’intero processo avviene in un unico passaggio della macchina. Viene riutilizzato fino al 100 % degli strati legati e anche parte degli strati non legati. Durante le operazioni di fresatura e miscelazione viene aggiunta acqua con una barra di spruzzatura per ottenere il contenuto di umidità necessario per la compattazione successiva. Vengono contemporaneamente aggiunti leganti liquidi (boiacca cementizia, emulsione bituminosa, bitume schiumato). Le caratteristiche dello strato portante che si ottiene dipendono essenzialmente dal tipo di legante utilizzato. ]Legante ] idraulico (ad es. cemento) ]Emulsione ] bituminosa (miscela di bitume e acqua) ]Bitume ] schiumato (aggiunta di acqua e aria a un getto di bitume caldo) Moderna riciclatrice a freddo Wirtgen WR 240i durante un intervento di riciclaggio 222 // 223 1 Tubo di alimentazione acqua 2 Barra di iniezione dell’acqua 3 Acqua spruzzata 4 Tubo di alimentazione per bitume caldo 5 Barra di iniezione del bitume schiumato 6 Camera di espansione per la schiumatura 7 Aggiunta del bitume schiumato Direzione di lavoro 6 4 5 2 7 3 1 Riciclaggio a freddo mediante fresatura con aggiunta di bitume schiumato 9.1.7 Utilizzo del fresato come prospettiva economica futura conveniente per il futuro Con l’entrata in vigore in Germania della legge sulla gestione del riciclaggio (Kreislaufwirtschaftgesetz) e del regolamento tecnico ispirato da quest’ultima, viene fornito e consolidato al massimo livello il contesto per il riutilizzo d’asfalto asportato. A causa della crescente penuria di materie prime e del rincaro delle stesse, in particolare del bitume, con una inevitabile esplosione del costo del conglomerato bituminoso, è sensato sotto aspetti politico-economici di incrementare la quota del riutilizzo. Garanzia di qualità grazie alla fresatura per strati Il conglomerato a base di fresato può essere riutilizzato in tutti gli strati ed ha assolutamente lo stesso valore se soddisfa i criteri qualitativi stabiliti. Inoltre, come previsto dalla legge KrWG è da preferire a un prodotto realizzato esclusivamente a partire da materie prime vergini. La qualità è però garantita solo se si effettuano controlli accurati già durante l’ottenimento dell’asfalto asportato. Questo requisito può essere soddisfatto soltanto con la fresatura per strati. Grazie all’appalto mirato di fresatura per strati da parte del committente è possibile sostenere il riutilizzo di alta qualità e tener conto delle richieste del legislatore. Non esiste una base qualitativa né legislativa per le limitazioni (ad es. divieto di utilizzo di granulato d’asfalto nella stesa di manti d’usura) come vengono ancora praticate in alcuni stati federali. Risparmi energetici con la produzione conservativa di conglomerati bituminosi La competitività dell’industria dell’asfalto dipende in gran parte anche dai costi energetici, che possono essere ridotti con l’impiego di tecniche e metodi di stoccaggio moderni: ]Impiego ] maggiore di tamburi paralleli ]Stoccaggio ] asciutto di granulato d’asfalto Utilizzo potenziato di procedure alternative come il riciclaggio a freddo ]Riduzione ] del dispendio energetico ]Risparmio ] sui costi di trasporto ]Risparmio ] sul materiale Ulteriori informazioni sul tema della tecnologia di riciclaggio a freddo sono disponibili nel manuale “Wirtgen Cold Recycling Technology” all’indirizzo www.wirtgen.de 224 // 225 9.2 Emissioni nell’ambiente dovute alle frese a freddo 9.2.1 Emissioni di gas di scarico Già dal 1996 esistono valori limite vincolanti per l’emissione di inquinanti di motori diesel di macchine da cantiere mobili. Si riferiscono in particolare alla riduzione di sostanze inquinanti quali polveri sottili (PM) e ossido di azoto (NOx). Finora si è potuto rispettare tali limiti grazie ad interventi tecnici sui motori e tutte le frese Wirtgen senza eccezione alcuna sono conformi alle disposizioni specifiche dei singoli paesi. Dal 2011 in Europa e in USA sono entrati in vigore nuove normative sulle emissioni (Livelli di gas di scarico IIIB, Tier 4i). Valgono per i motori a partire dalla classe di potenza 130–560 kW (174–751 HP) e prevedono il massimo abbassamento del valore limite. Le frese a freddo Wirtgen di ultimissima generazione vantano una modernissima tecnologia del motore per emissioni ambientali estremamente basse. Facili da riconoscere e da assegnare grazie alla denominazione del tipo “i” (intelligent emission control), sono conformi ai nuovi rigidi livelli di scarico e sono alimentate con carburante diesel quasi senza zolfo. Per il post-trattamento dei gas di scarico viene utilizzato un sistema FAP (filtro antiparticolato) che riduce drasticamente le emissioni di particelle. Tecnologia moderna del motore: ad alta efficienza collegata con il comando macchina 9.2.2 Inquinamento acustico Le frese a freddo di nuova generazione sfruttano tecnologie moderne che aiutano a ridurre l’inquinamento acustico: ]Insonorizzazione ] del vano motore ]Abbassamento ] automatico del numero di giri al termine della fresatura ]Motori ] a basso rumore ]Numero ] di giri del motore dipendente dalla velocità di fresatura: – Adeguamento automatico della velocità di avanzamento in base al carico del motore diesel – Selezione di diverse velocità operative del motore ]Dual ] Engine Concept ecologico della nuova generazione di grandi frese: – In base all’attività il secondo motore può essere disattivato per risparmiare gasolio e ridurre il rumore. Insonorizzazione del vano motore Consumi diesel minimi possibili grazie all’innovativo Dual Engine Concept 226 // 227 9.2.3 Ridotta emissione di polvere Durante il processo di fresatura si generano nel gruppo di fresatura particelle fini di materiale e vapore acqueo. Wirtgen offre un sistema di aspirazione per frese stradali con sistema di carico frontale che consente di ridurre notevolmente la quantità di particelle trasportate dall’aria. Con l’ausilio del VCS (Vacuum Cutting System) la miscela di aria/vapore acqueo viene aspirata dall’alloggiamento del rullo per fresatura e successivamente convogliata nel flusso del fresato sul nastro di carico mediante un sistema di tubi. Infine, le particelle precipitate vengono caricate con il materiale fresato sul camion e rimosse. ]Visuale ] libera per l’operatore sul bordo fresato ]Condizioni ] di visibilità significativamente migliorate per il lavoro notturno ]Ridotta ] contaminazione del motore (filtro diesel, filtro olio) ]Ridotta ] contaminazione generale della macchina colonne dei sottocarri ecc.) ]Aumento ] del comfort di lavoro e prestazioni conseguentemente maggiori Riduzione efficace della polvere nell’area di lavoro grazie al moderno sistema VCS (Vacuum Cutting System) 9.2.4 Emissioni di vibrazioni Durante il processo di fresatura vengono generate vibrazioni. Nella progettazione delle fresatrici Wirtgen pone la massima attenzione ai componenti ammortizzati: ]Motore ] montato su silent block con sospensione elastica ]Postazione ] di guida con disaccoppiamento di vibrazioni ]Pedana ] montata in modo elastico nella postazione di guida e paracolpi di gomma sui gradini della scaletta di accesso riducono le vibrazioni ]Distribuzione ] ottimale della forza di taglio sul tamburo di fresatura Condizioni di lavoro confortevoli per la massima efficienza 228 // 229 10 Il futuro delle frese a freddo 10.1 L’importanza delle strade per l’industria 232 10.2 L’impiego di frese a freddo nel traffico quotidiano 233 230 // 231 10.1 L’importanza delle strade per l’industria Una rete stradale ben costruita e di alta qualità è di fondamentale importanza e costituisce un contributo irrinunciabile per garantire la mobilità e la crescita di una nazione. Il carico elevato di traffico, il logoramento dovuto al passare del tempo e gli influssi climatici provocano però il deterioramento dello stato della carreggiata. Di conseguenza aumentano il numero degli incidenti e gli intralci al traffico a causa di blocchi o limitazioni della velocità. I trasporti richiedono più tempo, i tempi di consegna sono sempre meno calcolabili. Questi sono fattori economicamente decisivi in particolare per l’industria delle merci che dipende da una logistica senza intoppi, affidabile e puntuale. Il risanamento è l’unica via d’uscita. Le frese a freddo, che si trovano all’inizio della catena del processo costruttivo, hanno un ruolo determinante nel l’esecuzione di un lavoro di alta qualità, efficiente e veloce. Hanno un’influenza decisiva sulla qualità della pavimentazione, sul comfort di guida e sull’ottimizzazione del flusso di traffico così importante per il traffico di merci. Una superficie di fresatura piana che rispetta il corretto profilo consente la stesura di strati d’asfalto di spessore uniforme, in modo che i carichi dei veicoli possano essere distribuiti in modo ottimale sulla pavimentazione. Lo stato della superficie carrabile ha delle ripercussioni dirette sulla vita quotidiana dei conducenti di camion: maggiore è la qualità della strada, minore è l’intralcio costituito da ingorghi di traffico e limitazioni di carico. Questo consente al conducente e al suo committente di effettuare le consegne in tempi rapidi. Il flusso di traffico diventa più sicuro e costante. Un manto stradale piano e di buona aderenza riduce inoltre il numero di incidenti e l’usura dei veicoli, diminuendo i costi di riparazione. Fresa a freddo in uso durante il risanamento di un manto d’usura in asfalto in un centro abitato 10.2 L’impiego di frese a freddo nel traffico quotidiano La pressione sul cantiere, in termini di tempi e costi, richiede macchine sempre più potenti ed economicamente convenienti. Le frese a freddo non fanno eccezione. Poiché è sempre più frequente utilizzarle in orari a ridotto traffico, di notte, di domenica e nei giorni festivi, la velocità e la riduzione dell’inquinamento acustico sono criteri importanti, mantenendo al tempo stesso una qualità elevata. Negli ultimi anni le frese a freddo hanno potuto registrare un enorme aumento dell’efficienza grazie allo sviluppo di nuove procedure e tecniche e la loro gamma di applicazione si è notevolmente ampliata. Wirtgen, azienda leader nella produzione di frese, ha contribuito in larga parte a questo sviluppo: ]Sistemi ] di trasmissione a ridotto consumo di carburante per ridotti costi di esercizio e ridotte emissioni nell’ambiente (ad es. riduzione del rumore e delle polveri) ]Moderni ] sistemi di comando delle macchine per risultati della massima qualità ]Macchine ] compatte e dal peso ridotto per trasporti flessibili ]Tempi ] di esecuzione dei lavori altamente efficienti con intralci minimi al traffico ]Buona ] accessibilità per l’assistenza in cantiere Fresa a freddo in uso durante il risanamento notturno di una strada statale 232 // 233 11 Bibliografia Norme Hinweise für das Fräsen von Asphaltbefestigungen und Befestigungen mit teer-/pechtypischen Bestandteilen (H FA), edizione 2010, Forschungsgesellschaft für Straßen- und Verkehrswesen, Arbeitsgruppe Asphaltstraßen. 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Rottura d’asfalto: Asfalto asportato ottenuto dal distaccamento della pavimentazione d’asfalto in zolle. Manutenzione stradale: Misure edilizie per la conservazione della pavimentazione delle superfici carrabili. Fessurazioni a ragnatela: Lesioni da sottili ad aperte nel manto stradale. Fessurazioni trasversali: Fessure da richiamo o dovute a basse temperature, trasversali alla carreggiata. Rotture: Rotture superficiali del manto d’usura. Nello stadio avanzato vengono definite anche buche. Rottura: Perdita di malta o di legante bituminoso dalla superficie della pavimen-tazione con conseguente fuoriuscita di aggregati superficiali a causa della mancanza di legante. Classe granulometrica: La classe granulometrica degli aggregati viene indicata dal passante al setaccio minimo e massimo. Manutenzione ordinaria: Misura edilizia di piccola entità per la conservazione sostanziale della pavimentazione delle superfici carrabili, realizzabile con poco sforzo (riempimento di buche o singole crepe, fresatura di deformazioni su piccole aree, riempimento a colata di giunti aperti, trattamenti superficiali di singoli punti danneggiati). 238 // 239 Planarità: Esercita un’influenza enorme sulla sicurezza del traffico e si suddivide in: Planarità trasversale: Importante per il sufficiente drenaggio della strada. La presenza di ormaie può ostacolare il deflusso dell’acqua e provocare il fenomeno dell’acquaplaning. Planarità longitudinale: Influisce sul comfort di guida, la sollecitazione del corpo stradale, l’inquinamento acustico e la sicurezza di guida. Rappezzature: Sono il risultato di riparazioni dei danni nella superficie stradale e ricoprono ad es. i danni da fessure su un’area limitata. Rifacimento: Rifacimento completo di una pavimentazione o di parti di essa. Manutenzione straordinaria: Misura edilizia per la conservazione sostanziale o il miglioramento delle caratteristiche superficiali, realizzabile su superfici contigue di norma nella larghezza della corsia fino a uno spessore di 4 cm (trattamenti superficiali, posa di manti d’usura sottili, ripavimentazioni, sostituzione del manto d’usura). Rugosità: Viene determinata dalla tessitura della superficie e dalle caratteristiche del manto d’usura e viene modificata dalla sollecitazione del traffico, dagli agenti atmosferici e a ambiente. Strato di collegamento: Viene posato tra la base e il manto d’usura allo scopo di ottenere un buon trasferimento dei carichi e un buon ammorsamento degli strati. Inoltre, ha la funzione di ridurre le irregolarità presenti nello strato di base e di consentire la realizzazione di manti d’usura dallo spessore uniforme con la planarità richiesta. Manto d’usura: Lo strato più superficiale della pavimentazione, sottoposto a sollecitazioni particolarmente intense. Subisce gli effetti diretti del traffico e degli agenti atmosferici, ha la funzione di assorbire le sollecitazioni e di distribuirle allo strato di base trasmettendole tramite lo strato di collegamento. Determina le caratteristiche della superficie quali aderenza, abbattimento del rumore ecc. Strato di base: È lo strato inferiore della struttura stradale, costituisce una base uniforme e resistente per lo strato successivo. È composto da conglomerato bituminoso steso in uno o più strati. Abbreviazioni OB: Trattamento superficiale DSK: Strati sottili in costruzione a freddo EAD: Sostituzione di un manto d’usura in conglomerato bituminoso RF: Ripavimentazioni DSH-V: Manti d’usura in conglomerato bituminoso stesi a caldo su sigillatura AC D: Conglomerato bituminoso SMA: Conglomerato bituminoso antisdrucciolo di tipo splittmastix (Stone Mastic Asphalt) MA: Asfalto colato 240 // 241 Wirtgen GmbH Reinhard-Wirtgen-Strasse 2 · 53578 Windhagen · Germania Tel.: 0 26 45 / 131-0 · Fax: 0 26 45 / 131-279 Internet: www.wirtgen.de · E-mail: [email protected] Le figure e i testi non sono vincolanti. Con riserva di modifiche tecniche. I dati di potenza dipendono dalle condizioni di utilizzo. Nr. 2344596 02-50 IT-04/13 © by Wirtgen GmbH 2013. Printed in Germany Tecnologia e applicazione Manuale delle frese a freddo Wirtgen Manuale delle frese a freddo Wirtgen Tecnologia e applicazione