Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Trento - Contiene IR dicembre 2005 anno XII - n. 4 PUBBLICITA Soc. Coop. a Resp. Limítata Sede: 38050 POVO DI TRENTO Via Sommarive, n° 4 Tel. 0461 810094 Fax 0461 811652 Reg. Imprese TN 205-6772 - R.E.A. 102166 Partita IVA 00857160220 ECOLOGIA: GESTIONE CRM - CRZ EDILIZIA E-mail: [email protected] PULIZIE INDUSTRIALI SERVIZI DI RECEPTION e FRONT - OFFICE 2 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 Sommario 4 ARCI PAHO: SE 5 ACLI: UN A POVO NATALE DA UN PRESEPE ANNO DI INTENSA ATTIVITÀ 6 SCI CLUB MARZOLA: PROMOZIONE 8 DONATELLA ANDREATTA, 25 SCI DA FONDO ANNI SOTTO RETE 10 ATLETICA TRENTO: CAMPIONI DEL MONDO 12 GSA: PROGRAMMA 2005 - 2006 14 ANA POVO: ULTIMAZIONE 15 FILO 74: TOUR IN 16 CIRCOLO PENSIONATI: GRECIA VISITA 17 RSA GRAZIOLI: RACCONTO 18 RSA GRAZIOLI: AUTUNNO 20 GSA BIKE: NON AL CENTRO RESIDENZIALE E COMPLEANNI DI NATALE ATTIVITÀ 27 SPAZIO CIRCOSCRIZIONE: NOTIZIE RICETTE DI IN FESTA 43 ALBUM DEI RICORDI: 44 ARTISTI DI CASA NOSTRA: NATALE FRANCESCO BOLDRIN FOTO CORO PARROCCHIALE 52 RACCONTO MARIA ANTONIETTA ROTTER POESIE REGOLAMENTO DI GUERRA DI DEI RICORDI: 1965 DI NATALE GATTO A CAVALLO E LA SUA STORIA: 63 LETTERE RICETTE DI DELLA POESIA DIALETTALE: 48 RACCONTO RICCI: IL 56 ALBUM 2005 WHITE STRIPES - ELEPHANT DI CASA NOSTRA: 50 POVO CONSIGLIO ACHILLE FRANCESCHINI MATILDE: LE 40 ARTISTI 46 L’ANGOLO DAL RIFIUTI DI CASA NOSTRA: DISCO: DALL’EUROPA CENTRO RACCOLTA MATERIALI (C.R.M.) IL 35 BILANCIO TUTTAPOVO 39 IL PONTE LODOVICO STORICA 26 GEMELLAGGIO ZNOJMO: CRONACA 38 LE Buon Natale e felice anno nuovo SULL’ATTIVITÀ 25 ARCI PAHO: RIEVOCAZIONE 36 ARTISTI RIPOSO DI SOLO AGONISMO 23 AVIS POVO: INFORMAZIONI 34 RIDUZIONE CASA CALDO ALLA 22 CONCENTUS CLIVI: RESOCONTO 32 INAUGURATO MORONAR LAVORI AL FELICE MANZINELLO LIBRETTO AL GIORNALE: PER GLI INCENDI PERSONALE SCOLASTICO RINGRAZIAMENTI DAL LIBANO 65 AUGURI A... 66 SCUOLA 70 IN DELL’INFANZIA: INIZIATIVE IN CORSO E RICORDO DI: STANZA DELLE STORIE ANDREA NICHELATTI, “MARIOTTA CAINELA” Tuttapovo Bimestrale di informazione a diffusione gratuita Via Salè 1, c/o Centro Civico www.tuttapovo.it Editore proprietario “Club Interassociato Tuttapovo” Associazione di Promozione Sociale Redazione, amministrazione e recapito postale c/o Sergio Nichelatti, via Madonnina 22, 38050 Povo (TN), tel. 0461.811026 e-mail: [email protected] Iscriz. Trib. di Trento n. 817 del 19.04.1994 Direttore Responsabile: Paolo Giacomoni Via Borino, 39 - 38050 Povo (TN) e-mail: [email protected] Presidente: Sergio Nichelatti Stampa: Publistampa s.n.c. Pergine Valsugana In copertina Anno XII - N. 4 - Dicembre 2005 Redazione: Paolo Giacomoni, Giancarlo Ianes, Sergio Nichelatti, Stefano Ricci, Aldo Giongo, Alessandro Gretter, Davide Tarolli, Antonio Bernabè Sprè: chiesetta Villa Lubich Hanno collaborato a questo numero: Casa di Riposo M. Grazioli, Circoscrizione di Povo, Guido Leonelli, Innocenzina Groff, Matilde Padroni, Nonna Renata, Paolo Giovannini, Renzo Dori, Roberto Bortolotti, Lidia Franceschini, Gabriele Bertotti, Antonio Bazzanella, Marino Baldessari, Dario Conci, Paride Franceschini, Felice e Tullio Manzinello, Comitato gestione scuola equiparata dell’infanzia. Foto di Sergio Nichelatti Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 3 Associazioni scheda di votazione, condizione indispensabili perché il voto sia valido. Un’altra condizione indispensabile perché la scheda sia accettata è l’obbligo di dare il voto ad almeno i due terzi delle opere in concorso. Lo scopo di queste clausole è essenzialmente quello di incentivarvi a visitare tutti i presepi e non solo quello vicino a casa vostra, un piccolo sacrificio che vi farà conoscere ed apprezzare gli angoli meno conosciuti e la gente del vostro sobborgo. Il concorso, come ogni concorso che si rispetti, prevede molti premi, i visitatori possono decidere chi merita di essere premiato esprimendo il loro voto con la scheda contenuta nell’allegato pieghevole, va segnato nella prima casella il numero del presepe e la sigla identificativa, esposti a fianco d’ogni opera, e barrato una delle successive caselle dando il vostro voto variabile da 5 a 10 pundi Aldo Giongo ti. Le schede votate devono essere ritagliate ed inserite nell’apposita urna entro lunedì 2 gennaio 2006, presso la rivendita di giornali e tabacchi di Maria Tiziana Pegoretti in via della Resistenza a uando si avvicina la fine dell’anno è inevitabile pensare Povo. Un’altra novità di questa edizione è stata l’abolizione delle alle feste, alle tradizioni, alla solidarietà verso i meno for- due categorie (creativi e tradizionali) considerato che tutti sono tunati. È necessario incentivare anche l’amicizia tra vici- creativi e nelle stesso tempo rispettano la tradizione natalizia. I preni di casa, compagni di scuola e colleghi di lavoro, per evitare che sepi saranno anche valutati dal punto di vista strettamente artistiil Natale sia solo un occasione per dilapidare la tredicesima in inu- co da una giuria d’esperti d’arte. La conclusione del concorso premierà anche il vostro impegno, siete tili regali e mega abbuffate. Gli eftutti invitati alla festa che si terrà fetti di queste ultime dovranno poi presso il Centro Civico di Povo, dove essere smaltite dopo il carnevale il Circolo Culturale ARCI/PAHO, la verrà sorteggiato tra i votanti precon faticose e costose diete e pasenti un bellissimo premio, (se volelestre, non per penitenza ma per Circoscrizione di Povo, Spazio Aperto te partecipare all’estrazione del prepoter mostrare sulle spiagge quello di Kaleidoscopio, il club interassociamio riservato ai visitatori segnate il che i vestiti invernali avevano pietivo Tuttapovo con la collaborazione vostro nome e recapito in fondo altosamente nascosto. Il circolo culdella Famiglia Cooperativa di Povo la scheda voto). Durante la premiaturale Arci Paho, la circoscrizione zione verranno proiettate su maxi di Povo e Spazio Aperto (Kaleidoschermo le foto dei presepi e ci sascopio) con il club interassociativo Vi invitano a visitare i presepi in rà uno spettacolo organizzato da Tuttapovo e la collaborazione della Kaleidoscopio. Vi aspettiamo, Safamiglia cooperativa di Povo vi proconcorso ed esprimere il vostro bato 7 gennaio alle ore 16,30, tutti pongono la sesta edizione del convoto sull’allegato pieghevole i concorrenti presenti riceveranno corso “se a Povo a Natale un preun ricordo della manifestazione. sepe”, un percorso da fare in comtrovate il percorso da seguire e Saranno premiati i tre più votati dal pagnia od anche da soli attraverso la scheda per votare pubblico ed i primi tre delle due sele vie del nostro paese per ammirazioni scelti dalla giuria con un buore i presepi che partecipano al conno spesa, la festa come sempre si corso costruiti con cura in luoghi Vi aspettiamo alla premiazione concluderà con il rinfresco allestito accessibili da nostri volenterosi sabato 7 gennaio 2006 in collaborazione con la Famiglia concittadini. Cooperativa di Povo. Quest’anno sono state introalle ore 16.30 Non resta che augurarvi una piadotte importanti novità; i presepi al Centro civico di Povo cevole passeggiata, e porgervi più oltre al consueto numero avranno sinceri auguri di un felice Natale ed esposta anche una sigla di identiun meraviglioso anno nuovo. ficazione che va riportata sulla C i r c o l o A r c i - Pa h o Se a Povo a Natale un presepe Q NICHELATTI ALDO IDRAULICO IMPIANTI IGIENICO-SANITARI RISCALDAMENTO - GAS METANO POVO - Via della Resistenza, 34 - Tel. 0461 810082 4 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 Associazioni C i r c o l o A c l i d i Po v o Un anno di intensa attività posa del battiscopa, ditta Bertotti e Merz per la pittura, signor Orsingher Silvano per l’illuminazione e i membri della direzione per tutti i lavori di manovalanza. È stato un anno positivo anche per il tesseramento: 229 soci a fronte dei 208 dell’ anno precedente anche se, purtroppo, alcuni sono “andati avanti”. Ricordiamo, in particolar modo, per il suo impegno all’interno del circolo, prima come presidente poi come consigliere, Vittorio Ciresa, del quale sentiamo tanto la mancanza. Desideriamo esprimere, infine, a soci, simpatizzanti e ai lettori di Tuttapovo, i migliori auguri di Buon Natale e felice anno nuovo. I l 2005 volge rapidamente al termine e risulta naturale, anche per noi delle Acli, fare una verifica delle attività svolte per cogliere gli aspetti positivi e quelli migliorabili. L’anno sociale, secondo uno schema ormai consolidato, si è aperto a gennaio con la festa del tesseramento che ha visto la partecipazione di numerosi soci, circa 120, e costituisce un’ occasione preziosa per rinsaldare legami di amicizia, per rinnovare l’adesione al circolo e per conoscere l’attività svolta e quella in programma. Nei mesi primaverili alcuni incontri pubblici con argomenti d’attualità e l’appuntamento settimanale di riflessione, durante la Quaresima, sui temi della telecatechesi. A seguire il ritrovo del primo maggio al “Castelet”, la gita sociale al lago di Misurina, la festa di fine estaAgosto 2005, festa d’estate al passo Cimirlo te al passo Cimirlo, tutte proposte che hanno riscontrato consenso e partecipazione numerosa. In autunno la collaborazione per la buona riuscita della festa della montagna e di quella del S.Rosario, nonché la castagnata sociale rivolta particolarmente agli amici della Rete, associazione di Trento che segue persone diversamente abili. Parallelamente a queste attività prosegue il prezioso servizio di Patronato (ogni lunedì alle 19) e la gestione della casa al passo Cimirlo. È spontaneo un ringraziamento a tutti i componenti della direzione che con il loro impegno hanno reso possibile la buona riuscita di ogni iniziativa, all’amico Antonio Maule, instancabile animatore, e a Sergio Giacomazzi per la parte musicale. In questi mesi, inoltre, siamo stati particolarmente impegnati nei lavori di sistemazione della sede, ora più accogliente e funzionale. Cogliamo l’occasione per ringraziare pubblicamente quanti in vario modo ci hanno agevolato: Cassa Rurale di Trento, ditta Famu snc per l’arreVittorio Ciresa, il primo a sinistra, ad una manifestazione delle Acli in piazza a Povo nel 1981 damento, ditta Flli Merz per la fornitura e la Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 5 Sci Club Marzola e la promozione dello sci da fondo continua... L o Sci Club Marzola è pronto al via per la nuova stagione invernale 2005/2006. Da 40 anni impegnato nella promozione dello sci da fondo a livello giovanile, quest’autunno saluta l’entrata in squadra di “nuovi” ragazzi che vanno ad aggiungersi al gruppo “baby - cuccioli” curato dal maestro Luigi Weiss. Per una società come il “Marzola”, l’ingresso di forza fresca è visto con particolare soddisfazione e da il necessario “carburante” per continuare nella crescita di atleti agonisticamente e tecnicamente preparati a gareggiare in manifestazioni di carattere nazionale ed internazionale. Il gruppo di ragazzi più grandi, seguiti dall’instancabile allenatore federale Marco Baldo, hanno intensificato gli allenamenti con gli ski-roll in attesa della neve, pronti per una nuova bianca avventura! Al rientro dalle vacanze estive, una ventina di atleti dello Sci Club, dai baby fino agli junior, hanno partecipato con impegno alle gare di corsa su strada e di atletica organizzate dal C.S.I. (Centro Sportivo Italiano): “Olimpiadi Vitt” a Rovereto, “Staffetta a Coppie” a Civezzano, “Giro al Sas” a Trento e “Finale Provinciale CSI” a Besenello. In particolare nelle ultime due manifestazioni lo Sci Club Marzola si è guadagnato un prestigioso 4° posto su una trentina di società partecipanti. Dopo il successo degli anni scorsi, lo Sci Club Marzola, con la collaborazione del Comune di Trento, s’impegna anche per la stagione 2005/2006 ad organizzare il corso di avviamento e perfezionamento alla pratica dello sci da fondo per allievi delle scuole elementari e medie. Terminate le vacanze Natalizie, verrà effettuata una lezione alla settimana di due ore nel pomeriggio di venerdì, a partire dal 13 gennaio 2006 o al sabato mattina, a partire dal 14 gennaio 2006; presso il Centro del Fondo Viote - Monte Bondone. Il trasporto sarà a carico del Comune di Trento in collaborazione con la società Trentino Trasporti. Il venerdì si parte alle ore 13.50 dal Piazzale “Poli Regina” Via Fermi (rione Clarina) ed alle ore 14.00 dal Piazzale “Zuffo” (vicino al casello autostradale Trento Centro). Il sabato si parte alle ore 7.50 dal Piazzale “Poli Regina” Via Fermi (rione Clarina) ed alle ore 8.00 dal Piazzale “Zuffo” (vicino al casello autostradale Trento Centro). OFFICINA ELETTRAUTO GOMMISTA SERVIZIO AUTORIZZATO di Zordan Romeo RICARICA CONDIZIONATORI REVISIONI Via Sommarive 2, 38050 POVO (TN), tel. 0461 810667 6 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 Associazioni Il costo del corso è di 110 euro e comprende: il trasporto in pullman riservato con accompagnatore, lezioni di sci curate dai maestri della Scuola Italiana Sci Fondo Viote, assicurazione R.C. per danni a terzi derivanti dalla pratica dello sci, gara di fine corso. L’iscrizione termina il 10 gennaio 2006 e va effettuata utilizzando l’apposito modulo debitamente compilato allegando la copia della ricevuta di pagamento, il certificato di buona salute rilasciato dal medico curante. La consegna dei moduli può essere effettuata presso: - Sede SCI CLUB MARZOLA (POVO - Piazza Manci 5) martedì dalle 20.30 alle 22.00. - Sede SCI CLUB CITTA’ di TRENTO (TRENTO - C.so M. Buonarroti n° 10/D) martedì, mercoledì e giovedì dalle 17.00 alle 19.00. - Sede SCI CLUB AGONISTICA TRENTINA (COGNOLA - Via Jülg, 9 - Centro Marnighe) il lunedì e mercoledì, dalle 20.30 alle 22.00. - Sede SKI TEAM SOPRAMONTE (SOPRAMONTE) presso tabaccheria STURZEN RENZO o presso la Casetta del Parco di Sopramonte il giovedì a partire dalle 21.00. domenica 19/02/2006: 4° TROFEO CESTARI - gara sci alpinistica “Tre cime del Monte Bondone”. Da non dimenticare che lo Sci Club Marzola, indipendentemente dal corso in collaborazione col Comune di Trento sopra descritto, fa attività giovanile tutto l’anno, organizzando corsi di sci che abbracciano tutta la stagione invernale comprese le Vacanze Natalizie! Per iscrizioni ed ulteriori informazioni rivolgersi tutti i martedì dalle 20.30 alle 21.30 presso la Sede Sociale di Piazza Manci n° 5 a Povo oppure telefonare a Carlo Segatta 0461/810095 (fax 0461/819280) o ad Angelo Orlandi 0461/811311. È possibile consultare il nostro sito internet www.gsmarzola.org. Cerchiamo fotografie di avvenimenti sportivi, premiazioni, gare, tutto quello che riguarda tutti gli sport. Il materiale può essere consegnato a Sergio Nichelatti oppure inviato al seguente indirizzo in busta chiusa con il nome del mittente e il numero telefonico: redazione Tuttapovo via Madonnina 22 - 38050 Povo. Il materiale dopo l’archiviazione in digitale sarà restituito al proprietario. Perciò se sei stato atleta, giocatore, dirigente, arbitro, cronometrista ecc. portaci le tue foto, articoli di giornale, documenti vari quali: tessere, cartellini, attestati ci serviranno per la pubblicazione del libro sullo sport “poéro” che abbiamo intenzione di realizzare per il prossimo anno. Per informazioni telefonare al n° 0461811026, oppure inviare una e-mail a: [email protected] Lo Sci Club Marzola opera a 360° nell’organizzazione di eventi sportivi che riguardano sci da fondo e non solo. Lo dimostrano le numerose manifestazioni che sono programmate alle Viote-Monte Bondone per la stagione invernale 2005/2006. In particolare si disputeranno: domenica 08/01/2006: 23a GALOPERA - gara di sci da fondo FIS di 30 km in tecnica libera; domenica 05/02/2006: 5a CIASPOLERA - gara e passeggiata con le ciaspole per agonisti e non; sabato 11/02/2006: TROFEO CASSA RURALE di TRENTO - gara di sci da fondo a metodo Gundersen in tecnica classica per tutte le categorie FISI; domenica 12/02/2006: TROFEO SIRAM - gara di sci da fondo a metodo Gundersen in tecnica libera per tutte le categorie FISI; giovedì 16/02/2006: TROFEO CITTA’ di TRENTO - gara sci alpinistica in notturna “Vaneze-Palon”; sabato 18/02/2006: 13° TROFEO MAURIZIO TITA - campionato italiano medici di sci da fondo in tecnica libera; Si invitano i lettori di “Tuttapovo” a partecipare direttamente o come spettatori alle manifestazioni organizzate, perché divertimento e spettacolo sono assicurati! ATTENZIONE! PER UN LIBRO SULLO SPORT POERO Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 7 Sport 25 anni sotto rete Donatella Andreatta Una mamma esempio sportivo E ssere di esempio nello sport ai nostri giorni non è facile, molti sono coloro che in giovane età si avvicinano allo sport, ma non tutti riescono ad avere la passione e la costanza di Donatella. Per molti è stato una parentesi della loro gioventù, quando ancora adolescenti, stimolati dagli amici o dai genitori, affrontano la meravigliosa avventura dello sport, poi, per alcuni è diventata vera passione, mentre per altri solo una scocciatura od un impegno troppo grande che con il tempo diventava sempre più difficile praticare. L’impegno scolastico, i primi impieghi lavorativi, la compagnia degli amici ecc. fanno si che si perdessero per strada. Non è stato così per Donatella Andreatta che nonostante la sua giovane età, (è nata nel 1973) calca da 25 anni le palestre del volley. Complimenti! Ma andiamo con ordine. Ha iniziato nel 1980 con le categorie giovanili poi nella serie C e B2 con il Marzola volley di Povo per 12 anni, dal 1980 al 1992, per poi passare tra le fila del Torrefranca di Mattarello negli anni 92/93 conquistando come migliore giocatrice regionale il prestigioso premio Konica Barbieri. Dopo questa breve parentesi ritorna a giocare con il Marzola negli anni 1993/97, mettendosi in luce e ricevendo molti riconoscimenti come la migliore giocatrice in campo. Dal 97 al 2003 gioca in varie squadre, ritorna al Torrefranca nel campionato 97/98, passa poi all’Ata Battisti nel 98/99 ed al Sopramonte in serie C, dal 2000 al 2003. Nel frattempo tra un trasferimento e l’altro si è sposata e nel 2001 è nata Federica, la sua prima bambina. Diventata mamma ha smesso di giocare e si è dedicata alla famiglia e così nel 2004 ha dato alla luce un’altra femmina alla quale è stato dato il nome di Valentina. Dopo questa bellissima pausa, più che giustificata, ha ripreso a giocare alla grande con la sua prima società, il G.S. Marzola Volley di Povo. Da Tuttapovo un in bocca al lupo per la ripresa dell’attività e complimenti per l’esempio e del grande impegno sportivo dimostrato in questi 25 anni. (s.n.) 8 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 Associazioni anche un servizio a domicilio, senza spese aggiuntive, questo per soddisfare soprattutto la clientela più anziana che abita nelle frazioni più lontane del sobborgo e che al- I m p r e n d i t o r i a Po v o Una nuova lavanderia S ono passati diversi anni ormai dalla chiusura della lavanderia che si trovava in piazza Manci e dopo quella breve parentesi a Povo, a differenza di altri sobborghi, non c’è stato più nessuno che pensasse ad aprirne una nuova. Ora, per iniziativa di Tommaso Clemente, titolare anche della lavanderia di Villazzano, questa lacuna è stata colmata. Povo si arricchisce così di un nuovo servizio per la comunità. Dal 10 ottobre infatti è stata aperta la nuova lavanderia in via della Resistenza 13/A, di fronte alla Pizza Rio. Sono anni che si aspettava questo importante servizio, non solo per la comunità residente, ma anche per rispondere alle esigenze dei numerosi studenti che vengono da fuori provincia e che sono costretti a recarsi fuori Povo per farsi lavare le camice ed i vestiti. Una lavanderia moderna che utilizza macchine ed attrezzature all’avanguardia nel campo del lavaggio, non solo dei capi di abbigliamento ma tutto ciò che si usa nelle abitazioni dai copri materassi e divani ai capi in pelle alle tende ecc. Offre trimenti si troverebbe in difficoltà a portare personalmente i capi in lavanderia. Un augurio quindi a questa nuova attività che va ad aggiungersi alle altre già esistenti e che fanno così di Povo un sobborgo che risponde sempre più ad una buona qualità dei sevizi per soddisfare le necessità dei suoi abitanti. (s.n.) Nuova Lavanderia Povo Via della Resistenza 13/a (di fronte pizzeria al taglio) tel. 0461 - 810411 lavaggio a secco e ad acqua Trapunte, tappeti,. piumini, giacconi, cappotti, giacche, cravatte, camice, giacche a vento, tute di ogni tipo, maglie, capi in pelle, pelliccie di ogni tipo, servizio di sola stiratura, coprimaterassi, coperte, copridivani, tende... Sconti a studenti universitari non residenti Ritiro e consegna a domicilio senza alcun sovraprezzo Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 9 Associazioni Atletica Trento Campioni del mondo di Alessandro Gretter C ampioni del mondo! campioni del mondo! campioni del mondo! È questo il grido che è riecheggiato a Wellington in Nuova Zelanda il 25 settembre, la nazionale italiana di corsa in montagna è di nuovo campione del mondo grazie alle imprese di Marco Gaiardo e di Antonio Molinari. I due alfieri dell’atletica Trento con una condotta di gara generosa e volitiva hanno permesso alla squadra azzurra di rivincere il titolo mondiale. Per il sodalizio dell’Atletica Trento è stato questo il momento più magico di una stagione 2005 vissuta sempre al vertice sia in campo regionale che nazionale. Sono innumerevoli i titoli acquisiti nel 2005 dal- Vendita Fiori grisantemi ciclamini stelle di Natale la squadra gialloblu fra gli altri brillano maggiormente le medaglie d’oro di Marco Gaiardo nella corsa in montagna, di Norbert Bonvecchio nel salto in alto, della squadra di corsa in monPresso il centro Marghetagna assoluta e dei due amarita Grazioli sono iniziati con tori Rosalia Zanoner e di don la fine di ottobre i corsi del Franco Torresani. progetto nonSOLOsport dePer Bonvecchio si tratta di dicati ai bambini nati negli una riconferma. L’atleta di Poanni 1995 - ‘96 - ‘97 - ‘98. vo, anzi per la precisione di OlScopo dell’iniziativa è pertrecastello, ha ormai una colmettere ai partecipanti di rilezione di allori da far invidia ai appropriarsi di esperienze più blasonati atleti azzurri; l’ulmotorie come il correre, il timo ottenuto nel salto in alto lanciare, il saltare il tutto atcategoria under 22 non fa che traverso il gioco. Chi ne voribadire le ottime qualità del ralesse sapere di più può congazzo. tattare il responsabile Ugo La squadra di corsa in Lucin al 349 - 8551983 montagna da sempre ai vertici delle classifiche nazionali ha riconquistato l’ennesimo titolo Italiano. La squadra amatori è riuscita a portare al vertice italiano Rosalia Zanoner con i due titoli nazioni nella maratona e nella mezza maratona e nell’elite mondiale don Franco Torresani con il titolo di corsa in montagna. Altre prestazione di rilievo sono state colte da vari atleti dell’Atletica Trento, ma quello che più ha soddisfatto la dirigenza e i tifosi è l’alto numero di atleti che quest’anno sono approdati in casacca giallo-blu. Lo sforzo di tutta la società e di tutti gli allenatori rivolto ai più piccoli ha permesso all’Atletica Trento di riconfermarsi la società con il maggior numero di giovani tesserati di tutta la provincia di Trento. Questo è senz’altro un risultato che non può non far piacere ai due sponsor dell’Atletica Trento e cioè la Cassa Rurale di Trento e la Cavit, due aziende che hanno da sempre scommesso sulla bontà del progetto Atletica Trento come veicolo per i loro prodotti. Per il 2006 il presidente Carlo Segatta è stato chiaro: si punta ancora sui giovani e si cerca la finale nazionale con la squadra under 17 che vede tra gli altri Alessandro Pedercini e Luciano Pasqualini autori entrambi dei nuovi record regionale e provinciale nel salto con l’asta e nel lancio del martello. Buon 2006 a tutti con sincerità e sportività. Azienda Agricola Foradori Matteo 10 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 Povo (TN) Via Castel di Pietrapiana Tel. 0461 810444 Piante da orto Piante da appartamento Piante da giardino Associazioni GS Alpini Il programma 2005/2006 di Antonio Bazzanella Ecco le ultime notizie in merito alle prossime attività organizzate dal G.S.A. CONVENZIONI SKI-PASS (usufruibili solamente con la presentazione della tessera sociale G.S.A. 2005/2006) PANAROTTA (da acquistare in prevendita entro l’11.12.2005) - giornaliero baby (nati dopo l’1 gennaio 2000) euro 5,00 - stagionale baby (nati dopo l’1 gennaio 2000) euro 40,00 - stagionale bambini (nati dall’1 gennaio 1991 al 31 dicembre 1999) euro 75,00 - stagionale ragazzi (nati dall’1 gennaio 1988 al 31 dicembre 1990) euro 130,00 (i titolari dello stagionale ragazzi possono ottenere 3 giornalieri Val di Fiemme - Obereggen al prezzo complessivo di euro 27,00) In gita a Roma POVO (TN) Via Sommarive, 10 - Tel. 0461 816073 12 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 - stagionale adulti euro 170,00 (i titolari dello stagionale adulti possono ottenere 3 giornalieri Val di Fiemme - Obereggen al prezzo complessivo di euro 39,00) - abbonamento per 10 uscite di 4 ore ciascuna euro 70,00 NB: Ai titolari dello stagionale Panarotta verrà praticata una riduzione del 50% sul prezzo dello ski-pass giornaliero per gli impianti funiviari di Pinzolo. VAL DI FIEMME - OBEREGGEN - giornaliero: euro 25,00 (anziché euro 31,00) - stagionale adulti: euro 265,00 - stagionale bambini (nati dopo il 26 novembre 1994): euro 55,00 - stagionale ragazzi (nati dopo il 26 novembre 1989): euro 110,00 - stagionale studenti (è richiesta la presentazione di certificato scolastico): euro 165,00 CORSI DI SCI Anche per la prossima stagione invernale sono stati programmati corsi di sci per ragazzi sulle piste della Panarotta con i maestri della locale scuola di sci. I corsi sono di avviamento allo sci e di preparazione all’attività agonistica; di seguito sono indicate le caratteristiche dei due corsi, per i quali è obbligatorio l’uso del casco. CORSO DI AVVIAMENTO ALLO SCI: - inizio: sabato 14 gennaio 2006; - durata: 10 uscite di sabato pomeriggio con 2 ore di lezione ogni uscita, dalle ore 15.00 alle ore 17.00; - ritrovo: alle ore 13.30 nel piazzale antistante la chiesa di Povo; - quota di iscrizione: euro 180,00 + euro 20,00 di cauzione, che sarà restituita a fine stagione alla consegna dello ski-pass e della casacca in dotazione a ciascun partecipante. Grazie al contributo messo a disposizione dal G.S.A., la quota comprende il trasporto con il pullman da Povo, lo ski-pass per utilizzare gli impianti funiviari della Panarotta in ogni giorno della settimana per l’intera stagione, le lezioni di sci, la gara e la premiazione di fine corso. - iscrizione: fino a lunedì 28 novembre 2005 è riservata esclusivamente ai ragazzi, che hanno già frequentato il corso di sci nell’inverno scorso. L’iscrizione deve essere effettuata: a) unicamente presso la sede sociale; b) con il pagamento della quota di euro 200,00; c) con la consegna di certificato medico attestante l’idoneità fisica; d) con la consegna di una foto in formato tessera (o in alterna- Giorno di riposo: Martedi - Sabato e Domenica chiuso a Mezzogiorno Associazioni tiva sarà utilizzata la foto sullo skipass dello scorso anno). Non è considerata valida l’iscrizione effettuata in modo diverso o incompleto e quindi non è garantita la prenotazione del posto. Da martedì 29 novembre p.v. le iscrizioni saranno aperte a tutti i soci fino ad esaurimento dei posti disponibili. CORSO DI PREPARAZIONE ALL’ATTIVITA’ AGONISTICA: - inizio: domenica 15 gennaio 2006; - durata: 10 uscite di domenica pomeriggio con 2 ore di lezione ogni uscita, dalle ore 14.00 alle ore 16.00; - ritrovo: direttamente in Panarotta alle ore 14.00 davanti alla sede della scuola di sci; - quota di iscrizione: euro 150,00. Grazie In gita alla miniera a Riscone al contributo messo a disposizione dal G.S.A., la quota comprende lo ski-pass per utilizzare gli impianti funiviari della Panarotta in ogni giorno della settimana per l’intera stagione, le lezioni di sci, la gara e la premiazione di fine corso; - iscrizione: unicamente presso la sede sociale con il pagamento della quota e la consegna di certificato medico attestante l’idoneità fisica ed una foto in formato tessera (o in alternativa sarà utilizzata la foto sullo ski-pass dello scorso anno). ASPETTANDO NATALE Sono stati programmati due corsi, da effettuarsi entrambi presso la sede dell’A.N.A. di Povo. Ai partecipanti è richiesto di portare con sé un paio di forbici ed una scatola (delle dimensioni tipo scatola di scarpe) per riporre i materiali. Gli strumenti necessari sono forniti dall’organizzazione. Grazie al contributo messo a disposizione dal G.S.A., la quota di iscrizione per ciascun corso è di euro 35,00. “CREIAMO IL NATALE CON VARIE TECNICHE”: Corso di 3 ore, da svolgersi in una serata. Verranno realizzati angioletti con la tecnica olandese, ghirlande di Natale (o dell’Avvento) con la tecnica austriaca, decoupage su cera o plexiglas, ghirlandine per l’albero di Natale, biglietti natalizi, foglie in lamina dorata. “IMPARIAMO LA TECNICA BIEDERMEIER”: Corso di 4 ore (2 serate di 2 ore ciascuna). Verranno realizzati 5 elementi. Si lavora con bujon, filigrana dorata, bacche del bosco, barrette, spezie,... 3° TROFEO G.S.A. - A.N.A. POVO DI SCI DI FONDO Domenica 11 dicembre 2005 sulle piste di Passo Coe di Folgaria avrà luogo il 3° Trofeo G.S.A. - A.N.A. Povo di sci di fondo. La manifestazione comprende la 1^ prova del calendario F.I.S.I. 2005/2006 - gara di QZ giovani e senior a T.C. ed a seguire la 1^ prova del circuito dell’Associazione Nazionale Alpini - gara a T.L. riservata ai soci A.N.A. ed agli amici degli alpini. GITA SCIISTICA DI SANTO STEFANO Lunedì 26 dicembre 2005 (giorno di Santo Stefano) è in programma la gita sciistica sulle piste della Plose (Bressanone). VEGLIONE DI FINE ANNO Sabato 31 dicembre 2005 Veglione danzante di San Silvestro presso la scuola media Pascoli a Gabbiolo. GITA TURISTICA A PRAGA (primavera 2006) - durata: 4 giorni, da sabato 22 a martedì 25 aprile 2006; - quota di partecipazione: euro 520,00 comprensiva di trasporto in pullman GT, sistemazione in hotel 3 stelle sup./4 stelle in camera doppia per 3 notti, trattamento di pensione completa con 1 bibita piccola inclusa dal pranzo di sabato al pranzo di martedì, serata tipica in birreria a Praga, accompagnatrice turistica da Povo e guida turistica a Praga, ingressi castelli e monumenti, assicurazione medico/bagaglio; iscrizione: per la prenotazione del posto è richiesto il versamento dell’acconto di euro 200,00 al momento dell’iscrizione, da effettuarsi presso la rivendita giornali e tabacchi di Maria Tiziana Pegoretti a Povo in via della Resistenza 19; Programma: 1° giorno: Salisburgo - Cesky Krumlov - pranzo in ristorante visita alla città - cena in locale caratteristico e pernottamento in hotel. 2°giorno: Hluboka, piccolo centro sulla Moldava a sud di Praga - visita al castello - pranzo in ristorante - nel pomeriggio visita di Praga - cena in tipica birreria e pernottamento in hotel. 3° giorno: visita di Praga (Municipio, Torre dell’Orologio Astronomico, Chiesa di San Nicola, Chiesa Tyn, Palazzo Kinsky, Castello Reale di Boemi, Vicolo d’Oro, Cattedrale gotica di San Vito, Mala Strana, Chiesa di San Nicola) - pranzo e cena in ristorante - pernottamento in hotel. 4° giorno: partenza alla volta della Germania con sosta a Regensburg - pranzo in ristorante - visita alla città - rientro a Povo in tarda serata. Il Gruppo Sportivo Alpini porge a tutti i lettori i migliori auguri di Buone Feste. snc PAVIMENTI TRENTO - Via Verdi 17 - Tel. 0461 238898 - Fax 0461 266077 Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 13 Associazioni G r u p p o A l p i n i Po v o “Chalet” Moronar in via di ultimazione lavoro e al materiale messo a disposizione da molti artigiani locali. Un impegno comunque gravoso, basato prevalentemente sul contributo volontario di un gruppetto di soci Ana che, coordinati da Bruno “Piastrela” Franceschini e sotto la preziosa supervisione di Agostino “Ca- di Paolo Giacomoni C i siamo quasi! Stanno per essere definitivamente ultimati i lavori di arredo e di finitura per lo “chalet” del Moronar, la struttura che il gruppo Ana di Povo in oltre due anni di duro lavoro ha letteralmente “creato” dai resti fatiscenti di una precedente struttura eretta nella zona che fino a qualche anno fa ha ospitato innumerevoli manifestazioni di Ana e Gsa. Dopo anni di richieste e sollecitazioni, nel 2002 prende corpo quello che diventerà il progetto definitivo della struttura: un edificio con ampia sala, bar, cucina, servizi e seminterrato, una grande e pratica tettoia esterna ed un’area verde con barbecue, panchine e ampio parcheggio. I lavori, iniziati nell’autunno del 2003, prevedono una spesa complessiva di oltre 227.000 euro, e sono partiti con un contributo comunale di circa 103.000 euro, altri aiuti minori ma altrettanto utili e significativi (tra cui, lo ricordiamo con orgoglio, i 10.000 euro dalla prima edizione di “Tuttapovo in Festa”), oltre al vicia” Giovannini, hanno portato a termine un’opera che resterà a disposizione dell’intera popolazione e che è facile immaginare, diventerà il fulcro di molte delle attività delle associazioni del sobborgo. Definite le ultime questioni burocratiche (certificato di abitabilità, agibilità, ecc.), che hanno ritardato fino ad oggi l’uso della struttura, ora arriva la parte relativamente più impegnativa. Non sarà facile infatti gestire una struttura di questo tipo senza una larga mobilitazione dei soci Ana e del volontariato locale. Proprio per questo, dalle pagine di Tuttapovo, la locale sezione Ana vuole lanciare un appello a quanti sono desiderosi di dare il proprio apporto al lavoro che nei prossimi anni aspetterà gli Alpini di Povo. Chi fosse interessato a partecipare a questa esperienza non deve fare altro che presentarsi il giovedì sera nella sede Ana di Povo (la baracca a fianco delle vecchie scuole elementari), oppure telefonare a Romeo Zordan al n. 0461/810667 per concordare le eventuali disponibilità. Chi invece volesse fare la propria offerta in denaro per concorrere alle spese della realizzazione della struttura, può effettuare i propri versamenti alla Cassa Rurale di Trento sul CC 10003911 intestato a “Gruppo Ana Povo”. Ogni piccolo contributo sarà una goccia preziosa che contribuirà a pagare una struttura che appartiene a tutta la comunità! Nelle foto: la struttura del Moronar nel 1981 e nel 2005. BERTOTTI s.n.c. di Bertotti Claudio e Merz Giuliano Pitture interne e esterne Povo (TN) - Uffici: via della Resistenza 79 - Tel. 0461 810694 14 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 Associazioni Filo Concordia ‘74 Tour in Grecia con la filo rante. Proseguimento ed arrivo in serata ad Olimpia. Cena e pernottamento. Settimo giorno: Olimpia - Patrasso Prima colazione in hotel. Mattinata dedicata alla visita del Museo e del sito archeologico di Olimpia. Pranzo in hotel o ristorante. Arrivo a Patrasso. Imbarco sulla nave. Cena al self service e pernottamento a bordo. Ottavo giorno: Navigazione - Ancona - Trento (Povo). Prima colazione e pranzo a bordo. Arrivo al porto di Ancona (ore 14 circa). Proseguimento con pullman GT per Trento (Povo). Per informazioni sul viaggio telefonare a Carlo (tel. 0461810651). La rassegna - Festival del Teatro umoristico M entre entra nel vivo la XVIII edizione della rassegna teatrale Isidoro Trentin e X dedicata agli amici Marco, Maurizio e Alessandro, la Filo ha già pensato al dopo sta- gione. Con congruo anticipo ha infatti allestito un interessante programma vacanziero con destinazione Grecia ed al quale può aderire chiunque, con spirito di amicizia e convivialità, condivida le finalità turistico-ricreative e culturali della proposta. Questo il programma: Tour della Grecia classica e Meteore (inizio maggio 2006) Primo giorno: Trento - Ancona Ritrovo dei signori partecipanti e partenza con pullman GT per Ancona. Disbrigo formalità di imbarco e partenza con nave per la Grecia. Seconda colazione a bordo con formula self-service. Sistemazione in cabine doppie con sevizi privati. Cena al self service e pernottamento a bordo. Secondo giorno. Igoumenitza - Kalambaka - Metzovo Prima colazione libera. Arrivo in prima mattinata a Igoumenitza e incontro con la guida. Partenza con pullman G.T. per Kalambaka con prima sosta a Ioannina, capitale dell’Epiro. Visita al centro città, al quartiere turco, alle moschee e al lago di Ioannina. Trasferimento a Metsovo (ridente paesino di montagna). Sosta e pranzo in ristorante. Proseguimento del viaggio e arrivo nel tardo pomeriggio a Kalambaka. Cena e pernottamento. Terzo giorno: Kalambaka - Meterore Prima colazione in hotel. Visita ai Monasteri bizantini delle Meterore, costruiti su poderose rocce a strapiombo sulla pianura circostante. Pranzo in ristorante. Proseguimento per Delfi. Cena e pernottamento. Eventuale passeggiata serale ad Arahova, rinomata località montana con ricco artigianato. Quarto giorno: Delfi - Atene Prima colazione in hotel. Mattinata dedicata alla visita del Museo e del sito archeologico di Delfi tra le località più famose del mondo antico per il noto oracolo. Pranzo in ristorante. Successivo proseguimento per Atene. Cena e pernottamento (possibile sosta al monastero do Ossios Loukas). Quinto giorno: Atene - Acropoli - Mikrolimano Prima colazione in hotel. Intera giornata dedicata alla visita della città di Atene inclusa l’acropoli. Pranzo previsto in ristorante del Mikrolimano (Pireo) con menù a base di pesce. Cena e pernottamento in hotel. Sesto giorno: Argolide - Corinto - Epidauro - Micene Prima colazione in hotel. Partenza per il tour dell’Argolide con prima sosta a Corinto per ammirare il famoso canale. Proseguimento per Epidauro. Visita al teatro e al sito archeologico. Proseguimento per Micene con visita del nuovo museo. Pranzo in risto- XVIII “Isidoro Trentin” e XI in ricordo di Marco, Maurizio e Alessandro dal 12 novembre 2005 al 18 febbraio 2006 - Sabato 16 dicembre: La Filodrammatica “Toblino” di Sarche presenta “La credenza” di Gianni Facchin - Sabato 14 gennaio: “La Logeta” di Gardolo presenta “La maga Zenobia” di Gigi Cona - Sabato 21 gennaio La Filodrammatica Ce.Dro. presenta “La fortuna d’encontrarse” di Antonia Dalpiaz - Sabato 28 / domenica 29 gennaio: La Filodrammatica “Concordia ‘74” di Povo presenta “Storie poere” di Antonia Dalpiaz - Sabato 4 febbraio: La Compagnia “Follie d’Autore” presenta “Me zendro spazin e mi... bechin” di Bruno Capovilla - traduzione di Carlo Giacomoni - Sabato 18 febbraio: Il Gad Sperimentale “Città di Trento” presenta “Uomini e topi” di John Steinbeck. Al termine della recita verranno effettuate le premiazioni. Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 15 Associazioni Circolo pensionati ed anziani Una visita gradita D a lunedì 17 ottobre è in funzione il Centro Diurno per adulti ed anziani di Povo. Il nuovo complesso è stato realizzato sull’area ex Cavagna e rappresenta un positiva risposta alle esigenze del vivere bene e sano degli anziani. I servizi che vengono erogati sono finalizzati ad una maggiore qualità della vita. È dotato oltre che di ampi spazi anche di numerose sale attrezzate, di palestra e vasca terapeutica, prossimamente anche di una sala di musicoterapia ed offre la possibilità di coltivare interessi culturali, svolgere attività fisica e socializzare con altre persone. Per visionare questa nuova struttura, il circolo pensionati ed anziani di Povo, accompagnati dal suo Presidente Guido Grisenti, ha organizzato una visita guidata al Centro Polifunzionale. A fare da Cicerone il Presidente della Casa di Riposo Margherita Gra- zioli, Renzo Dori, quale Ente gestore del complesso, il quale ha illustrato le finalità ed il funzionamento del Centro. Una visita seguita con molto interesse dai numerosi soci partecipanti, i quali hanno così potuto rendersi conto di persona delle possibilità che vengono offerte a chi frequenta il Centro. (s.n.) Il gruppo di visitatori con il presidente della Casa di Riposo, Renzo Dori (in giacca rossa) ed il Presidente dei Pensionati Guido Grisenti (il quinto da sinistra). Circolo pensionati ed anziani Tempo di festeggiamenti U n altro anno è passato, ma per i giovani d’altri tempi, il tempo non conta, se non per festeggiare i compleanni tutti assieme in allegria a cura della vice presidente l’inossidabile Vaia Trude. Stiamo parlando naturalmente del circolo pensionati ed anziani di Povo guidato dal suo presidente Guido Grisenti. Trascorso l’estate il circolo è ripartito con le sue consuete attività, la tombola in compagnia ed i tavoli del poker e della briscola (altro che casinò!) senza dimenticare la solidarietà verso i meno fortunati a cui ha desti- 16 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 nato generosi (anche se non ingenti) contributi. L’ autunno solitamente destinato ad iniziative conviviali ha visto come protagonista l’altipiano di Pine con la castagnata del 10 novembre alla “ Comparsa” ed il pranzo di Natale del 10 dicembre al “Belvedere” con il sempre apprezzato regalino di Natale per tutti i soci. Quest’anno, sempre a cura di Trude Vaia, è stato organizzato presso il nuovissimo centro servizi di Povo, dotato di un adeguata palestra, la ginnastica musicale con 30 iscritti, ancora in corso. I compleanni di dicembre saranno accorpati con quelli di gennaio e festeggiati assieme l’ultimo sabato di gennaio. Per concludere il 2005 tutti i soci sono invitati alla festa del 31 dicembre con inizio alle ore 21.00 presso la sede del circolo. Chi intende partecipare deve prenotarsi presso il circolo durante l’orario di apertura, per gli altri non restano che i migliori auguri da parte del direttivo che ricorda a tutti i pensionati e i non più giovani di Povo e dintorni che il circolo gli aspetta e gli invita ad iscriversi per trascorrere assieme i migliori anni della seconda giovinezza. (a.g.) Associazioni RSA Margherita Grazioli Natale con i tuoi... di Innocenzina Groff C ome passa il tempo! Ci stiamo avvicinando velocemente alla più bella festa dell’anno! Il Santo Natale! Festa dei bambini, festa della famiglia, festa di tutti gli uomini e le donne di buona volontà. In questo periodo di fine autunno, si avverte già nell’aria l’arrivo della “Sacra Ricorrenza” e ci si prepara a festeggiarla nel migliore dei modi. Sarebbe carino, per una volta, riuscire a trascorrere il giorno del Santo Natale in casa con la famiglia riunita ed in tranquilla serenità. Iniziare la giornata andando in Chiesa insieme, per partecipare alla celebrazione della Santa Messa. Scambiarsi gli auguri con affetto sincero e tanta allegria. Consumare un buon pranzetto gustoso, che piaccia a tutti i commensali, poi sistemarsi comodamente vicino al Presepe per parlare in tranquillità, ed ascoltare anche quello che hanno da dire i bambini ed i ragazzi, spegnere e lasciar riposare il televisore e gli altri aggeggi vari. Se proprio si desidera un po’ di musica si può cantare assieme “Tu scendi dalle Stelle” e riprovare la dolce emozione di quando si era bambini. Con la vita movimentata e stressata di adesso, sono sicura che una giornata semplice e serena saprebbe risvegliare nel cuore di tutti quel calore affettuoso che qualche volta per mancanza di tempo, può essersi involontariamente affievolito. Non si dovrebbe dimenticare mai, che amare e sen- tirsi amati rende felici grandi e piccoli. Voglio ricordare a proposito qualche cosa di carino che mi è capitato l’anno scorso. Nel periodo precedente il santo Natale, ho salutato e augurato buona notte a una signora ospite, come me della Casa di Riposo M. Grazioli. Lei è silenziosa e parla solo se viene interpellata, però mi ha risposto in lingua tedesca. Il giorno successivo mi sono avvicinata con l’intenzione di farla parlare un poco. Abbiamo fatto un bel discorsetto, naturalmente in lingua italiana, così ho appreso che: si sentiva così così, che il suo papà era di “Prato allo Stelvio”, che il suo cibo preferito è torta, biscotti e caffè latte, tiramisù, cioccolatini, gelato ecc. tutte cose dolci e morbide che piac- ciono tanto ai bambini. A questo punto mi è venuta un’idea, le ho chiesto se le faceva piacere sentirmi cantare qualche cosa per lei sola. E lei, alzando la testa, con evidente sorpresa, mi ha incoraggiata con un breve cenno del capo. Così ho intonato la bella melodia natalizia “Stille Nacht” in tedesco e, incredibilmente lei ha cantato con me: molto intonata e senza sbagliare le parole. È stata una rivelazione! Aveva un’espressione così dolce negli occhi da suscitare in me un’infinita tenerezza. Da quel giorno, i nostri duetti si sono ripetuti sempre con la stessa melodia, seguita qualche volta dal “Tannenbaum”. Un giorno mi sono seduta davanti a lei in silenzio, la guardavo sorridendo sperando di sentirla parlare per prima. E lei, dopo avermi osservata per un po’ si è decisa finalmente ad aprire bocca, e con uno sguardo colmo di affetto mi ha detto:” Lei è tanto dolce ed io le voglio bene!” Chi avrebbe immaginato una frase così spontanea ed affettuosa? Mi sono commossa veramente e le ho risposto che le volevo tanto bene anch’io e che noi due saremo state amiche per sempre. Queste semplici parole l’hanno resa visibilmente felice, l’ho capito dal suo viso e dal suo sguardo che si sono incredibilmente illuminati. È proprio vero che basta poco per rendere felice una persona anziana! Questa ne è la prova! Purtroppo il tempo è molto veloce e nel passare si prende ogni giorno un pezzetto della nostra vita. In questo anno le cose sono molto cambiate, per me ed anche per la mia cara amica. Ma nelle prossime feste natalizie voglio provare ancora a cantare con lei “Stille Nacht”, sperando di rivedere quell’espressione luminosa e felice spuntare nei suoi occhi. Se ci riesco, sarà per me una grande soddisfazione perché saremo felici in due, ancora una volta. Auguro a tutti un lieto Santo Natale ed un felice Anno Nuovo. Un affettuoso abbraccio da Innocenzina Groff. SERRAMENTI E ARREDAMENTO Loc. Borino Via Brenz, 24 38050 POVO (Trento) Tel. 0461 810377 Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 17 Associazioni RSA Margherita Grazioli Autunno caldo alla casa di riposo di Renzo Dori A lla Casa di Riposo Margherita Grazioli - Residenza Sanitaria Assistenziale - questo ultimo scorcio di autunno si sta dimostrando molto caldo a causa del concentrarsi in poco più di un mese di due importanti eventi da tutti attesi, anche se particolarmente impegnativi: il primo è stata l’apertura il 17 ottobre scorso del Centro Polifunzionale per anziani nella nuova struttura realizzata dal Comune di Trento con l’avvio dell’attività del Centro Diurno e del Centro Servizi di cui abbiamo avuto modo di riferire nel precedente numero di Tuttapovo (gli alloggi pro- di Chiaranda Christian e Mazzalai Andrea tetti apriranno con gennaio 2006); il secondo è costituito dal trasferimento (ancora in corso mentre scrivo) di ospiti, uffici socio-sanitari, amministrativi e servizi nella nuova struttura realizzata sull’area occupata dalla ex villa Margherita Grazioli e di cui vorrei riassumere qui di seguito le caratteristiche principali. Finalmente ci siamo: il nuovo volume costruito a ridosso delle due ali, quella est e quella ovest, della Casa di Riposo è praticamente ultimato e dopo alcuni anni di disagi conseguenti al necessario utilizzo di strutture prefabbricate per garantire tutti i servizi di cui gli anziani nostri ospiti richiedono è giunto il momento di prendere possesso dei nuovi spazi particolarmente ampi e confortevoli. Nel corso della realizzazione si sono apportate non poche varianti rispetto alle previsioni progettuali iniziali con l’obiettivo di qualificare sempre più e sempre meglio i volumi secondo le indicazioni più avanzate atte a meglio rispondere alle esigenze degli anziani nostri ospiti. Il risultato finale è quello di offrire sicuramente una residenzialità di buon livello corredata di attrezzature d’avanguardia. La nuova struttura infatti garantisce una dotazione di spazi e servizi per “micro cellule” di circa 20 ospiti ritenuto, sulla base di dati scientifici, l’entità ideale per attuare attività relazionali significative e cure particolarmente personalizzate. Ogni gruppetto di 20 ospiti potrà conseguentemente godere di spazi a loro riservati quali una sala da pranzo con cucinetta ed un soggiorno per le attività di varia natura nonché ogni piano, ali laterali comprese, raggruppante circa 60 ospiti (3 “micro cellule”), potrà usufruire di un’ampia sala ritrovo ove verranno organizzate le attività e manifestazioni di interesse più generale. Tutte le stanze sono dotate di servizi igienici e doccia e molte anche di poggiolo con ampia vista sul sobborgo. Ogni piano, per facilitare all’ospite l’individuazione della propria stanza, ha un proprio colore che lo distingue dagli altri e la scelta dei colori delle pareti, pavimenti, porte e arredi è stata fatta privilegiando le tonalità tenui Aderente deleghe con assicurazione per la gestione dei sinistri automobilistici Vettura di cortesia “Smart” Banchi riscontro scocche Verniciatura a forno Restauro vetture d’epoca Perizie automobilistiche Scritte pubblicitarie Personalizzazioni Modifiche ed elaborazioni Riparazione cristalli Riparazione carenature 38100 Trento Via Al Casteller, 4 Tel. e Fax 0461/930780 - [email protected] 18 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 Associazioni Un augurio speciale... Sabato 8 ottobre 2005 presso Villa O’Santissima, la sede staccata della casa di riposo “Margherita Grazioli”, si è tenuto un momento di festa davvero speciale: il 100° compleanno della signora Deotto Norma! Circondata dall’affetto dei suoi familiari e da quello di molti Ospiti che hanno desiderato renderle omagpiù gradite all’anziano. Realizzare la struttura pensando al gruppetto di 20 ospiti ovviamente ha significato ridefinire le modalità organizzative e l’attività lavorativa anche di tutti gli operatori sia sociosanitari che sanitari. Ne è nato un confronto molto aperto e significativo con tutte le professionalità presenti che hanno accettato di buon grado alcune modifiche alla turistica convinti che lavorare con un gruppo relativamente piccolo di ospiti e sempre con quello rappresentava la possibilità concreta di stabilire una fattiva relazione con l’anziano e di percepire con maggior tempestività le loro esigenze, desideri o necessità. Da un lato quindi potevano dispiegarsi meglio le qualità professionali dell’operatore e dall’altro si poteva più agevolmente raggiungere l’obiettivo di familiarizzare con l’anziano per farlo sentire in un ambiente accogliente e disponibile a soddisfare la sue esigenze sia di relazione che di salute. Oltre alla dotazione di due ampie sale per le attività collettive, una grande terrazza ed altri due ampi poggioli di uso comune la nuova struttura è dotata di una bella palestra con tutte le attrezzature per la ginnastica preventiva e per gli interventi fisioterapici e di una cappella (in corso di realizzazione) situata al pian terreno ed accessibile anche dal giardino esterno. Nell’interrato sono stati ricavati due piani garages dedicati agli automezzi del personale ed i collegamenti con la cucina in modo da garantire il trasferimento dei pasti attraverso un sistema di ascensori collegati direttamente con gio, la signora ha espresso a tutti la sua grande gioia e trepidazione per aver raggiunto un traguardo così importante con tanta grinta ed entusiasmo. Rinnoviamo le nostre congratulazioni e l’augurio di una buona e serena continuazione! Il servizio animazione le varie sale da pranzo. All’ultimo piano nel sottotetto sono stati ricavati gli uffici dell’amministrazione e la sala del consiglio il tutto utilizzando la tecnica delle pareti attrezzate. I lavori però non sono ancora ultimati perché, liberate le aree attualmente occupate dai prefabbricati, si dovrà procedere alle sistemazioni esterne, alla creazione dei nuovi viali di accesso alla struttura, i nuovi giardini attrezzati e le zone dedicate all’or to-terapia; si dovranno inoltre procedere ad alcune sistemazioni interne per ricavarne la sala di musico-terapia, l’archivio e un locale di deposito. Contestualmente si dovranno avviare i lavori di sistemazione dell’ala est con l’ampliamento delle stanze e la realizzazione al piano rialzato di un “nucleo” specializzato per la cura dei malati di alzheimer collegato all’esterno con un giardino attrezzato specificatamente per loro. L’impegno di tutti è quello di ultimare i lavori di sistemazione dell’ala est entro l’autunno del prossimo anno in modo da consentire finalmente il rientro degli anziani ospiti della struttura provvisoria di Villa O’Santissima a Villazzano che giustamente non vedono l’ora di ritornare nella casa di Povo. Solo allora potremo inaugurare la nuova Casa di Riposo - Residenza Sanitaria Assistenziale Margherita Grazioli. Nel frattempo se qualche “poero”, magari mosso da spirito volontaristico, volesse visitare quanto sin qui realizzato saremo ben lieti di riceverlo. Finiture d’interni Finiture esterne Ferramenta per serramenti in legno e mobili Sistemi di chiusura digitale e meccanica Intonaci, assistenza tecnica Cilindri di sicurezza Servizio tintometrico Ferramenta e duplicazione chiavi Trento Via Brennero, 320 Top Cenar Tel. e Fax 0461.824705 e-mail: [email protected] Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 19 Associazioni G.S. Alpini bike Non solo agonismo di Marino Baldessari L a stagione agonistica è ormai conclusa da qualche settimana con la soddisfazione degli atleti che hanno partecipato alle numerose gare in programma in regione e fuori regione. Il gruppo bike si dedica ora alle uscite per puro divertimento nelle quali, abbandonato lo spirito agonistico, ci si ritrova con l’amicizia e la voglia di divertirci che ci lega. Il giorno 16 ottobre ci siamo dati appuntamento in valle di Sella (Borgo Valsugana), dove il nostro amico Armando possiede una bella baita in mezzo ai prati della valle. Già da tempo ci aveva invitati, oltre che per un giro in bici, anche per una braciolata. Il sole non era ancora spuntato, l’aria era frizzante e stimolava la partenza. Ci aspettava una pedalata in mezzo al bosco vestito dei colori che solo l’autunno può riservare. La strada sterrata si inerpicava fin sotto le rocce della Cima Dodici sovrastante la valle, per poi discendere su sentieri nascosti da uno spessore considerevole di foglie secche e scricchiolanti sotto le ruote delle nostre bici. Prima di concludere l’escursione, Armando ci ha voluto portare lungo il tracciato della famosa esposizione all’aperto “Arte Sella”. “La Cattedrale”, fa da sfondo alla foto di gruppo che non poteva mancare nel nostro album dei ricordi. Rientrati alla baita ci aspettavano polenta, braciole, e castagne. Non posso tralasciare poi, l’appuntamento con la luna piena di novembre. Come avviene da più di dieci anni, alle ore 21 siamo partiti numerosi dalla piazza di Povo alla volta della Maranza. Le nostre bici erano munite di fari, che però al chiaro di luna non sono serviti; abbiamo pedalato insieme, con una buona temperatura, poco meno di un’ora per arrivare alla mèta. Dopo esserci cambiati i vestiti sudati ci attendeva una piacevole sorpresa. Nella sala che da qualche anno ci mette a disposizione l’amico Mario “becar”abbiamo trovato una tavola imbandita: un ottimo e graditissimo minestrone caldo, poi pane, formaggi, affettati, dolci, castagne con un buon vinbrulè. Non è avanzato nulla! In queste occasioni si dimentica la dieta. A proposito, devo ringraziare gli autori della sorpresa, Italo, Vittorio, Fabrizio e Claudio, tutti membri del direttivo del G.S.A. fari accesi. Come si vede per noi la bici non è solo agonismo. Invito per gli appassionati: tutte le domeniche con qualsiasi tempo e temperatura alle nove di mattina si parte dalla piazza di Povo. FALEGNAMERIA GIACOMONI DI LORENZO E FRANCESCO S.N.C. POVO (TN) - VIA SABBIONI, 3 - TEL. E FAX 0461 810093 20 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 Gruppo vocale “Concentus Clivi” P arlare di coralità in Trentino, a volte, può essere un esercizio ripetitivo tanto che le cronache dedicano spazio a questo argomento e, ogni volta che si tenta di tracciare un profilo su questo tema, il discorso facilmente scivola nella banalità ed inesorabilmente il prodotto sembra seguire un ritmo scandito da concetti già percepiti. Èquindi difficile testimoniare la passione di coloro che dedicano gran parte del loro tempo in questo esercizio, cercando di motivare un fenomeno talmente radicato nella nostra gente, che vede impegnati numerosissimi addetti, dilettanti e professionisti. Fa parte di questa numerosa schiera anche il gruppo vocale “Concentus Clivi” che, sotto l’attenta direzione artistica di Davide Lorenzato, sta affrontando una stagione di intenso lavoro. I ripetuti contatti del nostro direttore con diverse culture musicali, hanno arricchito notevolmente le nostre conoscenze e, attraverso il confronto di esperienze e percorsi didattici per noi inusuali, che hanno impresso una notevole spinta innovativa, si sono raggiunti traguardi impensati. Nel settembre del 2004 è nata una sezione femminile e, contemporaneamente una mista. Nella primavera del 2005 il repertorio conta già oltre 100 brani e durante l’estate si organizzano delle giornate laboratorio a Bosco di Civezzano dove si approfondiscono l’educazione all’ascolto, la tecnica vocale, il perfezionamento dell’intonazione, intercalati da elementi di storia della musica. Tutti questi temi sono largamente ripresi nei corsi di “canto corale” e di “direzione corale”, riavviati recentemente con la terza edizione, frequentata da diversi appassionati; è già partito parallelamente il “Laboratorio di Canto Corale” una sezione dedicata ai giovani tra 16 ed i 24 anni (le iscrizioni sono ancora aperte); l’iniziativa dei corsi sarà ripresa già nel gennaio 2006 con la chiusura delle iscrizioni il 15/01/2006. Questa indispensabile premessa per inquadrare il nutrito pro- Centro Servizi ed Esposizione Via Brennero 36 - CALLIANO (TN) Tel. 0464 830028 Fax 0464 830595 Numero verde 800 111999 www.finstral.com - [email protected] 22 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 gramma di lavoro avviato dalla nostra formazione che tra l’altro, ha trovato appagamento nella recente trasferta a Salisburgo, dove è stata protagonista di una emozionante esperienza; si sono tenuti due concerti rispettivamente il 1° ottobre nella “Basilica Maria Plain” ed il 2 ottobre nel Duomo della città di Mozart, eseguendo brani di autori diversi, spaziando dal gregoriano al romantico. Prossimamente si terranno i classici concerti natalizi che ci vedranno impegnati il 16 dicembre nella Chiesa di S.Donà (Cognola) ed il giorno successivo nella Chiesa Parrocchiale di Povo dove, oltre ai brani natalizi sarà eseguita anche la “Missa brevis in C” di Mozart, con l’accompagnamento di un gruppo orchestrale. Il 27 dicembre saremo nella Chiesa Parrocchiale di Folgaria dove si terrà un concerto, nel quale si alterneranno brani popolari natalizi con pezzi sacri. L’anno 2006 inoltre sarà ricco di appuntamenti e di iniziative volte al miglioramento tecnico e sociale del gruppo; è in preparazione un programma a cappella che vede in febbraio l’interpretazione de “Il Festino del giovedì grasso” di Banchieri, in aprile l’opera 74 di Brahms ed altri brani di autori vari; altri progetti con coro ed orchestra sono lo “Stabat Mater” di Haydn (in marzo), Bach e Vivaldi (in giugno) e Saint Saens in (dicembre). È ovvio che i diversi cambiamenti avvenuti in questo ultimo periodo lasciano il segno, sia in noi, ma specialmente, nel nostro pubblico che era ormai abituato a seguirci nelle esecuzioni di un repertorio popolare e trova quindi difficile comprendere tale metamorfosi che, anche inconsapevolmente, sta cambiando il nostro modo di “essere coristi”. Il cammino intrapreso è quindi impegnativo ed ambizioso ma siamo convinti che, con l’appoggio e lo stimolo di chi ci segue con simpatia, saremo in grado di concretizzare e raggiungere i risultati che ci siamo prefissi. Porte, finestre e persiane Conci Dario Associazioni Auguri di liete festività A v i s Po v o Nell’imminenza delle Festività Natalizie l’Avis Povo desidera porgere a tutti i lettori di “Tuttapovo” i migliori auguri di Liete Festività e prospero 2006. Un augurio particolare ai donatori di sangue e a quanti a vario titolo operano in modo gratuito e spesso silenzioso al servizio della collettività. L’Avis invita tutti al termine della Santa Messa di Natale dopo la Mezzanotte a un brindisi augurale nel piazzale antistante la chiesa. AVIS informa Festa del donatore 2006 di Giancarlo Ianes H a avuto un notevole riscontro l’iniziativa curata dall’Avis di Povo in occasione della Festa del Rosario. Il concerto di “Cantare suonando”, diretto dal prof. Marco Porcelli con la partecipazione dei ragazzi diversamente abili e della cantante Manuela Maffei tenutosi presso il teatro Concordia ha saputo regalare intense emozioni ai numerosi intervenuti. Il programma ha pescato nel repertorio classico delle canzoni italiane da Morandi a Battisti ma anche con sconfinamenti lirici (“Nessun dorma”) e l’applauditissimo “È la mia vita”, traduzione del intramontabile “My Way” di Frank Sinatra magistralmente interpretato da Manuela Maffei. Il filone musicale che unisce e rafforza questi ragazzi traendo motivazioni e talenti, rappresenta un grimaldello per scardinare luoghi comuni e per risvegliare genuini sentimenti in un mondo ipervorticoso. È questa la considerazione più spontanea scaturita nel dopo concerto, da ciò che ha saputo dare, con semplicità e maestrìa. Con congruo anticipo informiamo che sabato 11 febbraio a partire dalle ore 19.45 avrà luogo presso il Centro civico di Povo la Festa del Donatore. La serata sarà occasione di incontro conviviale con spuntino, sfizzioserie e bevande, allietata dalla musica di Sergio Dolzani e dal cantante di casa Paolo Tomasi con possibilità di ballo. L’invito è aperto a tutti con termine iscrizioni entro il 7 febbraio e comunque fino ad esaurimento posti. Per informazioni: Rita tel. 0461-810480. Vuoi diventare donatore di sangue? Ecco cosa devi fare Se condividi l’ideale altruistico della donazione di sangue e vuoi diventare donatore questo è l’iter che devi seguire: Età compresa tra i 18 e i 65 anni. Compilare un apposito modulo che ti verrà consegnato in occasione dei sopra riportati appuntamenti o richiedendoli ai vari referenti avisini. Contattare successivamente la segreteria dell’Avis comunale di Trento (tel. 0461916173) e fissare di comune accordo un appuntamento nel quale consegnare il modulo e presentarsi ancora in quella occasione a fare il prelievo. A distanza di circa venti giorni, se ritenuti idonei si verrà chiamati per la visita medica e si potrà procedere alla prima donazione (Banca del sangue - via Malta - Trento). LA BIFORA SERRAMENTI di Fedel Giulio Magazzino in Località Cimirlo, 92 38050 Povo (TN) Telefono e fax 0461.819972 Cell. 335.5726664 Internet: www.labiforaserramenti.it Email: [email protected] - Poggioli in Pvc Serramenti in Pvc Serramenti in legno Porte interne Porte Blindate Portoncini in legno Basculanti- Sezionali Scale per interni Porte tagliafuoco Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 23 Associazioni Gita a Pavia CIRCOLO ARCI PAHO O ttobre, mese ideale per le gite culturali. Di buon mattino domenica 23 ottobre siamo partiti per Pavia. Fino agli ultimi giorni sembrava non saremmo riusciti ad arrivare al numero minimo di partecipanti che avevamo stabilito per poter partire, poi un paio di gruppi familiari ci hanno portati alle 30 persone. Appena arrivati abbiamo visitato la maestosa Certosa di Pavia, un complesso monastico che ha visto nobili, artisti e artigiani impegnati per secoli nella costruzione e arricchimento del complesso architettonico. Dopo il sacro il profano, al castello Visconteo abbiamo visitato la mostra “i disegni proibiti” del grande artista viennese Gustav Klimt. Disegni privati di circa un secolo fa aventi per tema l’erotismo, 50 immagini di donne ed uomini in pose che per l’epoca erano particolarmente scandalose, ora forse non fanno più questo effetto, foto e manifesti anche pubblicitari sono quasi altrettanto erotici. L’ARCI di Pavia ci ha portati in un grande circolo con un migliaio di soci, il circolo “Angelo Grassi” dove abbiamo avuto un pranzo ecceCIRCOLO ARCI PAHO P zionale curato dagli amici di Pavia con musica e allegria. Nel pomeriggio una bravissima studentessa ci ha accompagnati nel centro storico facendoci conoscere tutti i più significativi angoli della città. Stanchi ma soddisfatti non rimaneva che il ritorno a casa, dandosi appuntamento per la prossima iniziativa. foto di Alberto Zanotti - il gruppo dei gitanti a Pavia Speciale corsi er assoluta scarsità di iscritti quest’anno non sono ancora partiti i seguenti corsi, che saranno attivati al raggiungimento di un numero minimo di iscritti: Cucito con Tiziana Moser tel. 0461 811005 Yoga con Ofelia Pereira tel. 3478991616 Shiatsu con Liliana Atz tel. 3477363379 Viet Thai Chi con Ines Campo tel. 3290733203. Corsi estivi di tedesco in Germania Nella nostra regione mistilingue confinante con il mondo tedesco viene naturale proporre dei corsi di lingua tedesca, queste le proposte: Sono partiti anche se con pochi iscritti i corsi: Spagnolo con Rosanna Paredes Gimenez tel. 0461 916890 Portoghese con Ana Lucia Dos Santos tel. 0461 342075 Italiano per Stranieri con insegnante qualificata Maglieria con Angela Donà tel. 0461 811126 Viene richiesta la tessera ARCI 2005 o 2006, costo 10,00 euro valida su tutto il territorio nazionale con sconti e convenzioni. Informazioni ed iscrizioni telefonando al numero 0461 819947 (Aldo Giongo) [email protected]. Luogo - Lindenberg (Germania), in un meraviglioso castello ed in un adiacente maestoso istituto con tutti i confort (sport,piscina,ecc). Corso per ragazzi - dai 10 ai 14 anni Corsi per adulti - dai 14 ai 17 anni I corsi durano 30 ore per tutto l’anno, la preparazione è valida per i livelli A1 e C2, sono previsti sconti per gruppi di 10 persone. Informazioni e iscrizioni [email protected]. SCAVI OPERE MURARIE Via della Resistenza,84 38050 POVO (TN) tel. e fax 0461 342159 cell. 389 0449336 24 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 Associazioni A R C I PA H O Rievocazione storica al ponte Lodovico Bernabè Antonio autore del libro “Quando Povo era comune” dal quale sono state tratte molte delle notizie storiche che hanno documentato l’iniziativa. La festa si è poi trasferita nella sala del nuovo centro polifunzionale dove si è dato corso a balli imperiali e valzer viennesi con un ricco rinfresco a base di torte “Sacker”, “Linz” e strudel, un suggestivo tuffo nel passato di 150 anni per non dimenticare la nostra storia. Un sentito ringraziamento al gruppo folcloristico polacco, al carnevale asburgico di Arco, alla facoltà di ingegneria dell’università di Trento che ha concesso l’uso del posteggio, agli abitanti del condomino “Al Ponte”, al servizio strade della provincia autonoma di Trento e a quanti hanno collaborato alla riuscita dell’iniziativa. di Aldo Giongo S abato 22 ottobre, sul massiccio ponte in pietra che attraversa il torrente Fersina in località Mesiano, s’avanza un elegante e maestoso corteo, lo guidano due alti ufficiali dell’ impero Austrungarico seguiti da numerose dame e nobili cavalieri rappresentanti della corte viennese. In prossimità della sponda appartenente al comune di Povo, un nastro bianco e rosso sbarra loro la strada, a fianco del nastro una sorridente e graziosa ragazza porge all’Arciduca d’Austria Lodovico d’ Asburgo una forbice su un cuscino rosso, sua Altezza taglia con fare deciso il nastro e apre ufficialmente il ponte che collegherà per i prossimi 150 anni Povo al resto del mondo. Questa la scena che quanti hanno partecipato alla rievocazione storica dell’inaugurazione del vecchio ponte Lodovico hanno potuto ammirare, grazie alla presenza di due figuranti del carnevale di Arco e agli amici del gruppo polacco con i loro meravigliosi costumi. La cerimonia è stata organizzata dalla circoscrizione e dal circolo culturale ARCI PAHO, ispirata dal manifesto originale della cerimonia del 1855, recuperato da Sandro Minestrina e consegnato in questa occasione alla presidente della circoscrizione Paola Moser. Da qualche anno una stele, riproducente questo manifesto, fa bella mostra di sé all’inizio del ponte, realizzata su richiesta dell’ex consigliere comunale Aldo Giongo, sostenuta dal consigliere comunale Luigino Maule e finanziata dall’ assessorato ai lavori pubblici della provincia. Alla commemorazione erano presenti, oltre al presidente del circolo culturale Giongo che ha presentato la manifestazione,il vice presidente Pontalti e altri membri del direttivo, la presidente della circoscrizione Paola Moser ed il vicepresidente Sergio Nichelatti con altri consiglieri, l’assessore di Trento Aldo Pompermaier e il consigliere comunale Luigino Maule, l’onorevole Marco Boato, l’assessora di Mezzolombardo Annamaria Helfer, il presidente della circoscrizione di Villazzano Carlo Filippi, Sandro Menestrina e Foto S.N. altre foto su www.tuttapovo.it • Associato accordo (ANIA) per la gestione diretta del sinistro si ritira l’autovettura solo firmando il modulo di delega senza anticipare il pagamento. • Possibilità di verificare l’allineamento scocca con sistema computerizzato in poci minuti (verifica usato prima dell’acquisto). • Preventivi immediati gratuiti senza impegno. • Impianto di verniciatura idoneo all’utilizzo di vernici a base d’acqua per il ripristino come da originale. • Tempi medi di consegna autovettura: 3 giorni. • Auto sostitutiva. • Garanzia del lavoro svolto. MATTARELLO (TN) - Via della Cooperazione 47 - tel 0461946006 - fax 0461942850 e-mail: [email protected] www.fellincar.it soccorso stradale: 3355458709 3477128298 Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 25 Associazioni Comitato gemellaggio Znojmo Cronaca dall’Europa di Aldo Giongo D opo il rinnovo dei consigli circoscrizionali di Povo e Villazzano i due comitati gemellaggio hanno rinnovato, come previsto dallo statuto gli organismi dirigenti. Per quanto riguarda Povo, il presidente uscente Giorgio Betti ha lasciato il posto a Aldo Giongo ideatore del gemellaggio e nuovo rappresentante del consiglio circoscrizionale per il gemellaggio, accettando la carica di vice presidente, cassiere è stato riconfermato il cavalier Aurelio Pontalti. il consueto viaggio a Znojmo per la festa dell’uva ha visto anche quest’anno l’esaurimento dei posti disponibili con parecchie persone che non hanno potuto partecipare, le stesse sono invitate ad iscriversi al più presto possibile per il prossimo anno. Su pressante richiesta abbiamo inserito una giornata a Praga, sempre molto apprezzata nonostante il poco tempo disponibile e una fastidiosa pioggia. La pioggia ha anche fatto saltare la prevista esibizione dei nostri giovani della sala prove di Kaleidoscopio, nonostante avessero a disposizione un ampio palco coperto e molta gente si fosse radunata nella piazza per assistere al concerto. Tutti i programmi del 2005 sono stati realizzati, il torneo di pallavolo femminile pasquale a Znojmo organizzato dall’ARCI PAHO, l’ospitalità a Znojmo di due classi della scuola media a Maggio, la visita della delegazione di Znojmo a fine maggio con il triangolare “Fabio Merler” di pallavolo e la conferenza storica per il novantesimo compleanno della partenza dei profughi per Znojmo del 28 maggio 1915, il torneo di calcio giovanile a Znojmo di luglio, la festa dell’uva, l’ospitalità dei ragazzi di Znojmo a Povo e Villazzano di fine settembre organizzata dalla scuola media e per concludere l’arrivo a febbraio della classe di Znojmo che ha vinto un premio nel concorso “un testo per noi” del coro Piccole Colonne. Il consiglio circoscrizionale ha ascoltato una dettagliata relazione e cronistoria del gemellaggio tenuta dal nuovo presidente e completata da Giorgio Betti e dalla presidente uscente del comitato di Villazzano Carla Capra. I consiglieri sono stati informati dei dissidi e delle incomprensioni sorte con alcuni membri del comitato di Villazzano,in particolare sulla loro richiesta di modifiche statutarie che portino ad una riduzione dei rapporti unitari con Povo. Tutti i gruppi hanno auspicato il mantenimento di un rapporto di collaborazione tra le due circoscrizioni ed i due comitati incaricando la presidente Paola Moser di intervenire in tal senso presso il suo collega di Villazzano. Per il 2006, decimo anniversario della firma del gemellaggio ufficiale, saranno programmate occasioni di incontro con gli amici di Znojmo che coinvolgano il più possibile la popolazione, il comitato gemellaggio invita esponenti delle varie associazioni e singoli cittadini/e ad iscriversi al comitato portando idee e partecipazione per conoscere e far conoscere i nostri amici di Znojmo. Per informazioni ed adesioni rivolgersi presso la circoscrizione o ai responsabile del comitato. 26 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 Piccole colonne L’otto dicembre 1979, al teatro concordia nasceva, dopo uno spettacolo, il coro “Le Colonne” divenuto poi “Coro Piccole Colonne” data l’età dei componenti. Il coro ha avuto un crescente successo guidato da sempre da Adalberta Brunelli e Luciano Anesi. Dal 1991 ha lanciato il concorso “UN TESTO PER NOI”, un concorso che impegna delle classi delle scuole elementari, con i loro insegnanti, ad inventare il testo di una canzone. I testi vincitori vengono poi musicati e cantati dal coro. Questo l’elenco dei vincitori dell’ottava edizione: - Ecole Internationale R. Schuman - STRASBOURG (FRANCIA) Testo: IL COMPLEANNO DEGLI ANIMALI - Europaschule Nordhorn - GÜTERSLOH (GERMANIA) Testo: UNSER TRAUM - Základní Škola - ZNOJMO (REP. CECA) Testo: GRIPPE (L’INFLUENZA) - Colegio San Jose Ikastetxea - DONOSTIA S. SEBASTIAN (SPAGNA) Testo: SOMOS FELICES - Scuola elementare “L: Radice” - FONTANELLE DI ATRI (TERAMO) Testo: IL MONDO È DI MILLE COLORI - Scuola elementare “Don Milani” - VINOVO (TORINO) Testo: SONO IMPAZZITI I NUMERI - Scuola elementare di Segno - SEGNO (TRENTO) Testo: LA SCATOLA DELL’ILLUSIONE -Scuola elementare “don Milani” - TRIBIANO (MILANO) Testo: ANIMALI IN LIBERTA’ -Scuola elementare “A. Grazi” - CINIGIANO (GROSSETO) Testo: ABRA ABRA CABRADI’ - Scuola elementare “E. Vendramini” - PORDENONE Testo: FILASTROCCA ALL’ALBICOCCA -Scuola privata “Nuovi Orizzonti” Srl - REGGIO CALABRIA Testo: VITA NEL PRATO - Scuola elementare “R. Viviani” - San MARCO EVANG. (CASERTA) Testo: CAMMINARE SULL’ARCOBALENO Tutte le canzoni sono state registrate presso lo STUDIO 33 di Francesco Ianes Per le musiche il coro si è avvalso della collaborazione di musicisti famosi quali Beppe Carletti (storico leader dei Nomadi), Franco Fasano, Marco Mojana, Paolo Baldan Bembo e Francesco Salvi oltre naturalmente ad Adalberta Brunelli che ha musicato 4 testi. Il C D con le nuove canzoni più il bellissimo brano internazionale “The prayer”, sarà in distribuzione per Natale e si chiamerà “IL MONDO È DI MILLE COLORI”. Spazio Circoscrizione C i r c o s c r i z i o n e d i Po v o Notizie dal Consiglio Seduta del 19 settembre Rideterminazione delle competenze degli uffici dello stato civile operanti nel comune di trento Nel processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione il Comune di Trento è impegnato con iniziative e progetti, in conformità agli obiettivi prefissati negli strumenti programmatici dell’Ente, volti all’innovazione, miglioramento e qualificazione dell’attività e dei servizi nel comparto demografico per corrispondere al meglio alle esigenze dei cittadini. Con crescente frequenza ed intensità si evidenzia nell’attività quotidiana degli uffici preposti la necessità di perseguire una complessiva linea d’azione fortemente incentrata sulla standardizzazione dei dati in maniera omogenea rispetto alla realtà nazionale per consentire con facilità, celerità, efficienza ed economicità l’interazione anche a distanza nei rapporti con le vari Amministrazioni ed Enti. Nella medesima prospettiva, l’utilizzo da parte dell’Ente di procedure condivise, in primo luogo già a livello nazionale e di reti tecnologiche infrastrutturali di estensione elevata per l’interscambio e la circolarità dei dati tra pubbliche amministrazioni, è presupposto fondamentale per porre in essere le condizioni, volte ad assicurare al cittadino l’accesso con la necessaria flessibilità anche ai servizi erogati dalle amministrazioni pubbliche centrali e locali basati sulle moderne tecnologie informatiche e telematiche, tra i quali, già realtà, la carta d’identità elettronica, nuovo documento personale di riconoscimento e di identificazione fruibile in futuro per l’accesso ai servizi erogati on line. È stata quindi di recente sottoposta all’attenzione del Consiglio di Circoscrizione la proposta di intervento inerente alla rideterminazione delle competenze degli uffici dello stato civile operanti nel Comune di Trento, al fine di migliorare l’organizzazione dei servizi demografici. Attualmente nel Comune di Trento operano dodici Uffici dello Stato Civile, più precisamente: Ufficio 1 di Trento città Ufficio 2 di Trento - Cognola Ufficio 3 di Trento - Gardolo Ufficio 4 di Trento - Matterello Ufficio 5 di Trento - Povo Ufficio 6 di Trento - Ravina Ufficio 7 di Trento - Sopramonte Ufficio 8 di Trento - Meano Ufficio 9 di Trento - Villazzano Ufficio 10 di Trento - Sardagna Ufficio 11 di Trento - Baselga del Bondone Ufficio 12 di Trento - Vigolo Baselga Ai medesimi competono, secondo quanto previsto dai rispettivi decreti ministeriali istitutivi, la tenuta e l’aggiornamento dei regi- Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 27 Spazio Circoscrizione stri dello stato civile relativi agli atti di nascita, matrimonio, morte e cittadinanza, secondo le direttive impartite dall’Ufficio 1, nonché il rilascio di tutte le certificazioni desunte dagli atti medesimi. È stato proposto al Consiglio Circoscrizionale che alla data del 01.01.2006, di sopprimere gli Uffici dello Stato civile attualmente in essere, ricostituendoli contestualmente nel numero di dieci, di cui un Ufficio centrale e nove Uffici separati con la delimitazione territoriale delle attuali nove Circoscrizioni suburbane, ma con delle diverse competenze, attualizzandole in relazione alla situazione odierna. I nuovi Uffici dello Stato Civile sarebbero complessivamente dieci e più precisamente: Ufficio 1 di Trento città Ufficio 2 di Trento - Cognola Ufficio 3 di Trento - Gardolo Ufficio 4 di Trento - Mattarello Ufficio 5 di Trento - Povo Ufficio 6 di Trento - Ravina Ufficio 7 di Trento - Sopramonte Ufficio 8 di Trento - Meano Ufficio 9 di Trento - Villazzano Ufficio 10 di Trento - Sardagna. I consiglieri circoscrizionali. Da sinistra: Claudia Povoli, Aldo Giongo, Chiara Giacomoni, Paolo Giacomoni, Giuliana Sacco, Giorgio Betti, Sergio Nichelatti, Paola Moser, Bruno Tomasi, Emiliana Pisoni, Guido De Stefano, Camillo Bonvecchio, Nicola Alessandrini, Matteo Foradori, Eugenio Oliva. La proposta sopra illustrata prevede la soppressione dei 12 Uffici dello Stato Civile operanti nel Comune del Trento e la contestuale ricostituzione di 10 Uffici dello Stato Civile, di cui un Ufficio centrale, contrassegnato dal numero 1 e 9 Uffici separati: l’Ufficio n. 1, con sede in Piazza Fiera 17, avrà la competenza: in materia di nascite, pubblicazioni di matrimonio, morti e cittadinanze, in via unitaria e con riferimento all’intero territorio comunale; i 9 Uffici separati dello Stato civile avranno competenza esclusivamente in materia di celebrazione dei matrimoni civili con riferimento al rispettivo territorio circoscrizionale. Il mantenimento degli Uffici separati d’anagrafe presso detti Uffici separati di Stato Civile a norma degli artt. 7 Legge 24.12.1954, n. 1228 e 29 D.P.R. 30.05.1989, n. 223, cosicché nessuna modifica gestionale ed operativa interverrà in ordine alla tenuta dei registri anagrafici ed all’esercizio delle competenze in materia. Il mantenimento della certificazione informatizzata degli atti di stato civile (nascita, matrimonio, morte) presso tutti indistintamente gli sportelli circoscrizionali. Interrogazione dal consigliere P. Giacomoni zona Via alla Val È stata presentata un’interrogazione relativa all’espansione urbanistica e diversa classificazione di zone omogenee sul territorio della Circoscrizione, nello specific Via alla Val. Dopo ampia discussione, il Consiglio co riguardante la zona inircoscrizionale ha approvato la stessa, inoltrandola alla Giunta comunale in attesa di risposta formale. Nominati i componenti delle commissioni di lavoro Sono stati rinnovati i componenti le 5 commissioni di lavoro così composte: Commissione Usi Civici Presidente: Camillo Bonvecchio. Consiglieri: Sergio Nichelatti, per la maggioranza, Claudia Povoli, per la minoranza. Componenti esterni: Nereo Morelli, Alessandro Gretter, Arrigo Lunelli, Aurelio Pontalti, Alberto Segatta, Giorgio Tomasi. Commissione territorio, ambiente e attività economiche. Presidente: Nicola Alessandrini. Consiglieri: Paolo Giacomoni, Emiliana Pisoni, per la maggioranza, Claudia Povoli, per la minoranza. Componenti esterni: Davide A Beccara, Renzo Dori, Franco Ianes, Claudio Palermo, Franco Zanuso. Commissione cultura e giovani Presidente. Bruno Tomasi. Consiglieri: Chiara Giacomoni, Giuliana Sacco, per la maggioranza, Claudia Povoli, per la minoranza. Componenti esterni: Sara Albertini, Stefano Belluta, Davide Tarolli, Manuela Tomasi, Marisa Vertemati, Matteo Visintainer; Elisabetta Alberti viene nominata di diritto componente la commis- RITROVA IL TUO EQUILIBRIO CON LO SHIATZU TRATTAMENTI SHIATZU LILIANA ATZ MARTIGNANO - Tel. 347 7363379 28 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 Spazio Circoscrizione Giunta provinciale n. 2808 di data sione cultura in quanto responsabile della biblioteca periferica di Povo. La presidente della 23.10.2003 e del Consiglio comunale di Trento n. 57 di data 14.03.2002 e n. 166 del Commissione sport Circoscrizione 26.11.2002 di adozione e riadozione del Presidente: Eugenio Oliva. PRG del Comune di Trento. consiglieri: Giorgio Betti per la maggioranza, signora Paola La predetta sentenza accoglie e, per efClaudia Povoli per la minoranza. Moser riceve il fetto, annulla, gli atti impugnati e precisaComponenti esterni: Mariano Andreatta, mente l’individuazione dell’area produttiva Alessandra Bertagnoli, Ferdinando Iamartedì mattina di Mesiano segnatamente nella zona destines, Paolo Malpaga, Franco Zanuso. dalle 8.30 alle nata D2C in C.C. di Povo, dopo ampia disCommissione attività sociali e nuove 10.30 su cussione il Consiglio Circoscrizionale, procittadinanze pone di sollecitare la Giunta Comunale afPresidente: Matteo Foradori. appuntamento finché proceda in ricorso avverso la succiConsiglieri: Giuliana Sacco, per la maggiotelefonando al nr. tata sentenza. ranza, Claudia Povoli, per la minoranza. Componenti esterni: Antonella Andreottola, 0461 810241 Gemma Bertotti, Carmen Cenere, Bruno Seduta del 18 ottobre Pedrini, Martino Pedrini, Mara Tomasi. Incontro con l’assessore alla vivibilità Auguriamo a tutti un buon lavoro, confidando nell’impegno e nella urbana - ambiente - mobilità, Aldo Pompermaier e l’ing. Realis costanza nel rispetto della nostra comunità. dirigente della trentino servizi La Presidente Moser Paola ha posto in discussione gli argoComponenti Comitati di Gestione Scuole dell’Infanzia menti relativi al sistema di raccolta immondizie, raccolta differenSono stati rinnovati i comitati di gestione della scuola dell’In- ziata e l’imminente apertura del C.R.M. di Gabbiolo ed inoltre la fanzia Equiparata di Povo per il triennio scolastico 2004/2007: Giu- questione delle mobilità con riferimento allo spostamento del caseppe Grisenti e Maria Cristina Paoli. polinea del 13 presso il Centro Polifunzionale di Povo. Per la scuola dell’infanzia Provinciale di Povo per il triennio scoE’ intervenuto l’Ass.Pompermaier Aldo che si soffermato sulla lastico 2004/2007: Giorgia Bertotti e Valeria Paoli. realizzazione del C.R.M. di Gabbiolo, secondo impianto dopo quello di Lung’Adige S. Nicolò, realizzato a servizio della collina est, Cessioni alla Famiglia Cooperativa di Povo. con l’auspicio di ridurre la produzione di rifiuti ed aumentare la racÈ stato richiesto al Consiglio Circoscrizionale di esprimere il colta differenziata. proprio parere riguardo alla richiesta presentata dalla Famiglia CoInforma che è in corso l’aggiornamento del piano rifiuti del operativa di Povo Scarl di cessione di parte foto s.n. della p.f. 1304/1 dell’intera p.ed. 1211 e costituzione diritti reali in C.C. di Povo. Presa visione della richiesta ed in considerazione delle indicazioni fornite dal Servizio Patrimonio il Consiglio Circoscrizionale, propone di esprimere parere favorevole alla richiesta formulata dalla Famiglia Cooperativa di Povo. Zona artigianale di Mesiano Preso atto che il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa del Trentino Alto Adige - sede di Trento con propria sentenza n. 163/2005 reg. sent. N. 25/2005 reg. Ric. di data 25 febbraio 2005 ha accolto il ricorso proposto da Lorenzi Andrea contro la Provincia di Trento ed il Comune di Trento per l’annullamento della delibera della Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 29 Spazio Circoscrizione Estensione delle reti di fognatura e di 2002, l’accordo con la grande distribuzione acque bianche 3° intervento per ridurre l’uso della plastica ed altro mateIl Consiglio Circoscrizionale, sentita la riale d’imballaggio. relazione del Presidente della commissione Comunica i dati relativi alla verifica in territorio - ambiente e attività economiche, percentuale della raccolta differenziata fra in considerazione della necessità di miglioSobborghi e che su Povo è in corso un morare la captazione delle acque meteoriche e nitoraggio per verificare la possibilità della favorire l’allaccio alle acque nere da parte raccolta porta a porta. dei privati esprime parere favorevole al piaIn merito alla richiesta di capolinea del no di estensione delle reti di cui sopra che 13 presso il Centro Polifunzionale di Povo, interessano i residenti di via Selva e parte di l’assessore informa che è in fase di studio la via Marchesini,con le seguenti osservazioni: fattibilità allo spostamento del capolinea, nel posizionare una griglia trasversale con contempo strutturalmente è stata predispodissabbiatore dopo l’incrocio presso la parsta l’idonea viabilità per consentire il transito tenza della rete delle acque bianche; degli autobus. verificare la possibilità, previo accordo L’ing. Realis informa in merito alle isole con i privati, di modificare il tracciato del ecologiche del centro città e vari aspetti necollettore delle acque nere passando nel gativi precisando che per Piazza Manci era prevista una soluzione diversa a minor coPaola Moser piazzale della p.ed. 1112 a confine con la sto. Presidente della Circoscrizione p.ed. 775. Per quanto riguarda la pulizia delle isole ecologiche è competenza degli utenti manSeduta del 07 novembre tenerne la pulizia. Reintegro diritti di uso civico nell’amPer quanto riguarda eventuali proposte e osservazioni, relativi bito del demanio di Povo. alla raccolta immondizie, vanno presentati al Servizio Ambiente. Il Consiglio Circoscrizionale, vista la proposta della CommisFornisce un’ampia relazione in merito al servizio offerto dalla sione Usi Civici, e dietro indicazione dell’Azienda Forestale di Trenzona C.R.M. di Gabbiolo e orari di apertura. to e Sopramonte, ha espresso parere favorevole al vincolo d’uso civico sulle aree ex Rocol Che sani, Pradi di Stelar, ex Caserme di Pramarquart, Monte Celva con esclusione della zona abitata. Auguri In prossimità delle feste porgo, da parte del Consiglio e mio personale, l’augurio di un Buon Natale e un Felice 2006. Percorso Mountain Bike sulla Marzola Colta l’opportunità di completare il percorso Mountain Bike sulla Marzola, e prevedere l’utilità in caso di esbosco e l’utilizzo come via eventuale di soccorso, si è chiesto all’Azienda Forestale di Trento e Sopramonte di valutare la possibilità di collegare tramite una strada carrabile, la strada tagliafuoco con la strada dei BindesiMaranza. Incontro con il Rettore dell’Università degli studi di Trento proff. Davide Bassi Il Consiglio Circoscrizionale si è incontrato con il Rettore dell’Università degli studi di Trento prof. Davide Bassi. Il Sobborgo di Povo oltre alle facoltà di scienze ed ingegneria si prepara ad accogliere il nuovo importante centro di ricerca Micorsoft; infatti è prevista per il 7 dicembre prossimo l’insediamento dei ricercatori che si dedicheranno alla bioinformatica. Il centro sarà ubicato negli uffici del prestigioso edificio della Cassa Rurale di Trento, recentemente acquistati dall’ Università. Una trentina di ricercatori accuratamente selezionati e provenienti da tutto il mondo, cercheranno di sperimentare l’unione del- Incontro con il rettore dell’Università Davide Bassi Servizio montacarichi Copertura assicurativa Esperienza pluriennale Personale qualificato dal 1960 NAZIONALI INTERNAZIONALI INTERCONTINENTALI TRENTO - Povo, Via Salè 9 - Tel. e Fax 0461 810237 Sito Internet: www.tomasitraslochi.it E-mail: [email protected] 30 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 Spazio Circoscrizione nate estive magari scambiando due chiacchiere con altre persone, un modo simpatico per fare comunità specialmente con le nuove persone venute ad abitare nel nostro paese. Procedono i lavori di costruzione della nuova scuola materna La nuova fontana ad Oltrecastello le scienze informatiche e la materia vivente. Si propongono di simulare al computer un sistema biologico e quindi sperimentarne le caratteristiche. Il Centro di ricerca farà capo ad una società divisa equamente tra Ateneo e Microsoft; questa paritetica partecipazione garantirà ad entrambe le parti indipendenza, e quindi consentirà la circolazione gratuita delle tecnologie sviluppate, secondo quanto previsto dalla cosiddetta “Dichiarazione di Berlino” sul libero accesso alle conoscenze. Il rettore Bassi, nel corso del suo intervento al Consiglio Circoscrizionale di Povo, ha evidenziato un crescente interesse al progetto da par te di aziende farmaceutiche nazionali ed internazionali. Sono state evidenziate le problematiche relative alla mobilità degli studenti, anche in previsione della realizzazione del nuovo polo informatico che verrà realizzato ad ovest dell’IRST. In conclusione dell’incontro, è emersa l’ipotesi di realizzare un impianto centralizzato di teleriscaldamento a servizio della nuova struttura universitaria, dell’ITC, e di scienze, ma che in prospettiva potrà essere esteso anche alle abitazioni private esistenti nel raggio di 2 Km. La sfida, su questa complessa materia se porterà a breve i risultati attesi, farà sicuramente conoscere a livello mondiale il sobborgo di Povo. Mercoledì 12 ottobre una delegazione di consiglieri circoscrizionali ha effettuato un sopralluogo a Sprè per prendere visione dello stato d’avanzamento dei lavori di costruzione della nuova scuola per l’infanzia. Alla visita oltre alla presidente della Circoscrizione, Paola Moser ed il vicepresidente Sergio Nichelatti, erano presenti Paolo Giacomoni, Aldo Giongo, Claudia Povoli. I consiglieri, guidati dal progettista e direttore dei lavori architetto Franco Voltolini, del Servizio Restauri del Comune di Trento, il quale ha illustrato ai consiglieri le caratteristiche tecniche dell’opera del costo a base d’asta di 2.321.528,00 euro. L’ opera, costruita con tecniche d’avanguardia ed innovative nel campo edilizio, dall’Impresa Rossaro Roberto e F.lli di Tione, utilizzando il legno e materiali ad alta coibentazione in modo da ottenere un notevole risparmio energetico. La struttura dotata di ampi spazi interni con standard abitabili di grande funzionalità che favoriscono le più moderne forme educative e pedagogiche. Ampi spazi per il gioco, per il riposo e così anche per il refettorio e la cucina. L’edificio sarà dotato di ampio parcheggio e sul lato strada verrà costruito anche un marciapiede. I lavori stanno proseguendo secondo il programma stabilito e l’impresa consegnerà il manufatto, pronto per il suo utilizzo entro la primavera del prossimo anno così da iniziare l’attività 2006. Con questa nuova struttura si renderanno liberi i locali attualmente occupati dalla scuola materna, a fianco del Centro Civico, (ex ambulatori) i quali saranno a sua volta utilizzati dalla scuola elementare Umberto Moggioli. Sostituita la fontana a Oltrecastello Sostituita la fontana in cemento costruita nel 1951 in via Marchesoni all’altezza dell’abitato di Oltrecastello ormai fatiscente con fastidiose perdite d’acqua, ora al suo posto è stata posizionata una fontana in pietra, con l’occasione è stata sistemata anche l’intera piazzola, ricostruiti i muri perimetrali con sassi a vista come in passato, per la pavimentazione è stato usato il porfido. Questo è sempre stato un luogo di ritrovo per i residenti, per i passanti invece meta per rifocillarsi e rinfrescarsi nelle calde gior- I consiglieri circoscrizionali in visita al cantiere Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 31 Inaugurato il Centro Raccolta Materiali M artedì 25 ottobre a Povo è stato inaugurato il Centro Raccolta Materiali, collocato in posizione strategica che ne facilita l’accesso. Esso si trova in via Castel di Pietrapiana tra il rio Salè ed il campo sportivo di Gabbiolo sulla strada provinciale che collega Povo con Villazzano. All’inaugurazione erano presenti tra gli altri, il Sindaco di Trento Alberto Pacher, l’assessore all’Ambiente Aldo Pompermaier, l’ing. Realis della Trentino Servizi direttore del servizio ambiente, la presidente ed il vicepresidente della Circoscrizione di Povo, Paola Moser e Sergio Nichelatti, il Presidente della Circoscrizione di Villazzano Carlo Filippi. Il Centro che è costato mezzo milione di euro, serve soprattutto ai cittadini di Povo e Villazzano per il conferimento di rifiuti urbani provenienti da utenze domestiche che non possono essere depositati nei tradizionali cassonetti. Ora i cittadini possono portare questi materiali presso il centro di raccolta gratuitamente, con l’assistenza del personale della Trentino Servizi e depositati direttamente nei container specifici. Gli orari d’apertura del Centro sono: il mercoledì dalle ore 14.30 alle 17.00 ed il sabato dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle ore 14.30 alle 17.00. Le tipologie del materiale da conferire (vedi riquadro) sono le più disparate, dai copertoni al materiale inerte derivante da piccoli lavori domestici (piastrelle, calcinacci, wc, ecc) in modiche quantità, perciò non sono ammessi allo scarico materiali derivanti da lavori edilizi di imprese artigianali e non. Si possono portare metalli, cartoni, legno e ramaglie, plastiche (tavoli e sedie da esterni), materiali pericolosi quali, oli esausti, farmaci, pesticidi e batterie. Si posso- foto s.n. no portare anche divani, poltrone, materassi e mobili. Un servizio atteso da anni dagli abitanti della collina e che fa parte di un programma comunale che prevede la realizzazione di altri sei punti di raccolta in altri sobborghi della città. L’invito che vogliamo rivolgere dalle pagine di Tuttapovo ai cittadini è quello di utilizzare al meglio questo nuovo servizio e non lasciare, come purtroppo spesso accadeva, questi materiali nei pressi delle isole ecologiche o presso i bidoni delle immondizie. Sergio Nichelatti 32 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 foto s.n. Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 33 Redazionale Riduzione dei rifiuti e raccolta differenziata di Aldo Giongo T foto s.n. ra i molti problemi che affliggeranno la popolazione del terzo millennio il più tragico e probabilmente quello che provocherà la fine della nostra civiltà è il problema ambientale, sto esagerando? I segnali sono molto preoccupanti, quando ci sono stati così frequenti disastri ambientali, tifoni,uragani, inondazioni, siccità, ghiacciai che si ritirano? Siete sempre convinti che siano cause naturali? I grandi della terra hanno fatto molte riunioni, hanno firmato protocolli, come quello di Kioto, si sono dati delle regole che non riescono a rispettare, perché ridurre le emissioni in atmosfera vuol dire produrre meno, ridurre gli sprechi vuol dire guadagnare meno per le grandi multinazionali. Dalla metà del secolo scorso con l’avvento delle materie plastiche, mezzi di informazione, industrie e pubblicità ci hanno spinti verso la società dell’ “usa e getta”. Questa soluzione sembrava geniale, basta con le costose riparazioni di elettrodomestici, vestiti, scarpe, ecc. quando qualcosa si guasta si getta via e se ne prende uno nuovo. Anche i prodotti più naturali e biodegradabili vengono confezionati in vaschette, nailon e plastica, per comprare 3 banane ti porti a casa tre vaschette in polistirolo e relativo cellofan. Tutti questi materiali gettati alla rinfusa finivano in discarica, ma le discariche si esauriscono velocemente e non resta quindi che bruciarli. Partirono i primi inceneritori, il fumo prodotto era pestilenziale, una cappa nera che piombava sulle città, si misero al lavoro gli ingegneri e nacquero i termovalorizzatori, gli stessi inceneritori con sistemi di filtraggio dei fumi e l’utilizzo del calore per produrre vapore o acqua calda, problema risolto? Per poco tempo, i filtri non trattengono tutte le sostanze inquinanti ed in ogni caso la combustione aumenta le emissioni in atmosfera già fuori da ogni protocollo ed i filtri altamente inquinanti vanno portati in discariche speciali assieme alle ceneri quantificabili nel 25% del materiale bruciato. Cosa possiamo fare noi, vi chiederete, se neanche i potenti della terra con eserciti di scienziati riescono a risolvere il problema? Tutti noi possiamo fare molto con dei semplici comportamenti quotidiani che ci costano un po’ del nostro tempo e un po’ di attenzione in cambio possiamo avere dei grandi risultati, risparmiando anche denaro quando sarà introdotta la raccolta dei rifiuti indifferenziati casa per casa e si pagherà per ogni svuotamento invece che a metro quadro come ora. Il metodo migliore di eliminare i rifiuti è senza dubbio evitare di produrli, mentre fate la spesa pensate a quanti rifiuti state comprando, preferite imballaggi semplici e riutilizzabili, comprate il più possibile merce fresca e di stagione non confezionata con vaschette di polistirolo e cellofan, chiediamo ai commercianti di non imballare ulteriormente merce già provvista di involucro, chiediamo vengano reintrodotti prodotti sfusi (ad esempio i detersivi liquidi ed il vino, in modo da poter utilizzare a lungo lo stesso contenitore) e bottiglie con il vuoto a rendere. L’altro impegno che vi dovete prendere è la separazione dei materiali di scarto, raccolti separatamente in modo corretto non sono più rifiuti ma diventano materie prime per nuovi utilizzi, le sostanze organiche diventano compost e ritornano alla terra come fertilizzante, il vetro può ridiventare bottiglie e contenitori, la carta rimane sempre carta i metalli vengono riutilizzati con meno impiego di energia rispetto alla materia prima. I materiali selezionati in questo modo saranno smaltiti gratuitamente (sempre quando sarà introdotta la tariffa a svuotamento) depositati negli appositi contenitori nelle isole ecologiche o consegnati al centro raccolta materiali. Cos’è il centro raccolta materiali? È la nuovissima struttura appena inaugurata in Via Castel di Pietrapiana, sulla provinciale per Villazzano dove un tempo si trovava il depuratore fognario. Con un piccolo sforzo riusciremo a non produrre rifiuti o a produrne in quantità talmente ridotta da rendere inutile la costruzione di un inceneritore da 200 milioni di euro, che aggraverà di molto i problemi ambientali di Trento e zone limitrofe. Pensateci! MAFFIOLETTI “Il pane con il sorriso” Sede: Località Sille di Civezzano Tel. 0461 858464 34 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 Punti Vendita: Povo - Via Don Dallafior Martignano - Via Bellavista 2 Villazzano - Via Villa, 36 Piedicastello - Via Brescia Civezzano - Via Telvana Trento - Via Gramsci Pergine - Via Pennella Salorno - Via Trento 9 Civezzano - Loc. Sille c/o Centro Europa Tuttapovo in festa Bilancio di Tuttapovo in festa 2005 di Sergio Nichelatti A distanza di qualche mese ci sembra giusto informare i nostri lettori per fare un bilancio di “Tuttapovo in Festa 2005”, non solo un bilancio economico, ma anche una valutazione della riuscita della festa e dell’interesse avuto tra la gente. Parliamo subito della partecipazione. Nella giornata di mercoledì 29, dopo la S. Messa nella chiesa parrocchiale si è tenuto come da programma, un applauditissimo concerto spiritual del Coro Laboratorio Musicale di Ravina, ma la partecipazione è stata inferiore alle aspettative, forse a causa del maltempo. Pazienza. Negli altri giorni, da giovedì a domenica, la presenza è stata più che buona. Giovedì la SAT, la Cooperativa Kaleidoscopio Spazio Aperto e l’AVIS hanno gestito benissimo la marcia non competitiva che ha visto la partecipazione di circa 60 concorrenti. Il venerdì si è svolta la gara podistica “Secondo giro delle frazioni” e “36° Trofeo San Vigilio” con un centinaio di partenti, organizzata in modo impeccabile dall’Atletica Trento e dal G.S. Marzola e con la presenza di RTTR che ha realizzato un bel servizio sulla gara e la festa con filmati ed interviste. Positivo anche l’utilizzo dell’Anfiteatro della Cassa Rurale con i due concerti di band giovanili di giovedì e venerdì. Anche le mostre pittoriche, il concorso fotografico e la festa multietnica organizzate dal circolo ARCI - PAHO hanno avuto una buona, se non ottima, presenza di pubblico, ed unanime è stato l’apprezzamento delle opere esposte. L’AVIS con il suo gazebo ha gestito i giochi gonfiabili, per la gioia dei bambini. Sabato pomeriggio la finale e la premiazione del Torneo Primi Calci organizzato dall’U.S. Scania con una buona presenza di pubblico, mentre nelle ore serali è stata registrata la maggior affluenza di pubblico attirato dalla musica da ballo dell’orchestra spettacolo “Point”. Domenica con il pranzo comunitario, la Banda cittadina di Trento, la gara degli arcieri al Moronar e la festa multietnica hanno portato molta gente a consumare il pranzo e gli addetti alla cucina ed ai servizi hanno avuto il suo bel daffare a reggere il grande lavoro. A questi va il nostro ringraziamento, perché con il loro impegno hanno fatto sì che tutto si svolgesse nel migliore dei modi. Un grazie particolare va anche al GSA ed al Gruppo ANA per la loro preziosissima collaborazione. Il gioco della ruota della fortuna non ha avuto quel successo che speravamo, abbiamo venduto solo 2.700 biglietti, meno della metà di quanto preventivato, mentre invece ha avuto un notevole interesse la bancarella del libro usato. Dal punto di vista economico abbiamo riscontrato un significativo calo degli incassi ed è stato venduto molto meno dell’anno precedente. Nonostante questo calo, probabilmente dovuto alla crisi economica che stanno attraversando molte famiglie, possiamo dire che nonostante l’utile sia stato minimo, il risultato è positivo, anche perché Tuttapovo in festa, non è e non vuole essere solo la festa delle tre B, Birra, Bistecche e Ballo, ma essere una festa che finanzia anche attività culturali, sportive e di solidarietà. Arrivederci al prossimo anno. Bilancio Tuttapovo in festa 2005 Spese postali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .300,00 tasse: Siae+Ica+Bolli+IVA . . . . . . . . . . . . . . . . .1.738,33 Assicurazioni/sorveglianza . . . . . . . . . . . . . . . . . . .834,00 Alimentari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .9.492,11 Festa multietnica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1.050,00 Strutture . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .4.415,70 Varie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .217,95 Giochi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1.259,00 Stampe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .693,60 Musica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .3.400,00 Oratorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .200,00 Beneficenza alle Suore del Libano . . . . . . . . . . . . . .200,00 Totali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .23.800,69 Entrate Attività . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .17.867,44 Pranzo comunitario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .490,00 Arceri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1.176,00 Offerte varie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1.140,00 Ruota . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2.504,20 Pubblicità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1.250,00 Totali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .24.427,64 Utile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .626,95 Ingrosso Frutta e VerduRa 38050 POVO (TN) Via Castel di Pietrapiana, 17 Tel. e fax 0461 810088 Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 35 Artisti di caa nostra Baselga di Piné Franceschini dipinge il grande murales dell’Apt di Giannamaria Sanna A chille Franceschini è l’ar tista vincitore del concorso “Piné-Cembra in un murales” e la sua opera abbellirà la sede dell’Apt a Baselga di Piné. Indetta nel febbraio di quest’anno dall’Apt, la gara è stata proposta per esaltare le peculiarità che la Val di Cembra e l’altopianao di Piné offrono. La commissione giudicatrice, composta da Fabio Cavallucci, Riccarda Turrina e Tullio Gasperi, ha esaminato una ventina di bozzetti presentati da ar tisti in prevalenza trentini. Il murales vincitore, dipinto sull’ampia parete bianca dell’entrata del Centro Congressi, rappresenta in modo equilibrato, come commenta il vincitore, tre simboli che caratterizzano ognuno dei due ambiti. Per la Valle di Cembra le Piramidi di Segonzano, il Castello di Segonzano legato alla memoria del percorso del Dürer in Italia e i vigneti, tipici della valle. Per l’Altopiano di Piné ha individuato nel Tempio del Redentore e nella Scala Santa di Montagnaga la par te religiosa, nel lago con i suoi canneti un momento di attrazione estivo molto for te e nello stadio del ghiaccio, con l’anello olimpionico, la par te spor tiva. Questo murales è suddiviso non solo per le peculiarità di luoghi ma, anche, per le quattro stagioni. Nella realizzazione utilizza una tecnica mista ed un’applicazione molto materica attraverso colori acrilici, foglie d’oro e d’argento, tessere di pasta di vetro, stucchi veneziani e sabbie al quarzo, rendendo veramente l’idea di un ambiente pulito e solare. 36 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 L’idea vincente, come dice la menzione della Commissione, è risultata “una lettura facilmente fruibile dell’ambiente e della cultura del luogo”. Achille Franceschini, dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte di Trento, si è diplomato al Magistero d’Arte di Venezia. Ha insegnato ad Ortisei ed è stato titolare della cattedra di decorazione pittorica dell’Istituto Statale d’Arte Vittoria di Trento. Dopo trentasette anni di insegnamento, da sette è in pensione e si dedica interamente alla pittura nel suo atelier a Povo di Trento. Domenica 11 settembre 2005 alla conclusione dell’evento “Diversamente Sportivi” svoltosi sull’Altopiano di Piné-Valle di Cembra, presenti autorità ed ospiti illustri, è stato “svelato” il grande murales dell’Artista sopracitato. Per l’occasione Paride, fratello di Achille, ha letto la poesia illustrativa dell’opera pittorica. Dimensioni del murales: 8,5 metri x 1,7 metri circa. Artisti di caa nostra “Davanti al Murales” opera pittorico-materica di Achille Franceschini (luoghi e stagioni nel segno d’artista) di Paride Franceschini I. Emerge dal verde la bianca “Comparsa”, antica dimora di fede e speranza. VII Antiche leggende lasciate nel segno, del Dürer viandante, maestro in disegno. II. Richiamo devoto di folle credenti e punto “votivo” di anime e genti. VIII. Ma il bianco solenne che copre il paesaggio è forse l’aspetto più raro... un miraggio! III. S’elevano al cielo le torri di terra, son guglie severe in magica forra. IX. È tutto un silenzio di quiete in altura, con “segni” su ghiaccio di atleti in bravura. IV. Evento bizzarro di rara fattura, anfratti di storia d’agreste cultura. X. In sintesi l’opera espressa in pittura, è un cantico “puro” è un inno in natura. V. Sul lago d’azzurro riflessi d’argento, con cime specchiate... Lagorai che portento! XI. Sequenza di spazi, d’alpestre magia che non si descrive in sola poesia. VI. Nel cuore dei clivi in aspre terrazze un segno remoto; un maniero “temprato”. Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 37 Le ricette di Matilde Matilde Padroni e nonna Renata Dolci facili di Natale di Matilde Padroni Zabaione Ingredienti per 4 persone: 4 uova, 150 gr. di zucchero, 12 cucchiai di marsala. Sbattere bene tuorli e zucchero, finché saranno spumosi; aggiungere quindi il marsala; cuocere il tutto a bagnomaria, mescolando continuamente finché si sarà ottenuta una crema vellutata (ci si accorge che lo Zabaione è pronto quando comincia a gonfiarsi). Si può gustare sia caldo che freddo. A fine cottura si possono aggiungere degli amaretti sbriciolati e una volta versato nelle coppette individuali, può essere guarnito con amaretti interi. Palline dolci Per un piattino occorrono: 100 gr. di mascarpone, 100 gr. di noci tritate, 100 gr. di zucchero vanigliato, 50 gr. di cacao, granella di cioccolata per la copertura, rum. Lavorare bene il mascarpone, in una terrina, con lo zucchero vanigliato. Aggiungere le noci tritate, il cacao e un cucchiaio di rum. Formare delle palline da rotolare poi nella graniglia di cioccolata. Sistemarle in pirottini di carta (i pirottini sono quelle scodelline minuscole, pieghettate, che usano i pasticcieri e che si comprano in cartoleria). Budino di noci. Macedonia invernale Ingredienti per 4 persone: 5 grosse arance, 1 limone, 1 mela, 1 banana, 4 cucchiai di zucchero, panna montata. Tagliare a ½ quattro delle cinque arance, svuotarle facendo attenzione a non rompere la buccia che servirà da coppetta. In una terrina, mescolate tutto a dadini: la mela, la banana, la polpa delle 5 arance (liberata da pellicola e semi), lo zucchero ed il succo del limone. Distribuire la macedonia nelle ½ arance svuotate e sistemate in coppette e decorare in superficie con la panna montata. Ingredienti: 150 gr. di burro, 150 gr. di zucchero, 80 gr. di noci tritate, 6 uova, 4 panini bagnati nel latte, pangrattato. Montare il burro con lo zucchero, unire i tuorli e le noci tritate finemente. Bagnare nel latte la mollica dei panini, strizzarla e unirla al composto, mescolando bene. Unire gli albumi montati a neve. Imburrare uno stampo da budino, cospargerlo di pangrattato, versarvi il composto e cuocere a bagnomaria a temperatura media per circa ¾ d’ora. Crostata di mele Tagliare a pezzetti 150 gr. di burro; uni- 38 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 Dolci parole. La Matilde e la Renata? Che magnifica accoppiata! Lei con pranzi ed io in poesia rallegriam la compagnia. Io però, col mio diabete, devo star ligia alle diete. Ma, se i suoi manicaretti, mi fan stare a denti stretti, la poesia lei può gustare quando impasta il suo mangiare. Io, nel cambio, ci rimetto mentre voi, col mio sonetto e il suo pranzo saporito vi saziate ogni appetito. Coll’augurio per Natale vi potrete deliziare con le sue torte fragranti. Io, in poesia, per tutti quanti gli abitanti qui di Povo, fò gli auguri all’anno nuovo!! Nonna Renata re 240 gr. di farina, 1 pizzico di sale, 1 cucchiaio di zucchero, 1 cucchiaio di cannella in polvere, 1 tuorlo ed 1 cucchiaio di acqua. continua alla pag. a fianco Il disco White Stripes Elephant a cura di Paolo Giacomoni D iciamolo subito: questo sarà un disco particolarmente gradito ai “vecchi nostalgici”, a coloro a cui mancano alcune icone del rock ‘n roll come Led Zeppelin, Doors, Hendrix, Nirvana e compagnia. Uscito nel 2003, questo “Elephant” rappresenta la definitiva consacrazione dei White Stripes come una delle realtà emergenti della nuova scena musicale mondiale. Il risultato è sorprendente se si pensa che stiamo parlando di un duo formato da Jack White (vero nome John Anthony Gills) alla chitarra e Megan Martha White (non si sa se moglie o sorella!) alla batteria. Essenziali e minimalisti: senza il basso, ma solo con una chitarra, una batteria e due microfoni, fanno più casino di una big band degli anni ‘70. Una miscela esplosiva di hard rock anni ‘70, blues, folk e il country, senza dimenticare il r’n’r. 14 canzoni per tutti i gusti, che trovano in “There’s No Home For You Here” (il cui video è firmato nientemeno che da Jim Jarmush) e nella ormai famosissima “Seven Nation Army”, una perfetta sintesi per il rock del nuovo millennio. La voce di Jack “il bianco” in qualche passaggio, soprattutto nei pezzi blues, ricorda un po’ Robert Plant (e scusate se è poco!), ma sono i suoni a sorprendere in tutto il disco. Una sonorità “vecchia” con una chitarra perennemente distorta ed una batteria “minima”; pochi tamburi e pochi piatti (addi- continua dalla pag. precedente Impastare e formare un panetto che farete riposare in frigo, avvolto in pellicola, per ½ ora. Foderare quindi con ¾ della pasta uno stampo a cerchio apribile (diametro 24 cm.) imburrato e infarinato. Sbucciare 3 mele canada, tagliarle a fettine e disporle nello stampo; distribuirvi sopra 100 gr. di mirtilli (meglio se freschi, oppure surgelati). Con la pasta rimasta formare 10 cordoni con i quali decorare a grata la crostata. White Stripes - Elephant (BMI/EMI Music) - Cd - euro 20 circa rittura viene scartato anche l’utilizzo del charleston), per una ritmica volutamente “primitiva” ma molto efficace e di grande impatto. Ma tutto il disco è basato sostanzialmente sul ritmo: dalla vibrante invettiva punk di “Black Math”,alla beatlesiana “There’s no home for you here” e ancora “Hypnotize”, che unisce una melodia contagiosa alla foga del punk. Ma sono soprattutto i sette minuti di “Ball and Biscuit”, tributo alla Chicago rhythm’n’blues degli anni Cinquanta, a dare grande spessore musicale al disco. In definitiva questi White Stripes forse non saranno il futuro della musica ma rappresentano comunque un presente che profuma di passione per il rock più che di strategie di marketing. Sbattere l’albume a neve e spennellatelo sulla pasta. Cuocere in forno caldo (180°) per circa 45-50 minuti (abbassando il calore negli ultimi 15 minuti). Frutta secca farcita Per questa preparazione potete usare prugne secche, datteri, gherigli di noci. Snocciolate sia le prugne che i datteri. Mettete la frutta in una terrina e spruzzatela con 2-3 cucchiai di rum; lasciate macerare per almeno ½ ora, rigirando di tanto in tanto. Comperate della pasta di mandorle (marzapane), se non la sapete fare da soli, e farcite la frutta che disporrete nei pirottini di carta (vedi ricetta: palline dolci). Sono ricette semplici e buone, ed il profumo che si spargerà per tutta la casa tra addobbi e statuine del presepio, contribuirà certamente a creare quella calda atmosfera natalizia che ci è tanto cara. Buon Natale a tutti. Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 39 Artisti di casa nostra Invito all’arte Francesco Boldrin D urante il periodo natalizio, dal 19 dicembre al 10 gennaio, presso la Sede di Povo della Cassa Rurale di Trento e nella bottega Nibrini-Restauri d’Arte in via Resistenza (accanto al giornalaio), si terrà la mostra del pittore Francesco Boldrin. Promossa dal Circolo Culturale ARCI-PAHO di Povo, la mostra intende riproporre all’attento pubblico poèro il lavoro di un nostro già noto concittadino, che abita e lavora al numero 16 di via dei Valoni. Si avrà l’opportunità di apprezzare il suo ricco itinerario artistico, confrontando opere di stagioni ed ispirazioni diverse, fino a quelle della più recente produzione. Boldrin, infatti, espone fin dal 1984, conseguendo diversi premi e riconoscimenti. Il critico trentino Mario Cossali, che da anni segue la generosa ed instancabile ricerca pittorica di Boldrin, apprezza così la sua espressività: “Ci troviamo di fronte ad una dimensione creativa che si costituisce in una sorta di serena immersione in un fluire ininterrotto di sussulti visivi legati ad 40 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 un rapporto di gratuità e di dono con tutto ciò che esiste e, spesso distratti, non riusciamo a cogliere nella sua straordinaria ricchezza.” E ancora: “La sua è una pittura apparentemente tradizionale, una pittura che ritrae le cose, gli oggetti della quotidianità, ritrae il segreto che si nasconde negli oggetti e negli angoli delle case. E ci avvicina al sapere universale che avvolge il passo domestico.” Ma il nostro pittore, uscendo dai confini trentini, si è fatto apprezzare anche da un più vasto pubblico ed altri critici. L’artista bolognese Ermes Rigon dedica al suo lavoro queste parole: “Mi pare proprio che Francesco Boldrin possieda questa rara perla che è l’ispirazione, che lo spinge a scoprire dal di dentro e dal di sotto la quotidianità delle cose. E’ lampada nel cammino di coloro che sanno guardare con occhi nuovi. E’ invito a farci a nostra volta semplici per leggere con genuinità la vita quotidiana.” Quale occasione migliore, nel periodo delle festività, per staccarci almeno un poco dalla frenesia dello shopping ed offrire una pausa di serena meditazione agli occhi ed allo spirito, con l’opportunità di scambiare quattro chiacchiere con l’artista che sarà presente, in orario d’apertura, presso Nibrini- Restauri d’Arte. Artisti di casa nostra Francesco Boldrin - Nato a Ronchi dei Legionari (Gorizia), dal 1971 vive e lavora a POVO - Trento. - Appassionato di disegno e pittura da sempre, dal 1980 si dedica all’attività artistica, seguendo un personalissimo itinerario stilistico e di ricerca. - Per alcuni anni ha frequentato i corsi di disegno e pittura diretti dal noto scultore e pittore trentino Mauro De Carli al circolo “La Finestra”. - Inoltre per due anni è stato allievo di Fiorenza De Angelis, affermata pittrice responsabile di una scuola di pittura a Firenze. - A partire dal 1984 ha partecipato a numerosi concorsi e rassegne conseguendo diversi premi e riconoscimenti ed ha tenuto mostre personali e collettive in molte città italiane e all’estero. - 1984 Trento - Palazzo Pretorio - Rassegna del Circolo Culturale “La Finestra” - 1987 Tione di Trento - diploma di merito artistico - 1^ Rassegna Biennale Nazionale d’Arte - 1989 Pergine Valsugana (Trento) Personale - Galleria d’Arte Novecento di Pietro Verdini - 1989 Tione di Trento - menzione d’onore - 2^ Rassegna Biennale Nazionale di pittura e grafica - 1989 Tione di Trento - Esposizione d’arte riservata ai premiati della 2^ rassegna - 1990 Cembra (Trento) - Segnalazione 3° Concorso biennale di pittura “Maestro F.Bonfanti” - 1992 e 1993 - Bolzano - su invito, mostra collettiva Club Rodigino - 1993 Marano d’Isera (Trento) - premiato - “Colore Trentino” - 1996 Mantova - Palazzo Ducale - Selezionato per la partecipazione alla Mostra Internazionale del Manifesto oncologico “ Un messaggio per la vita” - 1996 Belluno - Collettiva “Un messaggio per la vita” - 1999 Comano Terme (Trento) - Personale - Salone Espositivo Palazzo Terme a Trento la frutta e la verdura “come ‘na volta” Snc di Merz Piergiorgio e Dario dettaglio e ingrosso nel centro storico via Mazzini, 39 - 38100 TRENTO - Tel. 0461 230124 Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 41 Artisti di casa nostra - 2000 Reggio Emilia - Personale - “Caffè Mirò” - 2000 Bologna - Personale “Over Time” - 2000 Bondo (Trento) - Personale - Sala Espositiva Municipale - 2000 Comano Terme (Trento) - Personale - Salone Espositivo Palazzo Terme - 2000 Bologna - Personale - Galleria d’Arte D’Azeglio - 2000 Salisburgo (Austria) - Collettiva artisti trentini - Palais Kuenburg-Langenhof - 2001 Trento - Circoscrizione di Povo Collettiva - 2001 Comano Terme (Trento) - Personale - Salone Espositivo Palazzo Terme - 2001 Bondo (Trento) - Collettiva - Sala Espositiva Municipale - 2001 Modena - Collettiva -Biennale “Arteincontro” Villa Falloppie - 2002 Trento - Personale - Sala Quattro Colonne - Palazzo a Prato - 2002 Comano Terme (Trento) - Personale - Salone Espositivo Palazzo Terme - 2002 Romeno (Trento) - Collettiva - “50 Artisti con S. Romedio” - 2003 Trento - Collettiva - Arte Trentina del ‘900 - Palazzo Trentini - 2003 Casalmaggiore (Cremona) - Personale - Sala Espositiva Pro Loco - 2003 Riva del Garda (Trento) - Personale - Galleria Civica “G:Craffonara” 42 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 - 2003 Comano Terme (Trento) Personale - Salone Espositivo Palazzo Terme - 2003 Modena - Collettiva - II Biennale “Insieme” - Dialogo tra le arti e gli artisti - 2004 Comano Terme (Trento) Personale - Salone Espositivo Palazzo Terme - 2004 Pergine Valsugana (Trento) - Personale - Sala Maier - 2004 Trento - Personale - Associazione “Le Mura” - 2005 Comano Terme (Trento) Personale - Salone espositivo Palazzo Terme - 2005 Carpi (Modena) - Collettiva - III Biennale “Insieme” Dialogo tra le arti e gli artisti - Castello dei Pio Abitazione/Studio Via dei Valoni,16 38050 POVO - TN Tel. e fax 0461/811285 cell. 333 4070499 e-mail: [email protected] Foto scattata nel 1965 sul lato sud della chiesa. Partendo dalla prima fila in basso da sinistra verso destra Guido Giovannini, Paolo Segatta, Cherubino Andreatta, Don Mario Moschen parroco di Povo, Eliseo Andreatta, Giuseppe Giovannini, Giuseppe Tomasi, Luigi Tomasi. Seconda fila: An- Coro parrocchiale tonio Tomasi, Giuseppe Lunelli, Guido Grisenti, Lino Grisenti, Giovanni Pegoretti, Edoardo Ianes, Achille Franceschini, Angelo Bragagna. Terza fila: Giuseppe Grisenti, Giuseppe Calliari, Achille Ianes, Giuseppe (Beppino) Tomasi, Sigismondo Giovannini, Renzo Furlani, Giorgio Tomasi, Mario Camin, Giuseppe Pedrolli. L’ a l b u m d e i r i c o r d i Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 43 Po e t i d i c a s a n o s t r a Maria Antonietta Rotter L a signora Maria Antonietta Rotter, insegnante di tedesco in Maria Antonietta Rotter (a destra) mentre riceve il premio pensione, e nostra concittadina, ci ha fatto pervenire questa lettera, accompagnata da due sue pubblicazioni, che so fascicoletto. volentieri pubblichiamo: una poesia ed un Spero che non mi giudicherà sfacciata racconto. Questi sono stati presentati al Maria Antonietta Rotter. È nata a Boloper questa mia iniziativa e la saluto cordialconcorso nazionale di Prosa e Poesia svolgna e vive a Povo (TN). Insegnante delmente.” tosi a Riva del Garda durante il Congresso la lingua tedesca nelle scuole medie della Gold Age Fenacom e dalla rivista 50 & per trennt’anni ora è in pensione. Signora Maria Antonietta le rispondo diPiù. Amante della poesia e della letteratura rettamente dalle pagine del nostro giornalida sempre. Membro del gruppo letterano, che lei forse più appropriatamente chia“Gentile signor Nichelatti, rio trentino “Eliantos”; partecipa a conma rivista, per ringraziarla della sua prezioLa ringrazio molto per aver pubblicato corsi di poesie con alterne fortune. Farsa collaborazione. Come abbiamo ribadito ancora miei versi e, in particolare la poesia falla d’argento per la poesia al Concorin più occasioni non è un caso che la rivi“La visita”, in ricordo di mio padre. La rinso 50&Più dello scorso anno. sta si chiami “TUTTAPOVO” perché essa ha grazio anche sentitamente per avermi fatto l’ambizione di rappresentare tutte le realtà pervenire le copie arretrate della rivista, del sobborgo, dalle associazioni, che sono le proprietarie del peche non avevo precedentemente ricevuto. Io sono “poèra” da più di 22 anni e su “Tuttapovo” ho potuto riodico, sia della popolazione tutta che vive e lavora a Povo. Perciò apprendere molte cose interessanti sul passato e presente di Po- continui senza indugio ad inviarci i suoi scritti e le sue poesie che nei limiti dello spazio a disposizione saranno pubblicati. Grazie e vo, paese in notevole via di sviluppo, e del Trentino. Anche se non sono una “poèra DOC”, ma solo una “poèra im- congratulazioni. Sergio Nichelatti migrata”, forse può essere di qualche interesse per la rivista il fatto che l’8 ottobre scorso ho avuto l’onore e il piacere di ricevere Rose tardive a Riva del Garda il Premio Buonconsiglio per la parola (un altro è Nel giardino oramai giallito e spoglio stato assegnato per l’immagine cioè fotografia e pittura), durante - aiutato dal sol di San Martino il congresso nazionale della Gold Age Fenacom e della rivista “50 un rosaio ostenta con orgoglio & Più”. un boccio schiuso, dal color del vino. Il premio consiste in una bella targa con l’aquila trentina e una medaglia d’oro con la stessa immagine. Mi è stato assegnato Rosa tardiva, sei come gli amori (onestamente non l’avrei mai immaginato!) in quanto migliore giunti inattesi - coi capelli bianchi classificata del Trentino, avendo ricevuto una menzione speciale di a riscaldar l’autunno di due cuori merito (altra targa) e una farfalla d’argento, rispettivamente per il giovani dentro, ma dai passi stanchi. racconto e la poesia che mi sono permessa di inviare nell’acclu- 44 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 Po e t i d i c a s a n o s t r a La “cosa” L’aveva portata a casa e “messa lì”, per il momento, fingendo di non vedere l’occhiata di disapprovazione di sua moglie e di non sentire il suo borbottio, che invece aveva visto e sentito benissimo: “Un’altra cianfrusaglia da spolverare! Ma che cosa va a pescare questo qui?! Questa non è più una casa, sta diventando il magazzino di un rigattiere!”. D’accordo. A lui piaceva andare per i mercatini dell’usato, - “delle pulci” -, come si dice - e spesso rincasava con qualche oggetto che gli era piaciuto o che l’aveva incuriosito, e la sua cantina si arricchiva di “ferri vecchi”, come diceva sua moglie; di “cose particolari”, come diceva lui. Del resto, qualche suo acquisto era piaciuto anche a lei, che lo teneva in bella mostra! Che dire della statuetta di Capodimonte o della Kora del Senegal che perfino un suo ex-collega, insegnante di musica, non aveva mai visto prima e gli invidiava per il suono splendido, come d’arpa, delle sue corde? E lei, Maria, non aveva forse riempito di stampi e di stampini di rame una parete della cucina e ultimamente, per sopramercato, non aveva aggiunto alla collezione due ragnetti, sempre di rame, come “portafortuna”? Aveva detto qualcosa, lui? No. E allora?... Il giorno dopo, armato di Sidol, di stracci e di un vecchio spazzolino da denti, aveva rimosso dal suo ultimo acquisto la patina di sporco e l’oggetto, gancio e catena compresi, era tornato lucido e brillante. A guardarlo bene, vi si potevano leggere anche un numero: 16.. e qualche lettera: Elf... e Lanz... Avrebbe potuto usarlo come porta fermagli o come posacenere - aveva pensato - e così l’aveva messo sulla scrivania del suo studiolo. Là si rifugiava, ora che non aveva più lezioni da preparare o compiti da correggere, per leggersi con tranquillità il giornale o fare le parole incrociate o un solitario. Ma da qualche giorno, chissà perché, l’ambiente, tanto famigliare, gli dava come un senso d’inquietudine. Doveva uscire. Il tempo era bello. “Esco per un paio d’ore, Maria. Sarò qui prima di cena” - aveva detto. “Vai, vai! - gli aveva risposto la moglie, un occhio alla Tv e l’altro alla biancheria che stava stirando - Buona passeggiata!”. Sapeva dove andare. Ormai i suoi amici erano in gran parte là, in cima all’erta, sul colle di San Pietro, attorno alla chiesetta gotica fresca e silenziosa, in una spianata inondata di sole e colorata di fiori. Fece il solito giro, ricordò tante cose, tante facce, tante parole... Salutò tutti promettendo di ritornare presto e si girò per uscire dal cancello. Fu allora che la vide. La vide veramente, anche se chissà quante volte c’era passato davanti: la lapide incassata sul fianco sinistro della chiesetta, con una data: 16... e una lunga lista di nomi semi cancellati dal tempo. Si fermò per leggere: “I... me...oria de. Morti per..a peste d..1 16...: Ma.tin Adler - Ber... Do... in - Maria Enz - E1..iede Lanz...”. Improvvisamente gli parve di capire, o Proponiamo ai nostri lettori una bella poesia sul Natale dei tempi passati che ci ha inviato Lidia Franceschini. Ricordi Quande progetti nò se pol pù far allor me meto a ricordar! Ai tempi andati, a quanto son cambiati Quando ero piccinina la me nona me tegniva sempre vezina la m’ensegnava le orazion neven a messa e alle funzion. E alla vigilia de Nadal la toleva for le brase dal fogolar en del scaldalet sora la metteva l’incens e via a incensar Nelle camere, en cosina nella stalla, en cantina. L’era en fum che profumava altro che quel de tutti i dì che i oci spizegava. Dopo dit le orazion de sfoiazi el paion se neva a mason. A Nadal no ghera miga el paneton me nona la feva en polenton! En del parol con l’acqua salada en pugn de farina giusto masmada. Quando l’acqua la boiva la feva na schiuma bianca e con la cana la feva sora na cros santa E mi che ero lì vezin sentivo che la diseva pian pianin: Signordio Vè ringrazian che la suta no l’ei vegnua quest’an così gaven polenta ancoi e anca doman. Franceschini Lidia forse veramente lo seppe: quella data, quel nome, quelle iniziali!... Poteva essere LEI! Anzi, doveva esserlo! Avrebbe fatto dire una Messa per questa sconosciuta Elfriede Lanz... di tanto tempo fa e le avrebbe riportato quanto - n’era certo - le apparteneva. Dopo tutto, non aveva torto sua moglie: una lanterna da cimitero non è un oggetto da tenere in casa! Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 45 L’ a n g o l o d e l l a p o e s i a d i a l e t t a l e Ricordi de Nadal Buon Natale di Guido Leonelli Q uest’anno voglio fare gli auguri ai lettori di Tuttapovo, ed in particolare ai lettori affezionati alla poesia dialettale, così semplicemente proponendo alcune poesie di circostanza. Alcune sono tratte da “Strenna Trentina” degli anni Settanta, altre, più recenti, sono modesta farina del mio sacco. La ròda del tèmp: da na stagión a l’altra. OTTOBRE - Da Santa Teresa prepara la téza. - Da San Luca la rava l’à fat la zuca; fata o da far la rava bisògn cavar. - Se piove da San Gal piove fin a Nadal. - Da San Simon le rave a cantón. - Se fiòca su la fòia vèn n’inverno che ‘l fa vòia. NOVEMBRE - Dai Santi la néf la se fa avanti. - Da San Martin se tasta ‘l vim. - Da San Martin a Nadal ogni porét el sta mal. - Da Santa Catarina se ‘ngiaza l’aqua ‘n la cosina. - Novémbre ‘ngiazà adìo somenà. DICEMBRE - Se piove da Santa Bibiana el piove ‘n mes e na setimana. -Se sluse le stele la nòt de Nadal soména al mont e lassa star la val. - Da Nadal fòch e bocal. - Per San Tomè ciapa ‘l pòrco per el pè. - Dezembrìn canàia e berechìn. 46 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 Provèrbi e mòdi de dir binadi qua e là Nadàl. Regàl de Nadàl; durar da Nadàl a San Stèfen = durare poco: da Natale a Santo Stefano; da Nadàl en pas de ‘n gal, da paschéta n’orèta = per Natale le giornate si allungano di poco, per l’epifania un po’ di più; da Nadàl al sól, da Pasqua col stizzón = a un Natale caldo farà seguito una Pasqua attorno al fuoco; vin nadalìn = è il vino che si ottiene, in tempo di natale, torchiando le uve disposte ad asciugare sulle “arèle”; bòn dì le to beganade a mi = buon giorno e i tuoi doni della befana a me; le “beghenade” o “beganade” sono i doni della befana e sembra che la parola abbia origine dalla storpiatura del ritornello di una canzone che veniva cantata in occasione delle feste “Su cantiam il ben che è nato …”; la frase, al mattino dell’Epifania, veniva usata per vincere il diritto a ricevere un dono: chi la diceva per primo conquistava il diritto del dono; di solito si trattava di un gioco fra bambini e genitori e che puntualmente vincevano i bambini; fa il paio con la frase bòn dì e bòn an a mi la bòna man che ha il medesimo significato e che si pronuncia il primo dell’anno. Se sluse le stéle la nòt de Nadàl, soména al mónt e lassa star la val = se la notte di Natale è stellata conviene seminare in montagna e non sul piano; da Nadàl fòch e bocàl = a Natale ci si gode il caldo della casa con un boccale di vino; Pifanìa tute le fèste la pòrta via. El me sbìzega sempre ‘n la memoria, quel caregon che l’era come ‘n trono, endove quel por vecio de me nono, da la barba rotonda e sptuzzada, el me conteva soto voze e a moti quela longa … dei sete puteloti. E mi scolteva al ciar del lume a oio, soto la capa piena de falive, entant che fora a mìgole gualive, la neve la quertava le montagne, i castagneri, le cesura e i passi, le tane de le dònole e dei tassi. L’è Nadal! Sgola da le zime bianche lezende che fioris sui fogolari. Me nona dopo dit el so rosari davanti a ‘n bel quadret de la Madona, la cose ‘n de la sendro la fugazza, empastaa de farina e ua passa. Pò a palponi, zo tuti ‘n de la stala, fra la vaca, ‘l vedèl e la zoleta! Le done le g’à ‘n gaida la soleta, me zio Bortol el sona l’ucermonica, le putele dai oci furbi e mori, le fina ‘n del so cor, en giom d’amori. E dopo per na scala e na ribalza eco ‘n del cameron. dei primi ‘nsogni, dal bonodor de strami e de codogni, dai muri tapezzai de veci santi, con na litera ‘n mez, da sposi ‘ntrega, che a nar su, me ocoreva la carega. Ades quando recapita sta festa, piena de neve e soni de campane a pensar a le altre ormai lontane, pu bele con na grosta de fugazza, sento sto mat de cor che ‘m se ‘ncagna, e dai oci cascar qualcos che bagna … Giacomo Floriani da Strenna Trentina, 1974 L’ a n g o l o d e l l a p o e s i a d i a l e t t a l e Fen su el presepi Le orazion davanti al presepi Quarto Nadal St’an el presepi, mama, el fen chì ‘n trà l’armar, così che no ‘l disturba e tuti i pol vardar. IN NOME DEL PADRE … Paolo no far dispeti no zega to fradel vei qua da quel presepi! L’è ‘l quarto Nadal, ades, che mi me provo a scriver zo ‘n verset de circostanza con dentro na prola de speranza; ma st’an per quant la zerca no la scovo. Portéme, Paolo e Mauro, el solito taolin, e ti, Mariota, pòrteme iciodi e ‘l trevelin. DEL FIGLIOLO … Mama sta atenta al Marco che ‘l tira zo ‘n pastor e dopo ‘l me rebalta la casa co la tor. E istes per l’an che termina e quel novo ò sempre continuà con quel’usanza de ciacolar de paze e d’abondanza; ma st’an la volontà mi no la trovo. La scatola col muscio, la grota coi pastori l’èi soto al let del popo ensieme coi colori. DE LO SPIRITO SANTO … Eco, che anca el Mauro el scorla quel taolìn el fa cascar la grota pastori e l’anzolin! E adesso, puteloti, laséme ‘n po’ laorar no steme a tocar gnente ste chieti chì a vardar! L’è za ‘n proverbi vecio dal pel gris, che quando a qualche afar se fa la coa, col nar del temp el se converte ‘n bis. Che ‘l sia ‘n proverbi gius, ognun lo proa, e a star precisament a quel che ‘l dis, sta guera è deventà … ‘n serpente boa. E COSI SIA … L’è meio mateloti che nente chì ‘n tinel così me lasé ‘n paze Madona e Bambinel Chì meto sta montagna, e chì sto bel castel e qua su sta stradela ghe meto ‘n pastorel. G. Zanon da Strenna Trentina, 1976 Ensieme a sti pastori ghe vol le pegorote… zerchéme quele bele, no deme quele rote! Adeso ‘n te la grota ghe meto ‘l Bambinel ensieme a la Madona, al bo e l’asenel. Eco che ‘l Marco ‘l toca, corpo de ‘n bachetel! no feme dir bestieme davanti al Bambinel! E adeso puteloti, metéve ‘n ginocion, che ‘nsieme co la mama disen do tre orazion. Vittorio Decarli da Strenna Trentina, 1972 Nadal 1917 Vittorio Fellini da Strenna Trentina, 1979 Questa poesia fu scritta a Rumo dove il Fellini passò gli anni della guerra 1914-18. Nadàl col magón Nadàl Anca st’an en Nadàl co la scusa dei pòpi en Nadàl de destrani de uce che spónze arènt a regài empachetadi en carte slusènte. Nadàl de preghiére e canzón ennànz al presèpi de bòne ‘ntenzión dite demò per róter silènzi. N’altro Nadàl de sorìsi forzadi de orazión a memòria Nadàl col magón per gróste de rùzem e dispiazéri. Cóme ancòi e cóme algéri. L’è la fèsta de la mél e del zùcher filà dei mercatìni co le luminàrie de la zènt tésa che la sèita a magnar pregando ‘l Sioredìo pu per paùra che per amór. En tochét pu ‘n là ‘nté n’ària de carta de védro ‘ndó che ‘l stròf l’è sémpre pu spés ‘ndó che ‘l dì ‘l tardìva a parar via la nòt endó che i remóri de la guèra i è mùsica de tuti i dì, òmeni e dòne vendùdi su altri mercadi no i spèta che ‘l nassa el Bambinèl ma i piànze ‘l so dio mòrt per sto móndo de mòrt. Guido Leonelli Guido Leonelli LATTONIERE Cagol F.lli s.n.c. di Giorgio e Roberto Cagol Officina e sede: 38060 Mattarello (TN) - Via della Cooperazione, 56 - Tel. e Fax 0461 944150 Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 47 Il racconto Come una favola Il gatto a cavallo di Stefano Ricci “N onno, mi racconti una storia? Ma no di quelle, sai... c’era una volta!” Il nonno, seduto comodamente sulla poltrona, abbassò il giornale per guardare, da sopra gli occhiali, la nipotina accoccolata sul tappeto, davanti a lui, con le gambe incrociate: “Così vorresti una storia vera - le rispose - ma lo sai che spesso il confine tra realtà e fantasia è così labile che le storie vere possono sembrare favole e viceversa?” La bambina non era sicura di aver capito bene cosa volesse intendere il nonno, ma già quell’introduzione un po’ filosofica attirò la sua curiosità. Il nonno ripiegò il giornale lentamente, tanto d’avere il tempo per trovare le giuste parole d’attacco (l’inizio d’un racconto è importante, come per un falegname è fondamentale montare perfettamente il pezzo sul tornio prima di lavorarlo), si sfilò gli occhiali da presbite e guardò lontano. “Era inverno - esordì - e in quegli anni raggiungere Trento era un vero e proprio viaggio. Per noi, studenti del vecchio Pacinotti di Mestre, si trattava quasi di un pellegrinaggio: non si andava a Trento, ma a Sociologia. Il trenino a nafta impiegava più di tre ore per sballottarci lungo i 150 chilometri della ferrovia asburgica che collegava, come tuttora collega con velocità e comfort di poco superiori, la Perla dell’Adriatico alla Città del Concilio. Fino a Castelfranco e poi Bassano la motrice trasportava senza problemi il suo carico di pendolari, come una normale corsa locale, quasi scivolando sui binari. Stanchi lavoratori del Petrolchimico di Marghera con lo sguardo spento e gruppi vocianti di studentelli con il tipico odore d’ormoni in fermento degli adolescenti, si rovesciavano a terra ad ogni fermata. Era all’imbocco della Valsugana che il viaggio si trasformava. Le carrozze restavano semivuote, ma il motore cominciava ad arrancare, scuotendo tutto il convoglio come preso in mezzo alla tempesta. Sembrava proprio di varcare un confine. T’infilavi in quello stretto budello tra il contrafforte del Grappa e l’altopiano di Asiago come fosse stato l’antro in cui dimorava un drago inferna- 48 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 le. Qualche favilla di neve rischiarava il paesaggio ed evocava ben altri viaggi nelle steppe sovietiche lontane, ma non troppo distanti dalla nostra fantasia. Nel vagone, insieme al fumo delle Gouloise, calava un’atmosfera da cospirazione: l’avanguardia rivoluzionaria ci aspettava a Trento. In quegli anni anche l’inverno a Trento era una cosa seria, ti serrava i piedi in una morsa di gelo e ti copriva di neve. I nostri eskimo imbottiti stentavano a combattere il freddo. Ma senza dubbio, almeno per noi, l’atmosfera era più calda e festosa. Quel giorno, appena sbarcato dalla tradotta, una boccata di aria fresca mi ripulì i polmoni e l’anima col profumo della neve. Davanti a me, la nera statua di Dante si stagliava ancora più nettamente sul candore d’un paesaggio fiabesco. Mentre cercavo di orientarmi tra i profili dei monti vicini, una signora di corsa mi chiese a bruciapelo se avessi visto passare il tram che va a vela. Come un perfetto ignorante, dopo un attimo di sbalordimento, invece che rispondere, cominciai a scrutare tutt’intorno per scorgere questo fantastico vascello sulle ruote. Sapevo che da queste parti la gente era molto sensibile, già allora, al rispetto dell’ambiente ed ai valori dell’ecologia, ma un autobus capace di sfruttare la forza del vento non me lo sarei mai aspettato. Ed infatti, non sarei mai riuscito a vederlo neppure nei giorni successivi; solo imparai che, oltre il quartiere di Pièdicastello, si trovava la località di Vela: la mèta, evidentemente, di quella trafelata signora! La giornata era tersa e pungente e si camminava volentieri, a passo svelto, scricchiolando la neve sotto ai piedi. Cercando di far la conoscenza con la città, mi ritrovai ben presto al cospetto del santuario che cercavo: Sociologia; occupata! Entrai, come se stessi uscendo dal mondo. Il grigio-verde diffuso degli eskimo s’intonava con quella austera struttura che, prima che sede universitaria, era stata una caserma; ma i giovani che animavano l’ambiente sembravano appartenere ad uno strano esercito: capelli lunghi, barbe incolte e... ragazze coi pantaloni. C’era un gran fermento, ma si notava un Il racconto certo ordine: ognuno sapeva cosa fare, fuori che io! Ma lo smarrimento durò poco, il comitato d’accoglienza mi illustrò i seminari in corso nelle varie aule ed io mi ritrovai a girare in quella vera e propria fucina di idee, dove si stava temprando un’intera generazione di giovani. Ad essere sincero, a fine giornata avevo una gran confusione. C’era chi proponeva di dar fuoco all’Adige ed io non capivo come si potesse incendiare un fiume e, soprattutto, per quale motivo lo si dovesse fare (ancora non sapevo che l’Adige era anche il più autorevole quotidiano locale, poco amico degli studenti); e c’erano dispute filologiche dagli oscuri significati. Mi piaceva che ognuno potesse esprimere liberamente il proprio pensiero e che le decisioni si prendessero per alzata di mano, secondo il principio: una testa, un voto. E sapevo che il piccolo e povero popolo Vietnamita stava difendendo la propria terra dall’aggressione della super potenza Americana; sapevo che era giusto sostenere quella lotta. E sapevo, per istinto, che era giusto stare dalla parte dei più deboli, dei più poveri. Sapevo per istinto che dovrebbe essere la gente più umile, quella che vive del proprio lavoro, a governare il mondo per non piegarlo agli interessi del potere. Sapevo che tutti gli uomini sono nati uguali e che non riuscivo a sopportare l’ingiustizia: più che idee, quelli erano sentimenti, gli stessi che spesso hanno mosso la storia. Quella sera ci ritrovammo in molti alla trattoria dei due mori: quattro tavolacci con le sedie impagliate, a mangiare pasta e fagioli. Poi, a dormire nel covo di via Brescia, dalla compagna Vita. Era una fata dai capelli corvini che veniva dalla terra di Romagna, capace, con le sue arti magiche ed una tazza di cioccolato, di portarti nel dolce tepore del sole, tra colline profumate ed il cinguettare di uccelli... Fu da lei, prima che scoppiasse la guerra, che conobbi Lorenzo, il gatto. Lo chiamavano così per via del suo fare sornione, ma pronto, all’occasione, ad arruffare il pelo ed azzuffarsi come pochi. Non era uno studente, faceva il contadino e aveva un sogno forse meno rivoluzionario del nostro: allevare cavalli. A volte si perdeva nei ragionamenti troppo teorici dei compagni “sociologi” che volevano cambiare il mondo, ma altre volte era lui capace di riportarci tutti con i piedi per terra a fare i conti con la realtà del quotidiano: si sa che per quanto lungo possa essere un cammino, si comincia sempre con un passo. Anche se è vero che per muovere il primo passo è importante avere una mèta, pure se è soltanto un miraggio. Quando fecero scoppiare la bomba alla Banca dell’Agricoltura di Milano, le strade di molti si divisero. Per tanti fu subito chiaro che l’Orco era lo Stato. Con quell’atto aveva dichiarato guerra al movimento degli studenti: lui aveva messo la bomba, lui aveva fatto strage di innocenti, lui stava cercando di addossarne la responsabilità a noi. Per isolarci, per dividerci, per annientarci. Le manganellate degli sbirri non sono mai state sufficienti a spengere i sogni, ma una guerra, alla lunga, erano certi di vincerla: i costi umani non sono mai stati un loro problema! Molti decisero di scendere su quel livello, per rispondere colpo su colpo. E anch’io, nel covo di via Marchetti, al numero 17, mi trovai ad un passo dall’arruolarmi in quella tragica avventura. Avevo vent’anni ed ero un sognatore, ma difficilmente sarei stato capace di far del male a qualcuno. Così, tra la clandestinità e il matrimonio, decisi di metter su famiglia e venne al mondo tuo padre.” La bambina aveva ascoltato quel racconto con la bocca spalancata, incapace di decidere se dar credito, oppure no, alle immagini evocate dal nonno che, dopo una breve pausa, riprese. “E fu proprio tuo padre, qualche anno più tardi, a farmi capire il senso di molte cose. Era ancora d’inverno e stavo in facoltà a dare, finalmente, l’ultimo esame. Tuo padre, avrà avuto sì e no 3 anni, era con me, perché tua nonna a quell’epoca lavorava da un avvocato. Mentre stavo sostenendo il colloquio, lui zampettava per l’aula senza alcun problema, finché ad un certo punto, tra l’ilarità generale, mi sento chiamare con voce squillante: “Babbo, babbo - mio figlio, in piedi su una sedia, proteso verso la finestra, in preda all’eccitazione, indicava col dito un punto dell’aldilà - guarda: il Gatto a cavallo!” Tutti corremmo alle finestre per guardare giù, in via Verdi. Tra lo svolazzare lento di larghi fiocchi di neve illuminati dalla luce giallognola dei lampioni, Lorenzo, come un antico cavaliere, un improbabile cow-boy delle Dolomiti, procedeva austero, in groppa al suo sauro superbo, verso chissà dove. Ancora una volta, mentre il sogno immortale dell’umanità stava per riassopirsi nuovamente, la fantasia d’un bimbo lasciava intatta la speranza. I suoi occhi sognanti guardavano la realtà e riuscivano a vederla come una favola; riuscivano a vedere il mondo come avrebbe potuto essere.” Dopo qualche istante di silenzio, la bambina, come svegliandosi dal torpore, chiese: “Ma, nonno, com’è andata a finire poi la rivoluzione...” Il nonno rise un po’ malinconicamente: “Non è finita, piccola - rispose - ora tocca a te”. Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 49 Po v o e l a s u a s t o r i a Regolamento per gli incendi di Paolo Giovannini G li incendi in luoghi abitati sono sempre stati considerati fra le peggiori disgrazie che possano capitare agli uomini. Spesso impotenti di fronte ad un così tragico avvenimento, si è cercato di arginarlo o limitarlo attraverso una serie di comportamenti o atti di prevenzione. (1) Interessante, a nostro giudizio, è un “Progetto di Regolamento d’incendi pei Comuni minori di campagna” datato 1837 (2) nel quale vengono stabilite delle norme da rispettarsi in caso di incendi nei luoghi abitati. Tre sono sostanzialmente le regole. La prima e forse più importante è la prevenzione, che si esercita “...formando una Commissione composta da un deputato della Comune - oggi si direbbe un Consigliere comunale -, il Curato e da due altre persone per Frazione da scegliersi fra le più stimate e sensate del luogo... Tale Commissione deve essere incaricata di vegliare per l’esatta osservanza delle già vigenti prescrizioni, per impedire lo scoppio degli incendi... eseguire ogni mese una visita a tutte le case del Paese o Frazione per convincersi che non regnano inconvenienti che non possano apportare del pericolo... e in tal caso fare il tutto per rimediare e avvertire l’Autorità.” La seconda regola recita: “La stessa Commissione locale dovrebbe agire anche nei casi d’incendio con le seguenti incombenze: ...dovrà accorrere per disporre tanto il modo d’estinguere il fuoco quanto per salvare i mobili... aver cura delle persone della casa attaccata dal fuoco... predisporre perché siano condotte le macchine per l’estinzione del fuoco... diriggere le misure per spegnere il fuoco e ognuno dovrà prestare obbedienza... autorizzare o prendere dalle case delle secchie, brente, manaje ed altri ordigni che potrebbero inservire... scegliere alcune persone che veglino affinchè li mobili salvati... non vengano sottratti e perché nessuno si faccia lecito di appropriarsi la menoma cosa...” (3). La terza e ultima: “Le cure della Commissione parte riguardano le persone e parte riguardano le cose...Dovranno provvedere in 50 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 tempo a che venga trasportata in luogo sicuro qualche persona ammalala o inferma, e che venga assistita...e chi abbandona la propria casa non abbia a soffrire...ricorrendo alla cassa del fondo dei poveri(4)...o ricercare il soccorso delle buone famiglie... Vigilare che il fuoco sia del tutto spento... tolto ogni ulteriore pericolo... far invigilare per alcuni giorni, tanto di giorno che di notte, affinchè il fuoco non si riaccenda...Tutto quello che potesse ancora servire sarà raccolto e messo a disposizione della famiglia danneggiata...darà, dopo ispezione con persone intelligenti ed oneste del luogo, il rilievo del danno avvenuto...”. È interessante notare come, accanto alla ovvia preoccupazione di prevenire e poi salvare il salvabile, vi sia un’evidente attenzione a dare soccorso, conforto ed aiuto alle persone colpite dalla disgrazia, facendo leva non solo sull’apporto economico dell’assistenza comunale, ma soprattutto puntando sulla solidarietà dei “buoni”. Il 14 agosto 1837 una nota del Capitanato Circolare di Trento inviata al Giudizio Distrettuale di Civezzano raccomanda il rispetto delle direttive già esistenti del Governo Provinciale di Innsbruck, nelle quali si consiglia “... la provvista di un conveniente numero di attrezzi per estinguere gli incendi, l’aggregazione dei fabbricati alla Società di Assicurazione per danni causati dagl’incendi.” Il Giudizio invia ai vari Comuni del distretto una missiva in cui “... si deggiono nominare in ogni Comune due ispicienti al fuoco i quali 2 volte all’anno eseguir debbono la visita a tutte le case per rilevar se siasi pericolo d’incendio...e proporrà gli individui da nominarsi, due per ogni Frazione...”.(5) Il 19 settembre successivo il Capo Comune di Povo Pietro Giovannini detto Migol spedisce al Giudizio l’elenco dei prescelti. “...il sottoscritto Capo Comune si fa un dovere di proporre la nomina dei due ispicienti al fuoco per ogni frazione del suo Comune. Propone rispettosamente quindi per Oltrecastello: Giuseppe Menestrina ed Antonio Marchi Sprè: Baldessar Bazzanella e Bortolo Celva Pantè: Girolamo Giovannini e Domenico Zorzi Salè: Lodovico Boschetti detto Follador e Pietro Pontalti Gabiolo: Cristoforo Slomp e Bortolo Pontalti Villazzano: Domenico di Giovanni Andreotti e Guido Nicolini di Negrano...” Il 2 dicembre il Giudice Dalla Rosa amministratore del Giudizio di Civezzano accoglie la lista proposta e nomina ufficialmente gli “ispicienti al fuoco”, chiarendo una volta di più i loro compiti.: “...È loro preciso dovere di sorvegliare affinchè vengano allontanati tutti i pericoli d’incendio nel territorio ad essi assegnato. A tale scopo ogni anno alla metà di novembre e alla metà di giugno visiteranno tutte le case per conoscere se i camini vengono scopati doverosamente, se il fabbricato sia pericoloso, se si tengono materie combustibili vicino al fuoco, se ogni casa sia fornita della pre- Po v o e l a s u a s t o r i a novembre 1840, venne ratificato dal Capitano del Circolo di Trento Eichendorf il 27 gennaio 1841. Pietro Anesi “...si obbligò di scopare quattro volte all’anno nelle epoche fissate tutti i camini di quel comunale distretto col corrispettivo di carantani 5 abusivi per scopatura da corrispondersi dai possessori di case col mezzo del ricevitore comunale.”(8) Per la prima volta la comunità di Povo si dotò di uno spazzacamino ufficiale. Pietro Anesi, fino ad allora residente a Trento, lasciò la città e si trasferì in collina divenendo abitante di Povo. Sarebbero passati ancora molti anni, e molte dolorose vicende prima del formarsi del corpo dei Pompieri, ma quella è un’altra storia. 1953. Incendio a Gabbiolo scritta lanterna poiché è proibito girare per le stalle e pei fienili con lume aperto o molto meno con legni accesi... L’impiego degli ispicienti dura 3 anni...e che lo sapiano disimpegnare colla voluta energia...” La macchina burocratico - amministrativa si mise faticosamente in moto. La consigliata assicurazione contro gli incendi, a causa dei costi piuttosto elevati e della estrema scarsità di denaro, non trovò gradimento presso la gente comune; rimaneva pertanto a disposizione solo un’attenta prevenzione,che non fu tuttavia sufficiente ad evitare il disastroso incendio che nella notte del 21 gennaio 1839 causò notevolissimi danni nella frazione di Pantè di Sotto (Vila de Soto).(6) Con il passare del tempo ci si rese conto che nonostante le regole stabilite, serviva qualcosa di più incisivo. La poca pulizia dei camini era sempre stata considerata la principale causa degli incendi, pertanto una periodica scopatura degli stessi era, come abbiamo visto, il primo e più importante atto di prevenzione. Tale pulizia veniva fatta saltuariamente dai proprietari o da improvvisati spazzacamini. Il Comune pensò bene, su indicazione precisa del Regolamento visto poc’anzi, di renderla obbligatoria dandola in appalto ad uno spazzacamino “professionista”. Un momentaneo disaccordo sul costo dell’intervento da parte del Capitanato Circolare di Trento che doveva ratificare il contratto, ne ritardò momentaneamente la firma. Risolse il problema il Giudice Distrettuale Dalla Rosa che chiarì: “...nel Comune di Povo fin qui non esisteva uno spazzacamino salariato, ma era lasciato in arbitrario dei proprietari delle case di far iscopare i loro camini. Questo metodo oltr’essere contrario alla legge era anche pericoloso, perché si trascurava la scopatura per risparmiare... La mercede di 5 carantani abusivi per ogni scopatura di camino è alquanto elevata, ma se si considera la disposizione de’ villaggi e de’ masi costituenti il Comune di Povo, il prezzo è da considerarsi equo.”(7) Finalmente il contratto tra il Comune e lo spazzacamino Pietro Anesi, firmato il 15 1. Nella prima metà dell’ottocento,epoca in cui si svolsero i fatti qui narrati, non esistevano cucine a gas o elettriche, e l’unico sistema per cucinare o riscaldare era un semplice fuoco di legna, che a causa della pochezza tecnologica dei focolari e dei camini, era assai pericoloso; è altresì doveroso fare menzione del fatto che fin nei più antichi Statuti delle Comunità un importante Capitolo era riservato alla prevenzione dagli incendi. 2. Archivio di Stato di Trento. Giudizio Distrettuale di Civezzano, anno1837; busta 153; II Polizia, pos.156. 3. E’ opportuno ricordare che a quei tempi il corpo dei Pompieri ancora non esisteva. 4. Era un particolare fondo, invero assai scarso,istituito in ogni comune e che serviva per l’assistenza pubblica ai poveri. 5. Lettera del 2 settembre 1837 a firma del Giudice Dalla Rosa. In: vedi nota n. 2. 6. Riguardo a questo tragico avvenimento stiamo raccogliendo la documentazione necessaria per proporre in un prossimo numero di questa rivista una fedele cronaca. 7. ASTN, Giudizio Distrettuale di Civezzano,a.1840; b.176,pos.778. 8. Il ricevitore comunale, sorta di segretario amministrativo, riscuoteva il dovuto dai proprietari e provvedeva successivamente al pagamento dello spazzacamino Anesi. Costruzioni metalliche di Giovannini & Defant s.n.c. via Salè n. 3 Povo 38050 (Tn) tel 347 4957657 Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 51 Racconti di guerra Prigionieri italiani in Himalaya nella Seconda Guerra Mondiale dal 1942 al 1946 di Felice e Tullio Manzinello Felice Manzinello L a ricorrenza del 60° anniversario della liberazione dall’occupazione nazi-fascista vuole essere un’occasione per ricordare la vicenda di alcuni prigionieri italiani in India e le loro ascensioni sulla catena himalaiana del Dhola Dhar, nella regione del Punjab. A partire dal 1942 nella cittadina di Yol, a 1200 metri di quota, a pochi chilometri da Dharamsala (nota perché nel 1959 il Dalai Lama si è rifugiato in esilio dopo l’invasione cinese del Tibet) vennero fatti confluire in un campo di prigionia gli ufficiali italiani catturati in Grecia o nell’Africa Orientale. Il campo era costituito da centinaia di baracche in legno che in totale arrivarono ad ospitare 10.000 ufficiali. Tra questi vi era anche Felice Manzinello, classe 1917, che, catturato nei pressi di Tobruk, in Libia, vi trascorse il periodo dal maggio del 1942 al marzo del 1946. Fu un periodo caratterizzato soprattutto dal problema di come trascorrere il tempo, dato che se è pur vero che gli Inglesi non trattarono male i prigionieri, le giornate trascorrevano in un ozio profondo, scandite solo dalle 2 adunate giornaliere per fare la conta. Fu così che un gruppo di ufficiali organizzò tutta una serie di attività di intrattenimento, dalle lezioni tenute da professori universitari, ai corsi di lingua straniera, ai tornei di bridge e finan- che alla distillazione (clandestina!) della grappa con una attrezzatura arrangiata alla bell’e meglio. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 gli Inglesi permisero a gruppi di prigionieri di lasciare il Campo per alcuni giorni, allo scopo di effettuare delle ascensioni sui monti della zona. Come è facile capire non furono arrampicate di grossa difficoltà, ma quello che preme sottolineare, e traspare chiaramente dal resoconto di Fe- Tessera di prigioniero di guerra rilasciata a Felice Manzinello dall’esercito inglese SABATO ORARIO CONTINUATO - ORE 8.30/16.30 52 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 Racconti di guerra Il campo di Yol e sullo sfondo la catena del Dhola Dhar (disegno di Felice Manzinello) Ore 6: si esce dal Campo, soli, non accompagnati da sentinelle, policeman inglesi o indiani che siano: finalmente liberi, liberi, padroni di andare in giro dopo quasi 3 anni senza sorveglianza alcuna, via, lontano dai reticolati, lontano da una vita che si ripete monotona da oltre 1000 giorni: sveglia, the, conta, primo o secondo turno di mensa, riposo, bridge, quattro chiacchiere, conta, ancora mensa, sguardo oltre i reticolati, ultime chiacchiere, riposo. Non par vero di allontanarsi per tre giorni da tutto ciò: finalmente un’altra vita! Quasi ci allontaniamo di corsa dal Campo, guardando ogni tanto furtivamente indietro. Ma è mai possibile che gli Inglesi siano stati così generosi? Il tomorrow chiesto ripetutamente sei mesi prima è dunque realtà. Ognuno nasconde all’altro questo sogno-incubo che passerà man mano che i tetti zincati delle baracche scompaiono alla vista. Superata Kanhiara con il suo bimillenario tempio Indù raggiungiamo dopo un’ora e mezzo di cammino a mozzafiato la zona di Tatraran, all’inizio della salita. Finalmente una sosta: ci liberiamo dei cosiddetti zaini (sacchi per cipolle muniti di bretelle ricavate tirando e accorciando le strisce di cotone dei no- Verso il Serar stri letti (hangareb), che incominciano a farsi sentire sulle nostre spalle non più assuefatte a simili pesi. Dentro c’è quanto occorre per tre giorni, dalla tenda militare tutta rattoppata alle coperte, ai viveri che con non poco sacrificio ci siamo procurati sottraendoli alla razione quotidiana, agli utensili da cucina ricavati da barattoli vuoti attraverso il lavoro paziente del Marchetti, che era pure riuscito a costruire una borraccia. Ci rinfreschiamo nelle limpide acque del torrente, indi lo attraversiamo su un ponte sospeso sostenuto da cavi d’acciaio che vibrano paurosamente sotto i nostri passi incerti. Iniziamo la salita inerpicandoci per un ripido sentiero tracciato su un costone erboso con una serie infinita di lastre di ardesia messe in opera dagli Indiani con un paziente lavoro di secoli. Siamo a metà di novembre ma il sole dei tropici si fa sentire e ben presto siamo inzuppati di sudore. Per fortuna dopo un’ora la salita si fa meno faticosa e sostiamo all’ombra di un accogliente boschetto di rododendri arborei. La vista spazia giù nella valle del Kangra fino alla pianura indo-gangetica, avvolta nella foschia. Non vediamo il luccichio dei tetti delle nostre baracche perché nascoste da un costone del Laher (montagna degli orsi). Non ce ne rincresce, anzi dal nostro cervello svaniscono gli ultimi dubbi che gli Inglesi vogliano dirci di tornare indietro. Siamo già così distanti... Avanti allora con cuor leggero, mentre gli zaini, appesantiti con la fatica, sembra vogliano respingerci al piano verso la freddezza dei reticolati. Ma intanto davanti a noi e sulla nostra destra ci attira irresistibilmente la stupenda visione della catena del Dhola Dhar con le sue rocce brulle e i canaloni vertiginosi chiazzati qua e là di neve. Attratti da tanta bellezza quasi non ci accorgiamo di essere giunti alla sommità del costone. La via è più facile e ci permette di fantasticare tra sogno e realtà: non siamo più dei prigionieri in India, siamo cinque uomini liberi, godiamo la pace dei monti, calpestiamo ancora la terra della nostra Patria, stiamo camminando su un sentiero delle nostre Alpi... e le lontane casette degli Indiani si sono trasformate nella nostra lontana dimora dove una famiglia attende ansiosa il ritorno degli escursionisti. Una gioia misteriosa ci pervade. Il tempo incalza e dobbiamo proseguire. Attraverso un fal- DG Grisenti lice Manzinello riportato sotto, è la ricerca spasmodica e anelante della libertà, dello spazio al di fuori del Campo, di quelle sensazioni ed emozioni che solo la montagna poteva dare per farli sentire, anche se per poco tempo, sui monti di casa. Senza comunque dimenticare la difficoltà di potersi allenare adeguatamente, l’altitudine delle montagne raggiunte (per tutte il Gaurijunda, m 5227, massima elevazione della zona), l’attrezzatura precaria, gli alimenti raggranellati privandosi di parte della razione giornaliera. Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 53 Racconti di guerra sopiano giungiamo in prossimità di una capanna forestale (Shikari Ghar), rifugio di cacciatori provenienti dal sottostante centro di Dharamsala. È chiusa. È mezzogiorno e l’ora e l’altezza (siamo a 2800 metri) ci ricordano che il tè bevuto prima della partenza si è trasformato in fame. Uno corre a cercar acqua, un altro procura legna nelle selva di rododendri e lecci che ci circonda, un altro prepara con delle pietre un rozzo focolare, mentre Faustini e io ci improvvisiamo cuochi della compagnia. Mai cibo ci è sembrato tanto appetitoso dal giorno della nostra cattura! Eppure non c’è nulla di straordinario nei nostri sacchi: soia, riso, margarina, un paio di scatole di aringhe, tè e latte in polvere. Al termine della ristorazione imbocchiamo la mulattiera che sale da Dharamsala e in un paio d’ore, passando per un lecceto, giungiamo nella conca di Laka Got (m 3219) dove decidiamo di pernottare. Sparse qua e là delle trune indiane di rozzi sassi e coperte di zolle ci offrono rifugio per la notte. Ne scegliamo una a ridosso di una roccia, la ripuliamo dello sterco di zebù e di bufali, e con delle felci secche ci facciamo un giaciglio. Gli ultimi lecci ed i rododendri viola con rami striscianti come mughi ci offrono legna per preparare la cena, per riscaldarci e per tener lontani gli orsi. Cala la notte e noi, seduti intorno al fuoco, ci raccontiamo le impressioni della giornata. Ma ecco giungere le note di un piffero. Alziamo gli occhi e sopra il pietrone distinguiamo la sagoma di due ragazzini indiani accoccolati. “Idar ao, venite!” Il nostro invito, dapprima respinto con naturale timidezza, viene infine accolto anche per l’offerta di un bel po’ di ghur (zucchero grezzo) e per l’istintiva attrattiva di un bel fuoco. La nostra conoscenza della lingua urdu è molto scarsa ma con il linguaggio internazionale dei gesti riusciamo ad intenderci. Sono dei pastori ghaddì giunti con le loro famiglie dallo stato del Chamba attraverso il passo Andrar. I loro paesi sono sparsi nelle valli selvagge tra le catene del Dhola Dhar e del Pangi Himalaya, ad oltre 2000 metri di altezza. Sebbene situati in Ponte sospeso (disegno di F. Manzinello) Passo Andrar, 4214 m, verso il Serar 4605 m (disegno di F. Manzinello) zona subtropicale, l’esposizione a nord della prima catena di montagne e l’altezza provocano abbondanti nevicate. Solo pochi uomini rimangono in paese per foraggiare le vacche sacre; tutti gli altri, donne, vecchi e bambini trasmigrano con i loro greggi nella più accogliente pianura attraverso i passi Baleni, Andrar, Talar, Talang e Thampar, tutti oltre i 4000 metri. Chiediamo a gesti l’itinerario da seguire per raggiungere il passo Andrar. Ci guardano meravigliati e rispondono con una loro domanda: “Perché volete arrampicarvi fin lassù in mezzo alla neve e al freddo? Non temete gli dei? Noi dovevamo passare di là per poter raggiungere i prati verdi per le nostre capre e le nostre pecore; ma prima della partenza abbiamo chiesto la benedizione al guru e al bahra mahatma e nel tempio i nostri capi si sono flagellati con grosse catene, hanno attraversato il fuoco sacro per scacciare il dio del male, hanno offerto riso e farina al tempio, hanno portato un tridente sacro al passo. E voi cosa ci andate a fare?”. Non possono capire, loro liberi nella loro povertà, quello che stiamo assaporando e che ci manca da tre anni: un sorriso ed un gesto ampio verso i monti ed il cielo infinito nascondono la nostra intima gioia. Un canto dapprima sommesso, quasi sottovoce, poi più deciso, scaturisce dai nostri petti e si diffonde rimbalzando tra le pieghe della montagna avvolta nel nero manto della notte. In fraterna simbiosi i nostri canti delle Alpi si mescolano ora alla nenia triste e pur sempre gioiosa dello strumento primitivo di questi cari ragazzi... Scompaiono nel buio della montagna dopo un cordiale “ram ram”. “Ram ram bhai, buona notte fratello.” Lasciamo che le ultime faville del fuoco morente si sperdano nell’immensità del cielo, ci avvolgiamo nelle coperte all’interno della truna e ben presto ci addormentiamo di un sonno ristoratore, forse il primo senza incubi. All’alba il freddo pungente si fa sentire e così, spinti anche dal desiderio di gustare appieno l’incanto del- Impresa pulizie C.C.C. Cainelli Cagol Carmen via Borino n. 45 Povo Tel. 0461 810503 54 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 Racconti di guerra La catena del Pangi Himalaya dal Passo Andrar (disegno di F. Manzinello) la montagna, ci alziamo in tutta fretta ma un’amara sorpresa ci attende: il cielo si è coperto e si vedono le cime battute dalla tormenta. Il desiderio di arrivare almeno al passo allontana i nostri timori. Nascosti i sacchi sotto alcune rocce ci inerpichiamo per un canalone che scende dal monte Serar con un balzo di 1500 metri, raggiungiamo un nevaio e lo evitiamo spingendoci a sinistra per un ripido costone erboso fra massi dalle forme bizzarre. Il freddo si fa più intenso, qualche folata di nevischio ci investe, ciò nonostante non scema l’ansia del salire e proseguiamo lentamente ma con costanza. L’erba va scomparendo, sostituita da rozze gradinate sistemate con paziente lavoro di secoli e rese insidiosamente viscide dall’alterno passaggio di piedi scalzi o malamente protetti con sandali di paglia e di zoccoli lerci delle greggi. Ci inerpichiamo fra lastroni e cenge, in mezzo a rocce ripidissime. Volgiamo lo sguardo giù in basso. Laka Got, dove abbiamo pernottato, è già molto lontana, il nostro respiro è sempre più affannoso: ormai non dovremmo essere troppo lontani dai quattromila metri. Incontriamo due vecchi che soffiano come mantici mentre dalla loro gola esce un sibilo strano causato dalla difficoltà di respirazione. Anche noi ogni due passi dobbiamo fermarci per mancanza di respiro: la meta sembra ancora lontana ma per fortuna non nevica ancora. Finalmente scorgiamo uno spuntone con infissi i segni della Trimurti: è il passo! La stanchezza scompare, il fiato ritorna e di corsa percorriamo gli ultimi metri: la salita è finita mentre appare lontana, avvolta nelle nubi, un’altra imponente catena di montagne: è il Pangi Himalaya! Chi può descrivere questa stupenda visione? Rimaniamo estasiati, non so per quanto tempo, in ammirazione e contemplazione. Il cielo è coperto e le nubi spazzano le cime e le coprono di nevischio ma non riescono a nascondere questi giganti indomiti. Nella selva di picchi si distinguono il Tambu, m 5877, dalla caratteristica forma di tenda, e la vetta triangolare del Kailas, m 6057, il sacro monte degli Indù. Il freddo pungente ed il vento ci richiamano alla realtà; ci ripariamo dietro una roccia e rannicchiati alla meglio ci rifocilliamo, indi ci riscaldiamo con grappa di nostra fabbricazione clandestina. Intanto continuiamo a volgere lo sguardo ora ad una cima, ora ad un nevaio, ora alla valle che precipita sotto di noi sul versante opposto per congiungersi con il fiume Ravi. Vorremmo scendere per di là e raggiungere il più famoso luogo di venerazione per gli Indù, Brahmaur, celebre per i suoi 84 tempi e tempietti, in gran parte dedicati al sacro Lingam, simbolo maschile di fertilità; avremmo pure desiderio di scalare il monte Serar, 4605 metri. Siamo a m 4214, il versante Nord del monte, coperto da un nevaio, non presenta particolari difficoltà ma il tempo minaccioso ci ingiunge di desistere. Una folata più forte di vento ci richiama alla mente le parole dei pastori: “Attenti agli dei della mon- tagna; sono buoni ma non sfidateli per non incorrere nella loro ira!”. Dopo un ultimo sguardo iniziamo la discesa con precauzione ma abbastanza celermente; la neve infatti comincia a mulinarci attorno e ci acceca ma ormai siamo fuori pericolo e il sentiero ben visibile ci porta in poco tempo a Laka Got, lontano dalla tormenta che infuria lassù. Intanto cala la sera e ci prepariamo per la cena, anche se il fuoco fa il matto e la truna piena di fumo ci costringe a stare sdraiati sul pavimento di terra per poter respirare. D’improvviso vengo chiamato e corro fuori mezzo accecato: le nubi che avvolgevano le cime si sono squarciate e il sole del tramonto illumina il Serar imbiancato dalla leggera nevicata: i suoi raggi trasformano la montagna dipingendola con i caldi colori dal rosa, al rosso, al violetto. “Ma questa è l’enrosadira!” esclamiamo “Siamo dunque tornati tra le nostre Dolomiti”. Dimentichiamo gli affanni, anche il problema della cena che comunque riusciamo in qualche modo a consumare. Niente falò questa sera, i Ghaddì sono scesi a valle e il freddo e il vento ci consigliano di rifugiarci nella truna ancora avvolta dal fumo. Spossati dalla stanchezza ben presto ci addormentiamo cullati dal sibilo del vento. Terzo e ultimo giorno di libertà: nessuna fretta di alzarci: fa troppo freddo anche se fuori la giornata è bella; aspettiamo quindi il sorgere del sole per prepararci alla partenza. Dobbiamo essere di ritorno al Campo per le diciotto: ogni ritardo viene punito con 2 giorni di Kalabush. È stato troppo bello, non possiamo privarci di altri sprazzi di libertà. Stiamo tornando fra i cupi reticolati, nelle tetre baracche, nella monotonia della vita quotidiana, ma ormai abbiamo aperto uno spiraglio che ci farà sentire meno dura la prigionia! Passo Andrar, 4214 m (disegno di F. Manzinello) EMME ELETTRONICA di Molinarolli Michele Via Campanelle, 36 - Cognola (Tn) Tel. 0461-261531 DA MARTEDI’ A SABATO 09:00/12:00 - 15:00/19:00 RIPARAZIONE DI TUTTE LE MARCHE: RADIO - AUTORADIO (anche montaggio) - HI-FI TV - VIDEOREGISTRATORI PICCOLI ELETTRODOMESTICI GRANDI ELETTRODOMESTICI A DOMICILIO Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 55 Album dei ricordi Libretto personale scolastico di Sergio Nichelatti N on è facile al giorno d’oggi trovare nei cassetti ricordi che riguardano i nostri anziani genitori deceduti. Non è così per Renata Gennari che ci ha fatto pervenire il libretto personale di frequentazione e di profitto per scolari, della sua mamma, Maria Nichelatti nata a Povo nel 1909. È un libretto molto importante per gli scolari dell’epoca, il libretto riporta oltre che le classificazioni (i voti) delle materie studiate anche le disposizioni legali (legge 14 maggio 1869 B.L.I. n° 62), alcune di queste disposizioni a noi sembrano ovvie, mentre altre rispecchiano la vita del tempo. Si pensi che la Legge che era in vigore negli anni venti del 900 era della metà dell’ottocento, promulgata sessant’anni prima, in un contesto sociale ed economico molto diverso, dove anche i ragazzi venivano impiegati nei lavori domestici, in agricoltura (i famei) ed in fabbrica. All’art. 1 (par. 20) recita: “ Ai genitori o ai loro rappresentanti non è lecito di lasciare i figli o ragazzi a loro affidati senza l’istruzione prescritta per le scuole popolari”; (par. 100) “A scolari che, 56 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 per deficienza intellettuale o fisiologica non è presumibile possano acquistare le volute cognizioni, sarà rilasciato, dopo compìti i 14 anni, un attestato di Uscita”. Art. 3 (par 24) “I genitori o i loro rappresentanti, come pure i padroni di fabbriche ed opifici, sono responsabili che i fanciulli soggetti all’obbligo scolastico, loro affidati, frequentino regolarmente la scuola”. Art. 4 (par. 25). “I genitori o i loro rappresentanti sono tenuti a procurare ai ragazzi gli occorrenti libri scolastici e gli altri mezzi di studio”. Le disposizioni del regolamento scolastico e didattico del 29 settembre 1905 B.L.I. n° 159 riguardano norme relative alla frequenza, alle continua alla pag. a fianco Cenni di storia A Povo nel 1929 “ ...viene tra i siti proprii e principali il monte di Poho, qual si suol chiamar la Cantina di Trento, e dalla copia o scarsezza che vi regna d’uve si fa pronostico della trentina vendemmia. Vi stanno con una communità considerabile sei villaggi, cioè Sprè, Panthè, Salè, Gabbiòl, Villazzano e Oltrecastello...”, così scriveva tra l’altro nel 1673 Michelangelo Mariani, universalmente cono- continua dalla pag. precedente assenze e alle loro giustificazioni. Interessanti sono gli articoli che riguardano l’obbligo scolastico, all’art. 5 paragrafo 30 si legge: “Fino a che il fanciullo non è cancellato dalla matricola (non ha ricevuto l’attestato di licenza o quello d’uscita) egli è tenuto a frequentare la scuola. Gli altri articoli riguardano l’obbligo di notifica da parte dei genitori al maestro l’impedimento dello scolaro a frequentare la scuola indicandone il motivo. L’articolo 7 elenca i motivi validi per giustificare l’assenza; i principali sono, la malattia, le malattie contagiose dei famigliari o di coloro che abitano nella stessa casa, le malattie dei famigliari quando questi hanno bisogno COSTRUZIONI MERZ srl sciuto come lo storico del Concilio di Trento, raccontando il nostro sobborgo. Abbiamo ritrovato la citazione in un vecchio volume del 1929 di Antonio Pranzelores “La porta delle Dolomiti” (Ed. Seiser) dove, accanto alla descrizione di Povo e Pont’Alto, nelle due pagine che riproduciamo, troviamo anche alcuni “sponsor” locali di particolare interesse storico: la Trattoria “ala Dora” di Oltrecastello, la Trattoria alla Grande Cascata di Ponte Alto, il Ristorante Molinari “Alla Posta” di Povo e la Trattoria Pecoretti sempre a Povo. Una testimonianza relativa il passato di oltre 75 anni fà che ci pare interessante riproporre ai nostri lettori. (pg) dell’aiuto del fanciullo, in caso di morte dei famigliari o parenti stretti, il tempo cattivo se per esso è esposta la salute del fanciullo, l’impraticabilità delle via che conduce alla scuola. Non sono giustificabili invece le assenze che prevedono l’impiego dello scolaro in lavori domestici, agricoli o industriali. Le assenze ingiustificate vanno denunciate ogni quindicina all’autorità scolastica distrettuale e punite con ammenda fino a lire 40 e con arresto fino a 4 giorni. L’art. 8 prevede l’obbligo di firma per presa visione delle classificazioni (voti) riportate sul libretto personale dall’alunno. L’ultima parte riguarda le osservazioni (istruzioni) per la compilazione del libretto personale. Specializzata anche in ristrutturazioni 38050 POVO (TN) Via Borino, 55 - Tel. 0461 810086 Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 57 SPECIALE FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO SPECIALE FAMIGLIA COOPERATIVA DIDIPOVO REDAZIONALE DELLA FAMIGLIA COOPERATIVA POVO Il 2005 sta finendo è tempo di Bilanci L’ anno che sta per concludersi ha visto la nostra cooperativa impegnata nella realizzazione di un nuovo punto vendita in località S. Batolameo inaugurato il 07 aprile 05 dall’allora Presidente Trentini Silvano, evento ritenuto storico perché è la prima Famiglia Cooperativa che apre in città a confrontarsi con questo mercato cittadino. Il negozio è risultato essere di sicuro gradimento dagli abitanti delle zone, sta crescendo mese per mese e questo ci fa sentire orgogliosi della scelta fatta. Altro traguardo impor tante di questo 2005 è che il numero dei soci ha superato quota 1.500. Grazie a tutti per la fiducia. Il Bilancio con le verifiche trimestrali ci porta ad essere fiduciosi e le vendite su base annua pur non considerando le vendite effettuate dal nuovo punto vendita ci danno in aumento. Anche per il 2005, il Bilancio sociale a favore della solidarietà, vede il CDA impegnato nei confronti delle organizzazioni che tradizionalmente abbiamo sostenuto. Obbiettivi per il 2006 sarà il raggiungimento e superamento del 50% delle vendite fatte dei nostri soci, quote che forse nel 2005 non raggiungeremo per pochissimo forse neanche mezzo punto di percentuale. Concludendo, penso che abbiamo tutte le premesse per festeggiare la conclusione del 2005 e farci gli auguri per un positivo 2006. Non mi manca che augurare a tutti i soci e clienti della grande Famiglia Cooperativa a nome del Consiglio di Amministrazione, del direttore, di tutto il personale dipendente e mio personale di UN BUON S. NATALE E UN 2006 RICCO DI SODDISFAZIONE PER TUTTI. Il Presidente Merz Roberto Anch’io socio Essere socio della Cooperativa significa: - RISPARMIO Il socio della cooperativa dispone nell’arco dell’anno di una lunga serie di tagliandi per acquistare prodotti a prezzi assolutamente scontati. - DIRITTO ALLA SICUREZZA Il socio è tutelato nei suoi acquisti dalla politica commerciale della Cooperativa che pone al centro dei suoi obiettivi la salute del consumatore e la “salute” ambientale. di i r u g u A tale a N n o Bu ovo u n o n n a e felice Per aderire alla Cooperativa i nuovi soci devono versare una quota sociale di euro 25,00 (+5,00 di tasse). La quota si versa una sola volta ed è valida per sempre. Troverete i moduli di iscrizione presso le casse Sede: POVO (TN) Macelleria: POVO (TN) Piazza G. Manci, 8 Tel. 0461 810 268 Via alla Resistenza, 8 Tel. 0461 810 264 Punti vendita: COGNOLA (TN) Via alla Veduta, 10 Tel. 0461 234 075 SPRÉ (TN) Via della Resistenza Tel. 0461 810 269 TRENTO S. Donà, 86 Tel. 0461 230 304 TRENTO Via S. Bartolomeo, 2/3 Tel. 0461 390 454 SPECIALITÀ E PROPOSTE DELLACOOPERATIVA FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO SPECIALE FAMIGLIA DI POVO SPECIALE COOPERATIVA DIe Trento POVO offerte valide fino al 24/12/2005FAMIGLIA nei punti vendita di Povo, Sprè, Cognola, S.Donà (S. Bartolomeo) sconto del 10% su tutto il pane alla cassa ler a t n e emm ro e z z i v s a m i s is t r e off 1i0sc% onto d novità accento metodo charmat cantus metodo classico specialità carpaccio Pesci carni salmone cavallo trota manzo tonno pettto d’oca spada selvaggina SPECIALITÀ E PROPOSTE DELLA FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO offerte valide fino al 24/12/2005 nei punti vendita di Povo, Sprè, Cognola, S.Donà e Trento (S. 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Le siaLib uentano la nostra missione del dei bambini più poveri che freq so di loro ver ti per la generosità dimostrata mo davvero molto riconoscen L’aiuto di . era la loro gratitudine con la preghi che, insieme a noi, ricambiano e che alsion mis ci permette di continuare una tante persone buone dell’Italia stanno elle sor tire. Il bene che le nostre Con benetrimenti sarebbe impossibile ges sti que a iata, è in parte dovuto anche facendo in quella regione martor si. sibili ai loro fratelli più bisogno fattori che, come lei, sono sen danza delle e a tutti i suoi cari, con l’abbon Il Signore la ricompensi, insiem sue benedizioni. Distinti saluti Campi Bisenzio 19/09/05 lapaga Paolo, Gentile sig.ra Moser Paola e Ma rta destinata iamo ricevuto la generosa offe Tramite il signor Elio Pontati abb chine nel Raa di tano la nostra scuola gratuita ai bambini poveri che frequen Libano. to promosso dula generosità e dal nobile ges Siamo rimaste commosse dal crizione di Po, in collaborazione con la Circos rante la festa della montagna e e verso tutti ion presso la suddetta Circoscriz vo. Vi prego di farvi interpreti, tra profonnos a più viva riconoscenza e dell gli altri benefattori, della nostra a nostra dell eri te dimostrato verso i più pov da stima per la carità che ave missione del Libano. ga guerra che ora soffrendo a causa della lun Purtroppo questo Paese sta anc uenze l’ha sconvolto e delle conseg insipo: tem nel o gon che si protrag e di oro lav di nza nca curezza, ma ia itar san nza iste ass di ogni genere ra, ope tra nos La ... o sociale ecc ca di benché piccola e limitata, cer che oli deb più ai ro venire incont le sibi pos è sto que ma conosciamo, goven ci che ti aiu i agl solo grazie e con no dall’Italia. Grazie, quindi, codi te par da he anc tutto il cuore, . tati aiu o ann loro che sar in La nostra gratitudine si traduce . voi i tutt preghiera per Iniziative benefiche a sostegno dei bambini libanesi Dallo stand del libro alla Festa di Tuttapovo e dalla Festa della montagna svoltasi ai primi di settembre al Parco Cimirlo sono state raccolte delle offerte che sono state devolute alle Suore Carmelitane di S. Teresa a favore dei bambini di Rachine in Libano. Riportiamo le lettere di ringraziamento a Tuttapovo ed alla Circoscrizione. Foto dei bambini della Ecole “Oasis de Marie” il giorno delle Palme, una grande festa per i bambini. Essi portano le candele con il ramo d’ulivo. Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 63 Trenta anni fa 6 aprile 1975 La situazione scolastica tema di numerose riunioni Cronaca e curiosità tratti dal giornale l’Adige a cura di Giancarlo Ianes 30 marzo 1975 La nuova consulta insediata a Povo alla presenza del sindaco Tononi “Con una breve cerimonia inaugurale è stata insediata la nuova consulta frazionale, chiamata a fare da collegamento fra la popolazione e l’amministrazione comunale di Trento per il prossimo quinquennio. Dopo il rituale saluto da parte del delegato dott. Albertini al sindaco e all’assessore ai sobborghi Perini, presenti alla cerimonia ha annunciato che le consulte avranno vita abbastanza brevi in quanto saranno trasformate in comitati di quartiere, organo più rappresentativo, democratico e efficiente. Qualunque sarà la loro fisionomia, il primo cittadino ha assicurato di prendere nella massima considerazione le proposte che saranno avanzate naturalmente in compatibilità con le esigenze di bilancio. Anche l’assessore Perini ha dichiarato la propria disponibilità per prendere in esame i problemi che gli saranno segnalati. Tenuto conto della caratura politica risultante dall'ultima consultazione amministrativa, la distribuzione dei 15 seggi è ripartita come segue: alla Dc 7 seggi; al PCI 3 seggi; al PSI 3 seggi; al PSDI 1 seggio; al PPTT 1 seggio. Questi i nomi dei rispettivi consultori: per la D.C. dott. Alberto Albertini (delegato); Isidoro Trentin, Sandro Menestrina, Franca Giovannini, Tarcisio Giacomoni, Marco Ciresa; Per il P.S.I. Mariangela Trentini, Franco Giacomoni, Bruno Pedrini; Per il P.C.I. Silvano Trentini, Silvano Bonvecchio, Elio Furlani; Per il P.S.D.I. Luigino Lagrasta; per il P.P.T.T. Agostino Puecher". “Con l’entrata in vigore dei decreti delegati e il funzionamento degli organi collegiali si sono create le condizioni per impostare un nuovo rapporto e un collegamento più intimo tra scuola e società. Quest’ultimo aspetto ossia le strutture scolastiche al servizio di una società e di una scuola in trasformazione è stato oggetto di una serie di riunioni di ambito scolastico e politico. Il problema scolastico di Povo interessa tre settori: la scuola materna, per la quale è prevista l’istituzione di una quarta sezione condizionata a una certa ristrutturazione dell’attuale edificio, la scuola elementare di Povo e Oltrecastello in netta fase di espansione nel numero degli alunni e la costruzione di una nuova scuola collinare che soddisfi le esigenze tanto di Povo che di Villazzano. Si sono prospettate soluzioni temporanee di ripiego, sia per quanto riguarda la scuola materna che per la elementare di Oltrecastello. Quest’ultima avverte l’esigenza di ospitare l’intero ciclo scolastico attualmente ridotto a tre classi. La sistemazione delle elementari di Povo è condizionata alla costruzione di una nuova scuola tra Povo e Villazzano. In attesa di ciò il capogruppo DC, avv. Paris, ha assicurato che entro il quinquennio di legislatura sarà approntata la sistemazione provvisoria di tre classi della scuola media presso l’Istituto dei Francescani in località Negrano il che renderà possibile una maggior sistemazione delle elementari di Pantè. Lettera a Tuttapovo mia famiIl giorno 12 novembre con la nata ortag cas alla glia ho partecipato perativa Coo a igli ganizzata dalla Fam iglia ho rav me nde di Povo. Con mia gra ima hiss poc la nel dovuto constatare tulo gra con Mi i. soc partecipazione dei di ale son per il o tutt con il Direttivo e la nte osta non e va questa bella iniziati ne. azio tinu con una delusione spero in a tutti gli Colgo l’occasione per porgere e Anno feic e te Fes auguri di Buone Nuovo. Patrizia Pontalti SALONE Immagine Donna POVO - OLTRECASTELLO - TEL. 0461342032 Orario: martedì-g giovedì: 8.30-1 12.00 / 14.30-1 19.00 mercoledì-vvenerdì-ssabato: 8.30-1 16.30 64 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 Auguri a... A Dennis per il suo 4° compleanno, festeggiato lo scorso 14 novembre, tantissimi auguri dalla tua amica Valentina! Sarà un caso, non c’entrerà niente il riscaldamento del pianeta ma non credo succeda spesso che in una campagna di Gabbiolo crescano angurie di queste dimensioni. La nostra misteriosa “coltivatrice” (Antonia Bonvecchio per la cronaca) ha raccolto nel suo campo un anguria di oltre 10 chilogrammi perfettamente matura e dolcissima. Complimenti da Tuttapovo. • RISTRUTTURAZIONI CIVILI INDUSTRIALI • MANUTENZIONI di Roberto e Valentino S.n.c. • COSTRUZIONI IN GENERE • REALIZZAZIONI E VENDITA IMMOBILI Loc. Gabbiolo 33 - Povo (TN) tel. 0461810930 - 336452328 Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 65 Istituzioni Scuola equiparata dell’infanzia Iniziative per l’anno scolastico in corso a cura del Comitato di gestione I l Comitato di Gestione della scuola dell’infanzia equiparata di Povo in collaborazione con il personale e l’Ente Gestore è lieta di presentare le iniziative proposte per l’anno scolastico in corso, rivolte, in continuità con l’attività intrapresa l’anno precedente, al sostegno della genitorialità. Nell’ambito nel progetto di valorizzazione della scuola d’infanzia equiparata di Povo è prevista la giornata “Porte aperte” per sabato 14 GENNAIO 2006 con orario dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17. In questa occasione il presidente dell’Ente Gestore con il supporto della coordinatrice pedagogica dottoressa Vinante e il Comitato di Gestione saranno a disposizione per offrire una maggiore conoscenza del nostro istituto alle famiglie della comunità e soprattutto ai genitori che devono provvedere alla scelta per le iscrizioni del prossimo anno scolastico 2006/2007. Data e sede Titolo iniziativa Contenuti Dialogo aperto sulle questioni 19 gennaio 2005 igienico-sanitarie di interesse A tu per tu con il pediatra a scuola ore 20.30 dei genitori. dott. Pancheri o collaboratore. Visione di un film, un cartone 20 febbraio 2005 Kiriku e la strega Carabà animato, per mamme e papà. a scuola ore 20.30 Cond. dott. Sabina Grigolli. Approfondimenti, confronto e 2 marzo 2005 I temi educativi del film discussione a partire dalle sola scuola ore 20.30 “Kiribu e la strega Karabà” lecitazioni di un film. Cond. dott. Sabina Grigolli. 3 aprile 2005 Limiti senza traumi a scuola ore 20.30 Un libro per i genitori. Un’opportunità per riflettere sul senso dei limiti in educazione. Cond. dott. Virginia Vinante. Inaugurata “La stanza delle storie” Sabato 26 novembre presso la Scuola equiparata dell’Infanzia è stata inaugurata “la stanza delle storie”. Essa rappresenta una novità nell’ambito delle attività che riguardano la crescita e lo sviluppo che devono avere i bambini anche attraverso la lettura delle storie e della conoscenza dell’importanza del libro. Dopo la presentazione da parte del Presidente Giorgio Battisti (nella pagina a fianco il suo intervento) don Cornelio ha benedetto la nuova stanza. Nelle foto alcuni momenti dell’inaugurazione (foto S.N. altre foto su www.tuttapovo.it) 66 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 nella foto in alto a sinistra il parroco di Povo don Cornelio Carline a destra Giorgio Battisti presidente della scuola. In basso i bambini tagliano il nastro della Stanza delle storie. foto s.n. Altre foto su www.tuttapovo.it Istituzioni Inaugurata la Stanza delle storie nei suoi diversi ambienti e in questo senso si caratterizza come un importante oggetto di collegamento tra la scuola e la casa e tra la scuola e il territorio. In proposito permettetemi di ringraziare la noLe parole del presidente Giorgio Battisti Siamo qui oggi perché, assieme ai membri del Consiglio diret- stra bibliotecaria, che ha sempre dimostrato una attenta e sensibitivo della nostra scuola, desideriamo sottolineare, seppur all’inse- le disponibilità nella collaborazione con le nostre insegnanti, oltre a gna della semplicità e della convivialità, una nuova acquisizione saper dialogare con i nostri bambini, sostenendo i loro interessi e le loro curiosità. Ci auguriamo che questa della nostra realtà scolastica: la stanza delle significativa collaborazione possa trovare storie. L’investimento fatto - e non solo a liSE I LIBRI FOSSERO nuovi motivi di scambio e di confronto recivello economico - per la sistemazione di un proco, a vantaggio della passione dei nostri ulteriore spazio nel nostro edificio scolastico Se i libri fossero di torrone bambini per i libri sia nell’immediato che nel merita brevemente alcune riflessioni, che Ne leggerei uno a colazione. loro futuro: di scolari e studenti, prima, di possiamo articolare attorno a tre nuclei di Se un libro fosse fatto di prosciutto A mezzogiorno lo leggerei tutto. cittadini, un domani. Da ultimo, non certo attenzione. per importanza, il ritrovarci qui oggi ha anInnanzitutto vorrei soffermarmi sulle ra- Se i libri fossero di marmellat che il valore di testimoniare come sia integioni che, da diversi anni ormai, ci impe- A merenda darei una ripassata. ressante e fecondo costruire qualcosa insiegnano nel costante ripensamento degli spa- Se i libri fossero di frutta candita me. Desidero senz’altro citare la condivisiozi scolastici: un impegno che abbiamo as- Li sfoglierei leccandomi le dita. ne con tutto il personale della scuola, che ha sunto volentieri e che ci permette oggi di ofSe un libro fosse di burro e panna collaborato nella progettazione di questo frire alla nostra utenza un contesto decisa- Lo leggerei prima della nanna. spazio e nella scelta della dotazione libraria mente adeguato, sia rispetto al numero dei bambini che frequentano la nostra scuola, (tratta da R. Piumini, C’era un bambino - vecchia e nuova - della scuola e che è da sia in relazione alle diversificate esigenze di profumato di latte, Mondadori, Milano, sempre soggetto attivo, assieme ai genitori, nell’avvicinamento del bambino al libro. Ma relazione, di gioco e di apprendimento dei 1988) ritengo importante riconoscere anche il gebambini negli ambienti interni e nello spazio neroso stimolo offerto in questa direzione esterno del giardino. Per inciso, credo di poter ricordare che, nel corso dell’ultimo dall’attuale Comitato di gestione, nonché la graditissima partecipadecennio, la nostra scuola ha aperto ogni estate un cantiere, a par- zione dei genitori. Quando lo scorso anno, nell’ambito delle iniziative proposte altire dalla constatazione che il contesto territoriale di Povo esprimeva un bisogno crescente di disponibilità di posti per consentire ai le famiglie, abbiamo iniziato ad occuparci di “favole che aiutino a bambini la frequenza alla scuola dell’infanzia, ma tenendo conto crescere” non avevamo certo in mente che quel percorso ci avrebanche degli importanti cambiamenti a livello metodologico che via be portati qui. Eppure è successo: da una cosa ne è nata un’altra via sono stati introdotti grazie alla ricerca e alle innovazioni in cam- e ora abbiamo nuove possibilità. Ciò che più conta, tuttavia, è che - a mio parere - si tratta di una opportunità ulteriore per i nostri po pedagogico e didattico. Da questo punto di vista, il Direttivo che rappresento ha assun- bambini nella quale ciascuno può riconoscere il proprio apporto e to con responsabilità - e, vorrei dire, con passione - l’idea forte che il proprio contributo, diretto o indiretto. Chiudo, rinnovando a tutti il ringraziamento mio e dell’Ente, con per il bambino lo spazio non è neutro e che, di conseguenza, il contesto ambientale della scuola dell’infanzia deve essere un con- la speranza che questo piccolo esempio di condivisione attiva postesto di vita sufficientemente ampio, articolato, diversificato nelle sa consentirci di rinnovare le nostre energie per mantenere nel opportunità che offre: in sintesi, capace di favorire relazioni positi- tempo il senso di una scuola partecipata della comunità. ve e di suggerire al bambino molteplici possibilità di attivazione, in sintonia con i bisogni di crescita e di sviluppo del singolo, dentro dinamiche di positiva socializzazione e di condivisione con gli altri. Una seconda evidenza vorrei riservarla ai motivi che ci hanno spinti a dare priorità ad uno spazio particolarmente dedicato al libro. Ovviamente si sarebbero potute fare altre scelte, si sarebbe potuto pensare, ad esempio, ad un’aula più tradizionale, piuttosto che ad un laboratorio dei materiali, o scientifico, o altro. Non escludendo uno sviluppo ulteriore anche in quest’ultima direzione, in questa fase abbiamo optato proprio per lo spazio dei libri in considerazione delle importanti valenze che il libro ha e deve avere, anche nell’era del computer, per i nostri bambini. Sono gli stessi bambini a dirci quanto piacere e bisogno abbiano di sentire tante storie, attraverso le quali possono non solo scoprire altri mondi, altre situazioni, altre possibilità, ma soprattutto riconoscere se stessi e il proprio mondo interiore, con le gioie e le fatiche che il crescere comporta. Il libro, inoltre, ci pare uno strumento importante che attraversa, o potrebbe attraversare, la vita del bambino Pollo allo spiedo sabato al mercato di Povo Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 67 L’ a l b u m d e i r i c o r d i Cartoline del primo 900 Pubblichiamo su questo numero due testimonianze visive dei primi anni del 900. Sono due cartoline una illustrata e l’altra una cartolina di saluti e di auguri firmata “tua Pia” ed inviata da Povo il 3 agosto 1901 alla signorina Ochner Maria abitante a Bosco di Civezzano. Il testo della cartolina è: “Povo 3/8/01. A Maria, Sovente quando al mattin ti risvegli e al buon Dio d’amor fervida volgi una tua preghiera non ti scordar di chi tanto t’ama e tanto [?] per te. Tua Pia. Ricevi pertanto i saluti a te e famiglia, io spero che adesso avrò un po’ di pace che ti potrò scrivere più a lungo. Per la tua pubblicità su TUTTAPOVO telefona al numero 0461811026 oppure invia una e-mail a: [email protected] Raggiungerai due risultati certi: farai conoscere la tua azienda a migliaia di lettori e aiuterai la pubblicazione di TUTTAPOVO. 68 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 L’ a l b u m d e i r i c o r d i La seconda è una cartolina della piazza Pantè di Povo con la trattoria “Al Cavallino” con annessa vendita di carne. La cartolina è stata stampata da Leon, Klaghenfurt 979, nel 1901 e spedita nel luglio 1902 ed indirizzata alla signorina Vera Alberti, maestra presso le scuole popolari di Trento e porta la firma di un certo Giuseppe Cristofoletti e altri. (sn) I lettori di Tuttapovo possono sostenere indirettamente il giornale servendosi dai nostri inserzionisti. Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 69 In ricordo di... In ricordo di Andrea Nichelatti 30 dicembre 2000 - 30 dicembre 2005. Sono passati cinque anni da quel tragico pomeriggio, dove Andrea, travolto da una valanga sotto la cima Serodoli, nel gruppo della Presanella, perse la vita. Dal suo viaggio effettuato in Nepal nel 1997, aveva portato la testimonianza dei pensieri scritti su delle variopinte bandierine. Esse rappresentano una manifestazione di spiritualità della gente nepalese. Esprimono un sentimento, un augurio, che appese ad un filo sventolano al vento disperdendo i pensieri come preghiera. Per ricordarlo i suoi amici usarono questa tradizione nepalese, fecero centinaia di bandierine con dei pensieri in ricordo di Andrea e furono esposte al vento della Maranza. Alcune di queste poi raggiunsero il Nepal portate dalla guida alpina Roberto Paoli, capo spedizione nel 97 ed amico di Andrea. In suo ricordo i familiari hanno scelto alcuni dei pensieri scritti su quelle bandierine. “La fonte dalla quale attingevi lo spirito di vita, possa essere per i tuoi genitori e Carlo fonte dalla quale zampilla la forza per continuare e per noi, forza per credere che un Dio esiste. Barbara” “Pensavo proprio che tu, Andrea, il vuoto nel cuore non lo hai provato, ma lasci qualcosa che assomiglia ad un vuoto, ma apparente, poiché in realtà questi cuori traboccano di tristezza, domande come macigni, rabbia e incredulità, cioè amore. Quelle ultime parole non le ho mai dimenticate. Spero che queste ti arrivi- È morta la “Mariota Cainela” Se ne andata lo scorso 10 ottobre la “Mariota Cainela”. Aveva compiuto 84 anni l’8 marzo e per Oltrecastello era una vera e propria istituzione. Instancabile “perpetua”, custode della chiesa e sacrestana per 25 anni, amica e consigliera di 3 generazioni di giovani, sempre in prima fila nelle iniziative della frazione, era probabilmente uno dei personaggi più conosciuti del sobborgo. Come non ricordare “la Mariota” nelle gite, nei campeggi e nelle attività organizzate per decenni insieme all’allora capellano di Oltrecastello don Renato Scoz e poi via via con i parroci che si sono succeduti alla guida della parrocchia? Un’attività che ha in qualche modo “forgiato” i giovani di allora, oggi 30-40enni che, indipendentemente dalle successive scelte di fede individuale, la ricordano con affetto e gratitudine. Una vita, quella di Maria Cainelli, che è stata profondamente segnata anche negli affetti più cari, prima con la tragica morte qualche anno fa dell’adorato nipote Oscar Ceschi, (l’atleta dell’Us Scania di Povo a cui è stato dedicato il complesso sportivo di Gabbiolo) e più recentemente, con la scomparsa della figlia Adriana e del genero Gino. Alle esequie nella chiesa parrocchiale era presente praticamente tutto il sobborgo per salutare la Mariota nel suo ultimo viaggio. (pg) 70 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005 no con il vento, sulla tua montagna. Ciao Andrea. Christian.” “Ciao Andrea! Quanti bellissimi momenti mi hai fatto passare, grazie! Mi hai insegnato ad amare la montagna innevata, ad affrontarla con coraggio e rispetto e sempre con il sorriso sul viso. Un ultima cosa ti chiedo di insegnarmi: ad accettare il vuoto che hai lasciato in me, a continuare ad amare quelle vette che ti hanno portato via, a continuare a ricordare la tua gioia di vivere e stare vicina a chi sentirà di più la tua assenza. Chiara” “Ciao Orso, proverò a volare come volevi tu, ma tieni sempre aperte le tue mani. Tiby” 50649 4 fax 0461 9 6 6 0 5 9 1 6 4 0 Tel. n.it ti dil@ roe 5- 6 e, 1 i a i h 79 ncieu 4 l a a 73 ail: m 4 -m 33 86 N) - E / T 29 o 3 OLO ( l l a D .d cell 4 GAR 1 380 .G Loc fax 0461 950793 Tel. 0461 950778 COMMERCIALISTI ASSOCIATI Rag. Eugenio Cortellini Rag. Giorgio Fracalossi Rag. Carmela Valentini Viale Venezia 50 - C.P. 170 - 38057 Pergine Valsugana (TN) Telefono 0461 534044 - Fax 0461 534760 E-mail: [email protected] SERVICES GROUP s.r.l. 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