Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - DL 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Trento - Contiene IR
dicembre 2005
anno XII - n. 4
PUBBLICITA
Soc. Coop. a Resp. Limítata
Sede: 38050 POVO DI TRENTO
Via Sommarive, n° 4
Tel. 0461 810094
Fax 0461 811652
Reg. Imprese TN 205-6772 - R.E.A. 102166
Partita IVA 00857160220
ECOLOGIA:
GESTIONE CRM - CRZ
EDILIZIA
E-mail: [email protected]
PULIZIE INDUSTRIALI
SERVIZI DI RECEPTION
e
FRONT - OFFICE
2 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
Sommario
4 ARCI PAHO: SE
5 ACLI: UN
A
POVO
NATALE
DA
UN PRESEPE
ANNO DI INTENSA ATTIVITÀ
6 SCI CLUB MARZOLA: PROMOZIONE
8 DONATELLA ANDREATTA, 25
SCI DA FONDO
ANNI SOTTO RETE
10 ATLETICA TRENTO: CAMPIONI
DEL MONDO
12 GSA: PROGRAMMA 2005 - 2006
14 ANA POVO: ULTIMAZIONE
15 FILO 74:
TOUR IN
16 CIRCOLO
PENSIONATI:
GRECIA
VISITA
17 RSA GRAZIOLI: RACCONTO
18 RSA GRAZIOLI: AUTUNNO
20 GSA BIKE: NON
AL CENTRO RESIDENZIALE E COMPLEANNI
DI
NATALE
ATTIVITÀ
27 SPAZIO CIRCOSCRIZIONE: NOTIZIE
RICETTE DI
IN FESTA
43 ALBUM
DEI RICORDI:
44 ARTISTI
DI CASA NOSTRA:
NATALE
FRANCESCO BOLDRIN
FOTO
CORO PARROCCHIALE
52 RACCONTO
MARIA ANTONIETTA ROTTER
POESIE
REGOLAMENTO
DI GUERRA DI
DEI RICORDI:
1965
DI
NATALE
GATTO A CAVALLO
E LA SUA STORIA:
63 LETTERE
RICETTE DI
DELLA POESIA DIALETTALE:
48 RACCONTO RICCI: IL
56 ALBUM
2005
WHITE STRIPES - ELEPHANT
DI CASA NOSTRA:
50 POVO
CONSIGLIO
ACHILLE FRANCESCHINI
MATILDE: LE
40 ARTISTI
46 L’ANGOLO
DAL
RIFIUTI
DI CASA NOSTRA:
DISCO:
DALL’EUROPA
CENTRO RACCOLTA MATERIALI (C.R.M.)
IL
35 BILANCIO TUTTAPOVO
39 IL
PONTE LODOVICO
STORICA
26 GEMELLAGGIO ZNOJMO: CRONACA
38 LE
Buon Natale e
felice anno nuovo
SULL’ATTIVITÀ
25 ARCI PAHO: RIEVOCAZIONE
36 ARTISTI
RIPOSO
DI
SOLO AGONISMO
23 AVIS POVO: INFORMAZIONI
34 RIDUZIONE
CASA
CALDO ALLA
22 CONCENTUS CLIVI: RESOCONTO
32 INAUGURATO
MORONAR
LAVORI AL
FELICE MANZINELLO
LIBRETTO
AL GIORNALE:
PER GLI INCENDI
PERSONALE SCOLASTICO
RINGRAZIAMENTI
DAL
LIBANO
65 AUGURI A...
66 SCUOLA
70 IN
DELL’INFANZIA: INIZIATIVE IN CORSO E
RICORDO DI:
STANZA
DELLE STORIE
ANDREA NICHELATTI, “MARIOTTA CAINELA”
Tuttapovo
Bimestrale di informazione a diffusione gratuita
Via Salè 1, c/o Centro Civico
www.tuttapovo.it
Editore proprietario “Club Interassociato Tuttapovo”
Associazione di Promozione Sociale
Redazione, amministrazione e recapito postale
c/o Sergio Nichelatti, via Madonnina 22,
38050 Povo (TN), tel. 0461.811026
e-mail: [email protected]
Iscriz. Trib. di Trento n. 817 del 19.04.1994
Direttore Responsabile: Paolo Giacomoni
Via Borino, 39 - 38050 Povo (TN)
e-mail: [email protected]
Presidente: Sergio Nichelatti
Stampa: Publistampa s.n.c. Pergine Valsugana
In copertina
Anno XII - N. 4 - Dicembre 2005
Redazione:
Paolo Giacomoni, Giancarlo Ianes, Sergio Nichelatti,
Stefano Ricci, Aldo Giongo, Alessandro Gretter,
Davide Tarolli, Antonio Bernabè
Sprè: chiesetta Villa Lubich
Hanno collaborato a questo numero:
Casa di Riposo M. Grazioli, Circoscrizione di Povo,
Guido Leonelli, Innocenzina Groff, Matilde Padroni,
Nonna Renata, Paolo Giovannini, Renzo Dori, Roberto
Bortolotti, Lidia Franceschini, Gabriele Bertotti, Antonio
Bazzanella, Marino Baldessari, Dario Conci, Paride
Franceschini, Felice e Tullio Manzinello, Comitato
gestione scuola equiparata dell’infanzia.
Foto di Sergio Nichelatti
Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 3
Associazioni
scheda di votazione, condizione indispensabili perché il voto sia
valido. Un’altra condizione indispensabile perché la scheda sia
accettata è l’obbligo di dare il voto ad almeno i due terzi delle
opere in concorso. Lo scopo di queste clausole è essenzialmente quello di incentivarvi a visitare tutti i presepi e non solo
quello vicino a casa vostra, un piccolo sacrificio che vi farà conoscere ed apprezzare gli angoli meno conosciuti e la gente del
vostro sobborgo.
Il concorso, come ogni concorso che si rispetti, prevede molti
premi, i visitatori possono decidere chi merita di essere premiato
esprimendo il loro voto con la scheda contenuta nell’allegato pieghevole, va segnato nella prima casella il numero del presepe e la
sigla identificativa, esposti a fianco d’ogni opera, e barrato una delle successive caselle dando il vostro voto variabile da 5 a 10 pundi Aldo Giongo
ti. Le schede votate devono essere ritagliate ed inserite nell’apposita urna entro lunedì 2 gennaio 2006, presso la rivendita di giornali e tabacchi di Maria Tiziana Pegoretti in via della Resistenza a
uando si avvicina la fine dell’anno è inevitabile pensare Povo. Un’altra novità di questa edizione è stata l’abolizione delle
alle feste, alle tradizioni, alla solidarietà verso i meno for- due categorie (creativi e tradizionali) considerato che tutti sono
tunati. È necessario incentivare anche l’amicizia tra vici- creativi e nelle stesso tempo rispettano la tradizione natalizia. I preni di casa, compagni di scuola e colleghi di lavoro, per evitare che sepi saranno anche valutati dal punto di vista strettamente artistiil Natale sia solo un occasione per dilapidare la tredicesima in inu- co da una giuria d’esperti d’arte. La conclusione del concorso premierà anche il vostro impegno, siete
tili regali e mega abbuffate. Gli eftutti invitati alla festa che si terrà
fetti di queste ultime dovranno poi
presso il Centro Civico di Povo, dove
essere smaltite dopo il carnevale
il Circolo Culturale ARCI/PAHO, la
verrà sorteggiato tra i votanti precon faticose e costose diete e pasenti un bellissimo premio, (se volelestre, non per penitenza ma per
Circoscrizione di Povo, Spazio Aperto
te partecipare all’estrazione del prepoter mostrare sulle spiagge quello
di Kaleidoscopio, il club interassociamio riservato ai visitatori segnate il
che i vestiti invernali avevano pietivo Tuttapovo con la collaborazione
vostro nome e recapito in fondo altosamente nascosto. Il circolo culdella Famiglia Cooperativa di Povo
la scheda voto). Durante la premiaturale Arci Paho, la circoscrizione
zione verranno proiettate su maxi
di Povo e Spazio Aperto (Kaleidoschermo le foto dei presepi e ci sascopio) con il club interassociativo
Vi invitano a visitare i presepi in
rà uno spettacolo organizzato da
Tuttapovo e la collaborazione della
Kaleidoscopio. Vi aspettiamo, Safamiglia cooperativa di Povo vi proconcorso ed esprimere il vostro
bato 7 gennaio alle ore 16,30, tutti
pongono la sesta edizione del convoto sull’allegato pieghevole
i concorrenti presenti riceveranno
corso “se a Povo a Natale un preun ricordo della manifestazione.
sepe”, un percorso da fare in comtrovate il percorso da seguire e
Saranno premiati i tre più votati dal
pagnia od anche da soli attraverso
la scheda per votare
pubblico ed i primi tre delle due sele vie del nostro paese per ammirazioni scelti dalla giuria con un buore i presepi che partecipano al conno spesa, la festa come sempre si
corso costruiti con cura in luoghi
Vi aspettiamo alla premiazione
concluderà con il rinfresco allestito
accessibili da nostri volenterosi
sabato 7 gennaio 2006
in collaborazione con la Famiglia
concittadini.
Cooperativa di Povo.
Quest’anno sono state introalle ore 16.30
Non resta che augurarvi una piadotte importanti novità; i presepi
al Centro civico di Povo
cevole passeggiata, e porgervi più
oltre al consueto numero avranno
sinceri auguri di un felice Natale ed
esposta anche una sigla di identiun meraviglioso anno nuovo.
ficazione che va riportata sulla
C i r c o l o A r c i - Pa h o
Se a Povo a
Natale un
presepe
Q
NICHELATTI ALDO
IDRAULICO
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POVO - Via della Resistenza, 34 - Tel. 0461 810082
4 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
Associazioni
C i r c o l o A c l i d i Po v o
Un anno di
intensa attività
posa del battiscopa, ditta Bertotti e Merz per la pittura,
signor Orsingher Silvano per l’illuminazione e i membri
della direzione per tutti i lavori di manovalanza. È stato un
anno positivo anche per il tesseramento: 229 soci a
fronte dei 208 dell’ anno precedente anche se, purtroppo, alcuni sono “andati avanti”. Ricordiamo, in particolar modo, per il suo impegno all’interno del circolo, prima come presidente poi come consigliere, Vittorio Ciresa, del quale sentiamo
tanto la mancanza. Desideriamo esprimere, infine, a soci, simpatizzanti e ai lettori di Tuttapovo, i migliori auguri di Buon Natale e
felice anno nuovo.
I
l 2005 volge rapidamente al termine e risulta naturale, anche
per noi delle Acli, fare una verifica delle attività svolte per cogliere gli aspetti positivi e quelli migliorabili. L’anno sociale,
secondo uno schema ormai consolidato, si è aperto a gennaio
con la festa del tesseramento che ha visto la partecipazione di numerosi soci, circa 120, e costituisce un’ occasione preziosa per
rinsaldare legami di amicizia, per rinnovare l’adesione al circolo e
per conoscere l’attività svolta e quella in programma. Nei mesi primaverili alcuni incontri pubblici con argomenti d’attualità e l’appuntamento settimanale di riflessione, durante la Quaresima, sui
temi della telecatechesi. A seguire il ritrovo del primo maggio al
“Castelet”, la gita sociale al lago di Misurina, la festa di fine estaAgosto 2005, festa d’estate al passo Cimirlo
te al passo Cimirlo, tutte proposte che hanno riscontrato consenso e partecipazione numerosa. In autunno
la collaborazione per la buona riuscita della festa della montagna e di quella del
S.Rosario, nonché la castagnata sociale rivolta particolarmente agli amici della Rete,
associazione di Trento che segue persone
diversamente abili. Parallelamente a queste
attività prosegue il prezioso servizio di Patronato (ogni lunedì alle 19) e la gestione
della casa al passo Cimirlo. È spontaneo
un ringraziamento a tutti i componenti della direzione che con il loro impegno hanno
reso possibile la buona riuscita di ogni iniziativa, all’amico Antonio Maule, instancabile animatore, e a Sergio Giacomazzi per
la parte musicale. In questi mesi, inoltre,
siamo stati particolarmente impegnati nei
lavori di sistemazione della sede, ora più
accogliente e funzionale. Cogliamo l’occasione per ringraziare pubblicamente quanti
in vario modo ci hanno agevolato: Cassa
Rurale di Trento, ditta Famu snc per l’arreVittorio Ciresa, il primo a sinistra, ad una manifestazione delle Acli in piazza a Povo nel 1981
damento, ditta Flli Merz per la fornitura e la
Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 5
Sci Club Marzola e la promozione
dello sci da fondo continua...
L
o Sci Club Marzola è pronto al via per la nuova stagione invernale 2005/2006. Da 40 anni impegnato nella promozione dello sci da fondo a livello giovanile, quest’autunno saluta l’entrata in squadra di “nuovi” ragazzi che vanno ad aggiungersi al gruppo “baby - cuccioli” curato dal maestro Luigi Weiss.
Per una società come il “Marzola”, l’ingresso di forza fresca è visto con particolare soddisfazione e da il necessario “carburante”
per continuare nella crescita di atleti agonisticamente e tecnicamente preparati a gareggiare in manifestazioni di carattere nazionale ed internazionale.
Il gruppo di ragazzi più grandi, seguiti dall’instancabile allenatore federale Marco Baldo, hanno intensificato gli allenamenti con
gli ski-roll in attesa della neve, pronti per una nuova bianca avventura!
Al rientro dalle vacanze estive, una ventina di atleti dello Sci
Club, dai baby fino agli junior, hanno partecipato con impegno alle
gare di corsa su strada e di atletica organizzate dal C.S.I. (Centro
Sportivo Italiano): “Olimpiadi Vitt” a Rovereto, “Staffetta a Coppie”
a Civezzano, “Giro al Sas” a Trento e “Finale Provinciale CSI” a Besenello. In particolare nelle ultime due manifestazioni lo Sci Club
Marzola si è guadagnato un prestigioso 4° posto su una trentina di
società partecipanti.
Dopo il successo degli anni scorsi, lo Sci Club Marzola, con la
collaborazione del Comune di Trento, s’impegna anche per la stagione 2005/2006 ad organizzare il corso di avviamento e perfezionamento alla pratica dello sci da fondo per allievi delle scuole elementari e medie.
Terminate le vacanze Natalizie, verrà effettuata una lezione alla
settimana di due ore nel pomeriggio di venerdì, a partire dal 13
gennaio 2006 o al sabato mattina, a partire dal 14 gennaio 2006;
presso il Centro del Fondo Viote - Monte Bondone.
Il trasporto sarà a carico del Comune di Trento in collaborazione con la società Trentino Trasporti.
Il venerdì si parte alle ore 13.50 dal Piazzale “Poli Regina” Via
Fermi (rione Clarina) ed alle ore 14.00 dal Piazzale “Zuffo” (vicino
al casello autostradale Trento Centro).
Il sabato si parte alle ore 7.50 dal Piazzale “Poli Regina” Via
Fermi (rione Clarina) ed alle ore 8.00 dal Piazzale “Zuffo” (vicino al
casello autostradale Trento Centro).
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SERVIZIO AUTORIZZATO
di Zordan Romeo
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Via Sommarive 2, 38050 POVO (TN), tel. 0461 810667
6 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
Associazioni
Il costo del corso è di 110 euro e comprende: il trasporto in
pullman riservato con accompagnatore, lezioni di sci curate dai
maestri della Scuola Italiana Sci Fondo Viote, assicurazione R.C.
per danni a terzi derivanti dalla pratica dello sci, gara di fine corso.
L’iscrizione termina il 10 gennaio 2006 e va effettuata utilizzando l’apposito modulo debitamente compilato allegando la copia
della ricevuta di pagamento, il certificato di buona salute rilasciato
dal medico curante.
La consegna dei moduli può essere effettuata presso:
- Sede SCI CLUB MARZOLA (POVO - Piazza Manci 5) martedì dalle 20.30 alle 22.00.
- Sede SCI CLUB CITTA’ di TRENTO (TRENTO - C.so M. Buonarroti n° 10/D) martedì, mercoledì e giovedì dalle 17.00 alle 19.00.
- Sede SCI CLUB AGONISTICA TRENTINA (COGNOLA - Via Jülg, 9
- Centro Marnighe) il lunedì e mercoledì, dalle 20.30 alle 22.00.
- Sede SKI TEAM SOPRAMONTE (SOPRAMONTE) presso tabaccheria STURZEN RENZO o presso la Casetta del Parco di Sopramonte il giovedì a partire dalle 21.00.
domenica 19/02/2006: 4° TROFEO CESTARI - gara sci alpinistica “Tre cime del Monte Bondone”.
Da non dimenticare che lo Sci Club Marzola, indipendentemente dal corso in collaborazione col Comune di Trento sopra descritto, fa attività giovanile tutto l’anno, organizzando corsi di sci che
abbracciano tutta la stagione invernale comprese le Vacanze Natalizie!
Per iscrizioni ed ulteriori informazioni rivolgersi tutti i martedì
dalle 20.30 alle 21.30 presso la Sede Sociale di Piazza Manci n° 5
a Povo oppure telefonare a Carlo Segatta 0461/810095 (fax
0461/819280) o ad Angelo Orlandi 0461/811311. È possibile consultare il nostro sito internet www.gsmarzola.org.
Cerchiamo fotografie di avvenimenti
sportivi, premiazioni, gare, tutto quello
che riguarda tutti gli sport. Il materiale
può essere consegnato a Sergio Nichelatti oppure inviato al seguente indirizzo
in busta chiusa con il nome del mittente
e il numero telefonico: redazione Tuttapovo via Madonnina 22 - 38050 Povo.
Il materiale dopo l’archiviazione in digitale sarà restituito al proprietario. Perciò
se sei stato atleta, giocatore, dirigente,
arbitro, cronometrista ecc. portaci le tue
foto, articoli di giornale, documenti vari
quali: tessere, cartellini, attestati ci serviranno per la pubblicazione del libro
sullo sport “poéro” che abbiamo intenzione di realizzare per il prossimo anno.
Per informazioni telefonare al
n° 0461811026, oppure inviare una
e-mail a: [email protected]
Lo Sci Club Marzola opera a 360° nell’organizzazione di eventi
sportivi che riguardano sci da fondo e non solo. Lo dimostrano le
numerose manifestazioni che sono programmate alle Viote-Monte
Bondone per la stagione invernale 2005/2006.
In particolare si disputeranno:
domenica 08/01/2006: 23a GALOPERA - gara di sci da fondo
FIS di 30 km in tecnica libera;
domenica 05/02/2006: 5a CIASPOLERA - gara e passeggiata
con le ciaspole per agonisti e non;
sabato 11/02/2006: TROFEO CASSA RURALE di TRENTO - gara di sci da fondo a metodo Gundersen in tecnica classica per tutte le categorie FISI;
domenica 12/02/2006: TROFEO SIRAM - gara di sci da fondo
a metodo Gundersen in tecnica libera per tutte le categorie FISI;
giovedì 16/02/2006: TROFEO CITTA’ di TRENTO - gara sci alpinistica in notturna “Vaneze-Palon”;
sabato 18/02/2006: 13° TROFEO MAURIZIO TITA - campionato italiano medici di sci da fondo in tecnica libera;
Si invitano i lettori di “Tuttapovo” a partecipare direttamente o
come spettatori alle manifestazioni organizzate, perché divertimento e spettacolo sono assicurati!
ATTENZIONE!
PER UN
LIBRO SULLO
SPORT POERO
Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 7
Sport
25 anni sotto rete
Donatella
Andreatta
Una mamma
esempio sportivo
E
ssere di esempio nello sport ai nostri giorni non è facile,
molti sono coloro che in giovane età si avvicinano allo
sport, ma non tutti riescono ad avere la passione e la costanza di Donatella. Per molti è stato una parentesi della loro gioventù, quando ancora adolescenti, stimolati dagli amici o dai genitori, affrontano la meravigliosa avventura dello sport, poi, per alcuni è diventata vera passione, mentre per altri solo una scocciatura
od un impegno troppo grande che con il tempo diventava sempre
più difficile praticare. L’impegno scolastico, i primi impieghi lavorativi, la compagnia degli amici ecc. fanno si che si perdessero per
strada. Non è stato così per Donatella Andreatta che nonostante la
sua giovane età, (è nata nel 1973) calca da 25 anni le palestre del
volley. Complimenti! Ma andiamo con ordine. Ha iniziato nel 1980
con le categorie giovanili poi nella serie C e B2 con il Marzola volley di Povo per 12 anni, dal 1980 al 1992, per poi passare tra le fila del Torrefranca di Mattarello negli anni 92/93 conquistando come migliore giocatrice regionale il prestigioso premio Konica Barbieri. Dopo questa breve parentesi ritorna a giocare con il Marzola
negli anni 1993/97, mettendosi in luce e ricevendo molti riconoscimenti come la migliore giocatrice in campo. Dal 97 al 2003 gioca in varie squadre, ritorna al Torrefranca nel campionato 97/98,
passa poi all’Ata Battisti nel 98/99 ed al Sopramonte in serie C, dal
2000 al 2003. Nel frattempo tra un trasferimento e l’altro si è sposata e nel 2001 è nata Federica, la sua prima bambina. Diventata
mamma ha smesso di giocare e si è dedicata alla famiglia e così
nel 2004 ha dato alla luce un’altra femmina alla quale è stato dato
il nome di Valentina. Dopo questa bellissima pausa, più che giustificata, ha ripreso a giocare alla grande con la sua prima società, il
G.S. Marzola Volley di Povo. Da Tuttapovo un in bocca al lupo per
la ripresa dell’attività e complimenti per l’esempio e del grande impegno sportivo dimostrato in questi 25 anni. (s.n.)
8 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
Associazioni
anche un servizio a domicilio, senza spese
aggiuntive, questo per soddisfare soprattutto la clientela più anziana che abita nelle
frazioni più lontane del sobborgo e che al-
I m p r e n d i t o r i a Po v o
Una nuova
lavanderia
S
ono passati diversi anni ormai dalla chiusura della lavanderia che si
trovava in piazza Manci e dopo
quella breve parentesi a Povo, a differenza
di altri sobborghi, non c’è stato più nessuno che pensasse ad aprirne una nuova.
Ora, per iniziativa di Tommaso Clemente, titolare anche della lavanderia di Villazzano, questa lacuna è stata colmata. Povo
si arricchisce così di un nuovo servizio per
la comunità. Dal 10 ottobre infatti è stata
aperta la nuova lavanderia in via della Resistenza 13/A, di fronte alla Pizza Rio. Sono
anni che si aspettava questo importante
servizio, non solo per la comunità residente, ma anche per rispondere alle esigenze
dei numerosi studenti che vengono da fuori provincia e che sono costretti a recarsi
fuori Povo per farsi lavare le camice ed i vestiti. Una lavanderia moderna che utilizza
macchine ed attrezzature all’avanguardia
nel campo del lavaggio, non solo
dei capi di abbigliamento ma tutto ciò che si usa nelle abitazioni
dai copri materassi e divani ai
capi in pelle alle tende ecc. Offre
trimenti si troverebbe in difficoltà a portare personalmente i capi in lavanderia.
Un augurio quindi a questa nuova attività che va ad
aggiungersi alle altre già esistenti e che fanno così di Povo un sobborgo che risponde
sempre più ad una buona
qualità dei sevizi per soddisfare le necessità dei suoi
abitanti. (s.n.)
Nuova
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Via della Resistenza 13/a
(di fronte pizzeria al taglio)
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capi in pelle, pelliccie di ogni tipo, servizio di sola stiratura,
coprimaterassi, coperte, copridivani, tende...
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Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 9
Associazioni
Atletica Trento
Campioni del
mondo
di Alessandro Gretter
C
ampioni del mondo! campioni del mondo! campioni del
mondo! È questo il grido che è riecheggiato a Wellington
in Nuova Zelanda il 25 settembre, la nazionale italiana di
corsa in montagna è di nuovo campione del mondo grazie alle imprese di Marco Gaiardo e di Antonio Molinari. I due alfieri dell’atletica Trento con una condotta di gara generosa e volitiva hanno permesso alla squadra azzurra di rivincere il titolo mondiale. Per il sodalizio dell’Atletica Trento è stato questo il momento più magico di
una stagione 2005 vissuta sempre al vertice sia in campo regionale che nazionale. Sono innumerevoli i titoli acquisiti nel 2005 dal-
Vendita Fiori
grisantemi
ciclamini
stelle di Natale
la squadra gialloblu fra gli
altri brillano maggiormente le medaglie d’oro di
Marco Gaiardo nella corsa
in montagna, di Norbert
Bonvecchio nel salto in alto,
della squadra di corsa in monPresso il centro Marghetagna assoluta e dei due amarita Grazioli sono iniziati con
tori Rosalia Zanoner e di don
la fine di ottobre i corsi del
Franco Torresani.
progetto nonSOLOsport dePer Bonvecchio si tratta di
dicati ai bambini nati negli
una riconferma. L’atleta di Poanni 1995 - ‘96 - ‘97 - ‘98.
vo, anzi per la precisione di OlScopo dell’iniziativa è pertrecastello, ha ormai una colmettere ai partecipanti di rilezione di allori da far invidia ai
appropriarsi di esperienze
più blasonati atleti azzurri; l’ulmotorie come il correre, il
timo ottenuto nel salto in alto
lanciare, il saltare il tutto atcategoria under 22 non fa che
traverso il gioco. Chi ne voribadire le ottime qualità del ralesse sapere di più può congazzo.
tattare il responsabile Ugo
La squadra di corsa in
Lucin al 349 - 8551983
montagna da sempre ai vertici
delle classifiche nazionali ha
riconquistato l’ennesimo titolo Italiano.
La squadra amatori è riuscita a portare al vertice italiano Rosalia Zanoner con i due titoli nazioni nella maratona e nella mezza
maratona e nell’elite mondiale don Franco Torresani con il titolo di
corsa in montagna.
Altre prestazione di rilievo sono state colte da vari atleti dell’Atletica Trento, ma quello che più ha soddisfatto la dirigenza e i tifosi è l’alto numero di atleti che quest’anno sono approdati in casacca giallo-blu. Lo sforzo di tutta la società e di tutti gli allenatori
rivolto ai più piccoli ha permesso all’Atletica Trento di riconfermarsi la società con il maggior numero di giovani tesserati di tutta la
provincia di Trento. Questo è senz’altro un risultato che non può
non far piacere ai due sponsor dell’Atletica Trento e cioè la Cassa
Rurale di Trento e la Cavit, due aziende che hanno da sempre
scommesso sulla bontà del progetto Atletica Trento come veicolo
per i loro prodotti.
Per il 2006 il presidente Carlo Segatta è
stato chiaro: si punta
ancora sui giovani e si
cerca la finale nazionale con la squadra
under 17 che vede tra
gli altri Alessandro Pedercini e Luciano Pasqualini autori entrambi
dei nuovi record regionale e provinciale nel
salto con l’asta e nel
lancio del martello.
Buon 2006 a tutti
con sincerità e sportività.
Azienda Agricola
Foradori Matteo
10 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
Povo (TN) Via Castel di Pietrapiana
Tel. 0461 810444
Piante da orto
Piante da
appartamento
Piante da
giardino
Associazioni
GS Alpini
Il programma
2005/2006
di Antonio Bazzanella
Ecco le ultime notizie in merito alle prossime attività organizzate dal G.S.A.
CONVENZIONI SKI-PASS (usufruibili solamente con la
presentazione della tessera sociale G.S.A. 2005/2006)
PANAROTTA (da acquistare in prevendita entro l’11.12.2005)
- giornaliero baby (nati dopo l’1 gennaio 2000) euro 5,00
- stagionale baby (nati dopo l’1 gennaio 2000) euro 40,00
- stagionale bambini (nati dall’1 gennaio 1991 al 31 dicembre
1999) euro 75,00
- stagionale ragazzi (nati dall’1 gennaio 1988 al 31 dicembre
1990) euro 130,00 (i titolari dello stagionale ragazzi possono
ottenere 3 giornalieri Val di Fiemme - Obereggen al prezzo
complessivo di euro 27,00)
In gita a Roma
POVO (TN) Via Sommarive, 10 - Tel. 0461 816073
12 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
- stagionale adulti euro 170,00 (i
titolari dello stagionale adulti
possono ottenere 3 giornalieri
Val di Fiemme - Obereggen al
prezzo complessivo di euro
39,00)
- abbonamento per 10 uscite di 4
ore ciascuna euro 70,00
NB: Ai titolari dello stagionale
Panarotta verrà praticata una riduzione del 50% sul prezzo dello ski-pass giornaliero per gli impianti
funiviari di Pinzolo.
VAL DI FIEMME - OBEREGGEN
- giornaliero: euro 25,00 (anziché euro 31,00)
- stagionale adulti: euro 265,00
- stagionale bambini (nati dopo il 26 novembre 1994): euro
55,00
- stagionale ragazzi (nati dopo il 26 novembre 1989): euro
110,00
- stagionale studenti (è richiesta la presentazione di certificato
scolastico): euro 165,00
CORSI DI SCI
Anche per la prossima stagione invernale sono stati programmati corsi di sci per ragazzi sulle piste della Panarotta con i maestri della locale scuola di sci.
I corsi sono di avviamento allo sci e di preparazione all’attività
agonistica; di seguito sono indicate le caratteristiche dei due corsi,
per i quali è obbligatorio l’uso del casco.
CORSO DI AVVIAMENTO ALLO SCI:
- inizio: sabato 14 gennaio 2006;
- durata: 10 uscite di sabato pomeriggio con 2 ore di lezione ogni
uscita, dalle ore 15.00 alle ore 17.00;
- ritrovo: alle ore 13.30 nel piazzale antistante la chiesa di Povo;
- quota di iscrizione: euro 180,00 + euro 20,00 di cauzione, che
sarà restituita a fine stagione alla consegna dello ski-pass e
della casacca in dotazione a ciascun partecipante. Grazie al
contributo messo a disposizione dal G.S.A., la quota comprende il trasporto con il pullman da Povo, lo ski-pass per utilizzare gli impianti funiviari della Panarotta in ogni giorno della settimana per l’intera stagione, le lezioni di sci, la gara e la premiazione di fine corso.
- iscrizione: fino a lunedì 28 novembre 2005 è riservata esclusivamente ai ragazzi, che hanno già frequentato il corso di sci
nell’inverno scorso. L’iscrizione deve essere effettuata:
a) unicamente presso la sede sociale;
b) con il pagamento della quota di euro 200,00;
c) con la consegna di certificato medico attestante l’idoneità fisica;
d) con la consegna di una foto in formato tessera (o in alterna-
Giorno di riposo: Martedi - Sabato e Domenica chiuso a Mezzogiorno
Associazioni
tiva sarà utilizzata la foto sullo skipass dello scorso anno).
Non è considerata valida l’iscrizione effettuata in modo diverso o incompleto e
quindi non è garantita la prenotazione del
posto.
Da martedì 29 novembre p.v. le iscrizioni saranno aperte a tutti i soci fino ad esaurimento dei posti disponibili.
CORSO DI PREPARAZIONE
ALL’ATTIVITA’ AGONISTICA:
- inizio: domenica 15 gennaio 2006;
- durata: 10 uscite di domenica pomeriggio con 2 ore di lezione ogni uscita, dalle ore 14.00 alle ore 16.00;
- ritrovo: direttamente in Panarotta alle
ore 14.00 davanti alla sede della scuola
di sci;
- quota di iscrizione: euro 150,00. Grazie In gita alla miniera a Riscone
al contributo messo a disposizione dal
G.S.A., la quota comprende lo ski-pass per utilizzare gli impianti funiviari della Panarotta in ogni giorno della settimana per
l’intera stagione, le lezioni di sci, la gara e la premiazione di fine corso;
- iscrizione: unicamente presso la sede sociale con il pagamento della quota e la consegna di certificato medico attestante l’idoneità fisica ed una foto in formato tessera (o in alternativa sarà utilizzata la foto sullo ski-pass dello scorso anno).
ASPETTANDO NATALE
Sono stati programmati due corsi, da effettuarsi entrambi presso la sede dell’A.N.A. di Povo. Ai partecipanti è richiesto di portare con sé un paio di forbici ed una scatola (delle dimensioni tipo scatola di scarpe) per riporre i materiali. Gli strumenti necessari
sono forniti dall’organizzazione. Grazie al contributo messo a disposizione dal G.S.A., la quota di iscrizione per ciascun corso è di euro 35,00.
“CREIAMO IL NATALE CON VARIE TECNICHE”:
Corso di 3 ore, da svolgersi in una serata. Verranno realizzati angioletti con la tecnica olandese, ghirlande di Natale (o dell’Avvento) con la tecnica austriaca, decoupage su cera o plexiglas,
ghirlandine per l’albero di Natale, biglietti natalizi, foglie in lamina
dorata.
“IMPARIAMO LA TECNICA BIEDERMEIER”:
Corso di 4 ore (2 serate di 2 ore ciascuna). Verranno realizzati
5 elementi. Si lavora con bujon, filigrana dorata, bacche del bosco,
barrette, spezie,...
3° TROFEO G.S.A. - A.N.A. POVO DI SCI DI FONDO
Domenica 11 dicembre 2005 sulle piste di Passo Coe di Folgaria avrà luogo il 3° Trofeo G.S.A. - A.N.A. Povo di sci di fondo.
La manifestazione comprende la 1^ prova
del calendario F.I.S.I. 2005/2006 - gara di
QZ giovani e senior a T.C. ed a seguire la
1^ prova del circuito dell’Associazione
Nazionale Alpini - gara a T.L. riservata ai
soci A.N.A. ed agli amici degli alpini.
GITA SCIISTICA DI SANTO STEFANO
Lunedì 26 dicembre 2005 (giorno di
Santo Stefano) è in programma la gita sciistica sulle piste della Plose (Bressanone).
VEGLIONE DI FINE ANNO
Sabato 31 dicembre 2005 Veglione
danzante di San Silvestro presso la scuola
media Pascoli a Gabbiolo.
GITA TURISTICA A PRAGA
(primavera 2006)
- durata: 4 giorni, da sabato 22 a martedì 25 aprile 2006;
- quota di partecipazione: euro 520,00
comprensiva di trasporto in pullman GT, sistemazione in hotel 3 stelle sup./4 stelle in camera doppia per
3 notti, trattamento di pensione completa con 1 bibita piccola
inclusa dal pranzo di sabato al pranzo di martedì, serata tipica
in birreria a Praga, accompagnatrice turistica da Povo e guida
turistica a Praga, ingressi castelli e monumenti, assicurazione
medico/bagaglio;
iscrizione: per la prenotazione del posto è richiesto il versamento dell’acconto di euro 200,00 al momento dell’iscrizione,
da effettuarsi presso la rivendita giornali e tabacchi di Maria Tiziana Pegoretti a Povo in via della Resistenza 19;
Programma:
1° giorno: Salisburgo - Cesky Krumlov - pranzo in ristorante visita alla città - cena in locale caratteristico e pernottamento in
hotel.
2°giorno: Hluboka, piccolo centro sulla Moldava a sud di Praga - visita al castello - pranzo in ristorante - nel pomeriggio visita di Praga - cena in tipica birreria e pernottamento in hotel.
3° giorno: visita di Praga (Municipio, Torre dell’Orologio Astronomico, Chiesa di San Nicola, Chiesa Tyn, Palazzo Kinsky, Castello Reale di Boemi, Vicolo d’Oro, Cattedrale gotica di San Vito, Mala Strana, Chiesa di San Nicola) - pranzo e cena in ristorante - pernottamento in hotel.
4° giorno: partenza alla volta della Germania con sosta a Regensburg - pranzo in ristorante - visita alla città - rientro a Povo in tarda serata.
Il Gruppo Sportivo Alpini porge a tutti i lettori
i migliori auguri di Buone Feste.
snc
PAVIMENTI
TRENTO - Via Verdi 17 - Tel. 0461 238898 - Fax 0461 266077
Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 13
Associazioni
G r u p p o A l p i n i Po v o
“Chalet” Moronar
in via di ultimazione
lavoro e al materiale messo a disposizione da molti artigiani locali. Un impegno comunque gravoso, basato prevalentemente sul contributo volontario di
un gruppetto di soci Ana che, coordinati da Bruno “Piastrela” Franceschini e sotto la preziosa supervisione di Agostino “Ca-
di Paolo Giacomoni
C
i siamo quasi! Stanno per essere definitivamente ultimati
i lavori di arredo e di finitura per lo “chalet” del Moronar,
la struttura che il gruppo Ana di Povo in oltre due anni di
duro lavoro ha letteralmente “creato” dai resti fatiscenti di una precedente struttura eretta nella zona che fino a qualche anno fa ha
ospitato innumerevoli manifestazioni di Ana e Gsa. Dopo anni di richieste e sollecitazioni, nel 2002 prende corpo quello che diventerà il progetto definitivo della struttura: un edificio con ampia sala,
bar, cucina, servizi e seminterrato, una grande e pratica tettoia
esterna ed un’area verde con barbecue, panchine e ampio parcheggio. I lavori, iniziati nell’autunno del 2003, prevedono una spesa complessiva di oltre 227.000 euro, e sono partiti con un contributo comunale di circa 103.000 euro, altri aiuti minori ma altrettanto utili e significativi (tra cui, lo ricordiamo con orgoglio, i
10.000 euro dalla prima edizione di “Tuttapovo in Festa”), oltre al
vicia” Giovannini, hanno portato a termine un’opera che resterà a
disposizione dell’intera popolazione e che è facile immaginare, diventerà il fulcro di molte delle attività delle associazioni del sobborgo. Definite le ultime questioni burocratiche (certificato di abitabilità, agibilità, ecc.), che hanno ritardato fino ad oggi l’uso della
struttura, ora arriva la parte relativamente più impegnativa. Non sarà facile infatti gestire una struttura di questo tipo senza una larga
mobilitazione dei soci Ana e del volontariato locale. Proprio per
questo, dalle pagine di Tuttapovo, la locale sezione Ana vuole lanciare un appello a quanti sono desiderosi di dare il proprio apporto al lavoro che nei prossimi anni aspetterà gli Alpini di Povo. Chi
fosse interessato a partecipare a questa esperienza non deve fare
altro che presentarsi il giovedì sera nella sede Ana di Povo (la baracca a fianco delle vecchie scuole elementari), oppure telefonare
a Romeo Zordan al n. 0461/810667 per concordare le eventuali
disponibilità. Chi invece volesse fare la propria offerta in denaro
per concorrere alle spese della realizzazione della struttura, può effettuare i propri versamenti alla Cassa Rurale di Trento sul CC
10003911 intestato a “Gruppo Ana Povo”. Ogni piccolo contributo sarà una goccia preziosa che contribuirà a pagare una struttura
che appartiene a tutta la comunità!
Nelle foto: la struttura del Moronar nel 1981 e nel 2005.
BERTOTTI s.n.c.
di Bertotti Claudio e Merz Giuliano
Pitture interne e esterne
Povo (TN) - Uffici: via della Resistenza 79 - Tel. 0461 810694
14 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
Associazioni
Filo Concordia ‘74
Tour in Grecia
con la filo
rante. Proseguimento ed arrivo in serata ad Olimpia. Cena e pernottamento.
Settimo giorno: Olimpia - Patrasso
Prima colazione in hotel. Mattinata dedicata alla visita del Museo e del sito archeologico di Olimpia. Pranzo in hotel o ristorante.
Arrivo a Patrasso. Imbarco sulla nave. Cena al self service e pernottamento a bordo.
Ottavo giorno: Navigazione - Ancona - Trento (Povo).
Prima colazione e pranzo a bordo. Arrivo al porto di Ancona
(ore 14 circa). Proseguimento con pullman GT per Trento (Povo).
Per informazioni sul viaggio telefonare a Carlo (tel. 0461810651).
La rassegna - Festival del Teatro umoristico
M
entre entra nel vivo la XVIII edizione della rassegna teatrale Isidoro Trentin e X dedicata agli amici Marco, Maurizio e Alessandro, la Filo ha già pensato al dopo sta-
gione.
Con congruo anticipo ha infatti allestito un interessante programma vacanziero con destinazione Grecia ed al quale può aderire chiunque, con spirito di amicizia e convivialità, condivida le finalità turistico-ricreative e culturali della proposta.
Questo il programma:
Tour della Grecia classica e Meteore
(inizio maggio 2006)
Primo giorno: Trento - Ancona
Ritrovo dei signori partecipanti e partenza con pullman GT per
Ancona. Disbrigo formalità di imbarco e partenza con nave per la
Grecia. Seconda colazione a bordo con formula self-service. Sistemazione in cabine doppie con sevizi privati. Cena al self service e pernottamento a bordo.
Secondo giorno. Igoumenitza - Kalambaka - Metzovo
Prima colazione libera. Arrivo in prima mattinata a Igoumenitza
e incontro con la guida. Partenza con pullman G.T. per Kalambaka
con prima sosta a Ioannina, capitale dell’Epiro. Visita al centro città, al quartiere turco, alle moschee e al lago di Ioannina. Trasferimento a Metsovo (ridente paesino di montagna). Sosta e pranzo in
ristorante. Proseguimento del viaggio e arrivo nel tardo pomeriggio
a Kalambaka. Cena e pernottamento.
Terzo giorno: Kalambaka - Meterore
Prima colazione in hotel. Visita ai Monasteri bizantini delle Meterore, costruiti su poderose rocce a strapiombo sulla pianura circostante. Pranzo in ristorante. Proseguimento per Delfi. Cena e
pernottamento. Eventuale passeggiata serale ad Arahova, rinomata località montana con ricco artigianato.
Quarto giorno: Delfi - Atene
Prima colazione in hotel. Mattinata dedicata alla visita del Museo e del sito archeologico di Delfi tra le località più famose del
mondo antico per il noto oracolo. Pranzo in ristorante. Successivo
proseguimento per Atene. Cena e pernottamento (possibile sosta
al monastero do Ossios Loukas).
Quinto giorno: Atene - Acropoli - Mikrolimano
Prima colazione in hotel. Intera giornata dedicata alla visita della città di Atene inclusa l’acropoli. Pranzo previsto in ristorante del
Mikrolimano (Pireo) con menù a base di pesce. Cena e pernottamento in hotel.
Sesto giorno: Argolide - Corinto - Epidauro - Micene
Prima colazione in hotel. Partenza per il tour dell’Argolide con
prima sosta a Corinto per ammirare il famoso canale. Proseguimento per Epidauro. Visita al teatro e al sito archeologico. Proseguimento per Micene con visita del nuovo museo. Pranzo in risto-
XVIII “Isidoro Trentin” e XI
in ricordo di Marco, Maurizio e Alessandro
dal 12 novembre 2005 al 18 febbraio 2006
- Sabato 16 dicembre: La Filodrammatica “Toblino” di Sarche
presenta “La credenza” di Gianni Facchin
- Sabato 14 gennaio: “La Logeta” di Gardolo presenta “La maga Zenobia” di Gigi Cona
- Sabato 21 gennaio La Filodrammatica Ce.Dro. presenta “La
fortuna d’encontrarse” di Antonia Dalpiaz
- Sabato 28 / domenica 29 gennaio: La Filodrammatica “Concordia ‘74” di Povo presenta “Storie poere” di Antonia Dalpiaz
- Sabato 4 febbraio: La Compagnia “Follie d’Autore” presenta
“Me zendro spazin e mi... bechin” di Bruno Capovilla - traduzione di Carlo Giacomoni
- Sabato 18 febbraio: Il Gad Sperimentale “Città di Trento” presenta “Uomini e topi” di John Steinbeck.
Al termine della recita verranno effettuate le premiazioni.
Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 15
Associazioni
Circolo pensionati ed anziani
Una visita gradita
D
a lunedì 17 ottobre è in funzione il Centro Diurno per adulti ed
anziani di Povo. Il nuovo complesso è stato realizzato sull’area ex Cavagna e rappresenta un positiva risposta alle esigenze del vivere bene e sano
degli anziani. I servizi che vengono erogati sono finalizzati ad una maggiore
qualità della vita. È dotato oltre che di
ampi spazi anche di numerose sale attrezzate, di palestra e vasca terapeutica, prossimamente anche di una sala
di musicoterapia ed offre la possibilità
di coltivare interessi culturali, svolgere
attività fisica e socializzare con altre
persone. Per visionare questa nuova
struttura, il circolo pensionati ed anziani di Povo, accompagnati dal suo Presidente Guido Grisenti, ha organizzato
una visita guidata al Centro Polifunzionale. A fare da Cicerone il Presidente
della Casa di Riposo Margherita Gra-
zioli, Renzo Dori, quale Ente gestore del
complesso, il quale ha illustrato le finalità ed il funzionamento del Centro. Una
visita seguita con molto interesse dai
numerosi soci partecipanti, i quali hanno
così potuto rendersi conto di persona
delle possibilità che vengono offerte a
chi frequenta il Centro. (s.n.)
Il gruppo di visitatori con il presidente della Casa di Riposo, Renzo Dori (in giacca rossa)
ed il Presidente dei Pensionati Guido Grisenti (il quinto da sinistra).
Circolo pensionati ed anziani
Tempo di festeggiamenti
U
n altro anno è passato, ma per
i giovani d’altri tempi, il tempo
non conta, se non per festeggiare i compleanni tutti assieme in allegria a cura della vice presidente l’inossidabile Vaia Trude. Stiamo parlando naturalmente del circolo pensionati ed anziani di Povo guidato dal suo presidente
Guido Grisenti. Trascorso l’estate il circolo è ripartito con le sue consuete attività, la tombola in compagnia ed i tavoli del poker e della briscola (altro che
casinò!) senza dimenticare la solidarietà verso i meno fortunati a cui ha desti-
16 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
nato generosi (anche se non ingenti)
contributi. L’ autunno solitamente destinato ad iniziative conviviali ha visto come protagonista l’altipiano di Pine con
la castagnata del 10 novembre alla “
Comparsa” ed il pranzo di Natale del 10
dicembre al “Belvedere” con il sempre
apprezzato regalino di Natale per tutti i
soci. Quest’anno, sempre a cura di Trude Vaia, è stato organizzato presso il
nuovissimo centro servizi di Povo, dotato di un adeguata palestra, la ginnastica
musicale con 30 iscritti, ancora in corso. I compleanni di dicembre saranno
accorpati con quelli di gennaio e festeggiati assieme l’ultimo sabato di gennaio.
Per concludere il 2005 tutti i soci sono
invitati alla festa del 31 dicembre con
inizio alle ore 21.00 presso la sede del
circolo. Chi intende partecipare deve
prenotarsi presso il circolo durante l’orario di apertura, per gli altri non restano che i migliori auguri da parte del direttivo che ricorda a tutti i pensionati e i
non più giovani di Povo e dintorni che il
circolo gli aspetta e gli invita ad iscriversi per trascorrere assieme i migliori
anni della seconda giovinezza. (a.g.)
Associazioni
RSA Margherita Grazioli
Natale
con i tuoi...
di Innocenzina Groff
C
ome passa il tempo! Ci stiamo avvicinando velocemente alla più
bella festa dell’anno! Il Santo Natale! Festa dei bambini, festa della famiglia,
festa di tutti gli uomini e le donne di buona
volontà.
In questo periodo di fine autunno, si avverte già nell’aria l’arrivo della “Sacra Ricorrenza” e ci si prepara a festeggiarla nel
migliore dei modi.
Sarebbe carino, per una volta, riuscire a
trascorrere il giorno del Santo Natale in casa con la famiglia riunita ed in tranquilla serenità. Iniziare la giornata andando in Chiesa insieme, per partecipare alla celebrazione della Santa Messa. Scambiarsi gli auguri con affetto sincero e tanta allegria. Consumare un buon pranzetto gustoso, che
piaccia a tutti i commensali, poi sistemarsi
comodamente vicino al Presepe per parlare
in tranquillità, ed ascoltare anche quello che
hanno da dire i bambini ed i ragazzi, spegnere e lasciar riposare il televisore e gli altri aggeggi vari. Se proprio si desidera un
po’ di musica si può cantare assieme “Tu
scendi dalle Stelle” e riprovare la dolce
emozione di quando si era bambini.
Con la vita movimentata e stressata di
adesso, sono sicura che una giornata semplice e serena saprebbe risvegliare nel cuore di tutti quel calore affettuoso che qualche
volta per mancanza di tempo, può essersi
involontariamente affievolito. Non si dovrebbe dimenticare mai, che amare e sen-
tirsi amati rende felici grandi e piccoli.
Voglio ricordare a proposito qualche cosa di carino che mi è capitato l’anno scorso. Nel periodo precedente il santo Natale,
ho salutato e augurato buona notte a una
signora ospite, come me della Casa di Riposo M. Grazioli. Lei è silenziosa e parla
solo se viene interpellata, però mi ha risposto in lingua tedesca. Il giorno successivo
mi sono avvicinata con l’intenzione di farla
parlare un poco. Abbiamo fatto un bel discorsetto, naturalmente in lingua italiana,
così ho appreso che: si sentiva così così,
che il suo papà era di “Prato allo Stelvio”,
che il suo cibo preferito è torta, biscotti e
caffè latte, tiramisù, cioccolatini, gelato
ecc. tutte cose dolci e morbide che piac-
ciono tanto ai bambini.
A questo punto mi è venuta un’idea, le
ho chiesto se le faceva piacere sentirmi
cantare qualche cosa per lei sola. E lei, alzando la testa, con evidente sorpresa, mi
ha incoraggiata con un breve cenno del capo. Così ho intonato la bella melodia natalizia “Stille Nacht” in tedesco e, incredibilmente lei ha cantato con me: molto intonata e senza sbagliare le parole. È stata una rivelazione!
Aveva un’espressione così dolce negli
occhi da suscitare in me un’infinita tenerezza. Da quel giorno, i nostri duetti si sono ripetuti sempre con la stessa melodia, seguita qualche volta dal “Tannenbaum”.
Un giorno mi sono seduta davanti a lei
in silenzio, la guardavo sorridendo sperando di sentirla parlare per prima. E lei, dopo
avermi osservata per un po’ si è decisa finalmente ad aprire bocca, e con uno sguardo colmo di affetto mi ha detto:” Lei è tanto dolce ed io le voglio bene!” Chi avrebbe
immaginato una frase così spontanea ed
affettuosa? Mi sono commossa veramente
e le ho risposto che le volevo tanto bene
anch’io e che noi due saremo state amiche
per sempre.
Queste semplici parole l’hanno resa visibilmente felice, l’ho capito dal suo viso e
dal suo sguardo che si sono incredibilmente illuminati. È proprio vero che basta poco
per rendere felice una persona anziana!
Questa ne è la prova!
Purtroppo il tempo è molto veloce e nel
passare si prende ogni giorno un pezzetto
della nostra vita. In questo anno le cose
sono molto cambiate, per me ed anche per
la mia cara amica. Ma nelle prossime feste
natalizie voglio provare ancora a cantare
con lei “Stille Nacht”, sperando di rivedere
quell’espressione luminosa e felice spuntare nei suoi occhi. Se ci riesco, sarà per me
una grande soddisfazione perché saremo
felici in due, ancora una volta.
Auguro a tutti un lieto Santo Natale ed
un felice Anno Nuovo.
Un affettuoso abbraccio da Innocenzina
Groff.
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Tel. 0461 810377
Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 17
Associazioni
RSA Margherita Grazioli
Autunno caldo alla
casa di riposo
di Renzo Dori
A
lla Casa di Riposo Margherita Grazioli - Residenza Sanitaria Assistenziale - questo ultimo scorcio
di autunno si sta dimostrando molto caldo
a causa del concentrarsi in poco più di un
mese di due importanti eventi da tutti attesi, anche se particolarmente impegnativi:
il primo è stata l’apertura il 17 ottobre
scorso del Centro Polifunzionale per anziani nella nuova struttura realizzata dal Comune di Trento con l’avvio dell’attività del
Centro Diurno e del Centro Servizi di cui
abbiamo avuto modo di riferire nel precedente numero di Tuttapovo (gli alloggi pro-
di Chiaranda Christian e Mazzalai Andrea
tetti apriranno con gennaio 2006);
il secondo è costituito dal trasferimento
(ancora in corso mentre scrivo) di ospiti,
uffici socio-sanitari, amministrativi e servizi
nella nuova struttura realizzata sull’area occupata dalla ex villa Margherita Grazioli e di
cui vorrei riassumere qui di seguito le caratteristiche principali.
Finalmente ci siamo: il nuovo volume
costruito a ridosso delle due ali, quella est
e quella ovest, della Casa di Riposo è praticamente ultimato e dopo alcuni anni di disagi conseguenti al necessario utilizzo di
strutture prefabbricate per garantire tutti i
servizi di cui gli anziani nostri ospiti richiedono è giunto il momento di prendere possesso dei nuovi spazi particolarmente ampi e confortevoli. Nel corso della realizzazione si sono apportate non poche varianti
rispetto alle previsioni progettuali iniziali
con l’obiettivo di qualificare sempre più e
sempre meglio i volumi secondo le indicazioni più avanzate atte a meglio rispondere
alle esigenze degli anziani nostri ospiti. Il risultato finale è quello di offrire sicuramente
una residenzialità di buon livello corredata
di attrezzature d’avanguardia. La nuova
struttura infatti garantisce una dotazione di
spazi e servizi per “micro cellule” di circa
20 ospiti ritenuto, sulla base di dati scientifici, l’entità ideale per attuare attività relazionali significative e cure particolarmente
personalizzate. Ogni gruppetto di 20 ospiti
potrà conseguentemente godere di spazi a
loro riservati quali una sala da pranzo con
cucinetta ed un soggiorno per le attività di
varia natura nonché ogni piano, ali laterali
comprese, raggruppante circa 60 ospiti (3
“micro cellule”), potrà usufruire di un’ampia sala ritrovo ove verranno organizzate le
attività e manifestazioni di interesse più generale. Tutte le stanze sono dotate di servizi igienici e doccia e molte anche di poggiolo con ampia vista sul sobborgo. Ogni
piano, per facilitare all’ospite l’individuazione della propria stanza, ha un proprio colore che lo distingue dagli altri e la scelta dei
colori delle pareti, pavimenti, porte e arredi
è stata fatta privilegiando le tonalità tenui
Aderente deleghe con assicurazione
per la gestione dei sinistri automobilistici
Vettura di cortesia “Smart”
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18 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
Associazioni
Un augurio speciale...
Sabato 8 ottobre 2005 presso Villa O’Santissima, la sede staccata della casa di riposo
“Margherita Grazioli”, si è tenuto un momento
di festa davvero speciale: il 100° compleanno
della signora Deotto Norma! Circondata dall’affetto dei suoi familiari e da quello di molti
Ospiti che hanno desiderato renderle omagpiù gradite all’anziano.
Realizzare la struttura pensando al gruppetto di 20 ospiti ovviamente ha significato ridefinire le modalità organizzative e l’attività
lavorativa anche di tutti gli operatori sia sociosanitari che sanitari.
Ne è nato un confronto molto
aperto e significativo con tutte
le professionalità presenti che
hanno accettato di buon grado
alcune modifiche alla turistica
convinti che lavorare con un
gruppo relativamente piccolo di
ospiti e sempre con quello rappresentava la possibilità concreta di stabilire una fattiva relazione con l’anziano e di percepire con maggior tempestività le loro esigenze, desideri o
necessità. Da un lato quindi potevano dispiegarsi meglio le
qualità professionali dell’operatore e dall’altro si poteva più
agevolmente raggiungere l’obiettivo di familiarizzare con l’anziano
per farlo sentire in un ambiente accogliente e disponibile a soddisfare la sue esigenze sia di relazione che di salute.
Oltre alla dotazione di due ampie sale per le attività collettive,
una grande terrazza ed altri due ampi poggioli di uso comune la
nuova struttura è dotata di una bella palestra con tutte le attrezzature per la ginnastica preventiva e per gli interventi fisioterapici e di
una cappella (in corso di realizzazione) situata al pian terreno ed
accessibile anche dal giardino esterno. Nell’interrato sono stati ricavati due piani garages dedicati agli automezzi del personale ed i
collegamenti con la cucina in modo da garantire il trasferimento dei
pasti attraverso un sistema di ascensori collegati direttamente con
gio, la signora ha espresso a tutti la sua grande gioia e trepidazione per aver raggiunto un
traguardo così importante con tanta grinta ed
entusiasmo.
Rinnoviamo le nostre congratulazioni e l’augurio di una buona e serena continuazione!
Il servizio animazione
le varie sale da pranzo.
All’ultimo piano nel sottotetto sono stati ricavati gli uffici dell’amministrazione e la sala del consiglio il tutto utilizzando la tecnica delle pareti attrezzate.
I lavori però non sono ancora ultimati perché, liberate le
aree attualmente occupate dai
prefabbricati, si dovrà procedere alle sistemazioni esterne, alla
creazione dei nuovi viali di accesso alla struttura, i nuovi giardini attrezzati e le zone dedicate
all’or to-terapia; si dovranno
inoltre procedere ad alcune sistemazioni interne per ricavarne
la sala di musico-terapia, l’archivio e un locale di deposito.
Contestualmente si dovranno
avviare i lavori di sistemazione
dell’ala est con l’ampliamento
delle stanze e la realizzazione al
piano rialzato di un “nucleo” specializzato per la cura dei malati di
alzheimer collegato all’esterno con un giardino attrezzato specificatamente per loro. L’impegno di tutti è quello di ultimare i lavori di
sistemazione dell’ala est entro l’autunno del prossimo anno in modo da consentire finalmente il rientro degli anziani ospiti della struttura provvisoria di Villa O’Santissima a Villazzano che giustamente
non vedono l’ora di ritornare nella casa di Povo. Solo allora potremo inaugurare la nuova Casa di Riposo - Residenza Sanitaria Assistenziale Margherita Grazioli.
Nel frattempo se qualche “poero”, magari mosso da spirito volontaristico, volesse visitare quanto sin qui realizzato saremo ben
lieti di riceverlo.
Finiture d’interni
Finiture esterne
Ferramenta per serramenti
in legno e mobili
Sistemi di chiusura digitale e
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Intonaci, assistenza tecnica
Cilindri di sicurezza
Servizio tintometrico
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Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 19
Associazioni
G.S. Alpini bike
Non solo
agonismo
di Marino Baldessari
L
a stagione agonistica è ormai conclusa da qualche settimana con la soddisfazione degli atleti che hanno partecipato alle numerose gare in programma in regione e fuori
regione. Il gruppo bike si dedica ora alle uscite per puro divertimento nelle quali, abbandonato lo spirito agonistico, ci si ritrova
con l’amicizia e la voglia di divertirci che ci lega.
Il giorno 16 ottobre ci siamo dati appuntamento in valle di Sella (Borgo Valsugana), dove il nostro amico Armando possiede una
bella baita in mezzo ai prati della valle. Già da tempo ci aveva invitati, oltre che per un giro in bici, anche per una braciolata.
Il sole non era ancora spuntato, l’aria era frizzante e stimolava
la partenza. Ci aspettava una pedalata in mezzo al bosco vestito dei
colori che solo l’autunno può riservare. La strada sterrata si inerpicava fin sotto le rocce della Cima Dodici sovrastante la valle, per
poi discendere su sentieri nascosti da uno spessore considerevole di foglie secche e scricchiolanti sotto le ruote delle nostre bici.
Prima di concludere l’escursione, Armando ci ha voluto portare
lungo il tracciato della famosa esposizione all’aperto “Arte Sella”.
“La Cattedrale”, fa da sfondo alla foto di gruppo che non poteva
mancare nel nostro album dei ricordi. Rientrati alla baita ci aspettavano polenta, braciole, e castagne.
Non posso tralasciare poi, l’appuntamento con la luna piena di
novembre. Come avviene da più di dieci anni, alle ore 21 siamo
partiti numerosi dalla piazza di Povo alla volta della Maranza. Le
nostre bici erano munite di fari, che però al chiaro di luna non sono serviti; abbiamo pedalato insieme, con una buona temperatura,
poco meno di un’ora per arrivare alla mèta. Dopo esserci cambiati i vestiti sudati ci attendeva una piacevole sorpresa. Nella sala che
da qualche anno ci mette a disposizione l’amico Mario “becar”abbiamo trovato una tavola imbandita: un ottimo e graditissimo minestrone caldo, poi pane, formaggi, affettati, dolci, castagne con
un buon vinbrulè. Non è avanzato nulla! In queste occasioni si dimentica la dieta. A proposito, devo ringraziare gli autori della sorpresa, Italo, Vittorio, Fabrizio e Claudio, tutti membri del direttivo
del G.S.A. fari accesi. Come si vede per noi la bici non è solo agonismo.
Invito per gli appassionati: tutte le domeniche con qualsiasi
tempo e temperatura alle nove di mattina si parte dalla piazza di
Povo.
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20 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
Gruppo vocale “Concentus Clivi”
P
arlare di coralità in Trentino, a volte, può essere un esercizio ripetitivo tanto che le cronache dedicano spazio a questo argomento e, ogni volta che si tenta di tracciare un
profilo su questo tema, il discorso facilmente scivola nella banalità ed inesorabilmente il prodotto sembra seguire un ritmo scandito da concetti già percepiti.
Èquindi difficile testimoniare la passione di coloro che dedicano gran parte del loro tempo in questo esercizio, cercando di motivare un fenomeno talmente radicato nella nostra gente, che vede
impegnati numerosissimi addetti, dilettanti e professionisti.
Fa parte di questa numerosa schiera anche il gruppo vocale
“Concentus Clivi” che, sotto l’attenta direzione artistica di Davide
Lorenzato, sta affrontando una stagione di intenso lavoro. I ripetuti contatti del nostro direttore con diverse culture musicali, hanno
arricchito notevolmente le nostre conoscenze e, attraverso il confronto di esperienze e percorsi didattici per noi inusuali, che hanno
impresso una notevole spinta innovativa, si sono raggiunti traguardi impensati.
Nel settembre del 2004 è nata una sezione femminile e, contemporaneamente una mista. Nella primavera del 2005 il repertorio conta già oltre 100 brani e durante l’estate si organizzano delle
giornate laboratorio a Bosco di Civezzano dove si approfondiscono l’educazione all’ascolto, la tecnica vocale, il perfezionamento
dell’intonazione, intercalati da elementi di storia della musica. Tutti
questi temi sono largamente ripresi nei corsi di “canto corale” e di
“direzione corale”, riavviati recentemente con la terza edizione, frequentata da diversi appassionati; è già partito parallelamente il “Laboratorio di Canto Corale” una sezione dedicata ai giovani tra 16
ed i 24 anni (le iscrizioni sono ancora aperte); l’iniziativa dei corsi
sarà ripresa già nel gennaio 2006 con la chiusura delle iscrizioni il
15/01/2006.
Questa indispensabile premessa per inquadrare il nutrito pro-
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22 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
gramma di lavoro avviato dalla nostra formazione che tra l’altro, ha
trovato appagamento nella recente trasferta a Salisburgo, dove è
stata protagonista di una emozionante esperienza; si sono tenuti
due concerti rispettivamente il 1° ottobre nella “Basilica Maria
Plain” ed il 2 ottobre nel Duomo della città di Mozart, eseguendo
brani di autori diversi, spaziando dal gregoriano al romantico. Prossimamente si terranno i classici concerti natalizi che ci vedranno
impegnati il 16 dicembre nella Chiesa di S.Donà (Cognola) ed il
giorno successivo nella Chiesa Parrocchiale di Povo dove, oltre ai
brani natalizi sarà eseguita anche la “Missa brevis in C” di Mozart,
con l’accompagnamento di un gruppo orchestrale.
Il 27 dicembre saremo nella Chiesa Parrocchiale di Folgaria dove si terrà un concerto, nel quale si alterneranno brani popolari natalizi con pezzi sacri.
L’anno 2006 inoltre sarà ricco di appuntamenti e di iniziative
volte al miglioramento tecnico e sociale del gruppo; è in preparazione un programma a cappella che vede in febbraio l’interpretazione de “Il Festino del giovedì grasso” di Banchieri, in aprile l’opera 74 di Brahms ed altri brani di autori vari; altri progetti con coro ed orchestra sono lo “Stabat Mater” di Haydn (in marzo), Bach
e Vivaldi (in giugno) e Saint Saens in (dicembre).
È ovvio che i diversi cambiamenti avvenuti in questo ultimo periodo lasciano il segno, sia in noi, ma specialmente, nel nostro
pubblico che era ormai abituato a seguirci nelle esecuzioni di un
repertorio popolare e trova quindi difficile comprendere tale metamorfosi che, anche inconsapevolmente, sta cambiando il nostro
modo di “essere coristi”.
Il cammino intrapreso è quindi impegnativo ed ambizioso ma
siamo convinti che, con l’appoggio e lo stimolo di chi ci segue con
simpatia, saremo in grado di concretizzare e raggiungere i risultati
che ci siamo prefissi.
Porte, finestre e persiane
Conci Dario
Associazioni
Auguri di liete festività
A v i s Po v o
Nell’imminenza delle Festività Natalizie l’Avis Povo desidera
porgere a tutti i lettori di “Tuttapovo” i migliori auguri di Liete Festività e prospero 2006. Un augurio particolare ai donatori di sangue
e a quanti a vario titolo operano in modo gratuito e spesso silenzioso al servizio della collettività.
L’Avis invita tutti al termine della Santa Messa di Natale dopo la
Mezzanotte a un brindisi augurale nel piazzale antistante la chiesa.
AVIS
informa
Festa del donatore 2006
di Giancarlo Ianes
H
a avuto un notevole riscontro l’iniziativa curata dall’Avis
di Povo in occasione della Festa del Rosario. Il concerto
di “Cantare suonando”, diretto dal prof. Marco Porcelli
con la partecipazione dei ragazzi diversamente abili e della cantante Manuela Maffei tenutosi presso il teatro Concordia ha saputo regalare intense emozioni ai numerosi intervenuti.
Il programma ha pescato nel repertorio classico delle canzoni
italiane da Morandi a Battisti ma anche con sconfinamenti lirici
(“Nessun dorma”) e l’applauditissimo “È la mia vita”, traduzione
del intramontabile “My Way” di Frank Sinatra magistralmente interpretato da Manuela Maffei. Il filone musicale che unisce e rafforza
questi ragazzi traendo motivazioni e talenti, rappresenta un grimaldello per scardinare luoghi comuni e per risvegliare genuini sentimenti in un mondo ipervorticoso. È questa la considerazione più
spontanea scaturita nel dopo concerto, da ciò che ha saputo dare,
con semplicità e maestrìa.
Con congruo anticipo informiamo che sabato 11 febbraio a
partire dalle ore 19.45 avrà luogo presso il Centro civico di Povo la
Festa del Donatore. La serata sarà occasione di incontro conviviale con spuntino, sfizzioserie e bevande, allietata dalla musica di
Sergio Dolzani e dal cantante di casa Paolo Tomasi con possibilità
di ballo. L’invito è aperto a tutti con termine iscrizioni entro il 7 febbraio e comunque fino ad esaurimento posti.
Per informazioni: Rita tel. 0461-810480.
Vuoi diventare donatore di sangue?
Ecco cosa devi fare
Se condividi l’ideale altruistico della donazione di sangue e vuoi
diventare donatore questo è l’iter che devi seguire:
Età compresa tra i 18 e i 65 anni. Compilare un apposito modulo che ti verrà consegnato in occasione dei sopra riportati appuntamenti o richiedendoli ai vari referenti avisini. Contattare successivamente la segreteria dell’Avis comunale di Trento (tel. 0461916173) e fissare di comune accordo un appuntamento nel quale
consegnare il modulo e presentarsi ancora in quella occasione a
fare il prelievo. A distanza di circa venti giorni, se ritenuti idonei si
verrà chiamati per la visita medica e si potrà procedere alla prima
donazione (Banca del sangue - via Malta - Trento).
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Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 23
Associazioni
Gita a Pavia
CIRCOLO ARCI PAHO
O
ttobre, mese ideale per le gite culturali. Di buon mattino domenica 23 ottobre siamo partiti per Pavia. Fino agli ultimi giorni sembrava non saremmo riusciti
ad arrivare al numero minimo di partecipanti che avevamo stabilito per poter partire, poi un paio di gruppi familiari ci hanno
portati alle 30 persone.
Appena arrivati abbiamo visitato la maestosa Certosa di Pavia, un complesso monastico che ha visto
nobili, artisti e artigiani impegnati per secoli nella costruzione e arricchimento del complesso architettonico. Dopo il sacro il profano, al castello Visconteo abbiamo visitato la mostra “i disegni proibiti” del grande
artista viennese Gustav Klimt. Disegni privati di circa
un secolo fa aventi per tema l’erotismo, 50 immagini
di donne ed uomini in pose che per l’epoca erano particolarmente scandalose, ora forse non fanno più questo effetto, foto e manifesti anche pubblicitari sono
quasi altrettanto erotici. L’ARCI di Pavia ci ha portati in
un grande circolo con un migliaio di soci, il circolo
“Angelo Grassi” dove abbiamo avuto un pranzo ecceCIRCOLO ARCI PAHO
P
zionale curato dagli amici di Pavia con musica e allegria. Nel
pomeriggio una bravissima studentessa ci ha accompagnati
nel centro storico facendoci conoscere tutti i più significativi
angoli della città. Stanchi ma soddisfatti non rimaneva che il ritorno a casa, dandosi appuntamento per la prossima iniziativa.
foto di Alberto Zanotti - il gruppo dei gitanti a Pavia
Speciale corsi
er assoluta scarsità di iscritti quest’anno non sono ancora partiti i seguenti corsi, che saranno attivati al raggiungimento di un numero minimo di iscritti:
Cucito con Tiziana Moser tel. 0461 811005
Yoga con Ofelia Pereira tel. 3478991616
Shiatsu con Liliana Atz tel. 3477363379
Viet Thai Chi con Ines Campo tel. 3290733203.
Corsi estivi di tedesco
in Germania
Nella nostra regione mistilingue confinante con il mondo tedesco viene naturale proporre dei corsi di lingua tedesca,
queste le proposte:
Sono partiti anche se con pochi iscritti i corsi:
Spagnolo con Rosanna Paredes Gimenez tel. 0461 916890
Portoghese con Ana Lucia Dos Santos tel. 0461 342075
Italiano per Stranieri con insegnante qualificata
Maglieria con Angela Donà tel. 0461 811126
Viene richiesta la tessera ARCI 2005 o 2006, costo 10,00
euro valida su tutto il territorio nazionale con sconti e convenzioni. Informazioni ed iscrizioni telefonando al numero 0461
819947 (Aldo Giongo) [email protected].
Luogo - Lindenberg (Germania), in un meraviglioso castello ed in un adiacente maestoso istituto con tutti i confort
(sport,piscina,ecc).
Corso per ragazzi - dai 10 ai 14 anni
Corsi per adulti - dai 14 ai 17 anni
I corsi durano 30 ore per tutto l’anno, la preparazione è valida per i livelli A1 e C2, sono previsti sconti per gruppi di 10
persone.
Informazioni e iscrizioni [email protected].
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Via della Resistenza,84
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cell. 389 0449336
24 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
Associazioni
A R C I PA H O
Rievocazione
storica al
ponte Lodovico
Bernabè Antonio autore del libro “Quando Povo era comune” dal
quale sono state tratte molte delle notizie storiche che hanno documentato l’iniziativa.
La festa si è poi trasferita nella sala del nuovo centro polifunzionale dove si è dato corso a balli imperiali e valzer viennesi con
un ricco rinfresco a base di torte “Sacker”, “Linz” e strudel, un
suggestivo tuffo nel passato di 150 anni per non dimenticare la nostra storia. Un sentito ringraziamento al gruppo folcloristico polacco, al carnevale asburgico di Arco, alla facoltà di ingegneria dell’università di Trento che ha concesso l’uso del posteggio, agli abitanti del condomino “Al Ponte”, al servizio strade della provincia
autonoma di Trento e a quanti hanno collaborato alla riuscita dell’iniziativa.
di Aldo Giongo
S
abato 22 ottobre, sul massiccio ponte in pietra che attraversa il torrente Fersina in località Mesiano, s’avanza un
elegante e maestoso corteo, lo guidano due alti ufficiali
dell’ impero Austrungarico seguiti da numerose dame e nobili cavalieri rappresentanti della corte viennese. In prossimità della
sponda appartenente al comune di Povo, un nastro bianco e rosso sbarra loro la strada, a fianco del nastro una sorridente e graziosa ragazza porge all’Arciduca d’Austria Lodovico d’ Asburgo
una forbice su un cuscino rosso, sua Altezza taglia con fare deciso il nastro e apre ufficialmente il ponte che collegherà per i prossimi 150 anni Povo al resto del mondo.
Questa la scena che quanti hanno partecipato alla rievocazione
storica dell’inaugurazione del vecchio ponte Lodovico hanno potuto
ammirare, grazie alla presenza di due figuranti del carnevale di Arco
e agli amici del gruppo polacco con i loro meravigliosi costumi.
La cerimonia è stata organizzata dalla circoscrizione e dal circolo culturale ARCI PAHO, ispirata dal manifesto originale della cerimonia del 1855, recuperato da Sandro Minestrina e consegnato in
questa occasione alla presidente della circoscrizione Paola Moser.
Da qualche anno una stele, riproducente questo manifesto, fa
bella mostra di sé all’inizio del ponte, realizzata su richiesta dell’ex
consigliere comunale Aldo Giongo, sostenuta dal consigliere comunale Luigino Maule e finanziata dall’ assessorato ai lavori pubblici della provincia.
Alla commemorazione erano presenti, oltre al presidente del
circolo culturale Giongo che ha presentato la manifestazione,il vice presidente Pontalti e altri membri del direttivo, la presidente della circoscrizione Paola Moser ed il vicepresidente Sergio Nichelatti con altri consiglieri, l’assessore di Trento Aldo Pompermaier e il
consigliere comunale Luigino Maule, l’onorevole Marco Boato,
l’assessora di Mezzolombardo Annamaria Helfer, il presidente della circoscrizione di Villazzano Carlo Filippi, Sandro Menestrina e
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Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 25
Associazioni
Comitato gemellaggio Znojmo
Cronaca
dall’Europa
di Aldo Giongo
D
opo il rinnovo dei consigli circoscrizionali di Povo e Villazzano i due comitati gemellaggio hanno rinnovato, come previsto dallo statuto gli organismi dirigenti. Per
quanto riguarda Povo, il presidente uscente Giorgio Betti ha lasciato il posto a Aldo Giongo ideatore del gemellaggio e nuovo
rappresentante del consiglio circoscrizionale per il gemellaggio,
accettando la carica di vice presidente, cassiere è stato riconfermato il cavalier Aurelio Pontalti. il consueto viaggio a Znojmo per
la festa dell’uva ha visto anche quest’anno l’esaurimento dei posti disponibili con parecchie persone che non hanno potuto partecipare, le stesse sono invitate ad iscriversi al più presto possibile
per il prossimo anno. Su pressante richiesta abbiamo inserito una
giornata a Praga, sempre molto apprezzata nonostante il poco
tempo disponibile e una fastidiosa pioggia. La pioggia ha anche
fatto saltare la prevista esibizione dei nostri giovani della sala prove di Kaleidoscopio, nonostante avessero a disposizione un ampio palco coperto e molta gente si fosse radunata nella piazza per
assistere al concerto.
Tutti i programmi del 2005 sono stati realizzati, il torneo di pallavolo femminile pasquale a Znojmo organizzato dall’ARCI PAHO,
l’ospitalità a Znojmo di due classi della scuola media a Maggio, la
visita della delegazione di Znojmo a fine maggio con il triangolare
“Fabio Merler” di pallavolo e la conferenza storica per il novantesimo compleanno della partenza dei profughi per Znojmo del 28
maggio 1915, il torneo di calcio giovanile a Znojmo di luglio, la festa dell’uva, l’ospitalità dei ragazzi di Znojmo a Povo e Villazzano di
fine settembre organizzata dalla scuola media e per concludere
l’arrivo a febbraio della classe di Znojmo che ha vinto un premio
nel concorso “un testo per noi” del coro Piccole Colonne. Il consiglio circoscrizionale ha ascoltato una dettagliata relazione e cronistoria del gemellaggio tenuta dal nuovo presidente e completata da
Giorgio Betti e dalla presidente uscente del comitato di Villazzano
Carla Capra. I consiglieri sono stati informati dei dissidi e delle incomprensioni sorte con alcuni membri del comitato di Villazzano,in
particolare sulla loro richiesta di modifiche statutarie che portino
ad una riduzione dei rapporti unitari con Povo. Tutti i gruppi hanno
auspicato il mantenimento di un rapporto di collaborazione tra le
due circoscrizioni ed i due comitati incaricando la presidente Paola Moser di intervenire in tal senso presso il suo collega di Villazzano. Per il 2006, decimo anniversario della firma del gemellaggio
ufficiale, saranno programmate occasioni di incontro con gli amici
di Znojmo che coinvolgano il più possibile la popolazione, il comitato gemellaggio invita esponenti delle varie associazioni e singoli
cittadini/e ad iscriversi al comitato portando idee e partecipazione
per conoscere e far conoscere i nostri amici di Znojmo.
Per informazioni ed adesioni rivolgersi presso la circoscrizione
o ai responsabile del comitato.
26 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
Piccole colonne
L’otto dicembre 1979, al teatro concordia nasceva, dopo uno
spettacolo, il coro “Le Colonne” divenuto poi “Coro Piccole Colonne” data l’età dei componenti. Il coro ha avuto un crescente successo guidato da sempre da Adalberta Brunelli e Luciano Anesi.
Dal 1991 ha lanciato il concorso “UN TESTO PER NOI”, un concorso che impegna delle classi delle scuole elementari, con i loro
insegnanti, ad inventare il testo di una canzone. I testi vincitori vengono poi musicati e cantati dal coro. Questo l’elenco dei vincitori
dell’ottava edizione:
- Ecole Internationale R. Schuman - STRASBOURG (FRANCIA) Testo: IL COMPLEANNO DEGLI ANIMALI
- Europaschule Nordhorn - GÜTERSLOH (GERMANIA) Testo: UNSER TRAUM
- Základní Škola - ZNOJMO (REP. CECA) Testo: GRIPPE (L’INFLUENZA)
- Colegio San Jose Ikastetxea - DONOSTIA S. SEBASTIAN (SPAGNA) Testo: SOMOS FELICES
- Scuola elementare “L: Radice” - FONTANELLE DI ATRI (TERAMO)
Testo: IL MONDO È DI MILLE COLORI - Scuola elementare
“Don Milani” - VINOVO (TORINO) Testo: SONO IMPAZZITI I NUMERI
- Scuola elementare di Segno - SEGNO (TRENTO) Testo: LA SCATOLA DELL’ILLUSIONE
-Scuola elementare “don Milani” - TRIBIANO (MILANO) Testo: ANIMALI IN LIBERTA’
-Scuola elementare “A. Grazi” - CINIGIANO (GROSSETO) Testo:
ABRA ABRA CABRADI’
- Scuola elementare “E. Vendramini” - PORDENONE Testo: FILASTROCCA ALL’ALBICOCCA
-Scuola privata “Nuovi Orizzonti” Srl - REGGIO CALABRIA Testo:
VITA NEL PRATO
- Scuola elementare “R. Viviani” - San MARCO EVANG. (CASERTA) Testo: CAMMINARE SULL’ARCOBALENO
Tutte le canzoni sono state registrate presso lo STUDIO 33 di
Francesco Ianes
Per le musiche il coro si è avvalso della collaborazione di musicisti famosi quali Beppe Carletti (storico leader dei Nomadi),
Franco Fasano, Marco Mojana, Paolo Baldan Bembo e Francesco
Salvi oltre naturalmente ad Adalberta Brunelli che ha musicato 4
testi.
Il C D con le nuove canzoni più il bellissimo brano internazionale “The prayer”, sarà in distribuzione per Natale e si chiamerà “IL
MONDO È DI MILLE COLORI”.
Spazio Circoscrizione
C i r c o s c r i z i o n e d i Po v o
Notizie dal
Consiglio
Seduta del 19 settembre
Rideterminazione delle competenze degli uffici
dello stato civile operanti nel comune di trento
Nel processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione
il Comune di Trento è impegnato con iniziative e progetti, in conformità agli obiettivi prefissati negli strumenti programmatici dell’Ente, volti all’innovazione, miglioramento e qualificazione dell’attività e dei servizi nel comparto demografico per corrispondere al
meglio alle esigenze dei cittadini.
Con crescente frequenza ed intensità si evidenzia nell’attività
quotidiana degli uffici preposti la necessità di perseguire una
complessiva linea d’azione fortemente incentrata sulla standardizzazione dei dati in maniera omogenea rispetto alla realtà nazionale per consentire con facilità, celerità, efficienza ed economicità l’interazione anche a distanza nei rapporti con le vari Amministrazioni ed Enti.
Nella medesima prospettiva, l’utilizzo da parte dell’Ente di
procedure condivise, in primo luogo già a livello nazionale
e di reti tecnologiche infrastrutturali di estensione elevata
per l’interscambio e la circolarità dei dati tra pubbliche
amministrazioni, è presupposto fondamentale per porre in
essere le condizioni, volte ad assicurare al cittadino l’accesso con la necessaria flessibilità anche ai servizi erogati dalle amministrazioni pubbliche centrali e locali basati sulle moderne tecnologie informatiche e telematiche, tra i quali, già realtà, la
carta d’identità elettronica, nuovo documento personale di riconoscimento e di identificazione fruibile in futuro per l’accesso ai
servizi erogati on line.
È stata quindi di recente sottoposta all’attenzione del Consiglio
di Circoscrizione la proposta di intervento inerente alla rideterminazione delle competenze degli uffici dello stato civile operanti nel
Comune di Trento, al fine di migliorare l’organizzazione dei servizi
demografici.
Attualmente nel Comune di Trento operano dodici Uffici dello
Stato Civile, più precisamente:
Ufficio 1
di Trento città
Ufficio 2
di Trento - Cognola
Ufficio 3
di Trento - Gardolo
Ufficio 4
di Trento - Matterello
Ufficio 5
di Trento - Povo
Ufficio 6
di Trento - Ravina
Ufficio 7
di Trento - Sopramonte
Ufficio 8
di Trento - Meano
Ufficio 9
di Trento - Villazzano
Ufficio 10
di Trento - Sardagna
Ufficio 11
di Trento - Baselga del Bondone
Ufficio 12
di Trento - Vigolo Baselga
Ai medesimi competono, secondo quanto previsto dai rispettivi decreti ministeriali istitutivi, la tenuta e l’aggiornamento dei regi-
Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 27
Spazio Circoscrizione
stri dello stato civile relativi agli atti di nascita, matrimonio, morte e cittadinanza, secondo le direttive impartite dall’Ufficio 1,
nonché il rilascio di tutte le certificazioni
desunte dagli atti medesimi.
È stato proposto al Consiglio Circoscrizionale che alla data del 01.01.2006, di
sopprimere gli Uffici dello Stato civile attualmente in essere, ricostituendoli contestualmente nel numero di dieci, di cui un
Ufficio centrale e nove Uffici separati con la
delimitazione territoriale delle attuali nove
Circoscrizioni suburbane, ma con delle diverse competenze, attualizzandole in relazione alla situazione odierna.
I nuovi Uffici dello Stato Civile sarebbero complessivamente dieci e più precisamente:
Ufficio 1
di Trento città
Ufficio 2
di Trento - Cognola
Ufficio 3
di Trento - Gardolo
Ufficio 4
di Trento - Mattarello
Ufficio 5
di Trento - Povo
Ufficio 6
di Trento - Ravina
Ufficio 7
di Trento - Sopramonte
Ufficio 8
di Trento - Meano
Ufficio 9
di Trento - Villazzano
Ufficio 10
di Trento - Sardagna.
I consiglieri circoscrizionali. Da sinistra: Claudia Povoli, Aldo Giongo,
Chiara Giacomoni, Paolo Giacomoni, Giuliana Sacco, Giorgio Betti, Sergio
Nichelatti, Paola Moser, Bruno Tomasi, Emiliana Pisoni, Guido De Stefano,
Camillo Bonvecchio, Nicola Alessandrini, Matteo Foradori, Eugenio Oliva.
La proposta sopra illustrata prevede la soppressione dei 12 Uffici dello Stato Civile operanti nel Comune del Trento e la contestuale ricostituzione di 10 Uffici dello Stato Civile, di cui un Ufficio
centrale, contrassegnato dal numero 1 e 9 Uffici separati:
l’Ufficio n. 1, con sede in Piazza Fiera 17, avrà la competenza:
in materia di nascite, pubblicazioni di matrimonio, morti e cittadinanze, in via unitaria e con riferimento all’intero territorio comunale;
i 9 Uffici separati dello Stato civile avranno competenza esclusivamente in materia di celebrazione dei matrimoni civili con riferimento al rispettivo territorio circoscrizionale.
Il mantenimento degli Uffici separati d’anagrafe presso detti Uffici separati di Stato Civile a norma degli artt. 7 Legge 24.12.1954,
n. 1228 e 29 D.P.R. 30.05.1989, n. 223, cosicché nessuna modifica gestionale ed operativa interverrà in ordine alla tenuta dei registri anagrafici ed all’esercizio delle competenze in materia.
Il mantenimento della certificazione informatizzata degli atti di
stato civile (nascita, matrimonio, morte) presso tutti indistintamente gli sportelli circoscrizionali.
Interrogazione dal consigliere P. Giacomoni zona Via alla Val
È stata presentata un’interrogazione relativa all’espansione urbanistica e diversa classificazione di zone omogenee sul territorio
della Circoscrizione, nello specific Via alla Val. Dopo ampia discussione, il Consiglio co riguardante la zona inircoscrizionale ha
approvato la stessa, inoltrandola alla Giunta comunale in attesa di
risposta formale.
Nominati i componenti delle commissioni di lavoro
Sono stati rinnovati i componenti le 5 commissioni di lavoro
così composte:
Commissione Usi Civici
Presidente: Camillo Bonvecchio.
Consiglieri: Sergio Nichelatti, per la maggioranza, Claudia Povoli,
per la minoranza.
Componenti esterni: Nereo Morelli, Alessandro Gretter, Arrigo Lunelli, Aurelio Pontalti, Alberto Segatta, Giorgio Tomasi.
Commissione territorio, ambiente e attività economiche.
Presidente: Nicola Alessandrini.
Consiglieri: Paolo Giacomoni, Emiliana Pisoni, per la maggioranza,
Claudia Povoli, per la minoranza.
Componenti esterni: Davide A Beccara, Renzo Dori, Franco Ianes,
Claudio Palermo, Franco Zanuso.
Commissione cultura e giovani
Presidente. Bruno Tomasi.
Consiglieri: Chiara Giacomoni, Giuliana Sacco, per la maggioranza,
Claudia Povoli, per la minoranza.
Componenti esterni: Sara Albertini, Stefano Belluta, Davide Tarolli,
Manuela Tomasi, Marisa Vertemati, Matteo Visintainer; Elisabetta Alberti viene nominata di diritto componente la commis-
RITROVA IL TUO
EQUILIBRIO
CON LO SHIATZU
TRATTAMENTI SHIATZU
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28 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
Spazio Circoscrizione
Giunta provinciale n. 2808 di data
sione cultura in quanto responsabile della biblioteca periferica di Povo.
La presidente della 23.10.2003 e del Consiglio comunale di
Trento n. 57 di data 14.03.2002 e n. 166 del
Commissione sport
Circoscrizione
26.11.2002 di adozione e riadozione del
Presidente: Eugenio Oliva.
PRG del Comune di Trento.
consiglieri: Giorgio Betti per la maggioranza,
signora Paola
La predetta sentenza accoglie e, per efClaudia Povoli per la minoranza.
Moser riceve il
fetto, annulla, gli atti impugnati e precisaComponenti esterni: Mariano Andreatta,
mente l’individuazione dell’area produttiva
Alessandra Bertagnoli, Ferdinando Iamartedì mattina
di Mesiano segnatamente nella zona destines, Paolo Malpaga, Franco Zanuso.
dalle 8.30 alle
nata D2C in C.C. di Povo, dopo ampia disCommissione attività sociali e nuove
10.30 su
cussione il Consiglio Circoscrizionale, procittadinanze
pone di sollecitare la Giunta Comunale afPresidente: Matteo Foradori.
appuntamento
finché proceda in ricorso avverso la succiConsiglieri: Giuliana Sacco, per la maggiotelefonando al nr.
tata sentenza.
ranza, Claudia Povoli, per la minoranza.
Componenti esterni: Antonella Andreottola,
0461 810241
Gemma Bertotti, Carmen Cenere, Bruno
Seduta del 18 ottobre
Pedrini, Martino Pedrini, Mara Tomasi.
Incontro con l’assessore alla vivibilità
Auguriamo a tutti un buon lavoro, confidando nell’impegno e nella urbana - ambiente - mobilità, Aldo Pompermaier e l’ing. Realis
costanza nel rispetto della nostra comunità.
dirigente della trentino servizi
La Presidente Moser Paola ha posto in discussione gli argoComponenti Comitati di Gestione Scuole dell’Infanzia
menti relativi al sistema di raccolta immondizie, raccolta differenSono stati rinnovati i comitati di gestione della scuola dell’In- ziata e l’imminente apertura del C.R.M. di Gabbiolo ed inoltre la
fanzia Equiparata di Povo per il triennio scolastico 2004/2007: Giu- questione delle mobilità con riferimento allo spostamento del caseppe Grisenti e Maria Cristina Paoli.
polinea del 13 presso il Centro Polifunzionale di Povo.
Per la scuola dell’infanzia Provinciale di Povo per il triennio scoE’ intervenuto l’Ass.Pompermaier Aldo che si soffermato sulla
lastico 2004/2007: Giorgia Bertotti e Valeria Paoli.
realizzazione del C.R.M. di Gabbiolo, secondo impianto dopo quello di Lung’Adige S. Nicolò, realizzato a servizio della collina est,
Cessioni alla Famiglia Cooperativa di Povo.
con l’auspicio di ridurre la produzione di rifiuti ed aumentare la racÈ stato richiesto al Consiglio Circoscrizionale di esprimere il colta differenziata.
proprio parere riguardo alla richiesta presentata dalla Famiglia CoInforma che è in corso l’aggiornamento del piano rifiuti del
operativa di Povo Scarl di cessione di parte
foto s.n.
della p.f. 1304/1 dell’intera p.ed. 1211 e
costituzione diritti reali in C.C. di Povo.
Presa visione della richiesta ed in considerazione delle indicazioni fornite dal Servizio Patrimonio il Consiglio Circoscrizionale, propone di esprimere parere favorevole
alla richiesta formulata dalla Famiglia Cooperativa di Povo.
Zona artigianale di Mesiano
Preso atto che il Tribunale Regionale di
Giustizia Amministrativa del Trentino Alto
Adige - sede di Trento con propria sentenza n. 163/2005 reg. sent. N. 25/2005 reg.
Ric. di data 25 febbraio 2005 ha accolto il
ricorso proposto da Lorenzi Andrea contro
la Provincia di Trento ed il Comune di Trento per l’annullamento della delibera della
Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 29
Spazio Circoscrizione
Estensione delle reti di fognatura e di
2002, l’accordo con la grande distribuzione
acque bianche 3° intervento
per ridurre l’uso della plastica ed altro mateIl Consiglio Circoscrizionale, sentita la
riale d’imballaggio.
relazione del Presidente della commissione
Comunica i dati relativi alla verifica in
territorio - ambiente e attività economiche,
percentuale della raccolta differenziata fra
in considerazione della necessità di miglioSobborghi e che su Povo è in corso un morare la captazione delle acque meteoriche e
nitoraggio per verificare la possibilità della
favorire l’allaccio alle acque nere da parte
raccolta porta a porta.
dei privati esprime parere favorevole al piaIn merito alla richiesta di capolinea del
no di estensione delle reti di cui sopra che
13 presso il Centro Polifunzionale di Povo,
interessano i residenti di via Selva e parte di
l’assessore informa che è in fase di studio la
via Marchesini,con le seguenti osservazioni:
fattibilità allo spostamento del capolinea, nel
posizionare una griglia trasversale con
contempo strutturalmente è stata predispodissabbiatore dopo l’incrocio presso la parsta l’idonea viabilità per consentire il transito
tenza della rete delle acque bianche;
degli autobus.
verificare la possibilità, previo accordo
L’ing. Realis informa in merito alle isole
con i privati, di modificare il tracciato del
ecologiche del centro città e vari aspetti necollettore delle acque nere passando nel
gativi precisando che per Piazza Manci era
prevista una soluzione diversa a minor coPaola Moser piazzale della p.ed. 1112 a confine con la
sto.
Presidente della Circoscrizione p.ed. 775.
Per quanto riguarda la pulizia delle isole
ecologiche è competenza degli utenti manSeduta del 07 novembre
tenerne la pulizia.
Reintegro diritti di uso civico nell’amPer quanto riguarda eventuali proposte e osservazioni, relativi bito del demanio di Povo.
alla raccolta immondizie, vanno presentati al Servizio Ambiente.
Il Consiglio Circoscrizionale, vista la proposta della CommisFornisce un’ampia relazione in merito al servizio offerto dalla sione Usi Civici, e dietro indicazione dell’Azienda Forestale di Trenzona C.R.M. di Gabbiolo e orari di apertura.
to e Sopramonte, ha espresso parere favorevole al vincolo d’uso
civico sulle aree ex Rocol Che sani, Pradi di Stelar, ex Caserme di
Pramarquart, Monte Celva con esclusione della zona abitata.
Auguri
In prossimità delle
feste porgo, da
parte del Consiglio
e mio personale,
l’augurio di un
Buon Natale e un
Felice 2006.
Percorso Mountain Bike sulla Marzola
Colta l’opportunità di completare il percorso Mountain Bike sulla Marzola, e prevedere l’utilità in caso di esbosco e l’utilizzo come
via eventuale di soccorso, si è chiesto all’Azienda Forestale di Trento e Sopramonte di valutare la possibilità di collegare tramite una
strada carrabile, la strada tagliafuoco con la strada dei BindesiMaranza.
Incontro con il Rettore dell’Università
degli studi di Trento proff. Davide Bassi
Il Consiglio Circoscrizionale si è incontrato con il Rettore dell’Università degli studi di Trento prof. Davide Bassi.
Il Sobborgo di Povo oltre alle facoltà di scienze ed ingegneria si
prepara ad accogliere il nuovo importante centro di ricerca Micorsoft; infatti è prevista per il 7 dicembre prossimo l’insediamento dei
ricercatori che si dedicheranno alla bioinformatica.
Il centro sarà ubicato negli uffici del prestigioso edificio della
Cassa Rurale di Trento, recentemente acquistati dall’ Università.
Una trentina di ricercatori accuratamente selezionati e provenienti da tutto il mondo, cercheranno di sperimentare l’unione del-
Incontro con il rettore dell’Università Davide Bassi
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30 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
Spazio Circoscrizione
nate estive magari scambiando due chiacchiere con altre persone,
un modo simpatico per fare comunità specialmente con le nuove
persone venute ad abitare nel nostro paese.
Procedono i lavori di costruzione
della nuova scuola materna
La nuova fontana ad Oltrecastello
le scienze informatiche e la materia vivente.
Si propongono di simulare al computer un sistema biologico e
quindi sperimentarne le caratteristiche.
Il Centro di ricerca farà capo ad una società divisa equamente
tra Ateneo e Microsoft; questa paritetica partecipazione garantirà
ad entrambe le parti indipendenza, e quindi consentirà la circolazione gratuita delle tecnologie sviluppate, secondo quanto previsto
dalla cosiddetta “Dichiarazione di Berlino” sul libero accesso alle
conoscenze.
Il rettore Bassi, nel corso del suo intervento al Consiglio
Circoscrizionale di Povo, ha evidenziato un crescente interesse al progetto da par te di aziende farmaceutiche nazionali ed
internazionali.
Sono state evidenziate le problematiche relative alla mobilità
degli studenti, anche in previsione della realizzazione del nuovo polo informatico che verrà realizzato ad ovest dell’IRST.
In conclusione dell’incontro, è emersa l’ipotesi di realizzare un
impianto centralizzato di teleriscaldamento a servizio della nuova
struttura universitaria, dell’ITC, e di scienze, ma che in prospettiva
potrà essere esteso anche alle abitazioni private esistenti nel raggio di 2 Km.
La sfida, su questa complessa materia se porterà a breve i risultati attesi, farà sicuramente conoscere a livello mondiale il sobborgo di Povo.
Mercoledì 12 ottobre una delegazione di consiglieri circoscrizionali ha effettuato un sopralluogo a Sprè per prendere visione
dello stato d’avanzamento dei lavori di costruzione della nuova
scuola per l’infanzia. Alla visita oltre alla presidente della Circoscrizione, Paola Moser ed il vicepresidente Sergio Nichelatti, erano
presenti Paolo Giacomoni, Aldo Giongo, Claudia Povoli. I consiglieri, guidati dal progettista e direttore dei lavori architetto Franco
Voltolini, del Servizio Restauri del Comune di Trento, il quale ha illustrato ai consiglieri le caratteristiche tecniche dell’opera del costo a base d’asta di 2.321.528,00 euro. L’ opera, costruita con tecniche d’avanguardia ed innovative nel campo edilizio, dall’Impresa
Rossaro Roberto e F.lli di Tione, utilizzando il legno e materiali ad
alta coibentazione in modo da ottenere un notevole risparmio energetico. La struttura dotata di ampi spazi interni con standard abitabili di grande funzionalità che favoriscono le più moderne forme
educative e pedagogiche. Ampi spazi per il gioco, per il riposo e
così anche per il refettorio e la cucina. L’edificio sarà dotato di ampio parcheggio e sul lato strada verrà costruito anche un marciapiede. I lavori stanno proseguendo secondo il programma stabilito
e l’impresa consegnerà il manufatto, pronto per il suo utilizzo entro
la primavera del prossimo anno così da iniziare l’attività 2006. Con
questa nuova struttura si renderanno liberi i locali attualmente occupati dalla scuola materna, a fianco del Centro Civico, (ex ambulatori) i quali saranno a sua volta utilizzati dalla scuola elementare
Umberto Moggioli.
Sostituita la fontana a Oltrecastello
Sostituita la fontana in cemento costruita nel 1951 in via Marchesoni all’altezza dell’abitato di Oltrecastello ormai fatiscente con
fastidiose perdite d’acqua, ora al suo posto è stata posizionata una
fontana in pietra, con l’occasione è stata sistemata anche l’intera
piazzola, ricostruiti i muri perimetrali con sassi a vista come in passato, per la pavimentazione è stato usato il porfido.
Questo è sempre stato un luogo di ritrovo per i residenti, per i
passanti invece meta per rifocillarsi e rinfrescarsi nelle calde gior-
I consiglieri circoscrizionali in visita al cantiere
Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 31
Inaugurato il Centro Raccolta Materiali
M
artedì 25 ottobre a Povo è stato
inaugurato il Centro Raccolta
Materiali, collocato in posizione
strategica che ne facilita l’accesso. Esso si
trova in via Castel di Pietrapiana tra il rio
Salè ed il campo sportivo di Gabbiolo sulla
strada provinciale che collega Povo con Villazzano. All’inaugurazione erano presenti
tra gli altri, il Sindaco di Trento Alberto Pacher, l’assessore all’Ambiente Aldo Pompermaier, l’ing. Realis della Trentino Servizi
direttore del servizio ambiente, la presidente ed il vicepresidente della Circoscrizione
di Povo, Paola Moser e Sergio Nichelatti, il
Presidente della Circoscrizione di Villazzano
Carlo Filippi. Il Centro che è costato mezzo
milione di euro, serve soprattutto ai cittadini di Povo e Villazzano per il conferimento di
rifiuti urbani provenienti da utenze domestiche che non possono essere depositati nei
tradizionali cassonetti. Ora i cittadini possono portare questi materiali presso il centro
di raccolta gratuitamente, con l’assistenza
del personale della Trentino Servizi e depositati direttamente nei container specifici.
Gli orari d’apertura del Centro sono: il mercoledì dalle ore 14.30 alle 17.00 ed il sabato dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle ore
14.30 alle 17.00. Le tipologie del materiale
da conferire (vedi riquadro) sono le più disparate, dai copertoni al materiale inerte derivante da piccoli lavori domestici (piastrelle, calcinacci, wc, ecc) in modiche quantità, perciò non sono ammessi allo scarico
materiali derivanti da lavori edilizi di imprese artigianali e non.
Si possono portare metalli, cartoni, legno e ramaglie, plastiche (tavoli e sedie da
esterni), materiali pericolosi quali, oli esausti, farmaci, pesticidi e batterie. Si posso-
foto s.n.
no portare anche divani, poltrone, materassi e mobili. Un servizio atteso da anni
dagli abitanti della collina e che fa parte di
un programma comunale che prevede la
realizzazione di altri sei punti di raccolta in
altri sobborghi della città. L’invito che vogliamo rivolgere dalle pagine di Tuttapovo
ai cittadini è quello di utilizzare al meglio
questo nuovo servizio e non lasciare, come purtroppo spesso accadeva, questi
materiali nei pressi delle isole ecologiche o
presso i bidoni delle immondizie.
Sergio Nichelatti
32 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
foto s.n.
Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 33
Redazionale
Riduzione dei rifiuti
e raccolta
differenziata
di Aldo Giongo
T
foto s.n.
ra i molti problemi che affliggeranno la popolazione del terzo millennio il più tragico e probabilmente quello che provocherà la fine della nostra civiltà è il problema ambientale, sto esagerando? I segnali sono molto preoccupanti, quando ci
sono stati così frequenti disastri ambientali, tifoni,uragani, inondazioni, siccità, ghiacciai che si ritirano? Siete sempre convinti che
siano cause naturali? I grandi della terra hanno fatto molte riunioni, hanno firmato protocolli, come quello di Kioto, si sono dati delle regole che non riescono a rispettare, perché ridurre le emissioni
in atmosfera vuol dire produrre meno, ridurre gli sprechi vuol dire
guadagnare meno per le grandi multinazionali.
Dalla metà del secolo scorso con l’avvento delle materie plastiche, mezzi di informazione, industrie e pubblicità ci hanno spinti verso la società dell’ “usa e getta”. Questa soluzione sembrava
geniale, basta con le costose riparazioni di elettrodomestici, vestiti, scarpe, ecc. quando qualcosa si guasta si getta via e se ne prende uno nuovo. Anche i prodotti più naturali e biodegradabili vengono confezionati in vaschette, nailon e plastica, per comprare 3 banane ti porti a casa tre vaschette in polistirolo e relativo cellofan.
Tutti questi materiali gettati alla rinfusa finivano in discarica,
ma le discariche si esauriscono velocemente e non resta quindi
che bruciarli. Partirono i primi inceneritori, il fumo prodotto era
pestilenziale, una cappa nera che piombava sulle città, si misero
al lavoro gli ingegneri e nacquero i termovalorizzatori, gli stessi inceneritori con sistemi di filtraggio dei fumi e l’utilizzo del calore
per produrre vapore o acqua calda, problema risolto? Per poco
tempo, i filtri non trattengono tutte le sostanze inquinanti ed in ogni
caso la combustione aumenta le emissioni in atmosfera già fuori
da ogni protocollo ed i filtri altamente inquinanti vanno portati in
discariche speciali assieme alle ceneri quantificabili nel 25% del
materiale bruciato.
Cosa possiamo fare noi, vi chiederete, se neanche i potenti della terra con eserciti di scienziati riescono a risolvere il problema?
Tutti noi possiamo fare molto con dei semplici comportamenti
quotidiani che ci costano un po’ del nostro tempo e un po’ di attenzione in cambio possiamo avere dei grandi risultati, risparmiando anche denaro quando sarà introdotta la raccolta dei rifiuti indifferenziati casa per casa e si pagherà per ogni svuotamento invece
che a metro quadro come ora.
Il metodo migliore di eliminare i rifiuti è senza dubbio evitare di
produrli, mentre fate la spesa pensate a quanti rifiuti state comprando, preferite imballaggi semplici e riutilizzabili, comprate il più
possibile merce fresca e di stagione non confezionata con vaschette di polistirolo e cellofan, chiediamo ai commercianti di non
imballare ulteriormente merce già provvista di involucro, chiediamo vengano reintrodotti prodotti sfusi (ad esempio i detersivi liquidi ed il vino, in modo da poter utilizzare a lungo lo stesso contenitore) e bottiglie con il vuoto a rendere.
L’altro impegno che vi dovete prendere è la separazione dei materiali di scarto, raccolti separatamente in modo corretto non sono
più rifiuti ma diventano materie prime per nuovi utilizzi, le sostanze
organiche diventano compost e ritornano alla terra come fertilizzante, il vetro può ridiventare bottiglie e contenitori, la carta rimane sempre carta i metalli vengono riutilizzati con meno impiego di
energia rispetto alla materia prima.
I materiali selezionati in questo modo saranno smaltiti gratuitamente (sempre quando sarà introdotta la tariffa a svuotamento) depositati negli appositi contenitori nelle isole ecologiche o consegnati al centro raccolta materiali. Cos’è il centro raccolta materiali? È la nuovissima struttura appena inaugurata in Via Castel di Pietrapiana, sulla provinciale per Villazzano dove un tempo si trovava
il depuratore fognario. Con un piccolo sforzo riusciremo a non produrre rifiuti o a produrne in quantità talmente ridotta da rendere inutile la costruzione di un inceneritore da 200 milioni di euro, che aggraverà di molto i problemi ambientali di Trento e zone limitrofe.
Pensateci!
MAFFIOLETTI
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34 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
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Salorno - Via Trento 9
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c/o Centro Europa
Tuttapovo in festa
Bilancio di
Tuttapovo in festa
2005
di Sergio Nichelatti
A
distanza di qualche mese ci sembra giusto informare i nostri lettori per fare un bilancio di “Tuttapovo in Festa
2005”, non solo un bilancio economico, ma anche una
valutazione della riuscita della festa e dell’interesse avuto tra la
gente. Parliamo subito della partecipazione.
Nella giornata di mercoledì 29, dopo la S. Messa nella chiesa
parrocchiale si è tenuto come da programma, un applauditissimo
concerto spiritual del Coro Laboratorio Musicale di Ravina, ma la
partecipazione è stata inferiore alle aspettative, forse a causa del
maltempo. Pazienza. Negli altri giorni, da giovedì a domenica, la
presenza è stata più che buona.
Giovedì la SAT, la Cooperativa Kaleidoscopio Spazio Aperto e
l’AVIS hanno gestito benissimo la marcia non competitiva che ha
visto la partecipazione di circa 60 concorrenti.
Il venerdì si è svolta la gara podistica “Secondo giro delle frazioni” e “36° Trofeo San Vigilio” con un centinaio di partenti, organizzata in modo impeccabile dall’Atletica Trento e dal G.S. Marzola e con la presenza di RTTR che ha realizzato un bel servizio sulla gara e la festa con filmati ed interviste. Positivo anche l’utilizzo
dell’Anfiteatro della Cassa Rurale con i due concerti di band giovanili di giovedì e venerdì. Anche le mostre pittoriche, il concorso fotografico e la festa multietnica organizzate dal circolo ARCI - PAHO
hanno avuto una buona, se non ottima, presenza di pubblico, ed
unanime è stato l’apprezzamento delle opere esposte.
L’AVIS con il suo gazebo ha gestito i giochi gonfiabili, per la
gioia dei bambini. Sabato pomeriggio la finale e la premiazione del
Torneo Primi Calci organizzato dall’U.S. Scania con una buona presenza di pubblico, mentre nelle ore serali è stata registrata la maggior affluenza di pubblico attirato dalla musica da ballo dell’orchestra spettacolo “Point”.
Domenica con il pranzo comunitario, la Banda cittadina di Trento, la gara degli arcieri al Moronar e la festa multietnica hanno portato molta gente a consumare il pranzo e gli addetti alla cucina ed
ai servizi hanno avuto il suo bel daffare a reggere il grande lavoro.
A questi va il nostro ringraziamento, perché con il loro impegno
hanno fatto sì che tutto si svolgesse nel migliore dei modi. Un grazie particolare va anche al GSA ed al Gruppo ANA per la loro preziosissima collaborazione.
Il gioco della ruota della fortuna non ha avuto quel successo
che speravamo, abbiamo venduto solo 2.700 biglietti, meno della
metà di quanto preventivato, mentre invece ha avuto un notevole
interesse la bancarella del libro usato. Dal punto di vista economico abbiamo riscontrato un significativo calo degli incassi ed è stato venduto molto meno dell’anno precedente.
Nonostante questo calo, probabilmente dovuto alla crisi economica che stanno attraversando molte famiglie, possiamo dire
che nonostante l’utile sia stato minimo, il risultato è positivo, anche perché Tuttapovo in festa, non è e non vuole essere solo la festa delle tre B, Birra, Bistecche e Ballo, ma essere una festa che finanzia anche attività culturali, sportive e di solidarietà.
Arrivederci al prossimo anno.
Bilancio Tuttapovo in festa 2005
Spese
postali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .300,00
tasse: Siae+Ica+Bolli+IVA . . . . . . . . . . . . . . . . .1.738,33
Assicurazioni/sorveglianza . . . . . . . . . . . . . . . . . . .834,00
Alimentari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .9.492,11
Festa multietnica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1.050,00
Strutture . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .4.415,70
Varie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .217,95
Giochi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1.259,00
Stampe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .693,60
Musica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .3.400,00
Oratorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .200,00
Beneficenza alle Suore del Libano . . . . . . . . . . . . . .200,00
Totali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .23.800,69
Entrate
Attività . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .17.867,44
Pranzo comunitario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .490,00
Arceri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1.176,00
Offerte varie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1.140,00
Ruota . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2.504,20
Pubblicità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1.250,00
Totali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .24.427,64
Utile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .626,95
Ingrosso Frutta
e VerduRa
38050 POVO (TN)
Via Castel di Pietrapiana, 17
Tel. e fax 0461 810088
Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 35
Artisti di caa nostra
Baselga di Piné
Franceschini
dipinge il grande
murales dell’Apt
di Giannamaria Sanna
A
chille Franceschini è l’ar tista vincitore del concorso
“Piné-Cembra in un murales” e la sua opera abbellirà
la sede dell’Apt a Baselga di Piné. Indetta nel febbraio
di quest’anno dall’Apt, la gara è stata proposta per esaltare le
peculiarità che la Val di Cembra e l’altopianao di Piné offrono.
La commissione giudicatrice, composta da Fabio Cavallucci, Riccarda Turrina e Tullio Gasperi, ha esaminato una ventina
di bozzetti presentati da ar tisti in prevalenza trentini. Il murales
vincitore, dipinto sull’ampia parete bianca dell’entrata del Centro Congressi, rappresenta in modo equilibrato, come commenta il vincitore, tre simboli che caratterizzano ognuno dei
due ambiti. Per la Valle di Cembra le Piramidi di Segonzano, il
Castello di Segonzano legato alla memoria del percorso del
Dürer in Italia e i vigneti, tipici della valle. Per l’Altopiano di Piné ha individuato nel Tempio del Redentore e nella Scala Santa di Montagnaga la par te religiosa, nel lago con i suoi canneti un momento di attrazione estivo molto for te e nello stadio del
ghiaccio, con l’anello olimpionico, la par te spor tiva. Questo
murales è suddiviso non solo per le peculiarità di luoghi ma,
anche, per le quattro stagioni.
Nella realizzazione utilizza una tecnica mista ed un’applicazione molto materica attraverso colori acrilici, foglie d’oro e
d’argento, tessere di pasta di vetro, stucchi veneziani e sabbie
al quarzo, rendendo veramente l’idea di un ambiente pulito e
solare.
36 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
L’idea vincente, come dice la menzione della Commissione,
è risultata “una lettura facilmente fruibile dell’ambiente e della
cultura del luogo”.
Achille Franceschini, dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte di
Trento, si è diplomato al Magistero d’Arte di Venezia. Ha insegnato ad Ortisei ed è stato titolare della cattedra di decorazione pittorica dell’Istituto Statale d’Arte Vittoria di Trento.
Dopo trentasette anni di insegnamento, da sette è in pensione
e si dedica interamente alla pittura nel suo atelier a Povo di Trento.
Domenica 11 settembre 2005 alla conclusione
dell’evento “Diversamente Sportivi” svoltosi
sull’Altopiano di Piné-Valle di Cembra, presenti
autorità ed ospiti illustri, è stato “svelato” il
grande murales dell’Artista sopracitato. Per
l’occasione Paride, fratello di Achille, ha letto la
poesia illustrativa dell’opera pittorica.
Dimensioni del murales: 8,5 metri x 1,7 metri circa.
Artisti di caa nostra
“Davanti al Murales”
opera pittorico-materica di Achille Franceschini (luoghi e stagioni nel
segno d’artista)
di Paride Franceschini
I.
Emerge dal verde
la bianca “Comparsa”,
antica dimora
di fede e speranza.
VII
Antiche leggende
lasciate nel segno,
del Dürer viandante,
maestro in disegno.
II.
Richiamo devoto
di folle credenti
e punto “votivo”
di anime e genti.
VIII.
Ma il bianco solenne
che copre il paesaggio
è forse l’aspetto più raro...
un miraggio!
III.
S’elevano al cielo
le torri di terra,
son guglie severe
in magica forra.
IX.
È tutto un silenzio
di quiete in altura,
con “segni” su ghiaccio
di atleti in bravura.
IV.
Evento bizzarro
di rara fattura,
anfratti di storia
d’agreste cultura.
X.
In sintesi l’opera
espressa in pittura,
è un cantico “puro”
è un inno in natura.
V.
Sul lago d’azzurro
riflessi d’argento,
con cime specchiate...
Lagorai che portento!
XI.
Sequenza di spazi,
d’alpestre magia
che non si descrive
in sola poesia.
VI.
Nel cuore dei clivi
in aspre terrazze
un segno remoto;
un maniero “temprato”.
Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 37
Le ricette di Matilde
Matilde Padroni e nonna Renata
Dolci facili
di Natale
di Matilde Padroni
Zabaione
Ingredienti per 4 persone: 4 uova, 150
gr. di zucchero, 12 cucchiai di marsala.
Sbattere bene tuorli e zucchero, finché
saranno spumosi; aggiungere quindi il marsala; cuocere il tutto a bagnomaria, mescolando continuamente finché si sarà ottenuta una crema vellutata (ci si accorge che lo
Zabaione è pronto quando comincia a gonfiarsi). Si può gustare sia caldo che freddo.
A fine cottura si possono aggiungere degli
amaretti sbriciolati e una volta versato nelle
coppette individuali, può essere guarnito
con amaretti interi.
Palline dolci
Per un piattino occorrono: 100 gr. di
mascarpone, 100 gr. di noci tritate, 100 gr.
di zucchero vanigliato, 50 gr. di cacao, granella di cioccolata per la copertura, rum.
Lavorare bene il mascarpone, in una
terrina, con lo zucchero vanigliato. Aggiungere le noci tritate, il cacao e un cucchiaio
di rum. Formare delle palline da rotolare poi
nella graniglia di cioccolata. Sistemarle in
pirottini di carta (i pirottini sono quelle scodelline minuscole, pieghettate, che usano i
pasticcieri e che si comprano in cartoleria).
Budino di noci.
Macedonia invernale
Ingredienti per 4 persone: 5 grosse
arance, 1 limone, 1 mela, 1 banana, 4 cucchiai di zucchero, panna montata.
Tagliare a ½ quattro delle cinque arance, svuotarle facendo attenzione a non
rompere la buccia che servirà da coppetta.
In una terrina, mescolate tutto a dadini: la
mela, la banana, la polpa delle 5 arance (liberata da pellicola e semi), lo zucchero ed
il succo del limone. Distribuire la macedonia nelle ½ arance svuotate e sistemate in
coppette e decorare in superficie con la
panna montata.
Ingredienti: 150 gr. di burro, 150 gr. di
zucchero, 80 gr. di noci tritate, 6 uova, 4
panini bagnati nel latte, pangrattato.
Montare il burro con lo zucchero, unire
i tuorli e le noci tritate finemente. Bagnare
nel latte la mollica dei panini, strizzarla e
unirla al composto, mescolando bene. Unire gli albumi montati a neve. Imburrare uno
stampo da budino, cospargerlo di pangrattato, versarvi il composto e cuocere a bagnomaria a temperatura media per circa ¾
d’ora.
Crostata di mele
Tagliare a pezzetti 150 gr. di burro; uni-
38 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
Dolci parole.
La Matilde e la Renata?
Che magnifica accoppiata!
Lei con pranzi ed io in poesia
rallegriam la compagnia.
Io però, col mio diabete,
devo star ligia alle diete.
Ma, se i suoi manicaretti,
mi fan stare a denti stretti,
la poesia lei può gustare
quando impasta il suo mangiare.
Io, nel cambio, ci rimetto
mentre voi, col mio sonetto
e il suo pranzo saporito
vi saziate ogni appetito.
Coll’augurio per Natale
vi potrete deliziare
con le sue torte fragranti.
Io, in poesia, per tutti quanti
gli abitanti qui di Povo,
fò gli auguri all’anno nuovo!!
Nonna Renata
re 240 gr. di farina, 1 pizzico di sale, 1 cucchiaio di zucchero, 1 cucchiaio di cannella
in polvere, 1 tuorlo ed 1 cucchiaio di acqua.
continua alla pag. a fianco
Il disco
White Stripes
Elephant
a cura di Paolo Giacomoni
D
iciamolo subito: questo sarà un disco particolarmente
gradito ai “vecchi nostalgici”, a coloro a cui mancano alcune icone del rock ‘n roll come Led Zeppelin, Doors,
Hendrix, Nirvana e compagnia. Uscito nel 2003, questo “Elephant”
rappresenta la definitiva consacrazione dei White Stripes come una
delle realtà emergenti della nuova scena musicale mondiale. Il risultato è sorprendente se si pensa che stiamo parlando di un duo
formato da Jack White (vero nome John Anthony Gills) alla chitarra e Megan Martha White (non si sa se moglie o sorella!) alla batteria. Essenziali e minimalisti: senza il basso, ma solo con una chitarra, una batteria e due microfoni, fanno più casino di una big
band degli anni ‘70. Una miscela esplosiva di hard rock anni ‘70,
blues, folk e il country, senza dimenticare il r’n’r. 14 canzoni per
tutti i gusti, che trovano in “There’s No Home For You Here” (il cui
video è firmato nientemeno che da Jim Jarmush) e nella ormai famosissima “Seven Nation Army”, una perfetta sintesi per il rock
del nuovo millennio. La voce di Jack “il bianco” in qualche passaggio, soprattutto nei pezzi blues, ricorda un po’ Robert Plant (e
scusate se è poco!), ma sono i suoni a sorprendere in tutto il disco. Una sonorità “vecchia” con una chitarra perennemente distorta ed una batteria “minima”; pochi tamburi e pochi piatti (addi-
continua dalla pag. precedente
Impastare e formare un panetto che farete
riposare in frigo, avvolto in pellicola, per ½
ora. Foderare quindi con ¾ della pasta uno
stampo a cerchio apribile (diametro 24
cm.) imburrato e infarinato. Sbucciare 3
mele canada, tagliarle a fettine e disporle
nello stampo; distribuirvi sopra 100 gr. di
mirtilli (meglio se freschi, oppure surgelati).
Con la pasta rimasta formare 10 cordoni
con i quali decorare a grata la crostata.
White Stripes - Elephant (BMI/EMI Music) - Cd - euro 20 circa
rittura viene scartato anche l’utilizzo del charleston), per una ritmica volutamente “primitiva” ma molto efficace e di grande impatto.
Ma tutto il disco è basato sostanzialmente sul ritmo: dalla vibrante
invettiva punk di “Black Math”,alla beatlesiana “There’s no home
for you here” e ancora “Hypnotize”, che unisce una melodia contagiosa alla foga del punk. Ma sono soprattutto i sette minuti di
“Ball and Biscuit”, tributo alla Chicago rhythm’n’blues degli anni
Cinquanta, a dare grande spessore musicale al disco.
In definitiva questi White Stripes forse non saranno il futuro della musica ma rappresentano comunque un presente che profuma
di passione per il rock più che di strategie di marketing.
Sbattere l’albume a neve e spennellatelo
sulla pasta. Cuocere in forno caldo (180°)
per circa 45-50 minuti (abbassando il calore negli ultimi 15 minuti).
Frutta secca farcita
Per questa preparazione potete usare
prugne secche, datteri, gherigli di noci.
Snocciolate sia le prugne che i datteri. Mettete la frutta in una terrina e spruzzatela con
2-3 cucchiai di rum; lasciate macerare per
almeno ½ ora, rigirando di tanto in tanto.
Comperate della pasta di mandorle (marzapane), se non la sapete fare da soli, e farcite la frutta che disporrete nei pirottini di carta (vedi ricetta: palline dolci).
Sono ricette semplici e buone, ed il profumo che si spargerà per tutta la casa tra
addobbi e statuine del presepio, contribuirà
certamente a creare quella calda atmosfera
natalizia che ci è tanto cara. Buon Natale a
tutti.
Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 39
Artisti di casa nostra
Invito all’arte
Francesco
Boldrin
D
urante il periodo natalizio, dal 19
dicembre al 10 gennaio, presso
la Sede di Povo della Cassa Rurale di Trento e nella bottega Nibrini-Restauri d’Arte in via Resistenza (accanto al
giornalaio), si terrà la mostra del pittore
Francesco Boldrin. Promossa dal Circolo
Culturale ARCI-PAHO di Povo, la mostra
intende riproporre all’attento pubblico
poèro il lavoro di un nostro già noto concittadino, che abita e lavora al numero 16
di via dei Valoni.
Si avrà l’opportunità di apprezzare il suo
ricco itinerario artistico, confrontando opere di stagioni ed ispirazioni diverse, fino a
quelle della più recente produzione.
Boldrin, infatti, espone fin dal 1984,
conseguendo diversi premi e riconoscimenti. Il critico trentino Mario Cossali, che
da anni segue la generosa ed instancabile
ricerca pittorica di Boldrin, apprezza così la
sua espressività: “Ci troviamo di fronte ad
una dimensione creativa che si costituisce
in una sorta di serena immersione in un
fluire ininterrotto di sussulti visivi legati ad
40 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
un rapporto di gratuità e di dono con tutto
ciò che esiste e, spesso distratti, non riusciamo a cogliere nella sua straordinaria
ricchezza.” E ancora: “La sua è una pittura
apparentemente tradizionale, una pittura
che ritrae le cose, gli oggetti della quotidianità, ritrae il segreto che si nasconde
negli oggetti e negli angoli delle case. E ci
avvicina al sapere universale che avvolge il
passo domestico.” Ma il nostro pittore,
uscendo dai confini trentini, si è fatto apprezzare anche da un più vasto pubblico ed
altri critici. L’artista bolognese Ermes Rigon
dedica al suo lavoro queste parole: “Mi pare proprio che Francesco Boldrin possieda
questa rara perla che è l’ispirazione, che lo
spinge a scoprire dal di dentro e dal di sotto la quotidianità delle cose. E’ lampada nel
cammino di coloro che sanno guardare
con occhi nuovi. E’ invito a farci a nostra
volta semplici per leggere con genuinità la
vita quotidiana.”
Quale occasione migliore, nel periodo
delle festività, per staccarci almeno un poco dalla frenesia dello shopping ed offrire
una pausa di serena meditazione agli occhi
ed allo spirito, con l’opportunità di scambiare quattro chiacchiere con l’artista che
sarà presente, in orario d’apertura, presso
Nibrini- Restauri d’Arte.
Artisti di casa nostra
Francesco Boldrin
- Nato a Ronchi dei Legionari (Gorizia),
dal 1971 vive e lavora a POVO - Trento.
- Appassionato di disegno e pittura da
sempre, dal 1980 si dedica all’attività
artistica, seguendo un personalissimo
itinerario stilistico e di ricerca.
- Per alcuni anni ha frequentato i corsi di
disegno e pittura diretti dal noto scultore e pittore trentino Mauro De Carli al
circolo “La Finestra”.
- Inoltre per due anni è stato allievo di
Fiorenza De Angelis, affermata pittrice
responsabile di una scuola di pittura a
Firenze.
- A partire dal 1984 ha partecipato a numerosi concorsi e rassegne conseguendo diversi premi e riconoscimenti
ed ha tenuto mostre personali e collettive in molte città italiane e all’estero.
- 1984 Trento - Palazzo Pretorio - Rassegna del Circolo Culturale “La Finestra”
- 1987 Tione di Trento - diploma di merito artistico - 1^ Rassegna Biennale
Nazionale d’Arte
- 1989 Pergine Valsugana (Trento) Personale - Galleria d’Arte Novecento di
Pietro Verdini
- 1989 Tione di Trento - menzione d’onore - 2^ Rassegna Biennale Nazionale di pittura e grafica
- 1989 Tione di Trento - Esposizione
d’arte riservata ai premiati della 2^
rassegna
- 1990 Cembra (Trento) - Segnalazione 3° Concorso biennale di pittura “Maestro F.Bonfanti”
- 1992 e 1993 - Bolzano - su invito, mostra collettiva Club Rodigino
- 1993 Marano d’Isera (Trento) - premiato - “Colore Trentino”
- 1996 Mantova - Palazzo Ducale - Selezionato per la partecipazione alla
Mostra Internazionale del Manifesto
oncologico “ Un messaggio per la vita”
- 1996 Belluno - Collettiva “Un messaggio per la vita”
- 1999 Comano Terme (Trento) - Personale - Salone Espositivo Palazzo Terme
a Trento la frutta e la verdura “come ‘na volta”
Snc
di Merz Piergiorgio e Dario
dettaglio e ingrosso nel centro storico
via Mazzini, 39 - 38100 TRENTO - Tel. 0461 230124
Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 41
Artisti di casa nostra
- 2000 Reggio Emilia - Personale - “Caffè Mirò”
- 2000 Bologna - Personale “Over Time”
- 2000 Bondo (Trento) - Personale - Sala
Espositiva Municipale
- 2000 Comano Terme (Trento) - Personale - Salone Espositivo Palazzo Terme
- 2000 Bologna - Personale - Galleria
d’Arte D’Azeglio
- 2000 Salisburgo (Austria) - Collettiva
artisti trentini - Palais Kuenburg-Langenhof
- 2001 Trento - Circoscrizione di Povo Collettiva
- 2001 Comano Terme (Trento) - Personale - Salone Espositivo Palazzo Terme
- 2001 Bondo (Trento) - Collettiva - Sala
Espositiva Municipale
- 2001 Modena - Collettiva -Biennale
“Arteincontro” Villa Falloppie
- 2002 Trento - Personale - Sala Quattro
Colonne - Palazzo a Prato
- 2002 Comano Terme (Trento) - Personale - Salone Espositivo Palazzo Terme
- 2002 Romeno (Trento) - Collettiva - “50
Artisti con S. Romedio”
- 2003 Trento - Collettiva - Arte Trentina
del ‘900 - Palazzo Trentini
- 2003 Casalmaggiore (Cremona) - Personale - Sala Espositiva Pro Loco
- 2003 Riva del Garda (Trento) - Personale - Galleria Civica “G:Craffonara”
42 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
- 2003 Comano Terme (Trento) Personale - Salone Espositivo Palazzo Terme
- 2003 Modena - Collettiva - II
Biennale “Insieme” - Dialogo tra le
arti e gli artisti
- 2004 Comano Terme (Trento) Personale - Salone Espositivo
Palazzo Terme
- 2004 Pergine Valsugana (Trento)
- Personale - Sala Maier
- 2004 Trento - Personale - Associazione “Le Mura”
- 2005 Comano Terme (Trento) Personale - Salone espositivo Palazzo Terme
- 2005 Carpi (Modena) - Collettiva
- III Biennale “Insieme” Dialogo tra le
arti e gli artisti - Castello dei Pio
Abitazione/Studio
Via dei Valoni,16
38050 POVO - TN
Tel. e fax 0461/811285
cell. 333 4070499
e-mail: [email protected]
Foto scattata nel 1965 sul lato sud della chiesa.
Partendo dalla prima fila in basso da sinistra verso destra
Guido Giovannini, Paolo Segatta, Cherubino Andreatta, Don Mario Moschen parroco di Povo, Eliseo Andreatta, Giuseppe Giovannini, Giuseppe Tomasi, Luigi Tomasi. Seconda fila: An-
Coro parrocchiale
tonio Tomasi, Giuseppe Lunelli, Guido Grisenti, Lino Grisenti, Giovanni Pegoretti, Edoardo Ianes, Achille Franceschini, Angelo Bragagna. Terza fila: Giuseppe Grisenti, Giuseppe Calliari,
Achille Ianes, Giuseppe (Beppino) Tomasi, Sigismondo Giovannini, Renzo Furlani, Giorgio Tomasi, Mario Camin, Giuseppe Pedrolli.
L’ a l b u m d e i r i c o r d i
Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 43
Po e t i d i c a s a n o s t r a
Maria
Antonietta
Rotter
L
a signora Maria Antonietta Rotter, insegnante di tedesco in
Maria Antonietta Rotter (a destra) mentre riceve il premio
pensione, e nostra concittadina, ci ha fatto pervenire questa lettera, accompagnata da due sue pubblicazioni, che
so fascicoletto.
volentieri pubblichiamo: una poesia ed un
Spero che non mi giudicherà sfacciata
racconto. Questi sono stati presentati al
Maria Antonietta Rotter. È nata a Boloper questa mia iniziativa e la saluto cordialconcorso nazionale di Prosa e Poesia svolgna e vive a Povo (TN). Insegnante delmente.”
tosi a Riva del Garda durante il Congresso
la lingua tedesca nelle scuole medie
della Gold Age Fenacom e dalla rivista 50 &
per trennt’anni ora è in pensione.
Signora Maria Antonietta le rispondo diPiù.
Amante della poesia e della letteratura
rettamente dalle pagine del nostro giornalida sempre. Membro del gruppo letterano, che lei forse più appropriatamente chia“Gentile signor Nichelatti,
rio trentino “Eliantos”; partecipa a conma rivista, per ringraziarla della sua prezioLa ringrazio molto per aver pubblicato
corsi di poesie con alterne fortune. Farsa collaborazione. Come abbiamo ribadito
ancora miei versi e, in particolare la poesia
falla d’argento per la poesia al Concorin più occasioni non è un caso che la rivi“La visita”, in ricordo di mio padre. La rinso 50&Più dello scorso anno.
sta si chiami “TUTTAPOVO” perché essa ha
grazio anche sentitamente per avermi fatto
l’ambizione di rappresentare tutte le realtà
pervenire le copie arretrate della rivista,
del sobborgo, dalle associazioni, che sono le proprietarie del peche non avevo precedentemente ricevuto.
Io sono “poèra” da più di 22 anni e su “Tuttapovo” ho potuto riodico, sia della popolazione tutta che vive e lavora a Povo. Perciò
apprendere molte cose interessanti sul passato e presente di Po- continui senza indugio ad inviarci i suoi scritti e le sue poesie che
nei limiti dello spazio a disposizione saranno pubblicati. Grazie e
vo, paese in notevole via di sviluppo, e del Trentino.
Anche se non sono una “poèra DOC”, ma solo una “poèra im- congratulazioni. Sergio Nichelatti
migrata”, forse può essere di qualche interesse per la rivista il fatto che l’8 ottobre scorso ho avuto l’onore e il piacere di ricevere
Rose tardive
a Riva del Garda il Premio Buonconsiglio per la parola (un altro è
Nel giardino oramai giallito e spoglio
stato assegnato per l’immagine cioè fotografia e pittura), durante
- aiutato dal sol di San Martino il congresso nazionale della Gold Age Fenacom e della rivista “50
un rosaio ostenta con orgoglio
& Più”.
un boccio schiuso, dal color del vino.
Il premio consiste in una bella targa con l’aquila trentina e una
medaglia d’oro con la stessa immagine. Mi è stato assegnato
Rosa tardiva, sei come gli amori
(onestamente non l’avrei mai immaginato!) in quanto migliore
giunti inattesi - coi capelli bianchi classificata del Trentino, avendo ricevuto una menzione speciale di
a riscaldar l’autunno di due cuori
merito (altra targa) e una farfalla d’argento, rispettivamente per il
giovani dentro, ma dai passi stanchi.
racconto e la poesia che mi sono permessa di inviare nell’acclu-
44 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
Po e t i d i c a s a n o s t r a
La “cosa”
L’aveva portata a casa e “messa lì”, per
il momento, fingendo di non vedere l’occhiata di disapprovazione di sua moglie e di
non sentire il suo borbottio, che invece aveva visto e sentito benissimo: “Un’altra cianfrusaglia da spolverare! Ma che cosa va a
pescare questo qui?! Questa non è più una
casa, sta diventando il magazzino di un rigattiere!”.
D’accordo. A lui piaceva andare per i
mercatini dell’usato, - “delle pulci” -, come
si dice - e spesso rincasava con qualche
oggetto che gli era piaciuto o che l’aveva
incuriosito, e la sua cantina si arricchiva di
“ferri vecchi”, come diceva sua moglie; di
“cose particolari”, come diceva lui. Del resto, qualche suo acquisto era piaciuto anche a lei, che lo teneva in bella mostra! Che
dire della statuetta di Capodimonte o della
Kora del Senegal che perfino un suo ex-collega, insegnante di musica, non aveva mai
visto prima e gli invidiava per il suono
splendido, come d’arpa, delle sue corde?
E lei, Maria, non aveva forse riempito di
stampi e di stampini di rame una parete della cucina e ultimamente, per sopramercato,
non aveva aggiunto alla collezione due
ragnetti, sempre di rame, come “portafortuna”? Aveva detto qualcosa, lui?
No. E allora?...
Il giorno dopo, armato di Sidol, di
stracci e di un vecchio spazzolino da
denti, aveva rimosso dal suo ultimo acquisto la patina di sporco e l’oggetto,
gancio e catena compresi, era tornato
lucido e brillante. A guardarlo bene, vi si
potevano leggere anche un numero:
16.. e qualche lettera: Elf... e Lanz...
Avrebbe potuto usarlo come porta
fermagli o come posacenere - aveva
pensato - e così l’aveva messo sulla
scrivania del suo studiolo.
Là si rifugiava, ora che non aveva
più lezioni da preparare o compiti da
correggere, per leggersi con tranquillità
il giornale o fare le parole incrociate o
un solitario. Ma da qualche giorno, chissà perché, l’ambiente, tanto famigliare,
gli dava come un senso d’inquietudine.
Doveva uscire. Il tempo era bello.
“Esco per un paio d’ore, Maria. Sarò qui prima di cena” - aveva detto. “Vai,
vai! - gli aveva risposto la moglie, un
occhio alla Tv e l’altro alla biancheria
che stava stirando - Buona passeggiata!”.
Sapeva dove andare. Ormai i suoi
amici erano in gran parte là, in cima all’erta, sul colle di San Pietro, attorno alla chiesetta gotica fresca e silenziosa, in
una spianata inondata di sole e colorata
di fiori. Fece il solito giro, ricordò tante
cose, tante facce, tante parole...
Salutò tutti promettendo di ritornare
presto e si girò per uscire dal cancello.
Fu allora che la vide. La vide veramente,
anche se chissà quante volte c’era passato
davanti: la lapide incassata sul fianco sinistro della chiesetta, con una data: 16... e
una lunga lista di nomi semi cancellati dal
tempo. Si fermò per leggere: “I... me...oria
de. Morti per..a peste d..1 16...: Ma.tin Adler - Ber... Do... in - Maria Enz - E1..iede
Lanz...”.
Improvvisamente gli parve di capire, o
Proponiamo ai nostri lettori una bella poesia sul Natale dei tempi passati che ci ha
inviato Lidia Franceschini.
Ricordi
Quande progetti nò se pol pù far
allor me meto a ricordar!
Ai tempi andati, a quanto son cambiati
Quando ero piccinina
la me nona me tegniva sempre vezina
la m’ensegnava le orazion
neven a messa e alle funzion.
E alla vigilia de Nadal
la toleva for le brase dal fogolar
en del scaldalet sora la metteva l’incens
e via a incensar
Nelle camere, en cosina
nella stalla, en cantina.
L’era en fum che profumava
altro che quel de tutti i dì che i oci spizegava.
Dopo dit le orazion
de sfoiazi el paion
se neva a mason.
A Nadal no ghera miga el paneton
me nona la feva en polenton!
En del parol con l’acqua salada
en pugn de farina giusto masmada.
Quando l’acqua la boiva la feva na schiuma bianca
e con la cana la feva sora na cros santa
E mi che ero lì vezin
sentivo che la diseva pian pianin:
Signordio Vè ringrazian
che la suta no l’ei vegnua quest’an
così gaven polenta ancoi e anca doman.
Franceschini Lidia
forse veramente lo seppe: quella data, quel
nome, quelle iniziali!... Poteva essere LEI!
Anzi, doveva esserlo! Avrebbe fatto dire una
Messa per questa sconosciuta Elfriede
Lanz... di tanto tempo fa e le avrebbe riportato quanto - n’era certo - le apparteneva.
Dopo tutto, non aveva torto sua moglie:
una lanterna da cimitero non è un oggetto
da tenere in casa!
Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 45
L’ a n g o l o d e l l a p o e s i a d i a l e t t a l e
Ricordi de Nadal
Buon Natale
di Guido Leonelli
Q
uest’anno voglio fare gli auguri ai
lettori di Tuttapovo, ed in particolare ai lettori affezionati alla poesia dialettale, così semplicemente proponendo alcune poesie di circostanza.
Alcune sono tratte da “Strenna Trentina”
degli anni Settanta, altre, più recenti, sono
modesta farina del mio sacco.
La ròda del tèmp:
da na stagión a l’altra.
OTTOBRE
- Da Santa Teresa prepara la téza.
- Da San Luca la rava l’à fat la zuca; fata o
da far la rava bisògn cavar.
- Se piove da San Gal piove fin a Nadal.
- Da San Simon le rave a cantón.
- Se fiòca su la fòia vèn n’inverno che ‘l fa
vòia.
NOVEMBRE
- Dai Santi la néf la se fa avanti.
- Da San Martin se tasta ‘l vim.
- Da San Martin a Nadal ogni porét el sta
mal.
- Da Santa Catarina se ‘ngiaza l’aqua ‘n la
cosina.
- Novémbre ‘ngiazà adìo somenà.
DICEMBRE
- Se piove da Santa Bibiana el piove ‘n mes
e na setimana.
-Se sluse le stele la nòt de Nadal soména al
mont e lassa star la val.
- Da Nadal fòch e bocal.
- Per San Tomè ciapa ‘l pòrco per el pè.
- Dezembrìn canàia e berechìn.
46 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
Provèrbi e mòdi de dir
binadi qua e là
Nadàl. Regàl de Nadàl; durar da Nadàl a
San Stèfen = durare poco: da Natale a
Santo Stefano; da Nadàl en pas de ‘n gal,
da paschéta n’orèta = per Natale le giornate si allungano di poco, per l’epifania un po’
di più; da Nadàl al sól, da Pasqua col stizzón = a un Natale caldo farà seguito una
Pasqua attorno al fuoco; vin nadalìn = è il
vino che si ottiene, in tempo di natale, torchiando le uve disposte ad asciugare sulle
“arèle”; bòn dì le to beganade a mi = buon
giorno e i tuoi doni della befana a me; le
“beghenade” o “beganade” sono i doni della befana e sembra che la parola abbia origine dalla storpiatura del ritornello di una
canzone che veniva cantata in occasione
delle feste “Su cantiam il ben che è nato
…”; la frase, al mattino dell’Epifania, veniva usata per vincere il diritto a ricevere un
dono: chi la diceva per primo conquistava
il diritto del dono; di solito si trattava di un
gioco fra bambini e genitori e che puntualmente vincevano i bambini; fa il paio con la
frase bòn dì e bòn an a mi la bòna man che
ha il medesimo significato e che si pronuncia il primo dell’anno. Se sluse le stéle la
nòt de Nadàl, soména al mónt e lassa star
la val = se la notte di Natale è stellata conviene seminare in montagna e non sul piano; da Nadàl fòch e bocàl = a Natale ci si
gode il caldo della casa con un boccale di
vino; Pifanìa tute le fèste la pòrta via.
El me sbìzega sempre ‘n la memoria,
quel caregon che l’era come ‘n trono,
endove quel por vecio de me nono,
da la barba rotonda e sptuzzada,
el me conteva soto voze e a moti
quela longa … dei sete puteloti.
E mi scolteva al ciar del lume a oio,
soto la capa piena de falive,
entant che fora a mìgole gualive,
la neve la quertava le montagne,
i castagneri, le cesura e i passi,
le tane de le dònole e dei tassi.
L’è Nadal! Sgola da le zime bianche
lezende che fioris sui fogolari.
Me nona dopo dit el so rosari
davanti a ‘n bel quadret de la Madona,
la cose ‘n de la sendro la fugazza,
empastaa de farina e ua passa.
Pò a palponi, zo tuti ‘n de la stala,
fra la vaca, ‘l vedèl e la zoleta!
Le done le g’à ‘n gaida la soleta,
me zio Bortol el sona l’ucermonica,
le putele dai oci furbi e mori,
le fina ‘n del so cor, en giom d’amori.
E dopo per na scala e na ribalza
eco ‘n del cameron. dei primi ‘nsogni,
dal bonodor de strami e de codogni,
dai muri tapezzai de veci santi,
con na litera ‘n mez, da sposi ‘ntrega,
che a nar su, me ocoreva la carega.
Ades quando recapita sta festa,
piena de neve e soni de campane
a pensar a le altre ormai lontane,
pu bele con na grosta de fugazza,
sento sto mat de cor che ‘m se ‘ncagna,
e dai oci cascar qualcos che bagna …
Giacomo Floriani
da Strenna Trentina, 1974
L’ a n g o l o d e l l a p o e s i a d i a l e t t a l e
Fen su el presepi
Le orazion davanti al presepi
Quarto Nadal
St’an el presepi, mama,
el fen chì ‘n trà l’armar,
così che no ‘l disturba
e tuti i pol vardar.
IN NOME DEL PADRE …
Paolo no far dispeti
no zega to fradel
vei qua da quel presepi!
L’è ‘l quarto Nadal, ades, che mi me provo
a scriver zo ‘n verset de circostanza
con dentro na prola de speranza;
ma st’an per quant la zerca no la scovo.
Portéme, Paolo e Mauro,
el solito taolin,
e ti, Mariota, pòrteme
iciodi e ‘l trevelin.
DEL FIGLIOLO …
Mama sta atenta al Marco
che ‘l tira zo ‘n pastor
e dopo ‘l me rebalta
la casa co la tor.
E istes per l’an che termina e quel novo
ò sempre continuà con quel’usanza
de ciacolar de paze e d’abondanza;
ma st’an la volontà mi no la trovo.
La scatola col muscio,
la grota coi pastori
l’èi soto al let del popo
ensieme coi colori.
DE LO SPIRITO SANTO …
Eco, che anca el Mauro
el scorla quel taolìn
el fa cascar la grota
pastori e l’anzolin!
E adesso, puteloti,
laséme ‘n po’ laorar
no steme a tocar gnente
ste chieti chì a vardar!
L’è za ‘n proverbi vecio dal pel gris,
che quando a qualche afar se fa la coa,
col nar del temp el se converte ‘n bis.
Che ‘l sia ‘n proverbi gius, ognun lo proa,
e a star precisament a quel che ‘l dis,
sta guera è deventà … ‘n serpente boa.
E COSI SIA …
L’è meio mateloti
che nente chì ‘n tinel
così me lasé ‘n paze
Madona e Bambinel
Chì meto sta montagna,
e chì sto bel castel
e qua su sta stradela
ghe meto ‘n pastorel.
G. Zanon
da Strenna Trentina, 1976
Ensieme a sti pastori
ghe vol le pegorote…
zerchéme quele bele,
no deme quele rote!
Adeso ‘n te la grota
ghe meto ‘l Bambinel
ensieme a la Madona,
al bo e l’asenel.
Eco che ‘l Marco ‘l toca,
corpo de ‘n bachetel!
no feme dir bestieme
davanti al Bambinel!
E adeso puteloti,
metéve ‘n ginocion,
che ‘nsieme co la mama
disen do tre orazion.
Vittorio Decarli
da Strenna Trentina, 1972
Nadal 1917
Vittorio Fellini
da Strenna Trentina, 1979
Questa poesia fu scritta a Rumo dove il Fellini passò gli anni della guerra 1914-18.
Nadàl col magón
Nadàl
Anca st’an en Nadàl
co la scusa dei pòpi
en Nadàl de destrani
de uce che spónze
arènt a regài
empachetadi
en carte slusènte.
Nadàl de preghiére
e canzón
ennànz al presèpi
de bòne ‘ntenzión
dite demò
per róter silènzi.
N’altro Nadàl
de sorìsi forzadi
de orazión
a memòria
Nadàl col magón
per gróste de rùzem
e dispiazéri.
Cóme ancòi
e cóme algéri.
L’è la fèsta de la mél
e del zùcher filà
dei mercatìni
co le luminàrie
de la zènt tésa
che la sèita a magnar
pregando ‘l Sioredìo
pu per paùra
che per amór.
En tochét pu ‘n là
‘nté n’ària de carta de védro
‘ndó che ‘l stròf
l’è sémpre pu spés
‘ndó che ‘l dì ‘l tardìva
a parar via la nòt
endó che i remóri de la guèra
i è mùsica de tuti i dì,
òmeni e dòne
vendùdi su altri mercadi
no i spèta che ‘l nassa el Bambinèl
ma i piànze ‘l so dio mòrt
per sto móndo de mòrt.
Guido Leonelli
Guido Leonelli
LATTONIERE
Cagol F.lli s.n.c.
di Giorgio e Roberto Cagol
Officina e sede: 38060 Mattarello (TN) - Via della Cooperazione, 56 - Tel. e Fax 0461 944150
Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 47
Il racconto
Come una favola
Il gatto
a cavallo
di Stefano Ricci
“N
onno, mi racconti una storia? Ma no di quelle, sai...
c’era una volta!” Il nonno, seduto comodamente
sulla poltrona, abbassò il giornale per guardare, da
sopra gli occhiali, la nipotina accoccolata sul tappeto, davanti a lui,
con le gambe incrociate: “Così vorresti una storia vera - le rispose
- ma lo sai che spesso il confine tra realtà e fantasia è così labile
che le storie vere possono sembrare favole e viceversa?” La bambina non era sicura di aver capito bene cosa volesse intendere il
nonno, ma già quell’introduzione un po’ filosofica attirò la sua curiosità.
Il nonno ripiegò il giornale lentamente, tanto d’avere il tempo
per trovare le giuste parole d’attacco (l’inizio d’un racconto è importante, come per un falegname è fondamentale montare perfettamente il pezzo sul tornio prima di lavorarlo), si sfilò gli occhiali
da presbite e guardò lontano. “Era inverno - esordì - e in quegli anni raggiungere Trento era un vero e proprio viaggio.
Per noi, studenti del vecchio Pacinotti di Mestre, si trattava
quasi di un pellegrinaggio: non si andava a Trento, ma a Sociologia. Il trenino a nafta impiegava più di tre ore per sballottarci lungo
i 150 chilometri della ferrovia asburgica che collegava, come tuttora collega con velocità e comfort di poco superiori, la Perla dell’Adriatico alla Città del Concilio.
Fino a Castelfranco e poi Bassano la motrice trasportava senza problemi il suo carico di pendolari, come una normale corsa locale, quasi scivolando sui binari. Stanchi lavoratori del Petrolchimico di Marghera con lo sguardo spento e gruppi vocianti di studentelli con il tipico odore d’ormoni in fermento degli adolescenti,
si rovesciavano a terra ad ogni fermata. Era all’imbocco della Valsugana che il viaggio si trasformava.
Le carrozze restavano semivuote, ma il motore cominciava ad
arrancare, scuotendo tutto il convoglio come preso in mezzo alla
tempesta. Sembrava proprio di varcare un confine. T’infilavi in
quello stretto budello tra il contrafforte del Grappa e l’altopiano di
Asiago come fosse stato l’antro in cui dimorava un drago inferna-
48 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
le. Qualche favilla di neve rischiarava il paesaggio ed evocava ben
altri viaggi nelle steppe sovietiche lontane, ma non troppo distanti
dalla nostra fantasia.
Nel vagone, insieme al fumo delle Gouloise, calava un’atmosfera da cospirazione: l’avanguardia rivoluzionaria ci aspettava a
Trento. In quegli anni anche l’inverno a Trento era una cosa seria,
ti serrava i piedi in una morsa di gelo e ti copriva di neve. I nostri
eskimo imbottiti stentavano a combattere il freddo. Ma senza dubbio, almeno per noi, l’atmosfera era più calda e festosa. Quel giorno, appena sbarcato dalla tradotta, una boccata di aria fresca mi
ripulì i polmoni e l’anima col profumo della neve.
Davanti a me, la nera statua di Dante si stagliava ancora più
nettamente sul candore d’un paesaggio fiabesco. Mentre cercavo
di orientarmi tra i profili dei monti vicini, una signora di corsa mi
chiese a bruciapelo se avessi visto passare il tram che va a vela.
Come un perfetto ignorante, dopo un attimo di sbalordimento, invece che rispondere, cominciai a scrutare tutt’intorno per scorgere questo fantastico vascello sulle ruote. Sapevo che da queste
parti la gente era molto sensibile, già allora, al rispetto dell’ambiente ed ai valori dell’ecologia, ma un autobus capace di sfruttare la forza del vento non me lo sarei mai aspettato.
Ed infatti, non sarei mai riuscito a vederlo neppure nei giorni
successivi; solo imparai che, oltre il quartiere di Pièdicastello, si
trovava la località di Vela: la mèta, evidentemente, di quella trafelata signora! La giornata era tersa e pungente e si camminava volentieri, a passo svelto, scricchiolando la neve sotto ai piedi. Cercando di far la conoscenza con la città, mi ritrovai ben presto al cospetto del santuario che cercavo: Sociologia; occupata! Entrai, come se stessi uscendo dal mondo. Il grigio-verde diffuso degli eskimo s’intonava con quella austera struttura che, prima che sede
universitaria, era stata una caserma; ma i giovani che animavano
l’ambiente sembravano appartenere ad uno strano esercito: capelli lunghi, barbe incolte e...
ragazze coi pantaloni. C’era un gran fermento, ma si notava un
Il racconto
certo ordine: ognuno sapeva cosa fare,
fuori che io! Ma lo smarrimento durò poco,
il comitato d’accoglienza mi illustrò i seminari in corso nelle varie aule ed io mi ritrovai a girare in quella vera e propria fucina di
idee, dove si stava temprando un’intera generazione di giovani. Ad essere sincero, a
fine giornata avevo una gran confusione.
C’era chi proponeva di dar fuoco all’Adige ed io non capivo come si potesse incendiare un fiume e, soprattutto, per quale
motivo lo si dovesse fare (ancora non sapevo che l’Adige era anche il più autorevole quotidiano locale, poco amico degli studenti); e c’erano dispute filologiche dagli
oscuri significati. Mi piaceva che ognuno
potesse esprimere liberamente il proprio
pensiero e che le decisioni si prendessero
per alzata di mano, secondo il principio:
una testa, un voto. E sapevo che il piccolo
e povero popolo Vietnamita stava difendendo la propria terra dall’aggressione della
super potenza Americana; sapevo che era
giusto sostenere quella lotta.
E sapevo, per istinto, che era giusto stare dalla parte dei più deboli, dei più poveri.
Sapevo per istinto che dovrebbe essere la
gente più umile, quella che vive del proprio
lavoro, a governare il mondo per non piegarlo agli interessi del potere. Sapevo che
tutti gli uomini sono nati uguali e che non riuscivo a sopportare l’ingiustizia: più che
idee, quelli erano sentimenti, gli stessi che
spesso hanno mosso la storia.
Quella sera ci ritrovammo in molti alla
trattoria dei due mori: quattro tavolacci con
le sedie impagliate, a mangiare pasta e fagioli. Poi, a dormire nel covo di via Brescia,
dalla compagna Vita. Era una fata dai capelli corvini che veniva dalla terra di Romagna, capace, con le sue arti magiche ed
una tazza di cioccolato, di portarti nel dolce tepore del sole, tra colline profumate ed
il cinguettare di uccelli...
Fu da lei, prima che scoppiasse la guerra, che conobbi Lorenzo, il gatto. Lo chiamavano così per via del suo fare sornione,
ma pronto, all’occasione, ad arruffare il pelo ed azzuffarsi come pochi. Non era uno
studente, faceva il contadino e aveva un sogno forse meno rivoluzionario del nostro:
allevare cavalli.
A volte si perdeva nei ragionamenti
troppo teorici dei compagni “sociologi” che
volevano cambiare il mondo, ma altre volte
era lui capace di riportarci tutti con i piedi
per terra a fare i conti con la realtà del quotidiano: si sa che per quanto lungo possa
essere un cammino, si comincia sempre
con un passo. Anche se è vero che per
muovere il primo passo è importante avere
una mèta, pure se è soltanto un miraggio.
Quando fecero scoppiare la bomba alla
Banca dell’Agricoltura di Milano, le strade
di molti si divisero.
Per tanti fu subito chiaro che l’Orco era
lo Stato. Con quell’atto aveva dichiarato
guerra al movimento degli studenti: lui aveva messo la bomba, lui aveva fatto strage di
innocenti, lui stava cercando di addossarne
la responsabilità a noi. Per isolarci, per dividerci, per annientarci.
Le manganellate degli sbirri non sono
mai state sufficienti a spengere i sogni, ma
una guerra, alla lunga, erano certi di vincerla: i costi umani non sono mai stati un loro
problema! Molti decisero di scendere su
quel livello, per rispondere colpo su colpo.
E anch’io, nel covo di via Marchetti, al numero 17, mi trovai ad un passo dall’arruolarmi in quella tragica avventura. Avevo
vent’anni ed ero un sognatore, ma difficilmente sarei stato capace di far del male a
qualcuno. Così, tra la clandestinità e il matrimonio, decisi di metter su famiglia e venne al mondo tuo padre.” La bambina aveva
ascoltato quel racconto con la bocca spalancata, incapace di decidere se dar credito, oppure no, alle immagini evocate dal
nonno che, dopo una breve pausa, riprese.
“E fu proprio tuo padre, qualche anno più
tardi, a farmi capire il senso di molte cose.
Era ancora d’inverno e stavo in facoltà a
dare, finalmente, l’ultimo esame. Tuo padre, avrà avuto sì e no 3 anni, era con me,
perché tua nonna a quell’epoca lavorava da
un avvocato. Mentre stavo sostenendo il
colloquio, lui zampettava per l’aula senza
alcun problema, finché ad un certo punto,
tra l’ilarità generale, mi sento chiamare con
voce squillante: “Babbo, babbo - mio figlio,
in piedi su una sedia, proteso verso la finestra, in preda all’eccitazione, indicava col
dito un punto dell’aldilà - guarda: il Gatto a
cavallo!” Tutti corremmo alle finestre per
guardare giù, in via Verdi.
Tra lo svolazzare lento di larghi fiocchi
di neve illuminati dalla luce giallognola dei
lampioni, Lorenzo, come un antico cavaliere, un improbabile cow-boy delle Dolomiti,
procedeva austero, in groppa al suo sauro
superbo, verso chissà dove. Ancora una
volta, mentre il sogno immortale dell’umanità stava per riassopirsi nuovamente, la
fantasia d’un bimbo lasciava intatta la speranza.
I suoi occhi sognanti guardavano la
realtà e riuscivano a vederla come una favola; riuscivano a vedere il mondo come
avrebbe potuto essere.” Dopo qualche
istante di silenzio, la bambina, come svegliandosi dal torpore, chiese: “Ma, nonno,
com’è andata a finire poi la rivoluzione...” Il
nonno rise un po’ malinconicamente: “Non
è finita, piccola - rispose - ora tocca a te”.
Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 49
Po v o e l a s u a s t o r i a
Regolamento per
gli incendi
di Paolo Giovannini
G
li incendi in luoghi abitati sono sempre stati considerati
fra le peggiori disgrazie che possano capitare agli uomini. Spesso impotenti di fronte ad un così tragico avvenimento, si è cercato di arginarlo o limitarlo attraverso una serie di
comportamenti o atti di prevenzione. (1)
Interessante, a nostro giudizio, è un “Progetto di Regolamento
d’incendi pei Comuni minori di campagna” datato 1837 (2) nel quale vengono stabilite delle norme da rispettarsi in caso di incendi nei
luoghi abitati.
Tre sono sostanzialmente le regole.
La prima e forse più importante è la prevenzione, che si esercita “...formando una Commissione composta da un deputato della Comune - oggi si direbbe un Consigliere comunale -, il Curato
e da due altre persone per Frazione da scegliersi fra le più stimate e sensate del luogo... Tale Commissione deve essere incaricata di vegliare per l’esatta osservanza delle già vigenti prescrizioni,
per impedire lo scoppio degli incendi... eseguire ogni mese una
visita a tutte le case del Paese o Frazione per convincersi che non
regnano inconvenienti che non possano apportare del pericolo...
e in tal caso fare il tutto per rimediare e avvertire l’Autorità.”
La seconda regola recita: “La stessa Commissione locale dovrebbe agire anche nei casi d’incendio con le seguenti incombenze: ...dovrà accorrere per disporre tanto il modo d’estinguere il
fuoco quanto per salvare i mobili... aver cura delle persone della
casa attaccata dal fuoco... predisporre perché siano condotte le
macchine per l’estinzione del fuoco... diriggere le misure per spegnere il fuoco e ognuno dovrà prestare obbedienza... autorizzare
o prendere dalle case delle secchie, brente, manaje ed altri ordigni che potrebbero inservire... scegliere alcune persone che veglino affinchè li mobili salvati... non vengano sottratti e perché
nessuno si faccia lecito di appropriarsi la menoma cosa...” (3).
La terza e ultima: “Le cure della Commissione parte riguardano le persone e parte riguardano le cose...Dovranno provvedere in
50 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
tempo a che venga trasportata in luogo sicuro qualche persona
ammalala o inferma, e che venga assistita...e chi abbandona la
propria casa non abbia a soffrire...ricorrendo alla cassa del fondo
dei poveri(4)...o ricercare il soccorso delle buone famiglie... Vigilare che il fuoco sia del tutto spento... tolto ogni ulteriore pericolo...
far invigilare per alcuni giorni, tanto di giorno che di notte, affinchè
il fuoco non si riaccenda...Tutto quello che potesse ancora servire
sarà raccolto e messo a disposizione della famiglia danneggiata...darà, dopo ispezione con persone intelligenti ed oneste del
luogo, il rilievo del danno avvenuto...”.
È interessante notare come, accanto alla ovvia preoccupazione
di prevenire e poi salvare il salvabile, vi sia un’evidente attenzione
a dare soccorso, conforto ed aiuto alle persone colpite dalla disgrazia, facendo leva non solo sull’apporto economico dell’assistenza comunale, ma soprattutto puntando sulla solidarietà dei
“buoni”.
Il 14 agosto 1837 una nota del Capitanato Circolare di Trento
inviata al Giudizio Distrettuale di Civezzano raccomanda il rispetto
delle direttive già esistenti del Governo Provinciale di Innsbruck,
nelle quali si consiglia “... la provvista di un conveniente numero
di attrezzi per estinguere gli incendi, l’aggregazione dei fabbricati
alla Società di Assicurazione per danni causati dagl’incendi.”
Il Giudizio invia ai vari Comuni del distretto una missiva in cui
“... si deggiono nominare in ogni Comune due ispicienti al fuoco i
quali 2 volte all’anno eseguir debbono la visita a tutte le case per
rilevar se siasi pericolo d’incendio...e proporrà gli individui da nominarsi, due per ogni Frazione...”.(5)
Il 19 settembre successivo il Capo Comune di Povo Pietro Giovannini detto Migol spedisce al Giudizio l’elenco dei prescelti.
“...il sottoscritto Capo Comune si fa un dovere di proporre la
nomina dei due ispicienti al fuoco per ogni frazione del suo Comune. Propone rispettosamente quindi per
Oltrecastello: Giuseppe Menestrina ed Antonio Marchi
Sprè: Baldessar Bazzanella e Bortolo Celva
Pantè: Girolamo Giovannini e Domenico Zorzi
Salè: Lodovico Boschetti detto Follador e Pietro Pontalti
Gabiolo: Cristoforo Slomp e Bortolo Pontalti
Villazzano: Domenico di Giovanni Andreotti e Guido Nicolini di
Negrano...”
Il 2 dicembre il Giudice Dalla Rosa amministratore del Giudizio
di Civezzano accoglie la lista proposta e nomina ufficialmente gli
“ispicienti al fuoco”, chiarendo una volta di più i loro compiti.: “...È
loro preciso dovere di sorvegliare affinchè vengano allontanati tutti i pericoli d’incendio nel territorio ad essi assegnato. A tale scopo ogni anno alla metà di novembre e alla metà di giugno visiteranno tutte le case per conoscere se i camini vengono scopati doverosamente, se il fabbricato sia pericoloso, se si tengono materie combustibili vicino al fuoco, se ogni casa sia fornita della pre-
Po v o e l a s u a s t o r i a
novembre 1840, venne ratificato dal Capitano del Circolo di Trento Eichendorf il 27
gennaio 1841.
Pietro Anesi “...si obbligò di scopare
quattro volte all’anno nelle epoche fissate
tutti i camini di quel comunale distretto col
corrispettivo di carantani 5 abusivi per scopatura da corrispondersi dai possessori di
case col mezzo del ricevitore comunale.”(8) Per la prima volta la comunità di Povo si dotò di uno spazzacamino ufficiale.
Pietro Anesi, fino ad allora residente a Trento, lasciò la città e si trasferì in collina divenendo abitante di Povo.
Sarebbero passati ancora molti anni, e
molte dolorose vicende prima del formarsi
del corpo dei Pompieri, ma quella è un’altra
storia.
1953. Incendio a Gabbiolo
scritta lanterna poiché è proibito girare per
le stalle e pei fienili con lume aperto o molto meno con legni accesi... L’impiego degli
ispicienti dura 3 anni...e che lo sapiano disimpegnare colla voluta energia...”
La macchina burocratico - amministrativa si mise faticosamente in moto. La consigliata assicurazione contro gli incendi, a
causa dei costi piuttosto elevati e della
estrema scarsità di denaro, non trovò gradimento presso la gente comune; rimaneva
pertanto a disposizione solo un’attenta prevenzione,che non fu tuttavia sufficiente ad
evitare il disastroso incendio che nella notte del 21 gennaio 1839 causò notevolissimi
danni nella frazione di Pantè di Sotto (Vila
de Soto).(6)
Con il passare del tempo ci si rese conto che nonostante le regole stabilite, serviva qualcosa di più incisivo. La poca pulizia
dei camini era sempre stata considerata la
principale causa degli incendi, pertanto una
periodica scopatura degli stessi era, come
abbiamo visto, il primo e più importante atto di prevenzione. Tale pulizia veniva fatta
saltuariamente dai proprietari o da improvvisati spazzacamini. Il Comune pensò bene,
su indicazione precisa del Regolamento visto poc’anzi, di renderla obbligatoria dandola in appalto ad uno spazzacamino “professionista”. Un momentaneo disaccordo
sul costo dell’intervento da parte del Capitanato Circolare di Trento che doveva ratificare il contratto, ne ritardò momentaneamente la firma. Risolse il problema il Giudice Distrettuale Dalla Rosa che chiarì: “...nel
Comune di Povo fin qui non esisteva uno
spazzacamino salariato, ma era lasciato in
arbitrario dei proprietari delle case di far
iscopare i loro camini. Questo metodo oltr’essere contrario alla legge era anche pericoloso, perché si trascurava la scopatura
per risparmiare... La mercede di 5 carantani abusivi per ogni scopatura di camino è
alquanto elevata, ma se si considera la disposizione de’ villaggi e de’ masi costituenti il Comune di Povo, il prezzo è da considerarsi equo.”(7)
Finalmente il contratto tra il Comune e lo
spazzacamino Pietro Anesi, firmato il 15
1. Nella prima metà dell’ottocento,epoca in cui si
svolsero i fatti qui narrati, non esistevano cucine a gas o elettriche, e l’unico sistema per cucinare o riscaldare era un semplice fuoco di legna, che a causa della pochezza tecnologica
dei focolari e dei camini, era assai pericoloso;
è altresì doveroso fare menzione del fatto che
fin nei più antichi Statuti delle Comunità un importante Capitolo era riservato alla prevenzione
dagli incendi.
2. Archivio di Stato di Trento. Giudizio Distrettuale
di Civezzano, anno1837; busta 153; II Polizia,
pos.156.
3. E’ opportuno ricordare che a quei tempi il corpo dei Pompieri ancora non esisteva.
4. Era un particolare fondo, invero assai
scarso,istituito in ogni comune e che serviva
per l’assistenza pubblica ai poveri.
5. Lettera del 2 settembre 1837 a firma del Giudice Dalla Rosa. In: vedi nota n. 2.
6. Riguardo a questo tragico avvenimento stiamo
raccogliendo la documentazione necessaria per
proporre in un prossimo numero di questa rivista una fedele cronaca.
7. ASTN,
Giudizio
Distrettuale
di
Civezzano,a.1840; b.176,pos.778.
8. Il ricevitore comunale, sorta di segretario amministrativo, riscuoteva il dovuto dai proprietari
e provvedeva successivamente al pagamento
dello spazzacamino Anesi.
Costruzioni metalliche
di Giovannini & Defant s.n.c.
via Salè n. 3
Povo 38050 (Tn)
tel 347 4957657
Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 51
Racconti di guerra
Prigionieri italiani
in Himalaya
nella Seconda Guerra Mondiale
dal 1942 al 1946
di Felice e Tullio Manzinello
Felice Manzinello
L
a ricorrenza del 60° anniversario
della liberazione dall’occupazione
nazi-fascista vuole essere un’occasione per ricordare la vicenda di alcuni prigionieri italiani in India e le loro ascensioni
sulla catena himalaiana del Dhola Dhar, nella regione del Punjab.
A partire dal 1942 nella cittadina di Yol,
a 1200 metri di quota, a pochi chilometri da
Dharamsala (nota perché nel 1959 il Dalai
Lama si è rifugiato in esilio dopo l’invasione cinese del Tibet) vennero fatti confluire
in un campo di prigionia gli ufficiali italiani
catturati in Grecia o nell’Africa Orientale. Il
campo era costituito da centinaia di baracche in legno che in totale arrivarono ad
ospitare 10.000 ufficiali. Tra questi vi era
anche Felice Manzinello, classe 1917, che,
catturato nei pressi di Tobruk, in Libia, vi
trascorse il periodo dal maggio del 1942 al
marzo del 1946. Fu un periodo caratterizzato soprattutto dal problema di come trascorrere il tempo, dato che se è pur vero
che gli Inglesi non trattarono male i prigionieri, le giornate trascorrevano in un ozio
profondo, scandite solo dalle 2 adunate
giornaliere per fare la conta. Fu così che un
gruppo di ufficiali organizzò tutta una serie
di attività di intrattenimento, dalle lezioni tenute da professori universitari, ai corsi di
lingua straniera, ai tornei di bridge e finan-
che alla distillazione (clandestina!) della
grappa con una attrezzatura arrangiata alla
bell’e meglio. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 gli Inglesi permisero a gruppi
di prigionieri di lasciare il Campo per alcuni
giorni, allo scopo di effettuare delle ascensioni sui monti della zona. Come è facile
capire non furono arrampicate di grossa
difficoltà, ma quello che preme sottolineare,
e traspare chiaramente dal resoconto di Fe-
Tessera di prigioniero di guerra rilasciata a Felice Manzinello dall’esercito inglese
SABATO ORARIO CONTINUATO - ORE 8.30/16.30
52 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
Racconti di guerra
Il campo di Yol e sullo sfondo la catena del Dhola Dhar (disegno di Felice Manzinello)
Ore 6: si esce dal Campo, soli, non accompagnati da sentinelle, policeman inglesi o indiani che siano: finalmente liberi, liberi,
padroni di andare in giro dopo quasi 3 anni senza sorveglianza alcuna, via, lontano dai reticolati, lontano da una vita che si ripete
monotona da oltre 1000 giorni: sveglia, the, conta, primo o secondo turno di mensa, riposo, bridge, quattro chiacchiere, conta, ancora mensa, sguardo oltre i reticolati, ultime chiacchiere, riposo.
Non par vero di allontanarsi per tre giorni da tutto ciò: finalmente
un’altra vita! Quasi ci allontaniamo di corsa dal Campo, guardando
ogni tanto furtivamente indietro. Ma è mai possibile che gli Inglesi
siano stati così generosi? Il tomorrow chiesto ripetutamente sei
mesi prima è dunque realtà. Ognuno nasconde all’altro questo sogno-incubo che passerà man mano che i tetti zincati delle baracche scompaiono alla vista. Superata Kanhiara con il suo bimillenario tempio Indù raggiungiamo dopo un’ora e mezzo di cammino a
mozzafiato la zona di Tatraran, all’inizio della salita. Finalmente una
sosta: ci liberiamo dei cosiddetti zaini (sacchi per cipolle muniti di
bretelle ricavate tirando e accorciando le strisce di cotone dei no-
Verso il Serar
stri letti (hangareb), che incominciano a farsi sentire sulle nostre
spalle non più assuefatte a simili pesi. Dentro c’è quanto occorre
per tre giorni, dalla tenda militare tutta rattoppata alle coperte, ai viveri che con non poco sacrificio ci siamo procurati sottraendoli alla razione quotidiana, agli utensili da cucina ricavati da barattoli
vuoti attraverso il lavoro paziente del Marchetti, che era pure riuscito a costruire una borraccia. Ci rinfreschiamo nelle limpide acque del torrente, indi lo attraversiamo su un ponte sospeso sostenuto da cavi d’acciaio che vibrano paurosamente sotto i nostri
passi incerti. Iniziamo la salita inerpicandoci per un ripido sentiero
tracciato su un costone erboso con una serie infinita di lastre di ardesia messe in opera dagli Indiani con un paziente lavoro di secoli. Siamo a metà di novembre ma il sole dei tropici si fa sentire e
ben presto siamo inzuppati di sudore. Per fortuna dopo un’ora la
salita si fa meno faticosa e sostiamo all’ombra di un accogliente
boschetto di rododendri arborei. La vista spazia giù nella valle del
Kangra fino alla pianura indo-gangetica, avvolta nella foschia. Non
vediamo il luccichio dei tetti delle nostre baracche perché nascoste da un costone del Laher (montagna degli orsi). Non ce ne rincresce, anzi dal nostro cervello svaniscono gli ultimi dubbi che gli
Inglesi vogliano dirci di tornare indietro. Siamo già così distanti...
Avanti allora con cuor leggero, mentre gli zaini, appesantiti con la
fatica, sembra vogliano respingerci al piano verso la freddezza dei
reticolati. Ma intanto davanti a noi e sulla nostra destra ci attira irresistibilmente la stupenda visione della catena del Dhola Dhar con
le sue rocce brulle e i canaloni vertiginosi chiazzati qua e là di neve. Attratti da tanta bellezza quasi non ci accorgiamo di essere
giunti alla sommità del costone. La via è più facile e ci permette di
fantasticare tra sogno e realtà: non siamo più dei prigionieri in India, siamo cinque uomini liberi, godiamo la pace dei monti, calpestiamo ancora la terra della nostra Patria, stiamo camminando su
un sentiero delle nostre Alpi... e le lontane casette degli Indiani si
sono trasformate nella nostra lontana dimora dove una famiglia attende ansiosa il ritorno degli escursionisti. Una gioia misteriosa ci
pervade. Il tempo incalza e dobbiamo proseguire. Attraverso un fal-
DG Grisenti
lice Manzinello riportato sotto, è la ricerca
spasmodica e anelante della libertà, dello
spazio al di fuori del Campo, di quelle sensazioni ed emozioni che solo la montagna
poteva dare per farli sentire, anche se per
poco tempo, sui monti di casa. Senza comunque dimenticare la difficoltà di potersi
allenare adeguatamente, l’altitudine delle
montagne raggiunte (per tutte il Gaurijunda,
m 5227, massima elevazione della zona),
l’attrezzatura precaria, gli alimenti raggranellati privandosi di parte della razione giornaliera.
Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 53
Racconti di guerra
sopiano giungiamo in prossimità di una capanna forestale (Shikari
Ghar), rifugio di cacciatori provenienti dal sottostante centro di
Dharamsala. È chiusa. È mezzogiorno e l’ora e l’altezza (siamo a
2800 metri) ci ricordano che il tè bevuto prima della partenza si è
trasformato in fame. Uno corre a cercar acqua, un altro procura legna nelle selva di rododendri e lecci che ci circonda, un altro prepara con delle pietre un rozzo focolare, mentre Faustini e io ci improvvisiamo cuochi della compagnia. Mai cibo ci è sembrato tanto appetitoso dal giorno della nostra cattura! Eppure non c’è nulla
di straordinario nei nostri sacchi: soia, riso, margarina, un paio di
scatole di aringhe, tè e latte in polvere. Al termine della ristorazione imbocchiamo la mulattiera che sale da Dharamsala e in un paio
d’ore, passando per un lecceto, giungiamo nella conca di Laka Got
(m 3219) dove decidiamo di pernottare. Sparse qua e là delle trune indiane di rozzi sassi e coperte di zolle ci offrono rifugio per la
notte. Ne scegliamo una a ridosso di una roccia, la ripuliamo dello
sterco di zebù e di bufali, e con delle felci secche ci facciamo un
giaciglio. Gli ultimi lecci ed i rododendri viola con rami striscianti
come mughi ci offrono legna per preparare la cena, per riscaldarci
e per tener lontani gli orsi.
Cala la notte e noi, seduti intorno al fuoco, ci raccontiamo le
impressioni della giornata. Ma ecco giungere le note di un piffero.
Alziamo gli occhi e sopra il pietrone distinguiamo la sagoma di due
ragazzini indiani accoccolati. “Idar ao, venite!” Il nostro invito, dapprima respinto con naturale timidezza, viene infine accolto anche
per l’offerta di un bel po’ di ghur (zucchero grezzo) e per l’istintiva
attrattiva di un bel fuoco. La nostra conoscenza della lingua urdu è
molto scarsa ma con il linguaggio internazionale dei gesti riusciamo ad intenderci. Sono dei pastori ghaddì giunti con le loro famiglie dallo stato del Chamba attraverso il passo Andrar. I loro paesi
sono sparsi nelle valli selvagge tra le catene del Dhola Dhar e del
Pangi Himalaya, ad oltre 2000 metri di altezza. Sebbene situati in
Ponte sospeso (disegno di F. Manzinello)
Passo Andrar, 4214 m, verso il Serar 4605 m (disegno di F. Manzinello)
zona subtropicale, l’esposizione a nord della prima catena di montagne e l’altezza provocano abbondanti nevicate. Solo pochi uomini rimangono in paese per foraggiare le vacche sacre; tutti gli altri,
donne, vecchi e bambini trasmigrano con i loro greggi nella più accogliente pianura attraverso i passi Baleni, Andrar, Talar, Talang e
Thampar, tutti oltre i 4000 metri. Chiediamo a gesti l’itinerario da
seguire per raggiungere il passo Andrar. Ci guardano meravigliati e
rispondono con una loro domanda: “Perché volete arrampicarvi fin
lassù in mezzo alla neve e al freddo? Non temete gli dei? Noi dovevamo passare di là per poter raggiungere i prati verdi per le nostre capre e le nostre pecore; ma prima della partenza abbiamo
chiesto la benedizione al guru e al bahra mahatma e nel tempio i
nostri capi si sono flagellati con grosse catene, hanno attraversato
il fuoco sacro per scacciare il dio del male, hanno offerto riso e farina al tempio, hanno portato un tridente sacro al passo. E voi cosa ci andate a fare?”. Non possono capire, loro liberi nella loro povertà, quello che stiamo assaporando e che ci manca da tre anni:
un sorriso ed un gesto ampio verso i monti ed il cielo infinito nascondono la nostra intima gioia. Un canto dapprima sommesso,
quasi sottovoce, poi più deciso, scaturisce dai nostri petti e si diffonde rimbalzando tra le pieghe della montagna avvolta nel nero
manto della notte. In fraterna simbiosi i nostri canti delle Alpi si mescolano ora alla nenia triste e pur sempre gioiosa dello strumento
primitivo di questi cari ragazzi... Scompaiono nel buio della montagna dopo un cordiale “ram ram”. “Ram ram bhai, buona notte fratello.”
Lasciamo che le ultime faville del fuoco morente si sperdano
nell’immensità del cielo, ci avvolgiamo nelle coperte all’interno della truna e ben presto ci addormentiamo di un sonno ristoratore,
forse il primo senza incubi. All’alba il freddo pungente si fa sentire
e così, spinti anche dal desiderio di gustare appieno l’incanto del-
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54 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
Racconti di guerra
La catena del Pangi Himalaya dal Passo Andrar (disegno di F. Manzinello)
la montagna, ci alziamo in tutta fretta ma un’amara sorpresa ci attende: il cielo si è coperto e si vedono le cime battute dalla tormenta. Il desiderio di arrivare almeno al passo allontana i nostri timori. Nascosti i sacchi sotto alcune rocce ci inerpichiamo per un
canalone che scende dal monte Serar con un balzo di 1500 metri,
raggiungiamo un nevaio e lo evitiamo spingendoci a sinistra per un
ripido costone erboso fra massi dalle forme bizzarre. Il freddo si fa
più intenso, qualche folata di nevischio ci investe, ciò nonostante
non scema l’ansia del salire e proseguiamo lentamente ma con costanza. L’erba va scomparendo, sostituita da rozze gradinate sistemate con paziente lavoro di secoli e rese insidiosamente viscide
dall’alterno passaggio di piedi scalzi o malamente protetti con sandali di paglia e di zoccoli lerci delle greggi. Ci inerpichiamo fra lastroni e cenge, in mezzo a rocce ripidissime. Volgiamo lo sguardo
giù in basso. Laka Got, dove abbiamo pernottato, è già molto lontana, il nostro respiro è sempre più affannoso: ormai non dovremmo essere troppo lontani dai quattromila metri. Incontriamo due
vecchi che soffiano come mantici mentre dalla loro gola esce un
sibilo strano causato dalla difficoltà di respirazione. Anche noi ogni
due passi dobbiamo fermarci per mancanza di respiro: la meta
sembra ancora lontana ma per fortuna non nevica ancora. Finalmente scorgiamo uno spuntone con infissi i segni della Trimurti: è
il passo! La stanchezza scompare, il fiato ritorna e di corsa percorriamo gli ultimi metri: la salita è finita mentre appare lontana, avvolta nelle nubi, un’altra imponente catena di montagne: è il Pangi
Himalaya! Chi può descrivere questa stupenda visione? Rimaniamo estasiati, non so per quanto tempo, in ammirazione e contemplazione. Il cielo è coperto e le nubi spazzano le cime e le coprono
di nevischio ma non riescono a nascondere questi giganti indomiti. Nella selva di picchi si distinguono il Tambu, m 5877, dalla caratteristica forma di tenda, e la vetta triangolare del Kailas, m 6057,
il sacro monte degli Indù. Il freddo pungente ed il vento ci richiamano alla realtà; ci ripariamo dietro una roccia e rannicchiati alla
meglio ci rifocilliamo, indi ci riscaldiamo con grappa di nostra fabbricazione clandestina. Intanto continuiamo a volgere lo sguardo
ora ad una cima, ora ad un nevaio, ora alla valle che precipita sotto di noi sul versante opposto per congiungersi con il fiume Ravi.
Vorremmo scendere per di là e raggiungere il più famoso luogo di
venerazione per gli Indù, Brahmaur, celebre per i suoi 84 tempi e
tempietti, in gran parte dedicati al sacro Lingam, simbolo maschile di fertilità; avremmo pure desiderio di scalare il monte Serar,
4605 metri. Siamo a m 4214, il versante Nord del monte, coperto
da un nevaio, non presenta particolari difficoltà ma il tempo minaccioso ci ingiunge di desistere. Una folata più forte di vento ci richiama alla mente le parole dei pastori: “Attenti agli dei della mon-
tagna; sono buoni ma non sfidateli per non incorrere nella loro
ira!”. Dopo un ultimo sguardo iniziamo la discesa con precauzione
ma abbastanza celermente; la neve infatti comincia a mulinarci attorno e ci acceca ma ormai siamo fuori pericolo e il sentiero ben
visibile ci porta in poco tempo a Laka Got, lontano dalla tormenta
che infuria lassù. Intanto cala la sera e ci prepariamo per la cena,
anche se il fuoco fa il matto e la truna piena di fumo ci costringe a
stare sdraiati sul pavimento di terra per poter respirare. D’improvviso vengo chiamato e corro fuori mezzo accecato: le nubi che avvolgevano le cime si sono squarciate e il sole del tramonto illumina il Serar imbiancato dalla leggera nevicata: i suoi raggi trasformano la montagna dipingendola con i caldi colori dal rosa, al rosso, al violetto. “Ma questa è l’enrosadira!” esclamiamo “Siamo
dunque tornati tra le nostre Dolomiti”. Dimentichiamo gli affanni,
anche il problema della cena che comunque riusciamo in qualche
modo a consumare. Niente falò questa sera, i Ghaddì sono scesi a
valle e il freddo e il vento ci consigliano di rifugiarci nella truna ancora avvolta dal fumo. Spossati dalla stanchezza ben presto ci addormentiamo cullati dal sibilo del vento.
Terzo e ultimo giorno di libertà: nessuna fretta di alzarci: fa
troppo freddo anche se fuori la giornata è bella; aspettiamo quindi il sorgere del sole per prepararci alla partenza. Dobbiamo essere di ritorno al Campo per le diciotto: ogni ritardo viene punito con 2 giorni di Kalabush. È stato troppo bello, non possiamo
privarci di altri sprazzi di libertà. Stiamo tornando fra i cupi reticolati, nelle tetre baracche, nella monotonia della vita quotidiana, ma ormai abbiamo aperto uno spiraglio che ci farà sentire
meno dura la prigionia!
Passo Andrar, 4214 m (disegno di F. Manzinello)
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Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 55
Album dei ricordi
Libretto personale
scolastico
di Sergio Nichelatti
N
on è facile al giorno d’oggi trovare nei cassetti ricordi che riguardano i nostri anziani genitori deceduti. Non è così per Renata Gennari che
ci ha fatto pervenire il libretto personale di
frequentazione e di profitto per scolari, della sua mamma, Maria Nichelatti nata a Povo nel 1909.
È un libretto molto importante per gli
scolari dell’epoca, il libretto riporta oltre
che le classificazioni (i voti) delle materie
studiate anche le disposizioni legali (legge
14 maggio 1869 B.L.I. n° 62), alcune di
queste disposizioni a noi sembrano ovvie,
mentre altre rispecchiano la vita del tempo.
Si pensi che la Legge che era in vigore negli anni venti del 900 era della metà dell’ottocento, promulgata sessant’anni prima, in
un contesto sociale ed economico molto
diverso, dove anche i ragazzi venivano impiegati nei lavori domestici, in agricoltura (i
famei) ed in fabbrica. All’art. 1 (par. 20) recita: “ Ai genitori o ai loro rappresentanti
non è lecito di lasciare i figli o ragazzi a loro affidati senza l’istruzione prescritta per le
scuole popolari”; (par. 100) “A scolari che,
56 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
per deficienza intellettuale o fisiologica non
è presumibile possano acquistare le volute
cognizioni, sarà rilasciato, dopo compìti i
14 anni, un attestato di Uscita”. Art. 3 (par
24) “I genitori o i loro rappresentanti, come
pure i padroni di fabbriche ed opifici, sono
responsabili che i fanciulli soggetti all’obbligo scolastico, loro affidati, frequentino regolarmente la scuola”. Art. 4 (par. 25). “I
genitori o i loro rappresentanti sono tenuti a
procurare ai ragazzi gli occorrenti libri scolastici e gli altri mezzi di studio”. Le disposizioni del regolamento scolastico e didattico del 29 settembre 1905 B.L.I. n° 159 riguardano norme relative alla frequenza, alle
continua alla pag. a fianco
Cenni di storia
A Povo nel 1929
“
...viene tra i siti proprii e principali il monte di Poho, qual si
suol chiamar la Cantina di Trento, e dalla copia o scarsezza
che vi regna d’uve si fa pronostico della trentina vendemmia.
Vi stanno con una communità considerabile sei villaggi, cioè Sprè,
Panthè, Salè, Gabbiòl, Villazzano e Oltrecastello...”, così scriveva
tra l’altro nel 1673 Michelangelo Mariani, universalmente cono-
continua dalla pag. precedente
assenze e alle loro giustificazioni. Interessanti sono gli articoli che
riguardano l’obbligo scolastico, all’art. 5 paragrafo 30 si legge: “Fino a che il fanciullo non è cancellato dalla matricola (non ha ricevuto l’attestato di licenza o quello d’uscita) egli è tenuto a frequentare la scuola. Gli altri articoli riguardano l’obbligo di notifica da
parte dei genitori al maestro l’impedimento dello scolaro a frequentare la scuola indicandone il motivo. L’articolo 7 elenca i motivi validi per giustificare l’assenza; i principali sono, la malattia, le
malattie contagiose dei famigliari o di coloro che abitano nella
stessa casa, le malattie dei famigliari quando questi hanno bisogno
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sciuto come lo storico del Concilio di Trento, raccontando il nostro
sobborgo. Abbiamo ritrovato la citazione in un vecchio volume del
1929 di Antonio Pranzelores “La porta delle Dolomiti” (Ed. Seiser)
dove, accanto alla descrizione di Povo e Pont’Alto, nelle due pagine che riproduciamo, troviamo anche alcuni “sponsor” locali di
particolare interesse storico: la Trattoria “ala Dora” di Oltrecastello, la Trattoria alla Grande Cascata di Ponte Alto, il Ristorante Molinari “Alla Posta” di Povo e la Trattoria Pecoretti sempre a Povo.
Una testimonianza relativa il passato di oltre 75 anni fà che ci pare interessante riproporre ai nostri lettori. (pg)
dell’aiuto del fanciullo, in caso di morte dei famigliari o parenti
stretti, il tempo cattivo se per esso è esposta la salute del fanciullo, l’impraticabilità delle via che conduce alla scuola. Non sono giustificabili invece le assenze che prevedono l’impiego dello scolaro
in lavori domestici, agricoli o industriali. Le assenze ingiustificate
vanno denunciate ogni quindicina all’autorità scolastica distrettuale e punite con ammenda fino a lire 40 e con arresto fino a 4 giorni. L’art. 8 prevede l’obbligo di firma per presa visione delle classificazioni (voti) riportate sul libretto personale dall’alunno. L’ultima
parte riguarda le osservazioni (istruzioni) per la compilazione del libretto personale.
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L’
anno che sta per concludersi ha visto la nostra cooperativa impegnata nella
realizzazione di un nuovo punto
vendita in località S. Batolameo
inaugurato il 07 aprile 05 dall’allora Presidente Trentini Silvano,
evento ritenuto storico perché è
la prima Famiglia Cooperativa che
apre in città a confrontarsi con
questo mercato cittadino.
Il negozio è risultato essere di sicuro gradimento dagli abitanti
delle zone, sta crescendo mese
per mese e questo ci fa sentire
orgogliosi della scelta fatta.
Altro traguardo impor tante di
questo 2005 è che il numero dei
soci ha superato quota 1.500.
Grazie a tutti per la fiducia.
Il Bilancio con le verifiche trimestrali ci porta ad essere fiduciosi
e le vendite su base annua pur
non considerando le vendite effettuate dal nuovo punto vendita
ci danno in aumento.
Anche per il 2005, il Bilancio sociale a favore della solidarietà,
vede il CDA impegnato nei confronti delle organizzazioni che tradizionalmente abbiamo sostenuto.
Obbiettivi per il 2006 sarà il raggiungimento e superamento del
50% delle vendite fatte dei nostri
soci, quote che forse nel 2005
non raggiungeremo per pochissimo forse neanche mezzo punto
di percentuale.
Concludendo, penso che abbiamo tutte le premesse per festeggiare la conclusione del 2005 e
farci gli auguri per un positivo
2006.
Non mi manca che augurare a
tutti i soci e clienti della grande
Famiglia Cooperativa a nome del
Consiglio di Amministrazione, del
direttore, di tutto il personale dipendente e mio personale di
UN BUON S. NATALE E UN 2006
RICCO DI SODDISFAZIONE PER
TUTTI.
Il Presidente
Merz Roberto
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Essere socio della Cooperativa significa:
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Il socio della cooperativa dispone nell’arco dell’anno di una lunga serie di tagliandi per acquistare prodotti a prezzi assolutamente scontati.
- DIRITTO ALLA SICUREZZA
Il socio è tutelato nei suoi acquisti dalla politica commerciale
della Cooperativa che pone al centro dei suoi obiettivi la salute
del consumatore e la “salute” ambientale.
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Lettere al giornale
Campi Bisenzio 15/10/05
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La nostra gratitudine si traduce
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preghiera per
Iniziative benefiche
a sostegno
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Dallo stand del libro alla Festa di Tuttapovo
e dalla Festa della montagna svoltasi ai primi di
settembre al Parco Cimirlo sono state raccolte
delle offerte che sono state devolute alle Suore Carmelitane di S. Teresa a favore dei bambini di Rachine in Libano. Riportiamo le lettere
di ringraziamento a Tuttapovo ed alla Circoscrizione.
Foto dei bambini della Ecole “Oasis de
Marie” il giorno delle Palme, una grande festa per i bambini. Essi portano le candele
con il ramo d’ulivo.
Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 63
Trenta anni fa
6 aprile 1975
La situazione scolastica tema di numerose riunioni
Cronaca e curiosità
tratti dal giornale
l’Adige
a cura di Giancarlo Ianes
30 marzo 1975
La nuova consulta insediata a Povo
alla presenza del sindaco Tononi
“Con una breve cerimonia inaugurale è stata insediata la nuova
consulta frazionale, chiamata a fare da collegamento fra la popolazione e l’amministrazione comunale di Trento per il prossimo quinquennio.
Dopo il rituale saluto da parte del delegato dott. Albertini al sindaco e all’assessore ai sobborghi Perini, presenti alla cerimonia ha
annunciato che le consulte avranno vita abbastanza brevi in quanto saranno trasformate in comitati di quartiere, organo più rappresentativo, democratico e efficiente.
Qualunque sarà la loro fisionomia, il primo cittadino ha assicurato di prendere nella massima considerazione le proposte che saranno avanzate naturalmente in compatibilità con le esigenze di bilancio.
Anche l’assessore Perini ha dichiarato la propria disponibilità
per prendere in esame i problemi che gli saranno segnalati.
Tenuto conto della caratura politica risultante dall'ultima consultazione amministrativa, la distribuzione dei 15 seggi è ripartita
come segue: alla Dc 7 seggi; al PCI 3 seggi; al PSI 3 seggi; al PSDI
1 seggio; al PPTT 1 seggio. Questi i nomi dei rispettivi consultori:
per la D.C. dott. Alberto Albertini (delegato); Isidoro Trentin, Sandro Menestrina, Franca Giovannini, Tarcisio Giacomoni, Marco Ciresa; Per il P.S.I. Mariangela Trentini, Franco Giacomoni, Bruno Pedrini; Per il P.C.I. Silvano Trentini, Silvano Bonvecchio, Elio Furlani;
Per il P.S.D.I. Luigino Lagrasta; per il P.P.T.T. Agostino Puecher".
“Con l’entrata in vigore dei decreti delegati e il funzionamento
degli organi collegiali si sono create le condizioni per impostare un
nuovo rapporto e un collegamento più intimo tra scuola e società.
Quest’ultimo aspetto ossia le strutture scolastiche al servizio di
una società e di una scuola in trasformazione è stato oggetto di
una serie di riunioni di ambito scolastico e politico.
Il problema scolastico di Povo interessa tre settori: la scuola
materna, per la quale è prevista l’istituzione di una quarta sezione
condizionata a una certa ristrutturazione dell’attuale edificio, la
scuola elementare di Povo e Oltrecastello in netta fase di espansione nel numero degli alunni e la costruzione di una nuova scuola collinare che soddisfi le esigenze tanto di Povo che di Villazzano. Si sono prospettate soluzioni temporanee di ripiego, sia per
quanto riguarda la scuola materna che per la elementare di Oltrecastello. Quest’ultima avverte l’esigenza di ospitare l’intero ciclo
scolastico attualmente ridotto a tre classi. La sistemazione delle
elementari di Povo è condizionata alla costruzione di una nuova
scuola tra Povo e Villazzano.
In attesa di ciò il capogruppo DC, avv. Paris, ha assicurato che
entro il quinquennio di legislatura sarà approntata la sistemazione
provvisoria di tre classi della scuola media presso l’Istituto dei
Francescani in località Negrano il che renderà possibile una maggior sistemazione delle elementari di Pantè.
Lettera a Tuttapovo
mia famiIl giorno 12 novembre con la
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delusione spero in
a tutti gli
Colgo l’occasione per porgere
e Anno
feic
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auguri di Buone
Nuovo.
Patrizia Pontalti
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64 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
Auguri a...
A Dennis per il suo 4° compleanno, festeggiato lo scorso 14 novembre, tantissimi auguri dalla tua amica Valentina!
Sarà un caso, non c’entrerà niente il riscaldamento del pianeta ma non credo succeda spesso che in una campagna di Gabbiolo crescano
angurie di queste dimensioni. La nostra misteriosa “coltivatrice” (Antonia Bonvecchio per la
cronaca) ha raccolto nel suo campo un anguria
di oltre 10 chilogrammi perfettamente matura e
dolcissima. Complimenti da Tuttapovo.
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Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 65
Istituzioni
Scuola equiparata dell’infanzia
Iniziative per l’anno
scolastico in corso
a cura del Comitato di gestione
I
l Comitato di Gestione della scuola dell’infanzia equiparata di
Povo in collaborazione con il personale e l’Ente Gestore è lieta di presentare le iniziative proposte per l’anno scolastico in
corso, rivolte, in continuità con l’attività intrapresa l’anno precedente, al sostegno della genitorialità.
Nell’ambito nel progetto di valorizzazione della scuola d’infanzia equiparata di Povo è prevista la giornata “Porte aperte” per sabato 14 GENNAIO 2006 con orario dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle
17. In questa occasione il presidente dell’Ente Gestore con il supporto della coordinatrice pedagogica dottoressa Vinante e il Comitato di Gestione saranno a disposizione per offrire una maggiore
conoscenza del nostro istituto alle famiglie della comunità e soprattutto ai genitori che devono provvedere alla scelta per le iscrizioni del prossimo anno scolastico 2006/2007.
Data e sede
Titolo iniziativa
Contenuti
Dialogo aperto sulle questioni
19 gennaio 2005
igienico-sanitarie di interesse
A tu per tu con il pediatra
a scuola ore 20.30
dei genitori. dott. Pancheri
o collaboratore.
Visione di un film, un cartone
20 febbraio 2005
Kiriku e la strega Carabà animato, per mamme e papà.
a scuola ore 20.30
Cond. dott. Sabina Grigolli.
Approfondimenti, confronto e
2 marzo 2005
I temi educativi del film discussione a partire dalle sola scuola ore 20.30 “Kiribu e la strega Karabà” lecitazioni di un film. Cond. dott.
Sabina Grigolli.
3 aprile 2005
Limiti senza traumi
a scuola ore 20.30
Un libro per i genitori. Un’opportunità per riflettere sul senso dei
limiti in educazione. Cond. dott.
Virginia Vinante.
Inaugurata “La stanza delle storie”
Sabato 26 novembre presso la Scuola equiparata dell’Infanzia è stata
inaugurata “la stanza delle storie”. Essa rappresenta una novità nell’ambito
delle attività che riguardano la crescita e lo sviluppo che devono avere i
bambini anche attraverso la lettura delle storie e della conoscenza dell’importanza del libro. Dopo la presentazione da parte del Presidente Giorgio
Battisti (nella pagina a fianco il suo intervento) don Cornelio ha benedetto la
nuova stanza.
Nelle foto alcuni momenti dell’inaugurazione (foto S.N. altre foto su www.tuttapovo.it)
66 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
nella foto in alto a sinistra il parroco di Povo don Cornelio
Carline a destra Giorgio Battisti presidente della scuola.
In basso i bambini tagliano il nastro della Stanza delle storie.
foto s.n. Altre foto su www.tuttapovo.it
Istituzioni
Inaugurata la Stanza delle storie
nei suoi diversi ambienti e in questo senso si caratterizza come un
importante oggetto di collegamento tra la scuola e la casa e tra la
scuola e il territorio. In proposito permettetemi di ringraziare la noLe parole del presidente Giorgio Battisti
Siamo qui oggi perché, assieme ai membri del Consiglio diret- stra bibliotecaria, che ha sempre dimostrato una attenta e sensibitivo della nostra scuola, desideriamo sottolineare, seppur all’inse- le disponibilità nella collaborazione con le nostre insegnanti, oltre a
gna della semplicità e della convivialità, una nuova acquisizione saper dialogare con i nostri bambini, sostenendo i loro interessi e
le loro curiosità. Ci auguriamo che questa
della nostra realtà scolastica: la stanza delle
significativa collaborazione possa trovare
storie. L’investimento fatto - e non solo a liSE I LIBRI FOSSERO
nuovi motivi di scambio e di confronto recivello economico - per la sistemazione di un
proco, a vantaggio della passione dei nostri
ulteriore spazio nel nostro edificio scolastico Se i libri fossero di torrone
bambini per i libri sia nell’immediato che nel
merita brevemente alcune riflessioni, che Ne leggerei uno a colazione.
loro futuro: di scolari e studenti, prima, di
possiamo articolare attorno a tre nuclei di Se un libro fosse fatto di prosciutto
A mezzogiorno lo leggerei tutto.
cittadini, un domani. Da ultimo, non certo
attenzione.
per importanza, il ritrovarci qui oggi ha anInnanzitutto vorrei soffermarmi sulle ra- Se i libri fossero di marmellat
che il valore di testimoniare come sia integioni che, da diversi anni ormai, ci impe- A merenda darei una ripassata.
ressante e fecondo costruire qualcosa insiegnano nel costante ripensamento degli spa- Se i libri fossero di frutta candita
me. Desidero senz’altro citare la condivisiozi scolastici: un impegno che abbiamo as- Li sfoglierei leccandomi le dita.
ne con tutto il personale della scuola, che ha
sunto volentieri e che ci permette oggi di ofSe un libro fosse di burro e panna
collaborato nella progettazione di questo
frire alla nostra utenza un contesto decisa- Lo leggerei prima della nanna.
spazio e nella scelta della dotazione libraria
mente adeguato, sia rispetto al numero dei
bambini che frequentano la nostra scuola, (tratta da R. Piumini, C’era un bambino - vecchia e nuova - della scuola e che è da
sia in relazione alle diversificate esigenze di profumato di latte, Mondadori, Milano, sempre soggetto attivo, assieme ai genitori,
nell’avvicinamento del bambino al libro. Ma
relazione, di gioco e di apprendimento dei 1988)
ritengo importante riconoscere anche il gebambini negli ambienti interni e nello spazio
neroso stimolo offerto in questa direzione
esterno del giardino.
Per inciso, credo di poter ricordare che, nel corso dell’ultimo dall’attuale Comitato di gestione, nonché la graditissima partecipadecennio, la nostra scuola ha aperto ogni estate un cantiere, a par- zione dei genitori.
Quando lo scorso anno, nell’ambito delle iniziative proposte altire dalla constatazione che il contesto territoriale di Povo esprimeva un bisogno crescente di disponibilità di posti per consentire ai le famiglie, abbiamo iniziato ad occuparci di “favole che aiutino a
bambini la frequenza alla scuola dell’infanzia, ma tenendo conto crescere” non avevamo certo in mente che quel percorso ci avrebanche degli importanti cambiamenti a livello metodologico che via be portati qui. Eppure è successo: da una cosa ne è nata un’altra
via sono stati introdotti grazie alla ricerca e alle innovazioni in cam- e ora abbiamo nuove possibilità. Ciò che più conta, tuttavia, è che
- a mio parere - si tratta di una opportunità ulteriore per i nostri
po pedagogico e didattico.
Da questo punto di vista, il Direttivo che rappresento ha assun- bambini nella quale ciascuno può riconoscere il proprio apporto e
to con responsabilità - e, vorrei dire, con passione - l’idea forte che il proprio contributo, diretto o indiretto.
Chiudo, rinnovando a tutti il ringraziamento mio e dell’Ente, con
per il bambino lo spazio non è neutro e che, di conseguenza, il
contesto ambientale della scuola dell’infanzia deve essere un con- la speranza che questo piccolo esempio di condivisione attiva postesto di vita sufficientemente ampio, articolato, diversificato nelle sa consentirci di rinnovare le nostre energie per mantenere nel
opportunità che offre: in sintesi, capace di favorire relazioni positi- tempo il senso di una scuola partecipata della comunità.
ve e di suggerire al bambino molteplici possibilità di attivazione, in
sintonia con i bisogni di crescita e di sviluppo del singolo, dentro
dinamiche di positiva socializzazione e di condivisione con gli altri.
Una seconda evidenza vorrei riservarla ai motivi che ci hanno
spinti a dare priorità ad uno spazio particolarmente dedicato al libro. Ovviamente si sarebbero potute fare altre scelte, si sarebbe
potuto pensare, ad esempio, ad un’aula più tradizionale, piuttosto
che ad un laboratorio dei materiali, o scientifico, o altro. Non escludendo uno sviluppo ulteriore anche in quest’ultima direzione, in
questa fase abbiamo optato proprio per lo spazio dei libri in considerazione delle importanti valenze che il libro ha e deve avere, anche nell’era del computer, per i nostri bambini. Sono gli stessi
bambini a dirci quanto piacere e bisogno abbiano di sentire tante
storie, attraverso le quali possono non solo scoprire altri mondi,
altre situazioni, altre possibilità, ma soprattutto riconoscere se
stessi e il proprio mondo interiore, con le gioie e le fatiche che il
crescere comporta. Il libro, inoltre, ci pare uno strumento importante che attraversa, o potrebbe attraversare, la vita del bambino
Pollo allo spiedo
sabato al mercato di Povo
Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 67
L’ a l b u m d e i r i c o r d i
Cartoline del primo 900
Pubblichiamo su questo numero due testimonianze
visive dei primi anni del 900. Sono due cartoline una illustrata e l’altra una cartolina di saluti e di auguri firmata
“tua Pia” ed inviata da Povo il 3 agosto 1901 alla signorina Ochner Maria abitante a Bosco di Civezzano. Il testo
della cartolina è: “Povo 3/8/01. A Maria, Sovente quando
al mattin ti risvegli e al buon Dio d’amor fervida volgi una
tua preghiera non ti scordar di chi tanto t’ama e tanto [?]
per te. Tua Pia. Ricevi pertanto i saluti a te e famiglia, io
spero che adesso avrò un po’ di pace che ti potrò scrivere più a lungo.
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68 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
L’ a l b u m d e i r i c o r d i
La seconda è una cartolina della piazza Pantè di Povo con la trattoria “Al Cavallino” con annessa vendita di
carne. La cartolina è stata stampata da Leon, Klaghenfurt 979, nel 1901 e spedita nel luglio 1902 ed indirizzata alla signorina Vera Alberti, maestra presso le scuole
popolari di Trento e porta la firma di un certo Giuseppe
Cristofoletti e altri. (sn)
I lettori di Tuttapovo possono sostenere
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Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 69
In ricordo di...
In ricordo di Andrea Nichelatti
30 dicembre 2000 - 30 dicembre
2005. Sono passati cinque anni da
quel tragico pomeriggio, dove Andrea,
travolto da una valanga sotto la cima
Serodoli, nel gruppo della Presanella,
perse la vita. Dal suo viaggio effettuato
in Nepal nel 1997, aveva portato la testimonianza dei pensieri scritti su delle
variopinte bandierine. Esse rappresentano una manifestazione di spiritualità
della gente nepalese. Esprimono un
sentimento, un augurio, che appese ad
un filo sventolano al vento disperdendo
i pensieri come preghiera. Per ricordarlo i suoi amici usarono questa tradizione nepalese, fecero centinaia di bandierine con dei pensieri in ricordo di
Andrea e furono esposte al vento della
Maranza. Alcune di queste poi raggiunsero il Nepal portate dalla guida alpina
Roberto Paoli, capo spedizione nel 97
ed amico di Andrea. In suo ricordo i familiari hanno scelto alcuni dei pensieri
scritti su quelle bandierine.
“La fonte dalla quale attingevi lo spirito di vita, possa essere per i tuoi genitori e Carlo fonte dalla quale zampilla la forza
per continuare e per noi, forza per credere che un Dio esiste.
Barbara”
“Pensavo proprio che tu, Andrea, il vuoto nel cuore non lo hai
provato, ma lasci qualcosa che assomiglia ad un vuoto, ma apparente, poiché in realtà questi cuori traboccano di tristezza, domande come macigni, rabbia e incredulità, cioè amore. Quelle ultime parole non le ho mai dimenticate. Spero che queste ti arrivi-
È morta la “Mariota Cainela”
Se ne andata lo scorso 10 ottobre la “Mariota Cainela”. Aveva compiuto 84 anni l’8 marzo e per Oltrecastello era una vera e propria istituzione. Instancabile “perpetua”, custode della chiesa e sacrestana per 25
anni, amica e consigliera di 3 generazioni di giovani, sempre in prima fila nelle iniziative della frazione, era probabilmente uno dei personaggi più
conosciuti del sobborgo. Come non ricordare “la Mariota” nelle gite, nei
campeggi e nelle attività organizzate per decenni insieme all’allora capellano di Oltrecastello don Renato Scoz e poi via via con i parroci che si
sono succeduti alla guida della parrocchia? Un’attività che ha in qualche
modo “forgiato” i giovani di allora, oggi 30-40enni che, indipendentemente dalle successive scelte di fede individuale, la ricordano con affetto e gratitudine. Una vita, quella di Maria Cainelli, che è stata profondamente segnata anche negli affetti più cari, prima con la tragica morte
qualche anno fa dell’adorato nipote Oscar Ceschi, (l’atleta dell’Us Scania
di Povo a cui è stato dedicato il complesso sportivo di Gabbiolo) e più
recentemente, con la scomparsa della figlia Adriana e del genero Gino.
Alle esequie nella chiesa parrocchiale era presente praticamente tutto il
sobborgo per salutare la Mariota nel suo ultimo viaggio. (pg)
70 - Tuttapovo n. 4 - Dicembre 2005
no con il vento, sulla tua montagna.
Ciao Andrea. Christian.”
“Ciao Andrea!
Quanti bellissimi momenti mi hai
fatto passare, grazie! Mi hai insegnato
ad amare la montagna innevata, ad affrontarla con coraggio e rispetto e
sempre con il sorriso sul viso. Un ultima cosa ti chiedo di insegnarmi: ad
accettare il vuoto che hai lasciato in
me, a continuare ad amare quelle vette che ti hanno portato via, a continuare a ricordare la tua gioia di vivere e
stare vicina a chi sentirà di più la tua
assenza. Chiara”
“Ciao Orso,
proverò a volare come volevi tu,
ma tieni sempre aperte le tue mani.
Tiby”
50649
4 fax 0461 9
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Tuttapovo n.4 - Dicembre 2005 - 71
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dicembre 2005