Istituto Comprensivo di Bisuschio Scuola secondaria di primo grado Prima fase del Gemellaggio 28 febbraio 2015 - 6 marzo 2015 Raccolta delle relazioni effettuate dagli alunni delle classi terze partecipanti al gemellaggio tra l’Istituto Don Milani di Bisuschio e il Collège di Taninges (Alta Savoia- Francia) 1 Indice Classe 3^A Barbieri Simone Pag.4 Biasibetti Sara Pag.5 Brazzale Matteo Pag.6 Buonamico Domenico Pag.8 Calamai Mattia Pag.9 Damir Asmaa Pag.10 Fiore Ylenia Pag.12 Gelmetti Camilla Pag.13 Mastandrea Matteo Pag.15 Martinelli Renzo Pag.17 Martone Francesco Pag.18 Parente Alessia Pag.19 Primerano Federica Pag.20 Primerano Giulia Pag.22 Riva Carolina Pag.25 Russo Mattia Pag.27 Scalia Manuele Pag.28 Schillaci Mattia Pag.29 Classe 3^B Acquaviva Gaia Pag.30 Aurecchia Elisa Pag.31 Bazzoli Greta Pag.34 Boselli Giovanna Pag.36 Martinenghi Greta Pag.38 Classe 3^D Abramo Michael Pag.41 Botticelli Matteo Pag.43 Calderini Clarissa Pag.44 Daverio Giulia Pag.46 Di Benedetto Elisa Pag.48 Grossi Camilla Pag.50 Motta Sara Pag.52 Orlando Marco Pag.53 2 Piazza Evelyn Pag.55 Piserà Iacopo Pag.57 Scalvini Federico Pag.58 Scalvini Matilde Pag.60 Tenciu Valentin Pag.62 Vimercati Elisa Pag.63 Premessa I racconti individuali dei ragazzi raccolti in questo libretto vogliono essere una testimonianza dell’esperienza da loro vissuta durante la settimana trascorsa in Francia (28 febbraio 2015 6 marzo 2015). Lo scambio culturale, che si è effettuato per la prima volta nella nostra scuola, è stato impegnativo dal punto di vista organizzativo (colgo l’occasione per ringraziare in particolar modo i docenti Falcinella e Longo che hanno dedicato molto del loro tempo a questo aspetto), ma ha avuto moltissimi risvolti positivi documentati dalle parole degli stessi ragazzi. Chi ha vissuto la settimana è tornato a casa cambiato: l’esperienza di vita in una famiglia diversa dalla propria, la lingua straniera, le diverse abitudini alimentari, la lontananza da casa… hanno posto i nostri alunni di fronte ad alcune difficoltà oggettive che non si possono negare, tuttavia essi hanno dimostrato di saper affrontare nuove le esperienze, traendo da esse aspetti positivi ed elementi di crescita personale. Al ritorno a Bisuschio traspariva dal volto dei ragazzi la gioia derivante dall’aver vissuto un’esperienza non comune, particolarmente intensa e coinvolgente. Sicuramente tutti hanno migliorato la loro padronanza della lingua francese, ma soprattutto sono diventati “più grandi” dimostrando autonomia personale, capacità di adattamento e di socializzazione, voglia di mettersi in gioco. In sintesi l’esperienza del Gemellaggio è stata una grande occasione formativa per tutti: sia per gli alunni che per noi docenti che abbiamo condiviso con loro questa avventura. Prof.ssa Daniela Doria 3 LE MIE IMPRESSIONI SUL GEMELLAGGIO di Simone Barbieri Sabato 28 febbraio 2015 siamo partiti dal piazzale della scuola di Bisuschio per andare a trascorrere 1 settimana con delle famiglie francesi di Taninges (alta savoia) io sono andato in famiglia con un mio compagno Matteo Mastandrea e il nostro corrispondente si chiamava Tibald si é dimostrato subito un ragazzo simpatico e socievole non essendo bravissimi in francese all 'inizio non eravamo molto a nostro agio ma il fartello di Tibald che era molto bravo in italiano ci ha aiutati a rompere il ghiaccio. Sono stato veramente felice di aver partecipato a questo progetto,le loro abitudini non sono molto diverse dalle nostre apparte per il fatto che mangiano molto formaggio il piatto che ci hanno cucinato che mi é piaciuto di piu` é stato un piatto che si mangia anche qua essendo vicini alla svizzera cioé la raclette. La città che mi è piaciuta di piu' è stata Annency dove io Mattia Russo e Mattia Calamai abbiamo fatto un giro e ci siamo divertiti molto, la visita che mi è piaciuta di piu' é stata la visita al palazzo dell ' onu (anche se mi è piaciuta molto anche quella alla croce rossa) abbiamo visitato la sala conferenze e ci hanno anche raccontato tutta la storia della fondazione di questa organizzazione molto importante, inoltre nel giardino si aggirano dei pavoni che purtroppo non siamo riusciti a vedere. Penso che questa esperienza possa essere molto utile per il domani. 4 IL MIO GEMELLAGGIO di Sara Biasibetti Sabato 28 febbraio noi alunni delle classi terze siamo partiti per andare a Taninges per il gemellaggio con una scuola francese. Il viaggio è durato circa 6 ore, ma è stato molto divertente, perché abbiamo scherzato e parlato per tutto il tempo. Quando siamo arrivati i nostri corrispondenti ci hanno accolto e dopo un breve saluto da parte del preside, ciascuno è andato nelle rispettive case. Dopo aver sistemato i bagagli, io e la mia corrispondente siamo andati a fare una passeggiata e siamo arrivate vicino a un laghetto. La sera abbiamo mangiato cous cous con pollo e dopo cena abbiamo visto la tv, ovviamente in francese con i sottotitoli francesi, per facilitarmi la comprensione. La giornata seguente era in famiglia: al mattino siamo andati a messa e nel pomeriggio siamo andati al bowling, dove ho vinto tre partite su tre e mi sono divertita molto. La sera la mia corrispondente mi ha fatto vedere un film, in francese con i sottotitoli francesi: stranamente ho capito tutto! Lunedì mattina, poiché il tempo era piovoso, siamo rimasti a scuola a fare delle attività per conoscerci meglio. Nel pomeriggio abbiamo fatto la tanto attesa ciaspolata durante la quale mi sono divertita molto perché non avevo mai provato un’esperienza così bella e con una vista stupenda delle montagne circostanti. La sera ero un po’ stanca, ma ero molto felice. Martedì siamo andati ad Annecy, la capitale del dipartimento dell’Alta Savoia; fortunatamente il tempo era sereno e la città era veramente bella: abbiamo mangiato sul lago e abbiamo visitato la prigione e la città. Mercoledì siamo andati a Ginevra dove abbiamo visitato il Palazzo delle Nazioni e il museo della Croce Rossa. A me è piaciuto di più il Palazzo delle Nazioni perché era enorme e molto affollato. Nel Palazzo ci sono 34 sale da conferenze, alcune che ospitano 20/30 persone, altre oltre 1200. Le lingue ufficiali sono inglese, francese, spagnolo, cinese mandarino, arabo e russo. Giovedì abbiamo visitato il carillon e la casa del patrimonio e dalle 10 alle 12 ho assistito alla lezione di fisica e tecnologia assieme a Carolina. Nel pomeriggio siamo andati a Chamonix a visitare il museo dei cristalli: le pietre erano veramente spettacolari e non ne avevo mai viste di così belle. La sera siamo tornati per la festa di addio: mi sono divertita molto, anche se è stato l’ultimo giorno che siamo stati assieme. Il giorno dopo siamo partiti: tutti erano tristi e piangevano, ma io ero soltanto triste. Il viaggio di ritorno è stato divertente, ma appena giunta a casa volevo ritornare a Taninges perché là mi ero sentita bene, la famiglia di Eleonore è stata molto gentile con me e io mi sentivo molto felice. Spero che questi due mesi che ancora ci separano dai nostri amici francesi passino velocemente. 5 GEMELLAGGIO 2015 di Matteo Brazzale Quest’anno a noi ragazzi di terza è stato proposto di partecipare ad un gemellaggio con la scuola media di Taninges, in Francia. Ogni ragazzo italiano avrebbe dovuto ospitare uno o due compagni francesi e i francesi avrebbero fatto lo stesso. Così sabato 28 febbraio alle ore 9.00 noi alunni di terza di Bisuschio e Cuasso che abbiamo aderito siamo partiti per la Francia. Io avevo scoperto solo qualche giorno prima della mia partenza da chi sarei andato quindi ci eravamo scritti solo qualche email, ma non ero preoccupato del compagno da cui sarei stato ospitato; le mie preoccupazioni principali erano la lingua e le diverse abitudini a cui mi sarei dovuto adattare. Dopo un lungo viaggio in pullman, verso le ore 15.00, siamo arrivati alla scuola di Taninges, un piccolo paese in una valle circondata da montagne tutte innevate, e questo mi ha fatto piacere. Gli alunni della scuola ci hanno accolto con un rinfresco e dopo il discorso del preside ogni italiano è andato a casa con il suo corrispondente. Il mio si chiamava Idriss Guilon. Arrivato a casa sua mi ha presentato i genitori e mi ha fatto sistemare le valigie, dopodiché siamo usciti nel cortile per giocare a calcio. Ho trascorso il sabato e la domenica in casa del mio corrispondente, visto che pioveva, e lui mi ha mostrato i suoi giochi per la Play Station. Questo è stato il momento più difficile per me perché non ho visto nessun italiano e ho trovato persone con abitudini molto diverse rispetto alle mie, come il modo di mangiare e il fatto che io mi muovo spesso, faccio sport mentre Idriss è più sedentario; stranamente la lingua è stato l’ultimo dei miei problemi perché riuscivo a farmi capire, anche se non in modo perfetto: infatti con il mio compagno non riuscivo a fare una conversazione come faccio con gli italiani. Dal lunedì al venerdì, dalla mattina fino al tardo pomeriggio, mi trovavo sempre insieme ai miei amici italiani e ai loro corrispondenti francesi: abbiamo fatto una ciaspolata sulle montagne sopra il paese, abbiamo visitato Annecy, Ginevra, Chamonix e la certosa e il carillon di Taninges. Inoltre il giovedì sera ci è stata offerta una cena dalle famiglie francesi e abbiamo anche ballato. Dal lunedì in poi ho conosciuto molti altri ragazzi francesi con cui ho fatto amicizia, con alcuni sono ancora in contatto e ho anche accresciuto il legame con Idriss. Per noi italiani il gemellaggio è servito a migliorare la nostra amicizia e a conoscere i ragazzi di Cuasso, con cui 6 non eravamo mai stati. A me in particolare è servito a superare le mie difficoltà che erano soprattutto legate al cibo: mi sono abituato a mangiare ed apprezzare i piatti di altri paesi, ho migliorato il mio francese e ho imparato a tenere in ordine le mie cose che avevo portato in Francia. Prima della partenza non ero molto entusiasta di questa esperienza, ma dopo la settimana che ho trascorso mi sono pentito della mia negatività iniziale, perché mi sono divertito moltissimo, ho visto luoghi stupendi e ho fatto nuove amicizie. Ora aspetto con impazienza il mese di maggio in cui loro verranno da noi e spero di trascorrere una settimana bella come quella a Taninges. 7 RELAZIONE GEMELLAGGIO di Domenico Buonamico Nella settimana compresa tra il 28 febbraio e il 6 marzo, io, i compagni che avevano aderito al progetto e i tre professori siamo stati a Taninges, in Francia, per un gemellaggio. Nel pomeriggio dell’ultimo di febbraio siamo arrivati nella cittadina e ci siamo subito recati alla scuola dove i compagni francesi ci avevano preparato un’accoglienza. Io e alcuni miei compagni abbiamo subito pensato che sarebbe stata una settimana molto tormentata per i più svariati motivi: ad alcuni non piaceva il proprio corrispondente, altri non comprendevano niente di quello che i ragazzi francesi dicevano, altri ancora non sopportavano la distanza dai famigliari… Mai avremmo creduto che il venerdì successivo saremmo saliti sul pullman con tanta tristezza, cercando nella nostra testa un loro ricordo per paura di dimenticarceli. La difficoltà inziale piano piano è stata superata e il lunedì, grazie ad attività proposte dagli insegnanti abbiamo iniziato a conoscere piano piano quelli che prima erano dei perfetti sconosciuti… Le nuove amicizie fatte andavano a sfatare un po’ quei pregiudizi che alcuni di noi si erano portati dietro dall’Italia: i francesi sono tutti altezzosi e robe del genere. Le gite fatte in seguito hanno aumentato i legami e, giorno dopo giorno, gita dopo gita, siamo diventati amici, tutti. Così ci siamo trasformati in un gruppo misto, dai colori misti: a volte Azzurro, a volte Bleu. E ora tutti aspettiamo con trepidazione il loro arrivo a maggio, per continuare a ridere assieme, divertirci e scherzare. 8 GITA A TANINGES di Mattia Calamai Sabato 28 febbraio siamo partiti per il gemellaggio a Taninges (alta savoia). Il viaggio è stato molto lungo ma diventerte. Appena arrivati la scuola ci ha accolto presentandoci i professori e le famiglie che ci hanno accolto nella loro casa. Lunedì mattina dovevamo andare a ciaspolare ma pioveva così siamo rimasti a scuola a fare delle attività tutti insieme, mentre nel primo pomeriggio finalmente siamo partiti per andare a ciaspolare;è stato divertentissimo!!!!!! Martedì invece siamo andati ad Annency una città stupenda e inoltre abbiamo trovato bel tempo. Ad Annecy abbiamo visitato: la Vieille Ville,Parc Charles Bosson,Chateau d'Annecy è il punto più alto della città che ha un bel panorama e infine il lago d'Annecy che abbiamo visto e che purtroppo non abbiamo potuto navigarlo con il battello perchè non era stagione. Mercoledì siamo andati a Ginevra a visitare l' ONU e la Croce Rossa: l' ONU (organizzazioni delle nazioni unite) dove ci sono le camere in cui si riuniscono tutti gli stati per discutere. Alla Croce Rossa invece prima dell'ingresso c'erano delle statue di cui non abbiamo capito il significato e sopra c'erano le bandiera della Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa. Nel museo c'erano molti oggetti di cui quello che mi è piaciuto di più sono stati i diversi schermi che raccontavano la storia delle persone salvate dalla Croce Rossa. Giovedì ci siamo divisi in due gruppi uno andava a scuola e l'altro andava a visitrare Taninges; io ero nel primo gruppo e quindi sono andato prima a fare prima lezione perfortuna la prima ora ho fatto lezione di ialiano e ovviamente è stato molto facile mentre la seconda ora sono andato a fare matematica ma è stata difficile perchè i ragazzi erano della quarta media e quindi la nostra prima superiore e così ci siamo dovuti mettere a fare la lezione ma grazie alla professoressa Doria che con la scusa di fare foto “sbirciava” i ragazzi e poi veniva a suggerirci a me e a Mastandrea. Alle 10.00 sono andato a fare la visita a Taninges dove abbiamo visitato una Chiesa e abbiamo visto una panchiana gigante dove dal sopra si vedeva tutto il paesaggio. Dopo pranzo siamo partiti per andare a Chamonix dove abbiamo visitato il museo dei cristalli dove c'erano molti cristalli di tpi diversi e la guida ci ha anche spiegato come si estraggono dalle roccie;dopo la visita abbiamo avuto quindici minuti di tempo libero. Tornati alla sera siamo andati a scuola dove abbiamo mangiato e dopo cena abbiamo ballato. Venerdì i miei compagni sono andati a vedere un museo ma io non ho potuto visitarlo perchè sono stato male.Mi sono divertito molto e mi piacerebbe rifare questa esperienza!!!!! 9 RELAZIONE GEMELLAGGIO di Asmaa Damir Sabato 28 febbraio 2015, alle ore 9:00 circa, io, la mia classe, cinque ragazze della 3°B, e la 3°D di Cuasso, siamo partiti dal piazzale della scuola secondaria di Bisuschio per andare a Taninges (in Francia) per partecipare allo scambio interculturale tra noi alunni italiani ed tra alunni francesi. Il viaggio è durato circa quattro ore e mezza (siamo arrivati a destinazione alle 14:00 circa) durante il tragitto ci siamo fermati in due autogrill. Quindi siamo arrivati alla scuola di Taninges e, a darci il benvenuto c’erano il preside, alcuni professori e tutti i ragazzi partecipanti al gemellaggio. Siamo entrati nella palestra nella quale c’era un tavolo con sopra bevande e cibi. Dopo il preside ha fatto un discorso in francese e poi leggerlo in italiano (la prof. ci ha detto che aveva usato google traduttore). Dopo ancora due ragazze francesi ci hanno fatto vedere un power point raffigurante tutti i paesaggi e le cose che in seguito avremmo visto. Poi il prof. Longo ad un certo punto ha chiamato me e Camilla per farci conoscere Leslie (la nostra corrispondente). Leslie ci ha fatto vedere un albero in cui erano appesi dei bigliettini e noi abbiamo preso i nostri. Infine ci ha fatto conoscere sua mamma che ci ha accompagnate a casa. Arrivate a casa siamo rimaste a bocca aperta perché era una casa molto grande e bellissima. Entrate abbiamo appoggiato le nostre valigie, abbiamo fatto il letto e poi siamo uscite con una sua amica a fare una passeggiata per Mieussy. La domenica seguente poi siamo uscite a vedere la partita di calcio della nostra corrispondente (hanno vinto 1 a 0) e poi siamo andate a casa di suo padre. Il giorno dopo siamo andate alla scuola di Taninges con la tuta da neve pronte per ciaspolare ma abbiamo dovuto rimandare la gita in montagna al pomeriggio. Durante tutta la mattinata abbiamo fatto delle attività per conoscerci meglio e dopo pranzo siamo andati a ciaspolare. È stato molto divertente perché abbiamo giocato sulla neve insieme ai nostri amici francesi. Martedì siamo andati ad Annency, (chiamata anche la “Venezia delle Alpi”) a visitare la prigione e i dintorni, ma abbiamo anche fatto un po’ di shopping. Mercoledì siamo andati in Svizzera, a Ginevra, per visitare l’ONU e la Croce Rossa. La cosa più divertente è stata visitare la Croce Rossa perché era un museo interattivo. Giovedì dalle 10:00 alle 12:00 abbiamo avuto lezione con i francesi, io di francese e di italiano per poi pranzare con la mia corrispondente nella mensa della scuola. Alle 13:30 siamo partiti 10 per andare a Chamonix dove abbi amo visitato un museo sui cristalli che è stato abbastanza divertente. Alle 18:00 circa siamo tornati a scuola dove abbiamo cenato tutti insieme ed, la cosa più divertente, abbiamo ballato e scherzato insieme ai francesi. Al mattino del venerdì abbiamo visitato un carillon, il quale è stato molto divertente (io ho provato a suonarlo ed è stato molto difficile!). Dopo lacrime, addii, ed abbracci siamo partiti per l’Italia; è stato molto triste lasciare i nostri corrispondenti, ma ci siamo rallegrati pensando che ci saremmo rivisti tra due mesi. Per me è stata un’esperienza indimenticabile. 11 TEMA GEMELLAGGIO CON TANINGES di Ylenia Fiore Sabato 28.02.2015 alle 14:30 circa siamo arrivati nella scuola di Taninges e I ragazzi ci hanno accolto indossando delle magliette con scritto: “Benvenuto”. Dopodiche siamo andati nell'atrio della scuola dove ci hanno accolti con una merenda. Dopo la merenda ognuno è andato a casa del proprio corrispondente. Il sabato sera sono andata in piscina con la mia corrispondente Ilonà. La domenica era il giorno con le famiglie. Io sono rimasta a casa della mia corrispondente a festeggiare il compleanno della sorellina Lizà. Il lunedi mattina ci siamo trovati a scuola e abbiamo fatto delle attività per conoscerci meglio...abbiamo fatto un gioco in cui ognuno riceveva un biglettino con scrtto il nome di un animale e bisognva mimare il verso del proprio animale cosi da trovare I propri simili e formare un gruppo con cui si sono svolte delle attività. Dopo aver mangiato nella mensa abbiamo preso il pullman che ci ha portato a prendere le ciaspole. Dopo aver messo le ciaspole abbiamo fatto la ciaspolata. È stato molto faticoso ma anche abbastanza divertente. Il martedi siamo andati ad Annency un paese sull'acqua. Il mattino ci hanno lasciato il tempo per fare shopping e il pomeriggio abbiamo visitato la citta. Mercoledi siamo andati a Ginevra. Il mattino abbiamo visitato l'onu e il pomeriggio il museo della croce rossa. L'Onu l'ho trovato un po' noioso..ma mi è piaciuto molto vedere la sala dove si riunisce il consiglio..la sala era enorme con ben 1200 posti a sedere. Il museo della croce rossa è stata una delle cose che mi è piaciuta di più, sopratutto le stanze dei testimoni ovvero degli schermi in cui c'erano queste persone che parlavano dellla loro storia e di come la croce rossa li ha aiutati. Giovedi mattina abbiamo fatto lezione con i nostri corrispodente francese per due ore, ognuno ha fatto lezioni diverse, io ero con Asmaa, Alessia e Federica e abbiamo fatto letteratura e italiano. Il pomeriggio siamo andati a fare shopping a Chamonix e abbiamo visto anche il museo dei cristalli che è stupendo! Era diviso in due percorsi uno era una sala in cui c'erano tutte le teche e le vetrine con all'interno I cristalli, e l'altro era un percorso interattivo sulla scalata. La sera c'è stata la festa finale organizzata dalle famiglie, è stata bellissima e tutti si sono divertiti tantssimo. Venerdi mattina abbiamo fatto un ultimo giro per Taniges abbiamo visitato un museo in cui c'erano tutti I lavri che spevano fare gli abitanti di taninges e il carillon nel campanile. Poi abbiamo mangiato e siamo ripartiti. È stato bellissimo e non vedo l'ora che vengano i francesi qua. 12 GEMELLAGGIO IN FRANCIA di Camilla Gelmetti Quest' anno i nostri professori hanno deciso che, al posto di fare la gita di tre giorni avremmo fatto un gemellaggio con la scuola di Taninges un paese francese situato in Alta Savoia. All' inizio niente era sicuro, ma poco alla volta sono arrivati gli avvisi e le comunicazioni ai genitori per non parlare delle informazioni che il professor Longo, organizzatore del gemellaggio, ci dava costantemente. Finalmente un giorno sono arrivati i nomi dei nostri corrispondenti francesi e le loro presentazioni, la mia si chiamava Aurélie Bonnet e abbiamo iniziato a scriverci via mail, mi sembrava molto simpatica e non vedevo l' ora di andare da lei quando purtroppo circa una settimana prima della partenza è successo un imprevisto e non ha più potuto ospitarmi, ma per fortuna Leslie Haudecoeur, la corrispondente di Asmaa, aveva un posto in più e quindi la mia corrispondente è diventata lei. Finalmente il giorno della partenza cioè sabato 28 febbraio, è arrivato: il piazzale della scuola era occupato da noi e dalle nostre valigie. Dopo un po' è arrivato il pullman, io ero seduta vicino ad Asmaa; è stato un viaggio divertente ed è stato emozionante quando siamo passati per il traforo del monte Bianco! Alle 14:30 circa siamo arrivati davanti alla scuola; ad aspettarci c' erano i ragazzi francesi e gli insegnanti: siamo entrati nella palestra dove, dopo aver ascoltato il discorso del preside, due ragazze ci hanno illustrato il programma della settimana. Io e Asmaa abbiamo trovato Leslie e dopo il rinfresco siamo andate a casa sua che si trova a Mieussy un comune vicino a Taninges, qui abbiamo sistemato le valigie e poi siamo andate a fare un giro per Mieussy insieme a Elisa un amica di Leslie e alla sua corrispondente. Tornate a casa abbiamo preparato il letto e abbiamo giocato insieme a Leslie e a suo fratello Dorian. La prima notte è passata bene. La domenica mattina siamo andati a vedere la partita di calcio di Leslie e poi da mezzogiorno per tutto il pomeriggio siamo state a casa di suo padre e ci siamo divertite molto; per me questa è stata la giornata più difficile, perché ancora non conoscevo bene la mia corrispondente e tra di noi c' era ancora un leggero distacco, infatti il giorno dopo sono stata 13 felicissima di tornare a scuola e rivedere i miei compagni! Quella mattina c' era in programma la ciaspolata sulla neve, ma dato il maltempo siamo rimasti a scuola a fare delle attività, qui ho conosciuto due ragazze, Eleonore e Leonor, che poi sono diventate mie amiche. Verso le 14:00 siamo partiti per Praz de Lys e abbiamo fatto la camminata con le racchette da neve che è stata divertentissima. Il giorno seguente, cioè martedì, siamo andati a visitare Annecy: prima ci siamo divisi e siamo andati in giro per la città e dopo, con una guida, abbiamo visitato il castello e un' antica prigione. Mercoledì invece abbiamo fatto una gita davvero interessante a Ginevra , dove abbiamo visitato l'ONU e il museo della Croce Rossa ; tornate a casa, per cena abbiamo mangiato la fonduta. Mi è piaciuta molto, poi io e Asmaa abbiamo fatto dei piccoli discorsi in francese con la mamma di Leslie: è stato strano e bello allo stesso tempo. Giovedì, durante la mattina abbiamo partecipato a piccoli gruppi ad alcune lezioni: io ero nel corso di fisica e devo ammettere che non ho capito molto; finita la lezione siamo andati a visitare la Certosa di Mélan e poi nel pomeriggio siamo andati a Chamonix. Il momento migliore però è stato la sera, durante la festa finale, quando siamo stati tutti insieme e ci siamo scatenati; verso le 22:00 siamo tornate a casa e abbiamo sistemato le valigie. La mattina seguente abbiamo visitato un museo sulle antiche tradizioni di Taninges e il Carillon. Poi è arrivato il momento di partire, eravamo tutti tristi, la settimana era volata, ma è stata un' esperienza bellissima, divertente e piena di emozioni che mi ha fatto maturare molto, si sono create molte amicizie e io non vedo l' ora che arrivi maggio per rincontrarli. 14 IL GEMELLAGGIO di Matteo Mastandrea Quella che sto per raccontare è la mia esperienza del gemellaggio con la scuola di Taninges in Francia. Sabato 28 febbraio siamo partiti alle 8.45 da scuola, io ero davvero entusiasta all’idea di partire perché ero sicuro che quella sarebbe stata un’esperienza importante e che mi sarei divertito molto. Il viaggio è durato circa 6 ore con due soste e quando siamo arrivati a Taninges ero agitatissimo e impaziente di conoscere la famiglia che mi avrebbe ospitato per una settimana. Dopo un breve discorso del preside della scuola francese, dovevamo cercare i nostri corrispondenti, io e Simone siamo stati avvicinati da Tibauld : un ragazzo grande e alto con gli occhi neri e i capelli lunghi: era lui il nostro nuovo amico. Fin dall’inizio è stato veramente difficile comunicare in francese, fortunatamente Tibauld sapeva parlare inglese allora è stato molto più facile. La loro casa era situata nella parte alta di Taninges in una zona sommersa di neve, l’abitazione era a due piani, in quello di sotto c’era la nostra camera e sopra c’era un bel soggiorno e la cucina con la sala da pranzo. La famiglia sin dall’inizio si è dimostrata molto ospitale e disponibile anche se parecchie volte siamo rimasti a casa da soli perché i genitori lavoravano. La domenica siamo rimasti a casa quasi tutto il giorno senza fare niente, al pomeriggio siamo andati a fare shopping a Chamonix: devo dire che è stata la giornata meno interessante e la più faticosa per me, perché volevo incontrare tutti gli altri e non ho avuto la possibilità di farlo. Il giorno seguente è stato decisamente migliore perché siamo andati a fare la ciaspolata sulla neve e siccome non si poteva camminare all’indietro con le ciaspole ci sono state di quelle cadute davvero esilaranti, anche del sottoscritto. Martedì siamo partiti alle 8.30 per recarci ad Annecy, città molto particolare in stile Venezia con questo fiume che sfocia in un enorme lago ai piedi delle alte montagne dell’Alta Savoia. Avevamo un’ ora e mezza per farci un giro e comprare qualcosa in centro città, io ho mangiato una buonissima croissant e devo riconoscere che quelle francesi sono davvero eccezionali. Al pomeriggio abbiamo visitato con una guida la città e siamo tornati a casa verso le 17.00, dopo una bella doccia era già ora di mangiare e abbiamo mangiato la famosa Raclette, la specialità dell’Alta Savoia. La notte è passata abbastanza velocemente e la mattina di mercoledì siamo partiti per andare a Ginevra per visitare la società delle nazioni: l’ONU, e poi anche il museo della Croce Rossa. Sono rimasto molto sorpreso nel vedere l’imponenza di quelle sale di conferenza nelle quali si riuniscono i rappresentanti di moltissimi stati del mondo. Il tempo è passato davvero in fretta , e quando giovedì pensavo che solamente dopo un giorno e mezzo sarei dovuto ritornare a casa, questo mi di dispiaceva molto. 15 La mattinata del 5 febbraio l’abbiamo passata per due ore a scuola con i francesi, ovviamente divisi a gruppi di tre, le due materie a cui ho assistito sono state: tedesco e matematica, quest’ultima è stata una lezione di prima superiore basata su equazioni e altre cose di cui non ho capito veramente niente ma che mi sono servite molto per avere un po’ l’idea di cosa farò tra qualche mese. La serata finale è stata veramente entusiasmante perché lì mi sono letteralmente scatenato a ballare con i miei amici delle musiche da discoteca. In questa esperienza ci sono stati anche dei momenti difficili come la nostalgia, l’ansia durante la notte, la difficoltà di comunicare in francese…ma, confrontandomi con i professori e con i miei a mici, sono riuscito a superare questi momenti e questa “ vacanza” mi è servita per mettermi alla prova e a diventare grande. Devo ringraziare enormemente i tre professori: Doria, Longo e Falcinella per tutto quello che hanno fatto per me e per tutti gli altri miei amici e perché mi hanno fatto vivere un’esperienza che non dimenticherò mai. 16 GEMELLAGGIO TANINGES di Renzo Martinelli Sabato 28 febbraio 2015 alle ore 8:45 siamo partiti per Taninges per soggiornare dal nostro corrispondente francese. Il viaggio è stato lungo, ma appena arrivati siamoarrivati ci hanno accolti bene e alle 16.00 siamo andati alle case dei nostri corrispondenti. Io sono andato da un ragazzo di nome Florian , a cui piace giocare ai giochi di società e leggere i libri. Arrivato a casa , sua mamma mi ha fatto assaggiare crèpes. Il giorno seguente era il giorno libero , le nostre famiglie ci potevano portare dove volevano,la mia famiglia ha deciso di andare a visitare il museo degli strumenti. Lunedì siamo andati tutti insieme a ciaspolare con le racchette da neve. É stato molto stancante fare quella camminata, ma è stato molto bello. Siamo ritornati a casa verso sera. Il giorno dopo che era martedì siamo andati a Annecy per visitare il grande centro storico e il castello , abbiamo comprato qualche dolce e qualche souvenir del posto. Il centro storico era molto bello e davvero grande e non l'abbiamo visitato tutto. Siamo restati insieme tutto il giorno fino alle 6 di sera. Annecy è molto bella, e ho fatto molte foto. Il mercoledì ci siamo recati in Svizzera , a Ginevra , per visitare la sede dell'Onu ; il posto era molto grande ed era composto da molte stanze dove si radunavano i vari rappresentanti degli stati del mondo. A mezzogiorno abbiamo pranzato davanti a un palazzo. Giovedì mattina ci siamo divisi per andare nelle diverse classi ad assistere a una lezione in francese ; a me è toccato di assistere a una lezione di fisica, che ho capito abbastanza bene. Lo stesso giorno , ma di pomeriggio siamo andati a Chamonix per visitare un museo dei minerali del Monte Bianco. La sera si è svolto la cena finale con i francesi e i loro genitori; dopo aver cenato abbiamo ballato per circa un'ora e mezza. Il venerdì alle 8 d mattina ci siamo ritrovati tutti alla scuola di taninges per darci l'ultimo saluto, e alle 13:30 siamo partiti con il bus per Bisuschio. È stata una bellissima esperienza , penso che il mio francese sia migliorato, ho imparato molte cose e mi è piaciuto davvero il mio soggiorno in Francia di 7 giorni. 17 LA GITA A TANINGES di Francesco Martone Il giorno 28 Febbraio 2015 io, i miei compagni 3^, i dei ragazzi di Cuasso alcune ragazze della 3^b e tre professori mitici quanto pazienti, siamo partiti per un scambio culturale con un paesino sperduto dell’alta Savoia: Taninges.Il viaggio è stato lungo, quasi sei ore ma è stato più leggero e divertente del previsto visto che io e i miei amici giocavamo, scherzavamo e cantavamo a squarciagola. Arrivati a Taninges abbiamo incontrato i nostri corrispondenti francesi che ci hanno accolti a braccia aperte; eravamo un po’ timidi, ma allo stesso tempo gasatissimi per questa avventura cosi ci siamo fatti coraggio e abbiamo cercato i nostri corrispondenti.Il mio si chiamava Samuell e con lui c'era la sua famiglia che mi ha accolto come uno di famiglia piuttosto che un estraneo, Mi sono divertito così tanto che mi è dispiaciuto molto tornare in Italia; Il gemellaggio tutto sommato mi e piaciuto tantissimo perché abbiamo fatto tante piccole gite per la Savoia, come a Ginevra a vedere la sede dell' ONU,( all’ 2^ posto per importanza) oppure a fare la ciaspolata sulla montagne di Taninges oppure nella bellissima Annecy denominata "la Venezia delle Alpi" per i suoi fiumi in tutta la città e famosa per una prigione isolotto e per il castello sulla montagna; in oltre abbiamo visitato Chamonix con il suo museo della scalata e dei cristalli ah a proposito non mi e piaciuto il poco tempo A disposizione per visitare la città. In sintesi il gemellaggio è stato davvero meraviglioso, bellissimo e non vedo l'ora che i francesi vengano in Italia. So che sarà un’esperienza che ricorderemo per sempre. 18 GEMELLAGGIO FRANCIA di Alessia Parente Quest’anno la mia scuola ha organizzato un gemellaggio con la Francia. Noi alunni di terza siamo andati in Francia dal 28 febbraio al 6 marzo e i ragazzi francesi verranno qui dal 18 maggio al 24 maggio. Sabato 28 febbraio alle ore 9 circa siamo partiti dalla scuola di Bisuschio per Taninges. Il viaggio è stato abbastanza lungo e faticoso: è durato 6 ore. Alle 14.30 circa siamo arrivati: i ragazzi francesi ci hanno accolto molto bene e dopo c’è stata l’attribuzione delle famiglie disegnate. Lunedì abbiamo fatto la ciaspolata cioè una camminata sulla neve con delle specie di racchette ai piedi, è stata molto faticosa. Martedì siamo andati ad Annecy a vedere il castello. Questo castello era molto grande. Mercoledì è stato il giorno che mi è piaciuto di più perché abbiamo visto la sede dell’Onu che si trova a Ginevra: c’era una sala grandissima con tutte le sedie per i rappresentanti dei vari stati e in mezzo alla sala c’era tipo un palco con delle sedie e dei microfoni; c’erano poi altre stanze che non abbiamo visto. Nel pomeriggio abbiamo visitato la sede della Croce Rossa e tramite degli apparecchi elettronici abbiamo ascoltato tutta la storia di questa organizzazione. Giovedì è stato un giorno diverso perché la mattina abbiamo partecipato alle loro lezioni scolastiche poi abbiamo visitato la parte storica di Taninges, il pomeriggio invece siamo andati a Chamonix e abbiamo fatto un po’ di shopping e visitato un po’ la città; la sera è stato il momento più bello della giornata perché abbiamo fatto una festa finale tutti insieme. Venerdì mattina abbiamo visitato il Carillon che si trova nella chiesa di Taninges e abbiamo visitato l’altra parte storica della città; alle 11 abbiamo fatto l’ultimo pranzo insieme e quando siamo partiti c’era una valle di lacrime, perché non volevamo tornare e ci siamo affezionati tanto a questi ragazzi. Nella famiglia dove sono andata io mi sono trovata benissimo; la mamma come se fossi una loro figli. La mia corrispondente di chiama Clèmence ed è la stessa ragazza che ospiterò io quando in Italia i ragazzi francesi. Questa esperienza mi è piaciuta molto anche perché non sono mai andata all’estero ed ho visto un posto che volevo visitare 19 GEMELLAGGIO FRANCIA di Federica Primerano Il 28 febbraio alle ore 9 siamo partiti per andare a Taninges in Francia. Appena siamo partiti ero contentissima e pensavo... a come comportarmi,a come potevo comunicare... insomma ero molto agitata, ma non lo facevo vedere anche perchè poi mi è passato durante il viaggio. Quando eravamo più vicini sia alla Francia sia a Taninges, l'agitazione era tornata e si faceva sentire sempre di più. Arrivatisul posto le famiglie ci hanno portato a casa: io ero molto agitata perchè la mia corrispondente non è arrivata subito. Appena sono entrata in casa mia mi sentivo molto strana agitatissima, non sapevo comunicare, avevo dimenticato tutto ma, questione di pochi minuti,ho stretto amicizia con la mia corrispondente. Quando sono andata a letto ho pensato che il giorno della presentazione era passato mancava quello della conoscenza della famiglia. Domenica dopo che mi sono alzata ero ancora tesa perchè non ero a casa mia. Abbiamo mangiato e siamo andati al bowling c'era anche la migliore amica della mia corrispondente e la sorellina; abbiamo giocatoe ci siamo divertite tanto ma siamo tornate a casa alle 16. Diciamo che poi era scomparsa l'agitazione ed ero contentissima di fare esperienze nuove. Lunedì mattina siamo rimasti a scuola e abbiamo giocato e ho conosciuto meglio la sua migliore amica. Il pomeriggio siamo andati a ciaspolare è stato divertente:non avevo mai fatto una passeggiata così ed è stato molto bello, poi nevicava un po' ed era ancora più bello! Con la corrispondente ci tiravamo palle di neve anche per familiarizzare un po' di più. Martedì abbiamo visitato Annecy è stato bello anche perchè non la conoscevo e quindi è stata un'esperienza in più;siamo andati a fare shopping io, la mia corrispondente, la sua migliore amica e Greta. É stato divertente andare in giro da sole per la città. Il pomeriggio ci siamo divise e quindi non siamo state insieme.Mercoledì siamo andati a Ginevra ed ero felicissima perchè nella città ci ero già stata. Io e la mia corrispondente eravamo sempre separate anche perchè ervamo divise tra francesi e italiani per via delle guide diverse. È stato molto istruttivo visitare sia l'ONU e sia la Croce Rossa e scoprire la storia di queste due organizzazioni molto importante! La sera abbiamo corso in giro per casa per farci il solletico a vicenda ed siamo andati a visitare il monastero di Melan ed è stato divertente. Giovedì mattina è stato abbastanza carino. Alle 10 sono andata ad assistere alle lezioni di francese e italiano: ero in classe con la mia corrispondente. Quella di francese era un po' noiosa perchè non capivo niente, mentre quella di italiano era molto bella e tutto sommato mi sono divertita. Il pomeriggio siamo andati a visitare Chamonix:anche li eravamo separati francesi e italiani. Abbiamo visitato il museo dei cristalli 20 ed è stato stupendo. Poi siamo andati a fare shopping per 10 minuti e poi direttamente a scuola, dove abbiamo mangiato nella mensa.Dopo mangiato ci siamo recati tutti nell'atrio a ballare:ci siamo messi in cerchio ci siamo scatenat, è stato il momento più bello e divertente! Durante la notte pensavo che volevo restare lì ancora! E poi il giorno triste è arrivato: venerdì... il ritorno. La mattina siamo andati a visitare la chiesa e il centro. Abbiamo mangiato e poi siamo partiti abbiamo pianto tanto tutti era molto triste come partenza... ma poi mi sono calmata e non vedo che arrivi maggio così mi vedrò con tutti!! mi sono divertita tanto durante la gita èstata un'esperienza che mi rimarrà per sempre nel cuore, anche perchè si sono creati legami forti con i corrispondenti!!! 21 GEMELLAGGIO A TANINGES di Giulia Primerano Sabato 28 febbraio 2015 noi ragazzi di terza siamo andati a scuola normalmente, ma con una piccola differenza: una valigia piuttosto che uno zaino. Eravamo pronti per partire, direzione Francia, più precisamente Taninges. Verso le ore 9.00 è arrivato il nostro pullman, con i ragazzi di Cuasso. Abbiamo caricato i nostri bagagli nella stiva del pullman e abbiamo salutato i genitori. Eravamo tutti un po’ eccitati ed ansiosi per questa esperienza. Durante il viaggio, durato all’incirca cinque ore, abbiamo parlato, giocato, ascoltato musica e ci siamo divertiti. Ci siamo fermati anche due volte per fare una pausa. Alle 14 circa siamo arrivati alla scuola di Taninges e siamo stati accolti dai ragazzi francesi che indossavano una maglietta di benvenuto nei nostri confronti. Scesi dal pullman ci siamo recati nell’atrio della scuola, cercando i nostri corrispondenti francesi. I ragazzi ci hanno mostrato una presentazione col programma della settimana che avremmo passato lì. Quando la presentazione è conclusa ci siamo avvicinati ad un albero sul quale c’erano appese le lettere di benvenuto dei nostri corrispondenti francesi per noi. Chi non trovava la lettera lì, poteva cercarla sui tavoli allestiti a fianco. Dopo aver preso la lettera abbiamo parlato un po’ con i compagni francesi e poi siamo andati a casa. Assieme a Marie, la mia corrispondente, c’era anche la sua migliore amica Clementine. È stata con noi per due giorni, ovvero la nostra permanenza a casa del padre di Marie. Appena siamo arrivate abbiamo giocato a Action, Veritè o Gage, l’equivalente del gioco in italiano Obbligo o Verità. Poi, concluso il pomeriggio siamo andate a cenare. Durante la serata abbiamo visto un film e poi abbiamo dormito. Domenica 1 marzo invece siamo andate al supermercato assieme ai fratelli e abbiamo comprato tanti dolci, poi ci siamo fermati in una casetta di legno sul ciglio della strada e abbiamo mangiato ciò che abbiamo acquistato. Dopo siamo tornati a casa e abbiamo pranzato. Abbiamo festeggiato il compleanno del fratello di Marie e poi siamo andati tutti al piano superiore, sul divano, a giocare. Abbiamo preso la decisione di uscire fuori a giocare anche se le condizioni climatiche non erano delle migliori. Abbiamo incontrato la vicina di casa che è venuta con noi. Più tardi siamo entrati e siamo tornati sul divano, fino a che non è giunta l’ora di cenare. Dopo la cena abbiamo preparato borse e valigie per partire e andare a casa della mamma di Marie. Arrivati lì ci siamo cambiati per dormire. Finalmente per noi italiani era arrivato lunedì 2 marzo. Siamo giunti a scuola alle ore 8.00 e abbiamo atteso i professori francesi che ci avrebbero spiegato le attività da svolgersi. La prima è stata quella di mimare gli animali. Ci sono stati affibbiati dei nomi di animali: io ero un pesce e assieme a me c’erano Sara, Simone, Matteo,Giulia, Tybald, Marie, François e Elisa. L’attività seguente è stata andare in un aula e fare conoscenza con altri 22 ragazzi che non dovevano essere né della nostra nazionalità e nemmeno il nostro corrispondente. Io sono andata a conoscere Eleonore, la corrispondente di Sara. La sua migliore amica, Leonor è andata a conoscere Camilla, così ci siamo riunite noi quattro e ci siamo conosciute ancora meglio. Dovevamo poi descrivere il compagno scelto a tutti gli altri. L’altra attività che abbiamo eseguito sempre in questa aula è stata quella di scegliere le materie che preferivamo e quelle che non ci vanno a genio. A mezzogiorno siamo usciti fuori e abbiamo mangiato abbastanza in fretta, perché dovevamo andare al Praz de Lys per ciaspolare. Raggiunta la nostra meta giornaliera, siamo andati in un centro dove tenevano le ciaspole e le abbiamo indossate. Ci siamo avviati verso la neve e abbiamo cominciato un percorso abbastanza lungo e stancante; alla fine c’era una grande discesa, che è stata compiuta dalla maggior parte di noi correndo e cadendo, ma da altri è stata affrontata rotolando. Quando è terminata la nostra impresa, siamo tornati sul pullman e poi siamo rientrati a casa. Abbiamo mangiato e parlato e dopo la cena, visto che si era fatto tardi, ci siamo preparate per dormire. Martedì 3 siamo andati a scuola e la nostra gita programmata per quel giorno era visitare Annecy. Abbiamo preso il pullman e ci siamo recati nella città. Durante il mattino abbiamo girato il centro a gruppi di italiani e francesi. Io ero con Camilla, Sara, Carolina, Marie, Eleonore, Leonor e altre compagne francesi. Al nostro ritorno siamo andate al parco a mangiare e dopo la pausa, assieme ad una guida di Annecy abbiamo visitato la città e i monumenti, come la Prigione utilizzata fino alla Seconda Guerra Mondiale, poi, la Piazza e il castello. Abbiamo girato anche nei dintorni del lago e del fiume Chou. Alla fine della visita guidata, i nostri professori ci hanno concesso altri 15 minuti, nei quali abbiamo preso un gelato. Alle 15.45 siamo tornati al nostro pullman e abbiamo raggiunto Taninges. Dopo il nostro ritorno siamo andati a casa. Non essendo stanche, io e Marie siamo andate a passeggiare assieme al suo cane. Durante la serata abbiamo cenato, siamo rimasti tutti un po’ insieme e dopo siamo andate a letto. Mercoledì 4 marzo in programma c’era la visita del palazzo dell’ONU e della Croce Rossa, a Ginevra. Il mattino siamo andati all’ONU, dove abbiamo visitato la struttura, più in particolare siamo entrati nella sala congressi più grande e abbiamo visto un’altra aula, classificata anch’essa una tra le più grandi di tutto lo stabile. All’ora di pranzo ci siamo recati al Palazzo Ariana (vecchia sede dell’ONU) e ci siamo seduti attorno alla fontana, e abbiamo mangiato. Dopo pranzo siamo andati al Museo della Croce Rossa, e abbiamo svolto la visita con gli auricolari, ovvero abbiamo fatto la visita guidata senza il bisogno della presenza di una guida vera. Il Museo della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa raccoglieva molti racconti di persone che hanno vissuto esperienze brutali sin da giovani, perdendo le persone a loro care. Alla fine di questa visita siamo tornati a Taninges e naturalmente a casa. Giovedì 5 abbiamo invece assistito alle lezioni francesi ed io ero con Greta e Greta e abbiamo svolto le attivià di biologia e fisica. Il pomeriggio invece siamo partiti con direzione Chamonix. Abbiamo visto il centro della cittadina e i professori ci hanno permesso di girare da soli per una quindicina di minuti, nei quali abbiamo mangiato. Tornati a Taninges non siamo andati a casa, bensì siamo rimasti a scuola per la festa finale. Abbiamo 23 mangiato e poi abbiamo ballato. In questa impresa si è cimentato perfino il prof Longo, che non se l’è cavata affatto male. Verso le 22 la festa si è conclusa e abbiamo fatto ritorno a casa. Venerdì 6 è giunto il giorno della partenza, ma prima, durante il mattino abbiamo visitato Taninges e siamo andati a vedere il Carillon, uno strumento situato sul campanile della chiesa al quale erano situate 40 campane. Si suonava a mo’ di pianoforte, ma il procedimento è più complesso e impegnativo. Al nostro ritorno siamo andati a mensa e abbiamo mangiato. Poi siamo usciti e siamo stati un bel lasso di tempo fuori, fino a che non è giunto il momento di partire e di concludere (non del tutto) questa magnifica esperienza. I nostri amici francesi prima di partire ci hanno regalato un sacchetto contenente formaggio, biscotti, dei braccialetti ed una penna. Al momento del nostro momentaneo addio abbiamo pianto quasi tutti dalla tristezza, e volevamo che questa straordinaria avventura non finisse. Per tutto il viaggio abbiamo ripetuto le cose fatte all’andata, ma con un velo di tristezza. Infine, alle ore 18 circa, siamo tornati a scuola, attesi dai nostri genitori. Questo gemellaggio è stato fantastico, una gita splendida sotto ogni aspetto ed indimenticabile. 24 RELAZIONE GEMELLAGGIO TANINGES di Carolina Riva Il giorno 28.02.15 noi alunni delle classi terze,accompagnati dalla prof Doria, dalla prof Falcinella e dal prof Longo, siamo partiti per la Francia. Per me questa esperienza era nuova, non ero mai stata così lontano da casa e per giunta all’estero, ma volevo cogliere questa grandissima occasione. Durante il viaggio di andata eravamo tutti impazienti di vedere i nostri corrispondenti, che ci aspettavano a scuola ansiosi di incontrarci. Al confine tra Italia e Francia abbiamo visto il Monte Bianco, ed era veramente spettacolare. Arrivati alla scuola Jacques Brel, ci hanno accolto calorosamente i nostri amici francesi con i professori, i genitori e il preside. Successivamente siamo andati alle case dei nostri corrispondenti, sapendo che noi italiani ci saremmo rivisti il lunedì mattina. La domenica era il giorno libero in famiglia e la mia famiglia la mattina mi ha portato a vedere un laghetto, che in quel momento era tutto ghiacciato. Il pomeriggio sono andata con la mia corrispondente dalla sua migliore amica e anch’essa partecipava al gemellaggio, infatti quel pomeriggio ho avuto la fortuna di parlare con una ragazza di Cuasso e sapere come stava andando il suo soggiorno. Il lunedì mattina mi sono sentita molto meglio con i miei compagni perché finalmente potevo conversare ed essere capita. La mattina, visto il brutto tempo, siamo rimasti a scuola a fare delle attività di conoscenza che sono state molto divertenti e che ho apprezzato. Dopo il pranzo siamo partiti con il pullman per andare a ciaspolare a Praz de Lys. La vista per la strada era bellissima: c’erano pini pieni di neve e sullo sfondo le Alpi. La ciaspolata è stata un’esperienza emozionante che non l’avevo mai fatta. Finita l’attività del giorno siamo ritornati a scuola e poi ognuno di noi è andato a casa con il suo corrispondente. Il martedì siamo stati ad Annecy, una città meravigliosa molto simile a Venezia, lì abbiamo visitato il centro ed il castello. Il mercoledì siamo stati a Ginevra all’ONU e al museo Croce Rossa, quest’ultimo mi ha colpito davvero tanto e ho imparato molte cose nuove sulla storia di questa organizzazione. Il giovedì siamo andati a Chamonix al museo dei cristalli e anch’esso era molto bello. Il pomeriggio ci hanno lasciato del tempo libero per la città e ne ho approfittato per mangiare qualcosa perchè non mi reggevo in piedi. La sera siamo andati a scuola dove era stata preparata la sala mensa per tutti noi italiani e per i francesi. Abbiamo cenato e poi siamo andati dove si ballavaa e ci siamo tutti divertiti tantissimo a danzare e cantare. Alle 22 circa siamo tutti tornati nelle nostre abitazioni ed io esausta mi sono messa a dormire subito. Il venerdì mattina abbiamo fatto una piccola visita a due posti speciali di Taninges: il campanile e il museo della storia del paese. Il campanile era molto bello e i suoni delle sue campane risuonavano in tutto il paese. Dopo aver mangiato in 25 mensa per l’ultima volta, abbiamo salutato i nostri corrispondenti e alle 13,30 circa siamo partiti per tornare in Italia. Molti di noi si sono messi a piangere, me compresa, rendendosi conto che l’ attesa settimana in Francia era già finita. Di questa esperienza porterò un bellissimo ricordo, mi ha aiutato ad essere più indipendente e a cavarmela da sola. 26 GEMELLAGGIO di Mattia Russo Da sabato 28 Febbraio a venerdì 6 marzo abbiamo partecipato al gemellaggio con una scuola della Francia all’inizio del viaggio in pullman abbiamo visto il monte bianco e tante altre cose interessanti;per fortuna il viaggio in pullman è volato perchè eravamo in compagnia anche se ‘pero ero molto agitato perchè non sapevo cosa fare e cosa dire. Al mio arrivo l’imbarazzo era molto alto. Siamo arrivati per le 15.00 e abbiamo partecipato a un rinfresco con i francesi,è stato molto bello! Poi sono andato a casa con Dimitri e li e stato molto imbarazzante perché parlavamo poco. Appena arrivati a casa abbiamo giocato subito alla xbox e da li mi sono ambientato e stato bello anche mangiare quella sera con Katie e Frank. La domenica pomeriggio siamo partiti subito per Ginevra e li abbiamo potuto conoscerci meglio. Lunedì siamo andati a ciaspolare sinceramente non mi e piaciuto tanto perché era molto pesante. Martedì invece siamo stati ad Annecy ed e stata una cosa veramente stupenda il lago era pulitissimo soprattutto nel ora libera con i miei compagni Mattia e Simone. Mercoledì siamo andati al ONU ed stato molto interessante e carino vedere le stanze dei deputati. Giovedì siamo Chamonix era molto bello come luogo e mi e piaciuto di più il museo degli scalatori e degli scalatori erano molto interattivi. Venerdi era il momento di partire e abbiamo passato la giornata in compagnia dei francesi e avevamo fatto amicizia ed e stato un po’ triste andarcene ma li rivedremo a maggio. 27 IL GEMELLAGGIO IN FRANCIA di Manuele Scalia Sabato 28 febbraio quasi tutti noi ragazzi della terza A, alcuni alunni della terza B e alcuni della terza di Cuasso al Monte siamo partiti per la meravigliosa esperienza del gemellaggio aTaninges, in Francia.Il viaggio in pullman è durato circa 4 ore ed è stato molto divertente, io ero seduto con Matteo Brazzale ed è stato molto bello perchè abbiamo ascoltato la musica e giocatocon i telefoni. Arrivati a Taninges siamo entrati in un'aula della scuola e i ragazzi francesi ci hanno fattovedere una presentazione scritta in italiano.Poco dopo ho conosciuto Thiago e sua madre e siamo andati a prendere le valige che erano sul pullman, dopodichè siamo andati a casa sua.Al primo impatto Thiago e la sua famiglia mi sono sembrati molto simpatici e gentili. Dopo aver visto la sua casa siamo andati a fare una passeggiata in giro per Taninges e ci ha fatto vedere un po' le particolarità del paese. Domenica siamo stati tutto il giorno con le famiglie e assieme a Thiago e Mattia Schillaci ho giocato alla wii poi con suo padre siamo andati a fare bob in montagna sulla neve ed è stato molto divertente visto che era la prima volta che andavo. Lunedì ci siamo svegliati alle sette e sempre con Mattia e Thiago siamo andati a scuola,di mattina abbiamo fatto dei giochi con i francesi, mentre al pomeriggio quando il tempo è migliorato siamo andati a ciaspolare,è sato davvero bello, forse anche la cosa più bella che ho fatto in questo gemellaggio. Perchè oltre al paesaggio bellissimo, è stato anche divertente e poco faticoso. Martedi siamo andati a visitare Annecy, dovevamo fare un giro col battello ma sfortunatamente in questa stagione non si possono usare i battelli, oltre a questo abbiamo visitato la città e poi i professori ci hanno lasciato un' ora libera in giro per Annecy. Mercoledì siamo andati a visitare il museo della Croce Rossa, io mi aspettavo un classico museo invece era tutto interattivo e c'era la guida con le cuffie ed è stato davvero bello. Giovedi è stato il giorno più bello della settimana perchè di mattina abbiamo visitato Chamonix e alla sera c'è stata la festa finale a scuola, precisamente nella mensa, mi sono divertito tantissimo perchè c'era la musica: peccato che è finita così presto. Venerdi è stato l'ultimo giorno e sostanzialmente non abbiamo fatto molto la parte più bella è stata quando ci siamo salutati con i francesi e si sono messi tutti a piangere. Questo gemellaggio oltre a farmi crescere nella lingua francese mi ha reso più indipendente e sicuro di me stesso. 28 GEMELLATI di Mattia Schillaci Tra i giorni 28 febbraio e 6 marzo, io e i miei compagni di 3°A, B e D, siamo stati gemellati con una scuola francese dell’alta Savoia, più precisamente nel comune di Taninges. In questi 5/6 giorni siamo stati ospitati a casa di ragazzi della nostra età e che frequentavano la scuola di quel paese. Io insieme a un mio amico siamo andati a casa di Tiago; chiudendo un occhio sul mangiare mi sono trovato molto bene, Tiago ha due sorelle una di 10 anni e l’altra di 15, tutte e due molto simpatiche. Abbiamo fatto molte gite, ma quella che mi ha colpito di più e´ stata quella a Ginevra in Svizzera, dove abbiamo visitato la sede dell’O.N.U. e della Croce Rossa. Appena entrati all’ O.N.U. ci hanno fatti avanzare in gruppi da cinque persone e poi ci hanno perquisito come in aeroporto, dopo siamo entrati nell’edificio dove c’erano tutte le sale conferenze, ma noi ne abbiamo visitate solo due, infine abbiamo osservato i beni donati da ogni stato, come il tappeto con disegnato un tempio(dono dell’Asia); oppure i marmi donati da Italia e Austria che sono stati sfruttati per decorare la stessa stanza proprio per simboleggiare la tregua tra i due stati. Di pomeriggio siamo andati alla sede della Croce Rossa, dove siamo stati divisi in gruppi di dieci persone; dopo essere stati divisi ci siamo recati nel piano inferiore dell’edificio, per seguire un percorso didattico. C’erano molte parti interattive come: salvare un’isola da una tempesta, costruendo più edifici benefici possibili; … La cosa che mi ha colpito di più in questo gemellaggio é stato: fare amicizia con persone con diversa lingua della tua. 29 GEMELLAGGIO A TANINGES (comune Francese dell’alta Savoia) di Gaia Acquaviva Il giorno 28/02/2015 .E inziato il gemellaggio della nostra scuola con il college di Taninges , che si trova in Francia All ‘arrivo abbiamo trovato i francesi, che ci hanno accolti in un grande salone all’interno della scuola dove ci hanno presentato il programma della settimana e ognuno di noi ha incontrato il proprio corrispondente. La mia corrispondente si chiamava Nina . La domenica mattina con la famiglia di Nina siamo andati a sciare . E stata una giornata bellissima in quanto io non ero mai andata col bob .Il lunedì mattina io e Nina ci siamo recate al college per andare in montagna a fare una ciaspolata tutti insieme, ma per il brutto tempo abbiamo rimandato la passeggiata nel pomeriggio. Durante la mattinata abbiamo fatto dei giochi organizzati dai francesi. Nel pomeriggio siamo andati a fare la ciaspolata .E stata una giornata divertente. Martedì mattina siamo partiti per andare a Annecy. Una volta arrivati i professori ci hanno lasciato un ‘ora libera per fare shopping . Subito dopo abbiamo incontrato la guida turistica che ci ha fatto visitare la città di Annecy e ci ha dato alcune notizie sul luogo:è una città d’arte con una splendida architettura, viene definita la piccola Venezia. E stato bellissimo visitare una delle tante città della Francia. Mercoledì siamo partiti per Ginevra,abbiamo visitato l’Onu e il museo della Croce Rossa .Il giovedì mattina siamo andati a visitare Taninges:La certosa di Melan. Una volta visitato il paese siamo ritornati alla scuola per partecipare alle lezioni. Io e la mia compagna Elisa, abbiamo partecipato alla lezione di italiano e francese; le lezioni sono state interessanti. Nel pomeriggio siamo andati a Chamonix .Quando siamo ritornati ci siamo diretti alla scuola dove i ragazzi francesi hanno organizzato una festa abbiamo ballato e riso molto!!!!!E stata una serata stupenda. Venerdì mattina abbiamo salutato i francesi e siamo partiti per ritornare ha casa .La mia esperienza in Francia è stata positiva :sono stata contenta di aver avuto una possibilità di parlare in francese e non ho trovato nessuna difficoltà in quanto la famiglia che mi ospitava mi ha fatto sentire come fossi a casa mia. Ringrazio la scuola di avermi dato questa opportunità fantastica. 30 GEMELLAGGIO di Elisa Aurecchia Siamo partiti da Bisuschio alle 9:00 ed io, come anche le altre ragazze, ero agitatissima, contenta e soprattutto curiosa di vedere il posto e di incontrare e conoscere dopo mesi la mia corrispondente anzi mia e di Greta Martinenghi, perché lei è stata in casa con me. Arrivati a Taninges ero molto contenta e mi sembrava un sogno, non ci potevo credere! I francesi ci hanno accolto con un drink di benvenuto e appena ho visto Julia, la mia corrispondente, ero emozionatissima, ma anche un po’stanca per il viaggio. Dopo circa un’oretta tutti se ne sono andati via, ognuno nelle proprie case e anche io e Greta in casa della nostra corrispondente. In casa mi sono trovata subito bene, anche perché Julia è simpatica, bella, gentile e anche molto socievole. I primi due giorni ero un po’ timida e non mi sentivo tanto a mio agio, ma poi mi sono abituata e diciamo che mi sentivo parte della famiglia perché i genitori erano buoni e mi coinvolgevano nelle loro discussioni proprio come fossimo loro figlie, infatti in casa mi sono trovata benissimo con tutti. Domenica c’è stata la giornata in famiglia e ci hanno portate in piscina assieme alla famiglia che ospitava Alessia Parente. Questo giorno è stato molto bello e divertente ma io, siccome era solo il secondo giorno, mi sentivo imbarazzata, però è servito soprattutto a far conoscenza tra noi perché abbiamo giocato assieme con l’acqua, ci schizzavamo a vicenda e giocavamo con la palla. Il lunedì è stato uno dei miei giorni preferiti perché siamo andate in montagna a camminare con le ciaspole e per me era la prima volta. Ci siamo trovati alle 8:00 a scuola come tutti i giorni ma siccome pioveva, e quindi il tempo era brutto, alla mattina al posto di andare a ciaspolare abbiamo fatto delle attività insieme ai francesi. L’attività che mi è piaciuta di più è stata quella che a coppie, (ovviamente le coppie dovevano essere formate da una francese e un’italiana). Ciascuno doveva fare delle domande all’altro per scoprire qualcosa sulla sua vita e gli italiani dovevano parlare in francese mentre i francesi in italiano. Poi a turno, davanti a tutti, bisognava dire quello che avevi scoperto e capito su di lei o su di lui. Io sono stata insieme a Marie, la corrispondente di Giulia Primerano. Questo gioco mi è piaciuto più degli altri perché ci siamo conosciuti tutti e abbiamo scoperto tante cose su di loro come loro hanno scoperto tante cose su di noi. Al pomeriggio finalmente, siccome non pioveva più, siamo andati in montagna a ciaspolare, appena arrivati abbiamo incominciato a mettere le ciaspole, ma ci abbiamo messo mezzora, 31 ora che tutti le hanno indossate e poi siamo partiti. Dopo molta strada e alcune fermate finalmente siamo arrivati a destinazione. Questa esperienza per me è stata stupenda: mi aspettavo una cosa più brutta e più difficile invece è stato stupenda e abbastanza facile, anche se alla sera in casa ero distrutta perché mi facevano male le gambe( anche perché era da tanto che non praticavo nessuno sport e che non facevo tanto sforzo.) Un altro giorno che non dimenticherò mai è stato il giovedì. Alla mattina ci hanno diviso in due gruppi, mentre un gruppo restava a scuola a seguire le elezioni l’altro andava a visitare il monastero di Taninges e poi ci siamo scambiati. Io,( insieme a altri che erano nel gruppo con me), per prima cosa ho visitato il monastero: esso era carino e grande, intorno c’era un giardino con una panchina gigante di color verde. Il monastero era in stile gotico, pieno di finestre per far entrare la luce segno di Dio; in particolare c’erano tre finestre che rappresentavano il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, esse come tutte le altre erano a punta e dirette verso l’alto. Poi ci siamo scambiati e noi siamo andati a seguire le elezioni dei francesi, anche lì eravamo divisi: io ero insieme a Gaia. Noi due abbiamo svolto un’ora di italiano: i francesi ci facevano delle domande e noi dovevamo rispondere, ma tutto questo in lingua italiana; l’altra ora abbiamo fatto francese e la prof ci ha fatto svolgere degli esercizi grammaticali. Ovviamente a me sembravano un po’ difficili, ma fortunatamente la compagna francese con cui ero in banco mi ha aiutata. La loro scuola è diversa dalla nostra, innanzitutto è grandissima e cambiano classe a seconda delle materie che hanno, poi durante la ricreazione devono per forza uscire in cortile e infine la campanella è diversa dalla nostra: la loro è molto più dolce e carina. Dopo aver mangiato siamo andati a Chamonix dove abbiamo visitato il museo dei minerali del Monte Bianco: essi erano stupendi e il museo nell’insieme era carino. Infine, prima di ripartire per Taninges i prof ci hanno lasciato 10 minuti liberi per fare delle compere e io, (come anche altre), ho preso i Macarons che sono dei biscotti tipici della Francia buonissimi, ma anche stupendi da vedere. Tornati a Taninges abbiamo fatto una festa a scuola: prima abbiamo mangiato di tutto e di più in mensa e poi abbiamo ballato, scherzato e parlato tutti insieme. A me questa serata è piaciuta tantissimo, non mi sono mai divertita così tanto come quella sera! Però purtroppo era l’ultima sera! Tornata in casa ero già triste solo al pensiero di non rivedere per più di due mesi Julia, ma non solo lei, anche le altre con cui ho fatto amicizia. Il giorno dopo, alla mattina, divisi in due gruppi abbiamo visitato il campanile di Taninges dove un musicista ha suonato con il carillon ed è stato bravissimo, poi ci ha portato in cima per farci vedere le campane dal vivo: esse erano tutte semplici senza disegni tranne una che era quella grande della chiesa che aveva disegnato Gesù Cristo. Poi siamo andati a visitare un altro museo dove abbiamo visto un filmato sugli animali delle alpi, abbiamo compilato un questionario in francese( da svolgere a coppie andando in giro per 32 il museo)sulle attività del luogo e poi l’abbiamo corretto tutti insieme. Finito tutto siamo tornati a scuola per mangiare a mensa e verso le 13:30 abbiamo fatto una foto tutti insieme; abbiamo salutato i nostri amici e siamo partiti per ritornare a Bisuschio. Quasi tutte, compresa me, ci siamo messe a piangere perché ormai c’eravamo abituate a stare lì e avevamo stretto amicizia con i francesi, però il 18 maggio li rivedremo e di questo sono molto contenta. Per me è stata la prima esperienza trascorsa lontano da casa senza i miei genitori, ma è stata bellissima e credo che non la dimenticherò mai e che rimarrà per sempre nel mio cuore. E’ stata una gita bellissima e indimenticabile. 33 RELAZIONE SUL GEMELLAGGIO Di Greta Bazzoli Il giorno sabato 28 febbraio verso le 8:30 noi alunni delle classi 3^A e 3^B (anche se di 3^B eravamo solo in cinque) ci siamo ritrovati nel parcheggio della scuola per aspettare il pullman che ci avrebbe portato a Taninges, un piccolo paese di montagna situato in Francia, più precisamente nell'Alta Savoia, dove si trova la scuola Jacques-Brel. Intanto che aspettavamo il pullman, che sarebbe arrivato da Cuasso con a bordo i ragazzi della 3^D e la prof. Falcinella, siamo entrati in classe per salutare i nostri compagni che non sarebbero partiti con noi per questa esperienza. Verso le 8:45 é arrivato il pullman, il tempo degli ultimi saluti e di caricare le valigie e siamo partiti. Il viaggio é durato circa quattro ore e abbiamo fatto due soste: una di mattina in un Autogrill e una verso mezzogiorno, appena entrati in suolo francese, per pranzare. Sul pullman abbiamo passato il tempo chiacchierando, ascoltando musica, giocando a carte, guardando il paesaggio, insomma abbiamo fatto un sacco di cose, ma più si avvicinava la meta e più eravamo agitati. Verso le 14:30 siamo arrivati a Taninges. Prima di scendere dal pullman abbiamo visto dei ragazzi con delle magliette con la scritta " benvenuto". Il pullman ha parcheggiato proprio davanti alla scuola. La scuola era bellissima, molto grande e nei giorni successivi avremmo avuto anche il piacere di visitarla. Quando siamo entrati nell'atrio della scuola il preside ha fatto un breve discorso e poi ha lasciato la parola a due alunne che, con l'aiuto di un video, ci hanno presentato Taninges e altre città che avremmo visitato come Annecy e Ginevra. Poi ognuno ha cercato la/il sua/o corrispondente e il biglietto che aveva scritto. Una volta trovata la mia corrispondente, sua madre e i biglietti (nel mio caso erano due uno di Charlotte e uno di Nina) abbiamo caricato le valigie in macchina e siamo andati a casa. La casa era grande, un po' retrò, e nella famiglia erano tutti gentili e simpatici. All'inizio abbiamo avuto qualche difficoltà nel comunicare e nell'abituarci, ma poi è andato tutto bene. Il giorno successivo era la giornata da trascorrere in famiglia. La mattina ci siamo svegliati verso le 10:00, abbiamo fatto colazione e abbiamo giocato alla wii e poi ad un gioco di società, abbiamo pranzato e di pomeriggio siamo andati alla pista di pattinaggio di Megéve; alla sera per cena abbiamo mangiato una delle specialità francesi: la raclette. Lunedì ci siamo recati a scuola alle ore 8:00, ma dato che era brutto tempo, abbiamo fatto dei "giochi" di gruppo per fare conoscenza. Dopo pranzo siamo partiti in pullman per andare a Praz de Lys, che si trova di fronte al monte Bianco. Lì abbiamo fatto una passeggiata con le ciaspole. Martedì ci siamo recati a scuola e verso le 8:30 siamo partiti per Annecy. Il viaggio è durato poco, solo un'ora!Arrivati sul posto abbiamo fatto un giro del parco tutti insieme, poi i professori ci hanno dato del tempo libero, fissato l'orario di rientro e il luogo di ritrovo: il battello Libellula. Siamo 34 partiti in gruppi misti di francesi e italiani, io sono andata con la mia corrispondente Nina, la sua amica Lèa e la sua corrispondente italiana, Federica. Le nostre corrispondenti ci hanno portato in negozi di vestiti, di trucchi e alla fine siamo entrate in un centro commerciale, ma siamo uscite dopo poco tempo altrimenti saremmo arrivate in ritardo al luogo di ritrovo. Quando siamo arrivate io e Fede abbiamo raggiunto Sara e abbiamo pranzato. Di pomeriggio abbiamo fatto una visita guidata di Annevy, del castello e della prigione. Ritornati a Taninges io e Giovanna abbiamo assistito agli allenamenti di ginnastica artistica di Charlotte. Mercoledì siamo andati a Ginevra dove abbiamo visitato l'ONU, il Palazzo delle Nazioni e il museo della Croce Rossa. Giovedì ci siamo recati a scuola alle 8:00, come al solito, ma questa volta abbiamo assistito alle lezioni. I prof. ci hanno divisi in due gruppi: un gruppo faceva lezione dalle 8:00 alle 10:00 (ovviamente non andavano tutti nella stessa classe) mentre l'altro gruppo faceva lezione dalle 10:00 alle 12:00. Io ero nel secondo gruppo, dalle 8:00 alle 10:00 noi abbiamo fatto una visita guidata di Taninges, che avremmo terminato il giorno seguente, accompagnati dalla prof. Falcinella. Per le ore 10:00 eravamo già di ritorno, io sono rimasta con Giulia e Greta e siamo andate in 4^ a fare lezione di SVT e fisica. Di pomeriggio siamo andati a Chamonix: abbiamo visitato un museo diviso in due parti una dedicata all'alpinismo e una ai cristalli; successivamente abbiamo avuto un po' di tempo per visitare la città. Tornati da Chamonix siamo andati direttamente a scuola dove ci aspettava un festa a cui partecipavamo tutti: insegnati (francesi ed italiani), noi ragazzi sia italiani sia francesi e i genitori dei ragazzi francesi. Prima abbiamo mangiato, poi ognuno di noi doveva cercare la foto del proprio corrispondente a cinque anni. Successivamente abbiamo cantato e ballato e ci siamo divertiti molto. Tornate a casa abbiamo fatto la doccia e preparato le valigie: era già arrivato il momento di tornare a casa! Venerdì abbiamo portato a scuola anche le valigie, che abbiamo lasciato in un'aula, mentre finivamo di visitare Taninges. Alle 12:00 Abbiamo pranzato in mensa e poi é arrivato il momento di salutarsi. Alle 14:00 tra tristezza e lacrime siamo partiti per tornare a casa. È stata una bellissima esperienza e mi è dispiaciuto averla già conclusa non vedo l'ora che arrivi il 18 maggio e che i ragazzi francesi vengano qui perché a essere sincera mi mancano, per intanto rimaniamo in contatto. Mi è però dispiaciuto che la maggior parte dei miei compagni non l'abbia vissuta con noi. 35 RELAZIONE SUL GEMELLAGGIO di Giovanna Boselli Domenica 28 febbraio 2015 alle ore 8.45 sono salita sul pullman insieme a 5 alunne della mia classe, gli alunni della 3^A e della 3^D di Cuasso, diretta in Francia, a Taninges per partecipare ad uno scambio culturale scolastico. Ero estremamente nervosa, ma allo stesso tempo entusiasta e curiosa di scoprire come sarebbe effettivamente stata l’ esperienza. Alle 14:30 siamo arrivati a Taninges e la mia tensione era ‘’a mille’’! Appena arrivati siamo stati accolti con un rinfresco prima del quale abbiamo assistito ad un breve discorso del preside e due ragazze ci hanno mostrato alcune foto del paese e di altre cittadine che avremmo visitato. Durante il rinfresco ho incontrato la mia corrispondente francese, Charlotte, insieme a sua mamma e finito il momento tutti insieme mi hanno accompagnata a casa con loro insieme a Greta B. (eravamo in casa insieme). Quando siamo arrivate ci hanno fatto sistemare le nostre valigie in camera di Charlotte, dove c’ erano anche i nostri letti, e ci hanno mostrato la casa: come tutte le case francesi la prima cosa che salta all’ occhio è che c’è la toilette separata dal resto del bagno, ma è stato facile abituarmici; la casa in generale era un po’ antica ma carina. Successivamente abbiamo parlato un po’ con la madre che ci ha chiesto le nostre abitudini, poi lei è uscita e noi abbiamo giocato tutte e tre insieme alla WII finché sono arrivati il papà, la sorella di Charlotte, il fratello e il ragazzo della sorella; ci siamo presentate e poi abbiamo cenato tutti insieme. La mattina dopo, siccome era domenica ci siamo alzate piuttosto tardi, poi il pomeriggio solo io, Greta, Charlotte e la sua famiglia siamo andate ad una pista di pattinaggio: già mi sentivo più a mio agio! Il lunedì mattina ci siamo alzate alle 7:00, abbiamo fatto colazione e ci siamo recate a scuola. Saremmo dovute andare a ciaspolare di mattina, ma siccome era brutto tempo siamo rimasti a scuola per svolgere dei giochi e delle attività per conoscersi meglio fra italiani e francesi. Successivamente abbiamo mangiato il pranzo al sacco preparato dalle famiglie dei corrispondenti e poi siamo partiti con il pullman per raggiungere la neve: li siamo partiti a camminare con le ciaspole. È stato faticoso ma sono contenta di aver provato anche questo. Arrivata a casa ero davvero stanca, noi ragazze ci siamo riposate, abbiamo fatto la doccia, abbiamo cenato (raclette!) e poi siamo andate a dormire. Il risveglio del martedì è stato uguale a quello del lunedì. La mattina siamo andati in pullman ad Annecy, alle 10:30 circa abbiamo fatto un giro per la città divisi in piccoli gruppi di francesi e italiani misti; con il gruppo di cui facevo parte sono andata in un centro commerciale, sono rimasta un po’ delusa perché speravo che ci portassero a mangiare una crépe o a prendere qualche souvenir invece di girare fra negozi di abbigliamento e make-up. Poi siamo tornati al parco dove eravamo arrivati la mattina e abbiamo mangiato (sempre il pranzo al sacco preparato dalle famiglie). Finito di pranzare abbiamo fatto una visita guidata nel centro storico della città: abbiamo visitato anche le prigioni, dove un tempo venivano rinchiusi i prigionieri di guerra, è stata la cosa che mi è piaciuta di più. Dopo essere 36 tornata a casa ho cenato e poi come al solito sono andata a dormire: è stata una bella giornata anche questa! Il mercoledì è stato il mio giorno preferito, la mattina alle 8:30 siamo partiti in pullman per Ginevra e alle 10:00 abbiamo iniziato la visita dell’ ONU (Organizzazione Nazioni Unite) … è stata la cosa che mi è piaciuta di più in assoluto! Abbiamo visitato due stanze nelle quali si riunisce l’ assemblea generale e la guida italiana ci ha spiegato gli organi che fanno parte dell’ ONU, il loro ruolo e come funziona una riunione. Alle 12:30 la visita si è conclusa e abbiamo fatto il pic-nic davanti all’ entrata di un museo, in una piazzetta; poi alle 14:00 siamo entrati al museo della Croce Rossa per la seconda visita, questa volta senza la guida ma con audioguide automatiche. Anche questo museo è stato molto bello e interessante. Finito di visitare Ginevra siamo tornati seguendo la ormai solita routine, a Taninges dalle famiglie, per me era ormai diventata una cosa normale e l’ affetto cresceva sempre di più. Il giovedì abbiamo assistito a due ore di lezione nella scuola francese: io a quella di italiano e a quella di geografia. Alle 12:00 io Greta e Charlotte abbiamo pranzato a casa mentre altri italiani con i loro corrispondenti francesi sono rimasti a mensa, sinceramente sono contenta di essere tornata a mangiare a casa. Alle 13:30 siamo partiti per Chamonix dove abbiamo visitato un museo sull’ arrampicata e sul quarzo del Monte Bianco, a mio parere un po’ noioso. In seguito però ci hanno lasciato del tempo libero per girare il paese, così ho avuto l’ occasione di comprare i ‘’macaròn’’, i buonissimi dolci tipici francesi. Alle sei siamo tornati a scuola dove ci siamo riposati un attimo e poi abbiamo cenato tutti insieme a mensa. La serata è stata molto divertente, abbiamo ballato, scherzato e si avvertiva parecchio l’ unione ormai createsi fra italiani e francesi. 37 GITA: GEMELLAGGIO BISUSCHIO-TANINGES di Greta Martinenghi Quest’anno i professori, come gita di terza media hanno proposto e organizzato un’esperienza nuova; partecipare ad un gemellaggio di una settimana con una scuola francese. Il gemellaggio si è svolto tra sabato 28 febbraio e venerdì 06 marzo e per questo periodo, noi ragazzi italiani e tre professori, siamo stati ospitati nelle case dei nostri corrispondenti francesi, a Taninges. Sono stata molto entusiasta della proposta e molto contenta e soddisfatta di aver partecipato. La mattina della partenza eravamo tutti molto ansiosi, agitati, contenti, impazienti … avevo aspettato a lungo quel giorno e ora che era finalmente arrivato, mi sembrava fantastico, non stavo più nella pelle all’idea di passare un’ intera settimana in Francia con le mie amiche e vedere finalmente dal vivo la mia corrispondente francese: Julia. Più ci avvicinavamo alla meta più l’agitazione cresceva, il cuore batteva forte e quando all’arrivo, dal finestrino del pullman, io ed Elisa abbiamo riconosciuto Julia: la nostra corrispondente, siamo state sopraffatte dell’emozione! Il viaggio è stato abbastanza lungo, ma è trascorso piacevolmente perché a me piace viaggiare in pullman anche per ore e guardare man mano il paesaggio cambiare con mille sfaccettature. Quando siamo arrivati in Francia il paesaggio è divenuto ancora più incantevole. Arrivate a casa di Julia, all’inizio ero abbastanza agitata, ma dopo aver ascoltato musica, mangiato crepes e fatto conoscenza mi sono sentita a mio agio. La sera abbiamo conosciuto la mamma di Julia: io ero abbastanza tesa, ma lei si è dimostrata socievole e simpatica e dopo poco mi sono tranquillizzata. Con il padre abbiamo invece fatto conoscenza la domenica sera e inizialmente in sua presenza mi sentivo più a disagio, ma dopo qualche sera non più. Il primo giorno ho avuto qualche difficoltà con la lingua, ma nei giorni seguenti sono riuscita a parlare il francese abbastanza bene; veniva spontaneo comunicare in lingua francese ed è stato un successo, siamo quasi sempre riuscite a capirci! Tutti sono sempre stati molto cordiali e accoglienti. Durante la settimana ho sentito poca nostalgia di casa mia e dei miei genitori, e dopo essermi abituata la prima sera ad un nuovo letto, ho sempre dormito tranquilla. In Francia non tutto è uguale alle nostre solite abitudini ad esempio: si mangia più abbondantemente a cena rispetto al pranzo mentre in Italia è il contrario, a scuola ogni classe ha orari diversi dalle altre, si cambia aula per ogni materia, l’intervallo è obbligatorio fare l’intervallo in cortile e persino il suono della campanella è più rilassante. Preferisco l’organizzazione scolastica francese! Il secondo giorno siamo rimasti in famiglia ed è stato un po’ pesante, però mi sono comunque divertita, perché la mamma di Julia ci ha portato in piscina. 38 A partire dal lunedì le giornate sono state meravigliose; abbiamo fatto un’escursione in montagna con le ciaspole e abbiamo camminato circondati da alta neve bianca: il paesaggio era stupendo, tutt’intorno, con montagne innevate e vaste distese candide! Mi sono divertita tantissimo, soprattutto a prendere la rincorsa e lanciarmi, con Giovanna, nella neve soffice. Martedì abbiamo visitato la cittadina di Annecy, “la piccola Venezia” delle Alpi: stupenda! Mi ha molto affascinata questo posto, in particolar modo per la bellezza delle sue costruzioni attraversate dai corsi d’acqua e per le caratteristiche del castello e del panorama del quale si può godere dall’alto. È stata una delle visite che più mi ha colpito. Il giorno seguente siamo stati a Ginevra, abbiamo visitato il palazzo delle nazioni, la sede dell’ONU e il museo della Croce Rossa. Ho trovato interessante visitare la sede dell’ ONU mentre è stata un po’ più stancante la visita al museo, ma ugualmente molto istruttiva. La giornata di giovedì è stata sicuramente la più vissuta ed emozionante. Al mattino abbiamo assistito per due ore alle lezioni scolastiche … è stato interessante parteciparvi e scoprire le differenze di metodo tra queste e le nostre. Durante il pomeriggio abbiamo visitato Chamonix che è un paese veramente incantevole, racchiuso tra le montagne del massiccio del Monte Bianco; da qui si gode una vista stupenda delle cime bianche dei monti che si innalzano imponenti verso il cielo limpido tanto che sembrano disegnate, non reali. A Chamonix abbiamo potuto girare liberi per un quarto d’ora ed è stato divertente! Io ed alcune amiche ci siamo recate in una pasticceria del posto e abbiamo acquistato dei dolcetti tipici: i “macaron” che sono dei deliziosi e invitanti biscottini tondi dai diversi colori e gusti, soffici e ripieni di una crema gustosa … semplicemente unici! Abbiamo trascorsa l’ultima sera tutti insieme, italiani e francesi. Ci siamo ritrovati nella mensa scolastica dove abbiamo condiviso una cena e, successivamente, nell’atrio della scuola, noi ragazzi e i professori abbiamo ballato e ascoltato musica. La serata è stata divertente, intensa e si è conclusa nel migliore dei modi. La mattina di venerdì, giorno della partenza, tutti eravamo dispiaciuti e nostalgici e io, come altri, ho pianto. C’è stato il momento delle foto tutti insieme e del triste saluto. È stata un’esperienza arricchente, indimenticabile, colma di emozioni e momenti felici trascorsi con le amiche. Le cose che mi sono rimaste più care sono state la forte amicizia instaurata con Julia, nonostante le difficoltà della lingua, e il ricordo di luoghi magnifici. 39 Quest’esperienza mi è servita anche come crescita personale e rimarrà un bel ricordo negli anni. Ora attendo con impazienza l’arrivo dei nostri amici francesi, qui in Italia, nel mese di maggio. 40 GEMELLAGGIO di Michael Abramo Il 28 febbraio alle ore 9:00 del mattino i miei compagni ed io siamo partiti da Bisuschio in direzione Taninges, in Francia. Non era come le solite gite, ma era qualcosa di particolare, un gemellaggio, che consiste nel trascorrere un periodo di tempo con un’altra famiglia e condividere le loro abitudini. Durante il viaggio ho pensato molto a quella che poteva essere un’avventura in un posto sconosciuto. Appena arrivato mi guardai intorno. Ero molto indeciso e confuso, non sapevo a cosa sarei andato incontro e se l’esperienza sarebbe stata bella o brutta. Arrivati alla scuola di Taninges, dopo una breve riunione con il preside della loro scuola, ci presentammo alle famiglie corrispondenti. Guardavo in giro per cercare di individuare delle persone che a pelle mi stessero simpatiche. La famiglia che mi accolse era davvero una gran bella famiglia. Avevano tantissima voglia di ridere e scherzare, mi hanno subito fatto a sentire a mio agio, ma soprattutto mi hanno trattato come un vero e proprio figlio. La “mamma” si chiama Maria, una donna giovane e molto allegra, il “papà” si chiama Didier, anche lui molto allegro e simpatico; poi c’era Elisa, la loro seconda genita, una bellissima ragazza e molto spiritosa. Il mio corrispondente si chiama Rémi, è un po’ più piccolo di me ma nonostante questo mi sono trovato davvero bene: con lui ridevo e scherzavo liberamente e abbiamo creato davvero un bel legame. In quei giorni abbiamo visitato posti come musei e cittadine vicine. Giovedì 5 marzo è stato uno dei giorni più belli, in giornata siamo andati a Ginevra a vedere l’ONU e la sede della Croce Rossa e alla sera abbiamo fatto una festa bellissima nella scuola per salutarci, ma nonostante ciò, a mio parere, il giorno più bello in assoluto è stato martedì quando siamo andati ad Annecy, abbiamo visitato la città, le prigioni e il lago. Quest’ultimo mi ha colpito molto per la sua purezza e la sua bellezza, anche se mi è davvero dispiaciuto non aver fatto il giro con il battello perché è consentito solo nella stagione calda. Un giorno ho avuto l’opportunità di frequentare la loro scuola. Il loro istituto è sicuramente molto più attrezzato del nostro e quello che più mi ha entusiasmato è stato il cambio classe per ogni materia. Nel tempo libero stavo con i miei amici e giravamo nei negozi o vagavamo per le città. Alla sera con la mia famiglia giocavamo a cache-cache (nascondino) per l’immensa casa e ai diversi giochi in scatola. Dopo una fantastica settimana arrivò il giorno della partenza, o meglio Venerdì 6 marzo. Non avevo alcuna voglia di ritornare, là tutto mi sembrava davvero fantastico. Mi ero affezionato molto ai compagni francesi, ma soprattutto alla famiglia, in particolare ad Elisa. Io e lei col passare dei giorni abbiamo costruito un bellissimo e fantastico rapporto. 41 Grazie a questo soggiorno sono cresciuto molto ed è stato tutto perfetto. Ammetto che durante il viaggio di ritorno ero molto triste e malinconico. Oggi posso dire che è stata una bellissima esperienza e se fosse possibile la rifarei molto volentieri. 42 GEMELLAGGIO di Matteo Botticelli Quest'anno l'istituto scolastico che frequento ha organizzato uno scambio interculturale, della durata d'una settimana, con un istituto dell'alta Savoia. Grazie al consenso dei miei genitori, ho potuto fare questa esperienza, il 28 Febbraio, quindi, con alcuni miei compagni di classe sono partito alla volta di Taninges. Questa era la prima volta che mi recavo all'estero in assenza dei miei genitori. Ero eccitato all'idea di questa avventura, ma nello stesso tempo intimorito, perché non ''mastico'' molto bene il francese ed essendo in una famiglia gemellata, temevo di non essere in grado di poter comunicare, ma il mio corrispondente Timothè, accompagnato da sua madre Sylvie ha sempre cercato di mettermi a mio agio. All'inizio è stato un po' complicato, poi piano piano ce l'abbiamo fatta a comunicare. Durante questa settimana ho visitato Annecy – il palazzo dell'Onu e il museo della Croce Rossa a Ginevra, l'istituto di Taninges e Chamonix. Ho trascorso in Francia una settimana, la famiglia che mi ha ospitato è stata molto gentile con me. Prima della mia ripartenza per l'Italia Timothè e sua mamma mi hanno dato un piccolo dono in ricordo del tempo trascorso insieme. Il tutto accompagnato da una lettera nella quale la mamma di Timothè mi ringraziava per i bei momenti trascorsi con loro. L'unico rammarico che ho è che purtroppo, non avendo la disponibilità di un secondo letto o di un divano letto, non posso a mia volta ospitare Timothè quando verrà a Cuasso. Non importa, sarò comunque felice di poterlo rivedere quando verrà a visitare il nostro paese. 43 BILANCIO SULL’ESPERIENZA DELLA GITA IN FRANCIA di Clarissa Calderini Quest’anno, per la prima volta, la nostra scuola ha organizzato una gita di sette giorni in un paese straniero, siamo stati pertanto ospitati da alcune famiglie di ragazzini francesi. All’inizio, quando ci hanno proposto di fare quest’esperienza, ero un po’ titubante se affrontarla oppure no. Alla fine mi sono decisa e ci sono voluta andare, ma solo se in casa della mia corrispondente fosse venuta con me una mia compagna. Così è cominciata la mia avventura francese a Taninges. Sabato 28 Febbraio i miei compagni ed io siamo partiti per Taninges. Per il nostro arrivo ad accoglierci c’erano i nostri corrispondenti e dopo un breve saluto siamo partiti con le nostre “nuove” famiglie. La mia corrispondente si chiama Stella, ha 13 anni, non è molto alta, è di corporatura normale, ha i capelli scuri, lunghi e lisci. Ha cinque cani, due gatti e sette o otto capre di cui una si chiama Italia in nostro onore perché è nata mercoledì 4 marzo quando noi eravamo lì e siamo state noi a scegliere il suo nome. Stella, inoltre, abita a venti minuti dalla sua scuola precisamente a Mieussy, un piccolo paesino di montagna ad un’altitudine di circa 1100 metri dove nevica di frequente. Riconoscevi la sua casa perché si trovava dove finiva la strada , è metà in legno e metà in cemento. Era costituita da due piani; al piano terra c’è la cucina, la sala da bagno e la toilette, mentre al piano superiore, completamente mansardato e perlinato, ci sono solamente le camere da letto senza porte. Il giorno dopo il nostro arrivo avevamo tutta la giornata da passare con la famiglia. La mattina Stella ci ha proposto di metterci uno smalto e poi ci avrebbe decorato un’unghia con la galassia, a me ha fatto tutte le unghie. Al pomeriggio, invece, mi sono divertita di più perché siamo andati al bowling e ho fatto 50 punti, un po’ meno rispetto a Sara che ne ha fatti 56. La visita di Annecy è stata quella che mi è piaciuta di più perché abbiamo goduto di un bellissimo panorama che aveva come sfondo la catena montuosa del monte Bianco e in primo piano il lago di Annecy. È stata anche molto interessante la visita a Ginevra al palazzo dell’ONU e alla sede della CROCE ROSSA 44 (CICR); purtroppo non abbiamo visitato la città, anche se abbiamo fatto un piccolo giro con il pullman intorno ad essa e abbiamo potuto vedere alcuni dei monumenti più famosi ed importanti di Ginevra. Secondo me la gita a Chamonix non era stata ben organizzata perché avevano detto che ci avrebbero dato del tempo libero per fare degli acquisti, invece ci hanno dato solamente quindici minuti durante i quali Giulia, Camilla ed io abbiamo corso per la città in cerca di regali e Camilla stava anche quasi cadendo! Alla fine mi sono divertita di più in quei quindici minuti che in tutto il pomeriggio. Nel complesso questa gita mi è molto piaciuta non solo per la compagnia dei miei amici, ma anche per i molteplici luoghi stupendi che abbiamo visitato. Ho anche potuto mettere in pratica la lingua francese che noi a scuola studiamo, imparando anche alcune parole nuove. Inoltre ho fatto da traduttrice a Sara per aiutarla quando non capiva. A maggio noi contraccambieremo e ospiteremo i ragazzi francesi nelle nostre case. Sono contenta di aver fatto quest’esperienza e se si potrà rifare io sarò la prima a dire :< Certo che sì! > perché mi sono molto divertita. 45 IL GEMELLAGGIO TRA TANINGES E BISUSCHIO-CUASSO di Giulia Daverio Quando, poco prima delle vacanze natalizie, ci fu data la notizia che la nostra scuola aveva aderito ad progetto di scambio scolastico che si sarebbe svolto in Francia, tra ragazze e ragazzi della nostra stessa età, mi prese un forte entusiasmo e, per molti giorni, in casa, fu l’unico argomento di conversazione. Mano a mano che si avvicinava la data della partenza, assieme all’entusiasmo e alla curiosità, subentrò anche un po’ di preoccupazione e ansia: come sarebbe stata la famiglia che mi avrebbe ospitata? Come sarebbe stata la mia nuova amica francese? Cosa avrei mangiato? Dove avrei dormito? Sarei riuscita a farmi capire? Avrei sentito la mancanza dei miei genitori? Arrivati a Taninges, una cittadina dell’Alta Savoia, questi dubbi, uno a uno sparirono tutti. La famiglia che doveva ospitarmi mi accolse con gentilezza e attenzione, mettendomi a mio agio, la casa era piccola, ma accogliente e calda, dormivo nella cameretta assieme alla mia nuova amica Elisa. La mamma è maestra d’asilo e il papà, come avviene per tanti abitanti del mio paese, è un lavoratore frontaliere nella vicina Svizzera. Elisa, la mia nuova compagna, è una ragazza della mia stessa età, alta, con i capelli biondi e lunghi, due grandi occhi e un bel sorriso. Anche lei frequenta assiduamente la piscina, infatti pratica il nuoto sincronizzato, per cui abbiamo un elemento molto in comune: l’acqua. Questo ha favorito la nostra intesa anche se la comprensione risultava un pò difficile, anche se non impossibile, per i reciproci limiti nella lingua, io il francese, lei l’italiano. Come era successo in altre occasioni, la prima sera avevo paura di soffrire un pò di malinconia per l’assenza dei miei genitori, ma questa volta non è successo, mi sono sentita a mio agio, ho dormito serena e a lungo. Abbiamo fatto alcune belle gite: ad Annecy e a Chamonix, molto belle per i paesaggi montani, in questo periodo innevati, al punto da consentirci anche una bella “ciaspolata” su una apposita pista. Ma la visita che più mi è piaciuta è stata quella fatta a Ginevra, la seconda città più popolosa della Svizzera, adagiata sulle rive del lago Lemano. Questa città è chiamata la “Città della Pace” perché è la sede europea delle Nazioni Unite e la sede principale della Croce Rossa. Noi abbiamo visitato sia il Palazzo dell’ONU che il Museo della Croce Rossa. Per entrare al Palazzo dell’ONU,ci hanno sottoposto a dei controlli molto precisi, le misure di sicurezza sono necessarie, dopo averli superati una guida ci ha condotti nella grande sala dell’Assemblea, poi 46 nella parte vecchia e in quella nuova del grande palazzo, ci ha illustrato la storia di questa Organizzazione Mondiale alla quale aderiscono 194 Stati. Dall’Onu, dipendono altre grandi organizzazioni, come: l’UNESCO, la FAO, l’OMS. Sarebbe bello, da grandi, venire a lavorare qui, assieme agli oltre 1.000 impiegati e funzionari che qui operano. Dopo, abbiamo visitato il Museo della Croce Rossa, l’Organizzazione Umanitaria che proprio a Ginevra è stata fondata nel 1863, oltre centocinquanta anni fa. Siamo stati forniti di appositi auricolari che ci hanno permesso di conoscere la Storia, capire le mostre e le esposizioni presenti. Ho potuto apprendere qual è l’attività di questa organizzazione, che ha il compito di intervenire in guerra e in pace per curare dei feriti, per limitare le sofferenze nei casi di calamità naturali, per aiutare i popoli privati delle libertà e i prigionieri della fame. Abbiamo visto bandiere vecchie piene di storia, abiti e divise storiche, manifesti, volantini e cimeli, cioè tutta la storia di questa utile Organizzazione. E’ stata una bella e utile esperienza, ho visto splendidi paesaggi alpini, ho conosciuto una famiglia e una cittadina ospitali, ho conosciuto posti importanti della nostra storia, ho, spero, arricchito il mio francese, ho passato momenti gioiosi e felici. 47 LA MIA ESPERIENZA IN FRANCIA di Elisa Di Benedetto Due settimane fa la mia classe ed io siamo partiti per una "vacanza" in Francia. Ci saremmo dovuti trovare a scuola per le otto, ma io mi sono alzata alle sei per l'agitazione e la felicità di partire, ma dall' altra parte ero molto preoccupata. Appena arrivati alla scuola di Taninges, ho potuto conoscere Lea e sua madre, fin da subito sia lei sia sua madre mi sono sembrate due persone molto simpatiche. Arrivati a casa, c'e stato un momento in cui non sapevo cosa fare, ero un pò in imbarazzo, però Lea mi ha fatto conoscere sua sorella e mi ha fatto vedere la casa e la mia camera, che era a dir poco piccolissima e io in quel momento ho pensato: " Non posso credere che dormirò qua dentro!". Poi la sera ho conosciuto anche il padre e il fratello che ho visto solo quella volta. All'inizio della cena ero molto in imbarazzo ma poi ho visto che anche loro si stavano sforzando per farmi sentire a mio agio. Il giorno che per me è stato il più difficile in assoluto è stato il giorno dopo, la domenica in famiglia, la mattina, dopo che mi sono alzata, Lea ed io abbiamo giocato alla Playstation, ma non ci capivamo, il pomeriggio invece siamo andati al bowling, dove ho incontrato due mie compagne di classe e non ero mai stata cosi felice di vederle, ma a parte questo mi sono divertita molto, anche se siamo tornati a casa prestissimo e poi il resto del pomeriggio e della sera è stato molto duro, non sapevo cosa fare ed è stato molto difficile per la lingua. Da lunedì a venerdì, quando siamo partiti, abbiamo iniziato a visitare le città e i paesi vicini. La visita che mi è piaciuta di più è stata quella ad Annecy (la piccola Venezia delle Alpi). C'era un lago stupendo dove ci si poteva specchiare, avrei voluto buttarmi dentro, ma non solo, mi sono piaciuti tantissimo le chiese e i monumenti che abbiamo visitato. Ho adorato il parco e le strade della città che i miei compagni ed io abbiamo girato mentre, eravamo in cerca di cibo commestibile. Un'altra cosa che ho amato è stata la vista dall'alto di tutta la città, era magnifica! Per me, oltre alla lingua, è stato difficile abituarmi al cibo. Il giorno della partenza ero da una parte felice, non lo nego, perché avevo voglia di mangiare e di entrare in un negozio e trovare qualcuno che parla la mia stessa lingua, anche se dall'altra parte un po’ mi è dispiaciuto salutare la famiglia di Lea. Mi è anche dispiaciuto molto, la mattina, poco prima di salire sul pullman, aver dovuto salutare una ragazza di nome Anais che avevo conosciuto solo la mattina prima, ma che mi stava molto simpatica. Tutto sommato, non è andata benissimo ma neanche malissimo , anche se mi sono resa conto di 48 essermi sforzata tanto e quindi di essere cresciuta da questo punto di vista. Assolutamente non adesso, ma un giorno, mi piacerebbe fare un’altra esperienza di questo tipo, in qualche altro posto, magari dove si mangia meglio. 49 BILANCIO DELL’ESPERIENZA IN FRANCIA Di Camilla Grossi Sabato 28 febbraio alcuni miei compagni di classe ed io, assieme agli alunni delle classi terze di Bisuschio, siamo partiti per uno scambio culturale con i ragazzi di un piccolo paesino dell’Alta Savoia in Francia. Noi sapevamo, sin dall’inizio, che ci saremmo divertiti e infatti così è stato. Dopo circa cinque ore di viaggio, tra interruzioni per fare merenda e per il pranzo, siamo arrivati a Taninges e abbiamo subito conosciuto i nostri corrispondenti e le loro famiglie da cui saremmo stati per una settimana. La mia corrispondente era Anna, una ragazza di 13 anni che vive con il fratello Louison di 9 anni, la mamma Christelle e il papà Jerome che abitano in una tipica casa di legno in paese. Prima di partire ci siamo scritte tante mail, ho visto le foto che mi ha inviato e quindi mi sembrava di conoscerla già un po’. Ognuno è andato per conto suo nella propria famiglia e dopo due giorni ci siamo rivisti. Devo dire che stare un giorno e mezzo con le famiglie, senza vedere i nostri compagni, è stata dura perché dovevamo parlare solamente francese, però abbiamo superato questo ostacolo abbastanza facilmente e sapevamo che per il resto del nostro soggiorno ci saremmo rivisti, avremmo parlato italiano e poi solo alla sera saremmo ritornati dalle famiglie. Domenica, con la mia famiglia francese, sono andata a sciare, nonostante il brutto tempo e non sono divertita molto, mi perché dovevo ancora un po’ ambientarmi. avuto difficoltà soprattutto nel quando Ho parlare, mi hanno noleggiato gli sci, le racchette e il casco, poiché il signore che noleggiava l’attrezzatura, mi ha parlato molto velocemente e io non sono riuscita a capire, per fortuna è arrivato Jerome, mi ha parlato più lentamente e ho capito. Poi la giornata è passata in fretta perché a me piace molto sciare e tutto sommato mi sono divertita e alla sera ero veramente stanca. Inoltre mi hanno portato anche al ristorante!!!!!!!! I giorni successivi sono passati molto velocemente perché ero con i miei compagni e solo alla sera dovevo parlare francese. Lunedì pomeriggio abbiamo fatto una ciaspolata alla pista di sci di fondo di Praz de Lys, una stazione a quindici minuti dalla scuola; ci siamo divertiti, abbiamo camminato per un’ora e poi ci siamo rotolati nella neve. La gita sarebbe dovuta durare tutta la giornata ma, a causa del brutto tempo, al mattino siamo stati a scuola e al pomeriggio invece siamo usciti tutti assieme. Devo dire che non ero mai andata a ciaspolare e mi è piaciuto, penso che ci riproverò. Il martedì abbiamo visitato la città di Annecy, a circa un’ora e mezza da Taninges. La città mi è piaciuta 50 molto e ho avuto modo di visitare i posti che avevo studiato per la ricerca fatta per la professoressa di Francese; abbiamo visitato il centro storico e in generale la città e poi ci hanno lasciato del tempo libero durante il quale abbiamo girato per Annecy. Mi ha colpito soprattutto la limpidezza delle acque del lago, peccato che non abbiamo potuto fare il giro in battello. A Ginevra siamo andati mercoledì ma non mi è piaciuta molto questa gita perché non abbiamo avuto il tempo di visitare interamente la città, ma abbiamo visitato solo il palazzo dell’Onu e la sede della Croce Rossa e soprattutto non abbiamo avuto un momento libero. Taninges invece è un paese molto bello, ha le caratteristiche della montagna e un bel panorama; abbiamo visitato la Certosa e il carillon mentre Chamonix, che abbiamo visitato di corsa giovedì pomeriggio, non mi ha entusiasmato perché abbiamo visto il museo dell’alpinismo e dei cristalli mentre avrei preferito percorrere le vie della cittadina con calma e guardarmi il Monte Bianco dal versante francese. Se devo fare un bilancio della mia settimana di gemellaggio posso dire che i paesaggi sono molto belli, forse perché a me piace la montagna, la gente è ospitale, anche se avevo sempre paura di sbagliare con le parole in francese. Sono stata contenta dell’accoglienza della famiglia francese, di quello che mi hanno cucinato e dei regali che hanno fatto a me e alla mia famiglia. Adesso sto iniziando a pensare a quando Anna verrà da noi, vorrei farle trascorrere una settimana piacevole come è stata la mia. 51 IL GEMELLAGGIO (ITALIA-FRANCIA) di Sara Motta Questa gita è stata una delle più belle, mi sono divertita molto ed è stata una bella esperienza. Ho fatto subito amicizia con la mia corrispondente Stella che è molto simpatica, insieme ci siamo divertite parecchio, lei la sera faceva sempre la pazza ballando su una sedia e a me faceva ridere molto . a cercare qualcosa dove potevamo prendere da mangiare , abbiamo trovato una pizzeria dove ognuno si è preso un trancio di pizza da lì siamo andati in un parco a mangiarla . In Francia, ho notato cose diverse da quelle che ci sono in Italia per esempio a tavola non mettono la tovaglia , a scuola ogni volta che cambiano materia cambiano anche aula , ho notato anche che loro sono molto più ordinati di noi sono molto educati . I francesi il primo giorno che li ho visti mi sono sembrati subito simpatici, Stella ho infatti conosciuto da molti suoi amici , anche perché non mi sembrava giusto conoscere solo Stella e non altri . Sabato 28 febbraio i miei compagni ed io siamo partiti per la Francia molto eccitati , non vedevamo l'ora di arrivare . Il giorno che mi è piaciuto di più è stato ad Annecy perche io e una mia compagna (Camilla) avevamo fatto una ricerca per francese sul lago d’Annecy e ora lo abbiamo visto dal vivo, mi è piaciuto moltissimo , dopo ci hanno dato del tempo libero, e i miei compagni ed io siamo andati diretti La famiglia che mi ha ospitato si comportava molto bene con me e questo lo ha reso una gita migliore perchè a dire la verità avevo un pò di ansia all'idea di andare a casa di una famiglia che non conoscevo. Anche se era la prima gita così lunga lontano da casa non ho sentito molta nostalgia di casa mi sono adagiata subito infatti quando siamo partiti per tornare a casa ho pianto perchè volevo restare lì ancora un pò . 52 IL GEMELLAGGIO A TANINGES di Marco Orlando All’inizio dell’ anno scolastico, quando la prof. Falcinella, ci diede la notizia che forse avremmo partecipato ad un gemellaggio, non credevo che sarebbe stato possibile perché Cuasso è un paese molto piccolo e pensavo che nessuno avrebbe voluto venire da noi. Ma poi, con il passare dei mesi, la cosa si faceva sempre più concreta fino a quando il prof. Longo e la prof. Falcinella ci hanno detto che il gemellaggio si sarebbe fatto e da lì in poi ho iniziato a contare i giorni che mancavano alla partenza. Quello che mi spaventava di più del gemellaggio era che per una settimana non avrei fatto sport, ma, d’altra parte, non avrei avuto compiti per una settimana e non sarei andato a scuola per alcuni giorni. Come al solito mia mamma iniziò a preoccuparsi e io, per confortarla, le dicevo che per una settima si sarebbe riposata il cervello, invece mia sorella saltava dalla gioia; preparata la valigia, non vedevo l’ora di partire. La sera prima ho controllato per l’ennesima volta che non mancasse nulla e poi sono andata a dormire. La mattina seguente mi alzai alle otto e il pullman ci aspettava per le otto e mezza quindi mi feci una doccia, caricai la valigia in macchina ed ero pronto per partire, ma uscito di casa, mi ricordai che avevo dimenticato la carta d’ identità e tornai indentro. Arrivato al piazzale della scuola c’erano quasi tutti i mie compagni, caricate le valige salii sul pullman e mi misi da solo in fondo per stare più comodo. Dopo due ore di viaggio, ascoltando la musica e parlando di tutto, cominciammo a lamentarci perché avevamo fame e come darci torto, quindi iniziammo a tormentare i prof fin quando ci fermammo ad un autogrill, durante la seconda sosta il prof. Longo ci ha fatto fare un giro assurdo e per un pelo non siamo caduti tutti! Arrivati a Tanninges, scesi dal pullman e scaricate le valigie, tutti i mie compagni incontrarono i loro corrispondenti, tranne me perché il mio corrispondente era in ritardo, in seguito la mamma di Valentén, il migliore amico di Etienne, mi ha preso con sé e mi ha portato a casa sua, dove ho aspettato per circa venti minuti prima che arrivasse il mio nuovo amico francese; arrivata la famiglia, siamo andati tutti a prendere il fratello di Etienne, Oghustam, che stava facendo una partita di uno sport tra basket e calcio. Arrivati a casa mi sono fatto una doccia e siamo andati ad una cena per l’anniversario degli zii di Etienne, devo dire che ho mangiato benissimo, l’unica cosa che non mi è piaciuta è stata la pizza perché era troppo cotta; arrivato a casa sono andato subito a dormire perché ero esausto. La mattina seguente mi sono svegliato molto tardi, ho rifatto il letto e sono sceso a conoscere quella che sarebbe stata la mia nuova famiglia per una settimana; devo ammettere che la casa era veramente bella, la madre e il padre veramente gentili, i vicini continuavano a portare torte ai mirtilli per darmi il benvenuto. Parlando con Etienne ho scoperto che da grande vuole frequentare l’università di Giurisprudenza, ama molto i videogiochi ma non è molto sportivo, il padre sa bene l’italiano mentre la madre conosce il portoghese e il croato. Di pomeriggio siamo andati al bowling dove ho incontrato Federico, Matteo e i loro corrispondenti mi sono sembrati molto simpatici, sono arrivato secondo su otto, il mio corrispondente non ama molto gli sport, infatti è arrivato penultimo. 53 Lunedì siamo andati a scuola dove ho rincontrato i miei compagni di scuola che erano tutti molto felici, abbiamo parlato di com’erano i ragazzi francesi; la mattina saremmo dovuti andare a fare una camminata sulla neve con le racchette, ma non siamo andati perché pioveva allora abbiamo fatto giochi di gruppo, io ero con alcune mie compagne e con il mio corrispondente, eravamo nel gruppo delle “galline”, ci siamo così conosciuti meglio con i ragazzi francesi, dopo abbiamo mangiato alla mensa, Matteo doveva mangiare un panino enorme ma non ce l’ha fatta, infatti lo ha dato al suo corrispondente che lo ha finito. Finalmente nel pomeriggio siamo andati a fare la passeggiata con le ciaspole, per le discese Federico ed io abbiamo rotolato, ma non è stata una buona idea perché ci girava la testa secondo me è stato il momento più bello della settimana . Martedì, Mercoledì e Giovedì siamo andati a visitare molte città interessanti, quella più coinvolgente secondo me è stata la visita all’ ONU, la guida parlava l’italiano benissimo, siamo andati a vedere alcune sale da conferenza tra cui quella più grande che contiene millecinquecento posti a sedere, era stata allestita per un concerto, la sede di Ginevra è la seconda più importante dopo quella di New York, sono però rimasto deluso perché non abbiamo potuto comprare dei souvenir per i prezzi troppo alti, ma per il resto è stata una visita molto bella, nel parco abbiamo anche visto dei pavoni perché il primo proprietario dell’edificio li possedeva e li lasciava sempre liberi, quindi hanno voluto mantenere la sua tradizione. L’edificio è ricco di quadri che sono stati donati dalle varie nazioni che fanno parte dell’ONU. La parte più bella di questa gita sono stati i momenti passati con il mio corrispondente perché con lui il tempo volava e mi divertivo un sacco perché giocavamo spesso a Fifa 15 e alcune volte faceva apposta a perdere ed è da questo che si capisce che ci teneva a farmi divertire, la sua famiglia mi trattava come se fossi un figlio, un altro aspetto positivo della gita è stato il viaggio in pullman con i compagni perché alla fine siamo stati molto con i ragazzi di Bisuschio e non l’avrei mai pensato prima di partire. E’ stata una gita bella, ma che dico, bellissima e spero che quando Etienne verrà da me si divertirà quanto mi sono divertito da lui cioè un “mondo. ” 54 BILANCIO SULL'ESPERIENZA DELLA GITA IN FRANCIA di Evelyn Piazza Sabato 28 febbraio 2015 alle ore 09:00 ci siamo ritrovati davanti alla nostra scuola di Cuasso al Piano per partire verso la Francia con i nostri compagni ed insegnanti. Puntuali siamo saliti sul pullman e abbiamo salutato i nostri genitori. I nostri accompagnatori erano:la Prof.ssa Falcinella il Prof. Longo e infine la Prof.ssa Doria. Appena siamo partiti con il pullman siamo andati a prendere i ragazzi di Bisuschio. Verso le ore 12:00 ci siamo fermati all'autogrill per pranzare perché eravamo tutti affamati. Alle ore 12:30 siamo ripartiti e sul pullman abbiamo ascoltato la musica selezionata dai nostri compagni Michael e Matteo. La durata totale del viaggio in pullman è stata di cinque o sei ore . Alle ore 14:30 siamo arrivati a Taninges, un paese della Francia. Siamo arrivati davanti alla scuola dove ci hanno accolto i ragazzi francesi, due prof e il preside il quale ci ha dato il benvenuto e ci hanno offerto dei dolci in qualità di specialità locali. Dopo il pranzetto preparato dai francesi, le famiglie ci hanno accolto nelle loro case. Io ero ospite di Alizèe. Abbiamo trascorso il giorno successivo interamente ospiti in famiglia: io e Alizèe siamo andate da sua nonna e abbiamo cucinato dei tipici dolci francesi. Lunedì due marzo ci siamo incontrati tutti alle 08:00 fuori da scuola perché saremmo dovuti andare a ciaspolare, però non ci siamo andati perché pioveva, allora abbiamo fatto un gioco con i compagni francesi. Il pomeriggio seguente siamo andati a ciaspolare e mi sono divertita molto, anche se non sapevo camminare sulle raquettes . Finito di ciaspolare siamo tornati nelle case delle famiglie . Martedì 3 siamo andati ad Annecy, città molto bella, poi i professori ci hanno lasciati un quarto d'ora in giro da soli a fare shopping, poi ci siamo ritrovati tutti al battello Libellula. Alle ore 14:00 circa ci siamo divisi in 2 gruppi per visitare Annecy. Alle 17:30 siamo ritornati in famiglia . Mercoledì 4 arrivati a scuola, siamo andati a Ginevra, abbiamo visitato l'ONU, poi abbiamo fatto il picnic. Finito di mangiare siamo andati a visitare la Croce Rossa con l'audio guida; finita la visita abbiamo fatto ritorno a Taninges. Giovedì 5 siamo arrivati a scuola, abbiamo fatto le prime due ore di lezione e ho conosciuto il loro professore di francese che era un po' pazzo. Finite le ore di lezione abbiamo visitato Chamonix in due gruppi. Alle ore 18:00 ritorno a Taninges, 55 dove abbiamo fatto una festa nella loro scuola e ci siamo diverti tutti. Venerdì 6 arrivati a scuola abbiamo visitato Taninges, ci hanno lasciato dieci minuti liberi e dopodiché abbiamo salutato i nostri amici francesi per ritornare in Italia. 56 GEMELLAGGIO di Iacopo Piserà Il gemellaggio con i francesi è stata un'esperienza positiva, perché ci ha dato la possibilità di parlare un'altra lingua per una settimana e in più di conoscere nuove persone, visitare città, andare a ciaspolare. Anche se comunicare è stato un po' complicato, ma alla fine si riusciva a capirci. Ambientarsi in una casa con un'altra famiglia e in un altro paese è difficile, ma anche con i limiti della lingua, sono nate nuove amicizie. In casa era molto diverso rispetto all'Italia, ma c'erano delle regole che dovevi rispettare come in tutte le famiglie, ad esempio alle otto e mezza le luci erano spente, anche l'abitudine alimentare era diversa dalla nostra, infatti rispetto a noi mangiano pochissima pasta e quando si mangia, non è un primo, ma un contorno, ma questo dipende anche da famiglia a famiglia. La visita che mi è piaciuta di più è stata quella ad Annecy, una città dell'Alta Savoia con centoquarantamila abitanti. La visita è stata molto bella e interessante, siamo arrivati e una guida ci ha descritto la città, in più ad Annecy c'era un bellissimo lago e il nostro accompagnatore ci ha detto che è il più pulito de'Europa, dopo abbiamo visitato una prigione sul fiume, era molto bella ma anche molto inquietante, poi ci è stato dato del tempo libero e abbiamo potuto fare shopping. Un'altra bella visita è stata quella a Ginevra, dove abbiamo visitato la sede dell'ONU, un palazzo molto grande, quello che mi ha colpito di più è stata la sala conferenze con più di mille posti. Ci hanno raccontato delle curiosità sull'ONU, dopo abbiamo visitato il museo della Croce Rossa, era molto particolare e toccante. Infine abbiamo visitato la città in pullman. E' stata un'esperienza divertente e formativa. 57 RELAZIONE GEMELLAGGIO di Federico Scalvini Quest'anno abbiamo effettuato uno scambio culturale tra i paesi di Cuasso-Bisuschio e la cittadina francese di Taninges. Il soggiorno è durato una settimana, da sabato 28 febbraio a venerdì 6 marzo e, a mio avviso, è stata un'avventura positiva per tutti perché ci ha aiutati a crescere. Ci hanno accompagnati la prof.ssa Falcinella e il prof. Longo ed anche loro sono stati ospitati da un collega francese. Il viaggio di andata è iniziato alle otto e siamo arrivati per le due del pomeriggio in loco, dove abbiamo ricevuto un'accoglienza calorosa da parte dei nostri amici francesi; in quel momento abbiamo conosciuto i nostri nuovi amici che ci hanno offerto una merenda e ci hanno consegnato ad ognuno un bigliettino di benvenuto. Poco dopo siano stati suddivisi nelle varie famiglie e siamo andati a casa dei nostri corrispondenti, salutando professori e compagni; eravamo un po' tesi, ma allo stesso tempo felici di provare una nuova esperienza tutta da vivere e nella quale ci saremmo divertiti un mondo. Appena arrivati, Loic, il mio amico francese, mi ha presentato la sua famiglia e mi ha fatto visitare la sua casa, permettendomi di prendere un po' di confidenza con l'ambiente per me nuovo, tutto da scoprire. Abbiamo passato i primi giorni con le famiglie e, il pomeriggio stesso dell'arrivo, sono andato a giocare a calcio con Loic, il mio amico Matteo e Timothé, che lo ospitava a pochi metri da noi. Entrambe le famiglie abitavano nel centro storico del paesino, a poche centinaia di metri dalla scuola e per arrivarci percorrevamo quel piccolo tratto a piedi. La mattina successiva con un gruppetto di altri ragazzi siamo andati a messa, anche se non riuscivamo a comprendere molto la lingua, ci ha fatto piacere avere questa possibilità. Durante il pomeriggio ci siamo ritrovati al bowling, punto di incontro per molti ragazzi del posto; è stato molto divertente giocare con le famiglie, anche se, visto che era la prima volta, non ero molto bravo. Abbiamo potuto anche parlare con gli altri ragazzini italiani per raccontarci come stava andando. In serata siamo rientrati nelle case e, per la prima volta, abbiamo dovuto sperimentare come si stava con delle persone che non conoscevamo; la mia famiglia è stata da sempre gentile nei miei confronti e mi hanno trattato come uno di loro; questo mi ha aiutato sicuramente ad integrarmi abbastanza in fretta. Ho potuto sperimentare abitudini completamente diverse dalle nostre come, la loro “arte culinaria” che ha sapori differenti dai nostri, ma è comunque molto buona e sono stato contento di provare nuovi cibi. Dopo una giornata impegnativa, siamo andati a dormire e qui ho potuto fare delle riflessioni su questa 58 esperienza, anche se il pensiero mi portava spesso a casa dalla mia famiglia, ero felice ed entusiasta di vivere questa avventura. Da lunedì sono iniziate le visite e le attività da fare tutti insieme ed ero felice perché fino a metà pomeriggio stavamo tutti insieme (ragazzi francesi e italiani). Si è cominciato con una ciaspolata a “Praz de Lys”, dove abbiamo potuto vedere la maestosità dei boschi alpini e le sue bellezze e questo è stato il giorno della settimana che ho preferito perché sono stato all'aria aperta e il pomeriggio ci ha regalato addirittura una piccola nevicata. Le altre giornate si sono svolte tra visite alle città più importanti della zona a partire da Annecy, chiamata la “ Venezia delle Alpi” per i canali che attraversano la città e il lago circostante, che prende il nome dal borgo stesso. La sera stessa, una volta tornati a casa, sono andato a fare allenamento di calcio con Loic ed è stato divertentissimo perché mi sono confrontato e ho giocato con ragazzi nuovi, facendo così amicizie diverse. La settimana è proseguita con una gita che ci ha portato ad attraversare il confine francese per andare a Ginevra, con meta il palazzo dell'Onu, dove una ragazza madre lingua ci ha descritto le funzioni di un organismo così importante e della Croce Rossa; qui, invece, abbiamo visitato un museo con l' audioguida. Per tutte le visite c'erano due gruppi con le due differenti traduzioni nelle lingue, italiano e francese. Il giorno successivo si sono tenuti i corsi a scuola durante la mattina e, dopo pranzo, siamo andati nella cittadina di Chamonix, con alle spalle il maestoso Monte Bianco innevato durante tutto l' anno, dove siamo andati in visita al museo dei cristalli. Oltre ai musei, avevamo anche un po' di tempo libero per girare la città e comprare qualche regalino da portare a casa. La settimana è trascorsa in fretta tra escursioni, scuola e visite guidate e, senza accorgercene, siamo arrivati alla sera in cui si è svolta a scuola una piccola festa per salutarci prima della partenza. Questa serata di svago è stata una delle più belle di tutta la vacanza e, durante la cena, noi e loro dovevamo indovinare la foto del corrispondente all'età di cinque anni. Sono molto contento di aver vissuto questa avventura nuova per me e penso che mi sia stata utile per il futuro; ora li aspettiamo noi con tanta trepidazione in Italia. E' stata un' avventura fantastica, positiva, sicuramente da rifare! 59 BILANCIO DI UN’ESPERIENZA Gemellaggio Cuasso e Bisuschio-Taninges di Matilde Scalvini Quest’anno il nostro istituto ha organizzato uno scambio interculturale con un piccolo paese di nome Taninges, situato in Alta Savoia. Dal 28 febbraio al 6 marzo noi ragazzi italiani ci siamo recati in Francia per una settimana e posso dire che questa esperienza, per me nuova, si è rivelata bellissima e molto utile non solo dal punto di vista linguistico, ma anche culturale ed umano. Questo viaggio, infatti, mi ha permesso di conoscere molte persone veramente gentili e simpatiche, che ci hanno aiutato ad ambientarci in quel posto molto carino, ma diverso dall’ambiente in cui noi viviamo, facendo di tutto per farci sentire a nostro agio, quasi come a casa. Non solo, durante questa settimana ho visto luoghi meravigliosi, la cui storia generalmente era affascinante; quindi, oltre ad aver migliorato il mio modo di esprimermi e la capacità di comprensione della lingua francese, ho anche arricchito la mia cultura personale con nuove informazioni e notizie. Tra questi la visita che mi ha colpito di più è stata quella ad Annecy, di cui mi è rimasta particolarmente impressa la prigione costruita sull’acqua che è stata usata in varie epoche, anche nella Seconda Guerra Mondiale; affascinanti sono state anche le altre uscite organizzate, come quella di Ginevra all’ONU e alla Croce Rossa o quella di Chamonix dove abbiamo visto il museo dell’alpinismo e dei cristalli. Quest’ultimo mi ha stupito e incuriosito per le stravaganti e bellissime colorazioni di questi minerali e per la storia che ha portato alla loro formazione, avvenuta in milioni di anni. Molto interessante è stato il paragone tra le usanze e i modi di fare italiani e francesi, che alla fine si sono rivelati simili; questo dato sta ad indicare che anche se abitiamo in stati diversi siamo tutti uguali. Con sorpresa, svolgendo delle attività, abbiamo notato che anche in ambito scolastico le motivazioni che portano a preferire una materia piuttosto che un’altra da parte degli italiani e dei francesi sono quasi le stesse e, in quel momento, si è confermato che siamo più simili di quello che si pensa. Un particolare che mi ha colpito è stata la capacità di giocare e divertirsi tutti insieme, abbattendo la barriera linguistica che ci separa: questo l’ho scoperto quando, un giorno, a casa della mia corrispondente, abbiamo giocato a carte insieme e anche se non riuscivamo molto a comunicare, abbiamo trascorso un bel pomeriggio, ridendo parecchio e scoprendo quel lato un po’ folle e spassoso che ognuno di noi ha; non solo, mi è piaciuto vedere come il calcio ha unito ragazzi italiani e francesi 60 che hanno giocato tutti insieme, senza aver bisogno di dire niente. Però non è stato tutto sempre semplice. Prima di tutto per la lingua, infatti all’inizio non riuscivamo a dialogare, poiché i francesi parlavano molto rapidamente e quando mi chiedevano qualcosa, io non sapevo cosa rispondere, non avendo capito la domanda e, quindi, chiedevo di ripetere. Fortunatamente, piano piano, ho iniziato ad abituarmi al suono di questa lingua e c’è stato più dialogo. Secondo me il giorno più pesante è stata la domenica: non ci conoscevamo ancora perché noi eravamo arrivati da poco a Taninges e abbiamo dovuto trascorrere tutta la giornata in famiglia. La mattina, infatti, ci siamo annoiate un po’ perché non sapevamo cosa fare e cose dire, ma fortunatamente il pomeriggio siamo andati al bowling e lì ci siamo divertiti molto. I giorni successivi sono trascorsi veramente bene e in fretta. In men che non si dica era arrivato già giovedì. Ma questo non sarebbe stato possibile senza la gentilezza e la simpatia della famiglia che ci ha ospitato, che ci ha aiutato a sfruttare il più possibile questa esperienza (ed è giusto che sia così!); infatti hanno cercato di interpellarci e farci parlare spesso così da poter migliorare il nostro francese (che era l’obiettivo primario), ma anche per conoscerci meglio. Con loro abbiamo stretto un bel rapporto e sono molto felice di ospitare Romane qui a casa mia e non vedo l’ora di incontrarla di nuovo e, per il momento, fino a che lei non verrà in Italia, ci terremo in contatto perché sarebbe un peccato interrompere questo bel rapporto di amicizia. Un altro lato positivo di questa gita, che devo dire mi ha sorpreso, è stato il cibo che ci è stato dato, che si è rivelato molto più buono di quello che mi aspettavo. Ovviamente non era il cibo di casa, ma non era male e anche se qualcosa non mi piaceva, l’ho mangiata comunque; infatti da questa esperienza ho imparato che nella vita alcune volte, anche per quanto riguarda il cibo, bisogna adattarsi e di conseguenza, adesso, dopo solo una settimana, mangio più cose di prima e mi sto sforzando ad assaggiare tutto. Grazie a questa prima vera esperienza lontano dalla mia famiglia e dal mio ambiente, ho migliorato la mia autonomia, scoprendo di essere in grado di superare i miei limiti e affrontare serenamente nuove situazioni, che potrebbero anche portarmi lontano da casa. 61 GEMELLAGGIO CON TANINGES 2015 di Valentin Tenciu Quest'anno la mia scuola ha organizzato un gemellaggio con una scuola in Francia nel paese di Taninges un bel paese di montagna che si trova ad un'altitudine di 450m sopra il livello del mare. Durante questo gemellaggio abbiamo fatto molto, ma la cosa che mi è piaciuta di più è stata la ciaspolata dove mi sono divertito e non solo io, ma tutti. Quest'esperienza mi è servita molto anche per imparare meglio il francese, ma anche per conoscere abitudini, cultura e cibo di altri paesi. Infatti i miei compagni ed io abbiamo imparato meglio il francese e ora capiamo molte più parole in questa lingua. Mi sono divertito molto durante questa esperienza, ma io sono stato anche un po' fortunato perché la mamma del ragazzo dove sono stato durante quella settimana sapeva un po' di italiano e se non capivo qualcosa, lei me lo spiegava in italiano ed io le parlavo in francese. Ho usato quest'esperienza del gemellaggio per imparare meglio il francese. Se mi capitasse un'altra occasione del genere la rifarei molto volentieri anche per imparare meglio altre lingue. 62 BILANCIO DI UN’ESPERIENZA Gemellaggio Cuasso e Bisuschio-Taninges di Elisa Vimercati Dal 28 febbraio al 6 marzo la mia classe ed io abbiamo partecipato ad un progetto di gemellaggio con un paesino dell’Alta Savoia, di nome Taninges. Questa esperienza mi è piaciuta e servita davvero moltissimo, mi piacerebbe ripeterla magari in futuro. Appena arrivate la mia compagna Matilde ed io ci siamo recate a casa della nostra corrispondente che si chiama Romane, la sua famiglia è composta da cinque persone: lei, la madre Nadine che ha 42 anni ed è davvero molto gentile e simpatica, il padre Fabrique simpatico e un po’ severo,la sorella di cinque anni Leane dolce e simpatica e infine il fratello di undici anni Flavio. Il giorno successivo ci siamo recati al bowling e scrivo di questa giornata perché è stato il primo momento della settimana in cui mi sono sentita davvero a mio agio e non ho fatto caso alle difficoltà nel comunicare, anzi sembravano quasi inesistenti, mi sono divertita molto insieme alla famiglia e, ad essere sincera, mi sono sentita un po’ parte di essa! Un altro giorno di cui vorrei parlare è il martedì, la mia giornata preferita. Alle 9:00 ci siamo recati ad Annecy, per visitare il lago e i luoghi principali di questa cittadina, in realtà questa giornata mi è piaciuta particolarmente anche a causa del tempo libero che abbiamo avuto a disposizione. Ad Annecy da una guida abbiamo avuto notizie sul lago che con il suo colore cristallino mi ha davvero affascinata, poi abbiamo visitato l’interno della città, la prigione e il castello, infine, stravolti, siamo tornati a scuola e poi a casa. L’esperienza che più mi ha colpito dal punto di vista umano è stata quando sono andata a pranzare dalla ragazza che ospiterò a maggio, che si chiama Illona, lei vive in una casa famiglia e mi ha invitato da lei per mostrarmi dove vive e la sua situazione famigliare. Sono stata accolta dai sei ragazzi che abitano con lei, sono stati davvero molto gentili con me. Mi sono sentita a mio agio e tutte le preoccupazioni che avevo prima di arrivare, sono completamente svanite. Illona era molto felice che io fossi lì e io ero contenta di esserci. Dopo aver mangiato ci siamo recate nella sua camera e lì mi ha chiesto se volevo ancora ospitarla dopo aver visto dove viveva, la mia risposta è stata spontanea e mi è davvero venuta dal cuore! Anche se so che non c’è n’è motivo, ho provato pena per lei, nel vedere i suoi occhi tristi che mi guardavano cercando comprensione da parte mia a causa della sua situazione famigliare. 63 Andare da lei mi ha davvero colpita, in particolare mi ha emozionato il fatto che è accaduto il giorno dopo, quando ho rivisto una bambina che abita con Illona, appena mi ha visto le si sono illuminati gli occhi, mi è corsa incontro aggrappandosi alla mia vita e guardandomi in faccia ha esclamato: “Bonjour Elisa”, ripensando a quella scena mi sovviene un gran sorriso! Uno dei pochissimi aspetti per cui ho sofferto è il cibo, come normale che sia, in Francia c’è una tradizione alimentare diversa dalla nostra, ricca di salse, salsine e formaggi che sono tutti alimenti che io odio! Ovviamente mi sono adattata e ho comunque mangiato. Insomma in generale questa esperienza mi è servita sia dal punto di vista didattico, perché penso di aver imparato molto, sia dal punto di vista umano, mi ha insegnato ad apprezzare la mia famiglia e ho capito quanto sono fortunata a ricevere così tanto amore dai miei famigliari. Non mi scorderò mai questa esperienza che per me è stata davvero magnifica. Adesso aspetto con ansia maggio per rivedere tutti i miei nuovi amici francesi. 64