Per quasi 2000 anni, Palestina
– Israele è stata la casa per gli
Arabi – cosiddetti Palestinesi e
anche di popolazioni più
piccole come Drusi, Cristiani ed
Ebrei.
La diffusione dei Movimenti Nazionalisti in Europa, nel 19th secolo ha creato una
situazione in cui molti ebrei europei si sentirono separati dal resto della popolazione.
Alcuni di loro scelsero di integrarsi all’interno delle loro nazioni in Europa: gli ebrei in
Germania si dichiararono tedeschi, gli ebrei in Italia si dichiararono italiani e così via.
Molti altri ebrei diventarono sostenitori di una nuova teoria: il Socialismo. Pensavano che
il miglior modo per gli ebrei di integrarsi nella società fosse promuovendo la lotta di
classe.
E un piccolo gruppo di ebrei, guidati da Herzel (un ebreo Austro-Hungarico), crearono
un’ideologia chiamata Sionismo. Il Sionismo è fondato sull’idea che il popolo ebraico
dovrebbe trasferirsi tutto in Palestina da ogni angolo della terra, per crearvi una nazione
ebraica.
Negli anni seguenti, l’immigrazione ebraica nella
Palestina Ottomana aumentò. Ricchi ebrei
comprarono la terra dai proprietari palestinesi e
vi si insediarono. Con delle publicazioni si
chiamarono gli ebrei per immigrare in Palestina,
chiamandola:
“Una terra senza popolo, per un popolo
senza terra”.
Ovviamente, la maggior parte degli Ebrei non
desiderava immigrare in un paese così
“asiatico”. Il Sionismo era considerato una teoria
irrealistica dalla maggior parte degli Ebrei
Europei.
• L’aumento dell’antisemitismo spinse molti ebrei ad immigrare in Palestina,
che era sotto il mandato Britannico.
• I palestinesi non erano felici del progetto Sionista di creare uno Stato
Ebraico nel loro territorio, così scontri ed ostilità iniziarono da entrambe le
parti.
• Dopo l’olocausto, ci furono più simpatie verso gli ebrei sopravvissuti,
inclusi quelli in Palestina. Come risultato, l’ ONU approvò una risoluzione nel
1947 che divideva la Palestina in 2 nuovi Stati: Israele e Palestina.
• Dopo l’approvazione della risoluzione ONU, cominciarono gli scontri tra
Palestinesi ed Ebrei. I sionisti conquistarono alcune città al centro della
Palestina (Jaffa, ad esempio) e deportarono i palestinesi che ci vivevano.
• Dopo il ritiro Britannico dalla Palestina, I leader sionisti
dichiararono unilateralmente l’Indipendenza, senza accordi o
frontiere stabili.
• I palestinesi, costretti dall’esercito Israeliano a chiedere aiuto ai
paesi vicini, cominciarono a combattere contro I sionisti. Le armi e le
munizioni per il nuovo Esercito Israeliano vennero fornite da U.S.A.
e U.R.S.S.
• All’esercito Israeliano fu ordinato dai suoi vertici di deportare tutti i
palestinesi che vivevano nella parte centrale di Israele (da Lod,
Ramla, Jaffa, ecc…’) e in qualche caso ci furono massacri della
popolazione palestinese (Tantura, Dir Yassin). Molti altri palestinesi
fuggirono per la paura e divennere profughi in
Giordania, Libano e Siria..
Dopo aver invaso l’Egitto già dal 1956,
Israele attacca Egitto, Siria e Giordania nel
giugno del 1967 un debito per il blocco sul
mare da parte dell’Egitto. Israele conquista
la West Bank, la striscia di Gaza, le alture
del Golan, Gerusalemme e la Penisola del
Sinai.
Le Colonie
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A partire dal 1968, I coloni
Israeliani si sono spostati nella
West bank e nella Striscia di
Gaza, vivendo nella Palestina
Occupata.
Più di 400,000 coloni Israeliani
vivono in più di 282 colonie nella
West Bank.
Le colonie sono segregazioni
razziali, con il divieto per i
palestinesi di acquistare case al
loro interno. Le colonie sono
collegate ad israele solo da
bypass roads (strade riservate ai
coloni) che tagliano il territorio
palestinese e sono intercalate da
check point militari (Machsom).
Le colonie sono state dichiarate
illegali dalle leggi internazionali e
sono una violazione alla
Convenzione di Ginevra
L’ Intifada
La prima Intifada 1987-1993
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Intifada in arabo significa “agitazione”
e si riferisce alle 2 ribellioni spontanee
dei palestinesi contro l’Occupazione
militare Israeliana degli ultimi 20 anni.
La prima Intifada chiamata anche
“Guerra delle pietre” esplose nel 1987
dopo 20 anni di occupazione militare
costante.
L’esercito israeliano usava dire
”spezzategli le braccia”. Per ogni
palestinese che tirava pietre punivano
e arrestavano migliaia di palestinesi
imprigionandoli senza processo per
anni.
1.392 Palestinesi uccisi, 130.787 feriti
e 40.000 arrestati
L’Intifada e la brutale immagine dei
soldati israeliani che assassinano I
bambini palestinesi e manifestanti
pacifici porta in Israele al tavolo del
negoziato per la prima volta e nel
1993 l’Intifada termina con gli Accordi
di Oslo.
Machsom’s (Checkpoints)
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Ci sono più di 100 check point militari
sitribuiti nella West Bank. Sono
chiamati “Machsom’s” (dall’ebraico
“bloccare”). Ad ognuno di questi check
point I palestinesi sono bloccati,
perquisiti e umiliati mentre gli israeliani
passano drittigh. Lungo un percorso di
20 minuti di guida un palestinese può
essere fermato per 3 ore ad ogni check
point.
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Oltre ai check point ci sono centinaia di
strade fisicamente interrotte da
barricate di macerie create dai
bulldozer israeliani.
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I Checkpoints bloccano anche le
ambulanze palestinesi e I soccorsi e
non si conta il numero di civili
palestinesi morti in amulanze ferme ai
checkpoint in attesa di soccorso e
trattamenti medici. Incluso donne
incinte, I loro neonati e altri civili feriti
dall’esercito israeliano.
Le strade dell’Apartheid
•
Israele ha costruito delle strade “bypass” per
collegare le colonie illegali con Israele. Queste
strade possono essere utilizzate solo da
israeliani e costruite su terra palestinese
requisita dai militari israeliani. Le strade sono
costruite in modo strategico per tagliare fuori le
maggiori aree e centri urbani palestinesi
possibili.
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La costruzione delle strade razziste su una
terra occupata illegalmente è in violazione
dell’articolo 49 parte IV della Convenzione di
Ginevra: divieto di acquisire terre allo scopo di
costruire servizi per le colonie e dell’articolo 53
“Ogni distruzione effettuata con il potere
dell’Occupazione sulle proprietà personali è
proibita”.
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Le strade dell’Apartheid, insieme ai Machsom’s
(checkpoints) e il nuovo muro dell’Apartheid,,
dividono la West bank in piccoli ghetti,
impedendo lo spostamento di studenti, di
pazienti da e per gli ospedali, di famiglie, dei
prodotti per il sostentamento – da un posto
all’altro.
Demolizione Abitazioni
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Successivamente alla guerra del 1967 i militari israeliani hanno demolito più di
9,000 abitazioni, lasciando più di 50,000 palestinesi senza tetto.
Israele ha recentemente intrapreso una campagna di punizioni collettive
distruggendo con i bulldozer le case dei parenti dei militanti suicidi (kamikaze).
Le politiche di distruzione israeliane sono in violazione della Convenzione di
Ginevra e delle leggi internazionali.
Israele demolisce tutte le case con operazioni militari all’interno dei Territori
Occupati e spesso i civili palestinesi restano intrappolati nei palazzi e vengono
uccisi dai detriti.
Intifada di Al-Aqsa dal 2000ad oggi
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La seconda Intifada inizia il 28 settembre
2000, quando il criminale di guerra israeliano
Ariel Sharon (responsabile dell’uccisione dei
palestinesi nel 1953 incluso il massacro di
Sabra e Shatila nel 1982), andò con una
scorta di 1,000 soldati pesantemente armati in
visita nel luogo musulmano più sacro in
Palestina, la Moschea di Al-Aqsa, per
dimostrare la “sovranità israeliana dell’area”
L’Intifada irruppe nei gionri seguenti, il venerdì
29 settembre, Ehud Barak circondava la
Moschea di Al-Aqsa, con soldati e polizia,
guidando gli scontri. Quando finirono il lavoro
lasciarono 7 palestinesi uccisi e 200 feriti.
Gli scontri iniziarono ad attraversare tutta la
Palestina. Pochi estremisti palestinesi uccisero
degli israeliani in attacchi suicidi.
Quasi 4000 Palestinesi sono stati uccisi dalle
Forse Israeliane dal 2000, compresi 813
minori. Israele invade regolarmente le città
palestinesi, sparando e uccidendo molti
cittadini.
Il Muro
• La costruzione del muro inizia nel 2002, e non è ancora terminata. Lo scopo
del muro è separare fisicamente I palestinesi dagli israeliani nella West Bank.
• Il muro non segue la “Green Line” – il confine tra Israele e la West bank.
Invece, taglia fuori la terra palestinese ed annette le vicine colonie ebree.
•Il muro annette il 10% della West Bank, e impedisce ai contadini palestinesi di
raggiungere le proprie terre per coltivarle. Crea inoltre delle “enclaves” in cui
molti palestinesi rimangono intrappolati, impossibilitati ad uscire dal loro
villaggio senza un permesso da parte dell’esercito israeliano.
• La corte internazionale ad Hague ha dichiarato l’intero muro illegale in
accordo con le leggi internazionali, nonostante ciò la costruzione del muro e il
furto delle terre continua.
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Israele-Palestina Basi storiche, occupazione & apartheid