CORTE DI CASSAZIONE: RISARCIMENTO DANNO DA EMOTRASFUSIONE
A n n o 1 -N u m e r o 4
Data 30/09/05
Rivista periodica
sindacale della fsm-cisl
Indirizzo ufficio
Via Santa Caterina n° 1
09013 Carbonia (CA)
Tel.: 0781/674456
F.S.M.
TRUNCARE SAS
CARENAS
Coordinatore
territoriale R.Barca
Risarcimento del danno da emotrasfusione
Importante pronuncia della Cassazione in materia di diritto all'indennizzo ed al risarcimento a favore dei soggetti che hanno contrattovirus HIV
ed epatiti a causa di emostrasfusioni,come previsto dalla Legge 210/1992. Tale legge prevede altresì che l'indennizzo spetta anche agli operatori sanitari che risultino contagiati da infezioni da HIV e da epatiti
in occasione e durante il servizio.
Secondo la Cassazione, la configurabilità in astratto del concorso tra il
diritto all’equo indennizzo di cui alla Legge 210/1992, spettante a titolo
di solidarietà sociale in favore dei soggetti che hanno conseguito i virus
HIV - HBV - HCV, in conseguenza di emotrasfusioni o di assunzioni di
emoderivati, ed il diritto al risarcimento del danno ex articolo 2043 Codice Civile, per cui nel caso ricorrano gli estremi di una responsabilità
civile per colpa l’applicabilità della Legge n. 210 del 1992 non escludeche si possa procedere all’accertamento della responsabilità extracontrattuale.
Tuttavia la Corte ha confermato la sentenza di appello, che rigettava la
domanda proposta dai ricorrenti nei confronti del Ministero della Sanità,
volta al risarcimento dei danni subiti per trasfusioni di sangue infetto, o
per assunzione di emoderivati acquistati presso farmacie, che avevano
provocato loro il contagio dei virus HIV, HBC e HCV , affermando che la
responsabilità civile del Ministero è configurabile solo per quelle infezioni
sorte successivamente al momento in cui la scienza medica ha raggiunto le necessarie conoscenze sulle predette infezioni, ovvero, quanto all’epatite B successivamente al 1978, quanto all’AIDS successivamente al
1985, e quanto all’epatite C successivamente al 1988.
Per la Cassazione, in sostanza, in relazione alle infezioni verificatesi prima di quei momenti storici, manca il nesso causale tra la condotta omissiva del Ministero e l’evento lesivo e non è inoltre ravvisabile la colpa, perché il danno non era in quel momento prevedibile mancando la
possibilità materiale di rilevarne l’esistenza con appositi controlli.
(Corte di Cassazione - Sezione Terza Civile, Sentenza 31 maggio 2005,
n.11609: Responsabilità civile - Emotrasfusioni - Risarcimento danni Indennizzo).
I N F O RM A Z I O N E
Rivista periodica sindacale della fsm-cisl
Sulcis iglesiente
D
A SAPERE nelle
pagine interne
Non tutti i giovani …...
Auto formazione “la
busta paga”
Il patronato con noi
Azioni sindacali
Ultime novità
Corte di Cassazione
Il lavoro ti ripaga
in futuro, la pigrizia oggi stesso
Come stare a galla?
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NON TUTTI I GIOVANI SONO PRECARI
Uno dei maggiori luoghi comuni sul mondo del
lavoro è quello legato alla condizione di precarietà che riguarda la maggioranza dei contratti di
lavoro dei giovani. Leggenda che viene ribadita
anche se non ci sono dati statistici a riguardo. Se
si analizza invece la banca dati sulla Gestione dei
parasubordinati presso l'Inps (l'unica che aggrega
questa tipologia di lavoratori*) ci si rende conto
che la realtà è molto diversa da quanto la si dipinge. In altri termini, il numero dei giovani
occupati con contratti di collaborazione è di
gran lunga inferiore rispetto a quelli che entrano nel mercato del lavoro con rapporti di
lavoro a contenuto formativo o, comunque,
con contratti di inserimento lavorativo destinati a
trasformarsi, in tempi ragionevoli, in rapporti di
lavoro stabile.Secondo l'esame Inps nel 2004 gli
iscritti alla gestione dei lavoratori parasubordinati
erano più di 3,3 milioni, (493 mila unità in più
rispetto al 2003 (l'iscrizione alla Gestione dei parasubordinati Inps è prevista dalla Legge 335/95
art. 2).Per quanto riguarda la qualificazione professionale, oltre tre milioni erano collaboratori,
209mila professionisti; i restanti appartenevano a
figure miste, indicate nelle statistiche come collaboratori/ professionisti.Il 53% degli iscritti è composto da uomini, il 47% da donne. Per quanto
riguarda
la
distribuzione
geografica:
ben
1.828.716 lavorano nelle regioni settentrionali,
786.104 nelle regioni centrali, 715.499 nel Sud e
Isole.Dal punto di vista anagrafico, la componente più numerosa (con oltre un milione di iscrizioni, pari a un terzo del totale) era quella in età
compresa tra i 30 e i 39 anni. Erano invece relativamente pochi (meno del 6% del totale) i giovani
e cioè i soggetti che, secondo la definizione fatta
propria dalle istituzioni comunitarie, hanno un'età
inferiore a 25 anni. Occupano il 25% del totale
degli iscritti gli over 50: 4 volte in più rispetto
agli under 25. Tra gli atipici seniores, gli ultrasessantenni rappresentano l'11% del totale. In altri
termini, il campione anagrafico dei parasubordinati si divide quasi a metà: il 53% è under 40
anni, il restante 47% è over 40 anni. Se poi si
considera la " nicchia" dei professionisti, ben 114mila su 209mila avevano più di 40 anni (22mila,
addirittura, 60 e più anni).Valutando queste cifre
si può stimare che difficilmente il rapporto di collaborazione è destinato a restare tale a vita, escludendo centinaia di migliaia di lavoratori da
A n n o 1 -N u m e r o 4
una condizione di stabilità in età "adulta".Del resto, è solo dai primi mesi del 2004 che le Regioni
stanno avviando la messa a regime del nuovo
contratto di apprendistato. Una tipologia di
lavoro che, a differenza del vecchio contratto di
formazione e lavoro, offre oggi percorsi formativi
di qualità e occasioni di ingresso mirato nel mercato del lavoro a una platea di soggetti decisamente ampia (sino a 29 anni di età). L'analisi sulla Gestione parasubordinati Inps dimostra dunque che la stragrande maggioranza dei giovani
italiani fa oggi il suo ingresso nel mercato del lavoro attraverso contratti a contenuto formativo e
non mediante forme atipiche e precarie di lavoro.
Il libretto formativo
Dal 26 luglio 2005 è on line, sul sito del Ministero
del Welfare (sezione Europa Lavoro), il "Libretto
formativo del cittadino", il documento personale introdotto dalla Riforma Biagi che tiene traccia del percorso formativo e professionale
compiuto nell'arco della vita lavorativa.
Sul libretto saranno registrate le competenze acquisite durante l'apprendistato, "la formazione in
contratto di inserimento, la formazione specialistica e quella continua svolta anche in ambito familiare, ricreativo e sociale". Il libretto sarà allegato alla scheda anagrafico-professionale del lavoratore inserita nella Borsa continua nazionale
del lavoro.Istituito dail Decreto legislativo n. 276/2003 (nell'ambito della riforma Biagi), il Libretto
viene rilasciato dalle Regioni, compito che, peraltro, esse possono delegare ad altri soggetti. Responsabile dell'aggiornamento del Libretto è essenzialmente l'individuo, che ne è titolare.
L'obiettivo del Libretto è quello di valorizzare e "certificare" le varie esperienze accumulate durante la vita lavorativa della persona, al fine di rendere trasparenti le competenze acquisite, e renderle quindi utilizzabili, soprattutto in "situazioni di transito" e cambiamento nel
contesto di lavoro o di formazione. Il libretto conferisce valore di scambio al patrimonio di competenze acquisite. Non ha, pertanto, alcun valore
burocratico o "ufficiale", ma si propone l'intento
di far emergere tale patrimonio nella sua integrità, rispettando l'unicità della persona.
La citazione del mese
Legge di Drummond sull’assunzione del personale
”Il curriculum ideale si presenta il giorno dopo che il
posto è stato assegnato”
InformAzione
ULTIME NOVITÀ
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Settimana Europea per la sicurezza
sul lavoro
Presentazione
Il rumore può rappresentare un problema in molti ambienti di lavoro, dalle fabbriche
alle aziende agricole, dai call centre alle sale per concerti. Circa un terzo dei lavoratori
in Europa è esposto a livelli di rumore potenzialmente pericolosi per almeno un quarto
dell'orario di lavoro.
La Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro - che avrà luogo quest'anno dal 24 al 28 Ottobre 2005 - verterà sul problema del rumore sul lavoro e si svolgerà
all'insegna dello slogan 'Abbasso il rumore!'.
La campagna ha il sostegno di tutti gli Stati membri, dei Paesi candidati e dei Paesi EFTA, delle Presidenze dell'UE del Lussemburgo e del Regno Unito, della Commissione e
del Parlamento europeo, dei sindacati e delle associazioni datoriali.
La campagna è divenuta l'evento più esteso in Europa per quanto riguarda i temi della
sicurezza e della salute sul luogo di lavoro. Essa costituisce un'opportunità unica per
ricondurre l'attenzione sull'importanza della sicurezza e della salute sul lavoro.
L'obiettivo è far conoscere l'Europa come luogo dove è possibile lavorare in modo sano
e sicuro.
La Settimana europea è rivolta a quanti operano all'interno di organizzazioni, società e
imprese di qualsiasi dimensione e di qualsiasi settore.
Sono invitati a partecipare tutti coloro che sono impegnati in questioni di sicurezza e
salute sul lavoro, in particolare i rappresentanti di istituzioni e di enti assicurativi del
settore, di sindacati e organizzazioni datoriali, di società, manager, impiegati e rappresentanti della sicurezza.
La campagna è coordinata dall'Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro
e si svolgerà contemporaneamente nei 25 Stati Membri dell'UE e dell'EFTA.
L'Agenzia, con sede a Bilbao, è l'organismo dell'Unione Europea responsabile dell'informazione
sulla
sicurezza
e
la
salute
sul
lavoro.
Nell'ambito della Settimana, l'Agenzia svolge anche un programma di premiazione delle
buone pratiche e offre un riconoscimento alle società ed organizzazioni che hanno contribuito in modo notevole e innovativo alla riduzione dei rischi associati al rumore sul
luogo di lavoro. La premiazione avrà luogo nel mese di marzo 2006 a Bilbao (Spagna).
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AZIONI
S I N DAC A L I D I R E T T E
InformAzione
Anno 1-Numero 4
A
U T O F O R M A Z I O N E ” L A B U S T A PA G A ”
giato per definire il valore del salario giornaliero ed orario
ed è sottoposto a contribuzione previdenziale; NON CONCORRE AL CALCOLO della % delle maggiorazioni, ma
deve essere aggiunto nel valore del montante orario:
esempio: calcolo della maggiorazione del 50% per un operaio CCNL Federmeccanica, paga base di fatto (composta
da paga base + superminio individuale + percentuale miniLE PARTI DELLA RETRIBUZIONE
ma di cottimo) = 6,9720 di cui il 50% è pari a 3,4860, il valore dell’ora maggiorata sarà pari a 6,9720 + 3,4860 + 0,0597
È utile precisare che la retribuzione propriamente detta si = 10,5177).
compone di tre parti:
retribuzione diretta, corrisposta periodicamente (di massi- Scatti di anzianità o Aumenti Periodici di Anzianità
ma mensilmente: per gli operai in base alle ore lavorate (APA): rappresentano quella parte della retribuzione legata
nel mese, per impiegati o intermedi con la mensilizza- alla permanenza del lavoratore nella stessa azienda e nella
zione = 173 ore fisse) relativa alla concreta prestazio- stessa categoria professionale. Il valore conseguito per tali
ne del lavoratore;
aumenti è riportato in apposita casella della busta paretribuzione indiretta, dovuta a specifici istituti regolati per ga;operai (tutti) e impiegati (assunti dal 17/7/1979) hanno
legge e/o per contratto (indirettamente legati alla presta- diritto a un massimo di 5 scatti, la loro maturazione avviezione lavorativa), ed erogata in circostanze determi- ne dopo un biennio (primo giorno del mese successivo a
quello di compimento del biennio) di anzianità aziendale
nate (ferie, festività, tredicesima mensilità, ecc);
retribuzione differita, è una quota di retribuzione accanto- nella stessa categoria (i periodi svolti in contratto di formanata dal datore di lavoro ed erogata al termine del zione lavoro o in apprendistato NON CONCORRONO alla
rapporto di lavoro (trattamento di fine rapporto o liqui- maturazione degli aumenti periodici di anzianità); dal
dazione fondo di previdenza integrativa) e parzialmente CCNL 99 gli APA sono stabiliti in cifra fissa,Scatti e pasprelevabile per circostanze particolari definite per legge saggi di categoria:
operai riparte la maturazione dei 5 scatti (sia valore che
e/o per contratto.
anzianità) a ogni passaggio di categoria (i vecchi
scatti vengono in parte assorbiti e in parte diventano
COME E' COMPOSTA? Dati anagrafici, inquadramento
superminimo), salvo per il passaggio dalla 4^ alla 5^,
professionale, elementi della retribuzione, le trattenute
nel quale gli APA rimangono e vengono rivalutati agli
previdenziali, quota cometa, le trattenute fiscali, asseimporti
previsti per la 5^; esempio: operaio con 4 APA
gno per il nucleo familiare, contributo sindacale.
passaggio 3^ 4^ prima paga mensile = minimo tabellare 1.097,80 + 4 x valore APA 25,05 (100.20) =
1.198,00, dopo paga mensile = minimo tabellare
VOCI IN ENTRATA
1.138,60 + superminimo individuale 59,4 = 1.198,00, la
paga totale rimane invariata, vengono assorbiti 40,80 €
SALARIO CONTRATTUALE: minimo tabellare (paga base
dei vecchi APA, ma riparte la maturazione di 5 scatti ai
+ contingenza), E. D. R. (elemento distinto della retribuzionuovi importi;
ne), scatti anzianità (A. P. A. = aumenti periodici di anzianità), premio di produzione minimo congelato (in assenza di intermedi e impiegati per i passaggi da 2^ a 3^, da 3^ a 4^,
contrattazione aziendale), maggiorazioni (in percentuale), le
da 5^a 5^S e da 6^ a 7^ gli APA rimangono e vengoindennità;
no rivalutati agli importi previsti per la categoria di
arrivo, per gli altri passaggi la cifra corrispondente
SALARIO AZIENDALE: premio di produzione, terzo eleagli APA già maturati sarà riportata al 50% in agmento, premi annuali (preferiale, 14^, ecc.), premi variabili
giunta alla nuova retribuzione e anzianità e numero
(P. D. R.= premio di risultato), salario in natura (mensa,
di scatti decorreranno nuovamente; esempio: impieindumenti, ecc.), superminimo;
gati con 4 APA passaggio 4^ 5^ prima paga mensile =
minimo tabellare 1.138,60 + 4 x valore APA 26,75
SALARIO CONTRATTUALE
(107.00) = 1.245,60, dopo paga mensile = minimo tabellare 1.207,48 + 50% vecchi APA 53,5 = 1.260,98, la
Minimi tabellari o contrattuali (paga base): sono le retripaga totale si è incrementata, viene assorbito un valore
buzioni minime previste per ciascuna categoria nei rinnovi
di APA = 53.5 – (1.260,98 – 1245.60) = 38,12 €, ma
del Contratto nazionale, riportate nelle tabelle collocate
riparte la maturazione di 5 scatti ai nuovi importi.
appena prima dell’appendice legislativa del contratto. A
decorrere dal 1 luglio 1999 nei minimi tabellare sono
stati conglobati gli importi dell’ex indennità di contin- Premio di produzione minimo congelato (in assenza di
genza. L’indennità di contingenza era un elemento di indi- contrattazione aziendale): i vecchi CCNL avevano stabilito i
cizzazione automatica delle retribuzioni in base al costo valori medi di beneficio, che la contrattazione a livello adella vita (prima trimestrale, poi semestrale ed infine conge- ziendale dei premi di produzione collettivi poteva ottenere,
lato con l'accordo 31.7.1992 tra Governo, Imprenditori e tali premi erano quindi assorbibili in caso di contrattazioSindacati).
ne del salario aziendale; i valori erano diversi a seconda
delle dimensioni aziendali e calcolati in percentuale sui miElemento distinto della retribuzione (EDR): si tratta di nimi tabellari: fino a 200 dipendenti = 0,95%, da 201 a
una somma forfettaria di 10,33 € mensili e 0,0597 € orari 1.000 dipendenti da 0,95% a 2%, oltre i 1.000 dipendenti da
(20.000 lire/m e 115,61 lire/h) uguale per tutte le catego- 1,60% a 2,80%; dal CCNL 5/7/1994 con l’introduzione dei
rie, erogata a partire dal 1993 a copertura della variazione premi di risultato tali importi sono stati congelati agli imdel costo vita nel periodo transitorio 1992-1993, che prece- porti in essere al 30/6/1994
de il Protocollo 23 luglio 1993. Non e' assorbibile, deve essere calcolato su: 13^, ferie, festività, indennità di preavviso, TFR, permessi retribuiti, assemblee retribuite; è contegLA BUSTA PAGA E' lo strumento attraverso il quale il datore di lavoro mensilmente retribuisce i propri dipendenti in
proporzione al lavoro prestato; E' ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILE CONSERVARE I CEDOLINI PAGA per
documentare ogni contestazione agli errori aziendali.
Segreterie nazionali
Corso Trieste, 36 - 00198 Roma - tel. +39 06 852621
DOCUMENTO DELLE SEGRETERIE NAZIONALI FIM, FIOM, UILM
Le segreterie nazionali di FIM, FIOM e UILM danno una valutazione di grave criticità del negoziato per il rinnovo del contratto nazionale. Dopo 6 mesi di incontri la Federmeccanica non solo
non ha aperto alcuno spazio di confronto rispetto alle richieste della piattaforma unitaria, ma lo
ha progressivamente irrigidito con impraticabili proposte di scambio e interpretazioni restrittive
degli spazi salariali praticabili.
I comportamenti concreti al tavolo delle trattative indicano perciò responsabilità precise degli
industriali metalmeccanici rispetto all’andamento negativo del negoziato.
FIM, FIOM e UILM, visti i già gravi ritardi accumulati, ritengono indispensabile il massimo sforzo
per arrivare nel prossimo autunno a una positiva conclusione. Indicano tre ambiti fondamentali
per la ripresa del confronto.
1.
Incrementi salariali in grado di tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori e di consentire
una partecipazione agli aumenti di produttività, secondo quanto definito nella piattaforma.
2.
Una regolamentazione contrattuale del mercato del lavoro nelle sue varie articolazioni
(tempo determinato, part-time, lavori atipici, apprendistato), che riduca i rischi crescenti di precarizzazione e rafforzi le opportunità di accesso alla formazione. In questo ambito la questione
della competitività posta dalla Federmeccanica va affrontata senza modifiche dell’articolo 5
del contratto nazionale vigente e confermando il ruolo negoziale delle RSU. E’ necessario pertanto che la Federmeccanica presenti proposte positive e utili per il negoziato.
3.
La riattivazione del percorso per la riforma dell’inquadramento professionale, rispetto
alla quale va completato il lavoro comune per arrivare a una posizione unitaria.
Su questi temi FIM, FIOM e UILM chiedono alla Federmeccanica la rapida riapertura del confronto a settembre e l’assunzione di posizioni realmente negoziali.
E’ necessario, affinché ciò si realizzi, una efficace ripresa delle lotte. Pertanto si decide lo sciopero degli straordinari e della flessibilità e si proclama per giovedì 29 settembre una giornata
nazionale di mobilitazione di tutta la categoria, con iniziative e manifestazioni territoriali e regionali con 8 ore di sciopero.
Si sollecitano infine tutte le strutture a realizzare un’ora di assemblea per informare e mobilitare i lavoratori.
Roma, 5 settembre 2005
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PA R L I A M O D I A M I A N T O
IL I° AMICO E’ : INCORRUTTIBILE, IMMACOLATOE IL
II° AMICO E’ PERPETUO ED INESTINGUIBILE
CHI
SONO?IL PRIMO AMICO SI CHIAMA
AMIANTO;BELLISIMO NOME DI ORIGINE ELLENICAIL SECONDO AMICO SI CHIAMA ASBESTO,INVIDIOSO DEL PRIMO NON HA RESISTITO AD USARE UN NOME GRECO.
LORO DEGNI COMPARI: D. Lgs. 277/91 art.23 – c. 1°
Fanno parte della banda dei “silicati fibrosi”
Crisotilo
noto Fibra d’oro - Mg3 Si2O5(OH)4
Minerali: Antigorite e Lizargite
Amosite
noto Da miniera Sud Africa - (Mg,Fe)7Si8O22
(OH)2
Minerali: Grunerite e Cummingtonite
Crocidolite
noto Fiocco di lana – Na2(Mg,Fe)5Si8O22
Minerale: Riebeckite
Tremolite
noto Dalla Val Tremola – Ca2Mg2Si8O22(OH)
2
Actinolite
noto Pietra Raggiata – Ca(Mg,Fe)5Si8O22(OH)
2
Antofillite
noto Garofano – (Mg,Fe)7Si8O22(OH)2
La loro Carta di Identità dice:La definizione merceologica di
amianto è la seguente: minerale che opportunamente preparato fornisce fibre utilizzate per essere filate e resistenti al
calore, con sufficiente flessibilità, con elevata rigidità dielettrica ed elevata resistenza chimica (Villavecchia-Eingemenn
Dizionario di merceologia 1972).
Da un punto di vista mineralogico, non esiste un minerale o
gruppo di minerali allo stato naturale chiamati amianto, ma
esistono varie fasi minerali distinguibili sulla base delle loro
caratteristiche cristallochimiche.
LA DURA REPRESSIONE: Legge 257/92
Con la legge 257/92 è stato messo al bando in Italia, l’uso e
la produzione di amianto e di materiali contenenti amianto.
Oggi a distanza a oltre dieci anni dall’entrata in vigore di
questa legge, possiamo dire che almeno nei grandi impianti
industriali, l’amianto nelle sue svariate forme non è più presente almeno non nelle quantità conosciute, esiste ancora
qualcosa ma normalmente o è incapsulato o è in buono
stato di conservazione (abbiate fede, lo regaleremo alle
future generazioni) .
La sua presenza è ancora discreta negli ambienti ad uso
civile, nel tetto del garage della mia macchina, dei depositi
dell’acqua del condominio, nel pavimento dello storico e
mitico Istituto Tecnico, ecc. ecc. e in maniera esponenziale
lo stiamo scoprendo in un numero sempre maggiore di ottimi lavoratori che in assenza del datore di lavoro, hanno
rubato delle ottime fibre di amianto: sapete dove lo nascondevano ? Nei polmoni, nella pleura, nel peritoneo, nel pericardio. Che fregatura gli stanno tutti rintracciando.
Questa volontà mondiale di liberarsi del pericoloso con ciò
che non lo è o lo è meno !!!!
Un giorno Vi parlerò delle Fibre Ceramiche che “ giustamente” hanno sostituito in gran parte l’utilizzo dell’amianto,
ciò in quanto: rendono di meno, costano di meno ma, sono
molto più tossiche, esattamente quello che dice il comma e
dell’art. 3 della Legge 626/94.
UN PO’ DI STORIA.
Anno 1-Numero 4
Non è dato sapere quando è stato scoperto l’amianto ma
già al tempo dei Faraoni egiziani se ne conosceva l’utilizzo
e la maggiore incidenza di mortalità degli schiavi impiegati.
Venne utilizzato dai Romani, nel Medioevo, e conosciuto da
Marco Polo, studiato da Leonardo da Vinci.Tristemente
famosi sono i racconti di Kafka quando racconta e documenta le caratteristiche nocive dell’amianto.
La prima descrizione scientifica dell’asbestosi e del cancro
al polmone sono del 1899 nel 1935 due medici Lynch e
Smith hanno ipotizzato anche la relazione tra asbestosi e
tumore, la conferma nei primi anni 50.
In tutti questi anni si è talmente studiato il Silicato di Magnesio o di Silicato di Calcio e Magnesio, per poi arrivare a
determinare che, anche i famigliari dei lavoratori esposti
sono, a causa del trasporto di fibre, attraverso gli indumenti,
altrettanto a rischio come i loro congiunti…..
“Che sia un virus anziché un silicato!!!!!!!”
PATOLOGIA E L’ULTIMA BATTAGLIA.
La malattia si presenta inizialmente in un quadro clinico di
insufficienza ventilatoria, dispnea da sforzo e poi anche a
riposo, tosse secca, dolori toracici, nelle fasi più avanzate.
LA PROGRESSIONE DELL’ASBESTOSI E’ INARRESTABILE.
Le malattie correlate con l’uso dell’ amianto sono state riconosciute dalla normativa italiana a seguito del D.P.R. 13/04/1994 n° 336 e riconosce le seguenti patologie:
Asbestosi
Mesotelioma pleurico
Mesotelioma periocardico
Mesotelioma peritoneale
Carcinoma polmonare
Asbestosi:
Lunghi periodi di esposizione ad elevate concentrazioni di
amianto può comportare l’insorgenza dell’asbestosi. Questa
patologia e strettamente correlata alle fibre dell’amianto e
alla loro capacità di provocare una cicatrizzazione ( fibrosi)
del tessuto polmonare. E’ una malattia cronica che determina una insufficienza respiratoria.
Mesotelioma:
I n f o rm A z i o n e
PARLIAMO DI AMIANTO
E’ un tumore maligno che si manifesta colpendo le membrane sierose di rivestimento dei polmoni (pleura) e degli
organi addominali (peritoneo).
E’ rarissimo in popolazioni non esposte all’amianto.
Cancro al polmone:
E’ un tumore maligno che si manifesta molto frequentemente nei lavoratori che hanno utilizzato l’amianto. Questo
rischio aumenta in maniera notevole con l’abitudine al fumo.
Tutte le patologie causate dall’amianto sono caratterizzate
da tempi lunghi di latenza, circa 25-30 anni, non è chiaro
quale sia il meccanismo con cui le fibre di amianto possono provocare un tumore. Molti scienziati sono concordi
nell’attribuire una forte attività biologica delle fibre in nesso
con:
Le dimensioni delle fibre.
- La composizione chimica.
- Le proprietà superficiali.
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mente resistenti .
SV40 è il nome di un virus cancerogeno che è stato trovato nel 60% dei campioni di mesotelioma pleurico. Tra il
1954 e il 1961 vennero vaccinati dei lavoratori con delle
partite di vaccino antipolio contaminate da questo virus,
questa scoperta ha rafforzato il concetto che anche numerosi fattori biologici possano rafforzare gli effetti mortali
dell’amianto.
ASPETTI AMBIENTALI.
In data 06 Settembre 1994 viene promulgato il decreto
ministeriale :
Normative e metodologie tecniche di applicazione dell’art.
6 comma 3, e dell’art. 12 comma 2 della legge 27 Marzo
1992 n° 257, relativa alla cessazione dell’impiego dell’amianto.
Nonostante la messa al bando dei prodotti contenenti amianto la sua presenza è ancora notevole sia in Italia che
nei paesi industrializzati. Secondo le indicazioni del ministero “ la presenza di materiali contenenti amianto in un
edificio non comporta di per sé un pericolo per la salute
degli occupanti” indicando che per la valutazione del potenziale rischio di esposizione si seguissero, basandosi
principalmente su ispezioni visive, tre possibili condizioni:
Materiali integri non suscettibili di danneggiamento.
Materiali integri ma suscettibili di danneggiamento.
Materiali danneggiati.
Materiali integri non suscettibili di danneggiamento.
Sono quei materiali che per la loro composizione o posizionamento non si prevede una bonifica, ma semplicemente deve essere attivato un programma di verifica, controllo e manutenzione costante al fine conservare i materiali in ottime condizioni.
Materiali integri suscettibili di danneggiamento.
Sono quei materiali per i quali devono obbligatoriamente
essere adottati degli accorgimenti atti ad impedire il danneggiamento dei manufatti contenenti amianto, nell’ambito
del programma di controllo e manutenzione. Nell’impossibilità di ridurre significativamente i rischi di danneggiamento si dovrà provvedere ad un intervento di bonifica da attuare a medio termine.
- La solubilità e biopersistenza.
Dimensioni delle fibre:
La capacità di deposizione e di epurazione sono legate
alle dimensioni delle fibre i danni maggiori e più rapidi si
ottengono con fibre lunghe e sottili (8 x 0,25 micron) ma,
per essere respirabili e sufficiente che abbiano dimensioni
comprese tra: lunghezza > 5 micron e diametro < 3 micron
con un rapporto tra l/d > 3. Per fibre respirabili si intende
che riescono a raggiungere gli alveoli polmonari.
Composizione chimica.
I cationi presenti nel reticolo cristallino possono contribuire
alla tossicità delle fibre di amianto. Magnesio e ferro sono
importanti cationi della struttura cristallina rispettivamente
del gruppo serpentino e anfibolico. Rimuovendo gli ioni
magnesio dalla superficie delle fibre di crisotilo diminuisce
la tossicità.
Gli ioni ferrosi e ferrico presenti nelle fibre anfiboliche sono
in grado di generare specie reattive dell’ossigeno.
Reattività di superficie
La composizione chimica e la superficie degli organi cor- PUNTO INAS 626 - PAOLO CICILLONI – 2005
porei influenzano la capacità delle fibre di assorbire molecole endogene ed esogene. L’assorbimento sulla superficie di composti esogeni, come ad esempio gli idrocarburi
policiclici aromatici, svolge un ruolo importante nell’insorgenza del tumore bronchiale. Ricordate che prima abbiamo detto che l’abitudine al fumo influisce positivamente a
contrarre questa malattia.
Solubilità e Biopersistenza.
La biopersistenza è la capacità che ha l’organismo umano
di trattenere le fibre nell’apparato respiratorio. Ciò dipende dall’ambiente intracellulare ed extracellulare. Va precisato che le fibre possono frantumarsi sia longitudinalmente che trasversalmente una volta raggiunti bronchi e polContinua il prossimo numero
moni, le fibre di crisotilo una volta che vengono divise anche se aumentano di numero, possono più facilmente essere rimosse mentre, le fibre degli anfiboli sono maggior-
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Settembre 2005