Massa I IL TIRRENO VENERDÌ 8 MAGGIO 2015 ■ Massa ViaPetrarca,2 ■ Telefono 0585/41032 ■ Fax 0585/810655 ■ Numeroverde 800010410 ■ Ag.fotografica ClaudioCuffaro ■ email [email protected] » I NOSTRI SOLDI BALZELLI IN ARRIVO ◗ MASSA CARRARA Sapete quanto calcare esce dal rubinetto di casa vostra? Supera i 15 gradi francesi? Se non vi è mai passato per la testa che potesse esservi utile saperlo, e se è la prima volta che sentite parlare di gradi francesi, forse è il caso di correre ai ripari. Perchè è in arrivo un nuovo Regolamento regionale che ha recepito le ultime direttive in materia di caldaie e rendimento energetico nate in seno all’Unione europea (approdate anche in Italia con decreto del Presidente della Repubblica numero 74), che minaccia multe salate per chi non è in regola con il calcare. Nuovo libretto. Il decreto ha introdotto novità sull’esercizio, la conduzione, il controllo, la manutenzione e l’ispezione delle caldaie e ha introdotto anche un nuovo libretto della caldaia – ma la normativa riguarda anche le pompe di calore e i condizionatori – dove, appunto, è necessario segnare anche la durezza dell’acqua usata dall’impianto. Ad agosto le nuove disposizioni sono entrate in vigore e alle Regioni è stato chiesto di emanare ciascuna il regolamento d’attuazione. La Toscana l’ha fatto. Filtro obbligatorio. La principale novità - e qui veniamo al calcare - è che nelle zone dove l’acqua ha una durezza superiore ai 15 gradi francesi diventa obbligatorio installare nel tubo che porta l’acqua nella caldaia un filtro per rendere più dolce l’acqua. Si tratta di un provvedimento pensato con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica delle caldaie e di limitare l’inquinamento. Se l’acqua è troppo dura, infatti, si forma più calcare e la caldaia, come un qualsiasi elettrodomestico, si usura prima e consuma più energia. Filtro da 60 euro in su. Forse non sarà l’emergenza ambientale più impellente del momento, tuttavia la legge è legge e per le famiglie si annunciano salassi. Anche se, per adesso, si tratta soltanto di una previsione in quanto la normativa non è ancora operativa e neanche ancora è chiaro di chi sarà la competenza su questi controlli: la Regione li effettuerà in proprio o, come è più probabile, li affiderà agli enti locali? E a quali enti locali: Comuni o Provincia, o entrambi? L’acquisto e l’installazione di un filtro è un’altra variabile. Si parte da 60-70 euro, ma i costi salgono se si devono effettuare lavori di muratura e, soprattutto, se si scelgono filtri addolcitori che servono tutti gli impianti di un’abitazine (lavatric, lavastoviglie ecc.) Quanto alle sanzioni, chi viene pizzicato senza impianto di filtraggio può incorrere in una multa da 500 a 3.000 euro. Quanti impianti. Una stima all’ingrosso calcola siano quasi 100.000 le caldaie nella nostra provincia. Zone dure, zone dolci. Va precisato però che non tutti gli impianti installati hanno bisogno del filtro anticalcare. Dipende infatti dalla durezza dell’acqua, che è variabile da zona a zona, persino da strada a strada: variazioni che dipendono dall’acquedotto che rifornisce quei quartieri e dalle condizioni delle tubature. Le aree più popolose del territorio: da tuttala fa- le caratteristiche Residuo fisso e controlli: è come bere una “minerale” ◗ MASSA CARRARA Un caldaista al lavoro per una riparazione (foto archivio) L’acqua è troppo “dura”? Obbligo di filtro alla caldaia Nuove regole: la Regione impone di installare un dispositivo anti-calcare quando si superano i 15 gradi, multe fino a 3.000 euro per chi non si adegua Nel paese in testa alle classifiche mondiali per il consumo di acqua minerale in bottiglia, l’acqua che sgorga dai rubinetti è mediamente di buona qualità. E quella che viene erogata nelle abitazioni di Massa Carrara non fa eccezione. La qualità delle acque dal punto di vista della sicurezza sanitaria e alimentare viene controllata da Gaia Spa seguendo le norme di legge in modo da garantire la potabilità. Sul sito della società sono disponibili i dati semestrali delle caratteristiche chimico-fisiche delle acque erogate in ogni zona servita da Gaia. E da questi dati emerge anche che l’acqua che beviamo a Massa Carrara è mediamente mineralizzata, con un residuo fisso – cioè il quantitativo di sali minerali disciolti – tra il valore di 247 milligrammi per litro a Massa centro) e di 431 mg/l. a Marina di Massa, Bondano, San Leonardo. LA “DUREZZA” NEI COMUNI La presenza di calcio e magnesio misurata in gradi francesi La durezza dell’acqua è rappresenta la somma dei sali di calcio e di magnesio, in qualunque forma contenuti nell’acqua (sotto forma, cioè, di carbonati, bicarbonati, solfati, cloruri e nitrati). L’unità di misura più utilizzata è il grado francese (˚ F) che corrisponde a 10 mg/l di Carbonato di Calcio (CaCO3). In funzione dei diversi gradi di durezza, le acque possono essere classificate come segue: scia costiera, da Poveromo alla Partaccia e poi a tutta Marina di Carrara; le zone di Avenza, Nazzano, il centro di Massa e la sua periferia sono infatti sopra la soglia dei 15 gradi e qui i filtri saranno obbligatori. E zone di mezzo. Ma vale la pena Acque leggere o dolci: durezza inferiore a 10 ˚ F Acque mediamente dure: durezza tra 10-20 ˚ F Acque dure: durezza compresa tra 20 e 30 ˚ F Acque molto dure: durezza superiore a 30˚ F Limite di legge previsto dal D.Lgs 31/2001: per la durezza non esiste un limite di legge, ma un intervallo consigliato compreso tra 15-50˚ F: non esistono infatti evidenze significative circa effetti negativi sulla salute da parte di acque dure. rimarcare che in molte zone i 15 gradi di durezza sono superati o non raggiunti di poco. È il caso di Castagnola, Lavacchio, Ortola 15,5˚; di Castagnetola. Lavacchio, Ortola (15,6˚) a Massa. O dell’area di Carrara centro, Fossola, Bonascola dove la durezza è di 15,7˚ Ancora: a Piazza e a Montignoso centro, la durezza è precisamente di 15˚, a Cinquale la durezza è di 14,7˚. Ebbene, in queste zone scatterà o meno l’obbligo di dotarsi di filtri anti calcare? Claudio Figaia MASSA Massa centro, Canevara, Santa Lucia Borgo Ponte, Volpigliano 16,4˚ Castagnetola, Lavacchio, Ortola 15,6˚ Mirteto, Castagnola 15,5˚ Romagnano, Partaccia, Castagnara, Alteta 21˚ Marina di Massa, Bondano, San Leonardo 28,6˚ Poveromo, Ronchi, San Cristoforo 27,5˚ Camponelli, Cervara, Poggioletto Turano, Zecca 17,5˚ Quercioli, Cinque Vie, Poggi, Villette 18,9˚ MONTIGNOSO Cinquale 14,7˚ Piazza Paolini, Montignoso Centro Capanne, Renella 15˚ 12,4˚ CARRARA il punto Una norma per risparmiare energia Paladini (Cna): su sanzioni e controlli non c’è ancora nulla di certo Carrara centro, Fossola, Bonascola 15,7˚ Fossone, Marina di Carrara, Avenza, Nazzano, S.Antonio, Perticata, Fontia 23,8˚ Torano 16˚ Colonnata 4-5˚ AULLA ◗ MASSA Manuela Paladini di Cna Impianti Le multe si annunciano salate per chi non sarà in regola con l’anticalcare: da 500 a 3.000 euro. Ma la Regione adotta per ora una linea morbida. Se al controllo non risulta installato un filtro che sarebbe previsto, scatta la prescrizione, ovvero si concede un mese per adempiere all’obbligo. Trascorso questo periodo, in caso di un nuovo controllo, è previsto l’avviso, ovvero un altro mese di tempo. Solo trascorso questo ulteriore periodo scatta la multa. Soprattutto, però, non si sa chi farà i controlli. Oggi il monitoraggio delle caldaie dal punto di vista delle emissioni inquinanti (il famoso bollino) è affidato alla Provincia nei Comuni sotto i 5mila abitanti e ai singoli Comuni nei centri più grandi. «C’è un tavolo di discussione tra categorie e Regione per definire tutta questa materia, per ora le multe non ci saranno», assicura Manuela Paladini, responsabile del settore impiantistica di Cna di Massa Carrara. «Si tratta di applicare direttive che sono a favore dei cittadini (meno calcare vuol dire risparmiare) senza trasformarle in balzelli», aggiunge. Aulla, Ragnaia 13,8˚ Albiano 25,6˚ PONTREMOLI Pontremoli capoluogo 11˚ FIVIZZANO Fivizzano capoluogo 6˚ Gassano, Posara, San Terenzo 23,2˚ FOSDINOVO Caniparola Fosdinovo paese Dati forniti da Gaia S.p.A. riferiti al 2˚ Semestre 2014 27˚ 9˚