1
Il termine materia deriva dall'equivalente
latino materia, ma può essere ricondotto
direttamente anche al termine latino mater,
che significa madre. L'etimologia del termine
lascia quindi intuire come la materia possa
essere considerata il fondamento costituente
di tutti i corpi e di tutte le cose: la sostanza
prima di cui tutte le altre sostanze sono
formate. Tutto ciò che occupa spazio e ha
massa è conosciuto come materia.
Distinguiamo la materia in tre stati
di aggregazione: solido ,liquido e
gassoso.
Secondo la visione classica ed
intuitiva della materia, tutti gli
oggetti solidi occupano uno spazio
che non può essere occupato
contemporaneamente da un altro oggetto. Ciò significa che la materia
occupa uno spazio che non può contemporaneamente essere occupato
da un'altra materia, ovvero la materia è impenetrabile (principio
dell'impenetrabilità). La materia omogenea ha composizione e proprietà
uniformi. Può essere una mistura, come il vetro, un composto chimico
come l'acqua, o elementare, come rame puro. La materia eterogenea,
come per esempio il granito, non ha una composizione definita.
2
3
Materia,sostanze e corpi
Se inserisci un cubetto di ghiaccio in un bicchiere colmo di acqua fino
all’orlo,l’acqua fuoriesce per lasciare posto al cubetto di ghiaccio. Acqua e
ghiaccio non possono infatti occupare lo stesso spazio.
Il peso del sasso e il peso dello stesso sasso sbriciolato sono uguali. Il
sasso ha quindi una sua massa,che non varia anche se non viene
deformato.
Conclusioni
La materia è tutto ciò che occupa uno spazio ben preciso,che non può
essere occupato contemporaneamente da altra materia,ovvero,la materia
è impenetrabile,ha una massa e quindi un suo peso.
4
I gas si possono comprimere i liquidi no.
Una delle proprietà che differenzia i liquidi dai gas è il fatto che mentre il
volume dei primi resta sempre costante, il volume dei gas varia, in
particolare si riduce per effetto di compressione.
Se prendi in mano una siringa con lo stantuffo in parte sollevato, puoi
constatare che la siringa non è affatto “vuota”.
Basta infatti immergerla in un recipiente d’ acqua e spingere a fondo lo
stantuffo e vedrai subito uscire numerose bollicine:
la siringa era piena d’ aria.
Materiali
Una siringa senza ago
Una vaschetta
Acqua
Procedimento
Dopo aver fatto questa verifica, riempi d’ aria la siringa tirando
completamente lo stantuffo; ora chiudi con un dito il foro per l’ ago e
spingi lo stantuffo.
Svuota ora la siringa dall’ aria e riempila con l’ acqua contenuta nella
vaschetta per metà circa. Spingi un po’ lo stantuffo in modo che nella
siringa non ci siano bolle d’aria e poi chiudi con un dito il foro per l’ ago.
5
Riconosciamo l’acidità di alcune sostanze.
Procuriamoci delle cartine al tornasole,
alcuni recipienti e delle sostanze di cui
vogliamo riconoscere l’acidità, basicità o
neutralità, ad esempio succo di limone,
acqua distillata, sapone da bucato,
aceto, ammoniaca e bicarbonato.
Prepariamo delle soluzioni acquose delle
varie sostanze sciogliendone qualche cucchiaio in acqua . Versiamo tutte
le nostre soluzioni nei vari recipienti separatamente e con le cartine al
tornasole, una per ogni soluzione, valutiamo il pH.
• Qual è la sostanza più acida?
-----------------------------------------------------------------------------------• E la più basica?
----------------------------------------------------------------------------------• C’è qualche sostanza neutra?
----------------------------------------------------------------------------------• Se sì, quale?
----------------------------------------------------------------------------------• Sistema le varie sostanze secondo la numerazione che hanno,
dalla più acida alla più basica.
6
Durante la prima metà
del
Settecento
gli
studiosi ricorrevano alla
sostanza
elementare
denominata flogisto per
spiegare
il
riscaldamento di alcuni
materiali
e
la
combustione.
Negli anni successivi i
fenomeni
termici
vennero ricondotti alla
teoria secondo la quale
il calore era un fluido
non visibile, che entrando dentro la materia di un corpo poteva
aumentarne la temperatura.
Nonostante gli studi seicenteschi di Robert Boyle sulla relazione tra il
moto delle particelle e il calore, solamente verso metà del XIX secolo si
gettarono le basi della termodinamica, grazie agli studi del fisico tedesco
Robert Mayer (1842) e di quello inglese Joule (1843), riguardanti la
quantità di calore e il lavoro necessario per ottenerlo.
il calore è definibile come "energia in transito", non come "energia
posseduta da un corpo"; esso viene "scambiato" tra due corpi (o due parti
dello stesso corpo) e non "posseduto" da un singolo corpo (come invece
succede per l'energia interna). In particolare, il calore fluisce a causa di
una differenza di temperatura tra il sistema oggetto di studio e l'ambiente
con esso interagente, quindi il calore si manifesta solo nel momento in cui
7
transita tra sistema ed ambiente a causa di una differenza di temperatura
e non è in alcun modo riconoscibile all'interno del sistema e dell'ambiente
come proprietà intrinseca degli stessi.
Il trasferimento (o scambio o propagazione) del calore tra sistemi può
avvenire:
per conduzione: in uno stesso corpo o fra corpi a contatto si ha una
trasmissione, per urti, di energia cinetica tra le molecole appartenenti a
zone limitrofe del materiale. Nella conduzione viene trasferita energia
attraverso la materia, ma senza movimento macroscopico di
quest'ultima;
per convezione: in un fluido in movimento, porzioni del fluido possono
scaldarsi o raffreddarsi per conduzione venendo a contatto con superfici
esterne e poi, nel corso del loro moto (spesso a carattere turbolento),
trasferire (sempre per conduzione) l'energia acquistata ad altre superfici,
dando così luogo ad un trasferimento di calore per avvezione. In un
campo gravitazionale quale quello terrestre (associato alla forza peso),
tale modalità di trasferimento di calore, detta convezione libera, è dovuta
al naturale prodursi di correnti avvettive, calde verso l'alto e fredde verso
il basso, dovute a diversità di temperatura e quindi di densità delle regioni
di fluido coinvolte nel fenomeno, rispetto a quelle del fluido circostante;
per irraggiamento: tra due sistemi la trasmissione di calore può avvenire
a distanza (anche nel vuoto), per emissione, propagazione e assorbimento
di onde elettromagnetiche: anche in questo caso il corpo a temperatura
inferiore si riscalda e quello a temperatura superiore si raffredda.[7] Il
meccanismo dell'irraggiamento non richiede il contatto termico tra i corpi
coinvolti nel processo.
8
ESTATE
STAGIONI
SUDORE
CICLO
TERRA
SOLE
CIBO COTTO
CALDO
DELL’ACQUA
FORNO
CALORE
PENTOLA
VAPORE
CALORIFERO
AMARE
RISCALDAMENTO
LANA
FEBBRE
MAGLIONE
ABBRACCIO
TERMOMETRO
9
Calore e temperatura
Passaggi di stato e temperatura
Materiale occorrenti:
• Un becher
• Un fornello
• Un termometro(in grado di
misurare da -10°C
10°C +150°C)
• Acqua
• Ghiaccio
• Cronometro
• Carta millimetrata
Esecuzione:
1)Mettiamo acqua e ghiaccio nel becher.
2)Misuriamo la temperatura di partenza(immergiamo il termometro
nell’acqua).
3)Accendiamo il fornello.
4)Misuriamo a intervalli di 30-60
30 60 secondi la temperatura e
registriamola su una tabella.
5)Segniamo in blu il momento in cui il ghiaccio comincia a fondere.
6)Controlliamo la temperatura finchè tutto il ghiaccio si è sciolto.
7)Riscaldiamo fino all’ebollizione e segniamo in rosso il momento in cui
l’acqua comincia a bollire.
8)Continuiamo a controllare la temperatura durante l’ebollizione.
9)Riportiamo i dati raccolti su un grafico, ponendo sull’ ascissa(asse
orizzontale)il tempo e sull’ordinata(asse
sull’ordinata(asse verticale) la temperatura
Risultati:
Dal grafico potremo rilevare il comportamento dell’acqua durante i
passaggi di stato:fusione ed ebollizione.
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Equilibrio termico
I due corpi raggiungono la stessa temperatura
Esecuzione:
• Procurati un recipiente di vetro , un chiodo e un termometro.
Riempi un recipiente di acqua e misurane la temperatura.
Tenendolo con una pinza, scalda il chiodo alla fiamma di un
fornellino finchè non diventa rovente. Immergi il chiodo nell’acqua e
controllane la temperatura.
• Che cosa osservi?
La temperatura dell’acqua si mantiene uguale a quella
iniziale,aumenta o diminuisce? E il chiodo osservandone il calore ti
sembra che si mantenga rovente, si raffreddi o si riscaldi?
• L’acqua diventa più calda e il chiodo via via più freddo ,il
termometro sale perché segna l’ aumento di temperatura dell’
acqua, ma a un certo punto si ferma, la temperatura dell’acqua non
aumenta più.
Conclusioni
Il calore si propaga da un corpo all’ altro passando sempre da quello a
temperatura più elevata a quello a temperatura meno elevata, finchè i
due corpi non raggiungono la stessa temperatura cioè l’equilibrio termico.
11
Pressione e temperatura
Strumenti utilizzati:
• Due barattoli
• un palloncino
• bottiglina di vetro
Fasi del progetto:
1)abbiamo preso 2 barattoli e li abbiamo
riempiti uno con acqua fredda e l’altro con
acqua calda
2) abbiamo messo il palloncino sulla bottiglia
piena d’acqua
3)abbiamo messo la bottiglia con il palloncino nell’acqua bollente e il
palloncino si è gonfiato . Poi l’abbiamo messo nel barattolo con l’acqua
fredda e il palloncino si è sgonfiato
Conclusioni:
Abbiamo notato che il palloncino si è gonfiato nel primo caso perché
l’aria si è riscaldata e tende ad espandersi.
L’ esperimento ci dimostra che l’aria calda si dilata ed è più leggera,
leggera
perché le molecole si agitano.
12
L'acqua è una componente fondamentale di tutti gli
organismi viventi presenti sul nostro pianeta. Nelle
nubi interstellari della nostra galassia, la Via Lattea, è
stata riscontrata la presenza di molecole d'acqua. Si
presume che l'acqua sia abbondante anche in altre galassie, dato che i
suoi componenti elementari (idrogeno e ossigeno) sono tra i più
abbondanti elementi dell'universo. L'acqua è un composto chimico di
formula molecolare H2O, in cui i due atomi di idrogeno sono legati
all'atomo di ossigeno con legame covalente L'acqua assume più forme in
natura. Allo stato solido è nota come ghiaccio, allo stato aeriforme è nota
come vapore acqueo.
L'acqua allo stato liquido presenta diverse anomalie:
punto di ebollizione molto alto;
volume molare piuttosto basso;
calore specifico elevato con un minimo a 35 °C;
viscosità che presenta un minimo alle alte pressioni;
un punto di massimo nel diagramma densità-temperatura, per cui al di
sotto della temperatura di massimo il liquido diminuisce di volume
all'aumentare della temperatura.
Inoltre durante il processo di congelamento si ha un notevole aumento
di volume.
Chimicamente l'acqua è un buon solvente. Le proprietà solventi
dell'acqua sono essenziali per gli esseri viventi, dal momento che
consentono lo svolgersi delle complesse reazioni chimiche che
costituiscono le basi della vita stessa (ad esempio, quelle che
avvengono nel sangue o nel citoplasma della cellula).
13
GHIACCIO
MARE
PIOGGIA
FIUME
Costituente cellulare
Acqua
VAPORE
LAGO
IGIENE
PISCINA
BERE
IRRIGAZIONE
Fotosintesi clorofilliana
14
La pressione idrostatica.
La pressione idrostatica agisce in ogni direzione e perpendicolarmente.
Prendi un palloncino di gomma sgonfio e
fissalo a un rubinetto. Riempilo lentamente di
acqua e, quando è ben gonfio, con uno spillo fai dei
forellini in vari punti.
Che cosa osservi? Dai fori escono zampilli d’
acqua tutti uguali? E in quale direzione?
Dai fori gli zampilli d’ acqua escono tutti uguali
e in direzione perpendicolare alla superficie del
palloncino. Puoi dedurre che la pressione dell’
acqua
agisce
in
tutte
le
direzioni
perpendicolarmente alle pareti del recipiente che
la contiene.
Liquidi in movimento.
Calcoliamo la portata di un rubinetto.
Procurati un recipiente graduato e un
cronometro. Poni il recipiente sotto il
rubinetto, apri il rubinetto e riempi per un
tempo ben preciso, ad esempio 5 secondi
esatti, il recipiente. Chiudi istantaneamente il rubinetto e leggi il
volume dell’ acqua raccolta nel recipiente graduato.
Tale volume, supponiamo 10 litri, rappresenta l’ acqua che ha
attraversato in 5 secondi la sezione del rubinetto. Per calcolare la
portata del rubinetto basterà quindi dividere tale volume per i
secondi.
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Liquidi in quiete.
In un bicchiere appoggiato su un piano e quindi in equilibrio stabile è
stata versata dell’acqua. Come si dispone la sua superficie, che prende il
nome di superficie libera?
La superficie libera dell’acqua in stato di quiete è piana e orizzontale e lo
è per qualsiasi liquido, anche se incliniamo il piano di appoggio.
In un recipiente formato a sua volta da vari recipienti di forma e
dimensioni diverse ma tutti fra loro comunicanti (che prendono il nome
appunto di vasi comunicanti) è stato versato del liquido. Quando il
liquido è fermo, cioè in quiete, quale livello raggiunge nei vari recipienti?
Il liquido raggiunge lo stesso livello in tutti i recipienti qualunque sia la
loro forma e il loro volume.
Se tra i vasi comunicanti ci sono dei tubi sottilissimi, detti capillari, il
liquido raggiunge ancora lo stesso livello?
Il liquido nei capillari continua a salire tanto più in alto quanto più sottile
è il capillare. Oltre alla forza di coesione, nei liquidi entrano in gioco infatti
le forze di adesione, che fanno aderire le molecole fra loro e con la
superficie con cui vengono a contatto. Le forze di adesione nei capillari,
dove la superficie di contatto tra acqua e vetro è estesa, superano quelle
di coesione e le molecole si “arrampicano” lungo le pareti del capillare.
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MOTI CONVETTIVI
PROGETTAZIONE
stabiliamo di usare come materiale:
un contenitore largo;
un contenitore più stretto;
una provetta.
ESECUZIONE
In ciascun dei tre recipienti versiamo una certa quantità di acqua
(potremo misurarla con un cilindro graduato) e in essa versiamo la
stessa quantità di segatura .
Inizialmente faremo un esperimento di prova per verificare se
avviene il fenomeno .
Riscalderemo con un fornelletto , per esempio, il vaso più largo
dopo pochi minuti vedremo che la segatura si nella posizione
primitiva descrivendo anche i cerchi la segatura dunque ci aiuta a
visualizzare a vedere il movimento dell’acqua che si sposta perche
riceve energia termica (calore)
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Evaporazione di acqua ed alcool
Prendiamo due cilindri graduati e in
uno
versiamo
200
cc
di
acqua,nell’altro 200 cc alcool.
Dovrete a questo punto dividervi in
lavoro fra i componenti del gruppo
uno di voi dovrà controllare
l’abbassamento di livello dei due
liquidi ne i due cilindri un altro
dovrà scandire lo scorrere del
tempo (con un orologio che abbia
la sensibilità di un secondo ); il terzo che dovrà trascrivere
trascrivere i risultati in
tabella . Cii aspettiamo che il livello dell’acqua (e dell’alcool) diminuisca
progressivamente .
Cii aspetteremo quindi risultati del tipo seguente:
seguente
TABELA DEI VALORI ASPETTATI
TEMPO (IN
VOLUME
VOLUME
SEC).
ACQUA(IN CC) ALCOOL (IN
CC)
00
200
200
30
190
180
60
180
160
90
170
140
120
160
120
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Vaporizzazione e condensazione
PIÙ SUPERFICIE PIÙ EVAPORAZIONE
• Prendi due bicchieri con base
diversa, riempi di acqua fino a
raggiungere lo stesso livello e ponili
su un termosifone acceso per
favorire l’evaporizzazione.
• Che cosa osservi dopo un po’?
Dove è evaporata più acqua? Nel
bicchiere a base più larga o in
quello a base più stretta?
• Ne è evaporata di più nel bicchiere
a base più larga.
Puoi dedurre che l’evaporizzazione avviene tanto più rapidamente
quanto maggiore è la superficie di contatto acqua-aria. Ciò accade
perché aumenta il numero di molecole che possono liberarsi in aria.
PI Ù CALORE, PIÙ EVAPORIZZAZIONE
• Prendi due bicchieri uguali e versa in essi una stessa quantità di
acqua. Poni un bicchiere sopra un termosifone ben caldo e l’altro su
un tavolo
• Che cosa osservi dopo un po’?Dove è evaporata più acqua?Nel
bicchiere posto sul termosifone o quello sul tavolo?
• È evaporata più acqua nel bicchiere posto sul termosifone;
Puoi dedurre che l’evaporizzazione avviene tanto più rapidamente
quanto maggiore è il calore che viene somministrato.
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Proprietà del ghiaccio
Materiali di studio:
• cubetto di ghiaccio
Strumenti Utilizzati:
•
•
•
•
•
Tavolo
Piatto
barattoli di vetro
fiammifero
sale colorato.
Fasi del progetto:
1.
2.
3.
4.
Con un pennarello abbiamo colorato il sale
Abbiamo appoggiato tre cubetti di ghiaccio sul piatto
Abbiamo appoggiato un fiammifero sopra ogni cubetto di ghiaccio
Abbiamo versato del sale colorato sopra e abbiamo aspettato alcuni
minuti .
5. Quando abbiamo provato a staccare il fiammifero dai cubetti di
ghiaccio ci siamo accorti che i fiammiferi erano penetrati nel
ghiaccio.
6. Abbiamo sollevato i cubetti di ghiaccio grazie ai fiammiferi penetrati
all’interno.
20
L'aria è la miscela di aeriformi (gas e
vapori) costituente l'atmosfera
terrestre.
L'aria secca al suolo è composta
all'incirca per il 78% V/V di azoto,
per il 21% V/V di ossigeno, per
l'0,9% V/V di argon e per lo 0.04%
V/V di anidride carbonica, più altri
componenti in quantità minori.
Il tasso di diossido di carbonio risulta molto variabile negli ultimi tempi.
In particolare le attività umane (industria, inquinamento, combustione,
deforestazione, ecc...) hanno prodotto nell'ultimo secolo un grosso
incremento di questa percentuale, passata da circa 280 ppm nel 1900 a
315 ppm nel 1970 e a 350 ppm (0,035%) negli ultimi anni.
La concentrazione di tale componente sembra essere (insieme a quella
del metano ed altri gas) uno dei responsabili principali dell'effetto serra.
La pressione atmosferica misura l'effetto che la spinta dell'aria ha sulla
superficie con cui è a contatto.
A parità di superficie, la pressione è tanto più grande quanto più grande è
la spinta Infine, mentre la pressione dell'aria cambia fortemente con
l'altitudine.
21
È materia
Le correnti
d’aria
Le brezze
Il vento
Pesa
Occupa spazio
Dilatandosi diventa più
leggera.
Dilatazione
CALORE
L ‘ARIA
Conducibilità
Il clima
22
Pressione dell'aria
Materiali:
• bicchiere
• acqua
• cartoncino
Esecuzione:
Appoggia un cartoncino sull'orlo del bicchiere tenendolo premuto con
una mano, capovolgi il bicchiere, togli la mano dal cartoncini ed osserva.
Riempi il bicchiere d'acqua fino all'orlo, poggia il cartoncino sull'orlo del
bicchiere tenendolo premuto con una mano, capovolgi il bicchiere, togli la
mano dal cartoncino e osserva.
Risultati:
Che cosa succede? Nella prima prova il cartoncino poggiato sul bicchiere
vuoto cade / non cade; nella seconda prova il cartoncino poggiato sul
bicchiere pieno d'acqua cade / non cade.
Infatti, nella prima prova, l'aria esercita uguale pressione sopra e sotto il
cartoncino, mentre nella seconda prova la pressione esercitata dall'aria
sul cartoncino è maggiore di quella esercitata dall'acqua sullo stesso
cartoncino.
L’aria ha un peso
Materiali:
una bilancia di precisione
un palloncino
Esecuzione:
Pesa il palloncino sgonfio ed annota il peso. Gonfia il palloncino, pesalo di
nuovo ed osserva se la lancetta si è spostata.
Risultati:
Il palloncino gonfio pesa di più / non pesa di più rispetto a prima?
23
L'ossigeno è indispensabile alla combustione
Materiali di studio
•
•
•
•
candela
piattino
acqua colorata
barattolo di vetro
Strumenti utilizzati
•
•
•
•
candela
piattino
acqua colorata
barattolo di vetro
Fasi del progetto:
1.accendere la candela e con la cera fare un cerchio nel piattino.
2. realizzato il cerchio posizionare la candela al centro del piattino e
versare all’interno acqua colorata.
3.mettere il barattolo di vetro sopra la candela .
4.dopo un po’ notiamo che il livello del liquido colorato sale.
Conclusioni:
La candela brucia consumando l'ossigeno dell'aria intrappolata nel
barattolo. A questo punto lo spazio lasciato libero dall'ossigeno viene
occupato dall'acqua. Qual è il livello dell'acqua nel barattolo? Misuralo
con il righello. Con un semplice calcolo puoi determinare la quantità di
ossigeno presente nell'aria: dividendo il valore dell'altezza raggiunte
dall'acqua nel barattolo per l'altezza del barattolo.
24
Il suolo è lo strato superficiale che ricopre la crosta terrestre,
derivante dall'alterazione di un substrato
roccioso, chiamato roccia madre, per azione
chimica, fisica e biologica esercitata da tutti
gli agenti superficiali e dagli organismi
presenti su di esso. Il suolo può
comprendere sia sedimenti sia regolite.
Il suolo è composto da una parte solida
(componente organica e componente
minerale), una parte liquida e da una parte
gassosa.
Durante la sua evoluzione, il suolo differenzia lungo il suo profilo
una serie di orizzonti. Il percorso di formazione di un suolo varia
moltissimo in dipendenza dell'ambiente in cui si trova a svilupparsi,
le cui caratteristiche dipendono dall'intensità di alcuni, ben definiti,
fattori pedogenetici:
il clima;
la topografia;
la componente biotica;
la roccia madre;
il tempo. Con il termine di degradazione dei suoli si intendono dei
processi degenerativi che si traducono nella scomparsa di un suolo
o nella sua perdita di capacità di fungere da substrato per le
comunità biologiche che normalmente vi si sviluppano. La
degradazione dei suoli è generalmente accostata a errati utilizzi da
parte dell'uomo; tuttavia, esistono dei casi di degradazione del
suolo anche in condizioni perfettamente naturali.
25
Una parte
inorganica
ghiaia
È costituito da
argilla
Una parte
organica
IL SUOLO
Può essere
ghiaia
litosfera
argilloso
sabbioso
sabbia
Permeabile
poco fertile
humus
Impermeabile
molto fertile
Permeabile
poco fertile
COMPOSIZIONE DEL
SUOLO
è organizzato in strati orizzontali sovrapposti
Orizzonte O
Orizzonte A
Orizzonte B
Orizzonte C
lettiera
Secondo strato
ricco di humus
Terzo strato
Quarto strato
Stato esterno più
sottile costituito da
materia organica non
decomposta
Traggono nutrimento le
radici delle piante
Argilla,sabbia e ghiaia
Rocce frantumate
Roccia madre
26
Permeabilità ed erosione del suolo
Materiale Di Studio:
•
•
•
•
•
Acqua
Sabbia
Argilla
Terriccio
pietre
Strumenti utilizzati:
Paletta di ferro
1. Prepara tre contenitori trasparenti con diversi tipi di suolo.
2. Riempi una bottiglia d’acqua.
3. Versa l’acqua nei contenitori .
Conclusioni
Durante l’esperimento noterai che l’acqua penetra nei diversi tipi di suoli
con una velocità diversa, la sabbia è la più permeabile e per questo non
può essere utilizzata per le coltivazioni
27
Quantità di acqua nel terreno.
Materiali:
• terreno
• fogli di giornale
• bilancia
Esecuzione:
Pesa il campione di terreno, distendilo su un foglio di giornale aperto,
fallo asciugare per alcuni giorni, pesa nuovamente il campione.
Risultati: l'acqua contenuta nel terreno è evaporata. Per conoscerne la
quantità esegui la differenza tra la prima e la seconda pesata.
Aria nel terreno
Materiali:
• terreno asciugato con il metodo dell'esperimento precedente
• due becher graduati
• acqua
• cucchiaio
Esecuzione:
Misura 100 centimetri cubi di terreno usando il becher graduato, versa
100 centimetri cubi di acqua nel terreno contenuto nel becher graduato,
mescola e osserva. Misura il volume finale leggendo sulla scala graduata il
livello raggiunto dall'acqua.
Risultati:
Dopo aver versato l'acqua si osservano delle bollicine
di.....................................che fuoriescono dal terreno. Ciò prova che nel
terreno, tra i granuli è contenuta una certa quantità di aria. Questa viene
"scacciata" dall'acqua che penetra nel terreno.
Per calcolare la quantità di aria presente basta che tu esegua questo
calcolo
V ( aria ) = ( V terreno + V acqua versata ) - V finale.
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IL VULCANO
materiali di studio:
•
•
•
•
terreno
erbetta
bastoncini di legno
acqua
strumenti utilizzati:
• fiammiferi
• carta
fasi del progetto::
1.preparare
preparare il terreno con dell’acqua, cementarlo bene e
preparare una struttura con bastoncini di legno.
2.versare acqua nel terreno
terr
e con una palettina
forma di vulcano.
modellare a
3.dentro al cratere mettere dell’erbetta secca e dei bastoncini di
legno e infine accendere il fuoco
Conclusioni
Questo
o esperimento ci ha fatto comprendere la struttura di un vulcano.
vulcano
29
Scarica

Materiale Di Studio - ic 3°castaldi rodari